Modenini: «Ci aspettiamo ristrutturazioni dolorose
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Modenini: «Ci aspettiamo ristrutturazioni dolorose
GIORNALEdelPOPOLO MARTEDÌ 3 MARZO 2015 lavoro + Il DFE ha incontrato associazioni economiche e sindacati «Un master, e poi?» Franco forte, sul tavolo ecco le misure da attuare Allungare le indennità di lavoro ridotto da 12 a 18 mesi e mettere in atto la Legge sull’innovazione. A soffrire maggiormente è l’industria, ma anche la piazza finanziaria. di Nicola mazzi Gli effetti dello sganciamento del franco sull’euro sono diversi da settore e settore. È questo uno degli aspetti emersi dal secondo incontro voluto dal Dipartimento finanze ed economia (DFE) con il mondo del lavoro. Un incontro che ha permesso di effettuare un ampio giro d’orizzonte alle associazioni economiche e ai sindacati. Erano presenti anche i rappresentanti del turismo e dei consumatori. A spiccare è stata la difficile situazione dell’industria con conseguenze a breve termine, mentre il commercio, il turismo e il settore finanziario saranno toccati dal franco forte su un periodo più ampio. Sono anche state discusse nuove eventuali misure per affrontare la situazione. In particolare, oltre al lavoro già svolto in queste settima- ne con l’applicazione di alcuni strumenti a disposizione, sono emerse alcune proposte attuabili sia a livello federale sia e livello cantonale. Per esempio si potrebbe richiedere a Berna di valutare l’estensione del periodo di richiesta delle indennità di lavoro ridotto da 12 a 18 mesi. Mentre a livello cantonale è uscita l’importanza di una veloce applicazione della nuova Legge per l’innovazione economica, che in questo montagna viva industria Una situazione che ha ripercussioni differenti sui vari settori. (foto Crinari) momento è sul tavolo del CdS. Una legge che potrebbe aggiornare le misure a supporto del tessuto economico. Per quanto riguarda un ritocco o l’abolizione dei contratti normali di lavoro (CNL) è stato detto che la cosa potrebbe essere presa in considerazione solo in presenza di un rapporto dettagliato che dimostri le difficoltà delle ditte. E d’altro canto ci dovrebbe anche essere un accor- do delle parti sociali. «È stato un utile e costruttivo scambio di vedute, ma misure concrete non ce ne sono molte che si possono attuare. Comunque si sta pensando alla nuova legge sull’innovazione e alle indennità sul lavoro ridotto», ci ha detto il segretario dell’OCST Meinrado Robbiani. Anche Robbiani conferma la diversa situazione dei vari settori. Per esempio nel settore finanziario si lamenta una contrazione della massa gestita. Anche il turismo è preoccupato, ma ha davanti a sé buone occasioni. Da parte sua, per ora, l’edilizia tiene il colpo. Ed è invece l’industria a subire maggiormente il franco forte (vedi articolo sotto). Anche Lorenzo Pianezzi (presidente di Hotelleriesuisse-Ticino) si è detto soddisfatto. «Abbiamo illustrato la nostra posizione. E in particolare abbiamo detto che il CCL non è in discussione. Resta in vigore, come previsto, fino al 2016. E i prezzi non cambieranno. Anche perché noi puntiamo su clienti che sono attenti alla qualità e apprezzano i nostri servizi. In definitiva siamo fiduciosi che il cambio non influenzerà troppo il settore. Bisognerà comunque puntare di più sul mercato interno e su quelle regioni che non usano l’euro come il Medio Oriente». Un dibattito in onore de L’Universo I relatori dell’incontro. Intanto il 2014 si è chiuso con uno stallo degli ordinativi Il futuro del settore primario Modenini: «Ci aspettiamo ristrutturazioni dolorose» La campagna di Montagna Viva entra nel vivo. Inizia giovedì prossimo la serie di 5 serate dedicate al futuro del primario e del territorio montano. Relatori sono personalità del nostro Cantone e professori universitari di Padova e Torino, una scrittrice e presidenti di Associazioni: «i formaggi» giovedì ad Airolo, «la legge agricola e la zootecnia», il 12 marzo a Cavergno, «legno quale uso, energia del futuro» il 17 marzo a Mugena, il film «è sempre lunedì» e una giovane scrittrice piemontese il 26 marzo a Acquarossa e il 9 aprile a Biasca Rustici, quale futuro. Altre serate puntuali nelle varie vallate e un invito a Lugano il 2 aprile sono poi in programma. Venendo alla prima serata di giovedì 5 marzo al Caseificio del San Gottardo (dalle ore 19.30) si terrà una conferenza dal titolo Il futuro del primario. È inclusa anche una visita al caseificio. La fine del 2014 e in particolare il quarto trimestre, per il