il tempo dell` arte e il ritmo dell` attore - Domus de Jana

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il tempo dell` arte e il ritmo dell` attore - Domus de Jana
IL TEMPO DELL’ ARTE E
IL RITMO DELL’ ATTORE
MARIO BARZAGHI
Teatro dell’Albero
Dal musicista al falegname, dallo scultore al muratore tutti debbono possedere una
, un’ ars, una
tecnica: conoscere gli strumenti di lavoro, i materiali con cui e su cui lavorare. Come il pittore deve conoscere i
pennelli, le spatole, le tele, i colori…, così l’attore i suoi particolari strumenti, che sono il corpo e la voce, nelle
loro infinite possibilità e potenzialità. L’attore, allora, prima ancora di essere artista, creatore, deve diventare
artigiano: apprendere un mestiere, una tecnica, riconoscere e sperimentare i suoi strumenti, decifrare e
possedere il loro linguaggio.
Attraverso un lungo lavoro di apprendistato l’attore potrà affinare i suoi strumenti, acquisire sapere attoriale,
calarsi nello spazio scenico del “teatro”. Alla luce di queste considerazioni generali, che stanno alle radici
dell’essere attore, il seminario con i partecipanti si articolerà in questi momenti:
Ritmo
Esercizi ritmici individuali e collettivi
Rapporto tempo/spazio
Contrattempo, passi, sequenze
Composizione
Voce
Esercizi ritmici e vocalici
Sequenze ritmiche-vocaliche intrecciate a passi e camminate.
Esercizi per gli armonici
Studio di un canto
.
MARIO BARZAGHI,
Attivo da circa quarant'anni, dopo una formazione nei gruppi del teatro di base degli anni 70 (Teater 7 di
Inzago) e un lungo sodalizio con il Teatro Tascabile di Bergamo (1981-1994), arriva nell'ultimo ventennio ad
intraprendere un suo percorso artistico autonomo, che l'ha portato a collaborare con varie realtà italiane e
straniere e a confrontarsi con generi teatrali talvolta diversi rispetto alla sua formazione originaria. Prodotti
di questo periodo sono la dimostrazione spettacolo "Un atleta del cuore" e lo spettacolo "Frammenti divini di
un viaggio in Inferno". Si esibisce anche in spettacoli di Kathakali assieme al suo maestro: Kalamandalam
K.M. John. Conduce inoltre un intensa attività pedagogica, spesso chiamato da istituzioni universitarie,
(Bologna, L'Aquila, Perugia), e all'estero (Teatro Taller de Colombia-Bogotà, ECUM-Belo Horizonte). Nel
2000 fonda, con Rosalba Genovese, l'Associazione Culturale Teatro dell'Albero. Collabora con il
Teatroduemondi (Faenza), con il Teatro Rebis (Macerata), con il Teatro Persona (Civitavecchia), con il Teatro
dei Venti (Modena), con il Teatro Le Galpon (Ginevra), diretto da Gabriel Alvarez, con il Theatre L
(Lausanne), diretto da Denise Carla Haas, con Robert Clerc, compositore di Ginevra e con l'orchestra del
conservatorio di Ginevra. Consulente alla regia per: “Oriente” / TeatroDueMondi di Faenza, per: “Se ci fosse
luce” e “Il Draago” / Teatro dei Venti di Modena. Regista di “Geometria del Caos” / Limen Teatro e “ …
viene il mattino azzurro” / Diaphanès Teatro. Ha creato un progetto, legato all'arte dell'attore, denominato:
”Magnolia”, dove, coniugando ritmo, spazio, tempo, testo, composizione, ha sviluppato una ipotesi di lavoro
in bilico fra il teatro e la danza.
Tage Larsen ha segnato la regia di: “Sancio Panza e Non Chisciotte”, ultima produzione del Teatro dell'Albero.
Partecipa, come formatore, al programma di aggiornamento legato alla formazione della fondazione Mus-e.