Bocephus King Massimo Urbani

Transcript

Bocephus King Massimo Urbani
n° 13
News
M A R Z O • 2 0 1 5
Bocephus King
Malcolm Holcombe
Omar Sosa
Dimitri Grechi Espinosa
Massimo Urbani
Jimmy Lafave
Philology Selected Discography:
Massimo Urbani
IRD International Record Distribution • www.ird.it • facebook: www.ird.it/mipiace.htm
AUDIOPHILE BLUES
R I E P I L O G O
N U O V E
U S C I T E
Hans Theessink & Terry Evans
True & Blue (live)
Potranno arrivare anche dai lati opposti dell’oceano Atlantico, ma quando Hans Theessink e Terry
Evans si mettono a lavorare insieme non c’è dubbio che debba uscire qualcosa di straordinario.
Questi due mostri sacri dalla vastissima carriera sembrano essere fatti per lavorare e suonare
insieme e si compensano perfettamente: la voce baritonale di Hans Theessink sembra fatta su misura
per il timbro particolarissimo di Terry Evans, che porta con sé una fortissima carica soul e gospel.
“True&Blue” è un album live, registrato a Vienna al massimo della loro forma e ispirazione, davanti a
un pubblico particolarmente ispirato, pronto per assistere ad una serata di Blues leggendario. E
quella stessa musica è ora in questo album, per regalare questa fantastica nottata a chiunque voglia
farne parte.
Dimitri Grechi Espinosa
JAZZ
Angel’s Blows
Dimitri Grechi Espinosa è uno dei musicisti più originali e atipici del nostro paese. Titolare di vari
gruppi—dal noto Dinamitri Jazz Folklore, all'Artistic Alternative, fino al duo con Tito Mangialajo
Rantzer —e collaboratore di molte e diverse formazioni, Espinoza è guidato nella sua attività
artistica da un profondo spiritualismo. “Angel Blows” trae ispirazione dal monte Oreb sul quale il
profeta Elia, stanco e disgustato per aver troppo ucciso, incontra la voce silenziosa di Dio. Il Signore
non era nel vento, non era nel terremoto, non era nel fuoco; ma in una “voce di silenzio sospeso”
appena percepibile all’udito. E’ questa qualità del silenzio che esprime il Sax Solo di Dimitri Grechi
Espinosa: uno spazio silenzioso che occorre creare dentro si sé prima di parlare con l’Altro, prima di
parlare con gli altri. L’album è il frutto dello studio che conduce da molti anni sul rapporto fra suono
e spazio-sonoro e sul suo significato spirituale. Un suono ECM degno di Garbarek!!
Little Freddie King
BLUES
Messin’ Around Tha Living Room
Sua Altezza Reale Little Freddie King, signore indiscusso del blues più
accattivante della scena di New Orleans e interprete dalle performance
memorabili per l’entusiasmo ed l’energia, torna per Burnside con “Messin’
Around Tha Living Room”. Nonostante l’età, Freddie non sembra volersi
proprio ritirare dalle scene e torna con una nuova uscita nel genere di cui
è uno dei padri fondatori, per un disco che è un mix delle due patrie di
questo mostro sacro del blues: i suoni della campagna del Mississippi e
quelli della New Orleans più urbana. Ad accompagnare questa leggenda
vivente del blues un giovane e promettente artista: Luke Wilson King,
questa volta in prestito da casa Bloodshot.
Robin Trower
BLUES
Something’s About to Change
1
Trower festeggia in un solo colpo i suoi 70 anni e l’uscita di questo
album. E come suo solito Robin ci offre un altro grande disco, dove la
chitarra è sovrana e da togliere il fiato, i testi sono sinceri e coraggiosi
e la voce di Trower è, come sempre, capace di destare l’anima. I temi
compositivi di Trower e il suo amore per la musica blues del secondo
dopoguerra entrano di diritto in “Something’s About To Change”, un
disco capace di risuonare in ascoltatori di ogni generazione.
Disponibile anche
il disco del 2008
MESSIN’ AROUND
THA HOUSE
T
TRACKLIS
Something's About To
Fallen
Riff No.7(Still Alive)
Dreams That Shone Like
Diamonds
Good Morning Midnight
What You Never Want To Do
Strange Love
Gold To Grey
The One Saving Grace
Snakes and Ladders
Up and Gone
'til I Reach Home
N U O V E
Omar Sosa
U S C I T E
Ilé
Emigrato da Cuba nel 1993, Omar Sosa ha interpreso una personalissima strada musicale, fondendo una
varietà di generi musicali come l’hip hop ed elementi elettronici con le sue radici afro-cubane. Il nuovo
album di Omar, “Ilè”, segna il ritorno di questo compositore e pianista alle influenze del jazz latino dei suoi
anni formativi della fine degli anni ’80 e l’inizio dei ‘90 a l’Havana. “Ilè” significa “casa” e “terra” nella
tradizione Lucumì di Cuba, una lingua dell’Africa dell’ovest basata sullo yoruba, ed è proprio alle radici
della musica jazz latina della sua nativa Cuba che Omar ritorna con le ispirazioni per questo nuovo album
in studio. Ad accompagnarlo in questa registrazione ci sono i tre musicisti che, insieme allo stesso Omar,
formano il Quartetto AfroCubano, con cui Sosa condivide un intimo legame: il Camagueyanos, Ernesto
Simpson alla batteria, Leandro Saint-Hill al sax alto, flauto e clarinetto e il bassista mozambicano Childo
Tomas. Tra gli ospiti principali del progetto troviamo professionisti del calibro di Pedro Martinez, il
chitarrista americano Marvin Sewell, il sassofonista cubano Yosvany Terrry, e al chekere il maestro Eladio
“Don Pancho” Terry, patriarca della famosa famiglia Terry, il tutto accompagnato dalla voce Kokayi, artista
dall’indiscusso valore e talento.
Malcolm Holcombe
The RCA Sessions
Bocephus King
A
Deluxe edition CD + DVD. Da casa Proper presentiamo il nuovo album della leggenda folk
metropolitano Malcolm Holcombe. “The RCA Session oltre ad essere una retrospettiva che raccoglie
16 canzoni ripercorrendo tutti i 10 album realizzati dal 1994 al 2014, è un album nuovo con canzoni
ri-registrate nel 2014 nei leggendari studi della RCA a Nashville. Impreziosito oltre che da un brano
inedito e da un DVD, nell’album partecipa uno dei grandi nomi della scena USA: Maura O’Connell, ed
è supportato dalla sua band di sempre : Jared Tyler,David Roe Rorick, Tammy Rogers, Ken Coomer,
Jellyroll Johnson, e Siobhan Maher Kennedy. Questo disco riesce a catturare tutte le sfumature della
musica di Malcolm Holcombe, catturando perfino la magia delle sue esibizioni live giocate sui
contrasti di estremi momenti di esplosività e di intimità che evidenziano il suo straordinario
songwriting senza tempo.
ALOOS
PP
A
SONGWRITER
SONGWRITER
CUBAN JAZZ
R I E P I L O G O
The Illusion of Permanence
Il nuovo album del visionario ed originalissimo cantautore canadese Bocephus King che esce per l’etichetta
Appaloosa. Il booklet contiene le consuete traduzioni in italiano di tutti i brani, che vengono molto apprezzate
dal pubblico italiano. Proprio i testi di questo lavoro rappresentano uno dei suoi punti di forza. Bocephus
King ha maturato una scrittura carica di dettagli e citazioni che prende per mano l’ascoltatore e lo
accompagna in un labirinto di specchi e illusioni con una colonna sonora musicale evocativa ma anche, a
tratti, drammatica. Violini, setar persiano, calde percussioni dai sapori mediorientali ma anche una pedal
steel, le chitarre elettriche e la sua voce che trasuda Dylan e tutti i suoi riferimenti musicali. Impossibile
racchiudere questo Bocephus King in una etichetta o in un genere musicale. Abbandonate ogni pregiudizio
e lasciatevi trasportare a occhi chiusi in questo nuovo viaggio dell’anima. Il Re canadese è tornato e “The
Illusion of Permanence” è un disco che saprà emozionare ascolto dopo ascolto.
Jimmy Lafave
BLUES
The Night Tribe
C'è moltissima attesa per il nuovo disco di Jimmy LaFave dopo la sua straordinaria interpretazione sul
Looking Into You, il doppio album tributo a Jackson Browne, che evidenziava arrangiamenti e
produzione musicale di altissima qualità. Jimmy Lafave si è a lungo domandato a che tipo di tribù
potesse appartenere e si è finalmente ritrovato, oggi, nella tribù della notte, appunto la “Night Tribe”
di questo suo nuovo disco. In perfetta sintonia con il titolo, questo album contiene canzoni nate
rigorosamente dopo il tramonto, guidando nell’oscurità e indagando le mille sfumature dell’animo
umano. Accanto a Lafave nel disco troviamo Andrew Pressman al basso; Bobby Kallus alla batteria;
Anthony da Costa, Larry Wilson e Garrett Lebeau alle chitarre elettriche; Noelle Hampton, Jaimee
Harris e Emily Shirley ai cori; Will Taylor, Javier Chaparro, James Anderson, Tony Rogers, Brian
Standefer and Delaine Leonard agli archi.
2
R I E P I L O G O
N U O V E
U S C I T E
Ian Siegal
BLUES
One Night in Amsterdam
Ian Siegal: premi e riconoscimenti a non finire, “uno dei più talentuosi e innovativi musicisti del
pianeta” (Mojo), esce per Cadiz con il suo primo disco live in cui viene accompagnato dall’intera band.
