messico - Mercati a confronto
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MESSICO Informazioni Generali Gli Stati Uniti Messicani (Messico) (in Spagnolo: Estados Unidos Mexicanos, México) sono uno Stato Federale dell'America settentrionale. Confinano a nord con gli Stati Uniti d'America e a sud-est con il Guatemala e il Belize, si affaccia sull'Oceano Pacifico a ovest e sul Golfo del Messico e sul Mar dei Caraibi a est. È il Paese più settentrionale dell'America Latina e costituisce la più grande e la più popolata Nazione ispanofona del mondo. Superficie: 1.964.375 kmq Capitale: Città del Messico (17,8 milioni di abitanti) Altre città principali Guadalajara: 3,7 milioni di abitanti Monterrey: 3,2 milioni di abitanti Popolazione: 107,5 milioni di abitanti (stima a metà 2006 del Consejo Nacional de Población) Clima: Tropicale al sud, temperato sugli altipiani, secco a nord. Lingua: La lingua ufficiale del Paese è lo spagnolo, tuttavia sono parlate più di 60 lingue indigene. Moneta: La moneta ufficiale del Messico è il Pesos (Ps) - tasso di cambio medio mensile settembre 2007: 15,3312 Ps per 1 euro; - tasso di cambio medio annuale 2006: 13,6943 Ps per 1 euro. Sistema politico Il Messico è una Repubblica Federale, composta da 31 Stati federati, più il Distretto Federale della capitale (Mexico City). Gli Stati si dividono allo stesso tempo in municipalità. Ogni Stato ha un Governatore che è eletto per un periodo di sei anni, ha una propria legislatura locale ed un proprio regime fiscale, anche se a livello nazionale dipendono dalle Leggi federali e dalla Legge costituzionale. I Presidenti municipali sono eletti ogni tre anni. È in vigore un sistema di Governo presidenziale, in cui il Congresso è costituzionalmente molto forte. Il Presidente è eletto per sei anni e non può essere rieletto; a lui spetta il compito di nominare i componenti del gabinetto, “Gabinete politico”. Il Congresso è organizzato in forma bicamerale. I 128 membri del Senato sono eletti per 6anni: 64 sono eletti con il sistema maggioritario, 32 con il sistema minoritario e 32 con il sistema proporzionale. La Camera dei Deputati è, invece, composta da 500 membri eletti per tre anni (300 membri sono eletti con il sistema maggioritario e i 200 restanti con il sistema di rappresentanza proporzionale). Presidente: Felipe Calderòn del PAN, in carica dal 1° dicembre 2006. Governatore della Banca Centrale: Guillermo Ortiz Martínez. Partiti Politici Al governo è il partito di centro-destra "Partido Acciòn Nacional". All’opposizione: Partido de la Revoluciòn Démocratica(PRD), Partido Revolutionario Institucional(PRI), Partido Verde Ecologista de México (PVEM), Convergencia, Partido del Trabajo (PT), Partido Nueva Alianza (Panal), Alternativa. Principali indicatori economici Indicatore PIL a prezzi correnti (bn Pesos) Tasso di crescita reale (%) Inflazione (%) Bilancia commerciale (bn US$) Esportazioni Importazioni Saldo Tasso di cambio Peso/US$ (media annuale) Debito estero (bn US$) Riserve internazionali, escluso oro (bn US$) 2005 8.366,2 2,8 4,0 2006 9.155,5 4,8 3,6 2007 9.609,8 2,9 3,9 214,2 221,8 -7,6 10,90 167,2 74,1 250,3 256,1 -5,8 10,90 164,8 76,3 263,7 277,6 -13,9 11,01 169,1 81,1 Fonte: EIU, Economist Intelligence Unit: Country Report, ottobre 2007. Rischio paese Ad ottobre 2007, il Messico è collocato dalla Sace nella 2° categoria (su una scala che va da 0, minor rischio, a 7, maggior rischio) e nella classe A, per il quale non si prevede “nessuna restrizione”. Il paese rientra nella 1^ categoria Consensus. Congiuntura L’amministrazione Calderón insediatasi a dicembre dello scorso anno ha posto come obiettivi prioritari di politica economica una serie di riforme strutturali, le quali investono ambiti cruciali quali mercato del lavoro, sistema pensionistico, sistema fiscale e settore energetico. Attualmente, sono già state approvate una riforma del sistema pensionistico pubblico ed un’ampia riforma fiscale, avente come scopo l’innalzamento degli introiti non petroliferi del 2% del PIL nel corso del mandato presidenziale. Nel secondo trimestre del 2007 il PIL del paese è cresciuto del 2,8%, registrando una lieve crescita rispetto al 2,6% realizzato nel trimestre precedente, sebbene ancora ben al di sotto dei livelli raggiunti nel 2006. L’accelerazione è stata sostenuta dalla domanda domestica, la quale ha mostrato capacità di recupero, a fronte di un settore estero in regressione, con una crescita passata dal 3,1% al 4,5% tra il primo ed il secondo trimestre dell’anno, determinata da un aumento degli investimenti e del consumo privato. Di converso, il consumo pubblico continua ad essere in continua contrazione dopo il picco del 2006 legato al periodo elettorale, anche se la crescita delle spesa della nuova amministrazione fa presumere una futura benché lieve ripresa. Invece, gli ultimi indicatori suggeriscono che una ulteriore forte crescita delle altre componenti della domanda domestica, nei prossimi trimestri, possa essere piuttosto improbabile. Dal lato dell’offerta i dati indicano una lieve ripresa nel secondo trimestre del 2007, sostenuta da una forte crescita (3,8%) del settore agricolo. Più modesti sono stati i risultati dell’industria, caratterizzata da una ripresa del comparto manifatturiero nel corso del secondo trimestre a fronte di un continuo rallentamento del settore edile. I servizi hanno fatto registrare una solida crescita rimasta invariata al 3,7% tra i primi due trimestri dell’anno, apportando un contributo al PIL in termini di 2,4 punti percentuali. La maggior parte degli indicatori disponibili, relativi ai mesi di giugno e luglio 2007, suggeriscono una crescita moderata ma continua, dopo il netto calo registrato tra la fine del 2006 e l’inizio dell‘anno in corso. A luglio la crescita della produzione industriale è salita all’1,8% dopo essere rimasta inferiore all’1% per tutto il primo semestre del 2007. Anche i dati relativi al commercio estero risultano essere prevalentemente positivi. Dal punto di vista dell’impiego tale trend economico ha determinato un forte calo nella creazione di posti di lavoro, la cui media è passata dal 2,8% del 2006 all’1,7% del primo semestre del 2007. In diminuzione risulta essere anche il numero dei lavoratori registrato presso lo Instituto Mexicano del Seguro Social (IMSS). Ad agosto 2007 il numero dei lavoratori a tempo indeterminato è sceso ulteriormente toccando il minimo del 79,8%, di converso è aumentato il tasso di disoccupazione passato dal 3,56% di giugno al 3,63% di luglio. L’inflazione dei prezzi al consumo risulta essere ancora superiore al limite del 2-4% stabilito dal Banco de México. Il dato relativo ai 12 mesi, nel mese di agosto, era fermo al 4,03% influenzato principalmente dai prezzi dei generi alimentari, la cui crescita in termini annuali è risultata pari al 7,1%. Ciò è stato parzialmente controbilanciato da un graduale trend deflazionistico nei servizi registrato negli ultimi mesi. Su base mensile la parte centrale dell’inflazione è rimasta inferiore allo 0,4% sin dal mese di febbraio. La contrazione della crescita economica potrebbe aumentare a contenere la pressione, inoltre, il contenuto aumento dei salari non ha influenzato le aspettative sull’inflazione. Un rischio potenziale è, invece, rappresentato dalla inflazione dei prezzi al produttore che nel periodo compreso tra maggio ed agosto 2007 ha registrato una media dello 0,6% a fronte dello 0,2% dei primi cinque mesi dell’anno, anche se in termini annuali era ancora ferma al 3,2%, rispetto al 6,4% dell’anno precedente. Per quel che riguarda il settore estero, seguendo i trend che hanno caratterizzato la bilancia commerciale, il deficit delle partite correnti si è ridotto lievemente tra il primo ed il secondo trimestre del 2007, mentre si è ampliato significativamente in termini annuali. Prospettive future Le previsioni relative alla crescita dell’economia americana, che assorbe la quota principale delle esportazioni messicane, indicano solo una lieve ripresa per il periodo 2008-09. Il settore in cui dovrebbe essere più debole è quello del consumo privato, poiché il congelamento del mercato abitativo colpisce a livello finale la domanda al consumo. Lo sgretolarsi della liquidità potrebbe pesare sugli investimenti e la produzione industriale, che incidono molto sull’economia messicana. Rispetto all’ultima recessione del 2001, la ripresa relativa al periodo 2008-09 è prevista di lieve entità e la stima di crescita per il 2007 si aggira sul 2,9%, con un rialzo nella seconda metà dell’anno rispetto al 2,7% del primo semestre. Una accelerazione della crescita dovrebbe, invece, registrarsi nel corso del 2008, sostenuta dal volume delle esportazioni il cui contributo al settore esterno dovrebbe migliorare, controbilanciando il continuo rallentamento della domanda domestica. Quest’ultima dovrebbe cominciare a riprendersi solo nel 2009, sostenuta per lo più da un rialzo degli investimenti fissi. Allo stesso tempo è previsto un contributo del settore esterno negativo a causa di un aumento nella crescita delle importazioni. Variazioni a rialzo rispetto a tali previsioni di crescita sono ipotizzabili nel caso di una piena realizzazione delle riforme strutturali previste, ma nel breve termine il rischio prevalente è che l’andamento dell’economia statunitense possa indurre quella messicana ad una crescita più debole del previsto. Nel corso di quasi tutto il 2007 l’inflazione annuale dei prezzi al consumo è rimasta molto vicina al limite stabilito dalla banca centrale messicana, Banxico,(2-4%) chiudendo al 4% nel mese di agosto. Diversamente è accaduto per l’inflazione centrale, da cui sono esclusi i prezzi dell’energia e dei prodotti agricoli, che dopo aver raggiunto un picco tra gennaio e febbraio 2007, è andata progressivamente riducendosi fino ad arrivare al 3,8% nel mese di luglio. Mentre, per quanto riguarda i prezzi al produttore, ad agosto l’inflazione annuale è scesa significativamente al 3,2% dal picco dell’8,6% di metà 2006. In base al quadro tracciato da Banxico, le aspettative del mercato nei confronti dell’inflazione sono rimaste invariate. Partendo dall’assunto che la domanda salariale rimanga invariata, per il periodo di previsione è atteso un graduale trend deflazionistico. Dopo una chiusura del 2007 al 3,7%, nel 2008 si attende una inflazione media del 3,7%, una sua graduale diminuzione al 3,5% alla fine del 2008 ed una media del 3,4% nel 2009. I dati relativi ai primi sette mesi del 2007 sono in linea con l’attesa di un sensibile aumento del deficit commerciale nell’arco del periodo previsionale. La crescita dei proventi delle Indicatore 2008 2009 PIL (var. %) 3,2 3,5 Inflazione (%) 3,7 3,4 Bilancia commerciale (bn US$) Esportazioni fob 279,3 297,7 Importazioni fob 301,4 326,3 Saldo -22,1 -28,6 Fonte: EIU, Economist Intelligence Unit: Country Report, ottobre 2007 esportazioni ha rallentato al 4,8%, riflettendo l’indebolimento della domanda d’importazione statunitense ed il calo della produzione petrolifera messicana, inoltre, è stata superata dalla crescita della spesa all’importazione che si aggira intorno al 10%, portando la bilancia commerciale ad un deficit di 6 miliardi di dollari, mentre nello stesso periodo dell’anno precedente aveva registrato un surplus di 3,5 miliardi. Sebbene per la fine del 2007 sia attesa una ripresa della