Vignette sulle vittime, bufera su Charlie Hebdo

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Vignette sulle vittime, bufera su Charlie Hebdo
MARTEDI 6 SETTEMBRE 2016 • CORRIERE CANADESE
2
PRIMO PIANO
LA POLEMICA
Vignette sulle vittime, bufera su Charlie Hebdo
•
ROMA - Charlie Hebdo ne ha fatta un’altra delle sue, questa volta
scatenando sdegno e indignazione sui social network per una vignetta in cui si fa befa del terremoto del 24 agosto. Sul settimanale satirico francese una vignetta
dal titolo “sisma all’italiana” mostra un uomo coperto di sangue
e la scritta “penne al pomodoro”,
poi una donna con i capelli bruciacchiati e la dicitura “penne gratinate” e inine un cumulo di macerie da cui spuntano resti umani e la didascalia “lasagne”. La vignetta è pubblicata nell’ultima pagina di un numero che ha in apertura una vignetta sul burkini.
Ondata di
indignazione contro
il settimanale
satirico francese.
Sul web: stop a
“Je suis Charlie”
Poche ore dopo, mentre in Italia montavano le proteste politiche e la rabbia sui social, il settimanale ha rincarato la dose su Facebook con un altro disegno in risposta alle polemiche scatenatesi
in Italia.
E, dopo la pasta, ha tirato in
ballo un altro dei luoghi comuni
sull’Italia: “Italiani... non è Charlie Hebdo che costruisce le vostre
Il giornale nel 2015
era stato preso di
mira da due terroristi:
morirono 11 persone,
tra le quali
il direttore Charb
case, è la maia”, sono le parole di
una terremotata schiacciata dalle
macerie che compare nella nuova
vignetta.
Sullo sfondo la distruzione di
Amatrice con la bandiera italiana
che sventola da una dimora devastata. Come dire: la nostra satira
era diretta contro le iniltrazioni
maiose nel settore edilizio.
La prima vignetta che abbinava
le vittime del terremoto alla pasta
ha scatenato una bufera su Twitter. Molti utenti del social l’hanno
giudicata “sconvolgente”, “indecente”, altri chiedono “rispetto”
per le vittime e altri ancora hanno
scritto di non condividere più lo
slogan “Je suis Charlie”, lanciato
per solidarietà quando il settimanale fu vittima della strage jihadista del gennaio 2015 in cui due terroristi entrarono nella redazione
aprendo il fuoco contro i dipendenti.
Morirono 11 persone, tra cui il
direttore Charb e alcuni vignettisti. Decine di proili esprimono
sconcerto perché ritengono insultati i morti italiani. Ma c’è anche
chi difende Charlie Hebdo. “Siamo
tutti Charlie inché Charlie non
sfotte noi”, scrive un utente. “Per
onor di cronaca, può piacere o no,
ma: non è satira, è humor nero. Lo
hanno fatto anche su loro stessi”,
scrive un altro.
E ancora: “Fino a poco fa tutti
difendevamo la satira e la sua libertà di espressione. Oggi per coerenza dobbiamo tacere”.
Dalla vignetta ha preso le di-
stanze l’ambasciata francese, precisando che “non rappresenta assolutamente la posizione della
Francia”.
In un comunicato, la rappresentanza di Parigi ha sottolineato che
il sisma del 24 agosto è stato “una
tragedia immensa”.
“La Francia - prosegue la nota
- ha porto le sue più sentite condoglianze alle autorità e al popolo
italiano e ha proposto il suo aiuto. A tale ine, la nostra ambasciata è a disposizione delle autorità
italiane”. “Trattandosi delle caricature della stampa”, spiega l’ambasciata riferendosi direttamente alla polemica suscitata dalla vignetta del giornale satirico, “le opinioni espresse dai giornalisti sono libere. Il disegno pubblicato da
Charlie Hebdo non rappresenta
assolutamente la posizione della
Francia”.
L’ambasciata ha di fatto confermato il pensiero del sindaco
di Amatrice, Sergio Pirozzi che
si è detto «sicuro che questa satira sgradevole e imbarazzante non
risponde al vero sentimento dei
francesi». «Ben venga l’ironia, ma
sulle disgrazie e sui morti non si
fa satira e sapremo mostrare come il popolo italiano sia un grande popolo, lo è stato nell’emergenza e lo sarà nella ricostruzione»,
ha assicurato.
