Anno 12 - JoeBerti Numero 1 # Settembre-Ottobre
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Anno 12 - JoeBerti Numero 1 # Settembre-Ottobre
Salve Giobertini! Come state? Ormai questa domanda è di rito e io Indice non mi risparmierò dal rispondervi: io sto bene e spero che anche per voi sia lo stesso. Come forse avrete notato, la scuola è ricominciata e ha portato con sé le prime verifiche, interrogazioni, ma anche uscite. Quest'anno la nostra redazione è quasi 3/6 ATTUALITÀ 7 TECNOLOGIA 8 QUOT DEFICIENTES, TOT DEFICIENTIA raddoppiata e, nonostante qualche perdita, abbiamo avuto tante aggiunte. I ragazzi nuovi 9 TORINO EVENTI sono volenterosi ed entusiaste di poter "creare" di mese in mese il Joe Berti e hanno moltissime buone idee: sono una bella ventata d'aria fresca. 10/12 FILM 13/14 MUSICA Settembre è già passato e abbiamo tutti iniziato a fare il countdown alle vacanze di Natale e c'è chi 15 SERIE TV è già andato via in questo breve ponte per la festa di Ognissanti. O chi, come me, è rimasto qui a studiare... 16/18 SPETTACOLO 18/19 LIBRI La sera di Halloween ho passeggiato per le vie del centro e ho visto tantissimi di voi insieme ad amici 19/20 LE CRONACHE DELL’INVISIBILE e parenti. Spero che abbiate sentito, vissuto ed assaporato la fantastica atmosfera che c’era in giro: mai viste tante persone truccate e travestite a passeggiare per via Roma e dintorni! Mi hanno addirittura fermata per girare la scena di un film sui fantasmi… Spero che non abbiate provato troppa malinconia se siete andati a trovare amici e parenti che purtroppo non sono più con voi. Buona lettura! Giulia Scarpante e Gabriele Manzi 20/21 I PENSIERI DI OLIVER USA – il 16 settembre, nello Stato della Carolina Colombia – Il 27 settembre, il presidente del Nord, il ventiquattrenne Jonathan Ferrell, colombiano, Juan Manuel Santos, ha annunciato studente universitario di origine africana, è stato l’accordo storico di pace con Rodrigo Lodrono, vittima di un omicidio a sfondo raziale: tornando detto Timochenko, leader delle Forze Armate a casa dopo una serata con amici, la macchina Rivoluzionarie della Colombia (Farc). Le Farc, del giovane è finita fuori strada a causa di un inserite fin dalla loro nascita nelle black lists delle guasto; Jonathan, preoccupato, è andato a democrazie occidentali e nordamericane, sono chiedere aiuto ad un’abitazione nei dintorni. La un'organizzazione guerrigliera comunista nata nel padrona di casa, dopo averlo visto dalla finestra, 1964 nelle zone rurali del Paese, per difendersi ha subito chiamato la polizia. Al sopraggiungere dai paramilitari inviati dai grandi latifondisti ad dei poliziotti, il giovane studente è corso loro espropriare i contadini delle loro terre. L’obiettivo incontro; uno di essi ha ingiustificatamente aperto principale dei guerriglieri è sempre stato il il fuoco, colpendolo a morte. A seguito di questo rovesciamento dello stato costituito e abuso di forza motivato solo dal cieco pregiudizio l’instaurazione di un governo anti imperialista. Tra raziale, la comunità afroamericana di Charlotte è attacchi e agguati delle milizie ribelli nelle scesa in piazza con determinazione. Gli scontri principali città del Paese e la conseguente tra manifestanti e polizia sono durati più di quattro repressione statale, la Colombia è stata per giorni e la polizia ha più volte sparato sulla folla, cinquantadue anni attraversata da sanguinose ferendo gravemente alcuni dimostranti. La rivolte popolari e conflitti interni. Si spera che la situazione è peggiorata quando si è diffusa la consegna del premio Nobel per la pace al notizia di un'altra morte in appartamento per un presidente colombiano Santos, avvenuta il 7 21enne afroamericano pestato da cinque agenti ottobre, dia inizio ad una politica governativa in Alabama. volta ad appianare le profonde disuguaglianze sociali ed economiche presenti nel Paese. USA – il 20 ottobre si è svolto il terzo e ultimo dibattito tra i due candidati alla Casa Bianca, la democratica Hillary Clinton ed il repubblicano Donald Trump. Restano ora da attendere i risultati delle elezioni presidenziali dell’8 novembre, che segneranno forse un punto di svolta nella politica internazionale americana e, di conseguenza, anche europea. Siria – da più di un mese sono iniziati i bombardamenti da parte delle forze governative siriane e russe sulla città di Aleppo, che è attualmente in mano ai ribelli sunniti che lottano contro il governo sciita di Assad. Si registrano centinaia di morti tra i civili; la città è stata quasi completamente rasa al suolo. Nel frattempo, il governo di destra turco continua a bombardare le postazioni dei ribelli curdi al confine siriano, tenendo una posizione ambigua nei confronti del Califfato. I Curdi, infatti, sono una minoranza etnica che, pur formalmente integrata nello Stato turco, da sempre si batte per la propria indipendenza. Proprio a causa degli ideali indipendentisti ed anti-imperialisti che spingono la loro richiesta di autonomia, le milizie popolari del Pkk (Partito dei lavoratori curdi) e del Pyd (Partito dell’Unione democratica) sono state le prime ad impegnarsi nella lotta contro l’ISIS. Per bloccare queste spinte indipendentistiche, il governo di Erdogan ha cominciato a bombardare ed ostacolare, con ogni mezzo possibile, le forze popolari al confine tra Siria e Turchia, nella regione a maggioranza curda del Rojava. Allo stesso tempo, in Iraq le forze curde stanno combattendo per liberare Mosul, città contesa tra jihadisti e ribelli curdi. Cile – l’11 ottobre, più di diecimila persone hanno pacificamente sfilato per le strade della capitale cilena, nel giorno della resistenza Indigena, per chiedere la liberazione dei prigionieri politici della comunità mapuche, che lotta per il recupero dei diritti collettivi calpestati da secoli di colonialismo occidentale. USA – cinquant’anni fa, nell’ottobre 1966, veniva fondato a Oakland, California, il Black Panthers Party for Self Defence, meglio conosciuto negli Usa e nel mondo come Pantere Nere. Le black panters, nel clima generale di rivendicazione dei diritti negati agli afroamericani, si sono a lungo battute, anche con pratiche violente, per il riconoscimento dei diritti