Assorbimento della luce visibile nei pigmenti ceramici
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Assorbimento della luce visibile nei pigmenti ceramici
Assorbimento della luce visibile nei pigmenti ceramici Chiara Zanelli CNR-ISTEC, Faenza (RA) Contenuti Colore e principi generali Tecniche di misura del colore Pigmenti ceramici: definizione – caratteristiche - classificazioni Proprietà chimico fisiche dei pigmenti Esempio… Che cos’è il colore? Il colore viene, di solito, definito come un attributo della luce, quale viene percepita dall’occhio umano. Le onde luminose non sono di per se luminose, né colorate: la luce ed il colore sono gli effetti che le onde del visibile, cioè quelle a cui l’occhio umano è sensibile, caratterizzate dalla lunghezza d’onda compresa tra 380 a 780nm, provocano il cervello quando vengono ricevute dal nostro occhio. La percezione dei colori è un’esperienza soggettiva nella quale hanno un ruolo importante fattori fisiologici e psicologici. Il colore percepito è il risultato di una lettura eseguita dall’occhio e di un’interpretazione del cervello della composizione spettrale della radiazione osservata. http://webexhibits.org/colorart/ Ma come facciamo a percepire la luce e a riconoscere le diverse lunghezze d’onda in essa presenti? Le radiazioni elettromagnetiche interagiscono con la materia, in particolare ciascuna sostanza è caratterizzata dalla capacita di essere trasparente ad onde di una certa lunghezza, o di assorbirne altre di una diversa lunghezza o di rifletterne altre ancora. A s s o r b a n z a Spettro di assorbimento di un composto di colore VERDE = lunghezza d’onda (nm) La nostra retina contiene circa 6 milioni di coni, sensibili ad un ampio intervallo di luminosità. I coni sono di vaio tipo, e si distinguono per la diversa sensibilità alle lunghezze d’onda corte, medie e lunghe. I colori dello spettro visibile Intervalli di lunghezze d’onda ~ 625-740 nm ~ 590-625 nm ~ 565-590 nm ~ 500-565 nm ~ 485-500 nm ~ 440-485 nm ~ 380-440 nm http://en.wikipedia.org/wiki/Color LA LUCE La luce è una radiazione elettromagnetica che si propaga nello spazio e nel tempo, nel vuoto e nella materia con una velocità dipendente dalla materia del mezzo attraversato. La luce come campo elettromagnetico mostra una duplice natura: Ondulatoria Corpuscolare Semplicemente si può dire che i processi in cui la luce viene generata o assorbita sono spiegabili supponendo che la luce sia costituita da particelle (fotoni), mentre la sua propagazione nello spazio e nel tempo è spiegata da un comportamento ondulatorio. Interazione luce-materia Quasi tutti gli oggetti che ci circondano non emettono luce propria: possiamo vederli solo perché riemettono una frazione della luce di qualche sorgente che li investe. Si dice che la luce è RIFLESSA- TRASMESSA – RIFRATTA – DIFFUSA – RIEMESSA PER FLUORESCENZA – ASSORBITA. rifrazione riflessione assorbimento scattering Esistono alcune sostanze capaci di generare la luce. I colori che osserviamo dipendono dalle caratteristiche fisiche e chimiche delle sostanze stesse, e dai processi coinvolti. Alcune sostanze, in alcune circostanze particolari, sono capaci di emettere luce, cioè di produrre delle radiazioni elettromagnetiche tali da essere percepite dai nostri “sensori” naturali, gli occhi. La luce interagisce con la materia e la capacità di percepire i colori e, più in generale, di vedere un oggetto dipende dalle interazioni tra la luce e la superficie di questo oggetto. In particolare la luce bianca, quando colpisce la superficie, di un corpo può essere respinto da esso o penetrare al suo interno. Di solito i due fenomeni avvengono entrambi ma con differente efficacia. Meccanismi di formazione del colore in ceramica Il colore impartito da un metallo ad una determinata struttura cristallina dipende dall’intensità del campo cristallino, ovvero dall’intensità del campo elettrico in cui è immerso lo ione, a su volta determinato dalla natura e dalla disposizione spaziale degli ioni che circondano quello metallico. La colorazione rossa de RUBINO; il colore verde caratteristico del Cr(III) nella struttura del Cr2O3 viene trasformato in rosso grazie al campo cristallino caratteristico del corindone Al2O3 in cui il metallo è immerso. La colorazione blu dello