bilancio sociale e di esercizio 2013 35º esercizio

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bilancio sociale e di esercizio 2013 35º esercizio
 bilancio sociale e di esercizio 2013
35º esercizio
Cooperativa Sociale di Bessimo ONLUS
via Casello, 11 - 25062 Concesio (BS)
tel. 030.2751455- fax 030.2751681 - [email protected] - www.bessimo.it
COOPERATVIA SOCIALE DI BESSIMO
Società Cooperativa Sociale ONLUS
Registro Imprese e Codice Fiscale 01091620177
R.E.A. 231523
Albo Società Cooperative n° A128739
BILANCIO SOCIALE E DI ESERCIZIO 2013
Trentacinquesimo esercizio
Sede Legale: Concesio Pieve (BS) - Via Casello, 11
Tel. 030.2751455 - Fax 030.2751681
[email protected] - www.bessimo.it
Sedi succursali:
Adro - Brescia - Capo di Ponte - Cividate Camuno – Gottolengo- Malonno - Manerbio
Paitone - Pontevico - Pudiano di Orzinuovi (BS)- Bergamo - Bessimo di Rogno
Rogno (BG) - Fara Olivana (BG)- Cremona - Gabbioneta Binanuova (CR)
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BILANCIO SOCIALE E DI ESERCIZIO 2013
INDICE
PREMESSA DEL PRESIDENTE………………………………………………………………………………………………………………
4
RIFERIMENTI NORMATIVI, DATE, MODALITA’, DI APPROVAZIONE , UTILIZZO E PUBBLICAZIONE…………………………
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LA MISSION…………………………………………………………………………………………………………………………………………
7
SEZIONE A - LA COOPERATIVA……………………………………………………………………………………………………………
8
Informazioni generali….………………………………………………………………………………………………………………………
8
Informazioni sui soci….………………………………………………………………………………………………………………………
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Territorio di riferimento.………………………………………………………………………………………………………………………
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La storia ………………………………………………………………………………………………………………………………………...
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SEZIONE B – STRUTTURA GOVERNO ED AMMINISTRAZIONE…………………………………………………………….....
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Informazioni sull’oggetto sociale, scopo mutualistico, previsione statutarie…………………………………………………….
12
Modalità di nomina degli amministratori………………………………………………………………………………………...............
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Consiglio di Amministrazione……………………………………………………………………………………………………………….
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Particolari deleghe ed organi di controllo…………………………………………………………………………………………………
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Struttura organizzativa……….………………………………………………………………………………………………………………
16
Attività Consiglio di Amministrazione…..…………………………………………………………………………………………………
16
Vita Associativa..………………………………………………………………………………………………………………………...........
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Coordinamento di Direzione…………………………………………………………………………………………………………………
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Coordinamento Responsabili Servizi Residenziali………………………………………………………………………………………
20
Coordinamento Servizi Non Residenziali…………………………………………………………………………………………………
20
Mappa dei diversi portatori di interessi……………………………………………………………………………………………………
21
IL PERSONALE…………………………………………………………………………………………………………………………..........
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Imprese, imprese sociali e altre onlus in cui la cooperativa abbia partecipazioni……………………………………………….
24
Principali reti e collaborazioni attive con enti pubblici, imprese sociali, altri enti non profit e commerciali………………..
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Numero e tipologia dei beneficiari diretti ed indiretti delle attività svolte…………………………………………………………..
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Fattori di rischio…………………………………………………………………………………………………………………………..........
34
SEZIONE C – OBIETTIVI E ATTIVITA’………………………………………………………………………………………………………
36
Finalità principali in coerenza con quanto previsto nello statuto
e con riferimento agli obiettivi di gestione dell’ultimo anno……………………………………………………………………….....
36
Riassunto delle principali attività poste in essere in relazione all’oggetto Sociale
e descrizione dei principali progetti attuati nell’anno …………………………………………………………………………………
37
Analisi dei fattori rilevanti per il conseguimento degli obiettivi, distinguendo tra i fattori
sotto il controllo della Cooperativa di Bessimo e i fattori che non lo sono………………………………………………………
66
Valutazione, con indicatori di qualità e quantità, dei risultati conseguiti………………………………………………………......
67
Formazione del personale………………………………………………………………………………………………………..................
69
Fundraising e comunicazione………………………………………………………………………………………………………............
71
Altre informazioni……………………………………………………………………………………………………….................................
74
SEZIONE D – ESAME SITUAZIONE FINANZIARIA…………………………………………………………………………………….
74
Considerazioni finali……………………………………………………………………………………………………….............................
79
Bilancio di esercizio 2013………………………………………………………………………………………………………..................
81
Nota integrativa al bilancio di esercizio 2013……………………………………………………………………………………………
91
2
Tabelle……………………………………………………………………………………………………...................................................
102
Relazione del Collegio Sindacale………………………………………………………………………………………………………......
105
Relazione società di revisione………………………………………………………………………………………………………...........
107
BILANCIO SOCIALE E
DI ESERCIZIO
2013
35° ESERCIZIO
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BILANCIO SOCIALE E DI ESERCIZIO 2013
Care socie, cari soci,
il bilancio 2013 oltre ad essere il bilancio di un anno è anche il bilancio di un triennio che ha visto al lavoro un consiglio di amministrazione che nella giornata di oggi verrà rinnovato, un consiglio composto da alcune persone che
per la prima volta si confrontavano con questa responsabilità mentre altre con alle spalle più mandati, con un piano
triennale molto ambizioso da sviluppare e con una riorganizzazione, approvata dal precedente Consiglio e da avviare
e sperimentare completamente.
Un piano triennale ambizioso perchè puntava sulla diversificazione dei servizi offerti e sull’innovazione; innovazione
sia del nostro prodotto (offerta di servizi e prestazioni residenziali e non residenziali) sia dei nostri processi (riorganizzazione dei processi decisionali, rinnovamento e aggiornamento dei processi di presa in carico, cura e sviluppo
delle risorse umane).
Purtroppo non siamo riusciti a portare a conclusione tutti i punti descritti nel piano triennale ma si è lavorato su molte
cose contenute nel piano e a mio parere il nuovo assetto organizzativo ha permesso, al CdA di concentrarsi maggiormente su temi strategici e ai 4 responsabili delle aree di concentrarsi sulla gestione dei rispettivi settori mettendo
le basi per un livello direzionale competente e autorevole non legato alle dinamiche del consenso proprie del CdA.
Non voglio in questa premessa ripercorrere i passaggi sviluppati nei tre anni trascorsi oggetto di confronto in altre
assemblee soci e che in buona parte troverete trattati nei diversi capitoli di questa relazione sociale, ma mi limiterò
ad approfondirne solo alcuni che a mio parere possono aiutarci ad affrontare il futuro valorizzando le nostre risorse
interne.
Vorrei partire descrivendo alcune situazioni che nel corso del 2013 ci siamo trovati ad affrontare per cercare di analizzare con voi quelli che sono alcuni punti di forza della nostra cooperativa e delle persone che la compongono.
Non voglio negare le difficoltà, i problemi e i limiti che dal lavoro di un anno si possono trarre come esperienza; non
dobbiamo fare come lo struzzo che mette la testa sotto la sabbia per non vedere i problemi e le paure che pervadono la realtà odierna. Penso però che sia più importante, utile e funzionale mettere in risalto, valorizzare e allearsi con
le nostre potenzialità con i nostri pregi e i nostri punti di forza se vogliamo affrontare il futuro.
Nel corso dell’anno a seguito della specializzazione di Adro e dell’assorbimento di due nuove comunità maschili, non
senza fatica, abbiamo deciso di trasformare Paitone aumentando di conseguenza i posti residenziali femminili complessivi e riducendo quelli maschili. Oltre alle due comunità direttamente coinvolte da tale cambiamento, vi erano
conseguenze e ripercussioni anche su altre comunità. I timori erano molti sia sul fronte organizzativo, che educativo,
che economico, che di impatto sul personale e sui soci che lavorano nelle comunità coinvolte, direttamente o indirettamente, da tale scelta. Si temeva di avere pesanti ripercussioni sulla tenuta delle persone in trattamento, di non
saper gestire persone con gravi problematiche psichiatriche, si temeva di lasciar vuota la comunità di Paitone e di
perdere budget, si temeva di perdere qualche collega “incazzato” per la eventuale non condivisione del progetto.
Tutte queste paure sono state evidenziate, analizzate viste e affrontate e vi assicuro che non è stato facile a nessun
livello del processo, gestire le tensioni generate da tali cambiamenti. Alla fine possiamo dire che tutto il cambiamento
è andato a buon fine, che i rischi impliciti nel progetto sono stati attenuati e contenuti e in più sorprendentemente
abbiamo scoperto che si ottengono risultati migliori mescolando le età anagrafiche delle persone che convivono in
una comunità.
Cosa ha permesso il raggiungimento di questo obiettivo? Certo lo ha permesso l’impegno la passione e le competenze che ognuno di noi, coinvolti nell’operazione, ha giocato ai diversi livelli; sia in fase di analisi complessiva della
situazione e delle possibili soluzioni, sia in fase di decisione, che in fase di attuazione e in fase di gestione quotidiana
di questo importante cambiamento.
A volte diamo per scontato alcune cose ma vi assicuro che non è stato facile in fase di analisi mettere a fuoco la
situazione complessiva della nostra offerta residenziale ed ipotizzare cambiamenti di offerta coerenti con le tendenze
dei bisogni che vediamo, facendo altresì sintesi fra molte variabili e incertezze proprie del nostro settore; non è stato
facile in fase di decisione prendersi sulle spalle il rischio di sbagliare scelta mettendo a repentaglio il lavoro di molti
nostri colleghi o scontentare molti soci di cooperativa spaventati dai dubbi e dai rischi di un cambiamento come
questo; non è stato facile mettere in atto i cambiamenti decisi e comunicare, motivare, spiegare e rispondere ai
dubbi, alle paure, alle contrarietà e critiche a volte aspre e dense di emotività che arrivavano da colleghi o da utenti
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coinvolti direttamente nell’operazione; non è stato facile di fronte alle difficoltà gestionali di una operazione come
questa, mantenere quotidianamente lucidità sull’obiettivo pur considerando gli imprevisti e adeguando di conseguenza il percorso.
Tutto questo a mio parere è stato possibile oltre che grazie all’impegno di ognuno, anche grazie al nostro sistema
organizzativo; sistema che ha permesso agli utenti di essere quotidianamente ascoltati e supportati dagli operatori,
operatori che si sono sentiti supportati e ascoltati dalla cooperativa attraverso il lavoro quotidiano di mediazione di
ascolto e di cuscinetto fatto dal responsabile di comunità e fatto dai diversi direttori i quali a loro volta si sono sentiti
supportati da un CdA capace di prendere una decisione così impegnativa accollandosi il rischio di sbagliare scelta
e di giocarsi il consenso dei soci. Vorrei sottolineare l’importanza che ha per la nostra cooperativa il sistema organizzativo che in questi anni abbiamo sviluppato e vorrei sottolineare quanto questo sistema ci permetta di affrontare
scelte spinose ma fondamentali per rimanere costantemente aggiornati e pronti a cambiare in relazione ai mutamenti
di scenario che costantemente avvengono nel nostro settore.
Altro esempio che vorrei sinteticamente presentare si riferisce al tema del bilancio economico. All’inizio del 2013
sulla base dei dati in nostro possesso risultava un budget previsionale allarmante; dopo un 2012 con una perdita
importante si prefigurava un 2013 molto peggiore in termini economici e finanziari ( più di 200 mila euro di perdite).
Di fronte a tale prospettiva abbiamo iniziato a studiare ipotesi di riduzione dei costi e di aumento di entrate che potessero azzerare la perdita già in corso d’opera e abbiamo iniziato a studiare la definizione di un piano di sviluppo
che potesse rendere strutturalmente più stabile il nostro andamento. Anche su questo argomento mi sento di poter
dire che la nostra cooperativa ha dimostrato di possedere capacità e competenze adeguate per affrontare anche in
corso d’opera correzioni significative del piano dei conti senza stravolgere l’operatività ma chiedendo a tutti i livelli
di responsabilità il perseguimento di obiettivi concreti di contenimento dei costi e allo stesso tempo continuare ad
investire e spendere energie e risorse con l’obiettivo di aumentare le entrate e garantire la sostenibilità dei singoli
servizi e dell’intera cooperativa.
Non è stata solo la fortuna o la buona stella a portarci al risultato economico che oggi andiamo ad approvare; se
non avessimo deciso di continuare ad accogliere persone più del budget che avevamo a disposizione, se avessimo
deciso di ascoltare le voci che dicevano che il sistema lombardo non avrebbe dato altre risorse; se non avessimo
deciso che le famiglie che potevano permetterselo dovevano partecipare alle spese personali dei nostri ospiti, se
non avessimo deciso di continuare ad investire nonostante le incertezze e la precarietà dei finanziamenti di alcune
attività; se non avessimo deciso di cambiare l’offerta dei nostri servizi investendo in formazione e in specializzazione,
se non avessimo deciso di investire sulle diverse direzioni aumentando le persone di supporto alle comunità; ecco
se ci fossimo chiusi di fronte ai rischi ed alle paure e non avessimo creduto possibile crescere molto probabilmente
avremmo chiuso in pareggio ma quel che è peggio non saremmo cresciuti.
Quello che voglio dire è che pur non dimenticando il quadro di crisi generale di questi anni nel quale anche la nostra cooperativa è immersa e pur cercando quindi di rimanere con i piedi per terra, vorrei sottolineare soprattutto le
potenzialità che la nostra cooperativa ha a disposizione. Potenzialità interne che possiamo liberare e far fruttare ma
anche potenzialità esterne che possiamo conoscere e cogliere. Ripeto anche in questa occasione il concetto che
ho sottolineato in più occasioni in questo ultimo anno. Va bene tagliare alcuni costi disfunzionali, va bene ridurre i
costi ma concentriamoci soprattutto sulle nostre potenzialità interne e sul far emergere strategie di sviluppo e di
investimento per il futuro. Non dobbiamo aver paura di spendere se tale spesa significa investire su di noi e sul nostro
lavoro. Non dobbiamo aver paura di affrontare le sfide che ci si presentano anche perché abbiamo molte persone
disposte ad impegnarsi con passione e competenza, abbiamo sistemi di governance e sistemi organizzativi che alla
prova dei fatti hanno dimostrato tutto il loro valore ed infine abbiamo un capitale sociale e un prestigio che solo al
nostro interno fatichiamo a valorizzare.
Permettetemi infine due ultime sottolineature; una sui contenuti delle relazioni che troverete in questo bilancio sociale
e una sulle prospettive.
Senza nulla togliere alla mole di dati e di lavoro che traspare dalla lettura delle diverse relazioni che compongono il
nostro bilancio e che vi invito a leggere con attenzione, vorrei condividere e soffermarmi con voi su un solo dato; il
numero di persone coinvolte dalla nostra cooperativa nel corso del 2013.
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BILANCIO SOCIALE E DI ESERCIZIO 2013
•
187 persone risultavano in servizio in cooperativa al 31 dicembre 2013;
•
21 persone erano in servizio e si sono dimesse nel corso dell’anno;
•
78 persone che a titolo gratuito fanno attività di volontariato;
•
549 persone adulte accolte e ospitate nelle nostre comunità;
•
70 bambini accolti e ospitati nelle nostre comunità;
•
1753 persone seguite dai tre progetti di riduzione del danno;
•
2310 persone entrate in contatto con il progetto di riduzione dei rischi;
•
735 persone incontrate nelle carceri di Brescia;
•
8 persone in esecuzione penale seguite nel progetto di housing sociale;
•
951 persone incontrate dai diversi progetti di prevenzione;
•
9 persone accolte nel progetto sperimentale area cronicità;
•
30 persone seguite a livello ambulatoriale in relazione a problemi di GAP;
•
200 persone circa sono state contattate dal progetto Tratta;
•
6 persone seguite in attività e appartamenti protetti dal progetto Tratta;
•
130 persone sono state coinvolte nel progetto Tutor di Condominio;
•
123 persone sono state seguite dal progetto adolescenti a rischio;
•
64 circa le persone che ci hanno fornito formazione;
•
500 circa le persone coinvolte nella festa di compleanno di Redento;
Se facciamo la somma possiamo dire che ogni anno la nostra cooperativa incontra e si relaziona direttamente con
7724 persone, alcune per 15 minuti nel corso di una singola occasione altri per ognuno dei 365 giorni l’anno all’interno della convivenza; in mezzo a queste due estremità vi sono tutte le varianti di relazioni possibili. Se a queste
persone aggiungiamo le persone che incontriamo nei servizi pubblici e privati con i quali collaboriamo, le persone
che incontriamo nelle organizzazioni con le quali interagiamo, le persone che incontriamo nelle cooperative e ditte
con le quali lavoriamo, le persone che incontriamo nelle famiglie delle persone che ospitiamo, le persone che incontriamo nelle istituzioni con le quali ci relazioniamo, il dato è ulteriormente significativo.
Questo è il nostro lavoro; entrare in relazione. Non penso servano molte parole, a volte bastano i numeri. Questo è il
nostro lavoro ma anche il nostro capitale sociale, il nostro prestigio e il nostro potenziale di sviluppo e di innovazione.
È tutta qua la nostra realtà; il nostro presente e il nostro futuro, le nostre fatiche e le nostre soddisfazioni. Questa
realtà sta a noi curarla ed accudirla, stimolarla ed ascoltarla, incontrarla e coinvolgerla.
È anche sulla base della lettura di questa nostra realtà che possiamo essere realistici e darci come obiettivo strategico sul quale puntare nei prossimi anni quello rappresentato dalle due parole-obiettivo “Lavoro e Territorio”.
È chiaro a tutti che detto così è solo uno slogan ma se lo uniamo, lo integriamo e lo mettiamo in relazione con le
migliaia di persone con le quali ci guardiamo negli occhi ogni anno si fa presto a capire, anche solo intuitivamente,
le potenzialità e le opportunità che si possono aprire per queste singole persone, per i territori dove queste persone
vivono e per la nostra cooperativa. Noi siamo i soci della Cooperativa di Bessimo, siamo imprenditori sociali che hanno davanti a sè migliaia di occasioni ogni anno per trovare alleati, sostenitori, sponsor, clienti e fornitori, interessati
alle attività della nostra cooperativa. Spetterà ai futuri nostri amministratori ed a tutti noi nei diversi nostri incarichi e
responsabilità, tradurre in piani organizzativi ed operativi questo obiettivo e questa intuizione.
Non mi resta che ringraziare ognuno di noi per l’impegno quotidiano e la passione che mettiamo nel nostro lavoro e
nella nostra cooperativa rendendo concreto e vivo il motto di Don Milani “I CARE” (ci tengo) augurando inoltre a tutti
di continuare a sognare e progettare una vita felice per se e per le persone che incontriamo.
Grazie e buona lettura.
Giovanni Zoccatelli
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RIFERIMENTI NORMATIVI, DATE, MODALITà
DI APPROVAZIONE, UTILIZZO E PUBBLICAZIONE
Il presente bilancio sociale è stato redatto in osservanza delle linee guida espresse dal Decreto attuativo del Ministero
della solidarietà sociale del 24/01/08 contenente le linee guida per la redazione del bilancio sociale e secondo le linee
guida espresse da Regione Lombardia con DGR n. 5536 del 10/10/07 in merito all’obbligatorietà della redazione del
bilancio sociale da parte delle cooperative sociali iscritte all’albo. Tutti i servizi della cooperativa contribuiscono con
l’apporto di dati, elaborazioni statistiche, commenti, descrizione delle attività e tutte le persone coinvolte secondo
le proprie competenze. La bozza viene sottoposta alla supervisione del Presidente Giovanni Zoccatelli e successivamente all’approvazione dell’Assemblea dei Soci, quest’anno 30 maggio 2014. La valutazione dei risultati è stata realizzata a seconda dei casi dal Presidente, dal Consiglio di Amministrazione, dal Responsabile Assicurazione Qualità
e dai diretti responsabili degli interventi descritti nel bilancio sociale. Il bilancio economico è stato predisposto dagli
uffici contabilità e amministrazione con il supporto del dott. Maurizio Magnavini di Confcooperative, che ringraziamo
per la consulenza fornita. Questo è il ventesimo anno che la nostra cooperativa compila il bilancio sociale. La sua
impostazione è stata rivista per adeguarlo e avvicinarlo alle linee guida della Regione Lombardia, convinti che assolva alle sue funzioni di comunicazione, interna ed esterna, e di trasparenza. Infatti l’ottica con cui viene steso è quella
di dare una visione, più precisa possibile, della realtà e delle scelte della cooperativa. La sua diffusione segue due
canali, verso l’esterno con la spedizione ai nostri Committenti, ad alcuni fornitori e con la messa a disposizione del
documento sul sito web della cooperativa. Verso l’interno, ai soci per informarli e per creare momenti di confronto
sia durante l’assemblea che nel corso dell’anno.
LA MISSION
LA COOPERATIVA SOCIALE DI BESSIMO,
FONDATA SULLA PARTECIPAZIONE DEMOCRATICA DEI SOCI,
OFFRE SERVIZI SOCIO SANITARI, SOCIALI E
PERCORSI EDUCATIVI INDIVIDUALIZZATI
ACCOGLIENDO PERSONE CON PROBLEMI DI DIPENDENZA
E MINORI IN DIFFICOLTA’, AL FINE
DI MIGLIORARE LA QUALITA’ DELLA VITA,
NEL RISPETTO DELL’INDIVIDUO E DELLA COLLETTIVITà.
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BILANCIO SOCIALE E DI ESERCIZIO 2013
SEZ. A
LA COOPERATIVA
COOPERATIVA SOCIALE DI BESSIMO ONLUS – INFORMAZIONI GENERALI
Indirizzo sede legale ed amm.va: Via Casello n. 11 - 25062 - CONCESIO - BS
Forma giuridica e modello di riferimento: costituita nel 1979 come cooperativa a r.l. di solidarietà sociale, è oggi una
Cooperativa Sociale, ONLUS con modello di riferimento S.p.A.
Tipologia: Cooperativa Sociale tipo A
Data di costituzione: 07/03/1979
C.F. e P.IVA: 01091620177
N. iscrizione Albo Nazionale delle società cooperative: n. A128739
N. iscrizione Albo regionale delle cooperative sociali: n. 155 foglio 78 sez. A
Adesioni a centrali cooperative: Confcooperative
Appartenenza a reti associative: CEAL - CNCA
Adesione a consorzi di cooperative: Consorzio Gli Acrobati, Consorzio CSD Bergamo, CGM FINANCE
Codice ATECO: 872000
Esercizio sociale anno 2013
SITO INTERNET: www.bessimo.it
Sede Legale ed amministrativa
Via Casello, 11 – 25062 CONCESIO BS - Tel. 030 2751455 Fax 030 2751681- [email protected]
Servizio Accoglienza Ufficio Legale
Via Leno, 5 - 25025 MANERBIO - BS - Tel. 030 9937236 Fax 030 9938302 - [email protected]
Comunità Terapeutica Femminile con modulo di trattamento specialistico per pazienti in comorbilità psichiatrica
Via Cave, 9 - 25030 ADRO - BS - Tel. e Fax 030 7356065 - [email protected]
Comunità Terapeutica Femminile
Villa Bina Loc. Ponteviche Nuove 25023 GOTTOLENGO - BS - Tel. e Fax 030 9951110 - [email protected]
Comunità Terapeutica Specialistica per donne con figli
Via Case Cuche - 25040 CIVIDATE CAMUNO - BS - Tel. e Fax 0364 341183 - [email protected]
Comunità Specialistica per nuclei familiari
Via G.Garibaldi, 58 - 26030 GABBIONETA BINANUOVA (CR)
Tel. 0372 844320 Fax 0372 844544 - [email protected]
Comunità Specialistica per nuclei familiari
Via Della Francesca, 1 25026 - PONTEVICO - BS - Tel. e Fax 030 9307738 - [email protected]
Comunità Specialistica per nuclei familiari
Via pineta, 7 - 24060 ROGNO -BG Tel. 035 977280 Fax 035967221 - [email protected]
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Comunità educativa per minori e madri in difficoltà
Via Frossena, 2 - 25040 MALONNO - BS - Tel. e Fax 0364 635010 - [email protected]
Comunità terapeutica maschile di orientamento
Strada per Gerolanuova, 2 25034 PUDIANO DI ORZINUOVI - BS - Tel. e Fax 030 9460790 - [email protected]
Comunità Terapeutica Femminile con modulo per alcol e polidipendenti
Via Marconi, 1/e PAITONE - BS - Tel. e Fax 030 6919292 - [email protected]
Comunità Terapeutica maschile con pronto intervento e modulo per poliassuntori e alcoldipendenti
Via Santa Maria Vecchia, 1 25044 CAPO DI PONTE - BS- Tel. e Fax 0364 331100 - capodiponte@bessimo
Comunità Terapeutica Maschile
Via San Francesco, 5 24060 - BESSIMO DI ROGNO - BG - Tel. e Fax 035 967194 - [email protected]
Comunità Terapeutica Maschile
Via Leno, 5 25025 – MANERBIO BS Tel. e Fax 030 9381969 - [email protected]
Comunità Terapeutica Maschile
Cascina Fara Nuova Fara Olivana con Sola (BG) - Tel. e Fax 0363 998324 - [email protected]
Comunità Terapeutica Maschile
Via Croce Grande, 22 26100 CREMONA Tel. E Fax 0372 560944 - [email protected]
Servizio per la riduzione del danno
Camper in zona stazione e piazzale SERT BERGAMO Cell. 335 7238573 - [email protected]
Servizio per la riduzione del danno
Via Lupi di Toscana, 1 25122 - BRESCIA - Tel. e Fax 030 3750101 - [email protected]
Servizio per la riduzione del danno
Via Buoso da Bovara, 110 26100 - CREMONA - Tel. e Fax 0372 431688 - [email protected]
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BILANCIO SOCIALE E DI ESERCIZIO 2013
SETTORE NEL QUALE L’ENTE PRODUCE SERVIZI DI
UTILITA’ SOCIALE, CON INDICAZIONE DEGLI STESSI
Settore socio – sanitario – Area delle dipendenze ed educativa
Rete di comunità terapeutiche residenziali e servizi per tossico e alcoldipendenti
Servizi di prossimità per tossicodipendenti attivi
Servizio di prevenzione dell’emarginazione e del disagio sociale
Comunità educativa per minori in difficoltà
Progetti sperimentali rivolti a detenuti ed ex detenuti
INFORMAZIONI SUI SOCI
01/01/2013
CATEGORIA
M
F
TOT
prestatori
22
62
fruitori
1
0
volontari
3
1
31/12/2013
%M
%F
M
F
TOT
%M
%F
84
26%
74%
24
66
90
27%
73%
1
100%
0%
0
0
0
0%
0%
4
75%
25%
4
1
5
80%
20%
Sono stati ammessi 7 nuovi soci ed un socio prestatore si è dimesso
TERRITORI DI RIFERIMENTO
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LA STORIA
La Cooperativa di Bessimo è una cooperativa sociale che opera dal 1976 nel campo del recupero e reinserimento
di soggetti tossicodipendenti. La prima comunità è stata aperta il 29 agosto 1976 da Don Redento Tignonsini,
sacerdote bresciano rientrato da sette anni di missione africana, in una casa della Parrocchia di Bessimo di
Rogno (BG), piccolo comune all’inizio della Valle Camonica da cui la Cooperativa ha preso il nome. La comunità,
rivolta inizialmente all’emarginazione giovanile e adulta, si è col tempo indirizzata verso il fenomeno della
tossicodipendenza, che prendeva piede in quegli anni nel territorio bresciano.
1976 - Bessimo di Rogno Comunità terapeutico riabilitativa residenziale maschile
1982 - Rogno Comunità specialistica residenziale per coppie e nuclei familiari
1983 - Manerbio Comunità terapeutico riabilitativa residenziale maschile
1983 - Concesio Sede legale ed amministrativa
1984 - Gabbioneta Comunità specialistica residenziale per coppie e nuclei familiari
1984 - Zanano Comunità terapeutico riabilitativa residenziale femminile (chiusa nel 1995)
1984 - Paitone Comunità Terapeutico Riabilitativa Residenziale femminile con modulo per Alcol e polidipendenti
1984 - Manerbio Servizio accoglienza
1985 - Bedizzole Comunità terapeutico riabilitativa residenziale maschile. Chiusa nel 1999
1985 - Pontevico Comunità specialistica residenziale per coppie e nuclei familiari
1986 - Adro Comunità Terapeutico Riabilitativa Residenziale femminile con modulo di trattamento Specialistico
per pazienti in comorbilità psichiatrica
1987 - Manerbio Ufficio legale
1987 - Bessimo di Darfo appartamenti fase di reinserimento
1988 -Sale Marasino - Comunità terapeutico riabilitativa residenziale femminile - Chiusa nel 1999
1989 - Capo di Ponte - Comunità Terapeutico Riabilitativa Residenziale maschile con modulo di trattamento
Specialistico per Alcol e Polidipendenti
1991 - Casto – struttura sperimentale di pronta accoglienza femminile. Chiusa nel 1992
1993 - Cividate Camuno - Comunità Specialistica per donne con figli
1994 - Brescia - primo servizio di riduzione del danno rivolto a tossicodipendenti attivi.
1995 - Pudiano di Orzinuovi Comunità Terapeutico Riabilitativa Residenziale di orientamento
1996 - Orzinuovi - centro diurno maschile e femminile rivolto a tossicodipendenti del territorio. Chiuso nel 1998.
1997 - Bergamo - servizio di riduzione del danno rivolto a tossicodipendenti attivi.