In “One Night In Amsterdam” Ian da una parte è alla guida della sua giovane, ma talentuosa band in
un programma di meravigliose composizioni, ma dall’altro li sfida anche a suonare ex novo brani per
la prima volta insieme: l’adrenalina è palpabile e l’atmosfera è carica di emozioni, tensione e grande
musica.
Danù
C E LT I C A
Buan
I Danù celebrano i loro vent’anni di carriera con un album dal titolo molto
evocativo, “Buan”, una parola irlandese che significa “duraturo”.
Direttamente da County Waterford e Donegal, i Danù sono diventati nel
tempo la band di riferimento nel panorama della musica folk irlandese. Le
loro performance in giro per l’Irlanda e non solo sono note a tutti per la
loro energia e quella capacità unica di coinvolgere il pubblico in un
vortice di suoni magici e un’atmosfera sognante.
T
TRACKLIS
Slides, Reels: Kerry to
Donegal Set
Beir Mo Dhúthracht
Jigs: Brown-Eyed Bridget
Lord Gregory
Willie Crotty
Reels: Chicago Set
Waltz, March: Caisleán
Rathanáin Set
Muirisín Deas Set
Passage West
Reels: Broken Pledge Set
The Willow Tree
Massimo Urbani Quartet
JAZZ VOCAL
JAZZ
Live in Chieti 1979
3
Da oltre vent’anni dalla sua scomparsa, è ancora vivissimo il ricordo di
questo alto-sax romano celebrato con molti “live” postumi. La Philology
ci offre questa registrazione inedita a Chieti all’interno della Villa
Comunale il 9 Giugno 1979 realizzata in quartetto che ne celebrano la
sua statura artistica. Non a caso accostato a grandi del jazz quali Ayler e
Parker, il nostro Urbani ha rappresentato uno dei momenti più elevati del
nostro jazz. Feat. Attilio Zanchi (basso), Franco D’Andrea (pianoforte) e
Giampiero Prina (batteria).
T
TRACKLIS
Invitation
You Don’t Know What
Love Is
Milestones
No Idea of Time
Cherokee
Barbara Casini
Uma Mulher
Dopo cinque anni torna a farsi ascoltare, su etichetta Philology, una delle più belle e intense voci
femminili italiane: Barbara Casini. La cantante toscana ha coinvolto per “Una Mulher” due diversi trii:
il primo con Andrea Lanzoni al pianoforte, Gabriele Evangelista al contrabbasso e Bernardo Guerra
alla batteria; l’altro con Seby Burgio al pianoforte, Marco Siniscalco al basso elettrico ed Enrico
Morello alla batteria. Due gruppi dalle sonorità differenti che hanno permesso a Barbara Casini di
esprimersi a tutto campo: molte delle canzoni del CD recano la sua firma, ma non mancano omaggi a
grandi firme della musica brasiliana, di cui la cantante è autorevolissima interprete. Con testo
eccezionalmente in inglese è “Life Reasurrance”, scritta a quattro mani con Paolo Silvestri, già
collaboratore di Ivano Fossati e Sergio Cammariere. Un disco raffinato, fra jazz, profumi brasiliani e
canzone squisitamente d’autore.
R I E P I L O G O
N U O V E
U S C I T E
The Reverend Peyton’s
Big Damn Band
BLUES
So Delicious
Questo hard rock blues trio si colloca a metà strada tra il country più rustico e un’energia quasi punk.
Un gruppo che si è fatto notare e ha creato una solita base di fan affezionati grazie a tour intensi,
spettacoli vivaci e per aver collaborato con alcune canzoni alla colonna sonora della serie TV
“Shameless”. Questo ultimo disco, “So Delicious” unisce le migliori capacità cantautorali dei The
Reverend Peyton’s Big Damn Band con la loro solita energia ed è proprio quello che i loro fan di lunga
data si aspettano da questa band, che sarà anche capace di affascinare nuovi fan. Splendido!!
Marion Meadows
FUSION
Soul Traveller
L’indiscussa star del clarinet smooth jazz Marion Meadows torna con un disco dalle sonorità
avvolgenti, intime, ma allo stesso tempo originale. “Soul Traveller” è davvero un viaggio tra i
panorami sonori delle composizioni inedite e delle meravigliose improvvisazioni di Meadows che
spaziano dai ritmi dalle reminescenze latine alle profonde ballate e vedono la collaborazione di grandi
interpreti come Najee e Vincent Ingala. La produzione è a quattro mani e divisa tra Marion Meadows
e il idatissimo Carlo Panisi, che si è occupato della produzione dell’album precedente “Whisper”, già
primo in classifica della Smooth Jazz Chart. Feat. Najee e altri ospiti!
Phil Perry
FUSION
A Better Man
Phil Perry non è certo uno che ha bisogno di presentazioni: la sua fama
è certamente dovuta alle sue grandi capacità canore, apprezzate da
artisti del calibro di Quincy Jones e Barbara Streisand. Le elettrizzanti
performance di Phil Perry lo rendono famoso in tutto il mondo e in
questo disco co-prodotto da Chris Davis troviamo tutto il suo talento in
canzoni in parte del suo repertorio impreziosite da collaborazioni
eccellenti, come Howard Hewett, Kim Waters, il trombettista Rick Braun e
molti altri.
Streetwize
Does the Divas
T
TRACKLIS
A Better Man
You're the Only One
Feelin' You
Sorry I Let You Go
Let It Rain
Gypsy Woman
Beautiful Girls
I'm So Proud
Dreaming's Out of Season
Stand Up
T
TRACKLIS
Blow
Stay
Dream Lover
FUSION
I Blame You
Call My Name
Un sofisticato Smooth jazz urbano che coglie e combina l’anima del
groove e quella della R&B e un altro tributo alle regine del Rhythm &
Blues con interpretazioni seducenti dei brani di Beyoncé, Mary J. Blige,
Ariana Grande, Nicki Minaj, Jessie J, la grande Mariah e molte altre. Il
produttore e sassofonista Kim Waters e gli Streetwize All-stars creano
suoni avvolgenti e accattivanti per una esperienza jazz non stop.
It's My Time
Whole Damn Year
Price Tag
The Worst
Bang Bang
4
RIEPILOGO
NUOVE
USCITE
American Aquarium
SONGWRITER ROCK
ROCK
Wolves
L’ultima uscita degli American Aquarium, “Wolves”, è il seguito naturale
del loro ultimo album, “Burn. Flicker. Die”. Il frontman BJ Barham ha
trovato la giusta ispirazione per un disco di alternative rock, dove si
mischiano sapientemente le vibrazioni del pedal steel e i vortici di due
chitarre elettriche, creando un suono perfetto per posti come le
roadhouse, gli honky tonk e i dive bar. Il suono degli American Aquarium
è unico, ma anche trasversale a diversi generi, dal rock del sud degli
States, al Bluegrass, ma senza dimenticare qualche traccia di funk.
T
TRACKLIS
Family Problems
Southern Sadness
Man I'm Supposed to Be
Wichita Falls
Old North State
Ramblin' Ways
Losing Side of Twenty-Five
End Over End
Wolves
Who Needs a Song
Amelia Curran
They Promised you Mercy
Secondo album in casa Blue Rose per Amelia Curran, cantautrice straordinaria e orgoglio di Newfoundland,
uscito a novembre 2014. Nei testi affilati di “They Promised You Mercy” troviamo pace e allegria tra gli strati
lussureggianti favoriti dalle visioni sfumate del pluripremiato produttore Michael Phillip. L'album è un lavoro
composto e molto raccolto, che mostra il singolare talento di questa cantautrice, tuttavia Amelia Curran è
stata capace di alzare il livello dei testi ancora una volta con la sua eloquenza senza pari. Inoltre “They
Promised You Mercy” porta con sé un impressionante elenco di musicisti canadesi che hanno collaborato al
disco, tra cui il chitarrista Martin Tielli dei Rheostatics autore anche del ritratto sulla copertina dell’album, il
chitarrista lap steel Christine Bougie (Bahamas), il trombonista William Carn (Elton John), il sassofonista Gene
Hardy (Michael Bublé), il pianista Aaron Davis (Holly Cole Trio), il chitarrista Dean Drouillard (Sarah Harmer)
e il batterista Joshua Van Tassel (Great Lake Swimmers) .
Willy Deville
ROCK
Collected 1976 - 2009
Splendido box 3 cd, con registrazioni divise tra Mink e Willy Deville curate dai fans dell’artista. Il primo
cd raccoglie il meglio di Mink, il secodno di Willy ed il terzo, la perla del cofanetto, contiene materiale
inedito, outtakes, live e rarità. Sono incluse anche le 2 Meter Sessions, registrate nel 1987 e nel
1992, brani dal vivo a Stoccolma e Berlino, brani rimixati, registrazioni originali, le canzoni della
colonna sonora di Cruising ed altre rarità.
Paul Jones
BLUES
Suddenly I Like It
5
Il leggendario frontman dei Manfred Mann, Paul Jones, esce con il proprio
secondo album da solista in trent’anni, “Suddenly I Like It”. Alla
produzione troviamo una donna, Carla Olson e al fianco di Paul una line
up di tutto rispetto: Jake Andrews alla chitarra, Tony Marsico al basso,
Mike Thompson alle tastiere e Alvino Bennett alla batteria.