degli afroamericani. La repressione del governo americano, in pieno clima di guerra fredda, è stata dura; numerosi prigionieri politici si trovano tuttora in carcere. Tra i suoi esponenti è da ricordare Malcom X, assassinato durante un discorso pubblica a Manhattan. Il tema dei diritti degli afroamericani è ancora attuale, a maggior ragione dopo i recenti abusi di polizia americana ai danni di cittadini di origine africana. Flavia Achenza In Svezia il futuro è iniziato da tempo Sapevate che la Svezia è stato il primo paese, nel 1661, ad introdurre le banconote come sistema di scambio di merci? Ebbene, quasi come se quello della Svezia fosse un vero e proprio 'destino', sembrerebbe che si prepari ad essere anche il primo paese nel pianeta ad eliminare il contante e passare definitivamente ad una economia regolata dalla moneta elettronica. "Entro il 2030 saremo senza contante", afferma Niklas Arvidsson, professore associato presso l'Istituto Reale di Tecnologia e autore del rinomato studio "The Cashless Society". Nella sua opera delinea le principali prospettive connesse al tramonto dei contanti: dal punto di vista delle banche, una società senza contante è un'opportunità per liberarsi dall'onere del cash handling e dire addio a rapine, furti e profitti illeciti e ciò consente una maggiore sicurezza sia per lo staff delle banche che per la pubblica sicurezza. Le rapine alle banche sono diminuite da 110 nel 2008 ad appena 16 nel 2011, e la corruzione politica si è ridotta grazie alle tracce lasciate dall'uso della moneta digitale. Non tutti, comunque, sono d'accordo. Ad esempio, tra i pochi ad assumere un atteggiamento critico c’è l'ex capo della polizia ed ex presidente dell'Interpol Bjorn Eriksson. Nel suo scritto polemico "Le carte in tavola" definisce l'abolizione del contante come “una manovra delle banche per arricchirsi” e al calo del numero di rapine in banca contrappone l'aumento vertiginoso della criminalità cibernetica. L'opinione pubblica è poco informata sui sempre più numerosi attacchi hacker contro i server delle banche, scrive Eriksson, e soprattutto sul fatto che le "rapine virtuali in banca" non colpiscono le casseforti, ma le banche dati. Già da tempo la maggior parte degli scandinavi non porta con sé contante e non frequenta una banca da anni. Anche la paghetta viene corrisposta ai figli per mezzo di un bonifico (in Norvegia i bambini di sette anni possono pagare con carte di credito). Dietro si cela la convinzione che ci si possa fidare dello Stato, delle autorità e in linea di massima anche delle banche. Persino le chiese svedesi accettano solo denaro digitale. Esempio è la Carl Gustaf Church del Karlshamn, nel sud della Svezia, dove il pastore Vicar Johan Tyrberg recentemente ha installato un macchinario per la lettura delle carte di credito per permettere ai suoi fedeli di fare le loro offerte. La Svezia non solo è il primo paese in cui si può versare la colletta in chiesa con la carta, ma è anche il primo paese in cui ogni bambino, il primo giorno di scuola, riceve un iPad finanziato dallo Stato e il primo paese in cui i bambini imparano a scrivere sulla tastiera e non a mano. Ma allora è questa la soluzione ai nostri problemi finanziari, o si tratta di una nuova potentissima forma di controllo? Vittoria Cuneo Crampi, mal di schiena, sbalzi di umore, irritabilità. Se alla vostra nascita vi siete aggiudicate un utero è probabile che questi o altri sintomi vi rallegrino la vita ogni mese, ma, anche se le mestruazioni accomunano miliardi di persone nel mondo, parlarne è ancora un tabù. In Italia, nel 2016, il sangue delle donne è tassato, al pari di trattamenti di bellezza, tablet e acqua minerale in bottiglia, con l’Iva al 22%; Infatti, per lo stato italiano, assorbenti e affini non sono da considerarsi beni di prima necessità, come, invece, occhiali o giornali, tassati al 4%. Tuttavia, se una persona può tranquillamente scegliere di bere acqua del rubinetto o di non comprare un tablet, al contrario una donna è costretta a usare assorbenti, o qualsiasi altro prodotto equivalente, in media per circa quarant’anni della sua vita, spendendo centinaia di euro, decidere di farne a meno vorrebbe dire non poter uscire di casa per giorni interi. Ad oggi in alcuni stati questa tassa è stata totalmente abolita, Kenya e Canada ad esempio, in altri, fra i quali Francia e UK, alleggerita. L’Italia, purtroppo, non è l’unica nazione che continua a ignorare questa problematica, il fatto che la politica sia ancora oggi in gran parte fatta dagli uomini non aiuta. Lo scorso anno, dopo la proposta di legge avanzata da Civati, sembrava se ne fosse finalmente iniziato a parlare, ma fino ad ora non si è ancora fatto nulla. Il problema, tuttavia, non è solo della politica, come dimostrano anche il sarcasmo e le critiche a questa proposta mosse al grido di “Perche`proprio gli assorbenti?” da chi pensa che sarebbe meglio concentrarsi su altri problemi del sessismo italiano. Mi permetto di rispondere al grido di questi scettici della tampon tax: “Perche`non iniziare da loro?”. Noi donne conviviamo ogni mese con tutta una serie di disagi di cui si parla poco per vergogna, vergogna di cosa poi? Perche`l’Oscuro e Rosso Segreto ha il potere di ammutolirci tutti? E’ ridicolo che la possibilità di lavorare, uscire di casa e avere una vita sociale venga considerata al pari di un lusso. Valeria Scomparin QUANDO TECNOLOGIA E SCUOLA SI INCONTRANO: LA FLIPPED CLASSROOM vista e rivista in qualsiasi momento e luogo su pc, smartphone o tablet. Chi ha più difficoltà ha quindi la possibilità di rivedersi la lezione più volte, mentre chi si sente più preparato può portarsi avanti col programma. In seguito in classe l’insegnante risponde alle varie domande sorte È vivo ormai da anni il dibattito sulla scuola durante lo studio domestico e vengono realizzate, italiana vista come arretrata riguardo alle con l’aiuto del professore che assume il ruolo di metodologie di insegnamento: si ritiene, infatti, supervisore, attività di tipo laboratoriale ed che queste non riescano a scostarsi dal modello “esperimenti didattici”, reali o virtuali, di classico della lezione frontale. Una nuova attivazione delle conoscenze. In