Bocephus King Massimo Urbani
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Bocephus King Massimo Urbani
n° 13 News M A R Z O • 2 0 1 5 Bocephus King Malcolm Holcombe Omar Sosa Dimitri Grechi Espinosa Massimo Urbani Jimmy Lafave Philology Selected Discography: Massimo Urbani IRD International Record Distribution • www.ird.it • facebook: www.ird.it/mipiace.htm AUDIOPHILE BLUES R I E P I L O G O N U O V E U S C I T E Hans Theessink & Terry Evans True & Blue (live) Potranno arrivare anche dai lati opposti dell’oceano Atlantico, ma quando Hans Theessink e Terry Evans si mettono a lavorare insieme non c’è dubbio che debba uscire qualcosa di straordinario. Questi due mostri sacri dalla vastissima carriera sembrano essere fatti per lavorare e suonare insieme e si compensano perfettamente: la voce baritonale di Hans Theessink sembra fatta su misura per il timbro particolarissimo di Terry Evans, che porta con sé una fortissima carica soul e gospel. “True&Blue” è un album live, registrato a Vienna al massimo della loro forma e ispirazione, davanti a un pubblico particolarmente ispirato, pronto per assistere ad una serata di Blues leggendario. E quella stessa musica è ora in questo album, per regalare questa fantastica nottata a chiunque voglia farne parte. Dimitri Grechi Espinosa JAZZ Angel’s Blows Dimitri Grechi Espinosa è uno dei musicisti più originali e atipici del nostro paese. Titolare di vari gruppi—dal noto Dinamitri Jazz Folklore, all'Artistic Alternative, fino al duo con Tito Mangialajo Rantzer —e collaboratore di molte e diverse formazioni, Espinoza è guidato nella sua attività artistica da un profondo spiritualismo. “Angel Blows” trae ispirazione dal monte Oreb sul quale il profeta Elia, stanco e disgustato per aver troppo ucciso, incontra la voce silenziosa di Dio. Il Signore non era nel vento, non era nel terremoto, non era nel fuoco; ma in una “voce di silenzio sospeso” appena percepibile all’udito. E’ questa qualità del silenzio che esprime il Sax Solo di Dimitri Grechi Espinosa: uno spazio silenzioso che occorre creare dentro si sé prima di parlare con l’Altro, prima di parlare con gli altri. L’album è il frutto dello studio che conduce da molti anni sul rapporto fra suono e spazio-sonoro e sul suo significato spirituale. Un suono ECM degno di Garbarek!! Little Freddie King BLUES Messin’ Around Tha Living Room Sua Altezza Reale Little Freddie King, signore indiscusso del blues più accattivante della scena di New Orleans e interprete dalle performance memorabili per l’entusiasmo ed l’energia, torna per Burnside con “Messin’ Around Tha Living Room”. Nonostante l’età, Freddie non sembra volersi proprio ritirare dalle scene e torna con una nuova uscita nel genere di cui è uno dei padri fondatori, per un disco che è un mix delle due patrie di questo mostro sacro del blues: i suoni della campagna del Mississippi e quelli della New Orleans più urbana. Ad accompagnare questa leggenda vivente del blues un giovane e promettente artista: Luke Wilson King, questa volta in prestito da casa Bloodshot. Robin Trower BLUES Something’s About to Change 1 Trower festeggia in un solo colpo i suoi 70 anni e l’uscita di questo album. E come suo solito Robin ci offre un altro grande disco, dove la chitarra è sovrana e da togliere il fiato, i testi sono sinceri e coraggiosi e la voce di Trower è, come sempre, capace di destare l’anima. I temi compositivi di Trower e il suo amore per la musica blues del secondo dopoguerra entrano di diritto in “Something’s About To Change”, un disco capace di risuonare in ascoltatori di ogni generazione. Disponibile anche il disco del 2008 MESSIN’ AROUND THA HOUSE T TRACKLIS Something's About To Fallen Riff No.7(Still Alive) Dreams That Shone Like Diamonds Good Morning Midnight What You Never Want To Do Strange Love Gold To Grey The One Saving Grace Snakes and Ladders Up and Gone 'til I Reach Home N U O V E Omar Sosa U S C I T E Ilé Emigrato da Cuba nel 1993, Omar Sosa ha interpreso una personalissima strada musicale, fondendo una varietà di generi musicali come l’hip hop ed elementi elettronici con le sue radici afro-cubane. Il nuovo album di Omar, “Ilè”, segna il ritorno di questo compositore e pianista alle influenze del jazz latino dei suoi anni formativi della fine degli anni ’80 e l’inizio dei ‘90 a l’Havana. “Ilè” significa “casa” e “terra” nella tradizione Lucumì di Cuba, una lingua dell’Africa dell’ovest basata sullo yoruba, ed è proprio alle radici della musica jazz latina della sua nativa Cuba che Omar ritorna con le ispirazioni per questo nuovo album in studio. Ad accompagnarlo in questa registrazione ci sono i tre musicisti che, insieme allo stesso Omar, formano il Quartetto AfroCubano, con cui Sosa condivide un intimo legame: il Camagueyanos, Ernesto Simpson alla batteria, Leandro Saint-Hill al sax alto, flauto e clarinetto e il bassista mozambicano Childo Tomas. Tra gli ospiti principali del progetto troviamo professionisti del calibro di Pedro Martinez, il chitarrista americano Marvin Sewell, il sassofonista cubano Yosvany Terrry, e al chekere il maestro Eladio “Don Pancho” Terry, patriarca della famosa famiglia Terry, il tutto accompagnato dalla voce Kokayi, artista dall’indiscusso valore e talento. Malcolm Holcombe The RCA Sessions Bocephus King A Deluxe edition CD + DVD. Da casa Proper presentiamo il nuovo album della leggenda folk metropolitano Malcolm Holcombe. “The RCA Session oltre ad essere una retrospettiva che raccoglie 16 canzoni ripercorrendo tutti i 10 album realizzati dal 1994 al 2014, è un album nuovo con canzoni ri-registrate nel 2014 nei leggendari studi della RCA a Nashville. Impreziosito oltre che da un brano inedito e da un DVD, nell’album partecipa uno dei grandi nomi della scena USA: Maura O’Connell, ed è supportato dalla sua band di sempre : Jared Tyler,David Roe Rorick, Tammy Rogers, Ken Coomer, Jellyroll Johnson, e Siobhan Maher Kennedy. Questo disco riesce a catturare tutte le sfumature della musica di Malcolm Holcombe, catturando perfino la magia delle sue esibizioni live giocate sui contrasti di estremi momenti di esplosività e di intimità che evidenziano il suo straordinario songwriting senza tempo. ALOOS PP A SONGWRITER SONGWRITER CUBAN JAZZ R I E P I L O G O The Illusion of Permanence Il nuovo album del visionario ed originalissimo cantautore canadese Bocephus King che esce per l’etichetta Appaloosa. Il booklet contiene le consuete traduzioni in italiano di tutti i brani, che vengono molto apprezzate dal pubblico italiano. Proprio i testi di questo lavoro rappresentano uno dei suoi punti di forza. Bocephus King ha maturato una scrittura carica di dettagli e citazioni che prende per mano l’ascoltatore e lo accompagna in un labirinto di specchi e illusioni con una colonna sonora musicale evocativa ma anche, a tratti, drammatica. Violini, setar persiano, calde percussioni dai sapori mediorientali ma anche una pedal steel, le chitarre elettriche e la sua voce che trasuda Dylan e tutti i suoi riferimenti musicali. Impossibile racchiudere questo Bocephus King in una etichetta o in un genere musicale. Abbandonate ogni pregiudizio e lasciatevi trasportare a occhi chiusi in questo nuovo viaggio dell’anima. Il Re canadese è tornato e “The Illusion of Permanence” è un disco che saprà emozionare ascolto dopo ascolto. Jimmy Lafave BLUES The Night Tribe C'è moltissima attesa per il nuovo disco di Jimmy LaFave dopo la sua straordinaria interpretazione sul Looking Into You, il doppio album tributo a Jackson Browne, che evidenziava arrangiamenti e produzione musicale di altissima qualità. Jimmy Lafave si è a lungo domandato a che tipo di tribù potesse appartenere e si è finalmente ritrovato, oggi, nella tribù della notte, appunto la “Night Tribe” di questo suo nuovo disco. In perfetta sintonia con il titolo, questo album contiene canzoni nate rigorosamente dopo il tramonto, guidando nell’oscurità e indagando le mille sfumature dell’animo umano. Accanto a Lafave nel disco troviamo Andrew Pressman al basso; Bobby Kallus alla batteria; Anthony da Costa, Larry Wilson e Garrett Lebeau alle chitarre elettriche; Noelle Hampton, Jaimee Harris e Emily Shirley ai cori; Will Taylor, Javier Chaparro, James Anderson, Tony Rogers, Brian Standefer and Delaine Leonard agli archi. 