crescita dei proventi esportativi, sarà comunque superata dalla spesa all’importazione, determinando un deficit commerciale nell’arco dell’intero anno pari all’1,6% del PIL. È, inoltre, prevista una sua crescita al 2,5% nel 2008 ed al 3% nel 2009. Per altre voci delle partite correnti si prevede invece una loro stabilizzazione in termini di percentuale del PIL. In generale il deficit delle partite correnti dovrebbe ampliarsi dall’1,1% del PIL del 2007 al 2,7% di fine 2009. Settori produttivi Nello scorso decennio, la componente agricola del PIL è diminuita dal 7% al 4%, rimanendo però alta la percentuale di forza lavoro impiegata nel settore (20%). La quota dei servizi è salita dal 65% al 71%, mentre il settore minerario è passato dal 3% degli anni ‘80 all'1% dello scorso decennio. Quest’ultimo dato, però, non rende affatto la reale importanza della produzione petrolifera per l’economia e le finanze del paese. Sebbene le esportazioni si siano diversificate di molto, le finanze pubbliche rimangono strettamente legate al settore petrolifero che conta per un valore compreso tra un quarto ed un terzo delle entrate fiscali. Le attività economiche sono concentrate a Città del Messico, dove si produce più del 20% del PIL; di grande importanza in tal senso è anche l’Estado del México che, altamente industrializzato, realizza una quota del 10%. I sei Stati al confine settentrionale ospitano la maggior parte delle industrie manifatturiere, in particolare quelle "maquiladoras" (assemblaggio ai fini della riesportazione), le quali producono beni che poi vengono venduti negli Stati Uniti. Gli Stati dell’area del Golfo del Messico hanno una forte vocazione turistica iniziata negli anni ‘70, e la stessa zona di Veracruz si contraddistingue per la produzione agricola e petrolifera. Il sud-est del paese, invece, ha un’economia ancora piuttosto povera e prevalentemente agricola. Contributo dei diversi settori economici alla formazione del PIL (composizione %) Settore 2006 Agricoltura 3,9 Industria 26,7 Manufatti e Settore minerario 19,6 Costruzioni 5,7 Servizi 69,4 Fonte: EIU, Economic Intelligence Unit: Country Report, ottobre 2007 Materie prime Il Messico è dotato di abbondanti risorse minerarie. Tale settore è stato liberalizzato nei primi anni ‘90 attraverso un forte innalzamento della durata delle concessioni, e la privatizzazione delle miniere più importanti. Il paese è il secondo produttore di argento, le cui miniere si trovano nel territorio degli Stati di Chihuahua e di Zacatecas; rilevante è anche la produzione di fluorite, celestite e solfato di sodio. Inoltre, è uno dei principali produttori di bismuto, grafite, antimonio, arsenico, barite, zolfo e rame. Il Messico si colloca al quinto posto tra i paesi produttori di petrolio, il che lo rende il terzo fornitore degli Stati Uniti dopo il Canada e l’Arabia Saudita. Il settore petrolifero e quello del gas sono totalmente controllati dallo Stato attraverso la Pemex. Nonostante l’alto livello dei prezzi petroliferi, la Pemex ha chiuso in perdita d’esercizio dal 1998, questo per via della forte pressione fiscale alla quale è sottoposta da parte del governo federale. Da allora il primo anno in cui la società è riuscita a realizzare un profitto è stato il 2006, ciò grazie ad una riduzione della imposizione fiscale sulle vendite scesa dal 63% al 55%. La manovra non è stata comunque in grado di garantire alla Pemex autonomia di investimento, il che la rende dipendente da fonti di finanziamento esterne. Di recente è stato annunciato un investimento di circa 6 milioni di dollari nel complesso di Ku-Maloob-Zaap, tale da portare nel 2010 il livello di produzione a 800.000 barili al giorno, rispetto agli attuali 350.000. Anche le riserve di gas sono tali da collocarlo al settimo posto nell‘emisfero occidentale, nonostante ciò, gli alti consumi fanno sì che le importazioni superino il livello di produzione. Energia - Dal 1938, anno in cui è stato nazionalizzato il settore petrolifero, lo Stato ha il controllo del settore energetico. Alla fine del 2006 la capacità effettiva di generazione di energia elettrica era di 48,7 GW. In base alla legislazione attualmente vigente la fornitura di energia è di quasi esclusiva competenza dello Stato e dominata da due enti pubblici: la Comisión Federal de Electricidad (CFE), la quale si occupa della distribuzione a livello nazionale e la Luz y Fuerza del Centro (LyFC), che gestisce la distribuzione a Città del Messico. Nel 1992 è stata riconosciuta una limitata apertura del mercato a produttori indipendenti, i quali nel 2006 rappresentavano il 22% della capacità istallata. Il consumo di elettricità si sta espandendo ad un ritmo superiore rispetto alla crescita del PIL. La domanda energetica è cresciuta ad un tasso medio annuale del 5,7% nel periodo compreso tra il 1995 ed il 2004, mentre il PIL è aumentato in media del 2,7%. Tale richiesta ha determinato la necessità di nuovi investimenti nel settore; è attualmente in corso la realizzazione di un aumento della capacità produttiva di 7,2 GW, finanziata per due terzi da Proyectos de Infraestructura Diferidos en el Registro del Gasto (Pidiregas) e per la parte restante dal settore pubblico. Per quanto riguarda i sistemi di produzione energetica si registra una crescente enfasi verso gli impianti a cicli combinati, mentre diminuiscono gli investimenti negli impianti termoelettrici ed idroelettrici. I vantaggi del ciclo combinato sono dati dalla possibilità di installazione degli impianti in modo più rapido ed economico, e dalla produzione di energia più pulita. L’inconveniente di questo orientamento produttivo è dato dal fatto che il sistema a ciclo combinato comporta un crescente utilizzo del gas naturale in un momento in cui la Pemex non riesce a fronteggiare la domanda, determinando un aumento delle importazioni. Agricoltura L’agricoltura contribuisce per il 4% al PIL messicano, ma occupa il 14% dei lavoratori del Paese. La varietà climatica del Messico permette diverse colture e l’allevamento del bestiame (soprattutto bovini). I principali prodotti agricoli sono costituiti da mais, sorgo, fagioli, caffè, frutta, verdura, carne bovina e suina, pollame ed alcuni prodotti caseari. La produzione è concentrata negli stati di Jalisco, Nayarit, Guanajuato, Michoacan, Colina e Sinaloa. Tra i prodotti destinati all‘esportazione figurano frutta, verdura, caffè e cotone. La produzione organica destinata alla esportazione è in fase crescente, con una estensione territoriale di 100.000 ettari, la maggior parte della quale è rappresentata dal caffè ed è destinata al mercato statunitense. Sebbene si tratti ancora di un mercato di nicchia, il settore ha elevate potenzialità di sviluppo, grazie alla standardizzazione e alla certificazione internazionale prevista dalla recente legge adottata in materia. Dal 1994, da quando è in vigore il NAFTA, il settore conosce un periodo di miglioramento: la produzione si è diversificata e le esportazioni sono cresciute. Tuttavia, i prodotti che fanno da traino a questo incremento sono rappresentati da frutta e verdura, a discapito dei beni che hanno ottenuto maggiore attenzione dal Programa de Apoyos Directos al Campo (Procampo) che avrebbe dovuto provvedere allo sviluppo delle coltivazioni di cotone, riso, mais e soia, tra gli altri. Il governo intende incoraggiare gli investimenti privati nel settore agricolo, attraverso il trasferimento del terreno di proprietà pubblica agli agricoltori che già lo coltivano. Il programma ha come scopo il raggiungimento di una remunerazione fissa per ettaro a circa 3,5 milioni di agricoltori di colture di base. I produttori agricoli messicani si trovano a fronteggiare problemi di indebitamento e di una produzione in diminuzione, infatti, sebbene abbia una significativa produzione destinata all‘esportazione, il paese dipende dalle importazioni per soddisfare i propri bisogni interni. Tra i prodotti importati figurano la carne bovina, farina e latte, e cibo in scatola. Altro supporto è stato offerto alla piccole attività agricole che operano nelle zone più rurali del Paese, affinché possano essere competitive nel mercato privatizzato in seguito alla firma del NAFTA. Uno dei programmi più importanti è il Programa de Certificación de Derechos Ejidales y Titulación de Solares (Procede) rivolto ai “ejidatarios”, piccoli coltivatori che potrebbero utilizzare i prestiti concessi per accrescere la produttività dei loro possedimenti, che ammontano al 63% delle territorio messicano. Nel 2002 è stata creata la Financiera Rural con lo scopo di concedere credito agli agricoltori più poveri, finalizzato all'aquisto di macchinari ed attrezzature atti ad incrementare la produttività. L’eccessivo sfruttamento ha rallentato la crescita delle foreste, e si è resa necessaria una riforma per fermare il disboscamento di 23 Stati e l’istituzione di Comisión Nacional Forestal (Conafor). Il settore ittico, invece, risulta sotto-utilizzato. Industria L’industria messicana ha ricevuto un forte impulso dall'istituzione del NAFTA, accordo che gli riconosce una posizione preferenziale nell’accesso al mercato statunitense. Questo ha determinato la proliferazione della Maquiladora (assemblaggio finalizzato alle riesportazione) verso gli USA. La maggior parte delle industrie che svolgono questa attività si è stabilita sulla fascia territoriale al confine tra i due paesi con aree produttive suddivise per settori: elettronica a Guadalajara, componentistica automobilistica nel corridoio industriale di Saltillo-Monterrey, produzione di televisori nell’area di Tijuana-Mexicali, impianti tessili negli Stati di Puebla e Tlaxcala. Circa il 75% della produzione industriale è concentrata in tre settori portanti: - alimenti e tabacco (25%); - macchinari ed attrezzature (33%); - petrolchimica, gomma e plastica (20%). Sono, invece, in declino i settori del tessile e dell’abbigliamento. Il tessile e l’abbigliamento, così come la computeristica e l’elettronica, settori ad alta concentrazione di manodopera, stanno subendo la massiccia concorrenza della Cina nei rapporti commerciali con gli Stati Uniti. Il comparto automobilistico risulta essere il più dinamico e di maggiore importanza in termini di produzione, impiego, investimenti ed esportazioni. Gli stabilimenti sono concentrati negli Stati in prossimità del confine statunitense ed in quelli attorno a Città del Messico. All’interno del NAFTA, il Messico è divenuto un punto importante nelle esportazioni dei veicoli verso Canada e Stati Uniti. Molti produttori europei e giapponesi utilizzano il paese come base per l’esportazione verso gli USA, investimenti che potrebbero essere ulteriormente sostenuti dai recenti accordi di libero scambio conclusi con l’Unione europea ed il Giappone. La posizione geografica sta trasformando il paese da produttore di manufatti a basso costo in parte integrante del sistema produttivo e distributivo dell’industria statunitense. Al comparto industriale fa capo anche il settore edile, che nel 2005-06 ha apportato all’economia messicana circa il 5% del PIL ed ha impiegato circa il 7-8% dei suoi occupati. Dopo la crisi attraversata nel 2001, che ha nettamente indebolito il settore, il Governo ha implementato una serie di azioni volte a supportarlo: numerosi sono stati i programmi di investimento in infrastrutture ed in costruzioni