Newsletter n. 4

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Newsletter n. 4
Special project
Newsletter 4
PO F.S.E. Regione Abruzzo 2007-2013, Obiettivo C.R.O. - Asse V Piano Operativo 2007-2008; Codice Identificativo (CIG) n. 0464280FF5
CUP: C59D10000380007
Sommario
01
Dall’Abruzzo alla
Francia: un’occasione di
aggiornamento professionale
sul tema dell’assistenza
familiare.
02
L’assistente familiare
qualificata: aumentano le
possibilità di ottenere una
qualifica spendibile sul
mercato del lavoro.
03
I seminari territoriali di
sensibilizzazione: adattamento
delle metodologie operative
francesi al contesto abruzzese.
04
La valutazione e l’attestazione
delle competenze acquisite in
ambito informale non formale.
05
L’inserimento guidato delle
assistenti familiari.
06
Orientamenti e prospettive
per l’adozione definitiva
del SISTEMA REGIONALE
DEI SERVIZI PRIVATI DI
ASSISTENZA FAMILIARE.
01
Aggiornamento professionale di n. 20 operatori
intermedi abruzzesi presso i partner europei più
virtuosi.
Dall’8 al 12 aprile 2013, presso O.F.R.E. e MENAGE SERVICE di Amiens – Francia,
si è svolto l’aggiornamento professionale degli operatori abruzzesi dei sistemi del
lavoro, della FP e del sociale.
Oltre alla coordinatrice del Progetto Trans Care e ad un funzionario della Regione
Abruzzo, hanno partecipato al tirocinio formativo in Francia:
-
6 operatori sociali di altrettanti Ambiti Sociali regionali;
-
5 operatori della formazione professionale;
-
2 operatori dei Centri per l’Impiego della Provincia di Teramo;
-
3 operatrici sociali di organismi partners del Progetto;
-
1 dirigente ed 1 funzionario della Provincia di Chieti – Settore Lavoro.
Scopo dell’azione era quello di far conoscere agli operatori intermedi abruzzesi
i modelli utilizzati dai partner francesi- O.F.R.E. e MENAGE SERVICE di Amiens
- nella gestione dei servizi privati di assistenza familiare e nei processi di orientamento, selezione, e collocamento delle assistenti familiari. Grazie a questa esperienza i partecipanti hanno appreso quali sono le competenze e le prassi operative
da mettere in gioco per creare in Abruzzo un Sistema regionale dei servizi privati
di Assistenza familiare e quali gli strumenti da “importare” e “trasferire” ai colleghi
nei loro rispettivi contesti di lavoro.
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CUP: C59D10000380007
Sommario
01
Dall’Abruzzo alla
Francia: un’occasione di
aggiornamento professionale
sul tema dell’assistenza
familiare.
02
L’assistente familiare
qualificata: aumentano le
possibilità di ottenere una
qualifica spendibile sul
mercato del lavoro.
03
I seminari territoriali di
sensibilizzazione: adattamento
delle metodologie operative
francesi al contesto abruzzese.
04
La valutazione e l’attestazione
delle competenze acquisite in
ambito informale non formale.
05
L’inserimento guidato delle
assistenti familiari.
06
Orientamenti e prospettive
per l’adozione definitiva
del SISTEMA REGIONALE
DEI SERVIZI PRIVATI DI
ASSISTENZA FAMILIARE.