esse non solo proposta, che sta avendo un grande successo in bisogna presentare il proprio lavoro, ma anche molti paesi, è quella della “flipped classroom”, o consolidare quanto appreso attraverso discussioni classe rovesciata, nata negli Stati Uniti circa 10 e riflessioni coi compagni, mettendosi quindi in anni fa, che adotta un nuovo concetto di relazione gioco con gli altri in modo attivo. I lavori sono tra allievi e insegnanti e fa uso delle nuove suddivisi per gruppi, i quali possono, a loro volta, tecnologie. essere divisi per livello di competenze. Per quanto riguarda le valutazioni, le verifiche ufficiali sono solamente una formalità, dato che il tempo classe viene maggiormente dedicato all’applicazione delle conoscenze invece che al loro rifornimento, facendo esercizi, approfondimenti e sollevando discussioni. Vengono assegnati voti soprattutto in base al livello di partecipazione e all’impegno degli allievi nelle varie attività. Il feedback di Il modello attuale prevede che gli studenti a scuola assistano alla lezione tenuta dall’insegnante apprendimento è, di conseguenza, molto più costante. ricevendo le nozioni, per poi studiare, eseguire esercizi e lavorare sul materiale assegnato a casa. In questo caso, quindi, la maggior parte del tempo e delle energie della classe vengono investite nel fornire, rinforzare e revisionare il contenuto, piuttosto che nella sua applicazione. Inoltre, I pro di questo sistema sono quindi facilmente l’insegnante ha poco feedback del livello di intuibili: gli studenti si sentono più motivati e apprendimento degli studenti, osservabile stimolati; si crea un clima più collaborativo tra solamente durante le poche verifiche ed studente e studente e tra insegnante e studenti; interrogazioni. inoltre, il professore ha tutto il tempo di dedicarsi in maniera differenziata alle diverse necessità Con questo metodo invece avviene il contrario: gli emerse nei gruppi di lavoro. allievi a casa acquisiscono le conoscenze guardando la videolezione sull’argomento fornita dal docente, prendendo appunti e annotando eventuali domande da porre al professore. In questo modo la spiegazione può essere fermata, Andrea Venia ben consapevole , tanto che ,a meno di un mese Perdi il referendum: finisci a mangiare Fish and chips. “Guarda, c’è Cameron”. Questo il commento che un passante britannico, senza scomporsi più di tanto, avrebbe potuto fare assistendo alla scena: David Cameron, ex primo ministro inglese, seduto su di un muretto in riva al mare in Cornovaglia, con una porzione di Fish and chips nella tradizionale confezione gialla come un comune mortale. “ Poveretto, facciamo una colletta per aiutarlo” penseremmo noi, ma non sicuramente un cittadino d’oltre Manica. La politica inglese, di cui questa foto è il più efficace simbolo, è spietatamente giusta. Perdi: esci. David Cameron, dopo aver perso il referendum sulla Brexit, ne era dalla consultazione, ha rassegnato le dimissioni nelle mani di sua maestà. Ma sicuramente David non si è fatto molti problemi, infatti, terminato il suo ultimo discorso davanti al 10 Downing Street, rincasava canticchiando tranquillamente. Questa mentalità sembra lontana anni luce da quella della maggior parte dei politici italiani, che vanno al supermercato con la scorta per ricordarsi sempre su quale poltrona risiedono. La politica è come un mulino ad acqua. Se l’acqua non scorre e rimane sempre la stessa, il mulino non gira e di conseguenza non si macina. Guardando alla situazione politica nazionale e internazionale, si può affermare che il mulino inglese funziona discretamente, ma che quello italiano è stato costruito su di uno stagno. Andrea Scarpetta Torino Eventi al Barone Rampante; Fenêtres, il 10 e 11 settembre alle Fonderie Limone di Moncalieri; Barons Perchés, dal 15 al 18 settembre sempre Ehilà Giobertini! alle Fonderie Limone. In poche parole, sarà un'esperienza imperdibile, e non solo per coloro L’estate oramai è solo un ricordo lontano e i ritmi che amano la danza. scolastici hanno già ripreso il via, ma noi del Joe Berti non ci arrendiamo e quest’anno vi proponiamo una rubrica del tutto nuova. E se un pomeriggio volessimo divertirci con gli amici ma al tempo stesso immagazzinare un po’ Il costo è di 20 euro a spettacolo. In prima linea: donne fotoreporter in luoghi di guerra di cultura? Ogni mese noi del Gioberti vi consigliamo attività di tutti i tipi e per tutti i gusti! Torino Danza Festival 2016 Quest'anno Palazzo Madama propone una nuova mostra dedicata alle donne fotoreporter operanti nei territori di guerra. Coraggiosamente, sono andate dove ci sono guerre, miserie e drammi umani e hanno immortalato i momenti più significativi per aiutare il resto del mondo a comprendere, pensare e soprattutto non dimenticare. All'interno di questa mostra troviamo una settantina di immagini scattate da 14 donne Per la ventinovesima edizione, Torino propone il festival della danza 2016! provenienti da diversi paesi (ad esempio Italia, Egitto e Usa). Le foto sono scattate sia in bianco e nero che a colori e rappresentano la realtà così Sarà un'edizione piena di spettacoli di cinema, com'è volendo denunciare una violenza che il più danza, sperimentazioni, performance e delle volte ricade sui deboli, sugli indifesi. proiezioni. Si svolgerà dal 6 settembre al 3 novembre al Teatro Stabile di Torino, saranno presenti sette differenti nazioni come Canada, Giappone, Italia, Belgio, Israele, Spagna e Francia. Molte saranno le collaborazioni con coreografi e ballerini internazionali. In programma ci sono i due spettacoli di Mathurin Bolze ispirati Vi consigliamo vivamente di andare a visitare questa mostra; potrete scoprire una nuova e, purtroppo, brutta realtà che spesso viene distorta da giornali e televisione. Il costo è di 10 euro. Sofia Candellone e Federica Tasca FILM ginocchia, non so se avete presente. Mi sbagliavo, e ci sono voluti dieci minuti di film, IL GIOBERTI AL CINEMA Rieccoci con le recensioni di film. Vi sono mancato? Ovviamente no. Quest’anno ci sarà qualche modifica alla rubrica: invece di prendere un film a caso, che sia in vista o di nicchia, vi proporrò titoli freschi di cinema, così siamo tutti più felici: voi perché leggete