Relazione Finale 1. Descrizione di contenuti, tempi, luoghi, fasi

Transcript

Relazione Finale 1. Descrizione di contenuti, tempi, luoghi, fasi
Corsista G6 - Antonella Vaglio
Allegato 2
Relazione Finale 1. Descrizione di contenuti, tempi, luoghi, fasi, modalità, strumenti e protagonisti Il progetto nasce dall’idea di studiare una ricetta coinvolgendo la maggior parte di materie oggetto di studio in una terza classe di operatori di cucina di un qualsiasi Istituto Alberghiero. La ricetta “Insalata di polpo, patate ed olive” che avrebbe dovuto essere realizzata come esercitazione pratica nel laboratorio di cucina (ma questa fase non è stata possibile realizzarla per vari motivi) è stata studiata nella lingua inglese, nella lingua francese, è stato fatto il calcolo del costo del piatto e di quello calorico. Queste ultime due operazioni implicavano la conoscenza di formule e calcoli, quindi l’utilizzo di una calcolatrice o di un foglio elettronico. Inoltre gli studenti hanno visionato un breve filmato sulla biologia del polpo e, in generale, sulla classificazione degli organismi marini utilizzati in cucina Alla fine del progetto è stato realizzato un breve video, delle fasi più importanti, inserito in una presentazione power point. Tutto il progetto è stato realizzato nella prima settimana di giugno (dal 31 maggio al 4 giugno) in un momento di “pausa” prima dell’esame di qualifica finale di operatore di cucina dei servizi alberghieri. Prima fase: Nel primo giorno abbiamo passato 2 ore in laboratorio per prendere confidenza nell’uso del foglio elettronico. Seconda fase: il giorno successivo gli studenti hanno realizzato il calcolo del food cost (argomento di laboratorio di cucina) e il calcolo calorico (argomento di scienze degli alimenti). Terza fase: In classe, insieme alle docenti curriculari, gli studenti hanno tradotto la ricetta nella lingua inglese e nella lingua francese. Nella stessa mattinata abbiamo visto, in aula video, un breve filmato per conoscere la biologia del polpo e, in generale, avere un’idea sulla classificazione delle specie ittiche ad uso alimentare. Ultima fase: realizzazione del video con gli studenti. modalità: in cooperative learning e discussioni interattive Luoghi : laboratorio informatico , aula video, aula. Strumenti: Pc (microsoft office excel), videocamera Protagonisti: 22 studenti di una terza cucina e 4 alunni per le riprese video. 2. Numero di classi coinvolte, di insegnanti, di ragazzi che hanno partecipato alla sperimentazione. Il presente progetto è stato proposto ad una classe di 22 allievi, in cui erano presenti anche due alunni diversamente abili, di una terza cucina dell’Istituto Alberghiero “G. Donadio” di Corsista G6 - Antonella Vaglio
Allegato 2
Dronero (Cn). Sono stati coinvolti docenti di lingua straniera (inglese e francese), di scienze degli alimenti, di laboratorio di cucina. 3. Eventuali difficoltà incontrate, sia tecniche che metodologico – didattiche Dal punto di vista complessivo ho visto gli studenti interessati all’attività. Devo premettere che essendo semplicemente la loro insegnante di sostegno, i ragazzi avrebbero potuto tranquillamente rifiutarsi di lavorare a questo progetto, invece hanno lavorato con entusiasmo e correttezza (e in un professionale, credetemi, è già un miracolo). Per quanto riguarda la mancata preparazione della ricetta nel laboratorio di cucina, devo ammettere che in questo caso si dovevano ottenere per tempo le necessarie autorizzazioni, sia per il personale preposto alla pulizia dei locali sia per l’acquisto delle materie prime che si sarebbero dovute utilizzare. In un contesto dove tutto potrebbe essere organizzato con un certo anticipo, non dovrebbe essere difficile procedere alla esercitazione pratica senza problemi. L’ultimo scoglio è stato la realizzazione del video. Qui certamente è emerso un problema di” sentirsi adeguati al ruolo”. Molti allievi hanno opposto resistenza perché si “vergognavano”, oppure si sentivano inadeguati, ecc. Mi è sembrato strano questo atteggiamento, poiché molti affermano che oggi i giovani vogliono esibirsi, mettersi in mostra ecc. Comunque, in ogni caso, bisogna rispettare la volontà degli allievi. 4. Abilità e competenze acquisite dagli alunni e dagli insegnanti Gli studenti hanno migliorato il loro senso di autostima, l’” essere in grado” di fare qualcosa, di appartenenza alla categoria dei cuochi. Negli istituti alberghieri molto spesso i docenti curriculari si lamentano che gli studenti hanno un comportamento ineccepibile nelle materie pratiche, mentre nelle materie teoriche sono insufficienti, adducendo la motivazione che i professionali sono frequentati da studenti non molto brillanti. L’utilizzo degli strumenti informatici, permetterebbe ai ragazzi di soffermarsi sul momento di applicazione allo studio, negli istituti professionali , molto spesso, l’impegno allo studio è inesistente. Come docenti credo che abbiamo migliorato: le competenze informatiche, la creatività, la disponibilità, la voglia di mettersi in gioco, l’entusiasmo, l’empatia e la pazienza che dovrebbero sempre contraddistinguere la classe docente. Corsista G6 - Antonella Vaglio
Allegato 2