02
Il Partner francese, al fine di soddisfare tutte le richieste della delegazione abruzzese, ha organizzato un articolato programma di lavoro, della durata di 40 h, grazie al quale è stato possibile conoscere gli aspetti centrali del cosiddetto “modello
francese”, vale a dire:
• i modelli in uso in Francia per la gestione dei servizi privati di assistenza a domicilio: il sistema prestatario e quello mandatario;
• le modalità operative e gli strumenti di orientamento in uso per favorire l’accesso alla professione delle aspiranti assistenti familiari;
• le modalità e gli strumenti di reclutamento per la selezione delle assistenti familiari, con particolare riguardo al modello di selezione per simulazione (MRS - Methode de Recruitement par Simulation) utilizzato presso l’ ANPE (Agence Nationale Pour l’Emploi). Modello questo che prevede una serie di prove pratiche dirette
ad accertare le abilità nello svolgimento dei compiti “tipici” di specifiche professioni e che ha suscitato un grande interesse tra i partecipanti;
• il sistema di certificazione VAE utilizzato per validare le competenze acquisite in
ambito informale non formale e diretto a favorire l’accesso alla qualifica di quanti,
pur non avendo frequentato percorsi formativi strutturati, hanno maturato importanti competenze professionali spendibili sul mercato del lavoro;
• il modello di percorso formativo in uso per la formazione delle assistenti familiari e l’analisi delle diverse passerelle professionali previste per facilitare il passaggio
da un percorso formativo all’altro.
• le modalità di inserimento, accompagnamento e monitoraggio lavorativo utilizzate per le fasce più svantaggiate della popolazione inclusa la rete speciale degli
assistenti familiari - relais ADV - e il forum di discussione.
Al termine dell’esperienza numerosi sono stati gli apprezzamenti espressi dai
partecipanti per l’elevata qualità della formazione, dell’accoglienza e per l’avanzato livello organizzativo dimostrati da O.F.R.E. (agenzia di formazione), MENAGE
SERVICE (associazione per la gestione dei servizi privati di aiuto a domicilio) e
dagli altri organismi francesi coinvolti nell’attività formativa: il POLE EMPLOI (Centro per l’Impiego) del Dipartimento della Somma; il Conseil Général della Regione
Picardia; la FEPEM- Fédération des Particuliers Employeurs de France- Picardie.
Si tratta, infatti, di realtà le cui prassi ed i cui strumenti, proprio per il loro elevato
grado di innovazione, sono state scelte per essere oggetto di trasferimento nelle realtà operative abruzzesi, dove si assiste ad una crescente richiesta di servizi
qualificati nel settore dell’assistenza privata a domicilio.
In estrema sintesi un’esperienza significativa di aggiornamento professionale per
quanti operano in prima linea per l’innalzamento della qualità dei servizi privati a
domicilio e investono per la professionalizzazione di un settore occupazionale in
forte crescita.
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Sommario
01
Dall’Abruzzo alla
Francia: un’occasione di
aggiornamento professionale
sul tema dell’assistenza
familiare.
02
L’assistente familiare
qualificata: aumentano le
possibilità di ottenere una
qualifica spendibile sul
mercato del lavoro.
03
I seminari territoriali di
sensibilizzazione: adattamento
delle metodologie operative
francesi al contesto abruzzese.
04
La valutazione e l’attestazione
delle competenze acquisite in
ambito informale non formale.
05
L’inserimento guidato delle
assistenti familiari.
06
Orientamenti e prospettive
per l’adozione definitiva
del SISTEMA REGIONALE
DEI SERVIZI PRIVATI DI
ASSISTENZA FAMILIARE.
03
La qualita’ dei servizi privati di assistenza familiare
e la sperimentazione del modello di formazione
nella Regione Abruzzo.
“L’assistente familiare è la figura professionale che assiste nelle attività della vita quotidiana un anziano, un adulto o un minore in condizione di non piena autosufficienza, privo cioè di autonomia in modo permanente o temporaneo. L’assistente familiare lavora
presso il domicilio della persona assistita, in situazione di convivenza oppure ad ore, e
si occupa della cura quotidiana della persona e della gestione della casa.
Il lavoro dell’assistente familiare verte principalmente sull’accompagnamento e l’aiuto
delle persone non
totalmente autosufficienti nello svolgimento delle attività ordinarie ed essenziali della
vita quotidiana personale e sociale e nella facilitazione della comunicazione e della relazione di aiuto”.