di cose attuali e decidete se vale la pena o meno vedere dato film, io, invece, perché passerò le mie giornate al cinema. Ma via, abbiamo divagato fin troppo, ecco la recensione del mese di ottobre: Film d’animazione della Universal, esattamente quelli dei Minions dell’anno scorso, li stessi che hanno deluso molti spettatori con quel film piuttosto… floscio. Ebbene, Pets non segue quella linea. Nonostante sia un cartone animato trovo che non sia diretto ai bambini, che non comprendono molto dell’umorismo e gran parte dei riferimenti fatti. Il film presenta a noi umani quello che i nostri animali da compagnia, cioè cani, gatti, canarini, criceti e quant’altro, fanno mentre noi padroni non siamo in casa. Siamo a New York, più precisamente a casa di Max, un cane di taglia media fortemente legato alla sua padrona, che un giorno porta a casa un altro cane preso al canile. Tra i due è subito guerra, tanto che Max escogita un modo per sbarazzarsi del nuovo rivale e col quale tenerlo in pugno fino a sera, quando la padrona tornerà. Ciò che non può immaginare nella sua ingenuità è che, durante l’uscita giornaliera al parco, inizierà il contrattacco. Riuscirà Max a sbarazzarsi dell’intruso che sembra aver rovinato la sua vita? Sta a voi scoprirlo. Inizialmente pensavo fosse un film come tanti con il classico lieto fine da cartone animato, di quelli che fanno venire il latte alle forse di meno, per capirlo. Il personaggio che ho preferito in assoluto, anche se compare solo tre volte e non è tra i principali, è il cane appassionato di musica, ma anche gli altri sono molto ben riusciti nella loro semplicità e nel loro essere in parte stereotipati. L’uso di leggende metropolitane viene sfruttato in un modo particolare e ben riuscito. Perché tutti sanno degli alligatori nelle fogne di New York, vero? Non ho invece apprezzato, almeno dal punto di vista morale, il fatto che la Universal abbia copiato l’introduzione con un corto animato tipica del modus operandi Pixar, almeno su carta, di fatto anche quella non mi è dispiaciuta. Vale la pena vederlo al cinema? Se devo essere sincero, credo che non faccia molta differenza. La sua semplicità di fondo non rende necessario il grande schermo del cinema per apprezzarlo, quindi non perde nulla se visto a casa comodamente dal proprio divano, anzi, vi risparmiereste i chiassosi bambini che popolano le sale dei cinema con i film d’animazione. Per questo mese è tutto, ci vediamo il mese prossimo con un nuovo film fresco di cinema. Gabriele Manzi Café Society Il nuovo film di Woody Allen, ambientato negli anni ‘30, racconta la storia di due giovani americani, Bobby Dorfman, un ragazzo semplice che lascia New York per Salve lettori! Questo mese abbiamo deciso di raccontarvi di un film che ci è piaciuto molto: Pride. Anno di produzione: 2014 Regista: Metthew Warchus Genere: drammatico/storico Durata: 120 minuti Londra 1984, Joe, il co-protagonista del film, si imbatte per caso in un Gay Pride. In questa manifestazione incontra un gruppo di ragazzi, determinati a vincere la lotta per i diritti di gay e lesbiche, che chiedono il suo aiuto per racimolare dei soldi. Joe diventa molto amico del gruppo e durante una loro riunione Mark, il capo della banda, esprime il desiderio di aiutare i minatori, che stanno scioperando per la mancanza di stipendio, per guadagnare più soldi. Dopo svariate telefonate a diverse comitive di scioperanti, solo l’ultima di esse li invita nel loro paese per un incontro. Gli lgsm, o “lesbian and gay support the miners”, partono alla volta del Dulais, il paese dei minatori. Questi ultimi, all’inizio, sono contrari all’idea di collaborare con omosessuali, ma in seguito tra loro nasce un rapporto di amicizia e solidarietà. Tra mille imprevisti, situazioni complicate, scene comiche e un finale che non vi diremo, questo film ci ha divertite e commosse allo stesso tempo. Voto: 4/5 Lo consigliereste? Sì. Consigliamo Pride perché ha superato le nostre aspettative e insegna ad accettare le diversità tra le persone. Alice Cantacessa e Alice Morabito trovare la sua strada, e Vonnie, segretaria che aspira a diventare una grande attrice, entrambi intenti nella scalata sociale. La vicenda si svolge tra le luci della notte ancora giovane e le passeggiate romantiche a Central Park di New York nelle prime sfumature dell’alba. Le scene si susseguono nei piccoli bar e nelle sfarzose feste di Beverly Hills a Los Angeles; il tutto mischiato a relazioni clandestine, tanto umorismo tipico dei film di Woody Allen e storie avvincenti. Tra i protagonisti principali c’è Jesse Eisenberg, famoso attore, già noto come uno dei principali creatori di Facebook nel film The Social Network oppure nei panni del mago del crimine J. Daniel Atlas. In questo caso, invece, interpreta un ragazzo insicuro, incerto sul suo futuro a N.Y., che decide di trasferirsi a Hollywood per lavorare nella produttiva industria cinematografica di cui suo zio Phil è uno dei pilastri fondamentali. Bobby incontra lo zio Phil, ma non sembra prestargli molta attenzione: è rimasto affascinato dalla sua segretaria Vonnie, interpretata dalla famosissima attrice di Twilight Kristen Stewart. Anche l’incredibile Blake Lively assume un ruolo di primo piano: nelle vesti di moglie molto attraente, imparerà a sue spese che la vita impone delle scelte. L’ambientazione del film permette allo spettatore di immergersi appieno nelle atmosfere dell’epoca, tra sfarzosi ambienti hollywoodiani e fotogrammi di stanze spoglie, case e quartieri disagiati, abitati dai reietti della società. Il nostro impatto col film è stato generalmente positivo, ma, in paragone agli altri film di Woody Allen, non lo si può considerare il lavoro meglio riuscito: il contenuto psicologico delle due produzioni passate è incentrato sul significato della vita, mentre questo film non 7 minuti Un gruppo di operaie pronte a sacrificare sette minuti della loro pausa pranzo per poter salvare dal licenziamento il personale di una fabbrica. Il film uscirà il 3 novembre convince, a causa della ripresa dei soliti cliché romantici e dei soliti elementi, ormai Kubo e la spada magica visti e rivisti sul grande schermo. Come ogni film di Woody Allen, inoltre, ha