Ottimismo nonostante l`incertezza - The European House

Transcript

Ottimismo nonostante l`incertezza - The European House
14
Commenti e inchieste
Il Sole 24 Ore
Sabato 11 Febbraio 2017 - N. 41
L’INDAGINE. I DATI DI DICEMBRE DELL’AMBROSETTI CLUB ECONOMIC INDICATOR
Ottimismo nonostante l’incertezza
L’ultima rilevazione attesta una rinnovata fiducia degli imprenditori italiani
di Valerio De Molli
G
li indicatori dell’Ambrosetti
Club Economic Indicator sono
arrivati alla 15esima rilevazione
e si sono dimostrati nel tempo
uno strumento affidabile per cogliere le
dinamiche future del business e dell’economia nel Paese.
Dall’ultima rilevazione di settembre
molti sono i fatti che hanno cambiato il
panorama internazionale e nazionale.
Gli eventi susseguitisi negli ultimi pochi
mesi sono stati tantissimi e di enorme
impatto e rilevanza.
La vittoria di Trump alle elezioni Usa
e le promesse del neo presidente di importanti incentivi fiscali e investimenti
infrastrutturali hanno rafforzato il biglietto verde che ha raggiunto il livello
più elevato negli ultimi 14 anni, contro
un paniere di riferimento di valute stra-
CLIMA DI FIDUCIA
Per il momento né Brexit,
né l’elezione di Trump,
né i recenti attacchi terroristici
sembrano riuscire a incrinare
il sentiment delle imprese
niere chiamato Dollar Index (il Dollar
Index è composto da euro al 57,6%; yen
al 13,6%; sterlina britannica all’11,9%;
dollaro canadese al 9,1%; corona svedese al 4,2%; franco svizzero al 3,6%).
L’Opec ha firmato un patto globale di
riduzione della produzione di petrolio,
il primo da 15 anni, con l’importante
adesione della Russia (primo produttore al mondo di greggio) e di altri Paesi
non Opec per sostenere i prezzi del petrolio. L’effetto immediato è stata una
stabilizzazione del prezzo del petrolio
intorno ai 55 dollari al barile (contro i 45
dollari pre-accordo).
Sono proseguiti, purtroppo, episodi
di terrorismo a Istanbul, al Cairo e a
Berlino.
Sul fronte nazionale, il terremoto di
magnitudo 6,5 della scala Richter avvenuto nel Centro Italia, ma percepito in
tutta la penisola, che ha colpito i comuni della Valnerina (Norcia, Castelsantangelo sul Nera, Visso, Ussita e Preci)
ha causato danni molto ingenti con
crolli in 100 comuni causando fino a
40mila sfollati.
Il governo Renzi si è dimesso dopo la
sconfitta sul referendum costituzionale,
sostituito da Paolo Gentiloni che ha preso la guida del Consiglio dei Ministri.
Il Monte dei Paschi di Siena non è riuscito, come era prevedibile, a trovare risorse sui mercati per l’aumento di capitale, e il nuovo Governo ha stanziato un
fondo totale di 20 miliardi di Euro per ricapitalizzazioni precauzionali in istituti
di credito che si dovessero trovare in
difficoltà nel prossimo futuro.
Gli osservatori nazionali e internazionali temevano che questi eventi,
con la sola eccezione dell’accordo
Opec, avrebbero riservato un potenziale di destabilizzazione politicoeconomica molto alto. I mesi precedenti, le rinnovate tensioni migratorie, la Brexit, il tentato colpo di stato in
Turchia e gli attentati a Istanbul, a Orlando, a Nizza e a Monaco di Baviera
avevano già alimentato un clima di incertezza e tensione per il futuro.
Oggi, facendo un bilancio di chiusura d’anno, le prospettive future non
sembrano risentire di quanto successo
e di alcuni avvenimenti molto temuti
dagli operatori finanziari, dagli economisti e dagli osservatori delle dinamiche sociali.
Con riferimento all’Europa e all’Italia
è molto probabile che l’attuale situazione, che rimane leggermente positiva in
termini di crescita economica e occupazionale, sia anche il frutto delle azioni
della Bce e dell’ombrello protettivo
contro qualsiasi attacco speculativo diretto nei confronti dell’Eurozona.
L’8 dicembre scorso la Bce ha comunicato che continuerà a iniettare liquidità nel sistema a un ritmo di 80 miliardi
di euro al mese, in modo costante e senza scossoni a un passo di 20 miliardi di
euro alla settimana, tramite l’acquisto
di titoli pubblici. Da aprile dell’anno
prossimo gli acquisti continueranno fino ad almeno dicembre 2017 a un ritmo
leggermente inferiore e pari a 60 miliardi di euro al mese
Oggi, a distanza di 1 anno e 9 mesi, la
Bce ha in bilancio attività pari al 35% del
Pil dell’Eurozona, rispetto alla Fed che
detiene attività pari al 25% del Pil statunitense. Questi numeri evidenziano
l’unicità, la profondità e la forza dell’azione della Bce.
Guardando al 2017 in Europa, la
Commissione Europea e i principali
Istituti europei indicano una continuazione della crescita, anche se a ritmi contenuti.
Le previsioni
Un indicatore superiore allo 0 segnala aspettative di crescita
50
Le prospettive del business a sei mesi
36,5 38,2
40
37,8
37,3
28,1
30
20
17,1
20,7
17,8
10
8,7
0
-10
-15,8
-30
21,1
17,7
9,4
8,2
11,1
12,7
8,9
8,3 11,5
3,5
3,3
La previsione sul mercato del lavoro a sei mesi
-12,6 -14,4
-21,6
-21,6
Mar. Giu.
‘14 ‘14
Set. Dic. Mar. Giu.
