Newsletter Gestori carburanti n°22 del 07.07.2014
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Newsletter Gestori carburanti n°22 del 07.07.2014
-1________________________________________________________________________________ Newsletter GC n°22 del 07.07.2014 Sommario Razionalizzazione rete, De Vincenti accelera…….......a pag. 02 Assopetroli, carico fiscale ha inciso in crollo vendite carburanti……………………………………...…………a pag. 03 Accordo Eni-Gestori, ennesimo nulla di fatto all'incontro di martedi. Intanto avanza spedito il progetto Ghost Eni……………………………………………………...…a pag. 04 La stazione di servizio autostradale di Campiolo chiude. Licenziati i sei dipendenti………………………………a pag. 05 Faib, Fegica e Figisc/Anisa alle Commissioni Parlamentari: aprite iter di riforma del settore……………..…………a pag. 07 Altra serie di furti con scasso e asporto dei self service…………………………………………………….a pag. 09 Faib ad Assopetroli, atti concreti su ristrutturazione rete e su attuazione nuovi contratti…………………...…………a pag. 12 Retitalia invita Faib, Fegica e Figisc per confronto sui temi della rete………………………………………….………a pag. 13 Q8 conclude aquisizione Shell. Gilotti, siamo il secondo operatore del mercato italiano…………………...…….a pag. 14 Moneta elettronica, da oggi obbligatorio accettare pagamenti con bancomat oltre i 30 euro…………………..……….a pag. 15 ________________________________________________________________________________ Via Duomo 290/D, Napoli (NA) tel. 0815635192 fax 0815542533 [email protected] -2________________________________________________________________________________ 04.07.2014 Razionalizzazione rete, De Vincenti accelera Quotidiano Energia - "Non c'è più tempo per rinviare la riforma", la razionalizzazione della rete carburanti "andrà realizzata fino in fondo". Questo il monito lanciato dal palco dell'assemblea annuale di Assopetroli dal viceministro allo Sviluppo economico, Claudio De Vincenti, che dopo aver colto "con grande favore" l'importanza che l'argomento riveste anche per l'associazione guidata da Franco Ferrari Aggradi ha spiegato che è giunto "il momento di avanzare proposte operative" che aiutino a cogliere le criticità della disciplina. Occasione per un nuovo confronto sul tema sarà il tavolo che De Vincenti intende convocare "al più presto", forse addirittura "prima dell'estate", a cui prenderanno parte tutti gli attore del settore: "Assopetroli, Unione Petrolifera, gestori e Regioni". Punto di partenza sarà lo schema di Ddl messo a punto dal ministero nel dicembre scorso e mai approdato in Parlamento. Non possiamo ragionare su un numero di impianti da chiudere che sia inferiore ai 57.000", livello "minimo per cominciare a dare razionalità alla nostra rete di distribuzione". Fondamentale in questo senso sarà "il sostegno finanziario per indennizzi ai gestori uscenti e per i costi ambientali", con questi ultimi che potranno essere ridotti "migliorando gli aspetti procedurali e di regolazione". Per realizzare tutto ciò, ha puntualizzato De Vincenti, non si potrà prescindere dalla "possibilità di rifinanziare il fondo per la ristrutturazione della rete", condizione necessaria per fare sì che questa "avvenga in forma socialmente e ambientalmente sostenibile". Oltre a riconoscere l'importante traguardo raggiunto da Assopetroli e dai sindacati dei gestori con il varo del nuovo schema di contratto di commissione, De Vincenti ha risposto alle richieste dell'associazione per un taglio delle accise sui carburanti dicendo che "a tutti noi piacerebbe" ma che al momento "la situazione dell'economia italiana" non lo consente. Sempre sulle accise, infine, il viceministro ha tenuto a ribadire come l'eventuale rincaro previsto per il potenziamento dell'aiuto alla crescita economica (Ace) sia esclusivamente "una clausola di salvaguardia" che "ci viene richiesta a livello di contabilità europea". Per gentile concessione di Quotidiano Energia ________________________________________________________________________________ Via Duomo 290/D, Napoli (NA) tel. 0815635192 fax 0815542533 [email protected] -3________________________________________________________________________________ 04.07.2014 Assopetroli, carico fiscale ha inciso in crollo vendite carburanti Duro intervento di Franco Ferrari Aggradi alla 67^ assemblea pubblica di Assopetroli Assoenergia. Negli ultimi anni si è registrato "un crollo delle vendite di carburanti causato non solo dalla crisi ma dall'insostenibile aumento del carico fiscale sui carburanti che, tra