abitative. Nel 2001 l’amministrazione Fox aveva emanato il National Housing Plan per deregolamentare il settore ed incrementare la vendita di terreni edificabili. Il governo ha incrementato il Fondo de la Vivienda de l'Instituto de Seguridad y Servicios Sociales de los Trabajadores del Estado (Fovissste), ovvero un fondo per la costruzione di abitazioni per i lavoratori pubblici; anche, il Fondo Nacional de Vivienda para los trabajadores (Infonavit), ente pubblico che riceve i contributi per la costruzione di alloggi da parte di tutti i lavoratori del settore privato, si è attivato nell'accelerare la concessione di ipoteche. Servizi Dopo la crisi del peso avutasi nel 1994, il settore bancario è in fase di stabilizzazione. La crescita dei consumi ed il clima di fiducia verso l’imprenditoria stanno facendo crescere la domanda dei servizi finanziari, mentre il miglioramento della capacità di valutazione nella concessione del credito e la cornice legale stanno facendo sì che le banche abbiano un atteggiamento di minore riluttanza nella concessione di prestiti al settore privato. Dopo più di un decennio di stagnazione, è in corso una esplosione nella concessione di prestiti ipotecari ed al consumo. Il processo di crescita e di stabilizzazione macroeconomica hanno fatto crescere il mercato dei capitali, benché il settore rimanga sottosviluppato rispetto agli standard internazionali, con un credito bancario al settore privato pari al 13% del PIL molto rimane da fare per migliorare ed estendere l‘intermediazione finanziaria soprattutto quella rivolta alle piccole e medie imprese. Con il processo di liberalizzazione del commercio e l’approvazione dell’accordo NAFTA, anche il commercio al dettaglio ha attirato e ricevuto capitali stranieri. Numerose società estere sono penetrate nel mercato messicano con una diversificata serie di punti vendita, dall’iper-mercato al discount; in alcuni casi acquistando o unendosi ai distributori locali. Questa nuova concorrenza ha spinto gli operatori locali a modernizzarsi, a sviluppare maggiormente i servizi aggiuntivi ed a tentare di penetrare maggiormente le aree rurali del Paese. Negli ultimi anni, i ricavi di tale comparto sono cresciuti grazie anche ad una serie di circostanze positive, quali la crescita dei salari reali, la crescita del credito al consumo e la maggiore concorrenza. Nel settore del commercio al dettaglio Walmex (nome con il quale il gigante americano WalMart ha aperto in Messico nel 1991) ha una posizione dominante con il 25% delle vendite totali del 2004, i suoi maggiori concorrenti sono Gigante, Soriana e Comercial Mexicana. Particolarmente importante risulta anche il comparto turistico. Anche il settore informatico si sta velocemente espandendo: nel 2006 sono stimati 18,7 milioni di accessi domestici alla rete, anche il livello di diffusione della banda larga rimane molto basso. Infrastrutture In base ai dati relativi al 2005 la rete stradale messicana si estende per 355.796 km ed è asfaltata solo per un terzo della sua estensione, mentre le arterie principali coprono 14.874 km. Le strade classificate in condizioni “buone o accettabili” sono aumentate dal 60% al 72% nell’arco del periodo 2000-2003. Per migliorare questo stato di cose, negli anni ‘80 è iniziata una politica di affidamento in concessione delle rete, data l’importanza di traffico che vi transita. Tale via di comunicazione è, infatti, la più utilizzata per il trasporto mercantile interno, con un dato pari all’85%. Nel 2006 il numero dei veicoli di proprietà privata era di 149 ogni 1.000 abitanti, una percentuale elevata rispetto sia agli standard regionali che a quelli dei mercati emergenti. Nonostante questi dati, uno scarso coordinamento sia a livello dei singoli stati che federale ha determinato un limitato intervento in termini di pianificazione di sviluppo della rete e problemi di manutenzione. La conseguenza di ciò è stata la presenza di un sistema stradale ed autostradale ancora inadeguato nelle regioni più remote del paese. La rete marittima è costituita da 108 porti, tra cui i più grandi sono quelli di Manzanillo, Làzaro Càrdenas e Salina Cruz sulla costa del Pacifico, ed il porto del Golfo di Veracruz, dove viene movimentata la maggior parte delle importazioni e delle esportazioni di automobili. Il trasporto ferroviario ha un’incidenza molto bassa rispetto al totale, solo il 10% delle merci viaggia su rotaia e pochi sono i servizi passeggeri. La rete è suddivisa in tre tronchi regionali gestiti da società private, che sono rispettivamente la Noreste, la Pacìfico-Norte e la Sureste; ad essi vanno aggiunti altri quattro piccoli segmenti gestiti, anch’essi, da privati. L’estensione della rete è rimasta sostanzialmente invariata nel corso dell’ultimo decennio a 26.662 km. Di grande importanza è, invece, il sistema aeroportuale. Il Messico conta 35 aeroporti, tutti privatizzati ad esclusione dell’aeroporto di Città del Messico “Benito Juàrez”, il più grande del paese, dove sono in corso lavori di ampliamento. Sono presenti 3 grandi gruppi: Aeropuertos del Sureste che comprende 9 aeroporti, Aeropuertos del Pacìfico con 12 e gli Aeropuertos del Centro-Norte con 13. Il traffico aereo ha registrato 30 milioni di passeggeri sui voli interni solo nel 2004, raggiungendo così il secondo posto per entità, in America Latina. Le compagnie aeree che coprono rotte verso il Messico sono numerose; quelle nazionali più importanti sono: la Aeroméxico e la Mexicana che coprono una vasta rete di servizio interno e le principali città degli Stati Uniti. Nel 2005 è stata aperta la Click Mexicana, prima compagnia aerea low-cost, cui l’anno successivo hanno fatto seguito la Avolar, Azteca, Interjet, Volaris e VivaAerobus. A giugno del 2007 l‘amministrazione Calderón ha lanciato il Programma Nazionale per le Infrastrutture relativo al quinquennio 2007-12, in cui è prevista la realizzazione di obiettivi quali: - costruzione o modernizzazione di 20.000 km di autostrade e strade rurali ed una manutenzione autostradale intesa a portare la percentuale delle strade in buone condizioni, quali definite dagli standard internazionali, dal 72% al 90%; - espansione della rete ferroviaria di circa 1.500 km; - sviluppo di progetti ferroviari suburbani, soprattutto nell’area di Città del Messico; - espansione dei porti del Pacifico e caraibici in cui sono inclusi quelli di Manzanillo, Lázaro Cárdenas, Veracruz e Tuxpan; - costruzione di almeno tre nuovi aeroporti e l’espansione dei servizi esistenti; - incremento della copertura telefonica e di internet, in particolare uno degli obiettivi specifici è quello di far salire il numero degli utilizzatori di internet da 20 a 70 milioni. Per quanto riguarda le telecomunicazioni, la principale società telefonica è la Telmex, privatizzata nel 1990. La diffusione della telefonia fissa varia significativamente a seconda delle regioni, anche se il dato generale rileva un aumento sia delle linee, che dell’accesso ai servizi telefonici. Gli alti costi della telefonia fissa legati alla posizione dominante della Telmex, sono stati la causa principale dell’esplosione della telefonia mobile, sebbene il suo sviluppo sia basso rispetto agli standard dei paesi OCSE ed, in misura minore, delle maggiori economie della regione. La sua diffusione è passata da 29,1 utenti per 100 abitanti del 2003 a 54,4 nel 2006. La diffusione domestica dei PC è cresciuta sensibilmente nell’ultimo decennio, rimanendo comunque piuttosto bassa rispetto agli standard OCSE, il dato del 2006 era di 130 ogni 1.000 abitati. Gli utilizzatori di internet erano, alla fine del 2006, 18,7 milioni, rispetto ai 5 milioni del 2000; anche in questo caso, nonostante la crescita registratasi, si tratta di dati piuttosto bassi se confrontati a quelli OCSE. Nello stesso anno anche la penetrazione della banda larga era piuttosto limitata con 2,6 utenti ogni 100 abitanti. Data la limitata diffusione dei PC e delle carte di credito il commercio elettronico è ancora in una fase embrionale. Turismo Il Messico, grazie al proprio patrimonio culturale ed alle bellezze naturali che lo contraddistinguono, è tra le dieci principali mete turistiche mondiali e la prima in America Latina. Data l’importanza del settore in termini di persone impiegate, quantificabile al 10% del totale, negli anni ‘90 il Governo ha avviato una politica di promozione del turismo, in particolare verso settori di nicchia come quelli della cultura e dell’eco-sostenibilità; mentre, recentemente è stata intrapresa una campagna in favore del turismo proveniente dai paesi UE. Nonostante ciò il Messico è ancora fortemente dipendente dal mercato statunitense che da cui proviene tra l’80-85% dei visitatori. Gli attacchi terroristici agli Stati Uniti del 2001 hanno fatto registrare un duro colpo al turismo messicano, non solo in termini di calo generale delle presenze, ma anche di flusso dei “viaggiatori giornalieri”, diminuiti per via delle rigide misure di sicurezza applicate al confine tra i due paesi. Da allora l’obiettivo del settore è stato recuperare il proprio ruolo di meta naturale dei turisti nord-americani, i quali rappresentano il 90% dei turisti giornalieri, ed incoraggiare la maggiore permanenza dei visitatori con una maggiore capacità di spesa. Un sostegno in tal senso è venuto dalla campagna promozionale “Closer Than Ever”, grazie alla quale nel 2006 gli introiti del turismo messicano sono aumentati del 3%, per una cifra record di 12,2 miliardi di dollari. Privatizzazioni A metà degli anni ‘80 è stata intrapresa una vasta politica di privatizzazione delle aziende statali, le quali sono passate da 1.155 nel 1982 a 215 nel 1994. In seguito alla crisi del peso nel 1994 lo Stato ha riassunto il controllo di determinati settori. I settori come quello energetico e le industrie elettriche sono rimasti di proprietà e gestione statale. La rete stradale è stata privatizzata per la prima volta nel corso dell’amministrazione Salinas de Gortari, periodo in cui vennero affidate 53 concessioni per la costruzione e l’incasso del pedaggio delle principali strade del paese, concessioni la cui durata prevista era di 30 anni. Nel 1997 una combinazione di diversi elementi portò alla revoca di 23 concessioni; il governo Fox ha rilanciato il programma di privatizzazione basato su concessioni trentennali, ma a tutto il 2004 la procedura di rilascio delle medesime ancora non era stata avviata. Le ferrovie nazionali (Ferronales) sono state smembrate in società a carattere regionale e date in concessione a privati per 50 anni, tra il 1997 ed il 1998. Invece, sono stati esclusi da questa politica i rami morti della rete ed il tratto che percorre l’istmo di Tehuantepec per via della posizione strategica del territorio. Nel settore portuale la privatizzazione è stata lanciata nel 1995, interessando sia l’amministrazione generale di un porto che la gestione di servizi specifici al suo interno. In entrambi i casi la forma è quella di concessioni aventi una durata di 50 anni. Gli investitori stranieri possono possedere quote massime del 49% nel caso di società che si occupano della gestione del porto nel suo complesso, mentre si può arrivare fino al 100% nel caso di società fornenti servizi portuali. Anche in ambito aeroportuale tale processo è stato avviato nel 1995, ed ha interessato 34 aeroporti su 35. In base alla legge che