1999 - Concesio - Servizio Prevenzione
1999 - Gottolengo – Comunità Terapeutico Riabilitativa Residenziale femminile
2000 - Malonno - Comunità educativa per minori e madri in difficoltà
2000 - Cremona - servizio di riduzione del danno rivolto
2001 - Gabbioneta Binanuova Micro nido – chiuso nel 2006
2009 - Lachiarella Addiction Center - Lachiarella
2009 - Concesio - Servizio Reinserimento
2012 - Fara Olivana - Comunità terapeutico riabilitativa residenziale maschile
2012 - Cremona - Comunità terapeutico riabilitativa residenziale maschile
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BILANCIO SOCIALE E DI ESERCIZIO 2013
SEZ. B
STRUTTURA, GOVERNO E AMMINISTRAZIONE
INFORMAZIONI SULL’OGGETTO SOCIALE E SULLO SCOPO
MUTUALISTICO COME PREVISTO NELLO STATUTO (art. 3 e art. 4)
Art. 3 (Scopo mutualistico)
La Cooperativa non ha scopo di lucro; suo fine è il perseguimento dell’interesse generale della comunità alla
promozione umana e all’integrazione sociale dei cittadini.
In particolare lo scopo della società è procurare ai soci occasioni di lavoro. Pertanto la società si avvarrà,
prevalentemente, nello svolgimento della propria attività, delle prestazioni lavorative dei soci.
La Cooperativa si ispira ai principi che sono alla base del movimento cooperativo mondiale ed in rapporto ad essi
agisce.
Questi principi sono: la mutualità, la solidarietà, la democraticità, l’impegno; l’equilibrio delle responsabilità rispetto
ai ruoli, lo spirito comunitario, il legame con il territorio, un equilibrato rapporto con lo Stato e le istituzioni pubbliche.
Secondo quanto indicato nel 6° principio dell’Alleanza Cooperativa Internazionale, la Cooperativa, per poter curare
nel miglior modo gli interessi dei soci e della collettività, deve cooperare attivamente, in tutti i modi possibili, con
le altre cooperative, su scala locale, nazionale ed internazionale. La cooperativa si propone pertanto di svolgere in
modo organizzato e senza fini di lucro qualsiasi attività inerente all’educazione, alla qualificazione: morale, culturale,
professionale e materiale, nonchè all’inserimento sociale, di chiunque, trovandosi in uno stato o di bisogno o di
emarginazione, sotto qualsiasi forma chieda di usufruirne.
Ciò attraverso l’utilizzo ottimale delle risorse fisiche, materiali e morali dei soci, degli utenti e dei collaboratori che a
qualsiasi titolo professionale o volontario, partecipino, nelle diverse forme, alle attività della cooperativa.
Art. 4 (Oggetto sociale)
La Cooperativa intende realizzare i propri scopi sociali attraverso la gestione di servizi socio sanitari ed educativi
orientati in via prioritaria, ma non esclusiva, ai bisogni di persone con problemi di dipendenza, principalmente
derivante dall’abuso di sostanze.
In relazione a ciò la Cooperativa può gestire stabilmente o temporaneamente, in proprio o per conto terzi:
* Iniziative e servizi terapeutici e di accoglienza, di assistenza, comunità di convivenza e simili nelle forme e nei modi
ritenuti utili al raggiungimento dello scopo sociale;
* attività e servizi di assistenza domiciliare;
* attività di assistenza sanitaria e psico - socio – pedagogica a carattere domiciliare oppure realizzata entro centri di
servizio appositamente allestiti, o messi a disposizione da enti pubblici o privati;
* servizi e centri di riabilitazione;
* centri diurni ed altre strutture con carattere animativo e finalizzate al miglioramento della qualità della vita, nonché
altre iniziative per il tempo libero, la cultura ed il turismo sociale;
* attività di formazione, consulenza e prevenzione;
* attività di sensibilizzazione ed animazione delle comunità locali entro cui opera, al fine di renderle più consapevoli e
disponibili all’attenzione ed all’accoglienza delle persone in stato di bisogno.
Durante l’erogazione dei servizi socio - educativi e/o assistenziali sarà possibile svolgere attività produttive, attribuendo
alle stesse una valenza terapeutica ed educativa, comunque non finalizzate all’inserimento lavorativo. (omissis….)
La Cooperativa può operare anche con terzi. Gli amministratori sono autorizzati a compiere le operazioni indicate
dall’art. 2529 del codice civile nei limiti e secondo le modalità ivi previste.
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PREVISIONI STATUTARIE SULL’AMMINISTRAZIONE
E IL CONTROLLO DELL’ENTE
Art. 26 (Consiglio di Amministrazione)
La società è amministrata da un Consiglio di Amministrazione composto da un numero di consiglieri variabile da
sette a ventitré, eletti dall’Assemblea ordinaria dei soci, che ne determina di volta in volta il numero.
La maggioranza dei componenti del Consiglio è scelta tra i soci cooperatori, e/o tra le persone indicate dai soci
cooperatori persone giuridiche.
Possono essere eletti amministratori solo coloro che sono soci della cooperativa da almeno tre anni.
I soci finanziatori non possono in ogni caso essere più di un terzo dei componenti del Consiglio di
Amministrazione.
Gli amministratori non possono essere nominati per un periodo superiore a tre esercizi consecutivi e scadono alla
data dell’Assemblea convocata per l’approvazione del bilancio relativo all’ultimo esercizio della loro carica.
Il Consiglio elegge nel suo seno il vice presidente. (omissis…..)
Art. 27 (Compiti del Consiglio di Amministrazione)
Il Consiglio di Amministrazione è investito dei più ampi poteri per la gestione della società, esclusi solo quelli riservati
all’assemblea dalla legge. Allo stesso è attribuita la competenza sulle materie previste dall’art. 2365 comma secondo
del codice civile.
Il Consiglio può delegare parte delle proprie attribuzioni, ad eccezione delle materie previste dall’art. 2381 del codice
civile, dei poteri in materia di ammissione, recesso ed esclusione dei soci e delle decisioni che incidono sui rapporti
mutualistici con i soci, ad uno o più dei suoi componenti, oppure ad un comitato esecutivo formato da alcuni dei suoi
componenti, determinandone il contenuto, i limiti e le eventuali modalità di esercizio della delega.
Art. 32 (Collegio Sindacale)
Il Collegio Sindacale, nominato se obbligatorio per legge o se comunque nominato dall’assemblea, si compone di
tre membri effettivi, eletti dall’assemblea.
Devono essere nominati dall’assemblea anche due sindaci supplenti.
Il presidente del Collegio Sindacale è nominato dall’assemblea.
I sindaci restano in carica per tre esercizi e scadono alla data dell’assemblea convocata per l’approvazione del
bilancio relativo al terzo esercizio della carica.
Essi sono rieleggibili.
La retribuzione annuale dei Sindaci è determinata dall’Assemblea all’atto della nomina, per l’intero periodo di durata
del loro ufficio.
Art. 33 (Controllo contabile)
La revisione legale dei conti della società, quando obbligatorio per legge, o comunque deliberato dall’assemblea dei
soci, è esercitato ai sensi dell’art. 2409 bis comma primo del codice civile.
MODALITÀ SEGUITE PER LA NOMINA DEGLI AMMINISTRATORI
Dall’ Art. 26 (Consiglio di Amministrazione)
Alla nomina delle cariche sociali di amministratore si procede mediante la votazione di preferenze espresse tra coloro
che abbiano fatto pervenire la propria candidatura nei termini e con le modalità che seguono.
Le candidature per le cariche sociali devono essere presentate presso la sede sociale entro le ore 13 del quindicesimo
giorno lavorativo precedente a quello fissato per la prima convocazione, oppure devono pervenire per lettera
raccomandata entro il medesimo termine.
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BILANCIO SOCIALE E DI ESERCIZIO 2013
Esse devono contenere: (a) i dati anagrafici del candidato; (b) l’indicazione della carica alla quale si candida; (c)
l’indicazione, in caso di candidature alla carica di consigliere, se si tratta di socio prestatore, di socio fruitore, di
non socio, ovvero di persona designata da un socio persona giuridica; (d) copia del documento di identità e del
codice fiscale del candidato; (e) la dichiarazione del candidato di avere i requisiti di cui al precedente comma terzo
del presente articolo; f) di accettare la carica e di non trovarsi in situazioni di ineleggibilità od incompatibilità g) una
illustrazione del proprio profilo e della propria candidatura.
Il Presidente del Consiglio di Amministrazione provvede ad elencare in ordine alfabetico le candidature ricevute,
nell’ambito di una unica lista per il consiglio di amministrazione.
Almeno dieci giorni prima della data dell’assemblea in cui si procederà alla elezione delle cariche il consiglio
provvederà a mettere a disposizione dei soci la lista e le singole candidature con i documentati allegati e a creare le
condizioni affinché i candidati possano illustrare personalmente ai soci la propria candidatura.
Prima dell’inizio delle operazioni di voto l’assemblea deve nominare, anche per acclamazione, due scrutatori.
La votazione dei candidati avviene su schede nominative, sulle quali è riportata la lista di cui al presente articolo:
ciascun socio può esprimere un numero massimo di preferenze pari al numero di consiglieri da eleggersi per il consiglio
di amministrazione. Verranno considerate nulle le schede nelle quali sono espresse preferenze in numero maggiore.
In caso di mancata indicazione di preferenze, la scheda si considera espressione di un voto di astensione.
Terminate le operazioni di voto, si procederà allo scrutinio da parte degli scrutatori, i cui esiti saranno formalizzati sul
verbale, firmato oltre che dal Presidente e dal Segretario dell’Assemblea anche dagli scrutatori (salvo il caso di atto
pubblico).
Dall’art. 29 dello Statuto “In caso di mancanza sopravvenuta di uno o più amministratori, gli altri provvedono a
sostituirli nei modi previsti dall’art. 2386 del codice civile.”
Il Consiglio di Amministrazione
CARICA
COGNOME E NOME
MANDATO
SOCIO
DAL
RESIDENZA
PRESIDENTE
Zoccatelli Giovanni
Maggio 2011 - Maggio 2014
1989
Valeggio siul mincio (VR)
VICE PRESIDENTE
Almici Amneris
Maggio 2011 - Maggio 2014
1982
Zone (BS)
CONSIGLIERE
Cogliandro Diego
Novembre 2013 - Maggio 2014
2003
Brescia
CONSIGLIERE
Casesa Elisabetta
Settembre 2013 - Maggio 2014
2007
Bovezzo (BS)
CONSIGLIERE
Bertelli Guido
Maggio 2011 - Maggio 2014
1983
Vobarno (BS)
CONSIGLIERE
Ravizza Achille Ernesto
Maggio 2011 - Maggio 2014
1997
Pontevico (BS)
CONSIGLIERE
Bontempi Fausto
Maggio 2011 - Maggio 2014
1992
Pian camuno (BS)
CONSIGLIERE
Buizza Linda
Maggio 2011 - Maggio 2014
1992
Travagliato (BS)
Non sono previsti compensi per gli amministratori, pur avendo l’Assemblea Soci facoltà di determinarli ai sensi
dell’art. 30 dello Statuto.
Al Presidente è assegnato un premio annuale di 5.000 € lordi in considerazione dell’impegno, del tempo e dei rischi
assunti, andando al di là delle mansioni richieste dal ruolo.
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PARTICOLARI DELEGHE CONFERITE AGLI
AMMINISTRATORI
Le deleghe conferite agli amministratori in carica dal 20 maggio 2011 in relazione alla loro partecipazioni a Commissioni
permanenti o temporanee sono inserite in Mansionario / Struttura / Commissioni, mentre quelle in relazione alla
rappresentanza della Cooperativa all’esterno sono inserite in Mansionario/ Struttura / Referenti esterni. Sono inoltre
state conferite al Presidente Giovanni Zoccatelli ed alla Vice Presidente Amneris Almici la delega per l’ordinaria e la
straordinaria amministrazione.
ORGANI DI CONTROLLO
COLLEGIO SINDACALE
Il collegio Sindacale, eletto dall’Assemblea Soci del 20 maggio 2011, è così composto:
NOMINATIVO
Dott. Carlo Murano
Dott. Fabio Piovanelli
Avv. Enrico Zitelli
CARICA
COMPENSO €
Presidente Collegio Sindacale
2.600,00
Sindaco effettivo
2.080,00
Sindaco Effettivo
2.080,00
Dott. Federico Gorini
Sindaco Supplente
………..
Dott. Raffaele Arici
Sindaco Supplente
………..
REVISORI E SOCIETA’ DI REVISIONE ESTERNE
- REVISIONITALIA Srl, mandato conferito dall’Assemblea Soci del 20 maggio 2011; compenso annuo € 4.120,00=
SOGGETTI CHE RICOPRONO CARICHE ISTITUZIONALI
CARICA
NOME E COGNOME
Responsabile Sicurezza (R.S.P.P.)
Claudio Alghisi
Rappresentante Lavoratori per la Sicurezza
Paolo Pistoni
Responsabili Trattamento dati personali
Maria Scalia - Guido Bertelli
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BILANCIO SOCIALE E DI ESERCIZIO 2013
LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA
La nuova struttura organizzativa espressa nell’organigramma è stato approntato dal Consiglio di Amministrazione
e approvato dall’Assemblea dei Soci. L’attuale organigramma rappresenta lo strumento operativo finalizzato a
conseguire nel modo più efficiente ed efficace possibili gli obiettivi di lavoro e l’espressione del presente e futuro
funzionamento della Cooperativa di Bessimo in relazioni agli obiettivi programmatici.
ATTIVITA’ DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Riunitosi 27 volte nel corso del 2013 (nel 2012 erano state 25), il Consiglio di Amministrazione, presieduto da
Giovanni Zoccatelli, ha costituito il momento centrale di programmazione, esecuzione e verifica delle linee guida
definite dall’Assemblea Soci.
Al 31 dicembre 2013 il Consiglio di Amministrazione, eletto dall’Assemblea Soci il 20.05.11, risultava così composto:
Giovanni Zoccatelli (Presidente), Amneris Almici (Vice Presidente), Guido Bertelli, Fausto Bontempi, Linda Buizza,
Elisabetta Casesa, Diego Cogliandro ed Achille Ravizza. Nel corso dell’anno si sono dimessi per motivi personali i
consiglieri Paolo Pistoni e Stefano Rizzi, che ringraziamo per il lavoro svolto.
Tutti gli amministratori e i sindaci sono coperti da una polizza di tutela legale e da una relativa ai rischi derivanti dalla
responsabilità di gestione.
Tra le sue attività, il Consiglio di Amministrazione verifica trimestralmente i dati forniti dall’amministrazione relativi alle
presenze degli utenti nelle comunità terapeutiche e verifica semestralmente la gestione finanziaria e della liquidità.
A seguito dell’inizio attività del modulo di comorbilità psichiatrica della comunità femminile di Adro si è reso necessario
trasferire da quella di Adro alla comunità di Paitone le attività di pronta accoglienza femminile.
In gennaio, in vista dell’ampliamento dell’Addiction Center di Lacchiarella, il CdA concedeva garanzie fidejussorie
all’ente capofila dell’ATS per 260.000 €.
In febbraio il CdA iniziava la consultazione dei diversi referenti esterni che rappresentano la Cooperativa a diversi livelli:
politico / istituzionale (CNCA, CEAL, Direzioni Confcooperative, Regione, Direzioni ASL, Dipartimenti ASL, Banche,
Consorzi, CdA di altre Cooperative, Servizio Civile) di importanza strategica per la Cooperativa, politico / territoriale
(Uffici di Piano / Piani di Zona, Tavoli 328, Forum del Terzo Settore, Comuni, Consorzi, Cooperative, Coordinamenti
territoriali, ACT, Carcere, Comitati locali, UISP provinciale, CAI) di importanza territoriale per la Cooperativa e tecnico
(partecipazione ai diversi tavoli di lavoro).
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Sempre in febbraio veniva esaminato il budget previsionale del 2013 e veniva individuata Amneris Almici, già
responsabile della comunità di Adro, come nuova figura di Assistente al Responsabile dei Servizi Residenziali.
Grazie all’interessamento di Cosetta Lazzari, che si occupa anche del Banco Alimentare, 5 comunità della Cooperativa
partecipavano in febbraio alla giornata nazionale di raccolta farmaci a favore delle ONLUS, con una raccolta di
farmaci per i nostri utenti del valore di 4.000 €.
In marzo il CdA incontrava i Responsabili delle 4 aree per stabilire con loro gli obiettivi dell’anno in corso. A seguito
delle dimissioni di Maria Scalia dalla Presidenza dell’Associazione Casello 11, questa posizione veniva ricoperta dalla
socia Elisa Zambelli in servizio a Gottolengo.
In considerazione del budget 2013 che prevedeva una chiusura in perdita dell’esercizio di circa 200.000 €, il CdA
con il Coordinamento di Direzione disponeva alcuni interventi di riduzione dei costi (per circa 95.000 €) e finalizzati
all’incremento delle entrate (per circa 131.000 €).
Entrava in servizio il 01.05.13 la nuova Responsabile di Adro Cristina Rinaldi.
In maggio Feraboli e Laini presentavano al CdA una dettagliata relazione sullo stato attuale del Servizio Prevenzione
e sulle strategie per il futuro: il CdA stanziava per l’implementazione del servizio circa 14.000 €.
Il CdA prendeva visione del prospetto realizzato da Scalia e Alghisi in cui si evidenziavano i costi sostenuti nel 2012
per ognuno dei 12 laboratori attivi nelle comunità in relazione ad energia elettrica, riscaldamento, assicurazioni,
carburanti e lubrificanti, manutenzioni e riparazioni, INAIL utenti, materie prime.
In giugno su proposta della Resp. risorse umane veniva rivisto il ruolo di Vice Responsabile trasformandolo
nell’incarico di Referente del Responsabile di Comunità.
Veniva inoltre realizzata con il Consorzio Koinon una verifica sul nuovo impianto organizzativo della Cooperativa
derivante dalla riorganizzazione, con la conseguente chiusura del Comitato Esecutivo.
Grazie alla collaborazione con il dott. Spreafico a giugno è iniziata l’attività di consulenza e supporto al CdA da parte
di Sodalitas, organizzazione promossa nel 1995 da Assolombarda con lo scopo di costruire un ponte tra impresa
e società. Fondazione Sodalitas è a fianco delle organizzazioni nonprofit, che sostiene nello sviluppo della capacità
manageriale, offrendo gratuitamente servizi di consulenza manageriale e sviluppando progetti di sistema per la
crescita complessiva del Terzo Settore.
I consulenti ritengono necessario pensare per il 2014 ad una riduzione della nostra dipendenza dal settore pubblico
ed all’aumento delle attività ergoterapiche. Il CdA realizzava quindi in luglio un prospetto relativo alle aree residenziale,
non residenziale e lavoro, affrontando il primo obiettivo del Piano Triennale relativo alla diversificazione dei servizi e
dei clienti. Per ogni area veniva elencata la situazione attuale per produrre uno strumento di analisi necessario alla
stesura di un piano strategico.
In luglio veniva stabilita l’introduzione dei badge per la rilevazione presenze dei dipendenti anche nelle sedi del
Servizio Accoglienza, di Adro, di Manerbio e di Paitone.
In relazione alla fornitura di energia elettrica e di gas metano venivano deliberate le adesioni alla Cooperativa Brescia
Est di Brescia ed alla Cooperativa Power Energia di Bologna.
Si iniziava a pensare ad una rivisitazione del logo della Cooperativa di Bessimo, mantenendo sole e gabbiani stilizzati
ma in una veste grafica rinnovata.
A settembre Ardesi presentava il sistema attraverso il quale la Cooperativa può progettare, gestire e verificare gli
interventi formativi e di supervisione per tutto il personale della Cooperativa, con attività che nel corso del 2013
sarebbero costate alla Cooperativa 58.000 €.
Il CdA approvava il Progetto Benessere (con bagni di suoni e rilassamento), affidato a Lina Pietroboni. Sulla base
di una relazione presentata da Marco Dotti il CdA riteneva importante mantenere le attività ergoterapiche all’interno
delle comunità sviluppando diverse azioni finalizzate all’incremento di questo importante aspetto.
Nel corso dell’anno attraverso il supporto dell’Ufficio Legale di Confcooperative ed in particolare dell’avv. Moro
venivano analizzate e discusse anche in Assemblea Soci diverse proposte di modifica dello Statuto, arrivando quindi
a definire il nuovo testo che l’Assemblea approvava il 9 dicembre.
Il CdA si faceva carico in più occasioni del problema legato all’inserimento lavorativo degli utenti al termine del
percorso in comunità e del tema del lavoro ergoterapico interno alle comunità. La prima ipotesi di trasformazione
della Cooperativa di Bessimo in una cooperativa di tipo misto (A+B) si rileva tuttavia non percorribile: il problema
rimane quindi sul tavolo come tema strategico.
In ottobre si pensava ad ampliare l’offerta di housing sociale a Brescia grazie alla disponibilità della Congrega.
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BILANCIO SOCIALE E DI ESERCIZIO 2013
Veniva presentato da Ardesi il consuntivo per i costi dei professionisti a prestazione in servizio nelle comunità, pari
a circa 183.000 €.
Venivano approvati in ottobre il progetto di lavanderia industriale presso la comunità di Gabbioneta ed il progetto
“Fa-mi-glia-re”, relativo alla fornitura di prestazioni private a genitori e cittadini.
In occasione dell’ottantesimo compleanno di don Redento Tignonsini, sabato 19 ottobre presso il Centro Congressi
di Darfo è stata organizzata una giornata di festa rivolta a tutte le persone che hanno conosciuto ed amato il
fondatore della Cooperativa di Bessimo.
La realizzazione si è resa possibile grazie all’impegno di un gruppo di soci ed alla collaborazione degli utenti e degli
operatori delle nostre comunità. All’evento hanno partecipato circa 500 persone.
Grazie all’interessamento del socio Giulio Orizio veniva avviata una collaborazione con il “Pastificio Valdigrano” di
Rovato per realizzare dei pacchi di pasta “solidale” collegate al Fund Raising e per i pacchi regalo ai dipendenti e
soci in occasione del Natale.
Veniva confermato a novembre il servizio gratuito per la compilazione del modello 730 per i dipendenti della
Cooperativa.
Si individuava Elena Ciusani, educatore nella comunità di Paitone, come nuova responsabile della stessa comunità,
mentre in sostituzione temporanea di Claudio Alghisi e di Amneris Almici il CdA individuava Nicola Danesi per il
ruolo di Coordinatore Attività Ergoterapiche, Manutenzioni e Sicurezza e Moira Scuri per il ruolo di Assistente al
Responsabile dei Servizi Residenziali.
Grazie alla politica di accogliere all’interno delle nostre comunità più persone di quante siano coperte dal budget
regionale, in dicembre le tre ASL di Brescia, Bergamo e Cremona integravano i contratti con ulteriori 230.000 €
circa, che saranno storicizzati anche per i nuovi contratti 2014.
Contrariamente a quanto previsto nel budget, a dicembre la Resp. Amministrativa comunicava la positiva chiusura
del bilancio economico 2013. Considerando tale risultato il CdA stanziava 14.000 € di premio da assegnare a soci
prestatori e dipendenti, che venivano distribuiti.
RELAZIONE SINTETICA DELLA VITA ASSOCIATIVA
- Nell’Assemblea Soci del 29.05.2013 erano presenti 78 soci di cui 23 con delega scritta, erano assenti 10 soci.
Erano presenti il Presidente del Collegio Sindacale dr. Carlo Murano ed il sindaco avv. Enrico Zitelli, assente giustificato
il sindaco dr. Fabio Piovanelli.
Sono stati affrontati i seguenti argomenti:
Lettura ed approvazione del bilancio sociale ed economico chiuso al 31.12.2012
Presentazione da parte del Presidente delle rappresentanze esterne della Cooperativa nei tre livelli di rappresentanza
politico-istituzionale, politico-territoriale, partecipazioni tecniche.
Presentazione da parte della Resp. dell’Area Progettazione e dal coordinatore del Servizio Prevenzione di nuove
strategie del Servizio Prevenzione.
- L’Assemblea Soci del 09.12.2013 era divisa in due parti, la prima straordinaria e la seconda ordinaria.
Nella prima parte in presenza del notaio Ambrosini l’Assemblea ha modificato alcuni articoli dello statuto che
riguardavano l’oggetto sociale e lo scopo mutualistico della Cooperativa.
Erano presenti 74 soci di cui 18 soci tramite delega scritta, erano assenti 16 soci.
Era presente il Presidente del Collegio Sindacale dr. Carlo Murano, erano assenti giustificati il sindaco dr. Fabio
Piovanelli ed il sindaco avv. Enrico Zitelli.
Nella seconda parte dell’ incontro sono stati affrontati i seguenti punti:
Ratifica di due consiglieri subentrati al CDA.
Erano presenti il Presidente del CNCA Nazionale don Armando Zappolini e il Responsabile delle politiche sulle
dipendenze del CNCA Riccardo De Facci, che illustravano all’Assemblea l’attività del CNCA e le politiche nazionali
sulle dipendenze.
La Presidente del CEAL Gabriella Feraboli presentava ai soci il CEAL e le politiche regionali sulle dipendenze.
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Attraverso la mailing list dei soci con posta elettronica, tutti i soci dotati di proprio indirizzo mail personale hanno
ricevuto direttamente a casa loro i testi di verbali e Ordini del Giorno del Consiglio di Amministrazione, ma anche
comunicazioni da parte della Cooperativa. Questo ha favorito una maggiore vicinanza tra soci (dotati di e-mail) e
Consiglio di Amministrazione, soprattutto in relazione alla possibilità diretta ed immediata di proporre da parte dei
soci interessati riflessioni o punti all’Ordine del Giorno.
Comitato Esecutivo
Nel corso del 2013 e precisamente nel mese di giugno il Consiglio di Amministrazione, a seguito della verifica
effettuata in merito al processo di riorganizzazione avviato nel 2011, ha deliberato la soppressione di tale organismo,
quindi nel corso dell’anno non ci sono stati incontri.
Coordinamento di direzione
Tale organismo pur non essendo decisionale ma essendo sostanzialmente un metodo di lavoro, ha la funzione di
istituzionalizzare la forte necessità di coordinamento, di confronto e di informazione che è necessario mantenere
per occuparsi, dei diversi aspetti della nostra cooperativa, non a compartimenti stagni ma attraverso un lavoro di
squadra, pur in un quadro di responsabilità definite. Al Presidente spetta il compito di coordinare tale momento e di
relazionare al CdA attraverso un verbale scritto al primo CdA utile successivo. Le funzioni esplicitamente affidate a
tale organismo dal CdA sono:
• coordinamento dei 4 responsabili delle 4 aree;
• elaborazione di proposte per il CdA;
• confronto tra aspetti organizzativi che coinvolgono uno o più responsabili delle aree.
Nel corso del 2013 il Coordinamento di Direzione si è riunito 19 volte. I temi sinteticamente trattati all’interno di tale
coordinamento sono stati:
• problematiche relative alle attività progettuali e/o non residenziali;
• problematiche relative alle attività e servizi residenziali;
• problematiche tecniche o di sistema che coinvolgono le diverse aree;
• sovrapposizioni di competenza tra le diverse aree;
• aspetti economici ed amministrativi: budget di previsione, riduzione dei costi controllo dei costi standard;
• riflessioni in merito alle rimodulazioni delle diverse ct;
• condivisione delle modalità di coordinamento e di gestione fra le diverse aree;
• presentazione e specificazione di punti provenienti dal cda;
• predisposizione di proposte al cda;
• progetti di sviluppo, innovazioni e sperimentazioni sia in ambito residenziale che non residenziale;
• confronto sul feedback fornito dal dott. Spreafico al coordinamento e al lavoro di affiancamento finalizzato ad
aumentare l’integrazione tra i ruoli;
• impatto delle attività di vigilanza sui nostri servizi;
• impatto delle riforme del lavoro sulla nostra coop;
• collaborazione con Sodalitas per la costruzione di un piano strategico e di sviluppo;
• opportunità legate a nuove forme contrattuali, servizio civile, leva civica etc;
• piano formativo, convegni e relative problematiche;
• politiche sui fornitori e sugli acquisti e problematiche relative;
• presentazione ed analisi regole di sistema regionali per il 2014 e prospettive di sistema;
• verifica del rapporto tra CdA e coordinamento di direzione;
• sistema di intervento psicologico e specialistico;
• confronto sul piano triennale;
• raccolta fondi;
• conflitti tra persone e tra ruoli; gestione delle relative problematiche;
• volontari e associazione casello 11;
• confronto e condivisione degli obiettivi delle diverse aree.
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BILANCIO SOCIALE E DI ESERCIZIO 2013
Coordinamento responsabili servizi residenziali
Coordinamento Responsabili Servizi Residenziali che comprende tutti i Responsabili dei Servizi Residenziali,
il Responsabile del Servizio Accoglienza, il Responsabile dei Servizi Residenziali. Viene convocato almeno tre volte
all’anno. Nel 2013 è stato convocato 3 volte.
Il Responsabile dei Servizi Residenziali coordina la Commissione Ingressi Servizi Residenziali e supervisiona all’attività
della Commissione Coordinatori Attività Lavorativa.
Commissione ingressi Servizi Residenziali: viene convocata mensilmente e comprende sempre la presenza
del Responsabile del Servizio Accoglienza, il Responsabile dei Servizi Residenziali e alternativamente nei mesi pari
tutti i Responsabili dei Servizi Residenziali delle Comunità Terapeutiche Specialistiche e nei mesi dispari tutti i
Responsabili delle Comunità Terapeutiche per singoli o singole. Nel 2013 si sono convocati 6 commissioni per le
comunità per Singoli/e e 6 commissioni per le comunità specialistiche per nuclei famigliari.