LE REAZIONI
Alfano: avrei un’idea su dove si dovrebbero infilare la matita
ROMA - «Noi abbiamo pianto i
loro morti. Loro hanno riso dei
nostri». Lo ha detto il ministro
dell’Interno, Angelino Alfano riguardo le vignette sulle vittime del
terremoto in Centro Italia pubblicate dal giornale francese satirico
Charlie Hebdo, vittima di un attentato terroristico nel gennaio 2015.
«Usando la loro satira - ha aggiunto - avrei un suggerimento su dove devono inilare la loro matita».
Da desta a sinistra, il mondo politico italiano si indigna per la vignetta di Charlie Hebdo che si fa
befa dei terremotati. “Non fa ridere, non è sagace, non c’è neppure del sarcasmo nero. È solo brutta. Si vede che l’ha fatta un cretino. Mi spiace non siano riusciti più
a trovare vignettisti capaci” scrive
su Facebook il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.
La fa eco su Twitter Barbara Saltamartini, vice capogruppo alla
Camera della Lega Nord-Noi con
Salvini.
“Vignetta ignobile e ofensi-
va per i nostri morti del terremoto Questa non è satira ma spazzatura”.
«Squallida e volgare» la deinisce Elvira Savino, deputata di Forza Italia, mentre dal Pd si leva la
voce della deputata Vanna Iori che
ricorda come «il mondo intero si è
schierato a difesa di Charlie Hebdo
quando il giornale satirico francese fu vittima dell’attentato terroristico compiuto dall’Isis».
«Con la stessa fermezza, oggi,
dobbiamo condannare la vignetta
che ironizza sul terremoto che ha
devastato il Centro Italia» aggiunge. «La satira, anche la più pungente e critica, è sempre legittima, ma
fare dell’ironia con le vittime del
sisma è inaccettabile: la vignetta è
lugubre, disumana, indegna, da rispedire al mittente».
Con lei un altro deputato Pd, Michele Anzaldi, che deinisce «vergognosa e indegna» la vignetta e
si aspetta che la Francia, «a partire
dalle sue istituzioni, prenda le distanze da una vignetta che rinnova
il dolore nelle tante famiglie italiane che hanno subito il grave lutto
del terremoto. Servono le scuse».
«Di pessimo gusto, fatta da chi
non solo non ha creatività, ma
nemmeno sensibilità» la deinisce un altro deputato Pd, Edoardo
Patriarca, «Anche la satira ha dei
conini. Una vignetta che ha alcuna giustiicazione editoriale».
«Ma come c... si fa a fare una cosa del genere! Mi ha fatto male vedere quella vignetta, anche se sono convinto che non rappresenti il
sentimento dei francesi», ha detto il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi commentando la vignetta.
«Stanno ancora scavando sotto
le macerie, questa non è satira, è
un’ofesa ai nostri morti e alla nostra nazione - aggiunge - hanno offeso una comunità, ma anche il popolo italiano».
Ma anche la stampa italiana risponde al giornale satirico con articoli e vignette shock, destinati a
far discutere.
Entra a gamba tesa nella bufera
Libero, con un articolo che raccoglie l’indignazione dei cittadini di
Amatrice per la satira francese e,
soprattutto, con un durissimo editoriale di Filippo Facci dal titolo “Viene voglia anche a noi di sparargli”.
“La vignetta di Charlie Hebdo tuona il giornalista a pagina 11 del
quotidiano - non è nulla, non è neanche humor nero, non è neanche
essere str...i: è uno spregio infantile, non c’è nessuna doppia lettura,
nessuna soisticata allegoria: vedercela è - spiega - da malati".
Ma non c’è solo Libero. Anche
Il Tempo non risparmia critiche ai
francesi e lo fa rispondendo alla
“lasagna di Charlie con una vignetta provocatoria, mostrando una
“Tartare a la parisienne” composta
dalle carni delle vittime dell’attacco alla testata satirica per mano di
un terrorista.
“Cari francesi - si chiede una didascalia - una vignetta così vi avrebbe fatto ridere?”. Il dibattito
social è aperto.