accise e Iva, ha superato la soglia del 60%". Nella sua relazione Aggradi ha anche posto l'accento sul fatto che "dall'agosto 2013 sono state varate norme che, da quest'anno e sino al 2021, se non ve ne saranno altre , rischiano di pesare sulle tasche degli italiani per oltre 2 miliardi di euro". Aggradi ha poi sottolineato come siano ormai istituzionalizzate le cosiddette clausole di salvaguardia inserite nei provvedimenti di finanza pubblica: "sono misure di ultima istanza che utilizzano le accise sui carburanti come bancomat per appianare, mal che vada, ogni imprevisto ammanco di gettito". Per Aggradi "i cittadini italiani percepiscono ormai chiaramente che pagano in media la benzina oltre 26 centesimi al litro e il gasolio oltre 25 centesimi al litro in più che nel resto d'Europa per ragioni quasi esclusivamente fiscali". Per l'associazione quindi "un'inversione di tendenza dei prezzi rappresenterebbe un segnale di fiducia verso il futuro: è quindi il momento di lavorare sulle accise in chiave anticiclica attuando un decremento, graduale e programmato, di 10 centesimi di euro rispetto ai valori attuali". Su questa proposta, che ricalca quanto fatto dal governo Cameron nel Regno Unito, l'associazione ha chiesto una rapida risposta al Governo. Aggradi ha anche denunciato un paese in preda dell'illegalità, "Non solo quella dell’antiStato, ma quella istituzionale che coinvolge pezzi importanti delle Amministrazioni, imprese disoneste, l’immancabile industria dei Partiti, e perfino settori degli apparati di controllo e garanzia. Un intreccio perverso, ma tanto più facile in un Paese dominato dall’incertezza del diritto e da mille centri di potere e di interdizione. In cui tutti sanno bene che innanzitutto occorrerebbero meno regole – e più chiare – per evitare che la discrezionalità della burocrazia si invischi con i tentativi di corruzione." Ha poi denunciato "l’eccessiva onerosità del rifinanziamento del Fondo Indennizzi, apparenon adeguatamente modulata secondo le aree a diversa razionalizzazione. Bisogna prendere atto che il settore è in piena crisi strutturale e non ci sono le risorse per sostenere il peso della chiusura di 5.000/7.000 impianti; livello che è ritenuto unanimemente necessario per riportare in equilibrio il mercato. Tra le questioni aperte, Aggradi si è anche soffermato sulla questioni delle commissioni sulla moneta elettronica con soluzioni che rendano sostenibile questo adempimento che, peraltro, riteniamo assolutamente necessario sia per migliorare la sicurezza dei nostri gestori che per la tracciabilità delle transazioni. "Può sembrare un argomento di eccessivo dettaglio ma, a ben vedere, c’è molta sostanza. I nostri esercenti sono stati obbligati ad ________________________________________________________________________________ Via Duomo 290/D, Napoli (NA) tel. 0815635192 fax 0815542533 [email protected] -4________________________________________________________________________________ accettare pagamenti con carte di debito su transazioni superiori ai 30 euro (DL n. 179/2012). Contestualmente, è stata reintrodotta la possibilità per le banche di applicare commissioni sulle transazioni anche nel nostro settore. Si tratta di commissioni standard che, riferite al nostro mercato, risultano eccessivamente onerose. Ricordiamo che la vendita di carburanti ha marginalità bassissime, senza confronto in altri settori del commercio, per eccesso il 2% di un prezzo finale che, per oltre il 60%, è fatto da imposte che incassiamo per conto dello Stato a nostro rischio." Infine Aggradi ha espresso la propria soddisfazione dal raggiungimento del traguardo ottenuto con la tipizzazione del Contratto di Commissione (art. 17 del DL n. 1/2012, Legge 27/2012). "Si tratta di una prima innovazione delle forme contrattuali che, oltre a rappresentare un avanzamento in sé, marca una ritrovata dialettica tra alcuni protagonisti del mercato: Associazioni dei Gestori e Consorzio Grandi Reti che ringraziamo per aver partecipato ad un confronto costruttivo." ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------03.07.2014 Accordo Eni-Gestori, ennesimo nulla di fatto all'incontro di martedi. Intanto avanza spedito il progetto Ghost Eni Si sono riuniti Martedi 1° luglio, seguendo la spinta data alla trattativa dal vice ministro Claudio De Vincenti, le associazioni dei Gestori ed Eni per provare a scrivere quell'accordo economico-normativo ormai scaduto da tempo e che continua ad animare la sempre più flebile speranza di tanti Gestori a marchio Eni. Pare che l'incontro sia stato ancora una volta interlocutorio e senza la sottoscrizione di una proposta definitiva da parte dell'azienda se non nella richiesta di aprire nuove procedure commerciali portando il margine a circa 28 euro kilolitro. Nonostante questo approccio negoziale la Faib ha dato una valutazione positiva della ripresa del confronto. Meno positiva e interlocutoria, ovviamente per i Gestori, è la continua evoluzione del progetto Ghost Eni che ad oggi conta un ulteriore aumento dei punti vendita affidati agli agenti monomandatari del cane a sei zampe. Infatti, secondo le rilevazioni dell'ultima settimana, gli impianti intestati a Gestioni Innovative sono passati da 28 a circa 35 unità. Inoltre, secondo i dati rilevati tramite l'osservatorio prezzi carburanti del Ministero dello Sviluppo economico, il livello medio dei prezzi praticati da questa tipologia di impianti si attesta per la benzina intorno a 1,700, mentre per il gasolio la media dei prezzi praticati è di 1,680. Il prezzo più basso per la Benzina senza piombo è 1,685 rilevato nell'impianto di Modena, mentre per il gasolio il punto-vendita di Cavarzere a Venezia segnala un prezzo di vendita di € 1,554. Le parti si sono lasciate con l'impegno di ritrovarsi in un prossimo futuro in cui la data è ancora da definire. Premesse che definiscono una data certa, quella della fine del Gestore. ________________________________________________________________________________ Via Duomo 290/D, Napoli (NA) tel. 0815635192 fax 0815542533 [email protected] -5________________________________________________________________________________ 03.07.2014 La stazione di servizio autostradale di Campiolo chiude. Licenziati i sei dipendenti MOGGIO. “Sei in un Paese meraviglioso”. Questa è l'ultima iniziativa di Autostrade per l'Italia per "regalare agli automobilisti esperienze di viaggio originali e coinvolgenti". Peccato che sulla A23, da Tarvisio a Udine, come sostiene l'assessore al comune di Moggio, Flavio Missoni, in futuro dovranno percorrere oltre cento chilometri di autostrada senza trovare una stazione di servizio. È, infatti, in chiusura il distributore di carburante di Campiolo Ovest (ma lo stesso problema potrebbe presentarsi, entro breve tempo, alla stazione Fella Est, nel comune di Malborghetto, quasi alla barriera di Ugovizza), al momento ancora di proprietà Tamoil e gestito da Edoardo Fabbro, che conduce anche l'impianto di Ledra est e che ha inviato ai sei dipendenti (fra i quali lo stesso Flavio Missoni) le lettere di licenziamento in tronco da giovedì, con la postilla che potranno ritenersi annullate in caso di una soluzione positiva della vertenza (va detto che il gestore ha sempre dimostrato grande disponibilità per dare continuità lavorativa). Una vertenza che vede contrapposte la società Autostrade, che non vuole abbassare i prezzi delle concessioni, e, dall'altra, le società petrolifere interessate all'appalto dei distributori (quello di Campiolo era stato dato in subappalto da Tamoil a Fabbro), che non vogliono sottostare a quelle che ritengono richieste troppo esose. Per i lavoratori e le loro famiglie è una vicenda molto preoccupante. Ma le conseguenze della chiusura del distributore si ripercuoterebbe negativamente anche sul vicino autogrill, struttura, già in sofferenza per la crisi economica, e che senza il distributore si vedrebbe privata di una parte della possibile clientela. È una chiusura da scongiurare, secondo il sindaco Giorgio Filaferro, che ha già fatto sentire la vicinanza dell'amministrazione comunale ai lavoratori, soprattutto perchè per la sua comunità e la Val Fella ogni posto di lavoro sul territorio è prezioso. «Non possiamo permettere – afferma il primo cittadino deciso ad affiancare i lavoratori nelle protesta - che per giochi di mero interesse economico siano messi a rischio l'occupazione e il futuro delle nostre famiglie». Ma i rischi potrebbero essere anche altri. La chiusura della stazione di servizio della Tamoil, infatti, potrebbe ripercuotersi sulla sicurezza che l'autostrada deve garantire agli automobilisti. È impensabile, appunto, che per un tratto di oltre 100 chilometri (da Udine ad Arnoldstein in Austria) non possa esserci la possibilità di fare rifornimento e non è certo immaginabile che gli automobilisti possano essere costretti a fare autostop con la tanica in mano in piena autostrada. Senza aggiungere il pericolo rappresentato da un’automobile