In questa ultima commissione sono presenti, in seguito ad eventuale invito, i Responsabili delle Comunità di Capo
di Ponte, Cremona e di Casa Mika, avendo questi servizi ingressi gestiti in proprio. Sempre su richiesta sono stati
presenti sia il Presidente della Cooperativa e altre figure dirigenziali della Cooperativa.
Gli oggetti di queste commissioni e del C.R.S.R. sono stati diversi: aggiornamento ingressi e liste di attesa, saturazione
comunità, trasferimenti interni di utenti tra le diverse sedi, collaborazioni tra le diverse strutture, prospettive di lavoro
e aggiornamenti sul sistema delle dipendenze, costi e gestione dei farmaci, aggiornamento sull’introduzione dei
moduli nelle comunità, ecc.
Le commissioni e il C.R.S.R hanno anche la funzione di raccordare il lavoro dei Responsabili e di acquisire
suggerimenti e proposte di lavoro. Si stende sempre un verbale di ogni incontro che viene anche inviato ai tutti i
Responsabili dei servizi.
Commissione Coordinatori Attività Lavorativa. La Commissione Coordinatori Attività Lavorativa è coordinata
dal Responsabile delle attività ergoterapiche con la presenza del Responsabile dei servizi residenziali e riunisce i
coordinatori delle attività lavorative delle comunità della cooperativa. Ha come obiettivi il monitoraggio e l’analisi del
fatturato, l’analisi di nuove opportunità lavorative, ottimizzazione delle risorse, aggiornamento e formazione sul tema
della sicurezza. Nel corso del 2013 si è riunita due volte.
Coordinamento Servizi non Residenziali
Al coordinamento dei servizi non residenziali partecipano i coordinatori dei servizi di prossimità di Bergamo e
Cremona, il coordinatore della prevenzione, un operatore del progetto Strada di Brescia, un operatore che opera
all’interno delle due carceri ( agente di rete) . Complessivamente 8 sono stati gli incontri presso la sede del Progetto
Strada di Brescia. In due incontri è stata coinvolta la responsabile amministrativa con obbiettivi di programmazione,
rendicontazione dei progetti e confronto inerente la normativa sulla privacy.
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MAPPA DEI DIVERSI PORTATORI DI INTERESSI
La Cooperativa di Bessimo ha identificato tre tipologie di stakeholder:
• gli Utenti (ospiti delle singole Comunità),
• gli Operatori (dipendenti della Cooperativa di Bessimo) in servizio nelle comunità terapeutiche,
• gli Enti committenti (SERT / SMI e altri servizi invianti).
Questi soggetti vengono coinvolti in una indagine annuale con l’obiettivo di ottenere le necessarie informazioni da
analizzare per valutare i seguenti aspetti:
• verificare l’efficacia e l’efficienza dei servizi e dell’organizzazione,
• verificare il grado di soddisfazione dell’utenza e dei servizi invianti in merito ai servizi offerti,
• verificare il grado di soddisfazione degli operatori in comunità in merito al contesto lavorativo,
• ottenere utili suggerimenti e proposte per migliorare l’organizzazione ed i servizi offerti,
• valutare la possibilità/opportunità di progettare nuove iniziative/progetti/servizi.
I risultati di questa indagine in relazione agli utenti ed al personale in servizio nelle comunità sono riportati nel capitolo
D “Valutazione dei risultati conseguiti” della sezione “Obiettivi e attività”.
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BILANCIO SOCIALE E DI ESERCIZIO 2013
IL PERSONALE
Al 31 dicembre 2013 risultavano in servizio 187 persone di cui 151(con contratto di lavoro subordinato), 4 persone
con contratto a progetto e 31 persone come liberi professionisti, suddivise nei seguenti ruoli/funzioni:
AREA DELL’INTERVENTO
AREA DEI SERVIZI
14
Responsabili di comunità
1
Presidente
2
Vice Responsabili
1
Responsabile Amministrativo
5
Incarico di referente del responsabile di comunità
1
Responsabile Risorse Umane
68
Operatori ed educatori di comunità
1
Responsabile Servizi non Residenziali Ricerca e
Sviluppo
7
Educatori all’infanzia
1
Responsabile Servizi Residenziali
6
Educatori comunità per minori
2
Resp. Attività Lavorative (di cui uno in sostituzione)
responsabili a
10
Figure per l’attività ergoterapica
2
Assistente responsabile Servizi Residenziali (di cui una
in sostituzione)
19
Psicologi/supervisori
5
Impiegati amministrativi
4
Psichiatri
2
Segretarie
1
Resp. Qualità e Sistema Informativo
1
Sociologo
1
Responsabile Accoglienza
1
Teologo/mediatore familiare
2
Operatore Accoglienza
7
Infermieri
2
Collaboratori
2
Coordinatori area riduzione danno
13
Educatori riduzione del danno/carcere/reinserimento/
fundraising
1
Coordinatore area prevenzione
4
Soci Volontari
3
Educatori area prevenzione
1
Mediatrice culturale
165
TOTALE AREA INTERVENTO
26
TOTALE AREA SERVIZI
PERSONALE IN SERVIZIO
Escludendo i volontari, il personale che ha prestato servizio nel corso dell’anno 2013 risulta composto da 209
persone (172 inquadrati secondo il C.C.N.L. e 33 a prestazione professionale e 4 collaboratori progetto), di cui 50
maschi (24%) e 159 femmine (76%).
76% 24%
Nel corso dell’anno sono state assunte 34 persone, inserite negli staff delle comunità terapeutiche e dei diversi
servizi, mentre sono stati rinnovati contratti di prestazione professionale con 34 professionisti. Si sono dimessi 21
dipendenti e si sono concluse tre prestazioni professionali.
22
RETRIBUZIONI LORDE DEI DIPENDNENTI
Livello CCNL
Retribuzione
lorda base
con 5 scatti
di anzianità e
tempo pieno
B1 EX 3° LIVELLO
1.332,16
C1 EX 4° LIVELLO
1.438,16
D1 EX 5° LIVELLO
1.529,70
D2 EX 6°LIVELLO
1.620,86
D3 / E1 EX 7°
LIVELLO
N° dipendenti al
31.12.13 (DONNE
E MASCHI)
DONNE E
MASCHI
Tempo pieno
Part time
0
DONNE (full time
+ part time)
UOMINI (full time
+ part time)
2
2
0
2
8
10
0
29
11
36
4
53
12
48
17
1.736,09
16
2
14
4
E2 EX 8° LIVELLO
1.886,39
10
1
5
6
F1 EX 9° LIVELLO
2.107,05
4
0
2
2
F1 EX 9° LIVELLO
+ AD PERSONAM
2.159,49
0
1
1
0
114
37
118
33
Totale
COMPENSI CORRISPOSTI AI LAVORATORI AUTONOMI
PROFESSIONISTI
NUMERO
RETRIBUZIONE ORARIA
MINIMA-MASSIMA
INFEFERMIERE PROFESSIONALE
8
25€-35€
PSICHIATRA
5
50€-58€
PSICOLOGI UTENTI/ SUPERVISIONI
21
26€-67€
NUMERO DONNE SUL TOTALE DEI LAVORATORI
La tabella è riferita alle lavoratrici presenti al 31.12.2013
Livello CCNL
Retribuzione lorda
base con 5 scatti di
anzianità e tempo
pieno
N° dipendenti al
31.12.13 (DONNE E
MASCHI)
DONNE TEMPO
PIENO
DONNE PART TIME
Tempo pieno
B1 EX 3° LIVELLO
1.332,16
0
0
2
C1 EX 4° LIVELLO
1.438,16
2
2
8
D1 EX 5° LIVELLO
1.529,70
29
28
8
D2 EX 6°LIVELLO
1.620,86
53
40
8
D3 / E1 EX 7° LIVELLO
1.736,09
16
13
1
E2 EX 8° LIVELLO
1.886,39
10
4
1
F1 EX 9° LIVELLO
2.107,05
4
2
0
F1 EX 9° LIVELLO +
AD PERSONAM
2.159,49
0
0
1
114
89
29
TOTALE
23
BILANCIO SOCIALE E DI ESERCIZIO 2013
SELEZIONE DEL PERSONALE
Nel corso dell’anno sono state effettuate assunzioni per 34 persone (lo scorso anno erano state effettuate 32
assunzioni) con contratto subordinato e per 4 figure con contratto a progetto (area progetti). Le persone assunte
sono state 28 di sesso femminile e 6 di sesso maschile. Delle 34 persone assunte, 34 sono state assunte con
contratto a tempo determinato (per sostituzione maternità, malattie, progetti, sperimentazione part-time sulle fasce
serali e fine settimana, sostituzione trasferimento personale e assunzioni a tempo determinato prive di causali). Nel
2013 risultano assenti con diritto alla conservazione del posto di lavoro 21 persone assenti per maternità obbligatoria
e/o facoltativa ( nel 2012 erano 13) di cui 1 a Malonno, 3 a Cividate, 2 ad Adro, 1 a Rogno, 1 a Cremona, 2 a
Gottolengo, 1 a Gabbioneta, 1 a Paitone e 1 presso l’unità mobile di Bergamo.Le persone selezionate provenivano
prevalentemente da Brescia (22 persone), Bergamo (6 persone) e Cremona (4 persone) e Palermo (2). Per quanto
riguarda i titoli di studio posseduti dai nuovi assunti si rileva che 30 sono in possesso di laurea o titolo di studio
in linea con la normativa regionale sull’accreditamento dei nostri servizi, 1 con il diploma di scuola superiore , 1
diploma professionale e 2 con laurea in sociologia. In particolare, per quanto riguarda i titoli di studio in linea con
la normativa regionale, 09 persone sono in possesso di laurea in Psicologia, 16 sono laureati in Scienze della
Formazione o Scienze dell’Educazione, 1 in Pedagogia e 4 assistente sociale. Nel 2013 hanno terminato il rapporto
di lavoro 21 persone di cui 4 per dimissioni contratto tempo indeterminato, 5 per dimissioni contratto a termine, 9
per conclusione contratto a termine e 4 per non aver passato il periodo di prova.
IMPRESE, IMPRESE SOCIALI E ALTRE ONLUS IN CUI LA
COOPERATIVA ABBIA PARTECIPAZIONI
La Cooperativa di Bessimo partecipa all’attività delle seguenti imprese:
ASSOCIAZIONE CASELLO 11
ASSOCOOP BRESCIA (www.brescia.confcooperative.it)
BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI BRESCIA (www.bccbrescia.it)
BANCA ETICA (www.bancaetica.com)
C.G.M. Finance (www.cgmfinance.it)
CONFCOOPERFIDI (www.lombardia.confcooperative.it/sites/confcooperfidi)
CONSORZIO KOINON (www.koinon.coop)
COOPERATIVA CHIZZOLETTA (coop. sociale)
COOPERATIVA PROGETTO BESSIMO (www.progettobessimo.it)
CONSORZIO ACROBATI (www.smigliacrobati.it)
CONSORZIO SERVIZI DIPENDENZE - BERGAMO
COOPERATIVA FRUTTICOLTORI CAMUNI
POWER ENERGIA Servizi Energetici
Le quote di partecipazione e relativo valore sono evidenziate nell’apposito capitolo della nota integrativa al bilancio
economico.
IMPRESE, IMPRESE SOCIALI E ALTRE ONLUS CHE
ABBIANO PARTECIPAZIONI NELLA COOPERATIVA
Nessuna impresa ha partecipazioni nella Cooperativa Sociale di Bessimo.
24
PRINCIPALI RETI E COLLABORAZIONI ATTIVE CON ENTI
PUBBLICI, IMPRESE SOCIALI, ALTRI ENTI NO PROFIT E
COMMERCIALI
I SERVIZI IN BACINO D’UTENZA
Da anni la Cooperativa di Bessimo ha definito un bacino d’utenza, che ha come caratteristiche principali la risposta
ai bisogni emergenti dei tossicodipendenti e la collaborazione con i SERT / SMI per la formulazione e lo sviluppo del
progetto educativo e il rapporto col territorio.
Attualmente il bacino d’utenza della Cooperativa di Bessimo comprende 211 servizi invianti, di cui 26 NOA,
appartenenti a 58 ASL. Il grafico seguente riporta il numero di servizi in bacino d’utenza, divisi per regione (la sigla è
composta dalle prime tre lettere della regione).
L’allargamento del bacino d’utenza necessariamente prevede una maggiore integrazione con i servizi invianti,
soprattutto in relazione alla Fase di Reinserimento degli utenti. In particolare durante tutto il programma terapeutico
la comunità terapeutica mantiene con il servizio inviante rapporti per le verifiche del percorso; a conclusione del
percorso residenziale si imposta con il servizio inviante il progetto della Fase di Reinserimento territoriale, che sarà
gestita per un periodo variabile da un apposito staff e dal servizio inviante.
Nel corso dell’anno si è provveduto ad aggiornare ed inviare a tutti i servizio invianti del bacino d’utenza il materiale
informativo relativo alle nostre comunità terapeutiche ed ai nostri servizi.
Tutti i servizi invianti ricevono inoltre le comunicazioni scritte dei movimenti della loro utenza entro pochi giorni e le
relazioni periodiche e di chiusura del programma da parte degli operatori di riferimento entro 30 giorni dall’uscita
dell’utente.
25
BILANCIO SOCIALE E DI ESERCIZIO 2013
DISTRETTI ASL E DIPARTIMENTI DIPENDENZE
La Cooperativa di Bessimo è presente ai tavoli dei Distretti delle ASL sul cui territorio è attivo un proprio servizio, in
base alla tabella seguente.
Con le ASL di Brescia, Bergamo, Cremona e Valle Camonica sono stati stesi i contratti che regolamentano
l’inserimento degli utenti nelle comunità terapeutiche. Sono inoltre attive collaborazioni con i progetti in corso, per
cui si rimanda al capitolo relativo.
ASL
DISTRETTO
RAPPRESENTANTE E TAVOLO
BERGAMO
Bergamo città
Tavolo tecnico L.328 emarginazione grave:
Gabriella Feraboli
Tavolo tecnico sportello ambito 1: Gabriella Feraboli
Tavolo Interistituzionale AIDS della Direzione
Generale di Bergamo: Coordinatore del Progetto
Strada Bergamo
Gruppo di lavoro relativo alle Vigilanze nelle
comunità terapeutiche ed all’inserimento degli utenti
appartenente al Tavolo degli enti accreditati: Marco
Dotti 1 e Aldo Bertoletti
BERGAMO
Comunità Montana dei laghi bergamaschi
Tavolo Prevenzione: Roberto Laini
BRESCIA
Brescia città
Tavolo Dipendenze dell’ufficio di piano del distretto 1
di Brescia e Collebeato:
Gabriella Feraboli
BRESCIA
4 –Valle Trompia (Gardone V.T.)
Tavolo politico: Giovanni Zoccatelli
Tavolo politiche giovanili della Comunità Montana:
Roberto Laini
CREMONA
Cremona (include sia Cremona che Gabbioneta)
Tavolo di consultazione dei soggetti del Terzo
Settore: Gabriella Feraboli
Tavolo svantaggio sociale: Alessandra Lomini
Tavolo tecnico reinserimento per il Piano di Zona:
Alessandra Lomini
CREMONA
Crema
Tavolo tecnico bassa soglia: Adriana Trovati
VALLECAMONICA
Ambito 1 (Edolo e Ponte di Legno), 2 (Cedegolo),
3 (Esine e Breno) e 4 (Darfo e Pisogne)
Tavolo di area emarginazione accoglienza
dipendenze della Comunità Montana di Valle
Camonica: Roberto Laini fino a maggio 13
Tavolo di consultazione del Terzo Settore presso
ASL di Valle Camonica: Roberto Laini fino a maggio
13
COORDINAMENTO ENTI AUSILIARI LOMBARDIA (C.E.A.L.)
La Cooperativa di Bessimo è aderente al C.E.A.L. Obbiettivo del coordinamento è di promuovere la cultura della
solidarietà, di tutelare i diritti degli utenti assistiti dagli Enti e di sostenere e rappresentare, in forma unitaria, le
esigenze e le aspirazioni dei propri aderenti, tutelandone i diritti. Al CEAL aderiscono 38 Enti accreditati . Il direttivo
è così composto: Gabriella Feraboli( presidente) Gianni Carrino ( vice presidente) Alberto Barni, Enrico Panigada,
Massimo Ruggeri, Massimo Pirovano, Riccardo DeFacci.
26
COORDINAMENTO NAZIONALE COMUNITA’ DI
ACCOGLIENZA (C.N.C.A.)
La Cooperativa di Bessimo è aderente al C.N.C.A. Il Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (CNCA)
è una Associazione di promozione sociale organizzata in 17 federazioni regionali a cui aderiscono circa 250
organizzazioni presenti in quasi tutte le regioni d’Italia, fra cooperative sociali, associazioni di promozione sociale,
associazioni di volontariato, enti religiosi. È presente in tutti i settori del disagio e dell’emarginazione, con l’intento di
promuovere diritti di cittadinanza e benessere sociale. www.cnca.it
ASSOCIAZIONE CARCERE E TERRITORIO
La Cooperativa di Bessimo è aderente ad Associazione Carcere e Territorio – Brescia e con essa collabora alla
realizzazione di progetti. L’Associazione ha lo scopo di promuovere, sostenere e gestire attività di sensibilizzazione
dell’opinione pubblica rispetto alle tematiche della giustizia penale e delle pene, della vita interna del carcere e del
suo rapporto col territorio in conformità ai principi costituzionali ed alle leggi.
UNIONE COOPERATIVE E ALTRI ENTI
Anche quest’anno il rapporto con l’Unione Provinciale di Confcooperative è stato proficuo e costante (la Cooperativa
Sociale di Bessimo fa parte del settore Federsolidarietà), soprattutto in relazione al supporto amministrativo , fiscale,
legale e paghe.La Cooperativa di Bessimo collabora attivamente con il movimento cooperativo: la cooperativa
mantiene una costante collaborazione con molte cooperative del territorio prevalentemente coinvolte nell’area delle
dipendenze e dell’inserimento lavorativo ma anche cooperative di altri settori. La Cooperativa di Bessimo è inoltre
associata al C.G.M. Finance, alla Banca Etica e al Consorzio Confcooperfidi. In particolare a C.G.M. Finance la
Cooperativa di Bessimo affida la gestione di buona parte della propria liquidità. La cooperativa ha partecipato con
propri rappresentanti ai tavoli territoriali sulla legge 328 sia nei distretti bresciani e in quello di Bergamo sede dei
nostri servizi. Nel corso dell’anno è continuata la collaborazione con Koinon per quanto riguarda gli aspetti formativi.
Con l’ufficio legale dell’Unione abbiamo approfondito alcune tematiche relativa alle possibili modifiche statutarie che
sono state introdotte nel nuovo Statuto approvato a dicembre e alla possibilità di sviluppare un settore di attività
finalizzata al tema reinserimento lavorativo e lavoro a favore dei nostri utenti. Con i funzionari del settore lavoro
abbiamo sviluppato possibili sinergie e collaborazioni con altre cooperative sempre sul tema lavoro ergoterapico
nelle comunità che ha permesso di sviluppare nuove iniziative in alcune nostre comunità.
CONSORZIO GLI ACROBATI BRESCIA
La Cooperativa Sociale di Bessimo è parte attiva all’interno del Consorzio. Al Consorzio nel corso del 2013 è stato
confermato il budget dell’anno precedente, nonostante la richiesta di un aumento fatta a Regione e Asl, viste le
previsioni di forte aumento di lavoro per l’anno 2013. Previsioni confermate dai fatti: la produzione è aumentata
del 30,06%, i progetti sono aumentati del 1000% circa (passati da 9.000,00€ a 82.000,00€), i ricavi totali sono
aumentati del 15,57%. Nel corso dell’anno si è continuato a monitorare la spesa con l’obiettivo di tagliare costi
inutili e di ridurre le spese necessarie, ridefinendo i contratti con i fornitori. Tutte queste attività hanno permesso di
chiudere il 2013 con un bilancio positivo.
CONSORZIO SERVIZI DIPENDENZE CSD – BERGAMO
In relazione alla partecipazione della Cooperativa di Bessimo e come da scheda progetto Area adolescenti.
27
BILANCIO SOCIALE E DI ESERCIZIO 2013
SCUOLE E UNIVERSITA’
Nel corso dell’anno sono state stipulate o ancora valide le convenzioni di tirocinio con le seguenti università e
istituti:
 Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia
 Università Degli Studi di Bergamo
 Università Degli Studi di Padova
 Università degli studi di Brescia Facoltà di Medicina e Chirurgia (IAL)
Quest’anno si sono gestiti diciassette tirocinanti di cui:
 quattro hanno terminato il tirocinio iniziato nel 2012
 sei hanno iniziato e terminato il tirocinio nel 2013
 sette hanno iniziato il tirocinio nel 2013 e lo concluderanno nel 2014
Le Università e Scuole da cui provengono i tirocinanti sono:
 Università degli studi di Brescia per educatori professionali (Ial) 5
 Università Degli Studi di Bergamo n. 01 tirocinanti
 Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia n. 10
 Università Degli Studi di Padova n. 01
Le Comunità coinvolte nell’accogliere i tirocinanti sono state: Cividate, Malonno, Paitone, Gottolengo, Pontevico,
Bessimo, Manerbio , Rogno e progetto Strada di Brescia.
La struttura dove svolgere il tirocinio viene individuata considerando le richieste del tirocinante (obiettivo e modalità
del tirocinio, luogo di residenza del tirocinante) e le disponibilità delle comunità e/o dei servizi della Cooperativa.
La collaborazione con le scuole oltre i tirocini, si è concretizzata con la disponibilità ad accogliere studenti per
ricerche e lavori di tesi.
ALTRE COLLABORAZIONI ATTIVE
COMUNI, CONSORZI DI COMUNI, PROVINCIE in relazione all’inserimento di bambini
CENTRI PER LA GIUSTIZIA MINORILE in relazione all’inserimento di ragazzi minorenni
UFFICIO ESECUZIONE PENALE ESTERNA in relazione alla gestione di utenti in affidamento in prova al servizio sociale
SCUOLE ED ENTI LOCALI in relazione all’attività di prevenzione
CONGREGA DELLA CARITA’APOSTOLICA in relazione all’attività di housing sociale
COOPERATIVE SOCIALI in relazione alla collaborazione su progetti e attività comuni
FORUM LOCALE DEL TERZO SETTORE dove istituito presso le ASL
COMITATO CREMONESE DEI DIRITTI UMANI
UNIONE ITALIANA SPORT PER TUTTI E ASSOCIAZIONE NAZIONALE DI PROMOZIONE
SPORTIVA DELLE COMUNITÀ in relazione all’attività sportiva in alcune comunità
CLUB ALPINO ITALIANO in relazione all’attività di montagna-terapia in una comunità
A.N.P.S.C. (Associazione Nazionale di promozione sportiva delle comunità) in relazione alle attività di promozione sportiva
DITTE VARIE e FORNITORI in relazione alla gestione dell’attività ergoterapica
28
TOTALE VOLONTARI ATTIVI NELL’ANNO E IMPIEGO
PRESSO LA COOPERATIVA
I soci volontari della Cooperativa di Bessimo al 31/12/13 sono quattro. I 112 volontari non soci che svolgono
attività nelle sedi della Cooperativa di Bessimo sono aderenti all’Associazione Casello 11, convenzionata con la
Cooperativa, che persegue finalità di solidarietà nel campo del disagio giovanile, della grave emarginazione, delle
dipendenze, dell’educazione e delle famiglie. Le attività svolte dai propri volontari nel 2013 sono state: affiancamento
agli educatori nelle comunità terapeutiche della Cooperativa Sociale di Bessimo, per attività di gestione del tempo
libero, accompagnamento, supporto agli staff, collaborazione con i progetti di prevenzione nelle scuole e progetti di
strada rivolti a donne e uomini in prevalenza stranieri, mantenimento di contatti con persone detenute.
NUMERO E TIPOLOGIA DEI BENEFICIARI DIRETTI E
INDIRETTI DELLE ATTIVITÀ SVOLTE
Nel corso del 2013 sono stati presenti nelle diverse Comunità Terapeutiche della Cooperativa 549 utenti
tossicodipendenti, 5 in più rispetto all’anno precedente. Il grafico mostra il raffronto con gli anni precedenti. In
particolare nel 2012 gli utenti in carico sono stati 542, mentre erano 528 nel 2011 e 463 nel 2010.
Degli utenti in carico 341 sono maschi, a fronte di 208 femmine. Vanno da 16 a 67 anni, con un’età media di 36 anni
(dal 1997, in cui l’età media era di 30 anni si è assistito a un progressivo incremento fino al valore attuale).
29
BILANCIO SOCIALE E DI ESERCIZIO 2013
La presenza media giornaliera complessiva durante l’anno è stata di 224 utenti inseriti in comunità terapeutica.
Gli inserimenti del 2013 sono stati 328, relativi a 309 persone. Considerando il numero complessivo di inserimenti
osserviamo che sono stati 26 in meno rispetto al 2012. Rispetto alla saturazione delle comunità, nel 2012 si osserva
che solo 4 comunità terapeutiche su 13 sono risultate al di sotto dell’obiettivo dell’utilizzo del 100% del budget
assegnato alle ASL per gli utenti lombardi stabilito dall’indice di performance del Sistema Qualità.
Dei 549 soggetti in carico 19 non hanno concluso la scuola dell’obbligo, 363 sono in possesso della licenza media
inferiore, 59 hanno ultimato scuole professionali, 84 hanno il diploma di scuola media superiore, 3 sono laureati,
mentre per 21 non si è potuto rilevare il dato. Si conferma qui la bassa scolarità della popolazione tossicodipendente,
con percentuali simili a quelle degli anni precedenti.
Circa l’attività lavorativa si evidenzia, oltre alla bassa professionalità anche una percentuale non elevata di persone
disoccupate al momento dell’ingresso in Comunità: infatti solo il 5% degli utenti inseriti nel 2013 si dichiarava privo
di occupazione al momento della presa in carico dalla comunità. La bassa scolarità e la bassa professionalità sono
due dati sui quali è importante riflettere per poter offrire ai nostri utenti prospettive maggiori di reinserimento sociale
e lavorativo.
30
La provenienza geografica, legata al bacino d’utenza della Cooperativa e calcolata sui 542 presenti durante l’anno,
vede 495 lombardi, 18 piemontesi, 16 veneti, e 20 da altre regioni.
In particolare per i 495 lombardi, 153 vengono dalla provincia di Brescia, 83 da Bergamo, 71 da Milano, 45 da Pavia
e 33 da Cremona.
31
BILANCIO SOCIALE E DI ESERCIZIO 2013
La consistente maggioranza dell’utenza bresciana è frutto della significativa presenza sul territorio attraverso
l’integrazione con i servizi pubblici, ma si osserva una forte presenza di utenti delle ASL di Bergamo, Milano e
Pavia.
Altre richieste di ASL extra lombarde vengono rivolte alla Cooperativa di Bessimo in virtù dei servizi specialistici che
questa offre (comunità per nuclei familiari e ragazze madri, presa in carico dei figli degli utenti, ecc.), difficilmente
reperibili su altri territori.
Ci è sembrato significativo osservare la provenienza dell’utenza negli ultimi anni distinguendo tra gli utenti provenienti
dalle ASL su cui operano i nostri servizi rispetto a tutti gli inserimenti avvenuti.
La percentuale di inserimenti dei nostri territori da parte delle ASL di Brescia, Bergamo, Cremona e Vallecamonica
dal 1996 è stata del 54% di tutti gli utenti inseriti nel 2013, con una media dal 2006 del 51%.
Sarà importante mantenere la capacità di risposta ai bisogni del nostro territorio in rapporto alle ASL. Ricordiamo
tuttavia che alcuni nostri servizi specialistici per loro natura sono più rivolti ai bisogni di territori sovraprovinciali e
sovraregionali e non avrebbero ragione di esistere in rapporto ai bisogni di un’unica ASL.
Considerando i 309 utenti entrati nel 2013 in relazione a precedenti esperienze di comunità possiamo vedere che 105
non erano mai stati prima in comunità, 86 hanno dichiarato una precedente esperienza di comunità (mediamente
per circa 12 mesi) e 103 hanno alle spalle più di una esperienza di comunità (mediamente per 2 anni e 3 mesi
complessivi nelle diverse strutture). Per 15 utenti non si è rilevato il dato.
Questo significa che della nuova utenza entrata nel 2013 solo il 34% non aveva esperienze di comunità (dal 2007 il
dato oscilla tra il 35% e il 38%), mentre il 61% aveva già realizzato uno o più percorsi in altre comunità (dal 2007 il
dato oscilla tra il 59% e il 65%).
Nel 2013 si sono registrate nelle comunità terapeutiche 324 uscite di utenti, di cui 149 a seguito di interruzione del
programma terapeutico, 132 con il percorso ultimato, 36 per allontanamento del soggetto dalla comunità terapeutica
e 7 arrestati su ordine dell’autorità giudiziaria.
Il dato sugli allontanamenti viene analizzato nel capitolo delle performances misurate dal Sistema Qualità, ma il
tasso di allontanamenti dell’intera Cooperativa di Bessimo, pari al 9,4% delle uscite (nel 2012 era stato del 10,6%),
conferma la bassa tendenza espulsiva ed una buona capacità di contenimento.
32
Il dato dei programmi portati a termine supera l’obiettivo stabilito per 11 delle 13 comunità terapeutiche certificate,
in base a quanto stabilito dall’indice di performance del Sistema Qualità per la loro tipologia di utenza. Nell’intera
Cooperativa di Bessimo sono stati portati a termine il 50% dei percorsi in relazione agli utenti usciti nel 2013. Nel
2012 la percentuale era del 55%.