settore industriale, è stato contraddistinto da una stagnazione degli ordinativi. Lo rende noto l’Ustat (Ufficio cantonale di statistica) che ha presentato l’ultima inchiesta effettuata. La produzione seppur in rialzo su base annua ha conosciuto un rialzo meno marcato rispetto al passato. E questa tendenza è generale, ma si è manifestata con più intensità nell’industria orientata al mercato domestico. E anche le aspettative per i prossimi mesi, che erano state formulate dagli operatori prima della decisione della BNS, indicavano un lieve peggioramento per l’industria d’esportazione e una situazione inalterata per quella volta al mercato interno. Nel suo commento il direttore di AITI Stefano Modenini parla di una «situazione complessa. Se già i dati indicavano una tendenza La fine del 2014 è stata caratterizzata da una stagnazione. E la decisione della BNS ha aumentato le difficoltà di un settore. allo stallo, l’improvvisa decisione della BNS, ha incupito ancora più fortemente il panorama presente e futuro. I vantaggi derivanti da acquisti di prodotti e materie prime in zona euro sono erosi dagli sconti imposti alle aziende dai loro clienti. A dipendenza dell’evoluzione del cambio nei prossimi mesi si ticino 3 prospettano ristrutturazioni anche dolorose in termini di licenziamenti e delocalizzazioni, nonché una forte incognita sull’evoluzione degli ordinativi. La possibile ridotta competitività potrebbe generare un’emorragia da questo punto di vista che porterebbe a un massiccio ricorso al lavoro ridotto». (fotogonnella) di Carlotta serafini Un compleanno singolare quello festeggiato ieri da “L’universo”, giornale studentesco indipendente: in occasione dei suoi 10 anni si è voluto riflettere sulla fase di transizione tra l’università e il mondo del lavoro, attraverso una tavola rotonda moderata dal direttore del “Corriere del Ticino” Giancarlo Dillena. Primo a intervenire il prof. Antonio Loprieno, rettore dell’Università di Basilea e Presidente della Camera delle Università di Swissuniversities. «Il mondo accademico sta attraversando una fase di trasformazione – ha spiegato – e, se da un lato continua a curare la transizione fra la formazione e il mondo del lavoro, dall’altro si trova a privilegiare altri valori, non immediatamente legati al successo professionale, come l’eccellenza della ricerca scientifica». L’università, in altre parole, è chiamata in quanto attore sociale a confrontarsi con gli sbocchi professionali già esistenti, ma si sta anche facendo «fucina del mondo del lavoro», aprendo al suo interno uno spazio per un ricco ventaglio di professioni e offrendo al mercato nuove figure. Il prof. Piero Martinoli, presidente dell’Università della Svizzera Italiana, ha sottolineato quanto sia importante aiutare gli studenti a porsi buone domande, non limitandosi a offrire loro conoscenze subito spendibili. Perché, di questi tempi, occorre «saper inventare nuovi modi di pensare, partecipare con convinzione alla costruzione di nuove realtà». Ovvero farsi artefici del cambiamento, non subirlo. Sulla stessa linea anche Giovanni Barone Adesi, professore della Facoltà di Scienze Economiche dell’USI e direttore dell’Istituto di finanza: «Gli scenari cambiano rapidamente, non esistono risposte univoche. Offrire buoni strumenti è d’obbligo ma, soprattutto, bisogna educare a sapersi reinventare». Martinoli si è anche detto convinto della bontà della formazione svizzera. Il sistema duale, con le università da un lato e le scuole professionali dall’altro, è una delle forze del Paese: è in grado di orientare i talenti, che siano speculativi o pratici, nella giusta direzione, rendendo possibile l’innovazione. «Non abbiamo materie prime – ha scherzato – dobbiamo sfruttare la materia grigia». La parola dei fondatori All’incontro hanno partecipato anche Lauren Bagnasco Covre e Marco Boneff, fondatori de “L’universo”, che hanno esortato gli studenti in sala ad avere coraggio nelle proprie idee, sfruttando il percorso accademico per scoprire e, soprattutto, scoprirsi. DAI UNA SVOLTA AL TUO TRADING SCOPRI CON NOI I VANTAGGI DEI CFD I nostri prezzi sono quelli del mercato, non quelli degli emittenti. In tal modo sapete sempre quello che state pagando. Senza formule complicate, né costi nascosti. <wm>10CAsNsjY0MDQx0TU2NzEwMAYAgISkGg8AAAA=</wm> <wm>10CFXKMQ6DMBBE0ROtNTO7xiZbRnSIAtG7iVJz_wpIl-L_6q1r1oJf72U7lj0JRpi3ADy7VBAtnSydTDgksL7QvWGeVP-86T6B8RiDTG0wjG4-DWgu5-d7Ab83-clyAAAA</wm> Fai trading con i CFD su IG.com IG.com CFD: AZIONI | INDICI | FOREX | BINARY