‘14 ‘14 ‘15 ‘15
Set.
‘15
Dic. Mar. Giu.
‘15 ‘16 ‘16
Set.
‘16
Dic.
‘16
Fonte: The European House Ambrosetti
Con riferimento all’Italia i nostri indicatori di sentiment raggiungono livelli
record o livelli che si avvicinano ai massimi storici. Inoltre, tutti i nostri indicatori
mostrano dei miglioramenti rispetto alla
rilevazione di settembre.
Il valore dell’indicatore di sentiment
relativo all’andamento attuale del business raggiunge il record storico, quasi
triplicando rispetto al dato di settembre
e collocandosi a un livello superiore del
50% rispetto alla media delle rilevazioni
effettuate nei primi tre trimestri dell’anno, da gennaio a settembre.
I nostri indicatori si basano su una
survey che realizziamo per la business
community di Ambrosetti Club, composta da oltre 350 imprenditori, amministratori delegati e rappresentanti dei
vertici aziendali delle più importanti società italiane e multinazionali che operano nel nostro Paese. In questo modo
otteniamo informazioni sulla visione
della business community italiana sugli
investimenti in programma, sull’andamento delle vendite e degli stock, sulle
aspettative occupazionali, sui nuovi ordinativi e sull’evoluzione dei mercati di
sbocco dei prodotti e servizi.
Gli indicatori vanno letti nel modo
seguente: valori sopra lo zero indicano
che il sentiment è positivo e si prevede
un’espansione dell’attività economica, viceversa valori sotto lo zero indicano che il sentiment è negativo e si
prevede una contrazione dell’attività
economica.
L’indicatore di sentiment sulla situa-
zione attuale dell’economia in Italia si
attesta a 31,7 punti, record storico da inizio rilevazioni e in forte crescita rispetto
ai 12,2 punti di settembre.
Indicazioni positive emergono anche
con riferimento alle aspettative sull’attività economica nel prossimo futuro.
L’indicatore si attesta a 37,3 punti, tra i
migliori risultati di sempre, più che triplicando il valore rispetto allo scorso
settembre. Questi risultati mostrano
una significativa ripresa e un aumento
della fiducia nei prossimi mesi.
Anche sul fronte dell’occupazione il
sentiment risulta positivo e aggiorna il
record storico a 12,7 punti, 4 volte superiore rispetto a settembre dove si era
fermato a 3,3. Dobbiamo evidenziare come nonostante i valori positivi e in miglioramento, l’indicatore di sentiment
sull’occupazione è caratterizzato da valori più contenuti rispetto agli altri.
Sul fronte degli investimenti continua
il lento, ma costante, miglioramento delle ultime rilevazioni. L’indicatore si attesta a 29,5, in crescita rispetto a 25,6 del terzo trimestre, 23,3 del secondo trimestre e
15,6 del primo trimestre.
I risultati dell’Ambrosetti Club Economic Indicator mostrano segnali di
positività e crescita rispetto ai valori attuali, con riferimento all’attività economica, all’occupazione e agli investimenti. In particolare, il sentiment sulla
situazione attuale del business e sull’occupazione futura segnano i record
storici, mentre i dati di sentiment sull’andamento economico futuro e sugli
investimenti si collocano molto vicino
ai record storici.
Come si diceva prima, dopo la Brexit,
gli attentati terroristici avvenuti nel
cuore dell’Europa, l’elezione di Trump
che era vista come uno spauracchio dai
mercati, le tensioni generate dai migranti in Europa, i terremoti in Italia, la
crisi bancaria che porterà (a breve) alla
nazionalizzazione del Monte dei Paschi
e la caduta del Governo Renzi, il sentiment della nostra business community
risulta in crescita su valori che aggiornano i record storici o gli sono molto vicini.
Alcune conferme della situazione di
positività che viviamo, nonostante i
sopracitati fattori di potenziale instabilità, le indica Luigi Del Monaco, General Manager di Parmalat e membro
di Ambrosetti Club. Indipendentemente dai diversi governi, i fattori importanti per il business e gli investimenti, su cui Luigi Del Monaco non vede grossi cambiamenti, sono la stabilità del Paese e la coerenza e continuità
dell’azione del nuovo governo. Infatti,
è l’instabilità politica che genera minore fiducia nei consumatori e, quindi,
può impattare negativamente sui consumi. Parmalat continua a investire in
Italia e non ha nessun cambiamento in
programma nei prossimi mesi. Anche
Emilio Petrone, Amministratore Delegato di Sisal Group, anch’egli membro
di Ambrosetti Club, ci indica nella stabilità e nella continuazione delle riforme gli elementi importanti per l’economia italiana.
Entrambi, peraltro, concordano sul
fatto che sia indispensabile procedere a
una standardizzazione legislativa e all’introduzione di regole comuni tra le diverse Regioni d’Italia. Ad esempio Parmalat ha in Italia 10 impianti produttivi
in 5 regioni, ognuna delle quali ha legislazioni differenti. Sisal deve far fronte a legislazioni sul gioco differenti non solo
tra Regioni, ma spesso anche tra Comuni tra loro confinanti.
Infine, si conferma l’importanza di
continuare verso la riduzione del peso
della burocrazia e del carico fiscale
complessivo sulle imprese.
I fatti che hanno caratterizzato il 2016
avrebbero potuto portare ad un periodo di forte instabilità globale. Probabilmente molto di quanto successo si misurerà col tempo nel prossimo futuro,
ma per ora è vero il detto che la vita è per
il 10% cosa accade e per il 90% come si
reagisce agli eventi.
L’autore è amministratore delegato
di The European House - Ambrosetti
© RIPRODUZIONE RISERVATA