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Editrice Missionaria Italiana
Via di Corticella, 179/4 – 40128 Bologna
tel. 051.326027 – fax 051.327552 –
www.emi.it Ufficio Stampa: [email protected]
Comunicato Stampa
Cucire la speranza
Rosemary Nyirumbe. La donna che ridà dignità alle bambine soldato
Dal 1 settembre in libreria la storia libro dela suora ugandese
eroe dell’anno Cnn, personaggio 2014 di Time
A settembre suor Rosemary in Italia per un ciclo di incontri a
Pordenonelegge, Verona, Modena, Torino,
Trento, Arezzo, Assisi, Padova
Bologna, 29 agosto 2016 – Una donna «contro» i signori della guerra. Una suora che
ha accolto e riscattato oltre duemila ragazze schiave sessuali di sanguinari miliziani.
Una religiosa che ha «conquistato» gli Stati Uniti per il suo impegno umanitario: nel
2007 l’emittente americana Cnn l’ha inserita tra i suoi «Eroi dell’anno», nel
2014 il settimanale Usa Time l’ha nominata tra le «100 persone più influenti al
mondo».
Cucire la speranza. Rosemary Nyirumbe, la donna che ridà dignità alle bambine
soldato (in libreria dal 1 settembre, prefazione di Toni Capuozzo, Editrice
missionaria italiana, pp. 240, euro 17.50) è il titolo del libro che racconta la vita e
l’impegno di questa coraggiosa suora ugandese.
Una vicenda che è un grande segno di speranza per l’Africa, spesso rappresentata
solo come terra di violenze, mentre Rosemary Nyirumbe è la testimone di una società
civile pronta a guidare il Continente africano su una strada di autonomia: sono oltre
duemila le ragazze che Rosemary (tramite l’educazione e il lavoro) ha «liberato»
dall’Lra, il Lord’s Resistence Army, la milizia del sanguinario Joseph Kony che per
decenni ha insanguinato il Nord Uganda e il Sud Sudan.
Proveniente da una famiglia cattolica, Rosemary già quindicenne decide di diventare
religiosa per dedicarsi ai poveri. Il noto medico missionario Giuseppe Ambrosoli la
vuole come prima assistente in sala parto come ostetrica nell’ospedale di Kalongo,
nel distretto ugandese del West Nilo. In seguito Rosemary si laurea e prende un
master in Etica dello sviluppo all’Università dei Martiri dell’Uganda.
Nel 2001 ecco la svolta: suor Rosemary prende la guida della scuola di Santa
Monica, a Gulu, epicentro delle violenze dell’Lra. Incontrando le ragazze che la
frequentano, scoperchia il dramma di migliaia di bambine rapite, schiavizzate
come oggetti sessuali dai miliziani, brutalizzate per farle diventare a loro volta
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soldati efferati attraverso omicidi, atti di violenza inaudita come l’assassinio di
genitori e fratelli.
Rosemary inizia da lì un lungo e paziente lavoro di accoglienza, recupero, riscatto
personale per queste ragazze: le va a cercare nella savana, mette annunci sulle radio
locali, fa girare il passaparola: a Santa Monica c’è posto e accoglienza per quante
vogliono ricominciare a vivere. A queste ragazze suor Rosemary insegna l’arte di
cucire e di cucinare. La professionalità della scuola di Santa Monica diventa un caso
in Uganda e non solo: oggi le borse prodotte a Santa Monica vengono vendute in
tutto il mondo come pezzi unici di artigianato di lusso; suor Rosemary fonda la
Sister United, azienda per l’esportazione di questi prodotti molto ricercati.
Diversi vip di Hoolywood (come il Premio Oscar Forest Whitaker o Maria Bello di
ER-Medici in prima linea) hanno appoggiato Rosemary Nyirumbe.
Tutto questo non piace a chi vuole usare le giovani per i propri scopi truci: suor
Rosemary viene più volte minacciata e la sua vita è in pericolo. Ma indomita
continua la sua pacifica «battaglia» che la fa conoscere, anche grazie all’associazione
Pros For Africa che l’avvocato americano Reggie Whitten fonda per aiutarla. Grazie
a diversi premi ricevuti la notorietà di suor Rosemary si espande a livello
internazionale: viene invitata in diversi Paesi (Canada, Stati Uniti, Svezia…) per
portare la sua testimonianza, partecipa a diversi talk show negli Usa (come il The
Colbert Report), incontra più volte l’ex presidente Usa Bill Clinton che ne
appoggia l’impegno, la figlia Chelsea le fa visita in Uganda.
Il racconto di Cucire la speranza ci restituisce un’incredibile storia di fiducia,
compassione e solidarietà di una religiosa che opera e si impegna secondo uno slogan
quanto mai efficace: «La fede è meglio praticarla che predicarla».
Il coraggio e l’azione di suor Rosemary sono oggetto del documentario «Seewing
Hope» che sarà trasmesso su Tv2000 a settembre.
GLI INCONTRI
Suor Rosemary Nyirumbe sarà in Italia a settembre su invito dell’Editrice
Missionaria Italiana per una serie di incontri pubblici. Ecco le date: 8 settembre
Verona, 12 settembre Modena, 13 settembre Torino, 14 settembre Vicenza, 15
settembre Riva del Garda (Tn), 16 settembre Pordenone per Pordenonelegge, 18
settembre alla Fraternità di Romena (Ar), 19/20 settembre Assisi (Pg) per
l’incontro Uomini e religioni della Comunità di Sant’Egidio, 21 settembre Verona,
22 settembre Padova.
Informazioni dettagliate su www.emi.it
GLI AUTORI
Reggie Whitten è un avvocato americano, cofondatore di Pros for Africa,
un’associazione no profit che sostiene le attività di suor Rosemary.
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Nancy Henderson, giornalista, ha scritto per diverse testate statunitensi tra cui The
New York Times, The Christian Science Monitor, The Chicago Tribune.
DICONO DI LEI
«Suor Rosemary è indubbiamente la persona
che ha fatto di più per aiutare le vittime dell’Lra»
Chelsea Clinton
«Quella di suor Rosemary è una straordinaria avventura umana»
Toni Capuozzo
«I traumi che suor Rosemary guarisce sono insondabili,
ma la portata del suo amore è senza limiti»
Forest Whitaker, Premio Oscar per L’ultimo re di Scozia
In allegato la copertina del libro.
Contatti per la stampa:
Lorenzo Fazzini
[email protected]
tel. 051/326027
cell. 349/6813006
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