2 R I E P I L O G O N U O V E U S C I T E Ian Siegal BLUES One Night in Amsterdam Ian Siegal: premi e riconoscimenti a non finire, “uno dei più talentuosi e innovativi musicisti del pianeta” (Mojo), esce per Cadiz con il suo primo disco live in cui viene accompagnato dall’intera band. In “One Night In Amsterdam” Ian da una parte è alla guida della sua giovane, ma talentuosa band in un programma di meravigliose composizioni, ma dall’altro li sfida anche a suonare ex novo brani per la prima volta insieme: l’adrenalina è palpabile e l’atmosfera è carica di emozioni, tensione e grande musica. Danù C E LT I C A Buan I Danù celebrano i loro vent’anni di carriera con un album dal titolo molto evocativo, “Buan”, una parola irlandese che significa “duraturo”. Direttamente da County Waterford e Donegal, i Danù sono diventati nel tempo la band di riferimento nel panorama della musica folk irlandese. Le loro performance in giro per l’Irlanda e non solo sono note a tutti per la loro energia e quella capacità unica di coinvolgere il pubblico in un vortice di suoni magici e un’atmosfera sognante. T TRACKLIS Slides, Reels: Kerry to Donegal Set Beir Mo Dhúthracht Jigs: Brown-Eyed Bridget Lord Gregory Willie Crotty Reels: Chicago Set Waltz, March: Caisleán Rathanáin Set Muirisín Deas Set Passage West Reels: Broken Pledge Set The Willow Tree Massimo Urbani Quartet JAZZ VOCAL JAZZ Live in Chieti 1979 3 Da oltre vent’anni dalla sua scomparsa, è ancora vivissimo il ricordo di questo alto-sax romano celebrato con molti “live” postumi. La Philology ci offre questa registrazione inedita a Chieti all’interno della Villa Comunale il 9 Giugno 1979 realizzata in quartetto che ne celebrano la sua statura artistica. Non a caso accostato a grandi del jazz quali Ayler e Parker, il nostro Urbani ha rappresentato uno dei momenti più elevati del nostro jazz. Feat. Attilio Zanchi (basso), Franco D’Andrea (pianoforte) e Giampiero Prina (batteria). T TRACKLIS Invitation You Don’t Know What Love Is Milestones No Idea of Time Cherokee Barbara Casini Uma Mulher Dopo cinque anni torna a farsi ascoltare, su etichetta Philology, una delle più belle e intense voci femminili italiane: Barbara Casini. La cantante toscana ha coinvolto per “Una Mulher” due diversi trii: il primo con Andrea Lanzoni al pianoforte, Gabriele Evangelista al contrabbasso e Bernardo Guerra alla batteria; l’altro con Seby Burgio al pianoforte, Marco Siniscalco al basso elettrico ed Enrico Morello alla batteria. Due gruppi dalle sonorità differenti che hanno permesso a Barbara Casini di esprimersi a tutto campo: molte delle canzoni del CD recano la sua firma, ma non mancano omaggi a grandi firme della musica brasiliana, di cui la cantante è autorevolissima interprete. Con testo eccezionalmente in inglese è “Life Reasurrance”, scritta a quattro mani con Paolo Silvestri, già collaboratore di Ivano Fossati e Sergio Cammariere. Un disco raffinato, fra jazz, profumi brasiliani e canzone squisitamente d’autore. R I E P I L O G O N U O V E U S C I T E The Reverend Peyton’s Big Damn Band BLUES So Delicious Questo hard rock blues trio si colloca a metà strada tra il country più rustico e un’energia quasi punk. Un gruppo che si è fatto notare e ha creato una solita base di fan affezionati grazie a tour intensi, spettacoli vivaci e per aver collaborato con alcune canzoni alla colonna sonora della serie TV “Shameless”. Questo ultimo disco, “So Delicious” unisce le migliori capacità cantautorali dei The Reverend Peyton’s Big Damn Band con la loro solita energia ed è proprio quello che i loro fan di lunga data si aspettano da questa band, che sarà anche capace di affascinare nuovi fan. Splendido!! Marion Meadows FUSION Soul Traveller L’indiscussa star del clarinet smooth jazz Marion Meadows torna con un disco dalle sonorità avvolgenti, intime, ma allo stesso tempo originale. “Soul Traveller” è davvero un viaggio tra i panorami sonori delle composizioni inedite e delle meravigliose improvvisazioni di Meadows che spaziano dai ritmi dalle reminescenze latine alle profonde ballate e vedono la collaborazione di grandi interpreti come Najee e Vincent Ingala. La produzione è a quattro mani e divisa tra Marion Meadows e il idatissimo Carlo Panisi, che si è occupato della produzione dell’album precedente “Whisper”, già primo in classifica della Smooth Jazz Chart. Feat. Najee e altri ospiti! Phil Perry FUSION A Better Man Phil Perry non è certo uno che ha bisogno di presentazioni: la sua fama è certamente dovuta alle sue grandi capacità canore, apprezzate da artisti del calibro di Quincy Jones e Barbara Streisand. Le elettrizzanti performance di Phil Perry lo rendono famoso in tutto il mondo e in questo disco co-prodotto da Chris Davis troviamo tutto il suo talento in canzoni in parte del suo repertorio impreziosite da collaborazioni eccellenti, come Howard Hewett, Kim Waters, il trombettista Rick Braun e molti altri. Streetwize Does the Divas T TRACKLIS A Better Man You're the Only One Feelin' You Sorry I Let You Go Let It Rain Gypsy Woman Beautiful Girls I'm So Proud Dreaming's Out of Season Stand Up T TRACKLIS Blow Stay Dream Lover FUSION I Blame You Call My Name Un sofisticato Smooth jazz urbano che coglie e combina l’anima del groove e quella della R&B e un altro tributo alle regine del Rhythm & Blues con interpretazioni seducenti dei brani di Beyoncé, Mary J. Blige, Ariana Grande, Nicki Minaj, Jessie J, la grande Mariah e molte altre. Il produttore e sassofonista Kim Waters e gli Streetwize All-stars creano suoni avvolgenti e accattivanti per una esperienza jazz non stop. It's My Time Whole Damn Year Price Tag The Worst Bang Bang 4 RIEPILOGO NUOVE USCITE American Aquarium SONGWRITER ROCK ROCK Wolves L’ultima uscita degli American Aquarium, “Wolves”, è il seguito naturale del loro ultimo album, “Burn. Flicker. Die”. Il frontman BJ Barham ha trovato la giusta ispirazione per un disco di alternative rock, dove si mischiano sapientemente le vibrazioni del pedal steel e i vortici di due chitarre elettriche, creando un suono perfetto per posti come le roadhouse, gli honky tonk e i dive bar. Il suono degli American Aquarium è unico, ma anche trasversale a diversi generi, dal rock del sud degli States, al Bluegrass, ma senza dimenticare qualche traccia di funk. T TRACKLIS Family Problems Southern Sadness Man I'm Supposed to Be Wichita Falls Old North State Ramblin' Ways Losing Side of Twenty-Five End Over End Wolves Who Needs a Song Amelia Curran They Promised you Mercy Secondo album in casa Blue Rose per Amelia Curran, cantautrice straordinaria e orgoglio di Newfoundland, uscito a novembre 2014. Nei testi affilati di “They Promised You Mercy” troviamo pace e allegria tra gli strati lussureggianti favoriti dalle visioni sfumate del pluripremiato produttore Michael Phillip. L'album è un lavoro composto e molto raccolto, che mostra il singolare talento di questa cantautrice, tuttavia Amelia Curran è stata capace di alzare il livello dei testi ancora una volta con la sua eloquenza senza pari. Inoltre “They Promised You Mercy” porta con sé un impressionante elenco di musicisti canadesi che hanno collaborato al disco, tra cui il chitarrista Martin Tielli dei Rheostatics autore anche del ritratto sulla copertina dell’album, il chitarrista lap steel Christine Bougie (Bahamas), il trombonista William Carn (Elton John), il sassofonista Gene Hardy (Michael Bublé), il pianista Aaron Davis (Holly Cole Trio), il chitarrista Dean Drouillard (Sarah Harmer) e il batterista Joshua Van Tassel (Great Lake Swimmers) . Willy Deville ROCK Collected 1976 - 2009 Splendido box 3 cd, con registrazioni divise tra Mink e Willy Deville curate dai fans dell’artista. Il primo cd raccoglie il meglio di Mink, il secodno di Willy ed il terzo, la perla del cofanetto, contiene materiale inedito, outtakes, live e rarità. Sono incluse anche le 2 Meter Sessions, registrate nel 1987 e nel 1992, brani dal vivo a Stoccolma e Berlino, brani rimixati, registrazioni originali, le canzoni della colonna sonora di Cruising ed altre rarità. Paul Jones BLUES Suddenly I Like It 5 Il leggendario frontman dei Manfred Mann, Paul Jones, esce con il proprio secondo album da solista in