La continua richiesta di servizi domiciliari di qualità da parte delle famiglie degli assistiti
ha determinato la scelta di incrementare le occasioni di formazione e di introdurre alcune innovazioni nel percorso formativo in uso nella Regione Abruzzo e approvato nella
DGR N. 207 del 2009.
Tra le novità più interessanti si segnalano l’introduzione di un Modulo didattico sulla
“Deontologia professionale”, la suddivisone delle 120 ore di stage in più momenti del
percorso formativo e l’inserimento del “Piano individualizzato dell’assistito” avente, quest’ultimo, lo scopo di incentivare l’assunzione di responsabilità professionale
dell’assistente nei confronti della qualità di vita dell’assistito.
Inoltre, come indicato, accanto all’esigenza di introdurre innovazioni in grado migliorare la qualità della formazione erogata, si è manifestata l’esigenza di incrementare il
numero complessivo delle persone formate, ed è questa la ragione per cui il Progetto
TransCare ha previsto di qualificare almeno 80 assistenti familiari su tutto il territorio
regionale.
La cosiddetta fase formativa di Trans Care è stata avviata il 30 aprile con la pubblicazione dell’Avviso Pubblico per la realizzazione di 4 corsi di formazione (uno per ogni
Provincia abruzzese) per Assistenti familiari con rilascio di qualifica professionale. A seguito di tale avviso, chiusosi il 22 maggio 2013, da tutto il territorio regionale sono pervenute 320 domande di iscrizione, di cui 301 ammesse alla selezione, così suddivise:
•
•
•
•
115 per la provincia di Pescara
70 per la provincia di Chieti
62 per la provincia di L’Aquila
54 per la provincia di Teramo.
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01
Dall’Abruzzo alla
Francia: un’occasione di
aggiornamento professionale
sul tema dell’assistenza
familiare.
02
L’assistente familiare
qualificata: aumentano le
possibilità di ottenere una
qualifica spendibile sul
mercato del lavoro.
03
I seminari territoriali di
sensibilizzazione: adattamento
delle metodologie operative
francesi al contesto abruzzese.
04
La valutazione e l’attestazione
delle competenze acquisite in
ambito informale non formale.
05
L’inserimento guidato delle
assistenti familiari.
06
Orientamenti e prospettive
per l’adozione definitiva
del SISTEMA REGIONALE
DEI SERVIZI PRIVATI DI
ASSISTENZA FAMILIARE.
04
Terminate le selezioni, per determinare le ammissioni ad ogni corso provinciale, è stata
predisposta una graduatoria e le prime 20 allieve e 5 uditrici sono state chiamate a
frequentare le lezioni. Alle allieve è stata anche riconosciuta una indennità di frequenza
pari ad 1 € per ogni ora effettiva di presenza.
I corsi sono iniziati il 10 giugno 2013 presso le sedi di Vasto (per la provincia di Chieti), di
Avezzano (per la provincia de L’Aquila), di Pescara e di Teramo.
La fase di stage è stata avviata al raggiungimento delle 100 ore di corso, mentre la conclusione dei quattro percorsi formativi è avvenuta ad ottobre 2013.
Al termine delle lezioni d’aula e delle attività di stage le allieve hanno sostenuto un esame finale per ottenere la qualifica di assistente familiare.
Le innovazione apportate dal Progetto TransCare, rispetto al modello previsto nella delibera regionale, sono state dirette per lo più a flessibilizzare, personalizzare e professionalizzare l’iter formativo.
Sono state infatti introdotte:
• la possibilità, tramite il meccanismo delle Unità Formative Capitalizzabili, di acquisire
la qualifica anche a chi richiede di frequentare solo una parte del percorso formativo
poiché ha maturato in una precedente esperienza formativa le altre conoscenze richieste per l’accesso all’esame;
• un modulo professionalizzante sul codice deontologico tradotto dal modello francese;
• la possibilità di avviare lo stage formativo al termine delle prime 100 ore di formazione in aula e di “spalmarle”, come previsto nel modello francese, lungo tutta la durata
della formazione, secondo tale suddivisione:
a) 40 ore presso una struttura (RSA, RA);
b) 40 ore presso una famiglia;
c) 40 ore per lo studio di un caso specifico da seguire secondo un “piano individualizzato”, presso una struttura residenziale o presso una famiglia.