T
TRACKLIS
Are You Lonely For Me
Lonely Nights
Sit Back Down
Beggar For the Blues
Brother Where Are You
Mountain Boogie
Suddenly I Like It
Don't Go To Strangers
Remember Me
Soul To Soul
Trouble In Mind
Straighten Up & Fly Right
I'm On My Way To a Better
Place
Above & Beyond
Choose Or Cop Out
Starting All Over Again
MA LCOLM HOLCOMBE
THE RCA SESSIONS
Il 6 aprile 2015, per festeggiare i vent’anni di
carriera
della
leggenda
del
folk
metropolitano Malcolm Holcombe, verrà alla
luce The RCA Sessions su etichetta Proper
Music Group e distribuita in Italia in esclusiva
da IRD. The RCA Sessions è una retrospettiva
in versione deluxe CD + DVD che raccoglie 16
canzoni e ripercorre tutti i 10 album realizzati
dal 1994 al 2014. Ma non si tratta solo di una
raccolta, Holcombe ha voluto ri-registrare le
canzoni nei leggendari studi della RCA a
Nashville nell’autunno del 2014. Ci sarà
anche un inedito, “Mouth Harp Man”, e non
mancheranno i suoi classici “Going Home”,
“Who Carried You” e il duetto con la vocalist
irlandese Maura O’Connell sulla toccante “A
Far Cry from Here”. La band è composta dai
musicisti che in questi anni lo hanno
supportato sia dal vivo che in stduio: Jared
Tyler (dobro, electric guitar, lap steel, vocals);
David Roe Rorick (contrabbasso, arco),
Tammy Rogers (fiddle, mandolino, cori), Ken
Coomer (batteria, percussioni), Jellyroll
Johnson (armonica), e Siobhan Maher
Kennedy (cori). Questo disco riesce a
catturare tutte le sfumature della musica di
Malcolm Holcombe, catturando perfino la
magia delle sue esibizioni live giocate sui
contrasti di estremi momenti di esplosività e
di intimità che evidenziano il suo
straordinario songwriting senza tempo.
Impossibile dimenticare le sue performance
caratterizzate da uno stile chitarristico unico,
dalla voce allo stesso tempo ruvida e soffusa,
e da quello sguardo magnetico con cui fissa il
pubblico sul filo della follia, ma sempre
lucido e presente. Nasce così il primo DVD
live di Malcolm Holcombe e sicuramente sarà
un oggetto molto ricercato per tutti i suoi fan
e al tempo stesso una perfetta introduzione
alla sua musica per chi ancora non lo
conoscesse. The
RCA
Sessions
non
rappresenta un punto di arrivo ma è il
culmine del lavoro artistico di uno dei
musicisti più unici e insostituibili della scena
folk contemporanea, come affermano i suoi
autorevoli colleghi da Lucinda Williams a
Steve Earle, da Mary Gauthier a Emmylou
Harris.
Malcolm Holcombe sarà in tour in Italia dal
13 al 17 aprile accompagnato dal polistrumentista Jared Tyler.
13/4 CANTU’ (CO) – 1&35CIRCA
14/4 PALAZZOLO (BS) – COVO DEI MULI
15/4 BRESCIA – TORRE D’ERCOLE
16/4 PAVIA – DA TRAPANI
17/4 MONTEROTONDO MARITTIMO (GR)
TEATRO DEL CILIEGIO
Proper Music Group / IRD
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R I E P I L O G O
N U O V E
U S C I T E
AMERICANA
Point Quiet
Ways and Needs
of a Night Horse
Con il loro ultimo album, “Ways And Needs Of A Night Horse”, la band
olandese Point Quiet aggiunge un altro passo a un viaggio iniziato nel
2011 quando, con il loro acclamato album omonimo hanno iniziato a
farsi conoscere al grande pubblico e in questo album espandono la
propria firma musicale con undici brani accattivanti e in cui melodie
elaborate si affiancano a suoni più basici. Variano tra molti tra cui:
calexico, folk, altcountry, americana, blues, country…
SONGWRITER
SONGWRITER
AMERICANA
Session Americana
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Pack Up The Circus
I Session Americana passano dall’essere una band rock in una tazza da
te a un gruppo folk in una bottiglia di whiskey. Sul palco questo insieme
di straordinari musicisti, che sarebbe riduttivo chiamare band, sfodera
strumenti originali, come una chitarra Parlor dell’anteguerra, un vetusto
organo Estey, un mandoloncello parente del liuto e un’armonica
superstite di un incendio. Non sappiamo cosa aspettarci dai Session
Americana quando salgono questi salgono sul palco, ma di sicuro è
sempre qualcosa di imperdibile e interessante, per live e album senza
alcun dubbio fuori dal comune.
David Corley
Available Light
David Corley ha una graffiante voce baritonale e all’età di 53 anni mette
alla prova se stesso con un album di debutto, “Available Light”, dove
troviamo atmosfere blues rock con punte di reggae, una vera e propria
sfida, sotto la guida del produttore canadese e polistrumentista Hugh
Christopher Brown. Un disco che parla della vita rurale dell’Indiana, dove
si può stare per ore a fissare il cielo nell’atmosfera creata dalla voce
baritonale di David, che avvolge la musica blues roots come un guanto.
Gaelle Buswel
Black to Blue
Gaelle non è certo un’artista nei cui confronti si può stare indifferenti. La
sua musica ha le proprie radici direttamente nel blues e la sua voce
penetra dritta al cuore. Non solo: anche le sue performances dal vivo
sono eccezionali e indimenticabili e le hanno regalato il successo dei
propri tour in tutta Europa e nel Nord America. Ora esce con un nuovo
disco, “Black To Blue” la sua seconda uscita, edita per casa CRS. Feat.
Neal Black, Elliot Murphy!
T
TRACKLIS
Ways and Needs of a Night
Horse
Run All You Want
NY or not NY
The Man I Once Was
Trembling Stars
Told
The West Wind
Threnody
Bright as City Lights
Horses
Maneras Y Necessidades
T
TRACKLIS
Pack Up The Circus
Willing To BeLucky
You Always Hurt The One
you Love
It's Not Texas
Vitamin T
All For You
Time Winds Me Up
Notary Public
Mighty Long Time
Dark Clouds
T
TRACKLIS
Available Light
Beyond the Fences
The Joke
Easy Mistake
Dog Tales
Unspoken Thing
Lean
Neptune / Line You're
Leaving From
The End of My Run
The Calm Revolution
T
TRACKLIS
Secret Door
Lya
The Joker
Nobody Knows You
Selfish Game
Black to Blue
Romance Trap
Confessions & Lies
Somehow
I Don't Need Nobody
Black Delta Dirt
Lingering Shadow
For You
SONGWRITER
R I E P I L O G O
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U S C I T E
Andy Pratt
T
TRACKLIS
Do You Remember Me?
Nuovo album per questo singer songwriter Americano, “Do You
Remember Me?” è il risultato della fruttuosa collaborazione tra Andy
Pratt e Fernando Perdomo: quindici brani, in parte inediti, che segnano
il ritorno di Andy alla musica, dopo una carriera celebrata da diversi
dischi. Le canzoni di Pratt parlano ancora una volta delle proprie
convinzioni personali, dalla vita all’amore.
This is Love
Bereft
Everything is Gone
Chasing Shadows
The Snake Charmer
Gonna Love You Till the Day
I Die
Avenging Annie
Home of the Brave
Walking in the Air
No Yer Not
How Are You?
The Sun is My Desire
Do You Remember Me?
Slippery Slope
Dog Days and Crazy People
The Far Out Monster
Disco Orchestra V I N I L E
BRAZIL
Disco Supreme
180gr
La Far Out Monster Disco Orchestra, un progetto per il ventennale di questa casa discografica, esce
quest’anno con un LP, “Disco supreme”. L’orchestra è accompagnata dai delicati arrangiamenti del
maestro Josè Roberto Bertrami degli Azymuth e dal leggendario Arthur Verocai seguiti da altri musicisti
importanti brasiliani. In questo disco da 12” Al Kent riduce i capolavori disco all’essenziale, mostrando
lo splendore degli arrangiamenti di Betrami e Verocai. Infatti il bellissimo suono delle tastiere Rhodes di
Betrami galleggia fra i suoni degli strumenti a corde di Verocai e in questo punto, sono gli unici suoni
che riusciamo ad ascoltare prima che la canzone si distenda nel glorioso disco brasiliano.
Azimuth
BRAZIL
Same (Debut Album Recorded 1974 - 1975)
La Far Out Recordings riedita l’album di debutto degli Azimuth, uscito originalmente nell’estate del
1975, che è diventato senza troppe difficoltà una pietra miliare della musica brasiliana. “Azimuth”
contiene alcuni tra i brani più accesi della band, ma anche canzoni dalla saudade elettronica dove il
sintetizzatore incontra il suono di una chitarra jazz. L’originale lineup vede Betrami alle tastiere e
sintetizzatore, Malheiros al basso, l’energetico Ivan Conti alla batteria e il tocco di Contesini alle
percussioni: musicisti geniali con la passione per la tecnologia che si spingono ai confini della
sperimentazione musicale e che hanno inanellato una splendida serie di successi negli anni Ottanta.
Solo CD
Azimuth
Light as a Feather
BRAZIL
ATTESE
R ISTA MPE!
ATTESE
R ISTA MPE!
