Cornice Nazionale Sabbat

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Cornice Nazionale Sabbat
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"Venite , Fratelli e Sorelle , unitevi nei Sacri Ritae.
Pronunciate le Sue parole , condividete il Suo sangue , garantite che i
comandamenti del Padre Oscuro non sono stati mai dimenticati ... "
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Temoch lo Sciacallo , Reggente del Sabbat
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Introduzione
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Il sangue è una catena che da molte ere vincola i figli ai loro padri.
Ma poco dopo l’anno 1000, i vampiri conobbero i tumulti della ribellione.
Con il tempo presero lentamente coscienza che avrebbero potuto avere le carte in
mano per cambiare quello che era stato sino a quel momento un rapporto di
sudditanza in qualcosa di più, trasformandolo così in libertà.
Si trattava di certo di una rivoluzione. O quantomeno di qualcosa che gli
assomigliava molto.
Una ribellione che sapeva di cenere e sangue. Una sommossa intinta nell’odio che
avrebbe forgiato quella terribile arma che sarebbe stata conosciuta come il Sabbat.
Sul Sabbat si dicono molte cose. Da un lato si racconta che la Spada di Caino sia
un terribile esercito di mostri disumani e sanguinari unito dall'unico intento di
distruggere gli antidiluviani per impedirne così il loro risveglio nelle ultime notti di
questo mondo. Dall'altro si dice che sia soprattutto una vera e propria Setta
Religiosa, chiamata Chiesa del Padre Oscuro, volta a celebrare l’esaltazione del
vampirismo, nelle sue perversioni più orrende, per compiacere così il primo fra tutti
i dannati, il leggendario Caino.
In poche parole la Setta è tutte e due le cose.
I suoi ideali di libertà, unità e fede vengono incarnati perfettamente dai credenti,
riverenti a tal punto a Caino che mai dimenticano di far sfoggio delle loro
caratteristiche di predatori fra gli uomini così come se fosse una vera e propria
missione sacra sulla terra.
La Gehenna è ormai prossima. Il ritorno di Caino imminente.
Non vi è più tempo per le parole.
E' il momento in cui i Suoi nemici debbono essere distrutti ad ogni costo a discapito
di ogni preconcetto o inibizione morale che possa vietarglielo. Ogni notte la Spada
di Caino porta avanti la sua santa crociata di libertà contro la perfida Camarilla,
vera e propria organizzazione costruita attorno al forte legame fra gli anziani ed i
loro infanti, burattini degli antidiluviani che disubbidendo al primo vampiro hanno
condannato le loro progenie a vivere un'eterna prigionia nelle grinfie dei loro
aguzzini.
Il Sabbat venne fondato da due Clan: Lasombra e Tzimisce.
Sono queste due realtà che, ancor oggi, possono vantare il maggior numero di
seguaci all'interno della Setta, sebbene quest'ultima accolga chiunque voglia
dedicare la sua eternità alla causa.
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Ai sensi della l. 633/41 e successivi aggiornamenti, tutti i diritti d’autore su questo documento sono riservati e di
proprietà di Camarilla Italia. I marchi registrati sono proprietà di White Wolf Publishing Inc.
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Questo è il caso dei cosiddetti Antitribu, quei membri dei tredici Clan che tuttavia
ne rifiutano l’appartenenza scagliandosi contro la gerarchia imposta dai loro
antenati. Questo è anche il caso di Linee di Sangue piuttosto rare che trovano un
punto di arrivo nella Chiesa del Padre Oscuro, anziché venir trattati come scherzi
della natura o animali da circo dalla Camarilla.
I Cainiti del Sabbat si sono strutturati in piccole cellule di fedeli che prendono il
nome di “branchi” all'interno dei quali si svolgono riti e cerimonie volte alla
condivisione del sangue che prendono il nome di “Ritae".
La Spada di Caino, più in generale, è il ritratto della lacerazione.
La divisione tra Laicità e Clero, fra la terribile Mano Nera e la misteriosa
Inquisizione, in un gioco di influenze ed alleanze che non ha mai fine, soprattutto a
causa delle molteplici correnti ideologiche, filosofie ed eresie che continuano a
scontrarsi, rinnovandosi ogni singola notte.
Un mare tumultuoso che nonostante la presenza ingombrante della Camarilla, degli
Infernalisti, dei Cacciatori umani, e persino della frammentazione interna alla Setta
non si è mai lasciato consumare.
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Resistere. Attaccare. Combattere. Credere.