Raffrontando queste cifre con quelle dell’anno precedente, si osserva percentualmente un aumento dei programmi
conclusi, una diminuzione delle interruzioni, una stabilità negli allontanamenti ed un leggero aumento degli arresti
su ordine dell’autorità giudiziaria.
In relazione alle interruzioni va tenuto presente che le nostre comunità terapeutiche accolgono con una soglia di
ingresso molto bassa gli utenti in comunità terapeutica: infatti la fase di accoglienza non opera alcun filtro sulle
richieste di inserimento dei servizi invianti per offrire maggiori opportunità di accoglienza.
E’ ancora evidente come ci troviamo di fronte a soggetti con problematiche particolari associate alla
tossicodipendenza.
Un ultimo dato sui minori figli di utenti, che sono stati 70 nel 2013 (erano 68 nel 2012, 80 nel 2011, 71 nel 2010, 67
nel 2009, 75 nel 2008, 71 nel 2007, 62 nel 2005 e nel 2006, 63 nel 2004, 66 nel 2003, 78 nel 2002, 73 nel 2001),
di cui 41 presenti dall’anno precedente e 29 nuovi ingressi. Sono invece usciti dalla Comunità Terapeutica con la
madre o i genitori 29 bambini.
L’età media dei 70 minori presenti è stata poco superiore a tre anni, con età variabili da 1 giorno a 15 anni.
33
BILANCIO SOCIALE E DI ESERCIZIO 2013
Le comunità terapeutiche hanno inoltre ospitato 14 ospiti adulti non tossicodipendenti: in questo gruppo sono
considerate le madri dei minori ospitati nella comunità educativa e gli utenti dell’housing sociale.
In applicazione della legge sulla privacy ogni utente riceve in fase di accoglienza un’informativa sul trattamento dei
dati personali e autorizza il consenso al trattamento.
E’ doveroso ricordare come la Cooperativa di Bessimo da sempre nella sua presa in carico dell’utenza non si
limita all’intervento riabilitativo e al mantenimento con vitto e alloggio: infatti ai soggetti in condizioni di difficoltà
economiche vengono forniti abiti, farmaci, sigarette e prodotti per l’igiene personale.
Per gli utenti in carico la Cooperativa di Bessimo sostiene un costo settimanale che può arrivare a 40 € per beni
non coperti dalla retta (sigarette, farmaci, attività esterne, ecc.). Tutti gli utenti inseriti vengono infatti supportati
in relazione a spese diverse quali sigarette e spese sanitarie (con il contributo delle famiglie), articoli da toeletta,
telefono, posta, viaggi, reinserimento, ecc. e sono assicurati sia per le attività ergoterapiche (con copertura INAIL)
che per quelle legate al tempo libero (copertura per responsabilità civile).
Dal 1993 la Cooperativa di Bessimo mantiene monitorata la situazione sulla sieropositività degli utenti presenti nelle
comunità terapeutiche.
Alla fine del 2013 gli utenti sieropositivi presenti erano 18, pari all’8% dei presenti, confermando la tendenza al calo
registrato dal 1993 (anno in cui i sieropositivi costituivano il 47% dei presenti) ad oggi.
Oltre agli utenti, ai minori ed agli ospiti non tossicodipendenti inseriti in comunità, tra i beneficiari delle attività svolte
dalla Cooperativa di Bessimo nel 2013 ci sono stati gli utenti afferenti ai tre progetti di riduzione del danno di Brescia,
Bergamo e Cremona, gli utenti dei servizi di housing sociale, gli studenti, gli insegnanti, i genitori e la popolazione
raggiunta dagli interventi di prevenzione, per cui si rimanda ai relativi capitoli del presente bilancio sociale.
La consueta giornata insieme in occasione del Natale si è svolta nel 2013 presso la nostra comunità di Pontevico
con la messa celebrata dal fondatore della Cooperativa di Bessimo don Redento Tignonsini.
FATTORI DI RISCHIO
Il Consiglio di Amministrazione verifica due volte l’anno la situazione relativa alla gestione finanziaria ed alla liquidità,
per garantire il raggiungimento dei fini istituzionali.
Con riferimento ai principali rischi e incertezze cui l’impresa è esposta, in relazione all’attività svolta dalla cooperativa,
all’organizzazione operativa della stessa, tenuto conto del settore di mercato in cui opera, a parere del Consiglio
34
di Amministrazione non vi sono particolari rischi od incertezze meritevoli di segnalazione nell’ambito della presente
relazione, ad eccezione dei seguenti aspetti:
 Le entrate economiche della cooperativa sono fortemente vincolate all’entità del Fondo Sanitario Regionale,
definito a livello generale per tipologie di strutture, fondo potenzialmente soggetto a revisione, sulla base
delle risorse finanziarie regionali, nonché delle relative politiche sociali. Il Consiglio di Amministrazione, a
tale proposito, ritiene che tali rischi possano essere attenuati attraverso la partecipazione della cooperativa
a strutture ed organizzazioni di categoria, di tutela e di rappresentanza, di livello nazionale e regionale.
Nel corso del 2013 nonostante la conferma dei budget per il trattamento residenziale si sono iniziate ad
intravedere riduzioni di risorse economiche da parte della regione in settori relativi all’intervento sociale e
socio sanitario.
 Un nuovo elemento di rischio per quanto riguarda i trattamenti residenziali è possibile notarlo nel progetto
di revisione del sistema delle dipendenze Regionale che nel corso del 2014 sembra sarà definito. Le
anticipazioni su tale argomento non sono chiare e anche l’insediamento di una nuovo governo regionale
non ci consentono di anticipare ipotesi plausibili per trovarci preparati al futuro sistema; ad oggi non ci è
dato sapere se il nostro sistema di offerta di trattamento terapeutico residenziale, pur essendo diversificato e
modulare, avrà necessità di essere rivisto, aggiornato e ripensato oppure se sarà sufficientemente adeguato
al nuovo sistema che non sappiamo se e quando verrà deciso. Per ridurre tale rischio è fondamentale
rimanere in collegamento stretto con i decisori regionali attraverso i nostri organismi di rappresentanza.
 La cooperativa è fortemente impegnata nella promozione e realizzazione di progetti, sovente finanziati da
strutture pubbliche, attraverso leggi di settore, e da enti privati (fondazioni), progetti che la cooperativa ritiene
importanti e strategici in quanto, spesso, si collocano in sinergia con le attività “istituzionali” della cooperativa.
Il rischio insito nella possibile riduzione delle risorse finanziarie pubbliche a sostegno di tali iniziative, viene
ridotto attraverso il sempre maggiore coinvolgimento delle iniziative poste in essere nei confronti delle strutture
private (fondazioni). Anche su questo fronte si percepisce la tendenza a ridurre le risorse disponibili soprattutto
da enti pubblici. In un quadro di questo tipo riteniamo necessario sviluppare una strategia maggiormente
definita che ci aiuti, in un quadro di risorse insufficienti, ad orientare, finalizzare e ottimizzare meglio i nostri
sforzi progettuali e di innovazione.
 Con riferimento al settore minori, la tendenza degli enti pubblici coinvolti nel sostegno delle attività svolte
dalla cooperativa (Comuni e loro strutture consortili) è di non favorire l’inserimento di minori in comunità
residenziali, privilegiando altre ipotesi, ritenute meno onerose dal punto di vista finanziario. Tale orientamento
genera per la cooperativa il rischio di riduzione dell’utenza riferibile ai minori;
 La cooperativa ha da sempre ritenuto determinante l’impegno nella ricerca di occasioni di lavoro da acquisire
ed attribuire agli utenti, nell’ambito del progetto educativo volto ad un potenziale inserimento lavorativo degli
stessi, al termine del percorso terapeutico. In questo ambito, la cooperativa ha visto, nel corso degli ultimi
anni, un forte ridimensionamento dei ricavi derivanti da tale attività. La permanente crisi economica non ha
permesso un rilancio di tale comparto; anche su tale tema sarà necessario riflettere ulteriormente per valutare
l’opportunità di investire in nuove attività finalizzate sia all’obiettivo di offrire occasioni di lavoro ai nostri utenti
durante lo svolgimento del percorso riabilitativo residenziale sia di aumentare i ricavi.
35
BILANCIO SOCIALE E DI ESERCIZIO 2013
SEZ. C
OBIETTIVI E ATTIVITA’
FINALITÀ PRINCIPALI IN COERENZA CON QUANTO PREVISTO
NELLO STATUTO E CON RIFERIMENTO AGLI OBIETTIVI DI GESTIONE
DELL’ULTIMO ANNO
Scopo della Cooperativa di Bessimo è la “progettazione ed erogazione di interventi socio educativi e l’erogazione di assistenza socio sanitaria di recupero della tossicodipendenza in regime residenziale e la progettazione ed
erogazione di interventi socio educativi rivolti a minori e madri in difficoltà in comunità educativa e nell’alloggio per
l’autonomia.”
Come più ampiamente espresso nei capitoli “Numero e tipologia dei beneficiari diretti e indiretti delle attività svolte”
e “Riassunto delle principali attività” ricordiamo che nel corso del 2013 sono stati presenti nelle diverse Comunità
Terapeutiche della Cooperativa 549 utenti tossicodipendenti, 5 in più rispetto all’anno precedente.
Sulla base dei risultati delle performances del Sistema Qualità relativi alle 13 comunità terapeutiche possiamo considerare con soddisfazione che sono stati raggiunti e superati tutti i seguenti obiettivi:
• la saturazione delle comunità rispetto del budget regionale per gli utenti lombardi è stata superiore all’obiettivo del 100% per 7 comunità, in linea con l’obiettivo per 2 comunità e di poco inferiore all’obiettivo per 4
comunità (dal -1,40 al -15,26%);
• i programmi conclusi sono stati superiori all’obiettivo stabilito per 11 comunità terapeutiche su 13. Nell’intera Cooperativa di Bessimo sono stati portati a termine il 50% dei percorsi in relazione agli utenti usciti nel
2013;
• gli allontanamenti di utenti decisi dagli staff sono stati superiori al limite stabilito per sette comunità terapeutiche, mentre le altre sei hanno contenuto il numero di utenti allontanati sotto tale limite (variabile dal 9 al
22% degli utenti usciti nell’anno). Il tasso di allontanamenti dell’intera Cooperativa di Bessimo è stato del 9,4,
inferiore a quello del 2012 che era stato del 10,6%;
• il turn over degli operatori in dodici comunità (inclusa Malonno) è stato contenuto entro il limite stabilito del
40% degli operatori in pianta organica, mentre è stato superiore a tale percentuale in due sole comunità. Il
tasso di turn over dell’intera Cooperativa di Bessimo nel 2013 è stato del 29%, inferiore alla media del 35%
della Cooperativa di Bessimo degli ultimi 14 anni;
• la gestione delle casse delle comunità terapeutiche non ha registrato alcuna non conformità, con una soglia
di errore sulla Cooperativa di Bessimo del 2% a fronte della tolleranza del 9% stabilita. Lo scorso anno gli
errori erano stati pari al 3%;
• l’attività formativa fruita dagli operatori delle comunità terapeutiche, della comunità educativa e del Servizio
Accoglienza (inseriti nel Sistema Qualità) in servizio per l’intero 2013 è stata mediamente pari a 36 ore pro
capite (rispetto alle 17,5 dell’anno precedente), a fronte dell’obiettivo di 25 ore di formazione per l’intero
anno;
• il fatturato dei laboratori per l’attività ergoterapica nel 2013 ha superato l’obiettivo indicato del 4,5%, ma va
ricordato che nel 2010 l’obiettivo è stato ridotto del 50% rispetto a quello del 2009 ed ulteriormente diminuito
nel 2011 e nel 2013;
• le relazioni di chiusura dei percorsi degli utenti e le loro cartelle sono pervenute in archivio entro un mese
dall’uscita dell’utente dalla comunità terapeutica per la quasi totalità, con un margine di ritardo entro i 30
giorni previsti dell’8% sia per le relazioni che per le cartelle, rispetto al limite di tolleranza stabilito nel 15%.
36
RIASSUNTO DELLE PRINCIPALI ATTIVITÀ POSTE IN ESSERE
IN RELAZIONE ALL’OGGETTO SOCIALE E DESCRIZIONE
DEI PRINCIPALI PROGETTI ATTUATI NELL’ANNO
SERVIZIO ACCOGLIENZA
Nel corso del 2013 la Fase di Accoglienza ha ricevuto 543 SEGNALAZIONI DI INGRESSO (persone effettive) (nel
2012 erano state 680, nel 2011erano state 492), 352 per maschi e 191 per femmine provenienti dai SERT/SMI
delle ASL appartenenti al nostro bacino d’utenza oppure direttamente da chi chiedeva l’ingresso, da genitori, da
volontari ecc. Le segnalazioni raccolte provenivano dalla Regione Lombardia per 476 segnalazioni (564 nel 2012),
il Piemonte per 13 segnalazioni (11 nel 2012), Veneto per 11 segnalazioni (20 nel 2012), il Friuli 2 segnalazioni (2 nel
2012), l’Abruzzo 1 segnalazione (0 nel 2012).Non sono arrivate richieste dalla Liguria (1 nel 2012), l’Alto Adige (2 nel
2012) e dalla Val D’Aosta (1 nel 2012).Nessuna richiesta anche per il Trentino, per la Toscana, l’Emilia Romagna che
in passato (escluso il 2012) avevano comunque fatto delle richieste. Infine si fa presente che per altre 40 segnalazioni
non è stato possibile rilevare il Sert di appartenenza o risultavano fuori dal nostro bacino d’utenza. Si segnala che
sempre più è la Regione Lombardia che ci invia richieste di inserimento, la seconda regione è il Piemonte con due
richieste in più del Veneto. Le richieste totali extra lombarde nel 2013 sono sostanzialmente uguali rispetto all’anno
precedente 27 del 2013 alle 28 del 2012. Fra le richieste pervenute all’Accoglienza 94 erano di persone che in
passato erano già state inserite nelle nostre Comunità Terapeutiche. Indicativo è il dato relativo agli inserimenti in
comunità di persone con trattamento metadonico a scalare: sono infatti state inserite 102 persone con metadone a
scalare a fronte di 110 persone inserite già disintossicate e 14 con farmaci sostitutivi e 47 con psicofarmaci e di 11
persone con metadone a mantenimento (per 25 persone non è stato possibile reperire il dato). Si conferma quindi
la tendenza all’inserimento con metadone e con dosaggi tali da richiedere un periodo di disintossicazione di alcuni
mesi. Nel 2013 Permangono richieste di inserimento di minori e di giovani che non hanno mai assunto eroina, ma
che comunque presentano una assidua frequentazione delle cosiddette nuove droghe, nonché di alcool e cocaina le
richieste di inserimento di persone extracomunitarie sono state stabili anche se sono state accettate solo quelle dal
carcere perché le altre non avevano i requisiti richiesti dalla Cooperativa di Bessimo (senza documenti e permesso
di soggiorno). Nel 2013 sono state respinte complessivamente 24 richieste (di cui 5 a Capo di Ponte) perché non
erano compatibili con le nostre strutture (doppia diagnosi maschili, arresti domiciliari, situazioni sanitarie molto compromesse, precedenti allontanamenti da nostre comunità, ecc.).
UFFICIO LEGALE
L’Ufficio Legale ha il compito di tutelare gli utenti in carico alle diverse Comunità Terapeutiche della Cooperativa di
Bessimo in relazione a tutte le problematiche penali che li riguardano. In particolare cerca di ricostruire le posizioni
penali di tutti gli utenti pregiudicati, in modo da evitare il verificarsi di ordini di carcerazione inaspettati a causa di
sentenze divenute esecutive. Nel 2013 sono entrati presso le varie strutture della Cooperativa sociale di Bessimo
309 nuovi ingressi, di questi 34 persone sono arrivate sottoposte a varie misure penali infatti di questi 27 sono arrivati con la misura dell’affidamento in prova al servizio sociale o con affidamento provvisorio in attesa di camera di
consiglio o in sospensione esecuzione della pena, 2 persone con la misura della sorveglianza speciale, 2 persone
in detenzione domiciliare, 1 persona con la misura del lavoro di pubblica utilità, 1 minore con la misura della messa
alla prova, 1 minore con varie misure di custodia cautelare (art 22, collocamento in comunita’). Si ricorda inoltre che
poi durante la permanenza in comunità altre persone arrivate da libere hanno iniziato a scontare varie condanne
definitive come ad esempio arresti domiciliari, libertà controllate, sorveglianza speciale, affidamenti per un totale di
circa 12 procedimenti. L’Ufficio Legale ha curato e collaborato con le varie Comunità alla documentazione relativa
alle varie procedure penali.
37
BILANCIO SOCIALE E DI ESERCIZIO 2013
RELAZIONI CON IL TERRITORIO E INTERNE ALLA COOPERATIVA
A motivo del compito affidatole (essere tramite tra la Cooperativa e il mondo dei Servizi Pubblici e non) il servizio
della Fase di Accoglienza si trova inserito in un sistema di relazioni vario e complesso, nel quale spesso funge da
coordinamento. Nel 2013 i rapporti con l’esterno hanno visto come interlocutori soprattutto i SERT/SMI del bacino
d’utenza con i quali si sono tenuti circa 10 incontri, altri contatti sono i servizi di pre-comunità, i servizi per i minori.
Sono molto alte le richieste di inserimento in comunità da parte dei detenuti. La Cooperativa di Bessimo, attraverso
il Responsabile dell’Accoglienza, svolge colloqui in carcere con detenuti per i quali i SERT/SMI abbiano chiesto un
programma residenziale in misura alternativa alla detenzione. Nel 2013 si sono realizzati ingressi in 17 case circondariali dove sono stati effettuati 55 colloqui con persone ristrette. Questi colloqui sono avvenuti presso gli istituti
penitenziari lombardi di Brescia, Verziano, Bergamo, Cremona, Pavia, S. Vittore, Como, Bollate, Opera, Mantova,
Vigevano, Sondrio, Lecco, Monza e presso gli istituti penitenziari extra lombardi di Venezia, Verona. Nel corso del
2013 sono stati effettuati 4 colloqui negli Istituti Penali Minorili (IPM) di Torino e Milano. I servizi per minori sono stati
puntualmente coinvolti (prevalentemente tramite telefono) su richieste di utenti con figli, sia per la definizione dei
progetti sui minori, sia per concordare il pagamento della retta per gli stessi. Questi ultimi dati non tengono conto
della struttura di Capo di Ponte in quanto verranno specificati nella loro apposita relazione. Si ricorda che l’ufficio Accoglienza di Manerbio gestisce tutte le richieste di tutte le tipologie ad esclusione solo della sede di Capo di Ponte.
SERVIZI RESIDENZIALI
Al 31 Dicembre la Cooperativa di Bessimo gestiva il proprio intervento in 14 comunità terapeutiche, 3 servizi per
la riduzione del danno a Brescia, Bergamo e Cremona, un Servizio di Accoglienza, un Ufficio Legale, un Servizio
Prevenzione, un Servizio Carcere, un Servizio Reinserimento, una sede amministrativa e una rete di appartamenti
protetti.
L’offerta di posti residenziali a fine 2013 era la seguente.
Di comunità
terapeutica
Specialistici per nuclei
familiari
Nel modulo
poliassuntori
Nel modulo comorbilità
psichiatrica
Per bambini
143
79
37
5
68
Le sedi di Bessimo di Darfo, Concesio, Cremona (Drop In), Gabbioneta, Gottolengo, Manerbio, Paitone, Rogno e
Brescia (appartamento in via Corsica) sono di proprietà della Cooperativa di Bessimo, mentre le altre strutture sono
utilizzate in comodato gratuito o in affitto. Ad esclusione degli appartamenti, ogni sede dispone di una linea ADSL
per la trasmissione di mail e documenti e l’utilizzo di internet. Alcune comunità hanno a disposizione un appartamento da utilizzare per le esperienze esterne degli utenti. Altri appartamenti sono assegnati al Servizio Prevenzione,
al Progetto Cronicità ed al Progetto Housing Sociale.
Ringraziamo qui i proprietari degli immobili che ospitano le comunità terapeutiche in comodato gratuito per la loro
disponibilità: la Fondazione M.I.A., la Comunità Montana di Valle Camonica, l’Amministrazione Comunale di Orzinuovi, la Parrocchia di Pontevico, il Sig. Gabriele Baglioni e la Cooperativa Poggio degli Ulivi.
INTERVENTI NELLE COMUNITA TERAPEUTICHE
Oltre alla verifica annuale relativa al Sistema Qualità, ogni servizio viene verificato a cadenza annuale dal Presidente
e dal Responsabile Servizi Residenziali. Tali verifiche permettono un costante monitoraggio della situazione di tutte
le comunità della Cooperativa sotto diversi punti di vista, dall’intervento educativo agli aspetti gestionali. I dati emersi
da queste verifiche permettono di definire periodicamente degli obiettivi operativi per il periodo successivo, riportati
nel modulo M0501-3 “Sviluppo politica della Qualità” del Sistema Qualità. Inoltre il Consiglio di Amministrazione
verifica ogni tre mesi la media delle presenze nelle comunità terapeutiche. Ogni comunità riceve a cadenza di circa
40 giorni i prodotti del Banco Alimentare e dell’AGEA (pasta, riso, latte, burro, formaggio)
38
COMUNITA’ EDUCATIVA PER MINORI E MADRI IN DIFFICOLTA’
Profilo generale del
servizio
Comunità educativa per minori e madri in difficoltà . Accreditata per 10 posti incluse le madri e 4 posti per
alloggio autonomia.
Tipologia utenza
Donne con figli e minori non accompagnati con meno di 12 anni
Composizione équipe
1 Responsabile, 4 educatori professionali, 2 operatori turnisti, 2 cuoche,
L’equipe si riunisce settimanalmente per momenti di verifica e confronto e mensilmente in supervisione con la
dott.sa Amighetti che, nel contempo, segue anche i minori presenti in comunità con incontri.
Punti centrali del
programma educativo
Questa comunità è orientata ad offrire una accoglienza veloce di minori e mamme in difficoltà. Si propongono
anche programmi brevi con relativo cambio veloce del gruppo degli utenti.
Gestione e
organizzazione
Ogni utente, adulto e minore, ha un progetto educativo individualizzato con definizione di obiettivi
personalizzati, compatibili con la struttura generale dell’intervento educativo della comunità. Il progetto
prevede verifiche periodiche per valutarne l’andamento. I minori vengono accuditi e affiancati nel quotidiano,
accompagnati nell’inserimento scolastico e nelle varie attività organizzate nel territorio con l’intento di far
sperimentare loro la serenità del vivere in un ambiente sano. Per quanto concerne le mamme, vengono
supportate nell’affrontare le problematiche evidenziate e a realizzare successivamente un progetto di
autonomia.
Numero utenti e
conclusione programmi
educativi
Nel corso del 2013 sono entrati nella comunità di Malonno per svolgere un programma educativo 6 minori e 3
madri. A questi si aggiungono i 8 minori e 4 madri presenti al 1 gennaio 2013. Si sono svolti, o erano in corso
al 31 dicembre 2013, complessivamente 14 programmi per minori e 7 programmi per madri con figli. L’età
media dei minori femmine è di anni 4 (mediana anni 2,5) e dei minori maschi è di anni 7,8 (mediana anni 10);
il range è 1-15 anni per i minori femmine e 1-13 anni per i minori maschi. L’età media delle madri è di anni 27
(mediana anni 27) 3 il range è 18-41 anni.
Esiti programmi svolti nel 2013
adulti
minori
conclusi positivamente
3
4
interrotti
0
0
per allontanamento
0
0
Totali
3
4
Incontri con i servizi
invianti
Numero incontri con servizi minori 75. La comunità ha continuato a collaborare con i Servizi invianti, con il
Tribunale per i Minorenni e con gli Ospedali.
Attività culturali e con il
territorio
Anche quest’anno è stato possibile portare i bimbi al mare: è un’esperienza intensa e molto positiva sia per
i bimbi che per le mamme. Sono stati organizzati anche degli incontri con i volontari in modo da sostenerli e
indirizzarli al meglio nell’impegno con i bimbi.
Attività con le famiglie
Nella maggior parte dei casi le visite protette con i genitori naturali o altre figure di riferimento importanti (nonni)
si sono svolte presso la sede della Comunità stessa; queste hanno cadenza in alcuni casi settimanale e in altri
quindicinale. Si sono svolti, inoltre, incontri tra i minori e le famiglie affidatarie o adottive, che sono avvenuti
secondo le disposizioni del servizio inviante.
Attività sanitarie
Le attività sono state: 20 visite pediatriche, 1visita odontoiatriche, 4 visite ginecologiche, 15 visite
specialistiche, 5 visite neuropsichiatriche, 4 prelievi, 5 vaccinazioni, 2 accessi al pronto soccorso, 3 visite dal
medico di base, 1 ricovero.
Conclusione e
considerazioni finali
C
O
M
U
N
I
T
À
di
M
A
L
O
N
N
O
C
A
S
A
M
I
K
A
Il lavoro educativo svolto durante l’anno è stato notevole; la compresenza di minori non accompagnati e allo
stesso tempo di alcune madri con i loro figli rende complesso l’intervento delle educatrici. La professionalità, il
continuo confronto e la coesione dello staff permette di raggiungere i piccoli obiettivi che quotidianamente ci
si pone sui singoli minori e sul nucleo mamma-bimbo. La struttura è stata accreditata e sta per essere inserita
nel sistema di qualità della cooperativa. Si è svolta una formazione con la dott.ssa Ivana Amighetti centrata sul
team building e tecniche per il lavoro di equipe.
39
BILANCIO SOCIALE E DI ESERCIZIO 2013
COMUNITA’ TERAPEUTICA RIABILITATIVA MASCHILE CON MODULO
ALCOL E POLIDIPENDENTI
Profilo generale del
servizio
Comunità terapeutica riabilitativa con modulo alcol e polidipendenti. Accreditata per 18 posti : 6 alcol e
polidipendenti e 12 per terapeutico riabilitativa
Tipologia utenza
Maschi tossicodipendenti e alcolisti anche in affidamento ai servizi sociali.
Composizione équipe
1 Responsabile, 3 educatori professionali, 1 educatore per attività lavorative, 2 operatori part-time. 1 medico
psichiatra, 1 psicoterapeuta, 1 infermiere, 1 supervisore. E’ prevista un’équipe settimanale educativa e
un’équipe mensile multidisciplinare. La supervisione è a cadenza quindicinale.
Punti centrali del
programma terapeutico.
Questa comunità è orientata ad offrire programmi brevi finalizzati ad un primo assestamento delle condizioni
sanitarie, nonché ad un contenimento della dipendenza e ad un successivo orientamento verso altri servizi o
un eventuale rientro sul territorio di provenienza. Si propongono quindi programmi brevi.
Gestione e
organizzazione
Ogni utente ha un progetto educativo e terapeutico individualizzato con definizione di obiettivi personalizzati,
compatibili con la struttura generale dell’intervento terapeutico della comunità. Il progetto prevede verifiche
periodiche per valutarne l’andamento. Sono presenti gruppi terapeutici e organizzativi gestionali con cadenza
settimanale.
Numero utenti e
conclusione programmi
terapeutici
Nel corso del 2013 sono entrati nella comunità di Pudiano per svolgere un programma terapeutico 59 maschi
maggiorenni, a cui si aggiungono i 14 utenti già presenti, per un totale di 73 utenti trattati. La media giornaliera
degli utenti presenti è stata di 15, l’età media è stata di 40 anni, l’età mediana di 39, il range di età varia da 25
a 61 anni.
Esiti programmi chiusi nel 2013
conclusi positivamente
37
C
O
M
U
N
I
63%
T
22%
À
interrotti
13
per arresto
1
2%
per allontanamento
8
14%
Totali
59
100%
di
P
Incontri con i servizi
coinvolti
16 incontri con Sert in comunità e 11 fuori sede; 7 incontri con UEPE e 2 incontri con UEPE in comunità; 1
colloquio con Servizio Minori; 1 accompagnamento in Tribunale; 18 accompagnamenti per colloqui in altre
Comunità, 1 in comunità a Pudiano.
Attività culturali e con il
territorio
5 gite e 2 Cineforum, passeggiate nel territorio limitrofo, break nei giorni festivi nei paesi circostanti.
I
Attività con le famiglie
12 incontri con le famiglie durante la giornata parenti, 10 incontri extra, 11 incontri con i figli in sede protetta.
A
Attività sanitarie e varie
45 sedute di fisioterapia; 24 visite dal medico di base; 41 visite specialistiche, 35 prelievi in ospedale e 9 agli
Infettivi; 20 prelievi al centro TAO di Manerbio; 9 visite dentistiche; 1 visite al CPS; 20 visite agli infettivi di
Brescia e Bergamo; 22 esami strumentali; 18 Medicazioni al SerT di Orzinuovi; 10 visite al Pronto Soccorso;
8 Chiamate al 118; 2 Commissione Patenti; 10 Centro per l’impiego; 9 colloqui Psicologa Ser.T di Orzinuovi;
1 incontro dall’avvocato, 1 INPS, 1 Seggio elettorale; 16 accompagnamenti per utenti destinati ai percorsi di
coppia.
Sintesi del lavoro svolto
40
Nel 2013 è stato introdotto il nuovo gruppo “Iniziamo a conoscerci” ispirato alle tecniche di conduzione dello
psicodramma appreso durante il corso di formazione. Il gruppo è a cadenza settimanale e va ad aggiungersi
ai gruppi terapeutici già in atto. Si è consolidato il gruppo con la psicologa per gli utenti del modulo per alcolisti
e poliassuntori, anch’esso appuntamento fisso a cadenza settimanale. Altra novità è stata l’avviamento della
nuova turnazione con due operatori part-time sulla fascia serale e del fine settimana. Abbiamo avviato un
progetto di meditazione finanziato attraverso i fondi per il tempo libero. Continua in modo proficuo il rapporto
con i volontari dell’associazione Amici in Linea di Orzinuovi, che ci supportano durante tutto l’anno con
accompagnamenti, notti, cineforum e gite.