A quattro anni dal loro album d’esordio nel 1979 esce “Light As A Feather” e dopo quattro decadi
di carriera musicale internazionale Far Out Recordings riedita un grande classico, che in questa
versione vede l’aggiunta di ben quattro bonus tracks. Non solo: l’intero disco è remixato ex-novo e
contiene alcuni remix importanti ad opera di Theo Parrish, Ashley Beedle e Mark E. “Light As A
Feather”, coma la riedizione di “Azimuth” è disponibile sia in versione CD che in LP allo stesso
prezzo. CD o LP.
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R I E P I L O G O
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JB Hutto
BLUES
Bluesmaster
Il nucleo di questo album ha origini da nastri che erano stati dimenticati
per diversi decenni. Ora siamo consapevoli che la generazione dei
bluesman di Chicago a cui Hutto appartiene è stata una delle più
dinamiche e creative, e queste registrazioni suscitano interesse nuovo.
Kenny Parker
BLUES
Raising the Dead
Album remastered del 1996, un supergruppo compost da: Darrell
Nulisch, Clarence Butler, Summerville Slim, Curtis Butler, Bill Heid, Mike
Marshall, Martin Gross…
Lucky Peterson
G U I TA R J A Z Z
BLUES
Travelin’ Man
9
Nuovo album registrato live al Ronnie Scott nel 2012. Feat. Raul Valdes
(drums), Jonathan Fisher (acoustic bass), Sam Damask (acoustic guitar),
Bill Eden (sax), Thomas Eby (trumpet), Michael Vincent (trumpet).
T
TRACKLIS
Look On Yonders Wall
Two Headed Woman
You Sure Hurt Me Bad
Hip Shakin'
Screamin' & Cryin'
Shake Rattle & Roll
Howling Wolf Blues
What in the World
Can’t Be Still
Bloody Tears
T
TRACKLIS
Too Hot for Me
Your Girl's Gone Bad
Take It Easy On a Fool
She's the One for Me
Shake Hands With the Devil
Baby Cakes Bop
Cryin' for Help
You're So Sharp
Blues for Mr Bo
Crazy 'Bout My Baby
Brunoise
Afterglow
T
TRACKLIS
Proud to Love My Baby
Feeling They Call the Blues
Trouble Everywhere
I'm Free
Get on Down
Get off Me Baby
Traveling Man
Treat Me Like You Wanna
What Have I Done Wrong
Wish You Well
The Day After
Saul Zebulon Rubin
The Zebtet
Molto conosciuto e apprezzato nel jazz che conta della Big Apple, Saul “Zebulon“ Rubin è un chitarrista
raffinato perfettamente a suo agio sia con i tempi veloci che con le ballad. Ispirato, versatile, profondo, Saul
ha suonato – e suona – praticamente con tutti i grossi nomi di New York anche se il fiore all’occhiello della
sua, ormai più che trentennale carriera, resta la collaborazione con Sonny Rollins. E’ molto difficile, in un solo
disco, dare un’idea della poliedricità e della ricca complessità di un musicista come lui anche se è questo
l’obiettivo della produzione – affidata a Fabio Morgera – di questo lavoro. Godiamoci il groove che aleggia
profondo in tutto il disco e soprattutto l’amalgama e la coesione di tutti i componenti di questo “Zebtet” che
convince con Stacy Dillard al sax tenore, Fabio Morgera alla tromba, Ben Meigners al basso, Brandon Lewis
alla batteria e in un brano lo special guest Harold O’Neal (voci), alcuni di questi sconosciuti al grande
pubblico ma richiesti nelle cave di tutta la Grande Mela. Il nostro Sergio Veschi ha fatto centro di nuovo!
BLUES ROCK
R I E P I L O G O
N U O V E
Eric Sardinas
Boomerang
U S C I T E
Diamo il benvenuto
alla tedesca Jazzhaus!
Diamo il benvenuto ad una nuova label in distribuzione, la Jazzhouse con
il nuovo album del chitarrista Eric Sardinas. Blues’n’roll, blues e rock and
roll, una miscela ad alto potenziale, come è nel dna di Eric Sardinas and
the Big Motor. Registrato nelle pause dell'ultimo tour, questo vibrante
album mischia rock e blues, con molta forza e spontaneità. Erede di
Johnny Winter, Sardinas non è uno che va per il sottile: la sua musica,
condita con la rude forza dei Big Motor, rimane una sorta di marchio di
fabbrica. Blues con il rock and roll nelle vene.
T
TRACKLIS
Run Devil Run
Boomerang
Tell Me You're Mine
Morning Glory
Bad Boy Blues
If You Don't Love Me
Trouble
Long Gone
How Many More Years
Heavy Loaded
Bernard Allison Group
FUNKY
In the Mix
Dopo sei anni Bernard Allison torna con un nuovo album studio per la
Jazzhaus R ecords, la tredicesima uscita per questo figlio d’arte, cantante e
chitarrista che ha iniziato la propria carriera una ventina di anni fa, nel 1993,
dopo aver imparato a suonare direttamente da grandi maestri come suo
padre, Luther Allison, Johnny Winter Stevie Ray Vaughan. Un full guitar album
degno del padre, un disco di blues elettrico ad alto tasso di adrenalina!
T
TRACKLIS
Five Long Years
Call Me Momma
Move from the Hood
Tell Me Who
Something´s Wrong
Lust for You
I Had It All the Time
I´d Rather Be Blind
Set Me Free
Moving on Up
BUENA VISTA SOCIAL CLUB
Lost and Found
DISTRIBUZIONE ESCLUSIVA
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•fb: www.ird.it/mipiace.htm
Disponibile la discografia solista dei Buena Vista Social Club
IN VIAGGIO CON BOCEPHUS KING E LA SUA
ORCHESTRA DI STREGONI E ZINGARI PSICHEDELICI
Chi è Bocephus King?
Bocephus King è un’idea che ha preso forma che è
diventata una storia che è diventata realtà e si è unita a
James Perry, e a volte sono io e altre no. Bocephus
King è il nome che un giovane uomo (io stesso) ha
scelto per il poeta che c’era dentro di sè. Un’identità
che rispecchiasse le parole che arrivano dal cuore e
dalla mente, molto tempo fa rispetto a ora. Da quel
momento è sempre stato un alias, una scusa, una
maschera, una coperta di Linus e un biglietto per il
mondo. Alla fine siamo diventati buoni amici.
Che cos’è l’Orchestra Familia?
L’Orchestra Familia è prima di tutto un sogno
11
d’infanzia che si è realizzato. Un gruppo di viaggiatori
zingari psichedelici che girano ovunque in cerca di chi
ha bisogno di essere curato dalla musica o di
divertimento. I componenti dell’Orchestra Familia
degli ultimi due dischi (The Illusion of Permanence e
The Traditional) sono tutti stregoni: Owen B Connell,
Ali Razmi, Fulvio Renzi, Max Malavasi, Charlie Hase,
Hamin Honari, il grande e compianto Dave Archer e
Wynston Minckler. Ce ne sarebbero altri… ma questa
è un’altra storia.
Questo nuovo disco è ricco di nuove influenze e
sembra che tu sia in costante movimento. In Che
direzione stai andando? Che tipo di sonorità e
contaminazioni attraverseranno il tuo prossimo
album?
Il prossimo album si chiamerà International Road
Songs e l’Orchestra Familia accoglierà nuovi musicisti
e cantanti per questo progetto. Violino, viola,
fisarmonica, arpa, armoniche a bocca, cori, setar, ritmi
folli… un pianoforte epico e chitarre acustiche con
testi in inglese, persiano e italiano e chissà cos’altro
succederà da qui a quando lo registreremo.
una delle mie canzoni preferite in assoluto. “Changing
of the guards” sembra aprire un cancello mistico verso
un altro mondo e un altro tempo. “No time to Think”
è forse più attuale adesso di quando fu scritta. “Senor”
ti invade di mistero e adrenalina. “Stop Crying”,
ironicamente, mi fa ridere. Dylan è irraggiungibile.
Dopo Sara e prima di Cristo…. solo la sua macchina
da scrivere per tenere lontani i demoni. Assolutamente
epico.
I testi sono ancora una parte vitale della tua poetica
e siamo orgogliosi di aver inserito nel booklet del cd
le traduzioni in italiano. Aldilà di queste grandiose
sonorità tu rimani comunque un cantastorie. Quali
saranno i protagonisti delle tue prossime canzoni?
Ho appena scritto una canzone su Rocky Marciano e
un’altra dedicata al grande regista americano John
Huston. Da diverso tempo sto cercando di scrivere una
canzone sul rapporto tra San Francesco e Santa
Clara… chissà che la Musa non mi dia una mano per
il prossimo disco.
I tuoi 5 film preferiti…
1. Il Buono il Brutto Il Cattivo
2. 8 1/2
3. Le avventure acquatiche Steve Zissou/Grand
Budapest Hotel (a pari merito)
4. Mean Streets
5. Il Mistero del Falco/Acque del Sud (a pari merito)
Piatto e drink preferito?
Italian food.
Acqua/caffè italiano (a pari merito)
•••
Stai facendo un lungo tour in Italia, dalle Dolomiti
alla Calabria, passando per la Recanati di Leopardi,
Roma e tante altre città. Raccontaci qualche
aneddoto di questo tour.
Ce ne sarebbero troppi… Sono rimasto colpito dal
cuore delle persone, in ogni paese in cui mi sono
fermato. L’Italia è meravigliosa e ha un cuore davvero
grande. Cuore e passione, ovunque volgi lo sguardo. In
ogni pasto, in ogni scooter, in ogni sorriso. E’
straordinario, da nord a sud, da est a ovest.
Quali sono i tuoi 5 dischi preferiti di sempre?
