La gioia di condividere con i fratelli il germoglio della parola

Transcript

La gioia di condividere con i fratelli il germoglio della parola
PARROCCHIA DI BOVOLONE
OTTANTASEIESIMA CATECHESI ANNO PASTORALE 2007 – 2008
La gioia di condividere con i fratelli
il germoglio della parola-seme ascoltata
Cari amici, abbiamo approfondito il significato e la forza della Parola di Gesù, Parola che vuole
stabilire una relazione con ciascuno di noi.
Ma a nulla varrebbe la volontà di Gesù di parlare con noi se almeno una parola entra nel cuore e
stabilisce un contatto profondo… genera una risposta di gioia, di accoglienza, di condivisione..
Ascoltiamo come Gesù stesso presenta questo dinamismo della parola nella spiegazione della
parabola del seme…
Lc 8,11-15:
Il significato della parabola è questo: Il seme è la parola di Dio. I semi caduti lungo la strada
sono coloro che l’hanno ascoltata, ma poi viene il diavolo e porta via la parola dai loro cuori,
perché non credano e così siano salvati. Quelli sulla pietra sono coloro che, quando ascoltano,
accolgono con gioia la parola, ma non hanno radice; credono per un certo tempo, ma nell’ora
della tentazione vengono meno. Il seme caduto in mezzo alle spine sono coloro che, dopo aver
ascoltato, strada facendo si lasciano sopraffare dalle preoccupazioni, dalla ricchezza e dai
piaceri della vita e non giungono a maturazione. il seme caduto sulla terra buona sono coloro
che, dopo aver ascoltato la parola con cuore buono e perfetto, la custodiscono e producono
frutto con la loro perseveranza.
Gesù descrive quattro situazioni che si verificano quando Lui parla, getta il seme della Sua Parola:
1) Seme che cade lungo la strada…
“…Viene il diavolo e porta via la parola dai loro cuori, perché non credano e così siano
salvati”
Indirettamente comprendiamo che la Parola ci aiuta a crescere nella fede. Il Signore si fa spazio
dentro di noi.
Ma il demonio non vuole. E’ astuto nel rubarci la Parola dal cuore…, non vuole che attacchi.
Ci distrae… Il demonio si incarica di portar via tutto: parola rubata!
2) Seme caduto sulla pietra…
“Quelli sulla pietra sono coloro che, quando ascoltano, accolgono con gioia la parola, ma
non hanno radice…”
“Secondo me…” Si gira e si rigira il seme con la nostra lingua, ma non entra nel nostro cuore.
Il seme non ha uno spazio.. Parola che non entra nel cuore.
3) Seme caduto in mezzo alle spine…
“Il seme caduto in mezzo alle spine sono coloro che, dopo aver ascoltato, strada facendo si
lasciano sopraffare dalle preoccupazioni, dalla ricchezza e dai piaceri della vita…”
“Ho troppe cose da pensare”. Le sofferenze annullano la Parola di Gesù!
Mille cose, belle o brutte, che diventano spine che soffocano, annullano la Parola di Gesù.
4) Seme caduto sulla terra buona.
Finalmente il seme, la Parola entra nel cuore perché Parola di cuore, Parola di amore, ascoltata
con amore, cercata con amore..
- segue dietro –
Parola che in un solo spazio può nascere: nel cuore. Solo nel cuore c’è la stanza dell’amore:
“Parlami Signore… Dimmelo ancora… Stai con me”
Parola amata perché si ama la persona che me l’ha donata!
Parola che fa contatto, si ferma, mette radici e germoglia…
Si tratta di fargli spazio perché possa nascere..
Questo germoglio voglio custodirlo, fortificarlo, per condividerlo nel momento della risonanza della
Parola…
Mettere in mostra questo piccolo germoglio.
Condividerlo è come aver superato il sogno ed essere entrato nella realtà…
“Il Signore MI ha parlato”..
Il silenzio è come far finta di non aver ascoltato…
E’ il tempo di dare lode al Signore… E’ Gesù che vi parla..
E noi, parlando nel momento della risonanza dell’ascolto della Sua Parola, è come rispondere a
Gesù: “Ti ho riconosciuto”.
Dopo la lode, la condivisione, dopo l’ascolto della Parola, è giusto gridare: “Ha parlato”, “Mi ha
parlato”
E mi preparo a riceverlo ancora. Perché la Parola è amore.. “Poiché a chi ha, sarà dato..”Mc 4,25
“…Ma a chi non ha sarà tolto anche quello che ha” Se non c’è risposta…
Ma il Signore vuole parlarmi.. “Perciò, ecco, la attirerò a me, la condurrò nel deserto e parlerò
al suo cuore” Os 2,16
“Là dove sembra non cresca nulla…, là udrai la mia voce”