lo disciplina, la partecipazione con capitale straniero è consentita massimo per il 49%, salvo il caso in cui la Comisiòn Nacional de Inversiones Extranieras autorizzi una percentuale maggiore. Un processo inverso ha interessato le compagnie aeree; nel 1995 lo Stato ha creato il consorzio Cintra per salvare le principali compagnie dalla bancarotta, in seguito alla crisi del peso del 1994. Dopo dieci anni le società appartenenti al consorzio sono state rimesse in vendita, giunta a buon fine per la Mexicana nel 2005, mentre l’offerta è ancora in corso per l’Aeromexico, da cui attualmente il consorzio ha mutuato il nome. Nel 1990 è stata privatizzata la società telefonica nazionale Teléfonos de México (Telmex). Investimenti esteri Per quanto riguarda gli investimenti esteri, esistono dei settori in cui gli investitori stranieri possono possedere fino al 100% delle azioni di un’impresa costituita in Messico. In altri settori, invece, le azioni sono riservate totalmente o parzialmente allo Stato o a soggetti messicani, altre ancora sono aperte agli stranieri con quote di partecipazione variabili. Tuttavia, le limitazioni previste sono destinate ad essere gradualmente rimosse in ottemperanza con gli accordi commerciali stipulati con l’Unione Europea e con il Nafta. Attività riservate allo Stato: - settore petrolifero e degli idrocarburi; - settore petrolchimico di base; - elettricità; - energia nucleare; - poste; - minerali radioattivi; - servizi telegrafici e radiotelegrafici; - supervisione e vigilanza di porti aeroporti ed eliporti; - emissione di moneta e coniazione. Le - attività riservate agli investitori messicani sono: il trasporto di passeggeri e cargo di merci (viene inclusa anche l’amministrazione di essi); la distribuzione e vendita di benzina; televisione e radio (eccetto la TV via cavo che può essere partecipata fino al 49% del capitale); credit unions; istituti di banche di sviluppo; servizi professionali e tecnici definiti da provvedimenti legali. Ad - oggi esistono quattro categorie di società nelle quali si può investire in diversa porzione: 10% nelle cooperative di produzione; 25% società di trasporto aereo specializzate e nazionali e servizi aerei di navetta; 49% la maggior parte delle restanti categorie. Esistono inoltre attività per le quali si può richiedere l’autorizzazione della Commissione Nazionale per gli Investimenti Esteri affinché l’investimento estero partecipi in una porzione maggiore del 49%. Esse sono: - servizi portuali; - servizi per la navigazione; - amministrazione di air terminal; - istruzione privata; - servizi legali; - servizi di informazione creditizia; - istituzioni per la qualificazione di capitali e simili; - agenzie assicurative; - servizi di telefonia cellulare; - costruzione di dotti per il trasporto di petrolio e derivati; - perforazione di pozzi petroliferi e giacimenti di gas; - realizzazione di opere pubbliche. Il governo messicano tenta di attirare e favorire i capitali stranieri con una serie di incentivi che sono rappresentati anche da deduzioni fiscali che variano dal 50% all’84%, in base all’ambito di attività. A queste si aggiungono: la possibilità di godere del credito per l’acquisto di rifornimento diesel da impiegare nelle imprese, negli allevamenti e nelle miniere e la possibilità di utilizzare anche dei programmi di agevolazione finanziaria gestiti dallo Stato. Questi programmi si concretizzano nelle attività de Nacional Financiera (Nafinsa) e del Banco Nacional de Comercio Exterior (Bancomext). Dal 2002 è in vigore il Sistema de Apertura Rápida de Empresa—SARE, il quale consente di completare la registrazione di imprese aventi basso impatto pubblico nell’arco di 1-3 giorni. Al 2006 gli Stati Uniti erano il principale investitore con una quota pari al 63,7%, seguiti da Paesi Bassi (7,9%), Francia (4,8%) e Gran Bretagna (4,7%). Nello stesso anno i principali settori verso i quali sono confluiti gli IDE sono stati quello manifatturiero con il 61,3% del totale, i servizi con il 32,1% ed i trasporti e le telecomunicazioni con il 2,5%. Zone franche In Messico esistevano due tipi di zone franche: le zone limitrofe (le cui agevolazioni sono cessate alla fine del 2003) ed i magazzini sotto vincolo doganale (o depositi fiscali), ad oggi ancora rintracciabili nel Paese. Infatti, negli ultimi anni le autorità messicane hanno incentivato più che le zone franche, la costituzione di “maquiladoras”, ovvero di imprese che si occupano dell’importazione di componenti base dei diversi prodotti, per poter poi assemblarli e riesportarli finiti; ad esempio, alcuni elementi potrebbero essere importati dalla Cina, assemblati e confezionati in Messico e venduti in America, senza pagare tasse doganali (grazie anche all’accordo NAFTA vigente). Queste attività sono subordinate ad una precisa regolamentazione, in vigore dal 1 giugno 1998: Decreto par el Fomento y Operation de la Maquiladora de expoetacion, con il quale si dispone, tra l’altro, un trattamento fiscale preferenziale da estendere anche alle imprese straniere che operano con le maquilatoras e l’impossibilità di acquistare dei terreni per l’implementazione di tali attività vicino ai confini (in realtà, questo limite viene aggirato posizionandosi su terreni affittati dalle maquilatoras e non direttamente posseduti da esse). Le opportunità offerte con tali zone risultano essere molto apprezzate dagli investitori locali ed esteri, grazie, anche, alla posizione geografica del Messico molto vicina agli USA, ovvero ad un mercato di sbocco potenzialmente molto grande per le imprese di tutto il mondo. In base alle cifre del Instituto Nacional de Estadística Geografía e Informática, a maggio del 2007, le persone impiegate negli impianti di assemblaggio erano aumentate dello 0,9% annuale, la maggior parte delle quali impiegata in lavori di rifinitura di prodotti elettronici e componenti di automobili. Normativa societaria Le forme societarie previste dal Messico sono: - Società di capitale Società anonima; Società anonima a capitale variabile; Società a responsabilità limitata. Società di persone; Società in accomandita per azioni; Società in nome collettivo; Società in accomandita semplice; Filiali e uffici di rappresentanza. La società anonima è la più diffusa perché, come per le SpA italiane, ha piena autonomia patrimoniale (ovvero netta separazione tra il patrimonio dei soci e quello dell’organizzazione) ed, inoltre, può essere costituita da un capitale, relativamente ridotto (circa 50.000Ps). Il capitale è rappresentato da azioni nominative che sono cedibili senza nessuna formalità. In Messico non esiste una distinzione tra assemblea e consiglio di amministrazione. La società anonima a capitale variabile è la modalità organizzativa preferita dagli investitori stranieri, poiché consente maggiore flessibilità nella gestione del capitale. I procedimenti burocratici sono espletati in due mesi e, in alcune zone come Aguascalientes e Medicali, sono presenti degli enti (SARE) che accelerano i tempi di istituzione dell’attività. La società a responsabilità limitata può costituirsi con un capitale minimo di 3.000Ps, suddiviso in parti sociali; la partecipazione a tale capitale, non può essere rappresentata da titoli di credito trasferibili. Il numero dei soci non può essere superiore a 50; la cessione di quote o l’immissione di un nuovo socio deve essere approvata. La società in accomandita per azioni è composta da uno o da più soci accomandatari; il socio accomandatario, tuttavia, non può amministrare la società o rappresentarla. La società in nome collettivo è formata da soci ricoperti da responsabilità illimitata e solidale. Nessun socio può cedere la sua quota senza l’approvazione degli altri soci. La società in accomandita semplice è gestita con le stesse modalità della società in accomandita per azioni. L’apertura in Messico di una filiale di una società straniera risulta molto complicato e costoso; è molto più semplice e consigliabile creare una propria società nel Paese. Una volta ottenuto il permesso da parte del segretario agli affari esteri, davanti ad un notaio, due soci devono depositare un documento che contenga: - i nomi e le nazionalità dei fondatori; - nome, sede ed oggetto sociale dell’impresa; - statuto, elenco soci e loro contributo; - descrizione delle modalità organizzative e identità dei manager aziendali. Generalmente il 20% del capitale sociale va versato contestualmente ed il rimanente ammontare entro un anno. In Messico è prevista la presenza di uffici di rappresentanza. Per quel che riguarda le attività bancarie, finanziarie ed assicurative, gli investitori esteri possono usare il personale di rappresentanza per promuovere le attività commerciali svolte dall’impresa straniera. Per le rappresentanze di imprese che svolgono attività diverse da quelle sopraelencate, la differenza con la filiale è rappresentata dal fatto che l’ufficio di rappresentanza non può generare reddito, ma è abilitato solo come show-room, per l’assistenza tecnica, per le ricerche di mercato. In termini fiscali, tali uffici godono di un regime semplificato. La Legge sul mercato dei titoli, entrata in vigore nel 2006, ha introdotto una nuova forma societaria: la Sociedad Anònima Promotora de Inversiòn (SAPI), per la quale è previsto un regime particolare che esenta tale tipo di società da alcuni obblighi sanciti nella Ley General de Sociedades Mercantiles che non ha riconosciuto determinati diritti corporativi ed economici ad investitori e azionisti. La SAPI è una società costituita come "sociedad anonima" in base alla Ley General de Sociedades Mercantiles che però, si sottopone volontariamente al regime legale stabilito nella nuova Legge sul mercato dei titoli (LMV). Tale tipo di società non sarà soggetta al controllo della Comision Nacional Bancaria y de Valores (CNBV), a meno che non si tratti di SAPI che abbiano registrato titoli nel Registro Nazionale dei Titoli (RNV) della CNBV. Inoltre in base alla nuova legge, le SAPI non sono tenute a registrare le loro azioni nel RNV per la loro emissione o la loro offerta, a meno che non si tratti di un'offerta pubblica. Una SAPI può diventare "pubblica" registrando le proprie azioni nel Registro Nazionale dei Titoli e quotando le stesse nella Borsa Messicana dei Titoli, senza la necessità di effettuare un'offerta pubblica, ma presentando semplicemente una dichiarazione d'iscrizione alla CNBV e fornendo un prospetto dettagliato agli investitori. La dichiarazione d'iscrizione deve contenere: - una dichiarazione finanziaria dell'emittente; - un'opinione legale di un consulente indipendente riguardante la costituzione e l'esistenza legale dell'emittente, la legalità dei titoli da offrire, la validità e la legalità della risoluzione adottata dall'Assemblea Generale degli azionisti e dal Consiglio di Amministrazione dell'emittente che approva l'offerta pubblica dei titoli e la delega delle persone che agiscono per nome e per conto dell'emittente; - qualsiasi altra informazione che la CNBV ritiene necessaria. Il prospetto deve contenere le seguenti informazioni: - informazioni riguardanti la registrazione dei titoli, il tipo di titoli offerto, l'emmittente e il suo business, la storia finanziaria dell'emittente, la distribuzione e l'utilizzo dei profitti; - i termini e le condizioni del "Plan de Trasformaciòn" e l'indicazione