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Cavalcando le proprie Debolezze: La storia del
Sabbat
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La storia si è ripetuta incessantemente per millenni: vampiro contro vampiro, casata
contro casata, lignaggio contro lignaggio. Figli contro Padri. Il legame di sangue era
l’unico vincolo che permetteva ai più anziani di comandare sui giovani sempre più
restii a seguire i voleri di qualcuno che non fossero loro, sostituendo così
l’autoconservazione con emozioni finte di servilismo nei confronti dei loro padroni.
Fino alla svolta: nel 1493 un esiguo gruppo di infanti riuscì a ribellarsi da questo
giogo grazie ad un rituale della stregoneria Koldun, divorando molti dei loro padri
e fino ad allora carcerieri. Questo evento prese il nome di “Rivolta Anarchica” e fu
una vera e propria cruenta battaglia che durò quasi un secolo, culminando nelle
notti in cui Lasombra e Tzimisce arrivarono addirittura a divorare i loro rispettivi
Antidiluviani.
Fu la Sicilia, la culla della Rivoluzione: fu lì che Graziano De’ Veronesi assediò il
Castello delle Ombre a Palermo, insieme a quelli che furono definiti Anarchici,
scacciando Montano ed infine vincendo la "Sua" guerra. Cenere nera e filamenti
catramosi furono ciò che restarono dell’Antidiluviano Lasombra.
Non molto dopo che Graziano ridisegnò il clan con il Suo gesto, per la prima volta
nelle campagne del Sud Italia si sentì parlare di un “Sabbat”.
Dei novellini vestiti come streghe compivano riti usando corpi di umani catturati,
inneggiando a Caino (o anche a Satana se v’era bisogno di sviare dai vampiri la
colpa delle loro malefatte), muovendosi in gruppo che loro definivano "un branco”.
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Si scambiavano il loro stesso sangue, rendendo di fatto impossibile che qualsiasi
Anziano li vincolasse di nuovo.
Mentre la Camarilla nasceva a Silchester, a Maiorca la Spada di Caino prendeva la
Sua forma più primitiva. I Lasombra avrebbero dato una struttura gerarchica, gli
Tzimisce qualcosa in cui credere e per cui lottare. Ed ancora oggi sono queste due
anime, nate nel cuore del Mediterraneo, a coesistere nella realtà sociale della
Setta. Sarà soltanto dopo molti anni infatti che nasceranno gli Antitribu, infoltendo i
ranghi della Setta che avrebbe raccolto tutti coloro che rifuggivano dalla Camarilla
per non cadere vittime del loro giogo. Ancor oggi, tutta la musica della parola
Sabbat, vede le sue note più belle e significative nell’Italia e nel Mediterraneo.
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Le Guerre Civili
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L’idillio tra i clan Lasombra e Tzimisce non durò molto. Furono infatti proprio le loro
contrapposizioni a dar vita alla Prima Guerra Civile volta a decidere chi, fra questi
due, dovesse governare la Setta. Si arrivò persino alla situazione in cui, ciascuna
delle due realtà, tentava di estromettere l’altro per tutto ciò che riguardava la
conoscenza dei Rituali più importanti, finché ancora una volta l’Italia tornò a
rivendicare un ruolo di primo piano all’interno della setta. Graziano De’ Veronesi
guardò con preoccupazione quello che stava accadendo e si mosse in prima
persona per convincere il Reggente Weiss ad indire un Concilio Ecumenico, che
prenderà il nome di “Sinodo degli Orfani” in cui furono convocati tutti i Sacerdoti,
Prisci e Cardinali dell'intera Setta. Fu da quella notte che i rituali della Spada di
Caino videro l'attuale divisione fra “Auctoritas Ritae” ed “Ignobilis Ritae”, lasciando
così la proprietà e la segretezza soltanto per questi ultimi.
Anche se la diaspora non si placò il Sabbat era riuscito a salvarsi.
In Italia i due clan riuscirono a stabilire un equilibrio e furono ben due Cardinali a
spartirsi la penisola. Nel Nord sarebbero stati gli Tzimisce a dettare la linea della
Setta, mentre il Sud sarebbe rimasto storicamente sotto l’influenza dei Lasombra e
della Famiglia De’ Veronesi. Delle altre due Guerre Civili, il Sabbat Italiano ricorderà
solo un timido eco proveniente dal Nuovo Mondo, dove si consumerà il duro
scontro per l’evoluzione della Setta.
In Italia lo scontro tra questi due Clan non sarà superato per molti secoli ancora.