U
D
N
O
COMUNITA’ TERAPEUTICA RIABILITATIVA MASCHILE CON MODULO
ALCOL E POLIDIPENDENTI( fino apr 2013)
COMUNITA’ TERAPEUTICA RIABILITATIVA FEMMINILE ORIENTAMENTO
ED ACCESSO VELOCE AL TRATTAMENTO
Profilo
generale del servizio
Comunità terapeutica riabilitativa maschile con Modulo per alcol e polidipendenti fino ad aprile 2013; trasformata
poi in Comunità terapeutica riabilitativa femminile, con programmi brevi e/o di orientamento con accesso veloce
al trattamento. Accreditata per 23 posti: 7 per Modulo alcolisti e polidipendenti e 16 per trattamento terapeutico
riabilitativo.
Tipologia utenza
Maschi tossicodipendenti e alcolisti e successivamente donne tossicodipendenti e alcoliste, anche in affidamento
servizi sociali.
Composizione équipe
1 Responsabile, 4 educatori professionali, 1 educatore per attività lavorative, 1 medico psichiatra, 1 psicoterapeuta,
1 infermiere, 1 supervisore. E’ prevista un équipe settimanale educativa e un équipe mensile multidisciplinare. La
supervisione a cadenza quindicinale.
Punti centrali del
programma terapeutico
Fino ad aprile 2013: colloqui individuali, colloqui con lo psicologo (valutazione e presa in carico), riunione generale,
attività ergo terapiche, cineforum, uscite sul territorio, gruppi motivazionali, riabilitazione sociale, reinserimento
lavorativo, accompagnamento in altre strutture. Da aprile 2013 i punti centrali del programma terapeutico si
sono, in parte, modificati: colloqui settimanali, attività educative, gruppi gestionali e motivazionali, attività ergo
terapiche, colloqui settimanali con psichiatra e psicologo (valutazione), incontri settimanali con infermiere,
riunione generale.
Gestione e
organizzazione
Per ogni utente inserito nella comunità di Paitone si è costruito un progetto terapeutico individualizzato, con la
definizione di obiettivi personalizzati compatibili con l’intervento terapeutico generale della comunità.
Nel corso del 2013 sono entrati nella comunità terapeutica di Paitone 2 soli maschi mentre erano già presenti 17
utenti. Dal mese di aprile sono state inserite invece in comunità 56 donne. Complessivamente si sono svolti, o
erano in corso al 31 dicembre 2013, 76 Programmi terapeutici. La media complessiva di tutti gli utenti presenti
giornalmente nel 2013 è stata di 12,5. La media degli utenti maschi è stata di 2,7, con un età media di 23 anni,
il range 16 – 31 anni. Mentre per l’utenza femminile si è avuta una media giornaliera di 9,8 utenti, l’età media è
stata di 36 anni, il range 19 – 56 anni.
Programmi chiusi nel 2013
Numero utenti e
conclusione programmi
terapeuti
Utenza maschile
Utenza femminile
conclusi positivamente
8
42%
16 36%
Interrotti
2
11%
23 51%
per arresto
8
42%
0
per allontanamento
1
5%
Totali
19
100%
6
13%
45 100%
Incontri con i servizi
invianti
14 incontri con Sert lombardi; 5 incontri/colloqui c/o il Serv. Accoglienza di Manerbio; 9 accompagnamenti c/o
altre strutture della Cooperativa di Bessimo; 16 accompagnamenti c/o strutture di altre Cooperative; incontri a
cadenza quindicinale c/o la comunità di Pudiano; 1 accompagnamento a Cps Salò; 9 accompagnamenti ad
udienze in Tribunale di Milano e Sondrio; 4 incontri con l’UEPE di Brescia.
Attività culturali e con il
territorio
Numerose sono state le attività ludiche e culturali svolte con entrambe le utenze, con il supporto dei volontari che
affiancano gli educatori nel loro lavoro.
Attività con le famiglie
e figli
Per l’utenza maschile si è mantenuta la giornata genitori nei mesi di gennaio e febbraio. Per l’utenza femminile
si sono introdotte le visite con i famigliari/compagni/mariti per le utenti in carico da almeno 4 mesi. Gli incontri
con i figli sono avvenuti all’interno della struttura e solo in 2 occasioni si sono svolti sul territorio di appartenenza
dell’utente.
Attività sanitarie
35 visite medico di base; 29 esami strumentali; 40 prelievi ematici; 12 visite/esami Infettivi di Brescia/Pavia; 3
ricoveri ospedalieri e 1 DH; 60 visite specialistiche.
Sintesi lavoro svolto e
conclusioni finali
All’utenza maschile si è riproposta la sintesi del lavoro svolto nel 2012, con particolare attenzione
all’accompagnamento degli ospiti verso altre strutture. Nell’utenza femminile accolta si é rilevata una forte
presenza di persone polidipendenti, frequenti sono state le donne con disturbi sia di tipo psichiatrico che associati
a disturbi dell’alimentazione. Nel corso del 2013 si è attivato un progetto di formazione all’équipe per supportare
il cambiamento dell’offerta terapeutica. E’ stata inserita una nuova educatrice e nel mese di Novembre c’è stato
il cambio del Responsabile per sostituzione maternità
C
O
M
U
N
I
T
À
P
A
I
T
O
N
E
41
BILANCIO SOCIALE E DI ESERCIZIO 2013
COMUNITA’ TERAPEUTICA RIABILITATIVA MASCHILE CON MODULO
ALCOL E POLIDIPENDENTI
Profilo generale del
servizio
Comunità terapeutica riabilitativa con modulo alcol e polidipendenti. Accreditata per 25 posti : 6 alcol e
polidipendenti e 19 per terapeutico riabilitativa
Tipologia utenza
Maschi tossicodipendenti e alcolisti anche in affidamento servizi sociali.
Composizione équipe
1 Responsabile, 4 educatori professionali, 1 educatore per attività lavorative, 2 operatori turnisti. 1 medico
psichiatra, 1 psicoterapeuta, un infermiere, 1 supervisore. E’ prevista un’équipe settimanale educativa e
un’équipe mensile multidisciplinare. La supervisione a cadenza quindicinale.
Punti centrali del
programma terapeutico.
Attività educative, gruppi psicoeducativi, attività di laboratorio, uscite sul territorio, riabilitazione sociale,
reinserimento lavorativo, colloqui individuali con l’educatore, il responsabile, lo psicologo e lo psichiatra.
Gestione e
organizzazione
Ogni utente ha un progetto educativo e terapeutico individualizzato con definizione di obiettivi personalizzati,
compatibili con la struttura generale dell’intervento terapeutico della comunità. Il progetto prevede verifiche
periodiche per valutarne l’andamento. Sono presenti gruppi terapeutici e organizzativi gestionali con cadenza
settimanale.
Numero utenti e
conclusione programmi
terapeutici
Nel corso del 2013 sono entrati nella comunità di Manerbio per svolgere un programma terapeutico 14 maschi
adulti. A questi vanno sommati i 22 utenti presenti in comunità alla data del 1 gennaio 2013. Complessivamente
si sono trattati nel corso dell’anno 36 utenti. La media giornaliera degli utenti presenti è stata di 23, l’età media
è stata di 40 anni, l’età mediana di 43, il range varia da 24 a 64 anni. Questi dati anagrafici sono riferiti alla data
di ingresso degli utenti.
Esiti programmi chiusi nel 2013
M
U
N
I
conclusi positivamente
5
42 %
T
Interrotti
4
33 %
À
Per arresto
2
17 %
Per allontanamento
1
8%
12
100%
Totali
Incontri con i servizi
invianti
Numero incontri con SerD e Servizi Minori fuori sede 40 circa e 20 in sede; con l’UEPE: 10 circa in sede e 18
fuori sede.
Attività culturali e con il
territorio
Partite di calcio; giornate al lago; gite in montagna con grigliata; gite in montagna/lago con l’ausilio delle
biciclette per escursioni; serate in pizzeria; giornate in piscina; cinema. È stata organizzata anche un’escursione
in montagna con una notte trascorsa in un rifugio. Abbiamo organizzato un incontro con i ragazzi e Don Redento
che si è concluso con un pranzo comune.
Attività con le famiglie
Gli incontri con le famiglie, le compagne ed i figli sono stati mantenuti e regolati in riferimento al programma
individuale.
Attività sanitarie
19 terapie varie; 12 DH/interventi; 7 chiamate al 118; 98 visite specialistiche varie; 70 prelievi sangue; 45 prelievi
e visite specialistiche infettivi; 60 esami radiografici. C’è stato anche un episodio sanitario importante di recidiva
rispetto ad un intervento per asportazione di neoplasia. Un utente è stato trasferito presso l’Istituto Mosè Bonardi
di Brescia, per la durata di un mese, per una valutazione psichiatrica con deterioramento cognitivo e sospetta
demenza.
Sintesi del lavoro svolto
e coclusioni finali
Si é rilevata una forte presenza di persone che abusano o sono totalmente dipendenti da alcol. Sulle patologie
correlate, a volte anche di tipo psichiatrico, si è lavorato molto, anche con la consulenza dei professionisti.
L’attivazione del modulo per alcol e polidipendenti ha permesso, inoltre, di incrementare le ore dei professionisti
e dare l’opportunità di innovare il programma terapeutico, inserendo anche un’équipe multidisciplinare mensile.
Nel 2013 il numero delle persone in affido è diminuito significativamente. Nell’ultimo anno, rispetto ai casi
trattati, si sono rilevate delle difficoltà con utenti affetti da patologie importanti (invalidità, deterioramenti cognitivi,
fisici), che hanno richiesto un’assistenza sanitaria oltre che educativa. E’ in fase di riorganizzazione il progetto
educativo, sempre più individualizzato.
42
C
O
di
M
A
N
E
R
B
I
O
COMUNITA’ TERAPEUTICA RIABILITATIVA MASCHILE
Profilo generale del
servizio
Comunità terapeutica riabilitativa maschile, accreditata per 20 posti.
Tipologia utenza
Maschi tossicodipendenti e alcolisti, anche minorenni e anche in affidamento ai servizi sociali
Composizione équipe
1 Responsabile, 4 educatori professionali full time, 1 educatore professionale part time, 3 psicoterapeuti, 1
supervisore. A cadenza settimanale è stata effettuata l’equipe educativa, a cadenza quindicinale la supervisione
dell’equipe e a cadenza mensile l’equipe multidisciplinare.
Punti centrali del
programma terapeutico
La psicologa incontra settimanalmente gli utenti per una valutazione e per un supporto psicologico. Lo psicologo
che gestisce settimanalmente il gruppo narrativo è stato presente per due ore settimanali all’equipe. La
psicoterapeuta ha gestito settimanalmente il gruppo psicodramma. Un operatore ha gestito settimanalmente il
gruppo dinamico. A dicembre è iniziato per due volte settimanali il gruppo accoglienza, gestito dagli educatori.
Nel corso del 2013 hanno fatto ingresso nella Comunità di Fara Olivana per svolgere un programma terapeutico
25 maschi sia maggiorenni che minorenni, a cui si devono aggiungere i 16 utenti presenti al 1 gennaio 2013,
per un totale di 41 utenti trattati. La media giornaliera degli utenti presenti è stata di 16, l’età media è stata di 25
anni, l’età mediana di 24, il range di età è variato dai 16 ai 35 anni. Questi dati anagrafici sono riferiti alla data di
ingresso degli utenti, mentre tutti i dati inseriti sono riferiti al lavoro svolto dal 1 gennaio al 31 dicembre.
Esiti programmi svolti nel 2013
Numero utenti e
conclusione programmi
terapeuti
C
O
M
U
N
I
T
À
conclusi positivamente
10
42 %
Interrotti
10
42 %
Per arresto
0
Per allontanamento
4
16 %
Totali
24
100%
Incontri con i servizi
invianti
In totale 80 incontri di verifica e programmazione: 35 con i Sert, 34 con UEPE/USSM e servizi minori e 11 con
CPS.
Attività culturali e con il
territorio
Abbiamo partecipato a mercati/fiere/mercatini, presso i paesi limitrofi. Settimanalmente la comunità ha
organizzato serate culturali su argomenti vari.
In relazione al volontariato, lo staff è affiancato da 5 volontari dell’associazione “Casello 11” che danno il loro
contributo in alcune attività della comunità. Numerose sono state le attività sportive e ludiche svolte anche in
collaborazione con associazioni varie (UISP, ANFFAS ecc..)
di
F
A
R
A
O
L
I
Attività con le famiglie e
i genitori
Abbiamo continuato ad organizzare mensilmente la giornata genitori, gestita dal responsabile con la presenza
di un educatore. Questi incontri assembleari hanno l’obiettivo di aiutare i genitori ad affrontare le tematiche di
comunicazione e di relazione all’interno della famiglia con l’aiuto di riflessioni e confronti di gruppo.
A
Attività sanitarie
Le visite sanitarie, dentistiche, interventi chirurgici, prelievi ecc. sono stati in totale 180 nel 2013.
N
A
Sintesi lavoro svolto e
conclusioni finali
Nel corso del 2013 si sono regolarizzate e stabilizzate le turnazioni degli operatori, si è mantenuta la supervisione
quindicinale e si è sviluppata una maggiore integrazione con il resto della Cooperativa. Si é riscritta in parte anche
la Carta dei Servizi. Le stesse regole interne e modalità sono in fase di rielaborazione e l’intervento terapeutico
si sta orientando verso un ruolo più chiaro e definito del case-manager e dei consulenti e delle modalità di
svolgimento/conduzione dell’équipe. L’apparato psicologico é stato conservato integro nel 2013, mentre nel
2014 verrà in parte ridimensionato con l’attivazione di gruppi educativi condotti dagli operatori e la sospensione
di un gruppo tenuto da uno psicologo. Si mantiene invece invariato nell’apparato terapeutico il gruppo dello
psicodramma.
V
43
BILANCIO SOCIALE E DI ESERCIZIO 2013
COMUNITA’ TERAPEUTICA RIABILITATIVA MASCHILE
Profilo generale del
servizio
Comunità terapeutica riabilitativa maschile accreditata per 19 posti.
Tipologia utenza
Maschi tossicodipendenti e alcolisti, anche in affidamento servizi sociali.
Composizione équipe
1 Responsabile, 5 educatori professionali, 1 educatore per attività lavorative. 3 psicoterapeuti, 1 supervisore.
E’ prevista un équipe settimanale educativa e un équipe mensile multidisciplinare. La supervisione ogni tre
settimane.
Punti centrali del
programma terapeutico.
Questa comunità è orientata ad offrire programmi per persone che necessitano di trattamenti psicologici /
psicoterapeutici e riabilitativi lunghi e specifici. Il percorso prevede 3 gruppi settimanali di differente orientamento.
Questa comunità è orientata ad offrire programmi di lungo periodo fino a 36 mesi.
Gestione e
organizzazione
Ogni utente ha un progetto educativo e terapeutico individualizzato con definizione di obiettivi personalizzati,
compatibili con la struttura generale dell’intervento terapeutico della comunità. Il progetto prevede verifiche
periodiche per valutarne l’andamento.
Nel corso del 2013 sono entrati nella comunità di Cremona per svolgere un programma terapeutico 13 maschi
maggiorenni, a cui si aggiungono i 18 utenti presenti al 1 gennaio 2013, per un totale di 31 utenti trattati.
La media giornaliera degli utenti presenti è stata di 17,6, l’età media è stata di 33 anni, l’età mediana di 34 anni,
il range di età varia dai 22 ai 43 anni; questi dati anagrafici sono riferiti alla data di ingresso degli utenti.
Esiti programmi svolti nel 2013
Numero utenti e
conclusione programmi
terapeutici
Incontri con i servizi
invianti
C
O
M
U
conclusi positivamente
4
30 %
N
Interrotti
7
54 %
I
Per arresto
0
Per allontanamento
2
16 %
à
Totali
17
100 %
T
31 incontri di verifica con i Ser.D, 7 con UEPE e 3 con i Servizi per minori.
di
C
R
Attività culturali e con il
territorio
Durante l’anno 2013 la comunità ha potuto organizzare diverse uscite rispetto a quelle auspicate. Si è mantenuta
la piscina settimanale durante il periodo estivo, alternata a giornate all’Oglio, le passeggiate a Cremona
domenicali, (una volta al mese quando possibile) 1 visite guidate a Soncino, 1 visita a Gropparello, 2 serate in
pizzeria, Festa del Torrone a Cremona, una cena come ospiti della parrocchia del paese e alcune partite a calcio
legate a giornate di condivisione con altre parrocchie.
Attività con le famiglie
Gruppi con i famigliari a cadenza mensile che ci hanno permesso di far diventare parte integrante del percorso
gli incontri degli ospiti con i propri cari, dapprima guidati e volti ad affrontare insieme le problematiche legate
alla propria storia familiare per poi essere spazio e momento di condivisione dentro e fuori dalla struttura. La
comunità ha previsto inoltre che la dimensione padre-figlio fosse protetta e diventasse materiale di lavoro. Si
sono attuati incontri a cadenza quindicinale con i figli, per un tempo stabilito con l’utente in base alle esigenze
individuali.
Attività sanitarie
Sono stati effettuati circa 268 accompagnamenti a visite o altre prestazioni di carattere sanitario (compreso il
medico di base).
Sintesi del lavoro svolto
e conclusioni finali
Nel corso del 2013 la comunità si è concentrata sul mantenimento dell’equilibrio raggiunto nel 2012. Particolare
attenzione è stata posta al lavoro d’équipe con l’obiettivo di costruire un linguaggio comune e condiviso e
risollevarsi dall’assenza per maternità di un’operatrice. Assenza caratterizzata da forti difficoltà interne.
Rispetto all’utenza, il 2013 ha portato alla costituzione di un gruppo di reinserimento; 7 utenti infatti hanno
terminato il programma terapeutico e iniziato la fase del reinserimento, nello specifico: 1 iscritto all’università
(biotecnologie del farmaco), 1 iscritto al corso di panificazione, 1 iscritto al corso ASA, 2 in ricerca del lavoro e 2
in esperienza lavorativa avviata.
44
E
M
N
O
N
A
COMUNITà TERAPEUTICA RIABILITATIVA MASCHILE CON MODULO
ALCOL E POLIDIPENDENTI
Profilo generale del
servizio
Comunità terapeutica riabilitativa con Modulo alcol e polidipendenti. Accreditata per 20 posti: 6 alcol e
polidipendenti e 14 terapeutico riabilitativa
Tipologia utenza
Maschi tossicodipendenti e alcolisti
Composizione équipe
1 Responsabile, 3 educatori professionali, 1 educatore per attività lavorative, 2 operatori turnisti, 1 medico
psichiatra, 1 psicoterapeuta, un infermiere, 1 supervisore. E’ prevista un équipe settimanale educativa e un
équipe mensile multidisciplinare. La supervisione a cadenza mensile.
Punti centrali del
programma terapeutico.
La comunità di Capo di Ponte è orientata ad offrire programmi brevi con un trattamento intensivo con un
approccio cognitivo-comportamentale, per persone che abbiano un minimo di risorse cognitive e sociali, e
finalizzati ad un eventuale rientro sul territorio di provenienza. Si propongono quindi programmi brevi con relativo
cambio veloce del gruppo degli utenti.
Gestione e
organizzazione
Numero utenti e
conclusione programmi
terapeutici
Ogni utente ha un progetto educativo e terapeutico individualizzato con definizione di obiettivi personalizzati,
compatibili con la struttura generale dell’intervento terapeutico della comunità. Il progetto prevede verifiche
periodiche per valutarne l’andamento. Sono presenti gruppi terapeutici e organizzativi gestionali con cadenza
settimanale.
Nel corso del 2013 sono entrati nella comunità di Capo di Ponte per svolgere un programma terapeutico 49
maschi maggiorenni, a cui si aggiungono i 16 utenti presenti al 1 gennaio 2013, per un totale di 65 utenti
trattati.
La media giornaliera degli utenti presenti è stata di 18, l’età media è stata di 38 anni, l’età mediana di 36 anni, il
range di età varia da 21 anni a 59 anni; questi dati anagrafici sono riferiti alla data di ingresso degli utenti, mentre
tutti i dati sono riferiti al lavoro svolto dal 1 gennaio al 31 dicembre del 2013.
Esiti programmi svolti nel 2013
C
O
M
U
N
I
T
à
di
conclusi positivamente
33
70 %
Interrotti
14
30 %
Per arresto
0
Per allontanamento
0
P
47
O
Totali
C
A
100 %
Incontri con i servizi
Gli incontri effettuati con i Ser.D e NOA nel 2013 sono stati circa 55.
D
I
Attività culturali e con il
territorio
Le attività ricreative nell’anno 2013 sono state effettuate in misura minore rispetto al 2012 con maggior
concentrazione nei mesi estivi.
Le uscite fatte sono state per di più passeggiate e gite nei luoghi caratteristici del territorio, in montagna, al
lago e in piscina. Abbiamo partecipato alla vendita bonsai per ANLAIDS; abbiamo collaborato ad una festa con
associazione MATO GROSSO; abbiamo partecipato a tornei di pallavolo e calcio con l’oratorio di Cemmo.
Attività con le famiglie
Nel 2013, oltre ai colloqui periodici con le famiglie dei pazienti che lo hanno richiesto, sono stati effettuati due
incontri: uno a marzo e uno a luglio con una quindicina di parenti dei pazienti presenti in comunità. L’intervento
aveva lo scopo di illustrare il programma e le modalità utilizzate in comunità, dare la possibilità di un confronto tra
le famiglie sul tema della dipendenza come malattia.
Attività sanitarie
Il numero indicativo di prestazioni sanitarie e accompagnamenti a visite mediche effettuate nel 2013 si aggira
intorno a 50.
Sintesi del lavoro svolto
e conclusioni finali
Le attività che hanno caratterizzato il programma terapeutico sono stati i gruppi quotidiani di prevenzione alla
ricaduta, di gestione delle emozioni e gruppi di rilassamento. I punti di forza del nostro intervento sono: la
flessibilità e il programma terapeutico individualizzato per ogni paziente; il percorso breve che permette al paziente
di mantenere agganci sul territorio (lavoro, rapporti personali significativi, ecc.) e nello stesso tempo la possibilità
di continuare la cura. I pazienti sono seguiti in un’ottica multidisciplinare dall’educatore, dalla psicoterapeuta e
dallo psichiatra. A ottobre 2013 è rientrata dalla maternità la responsabile ed è stata confermata un’educatrice.
P
O
N
T
E
45
BILANCIO SOCIALE E DI ESERCIZIO 2013
COMUNITà TERAPEUTICA RIABILITATIVA MASCHILE CON MODULO
ALCOL E POLIDIPENDENTI
Profilo generale del
servizio
Comunità terapeutica riabilitativa con Modulo alcol e polidipendenti.
Accreditata per 22 posti : 6 alcol e polidipendenti e 16 terapeutico riabilitativa
Tipologia utenza
Maschi tossicodipendenti e alcolisti, anche in affidamento servizi sociali.
Composizione équipe
1 Responsabile, 4 educatori professionali, 1 educatore per attività lavorative, 1 medico psichiatra, 1 psicoterapeuta,
un infermiere, 1 supervisore. E’ prevista un équipe settimanale educativa e un équipe mensile multidisciplinare.
La supervisione a cadenza quindicinale.
Punti centrali del
programma terapeutico.
Attività educative, gruppi psicoeducativi, attività di laboratorio, uscite sul territorio, riabilitazione sociale,
reinserimento lavorativo, colloqui individuali, riunione generale settimanale, revisioni con temi mirati, confronto di
gruppo settimanale tra gli ospiti.
Gestione e
organizzazione
Ogni utente ha un progetto terapeutico riabilitativo individualizzato con definizione di obiettivi personalizzati,
compatibili con la struttura generale dell’intervento terapeutico della comunità. Il progetto prevede verifiche
periodiche per valutarne l’andamento. Sono presenti gruppi terapeutici e organizzativi gestionali con cadenza
settimanale.
Numero utenti e
conclusione programmi
terapeutici
Nel corso del 2013 sono entrati nella comunità terapeutica di Bessimo per svolgere un programma terapeutico
37 maschi maggiorenni, a cui vanno aggiunti 20 utenti già presenti al 1 gennaio 2013, per un totale di 57 utenti
trattati. La media giornaliera degli utenti presenti è stata di 19, l’età media è stata di 37 anni, l’età mediana di 38
anni, il range di età varia da 18 a 53 anni; questi dati anagrafici sono riferiti alla data di ingresso degli utenti.
Esiti programmi chiusi nel 2013
C
O
M
U
N
I
T
conclusi positivamente
19
54 %
Interrotti
11
31 %
Per arresto
2
6%
Per allontanamento
3
9%
Totali
35
100 %
à
di
B
E
Incontri con i servizi
invianti
Gli incontri con i vari servizi nel corso del 2013 sono stati complessivamente 75, 30 con l’UEPE, 35 con i vari
Ser.D e 10 con i Servizi Tutela Minori.
Attività culturali e con il
territorio
Nell’anno le iniziative sportive e culturali sono state molte; si sono garantite: la partite di pallone ogni quindici
giorni, la palestra due volte al mese, gite in montagna, uscite in piscina, lago, grigliate in pineta, partecipazione
a varie iniziative culturali sul territorio. Abbiamo inoltre aderito all’iniziativa di vendita bonsai in collaborazione con
l’associazione Anlaids, serate culturali, iniziativa teatrale in collaborazione con “Attori per caso” di Artogne, dove
è stato messo in scena lo spettacolo teatrale Peter Pan.
Attività con le famiglie
Gli incontri con le famiglie e figli sono state in totale 50.
Attività sanitarie
48 visite medico di base, 21 esami ematici, 24 visite odontoiatriche, 6 ortopediche, 2 fisiatriche, 12 esami
strumentali, 9 visite agli Infettivi di Brescia ecc.. per un totale complessivo di 145 visite.
Conclusioni e
considerazioni finali
In questo anno trascorso le fatiche non sono di certo mancate, abbiamo lavorato con 21/22 utenti per quasi tutto
il 2013. E’ stata assunta una nuova educatrice a tempo determinato per un anno.
I gruppi, le riunioni generali, le giornate parenti, gli accompagnamenti in tribunale, le molteplici visite sanitarie, gli
incontri tra padri e figli, le innumerevoli attività sul territorio, gli agganci con l’esterno e le attività sportive sono
state portate avanti sempre con coerenza e determinazione. Le situazioni in comunità sono molteplici, diverse,
complesse e difficili da gestire. Ciò che però permette il buon funzionamento della struttura e la costruzione di
Progetti Educativi Individualizzati è la disponibilità e professionalità dell’equipe.
46
S
S
I
M
O
COMUNITA’ TERAPEUTICA RIABILITATIVA FEMMINILE CON MODULO
DI TRATTAMENTO SPECIALISTICO PER PAZIENTI IN COMORBILITA’
PSICHIATRICA
Profilo
generale del servizio
Comunità terapeutica riabilitativa femminile con Modulo di trattamento specialistico per pazienti in comorbilità
psichiatrica. Accreditata per 15 posti: 5 Modulo doppia diagnosi e 10 trattamento terapeutico riabilitativo
Tipologia utenza
Donne tossicodipendenti anche in comorbilità psichiatrica, in affidamento servizi sociali.
Composizione équipe
1 Responsabile, 4 educatori professionali, 2 educatori turnisti, 1 medico psichiatra, 1 supervisore, 1 psicologa e
1 infermiera. E’ prevista un équipe settimanale educativa e un équipe mensile multidisciplinare. La supervisione
a cadenza quindicinale.
Punti centrali del
programma terapeutico
Attività educative, gruppi educativi e gestionali, attività di laboratorio, colloqui individuali con psichiatra, psicologa
ed educatore.
Gestione e
organizzazione
Ogni utente ha un progetto terapeutico e riabilitativo individualizzato con definizione di obiettivi personalizzati,
compatibili con la struttura generale dell’intervento terapeutico della comunità. Il progetto prevede verifiche
periodiche per valutarne l’andamento. La durata del percorso va dai 18 ad un massimo di 36 mesi.
Numero utenti e
conclusione programmi
terapeutici
Nel corso del 2013 sono entrate nella comunità di Adro per svolgere un programma terapeutico 21 donne
adulte: 15 nella comunità terapeutico riabilitativa e 6 nel Modulo per comorbilità psichiatrica. A queste pazienti
si aggiungono le altre 10 già presenti nel servizio (7 sul terapeutico riabilitativo e 3 nel Modulo Accoglienza) alla
data del 1 gennaio 2013, per un totale complessivo di 31 utenti. La media giornaliera complessiva di presenze
delle utenti presenti è stata di 12.
L’età media delle donne presenti nella comunità terapeutico riabilitativa è stata di 36 anni, l’età mediana di 37
anni; mentre nel Modulo di Comorbilità psichiatrica si è avuta un’età media di 42 anni e un’età mediana di 37
anni. Il range di età per tutte e due le tipologie varia da 23 a 50 anni; questi dati anagrafici sono riferiti alla data
di ingresso delle utenti.
Esito programmi chiusi nel 2013
C
O
M
U
N
I
conclusi positivamente
8
43 %
T
Interrotti
9
47 %
à
Per arresto
1
5%
Per allontanamento
1
5%
Totali
19
100 %
Incontri con i servizi
invianti
13 incontri con i Ser.T; 5 accompagnamenti e colloqui c/o altre comunità; 7 incontri con i partners; 53 incontri
con i figli; 10 incontri con il Servizio Sociale per i Minori; 11 incontri con l’UEPE di Brescia; 2 accompagnamenti
a CPS;
3 udienze c/o il TM di Milano e Brescia.