trent’anni, “Suddenly I Like It”. Alla produzione troviamo una donna, Carla Olson e al fianco di Paul una line up di tutto rispetto: Jake Andrews alla chitarra, Tony Marsico al basso, Mike Thompson alle tastiere e Alvino Bennett alla batteria. T TRACKLIS Are You Lonely For Me Lonely Nights Sit Back Down Beggar For the Blues Brother Where Are You Mountain Boogie Suddenly I Like It Don't Go To Strangers Remember Me Soul To Soul Trouble In Mind Straighten Up & Fly Right I'm On My Way To a Better Place Above & Beyond Choose Or Cop Out Starting All Over Again MA LCOLM HOLCOMBE THE RCA SESSIONS Il 6 aprile 2015, per festeggiare i vent’anni di carriera della leggenda del folk metropolitano Malcolm Holcombe, verrà alla luce The RCA Sessions su etichetta Proper Music Group e distribuita in Italia in esclusiva da IRD. The RCA Sessions è una retrospettiva in versione deluxe CD + DVD che raccoglie 16 canzoni e ripercorre tutti i 10 album realizzati dal 1994 al 2014. Ma non si tratta solo di una raccolta, Holcombe ha voluto ri-registrare le canzoni nei leggendari studi della RCA a Nashville nell’autunno del 2014. Ci sarà anche un inedito, “Mouth Harp Man”, e non mancheranno i suoi classici “Going Home”, “Who Carried You” e il duetto con la vocalist irlandese Maura O’Connell sulla toccante “A Far Cry from Here”. La band è composta dai musicisti che in questi anni lo hanno supportato sia dal vivo che in stduio: Jared Tyler (dobro, electric guitar, lap steel, vocals); David Roe Rorick (contrabbasso, arco), Tammy Rogers (fiddle, mandolino, cori), Ken Coomer (batteria, percussioni), Jellyroll Johnson (armonica), e Siobhan Maher Kennedy (cori). Questo disco riesce a catturare tutte le sfumature della musica di Malcolm Holcombe, catturando perfino la magia delle sue esibizioni live giocate sui contrasti di estremi momenti di esplosività e di intimità che evidenziano il suo straordinario songwriting senza tempo. Impossibile dimenticare le sue performance caratterizzate da uno stile chitarristico unico, dalla voce allo stesso tempo ruvida e soffusa, e da quello sguardo magnetico con cui fissa il pubblico sul filo della follia, ma sempre lucido e presente. Nasce così il primo DVD live di Malcolm Holcombe e sicuramente sarà un oggetto molto ricercato per tutti i suoi fan e al tempo stesso una perfetta introduzione alla sua musica per chi ancora non lo conoscesse. The RCA Sessions non rappresenta un punto di arrivo ma è il culmine del lavoro artistico di uno dei musicisti più unici e insostituibili della scena folk contemporanea, come affermano i suoi autorevoli colleghi da Lucinda Williams a Steve Earle, da Mary Gauthier a Emmylou Harris. Malcolm Holcombe sarà in tour in Italia dal 13 al 17 aprile accompagnato dal polistrumentista Jared Tyler. 13/4 CANTU’ (CO) – 1&35CIRCA 14/4 PALAZZOLO (BS) – COVO DEI MULI 15/4 BRESCIA – TORRE D’ERCOLE 16/4 PAVIA – DA TRAPANI 17/4 MONTEROTONDO MARITTIMO (GR) TEATRO DEL CILIEGIO Proper Music Group / IRD 6 R I E P I L O G O N U O V E U S C I T E AMERICANA Point Quiet Ways and Needs of a Night Horse Con il loro ultimo album, “Ways And Needs Of A Night Horse”, la band olandese Point Quiet aggiunge un altro passo a un viaggio iniziato nel 2011 quando, con il loro acclamato album omonimo hanno iniziato a farsi conoscere al grande pubblico e in questo album espandono la propria firma musicale con undici brani accattivanti e in cui melodie elaborate si affiancano a suoni più basici. Variano tra molti tra cui: calexico, folk, altcountry, americana, blues, country… SONGWRITER SONGWRITER AMERICANA Session Americana 7 Pack Up The Circus I Session Americana passano dall’essere una band rock in una tazza da te a un gruppo folk in una bottiglia di whiskey. Sul palco questo insieme di straordinari musicisti, che sarebbe riduttivo chiamare band, sfodera strumenti originali, come una chitarra Parlor dell’anteguerra, un vetusto organo Estey, un mandoloncello parente del liuto e un’armonica superstite di un incendio. Non sappiamo cosa aspettarci dai Session Americana quando salgono questi salgono sul palco, ma di sicuro è sempre qualcosa di imperdibile e interessante, per live e album senza alcun dubbio fuori dal comune. David Corley Available Light David Corley ha una graffiante voce baritonale e all’età di 53 anni mette alla prova se stesso con un album di debutto, “Available Light”, dove troviamo atmosfere blues rock con punte di reggae, una vera e propria sfida, sotto la guida del produttore canadese e polistrumentista Hugh Christopher Brown. Un disco che parla della vita rurale dell’Indiana, dove si può stare per ore a fissare il cielo nell’atmosfera creata dalla voce baritonale di David, che avvolge la musica blues roots come un guanto. Gaelle Buswel Black to Blue Gaelle non è certo un’artista nei cui confronti si può stare indifferenti. La sua musica ha le proprie radici direttamente nel blues e la sua voce penetra dritta al cuore. Non solo: anche le sue performances dal vivo sono eccezionali e indimenticabili e le hanno regalato il successo dei propri tour in tutta Europa e nel Nord America. Ora esce con un nuovo disco, “Black To Blue” la sua seconda uscita, edita per casa CRS. Feat. Neal Black, Elliot Murphy! T TRACKLIS Ways and Needs of a Night Horse Run All You Want NY or not NY The Man I Once Was Trembling Stars Told The West Wind Threnody Bright as City Lights Horses Maneras Y Necessidades T TRACKLIS Pack Up The Circus Willing To BeLucky You Always Hurt The One you Love It's Not Texas Vitamin T All For You Time Winds Me Up Notary Public Mighty Long Time Dark Clouds T TRACKLIS Available Light Beyond the Fences The Joke Easy Mistake Dog Tales Unspoken Thing Lean Neptune / Line You're Leaving From The End of My Run The Calm Revolution T TRACKLIS Secret Door Lya The Joker Nobody Knows You Selfish Game Black to Blue Romance Trap Confessions & Lies Somehow I Don't Need Nobody Black Delta Dirt Lingering Shadow For You SONGWRITER R I E P I L O G O N U O V E U S C I T E Andy Pratt T TRACKLIS Do You Remember Me? Nuovo album per questo singer songwriter Americano, “Do You Remember Me?” è il risultato della fruttuosa collaborazione tra Andy Pratt e Fernando Perdomo: quindici brani, in parte inediti, che segnano il ritorno di Andy alla musica, dopo una carriera celebrata da diversi dischi. Le canzoni di Pratt parlano ancora una volta delle proprie convinzioni personali, dalla vita all’amore. This is Love Bereft Everything is Gone Chasing Shadows The Snake Charmer Gonna Love You Till the Day I Die Avenging Annie Home of the Brave Walking in the Air No Yer Not How Are You? The Sun is My Desire Do You Remember Me? Slippery Slope Dog Days and Crazy People The Far Out Monster Disco Orchestra V I N I L E BRAZIL Disco Supreme 180gr La Far Out Monster Disco Orchestra, un progetto per il ventennale di questa casa discografica, esce quest’anno con un LP, “Disco supreme”. L’orchestra è accompagnata dai delicati arrangiamenti del maestro Josè Roberto Bertrami degli Azymuth e dal leggendario Arthur Verocai seguiti da altri musicisti importanti brasiliani. In questo disco da 12” Al Kent riduce i capolavori disco all’essenziale, mostrando lo splendore degli arrangiamenti di Betrami e Verocai. Infatti il bellissimo suono delle tastiere Rhodes di Betrami galleggia fra i suoni degli strumenti a corde di Verocai e in questo punto, sono gli unici suoni che riusciamo ad ascoltare prima che la canzone si distenda nel glorioso disco brasiliano. Azimuth BRAZIL Same (Debut Album Recorded 1974 - 1975) La Far Out Recordings riedita l’album di debutto degli Azimuth, uscito originalmente nell’estate del 1975, che è diventato senza troppe difficoltà una pietra miliare della musica brasiliana. “Azimuth” contiene alcuni tra i brani più accesi della band, ma anche canzoni dalla saudade elettronica dove il sintetizzatore incontra il suono di una chitarra jazz. L’originale lineup vede Betrami alle tastiere e sintetizzatore, Malheiros al basso, l’energetico Ivan Conti alla batteria e il tocco di Contesini alle percussioni: musicisti geniali con la passione per la tecnologia che si spingono ai confini della sperimentazione musicale e che hanno inanellato una splendida serie di successi negli anni Ottanta. Solo CD Azimuth