ZAFFIRO: costituito da corindone drogato co Fe(II) e Ti(IV); quando un elettrone viene trasferito dal ferro al titanio portando alla configurazione Fe(III) e Ti (III), si ha assorbimento di 22ev con la produzione di un’intensa colorazione. Strumenti di misura del colore Colorimetro parametri colorimetrici, es. L* a* b* Spettrofotometro spettro di trasmittanza o riflettanza diffusa, da cui sono calcolati i parametri colorimetrici Spazio colore CIE (x,y) Colore CIE L*a*b* PIGMENTO Il termine è di origine latina (pigmentum) Indicava inizialmente un colore nel senso di sostanza colorante; in seguito servì anche ad indicare una decorazione colorata. Nel tardo Medioevo la parola veniva usata per tutti gli estratti di piante e vegetali impiegati per colorare (in questa accezione il termine è ancora in uso in biologia). Il significato moderno di pigmento nasce nel XX secolo: secondo standard accettati la parola pigmento indica una sostanza, consistente di piccole particelle, che è praticamente insolubile nel mezzo disperdente applicato, ed è utilizzata in riferimento alle sue proprietà coloranti, protettive o magnetiche. Sia i pigmenti, sia i coloranti sono “materiali coloranti”. Ciò che distingue i pigmenti dai coloranti organici è il fatto che i primi sono insolubili nei solventi e nei leganti che li contengono, mentre i secondi sono solubili. I PIGMENTI PER CERAMICA o semplicemente “pigmenti” sono solidi inorganici ridotti in particelle che possono essere colorate, nere o bianche, sono fisicamente e chimicamente stabili e non influenzate dal veicolo o substrato in cui sono incorporate. Sono cristalli colorati che vengono dispersi in una matrice vetrosa, in cui sono insolubili, allo scopo, di impartire il colore attraverso una miscela eterogena. A causa della loro solubilità estremamente bassa (sia in acqua sia in acidi e alcali) le loro biodisponibilità e tossicità sono molto basse, pertanto essi costituiscono un pericolo molto ridotto per l’ambiente. I pigmenti per ceramica mantengono la propria struttura reticolare o particellare durante tutto il processo di colorazione. La maggior parte dei pigmenti è prodotta per calcinazione ad alta temperatura di miscele di polveri inorganiche molto fini, come carbonati, silicati, ossidi, ecc. di composti metallici colorati, di composti incolori e di agenti mineralizzanti. In questo modo si formano nuove strutture cristalline stabili. Pigmenti sintetici Sono pigmenti colorati inorganici complessi, vengono industrialmente mediante procedimenti chimici ben definiti: preparati Il metodo più utilizzato prevede la calcinazione di precursori contenenti elementi di transizione – reazione allo stato solido prevedendo l’utilizzo di differenti tipi e quantità di mineralizzatori allo scopo di abbassare la temperatura di di sintesi che può variare tra i 500 ed i 1400°C a seconda dei sistemi. Caratteristiche: Elevato grado di purezza chimica ed uniformità Elevato stabilità termica e chimica per permettere la colorazione dei materiali cotti ad elevate temperature Costi elevati…(richiedono diversi steps di preparazione (selezione delle materie prime, ad elevato grado di purezza, processo termico, macinazione, controllo qualità, correzioni, ecc) Caratteristiche… Proprietà ottiche Saturazione del colore e purezza sono i principali requisiti dei pigmenti. (indice di rifrazione >1,7 per garantire una buona disperisone della luce e una colorazione brillante) Stabilità durante Il processo ceramico I pigmenti subiscono gravi aggressione fisiche e chimiche durante cottura a temperature tra i 1100 ° C ed i 1300 ° C. Il punto di fusione dei pigmenti deve essere superiore alla temperatura di (e> 1700 ° C) cottura. La produzione del pigmento I pigmenti dovrebbero essere prodotti su larga scala per tecnologie a prezzi accessibili con sufficiente uniformità e riproducibilità del colore (dimensione delle particelle dei pigmenti). Salute e sicurezza Aspetti economici Il costo unitario dei pigmenti ceramici è da 10 a 100 volte superiore a quello dei rivestimenti vetrosi e smalti, e 100 a 1000 volte superiore al costo degli impasti ceramici. Classificazione pigmenti Proprietà dei colori Aspetti fondamentali Quando un fotone entra in uno strato sottile di pigmento: Il fotone è assorbito da una particella