Attività culturali e con il
territorio
50 serate animate da un volontario con tombola a premi; 11 incontri con gli AA; passeggiate domenicali o festive
con i volontari; 3 serate Karaoke; accompagnamenti con volontario a incontri di preghiera nel periodo pasquale;
serate in compagnia dei volontari a cadenza settimanale; accompagnamenti settimanali di un volontario alla
S. Messa; 1 cena sociale con volontari e utenti presso pizzeria; giochi di gruppo; 8 gite fuori porta; 2 serate al
cinema; 7 giornate parenti/amici.
Attività con le famiglie
Incontri gestiti dall’operatrice di riferimento e la responsabile tra l’utente ed i famigliari. Nel 2013: 6 incontri
utente/figli, utente/genitori e utente/marito.
Attività sanitarie
48 visite specialistiche, 16 prelievi e visite agli infettivi; 28 prelievi ematici; 31 esami strumentali; 60 visite medico
di base; 2 interventi chirurgici; 9 accompagnamenti pronto soccorso.
Sintesi lavoro svolto e
conclusioni finali
I primi mesi del 2013 sono stati caratterizzati dal passaggio da pronta accoglienza a comunità terapeutica e
dalla conseguente compresenza delle due realtà, con obiettivi molto diversi l’una dall’altra. Nonostante tutte
le difficoltà incontrate, comprese il cambio di responsabile e la sostituzione di due operatrici per maternità, si è
evidenziata una tenuta piuttosto alta dell’utenza in particolare nel Modulo di doppia diagnosi.
di
A
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BILANCIO SOCIALE E DI ESERCIZIO 2013
COMUNITà TERAPEUTICA RIABILITATIVA FEMMINILE CON MODULO
ALCOL E POLIDIPENDENTI
Profilo generale del
servizio
Comunità terapeutica riabilitativa con Modulo alcol e polidipendenti. Accreditata per 23 posti: 6 alcol e
polidipendenti e 17 per terapeutico riabilitativo
Tipologia utenza
Donne tossicodipendenti e alcoliste anche in affidamento servizi sociali.
Composizione équipe
1 Responsabile, 3 educatori professionali, 2 educatori turnisti 1 educatore per attività lavorative. 1 medico
psichiatra, 1 psicoterapeuta, 1 infermiere, 1 supervisore. E’ prevista un équipe settimanale educativa e un équipe
mensile multidisciplinare. La supervisione a cadenza quindicinale.
Punti centrali del
programma terapeutico.
Attività educative, colloqui individuali, supporto psicologico e psichiatrico, gruppi psico-educativi (biodanza,
prevenzione e trattamento della ricaduta), attività di laboratorio, uscite sul territorio, riabilitazione sociale e
accompagnamento al reinserimento lavorativo, percorsi di formazione e di tirocinio professionalizzante.
Gestione e
organizzazione
Ogni utente ha un progetto educativo e terapeutico individualizzato con definizione di obiettivi personalizzati,
compatibili con la struttura generale dell’intervento terapeutico della comunità. Il progetto prevede verifiche
periodiche per valutarne l’andamento. Sono presenti gruppi terapeutici e organizzativi gestionali con cadenza
settimanale.
Numero utenti e
conclusione programmi
terapeutici
Nel corso del 2013 sono entrate nella comunità di Gottolengo per svolgere un programma terapeutico 30
donne adulte e una minorenne, a cui vanno aggiunte le 23 già presenti al 1 gennaio 2013, si sono trattate
complessivamente 54 pazienti. La media annuale delle presenze giornaliere delle utenti è stata di 19,3, l’età
media è stata di 36 anni, l’età mediana di 36,5, il range di età varia da 16 a 60 anni. Le utenti trattate o in carico
con trattamento in corso al 31 gennaio 2013 e in affidamento UEPE sono state 2. Questi dati anagrafici sono
riferiti alla data di ingresso delle utenti.
Esito programmi chiusi nel 2013
C
O
M
U
N
I
T
à
conclusi positivamente
14
39 %
Interrotti
19
53 %
Per arresto
0
Per allontanamento
3
8%
O
Totali
36
100 %
T
di
G
T
Incontri con i servizi
54 incontri con Ser.D- SMI e NOA, 8 con UEPE, 18 con servizi minori.
Attività culturali e con il
territorio
Gite al lago di Garda, uscite al bowling, partecipazione alle feste del paese di Gottolengo (festa dello sportivo,
festa della patata, festa dell’albero), uscite al cinema, pattinaggio sul ghiaccio, partecipazione a serate zen in
comunità condotte da un esperto, gite al parco acquatico Le vele di San Gervasio, attività di teatro spontaneo
gestite da un gruppo di attori professionisti.
Attività con le famiglie
O
L
E
N
Sono stati realizzati 190 incontri con i familiari, alcuni in struttura altri all’esterno (figli e partner ospiti in altre
comunità).
G
Attività sanitarie
22 accompagnamenti a visite c/o infettivi di Brescia, 154 visite specialistiche, 42 prelievi del sangue.
O
Sintesi del lavoro svolto
e conclusioni finali
Nello scorso anno si è continuata la revisione del programma, ridefinendolo in tre fasi specifiche: fase preliminare
di valutazione, prima e seconda fase. La depandance adiacente alla casa ospita le utenti nella 2° fase di percorso
le quali gestiscono autonomamente telefono, web, farmaci e denaro. E’ stato tolto il periodo di black out per i
contatti dell’utenza e sono stati aggiunti nuovi strumenti educativi, tra cui alcuni test in fase di sperimentazione. Si
é rilevata una costante presenza di percorsi ed esigenze diversificate da parte dell’utenza, chiedendo all’equipe
un intervento mirato su disturbi psichiatrici gravi, disturbi alimentari diagnosticati precedentemente da altri
servizi, dipendenza da alcol, casi di dipendenza cronica da eroina, dipendenza da cocaina. Significativa è stata
l’introduzione di una specifica fase di valutazione che ha permesso all’equipe di acquisire maggiore competenza
relativamente all’analisi dei bisogni e dell’aspetto motivazione al trattamento dell’utenza. L’équipe multidisciplinare
diviene pertanto risorsa maggiormente spendile circa la complessità dei casi in oggetto.
48
COMUNITà TERAPEUTICA SPECIALISTICA PER NUCLEI FAMILIARI
Profilo generale del
servizio
Comunità terapeutica specialistica per nuclei famigliari con 11 posti più minori
Tipologia utenza
Madri e coppie tossicodipendenti e alcoliste con figli, anche in affidamento ai servizi sociali.
Composizione équipe
1 Responsabile, 3 Educatori professionali, 2 Educatori all’infanzia, 2 Educatori part-time. 1 psicoterapeuta,
1 psicologo dell’età evolutiva, 1 supervisore. E’ prevista un’équipe settimanale, un’équipe multidisciplinare a
cadenza mensile. La supervisione dell’equipe ha invece cadenza quindicinale.
Punti centrali del
programma terapeutico
Attività educative, gruppi psicoeducativi, colloqui individuali con l’Educatore di riferimento, colloqui individuali con
l’Educatore all’infanzia di riferimento del minore, colloqui con il Responsabile, psicoterapia individuale, sostegno
psicologico alla genitorialità, test diagnostici, incontri congiunti con i Servizi territorialmente competenti, gruppi
diurni e serali condotti dall’Educatore, attività ludiche e ricreative per adulti e minori, un gruppo di supporto
riguardo la tematica della violenza sulle donne.
Gestione e
organizzazione
Ogni utente ha un progetto terapeutico riabilitativo individualizzato concordato con i servizi invianti e attuato
attraverso la definizione di obiettivi personalizzati, curati dal lavoro dell’equipe multidisciplinare e compatibili con
l’intervento terapeutico della comunità.
Numero utenti e
conclusione programmi
terapeutici
Nel 2013 sono entrati nella comunità di Cividate Camuno 10 donne ed 1 maschio adulto. A questi vanno
aggiunte le altre 11 donne già presenti a gennaio 2013, per un totale di 22 persone adulte trattate.
La media giornaliera degli utenti adulti presenti è stata di 10, l’età media è stata di 31 anni, quella mediana di
29, il range di età 23-40 anni. In questa Comunità specialistica si accolgono anche i minori nel 2013 i minori
inseriti sono stati 10. A questi vanno aggiunti i 10 minori già presenti il 1 gennaio 2013. Il range di età 0-6 anni.
Complessivamente si sono trattati 20 minori.
Programmi chiusi utenti adulti nel 2013
C
O
M
U
N
I
T
à
di
C
I
conclusi positivamente
10
83 %
Interrotti
2
17 %
Per arresto
0
Per allontanamento
0
Totali
12
V
I
D
100 %
A
T
E
Incontri con i servizi
invianti
30 incontri con Ser.D; 35 incontri con Servizi Tutela Minori; 10 incontri con Uepe; 15 incontri/udienze con il
Tribunale per i Minorenni; 5 incontri/udienze con il Tribunale Ordinario; 15 accompagnamenti per valutazioni delle
competenze genitoriali.
C
Attività culturali e con il
territorio
Numerose sono state le attività ludiche con i minori e le madri sul territorio: grest, uscite varie, incontri yoga ecc..
Tutto ciò in aggiunta agli accompagnamenti scolastici quotidiani: nel 2013 scuola materna per 5 minori e scuola
elementare per 1 minore.
M
Attività con le famiglie
Gli incontri in Comunità per gli utenti adulti sono due al mese, giornata genitori e giornata parenti. Gli incontri per
i minori con i padri e le famiglie allargate sono stati numerosissimi.
U
Attività sanitarie
60 visite pediatra di base; 50 visite medico di base; 10 visite Neuropsichiatra infantile; 40 visite CPS di zona; 9
vaccinazioni; 10 visite infettivi; 168 visite specialistiche varie; 30 fisioterapia; 28 esami ematochimici; 46 esami
strumentali vari; 36 accompagnamenti per medicazioni; 2 ricoveri di minori.
O
Sintesi del lavoro svolto
e conclusione finali
Si rileva costantemente una presenza di donne in condizione di comorbilità psichiatrica; a questo proposito
è importante la collaborazione con il CPS che ha in carico la maggior parte delle pazienti. Nel corso del 2013
abbiamo ospitato una donna in detenzione domiciliare; è’ stata inoltre accolta una coppia con figli, all’interno di
uno degli appartamenti interni alla comunità.
A
N
49
BILANCIO SOCIALE E DI ESERCIZIO 2013
COMUNITà TERAPEUTICA SPECIALISTICA PER NUCLEI FAMILIARI
Profilo generale del
servizio
Comunità terapeutica specialistica per coppie e nuclei famigliari con 24 posti più minori
Tipologia utenza
Persone tossicodipendenti e alcoliste con o senza figli, anche in affidamento ai servizi sociali.
Composizione équipe
1 Responsabile, 4 educatori professionali, 2 educatori per minori, 1 operatore attività erogoterapica, 1
psicoterapeuta, 1 psichiatra, 1 supervisore. E’ prevista un équipe settimanale educativa. La supervisione viene
fatta ogni tre settimane.
Punti centrali del
programma terapeutico.
Attività educative, gruppi psicoeducativi, attività di laboratorio, uscite sul territorio, riabilitazione sociale,
reinserimento lavorativo, colloqui individuali
Gestione e
organizzazione
Ogni utente, adulto o minore, ha un progetto educativo e terapeutico individualizzato con definizione di obiettivi
personalizzati, compatibili con la struttura generale dell’intervento terapeutico della comunità. Il progetto prevede
verifiche periodiche per valutarne l’andamento. Sono presenti gruppi terapeutici e organizzativi gestionali con
cadenza settimanale.
Numero utenti e
conclusione programmi
terapeutici
Nel corso del 2013 sono entrati nella comunità terapeutica di Gabbioneta 30 utenti adulti, 15 maschi e 15
femmine. A questi vanno aggiunti i 20 adulti (11 femmine e 9 maschi) già presenti alla data del 1 gennaio 2013,
per un totale di 50 adulti (26 femmine e 24 maschi). La media giornaliera degli utenti adulti presenti è stata di
21; l’età media dei maschi è stata di anni 31 (mediana 33) e quella delle femmine di 30 (mediana 33); il range
di età varia dai 23 ai 49 anni. Tutti i dati riportati sono riferiti al lavoro svolto dal 1 gennaio al 31 dicembre del
2013.Nella comunità specialistica si accolgono anche minori con i genitori e nel 2013 ne sono stati inseriti 6; a
questi vanno aggiunti gli 11 minori già presenti. Il range di età varia da 0 a 5 anni. Complessivamente si sono
trattati 17 minori.
Esiti programmi chiusi nel 2013
conclusi positivamente
10
40 %
Interrotti
15
57 %
Per arresto
0
Per allontanamento
1
3%
Totali
26
100 %
C
O
M
U
N
I
T
à
di
G
A
B
B
I
Incontri con i servizi
invianti
10 incontri con UEPE; 45 incontri con i Ser.T invianti; 30 incontri con il Servizio Minori.
Attività culturali e con il
territorio
Durante l’anno abbiamo fatto varie uscite: cinema, musei, sagre del paese, pattinaggio sul ghiaccio, uscite in
piscina. Siamo andati 9 giorni al mare sull’adriatico (Montenero di Bisaccia).
Attività con le famiglie
Viene svolta una giornata genitori al mese e una giornata parenti al mese.
T
Attività sanitarie
450 visite sanitarie adulti e 250 visite sanitarie minori, sono, inoltre, nati in comunità 3 bimbi.
A
Sintesi del lavoro svolto
e conclusioni finali
In questo anno abbiamo continuato a rivedere il modello teorico del programma terapeutico, con l’attivazione
di nuovi gruppi per ogni fase del progetto educativo. È stato attivato il lavoro di gruppo con i genitori con la
collaborazione di una pedagogista. Nonostante il gruppo utenti abbia subito un radicale cambiamento con l’inizio
dell’anno, lo staff è riuscito a mantenere un buon assetto rispettando i nuovi progetti terapeutici diversi per ogni
utente, di grande aiuto sono le supervisioni che facciamo ogni tre settimane. Lo staff si è trovato a gestire fino a
6 affidati contemporaneamente. Inoltre ci siamo trovati a gestire sempre di più casi di persone provenienti dalla
strada o molto cronicizzate nella loro tossicodipendenza portando sia, da una parte, ad un grosso impegno ed
investimento nei progetti terapeutici, sia ad interfacciarsi sempre più con persone poco motivate ma obbligate
a restare in comunità.
50
O
N
E
COMUNITà TERAPEUTICA SPECIALISTICA PER NUCLEI FAMILIARI
Profilo generale del
servizio
Comunità terapeutica specialistica per coppie e nuclei famigliari accreditata per 24 posti per adulti più minori
Tipologia utenza
Nuclei famigliari tossicodipendenti e alcolisti con o senza figli, anche in affidamento ai servizi sociali.
Composizione équipe
1 Responsabile, 4 educatori professionali, 2 educatori per minori, 1 operatore attività ergoterapica, 1
psicoterapeuta, 1 psichiatra, 1 supervisore. E’ prevista un équipe settimanale educativa. La supervisione è a
cadenza quindicinale.
Punti centrali del
programma terapeutico.
Attività educative, gruppi psicoeducativi, attività di laboratorio, uscite sul territorio, riabilitazione sociale con
particolare attenzione alle attività di gestione pratica della quotidianità in una prospettiva di reinserimento; lavoro
sulla genitorialità con osservazione ed indirizzo delle dinamiche di relazione fra genitori e figli.
Gestione e
organizzazione
Ogni utente, adulto o minore, ha un progetto educativo e terapeutico individualizzato con definizione di obiettivi
personalizzati, compatibili con la struttura generale dell’intervento terapeutico della comunità. Il progetto prevede
verifiche periodiche per valutarne l’andamento. Sono presenti gruppi terapeutici e organizzativi gestionali con
cadenza settimanale.
Numero utenti e
conclusione programmi
terapeutici
Nel corso del 2013 sono entrati nella comunità terapeutica di Pontevico 23 utenti adulti, 11 maschi e 12 femmine.
A questi vanno aggiunti i 23 adulti (12 femmine e 11 maschi) già presenti alla data del 1 gennaio 2013, per un
totale di 46 adulti. La differenza del numero tra maschi e femmine è data dall’abbandono del programma da
parte di alcuni partner e dall’ingresso di alcune donne con figli e senza partner. La media giornaliera degli utenti
adulti presenti è stata di 22; l’età media dei maschi è stata di anni 35 (mediana 33) mentre quella delle femmine di
anni 28 (mediana 33); il range di età varia dai 21 ai 52 anni. Nella comunità specialistica di Pontevico si accolgono
anche minori con i genitori e sono stati inseriti 9 minori. A questi vanno aggiunti gli altri 5 già presenti. Il range di
età varia da 0 a 6 anni. Complessivamente si sono trattati 14 minori.
Programmi svolti e chiusi 2013
C
O
M
U
N
I
T
à
di
conclusi positivamente
7
32 %
Interrotti
10
45 %
Per arresto
0
Per allontanamento
5
23 %
Totali
22
100 %
P
O
N
T
E
Incontri con i servizi
invianti
Numero incontri con Ser.D 31, servizi minori 17, nel 2013 non erano presenti affidati UEPE
Attività culturali e con il
territorio
Uscite di gruppo, gite, partecipazione e manifestazioni, eventi sportivi.
I
Attività con le famiglie
12 Incontri con famiglie, colloqui con famigliari durante gli incontri per la spiegazione del programma e momenti
di mediazione fra le coppie e i loro parenti; per alcuni utenti si sono resi necessari incontri con i figli collocati in
altre strutture o presso famiglie nel numero di 50 incontri.
O
Attività sanitarie
355 Accompagnamenti a visite di adulti, 8 ricoveri di adulti, 75 visite per minori, 2 ricoveri di minori.
Sintesi del lavoro svolto
e conclusioni finali.
La comunità nel tempo ha sviluppato maggiore attenzione nel costruire con le coppie progetti personalizzati.
Queste persone portatrici di bisogni e difficoltà importanti hanno impegnato molto l’équipe, che però ha trovato
le risorse e saputo ridefinirsi anche rivedendo in parte l’approccio educativo e di cura. In questo senso si è
anche realizzato un percorso formativo che accompagnasse l’équipe ad affrontare le difficoltà che si affrontano
nel lavoro di cura. L’utenza che viene inserita nelle comunità è spesso compromessa sia socialmente che
psicologicamente, con casi di utenti che presentavano problematiche di tipo psichiatrico (la comunità ha una
consulenza permanente di uno psichiatra). Intensa è stata la collaborazione con i servizi e istituzioni che hanno
per compito la tutela dei minori. Rimane difficoltoso il reinserimento sociale.
V
C
51
BILANCIO SOCIALE E DI ESERCIZIO 2013
COMUNITà TERAPEUTICA SPECIALISTICA PER NUCLEI FAMILIARI
Profilo generale del
servizio
Comunità terapeutica specialistica per coppie e nuclei famigliari accreditata per 20 posti per adulti più minori
Tipologia utenza
Persone tossicodipendenti e alcoliste con o senza figli, anche in affidamento ai servizi sociali.
Composizione équipe
1 Responsabile, 4 educatori professionali, 1 educatori per minori, 1 operatore attività erogoterapica, 1
collaboratrice part-time, 2 psicoterapeuti, 1 psichiatra, 1 supervisore. E’ prevista un’équipe settimanale educativa,
una supervisione dell’equipe quindicinale ed un’équipe multidisciplinare mensile.
Punti centrali del
programma terapeutico
Attività educative, gruppi psicoeducativi, riunione generale, attività di laboratorio e orticoltura, uscite sul territorio,
riabilitazione sociale, reinserimento, supporto alla genitorialità, colloqui individuali.
Gestione e
organizzazione
Ogni utente, adulto o minore, ha un progetto educativo e terapeutico individualizzato con definizione di obiettivi
personalizzati, compatibili con la struttura generale dell’intervento terapeutico della comunità. Il progetto prevede
verifiche periodiche per valutarne l’andamento. Sono presenti gruppi terapeutici e organizzativi gestionali con
cadenza settimanale
Numero utenti e
conclusione programmi
terapeutici
Nel corso del 2013 sono entrati nella comunità terapeutica di Rogno 26 utenti adulti, 12 maschi e 14 femmine. A
questi vanno aggiunti i 18 adulti 10 femmine e 8 maschi) già presenti alla data del 1 gennaio 2013, per un totale
di 44 adulti. La differenza tra maschi e femmine è data dall’abbandono del programma di coppia da parte di
alcuni uomini e dall’inserimento di donne con figli senza partener. La media giornaliera degli utenti adulti presenti
è stata di 17,6. L’età media dei maschi è stata di anni 32 (mediana 31) quella delle femmine di anni 31 (mediana
32); il range di età è 26-40 anni per i maschi, 18-42 anni per le femmine. Nella comunità specialistica di Rogno
si accolgono anche minori con i genitori e nel 2013 sono stati inseriti 3 minori. A questi vanno aggiunti i 5 minori
già presenti il 1 gennaio 2013. Il range di età varia da 0 a 4 anni. Complessivamente si sono trattati 8 minori.
Esiti programmi chiusi nel 2013
conclusi positivamente
17
68 %
Interrotti
6
24 %
Per arresto
1
4%
O
M
U
N
I
T
à
di
Per allontanamento
1
4%
R
Totali
25
100 %
O
Incontri con i servizi
invianti
34 incontri con Sert, 23 incontri con Servizi Tutela Minori, 6 incontri con UEPE, 14 accompagnamenti in Tribunale;
67 accompagnamenti Sert Lovere.
Attività culturali e con il
territorio
Vacanze al mare in Molise della durata di 10 giorni; varie uscite con finalità ludiche sul territorio; partecipazione a
eventi culturali sul territorio; 9 incontri serate culturali a tema vario condotte da specialisti.
Attività con le famiglie
52 incontri personalizzati e 3 plenari con famiglie, seguite da somministrazione questionario gradimento/utilità.
Attività sanitarie
6 ricoveri ospedalieri; 60 visite dal medico di base; 30 dal pediatra; 36 prelievi; 160 visite specialistiche ed esami
strumentali; una nascita di minore.
Sintesi del lavoro svolto
e conclusioni finali
Durante l’anno si sono continuati a svolgere gli incontri che vedono coinvolti la Comunità di Rogno, la Comunità
di Bessimo, il Servizio Sociale di Base e la Tutela Minori dell’Ambito Alto Sebino Bergamasco, il Ser.D. di Lovere,
il CPS di Lovere, L’U.O.N.P.I.A per definire buone prassi di collaborazione nella prospettiva di sviluppare una rete
che permetta di aiutare in maniera adeguata le persone durante e al termine dei percorsi effettuati.
Il 2013 si è ancora caratterizzato per il notevole turn-over legato alle sostituzioni delle maternità e della malattia
di una nostra operatrice. Ma nonostante questo, siamo riusciti comunque a portare a termine positivamente i
programmi terapeutici. Buoni rapporti di collaborazione con le altre strutture/servizi della Cooperativa di Bessimo
e con i servizi invianti.
52
C
G
N
O
SERVIZI NON RESIDENZIALI E AREA PROGETTAZIONE
AREA PROSSIMITà
PROFILO GENERALE
DEL SERVIZIO
Servizio di riduzione dei rischi e delle patologie correlate alla tossicodipendenza nella città di Brescia
Il Progetto Strada di Brescia ha le seguenti finalità:
- agganciare cittadini tossicodipendenti/alcool dipendenti – italiani e stranieri – al fine di ridurre l’incidenza di
patologie sanitarie nelle persone, in particolare non in contatto con i Servizi preposti alla cura, e indirettamente,
nella popolazione generale attraverso un lavoro socio sanitario di promozione si stili di vita tutelanti.
Finanziato a valere dei fondi Delibera n. IX/3239 del 04/04/02012 progetti sperimentali.
TIPOLOGIA
DELL’UTENZA
Tossicodipendenti Alcooldipendenti attivi
L’utenza TD è caratterizzata come segue:
• Persone tossicodipendenti attivi e policonsumatori
• Persone con problematiche sanitarie complesse;
• Persone tossicodipendenti con problemi psichiatrici;
• Persone in carico e non ai servizi per le tossicodipendenze;
• Persone tossicodipendenti senza fissa dimora
• Persone tossicodipendenti con problemi di giustizia
• Persone tossicodipendenti integrate ( casa e lavoro)
• Immigrati - clandestini e regolari - consumatori di sostanze
In questo anno state contattate 621 persone di cui il 17% è di genere femminile pari a 107 persone – 83% di
sesso maschile pari a 514 persone. In aumento la presenza di stranieri di origine indiana.
Le fasce di età rilevate sono le seguenti:
• n. 0 < 20 anni
• n. 51 persone tra i 20 ed i 29 anni
• n. 70 persone tra i 30 e i 39 anni
• n. 126 persone > 39 e i 49 anni
• n. 88 persone > 49 anni
• n. 291 persone non è nota l’età
PROFESSIONALITA’
ATTIVITA’
P
R
O
G
E
T
T
1 Responsabile
6 Educatori professionali
1 Infermiere Professionale
1 Asa
1 Supervisore
1 Amministrativo
O
Il servizio è suddiviso in tre moduli:
Sede fissa: Via Lupi di Toscana: aperto 4 giorni la settimana- presenza media giornaliera di 60/70 persone
giornaliere- Il lunedì e giovedì è attivo lo spazio infermieristico e il giovedì anche il servizio docce- guardaroba.
Il numero di utenti che in media hanno frequentato l’ambulatorio è stato di oltre 10 persone al giorno. Tale
figura risulta fondamentale all’interno di un servizio di riduzione dei rischi, sia in un ottica di risposta immediata
sia come aggancio dal punto di vista sanitario ( continuare le medicazioni- tutela della salute- gestione della
terapia)
Strada : città di Brescia: uscita il giovedì pomeriggio in coppia due educatori, questo permette di contattare
persone che non accedono al drop-in e di monitorare alcuni luoghi del consumo.
Sosta-re?: Via Orzinuovi 108: aperto tre giorni la settimana, accoglie mediamente 10/12 persone che
richiedono un momento di tregua dalla vita giornaliera di strada. Con la persona si definiscono microobbiettivi che vanno dalla salute alla situazione sociale.
Le principali prestazioni erogate nei tre moduli sono: Colloqui – Counselling - Distribuzione materiale sanitario
- Consulenze sanitarie Infermieristiche e Medicazioni –- Somministrazione test salivare Hiv – Distribuzione
materiale informativo e gruppi Tematici - Invio ai Servizi - Accompagnamento ai servizi - Servizio docce
segretariato sociale, visite in ospedale. Nel mese di gennaio fino a luglio 2013 è stato sperimentata
l’attivazione del trattamento sostituivo presso la sede di Via Lupi di Toscana. Sperimentazione conclusa per
taglio dei finanziamenti.
R
GESTIONE E
ORGANIZZAZIONE
Equipe settimanale, supervisione mensile., collaborazione con la rete dei servizi socio-sanitari –assistenziali:
servizi per i bisogni primari ( mense dormitori),servizi sanitari Medicina del disagio che raccoglie vari servizi
sanitari ( MTS, Infermeria. Medici ), Ospedale in particolare il reparto infettivi, servizi preposti alla cura ( SERT
e SMI) , servizi di secondo livello ( Caritas cittadina- Patronato- Anagrafe, Congrega) Servizi sociali del Comune
di Brescia.
E’ stato attivato un date base per la raccolta dati, ad ogni persona in contatto con gli operatori è stata
somministrata una semi intervista al fine di definire maggiormente la tipologia di utenza e le adeguate
prestazioni da erogare.
CONSIDERAZIONI
FINALI
Il servizio è molto riconosciuto sia dall’utenza che dai servizi della rete, nell’equipe sono presenti esperienze
lavorative diverse ( carcere- servizi a bassa soglia, prostituzione ), presenza costante di volontari, la presenza
della figura dell’infermiere permette di ridurre notevolmente i danni sanitari e diminuire gli accessi al pronto
soccorso e la collaborazione tra due cooperative.
S
T
A
D
A
B
R
E
S
C
I
A
53
BILANCIO SOCIALE E DI ESERCIZIO 2013
PROFILO GENERALE
DEL SERVIZIO
Servizio di riduzione dei rischi e delle patologie correlate alla tossicodipendenza nella città di Bergamo
Il Progetto Strada di Bergamo ha le seguenti finalità:
• Agganciare il più ampio numero di cittadini tossicodipendenti/alcool dipendenti italiani e stranieri al fine di
ridurre l’incidenza delle patologie correlate
• Attivare azioni tese a promuovere la crescita delle opportunità dei singoli relativamente alla cura di sé.
• Tutelare indirettamente la popolazione generale.
TIPOLOGIA
DELL’UTENZA
Tossicodipendenti Alcooldipendenti attivi
L’utenza TD è caratterizzata come segue:
• Persone tossicodipendenti attivi e policonsumatori molti dei quali con precedenti esperienze fallimentari
• Persone con problematiche sanitarie complesse
• Persone tossicodipendenti con problemi psichiatrici
• Persone Immigrati - clandestini e regolari
• Persone alcooliste
• Giovani con dipendenza precoce.
Si conferma un’utenza che vive in situazione di emarginazione, l’età media è superiore ai 43 anni, accedono
difficilmente a programmi terapeutici se non per brevi periodi (nei moduli di accoglienza a bassa soglia delle
comunità) e/o in programmi a doppia diagnosi, l’obbiettivo prioritario risulta essere la tutela della salute.