Light as a Feather BRAZIL ATTESE R ISTA MPE! ATTESE R ISTA MPE! A quattro anni dal loro album d’esordio nel 1979 esce “Light As A Feather” e dopo quattro decadi di carriera musicale internazionale Far Out Recordings riedita un grande classico, che in questa versione vede l’aggiunta di ben quattro bonus tracks. Non solo: l’intero disco è remixato ex-novo e contiene alcuni remix importanti ad opera di Theo Parrish, Ashley Beedle e Mark E. “Light As A Feather”, coma la riedizione di “Azimuth” è disponibile sia in versione CD che in LP allo stesso prezzo. CD o LP. 8 R I E P I L O G O N U O V E U S C I T E JB Hutto BLUES Bluesmaster Il nucleo di questo album ha origini da nastri che erano stati dimenticati per diversi decenni. Ora siamo consapevoli che la generazione dei bluesman di Chicago a cui Hutto appartiene è stata una delle più dinamiche e creative, e queste registrazioni suscitano interesse nuovo. Kenny Parker BLUES Raising the Dead Album remastered del 1996, un supergruppo compost da: Darrell Nulisch, Clarence Butler, Summerville Slim, Curtis Butler, Bill Heid, Mike Marshall, Martin Gross… Lucky Peterson G U I TA R J A Z Z BLUES Travelin’ Man 9 Nuovo album registrato live al Ronnie Scott nel 2012. Feat. Raul Valdes (drums), Jonathan Fisher (acoustic bass), Sam Damask (acoustic guitar), Bill Eden (sax), Thomas Eby (trumpet), Michael Vincent (trumpet). T TRACKLIS Look On Yonders Wall Two Headed Woman You Sure Hurt Me Bad Hip Shakin' Screamin' & Cryin' Shake Rattle & Roll Howling Wolf Blues What in the World Can’t Be Still Bloody Tears T TRACKLIS Too Hot for Me Your Girl's Gone Bad Take It Easy On a Fool She's the One for Me Shake Hands With the Devil Baby Cakes Bop Cryin' for Help You're So Sharp Blues for Mr Bo Crazy 'Bout My Baby Brunoise Afterglow T TRACKLIS Proud to Love My Baby Feeling They Call the Blues Trouble Everywhere I'm Free Get on Down Get off Me Baby Traveling Man Treat Me Like You Wanna What Have I Done Wrong Wish You Well The Day After Saul Zebulon Rubin The Zebtet Molto conosciuto e apprezzato nel jazz che conta della Big Apple, Saul “Zebulon“ Rubin è un chitarrista raffinato perfettamente a suo agio sia con i tempi veloci che con le ballad. Ispirato, versatile, profondo, Saul ha suonato – e suona – praticamente con tutti i grossi nomi di New York anche se il fiore all’occhiello della sua, ormai più che trentennale carriera, resta la collaborazione con Sonny Rollins. E’ molto difficile, in un solo disco, dare un’idea della poliedricità e della ricca complessità di un musicista come lui anche se è questo l’obiettivo della produzione – affidata a Fabio Morgera – di questo lavoro. Godiamoci il groove che aleggia profondo in tutto il disco e soprattutto l’amalgama e la coesione di tutti i componenti di questo “Zebtet” che convince con Stacy Dillard al sax tenore, Fabio Morgera alla tromba, Ben Meigners al basso, Brandon Lewis alla batteria e in un brano lo special guest Harold O’Neal (voci), alcuni di questi sconosciuti al grande pubblico ma richiesti nelle cave di tutta la Grande Mela. Il nostro Sergio Veschi ha fatto centro di nuovo! BLUES ROCK R I E P I L O G O N U O V E Eric Sardinas Boomerang U S C I T E Diamo il benvenuto alla tedesca Jazzhaus! Diamo il benvenuto ad una nuova label in distribuzione, la Jazzhouse con il nuovo album del chitarrista Eric Sardinas. Blues’n’roll, blues e rock and roll, una miscela ad alto potenziale, come è nel dna di Eric Sardinas and the Big Motor. Registrato nelle pause dell'ultimo tour, questo vibrante album mischia rock e blues, con molta forza e spontaneità. Erede di Johnny Winter, Sardinas non è uno che va per il sottile: la sua musica, condita con la rude forza dei Big Motor, rimane una sorta di marchio di fabbrica. Blues con il rock and roll nelle vene. T TRACKLIS Run Devil Run Boomerang Tell Me You're Mine Morning Glory Bad Boy Blues If You Don't Love Me Trouble Long Gone How Many More Years Heavy Loaded Bernard Allison Group FUNKY In the Mix Dopo sei anni Bernard Allison torna con un nuovo album studio per la Jazzhaus R ecords, la tredicesima uscita per questo figlio d’arte, cantante e chitarrista che ha iniziato la propria carriera una ventina di anni fa, nel 1993, dopo aver imparato a suonare direttamente da grandi maestri come suo padre, Luther Allison, Johnny Winter Stevie Ray Vaughan. Un full guitar album degno del padre, un disco di blues elettrico ad alto tasso di adrenalina! T TRACKLIS Five Long Years Call Me Momma Move from the Hood Tell Me Who Something´s Wrong Lust for You I Had It All the Time I´d Rather Be Blind Set Me Free Moving on Up BUENA VISTA SOCIAL CLUB Lost and Found DISTRIBUZIONE ESCLUSIVA •www.ird.it •fb: www.ird.it/mipiace.htm Disponibile la discografia solista dei Buena Vista Social Club IN VIAGGIO CON BOCEPHUS KING E LA SUA ORCHESTRA DI STREGONI E ZINGARI PSICHEDELICI Chi è Bocephus King? Bocephus King è un’idea che ha preso forma che è diventata una storia che è diventata realtà e si è unita a James Perry, e a volte sono io e altre no. Bocephus King è il nome che un giovane uomo (io stesso) ha scelto per il poeta che c’era dentro di sè. Un’identità che rispecchiasse le parole che arrivano dal cuore e dalla mente, molto tempo fa rispetto a ora. Da quel momento è sempre stato un alias, una scusa, una maschera, una coperta di Linus e un biglietto per il mondo. Alla fine siamo diventati buoni amici. Che cos’è l’Orchestra Familia? L’Orchestra Familia è prima di tutto un sogno 11 d’infanzia che si è realizzato. Un gruppo di viaggiatori zingari psichedelici che girano ovunque in cerca di chi ha bisogno di essere curato dalla musica o di divertimento. I componenti dell’Orchestra Familia degli ultimi due dischi (The Illusion of Permanence e The Traditional) sono tutti stregoni: Owen B Connell, Ali Razmi, Fulvio Renzi, Max Malavasi, Charlie Hase, Hamin Honari, il grande e compianto Dave Archer e Wynston Minckler. Ce ne sarebbero altri… ma questa è un’altra storia. Questo nuovo disco è ricco di nuove influenze e sembra che tu sia in costante movimento. In Che direzione stai andando? Che tipo di sonorità e contaminazioni attraverseranno il tuo prossimo album? Il prossimo album si chiamerà International Road Songs e l’Orchestra Familia accoglierà nuovi musicisti e cantanti per questo progetto. Violino, viola, fisarmonica, arpa, armoniche a bocca, cori, setar, ritmi folli… un pianoforte epico e chitarre acustiche con testi in inglese, persiano e italiano e chissà cos’altro succederà da qui a quando lo registreremo. una delle mie canzoni preferite in assoluto. “Changing of the guards” sembra aprire un cancello mistico verso un altro mondo e un altro tempo. “No time to Think” è forse più attuale adesso di quando fu scritta. “Senor” ti invade di mistero e adrenalina. “Stop Crying”, ironicamente, mi fa ridere. Dylan è irraggiungibile. Dopo Sara e prima di Cristo…. solo la sua macchina da scrivere per tenere lontani i demoni. Assolutamente epico. I testi sono ancora una parte vitale della tua poetica e siamo orgogliosi di aver inserito nel booklet del cd le traduzioni in italiano. Aldilà di queste grandiose sonorità tu rimani comunque un cantastorie. Quali saranno i protagonisti delle tue prossime canzoni? Ho appena scritto una canzone su Rocky Marciano e un’altra dedicata al grande regista americano John Huston. Da diverso tempo sto cercando di scrivere una canzone sul rapporto tra San Francesco e Santa Clara… chissà che la Musa non mi dia una mano per il prossimo disco. I tuoi 5 film preferiti… 1. Il Buono il Brutto Il Cattivo 2. 