La spartizione delle diverse aree di influenza provocherà un lento logorarsi, e
incancrenirsi dei rapporti, perdendo talvolta di vista la Camarilla e tutto ciò che
stava orchestrando assieme ai suoi alleati. Proprio a Milano, in accordo con il
“neonato” Clan Giovanni, i nemici giurati del Sabbat orchestrarono un terribile
attentato all’Arcivescovo del Clan Tzimisce. Ogni indizio tuttavia, dava ad intendere
che l'attentato fosse collegato alla scomparsa di uno dei più famosi branchi della
Basilicata, "La Tenebra di Ferro" ancor oggi ricordato per essere stato un punto di
riferimento fra i più prestigiosi nella storia del Clan Lasombra. Ancora una volta la
tensione rischiò di sfociare in un vero e proprio conflitto se non fosse stato per
l'intervento del Cardinale Radu Bistri, in concerto con Graziano De' Veronesi, che
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tentò di stemperare il clima, ben conscio che la Setta stava passando un momento
talmente delicato da non potersi permettere ulteriori spaccature al suo interno.
Così una città del Nord cedette la propria sovranità ad un Lasombra e viceversa
una del Sud fece lo stesso con il Clan Tzimisce. A seguito di ciò, alla fine del XVI°
secolo per la prima volta Milano fu affidata alla guida illuminata di Giangaleazzo
Visconti, mentre Napoli avrebbe beneficiato del governo di Raimondo di Sangro,
del Sangue dei Demoni.
Come spesso accade, nel momento in cui la Setta sembrò vacillare, nacque un
nuovo periodo di prosperità ed equilibrio che permise agli altri Clan di ritagliarsi un
ruolo di primo piano all’interno della Spada di Caino, facendo venire meno – di fatto
– questo duopolio prima che nuove tensioni potessero creare una nuova
spaccatura tra i due Clan.
Per suggellare questo nuovo accordo, e celebrare adeguatamente la fiducia
ritrovata, fu proprio a Milano che venne compilata la prima versione del "Codice"
omonimo. La città conservò per diversi secoli una delle Sue copie originali
custodendola alla stregua di una reliquia su cui avrebbe vigilato proprio
Giangaleazzo Visconti.
Da questo punto in poi della storia tutto sembrò calmarsi.
Fino al ventesimo secolo niente scosse più il Sabbat in Italia.
Di fatto rappresentava la forza dominante, il fulcro del potere, il luogo sacro dove il
Credo si era affermato ed era maturato, crescendo ed imponendosi sul resto delle
realtà del continente. Mentre l'America veniva sconvolta dalla Terza Guerra Civile la
Spada di Caino Italiana guardava impassibile, inflessibile, quasi infastidita a quelli
che considerava alla stregua di bisticci fra ragazzini mocciosi.
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Le Notti Moderne
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Fu il XX Secolo a rappresentare un punto di svolta in negativo per il Sabbat.
Da oltreoceano il Gran Ballo dell'anno 2000 portò una tanto inaspettata quanto
radicale scossa all’interno della setta. La reggente Melinda Galbraith e buona
parte dei Cainiti più conosciuti negli Stati Uniti furono ridotti in cenere assieme ad
una moltitudine di Tremere Antitribu della discendenza di Goratrix.
Mentre ogni genere di contatto col Nuovo Mondo venne interrotto, i Nosferatu
riferivano notizie frammentarie su un grosso attacco che si sarebbe verificato lungo
tutta la Costa Orientale, provocando la perdita di tutti quei territori che avevano
rappresentato vere e proprie roccaforti della Setta.
La disperazione aveva lasciato il posto soltanto allo sconforto.
Lo sconforto alla rassegnazione di una sconfitta annunciata ed imminente.
Passarono ben tre anni di silenzio. Poi anche la Spada di Caino nella penisola
toccò il punto più basso della Sua storia: nessuno si sarebbe immaginato quello
che sarebbe accaduto.
Giangaleazzo Visconti, Arcivescovo di Milano, riunì tutti i Cainiti legati al Sabbat
Lombardo in quella che divenne famosa come “la Notte del Terrore Sanguigno”.
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Dopo aver rinchiuso tutti i Dannati all'interno del proprio palazzo, bruciò davanti ai
loro occhi la copia del Codice di Milano che era stato chiamato a custodire,
consegnando la chiavi della città alla Camarilla e presentandosi alla Torre d'Avorio
come anello di congiunzione per l’alleanza con il Clan Giovanni, che rappresentava
la forza dominante nel Nord-Est del paese.
Seguendo un copione già scritto Giangaleazzo si macchiò per la seconda volta di
tradimento.Quando era ancora un giovane infatti, poco dopo la Convenzione delle
Spine, il Lasombra aveva tradito il suo stesso sire per passare al Sabbat.