È una domanda difficile perché ci sarebbero dischi che
mi hanno profondamente influenzato e che adesso non
ascolto più… e altri che ho ascoltato una sola volta e
mi hanno cambiato in modo drammatico. Ma ci
provo… Miles Davis- Kind Of Blue. Ho sempre
tenuto questo disco a portata di mano fin
dall’adolescenza. Ennio Morricone – Il Buono Il
Brutto Il Cattivo. Ero ancora un bambino quando vidi
il film in TV negli anni 70… la musica mi mandò
fuori di testa e la scena al cimitero con “L’estasi
dell’oro” in sottofondo è a mio avviso tra le più belle
mai state girate nella storia del Cinema. Ry Cooder –
Chicken Skin Misoc. Questo disco mi ha cambiato la
vita e mi ha aperto la mente alle combinazioni infinite
che la musica ti permette. Dopo aver ascoltato quel
disco decisi che non sarei voluto diventare una rock
star (come tutti) ma un musicista. Ci sto andando
vicino… giorno dopo giorno. JJ Cale – Troubador.
Difficile scegliere un disco di JJ Cale ma questo è
quello che più ho ascoltato. Bob Dylan – Street
Legal… ancora… come si fa a scegliere un solo disco
di Dylan? Questo disco arrivò in un momento molto
strano nella vita del Maestro. “Is your love in vain” è
12
S P E C I A L E
P H I L O L O G Y
Massimo Urbani:
Sax Genius
L’uscita dell’inedito Live In Chieti ’79 riaccende i riflettori su un musicista che
appartiene alla storia del jazz italiano e non solo, un genio del sax, riconosciuto internazionalmente come tale.
Massimo Urbani ha vissuto la sua vita intensamente, spesso sull’orlo del precipizio, per spegnersi nel giugno 1993,
a soli 36 anni: ci è rimasta la sua impareggiabile arte di improvvisatore, di uomo del jazz autentico, sanguigno,
geniale appunto, che la Philology ha ben documentato con registrazioni catturate soprattutto dal vivo. Era infatti
stando su di un palcoscenico che il sassofonista romano dava il meglio di sé, esprimendo tutte le emozioni, tutta la
gioia, tutto il dolore del momento. Riascoltarlo su disco può riempire almeno una parte del vuoto che ha lasciato.
Massimo Urbani, Mike Melillo T R A C K L I S T
Duet Improvisations For Yardbird
JAZZ
Faccia a faccia fra il sax contralto di Urbani e il pianoforte
dell’italoamericano Mike Melillo, già collaboratore di Phil Woods e poi
di Chet Baker. L’intento è chiaro sin dall’intestazione del CD: rendere
omaggio a una leggenda del jazz, Charlie Parker. Nell’album non ci
sono composizioni di Parker, ma brani che facevano parte del
repertorio di “Bird”. Ma soprattutto c’è il suo spirito, la sua preziosa
lezione musicale assorbita da Urbani e Melillo in modo personale. E
c’è la voglia dei due musicisti di suonare liberamente, di far proprie
melodie immortali, di dialogare in modo sincero e aperto.
Registrazione in studio del marzo 1987.
Everything Happens to Me
All the Things You Are
What Is This Thing Called
Love?
Fine and Dandy
Out of Nowhere
Lower Man
I'll Remember April
The Gypsy
Body and Soul
Everything Happens to Me
The Gypsy
What's New?
Massimo Urbani Quartetto
Max Leaps In
JAZZ
Un altro significativo documento della partnership tra il sassofonista
romano e Mike Melillo. In questo caso si tratta di un live registrato nel
1983, in quartetto con Massimo Moriconi al contrabbasso e Tullio De
Piscopo. Un Urbani scatenato, anche grazie al formidabile drumming
di quest’ultimo che lo spinge quasi a superare se stesso, “liberando
voli solistici di esplosiva, poetica creatività e freschezza”, come scrive
nelle liner notes Paolo Piangiarelli, patron della Philology e
grandissimo estimatore di Urbani e del suo talento. La scaletta
dell’album è da antologia: Lester Young, Duke Ellington, Charlie
Parker, Thelonious Monk, Cole Porter, Dizzy Gillespie. Finale
trascinante sulle note di “Cherokee”.
T
TRACKLIS
Lester Leaps In
Sophisticated Lady
Scrapple from the Apple
Light Blue
I Love You
Blue Monk
A Night in Tunisia
Cherokee
Massimo Urbani
The Urbisaglia Concert
JAZZ
Nelle Marche Urbani era di casa. Qui è sorto nel 1996 un importante
concorso internazionale per giovani talenti ideato dallo stesso Paolo
Piangiarelli e che oggi coinvolge le città di Camerino, Macerata e
Urbisaglia, dove 12 anni prima è stato registrato questo CD. Accanto al
sassofonista si ascoltano il pianista Carlo Gargioni, il contrabbassista
Roberto Giolito e il batterista Leonardo Angeletti; in alcuni brani si
aggiunge il chitarrista Andrea Zuppini. Tra i momenti salienti del disco
c’è una “Body And Soul” nella quale Urbani mise tutta la propria
anima, toccando picchi di lacerante lirismo. Ancora oggi chi l’ascolta
non può non emozionarsi.
13
T
TRACKLIS
Max Blues
Lover Man
Red Cross
There'll Never Be Another
You
My Ideal
Body and Soul
Cherokee
S P E C I A L E
P H I L O L O G Y
Gaetano Liguori Idea Quintet
JAZZ
Live
Una registrazione che non è esagerato definire storica: alla Palazzina
Liberty di Milano, su invito di Dario Fo, il 20 marzo 1979, si esibisce
l’Idea Quintet del pianista Gaetano Liguori, all’epoca e ancora adesso
impegnato sul fronte del jazz più combattivo. A fianco del leader,
Massimo Urbani al sax alto, Danilo Terenzi al trombone, Roberto Del
Piano al basso elettrico, Filippo Monico alla batteria. Tra i brani del
concerto, poi entrati in scaletta nel CD, svetta “Corale per Albert Ayler”,
con Urbani che, dopo Liguori e Terenzi, si ritaglia un assolo da brividi,
tagliente, intenso tributo all’altra delle sue influenze più forti. Un
album che rivela una faccia forse ancora poco conosciuta di Massimo
Urbani.
T
TRACKLIS
Peppina
3/4 per Danilo
Il Tango
Ballata per un vicolo
Corale per Albert Ayler
Suite del Terzo Mondo
1a parte
Massimo Urbani
JAZZ
Go Max Go
Sospinto dal pianoforte di Riccardo Zegna, dal contrabbasso di Luciano
Milanese e dalla batteria di Gianni Cazzola, Urbani viaggia a gran
velocità in questo concerto registrato nel 1981 nei dintorni di Rimini.
Si comincia con “Tenor Madness” di Sonny Rollins, per finire con lo
standard “There’s No Greater Love”. Nel mezzo altri capolavori del jazz
(c’è anche “Solar” di Miles Davis) e altri standard. Scrive Guido
Festinese nelle note di presentazione del CD: “Non c’è bisogno di
aggiungere parole a questo o quel brano: si rischia la ridondanza,
quando le parole in un’altra lingua, quella dell’Arte, le ha già dette
tutte Massimo Urbani”.
T
TRACKLIS
Tenor Madness
Blue Bossa
What’s New
Solar
My Little Suede Shoes
Rhythm - A - Ning
There’s No Greater Love
Massimo Urbani Quartet
JAZZ
Live At The Supino Jazz Festival 1987
Questo disco ha un significato particolare: accanto a Urbani c’è il
pianista toscano Luca Flores, altro jazzista italiano di grande valore,
accomunato al leader anche da una vita interrotta troppo presto. Il
quartetto è completato dal contrabbassista Pino Sallusti e dal
batterista Giampaolo Ascolese. Il celebre standard “All The Things You
Are” dura ben 17 minuti, uno più bello dell’altro, nel corso dei quali
Urbani sfoggia un fraseggio graffiante ma nel contempo lirico: una
sorta di Charlie Parker imparentato col free. Nello stesso brano Flores,
che di Massimo era il pianista preferito, si ritaglia un assolo denso e
rivelatore della profondo conoscenza della storia del pianismo jazz.
T
TRACKLIS
Lilian Terry
All The Things You Are
I’ll Remembre April
Body and Soul
I Got Rock
Massimo Urbani Quintet
JAZZ
Wild Genius
L’album si apre con una cadenza blues solitaria del sassofonista: 1
minuto e 20 secondi che sono un piccolo capolavoro di espressività
jazzistica e che da soli valgono, come si suole dire, l’acquisto del CD. Il
resto scopritelo da soli. Maurizio Urbani, fratello minore di Massimo al
tenore, Antonello Vannucchi al pianoforte, Giorgio Rosciglione al
contrabbasso e Gegè Munari costituiscono un quintetto capace di ben
assecondare il leader nelle sue spericolate evoluzioni improvvisative.
Nella conclusiva “Cherokee” compare in veste di ospite l’americano
Bob Mover, che con il collega di strumento ingaggia una autentica
battaglia all’ultima nota.
T
TRACKLIS
Blues Intro
Blues by Max
Anthropology
Recorda me
There’ll Never be Another
Cherokee
You
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RIEPILOGO
NUOVE
USCITE
Fabio Giachino Trio
WORLD JAZZ
JAZZ
Blazar
Fabio Giachino, da molti considerato come uno dei più grandi talenti apparsi sulla scena negli
ultimissimi anni. In poco tempo si è conquistato la fama di eccellente pianista e ottimo compositore.