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Sommario
01
Dall’Abruzzo alla
Francia: un’occasione di
aggiornamento professionale
sul tema dell’assistenza
familiare.
02
L’assistente familiare
qualificata: aumentano le
possibilità di ottenere una
qualifica spendibile sul
mercato del lavoro.
03
I seminari territoriali di
sensibilizzazione: adattamento
delle metodologie operative
francesi al contesto abruzzese.
04
La valutazione e l’attestazione
delle competenze acquisite in
ambito informale non formale.
05
L’inserimento guidato delle
assistenti familiari.
06
Orientamenti e prospettive
per l’adozione definitiva
del SISTEMA REGIONALE
DEI SERVIZI PRIVATI DI
ASSISTENZA FAMILIARE.
05
Adattamento modelli e trasferimento competenze
Si è svolto dal 12 al 19 luglio 2013 il ciclo di seminari organizzati dalla Akon Service,
ente capofila nel Progetto Transcare, diretto a far conoscere, a tutti i componenti
della rete di collaborazione regionale, le attività svolte fino luglio 2013 nell’ambito
del progetto TransCare. Durante i seminari è stato illustrato come le sperimentazioni progettuali intendono innovare i sistemi della formazione professionale, del
collocamento e dei servizi sociali abruzzesi nella gestione della crescente richiesta di prestazioni assistenziali domiciliari qualificate e del conseguente incremento occupazionale. Gli incontri si sono svolti presso le sedi provinciali di Chieti,
(12/07), L’Aquila (15/07), Pescara (18/07/) e Teramo (19/07) ed hanno coinvolto
i decisori delle 4 istituzioni provinciali (Assessori alle politiche del lavoro e del sociale, le Consigliere di Parità ed i Dirigenti di settore), gli operatori della formazione
professionale, dei sistemi del collocamento, dei servizi sociali, le corsiste frequentanti i 4 corsi per assistenti familiari avviati nell’ambito del progetto e tutti gli attori
regionali che hanno inteso assumere un ruolo attivo nella promozione e nell’implementazione dei modelli di orientamento/selezione/formazione/inserimento
lavorativo delle assistenti familiari.
Le tematiche trattate durante i seminari e le relative innovazioni presentate sono
state le seguenti:
• la banca dati regionale “inFamiglia” delle assistenti familiari, rinnovata allo scopo di facilitare ulteriormente l’incrocio domanda/offerta ed in cui sono attualmente iscritti quasi 3000 assistenti familiari e più di 1000 famiglie,
• le buone prassi individuate in Francia per la gestione del mercato dei servizi
privati di cura a domicilio ed il loro adattamento alla realtà abruzzese;
• i modelli di orientamento/selezione/collocamento elaborati nell’ambito di Trans
Care e da adottare nella Regione Abruzzo;
• le schede di accertamento delle competenze in fase di orientamento, dirette a
valutare le competenze possedute di quanti intendono accedere alla professione
di assistente familiare;
• le misure di accompagnamento al collocamento per la gestione dei primi ingressi in famiglia dell’assistente familiare e da attivare, su richiesta del datore di lavoro,
nella fase di inserimento lavorativo;
• le modifiche all’iter formativo per il conseguimento della qualifica regionale di
assistente familiare aventi lo scopo di individualizzare e flessibilizzare il processo
di formazione;
• la proposta di istituire gli incentivi alla regolarizzazione dei rapporti di lavoro
con la formula della dote lavoro alla badante disoccupata che, secondo stime fatte
e in base all’analisi del fenomeno del badantato, accrescerebbero l’occupazione
regolare in questo settore e darebbero sollievo alle tante famiglie che non riescono a fare fronte agli impegni economici presi per remunerare la propria badante/
assistente familiare.