che le azioni offerte dalla Sociedad Anònima Promotora de Inversiòn bursatil potranno essere acquistate solo da investitori istituzionali qualificati, qualsiasi investitore che affermi di avere la capacità di valutare l'investimento. Altri obblighi cui è tenuta la società per diventare "pubblica" sono i seguenti: - avere almeno un direttore indipendente come membro del Consiglio di Amministrazione; - contare su di una comitato formato da membri del Consiglio di Amministrazione per aiutare quest'ultimo a compiere le pratiche corporative applicabili alle Sociedad Anònima Promotora de Inversiòn bursatil; - modificare la denominazione sociale in Sociedad Anònima Promotora de Inversiòn bursatil; - adottare il cosidetto "Plan de Trasformacion", un piano di tre anni che permetta di adottare gradualmente il regime legale applicabile alle società anonime borsistiche, e modificare lo statuto sociale affinchè la struttura azionaria si adegui al regime applicabile a tale tipo di società. Mercato del lavoro In Messico esiste un bacino molto ampio di manodopera che, tuttavia, nella maggior parte dei casi, risulta poco o non specializzata e/o qualificata. Infatti, molte imprese che desiderano del personale tecnico si rivolgono ad agenzie o alle camere di commercio per reperire personale anche all’estero. Per risolvere tale problema le autorità messicane hanno varato, già nel lontano 1978, una regolamentazione volta a favorire la formazione all’interno delle imprese, fornendo loro la possibilità di dedurre questi costi dalle tasse. La legislazione lavorativa è stata, ultimamente, oggetto di interesse e di dibattito politico. Tuttavia, rimane ancora in vigore la legge federale del 1969 che disciplina il mercato del lavoro a partire dai giorni di ferie fino alla regolamentazione delle associazioni di lavoratori. Più del 30% degli occupati messicani aderisce ad un’associazione che, generalmente, si forma nelle imprese con un minimo di 20 dipendenti; tali gruppi si riferiscono, tuttavia, ad organismi più grandi quali Confederation of Mexican Workers e National Workers Union, le più grandi nel Paese. Teoricamente gli standard della qualità del lavoro messicano risultano eccellenti, in virtù anche della ratifica, da parte delle autorità, degli standard e dei criteri dell’ILO. Quindi esiste un sistema di assicurazione sociale che dovrebbe garantire la sicurezza e l’incolumità di tutti i lavoratori, ma, nonostante ciò, anche bambini di 14 anni lavorano e non tutti godono dei benefici assicurativi. Ciò accade malgrado le imprese debbano contribuire ad una serie di fondi ed organizzazioni che hanno lo scopo di migliorare ed assicurare la qualità della vita dei lavoratori. Ad esempio, le compagnie devono contribuire con il 5% del salario del dipendente a Infonavit, ovvero l’istituto nazionale per le abitazioni dei lavoratori e con il 2% al sistema dei fondi-pensione. Esiste, anche, un istituto per la sicurezza sociale messicana (IMSS) che si occupa di coprire i costi di malattia, maternità ed infortuni; ad esso contribuiscono tutti i lavoratori del settore pubblico e privato con il 15% del loro stipendio. A tal proposito, è necessario ricordare che il salario minimo giornaliero viene stabilito dalla Commissione Nazionale per il Minimo Salario che è composta da rappresentanti del mondo business, dei lavoratoti e del governo; l’ammontare del salario viene modificato, quasi annualmente, ed è diversificato per regioni: ad oggi oscilla tra i 50,57 Ps ed i 47,60 Ps. La giornata lavorativa è compresa tra le 6.00 e le 20.00, per un totale di 48 ore settimanali; ogni 6 giorni il lavoratore ha diritto ad un giorno di riposo regolarmente pagato ed la domenica viene pagato il 25% in più. La Legge Federale Lavorativa determina, inoltre, la durata della giornata lavorativa in base alle fasce orarie: - fascia notturna: dalle ore 20:00 alle ore 06:00, con un massimo di 42 ore settimanali; - fascia composita: include le fasce giornaliere e notturne. Si possono includere al massimo 3 ore e mezzo della fascia notturna, altrimenti si passa direttamente alla fascia notturna; in questi casi è previsto un massimo di 45 ore settimanali. Gli straordinari vengono retribuiti con il doppio della paga normale nelle prime nove 9 ore di straordinario settimanali e il triplo se si supera questo limite. È previsto anche un bonus natalizio, pari a 15 giorni di salario che deve essere consegnato entro il 20 Dicembre. Dopo un anno di lavoro il lavoratore ha diritto a 6 giorni di ferie, incrementabili di 2 giorni per ognuno dei tre anni di servizio successivi, consecutivamente le ferie vengono aumentate di 2 giorni ogni cinque anni di servizio. Disciplina doganale La disciplina doganale messicana è molto cambiata negli ultimi anni anche grazie all’adesione ad aree di libero scambio, come il NAFTA, e grazie agli accordi siglati con vari Stati, ad esempio l’accordo con l’Unione Europea. Infatti, le iniziative governative messicane puntano sulla politica di penetrazione nei mercati di libero scambio; oltre al NAFTA il Messico è riuscito a sviluppare negli anni ’90 rapporti commerciali in esenzione doganale con la Costa Rica e alcuni Paesi sudamericani (Venezuela, Colombia, Bolivia e Cile). Facendo parte del NAFTA, nel 2003 il Messico ha eliminato ogni barriera tariffaria nel commercio con Stati Uniti e Canada. Tra i trattati rilevanti ai fini dello sviluppo delle relazioni commerciali è entrato in vigore il Trattato di Libero Commercio tra il Messico e l’Unione Europea. Il Messico ha omologato le classificazioni del proprio regime di importazioni a quello dei Paesi più industrializzati, contenuto nel “Sitema Armonizzato per la Classificazione delle Merci”. L`attuale imposta doganale media è di circa del 15% sul valore aggiunto (IVA) che, tuttavia, scende al 10% per i prodotti provenienti dai Paesi limitrofi (entro 20 km dal confine), ma i Paesi con cui esistono accordi commerciali possono godere di esenzioni totali o parziali. Per le importazioni temporanee di componenti, materie prime e macchinari destinati a programmi “maquila”, non vi sono obblighi di pagamento di alcun onere doganale di importazione. Gli incentivi alle esportazioni adottati dal Messico si possono riassumere nei seguenti strumenti: - il Programa de Importación Temporal para Producir Artículos de Exportación (Pitex), che consente l’esenzione doganale per le importazioni temporanee di materie prime, parti, macchinari ed attrezzature impiegate per la manifattura di esportazioni; - il Banco Nacional de Comercio Exterior (Bancomext), che fornisce credito all’esportazione a tassi inferiori rispetto a quelli applicati dalle banche commerciali; - infine, la maquiladora per la quale non è previsto il pagamento di dazi all’importazione, anche qualora i prodotti impiegati provengano da paesi con i quali non esistano accordi tariffari preferenziali, gli esportatori possono richiedere l’applicazione di tariffe inferiori o l’esenzione dal pagamento usufruendo del Programa de Promoción Sectorial (Prosec) oppure attraverso specifica autorizzazione del Segretariato dell’Economia. Per quanto attiene alle licenze di importazione, si è assistito ad una loro progressiva abolizione, rimanendo in vigore solo per un numero molto limitato. L‘esistenza di molti accordi di libero scambio ha determinato anche la trasformazione delle quote all‘importazione in quote sui livelli delle tariffe, ciò sta a significare che alle importazioni si applicano tariffe preferenziali fino ad un certo limite di volume superato il quale scattano tariffe superiori. Un vero e proprio regime di quote persiste, invece, per prodotti sensibili quali il mais e nei confronti di quei paesi che non godono di accesso commerciale preferenziale nei confronti del Messico. Tutti i prodotti, sia interni che importati, devono essere conformi alle NOM (normas oficiales Mexicanas) le quali oltre a riferirsi ai prodotti in quanto tali, stabiliscono standard ambientali e norme in materia di salute, sicurezza ed energia ad essi correlati. Tutti i prodotti importati devono essere quindi conformi alla certificazione NOM rilasciata unicamente da laboratori autorizzati (Sistema Nacional de Acreditamiento de Laboratorios de Pruebas) presenti solo in Messico. Etichette adesive recanti il numero di certificazione NOM, devono essere applicate a tutti i prodotti circolanti nel paese, sia la certificazione che le etichette devono essere scritte in spagnolo. Il ricordato accordo Messico-UE ha prodotto significativi risultati in termini di progressiva riduzione dei dazi doganali all’importazione e, pertanto, tale aspetto non sembra determinare particolari criticità, ad eccezione tuttavia di quei comparti che, proprio per volontà messicana, non sono stati inseriti nell’accordo e che, quindi, non ne godono dei benefici (ad esempio, prodotti tessili). Nonostante l’importazione di prodotti dalle regioni con cui il Paese ha preso degli accordi sia agevolata ed implichi delle semplificazioni anche burocratiche, permane la necessità di ottenere delle autorizzazioni e dei permessi per alcuni beni da parte di autorità economiche e/o sanitarie, il che costituisce delle barriere non tariffarie. Ulteriori elementi di difficoltà derivano dal ritardo del sistema infrastrutturale messicano - che penalizza, elevandone i costi al consumo, il sistema della distribuzione locale, dalla complessità della burocrazia locale - che spesso determina incremento di costi e tempi per l’operatore estero, dal frequente ritardo dei pagamenti delle commesse ed, in alcuni casi, dall’eccessivo sbilanciamento a favore dell’imprenditore locale da parte del sistema giudiziario messicano in caso di controversie. Sistema fiscale In Messico il sistema fiscale viene rivisto ogni anno tra novembre e dicembre. Lo scorso giugno il governo ha presentato una proposta di riforma fiscale (approvata con emendamenti nel mese di settembre) nella quale, è inclusa la previsione di una tassa societaria unica alternativa denominata Contribución Empresarial a Tasa Única (CETU) e di una tassa sui depositi bancari. La CETU dovrebbe essere introdotta nell’arco di due anni, con l’applicazione di un’aliquota del 16% nel 2008 e del 19% nel 2009. In pratica dovrebbe funzionare come tassazione minima ed, allo stesso tempo, alternativa rispetto alla imposta sui redditi societari la cui aliquota rimane fissata al 28%, in tal modo le società potranno scegliere di essere sottoposte alla tassazione del 28%, cui si applicano tutte le deduzioni del caso, oppure pagare un’aliquota fissa del 19%. Con l’introduzione della CETU è, inoltre, prevista l’abolizione dell’attuale imposta del 2% sull‘attivo di bilancio. Per quanto riguarda i depositi bancari è stata prevista una imposizione del 2% per cifre superiori ai 20.000 pesos mensili, che sarà però deducibile dall’imposta sul reddito. Nella proposta rientravano, inoltre, degli aggiustamenti dell’IVA. Il sistema fiscale tutela le aziende che svolgono attività agricole, di allevamento, di silvicoltura e pesca, applicando loro una riduzione del 50%. Gli utili di impresa, per le restanti aziende (persone giuridiche), dal 1° gennaio 2007 vengono tassati al 28%. Le aziende, inoltre, sono soggette al pagamento di una tassa Federale sull’attivo di bilancio dell’ordine dell’1,2%, è applicabile dal 4° esercizio, è dovuta se la società non