Il suo trio sembra un perfetto manifesto della scena jazz contemporanea. Feat. Davide Liberti (double
bass) e Ruben Bellavia (drums). Dalle liner: “ Ho conosciuto Fabio qualche anno fa suonando come
ospite del quartetto Jazz Accident e, fin da subito, ho capito che stava nascendo un grande talento…
questo riuscitissimo lavoro Blazar è un disco che strizza l'occhio al jazz newyorkese, ma senza
tralasciare la vena melodico-mediterranea che contraddistingue i jazzisti italiani in tutto il mondo. In
quanto alla tecnica questo musicista non ha nulla da invidiare ai migliori pianisti della scena jazz
internazionale, coadiuvato da una ritmica sempre pronta ad assecondare i suoi imput musicali. A mio
parere, un gran bel disco!” Fabrizio Bosso!
Ana Karina Rossi & Carlos “El Tero”
Buschini Sin Fronteras Feat. Juan Carlos Caceres
Un cast stellare, davvero un insieme dei migliori esponenti della musica del nuovo e vecchio continente! Un
viaggio immaginario nella regione del Rio de la Plata, punto d'incontro tra diverse culture, dove l'Africa e
l'Europa si fondono, si abbracciano e incontrano la tradizione degli indios. Un vero carrefour di suggestioni,
suoni, colori, tipici del sud de mondo! E quindi parliamo di tango, milonga, candombe, della murga e della
habanera, portata nel continente dai marinai cubani. “Sin Fronteras” è un progetto contemporaneo che guarda
con grande rispetto alle tradizione, senza mai trascurare la creatività, senza mai privarsi di alcune stravaganze
proprio tipiche del jazz, che divertono raccontandoci ancora qualcosa di nuovo. Composizioni di pregio, a volte
semplici e dirette dove la componente melodica e lirica è essenziale. Feat. Juan Carlos Caceres, Javier Girotto,
Natalio Mangalavite (piano, vocals), Minimo Garay e Martin Bruhn (drums, percussion), Olivier Manoury
(bandoneon), Guido Bombardieri (clarinet), Fausto Beccalossi (accordion), Francesco Pinetti (vibes), Max
Rosati (acoustic guitar), Martin Troncozo (guitar e vocal), Hugo Diaz Cardenas (electric guitar).
Alessandro Giacherio Ensemble
JAZZ
Passio
Alessandro Giachero, ha sviluppato negli ultimi anni uno dei più singolari processi di sintesi e ricerca
musicale circa la pratica pianistica e l’improvvisazione. Pianista sopraffino che collabora da anni
suonando nel quartetto europeo di Anthony Braxton e cofondatore del gruppo T.R.E. con il batterista
Marco Zanoli ed al contrabbassista Stefano Risso e Stefano Battaglia. Giachero in questo nuovo
lavoro sviluppa un percorso, come sempre assai originale, avvalendosi di un ensemble di matrice
sinfonica unitamente ad una ritmica tipicamente jazz. La sua musica raffinata e colta è una delle
massime espressioni della musica d’avanguardia nel nostro paese. Feat. Antonio Santoro (flutes),
Eugjen Gargjola (violin), Maria Vicentini (viola), Silvia Dal Paos (cello), Stefano Risso (double bass) e
Marco Zanoli (drums).
Gabriele Boggio Ferraris Quartet
JAZZ
Penguin Village
15
Classe 1984, diplomato con il massimo dei voti in strumenti a Percussione al conservatorio di Piacenza, è un
vibrafonista molto attivo nella scena jazz italiana. Vanta collaborazioni con artisti di fama internazionale,
numerosi riconoscimenti in ambito artistico e, nonostante la giovane età, già tre dischi all’attivo in veste di
leader. L’album del 2010 lo vede alla guida di un quartetto con Riccardo Fioravanti e Stefano Bagnoli e grazie
a questo album ed a numerose collaborazioni artistiche tra cui Stochelo Rosemberg, Dino Rubino, Ludovic
Beier, Marco Zurzolo e molti altri, ha ottenuto per quattro anni consecutivi il prestigioso “Jazz It Award” e
recentemente inserito nell’ultima edizione del “Enciclopedia Del Jazz Italiano. Da poco uscito invece questo
nuovo lavoro in quartetto dal titolo “Penguin Village”. Questo disco è un affresco, tanto sincero quanto forse
un po’ ingenuo, dell’amore (spesso tormentato e struggente, come testimonia l’immagine in copertina) verso
i ricordi più sinceri, quelli dell’infanzia e dell’adolescenza, impalcature granitiche e decisive nella formazione di
un individuo. L’album ben rappresenta la musica originale di questo gruppo, frutto di mesi di un’ intensa attività
LIVE nei più importanti Jazz Club del centro/nord Italia. Feat. Carlo Gravina (alto sax), Alessandro Rossi (drums)
e Giacomo Tagliava (doublebass).
R I E P I L O G O
N U O V E
Gary Husband
FUSION
Dirty & Beautiful Vol. 1
U S C I T E
ATTESE
R ISTA MPE!
+ BONUS
Il genio del polistrumentista Gary Husband si rinnova completamente in
questo album del 2011 con un originale lavoro di remix e collaborazioni
con una serie di amici, per una line-up pazzesca: il chitarrista Allan
Holdsworth, John McLaughlin, Robin Trower, Steve Topping, Steve
Hackett (dei Genesis), il bassista Jimmy Johnson, Mark King (dei Level
42), Laurence Cottle, Steve Price i due ex componenti della Mahavishnu
Orchestra Jan Hammer alle tastiere e Jerry Goodman (al violino). Quattro
bonus tracks completano questa edizione imperdibile per gli amanti del
fusion.
T
TRACKLIS
Leave Em On
Bedford Falls
Between the Sheets of
Music
Yesternow
Afterglow
Dreams in Blue
Ternberg Jam
Moon Song
Swell
Maverick
Boulevard Baloneypo
Alverstone Jam
Tabacco Bruciato
ROCK
Buena Vida
Terzo album per i Tabacco Bruciato, progetto musicale ideato da Giorgio Angelo Cazzola. “Buena Vida”
contiene otto brani di ispirazione musicale diversa l’uno dall’altro: una scelta dettata dalla necessità di
caratterizzare i testi lavorando sul “colore” di ogni canzone. Si passa dall’atmosfera rock di “Ag-gregari”,
a quella parlata di “Tichi-tichi-ti”, al jazz-waltz di “Valse de la route”, all’evocazione dei Caraibi in “Linda
Paloma goodbye”, al reggae strascicato di “E dove son finiti gli amanti?”, all’atmosfera mediterranea di
“Buena vida”, per finire col groove decisamente transalpino di “Petit chanson de printemps”. I testi di
“Buena Vida” sono in bilico tra ironia, piacere del ricordo e disincanto, si sviluppano in modi e forme
diverse. Nel nuovo lavoro di Tabacco Bruciato (che è il colore delle chitarre storiche del blues elettrico) è
stato coinvolto gran parte del nucleo di musicisti impegnati nella realizzazione del precedente lavoro Arte
povera o povera arte?” ( Stefano Bertolotti, Alessandro Balladore, Lorenzo Bovo, Maribel Fracchia e Giorgio
Angelo Cazzola) a cui si sono aggiunti strumentisti di grande spessore e creatività: Roberto Re, Debora
Sbarra, Marco Grigani e Claudio Perelli.
MRB Trio
BLUES
The Burden
Dopo il loro primo disco, registrato dal vivo nel 2014, “Still Alive at Mag Mell” il MRB Trio torna con
“The Burden”: il CD, registrato nello studio della Ultrasound di Belgioioso (PV), è composto da 11
inediti che oscillano tra il rock’n’roll, il blues e le ballads, uniti dal suono caratteristico della band. Il
cantante e chitarrista Marcello Milanese firma i brani e i testi (disponibili con traduzione anche sul sito
mrbtrio.it) affrontano i temi della crisi economica, dell'amore e dell'abbandono: il “peso” del titolo è
quello della vita, il carico di esperienze che ogni persona deve portarsi sulle spalle. Il bassista
Roberto Re e il batterista Stefano Bertolotti sottoscrivono anche arrangiamenti, produzione e
missaggio.
Paola Luffarelli
JAZZ
Vocaland Ensemble
Da casa Ultrasound presentiamo un “Concept Album”, storia della graduale consapevolezza della
precarietà e delle incertezze del nostro tempo al fine di riconquistare una nuova etica, una saggezza
personale, sociale e politica ripartendo dalla sobrietà e dalla semplicità del quotidiano. Terra di voci,
spazio senza perimetri, gioco di rimandi fra voce e fisarmonica in cui si incontrano jazz, musica etnica,
sapori di tango e ricordi di bossa nova e samba. Tutte le composizioni sono firmate da Paola Luffarelli
(voce), Stefano Bassi (guitars), Marco Gamba (double bass), Flaviano Braga (accordion) e
impreziosite dall’intensa energia ritmica di Alessio Pacifico (drums)
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R I E P I L O G O
N U O V E
U S C I T E
Bovisa New Orleans Jazz Band
JAZZ
Live at Caffè Doria Milano 2009-2013
La Bovisa N.O.J.B. si è sempre distinta per lo stile particolare delle sue esecuzioni, ispirate al
cosiddetto New Orleans Today, genere fino ad allora pressoché sconosciuto al circuito nazionale. Si
tratta del linguaggio jazzistico più arcaico e originale, espressione del ricco humus folkloristico e
culturale della città di Mississippi. Nel suo lungo percorso musicale la Bovisa N.O.J.B. ha annoverato
nelle sue file numerosi musicisti italiani e stranieri che hanno contribuito significativamente alla sua
affermazione. Luciano “Big Lou” Invernizzi (trombonista e leader), Fabio Turazzi (banjo) e Terenzio
Belluzzo (batteria) sono i fondatori e spina dorsale in tutti questi anni della band, che hanno influito
sull’evoluzione artistica e musicale.