vari personaggi e situazioni tipiche: ad esempio, la classica famiglia felice solo in apparenza, dato che il divorzio negli anni Novanta era utilizzato solo dalle star per attirare i riflettori; oppure il fratello gangster, che si redime solo in fin di vita. Insomma, come si dice nel film, :” Vivi ogni giorno come se fosse l’ultimo e forse un giorno ci azzeccherai”. Livia Montaldo e Matilde Favero LE ANTEPRIME… Salve lettori, questo mese abbiamo deciso di scrivere una lista di film che usciranno a fine ottobre e novembre. Vi abbiamo riportato ,oltre al titolo, una brevissima trama che speriamo voi approfondirete. Animali fantastici e dove trovarli Per gli appassionati di Harry Potter, ecco un film tratto da uno dei libri che la Rowling ha scritto sul mondo magico. Il film uscirà il 17 novembre 2016 Un avventura ambientata nell’antico giappone che ha come protagonista Kubo, un ragazzino che si occupa della madre e a difendere il villaggio. Il film uscirà il 3 novembre 2016 One piece Il film porta sul grande schermo una storia completamente inedita che vedrà Luffy e la sua ciurma approdare a Gran Tesoro. Un film da vedere soprattutto per chi ha già visto l’anime o ha letto il manga. Il film uscirà il 24 novembre Doctor Strange Doctor Strange parla di un neurochirurgo che dopo un incidente lo priva dell’uso delle mani. Lui cercherà una cura che i dottori non erano riusciti a dargli. La ricerca lo porterà in un luogo inaspettato. Qui, Strange si imbatterà in alcune forze oscure che voglio distruggere il mondo. Alice Cantacessa e Alice Morabito THE MISFITS Nati nel 1977 in New Jersey, i Misfits sono un gruppo che ha fortemente contribuito alla nascita del genere Horror Punk. Il cammino per trovare uno stile personale ed innovativo fu lungo e pieno di sperimentazioni. Il primo album, registrato con un’etichetta indipendente, conteneva sonorità che si rifanno al rockabilly e al pop anni 50, caratterizzato dall’uso di tastiere. Queste ultime furono poi abbandonate, per avvicinarsi ai suoni più duri, tipici del punk, grazie all’influenza di gruppi come i Ramones e i the Damned; nel 79, andarono anche in tour con i the Damned, ma decisero di abbandonare il progetto dopo appena due date, non sentendosi presi sul serio dal gruppo londinese. I Misfits, a differenza dalla maggior parte dei gruppi punk dell’epoca, dimostrarono una grande affinità col pubblico heavy metal, tanto che i Metallica suonarono anche una cover della loro canzone Die, Die, Die My Darling, inclusa nell’album Garage Inc. Malgrado il desiderio di fama, cambiarono di frequente formazione, arrivando addirittura a sciogliersi nell’83, per poi tornare alla ribalta con un solo membro originale del gruppo e con numerosi problemi interni; è forse per questo che riuscirono ad arrivare all’apice del successo solo agli inizi del 2000. I loro testi si rifanno ai temi fantascientifici e horror dei B-movie, e, proprio per influenza di questi, iniziarono ad indossare il trucco “corpse paint” e crearono una variante della pettinatura “tidal wave”, il “devilock”, caratterizzata da un ciuffo che arriva al naso o al mento. I loro primi concerti erano molto violenti: insultavano pesantemente il pubblico e scatenavano spesso risse sul palco, ma con la seconda formazione si ammorbidirono molto, dato che il bassista aveva coltivato la sua fede in Dio e si era dichiarato pentito di tutti i gesti profani compiuti in passato. Nonostante la storia travagliata, i Misfits hanno ricevuto grandi consensi dal pubblico, e tutt’ora possono contare su una vasta schiera di fan, grazie ad uno stile che unisce il melodico ai suoni orrifici, permettendo così di essere apprezzati dagli amanti dei generi più differenti. Personalmente preferisco la formazione del ’95, anche se, essendo approdati su suoni più melodici, trovo che ora abbiano abbracciato un genere più maturo e coerente a se stesso, trovando una propria identità musicale. Tracce da ascoltare: -Cough/Cool -Teenagers from Mars -Descending Angel Carolina Dema Gruppi anni ’90 che tutti dovrebbero conoscere Vi sarà capitato nella vita di sentir parlare di “indie rock” o “rock anni ’90” dai vostri genitori o, perché no, dai vostri amici. Ebbene sì, dal 1990 si sviluppano in Inghilterra due correnti musicali: l’indie rock e l’acid house. Entrambe vennero create dagli Stone Roses di Manchester, che influenzarono molti gruppi britannici degli anni ‘90 (come gli Oasis e i Blur). Gli Stone Roses, per la loro musica, si ispirano al rock psichedelico degli anni ’60 e dal punk rock; i loro punti di riferimento sono i Rolling Stones, i Sex Pistols, i Clash e i Led Zeppelin, nomi che forse avrete già sentito). Le canzoni che, a parer mio, sono più belle sono: She bangs the drums, Tears e I am the Resurrection (quest’ultima ha un sound decisamente più in stile Beatles). Purtroppo al giorno d’oggi il loro successo come band britpop viene coperta dai mitici Oasis. Anche loro hanno un suono molto particolare: sono stati così influenzati dai Beatles, tanto da essere soprannominati I Beatles del 2000; il loro sound è molto rock ’n’ roll; alquanto simile allo stile dei Kinks, degli Who e dei Doors; i loro testi sono davvero poetici. A tutto ciò, si aggiunge la splendida voce di Liam Gallagher. Una delle loro canzoni più belle e conosciute è proprio Wonderwall; da una delle frasi del testo di questa canzone (“There are many things that i would like to say to you but i don’t know how”) si capisce quanto siano romantici, ma non troppo sdolcinati. Le tre canzoni, comunque, che più vi consiglio sono: She’s electric, Supersonic e una delle loro ultime canzoni Don’t go away. Inoltre, se proprio siete degli appassionati dei Beatles, vi consiglio di ascoltare la loro cover di Help!, realizzata live a Los Angeles). Un’altra band che amo sono i Blur. L’elaborazione stilistica si divide in due fasi: in un primo momento, ovvero fino al 1995 le sonorità sono ispirarte al britpop e all’alternative. Il secondo periodo comincia con il trasferimento a Reykjavik, nel 1996: le canzoni assumono un sound lo-fi (di bassa qualità, povero, ma in senso positivo e voluto). A mio parere sono decisamente meglio gli album dal ’96 in poi, come Blur, 13 e Think