8 1/2 3. Le avventure acquatiche Steve Zissou/Grand Budapest Hotel (a pari merito) 4. Mean Streets 5. Il Mistero del Falco/Acque del Sud (a pari merito) Piatto e drink preferito? Italian food. Acqua/caffè italiano (a pari merito) ••• Stai facendo un lungo tour in Italia, dalle Dolomiti alla Calabria, passando per la Recanati di Leopardi, Roma e tante altre città. Raccontaci qualche aneddoto di questo tour. Ce ne sarebbero troppi… Sono rimasto colpito dal cuore delle persone, in ogni paese in cui mi sono fermato. L’Italia è meravigliosa e ha un cuore davvero grande. Cuore e passione, ovunque volgi lo sguardo. In ogni pasto, in ogni scooter, in ogni sorriso. E’ straordinario, da nord a sud, da est a ovest. Quali sono i tuoi 5 dischi preferiti di sempre? È una domanda difficile perché ci sarebbero dischi che mi hanno profondamente influenzato e che adesso non ascolto più… e altri che ho ascoltato una sola volta e mi hanno cambiato in modo drammatico. Ma ci provo… Miles Davis- Kind Of Blue. Ho sempre tenuto questo disco a portata di mano fin dall’adolescenza. Ennio Morricone – Il Buono Il Brutto Il Cattivo. Ero ancora un bambino quando vidi il film in TV negli anni 70… la musica mi mandò fuori di testa e la scena al cimitero con “L’estasi dell’oro” in sottofondo è a mio avviso tra le più belle mai state girate nella storia del Cinema. Ry Cooder – Chicken Skin Misoc. Questo disco mi ha cambiato la vita e mi ha aperto la mente alle combinazioni infinite che la musica ti permette. Dopo aver ascoltato quel disco decisi che non sarei voluto diventare una rock star (come tutti) ma un musicista. Ci sto andando vicino… giorno dopo giorno. JJ Cale – Troubador. Difficile scegliere un disco di JJ Cale ma questo è quello che più ho ascoltato. Bob Dylan – Street Legal… ancora… come si fa a scegliere un solo disco di Dylan? Questo disco arrivò in un momento molto strano nella vita del Maestro. “Is your love in vain” è 12 S P E C I A L E P H I L O L O G Y Massimo Urbani: Sax Genius L’uscita dell’inedito Live In Chieti ’79 riaccende i riflettori su un musicista che appartiene alla storia del jazz italiano e non solo, un genio del sax, riconosciuto internazionalmente come tale. Massimo Urbani ha vissuto la sua vita intensamente, spesso sull’orlo del precipizio, per spegnersi nel giugno 1993, a soli 36 anni: ci è rimasta la sua impareggiabile arte di improvvisatore, di uomo del jazz autentico, sanguigno, geniale appunto, che la Philology ha ben documentato con registrazioni catturate soprattutto dal vivo. Era infatti stando su di un palcoscenico che il sassofonista romano dava il meglio di sé, esprimendo tutte le emozioni, tutta la gioia, tutto il dolore del momento. Riascoltarlo su disco può riempire almeno una parte del vuoto che ha lasciato. Massimo Urbani, Mike Melillo T R A C K L I S T Duet Improvisations For Yardbird JAZZ Faccia a faccia fra il sax contralto di Urbani e il pianoforte dell’italoamericano Mike Melillo, già collaboratore di Phil Woods e poi di Chet Baker. L’intento è chiaro sin dall’intestazione del CD: rendere omaggio a una leggenda del jazz, Charlie Parker. Nell’album non ci sono composizioni di Parker, ma brani che facevano parte del repertorio di “Bird”. Ma soprattutto c’è il suo spirito, la sua preziosa lezione musicale assorbita da Urbani e Melillo in modo personale. E c’è la voglia dei due musicisti di suonare liberamente, di far proprie melodie immortali, di dialogare in modo sincero e aperto. Registrazione in studio del marzo 1987. Everything Happens to Me All the Things You Are What Is This Thing Called Love? Fine and Dandy Out of Nowhere Lower Man I'll Remember April The Gypsy Body and Soul Everything Happens to Me The Gypsy What's New? Massimo Urbani Quartetto Max Leaps In JAZZ Un altro significativo documento della partnership tra il sassofonista romano e Mike Melillo. In questo caso si tratta di un live registrato nel 1983, in quartetto con Massimo Moriconi al contrabbasso e Tullio De Piscopo. Un Urbani scatenato, anche grazie al formidabile drumming di quest’ultimo che lo spinge quasi a superare se stesso, “liberando voli solistici di esplosiva, poetica creatività e freschezza”, come scrive nelle liner notes Paolo Piangiarelli, patron della Philology e grandissimo estimatore di Urbani e del suo talento. La scaletta dell’album è da antologia: Lester Young, Duke Ellington, Charlie Parker, Thelonious Monk, Cole Porter, Dizzy Gillespie. Finale trascinante sulle note di “Cherokee”. T TRACKLIS Lester Leaps In Sophisticated Lady Scrapple from the Apple Light Blue I Love You Blue Monk A Night in Tunisia Cherokee Massimo Urbani The Urbisaglia Concert JAZZ Nelle Marche Urbani era di casa. Qui è sorto nel 1996 un importante concorso internazionale per giovani talenti ideato dallo stesso Paolo Piangiarelli e che oggi coinvolge le città di Camerino, Macerata e Urbisaglia, dove 12 anni prima è stato registrato questo CD. Accanto al sassofonista si ascoltano il pianista Carlo Gargioni, il contrabbassista Roberto Giolito e il batterista Leonardo Angeletti; in alcuni brani si aggiunge il chitarrista Andrea Zuppini. Tra i momenti salienti del disco c’è una “Body And Soul” nella quale Urbani mise tutta la propria anima, toccando picchi di lacerante lirismo. Ancora oggi chi l’ascolta non può non emozionarsi. 13 T TRACKLIS Max Blues Lover Man Red Cross There'll Never Be Another You My Ideal Body and Soul Cherokee S P E C I A L E P H I L O L O G Y Gaetano Liguori Idea Quintet JAZZ Live Una registrazione che non è esagerato definire storica: alla Palazzina Liberty di Milano, su invito di Dario Fo, il 20 marzo 1979, si esibisce l’Idea Quintet del pianista Gaetano Liguori, all’epoca e ancora adesso impegnato sul fronte del jazz più combattivo. A fianco del leader, Massimo Urbani al sax alto, Danilo Terenzi al trombone, Roberto Del Piano al basso elettrico, Filippo Monico alla batteria. Tra i brani del concerto, poi entrati in scaletta nel CD, svetta “Corale per Albert Ayler”, con Urbani che, dopo Liguori e Terenzi, si ritaglia un assolo da brividi, tagliente, intenso tributo all’altra delle sue influenze più forti. Un album che rivela una faccia forse ancora poco conosciuta di Massimo Urbani. T TRACKLIS Peppina 3/4 per Danilo Il Tango Ballata per un vicolo Corale per Albert Ayler Suite del Terzo Mondo 1a parte Massimo Urbani JAZZ Go Max Go Sospinto dal pianoforte di Riccardo Zegna, dal contrabbasso di Luciano Milanese e dalla batteria di Gianni Cazzola, Urbani viaggia a gran velocità in questo concerto registrato nel 1981 nei dintorni di Rimini. Si comincia con “Tenor Madness” di Sonny Rollins, per finire con lo standard “There’s No Greater Love”. Nel mezzo altri capolavori del jazz (c’è anche “Solar” di Miles Davis) e altri standard. Scrive Guido Festinese nelle note di presentazione del CD: “Non c’è bisogno di aggiungere parole a questo o quel brano: si rischia la ridondanza, quando le parole in un’altra lingua, quella dell’Arte, le ha già dette tutte Massimo Urbani”. T TRACKLIS Tenor Madness Blue Bossa What’s New Solar My Little Suede Shoes Rhythm - A - Ning There’s No Greater Love Massimo Urbani Quartet JAZZ Live At The Supino Jazz Festival 1987 Questo disco ha un significato particolare: accanto a Urbani c’è il pianista toscano Luca Flores, altro jazzista italiano di grande valore, accomunato al leader anche da una vita interrotta troppo presto. Il quartetto è completato dal contrabbassista Pino Sallusti e dal batterista Giampaolo Ascolese. Il celebre standard “All The Things You Are” dura ben 17 minuti, uno più bello dell’altro, nel corso dei quali Urbani sfoggia un fraseggio graffiante ma nel contempo lirico: una sorta di Charlie Parker imparentato col free. Nello stesso brano Flores, che di Massimo era il pianista preferito, si ritaglia un assolo denso e rivelatore della profondo conoscenza della storia del pianismo jazz. T TRACKLIS Lilian Terry All The Things You Are I’ll Remembre April Body and Soul I Got Rock Massimo Urbani Quintet JAZZ Wild Genius L’album si apre con una cadenza blues solitaria del sassofonista: 1 minuto e 20 secondi che sono un piccolo capolavoro di espressività jazzistica e che da soli valgono, come si suole dire, l’acquisto del CD. Il resto scopritelo da soli. Maurizio Urbani, fratello minore di Massimo al tenore, Antonello Vannucchi al pianoforte, Giorgio Rosciglione al contrabbasso e Gegè Munari costituiscono un quintetto capace di ben assecondare il leader nelle sue spericolate evoluzioni improvvisative. Nella conclusiva “Cherokee” compare in veste di ospite l’americano Bob Mover, che con il collega di strumento ingaggia una autentica battaglia all’ultima nota. T TRACKLIS Blues Intro Blues by Max Anthropology Recorda me There’ll Never be Another Cherokee You 14 RIEPILOGO NUOVE USCITE Fabio Giachino Trio WORLD JAZZ JAZZ Blazar Fabio Giachino, da molti considerato come uno dei più grandi talenti apparsi sulla scena negli