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Corriere Canadese
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Messaggio del cardinale
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CattoliTORONTO - La Chiesa al gosida
ca lancia il guanto di
spinoso teverno federale sullo
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225 chiese di Toronto
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dell’Arcivescovo Thomas
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di coscienza
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USA 2016
È Ted Cruz
l’anti-Trump,
Sanders
non molla
f
I caucus agli
WASHINGTON ai fronsidanti, ma le primarie
si ritrunner. Il Super Saturday valodall’alto
vela così una tappa
camre simbolico nell’infuocata amepagna per le presidenziali
non cambianricane, perché pur
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la corsa afunzione di mantenere
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Ted
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pubblicano, con le vittorie e MaiCruz nei caucus in Kansas
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Nuova strage
di migranti,
l’Ue affronta
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Martedì 8 Marzo 2016
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sul suicidio assistito
dopo il monito dell’A
rcivescovo di Toronto
Collins
TORONTO - La comunità
italocanadese si divide sul
tema del suicidio assistito, alla
luce del monito dell’Arcivescovo
di Toronto
Thomas Collins. E se
c’è
gione al cardinale, c’è chi dà raanche chi la
pensa diversamente.
f ARTICOLO A PAGINA
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LA FESTA
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8 marzo, donne
più istruite
ma ancora
meno pagate
restano bloccati in condizioni
disumane nel campo di
Migranti, ora Ankara alza
la voce
La Turchia chiede altri
3 miliardi di dollari, l’Unione
Idomeni, in territorio greco
alla frontiera con la Macedonia
europea è di fronte a
un bivio
f ARTICOLO A PAG.5
L'AUTORIZZAZIONE
Ue e Usa si organizzan
o per risolvere il problema:
f ARTICOLO A PAG. 3
ra, se devi
f IN ITALIANO E IN INGLESE
allontanamento, rivolto A PAG. 2
un epiteto
TORONTO - In Canada
le donne
sono in genere più
istruite degli
uomini ma allo stesso
tempo i loro
stipendi sono in media
In Italia invece le donne più bassi.
propense al risparmio, sono più
sono progressiste anche se su
alcuni valori
tradizionali non cedono
di un millimetro. Sono questi
i due ritratti emersi dai dati di
StatsCan in
Canada e dell’Eurispes
in
occasione dell’9 marzo, Italia in
festa della
donna. E se il simbolo
della festa la mimosa - compie
70 anni, in Italia si celebra anche
l’anniversario
del suffragio universale.
f
f ARTICOLI ALLE PAGINE
IMMIGRAZIONE
Una soluzione per gli “illeg
ali”
TORONTO - L’Unione
europea si
sta confrontando per
affrontare la
questione dei migranti,
gli Stati Uniti devono fare i conti
con il tema
dei clandestini che sta
dominando
il dibattito nella corsa
alle nomination: anche il Canada
non può
più rimandare l’avvio
di un dibattito per la risoluzione
dello spinoso nodo legato agli immigrati
senza documenti.
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f ARTICOLO A PA
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più alto fuori) ■ Anno 04 ■
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La comunità discute
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Frosinone, tre punti d’oro
continuano a vincere.
f NELLO SPORT
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di Mihajlovic
ita, Milan ko
Napoli-Juventus sfida infin
ffA PAG. 4
con il Real Madrid. Nello
«Se non c’è speranza, meg
lio non soffrire»
Ottawa: eTA,
nuovo rinvio
LA CRISI
f ARTICOLO A PAG. 3
•
Oggi la Roma tenta l’impresa
Migliaia di migranti e profughi
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Lunedì 7 Marzo 2016
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La carica di Spalletti:
«Basta un gol e poi
può cambiare tutto»
deve farlo anche Ottawa
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4E8
LA TRAGEDIA
Incidente
in Ferrari,
muoiono
due canadesi
f
f A PAG. 4
ella Lazio Alessandro
Matri, espulso nel corso dell’incontro
con
invece gli arbitri del
turno infrasettimanale
di Serie
;programma oggi e domani: A in
Celebriamo il 30.mo
A.H.I.P Member
n: Mazzoleni .
Sampdoria-Torino:
Guida.
Sassuolo-Roma (oggi,
2.45 pm):
Calvarese.
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