ferma in piena autostrada. Ma anche i mezzi di soccorso si troverebbero costretti a viaggiare con le taniche di carburante di riserva, per non parlare delle auto della Polizia stradale. ________________________________________________________________________________ Via Duomo 290/D, Napoli (NA) tel. 0815635192 fax 0815542533 [email protected] -6________________________________________________________________________________ «Siamo nel pieno della stagione turistica – aggiunge Missoni - che cosa accadrà nei fine settimana? Quanti turisti si troveranno su un carro attrezzi o con una tanica di benzina in mano? Personalmente, come dipendente licenziato, ma anche come rappresentante dell’amministrazione comunale di Moggio, sono sbigottito per tanta cecità e cinismo. Sì, anche cinismo, perchè è forte il sospetto di una forzatura nell’ambito di una trattativa che fino a ieri sembrava destinata a buon fine». In attesa di conoscere il loro futuro, i lavoratori sono intenzionati, appoggiati dalla Ggil e dal Comune, a mettere in atto un'azione di protesta e annunciano un sit in per sabato, se non avranno rassicurazioni. Fonte: Messaggero Veneto ________________________________________________________________________________ Via Duomo 290/D, Napoli (NA) tel. 0815635192 fax 0815542533 [email protected] -7________________________________________________________________________________ 02.07.2014 Faib, Fegica e Figisc/Anisa alle Commissioni Parlamentari: aprite iter di riforma del settore Faib, Fegica e Figisc/Anisa con una nota unitaria hanno chiesto alle competenti Commissioni Parlamentari di Camera e Senato di essere ascoltate per illustrare la posizione dei gestori e richiedere un autorevole intervento di iniziativa parlamentare con una formale Audizione, finalizzata all'analisi delle problematiche che interessano la distribuzione carburanti, il sistema della mobilità su strada e il meccanismo di formazione dei prezzi per i consumatori. Nella nota le tre Federazioni hanno evidenziato che il comparto è ormai da molti anni oggetto di ripetute riforme: dal 1998 data dell’ultima riforma con la quale il settore è stato "riassegnato" al regime di autorizzazione, si sono susseguite almeno una decina di interventi legislativi e almeno sei istruttorie o indagini promosse dall'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. Tutti interventi che hanno finito per creare un "mercato abnorme" nel quale è difficile per chiunque orientarsi. Le Associazioni nel segnalare che al di là del quadro legislativo che regola il settore, quello che sta a cuore ad ogni automobilista è il "prezzo" al quale acquisterà un litro di carburante e la "comodità" con la quale potrà raggiungere il punto di rifornimento. E da questo punto di vista il risultato conseguito è stato l’aumento dell’opacità nel sistema di costruzione del prezzo dei carburanti e l’ulteriore polverizzazione della rete rappresentata dall'apertura di circa 6.000 nuovi impianti a fronte di oltre 4.000 chiusure che il settore aveva spontaneamente operato, con un progressivo invecchiamento degli impianti Le Federazioni hanno segnalato che da un lato il mercato italiano è caratterizzato da una sorta di oligopolio nel quale gran parte della filiera è saldamente nelle mani dell'industria petrolifera: anche la distribuzione finale - direttamente (circa il 50%) o indirettamente l'altro 50% - è controllata da pochi soggetti che detengono il mercato degli approvvigionamenti, degli stoccaggi, della distribuzione e, conseguentemente, della formazione del prezzo finale al pubblico; e dall’altro che al gestore viene riconosciuto un "margine" lordo pro-litro inferiore ai 4 eurocent mentre ai c.d. no-logo vengono riservati dalle medesime Compagnie che riforniscono i gestori - prezzi con 18/22 eurocent di sconto rispetto al prezzo di listino consigliato. La nota evidenzia ai Parlamentari, dunque, che è di tutta evidenza che il gestore non possa in alcun modo - anche rinunciando totalmente al suo margine lordo - competere sul mercato di riferimento. Nonostante la L. 27/2012 obblighi i fornitori a praticare condizioni di prezzo "eque e non discriminatorie". Faib, Fegica e Figisc/Anisa hanno denunciato che tale procedimento non solo sta progressivamente impoverendo la nostra Categoria e la sta portando, velocemente, alle ________________________________________________________________________________ Via Duomo 290/D, Napoli (NA) tel. 0815635192 fax 0815542533 [email