I lavori dei quattro seminari si sono chiusi con la prospettiva di istituire un tavolo
di concertazione regionale in cui definire come mettere a sistema le tante sperimentazioni avviate. Soddisfazione è stata espressa da parte di tutti i partecipanti,
soprattutto degli operatori intermedi, per i quali gli strumenti di lavoro elaborati
e forniti grazie al progetto Trans Care consentono di dare risposte concrete a famiglie e aspiranti lavoratori nel settore dell’assistenza a domicilio. Grazie ad essi
viene infatti facilitato l’accesso alla professione di persone realmente motivate e si
innalza la qualità dei servizi offerti alle persone assistite.
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01
Dall’Abruzzo alla
Francia: un’occasione di
aggiornamento professionale
sul tema dell’assistenza
familiare.
02
L’assistente familiare
qualificata: aumentano le
possibilità di ottenere una
qualifica spendibile sul
mercato del lavoro.
03
I seminari territoriali di
sensibilizzazione: adattamento
delle metodologie operative
francesi al contesto abruzzese.
04
La valutazione e l’attestazione
delle competenze acquisite in
ambito informale non formale.
05
L’inserimento guidato delle
assistenti familiari.
06
Orientamenti e prospettive
per l’adozione definitiva
del SISTEMA REGIONALE
DEI SERVIZI PRIVATI DI
ASSISTENZA FAMILIARE.
06
Sperimentazione dei modelli di selezione,
orientamento e collocamento: percorsi di
orientamento e selezione per assistenti familiari
Il 30 settembre 2013 si sono chiusi i termini dell’avviso pubblico per l’ammissione
a partecipare di 200 donne abruzzesi ai Percorsi sperimentali di orientamento e
selezione di aspiranti Assistenti Familiari nell’ambito del progetto Speciale “Trans
Care”. Le richieste pervenute da tutta la regione nel periodo in cui è rimasto aperto
l’avviso - dal 30 luglio al 30 settembre 2013 - sono state 394 (51 dalla provincia
dell’Aquila, 72 da quella di Pescara, 144 dalla provincia di Teramo e 127 dalla provincia di Chieti) a dimostrazione di un interesse sempre crescente verso la figura
dell’Assistente Familiare.
Scopo dell’azione progettuale è stato quello di valutare ed attestare le competenze professionali acquisite dalle assistenti familiari in ambito informale e non
formale attraverso la somministrazione di questionari e colloqui con orientatori
qualificati dei CPI regionali, utilizzando strumenti sperimentali frutto del confronto
con altre realtà europee.
Delle 379 domande ammissibili pervenute sono state selezionate le prima 50 per
ciascuna delle 4 province. Le candidate ammesse sono state convocate presso i
rispettivi Centri dell’Impiego territoriali per partecipare alle attività di orientamento. Il loro nominativo è stato inserito nella Banca dati regionale “inFamiglia” dove
sono registrate anche le richieste delle famiglie e dei singoli cittadini che cercano
assistenti familiari.
Ciò è stato possibile perché da vari anni si lavora all’istituzione di un SISTEMA
REGIONALE DI ASSISTENZA FAMILIARE che, tra le altre cose, ha previsto l’attivazione su tutto il territorio regionale di sportelli informativi – PUNTI DI ACCESSO – aventi il compito di facilitare l’incrocio domanda/offerta di lavoro tra quanti
stanno cercando un’assistente familiare per accudire un proprio familiare non autosufficiente e quanti intendono offrire la propria professionalità nell’assistenza
privata a domicilio.
