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Genere e media:
dal monitoraggio alle buone pratiche
Claudia Padovani
SPGI & CIRSG – Università di Padova
[email protected]
Trento, 28 ottobre 2015
Lo sguardo sui media
Dobbiamo studiare e capire i media perché essi sono diventati
strumenti centrali nelle nostre società: non possiamo sottrarci
ai media poiché essi toccano ogni aspetto della nostra
quotidianità.
Ne dobbiamo comprendere i meccanismi e le logiche poiché
essi ormai condizionano la nostra capacità di “dare senso al
mondo”.
E dobbiamo tener conto del fatto che non siamo solamente
osservatori esterni di questa realtà: li capiamo perché (e per
come) ne siamo parte, li utilizziamo attraverso la condivisione
dei significati che essi consentono.
(Roger Silverstone 1999)
Lo sguardo sui media
“it matters profoundly what and who gets
represented, what and who regularly and routinely
gets left out; and how things, people, events and
relationships are represented. What we know of
society depends on how things are represented to us
and that knowledge in turn informs what we do and
what policies we are prepared to accept”
(Stuart Hall 1986)
Genere e media:
40 anni di iniziative internazionali
e mobilitazioni
Mexico City 1975
Nairobi 1980
Copenhagen 1985
Pechino 1995
Millennium Development
Goals 2000
Ginevra 2003
Tunisi 2005
Sustainable Development
Goals 2015
2015: Pechino +20
Genere e media:
problemi glocali
libertà di
espressione &
accesso
pluralismo &
diversità
immagini &
stereotipi
professionalità
& ruoli
tecnologie &
linguaggi
Section J
Piano di Azione Pechino 1995
Obiettivo strategico J.1 – Aumentare la
partecipazione e l’accesso delle donne
all’espressione e al decision-making nei e
attraverso i media e le nuove tecnologie della
comunicazione.
Obiettivo strategico J.2 – Promuovere una
rappresentazione bilanciata e non
stereotipata delle donne nei media.
2015 Pechino+20: genere e media
• L’impegno europeo: EIGE
Monitoring the Beijing Platform for Action
• L’impegno internazionale: UNESCO
A Global Alliance for Media and Gender
Lo sguardo sui media: Section J.1
• M. Gallagher per UNESCO (1987) Women and Media Decisionmaking: The Invisible Barriers
• M. Gallagher (1995) An Unfinished story: Gender patterns in
media employment (43 paesi) su occupazione e management
(30% the average )
• G. Robinson (2005) Gender, Journalism and Equity: Canadian,
U.S. and European Perspectives su eguaglianza di genere in
televisioni e newsrooms in Canada, US e Europa
• C. M. Byerly per IWMF (2011) Global report on the Status of
Women su occupazione, management e pay gap (59
paesi)(Women were close to parity with men in most occupational roles
in a number of European nations, particularly the Eastern and Nordic
regions)
Women in decision-making
EIGE Report 2013
Review of the implementation of the Beijing Platform for
Action in the EU Member States: Women and the Media
Advancing gender equality in
decision-making in media
organizations
28 paesi, 99 organizzazioni dei media, focus su:
• donne in posizione di leadership
• politiche e meccanismi adottati dai media
• monitoraggio contenuti
• esempi di buone pratiche
Donne e uomini nelle posizioni di
leadership nei media europei
Chief Executive Officer (strategy)
14.4
Deputy Board position: L1
85.6
21.2
78.8
Board member (excluding CEO and deputies): L1
26.1
73.9
TOTAL for L1 (strategy)
24.4
75.6
Chief Operating Officer (operations): L2
18.2
Other Operational Managers: L2
81.8
30.3
69.7
Heads of Directorate/Unit: L3
34.9
65.1
Heads of Department: L4
35.0
65.0
TOTAL for L2-4 (operations)
33.1
66.9
TOTAL for all Levels
30.4
0.0
Women
10.0
20.0
Men
69.6
30.0
40.0
50.0
60.0
70.0
80.0
90.0 100.0
La distribuzione per settore
7.1
Chief Executive Officer (strategy)
57.1
3.6
Deputy Board position: L1
46.4
50.0
4.2
Board member (excluding CEO and deputies): L1
38.8
4.3
TOTAL for L1 (strategy)
57.0
39.5
56.3
14.3
Chief Operating Officer (operations): L2
50.0
35.7
2.2
Other Operational Managers: L2
42.7
3.4
