L`ILLUSIONE DELL`INFINITO

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L`ILLUSIONE DELL`INFINITO
L’ILLUSIONE DELL’INFINITO
CARATTERISTICHE TECNICHE E
FUNZIONALITÀ ESPRESSIVA DELLA
PROSPETTIVA NEL SEICENTO
LA PROSPETTIVA COME FORMA SIMBOLICA (Panofsky 1927)
Secondo il critico tedesco i diversi modi di
rappresentare lo spazio sono forma
simbolica del pensiero che si afferma in una
determinata cultura, prodotto di una
determinata epoca e di un determinato
contesto filosofico e sociale.
Nel Rinascimento la prospettiva come sistema scientifico di rappresentazione dello spazio vicino
alla percezione umana diventa un modo per conoscere e rappresentare l’uomo in un universo
organico dominato da leggi matematiche e controllabili.
UNIVERSO INTELLEGIBIILE
Anonimo, Città ideale, 1480 circa, Urbino, Galleria Nazionale delle
Marche
Raffaello, Lo sposalizio della Vergine, 1504, olio
su tavola, Milano, Pinacoteca di Brera
Variabili del mutamento storico-sociale:
•
Rivoluzione scientifica (Copernico, Keplero, Galileo)
•
Ampliamento dei confini socio-spaziali (scoperte geografiche, colonie)
•
Affermazione delle monarchie europee come forme statali
•
Effetti della Riforma protestante e Controriforma cattolica
Nel Barocco la prospettiva si usa per rappresentare l’INFINITO
Wölfflin, Rinascimento e Barocco, 1888
Allo spazio unitario e centralizzato dell’arte rinascimentale il Barocco sostituisce uno spazio
in movimento e potenzialmente infinito in una visione dinamica che moltiplica i punti di vista
La prospettiva serve per ILLUDERE, mentre nel Rinascimento serve per
rappresentare la realtà in maniera verosimile
Separazione tra arte e scienza: la scienza ha come obiettivo la verità e l’analisi
dei fenomeni reali, mentre l’arte la finzione, il mondo dell’immaginario, una
realtà ricreata illusionisticamente
Il Barocco si profila come straordinaria civiltà dell’immagine: la chiesa
e le monarchie europee utilizzano le arti visive con funzione di
propaganda e persuasione
COINVOLGIMENTO EMOTIVO DELLO SPETTATORE-FEDELE-SUDDITO
ILLUSIONISMO PROSPETTICO
Scorci di sottinsù, intenso luminismo, dinamismo
Questa estetica si esprime attraverso i grandi affreschi decorativi che sfruttano effetti
illusionistici e artificiosi
Affermazione del quadraturismo
La quadratura: genere pittorico che ha per oggetto la rappresentazione illusionistica di
false architetture disegnate con tagli prospettici arditi e esasperati, tali da creare
l’illusione di una dilatazione degli spazi oltre i limiti concreti e fisici dell’architettura reale
La costruzione di questi spazi illusionistici è basata sulle regole della prospettiva centrale a
quadro orizzontale.
L’esigenza di adattare gli effetti prospettici
ad ambienti molto lunghi o troppo bassi
come le gallerie o i saloni dei palazzi
induce a utilizzare la tecnica della
prospettiva polifocale con un punto di
fuga mobile o multiplo (variazione della
posizione dell’osservatore nello spazio)
Tra Cinqucento e Seicento molti trattati di architettura dedicano spazio alla prospettiva
applicata alla pittura
Sebastiano
Serlio, Terzo
libro dell'architettura,
1540
Andrea Palladio,
frontespizio
dei Quattro libri
dell'architettura coronato dall'allegoria
dell'architettura “vera virtus”, Venezia, 1570
Vincenzo Scamozzi, La idea
Jacopo Barozzi da Vignola, Regola delli
dell'architettura universale, Venezia,
cinque ordini d'architettura, 1562
1615
I PRECURSORI
Giovanni e Cherubino Alberti, Allegoria del pontificato di Clemente VIII, 1596,
Correggio, La visione di
SanBaldassarre
Giovanni
Evangelista,
Peruzzi,
Sala
1520delle Prospettive,
Correggio,
1519,
Assunzione
Roma, Villa
di Federico
Maria,
Farnesina
1526-30,
Città
del
Vaticano,
Sala Clementina,
Palazzi
Vaticani
(Fondazione
Zeri) Parma, cupola del
Mantegna,
Camera
degli
Sposi,
1465-74,
Affresco
e
tempera,
Mantova,
Giulio Romano, Sala dei Giganti, 1532-34,
23, affresco, Parma, cupola della Chiesa di San Giovanni
Duomo
Castel
San
Giorgio
Mantova, Palazzo Te
Evangelista
TECNICA DEL QUADRO RIPORTATO
Annibale Carracci, Volta della Galleria di
Palazzo Farnese, 1598-1600, affresco, Roma,
Palazzo Farnese
LA DECORAZIONE ILLUSIONISTICA BAROCCA
I primi esempi
• collaborazione con
il quadraturista
Agostino Tassi
• finta cornice
architettonica che
inquadra ampio
scorcio di cielo
solcato dal cocchio