ultimissimi anni. In poco tempo si è conquistato la fama di eccellente pianista e ottimo compositore. Il suo trio sembra un perfetto manifesto della scena jazz contemporanea. Feat. Davide Liberti (double bass) e Ruben Bellavia (drums). Dalle liner: “ Ho conosciuto Fabio qualche anno fa suonando come ospite del quartetto Jazz Accident e, fin da subito, ho capito che stava nascendo un grande talento… questo riuscitissimo lavoro Blazar è un disco che strizza l'occhio al jazz newyorkese, ma senza tralasciare la vena melodico-mediterranea che contraddistingue i jazzisti italiani in tutto il mondo. In quanto alla tecnica questo musicista non ha nulla da invidiare ai migliori pianisti della scena jazz internazionale, coadiuvato da una ritmica sempre pronta ad assecondare i suoi imput musicali. A mio parere, un gran bel disco!” Fabrizio Bosso! Ana Karina Rossi & Carlos “El Tero” Buschini Sin Fronteras Feat. Juan Carlos Caceres Un cast stellare, davvero un insieme dei migliori esponenti della musica del nuovo e vecchio continente! Un viaggio immaginario nella regione del Rio de la Plata, punto d'incontro tra diverse culture, dove l'Africa e l'Europa si fondono, si abbracciano e incontrano la tradizione degli indios. Un vero carrefour di suggestioni, suoni, colori, tipici del sud de mondo! E quindi parliamo di tango, milonga, candombe, della murga e della habanera, portata nel continente dai marinai cubani. “Sin Fronteras” è un progetto contemporaneo che guarda con grande rispetto alle tradizione, senza mai trascurare la creatività, senza mai privarsi di alcune stravaganze proprio tipiche del jazz, che divertono raccontandoci ancora qualcosa di nuovo. Composizioni di pregio, a volte semplici e dirette dove la componente melodica e lirica è essenziale. Feat. Juan Carlos Caceres, Javier Girotto, Natalio Mangalavite (piano, vocals), Minimo Garay e Martin Bruhn (drums, percussion), Olivier Manoury (bandoneon), Guido Bombardieri (clarinet), Fausto Beccalossi (accordion), Francesco Pinetti (vibes), Max Rosati (acoustic guitar), Martin Troncozo (guitar e vocal), Hugo Diaz Cardenas (electric guitar). Alessandro Giacherio Ensemble JAZZ Passio Alessandro Giachero, ha sviluppato negli ultimi anni uno dei più singolari processi di sintesi e ricerca musicale circa la pratica pianistica e l’improvvisazione. Pianista sopraffino che collabora da anni suonando nel quartetto europeo di Anthony Braxton e cofondatore del gruppo T.R.E. con il batterista Marco Zanoli ed al contrabbassista Stefano Risso e Stefano Battaglia. Giachero in questo nuovo lavoro sviluppa un percorso, come sempre assai originale, avvalendosi di un ensemble di matrice sinfonica unitamente ad una ritmica tipicamente jazz. La sua musica raffinata e colta è una delle massime espressioni della musica d’avanguardia nel nostro paese. Feat. Antonio Santoro (flutes), Eugjen Gargjola (violin), Maria Vicentini (viola), Silvia Dal Paos (cello), Stefano Risso (double bass) e Marco Zanoli (drums). Gabriele Boggio Ferraris Quartet JAZZ Penguin Village 15 Classe 1984, diplomato con il massimo dei voti in strumenti a Percussione al conservatorio di Piacenza, è un vibrafonista molto attivo nella scena jazz italiana. Vanta collaborazioni con artisti di fama internazionale, numerosi riconoscimenti in ambito artistico e, nonostante la giovane età, già tre dischi all’attivo in veste di leader. L’album del 2010 lo vede alla guida di un quartetto con Riccardo Fioravanti e Stefano Bagnoli e grazie a questo album ed a numerose collaborazioni artistiche tra cui Stochelo Rosemberg, Dino Rubino, Ludovic Beier, Marco Zurzolo e molti altri, ha ottenuto per quattro anni consecutivi il prestigioso “Jazz It Award” e recentemente inserito nell’ultima edizione del “Enciclopedia Del Jazz Italiano. Da poco uscito invece questo nuovo lavoro in quartetto dal titolo “Penguin Village”. Questo disco è un affresco, tanto sincero quanto forse un po’ ingenuo, dell’amore (spesso tormentato e struggente, come testimonia l’immagine in copertina) verso i ricordi più sinceri, quelli dell’infanzia e dell’adolescenza, impalcature granitiche e decisive nella formazione di un individuo. L’album ben rappresenta la musica originale di questo gruppo, frutto di mesi di un’ intensa attività LIVE nei più importanti Jazz Club del centro/nord Italia. Feat. Carlo Gravina (alto sax), Alessandro Rossi (drums) e Giacomo Tagliava (doublebass). R I E P I L O G O N U O V E Gary Husband FUSION Dirty & Beautiful Vol. 1 U S C I T E ATTESE R ISTA MPE! + BONUS Il genio del polistrumentista Gary Husband si rinnova completamente in questo album del 2011 con un originale lavoro di remix e collaborazioni con una serie di amici, per una line-up pazzesca: il chitarrista Allan Holdsworth, John McLaughlin, Robin Trower, Steve Topping, Steve Hackett (dei Genesis), il bassista Jimmy Johnson, Mark King (dei Level 42), Laurence Cottle, Steve Price i due ex componenti della Mahavishnu Orchestra Jan Hammer alle tastiere e Jerry Goodman (al violino). Quattro bonus tracks completano questa edizione imperdibile per gli amanti del fusion. T TRACKLIS Leave Em On Bedford Falls Between the Sheets of Music Yesternow Afterglow Dreams in Blue Ternberg Jam Moon Song Swell Maverick Boulevard Baloneypo Alverstone Jam Tabacco Bruciato ROCK Buena Vida Terzo album per i Tabacco Bruciato, progetto musicale ideato da Giorgio Angelo Cazzola. “Buena Vida” contiene otto brani di ispirazione musicale diversa l’uno dall’altro: una scelta dettata dalla necessità di caratterizzare i testi lavorando sul “colore” di ogni canzone. Si passa dall’atmosfera rock di “Ag-gregari”, a quella parlata di “Tichi-tichi-ti”, al jazz-waltz di “Valse de la route”, all’evocazione dei Caraibi in “Linda Paloma goodbye”, al reggae strascicato di “E dove son finiti gli amanti?”, all’atmosfera mediterranea di “Buena vida”, per finire col groove decisamente transalpino di “Petit chanson de printemps”. I testi di “Buena Vida” sono in bilico tra ironia, piacere del ricordo e disincanto, si sviluppano in modi e forme diverse. Nel nuovo lavoro di Tabacco Bruciato (che è il colore delle chitarre storiche del blues elettrico) è stato coinvolto gran parte del nucleo di musicisti impegnati nella realizzazione del precedente lavoro Arte povera o povera arte?” ( Stefano Bertolotti, Alessandro Balladore, Lorenzo Bovo, Maribel Fracchia e Giorgio Angelo Cazzola) a cui si sono aggiunti strumentisti di grande spessore e creatività: Roberto Re, Debora Sbarra, Marco Grigani e Claudio Perelli. MRB Trio BLUES The Burden Dopo il loro primo disco, registrato dal vivo nel 2014, “Still Alive at Mag Mell” il MRB Trio torna con “The Burden”: il CD, registrato nello studio della Ultrasound di Belgioioso (PV), è composto da 11 inediti che oscillano tra il rock’n’roll, il blues e le ballads, uniti dal suono caratteristico della band. Il cantante e chitarrista Marcello Milanese firma i brani e i testi (disponibili con traduzione anche sul sito mrbtrio.it) affrontano i temi della crisi economica, dell'amore e dell'abbandono: il “peso” del titolo è quello della vita, il carico di esperienze che ogni persona deve portarsi sulle spalle. Il bassista Roberto Re e il batterista Stefano Bertolotti sottoscrivono anche arrangiamenti, produzione e missaggio. Paola Luffarelli JAZZ Vocaland Ensemble Da casa Ultrasound presentiamo un “Concept Album”, storia della graduale consapevolezza della precarietà e delle incertezze del nostro tempo al fine di riconquistare una nuova etica, una saggezza personale, sociale e politica ripartendo dalla sobrietà e dalla semplicità del quotidiano. Terra di voci, spazio senza perimetri, gioco di rimandi fra voce e fisarmonica in cui si incontrano jazz, musica etnica, sapori di tango e ricordi di bossa nova e samba. Tutte le composizioni sono firmate da Paola Luffarelli (voce), Stefano Bassi (guitars), Marco Gamba (double bass), Flaviano Braga (accordion) e impreziosite dall’intensa energia ritmica di Alessio Pacifico (drums) 16 R I E P I L O G O N U O V E U S C I T E Bovisa New Orleans Jazz Band JAZZ Live at Caffè Doria Milano 2009-2013 La Bovisa N.O.J.B. si è sempre distinta per lo stile particolare delle sue esecuzioni, ispirate al cosiddetto New Orleans Today, genere fino