Tank. In questo periodo viene pubblicato uno dei brani musicali più belli della storia del rock: Beetlebum, traccia che parla di eroina, ma in modo non esplicito, e che porta a riflettere sull’uso di stupefacenti. Un’altra canzone loro che ricorda lo stile anni ’70 è Song 2, con il classico giro di chitarra in stile punk; Girls and Boys, invece, ha un sound tendente al funky, per poi finire sul punk rock. Esterina Cusumano, Alice Gallo e Carlotta Marsengo SERIE TV: La serie tv di cui vi parlerò è intitolata My Mad Fat Diary; si tratta di una serie britannica ambientata negli anni '90 e ancora inedita in Italia. La storia si svolge nel Lincolnshire, più precisamente a Stamford, dove la protagonista, una ragazza obesa di 16 anni, Rachel Earl soprannominata Rae, vive con sua madre. Dopo aver trascorso quattro mesi, a causa del suo tentato suicidio, in un ospedale psichiatrico, dove incontra Tix, la sua confidente, Rae deve affrontare il mondo che si era lasciata alle spalle prima di essere internata. Incontra la sua amica d'infanzia, Chloe, e conosce il suo gruppo di amici: Finn, Archie, Izzy e Chop. Inizia a far parte anche lei del gruppo grazie all'aiuto esterno che riceve da Kester, il suo psichiatra, sempre grazie a lui riesce anche a tenere testa a sua madre, donna perennemente a dieta e che spesso non comprende i problemi della figlia. Durante le tre stagioni vediamo Rae andare incontro alle sue prime volte: la prima festa in MY MAD FAT DIARY piscina, la prima esperienza col fumo e con l'alcool, il primo amore. La colonna sonora ha un ruolo fondamentale: fa da sfondo e accompagna gli stati d'animo di Rae, appassionata di musica, in particolare degli Oasis. Nelle varie puntate si riconosco brani delle seguenti band: Blur, Stone Roses, Oasis, The Verve e Pulp. La sigla iniziale è, inoltre, il ritornello di “One To Another” dei The Charlatans. Ho amato My Mad Fat Diary, semplicemente perché mostra il cambiamento di un'adolescente, delle sue amicizie, del significato dell'amore, del rapporto con i genitori e con sé stessa. Ve la consiglio perché spero che possa aiutarvi ad affrontare i cambiamenti come ha fatto con me. Giorgia Dininno HARRY POTTER E LA MALEDIZIONE DELL'EREDE Intitolato in lingua originale ''Harry Potter and the Cursed Child'', è l’ultimo capitolo della famosissima saga di ''Harry Potter'', da cui sono stati girati otto fantastici film, scritta dall'autrice inglese Joanne Rowling, più comunemente nota come J.K.Rowling, conosciuta in tutto il mondo per aver dato vita al maghetto più famoso di sempre. Per chi non avesse letto i libri e visto i film, si tratta dei sette capitoli della storia di Harry Potter, un ragazzino che scopre all'età di undici anni di essere un mago già famoso nel mondo magico per aver sconfitto, quando era solo un neonato, il più grande mago oscuro di tutti i tempi: Lord Voldemort. Purtroppo l'Oscuro Signore torna e Harry e il suo gruppo di amici e maghi coraggiosi, tra cui i suoi due migliori amici Ron Weasley e Hermione Granger, ce la mettono tutta per sconfiggerlo e alla fine ci riescono. Naturalmente questa è una sintesi molto, anzi, troppo breve per fare di una persona un vero esperto del mondo magico di Harry Potter. L'ultimo libro, uscito nel 2007, ha lasciato tutti i potterhead con un unico e grande punto di domanda ''Cosa succederà dopo?''. La risposta l'abbiamo trovata in questo ultimo capitolo, che in realtà non è solo opera della Rowling, che ha partecipato alla stesura, ma anche di uno sceneggiatore, Jack Thorne, e di un regista teatrale, John Tiffany. Ebbene sì, perchè ''Harry Potter e la Maledizione dell'Erede'' non è prettamente un libro, bensì uno spettacolo teatrale, la cui prima si è tenuta nel West End di Londra il 30 luglio 2016, giorno del compleanno della Rowling e del suo personaggio. Il libro ''Harry Potter e la Maledizione dell'Erede'' non è altro che il testo teatrale dello spettacolo, che racconta la storia del secondogenito di Harry Potter e Ginny Weasley, Albus Severus Potter, che, essendo il figlio del mago che ha sconfitto il Signore Oscuro, deve sopportare la fama che non ha meritato nè voluto. Lo stesso succede a Scorpius Malfoy, figlio di Draco Malfoy, ovvero coetaneo di Harry ed ex-seguace del Signore Oscuro, che a differenza di Albus deve lottare contro pregiudizi molto più pesanti e soprattutto negativi a causa di voci che lo identificano come il figlio di Voldemort. Albus si sente sempre meno appartenente alla sua famiglia, soprattutto dal momento in cui spezza la tradizione venendo smistato in Serpeverde anzichè in Grifondoro alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts (collegio per maghi con quattro Case tra cui Serpeverde e Grifondoro, rispettivamente la casa degli astuti e determinati e quella dei coraggiosi e nobili di cuore) insieme a Scorpius. I due diventano migliori amici, aumentando i pregidizi sul 'Potter sbagliato' e il 'discendente di Voldemort'. Albus è sempre più scontroso e antipatico con tutta la sua famiglia e i suoi compagni, escludendo Scorpius. La svolta della storia avviene pochi giorni prima dell'inizio del quarto anno di Albus e Scorpius quando a Casa Potter giunge Amos Diggory, padre di Cedric Diggory, ovvero un giovane studente di Hogwarts ucciso per mano di Lord Voldemort, che chiede a Harry di aiutarlo a riportare in vita il figlio utilizzando una Giratempo (uno strumento in grado di far viaggiare indietro nel tempo). Harry, nonostante il dolore e il rimorso di non essere riuscito a salvare Cedric quando venne ucciso, sa benissimo che interferire con il tempo sarebbe un grandissimo rischio, e per questo decide di mentire ad Amos dicendogli che tutte le Giratempo sono state distrutte. Albus ascolta di nascosto questa conversazione e capisce che il padre sta mentendo perchè sa dell'esistenza di una Giratempo al Ministero della Magia (il ministero del mondo magico). Decide di salvare lui stesso Cedric Diggory e, durante il viaggio sull'Hogwarts Express per arrivare alla scuola, scende dal treno insieme a Scorpius e raggiunge la casa di riposo dove vive Amos Diggory che dapprima non è d'accordo con la loro idea ma alla fine acconsente e allora Albus, Scorpius e Delphini