E sempre nell’ottica di radicare una rete d’intervento istituzionale che fronteggi il
fenomeno del badantato, è stata realizzata la campagna di sensibilizzazione “Vivere bene in famiglia si può” che ha proprio lo scopo di far conoscere la rete dei
42 sportelli regionali presenti nei Centri per l’Impiego delle 4 province abruzzesi,
negli Enti d’Ambito Sociale, nelle Associazioni di categoria e nei Sindacati. Nella
campagna vengono illustrati anche quali servizi vengono offerti nei singoli Punti
di Accesso:
• l’accoglienza e l’informazione ai cittadini sui servizi di assistenza familiare privata;
• la consulenza personalizzata per quanti intendono svolgere la professione di
assistente familiare;
• l’informazione sulla tipologia di lavoro e di contratto;
• il sostegno alle famiglie ed ai singoli cittadini nella ricerca dell’assistente familiare rispondente alle proprie esigenze di assistenza;
• la facilitazione dell’incrocio tra domanda ed offerta di lavoro attraverso l’utilizzo
della Banca Dati regionale dei servizi privati di cura in cui sono state inserite le
offerte di lavoro delle aspiranti assistenti familiari e la domanda di lavoro da parte
delle famiglie/assistiti;
• l’offerta di un supporto per la regolarizzazione dei rapporti di lavoro.
• l’offerta di un servizio di mediazione al lavoro diretto a facilitare la relazione tra
famiglia/assistito ed assistente familiare.
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Dall’Abruzzo alla
Francia: un’occasione di
aggiornamento professionale
sul tema dell’assistenza
familiare.
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L’assistente familiare
qualificata: aumentano le
possibilità di ottenere una
qualifica spendibile sul
mercato del lavoro.
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I seminari territoriali di
sensibilizzazione: adattamento
delle metodologie operative
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Inserimento guidato assistenti familiari
qualificate
Nell’ambito del progetto Trans Care sono stati avviati, a partire da settembre 2013,
i percorsi d’inserimento lavorativo guidato delle assistenti familiari formate.
I percorsi guidati prevedono le seguenti azioni:
• Inserimento nella Banca dati “inFamiglia” delle aspiranti lavoratrici;
• Analisi delle offerte di lavoro: individuazione di famiglie, anziani, servizi sociali
pubblici e privati che richiedono personale avente competenze specifiche nel settore della cura e dell’assistenza domiciliare;
• Avvio del processo d’inserimento;
• Erogazione, su richiesta del datore di lavoro, del Servizio di mediazione al lavoro
avente lo scopo di facilitare l’ingresso in famiglia, di monitorare il primo mese di
lavoro delle assistenti familiari, di favorire il successo degli inserimenti lavorativi. Il
Servizio viene erogato da tutor di mediazione al lavoro che svolge il ruolo di facilitatore della comunicazione tra le parti e si pone come punto di riferimento per la
soluzione di ogni problematica o conflitto riguardante il rapporto di lavoro.
I percorsi d’inserimento lavorativo vengono realizzati con l’ausilio di una serie di
strumenti operativi (registro presenze, registro colloqui, piano individualizzato,
diario di bordo, quaderno dei rischi) raccolti nella cassetta degli attrezzi denominata “KIT OCCUPA” elaborata per agevolare il monitoraggio del lavoro delle assistenti familiari e migliorare la qualità della vita degli assistiti.
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sul tema dell’assistenza
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Orientamenti e prospettive
per l’adozione definitiva
del SISTEMA REGIONALE
DEI SERVIZI PRIVATI DI
ASSISTENZA FAMILIARE.
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Tavolo di confronto regionale: IL SISTEMA REGIONALE DEI SERVIZI PRIVATI DI ASSISTENZA FAMILIARE: sperimentazioni, orientamenti e
prospettive.
Il 22 dicembre 2013, presso il Centro Congressi dell’ex Aurum a Pescara si è tenuto
un tavolo di confronto regionale dal titolo “IL SISTEMA REGIONALE DEI SERVIZI
PRIVATI DI ASSISTENZA FAMILIARE. Sperimentazioni, orientamenti e prospettive”.