ad allora pressoché sconosciuto al circuito nazionale. Si tratta del linguaggio jazzistico più arcaico e originale, espressione del ricco humus folkloristico e culturale della città di Mississippi. Nel suo lungo percorso musicale la Bovisa N.O.J.B. ha annoverato nelle sue file numerosi musicisti italiani e stranieri che hanno contribuito significativamente alla sua affermazione. Luciano “Big Lou” Invernizzi (trombonista e leader), Fabio Turazzi (banjo) e Terenzio Belluzzo (batteria) sono i fondatori e spina dorsale in tutti questi anni della band, che hanno influito sull’evoluzione artistica e musicale. Monday Orchestra JAZZ meets Bob Mintzer Bob Mintzer scrive: “La mia gratitudine e ammirazione vanno a Luca Missiti e alla Monday Orchestra per aver reso possibile la realizzazione di questo CD con i miei arrangiamenti. E’ sempre un grande piacere registrare la propria musica con una band, soprattutto quando è composta da ottimi musicisti dell’area milanese. Non suonavo ormai da tempo alcuni di questi brani ed è stato bello rivisitarli con una così grande band. Tanto di cappello a chiunque porti avanti una big band, impresa non certo facile da perseguire al giorno d’oggi. La monday Orchestra suona con grande passione ed entusiasmo il che fa ben sperare per il futuro delle big band così composte. Questa è la situazione perfetta per tanti grandi musicisti per trovarsi e fare musica”. CHRISTINE JENSEN www.ird.it fb: www.ird.it/mipiace.htm international records D I S T R I B U T I O N RIEPILOGO NUOVE USCITE Tim Warfield Spherical T TRACKLIS Blue Hawk Oska T That Old Man JAZZ Gallop's Gallop Tim Warfield Quintet esce con “Spherical“, un chiaro omaggio al famosissimo compositore e pianista Thelonious Sphere Monk. Questo quintetto è l’unione di talentuosi artisti uniti in un favoloso team (Eddie Henderson alla tromba, Orrin Evans al piano, Ben Wolfe al basso e Clarence Penn alla batteria) che reinterpreta sei composizioni di Monk. Tutti i membri improvvisano con una forza creativa che ci dimostra la profondità del loro impegno con l’essenza di questi capolavori. Lage Lund Trio JAZZ Idlewild Insieme ai suoi compagni Mike Moreno e Adam Rogers , Lade Lunde è uno dei più notevoli chitarristi sulla scena contemporanea e una grande promessa musicale. In questo suo ultimo disco, “Idlewild”, Lunde torna a suonare con i suoi fidati compagni Ben Street al basso e Bill Stewart alla batteria, facendo a meno dell’accompagnamento del piano e preferendo un suono essenziale. Il disco include alcuni brani originali e una buona scelta dei classici tra cui “Isn’t This My Sound Around Me” di Bobby Hutcherson. Dayna Stephens JAZZ Reminiscent Terzo album per casa Criss Cross, il sax tenore Dayna Stevens si presenta in coppia con Walter Smith III autore dell’acclamatissimo album “III”. Bilanciato da una sezione ritmica importante, i protagonisti di questo disco accostano con bravura le voci dei loro strumenti e applicano una sensibilità melodica a una tracklist molto varia che comprende brani originali e due capolavori per il sax tenore: “Blues Up And Down” e “Blue In Green”. Feat. Walter Smith III, Aaron Parks, Mike Moreno, Harish Raghavan e Rodney Green. Alex Sipiagin Balance 38-58 Off Minor I Ugly Beauty Coming on the Hudson Off Minor II 'Round Midnight T TRACKLIS Rumspringa Intro to Rain Come Rain or Come Shine So in Love Isn't This My Sound Around Me? Mirrors Just One of Those Things Intro to Chance Chance Good Morning Heartache Straight Street Idlewild T TRACKLIS Seems Like Yesterday Isn't That So? Blue in Green Uncle Jr. A New Beginning New Day Contrafact Our World Walt's Waltz Blues up and Down T TRACKLIS 38-58 Way to Her JAZZ Momentum Il trombettista Alex Sipiagin ritorna in casa Criss Cross con un album dalla line up sconvolgente che comprende David Binney, Adam Rogers, John Escreet e Matt Brewer, ognuno dei quali ha alle spalle una carriera come Bandleader. Il denso flusso di contrappunti musicali, i testi complessi e il groove spontaneo dei brani originali fanno di questo disco un fondamentale passaggio della carriera di Sipiagin, confermandolo uno dei più promettenti trombettisti jazz al mondo. Echoes of Thought Balance Yragon Trio Whale 18 R I E P I L O G O N U O V E U S C I T E Da casa Fresh Sound, una nutrita serie di ristampe di classici prodotti da labels indipendenti e majors degli anni ’50 e ’60. Materiale rarissimo, nonché d’incredibile valore artistico, rivede la luce in cd per la gioia di collezionisti ed appassionati di tutto il mondo. Importantissima la masterizzazione in 24 BIT. Jimmy Witherspoon JAZZ Spoon + Hey, Mrs. Jones! 2 lp in 1 cd, album del 1959 e 1961. Feat. Gerald Wilson, Herbie Harper, Si Zentner, Teddy Edwards, Lanny Morgan, Gerry Wiggins + Harold Land, Ben Webster, Ted Nash, Jay Migliori, Earl Palmer. Tony Scott Quartet JAZZ Complete Brunswick Sessions Registrazioni del 1953, feat. Dick Katz, Milt Hinton, Philly Joe Jones, Jackie Moffet, Sid Bulkin, Osie Johnson, Earl May e Percy Heath. 15 brani del 1953. Mal Waldron JAZZ Complete Trio Recordings 1958 - 1960 3 lps in 2 cd. Include gli album: “Mal4-trio”, “Impressions” e “Left Alone”. Feat. Addison Farmer, Kenny Dennis + Albert Heath, Julian Euell, Al Dreares e Jackie McLean. Sal Salvador JAZZ Complete Recordings 1958 – 1964 3 lps in 2 cd che include “Colors In Sound”, “The Beat For This Generation” e “You Ain’t Heard Nothin’ Yet!”. Con l’aggiunta di 2 bonus tracks. James Clay JAZZ The Kid from Dallas “Tenorman” Album del 1956 con l’aggiunta di 6 bonus del 1957 con Red Mitchell. Feat. Bobby Timmons, Jimmy Bond, Peter Littman, Sonny Clark, Lawrence Marable… Irma Curry JAZZ Love is a Necessary Evil With Don Elliott. Album del 1962 con l’aggiunta di 6 bonus tracks. Feat. Don Elliott 6 His Orchestra, Hal McKusick, Barry Galbright e Chuck Wayne, Bill Crow, Joe Jones, Al Cohn… Jazz Goes to the Movies + Showcase JAZZ Great Songs from United Artists pictures by Manny Albam / Hal Schaefer and their Orchestras Album Collection 2 lps in 1 cd, album del 1958 e 1962. Feat. Nick Travis, Gene Quill, Clark Terry, Phil Woods, Eddie Costa, Urbie Green, Bob Brookmeyer, Joe Newman, Jimmy Raney, Jim Hall, Bill Crow, Johnny Coles… 19 R I E P I L O G O N U O V E U S C I T E Harry Allen & Jan Lundgren Quartet COUNTRY BLUEGRASS L AT I N J A Z Z JAZZ Quietly There Alcuni musicisti meriterebbero più fama di quello che in realtà hanno guadagnato, e questo è proprio il caso del sax tenore Harry Allen che in questo disco troviamo insieme al quartetto del pianista svedese Jan Lundgren. L’incontro tra queste due bravissimi musicisti è ben documentato in “Quietly There”, registrato durante il Copenhagen Jazz Festival presso STC Studios nell’estate del 2014.Herry Allen è un interprete fantastico, tanto da essere soprannominato il Frank Sinatra del sax tenore e l’accompagnamento del Jan Lundgen Quartet (Hans Backenroth al basso, Krstian Leth alla batteria) è il perfetto sfondo per la sua musica. Eliel Lazo & The Cuban Funk Machine La nuova uscita del danese Eliel Lazo & The Cuban Funk Machine, con la collaborazione di Bob Mintzer ci catapulta ai tempi in cui Los Van Van e Irakere dominavano la scena cubana con la loro musica e con album sperimentali che mischiavano jazz e rumba. Ma l’album di Eliel ci parla anche della sua storia, quando da adolescente ha iniziato a suonare con i migliori. Brani e musiche gioiose ma allo stesso tempo molto sperimentali dal punto di vista ritmico, dove il jazz incontra la timba creando un nuovo stile a L’Avana. Un disco sicuramente difficile da inquadrare per la sua originalità ma che sicuramente abbraccia lo stile Los Van Van degli anni settanta con una voglia di sperimentare e spaziare tra tendenze diverse tra loro. Danny Santos Y Los Bluegrass Vatos Hogtied Diamo il bentornato a casa Brambus che è lieta di annunciare il nuovo album di Danny Santos Y Los Bluegrass Vatos, il primo di lunga durata con questa line-up al completo e uscito a poca distanza da “This Old World”. Il protagonista di questo album è la musica bluegrass affidata al suono del mandolino, del banjo e delle chitarre. Tra brani nuovi composti a quattro mani con Steve Brooks e dai Componenti dei Los Bluegrass Vatos e le reinterpretazioni di alcuni grandi successi, come “Rider” o “Suburbia Blues”. L AT I N J A Z Z Paolo Giaro Tango Nuevo Latin Jazz Nuovo album per il chitarrista, compositore e arrangiatore Paolo Giaro prodotto dall’etichetta salentina Dodicilune. L’album contiene sei brani originali del musicista, due brani di Monk e uno di Bruno Martino. Il musicista indiano Trilok Gurtu sottolinea: “E’ musica contemporanea con un sound che la colloca nell’ampio panorama di suoni provenienti da tutto il mondo”. Feat. Silvia Donati e Valeria Visconti (voci), Claudia Giunta e Ilaria Mognoni (violino), Samuele Garolfi (filicorno), Carlo Colocci (sax), Jean Gambini (sax tenore), Claudio Mangialardi (basso) e Massimo Manzi (batteria). 