Diggory, nipote di Amos detta Delphi, partono per rubare la Giratempo al Ministero della Magia in cui riescono a entrare usando la pozione Polisucco (una pozione in grado di far cambiare le sembianze per un arco di tempo). Presa la Giratempo, i tre ragazzi decidono di arrivare fino alla foresta che circonda la Scuola, dove intanto i loro genitori, preoccupati, sono andati per parlare con la Preside che non li ha visti arrivare dal treno. Albus e Scorpius decidono di tornare indietro nel tempo mentre Delphi rimane nel presente. Ovviamente non vi svelo il finale, anche perchè da questo punto in poi la storia è piena di particolari che chi non conosce bene il mondo di Harry Potter non capirebbe. Ho letto questo libro più di una volta da quando l'ho ricevuto, e personalmente trovo che la storia sia un tantino più inverosimile dei libri della storia originale della Rowling. Forse, anche se non è un romanzo vero e proprio, penso sia leggermente confuso, nonostante la storia mi sia piaciuta molto perchè piena di colpi di scena e con un finale imprevedibile. Le descrizioni dei personaggi e dei luoghi sono un po' scarse, probabilmente perchè non è un vero libro ma nient'altro che il copione della rappresentazione e quindi la descrizione è data dagli attori. A proposito degli attori, non avendo visto in prima persona lo spettacolo, mi devo affidare ai vari articoli scritti. Secondo me funziona meglio come spettacolo che come libro e potrebbe avere un gran successo. Queste mie impressioni si sono rivelate fondate quando sono uscite le prime recensioni, che sono risultate molto positive: pubblicate sia negli Stati Uniti sul ''The New York Times'', sia in Gran Bretagna su ''The Independent'', ''London Evening Standard'' e ''The Daily Telegraph'', hanno commentato positivamente sia la messa in scena che la storia e il quotidiano britannico ''The Guardian'' ha dato allo spettacolo un voto di quattro stelle su cinque. La regia di John Tiffany è stata particolarmente apprezzata, come le scenografie (Christine Jones) e l'interpretazione di Anthony Boyle nel ruolo di Scorpius Malfoy, mentre Albus Potter venne interpretato da Sam Clemmett, Delphi da Esther Smith, Harry Potter da Jamie Parker, Draco Malfoy da Alex Price, Ginny Weasley da Poppy Miller, Ron Weasley da Paul Thornley, Hermione Granger da Noma Dumezweni e Rose Weasley (figlia di Ron e Hermione e coetanea di Albus e Scorpius, il quale si è preso una cotta per lei) da Cherrelle Skeete. Con la delusione di molti potterhead, la Warner Bros, casa cinematografica produttrice degli otto film basati sui libri, ha smentito le voci che giravano a proposito di un eventuale lungometraggio ispirato al libro e allo spettacolo con gli attori di cui tutti gli appassionati si erano innamorati nei precedenti film, come Daniel Radcliffe (Harry Potter), Emma Watson (Hermione Granger) e Rupert Grint (Ron Weasley). Per rifarci, cari potterhead, possiamo pensare al nuovo lungometraggio basato su un libro secondario dalla Rowling: ''Gli Animali Fantastici e Dove Trovarli'' che, nella saga, è la copia di uno dei libri scolastici di Harry Potter, scritto dall'autore (immaginario) Newt Scamandro, un famoso "magizoologo". Da poco è stato annunciato che il film non sarà soltanto uno, ma una serie di ben cinque film! Il 25 novembre 2015 la Warner Bros ha annunciato che il primo film della serie uscirà nelle sale italiane il 17 novembre 2016 con il titolo “Animali Fantastici e Dove Trovarli”. Aspettando il 17 Novembre vi consiglio questo "non libro" soprattutto se siete dei veri appassionati, per scoprire la nuova vita di Harry e degli altri personaggi e, se ne avete la possibilità, vale la pena andare a vedere lo spettacolo. After all this time? Luisa Viterbo Il buio oltre la siepe Maycomb (Alabama, USA), inizio degli anni '30: nel pieno dell'epoca del razzismo verso gli afroamericani, nel libro tranquillamente chiamati “negri”, una famiglia vive serenamente la propria esistenza: è la famiglia Finch, composta da Jean Luise, soprannominata Scout, Jim, suo fratello, la loro tata di colore, Calpurnia, e il padre Atticus, avvocato. Atticus ha idee contrastanti con le idee del tempo: è di larghe vedute e ha occasione di mostrarlo, mettendosi in cattiva luce con gli abitanti di Maycomb, difendendo ad un processo Tom, un uomo di colore accusato di violenza sessuale nei confronti di una ragazza bianca, Mayella Ewell. Si trova così da solo contro tutti, compreso se stesso, nella giusta difesa di Tom. A questa storia di lotta e idee si intreccia la vita dei figli di Atticus, i veri protagonisti dell'opera, che, insieme a un loro amico chiamato Dill, vivono le più emozionanti e paurose avventure. Ne viene fuori una narrazione sempre viva, in certi momenti quasi da thriller, una storia triste e felice, di vittorie e di sconfitte. Da questo libro è stato tratto l'omonimo film, che ho trovato fatto bene e soprattutto molto fedele al testo. Harper Lee ha scritto anche un seguito di questo libro, “Va' e me tti una sentinella”. Questo romanzo era stato in realtà scritto prima di “Il buio oltre la siepe”, ma non era mai stato pubblicato. L'autrice aveva quindi deciso di scrivere di quando Scout era bambina ed è così nato “Il buio oltre la siepe”. Questo è uno dei miei libri preferiti e credo che a tutti possa piacere. Buona lettura! Harper Lee, 1960, Tit. Originale: “To kill a mockingbird” Giovanni Gobetti Le cronache dell’Invisibile Mi sveglio con un sussulto, sono sudata, mi tremano le mani: un incubo. Mi capita spesso, è una conseguenza del leggere prima di andare a dormire, ma non smetterò di farlo solo a causa di qualche incubo. Vado in cucina e guardo l'orologio: sono le sei e mezzo ma non voglio tornare a dormire e comunque non ci riuscirei. Vado a fare pipì, mi metto le lenti, sono tentata di preparare il caffè che però non preparo. Mi siedo sul divano color senape della cucina e chiudo gli occhi, i pensieri si confondono e, prima di quanto non voglia ammettere, mi perdo nell'oblio. Rimango così finché non suona la sveglia: la canzone di un vecchio afroamericano con la voce arrochita dal fumo. Ritorno in bagno, mi lavo il viso, mi pettino i capelli (che tra l'altro hanno un color rosso