Heads of Directorate/Unit: L3
39.7
4.9
Heads of Department: L4
0.0
10.0
Private Sector
58.8
39.6
3.9
TOTAL for all Levels
56.7
39.6
20.0
30.0
Public Sector
40.0
55.1
56.9
36.3
3.7
TOTAL for L2-4 (operations)
Mixed
35.7
56.6
50.0
60.0
70.0
80.0
90.0
100.0
Donne e uomini nei boards dei media europei
L’adozione di codici di condotta,
politiche e misure interne
Equality awareness training for staff
Leadership/management training for women
Trainee positions for women
Equality/Diversity Officer
Equality/Diversity Department
Harassment Advisors
Policy on parental leave
Policy on paternity leave
Policy on maternity leave
Dignity at work policy
Policy on sexual harassment
Committee responsible for (monitoring)…
External code of conduct (general)
Equality opportunities/diversity policy
Gender Equality policy/code of conduct
Code Of conduct (mentions gender)
9.1
6.1
3.0
13.1
9.1
5.1
1.0
15.2
17.2
19.2
23.2
15.2
5.1
19.2
14.1
11.1
0
10
Percentage of Adoption
20
30
40
50
60
70
80
90
100
Lo sguardo sui media: Section J.2
Il Global Media
Monitoring Project
GMMP
GMMP: gli obiettivi
• Mappare la rappresentazione delle donne
nell’informazione a livello mondiale
• Creare maggiore consapevolezza sui/nei media sul
loro ruolo nella costruzione dei ruoli sociali di
uomini e donne
• Costruire solidarietà fra gruppi attivi su questioni di
genere e comunicazione nel mondo
• Sviluppare uno strumento di ricerca utilizzabile
anche dalle organizzazioni di base
• Sviluppare competenze di monitoraggio dei media a
livello internazionale
GMMP: dentro le notizie
• La rappresentazione di donne e uomini come
soggetti dell’informazione;
• Le caratteristiche e rispettive responsabilità di
giornaliste e giornalisti e reporters
• Contenuto delle notizie, centralità femminile,
stereotipi e ineguaglianza nell’informazione
• Pratica giornalistica, in relazione alla possibilità di
superare gli stereotipi
20 anni di GMMP
• Le donne sono drammaticamente sottorappresentate nelle
notizie (1995: 17% - 2005: 21% - 2010: 24% - 2015: …)
• Come autorità o esperte le donne non appaiono quasi mai
nell’informazione (2005: 17% - 2010: 20% - 2015: …)
• Mentre cresce la loro presenza come espressione
dell’opinione popolare, anonima (2005: 34% - 2010: 44% 2015: …)
• Il punto di vista delle donne è raramente presentato sulle
questioni che dominano l’agenda del media: politica ed
economia (2005: 14% e 20% - 2010: 19% e 20% - 2015: …)
• Le notizie che sottolineano discriminazioni nei confronti delle
donne sono praticamente inesistenti (2005: 4% - 2010: 6% 2015: …)
Global Media Monitoring Project 2015
Italia
NETWORK ITALIA
Il network italiano ha coinvolto oltre 100 persone a titolo di monitors, molte riunite in gruppi
presso sedi accademiche, altre partecipanti a titolo individuale.
ENTE/ISTITUTO
PERSONA DI RIFERIMENTO
Università di Bologna
Saveria Capecchi
Università della Calabria
Giovanna Vingelli
Università di Genova
Valeria Ottonelli e Mariella Pasini
Università di Padova
Claudia Padovani
Università di Roma, La Sapienza
Milly Buonanno
Università di Roma, Roma Tre
Elisa Giomi
Università di Torino
Marinella Belluati
Università di Trento
Elena Pavan
Cooperativa Il Sestante (Treviso)
Claudia Ceccarello
Osservatorio di Pavia
Monia Azzalini
(Giornaliste)
Elena Mattiuzzo, Valeria Vilardo
METODOLOGIA E CAMPIONE DI ANALISI
Analisi quantitativa e qualitativa di 1 giornata campione: il 25 marzo 2015
STAMPA (7)
RADIO (4)
TV (4)
INTERNET (8)
TWITTER (8)
Corriere della sera
Radio Rai 1
Rai 1
www.repubblica.it
@corriere.it
Il Gazzettino
Radio 105
Rai 2
www.corriere.it
@fattoquotidiano
Il Messaggero
Radio Deejay
Canale 5
www.gazzetta.it
@ilpost
Il Sole 24 ore
Radio RTL 102.5
La7
www.ilfattoquotidiano.it
@sole24ore
La Repubblica
www.ilsole24ore.com
@Gazzetta.it
La Stampa
www.lastampa.it
@repubblica.it
QN Il Resto del Carlino
www.ilgiornale.it
@la_stampa
www.huffingtonpost.it
@SkyTG24
AGENDA DEL 25 MARZO 2015
La giornata del 25 marzo 2015 è stata dominata dalla notizia del disastro aereo della
Germanwings.
