RUOLO DEL MEDICO DI M.G. NEI DISTURBI DEL SONNO
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RUOLO DEL MEDICO DI M.G. NEI DISTURBI DEL SONNO
RUOLO DEL MEDICO DI M.G. NEI DISTURBI DEL SONNO I disturbi del sonno sono molto frequenti in M.G. Fra questi l’ insonnia ne rappresenta il 50% Al Medico di Famiglia si chiede spesso la “soluzione farmacologica” al problema insonnia, prescindendo dalle cause e dalla durata delle terapie farmacologiche, spesso fuori controllo del Medico stesso che tende a prescrivere in modo “passivo”quanto richiesto dal paziente. Così come l’insonnia può indurre stati patologici, alcune malattie croniche possono compromettere la qualità del riposo. In particolare, l’insonnia è stata correlata all’ aumento di: Valori P.A. (Gangwisch 2006, Peppard 2000); indice di massa corporea (IMC) Gangwisch 2005); rischio relativo di diabete di tipo 2 nel sesso maschile (Yaggi 2006); insorgenza di depressione correlata a una modifica dell’attività dell’asse ipotalamo-ipofisi surrene (Peppard 2006). Al Medico di Famiglia viene affidato il compito di migliorare la qualità della vita dei pazienti affetti da disturbi del sonno che fino a non molti anni fa sono stati considerati disturbi in quanto tali o al massimo segno di malattie psichiatriche come ansia e depressione. Da poco tempo si sa della relazione fra disturbi del sonno e malattie cardio e cerebrovascolari, sindrome metabolica, ipertensione arteriosa, ridotta tolleranza glucidica ecc. per cui non è più possibile trattare il disturbo del sonno come sintomo isolato, di scarsa rilevanza sulla salute complessiva dell’individuo. I due documenti congiunti redatti tra AIMS, Associazione Italiana di Medicina del Sonno e SIMG, “Guida pratica per la gestione dell’insonnia” e “Disturbi del sonno e rischio cardiovascolare guida pratica per la medicina generale “, rappresentano la sintesi delle evidenze scientifiche più recenti. Rappresentano il risultato di un impegno sinergico tra Specialisti e MMG che nasce con l’obiettivo di fornire uno strumento di rapida consultazione utile a supportare il MMG nella gestione dei suoi pazienti affetti da disturbi del sonno. Una diagnosi precoce può essere in grado di consentire l’instaurazione di una terapia prima che si manifestino le complicanze, limitando il progredire della disabilità ed eventualmente ritardando l’esordio di patologia cardio e/o cerebro-vascolare. Il ritardo nella diagnosi comporta necessariamente la mancata tempestività nell’instaurare una terapia “ di fondo” efficace, con un impatto molto negativo sulla qualità della vita del paziente e sui costi complessivi per la Società IL MMG può: Raccogliere un’anamnesi che “indaghi” anche il sonno può osservare direttamente e riconoscere i sintomi per porre il sospetto diagnostico delle complicanze relative può inviare allo specialista il paziente con una breve descrizione di eventuali comorbidità e terapie in atto può selezionare il Centro Specialistico di riferimento Condividere le decisioni dello specialista con il paziente (fornire informazioni, motivare il paziente, favorirne l’aderenza terapeutica) Valutare la risposta ai farmaci o agli altri eventuali provvedimenti terapeutici Rilevarne eventi avversi / interazioni