ha profitti tassabili o se tale tassa dovesse essere superiore alla tassa sugli utili. Sono soggette a tale tassazione anche le banche e le istituzioni finanziarie. A queste tasse si devono aggiungere le imposizione dei singoli Stati che generalmente sono molto più ridotte e, di conseguenza, vengono considerati dei costi insignificanti di cui, comunque, si deve tener conto. Per le persone fisiche, le aliquote vanno dal 3% per i redditi che arrivano fino a 496,07Ps mensili fino al 28% per i redditi che superano i 8.601,51Ps mensili, all’interno di un sistema che prevede la suddivisione dei redditi in 5 diversi scaglioni. Il pagamento di tali tasse è effettuato direttamente sul salario o sulle altre forme di reddito individuale. Per gli stranieri presenti in Messico da più di 183 giorni, le imposte sono calcolate solo sul reddito ottenuto nel Paese; in questo caso sono previsti tre scaglioni: 0%, 15% e 30%. Per quanto riguarda il pagamento dell’IVA esso è dovuto sullo scambio di beni e di servizi in misura del 15%. Sono esentati dal pagamento: prestazioni mediche, fertilizzanti, generi alimentari, edifici rurali e residenziali, macchinari ed attrezzature utilizzati in agricoltura, pesca ed allevamento, medicinali, trasferimenti di quote e determinati servizi quali istruzione e trasporto pubblico. Alla fine del 2005 il Parlamento ha esentato i servizi di call center dal pagamento dell‘IVA. Anche le esportazioni godono della stessa esenzione. Mentre i produttori di beni destinati all‘esportazione e di macchinari ed attrezzature impiegate in agricoltura ed allevamento possono ottenere credito o rimborso delle tasse ad ogni livello della produzione. Le forniture per la maquiladoras sono esentate a patto che siano presenti determinate condizioni. L‘aliquota è invece del 10% per lo scambio di beni e servizi da parte di società che si trovano entro 20 km dai confini statunitense e guatemalteco, oppure negli Stati messicani di Baja California e Baja California Sur. Una speciale tassa sulla produzione ed i servizi si applica ai produttori e grossisti di alcuni beni che includono: bevande leggere ed alcoliche, tabacco e petrolio. Tale tassa colpisce diversi livelli di produzione e vendita ma non il consumatore finale, la sua entità varia a seconda del prodotto specifico. Le case mobili ed altri determinati tipi di veicolo sono soggetti a tasse addizionali di vendita. L‘accisa sulle auto nuove è dovuta in una misura che varia dal 2% al 17% a seconda del valore dell‘automobile, rimane comunque non dovuta per le compatte a basso costo. L‘acquisto di proprietà immobiliari è tassato al 2% del valore dell‘immobile. Dal 12 marzo 1995 è in vigore la Convenzione con l’Italia, per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e per prevenire l’evasione fiscale. Sistema creditizio e finanziario Negli ultimi anni si sono determinati notevoli cambiamenti nel settore finanziario messicano; innanzitutto è stato creato un fondo per eliminare i debiti con immissioni di capitale ed aumento delle azioni "Fondo Bancario de Protecciòn de Ahorro" (Fobaproa), che a fine ’98 è stato sostituito dall’Instituto para la Protecciòn de Ahorro (IPAB); esso, tuttavia, ha apportato numerose passività alle casse statali, un deficit che è stato ridotto attraverso la vendita di proprietà immobiliari e grazie al sostegno di altre banche. Alla fine del 1996, sono entrate a far parte del sistema bancario alcune banche straniere: Citybank, Banco Bilbao Vizcaya, Santander, Bank of Nova Scotia che hanno acquisito quote azionarie di banche locali. Sono inoltre entrate sul mercato: Chase Manhattan, J.P. Morgan, Bank of Tokyo, Société Generale, ABN, ING. Dalla fine del 2002, invece, tutte le banche più importanti sono controllate da capitali stranieri, ad eccezione del Banco Mercantil del Norte (Banorte). Infatti, nel febbraio del 2004 è stata approvata dalla Comisión Nacional Bancaria y de Valores (CNBV) l’acquisizione da parte di un istituto spagnolo nei confronti di una banca commerciale. Tale situazione è dovuta, anche, alla crisi che il settore bancario commerciale sta attraversando oramai dal 1995. Nel 2006 la percentuale dei prestiti non esigibili delle banche commerciali era scesa al 2,1% rispetto al 5,1% del 2001. Uno dei principali fattori di ripresa del sistema bancario è stato l’afflusso di capitale straniero iniziato dal 1998, anno in cui sono state abolite le restrizioni vigenti in materia. Le quattro banche straniere che hanno compiuto delle acquisizioni tra il 2000 ed il 2004, costituiscono ora i principali gruppi bancari del paese. In ordine di beni esse sono: BBVA-Bancomer (spagnola), Banamex (di proprietà della statunitense Citigroup), HSBC (britannica) e Banco Santander Mexicano (BSCH; Spagna). Dal 2006 il controllo del sistema bancario in termini di attivo, da parte di società straniere, supera l’80% che costituisce una delle percentuali più elevate dell’America Latina. La Mercantil del Norte (Banorte) resta una delle principali banche nazionali con una quota di mercato che si aggira intorno all’8%. Il sistema finanziario è formato da: - Banco de México: banca centrale che ha il potere e l’autonomia nella formulazione della politica monetaria nazionale; Banche commerciali e di sviluppo: istituti di credito che possono occuparsi di sviluppo o possono essere banche d’affari; solo questi istituti possono ricevere depositi dal settore pubblico e quindi estendere crediti basati su di essi; - Banche di sviluppo: istituite per il raggiungimento di determinati obiettivi, per esempio la Nafinsa (Nacional Financiera) dedicata alla piccola media impresa e Bancomext (Banco Nacional de Comercio exterior) e Banco Nacional de Obras y Servicios Públicos (Banobras) che si occupa dei lavori pubblici. Ad esse si è aggiunta nel 2002 Financiera Rural per sostituire il Banco Nacional de Crédito Rural (Banrural). Attualmente sono presenti sei banche di sviluppo il cui attivo, a dicembre 2006, equivaleva al 3,9% del PIL. Le banche di sviluppo operano anche come intermediario finanziario per le Sociedades Financieras de Objeto Limitado (sofoles), istituzioni che non raccolgono depositi, specializzate in prestiti ipotecati e credito alle piccole e medie imprese, le quali sono cresciute di importanza nell’elargizione del credito interno. Nel 2001 l'amministrazione Fox ha istituito due nuove banche: la Sociedad Hipotecaria Federal (SHF) ed il Banco del Ahorro Nacional y Servicios Financieros (BANSF). A tali istituti si affiancano Sociedades Financieras de Objeto Limitado (Sofoles) società finanziarie, Administradoras de Fondos para el Retiro (Afores) società che gestiscono fondi pensionistici individuali, Sociedades de Inversión Especializadas en Fondos para el Retiro (Siefores) società che gestiscono fondi pensionistici di manager. In aumento anche i prestiti effettuati da istituti di credito ai consumatori ed agli operatori commerciali; tanto da giungere a rappresentare una somma pari al 16,8% del PIL nazionale. Il mercato obbligazionario, che ha registrato una certa crescita dal 2000, si mantiene di dimensioni abbastanza limitate contribuendo al PIL in misura del 2% (2003-06). Solo le grandi società di blue-chip, in grado di concedere tassi più elevati, sono in grado di finanziarsi attraverso l’emissione di prestiti obbligazionari. Per quanto riguarda il mercato dei capitali, è presente un’unica borsa valori: la Bolsa Mexicana de Valores (BMV), la quale ha un buon andamento ed è seconda per importanza in America Latina (dopo quella brasiliana), di piccole dimensioni rispetto agli standard internazionali, ma interessata negli ultimi anni da una performance notevole. Negli ultimi tre anni l’indice BMV è aumentato ad una media annuale del 45% in termini di dollari ed alla fine del 2006 ha chiuso a 26.448. Inoltre, nello stesso periodo la capitalizzazione del mercato è aumentata del 42% annuale. Nonostante vi siano listate 132 società, l’Indice de Precios y Cotizaciones (IPC) è dominato da quattro titoli che contano per il 50%, essi sono: América Telecom, Teléfonos de México (Telmex), Grupo Bimbo, una delle più grandi società di panificazione del Messico e dell‘America Latina; e la catena di supermercati Wal-Mart de México (Walmex). Nel 2001 è stata emanata una nuova legge per regolare il mercato dei titoli ed è stato attivato un nuovo strumento di raccolta del credito sul mercato dei capitali: il certificado bursàtil, ad uso di imprese private ed enti pubblici. Una nuova riforma del mercato dei capitali si è avuta con la legge emanata a metà del 2006 con la quale è stata creata una nuova forma societaria, la Sociedad Anónima Promotora de Inversión (SAPI), avente lo scopo di favorire il listaggio delle imprese di medie dimensioni ed incoraggiare per questa via una maggiore attività di scambio. - Principali trattati Accordo generale di cooperazione E’ stato riconfermato dal 1995 Accordo di cooperazione tecnica e scientifica Firmato il 14 settembre 1997 Strumenti comunitari di cooperazione Tra il Messico e l’Unione Europea è entrato in vigore l’Accordo di Associazione Economica, Concertazione Politica e Cooperazione, firmato l’8 dicembre 1999, segnando una nuova tappa nelle relazioni tra le due aree. In termini generali, l’accordo prevede una serie di misure e norme che concedono agli operatori economici dei Paesi firmatari un trattamento preferenziale idoneo a competere e collaborare nei mercati in maniera piú aperta e favorevole. Tutti i prodotti industriali saranno liberi da dazi doganali entro il 2007. L’UE è il primo investitore straniero in America Latina, il primo finanziatore nella regione e il primo partner commerciale di numerosi Paesi, in particolare quelli del Mercosur. Il dialogo politico con i Paesi della regione è stato intensificato con l'organizzazione di quattro vertici UEAmerica Latina/Caraibi: a Rio de Janeiro nel 1999, a Madrid nel 2002, a Guadalajara nel 2004, a Vienna nel 2006. In occasione di quest’ultimo vertice, la Commissione ha messo a punto un nuovo piano per consolidare il partenariato strategico fra l’UE e l’America Latina ed ha proposto una strategia che favorisca ulteriormente: - il dialogo politico tra le due aree, stimolando gli scambi economico-commerciali e gli investimenti; - l’integrazione regionale e la lotta alle disuguaglianze, adeguando maggiormente la sua politica di cooperazione e di aiuto allo sviluppo alle realtà latino-americane. La strategia volta a rilanciare il partenariato tiene conto delle nuove realtà politiche, sociali ed economiche dei due partner in base alle quali è possibile definire i settori d'azione prioritari. Uno dei temi principali nel quadro della politica degli aiuti e di cooperazione allo sviluppo per il periodo 2007-2013 è la promozione della coesione sociale considerata un ambito di interesse comune, in quanto è lo strumento per combattere la povertà e le disuguaglianze e per favorire l'integrazione sociale tramite la combinazione della crescita economica e dell'occupazione, della parità e della solidarietà. Nell’ambito della nuova programmazione 2007-2013, la Commissione UE propone diverse misure volte a: - focalizzare gli aiuti e la cooperazione su settori specifici, fra cui la lotta contro la povertà come obiettivo principale. Inoltre sarà assicurato un miglior coordinamento degli aiuti europei a seconda del consenso europeo