20 R I E P I L O G O N U O V E U S C I T E Vance Kelly BLUES Live at Kingston Mines Da casa Wolf Records presentiamo il nuovo album dal vivo di Vance Kelly, il secondo nella carriera di questo instancabile bluesman di Chicago. In “Live At Kingstone Mines” Kelly ci propone i propri suoni R&B, soul e blues hardcore. Un disco da ascoltare, ma anche da far proprio! T TRACKLIS How Many More Years Ain't Going to Worry About Tomorrow Mustang Sally Members Only The Blues Is Alright / Going Fishing You Don't Have to Go / Baby What You Want Me to Do Let the Good Times Roll I Want To ta-ta You Baby Clean-Up Woman Nobody's Sleeping In My Bed Strokin' I'll Play the Blues for You Turning Point 24Pesos ROCK Do The Right Thing Descritti dalla rivista Maverick come “la band più emozionante e originale della Gran Bretagna”, e il loro singolare approccio al blues ha permesso ai 24Pesos di salire alla ribalta della scena New-Blues inglese. I 24Pesos sono originali, ma mantengono un profondo rispetto per la della storia del Blues: con la loro potente strumentazione, un groove gioioso, canzoni reali ed energia contagiosa fanno un bel “chiasso” a tutte le loro serate! Influenzato da icone come i Sly Stone, Sean Costello, The Meters, James Brown, Freddie King, Howlin Wolf, Jimi Hendrix, The Rolling Stone e The Roots, il sound dei 24Peso ci contagia durante i loro elettrizzanti performance dal vivo, che ha fatto guadagnare alla band un grande reputazione nei festival ed eventi di ogni parte d’Europa e della Gran Bretagna. “Do The Right Thing” è il quarto album dei 24Pesos: 10 canzoni originali, prodotti da Silas Maitland e registrati agli studi di Vanguard e Perry Vale, a Londra. Un disco da studio diretto e con sfumature Greasy-funk, rootsy-blues, slide di chitarra bluegrass, ottimi testi, l’alto suono dell’organo Hammond e un basso veloce. Faden Piano Trio FOLKLORE ITALIANO JAZZ Seducendo 21 Gli psicologi della comunicazione consigliano di non iniziare discorsi scritti o parlati con l'avverbio negativo. E' qui il caso di disattendere il consiglio, perché per meglio comprendere Faden Piano Trio è da dire cosa non sono: non sono scontati, non fanno un disco ogni due mesi, non si preoccupano di mettere in mostra i muscoli e darsi ad attività ginnico-musicali, non fanno pubblicità massiva, non si svendono al miglior offerente. In pratica, fanno quello che i musicisti seri di ogni parte del mondo fanno (o dovrebbero fare): studiano, ricercano, si confrontano e, quindi, i risultati non possono che essere illuminanti. Le composizioni sono tutte della triade, non c'è spazio per un leader. Si parte da una cellula melodica di matrice classica costruita dal pianoforte di Turchetti : si dilata, si restringe e si arricchisce delle tornite onde sonore del basso senza tasti e delle pennellate di Calvano. Un album naturale, senza artifizi e con grande divertimento dei tre. Feat. PierMarco Turchetti (piano, keyboard), Adriano Rugiadi (bass) e Stefano Calvano (drum e percussion). Scollo con Cello Tempo al Tempo Nuova uscita per questo talento tutto italiano, la cantante folk siciliana Etta Scollo, che è diventata una star oltralpe. “Tempo Al Tempo” è un disco che attraversa musiche da tutto il mondo e dimostra la versatilità di quest’artista. Questa volta un nuovo strumento accompagna la Scollo in questo suo nuovo capitolo, il violoncello, che, nelle sapienti mani di Susanne Paul, diventa addirittura una seconda voce, un co-protagonista in questo album, che celebra il tempo, come ritmo del nostro divenire. T TRACKLIS Il metronomo Ciatu Vinutu sugnu Derrida Dammi il mio giorno L'ala del tempo So ist das mit dem Glück Nel giusto tempo umano Monate Acqua sarà 'Nnimini Aria Sendersuchlauf Monsieur Uno R I E P I L O G O N U O V E BLUES Tino Cappelletti U S C I T E Everything’s Alright Per gli appassionati di Blues e di Rock/Blues il nome di Tino Cappelletti suscita concordi positivi commenti. I meno giovani, lo ricorderanno come chitarrista dallo stile molto claptoniano , ma i più lo hanno apprezzato per molti anni come bassista della Treves Blues Band prima, e con i Chicken Mambo di Fabrizio Poggi attualmente. Era normale aspettarsi prima o poi anche un CD solista e “Everything’s Alright”, uscito a nome Tino Cappelletti & Kappelman Joy Band, colma finalmente questa lacuna. Dodici tracce, di cui solo tre originali, ma con cover scelte con criterio pescando tra le canzoni meno sfruttate, ma non per questo meno valide, di artisti famosi o tra nomi meno noti al grande pubblico. Tino si alterna alla voce, alla chitarra e al basso con suo figlio Ettore, giovane e talentuoso, nonché leader di un interessante trio a suo nome. In alcuni brani fa capolino l’ottima voce della figlia Sara anch’essa musicista professionista. Impossibile non citare l’apporto di Cristian Daniel alla batteria e Claudio Noseda alle tastiere. “Everything’s Alright” è un CD sincero, volutamente essenziale e quindi privo di inutili orpelli per mantenere inalterate le sensazioni di un concerto dal vivo, sicuramente consigliato per gli amanti del Rock/Blues. Whitehorse ROCK Leave No Bridge Unburned Melissa McClelland e Luke Doucet, uniti nella vita, hanno deciso di mettersi assieme anche a livello artistico. Questo è terzo disco che fanno come Whitehorse, ma è il primo che ha un forma più rock. I primi due erano decisamente folk, Qui invece le canzoni hanno una struttura elettrica e la bella scrittura di Doucet, giù molto bravo da solo, si compendia molto bene con la voce e le ballate che firma sua moglie. T TRACKLIS Baby What's Wrong? Tame as the Wild Ones Downtown Sweet Disaster You Get Older Evangelina The One I Hurt Dear Irony Fake Your Death (And I'll Fake Mine) Oh Dolores The Walls Have Drunken Ears Miriam Jones JAZZ VOCAL ROCK Between Green & Gone Nativa di Vancouver e cantautrice prodigiosa, Miriam Jones è impaziente di annunciare l’uscita del suo nuovo album, “Between Green & Gone”, che può essere visto come un insieme di brevi storie emozionanti sotto forma di canzone cantate con una grinta e un calore che pone saldamente Jones nella categoria di Bonnie Raitt e Joan Osborne, esponenti profonde della musica roots Americana. Nativa della British Columbia, Miriam ha trascorso parte della sua infanzia a Nashville dove alcuni anni dopo è tornata per registrare un disco con il pluripremiato produttore Charlie Peacock. Il risultato è questo disco di 10 brani, veri e propri racconti con personaggi che possono saltar fuori direttamente dalle pagine di Anne Tyler o Raymond Carver. Billie Holiday Buddy Defranco Quartet Live In Cologne 1954 Il 1954 è stato un anno pieno di celebrità del jazz per la Germania: Ella Fitzgerald, Sarah Vaughan, Oscar Peterson, Illinois Jacquet , Coleman Hawkins e le big band di Woody Herman e Count Basie, tra gli altri. Un anno sicuramente promettente. Nel mese di gennaio dodici musicisti americani hanno viaggiato insieme per l'Europa. Un jazz intimo e alternativo in tour con il nome di: “Jazz Club USA”, da uno spettacolo dal titolo identico di Leonard Feather alla stazione radio Voice of America. Questo album è il risultato di una session imperdibile, con il Buddy Defranco Quartet e la fantastica voce di Billie Holiday 22 Barbara Casini e Banda Dupla Uma Mulher …una delle più belle e intense voci femminili italiane. Massimo Urbani quartet Live in Chieti ‘79 …un concerto entusiasmante della nostra gloria nazionale, Massimo Urbani,l’angelo delle borgate romane. www.ird.it facebook: www.ird.it/mipiace.htm international records D I S T R I B U T I O N