dell’Aurora
• spazio
architettonico
illusionistico aperto
verso il cielo
Guercino, L'Aurora, 1621, affresco, Roma, Casino Ludovisi
• effetto di
continuità spaziale
• influenza di Correggio
• vertigine illusionistica
• modello per cupole barocche
Lanfranco, Assunzione della Vergine, 1625-1627, affresco, Basilica di Sant’Andrea della Valle
LA GRANDE PITTURA BAROCCA
Pietro da Cortona, Trionfo della Divina Provvidenza, 1632-39, affresco, Roma, Palazzo Barberini, Salone
• commissionata da Urbano VIII per la
glorificazione del casato barberiniano
• 600 metri quadri di superficie articolata in 5
spazi distinti inseriti in un finto talaio
architettonico dipinto
• al centro l’apoteosi dei Barberini con figure
allegoriche, in basso la Divina Provvidenza,
artefice delle fortune della famiglia
• vitalità delle figure che turbinano nello
spazio e superano il telaio architettonico
• effetti illusionistici con scorci di sottinsù
• luce intensa e naturale
• colorismo di gusto neoveneto
DISPUTA TRA CORTONISMO E CLASSICISMO
• Andrea Sacchi:
capofila della
tendenza classicista
• affresco senza artifici
illusionisticoprospettici e di
esuberanze
cromatiche e
compositive
• immagini prive di
ambiguità, secondo i
principi classici della
chiarezza, sobrietà e
semplicità
Andrea Sacchi, Allegoria della Divina Sapienza, 162933, Roma, Palazzo Barberini
• fastosa cornice dorata che racchiude
la scena centrale
• affresco che si espande
sull’ornamentazione in stucco posta
sulle strutture murarie
• il luminoso monogramma del nome
di Cristo posto nel più alto dei cieli
diventa il punto di fuga di un vortice
prospettico
www.chiesadelgesu.org
Giovan Battista Gaulli, Trionfo del Nome di Gesù, 1674-79, affresco, Roma, Chiesa del Gesù
Andrea Pozzo, Il trionfo di Sant’Ignazio, 1691-94, Chiesa di Sant’Ignazio, Roma
• Sant’Ignazio,
nel centro geometrico
della
composizione,
che
coincide
con il punto
di fuga,
è collocata
colpito dalla
luce,
simbolo della
fede,
la rimanda
in quattro
direzioni
verso la
di Cristo
ifigura
quattro
continenti conosciuti
• prospettiva usata per rappresentare lo spazio immaginario
• scorcio prospettico per sfondare in modo illusionistico il limite dell’architettura
reale
• le figure si riducono man mano che ci si avvicinano al centro
• luce più intensa nella parte centrale, chiaroscuro deciso più in basso
• dinamismo e movimento a spirale
• il soffitto-cielo appare rialzato dall’architettura in scorcio di sottinsù
• chiarezza dell’impianto prospettico regolato da un punto di vista unico (disco di
marmo)
Andrea Pozzo, Il trionfo di Sant’Ignazio, 1691-94, Chiesa di Sant’Ignazio, Roma (particolare)
• tela dipinta
• disco sul pavimento che permette una visione corretta senza distorsioni (proiezione a terra
del punto di vista)
Andrea Pozzo, cupola, 1691-94, Chiesa di Sant’Ignazio, Roma
• diffusione della quadratura in Europa contro la quadratura a punto di fuga mobile
Andrea Pozzo, Perspectiva pictorum et
architectorum, 1693-1700
Esemplificazione del procedimento pratico per riportare le figure in prospettiva sulle superfici curve;
dal primo volume del trattato De Perspectiva pictorum et architectorum, edito a Roma nel 1693-98
L’ILLUSIONISMO PROSPETTICO IN ARCHITETTURA
• esempio di prospettiva
accelerata: la crescente
riduzione degli elementi
costruttivi e la diminuzione degli
spazi tra gli stessi determina una
convergenza accelerata di linee
perpendicolari all’ossrvatore
Maggiore profondità
Borromini, galleria prospettica, 1652-55, 8.6m, Palazzo Spada, Roma
• l’entrata della galleria misura 5,8 m di
altezza per 3, 5 m di larghezza
• l’uscita è alta 2,5 m e larga 1 m
• la profondità apparente è di 37 m,
quella reale di 8 m
Bernini, Scala Regia, 1663-66, Città del Vaticano
Donato Bramante, coro di Santa Maria presso San
Satiro, 1482-86, Milano
PROSPETTIVA RALLENTATA
• Espediente utilizzato per far
apparire il più possibile regolare la
forma del costruito
• viene ostacolata la convergenza
delle fughe prospettiche, per cui le
distanze sembrano minori
• Pianta trapezoidale
divergente verso il fondo
USCITA DIDATTICA
SCHEMA UNITA’ DIDATTICA
COMPETENZE DI AREA
COMPETENZE DISCIPLINARI
PREREQUISITI
CONTENUTI
OBIETTIVI
•CONOSCENZE
•CAPACITA’
•ABILITA’
STRUMENTI E
MATERIALI
DIDATTICI
TEMPI E
SPAZI
APPROFONDIMENTI
DISCIPLINARI E
INTERDISCIPLINARI
VERICA E
VALUTAZIONE