Quella notte era avvenuto soltanto il passaggio inverso.
Mentre il Sabbat Milanese arretrava nelle zona della Marca Lombarda, si racconta
che fra le urla di rabbia e dolore i Cainiti volgessero le più disparate ingiurie nei
confronti di quello che veniva definito come il "due volte traditore e due volte
vigliacco". A Sud intanto L'Arcivescovo Raimondo di Sangro sembrava essere
scomparso.
I due simboli dell'unione e della stabilità della Setta erano improvvisamente venuti
meno.
Per molte notti la Spada di Caino si interrogò sul da farsi, mentre anche nel resto
della penisola la Società di Leopoldo e la Camarilla sembrarono rialzare la testa,
scagliandosi contro il nemico comune e distruggendo molti dei branchi più
importanti che erano presenti.
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La Rinascita
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Stormi di orribili bestie, venti impetuosi come le tempeste, parole d’una antica
minaccia cariche d’odio si riversavano sul campo di battaglia. Ed infine colui che da
molti era stato dimenticato fece nuovamente la sua comparsa: come un miraggio
terrificante, o come l'apparizione inaspettata di una presenza malefica, Radu Bistri
ed il Suo Branco “Calice d’Ossa” si schierarono a difesa dei sopravvissuti,
raccogliendo attorno a loro gli impauriti branchi sabbatici il cui unico dubbio era
diventato sapere se fossero morti per mano della Camarilla o del Cardinale.
Ma la Spada di Caino seppe riscoprire quegli ideali che la Setta aveva sussurrato al
loro cuore.
Dopo molti scontri, la battaglia volse a favore del Sabbat che riuscì a mantenere il
Sud della Lombardia, avanzando sino alle porte di Milano dove, si racconta, lo
stesso Giangaleazzo fosse pronto alla fuga.
Fu così che gli occhi dell'Anziano Tzimisce, antico Voivoda e guida occulta della
Spada di Caino stessa, si volsero verso Firenze. "Una testa per una testa, una città
per una città " Affermò.
Nel giro di pochi giorni il Sabbat riversò la propria ferocia sul capoluogo toscano,
dando vita ad un assalto brutale, dalla ferocia inaudita. La battaglia, che durò circa
tre settimane, portò la Setta a rivendicare la città, catturando lo stesso Principe
Caterina di Montpellier. A detta di molti testimoni fu proprio Radu, attraverso i suoi
oscuri poteri del sangue, ad intrappolarla all'interno di una teca di vetro scheggiato
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ed in parte annerito quando era ancora ben sveglia, vigile e conscia di quello che
stava accadendo. Mentre la disperazione riempiva gli occhi della bella Toreador
Radu pronunciò un famoso discorso parlando apertamente di come, in quella
enorme chiesa, avrebbe posto la prima pietra sopra cui sarebbe dovuto essere
ricostruito il Sabbat nella penisola.
L'intera area ad oggi viene considerata come un luogo sacro: pellegrinaggi portati
avanti da interi branchi raggiungono Firenze ogni qualvolta sentono il bisogno di
ritrovare la propria fermezza, andando a cercare la motivazione laddove vi è il
chiaro esempio di quello di cui la Setta può essere capace grazie alla propria
rabbia. Ancor oggi una lastra di marmo reca le parole pronunciate dallo stesso
Radu Bistri a termine del Suo famoso discorso: "La motivazione della nostra vittoria
è scritta nella potenza del nostro sangue. Ai predatori non sono concessi passi
indietro. Tenete costei sveglia, nutritela, torturatela, avvelenatela con la speranza e
lasciate che la disperazione fiorisca nel suo cuore, così che Caino torni ancora una
volta da noi attirato dalla musica delle sue urla.”
Se nel Centro-Nord fu il potente Tzimisce a mettere ordine fra le fila della Chiesa
del Padre Oscuro, è stato Graziano De' Veronesi a stabilire l'ordine nel Centro-Sud.
Dopo aver serrato nuovamente le fila del Sabbat, annunciò grandi cambiamenti che
si sarebbero succeduti negli anni avvenire.
Incontrato il Grande Inquisitore d'Italia Volgirre gli strappò il cuore facendolo a
pezzi e condannando la sua inefficenza, forse avendo capito in anticipo ciò che
sarebbe accaduto qualche anno più tardi in seno al Clan Toreador. Divenne palese
la necessità di un nuovo Sinodo.
Gli Assamiti avevano lasciato la Setta, così come avrebbe fatto la Famiglia
Volgirre, anche se una nuova forza dalle viscere della terra bramava di rivendicare
un ruolo all'interno della Spada di Caino.