sbiadito, il che significa che dovrò rifare la tinta). Mi avvicino all'armadio e tiro fuori un paio di pantaloni neri e larghi e una maglietta dei Guns n' Roses, mi vesto. In tanto penso al nuovo album dei Green Day che è stato una delusione per tantissimi ma non per me. Anzi, a me piace proprio. Dopodiché prendo l'eyeliner nero di mia madre, che non viene usato dall'anniversario dei nonni, e faccio una linea sull'occhio destro e una su quello sinistro. C'è da dire che le mie righe di eyeliner fanno proprio schifo. Metto una giacca leggera (troppo leggera), prendo lo zaino e vado a scuola. Abito molto vicina a questa: ci arrivo in tre minuti quando piove e due quando c'è il sole. La suddetta scuola è davanti alle banche delle allestite per il mercato, ha quattro piani e lì davanti trovi sempre qualcuno che vuole venderti del fumo. Io ci arrivo sempre alle otto meno un minuto e so che la campanella suonerà tre minuti dopo il mio arrivo perché è in ritardo. Alle otto e due entro: questo perché entro subito se ho freddo (circostanza avvenuta oggi), entro dopo se ne ho voglia. Ho tre ore di italiano, una di inglese e una di chimica. Devo scrivere un tema durante le prime tre ore, il che mi dà un certo fastidio: io amo scrivere, ma non quello che gli altri mi dicono. Ad esempio, oggi una traccia dice di scrivere un fatto di attualità. Io, semplicemente, non ne sono in grado. Non sarei mai capace di raccontare di Trump e di quello che penso di lui. Però ci sono cose che amo raccontare, ad esempio mi piacerebbe scrivere sull'anziana donna che ho inventato ieri durante i tre minuti (pioveva) che ho impiegato per tornare a casa. Alla fine mi aggiusto con una traccia che mi sembra abbastanza aperta perché io possa interpretarla come voglio. Dopo il tema (che non mi è sembrato troppo male) ho inglese, che è un'ora terrificante perché io sono una scarpa in inglese, ma finisce prima di quanto mi aspettassi. Solo più chimica ed è finita. Ci viene consegnato il compito: sei più. Non male, non male. Poi suona la campanella e ritorno a casa. Mangio sola guardando Netflix. Alle tre mi metto a studiare con poca voglia e convinzione, ma non importa. Finisco tardi, soprattutto perché sono distratta e devo leggere le informazioni più volte per capirne davvero il significato. Alle otto torna mia madre, il volto stanco, gli occhi spenti. Mi chiede com'è andata la giornata ma non insiste nel chiedere di poter sentire i dettagli, poi si mette a cucinare. Mangiamo alle nove senza parlare, non perché non abbiamo niente da dirci, ma lei è stanca, e va bene così. Alle dieci mi strucco, mi cambio e vado a letto (sì, vado a letto alle dieci). Mi metto a leggere "Il signore delle mosche", anche se l'ho già letto. Mi aspettano una notte di incubi e una giornata di studio. Bianca Zancan Care Giobertine e cari Giobertini, ho una grande notizia da darvi! Lo so, lo so, probabilmente vi aspettate che io vi racconti dell’impatto iniziale dopo il rientro dalle vacanze, ma insomma, cosa volete che vi dica, non l’ho trovato particolarmente diverso rispetto a quello degli anni scorsi: è stato traumatico, ecco com’è stato. Piuttosto, volevo farvi una comunicazione ufficiale: io ho una relazione. Sì, proprio io, Oliver. Diciamo che, adesso come adesso, questa relazione occupa la maggior parte del mio tempo: ci vediamo ogni giorno e sì, devo ammetterlo, non è così piacevole. Detto tra noi, lo trovo abbastanza faticoso. Innanzitutto, sono obbligato a dedicarle corpo e mente, e non posso trascurarla neanche un giorno, mai. Mi è capitato un paio di volte, e devo recuperare ancora adesso. Ha un carattere davvero complesso, non ho mai conosciuto una persona così: apparentemente può sembrare piena di leggi e di regole, ma indovinate un po’? Non le rispetta mai. Come se non bastasse, mi mette costantemente alla prova: non solo questa faccenda mi provoca un’agitazione enorme, ma recentemente ho anche passato delle notti in bianco a causa sua e davvero, non penso di poter resistere ancora per molto. A questo punto, mi aspetto una domanda da parte vostra, qualcosa che probabilmente vi state chiedendo dal momento in cui avete iniziato a leggere questo articolo. Sento già le vostre voci che mi chiedono “Ma insomma, Oliver, chi te l’ha fatto fare?” La domanda è legittima, non lo metto in dubbio, ma ho una risposta esauriente da darvi. Ragazzi, parliamoci chiaro: è vero, mi sta facendo dannare e spesso rimpiango le mie scelte ma, santo cielo, non c’è sensazione migliore di tornarsene a casa con un otto, quell’otto che hai sudato così tanto e a cui hai dedicato più tempo di quello che dedichi solitamente al sonno. E va bene, sarà pur vero che l’ottativo terza persona duale è un concetto così astratto che si avvicina quasi alla fantascienza, ed è vero anche che Omero, che ogni tanto esiste e ogni tanto no, non ha mai pensato all’ira degli studenti oltre che a quella di Achille, ma insomma, quella con il greco è la relazione più travagliata che uno studente possa desiderare. Non credo che la farò finita proprio adesso: certo, non durerà per sempre, ma il greco ha ancora molto da insegnarmi. Sono un secchione? Sì, probabilmente sì, ma perdonatemi. In fondo, il rientro a scuola è stato così traumatico che ne ha risentito anche la mia psiche, giusto per usare una parola che la mia ragazza usa spesso. Buon inizio anno! LA NOSTRA REDAZIONE ATTUALITÀ: FLAVIA ACHENZA (II D) IN SVEZIA IL FUTURO È INIZIATO DA TEMPO: VITTORIA CUNEO (3°I) TAMPTAX: VALERIA SCOMPARIN (I B) TECNOLOGIA: ANDREA VENIA (I B) QUOT DEFICIENTES, TOT DEFICIENTIA: ANDREA SCARPETTA (II A) TORINO EVENTI: FEDERICA TASCA E SOFIA CANDELLONE (1 L) PETS: GABRIELE MANZI (I B) CAFÉ SOCIETY: LIVIA MONTALDO E MATILDE FAVERO (IV ALPHA) PRIDE E ANTEPRIME: ALICE MORABITO E ALICE CANTACESSA (IV D) Virginia Blatto MISFITS: CAROLINA DEMA (3 G) BAND ANNI NOVANTA: ESTERINA CUSUMANO, ALICE GALLO E CARLOTTA MARSENGO (1 L) SERIE TV: GIORGIA DININNO (2 L) SPETTACOLO: LUISA VITERBO (1 I) LIBRI: GIOVANNI GOBETTI (1 I) LE CRONACHE DELL’INVISIBILE: BIANCA ZANCAN (IV ALPHA) I PENSIERI DI OLIVER: VIRGINIA BLATTO (I C) CAPOREDATTRICE: GIULIA SCARPANTE VICE-CAPOREDATTORE: GABRIELE MANZI DOCENTE RESPONSABILE: EMILIA DE MARIA