Complessivamente sono state contattate 420 persone di cui 375 maschi e 45 femmine per un totale di 16816
prestazioni.
PROFESSIONALITA’
ATTIVITA’
1 Coordinatore
4 Eeducatori professionali
2 Infermiere Professionale
1 Supervisore
1 Amministrativo
1 Medico SERT di Bergamo referente bassa soglia.
Il Servizio opera attraverso un “Ambulatorio mobile” ( Camper) messo a disposizione dall’Asl di Bergamo
• il modulo Ambulatorio mobile si muove sul territorio della città di Bergamo, sostando nella zona della
Stazione ferroviaria e sul Piazzale antistante il Sert di Bergamo, in quanto luoghi di aggregazione di
persone tossicodipendenti.
Le principali prestazioni erogate sono: Colloqui, Counselling - Distribuzione materiale sanitario - Consulenze
sanitarie Infermieristiche e Medicazioni, Prelievi ematici test HIV
Distribuzione materiale informativo - Invio ai Servizi - Accompagnamento ai servizi, Gestione di terapie
farmacologiche, somministrazione trattamenti agonisti. A luglio 2013 si è conclusa la storica ed unica esperienza
in Regione Lombardia del trattamento agonista al Camper. Tale scelta condivisa con il Dipartimento Dipendenze
è dovuta sia al cambiamento dei consumi ( più cocaina) sia ad una bassa soglia di accesso al trattamento del
Sert di Bergamo.
Il servizio è stato presente fino alla fine di luglio da lunedì alla domenica ( festività incluse). Dal mese di Agosto
è presente dal lunedì al sabato ( festività escluse)
Luoghi: Piazzale stazione ferroviaria di Bergamo
Piazzale antistante Sert di Bergamo
GESTIONE E
ORGANIZZAZIONE
54
Equipe settimanale con la presenza del medico del SERT
Partecipazione di un educatore alle equipe del SERT per situazioni specifiche, collaborazione con i servizi della
rete. Supervisione mensile.
E’ stato attivato un date base per la raccolta dati, ad ogni persona in contatto con gli operatori è stata
somministrata una semi intervista al fine di definire maggiormente la tipologia di utenza e le adeguate prestazioni
da erogare.
P
R
O
G
E
T
T
O
S
T
R
A
D
A
B
E
R
G
A
M
O
PROFILO GENERALE
DEL SERVIZIO
TIPOLOGIA
DELL’UTENZA
PROFESSIONALITA’
ATTIVITA’
Servizio di prevenzione dei rischi e delle patologie correlate alla tossicodipendenza nella Provincia di CREMONA
Il Progetto Strada di Cremona ha le seguenti finalità:
- agganciare cittadini tossicodipendenti/alcool dipendenti – italiani e stranieri – al fine di ridurre l’incidenza di
patologie sanitarie nelle persone, in particolare non in contatto con i Servizi preposti alla cura, e indirettamente,
nella popolazione generale attraverso un lavoro socio sanitario di promozione di stili di comportamento auto
tutelanti.
Aggancio precoce di soggetti adolescenti/giovani sia direttamente in luoghi di potenziale rischio, sia attraverso
il contatto con le famiglie.
Tossicodipendenti Alcooldipendenti attivi
L’utenza TD è caratterizzata come segue:
Persone tossicodipendenti attivi e policonsumatori molti dei quali con precedenti esperienze fallimentari di
recupero;
Persone con problematiche sanitarie complesse;
Persone tossicodipendenti con problemi psichiatrici;
Persone in carico e non ai servizi per le tossicodipendenze;
Alcolisti “puri”
Immigrati - clandestini e regolari - consumatori di sostanze
Complessivamente sono state contattare 407 persone
L’utenza contattata in eventi notturni sono giovani consumatori nel fine settimana o consumatori saltuari.
Nei 12 eventi concordati con gli organizzatori degli eventi sono state contattate 316 persone. Le sostanze
maggiormente consumante sono: Ketamina - Mdma- Cocaina – Alcool – Cannabis - Anfetamine.
Complessivamente l’utenza contatta è pari a 712 persone di cui: . 520 maschi 72%) -201 femmine (28%) e
1 transessuale, il 91% di origine italiana e il 9% di origine straniera.
Le fasce di età sono le seguenti:
n. 70 persone < 20 anni
n. 250 persone tra i 20 ed i 29 anni
n. 182 persone tra i 30 e i 39 anni
n. 220 persone > 39 anni
1 Responsabile
3 Operatori di Strada
1 Infermiere Professionale
1 Supervisore
Medici Volontari
Avvocati Volontari
Volontari
Le principali prestazioni erogate sono: colloqui – counselling - distribuzione materiale sanitario - consulenze
sanitarie infermieristiche e medicazioni – visite mediche - somministrazione test salivare Hiv – distribuzione
materiale informativo e gruppi tematici - invio ai servizi - accompagnamento ai servizi - servizio docce - servizio
consulenza legale, segretariato sociale, colloqui con famigliari. Partecipazione ai tavoli zonali e al Forum del
terzo settore.
GESTIONE E
ORGANIZZAZIONE
Sede fissa: nella sede fissa opera un’equipe multidisciplinare (educatori, infermiere, medici in convenzione,
avvocati e operatori volontari). La sede è aperta all’utenza 4 giorni nella settimana
Unità di strada: gli educatori operano nel Distretto di Crema in strada 2 volte la settimana.
Interventi nel mondo notturno dei giovani, in eventi musicali considerati a maggior rischio perché luoghi di
consumo ( 12 interventi
equipe settimanale, supervisione mensile, collaborazione con la rete dei servizi socio-sanitari –assistenziali:
servizi per i bisogni primari ( mense dormitori),servizi sanitari ,servizi sociali del Comune di Cremona
E’ stato attivato un date base per la raccolta dati, ad ogni persona in contatto con gli operatori è stata
somministrata una breve intervista al fine di definire maggiormente la tipologia di utenza e le adeguate
prestazioni da erogare.
CONSIDERAZIONI
FINALI
Importante in questo anno la formazione specifica agli interventi nel mondo della notte ( es. rave) considerando
sostanze e usi diversi.
Il servizio è molto riconosciuto sia dall’utenza che dai servizi della rete, a tale proposito il Comune di Cremona
riconoscendo la professionalità d’intervento area prossimità ha coinvolto la cooperativa nella gestione del
progetto Tutor di Condominio.
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BILANCIO SOCIALE E DI ESERCIZIO 2013
PROFILO GENERALE
DEL SERVIZIO
Il Progetto Statale 42 è un Progetto di Prossimità finanziato da DGR n. 6622 del 24/07/12. Il Progetto, iniziato
in data 01 Agosto 2012, si è concluso in data 31 Luglio 2013 e successivamente prorogato al 31/01/14. Il
progetto si pone l’obiettivo di incontrare i giovani nei luoghi del divertimento, per ridurre i rischi dal consumo/
abuso di sostanze. Si articola in due moduli: Contesti del divertimento con la presenza di un mezzo mobile e
sede fissa: spazio consulenziale.
TIPOLOGIA
DELL’UTENZA
L’Unità Mobile Giovani si rivolge prevalentemente ad adolescenti e giovani in contesti di incontro, aggregazione,
divertimento connotati da situazioni di rischio.
Lo spazio consulenziale è rivolto sia ai giovani consumatori che alle loro famiglie.
Nel corso del progetto sono stati contattati 2.310 giovani ed altri 936 sono stati contattati nel semestre di
proroga.
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1 Responsabile , 3 Educatori professionali e 1 Infermiera
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ATTIVITA’
Uscite settimanali: presenza di tre operatori
Prestazioni: counseling, distribuzione di materiale sanitario (preservativi, Kit Nouse, ecc.) , test alcolemico,
distribuzione di materiale informativo, orientamento alla rete dei servizi ed eventuale invio e/o accompagnamento
ai servizi.
Presso lo spazio consulenziale: colloqui, sostegno, orientamento e informazione alla rete dei servizi, invio e/o
accompagnamento alla rete dei servizi.
GESTIONE E
ORGANIZZAZIONE
Le uscite dell’Unità Mobile Giovani vengono concordate in equipe. I criteri relativi alle uscite tengono conto delle
offerte del mercato ovvero di cosa offrono i locali e quali eventi offre il territorio. L’uscita dell’ Unità Mobile Giovani
si concentra prevalentemente nei week end ed ha una cadenza settimanale.
Lo spazio consulenziale viene attivato su richiesta dei giovani o delle loro famiglie ai quali è offerta una ampia
flessibilità in termini di orari.
PROFESSIONALITA’
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CONSIDERAZIONI
FINALI
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All’Unità Mobile Giovani si avvicina un’utenza quasi prettamente italiana, con un 98% di italiani e solo un 2%
di stranieri. Oltre all’alcool che risulta la sostanza più utilizzata (99% dei contattati) si riscontra un consumo di
sostanze psicoattive illegali. Tali sostanze sono una presenza costante nei contesti del divertimento. Il 24,5%
dei contattati dichiara di consumare cannabis, il 3,6 % cocaina, il 3,8% dice di utilizzare mix di sostanze. Il dato
più significativo risulta essere la sottovalutazione dei rischi in quanto la maggior parte dei giovani contattati ha un
approccio alle sostanze poco consapevole dei rischi.
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AREA CARCERE
PROFILO GENERALE
DEL SERVIZIO
TIPOLOGIA
DELL’UTENZA
PROFESSIONALITA’
ATTIVITA’
GESTIONE E
ORGANIZZAZIONE
Progetti attuati nei due istituti penitenziari della Città di Brescia
Finanziamento: Fondi Direzione Carceraria
Detenuti maschi e femmine presenti nella Casa di Reclusione di Verziano
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I progetti prevedono la conduzione di gruppi rivolti a soggetti tossico/alcool dipendenti certificati in carico
all’Unità Operativa del carcere .
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I due progetti intendono favorire percorsi intramurari in continuità terapeutica con l’area trattamentale del
carcere volti a sostenere e stimolare una scelta di cambiamento alle persone tossicodipendenti/alcool
dipendenti Il lavoro in gruppo è teso a consentire al detenuto tossicodipendente di elaborare strategie per vivere
meglio il presente, il qui ed ora della vita carceraria, ed a consentire allo stesso di pensarsi in un futuro senza le
sostanze.
I gruppi di lavoro sono stati differenziati in base ai bisogni ed alle richieste delle persone detenute
tossicodipendenti:
• Gruppi per detenuti intenzionati ad intraprendere un percorso in comunità (in alternativa alla detenzione o
a fine pena)
• Gruppi per detenuti intenzionati ad intraprendere un percorso territoriale (in alternativa alla detenzione o a
fine pena)
• Gruppi per detenuti sul tema della comunicazione (Gruppo Maschile e Gruppo femminile)
• Gruppi di sostegno rivolti a soggetti giovani (non oltre i 25 anni)
• Gruppi di rilassamento per soggetti giovani
• Gruppi di sostegno over 40 (soggetti con ricadute nella tossicodipendenza e recidivi)
• Gruppi tematici per stranieri
Complessivamente hanno partecipato ai gruppi 87 persone detenute. (il percorso gruppale ha avuto una
temporalità di intervento di 6 mesi per anno solare) con richieste di prolungamento che esprimevano sia il
gradimento delle attività da parte del gruppo, sia un concreto bisogno di mantenere aperto uno spazio di
confronto ritenuto utile e valido
PUNTI DI FORZA:
Integrazione con l’equipe dell’Unità Operativa Carcere
Co-conduzione del gruppo: educatore Cooperativa di Bessimo e educatore Unità Operativa Carcere
Indice di gradimento alto da parte dei detenuti
PUNTI DI DEBOLEZZA
Precarietà dei finanziamenti
Progetti con scadenze semestrali.
PROFILO GENERALE
DEL SERVIZIO
TIPOLOGIA
DELL’UTENZA
PROFESSIONALITA’
ATTIVITA’
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Educatore professionale
PROGETTO AGENTE DI RETE
Servizio rivolto a detenuti nelle carceri di Canton Mombello e Verziano - Brescia
Finanziato a Valere sui fondi Legge 8/05 –finanziamento annuale
Detenuti e loro famigliari
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Educatore professionale- Educatore con laurea in giurisprudenza-mediatore culturale
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Le attività si rivolgono sia a persone detenute nelle due carceri presenti nella Città di Brescia, sia a persone in
esecuzione penale esterna. Gli agenti di rete sono in contatto costante con la rete dei servizi formali ed informali
esterni al carcere: SerT, Smi, Associazione Vol.Ca e Associazione Carcere e Territorio, Progetto Strada di
Brescia, il Patronato CGIL, i Servizi Sociali, lo sportello Casa del Comune di Brescia, le cooperative sociali che si
occupano di Housing, reinserimento socio-lavorativo, le comunità terapeutiche per persone tossicodipendenti,
l’anagrafe del Comune di Brescia, l’ufficio stranieri. Gli Agenti di Rete contattano anche i famigliari dei detenuti
per specifiche esigenze interne e rispondendo, per quanto è di loro competenza, alle questioni poste dai
famigliari. Sono punto di riferimento per l’Area Trattamentale rispetto a progetti attivi di Housing Sociale e Borse
Lavoro. Considerando una presenza superiore al 50% di stranieri nella casa circondariale di Canton Mombello
si è ritenuto fondamentale inserire la figura della mediatrice culturale con l’obiettivo di facilitare i rapporti fra
l’istituzione e i detenuti stranieri, soprattutto quelli provenienti dall’area del Magreb. Sono state incontrate oltre
700 persone detenute e 35 persone a fine pena.
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GESTIONE E
ORGANIZZAZIONE
Gli agenti di rete sono presenti nelle due carceri per un monte ore complessivo di 26 ore settimanali e 6 ore
esterne, la mediatrice è presente 4 ore settimanali.
Si è costituita un’equipe che coinvolge gli operatori che a diverso titolo si occupano di persone detenute e
in esecuzione penale esterna al fine di ottimizzare tempi e risorse. Sede degli incontri Associazione Carcere
e Territorio.
CONSIDERAZIONI
FINALI
La presenza dell’agente di rete, e della mediatrice culturale in stretta collaborazione con le diverse figure
professionali risulta essere un punto significativo per i detenuti italiani e stranieri e i loro famigliari in particolare
nel primo periodo della detenzione.
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BILANCIO SOCIALE E DI ESERCIZIO 2013
PROFILO GENERALE
DEL SERVIZIO
TIPOLOGIA
DELL’UTENZA
PROFESSIONALITA’
ATTIVITA’
GESTIONE E
ORGANIZZAZIONE
Progetto di Housing sociale
L’appartamento di Via Corsica 163 a Brescia è rivolto a soggetti italiani e/o stranieri in esecuzione penale
interna/esterna, o a persone al termine dell’esecuzione della pena . La capienza massima è di 5 persone .
Maschi italiani e/o stranieri senza nessun legame famigliare e/o sociale, in situazione di disagio oltre la
detenzione, senza reddito che necessitano di un domicilio per poter accedere alle misure alternativa e di
affiancamento data la loro situazione di disagio.
Educatore professionale
colloquio in carcere per primo contatto con la persona segnalata dagli educatori e/o dall’agenti di rete dei due
istituti penitenziari cittadini e dall’UEPE e inseriti dopo la valutazione del tavolo di regia dei progetti di Housing.
vitto e alloggio
supporto educativo
aiuto nella ricerca dell’abitazione e/o lavoro
monitoraggio del rispetto delle prescrizioni
monitoraggio dell’effettivo mantenimento dei rapporti con i servizi
consolidamento dei rapporti familiari e sociali con modalità, atteggiamenti e stile “sani”;
aiuto nelle incombenze quotidiane in caso di impossibilità di movimento della persona:
Rapporto con i tutti i servizi coinvolti ( UEPE- coop. di lavoro, servizi sociali e sanitari, forze dell’ordine)
Segretariato sociale
Attivazione archivio presso la cooperativa
Partecipazione all’equipe pianeta carcere
Sono state accolte 8 persone: due di origine italiana e 6 di origine straniere. Mediamente l’accoglienza temporale
non supera l’anno, 4 persone hanno concluso positivamente ( non ci sono state recidive), un deceduto per
incidente stradale. Attualmente sono presenti 3 persone e a due persone è stata data la disponibilità.
L’appartamento di via Corsica è inserito in una rete di appartamenti presenti nella Città e Provincia di Brescia,
coordinata da una cabina di regia a cui partecipano i referenti per l’UEPE, i referenti delle diverse realtà coinvolte
e i referenti delle due carceri cittadine. Ogni segnalazione viene valutata e segnalata all’ente dalla cabina di
regia. Fonti di finanziamento Fondazione Cariplo ( scadenza 15 marzo 2014) L.R. 8/05 finanziamento annuale.
Il finanziamento copre le spese relative a vitto alloggio e supporto educativo, la cooperativa partecipa con fondi
propri pari al 20% del costo complessivo della gestione .
A fine di dicembre c’è stato un incontro con la Congrega della Carità Apostolica per l’affidamento alla Cooperativa
di Bessimo di tre appartamenti da destinarsi prioritariamente per l’Housing rivolta alle persone in esecuzione
esterna e/o a fine pena. Il Consiglio di Amministrazione della Cooperativa ha deliberato di approvare tale proposta.
Gli appartamenti sono 3 per un totale di circa 180 mq e una disponibilità alloggiativa di circa 6 / 7 persone.
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AREA PREVENZIONE
PROFILO GENERALE
DEL SERVIZIO
L’obiettivo principale del Servizio Prevenzione è quello di promuovere una dimensione di benessere in ambito
relazionale, affettivo e scolastico e di realizzare interventi di prevenzione e di sensibilizzazione rispetto al
fenomeno del consumo di alcool e di sostanze psicoattive legali e illegali. Il Servizio Prevenzione realizza, in
stretta collaborazione con gli enti preposti (Uffici di Piano, Distretto, Comunità Montana, ASL, Fondazioni, ecc.)
progetti, nati da una lettura condivisa dei bisogni espressi dal territorio e finanziabili con risorse messe a
disposizione da leggi di settore, fondazioni, ecc.
TIPOLOGIA
DELL’UTENZA
Le attività di prevenzione del servizio sono rivolte a studenti delle scuole medie e superiori, insegnanti, genitori,
cittadinanza, ecc.
PROFESSIONALITA’
ATTIVITA’
GESTIONE E
ORGANIZZAZIONE
Coordinatore, Educatori Professionali con titolo o lauree equipollenti.
Il Servizio Prevenzione è stato attivo nel corso del 2013 in diversi istituti sparsi su differenti territori. Al fine
di rispondere in maniera snella e con maggiore prossimità ai bisogni dei vari territori, il Servizio Prevenzione
ha in corso un percorso di formazione/affiancamento di nuovi educatori che fanno riferimento ad altri servizi
(Residenziali e non residenziali) della Cooperativa .Questo ha permesso la realizzazione del Progetto “Parole
Stupefacenti” finanziato dalla “Fondazione Comunità Bresciana” a cui aderiscono 5 Istituti Comprensivi, e
laboratori finanziati dagli Istituti stessi. Sono stati realizzati 45 laboratori per un totale di 951 studenti. Con il
Consorzio Acrobati si collabora nelle realizzazione del progetto Prodigio in Valle Trompia che vede coinvolti 9
istituti scolastici.
Il coordinatore mantiene regolarmente incontri con gli Istituti scolastici, con gli educatori incontri di confronto
e programmazione.
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CONSIDERAZIONI
FINALI
Gli istituti coinvolti esprimono un buon livello di gradimento considerando la partecipazione degli studenti ai
laboratori e la professionalità degli educatori.
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AREA CRONICITà
PROFILO GENERALE
DEL SERVIZIO
TIPOLOGIA
DELL’UTENZA
PROFESSIONALITA’
ATTIVITA’
Progetto sperimentale a carattere residenziale
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Ente titolare Albergo Popolare di Bergamo
Partenrs: Cooperativa di Bessimo - Cooperativa Gasparina - Famiglia Nuova - Cooperativa Emmaus
Progetto Sperimentale ai sensi della Deliberazione N° IX / 3239 del 04/04/2012 “Linee guida per l’attivazione di
sperimentazioni nell’ambito delle politiche di welfare“
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Persone alcol e tossicodipendenti, in carico ai servizi specialistici che presentano situazioni di multiproblematicità sanitaria e sociale, sono privi di una rete primaria di riferimento o di supporto, hanno una
storia caratterizzata da numerosi tentativi terapeutici (ambulatoriali e residenziali) falliti ed evidenziano una
progettualità difficoltosa, con elevate criticità nel reinserimento sociale, abitativo e relazionale. Persone anche in
trattamento sostitutivo e/o farmacologico
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Educatore professionale, educatore, coordinatore , volontario
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Sede dell’intervento due appartamenti nella struttura di Bessimo di Darfo – Via Nazionale, 12. Per un
complessivo di sei persone.
Il progetto prevede la residenzialità in semi autonomia, affiancata da educatori per un complessivo di 16 ore
settimanali. Le attività previste sono: colloqui individuali, colloqui di gruppo rispetto alla convivenza, , rapporti
con i servizi coinvolti gestione del tempo libero, ricerca di lavoro, gestione economica, segretariato sociale,
rapporti con la rete famigliare se presente controlli a sorpresa. Rispetto alla gestione della casa le persone
accolte si auto-organizzazione ( spese, pulizia casa, ) La gestione della terapia sostituiva e/o farmacologica è
gestita direttamente dalla persona. La temporalità di accoglienza non è definita in considerazione della tipologia
delle persone inserite.
GESTIONE E
ORGANIZZAZIONE
Il progetto per le sue caratteristiche ha mantenuto il Tavolo di regia formato dai rappresentati dei diversi
enti per il monitoraggio e per la valutazione degli interventi. Prima dell’inserimento è previsto un colloquio
di conoscenza e la definizione degli obbiettivi con la persona. Si mantengono incontri trimestrali con i servizi
invianti, coinvolgendo dove possibile anche le Assistenti Sociali dei Comuni di residenza.
CONSIDERAZIONI
In questo anno sono stati presenti 9 soggetti , di cui 7 maschi singoli e una coppia. Di queste 9 persone 6
sono attualmente presenti, un soggetto ha interrotto per uso di sostanze, la coppia ha concluso positivamente
trasferendosi in una propria abitazione. Delle persone coinvolte due hanno un lavoro a tempo determinato , una
persona ha attiva una borsa lavoro.
Una criticità emersa è relativa all’aumento di richieste da parte dei servizi ma da indicazioni regionali non è
possibile inserire nuovi soggetti.
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BILANCIO SOCIALE E DI ESERCIZIO 2013
AREA GIOCO D’AZZARDO
PROFILO GENERALE
DEL SERVIZIO
TIPOLOGIA
DELL’UTENZA
PROFESSIONALITA’
Progetto sperimentale a carattere ambulatoriale che prevede la presa in carico di persone con problematiche
di gioco d’azzardo e i loro famigliari
Ente titolare del progetto: A.G.A.
Partners del progetto: Cooperativa di Bessimo, Albergo Popolare, Cooperativa Emmaus.
Progetto Sperimentale ai sensi della Deliberazione N° IX / 3239 del 04/04/2012 “Linee guida per l’attivazione di
sperimentazioni nell’ambito delle politiche di welfare. Con provvedimenti regionali il progetto si è concluderà
nel gennaio 2014. Il provvedimento relativo alla L.R.8/13 “Norme per la prevenzione e il trattamento del
gioco d’azzardo patologico” ha indicato che i servizi per la presenza in carico siano solamente SERT e SMI.
Il progetto si rivolge a persone con problematiche legate al gioco d’azzardo e ai loro famigliari, in quanto
coinvolti nelle problematiche legate al gioco
Educatore professionale, Psicologa psicoterapeuta
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ATTIVITA’
Si è mantenuta l’attività di sensibilizzazione e di informazione sul tema e l’apertura di due sportelli nel territorio
dell’Alto Sebino, e in Val Brembana
In considerazione delle problematiche e delle caratteristiche delle persone le prestazioni sono state a livello
individuale e/o gruppale: colloqui orientativi e motivazionali, gruppi motivazionali, gruppi terapeutici, supporto
psicologico individuale, apertura della cartella di presa in carico, somministrazione di strumenti diagnostici.
Complessivamente sono state accolte n.25 persone con problemi di gioco patologico e n. 5 famigliari. L’età
media delle persone è compresa tra i 40/55 anni, superiore nel genere femminile. Diverse le modalità del gioco
( lotto- gratta e vinci –slot- scommesse sportive) . L’educatore coinvolto ha partecipato al tavolo del trattamento
per il gioco presso il Dipartimento di Bergamo e ad una ricerca quantitativa e qualitativa del fenomeno gioco
d’azzardo nel territorio della Valle Camonica.
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GESTIONE E
ORGANIZZAZIONE
Il primo contatto è telefonico, di solito è il famigliare che chiede informazioni e aiuto. L’educatore ascolta e
accoglie la richiesta, in tempi brevi e in orari flessibili fissa l’incontro con la psicologa. La presa in carico del/della
giocatore prevede una valutazione di gioco patologico da parte di un SERT/SMI.
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CONSIDERAZIONI
FINALI
Il progetto ha intercettato un numero significativo di soggetti, la valutazione da parte dei fruitori del servizio è
stata buona ( è stato somministrato un questionario di valutazione). Buona la collaborazione con alcuni servizi
sia invianti che di presa in carico per altre problematiche. A fine gennaio 2014 si è conclusa formalmente la
sperimentazione, ma di fatto si è concluso la presa in carico delle persone a febbraio 2014. Se il progetto per
la sua organizzazione ( elasticità- territorialità- ventaglio di offerte) ha intercettato persone che non si rivolgono
ai servizi quali SERT/SMI, in quanto percepiti come servizi per la cura da dipendenza da sostanze psico-attive, il
rischio è che questo persone non si rivolgano ai servizi aumentando sentimenti di vuoto per le famiglie stesse.
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ALTRI PROGETTI
PROFILO GENERALE
DEL SERVIZIO
TIPOLOGIA
DELL’UTENZA
PROFESSIONALITA’
ATTIVITA’
Programmi di assistenza ed integrazione ex ART 18 D.lgs 286/98
Programmi di assistenza Art. 13 legge n.228 -11 agosto 2003
Rivolti a soggetti in situazione di sfruttamento
Persone (donne, uomini e transessuali) vittime di tratta a scopo di sfruttamento sessuale che esercitano
prostituzione in strada e “indoor” (appartamento)
Educatore professionale
• attività di aggancio delle potenziali vittime (di tratta e sfruttamento a scopo di prostituzione in strada ed
appartamento);
• Distribuzione di profilattici;
• Distribuzione di beni di confort;
• Distribuzione di materiale informativo;
• Identificazione ed emersione delle vittime;
• Attuazione dei programmi di pronta assistenza residenziali e territoriali;
• Invio e accompagnamenti ai servizi : medicina del disagio, consultorio, accoglienze protette;
• Collaborazione strutturata con la Polizia Locale del Comune di Brescia partner del progetto in particolare
per l’invio delle vittime di sfruttamento sessuale intercettate nelle loro attività investigative e di controllo del
territorio;
• Collaborazione con le forze dell’ordine per segnalazioni di situazioni di sfruttamento.
Le uscite serali sono state complessivamente 42, mediamente gli operatori contattano 30/35 donne in strada
per uscita, sia di origine nigeriana e paesi dell’est. Oltre al lavoro di aggancio e di ascolto, 145 sono stati i
colloqui di cui 69 colloqui mirati prevalentemente a questioni sanitarie ( comportamenti a rischio, tutela della
salute) e legali 29 colloqui mirati ad informazioni sociali. Il lavoro di strada è stato affiancato da una costante
mappatura del territorio, considerando anche nuove zone adiacenti di entrata/uscita dalla città. Due sono
state le rilevazioni degli annunci a pagamento. Gli educatori hanno seguito a livello territoriale tre persone
art.18 e tre persone art. 13 (accoglienza protetta). A novembre in collaborazione con l’Associazione Migranti
è stato attivato un progetto sperimentale di sei mesi con l’obbiettivo di attuare una ricerca per approfondire la
conoscenza delle pratiche sessuali a rischio nei locali notturni attraverso un’osservazione etnografica in grado
di cogliere i percorsi affettivi e sessuali della clientela al fine di valutare strategie informative di prevenzione a
comportamenti sessuali non protetti.
GESTIONE E
ORGANIZZAZIONE
Equipe quindicinale- formazione trimestrale- coordinamento con le equipe regionali ogni quattro mesi.
CONSIDERAZIONI
FINALI
Il progetto attuato nel territorio di Brescia, fa parte di un progetto che coinvolge 9 territori della Regione
Lombardia, questo permette un confronto ed un osservatorio privilegiato sul fenomeno dello sfruttamento.
In questo ultimo anno, è in aumento la presenza di donne in strada provenienti da paesi dell’EST e di donne
cinesi. In calo gli annunci sui giornali in aumento l’utilizzo di internet e/o chat per la “pubblicità” di prestazioni.
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BILANCIO SOCIALE E DI ESERCIZIO 2013
PROFILO GENERALE
DEL SERVIZIO
TIPOLOGIA
DELL’UTENZA
PROFESSIONALITA’
ATTIVITA’
GESTIONE E
ORGANIZZAZIONE
CONSIDERAZIONI
FINALI
62
La titolarità del servizio è in capo al Settore Politiche Sociali del Comune di Cremona e i partners sono le
Cooperative Altana, Fuxia, Iride, Nazareth e la Cooperativa di Bessimo. Il servizio viene svolto da 5 educatori
ciascuno dei quali impegnato per 10 ore complessive su 5 giorni la settimana suddivise in ore sul campo e in
ore in equipe/back office. Tre i condomini interessati dalla sperimentazione (fino a dicembre 2013):
• condominio di Largo Pagliari,13
• condominio di via Divisione Acqui, civici 3a-3b-4a-4b
• condominio ALER di Viale Cambonino, civici 7,9a,9b (gestito da Cooperativa di Bessimo)
Si affronta la questione della qualità dell’abitare nei contesti ERP (Edilizia residenziale Pubblica). Al tutor viene
assegnato un caseggiato (o più caseggiati) e si occupa di tutto ciò che vi accade.