Gli Araldi del Teschio avevano un gran dono da consegnare in cambio del loro
ingresso.
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La Situazione Attuale
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Nel corso degli ultimi mesi del 2013 un nuovo reggente è stato eletto e ha ricevuto
il benestare sia da parte di Radu Bistri che da Graziano De’ Veronesi che hanno
speso generose parole nei Suoi confronti. A causa della scarsità di informazioni
provenienti dal Nuovo Mondo si conosce soltanto che una linea è stata organizzata
proprio a Nord di Città del Messico e sembra che sia stato lo stesso Reggente di
Caino ad impostare la Sua ricostruzione secondo un Dogma più radicale ed un
maggior fideismo della Setta. Ancor oggi i suoi eruditi tengono lunghi dibattiti su
come, certamente, qualcosa sia sfuggito al Sabbat: la Stella Rossa ha brillato a
lungo nel cielo ma non vi è stato alcun evento epocale tanto meno il risveglio di
Caino.
Ad oggi gli Ordini Militanti della Mano Nera e dell'Inquisizione sono stati
radicalmente riformati, affidati a nuovi Cainiti in cui il Reggente stesso pone grande
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fiducia ed il loro numero si aggira intorno ai trenta vampiri per ognuno dei due ordini
in tutto il mondo.
Nel corso degli ultimi mesi la missione della Spada di Caino si è arricchita di un
nuovo elemento.
Se da un lato i Cainiti si impegnano per mantenere i territori, sfoltire gli Anziani della
Camarilla, abbattere gli Indipendenti e distruggere i Traditori, dall'altro è diventato
un compito di primaria importanza il cercare, trovare e studiare sempre più
frammenti, testi, racconti, storie e documenti incentrate sulle Ultime Notti, su Caino,
su Lilith, sulle Cronache di Enoch o sul Libro di Nod.
Infine gli Araldi del Teschio hanno deciso finalmente di unirsi alla Setta.
Dopo molti anni di silenzio si sono presentati proprio nel momento del bisogno,
portando alla Spada di Caino in dono non soltanto la propria conoscenza, ma
anche preziose informazioni che hanno rivelato come Giangalazzo avrebbe
organizzato, assieme alla Camarilla ed al Clan Giovanni, un nuovo attacco al cuore
del Sabbat, in Sicilia e proprio in quella Palermo dove tutta la storia della Setta
ebbe inizio, così da potersi imporre definitivamente sui propri rivali.
Nel dicembre 2013 un attacco di grosse proporzioni ha avuto luogo, ma grazie
all'intervento degli Araldi del Teschio la Chiesa del Padre Oscuro ha saputo
rispondere adeguatamente. Mentre gli invasori della Torre d'Avorio raggiungevano il
Castello delle Ombre, il Sabbat si è reso protagonista di numerose violazioni della
Masquerade in tutto il Veneto attirando così l'attenzione di decine di Cacciatori che
hanno scatenato un vero e proprio inferno nel feudo della Famiglia Giovanni. La
guerra si è susseguita per due mesi fino a quando, durante il mese di febbraio, la
Società di Leopoldo, agevolata dagli Araldi del Teschio, è riuscita a raggiungere ed
infine distruggere la Torre Nera uccidendo la primogenita Renata De' Medici del
Sangue Toreador. Il colpo inferto è stato talmente duro che lo stesso Augusto
Giovanni risulta scomparso e, a detta di molti, trafugato per essere portato chissà
dove.
Laddove invece la situazione sembra sotto controllo è in Sicilia dove la Camarilla
ha subito molte perdite, anche se il Sabbat ha smarrito la guida Graziano De'
Veronesi che, ferito a tradimento, è stato costretto a cedere al sonno del torpore
finendo per essere custodito dai suoi infanti più fedeli nel Castello delle Ombre e
venerato come un Santo Nero, nell'attesa del suo prossimo risveglio. Il comando è
stato lasciato all’Arcivescovo di Palermo Gianluca De’ Veronesi, suo infante.
Anche il Cardinale Radu Bistri è stato costretto a lasciare l’Italia per altre
emergenze ed ha lasciato proprio a Firenze il suo luogotenente prediletto, il
Mostro, che agisce in sua vece e tiene salde le fila del Sabbat.
Ultimamente quasi ogni fazione ha eletto un suo “Gran Vicario” che in assenza di
un Cardinale impone la sua visione del Sabbat ai suoi affiliati, iniziando così
un’escalation verso quelle due poltrone che sembrano al momento vacanti.
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