relativo alla politica di sviluppo; - tener conto del ruolo specifico di alcuni attori della regione come Brasile e Messico instaurando dialoghi politici e sfruttando maggiormente il potenziale degli accordi di associazione; - aumentare la visibilità delle due regioni e la comunicazione, al fine di intensificare la reciproca comprensione, soprattutto nel settore della cooperazione culturale. L'organizzazione di una settimana europea in America Latina rappresenterebbe un ulteriore contributo alla realizzazione di tale obiettivo; - instaurare un partenariato strategico rafforzato mediante una rete di accordi di associazione e di libero scambio, coinvolgendo tutti i paesi della regione, e approfondire gli accordi esistenti con Messico e Cile; - rendere più mirato il dialogo politico, in funzione degli interlocutori, per aumentare il peso delle due regioni sulla scena internazionale; - avviare dialoghi sulla coesione sociale e l’ambiente per ridurre stabilmente le disparità e promuovere lo sviluppo sostenibile. La Commissione propone di organizzare ogni due anni un Forum sulla coesione sociale e una riunione dei ministri dell’ambiente, in preparazione dei vertici UE-America Latina/Caraibi; - contribuire alla creazione di un quadro stabile e prevedibile per aiutare i paesi latinoamericani ad attirare un maggior volume di investimenti europei che contribuiranno, a termine, allo sviluppo economico. La Commissione incoraggia la Banca europea per gli investimenti a varare uno «strumento per l’America Latina» al fine di promuovere, mediante la concessione di prestiti, l’interconnettività delle reti infrastrutturali; - mantenere l’impegno della Commissione a sostenere i paesi dell’America Latina nella lotta alla droga e alla corruzione; - migliorare la comprensione reciproca attraverso l’istruzione e la cultura. La Commissione considera prioritaria la creazione di uno spazio comune per l’istruzione superiore e s'impegna a far accogliere presso le università europee studenti e docenti dell’America latina, soprattutto mediante lo sviluppo di scambi universitari con i programmi Alßan , Alfa e Erasmus Mundus. Per maggiori informazioni: http://europe.eu.int/comm/europeaid/projects/amlat/oreal_en.htm. Progetti multilaterali Il Messico è beneficiario di finanziamenti da parte di numerosi organismi finanziari internazionali: Banca mondiale, IFC e Banca Interamericana di Sviluppo. La Banca mondiale, attraverso la IBRD (International Bank for Reconstruction and Development) finanzia progetti e fornisce assistenza tecnica ai Paesi in via di sviluppo, attraverso l’emissione sui mercati finanziari internazionali di obbligazioni ed in alcuni casi fornisce anche garanzie parziali di rischio o di credito a finanziatori privati (con una controgaranzia da parte del governo)in relazione a specifici progetti di sviluppo. I prestiti IBRD hanno in genere un periodo di garanzia di 5 anni, sono rimborsabili in un arco di tempo compreso fra i 15 e i 20 anni e vengono accordati al governo, agenzie governative o istituzioni dai governi stessi. Il tasso di interesse richiesto dalla banca è calcolato sulla base del costo medio della raccolta, fonte primaria di finanziamento delle operazioni di prestito. I prestiti IBRD si indirizzano prevalentemente verso alcuni settori: - Programmi per lo sviluppo umano (istruzione, sanità, nutrizione, settore demografico, settore sociale); - Protezione dell’ambiente; - Sviluppo del settore privato e del settore finanziario; - Sostegno alle riforme economiche. Per l’assistenza ai Paesi più poveri la Banca Mondiale opera attraverso l’IDA (International Development Association) finanziata in larga misura dai contributi dei Paesi membri più ricchi. Essa rappresenta la maggior fonte finanziaria per i Paesi più poveri del mondo, il cui reddito pro capite non supera una determinata soglia. I crediti IDA sono concessi, solo ai governi, a condizioni molto vantaggiose: senza interessi, hanno una durata di 35 o 40 anni ed un periodo di tolleranza di dieci anni. Obiettivi prioritari dell’assistenza finanziaria IDA sono: - i servizi sociali di base (nutrizione, sanità, istruzione primaria, risorse idriche, ammortizzatori sociali di base); - l’allargamento della base della crescita economica (sostegno alle riforme macroeconomiche e strutturali; - il sostegno alla corretta amministrazione del settore pubblico; - la protezione dell’ambiente, anche attraverso iniziative trasversali in settori quali lo sviluppo rurale, urbano e dei trasporti. L’IFC (International Finance Corporation) è un’istituzione del Gruppo Banca Mondiale, ma ha una sua distinta entità giuridica e finanziaria. Ruolo primario dell’IFC è promuovere lo sviluppo del settore privato nei Paesi in via di sviluppo, a tal fine concede prestiti direttamente alle imprese private, agisce come investitore diretto nel capitale di rischio ed offre una vasta serie di servizi di consulenza alle imprese private ed ai governi. A differenza dell´IBRD e dell´IDA, l´IFC non richiede garanzie governative di rimborso. La Società Finanziaria Internazionale concentra la propria attività sui seguenti obiettivi: - assistenza alle piccole e medie imprese, da attuarsi soprattutto attraverso intermediari finanziari; - sviluppo dei mercati nazionali di capitale; - privatizzazione e ristrutturazione delle imprese statali; - sostegno agli investimenti privati nelle infrastrutture (in particolare, telecomunicazioni e settore energetico); - maggiore equilibrio nella distribuzione regionale degli investimenti; - potenziamento dei servizi di consulenza. I principali prodotti offerti dall’IFC sono: prodotti finanziari (finanziamenti a lungo termine, partecipazioni azionarie, servizi finanziari); - mobilizzazione di risorse (co-finanziamenti, fondi di investimento, sottoscrizioni); - servizi di consulenza (finanziari, settoriali, tecnico-legali, ricerca partner nei Paesi in via di sviluppo). Le iniziative dell’IFC possono vedere coinvolte anche le imprese dei Paesi sviluppati come partners in accordi di collaborazione imprenditoriale, joint-ventures o come fornitrici di beni e servizi. I progetti attivi della Banca Mondiale e degli organismi che ad essa fanno capo sono: Innovation for Competitiveness 1st phase APL Mexico: Waste Management and Carbon Offset Project Housing and Urban Technical Assistance Project MX Basic Education Dev Phase III State Judicial Modernization Project Mexico Savings & Rural Finance (BANSEFI) Project - Phase II MX-Decentralized Infrastructure Reform and Development Loan Community Forestry II (PROCYMAF II) Integrated Irrigation Modernization Project MX Rural Finance Development Structural Adjustment Loan Introduction of Climate Friendly measures in Transport Savings and Credit Sector Strengthening and Rural Microfinance Capacity Building Tax Administration Institutional Development Project Consolidation of the Protected Areas System Project (GEF) Land Conservation Mechanisms (GEF-MSP) Basic Health Care Project (03) Methane Gas Capture and Use at a Landfill - Demonstration Project FEDERAL HIGHWAY MAINTENANCE PROJECT Indigenous and Community Biodiversity Conservation Project (GEF) Mexico Mesoamerican Biological Corridor Project (GEF) - La Banca Interamericana di sviluppo (IADB) è stata creata nel 1959 per sostenere lo sviluppo sociale ed economico dei Paesi dell’America latina e dei Caraibi. Il gruppo IDB, di cui fanno parte il PSD (Dipartimento peri il Settore Privato), l’IIC (Società Inter-americana di Investimento) e il MIF (Fondo Multilaterale di Investimento), opera per sostenere lo sviluppo economico della regione, supportando o surrogando gli investimenti privati dove è difficoltoso reperire o attrarre capitali, e garantendo l’assistenza tecnica necessaria per predisporre, finanziare e avviare dei progetti di sviluppo. Essa finanzia progetti in alcune aree prioritarie: sviluppo economico e sociale (educazione, sanità, riforme sociali e sviluppo urbano), sostegno al settore agricolo ed a quello industriale, progetti infrastrutturali, protezione dell’ambiente. Tra le nuove aree di attività vi è il sostegno al settore privato, con finanziamenti diretti senza garanzie governative. L’obiettivo strategico del Gruppo è quello di facilitare la creazione e la crescita di un tessuto imprenditoriale privato in grado di contribuire allo sviluppo economico della regione, dotato delle capacità e degli strumenti per operare e competere sul mercato mondiale. La Società interamericana d’Investimento (IIC – Inter-American Investment Corporation). L’IIC appartiene al Gruppo della Banca Interamericana di sviluppo ed è stata creata con l’obiettivo di facilitare il trasferimento di capitali privati e di tecnologia verso l’America Latina. A tale scopo la società intraprende investimenti sotto forma di prestiti e di partecipazione di capitale. Beneficiari dei finanziamenti e dei servizi dell’IIC sono le PMI dei Paesi in Via di Sviluppo (PVS) membri dell’Istituto, possono anche essere coinvolte imprese dei paesi sviluppati come partners in accordi di collaborazione imprenditoriale o come fornitrici di beni e servizi. Gli investimenti sono diretti a progetti di piccole e medie dimensioni, la redditività deve essere positiva e la quota di maggioranza deve essere preferibilmente detenuta da soci latino americani. Tra i progetti finanziati da tale organismo quello che mettere a disposizione circa 2mil US$ per accrescere le operazioni di factoring per le piccole e medie imprese cilene che soddisfano i criteri fissati dall’IIC. Date Posted: 5/6/2005 Project Name: FactorLine S.A II Project Number: CH2962B-01 Expected Board Approval Date: 6/8/2005 Company and/or Sponsoring: FactorLine S.A Business Sector: Financial Informazioni di viaggio Prefissi internazionali 00 52 prefisso per il Paese 5 Mexico City 74 Acapulco 14 Chihuahua 99 Merida 47 Léon Fuso orario: 6 ore indietro rispetto all’orario del Meridiano di Greenwich; 7 ore indietro rispetto all’Italia (8 ore indietro con l’orario legale) Visto: E' necessario il passaporto, con validità residua di almeno tre mesi al momento dell’ingresso nel Paese. Il visto non è necessario per turismo fino a 90 giorni di permanenza nel Paese. All’arrivo nel Paese il turista deve compilare un formulario (FTM) disponibile presso le Autorità locali, i principali aeroporti e le diverse compagnie aeree. Il visto é obbligatorio per tutti coloro che si recano nel Paese per motivi diversi da turismo (studio, affari ecc.) e va richiesto presso le Rappresentanze Diplomatico-Consolari del Messico in Italia (Roma e Milano). Per quanto concerne le attività di osservatori internazionali e quelle di carattere umanitario, è obbligatorio richiedere un apposito “titolo di soggiorno” (FM3). In base a recenti disposizioni, inoltre, in caso di domanda per un permesso “FM3” e di successivo diniego da parte dell’Autorità messicana, l’interessato dovrà attendere tre mesi prima di poterlo richiedere. Formalità valutarie: É consentito introdurre beni per un valore equivalente a 300 US$ a persona; beni il cui valore eccede tale importo e fino a 1.300 US$, saranno sottoposti al pagamento di una tassa variabile (pagabile in aeroporto) in funzione del Paese di provenienza. Beni di valore superiore a 1.300 US$ a persona sono trattenuti in deposito presso la dogana. Non esiste, invece, alcuna restrizione per l’introduzione