protected] -8________________________________________________________________________________ soglie del fallimento, ma sta determinando anche una significativa variazione dei tratti costitutivi della distribuzione carburanti nel nostro territorio, portando le Compagnie petrolifere finanche a non rispettare ciò che il legislatore ha previsto a tutela della parte contrattualmente più debole. Le Associazioni dei gestori hanno inteso richiedere al Parlamento con forza una seria ristrutturazione di tutto il settore. Sotto questo profilo le Federazioni hanno anche richiamato l’esigenza di un chiarimento del quadro normativo generale all'interno del quale deve essere resa possibile una vera concorrenza e allo stesso tempo prevedere una fase di moratoria per consentire la realizzazione concreta della ristrutturazione della rete, considerato che i ripetuti interventi normativi così come gli interventi dell'AGCM non hanno favorito un mercato efficiente né una chiarezza sui prezzi per i consumatori. La nota ribadisce, dunque, l’esigenza di un intervento finalizzato a riportare efficienza e redditività nel settore e invita il Parlamento a fare presto. ________________________________________________________________________________ Via Duomo 290/D, Napoli (NA) tel. 0815635192 fax 0815542533 [email protected] -9________________________________________________________________________________ 02.07.2014 Altra serie di furti con scasso e asporto dei self service L'ultima settimana ha visto un intensificazione dei furti dei self service. Le cronache dei quotidiani locali raccontano di una forte intensificazione di questo tipo di reato. Nel bresciano in una sola notte sono state asportate quattro colonnine self. Come sempre ingenti le somme di denaro sottratte. Tra gli impianti interessati anche un Ghost gestito dalla società degli Agenti mandatari Eni (Gestioni Innovative). L'impianto è quello della Via Senese a Firenze. Secondo la ricostruzione degli organi di stampa i ladri sono fuggiti con un bottino di 14mila euro. Di seguito riportiamo, in maniera integrale, alcuni degli articoli appena citati. Furto ad un distributore di carburante, ladri fuggono con un bottino di cirac 14mila euro Ladri in azione la scorsa notte in un distributore di carburante sulla via Senese, a Firenze. I malviventi hanno forzato la colonnina per il pagamento self-service portando via tutto il denaro presente all’interno. Secondo quanto spiegato dal titolare, il bottino è di circa 14.000 euro. Sull’episodio indagano i carabinieri. http://www.gonews.it/2014/06/30/furto-ad-un-distributore-di-carburante-ladrifuggono-con-un-bottino-di-cirac-14mila-euro/#.U7J0FZR_vag Ladri in azione al distributore Eni-Agip di Villa Rosa di Martinsicuro (Teramo) sulla Ss 16. I ladri, di notte, hanno agito indisturbati prelevando contante dalla colonnina del self service. Bottino, 19mila euro. I banditi, che probabilmente si sono fatti scudo con un furgone o una vettura per poter agire indisturbati evitando di dare nell'occhio, hanno tagliato parte dello sportello d'acciaio dentro cui era custodito il contante. Con una pinza telescopica hanno rubato il denaro lasciando qualche spicciolo. Poi sono fuggiti. La stazione carburanti e' assicurato contro il furto ma non ha sistema di videosorveglianza. http://www.abruzzo24ore.tv/news/Furto-al-self-Agip-di-Villa-Rosa-bottino-19milaeuro/141452.htm Martinsicuro. Ladri assaltano, nel cuore della notte, il self del distributore Agip sulla Statale 16 a Martinsicuro. Nelle scorse notti, ignoti hanno preso di mira il distributore di carburante sul rettilineo della statale, portando via alcune migliaia di euro. ________________________________________________________________________________ Via Duomo 290/D, Napoli (NA) tel. 0815635192 fax 0815542533 [email protected] - 10 ________________________________________________________________________________ I malviventi hanno tagliato, forse con una mola o comunque con un attrezzo da scasso, la colonnina che incassa le banconote del selfservice, in modo da creare un varco attraverso il quale, manualmente, sono stati arraffati parte degli incassi. La scoperta è stata fatta solo all'indomani dai gestori dell'area di servizio. Sull'episodio indagano i carabinieri. Self service di benzina razziati Quattro assalti in una sola notte Colonnine imbragate e sradicate con un cavo agganciato a un Suv A Torbole il colpo frutta 4 mila euro danni a Travagliato e Castelmella Dalla Bassa alla Franciacorta, da Travagliato a