Altre questioni hanno però trovato spazio sui media italiani:
• La riforma di legge sulla corruzione: un nuovo disegno di legge è stato discusso dal Senato italiano;
• I conflitti intestini al partito politico Forza Italia, che mettevano a rischio l’occasione di riunificare il partito: Raffaele Fitto
(ex presidente della regione Puglia) ha attaccato il cosiddetto “cerchio magico”
• Operazione anti-terrorismo a Torino guidata dalla DIGOS di Brescia che ha portato alla cattura di due uomini albanesi (zio e
nipote) e un italiano di origine marocchina. Facevano parte di un gruppo terroristico collegato all’ISIS
• Rapimento di massa in Nigeria. A Boko Haram sono state uccise cinquanta persone
• Conflitto fra Shiiti e Sunniti nello Yemen, dove i ribelli Shiiti hanno assediato una città
• Inchiesta “Mafia Capitale”: Maurizio Venafro (capo di gabinetto della Regione Lazio) si dimette dopo aver scoperto di
essere sotto inchiesta
• Processo Ruby Ter: la giovane ragazza marocchina Ruby era tornata ad Arcore a dicembre, commutando il proprio cellulare
per non essere localizzata
• Omicidio di Meredith Kercher: attesa per il 27 marzo la sentenza finale contro i supposti responsabili dell’assassinio,
Samantha Knox e Raffaele Sollecito
• Ciro Esposito, il fan della squadra di calcio del Napoli ucciso da un neofascista romano, è morto dopo due mesi di agonia
• Rapina a Napoli: arrestati due criminali
• Omicidio di una coppia a Pordenone (zona Nord-Est)
• Angelina Jolie ha rivelato di aver rimosso le ovaie per prevenire il cancro
RISULTATI PRELIMINARI
Chi fa notizia?
A far notizia sono soprattutto gli uomini, nei vecchi come nei nuovi media.
Base: 603 persone
RISULTATI PRELIMINARI
Qual è il media più inclusivo per le donne?
I siti d’informazione online – che sono i media complessivamente più “popolati” – sono
i più inclusivi per le donne.
Nota: fra parentesi i dati di base (totale persone)
RISULTATI PRELIMINARI
Quando le donne fanno notizia?
Le donne sono sotto-rappresentate (rispetto agli uomini) soprattutto nelle notizie di
politica ed economia, nei media tradizionali così come in Internet e Twitter.
Base
Base
29
54
123
15
128
148
35
77
274
134
14
17
RISULTATI PRELIMINARI
Quanto le notizie sono focalizzate sulle donne?
Poco: su 419 notizie, le donne sono centrali nell’11% dei casi.
È Internet il media con il maggior numero di notizie focalizzate sulle donne.
RISULTATI PRELIMINARI
Quali ruoli per le donne?
In tutte le categorie le donne sono minoritarie rispetto agli uomini; tuttavia registrano valori sopra la
media (24%) fra i narratori di esperienza personale, ma anche fra i protagonisti delle notizie. Continuano
a essere minoritarie fra i numerosi portavoce e anche fra gli esperti.
Base
10
204
117
49
520
36
*Manca Twitter perché la variabile non è stata rilevata
Nota: dal grafico sono esclusi 10 casi con ruoli “non determinabili”
RISULTATI PRELIMINARI
Stiamo (almeno) migliorando?
Sì, ma il processo è troppo lento!
Nota: il confronto riguarda soltanto i media tradizionali: stampa, radio e TV
Genere e media:
dal monitoraggio alle buone pratiche
Oltre il GMMP
• Malta 2004: Comitato di consulenza sulle questioni di genere dell’Autorità di
•
•
•
•
•
radiotrasmissione ha utilizzato i risultati del GMMP per sviluppare Linee Guida
per l’informazione.
Giamaica 2010: il Direttore esecutivo della Commissione di Broadcasting ha
evidenziato l’utilità del Rapporto GMMP per lo sviluppo di politiche dei media,
particolarmente in relazione agli standard di contenuto nella appresentazione
delle donne.
Senegal: l’Inter-African Network for Women, Media, Gender and
Development (FAMEDEV) applica la metodologia del GMMP nello svolgimento
di seminari formativi nell’Africa Occidentale.
Argentina 2010: il Rapporto GMMP ha favorito la costituzione di una rete
nazionale di giornalisti per la promozione di media impegnati sulle questioni
di genere.
Italia 2010 e 2015: l’Osservatorio di Pavia conduce un Global Media
Monitoring Project sulle TV locali
Italia 2011: l’Osservatorio di Pavia applica la metodologia GMMP per
l’Osservatorio Europeo sulle Rappresentazioni di Genere
Buone pratiche dentro ai media
•
•
•
•
•
•
Österreichische Rundfunk (ORF) - Austria
Yleisradio (Yle) – Finlandia
British Broadcasting Corporation (BBC) - UK
Ariadna - Romania
Corriere della Sera – Italy
Women in the media (VidM) - Olanda
Buone pratiche promosse/monitorate dalle
istituzioni
L’impegno di EIGE:
una mappatura e
una banca dati sulle buone pratiche su
Media e Genere in Europa
L’impegno del Consiglio d’Europa:
Handbook on Recommendation
CM/Rec(2013)1 of the Committee of
Ministers of the Council of Europe on gender
equality and media
… e in Italia?
• Premio Immagini Amiche
• Disegno di legge Comitato Immagine
Differente
• Ordine dei Giornalisti: Tutt’altro genere di
informazione
• Gi.U.L.iA: Donne, grammatica e media e il
progetto della Guida delle esperte
verso una alleanza globale
le organizzazioni
dei media
le istituzioni
e le amministrazioni locali
l’accademia
www.womenandmedia.eu
le organizzazioni
della
società civile