del pigmento Il fotone è diffuso da una particella del pigmento ll fotone passa attraverso lo strato sottile (si assume che il legante non assorba la radiazione luminosa) Le proprietà ottiche importanti dei pigmenti sono quindi le proprietà di assorbimento e di diffusione della luce. Se l’assorbimento è piccolo rispetto allo scattering, il pigmento è bianco. Se l’assorbimento è molto maggiore dello scattering nell’intera regione del visibile il pigmento è nero. In un pigmento colorato assorbimento e scattering sono selettivi (dipendono cioè dalla lunghezza d’onda) CLASSIFICAZIONE dei pigmenti inorganici Pigmenti bianchi: l’effetto ottico è causato da diffusione non selettiva della luce (esempi: diossido di titanio e solfuro di zinco) Pigmenti colorati: l’effetto ottico è causato da assorbimento selettivo della luce ed anche, in larga misura, da scattering selettivo della luce (esempi: ossidi di ferro rosso e giallo, pigmenti a base di cadmio, pigmenti blu oltremare, giallo cromo, blu cobalto) Pigmenti neri: l’effetto ottico è causato da assorbimento non selettivo della luce (esempi: nero di carbonio, nero a base di ossido di ferro) Composizione chimica Con poche eccezioni i pigmenti inorganici sono ossidi, solfuri, ossidi idrossidi, silicati, solfati o carbonati, e consistono normalmente di particelle ad un solo componente con strutture cristalline ben definite. Pigmenti misti e di substrato, al contrario, consistono di particelle non uniformi o a più componenti. Classe chimica Pigmenti bianchi Pigmenti neri Ossidi ossido di titanio bianco di zinco ossido di zinco nero ad ossido di ferro nero al ferromanganese spinello nero Solfuri solfuro di zinco litopone - Carbonio e carbonati piombo bianco (biacca) nero di carbonio 70 Pr-Zircon 60 Ni-Rutile 50 +b* Pr-Zircon+ V-Zircon V-Baddeleyite 40 CrW-Rutile CrFeZnAlSpinel Uvarovite Eskolaite YAlCrPerovskite 10 0 -a* CrFeZnSpinel Co-Chromite Fe-Zircon Cr-Malayaite Grey Black -10 -20 CadmoseliteGreenockite Cr-Rutile 30 20 GreenockiteCadmoselite +a* Cr-Cassiterite CoAl-Spinel Co-Olivine V-Zircon -b* -30 -30 -10 10 30 50 70 Ceramic Pigments Bindheimite Olivine Spinel Spinel Spinel yellow blue pink blue black Cassiterite Corundum Uvarovite Malayaite Greenockite Rutile Rutile pink green green burgundy orange-red orange tobacco yellow turquoise red yellow yellow yellow red red Zircon Baddeleyite Priderite Pseudobrookite Cerianite Perovskite Pb2Sb2O7 Co2SiO4 MnAl2O4 CoAl2O4 (Fe,Co,Ni) (Fe,Cr,Mn)2O4 (Sn,Cr)O2 (Cr,Al)2O3 Ca3Cr2Si3O12 Ca(Sn,Cr)SiO5 Cd(S,Se) (Ti,Cr,Sb)O2 (Ti,Cr,W)O2 (Zr,Pr)SiO4 (Zr,V)(Si,V)O4 Fe2O3-ZrSiO4 (Zr,V)O2 Ba(Ti,Ni)O3 Fe2TiO5 (Ce,Pr)O2 Y(Al,Cr)O3 Babylonia, 6th century BC Ullmann’s Enzyklopaedie der technischen Chemie, 1929 Stuckert, Farbenzeit. 1934 Harbert, US Patent 1934 Harbert, US Patent 1941 Seabright, US Patent 1947 Viehweger, Sprechsaal 1956 Batchelor, Br Patent 1970 Rademachers, US Pat. 1977 Olazcuaga, CR Ac Sci 1986 Baldi & Dolen, Patent 1995 Struttura dei pigmenti ceramici Structure Spinel Zircon Rutile Corundum Wurtzite Titanite Garnet Olivine Baddeleyite Melting Density System point (°C) (g·cm-3) cubic ~2100 3.6 tetragonal ~1700* 4.6 tetragonal ~1800 4.2 hexagonal ~2050 4.0 hexagonal ~1300 4.8 monoclinic ~1400 4.4 cubic ~1800 3.4 orthorhombic ~1550* 4.4 monoclinic ~2250* 5.7 * incongruent melting Refractive index (mean) 2.1 2.0 2.8 1.8 2.5 1.8 1.9 1.8 2.2 Pigment design DESIRED COLOUR PIGMENT APPLICATION OPTICAL SPECTRUM COLOURING MECHANISM PIGMENT PROCESSING CRYSTAL STRUCTURE CHROMOPHORE IONS Ni-Ti co-doped hibonite (CaAl12O19) ceramic pigments: synthesis, crystal structure and optical properties. www.istec.cnr.it C.Zanelli, M.Dondi, Institute of Science and Technology for Ceramics, CNR-ISTEC Faenza M.Ardit, G.Cruciani Department of Earth Sciences, University of Ferrara S.Borcănescu, C.Păcurariu , I. Lazău Faculty of Industrial Chemistry and Environmental, University of Timișoara, Romania A TRAVEL INTO CERAMIC PIGMENTS MICRONIZING Chiara Zanelli, Magda Blosi, Davide Gardini, Michele Dondi CNR-ISTEC, Istituto di Scienza e Tecnologia dei Materiali Ceramici, Faenza, Italy Gülşen L. Güngör, Alpagut Kara Department of Materials Science and Engineering, Anadolu University, Eskişehir, Turkey SAM, Ceramic Research Center, Eskişehir, Turkey