Passirano. Una scorribanda in quattro tappe che ha lasciato dietro di sé una scia di devastazione in altrettante aree di servizio affacciate lungo la rete di strade collegate alla sp 19. SARÀ L'ESAME del filmati della rete di telecamere di videosorveglianza disseminate sul presunto tragitto compiuto dalla banda dei razziatori delle casse dei self service a stabilire l'ordine cronologico dei colpi. Di certo gli assalti sono stati compiuti domenica notte. Una scelta strategica per cercare di captare i fiumi di banconote inserite dagli automobilisti che hanno deciso di fare il pieno durante il week end. Il presunto copione dei raid è stato sempre lo stesso. I ladri, probabilmente a bordo di un suv o comunque di un mezzo quattro ruote motrici, hanno imbragato la colonnina dove viene inserito il denaro per il rifornimento self service con un gancio di traino o un tirante da cantiere. Uno dei capi è stato poi assicurato al gancio di traino del fuoristrada, che ripartendo ha letteralmente sradicato il contenitore blindato dalla piattoforma in cemento accanto alle pompe. Svuotata la cassa, la gang si è allontanata. Il raid che ha fruttato di più è stato quello compiuto alla stazione di servizio Eni in via Martiri della Libertà alle porte di Torbole Casaglia. Nel contenitore c'erano circa 4 mila euro. Nessuno si è accorto di nulla, nonostante il distributore di carburante non si trovi certo in aperta campagna. «ALLA PERDITA del denaro, bisogna aggiungere i danni alla struttura e il mancato guadagno - osserva il gestore della stazione di servizio -: l'impianto self service sarà inutilizzabile per almeno una decina di giorni». La stessa amara valutazione del collega dell'area di rifornimento in via Brescia a Travagliato, distante in linea d'aria meno di tre chilometri dal punto Eni di Torbole. Qui la refurtiva razziata dalla banda dei distributori è di poche centinaia di euro, ma i danni sono ingenti. Ed è ancora un distributore della multinazinale del carburante finito nel mirino a Castelmella, proprio al confine di Roncadelle. Stessa tecnica d'approccio, medesimo risultato: colonnina abbattuta e incasso addio. IL QUARTO BLITZ, in senso assoluto e non cronologico, è quello compiuto a Passirano, nella stazione di servizio Agip lungo la strada provinciale numero 19. Qui il bottino è stato di circa mille euro. Anche in questo caso la scena è stata ripresa dalle telecamere di sicurezza: l'esame dei filmati spetterà ai carabinieri di Gardone Valtrompia, che in queste ore stanno incrociando le informazioni con i colleghi di Brescia, competenti per il territorio dove sono avvenuti gli altri furti. Pochi dubbi che ad agire sia stata la stessa «batteria» di ladri. Pur non avendo un collegamento diretto, l'indagine sulla gang delle colonnine si ________________________________________________________________________________ Via Duomo 290/D, Napoli (NA) tel. 0815635192 fax 0815542533 [email protected] - 11 ________________________________________________________________________________ incrocia fatalmente con quella della banda degli assalti esplosivi ai bancomat, che sembra aver subìto una brusca accelerata. Fonte: http://www.bresciaoggi.it Svuotata la cassaforte del self service nella stazione di rifornimento lungo la E78 nei pressi di Le Ville Un colpo da esperti che ha fruttato circa 4000 euro: oscurate le telecamere con la vernice e praticati tre fori con il trapano Svuotano la cassaforte del self service e in breve tempo si portano via diverse migliaia di euro in contanti. Il furto si è verificato nella tarda serata di domenica scorsa ai danni della stazione di rifornimento che si incontra subito dopo l'imbocco provvisorio della superstrada E78 dalla periferia di Le Ville di Monterchi in direzione di Arezzo. L'area di servizio, comprendente anche un bar ristorante, è ubicata per la precisione nella parte terminale del territorio comunale di Anghiari, vicino alla località di Bagnaia. In base a quanto raccontato dall'esercente delle pompe di carburante, si sarebbe trattato di un colpo messo a segno da professionisti o comunque da individui dotati di indubbia esperienza in materia, i quali si sono presentati intorno alle 23.00 di domenica (quando ovviamente era stato accumulato l'incasso di un intero fine settimana) e hanno subito provveduto a oscurare con la vernice gli occhi delle telecamere della videosorveglianza interna. A quel punto, si sono concentrati sulla colonna dell'impianto self service nella quale si