Monday Orchestra
JAZZ
meets Bob Mintzer
Bob Mintzer scrive: “La mia gratitudine e ammirazione vanno a Luca Missiti e alla Monday Orchestra
per aver reso possibile la realizzazione di questo CD con i miei arrangiamenti. E’ sempre un grande
piacere registrare la propria musica con una band, soprattutto quando è composta da ottimi musicisti
dell’area milanese. Non suonavo ormai da tempo alcuni di questi brani ed è stato bello rivisitarli con
una così grande band. Tanto di cappello a chiunque porti avanti una big band, impresa non certo
facile da perseguire al giorno d’oggi. La monday Orchestra suona con grande passione ed
entusiasmo il che fa ben sperare per il futuro delle big band così composte. Questa è la situazione
perfetta per tanti grandi musicisti per trovarsi e fare musica”.
CHRISTINE JENSEN
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fb: www.ird.it/mipiace.htm
international
records
D I S T R I B U T I O N
RIEPILOGO NUOVE USCITE
Tim Warfield
Spherical
T
TRACKLIS
Blue Hawk
Oska T
That Old Man
JAZZ
Gallop's Gallop
Tim Warfield Quintet esce con “Spherical“, un chiaro omaggio al
famosissimo compositore e pianista Thelonious Sphere Monk. Questo
quintetto è l’unione di talentuosi artisti uniti in un favoloso team (Eddie
Henderson alla tromba, Orrin Evans al piano, Ben Wolfe al basso e
Clarence Penn alla batteria) che reinterpreta sei composizioni di Monk.
Tutti i membri improvvisano con una forza creativa che ci dimostra la
profondità del loro impegno con l’essenza di questi capolavori.
Lage Lund Trio
JAZZ
Idlewild
Insieme ai suoi compagni Mike Moreno e Adam Rogers , Lade Lunde è
uno dei più notevoli chitarristi sulla scena contemporanea e una grande
promessa musicale. In questo suo ultimo disco, “Idlewild”, Lunde torna a
suonare con i suoi fidati compagni Ben Street al basso e Bill Stewart alla
batteria, facendo a meno dell’accompagnamento del piano e preferendo
un suono essenziale. Il disco include alcuni brani originali e una buona
scelta dei classici tra cui “Isn’t This My Sound Around Me” di Bobby
Hutcherson.
Dayna Stephens
JAZZ
Reminiscent
Terzo album per casa Criss Cross, il sax tenore Dayna Stevens si presenta
in coppia con Walter Smith III autore dell’acclamatissimo album “III”.
Bilanciato da una sezione ritmica importante, i protagonisti di questo
disco accostano con bravura le voci dei loro strumenti e applicano una
sensibilità melodica a una tracklist molto varia che comprende brani
originali e due capolavori per il sax tenore: “Blues Up And Down” e “Blue
In Green”. Feat. Walter Smith III, Aaron Parks, Mike Moreno, Harish
Raghavan e Rodney Green.
Alex Sipiagin
Balance 38-58
Off Minor I
Ugly Beauty
Coming on the Hudson
Off Minor II
'Round Midnight
T
TRACKLIS
Rumspringa
Intro to Rain
Come Rain or Come Shine
So in Love
Isn't This My Sound Around
Me?
Mirrors
Just One of Those Things
Intro to Chance
Chance
Good Morning Heartache
Straight Street
Idlewild
T
TRACKLIS
Seems Like Yesterday
Isn't That So?
Blue in Green
Uncle Jr.
A New Beginning
New Day
Contrafact
Our World
Walt's Waltz
Blues up and Down
T
TRACKLIS
38-58
Way to Her
JAZZ
Momentum
Il trombettista Alex Sipiagin ritorna in casa Criss Cross con un album dalla
line up sconvolgente che comprende David Binney, Adam Rogers, John
Escreet e Matt Brewer, ognuno dei quali ha alle spalle una carriera come
Bandleader. Il denso flusso di contrappunti musicali, i testi complessi e il
groove spontaneo dei brani originali fanno di questo disco un
fondamentale passaggio della carriera di Sipiagin, confermandolo uno
dei più promettenti trombettisti jazz al mondo.
Echoes of Thought
Balance
Yragon
Trio Whale
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R I E P I L O G O
N U O V E
U S C I T E
Da casa Fresh Sound, una nutrita serie di ristampe di classici prodotti da labels indipendenti e majors degli anni ’50
e ’60. Materiale rarissimo, nonché d’incredibile valore artistico, rivede la luce in cd per la gioia di collezionisti ed
appassionati di tutto il mondo. Importantissima la masterizzazione in 24 BIT.
Jimmy Witherspoon
JAZZ
Spoon + Hey, Mrs. Jones!
2 lp in 1 cd, album del 1959 e 1961. Feat. Gerald Wilson, Herbie Harper, Si Zentner, Teddy Edwards, Lanny Morgan, Gerry
Wiggins + Harold Land, Ben Webster, Ted Nash, Jay Migliori, Earl Palmer.
Tony Scott Quartet
JAZZ
Complete Brunswick Sessions
Registrazioni del 1953, feat. Dick Katz, Milt Hinton, Philly Joe Jones, Jackie Moffet, Sid Bulkin, Osie Johnson, Earl May e
Percy Heath. 15 brani del 1953.
Mal Waldron
JAZZ
Complete Trio Recordings 1958 - 1960
3 lps in 2 cd. Include gli album: “Mal4-trio”, “Impressions” e “Left Alone”. Feat. Addison Farmer, Kenny Dennis + Albert
Heath, Julian Euell, Al Dreares e Jackie McLean.
Sal Salvador
JAZZ
Complete Recordings 1958 – 1964
3 lps in 2 cd che include “Colors In Sound”, “The Beat For This Generation” e “You Ain’t Heard Nothin’ Yet!”. Con l’aggiunta
di 2 bonus tracks.
James Clay
JAZZ
The Kid from Dallas “Tenorman”
Album del 1956 con l’aggiunta di 6 bonus del 1957 con Red Mitchell. Feat. Bobby Timmons, Jimmy Bond, Peter Littman,
Sonny Clark, Lawrence Marable…
Irma Curry
JAZZ
Love is a Necessary Evil
With Don Elliott. Album del 1962 con l’aggiunta di 6 bonus tracks. Feat. Don Elliott 6 His Orchestra, Hal McKusick, Barry
Galbright e Chuck Wayne, Bill Crow, Joe Jones, Al Cohn…
Jazz Goes to the Movies + Showcase
JAZZ
Great Songs from United Artists pictures by Manny Albam /
Hal Schaefer and their Orchestras Album Collection
2 lps in 1 cd, album del 1958 e 1962. Feat. Nick Travis, Gene Quill, Clark Terry, Phil Woods, Eddie Costa, Urbie Green, Bob
Brookmeyer, Joe Newman, Jimmy Raney, Jim Hall, Bill Crow, Johnny Coles…
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R I E P I L O G O
N U O V E
U S C I T E
Harry Allen
& Jan Lundgren Quartet
COUNTRY BLUEGRASS
L AT I N J A Z Z
JAZZ
Quietly There
Alcuni musicisti meriterebbero più fama di quello che in realtà hanno guadagnato, e questo è proprio
il caso del sax tenore Harry Allen che in questo disco troviamo insieme al quartetto del pianista
svedese Jan Lundgren. L’incontro tra queste due bravissimi musicisti è ben documentato in “Quietly
There”, registrato durante il Copenhagen Jazz Festival presso STC Studios nell’estate del 2014.Herry
Allen è un interprete fantastico, tanto da essere soprannominato il Frank Sinatra del sax tenore e
l’accompagnamento del Jan Lundgen Quartet (Hans Backenroth al basso, Krstian Leth alla batteria)
è il perfetto sfondo per la sua musica.
Eliel Lazo &
The Cuban Funk Machine
La nuova uscita del danese Eliel Lazo & The Cuban Funk Machine, con la collaborazione di Bob
Mintzer ci catapulta ai tempi in cui Los Van Van e Irakere dominavano la scena cubana con la loro
musica e con album sperimentali che mischiavano jazz e rumba. Ma l’album di Eliel ci parla anche
della sua storia, quando da adolescente ha iniziato a suonare con i migliori. Brani e musiche gioiose
ma allo stesso tempo molto sperimentali dal punto di vista ritmico, dove il jazz incontra la timba
creando un nuovo stile a L’Avana. Un disco sicuramente difficile da inquadrare per la sua originalità
ma che sicuramente abbraccia lo stile Los Van Van degli anni settanta con una voglia di sperimentare
e spaziare tra tendenze diverse tra loro.
Danny Santos
Y Los Bluegrass Vatos
Hogtied
Diamo il bentornato a casa Brambus che è lieta di annunciare il nuovo album di Danny Santos Y Los
Bluegrass Vatos, il primo di lunga durata con questa line-up al completo e uscito a poca distanza da
“This Old World”. Il protagonista di questo album è la musica bluegrass affidata al suono del
mandolino, del banjo e delle chitarre. Tra brani nuovi composti a quattro mani con Steve Brooks e dai
Componenti dei Los Bluegrass Vatos e le reinterpretazioni di alcuni grandi successi, come “Rider” o
“Suburbia Blues”.
