Total Entertainment. Rivedere la disco music. Call for papers per

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Total Entertainment. Rivedere la disco music. Call for papers per
Total Entertainment. Rivedere la disco music.
Call for papers per Cinergie n. 9, data di uscita prevista: marzo 2016, www.cinergie.it
A cura di Claudio Bisoni, Paolo Noto e Guglielmo Pescatore.
In un celebre articolo del 1979, Richard Dyer scriveva che la disco music non è stata solo uno stile musicale,
ma anche “kinds of dancing, club, fashion, film – in a word, a certain sensibility, manifest in music, clubs,
and so forth, historically and culturally specific, economically, technologically, ideologically, and
aesthetically determined”. Nei contributi dedicati da allora al tema, la disco music è stata affrontata
soprattutto dal versante dell'importanza culturale o subculturale, indagando quindi ad esempio il suo valore
per specifiche comunità di gusto, o il suo carattere escapista e riparatorio in contesti di tensione politica e
sociale. L'esplosione della disco music è stata messo in relazione, anche nel nostro paese, con la crisi
dell'impegno e l'avvio del cosiddetto riflusso.
Lo scopo di questo numero di Cinergie è quello di riconsiderare la disco music dal punto di vista
dell'entertainment, prendendo in considerazione – oltre alla sua funzione culturale e controculturale – il suo
“valore intrinseco” in termini di piacere individuale e collettivo, gratificazione, divertimento e quindi la sua
efficacia a livello del costume e dei comportamenti diffusi. Il campo di analisi non sarà limitato al cinema e
alla televisione, ma saranno accettati articoli relativi alla fotografia, alla moda, al costume e in generale a
quelle aree del consumo culturale in grado di ricostruire un'immagine globale del fenomeno. Saranno quindi
prese in esame proposte riferibili, ma non necessariamente limitate, a:
Modelli di entertainment: la disco nasce in ambito musicale ma si estende ben presto in altri campi (per
esempio, il clubbing è qualcosa che non ha più a che fare solo con la musica). In che modo la disco può
essere considerata storicamente una forma di intrattenimento che ha già in sé elementi transmediali? Più in
generale, qual è il posto della disco music e dell'immaginario a essa correlato nello sviluppo delle culture
dell'intrattenimento? Si tratta di un momento storicamente innovativo, o di un fenomeno marginale nella
definizione di modelli di entertainment?
Disco music e media: in che modo la disco music è stata diffusa, promossa e autenticata attraverso il cinema
e la televisione? Come la disco contribuisce a ridefinire il rapporto, da sempre complesso e problematico, tra
cultura musicale e cultura visiva? In che misura è diventata oggetto di exploitation in film e programmi TV?
Come si intreccia la parabola della disco e della club music con i processi di visualizzazione della musica
che si consolidano tra anni Settanta e Ottanta?
Periodizzazione e permanenza: la disco music sembra legata in modo indissolubile agli anni Settanta, ma nei
decenni successivi ritorna regolarmente a influenzare media e stili di vita. Quali sono gli estremi temporali
del fenomeno? Quali le pratiche che ne hanno esteso la durata? In che modo il riferimento alla disco music
ha catalizzato politiche della nostalgia?
Tecnologie e consumo: che relazione esiste tra l'affermazione (e il rapido declino) della disco music e i
processi di diversificazione del mercato giovanile? Che ruolo ha in questo senso la diffusione di dispositivi
casalinghi come i videoregistratori e i registratori a cassetta, o di servizi quali i canali televisivi tematici e via
cavo?
Locale e globale: è ancora possibile spiegare la diffusione della disco music in termini di dialettica
globale/locale, così come avviene per altri generi musicali? In che misura la rimediazione della disco music
al cinema e alla televisione, per esempio attraverso i video musicali, assolve a una funzione di adattamento
locale o nazionale del genere? In che modo elementi interni alla creazione musicale (testi, arrangiamenti,
produzione) sono modellati in senso globale o locale?
Deadline e informazioni:
gli abstract (max 1500 caratteri) per articoli, in italiano o in inglese, di 25.000-30.000 caratteri devono essere
inviati a [email protected] entro il 15 settembre 2015. La conferma di accettazione avverrà entro il 26
settembre. Se accettati, gli articoli dovranno pervenire per il 15 dicembre 2015 e saranno sottoposti a peerreview.
La
pubblicazione
è
prevista
per
marzo
2016.
Total Entertainment: Reviewing Disco Music.
Call for papers for Cinergie n. 9, expected release date: March 2016, www.cinergie.it
Edited by Claudio Bisoni, Paolo Noto, and Guglielmo Pescatore.
In a famous article from 1979, Richard Dyer writes that disco music was not just a musical style, but also
“kinds of dancing, club, fashion, film – in a word, a certain sensibility, manifest in music, clubs, and so forth,
historically and culturally specific, economically, technologically, ideologically, and aesthetically
determined”. Critical work in the area has read disco music from the perspective of its cultural or subcultural
importance, therefore considering, for example, its value within specific communities defined by taste, or its
escapist and restorative character during moments of social and political tension. The explosion of disco
music has been read, in Italy too, in relation to a crisis of social engagement and the growth of political
disaffection.
The aim of this issue of Cinergie is to reconsider disco music from the point of view of entertainment,
therefore considering – in addition to its cultural and countercultural function – its “intrinsic value” in terms
of individual and collective pleasure, gratification, and fun, and consequently its efficiency in regard to
costume and shared behaviours. The field of analysis will not be limited to film and television: articles will
also be accepted that relate to photography, fashion, costume and generally those areas of cultural
consumption that allow us to construct a global image of the phenomenon. Proposals therefore might reflect
on (though not necessarily be limited to) the following questions:
Models of entertainment: disco was born in the context of music, but it quickly extended into other fields (for
example, clubbing is an activity that is not defined only by music). In what way can disco be read historically
as a form of entertainment that had immediate transmedia elements? More generally, what was the role of
disco music and its imagery in the development of the entertainment cultures? Does disco stand for a
historically innovative moment, or a marginal phenomenon when it comes to models of entertainment?
Disco music and the media: in what ways was disco music diffused, promoted and authenticated through
cinema and television? How can disco contribute to redefinitions of the ever-complex and problematic
relationship between musical and visual culture? To what extend has it become the object of exploitation in
film and tv shows? How do trends of disco and club music intertwine with broader processes of music
visualization that stabilize in the 1970s and ’80s?
Periodicity and permanence: disco appears to be firmly linked to the ’70s, yet in the following decades it
returned, and regularly influenced the media and social trends. What are the temporal limits of the
phenomenon? What kinds of practices have extended its duration? In what way have references to disco
music catalysed the politics of nostalgia?
Technology and consumption: how does the affirmation (and rapid decline) of disco music connect to the
diversification of the market of young people? What was the role, in this regard, of home entertainment
systems like video and cassette recorders, or services such as thematic cable tv channels?
Local and global: is it still possible to explain the diffusion of disco music in terms of a global/local dialectic,
as per other music genres? To what extent does the remediation of disco music in film and television, for
example in music videos, absolve the need for the genre to be adapted locally or nationally? In what way do
elements of musical creativity such as lyrics, arrangements and production, vary according to that dialectic?
Deadlines and information:
Abstracts, either in Italian or in English, max 300 words, should be sent to [email protected] by
September 15th 2015. The contributors will receive notice of acceptance by September 26th 2015. If
accepted, articles of 4000-5000 words must be submitted by December 15th 2015 for anonymous peerreview. The issue is expected to be published in March 2016.