inseriscono le banconote per poi procedere con l'erogazione di benzina e gasolio; muniti di trapano, i ladri hanno praticato tre fori con estrema precisione, quanto basta per arrivare in breve tempo alla cassaforte e ripulirla di tutto il denaro in essa contenuto, per un totale di quasi 4000 euro. I malviventi sono poi fuggiti senza di fatto lasciare tracce e ancora di essi nessuna notizia; i carabinieri hanno già avviato le relative indagini. È la prima volta che un fatto del genere ha interessato la locale attività di distribuzione del carburante, al contrario dell'attiguo esercizio di ristorazione; per ben quattro volte, nel periodo compreso fra il 2011 e il 2013, il bar è stato infatti oggetto di "visite" da parte dei soliti ignoti, attirati dalle stecche di sigarette e dai tagliandi del "Gratta e Vinci" fino a compiere vere e proprie razzie, di quelle che insomma ripuliscono al 100%. Sommando i singoli bottini, anche in questo caso si è arrivati a sostanziose cifre con tre zeri. A dire il vero, i ladri ci avevano provato anche in una quinta circostanza, ma i gestori – oramai preparati all'evenienza – erano stati capaci di metterli in fuga. ________________________________________________________________________________ Via Duomo 290/D, Napoli (NA) tel. 0815635192 fax 0815542533 [email protected] - 12 ________________________________________________________________________________ 01.07.2014 Faib ad Assopetroli, atti concreti su ristrutturazione rete e su attuazione nuovi contratti Alla vigilia dell’Assemblea di Assopetroli la Faib Confesercenti invita l’Associazione degli Operatori Indipendenti a chiarire come intende affrontare il tema ineludibile della ristrutturazione della rete e quello del confronto ampio con le Associazioni dei gestori, considerato che sulla materia negoziale finora non è stato fatto molto, per usare un eufemismo. Per non parlare dei costi di gestione, della monetica, delle questioni relative ai contratti dei gestori sugli impianti convenzionati. La sigla relativa alla condivisione della definizione delle nuove tipologie contrattuali, e nello specifico del Contratto di Commissione, infatti, va completata con atti concreti. Bisogna stabilire come si intende dare piena attuazione alla definizione del contratto, come lo si vuole applicare, con che modalità si intende procedere nel confronto tra Aziende e Associazioni dei gestori, alla luce delle condizioni stabilite nella tipizzazione contrattuale. E come queste vengono declinate sul territorio. Al momento occorre evidenziare che viene segnalato un approccio negoziale alla nuova tipologia che non è condivisibile e si pone in forte contrasto con le previsioni tipizzate nel contratto depositato al MISE. ________________________________________________________________________________ Via Duomo 290/D, Napoli (NA) tel. 0815635192 fax 0815542533 [email protected] - 13 ________________________________________________________________________________ 01.07.2014 Retitalia invita Faib, Fegica e Figisc per confronto sui temi della rete Con una nota indirizzata ai Presidente di Faib, Fegica e Figisc, Retitalia ha invitato le Associazioni dei gestori ad un confronto sui temi della rete. L’invito, accolto dai Presidenti, cade in un momento particolarmente problematico delle relazioni industriali tra gestori e Compagnie. Molteplici sono, infatti, i fronti aperti e le problematiche che attendono di essere definite sulla rete. Nello specifico si pongono le questioni in ordine alla relazione azienda gestori, alla costruzione/definizione di un quadro stabile dei rapporti sindacali al quale rapportare le condizioni economiche e normative. L’iniziativa di Retitalia si segnala al momento per una positiva disponibilità al confronto e va nella giusta direzione, corrispondendo alle previsioni del quadro negoziale determinato dalla legislazione di settore. ________________________________________________________________________________ Via Duomo 290/D, Napoli (NA) tel. 0815635192 fax 0815542533 [email protected] - 14 ________________________________________________________________________________ 01.07.2014 Q8 conclude aquisizione Shell. Gilotti, siamo il secondo operatore del mercato italiano Oggi si è conclusa l’acquisizione da parte del Gruppo Q8 delle attività di distribuzione di carburanti ed aviazione della Shell in Italia. “E’ un’operazione di cui siamo molto orgogliosi: dà un nuovo assetto al mercato petrolifero nazionale ed è un’ulteriore significativa