di somme di denaro fino a 10.000 US$. Settimana lavorativa UFFICI PUBBLICI: dal Lunedì al Venerdì BANCHE: dal Lunedì al Venerdì ATTIVITÀ COMMERCIALI: dal Lunedì al Sabato Carte di credito: Le principali carte di credito accettate sono: VISA, American Express, Master Card, Diners Festività 1° gennaio (Capodanno); 6 gennaio (Epifania); 2 febbraio («Dia de la Candalaria» processioni e feste per la benedizione delle candele); 5 febbraio (Anniversario della Costituzione); 24 febbraio (Festa della Bandiera); 21 marzo (Nascita di Benito Juarez e Festival dell’equinozio di Primavera); (Domenica delle Palme); (Domenica di Pasqua); 1° maggio (Festa del Lavoro); 5 maggio («Cinco de mayo» battaglia di Puebla); 10 giugno (Festa del Corpus Domini); 29 giugno (San Pietro e Paolo); 15/16 luglio (Nostra Signora di Monte Carmelo); 15/16 agosto (Festa dell’Assunzione della Vergine Maria); 1 settembre (Messaggio del Presidente allo Stato dell’Unione); 16 settembre (Festa dell’Indipendenza); 22 settembre (Equinozio d’Autunno); 12 ottobre («Dia de la Raza» in ricordo di Cristoforo Colombo); 1° novembre (Tutti i santi); 20 novembre (Anniversario della Rivoluzione); 12 dicembre (Festa della Vergine di Guadalupe); 25 dicembre (Natale). Principali indirizzi utili «Gli indirizzi ed i numeri di telefono riportati in questa sezione sono tratti da fonti ufficiali italiane e/o da fonti ufficiali del Paese. E’ tuttavia possibile un certo margine di non corrispondenza dovuto al lento aggiornamento delle fonti da parte delle diverse istituzioni ed al frequente variare delle numerazioni telefoniche nei paesi di riferimento.» Ambasciate e Consolati in Italia Ambasciata del Messico - Ufficio Consolare Amb.: Rafael Tavar y De Teresa Via Lazzaro Spallanzani, 16 - 00161 Roma Tel. (06) 441151 Fax (06) 4403876 [email protected] www.sre.gob.mx/italia Consolato a Milano Via dei Cappuccini, 4 - 20122 Milano Tel. 0276020541 02784435 - Fax 0276021949 Circoscrizione: Tutto il territorio della Repubblica Italiana, eccetto Lazio Ambasciate e Consolati all'estero Acapulco - Vice consolato onorario V. Cons. On. Perla Gutierrez Cavagna Tel. : 005274833875 Ambasciata d'Italia e Ufficio commerciale Min. Plen. Felice SCAUSO Paseo de las Palmas, 1994 - 11000 Mexico, D.F Tel. 0052 5555963655 - Fax 55 55967710 /55 55962472 [email protected] www.ambcittadelmessico.esteri.it/ Consolato Onorario a Cancun Cons. On. Augusto Pastaccini Alcatraces n. 39 - Spermanzana 22 - Cancún, Quintana Roo, C.P. 77500 Tel: 00529988841261 Fax: 00529981474912 [email protected] Guadalajara (Jalisco) - Consolato onorario Console onorario: RAMELLA GONZALES LINA Av. Lopez Mateos Norte, 790 - 1 piso - Fracc. Ladron de Guevara - Guadalajara, Jalisco, C.P. 44680 Tel: 00523336161700 Fax: 00523336162092 [email protected] Mazatlan - Agenzia consolare onoraria Tel 005269 813171 Monterrey (Nuevo Leòn) - Consolato onorario Cons. On. SIBELLI LUIGI Hidalgo n. 250 pte, Col. Centro, C.P. 64000, Monterrey, Nuevo Leòn, Tel. : 00528181220248 Fax: 00528181220210 [email protected] Oaxaca - Agenzia consolare onoraria A. Cons. On. Esperanza de la Concepciòn Gonzalez Greganti Macedonio Alcalà, 400 - Col. Centro, Oaxaca, Oaxaca, C.P. 68000 Tel. : 00529515200592 [email protected] Tampico (Tamaulipas) - Consolato onorario console onorario: DI COSTANZO ZARAGOZA JUAN Avenida Madera 502 Oriente -Col. Unidad Nacional - Ciudad Madero, Tamps., C.P. 89410 Tel. : 00528332240404 Fax: 00528332240404 int. 171 [email protected] Tijuana - Agenzia consolare onoraria Agente consolare onorario: MAGONI CAMILLO Santa Maria n. 155 -Col. Gabilondo - Tijuana B.C.N., C.P. 22000 Tel. : 00526646853031 Fax: 00526646864248 [email protected] Veracruz (Veracruz) - Consolato onorario Console onorario: AQUINO CLAUDIO Chalchihuecan 316-2 - Fraccionamiento Reforma, Veracruz, Veracruz C.P. 91919 Tel. : 00522299378676 Fax: 00522299378676 [email protected] Vice Consolato Onorario a Puebla V. Cons. On. Graziano Barbaglio Tehuacan Norte, 30 - Col. La Paz - Puebla, Puebla C.P. 72160 Tel. : 00522222310400 Fax: 00522222485296 [email protected] Camera di Commercio Italiana Camara de Comercio Italiana en Mexico Presidente Mazarik 490, Ofna. 801, Col. Polanco 11550, México DF, entre Séneca y Platón. TEL. (0052) 55 5282 2500, FAX. 5282 2500 EXT. 102 [email protected] www.camaraitaliana.com.mx Istituto Nazionale per il Commercio Estero - I.C.E Instituto Italiano para el Comercio Exterior CAMPOS ELISEOS N. 345 EDIFICIO OMEGA PISO VII COLONIA POLANCO - 11560 MEXICO D.F. Tel.(005255) 52808425 / 52813928 / 52813943 / 52813950 Fax.(00525 5) 52802324 Responsabile: Andrea Ferrari [email protected] www.ice.it/estero2/cittamessico/default2.htm Rappresentanza Unione Europea Delegazione della Commissione Europea Av. Paseo de la Reforma 1675 Col. Lomas de Chapultepec - 11000 Mexico D.F. Tel. (+52 5) 5403345 al 47 - Fax (+ 52 5) 5406564 [email protected] www.delmex.cec.eu.int Ministeri Secretaria de Comercio y Fomento Industrial (Secofi Ministero dello Sviluppo economico) Av. Paseo de Tecamachalco, 6 Col. Lomas de Tecamachalco - Mexico D.F. Tel: (+ 52-5) 229 61 00 DG de Servicios a la exportación Tel: (+52-5) 229 61 93 Fax (+52-5) 449 90 28 /08 DG de Industria Tel : (+52-5) 229 61 00 Secretaria de Comunicaciones y Transportes (SCT) Bldg.C, floor 1 - Ala Oriente Xola y Avenida Universidad Col. Narvarte 03028 Mexico, D.F. Tel: (+ 52-5) 519-4468/ 530-7390 - Fax: (+ 52-5) 519-48-71 www.sct.gob.mx Secretaria de Educacion Publica (SEP) Argentina 28 Centro Histórico, C.P. 06029, México [email protected] www.sep.gob.mx Secretaria de Energia (SE) Avenida Insurgentes No. 890, Col. del Valle 03100 Mexico, D.F. Tel: +52 (55) 5000 6000 www.sener.gob.mx Secretaria de Medio Ambiente, Recursos Naturales y Pesca (SEMARNAP) Lateral Anillo Perifèrico Sur No. 4209 Fracc. Jardines en la Montaña 14210 Mexico, D.F. Tel: (+ 52-5)628-0602/ al 0605 - Fax: (+ 52-5)628-0644 / 0643 SHCP Secretaría de Hacienda y Crédito Público Palacio Nacional, Plaza de la Constitución s/n Col. Centro C.P. 06000 Del. Cuauhtémoc www.hacienda.gob.mx SRE Secretaría de Relaciones Exteriores Ave. Juárez #20, Col. Centro, CP 06010, Cuauhtémoc Tel: 3686 - 5100 www.sre.gob.mx Camere di Commercio locali Camara Nacional de Comercio, Servicios y Turismo de la Ciudad de Mexico Paseo de la Reforma 42 Colonia Centro - 06048 México D.F. Tel: (+ 52-5) 592-2677/2665 - Fax: (+ 52-5) 705-5310/7412 www.ccmexico.com.mx Camara Nacional de la Industria de la Transfomacion Avenida San Antonio No. 256 Col. Ampliacion Napoles 03849 Mexico, D.F. Tel: (+ 52-5) 563-61-12 - Fax: (+ 52-5) 598-58-88 www.canacintra-digital.com.mx CANIETI (Camara Nacional de la Industria Electronica, de Telcomunicaciones e Informatica) Culiacan 71, esq. Baja California Hipodromo Condesa - 06100 México D.F. Tel. (+ 52 5) 2640808 con 12 linee - Fax (+ 52 5) 2640466 www.canieti.org Confederacion de Camaras Industriales de (CONCAMIN) Av. Manuel Ma. Contreras No. 133, Col. Cuauhtémoc 06500 Mexico, D.F. Tel: 51407800 Fax: 51407831 www.concamin.org.mx Confederacion de Camaras Nacionales (CONCANACO- SERVITUR) Balderas 144 - CP.06079 México D.F. Tel: (55) 5722 9300 [email protected] www.concanaco.com.mx de los Estados Comercio, Associazioni AMAP (Asociacion Mexicana de Agencias de Publicidad) Cerrada de Palomas N.36-A Col. Reforma Social 03100 México D.F. Tel. (+ 52 5) 2623-0561 al 64 [email protected] www.amap.com.mx AMCEL (Asociacion Mexicana de Telefonia Celular) Cofre de Perote 205 Torre D Depto. 201 Col. Lomas de Chapultepec - Mexico D.F. Tel. (+ 52 5) 5203033 - Fax (+ 52 5) 5404021 AMEXTEL (Asociacion Mexicana de Telematica) Aragon 195 - Mexico D.F. Tel. (+ 52 5) 3273702 - Fax (+ 52 5) 3273728 AMIS (Asociacion Mexicana de Institutciones de Seguros AC) Francisco I Madero n. 21 Unidos Servicios Mexicanos y Turismo Col Tlacopac, San Angel Mexico D.F. 01040 Tel. (+ 52 5) 6626161 - Fax (+ 52 5) 6628036 [email protected] www.amis.org.mx AMITI (Asociacion Mexicana de la Industria de Tecnologias de Informacion) Av. Paseo de la Reforma #295 - 6to piso. Col. Cuauhtémoc. Ciudad de México Tel. 5207 0409 Fax 5207 6016 [email protected] www.amiti.org.mx Asociacion Mexicana de Bancos 16de Septiembre n. 27 - Centro Historico 06000 México D.F. Tel. (+ 52 5) 5100773 / 5100605 - Fax (+ 52 5) 7224350 Asociacion Mexicana de Desarrolladores Turisticos Viad. Rìo Becerra 11 - Colonia Nàpoles 03810 México D.F. Tel. (+ 52 5) 6877196 / 6694630 - Fax (+ 52 5) 6877196 Asociacion Mexicana de Hoteles y Moteles Balderas 33-414 Col. Centro, C.P. 06040 México, D.F. Tel. 01 55 55 10 8614 / 01 55 55 10 9062 Fax. 01 55 55 10 8874 www.hotelesmexicanos.org Asociacion Mexicana de Hoteles y Moteles de la Ciudad de Mexico Thiers, 83 - Colonia Anzures 11590 México D.F. Tel. (+ 52 5) 2036946 / 2030466 - Fax (+ 52 5) 2037246 Asociacion Mexicana de Publicidad Exterior San Lorenzo 153 Desp. 103 Col del Valle 03100 México D.F. Tel. 5575 -6179 Fax 5559-1523 [email protected] www.ampe.com.mx Asociacion Mexicana de Sistemas Integrales de Seguridad (AMISIS) Av. Rio Joaquin n. 5805 - 2° Piso Colonia Popo - +480 México D.F. Tel. (+ 52 5) 2542032 Asociacion Nacional de Importadores y Exportadores de la Republica Mexicana, A.C. (ANIERM) ANIERM Representación Veracruz 1ro. de Mayo No. 1242, entre Alacio Pérez y Francisco Javier Mina, Col. Flores Magón C.P. 91900, Veracruz, Ver. México [email protected] www.aniermveracruz.org Istituti e Enti Comision Nacional Bancaria y de Valores Insurgentes Sur n. 1971 Colonia Guadalupe Inn 01020 México DF Tel. 14-54-60-00 [email protected] www.cnbv.gob.mx Eurocento De Cooperacion Empresarial European Community Business Council Homero N° 256 - Piso 2 - Colonia Polanco 11570 México D.F. Tel. (+ 52 5) 250533 - Fax (+ 52 5) 2033549 IMPI (Instituto Mexicano de la Propiedad Industrial) Periferico Sur 3106, 7° Piso Colonia Jardines del Pedregal 01900 México D.F. [email protected] www.impi.gob.mx Istituto Italiano di Cultura Avenida Francisco Sosa 77 Col. Villa Coyoacán 04000 México, D.F. Tel. (+52.55) 55.54.00.44 Fax 55.54.66.62 [email protected] www.iic.org.mx Principali Istituti Bancari locali BANAMEX Isabel la Católica 44. Col. Centro Histórico. Del. Cuauhtémoc. C.P. 06000, México, Distrito Federal, México www.banamex.com BANCOMER Av. Universidad N° 1200, Col. Xoco, 03339 Mèxico D.F. Tel. (+52 5) 6213301 www.bancomer.com.mx Bancomext (Banca del Governo messicano per investimenti) Periferico Sur 4333 Col. Jardines en la Montana - 14210 Mexico D.F. Tel. (+ 52 5) 2299182/4499000 - Fax (+ 52 5) 4499038 www.bancomext.com promuovere BITAL Paseo de la Reforma N° 156, Col. Juàrez, 06600, Mèxico D.F. Tel. (+52 5) 7212222 INVERLAT www.scotiabankinverlat.com Mexican Investment Board (Consiglio messicano per gli Investimenti) Paseo de la Reforma, 955 Lomas de Chapultepec - 11000 Mexico D.F. Tel. (+ 52 5) 3289929 - Fax (+ 52 5) 3289930 www.investinmexico.com.mx esportazioni e Nacional Financiera Snc (Nafin Banca del Governo messicano per promuovere lo sviluppo industriale e gli investimenti) Insurgentes Sur 1971, Col. Guadalupe Inn, CP 01020 México D.F. Tel. 01 800 Nafinsa (623 4672) [email protected] www.nafin.com Santander Mexicano Paseo de la Reforma N° 211-213, Col. Cuahutèmoc, 06500 Mèxico D.F. Tel. 6293000 www.santander.com.mx SERFIN , Centro Corporativo Santa Fè Prol. 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