L’evento è stata un’occasione per presentare i risultati del Progetto Speciale
TransCare e per aprire un confronto tra i rappresentanti delle varie istituzioni regionali coinvolte nella sperimentazione diretto a valutare le prospettive di messa a
sistema di questa importante esperienza regionale di regolamentazione del fenomeno dell’assistenza familiare.
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delle metodologie operative
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Orientamenti e prospettive
per l’adozione definitiva
del SISTEMA REGIONALE
DEI SERVIZI PRIVATI DI
ASSISTENZA FAMILIARE.
09
ALCUNI RISULTATI DEL PROGETTO TRANSCARE
- N. 1 Accordo di Cooperazione sottoscritto e N.1 Piano d’azione Transnazionale
realizzato in collaborazione con organismi di N. 8 Paesi europei: Belgio, Bulgaria,
Francia, Grecia, Olanda; Polonia, Portogallo, Romania per individuare le migliori
prassi esistenti a livello europeo in tema di regolamentazione dei Servizi privati di
Assistenza familiare e conoscere nel dettaglio i modelli di orientamento, formazione, collocamento e valorizzazione delle competenze delle assistenti familiari in
uso nei sistemi della formazione, dell’orientamento e del collocamento europei;
- N.1 Modello di regolamentazione del mercato dei servizi privati di assistenza familiare adattato al contesto abruzzese ed un modello di selezione, orientamento,
formazione e collocamento specifico per le assistenti familiari;
- N. 55 enti e organismi abruzzesi coinvolti attivamente nella governance del progetto (Province, Ambiti Sociali, Organizzazioni sindacali, Associazioni datoriali, Associazioni di volontariato);
- N.20 operatori regionali dei sistemi del lavoro, del sociale e della formazione
FFPP aggiornati ad Amiens (Francia) sul modello in uso in questo Paese per la
gestione dei servizi privati di assistenza familiare;
- N.15 operatori regionali dei CPI aggiornati sull’utilizzo degli strumenti di orientamento e di rilevazione delle competenze acquisite in ambito informale non formale dalle assistenti familiari;
- N.320 domande pervenute da donne per frequentare il Corso con rilascio della
qualifica di “Assistente familiare”;
- N.100 allieve ammesse a frequentare i corsi di formazione professionale per assistenti familiari.
- N.75 hanno superato positivamente l’esame finale e conseguito la qualifica professionale.
- N.393 aspiranti assistenti familiari (50 dalla Provincia dell’Aquila, 72 dalla Provincia di Pescara, 144 dalla Provincia di Teramo e 127 dalla Provincia di Chieti) hanno
presentato domanda per accedere alla sperimentazione dei percorsi di orientamento e selezione specificatamente ideato per assistenti familiari dalla scrivente
RTI e sperimentato in collaborazione con tutti i CPI abruzzesi;
- N.200 donne hanno sperimentato il percorso di orientamento/accertamento
delle competenze per assistenti familiari. Il superamento della prova dà diritto alle
donne di avere una certificazione delle competenze possedute e di accedere alla
Banca Dati dei Servizi privati di Assistenza Familiare. - N.41 operatori intermedi
(servizi sociali, CPI, associazioni di volontariato, sindacati) sono stati formati/aggiornati per attivare e gestire un Punto di Accesso e per fruire della Banca Dati
regionale dei Servizi privati di Assistenza familiare;
- N.42 Punti di accesso ai Servizi privati di Assistenza familiare attivati su tutto il
territorio regionale e presso i quali possono rivolgersi sia le famiglie per richiedere
l’assistente familiare che le aspiranti lavoratrici per richiedere lavoro come assistenti familiari.
- N.2.982 assistenti familiari iscritti nella Banca dati dei Servizi privati di Assistenza Familiare per offrire il proprio lavoro assistenziale;
- N. 1.103 famiglie/assistiti iscritti nella Banca dati dei Servizi privati di Assistenza
Familiare per richiedere l’assistente familiare.