tappa della storia del Gruppo Q8 che, a 30 anni dal suo ingresso in Italia, diventa oggi il secondo operatore del mercato petrolifero, dopo ENI. La nostra rete passa da 2700 a circa 3500 punti vendita e diventa più capillare, sostenibile ed innovativa, a tutto vantaggio dei consumatori e del sistema”. Così commenta l’acquisizione Alessandro Gilotti, Presidente ed AD della Kuwait Petroleum Italia S.p.A. “L’operazione odierna” ha continuato Gilotti “è coerente con la nostra storia e ha una valenza strategica, confermando la volontà del nostro Azionista, una National Oil Company (NOC), di espandersi nei mercati finali di prodotti petroliferi”. “L’acquisizione” ha aggiunto Gilotti“ è un segno di grande fiducia del Gruppo Q8 nel Paese, al cui futuro guardiamo con ottimismo ed alla cui crescita vogliamo contribuire attivamente. Ci auguriamo che questo segnale possa essere colto appieno dai decision makers e dall’opinione pubblica. Rappresenta, infatti, un contributo concreto a quella ripresa degli investimenti internazionali, che tutti auspicano”. “Insomma -ha concluso Gilotti- questa operazione è una grande opportunità anche per il Paese riguardando aspetti cruciali della vita dei cittadini come l’energia e la mobilità. Per questo è importante un concreto impegno delle Istituzioni ad attuare riforme e misure capaci di rimuovere quei vincoli che ancora penalizzano il settore petrolifero italiano.” ________________________________________________________________________________ Via Duomo 290/D, Napoli (NA) tel. 0815635192 fax 0815542533 [email protected] - 15 ________________________________________________________________________________ 30.06.2014 Moneta elettronica, da oggi obbligatorio accettare pagamenti con bancomat oltre i 30 euro Scatta da oggi 30 giugno, per professionisti ed imprese, l’obbligo di accettare i pagamenti superiori ai 30 euro anche attraverso le varie forme di pagamento elettronico: bancomat, carte di credito e di debito. Un obbligo voluto sopratutto per contribuire alla lotta all’evasione. Ma come tutti gli obblighi che portano con se costi aggiuntivi non piace ai commercianti, che lamentano i costi che da questo derivano. Anche se fortunatamente al momento non sono previste sanzioni per gli inadempienti. Nella pratica quotidiana, infatti, i cittadini potranno quindi chiedere di pagare attraverso la moneta elettronica ma, in caso di risposta negativa, non potranno né evitare di pagare né denunciare la mancanza del professionista a cui si sono rivolti. Ad introdurre la novità è il decreto “crescita bis”, il numero 179 del 2012, che inizialmente aveva stabilito che l’obbligo scattasse dal primo gennaio di quest’anno e riguardasse solo i soggetti che fatturavano più di 200mila euro l’anno. Poi la proroga al 30 giugno ha fatto cadere questa prescrizione e da oggi l’obbligo varrà per tutti. Per la CGIA di Mestre è un obbligo che costringe a costi inutili. Secondo il segretario Giuseppe Bortolussi, ci sono aspetti penalizzanti per chi ha un'attività artigianale: "Questo comporta che ciascun dipendente - dice - dovrà essere dotato di un Pos. Chi ha voluto questa legge ha idea di quali costi dovranno sostenere queste aziende?" E ancora: secondo i calcoli della CGIA un'azienda con 100 mila euro di ricavo annuo si troverà a spendere, in media, 1200 euro l'anno tra Pos, canone mensile, canone annuale e percentuale di commissione sull'incasso. Molte nel mondo del lavoro le voci contrarie alla novità, soprattutto per i costi che questa comporterebbe. Secondo Confesercenti, un imprenditore che realizza transazioni per circa 50mila euro l’anno tra costi di installazione, canoni e commissioni pagherà all’incirca 1.700 euro l'anno. Per cui nel complesso il mondo delle imprese per questi servizi dovrebbe versare 5 miliardi. Per la Cgia di Mestre con 100mila euro di movimentazione il costo annuo dovrebbe oscillare da 2.478 a 2.608 euro a seconda delle tecnologie utilizzate (semplice Pos, Pos cordless o Gsm) che al netto delle detrazioni fiscali scende poi a 1.1831.240 euro. Secondo uno studio dei Consulenti del lavoro il canone oscilla dai 10 euro del Pos standard ai 28 del Gsm. Per ogni operazione si pagano poi 20 centesimi per la chiamata ad un numero automatico ed una commissione bancaria che in media si aggira sul 2% dell’importo transato. ________________________________________________________________________________ Via Duomo 290/D, Napoli (NA) tel. 0815635192 fax 0815542533 [email protected]