L AT I N J A Z Z
Paolo Giaro
Tango Nuevo Latin Jazz
Nuovo album per il chitarrista, compositore e arrangiatore Paolo Giaro prodotto dall’etichetta
salentina Dodicilune. L’album contiene sei brani originali del musicista, due brani di Monk e uno di
Bruno Martino. Il musicista indiano Trilok Gurtu sottolinea: “E’ musica contemporanea con un sound
che la colloca nell’ampio panorama di suoni provenienti da tutto il mondo”. Feat. Silvia Donati e Valeria
Visconti (voci), Claudia Giunta e Ilaria Mognoni (violino), Samuele Garolfi (filicorno), Carlo Colocci
(sax), Jean Gambini (sax tenore), Claudio Mangialardi (basso) e Massimo Manzi (batteria).
20
R I E P I L O G O
N U O V E
U S C I T E
Vance Kelly
BLUES
Live at Kingston Mines
Da casa Wolf Records presentiamo il nuovo album dal vivo di Vance Kelly,
il secondo nella carriera di questo instancabile bluesman di Chicago. In
“Live At Kingstone Mines” Kelly ci propone i propri suoni R&B, soul e
blues hardcore. Un disco da ascoltare, ma anche da far proprio!
T
TRACKLIS
How Many More Years
Ain't Going to Worry About
Tomorrow
Mustang Sally
Members Only
The Blues Is Alright / Going
Fishing
You Don't Have to Go / Baby
What You Want Me to Do
Let the Good Times Roll
I Want To ta-ta You Baby
Clean-Up Woman
Nobody's Sleeping In My Bed
Strokin'
I'll Play the Blues for You
Turning Point
24Pesos
ROCK
Do The Right Thing
Descritti dalla rivista Maverick come “la band più emozionante e originale della Gran Bretagna”, e il loro
singolare approccio al blues ha permesso ai 24Pesos di salire alla ribalta della scena New-Blues inglese. I
24Pesos sono originali, ma mantengono un profondo rispetto per la della storia del Blues: con la loro
potente strumentazione, un groove gioioso, canzoni reali ed energia contagiosa fanno un bel “chiasso” a
tutte le loro serate! Influenzato da icone come i Sly Stone, Sean Costello, The Meters, James Brown, Freddie
King, Howlin Wolf, Jimi Hendrix, The Rolling Stone e The Roots, il sound dei 24Peso ci contagia durante i loro
elettrizzanti performance dal vivo, che ha fatto guadagnare alla band un grande reputazione nei festival ed
eventi di ogni parte d’Europa e della Gran Bretagna. “Do The Right Thing” è il quarto album dei 24Pesos:
10 canzoni originali, prodotti da Silas Maitland e registrati agli studi di Vanguard e Perry Vale, a Londra. Un
disco da studio diretto e con sfumature Greasy-funk, rootsy-blues, slide di chitarra bluegrass, ottimi testi,
l’alto suono dell’organo Hammond e un basso veloce.
Faden Piano Trio
FOLKLORE ITALIANO
JAZZ
Seducendo
21
Gli psicologi della comunicazione consigliano di non iniziare discorsi scritti o parlati con l'avverbio negativo.
E' qui il caso di disattendere il consiglio, perché per meglio comprendere Faden Piano Trio è da dire cosa
non sono: non sono scontati, non fanno un disco ogni due mesi, non si preoccupano di mettere in mostra i
muscoli e darsi ad attività ginnico-musicali, non fanno pubblicità massiva, non si svendono al miglior
offerente. In pratica, fanno quello che i musicisti seri di ogni parte del mondo fanno (o dovrebbero fare):
studiano, ricercano, si confrontano e, quindi, i risultati non possono che essere illuminanti. Le composizioni
sono tutte della triade, non c'è spazio per un leader. Si parte da una cellula melodica di matrice classica
costruita dal pianoforte di Turchetti : si dilata, si restringe e si arricchisce delle tornite onde sonore del basso
senza tasti e delle pennellate di Calvano. Un album naturale, senza artifizi e con grande divertimento dei tre.
Feat. PierMarco Turchetti (piano, keyboard), Adriano Rugiadi (bass) e Stefano Calvano (drum e percussion).
Scollo con Cello
Tempo al Tempo
Nuova uscita per questo talento tutto italiano, la cantante folk siciliana
Etta Scollo, che è diventata una star oltralpe. “Tempo Al Tempo” è un
disco che attraversa musiche da tutto il mondo e dimostra la versatilità
di quest’artista. Questa volta un nuovo strumento accompagna la Scollo
in questo suo nuovo capitolo, il violoncello, che, nelle sapienti mani di
Susanne Paul, diventa addirittura una seconda voce, un co-protagonista
in questo album, che celebra il tempo, come ritmo del nostro divenire.
T
TRACKLIS
Il metronomo
Ciatu
Vinutu sugnu
Derrida
Dammi il mio giorno
L'ala del tempo
So ist das mit dem Glück
Nel giusto tempo umano
Monate
Acqua sarà
'Nnimini
Aria
Sendersuchlauf
Monsieur Uno
R I E P I L O G O
N U O V E
BLUES
Tino Cappelletti
U S C I T E
Everything’s Alright
Per gli appassionati di Blues e di Rock/Blues il nome di Tino Cappelletti suscita concordi positivi commenti.
I meno giovani, lo ricorderanno come chitarrista dallo stile molto claptoniano , ma i più lo hanno apprezzato
per molti anni come bassista della Treves Blues Band prima, e con i Chicken Mambo di Fabrizio Poggi
attualmente. Era normale aspettarsi prima o poi anche un CD solista e “Everything’s Alright”, uscito a nome
Tino Cappelletti & Kappelman Joy Band, colma finalmente questa lacuna. Dodici tracce, di cui solo tre
originali, ma con cover scelte con criterio pescando tra le canzoni meno sfruttate, ma non per questo meno
valide, di artisti famosi o tra nomi meno noti al grande pubblico. Tino si alterna alla voce, alla chitarra e al
basso con suo figlio Ettore, giovane e talentuoso, nonché leader di un interessante trio a suo nome. In
alcuni brani fa capolino l’ottima voce della figlia Sara anch’essa musicista professionista. Impossibile non
citare l’apporto di Cristian Daniel alla batteria e Claudio Noseda alle tastiere. “Everything’s Alright” è un CD
sincero, volutamente essenziale e quindi privo di inutili orpelli per mantenere inalterate le sensazioni di un
concerto dal vivo, sicuramente consigliato per gli amanti del Rock/Blues. Whitehorse
ROCK
Leave No Bridge Unburned
Melissa McClelland e Luke Doucet, uniti nella vita, hanno deciso di
mettersi assieme anche a livello artistico. Questo è terzo disco che fanno
come Whitehorse, ma è il primo che ha un forma più rock. I primi due
erano decisamente folk, Qui invece le canzoni hanno una struttura
elettrica e la bella scrittura di Doucet, giù molto bravo da solo, si
compendia molto bene con la voce e le ballate che firma sua moglie.
T
TRACKLIS
Baby What's Wrong?
Tame as the Wild Ones
Downtown
Sweet Disaster
You Get Older
Evangelina
The One I Hurt
Dear Irony
Fake Your Death (And I'll
Fake Mine)
Oh Dolores
The Walls Have Drunken
Ears
Miriam Jones
JAZZ VOCAL
ROCK
Between Green & Gone
Nativa di Vancouver e cantautrice prodigiosa, Miriam Jones è impaziente di annunciare l’uscita del suo
nuovo album, “Between Green & Gone”, che può essere visto come un insieme di brevi storie
emozionanti sotto forma di canzone cantate con una grinta e un calore che pone saldamente Jones
nella categoria di Bonnie Raitt e Joan Osborne, esponenti profonde della musica roots Americana.
Nativa della British Columbia, Miriam ha trascorso parte della sua infanzia a Nashville dove alcuni anni
dopo è tornata per registrare un disco con il pluripremiato produttore Charlie Peacock. Il risultato è
questo disco di 10 brani, veri e propri racconti con personaggi che possono saltar fuori direttamente
dalle pagine di Anne Tyler o Raymond Carver.
Billie Holiday
Buddy Defranco Quartet
Live In Cologne 1954
Il 1954 è stato un anno pieno di celebrità del jazz per la Germania: Ella Fitzgerald, Sarah Vaughan,
Oscar Peterson, Illinois Jacquet , Coleman Hawkins e le big band di Woody Herman e Count Basie, tra
gli altri. Un anno sicuramente promettente. Nel mese di gennaio dodici musicisti americani hanno
viaggiato insieme per l'Europa. Un jazz intimo e alternativo in tour con il nome di: “Jazz Club USA”, da
uno spettacolo dal titolo identico di Leonard Feather alla stazione radio Voice of America. Questo
album è il risultato di una session imperdibile, con il Buddy Defranco Quartet e la fantastica voce di
Billie Holiday
22
Barbara Casini e Banda Dupla
Uma Mulher
…una delle più belle e intense
voci femminili italiane.
Massimo Urbani quartet
Live in Chieti ‘79
…un concerto entusiasmante
della nostra gloria nazionale,
Massimo Urbani,l’angelo
delle borgate romane.
www.ird.it facebook: www.ird.it/mipiace.htm
international
records
D I S T R I B U T I O N