5. Modalità di relazione osservate tra alunno e docente (analogie e differenze con le altre situazioni d’apprendimento). Ho proposto questo progetto alla classe, in qualità di docente di sostegno e non come docente curriculare, quindi i ragazzi potevano opporsi a questo lavoro. Probabilmente la relazione di reciproca fiducia e soprattutto di rispetto ha favorito l’apprendimento, prima della strategia didattica adottata. L’affinità di stile di apprendimento tra l’insegnante e gli studenti è un importante punto di partenza per condurre ogni allievo alla conoscenza. Nel modello tradizionale d’insegnamento lo studente ascolta “passivamente” la lezione, senza contradditorio, nella modalità “ipse dixit” e senza che si tenga in debito conto dei suoi molteplici stili di apprendimento. 6. Modalità di relazione osservate tra alunno ed alunno (analogie, differenze …) Osservando le modalità di interazione degli alunni, ho notato che in questa modalità di apprendimento e di relazione non c’era quasi mai competizione, la voglia di emergere per sentirsi più bravo, ma la voglia di lavorare insieme agli altri per divertirsi. Ho inserito nel lavoro finale solo un breve filmato fatto in backstage ma vi posso assicurare che i quattro studenti che hanno lavorato al filmato finale si sono veramente divertiti. Utilizzando questa modalità di interazione l’allievo è protagonista del suo sapere e lo condivide con il suo compagno, per una partecipazione di tutti. Riguardo l’interazione dei ragazzi diversamente abili, ho notato una migliore partecipazione ed integrazione con i compagni di classe. Attività di questo tipo, a mio parere, sono da prediligere come linee guida di buone prassi per l’inclusione degli studenti diversamente abili. 7. Modalità di relazione osservate tra docente e docente (analogie e differenze …) Il docente che utilizza una modalità di lavoro utilizzando lezioni frontali non tiene in debita considerazione le modalità di apprendimento dei singoli allievi. A volte utilizza la lavagna luminosa, ma i contenuti sono gli stessi e sono visti con la stessa unilateralità. Utilizzando gli strumenti informatici e una modalità d’interazione con gli allievi interattiva, il docente ha una maggiore consapevolezza di efficienza del modo in cui viene “percepita” la propria materia. Il rapporto con gli allievi è meno problematico. Si permette agli allievi di farsi “comunità pensante” che diviene responsabile del proprio apprendimento. Corsista G6 - Antonella Vaglio
Allegato 2
8. Valutazione delle tecnologie e del materiale utilizzato - Ricchezza, pertinenza, autorevolezza - Efficacia didattica - Facilità d’accesso e fruizione Il progetto così come è stato articolato, raggiunge la sperata efficacia didattica negli allievi quando: a) riproduce la pronuncia delle parole in inglese e francese, migliorando le conoscenza del lessico e della pronuncia dei discenti, b) permette di imparare utilizzando l’apprendimento procedurale dei calcoli e permette all’allievo di poter tornare indietro nel percorso di apprendimento, una sorta di feedback. Utilizzare gli strumenti informatici a scuola, con dei progetti mirati, permette una migliore fruizione (perché lo studente può in ogni momento cancellare e riscrivere senza fatica) e l’accessibilità allo studio permette una certa uguaglianza. Inoltre questo tipo di attività permette una migliore fruizione non solo ai ragazzi portatori di handicap ma soprattutto agli studenti con disturbi di apprendimento specifico (DSA) dove addirittura vengono richiesti per legge dall’8 ottobre scorso questi ausili come strumenti dispensativi o compensativi. 9. Valutazione dell’esperienza in termini di arricchimento professionale Questa esperienza ha senz’altro migliorato il mio utilizzo degli strumenti informatici e la conoscenza dei software che mi hanno permesso di elaborare il prodotto finale . Ad esempio in alcuni casi, dove avevo perso la voce dei ragazzi o c’era troppa confusione, non solo ho tagliato alcune scene ma ho utilizzato un programma (audacity) per tagliare l’audio e reinserirlo nel filmato. Ho cercato di fare tesoro dei contenuti dei moduli studiati durante il Diploma On Line : utilizzo del programma Windows Movie Maker, la scelta delle inquadrature, la luminosità, la importanza dell’uso appropriato dei colori (soprattutto nella realizzazione delle tabelle excel e nella realizzazione dell’elaborato in power point); mi sono posta il problema di elaborare un prodotto di facile fruizione per gli studenti diversamente abili. 10. Valutazione dell’esperienza da parte dei ragazzi Gli studenti hanno valutato positivamente l’esperienza. Per la prima volta hanno utilizzato per i loro calcoli il foglio elettronico Excel anziché la calcolatrice, ma soprattutto la ripetizione della stessa “ricetta” in modi diversi ha permesso loro di concentrarsi meglio su quanto si Corsista G6 - Antonella Vaglio
Allegato 2
doveva sapere quindi sull’intero processo di apprendimento. Nel metodo tradizionale di studio, ho notato che molto spesso i ragazzi dovevano studiare e sapere un notevole numero di ricette tutte diverse tra loro somministrate dal docente di laboratorio di cucina, dal docente di inglese e dal docente di francese finendo per fare una grande “indigestione” di quanto appreso. Questo lavoro multimediale ha permesso agli studenti di interiorizzare lo studio seguendo i loro tempi di apprendimento. 11. Indicazioni circa una eventuale prosecuzione dell’esperienza A mio giudizio lo spunto per proseguire è quello di continuare a lavorare proponendo e studiando altre “ricette” in questo modo, magari cercando di coinvolgere altre materie come italiano e storia (proponendo ad esempio ricette romane, medioevali oppure “Occitane” rivalutando, in quest’ultimo caso, la minoranza etnica del territorio in cui è collocato questo Istituto.