Tutti i condomini abitanti nei contesti condominiali oggetto della sperimentazione
1 Coordinatore (operatore sociale del Comune di cremona)
5 Operatori part-time (educatori professionali) di cui 1 della Cooperativa di Bessimo
In generale il tutor fornisce e riceve informazioni, formula e riceve domande, ascolta, orienta, accompagna,
singoli cittadini e famiglie. Quando ve ne sia la necessità il tutor promuove, organizza e conduce incontri di
gruppo tra i condomini e, se presenti, fornisce supporto a gruppi creati autonomamente dai residenti e alle
iniziative autopromosse. Opera in stretto contatto con i Servizi Sociali del Comune di Cremona e con l’ente
gestore (ALER) attraverso incontri con i singoli operatori e la partecipazione a riunioni periodiche per valutare
l’andamento del lavoro.
Alla Cooperativa di Bessimo e alla Cooperativa Nazareth sono stati assegnati i condomini 7, 9a e 9b del
quartiere Cambonino in Cremona.
Il progetto è iniziato con:
- mappatura del sito
- conoscenza dei nuclei famigliari residenti
- ipotesi di lavoro con i vari condomini
- obiettivi di progetto
- creazione di schede dei nuclei famigliari e relativo aggiornamento
- creazione di schede incontri giornalieri e mensili e relativo
aggiornamento
- riunioni condominiali
- incontri con i servizi
- invio ai servizi
- accompagnamenti ai servizi
- Relazioni semestrali
L’equipe si incontra periodicamente.
Da giugno a dicembre 2013 le persone contattate dal Servizio sono state 130 (teste) e sono avvenuti 348
contatti.
Da giugno 2013, data di attivazione operativa del progetto, al 31 dicembre 2013, il servizio di tutor di condominio
ha effettuato:
- 4 riunioni condominiali.
- Azioni di orientamento/invio ( ai vari enti/servizi, servizio sociale compreso) di cui n.58 orientamenti/invio ad
Aler, n.1 orientamento/invio all’Anmic, n.19 orientamenti/invio al Comune di Cremona e ai Servizi Sociali,
n. 6 orientamenti/invio al SSN, n.1 orientamento/invio alle agenzie interinali, n.4 orientamenti/invio alla
Polizia Municipale, orientamento/invio alla Caritas di Cremona, n. 6 orientamento/invio alla San Vincenzo
(distribuzione pacchi alimentari).
- n. 40 mediazioni dei conflitti.
- Presenza nei condomini due volte a settimana.
- Attività di back office.
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PROFILO GENERALE
DEL SERVIZIO
PROFESSIONALITA’
Tempo PerMEttendo è un progetto sperimentale rivolto ai/alle dipendenti della cooperativa, rientra nel programma
regionale del welfare aziendale e pone particolare attenzione ai:
•
dipendenti con figli minori ai 12 anni
•
dipendenti con a carico famigliari disabili o non autosufficienti
•
dipendenti con figli di età compresa tra i 12/18 anni
Si pone come obbiettivo quello di sviluppare un modello di welfare aziendale e welfare territoriale al fine di
promuovere la conciliazione famiglia e lavoro, attraverso la raccolta dei bisogni dei dipendenti, l’erogazione di
voucher, informazioni e approfondimento sul tema della conciliazione famiglia e lavoro.
Ente titolare Cooperativa CO.Brema.
Enti partners: Cooperativa di Bessimo, Cooperativa il Calabrone, Cooperativa Gaia, Cooperativa Fontana,
Cooperativa Cerro Torre, Asso.coop Brescia.
Referente per la Cooperativa: la responsabile dell’area ricerca e sviluppo .
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ATTIVITA’
A fine dicembre si è conclusa la prima fase del progetto, a tutti i dipendenti presenti è stato erogato il voucher
considerando le diverse specificità. Considerando la territorialità della Cooperativa di Bessimo si sono attivate
varie convenzioni con le cooperative sociali.
Attivazione del sito www.tempopermettendo.bs.it
( elenco fornitori distinto per area geografica- prestazioni- referente)
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GESTIONE E
ORGANIZZAZIONE
Si è mantenuto l’incontro trimestrale di coordinamento tra gli enti aderenti al progetti al fine di monitorare le
fasi del progetto. A dicembre per quanto riguarda la nostra cooperativa il servizio più utilizzato risulta essere lo
studio dentistico.
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PROFILO GENERALE
DEL SERVIZIO
TIPOLOGIA
DELL’UTENZA
PROFESSIONALITA’
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Progetto sperimentale a carattere ambulatoriale
Ente titolare: Consorzio Servizi Dipendenze Bergamo di cui fa parte la Cooperativa di Bessimo.
Progetto Sperimentale ai sensi della Deliberazione N° IX / 3239 del 04/04/2012 “Linee guida per l’attivazione di
sperimentazioni nell’ambito delle politiche di welfare area adolescenti /giovani “
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Minori e giovani vulnerabili o in situazioni di rischio, da consumo di sostanze, e non solo. Genitori, famigliari
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2 psicologi - 1 educatore professionale
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ATTIVITA’
Sede dell’intervento Villa D’Alme e Patronato San Vincenzo a Sorisole.
Apertura di due sportelli di accoglienza rivolta a famigliari, giovani adolescenti.
Prima fase: presentazione del progetto alla rete dei servizi formali ed in formali (incontri - materiale informativo,
articoli sui diversi giornali locali). Formazione in itinere
Seconda fase: Apertura sportello nelle due sedi diverse, attivazione di gruppi tematici, colloqui individuali,
colloqui di coppia.
Complessivamente gli operatori hanno incontrato 123 persone (genitori ed adolescenti).
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GESTIONE E
ORGANIZZAZIONE
Gli sportelli sono aperti due giorni alla settimana, reperibilità telefonica per appuntamenti, elasticità negli orari.
CONSIDERAZIONI
Fondamentale il lavoro di sensibilizzazione e di presentazione del progetto. Sono stati incontrati oltre 50 servizi
formali ed informali.
La presenza nel Consorzio di realtà territoriali conosciute è stato elemento fondamentale per l’inizio di
collaborazioni (es. gli Istituti Scolastici del territorio). Nonostante il progetto sia iniziato a marzo 2013 le richieste
sono state numerose.
C
E
N
T
I
63
BILANCIO SOCIALE E DI ESERCIZIO 2013
ADDICTION CENTER - CENTRO PER LE POLIDIPENDENZE
La gestione del Centro per le polidipendenze di Lacchiarella è affidata a quattro enti organizzati in A.T.S.:
• Cooperativa Lotta contro l’Emarginazione
• Associazione Saman
• Cooperativa Sociale di Bessimo
• Associazione Il Gabbiano
Obiettivi per l’Addiction Center sono:
• offrire risposte specialistiche, individualizzate, rimodulabili e ripetibili che mirino a evitare forme assistenziali
e cronicizzanti, ove possibile.
• fornire una precisa dimensione temporale connessa al chiaro programma di fase prima, dopo, durante.
• fornire percorsi personalizzati nei tempi, nelle offerte specialistiche nella interazione tra servizi ambulatoriali
e residenziali diversi ed ad alta interazione con il sistema relazionale esistente (figli, partner, genitori)
compatibili con contesti lavorativi e di vita “normali”.
• prefigurare per l’Addiction Center una posizione di “centro residenziale come service di sistema”
prioritariamente con i SERT / SMI ed i NOA, ma anche con i percorsi residenziali lunghi ove necessario.
Un bilancio complessivo delle attività dell’Addiction Center per il 2013 può essere definito positivo. Nel grafico qui
sotto viene considerato l’esito del trattamento in relazione alle diverse durate della permanenza in struttura mentre
nella seconda tabella sono rappresentate le persone accolte suddivise per sostanza di abuso primario. Come si
può notare nella terza tabella il 46% dei trattamenti ha un esito considerabile positivo. Infatti tale esito è composto
dal 36% di casi che rientrano nel territorio e dal 10% di casi che vengono trasferiti in altra comunità in quanto
si ritiene necessario un approfondimento del percorso terapeutico o iniziare un percorso di reinserimento socio
lavorativo. Nonostante i ritardi e le lungaggini burocratiche con il Comune di Lacchiarella è stato possibile dare
avvio e concludere i lavori di ampliamento previsti. Tali lavori hanno permesso la ristrutturazione del terzo piano
e l’aggiunta di altri 3 posti, con una completa copertura dei costi da parte della struttura visti gli ampi risparmi
previsti nel portare all’interno le attività di preparazione dei pasti che porterà ad un risparmio di circa 3/4 mila euro
al mese. Risparmio che dovrebbe portare anche senza nuove integrazione di budget ( che comunque ci
auspichiamo ) alla copertura dei lavori con 6 anni di attività.
Grafico 8:
Utenza tipica per esito e trattamento
64
Tabella 2:
genere e 1° sostanza
Alcol
F
M
Totali
5
10
15
2
2
8
76
84
THC
Cocaina
Eroina
9
24
33
totali
22
112
134
TIROCINI DI ORIENTAMENTO
Durante l’anno 2013 sono stati realizzati 14 stage, 4 Borse lavoro , stipulate 13 nuove convenzioni: 11 con le ditte
private , 02 con le Cooperative Sociali.
Nessun utente ha interrotto lo stage in corso. Dal gennaio 2014 è in vigore la nuova normativa regionale che
regolamenta gli stage.
INTERVENTI A CARATTERE PSICOLOGICO
Nel corso del 2013 le prestazioni a carattere psicologico, psichiatrico medico ed infermieristico sono state fornite
alle comunità terapeutiche e ai servizi di riduzione del danno da 31 professionisti in qualità di psicologi, psichiatri,
medici, psicoterapeuti e pedagogisti a prestazione professionale. Questi professionisti sono le Dott.sse Ivana
Amighetti, Elisabetta Bianchi, Sandra Bianchi, Isabella Codignola, Renata Polonioli, Ester Manera, Eleonora Medici,
Nico Divincenzo, Basso Pasquale, Cristiano Marchese, Ernesto Crovato, Davide Fenini, Nodari Alessandra, Leoni
Elena, Casilli Licia, Savio Greta, Altrocchi Alessia, Sanfratello Adelmo, Gari Simone, Maruzzi Anna, Buila Gian Paolo,
Guarisco Luigi, Pellegrini Cristina , Sala Cinzia e Sacchelli Chiara. Le diverse prestazioni effettuate hanno cercato di
perseguire i seguenti principi generali:
• raggiungere la totalità delle persone che entrano in contatto con le nostre strutture residenziali;
• risultare sempre più integrabili con le attività quotidiane presenti nelle nostre Comunità;
• essere quantificabili, verificabili ed essere riportate all’interno delle Cartelle Personali.
In tutte le nostre comunità terapeutiche è previsto l’intervento dello psicologo nei seguenti ambiti:
• supervisione quindicinale/ mensile agli staff;
65
BILANCIO SOCIALE E DI ESERCIZIO 2013
• attività rivolte agli utenti (colloqui di valutazione, colloqui di supporto, gruppi di sostegno psicologico)
• attività rivolte ai bambini
In alcune comunità è previsto l’intervento dello psichiatra che interviene nei seguenti ambiti:
• monitoraggio della terapia farmacologica
• consulenza e formazione all’equipe
• valutazione
Nel corso del 2013 si è collaborato con Koinon continuando la sperimentazione, avviata nel 2010, con l’equipe di
professionisti, predisposta e formata alla supervisione per le Cooperative.
ANALISI DEI FATTORI RILEVANTI PER IL CONSEGUIMENTO
DEGLI OBIETTIVI, DISTINGUENDO TRA I FATTORI SOTTO
IL CONTROLLO DELLA COOPERATIVA DI BESSIMO E I
FATTORI CHE NON LO SONO
Riteniamo che i fattori rilevanti per il conseguimento degli obiettivi della Cooperativa di Bessimo possano essere i
seguenti:
1. la presenza di utenti in comunità;
2. i progetti realizzati grazie a finanziamenti pubblici e privati;
3. le lavorazioni realizzate dei laboratori ergo terapici delle nostre comunità;
4. il costo del personale;
5. altri costi;
6. il costo di avviamento di nuovi servizi.
In relazione alla presenza di utenti in comunità la Cooperativa di Bessimo attraverso il servizio Accoglienza mantiene
monitorato a cadenza settimanale tali presenze, oltre a promuovere presso i servizi invianti i percorsi educativi delle
comunità. Dal 2008 la Regione Lombardia ha stabilito un sistema con budget assegnati alle singole comunità
per gli utenti: questo aspetto andrà tenuto monitorato, per rispettare i contratti con le rispettive ASL e mantenere
comunque alto il numero di persone residenti in Lombardia che chiedono di essere accolte ma anche attraverso
l’inserimento di utenti extralombardi. In merito a tale tema si è continuato a diversificare l’offerta residenziale ma
anche a sperimentare nuove forme di presa in carico o di servizi dedicati al tema dipendenze ma anche all’area
carcere. Se sul fattore budget la competenza spetta ai decisori politici regionali verso i quali è continuo il nostro
impegno e dialogo attraverso i diversi organismi di rappresentanza, sul fattore qualità del servizio di accoglienza e
di cura offerto e sul gradimento, è nostro costante impegno cercare di garantire il miglioramento continuo di ciò che
facciamo.
In relazione ai progetti la Cooperativa di Bessimo ha individuato un ruolo specifico che si occupa di presidiare tale
settore, di stendere e presentare le diverse domande, ma i finanziamenti e le assegnazioni non sono sotto il controllo
della Cooperativa.
In relazione alle lavorazioni conto terzi la Cooperativa di Bessimo, pur avendo un ruolo specifico, soffre le stesse
difficoltà del mercato del lavoro, che rende sempre più difficoltoso reperire nuove commesse a prezzi che garantiscano
un margine di profitto. Proprio per contrastare tali difficoltà e credendo che la dimensione lavoro sia fondamentale
all’interno dei percorsi di recupero, nel corso dell’anno abbiano iniziato a sviluppare nuove attività di lavoro non
solo conto terzi ma attraverso investimenti sul tema lavanderia per divise da lavoro e confezioni di abiti da lavoro
sociosanitari oltre che su altri temi che vedranno la luce nel corso del nuovo anno.
In relazione al costo del personale la Cooperativa può controllare tale voce di spesa mantenendo le piante
organiche definite per ogni servizio. Le assunzioni sono sempre giustificate da esigenze di servizio e coperte
economicamente.
In relazione ad altri costi la Cooperativa può controllare e monitorare periodicamente gli scostamenti tra il budget
previsionale e consuntivo, vi sono poi tutta una serie di limiti di spesa che permettono un costante controllo degli
acquisti sia a livello locale che a livello centrale. Oltre a ciò nel corso dell’anno è stato sperimentato uno strumento
di monitoraggio delle principali voci di spesa a diretta responsabilità dei singoli coordinatori, attraverso il quale sia
66
possibile monitorare trimestralmente i costi e confrontare tra i diversi servizi alcuni costi standard.
In relazione al costo di avviamento di nuovi servizi questi vengono attivati solo dopo un attento studio di fattibilità
relativo anche alla parte economica e vengono monitorati in modo scrupoloso nei primi anni dall’avvio. Il sistema dei
budget per ogni centro di ricavo permette il controllo di questa voce di spesa.
VALUTAZIONE, CON INDICATORI DI QUALITÀ E QUANTITÀ,
DEI RISULTATI CONSEGUITI
Le valutazioni relative ai risultati dell’intervento sugli utenti sono state inserite nei capitoli “Numero e tipologia dei
beneficiari diretti e indiretti delle attività svolte” e “Riassunto delle principali attività”.
La valutazione dei risultati è stata realizzata a seconda dei casi dal Presidente, dal Consiglio di Amministrazione, dal
Responsabile Assicurazione Qualità e dai diretti responsabili degli interventi descritti nel bilancio sociale.
VALUTAZIONE ESPRESSA DAGLI UTENTI DI COMUNITA’
L’indagine, che ha coinvolto 206 utenti di 13 comunità terapeutiche (126 maschi e 80 femmine), è stata realizzata
dopo avere adeguatamente formato un operatore della comunità terapeutica alla somministrazione.
La spiegazione, la somministrazione ed il successivo ritiro dei questionari sono stati realizzati da un educatore della
comunità terapeutica senza la presenza di altri operatori.
La valutazione delle diverse voci con valori da 1 a 6 ha permesso di leggere le risposte attraverso la seguente scala:
Del tutto carente, Molto carente, Insufficiente, Sufficiente, Buono, Ottimo.
Come da indicazioni del Consiglio di Amministrazione, i dati sono stati elaborati con la media ponderata, tenendo
conto delle singole valutazioni nella scala da 1 a 6. Si è inoltre tenuto conto anche della moda (il valore che compare
più frequentemente per ogni risposta).
Per questo motivo i risultati attuali sono paragonabili solo con i questionari a partire dal 2009.
Le ispezioni al Sistema Qualità da parte di SGS hanno confermato l’accuratezza della rilevazione della soddisfazione
di utenti e operatori, e l’attenzione concreta verso le insoddisfazioni, che aprendo delle Non Conformità danno luogo
a interventi di approfondimento e dove possibile a dei Piani di Miglioramento, come prevede la norma ISO 9001.
Le osservazioni poste dagli utenti nelle domande aperte (a cui hanno risposto 168 utenti su 206, pari all’82% del
campione) denotano un interesse molto elevato per i contenuti della rilevazione.
La sezione “Servizi assistenziali offerti” è risultata soddisfacente, con un apprezzamento particolare per le capacità
e competenze degli operatori.
La sezione “Vita comunitaria” è risultata soddisfacente, ritenendo in particolare buono il servizio mensa.
La valutazione complessiva espressa direttamente dagli utenti è stata soddisfacente, con un valore di 4,48 (32
insufficienze complessive, 66 voti sufficiente, 66 buono e 39 ottimo).
Il giudizio medio globale che si ottiene dalle risposte è soddisfacente con un valore di 4,48, leggermente inferiore a
quello rilevato nel 2012, che risultava soddisfacente con un valore di 4,50.
Nella media delle comunità terapeutiche nessuna voce ha ottenuto avuto un giudizio insufficiente, ma due comunità
su 13 hanno ricevuto una valutazione insufficiente.
Ogni comunità terapeutica ha ricevuto i risultati dell’indagine, forniti anche al Resp. dei Servizi Residenziali.
VALUTAZIONE ESPRESSA DAGLI STAFF DELLE
COMUNITA’
La somministrazione avviene in comunità, due mesi prima della verifica annuale calendarizzata con il Presidente e
con il Responsabile dei Servizi Residenziali (dato che nel corso della stessa si utilizzano i risultati emersi) chiedendo
all’operatore incaricato dal Resp. di Comunità e formato dal Resp. Assicurazione Qualità di somministrare i
questionari durante una riunione di staff con la presenza di tutta l’equipe, fatto salvo la possibilità per ogni operatore
di consegnare il questionario in bianco.
La valutazione delle diverse voci con valori da 1 a 6 ha permesso di leggere le risposte attraverso la seguente scala:
67
BILANCIO SOCIALE E DI ESERCIZIO 2013
Del tutto carente, Molto carente, Insufficiente, Soddisfacente, Buono, Ottimo.
Le numerose osservazioni scritte dagli interessati nelle domande aperte (Problemi o criticità riscontrati nel tuo lavoro
/ spunti, idee e/o suggerimenti per migliorare il tuo lavoro) denotano un elevato interesse per i contenuti della
rilevazione.
I dati sono stati utilizzati sia per l’analisi dei risultati complessivi che per l’analisi della soddisfazione del singolo
staff.
Si analizza qui il dato di soddisfazione nel suo complesso sulle 13 comunità terapeutiche della Cooperativa di Bessimo,
oltre a quella di Malonno. Non si tiene conto in questa sezione dei risultati emersi dai questionari somministrati ai
servizi diversi non residenziali, che vengono comunque utilizzati per le verifiche annuali degli stessi.
Hanno partecipato all’indagine 83 operatori in servizio e sono pervenuti 80 questionari compilati, pari al 96% dei
presenti alla rilevazione.
La sezione “Organizzazione del lavoro” è risultata soddisfacente con un punteggio di 4,3, ritenendo soddisfacenti il
sistema di turnazione, la permanenza notturna in comunità, la presenza nella fascia serale e nel fine settimana, la
gestione delle emergenze per l’assenza di più colleghi e la distribuzione dei carichi di lavoro.
La sezione “Staff e supporti all’intervento” è risultata soddisfacente con 4,6, ritenendo buoni la comunicazione e
collaborazione nello staff e la supervisione allo staff.
La sezione “Capacità e competenze del responsabile” è risultata buona (valore 4,9), ritenendo buoni il coordinamento
dello staff, l’ascolto degli operatori, l’innovazione, il coinvolgimento dello staff verso obiettivi comuni, la capacità
di leggere i bisogni e proporre interventi adeguati, la conoscenza dell’organizzazione e delle linee guida della
Cooperativa di Bessimo e le competenze relative all’intervento educativo.
La sezione “Organizzazione della Cooperativa” è risultata soddisfacente con un punteggio di 4,2, ritenendo
in particolare buona l’utilità del Mansionario e del Sistema Qualità, soddisfacenti la la partecipazione alle scelte
della Cooperativa, la retribuzione, la formazione ricevuta, la conoscenza degli organismi e dell’organizzazione, la
conoscenza delle altre nostre comunità e servizi, la collaborazione con le comunità da parte del Servizio Accoglienza
e delle altre comunità, la collaborazione con le comunità da parte della sede amministrativa, la conoscenza del
Mansionario e del Sistema Qualità.
La sezione “Intervento educativo” è stata valutata buona con 4,7, ritenendo in particolare buoni il servizio educativo,
l’attenzione agli utenti, l’ambiente e il servizio mensa. Soddisfacente l’integrazione della comunità col territorio.
La valutazione complessiva espressa direttamente dagli operatori è stata soddisfacente con 4,4, come pure il
giudizio medio globale che si ottiene dalle risposte, leggermente superiore a quello rilevato nel 2012, che risultava
soddisfacente con un valore di 4,2.
SISTEMA QUALITA’
Nel marzo 2008 la Cooperativa di Bessimo ha ottenuto la certificazione di qualità da parte di SGS Italia S.p.A.,
in base alla norma UNI EN ISO 9001 edizione 2008 settore EA 38F (assistenza sociale) in relazione agli interventi
realizzati dalla Cooperativa di Bessimo nelle 11 comunità terapeutiche di Adro (BS), Bessimo di Rogno (BG), Capo
di Ponte (BS), Cividate Camuno (BS), Gabbioneta Binanuova (CR), Gottolengo (BS), Manerbio (BS), Paitone (BS),
Pontevico (BS), Pudiano di Orzinuovi (BS) e Rogno (BG).
Le attività previste dal Sistema Qualità mirano essenzialmente ad ottenere:
• la costante soddisfazione dell’utente, del servizio inviante e degli operatori
• l’ottimizzazione e miglioramento del servizio offerto
• la ricerca continua dell’efficienza ed efficacia della propria struttura organizzativa.
Ad ogni operatore dello staff sono assegnate alcune mansioni gestionali, oggetto di verifica periodica nel corso delle
visite ispettive. Tali mansioni sono elencate nel modulo M0705-3 “Referenti interni”, esposto nell’ufficio operatori di
ogni comunità terapeutica.
Per il corretto svolgimento di tali mansioni gli operatori fanno riferimento ai documenti del Sistema Qualità (presenti
in ogni sede certificata in un apposito faldone) e ad un Mansionario online a cui si accede dal sito www.bessimo.it
tramite password.
Tutte le attività relative al sistema Qualità sono coordinate da Guido Bertelli (Responsabile Assicurazione Qualità e
Sistema Informativo), affiancato nelle verifiche da altri due auditor interni (Daniele Dassa ed Elisa Zambelli), con il
68
coinvolgimento attivo degli staff di tutte le nostre comunità.
Durante l’anno sono state riviste le Carte dei Servizi di molte comunità terapeutiche ed aggiornate molte procedure
sulla base delle esigenze emerse. Sono inoltre state realizzate dal Resp. Assicurazione Qualità Guido Bertelli
complessivamente 14 verifiche ispettive (affiancato dagli auditor interni Elisa Zambelli per 3 verifiche e Daniele Dassa
per 4 verifiche) che hanno toccato tutte le comunità terapeutiche certificate almeno una volta l’anno relativamente
a 64 aspetti organizzativi e gestionali: in questo senso va osservato che la valutazione media di tutte le tredici
comunità terapeutiche è più che buona (90 punti su 100), con punteggi da 74 a 95. Il sistema di verifiche periodiche
delle comunità terapeutiche e dei servizi, realizzate dal Presidente affiancato dal Responsabili dei Servizi Residenziali
o dalla Responsabile dei Servizi Non Residenziali, permette inoltre la definizione di obiettivi periodici per lo sviluppo
della politica della Qualità nelle singole sedi. Anche nel corso del 2013 sono stati realizzati numerosi incontri con il
Resp. Accoglienza, la Resp. della Comunità di Malonno e gli staff delle due nuove comunità terapeutiche di Cremona
e Fara Olivana, finalizzati all’inserimento dei quattro servizi nel sistema Qualità, come stabilito dal CdA.
Il Sistema Qualità è presentato sul nostro sito internet www.bessimo.it alla pagina relativa.
FORME DI COINVOLGIMENTO DEI LAVORATORI E DEI
BENEFICIARI DELLE ATTIVITÀ
Sia i lavoratori in servizio nelle comunità che gli utenti delle stesse vengono coinvolti in una indagine annuale che
rileva il grado di soddisfazione, riportata nel capitolo C, “Valutazione dei risultati conseguiti” di questa sezione.
FORMAZIONE DEL PERSONALE
Le attività formative realizzate nel 2013 sono da ricondurre in parte a corsi di formazione previsti nel piano formativo
rivolti ai nostri dipendenti, in parte alla partecipazione a convegni e congressi che nel corso dell’anno ci sono stati
proposti e ai quali abbiamo aderito.
La formazione, è stata ancora una volta un grande impegno per la nostra Cooperativa e per tutti i servizi, ma
sarà la concreta dimostrazione di voler investire sulle risorse umane per mantenere i nostri servizi adeguatamente
aggiornati.
La formazione iniziata nel corso dell’anno si è differenziata in:
• percorsi mirati per le equipe su temi specifici quali: l’impostazione dei gruppi terapeutici, il gruppo come
strumento di lavoro, revisione del progetto educativo, analisi e revisione organizzativa della comunità, tecniche
per il lavoro di équipe per minori;
• formazione sul tema sicurezza;
• corsi aspiranti soci;
• corsi propedeutici.
Nel corso del 2013 è continuata la collaborazione con la Cooperativa Koinon in merito alle attività formative a
favore dei nostri dipendenti. Alcuni progetti con Foncoop hanno permesso la copertura finanziaria di alcuni corsi di
formazione.
69
BILANCIO SOCIALE E DI ESERCIZIO 2013
Nella tabella che segue è possibile vedere tutte le iniziative formative alle quali abbiamo partecipato, la durata in ore
dell’attività e il numero di persone che vi hanno partecipato.
Corso
Ore
Partecipanti
Addestramento per compilazione PEI 2013
4
5
Addestramento per implementazione Qualità 2013
16
6
Addetto antincendio attività basso rischio 2013
4
2
Addetto antincendio attività medio rischio 2013
8
4
Adolescenza comportamenti a rischio e prevenzione
6
1
Affiancamento al responsabile comunità di Fara ‘13
12
1
Affiancamento cda’13
10
5
Affiancamento coordinamento di direzione
20
5
Affiancamento responsabile Bes ‘13
13
1
Affiancamento responsabile comunità Man’13
20
1
Affiancamento responsabile comunità Pai ‘13
30
1
Affiancamento responsabile comunità Pudiano ‘13
8
1
Aggiornamento primo soccorso gruppo B ‘13
4
3
Analisi e revisione organizzazione ctà Pontevico ‘ 13
57
9
Aspetti legali utenti inseriti ctà terapeutica I
4
4
Aspetti legali utenti inseriti ctà terapeutica II
4
13
Bandi e doti regionali e provinciali
4
15
6
Caratteristiche della nuova utenza di Paitone’13
42
Comunità e carcere, riscriviamo nuove relazioni 13
6
7
Condivisione degli obiettivi del servizio’ 13
25
8
Corso apprendista impiegati I
40
1
Corso apprendista operatori I
40
1
Corso aspiranti soci prima edizione ‘13
8
8
Corso aspiranti soci seconda edizione ‘13
8
6
3
Corso auditor per sistema qualità
16
Corso carrellisti ‘13
4
1
Corso formazione contabilità ‘13
2
17
Corso preposti ‘13
8
4
Corso propedeutico 1 prima parte I’13
7
17
Corso propedeutico 1 seconda parte I’13
3
13
Corso tutor apprendisti ‘13
12
2
Costruire politiche sulle dipendenze ‘13
7
6
Dentro e fuori la notte
7
1
Dinamiche relazionali all’interno dell’équipe ‘13
5
4
Droghe. Cambiare si può…si deve! ‘13
6
3
Drugs and the city, summer school 2013
15
3
Formazione équipe prevenzione
6
8
102
1
Formazione sulle problematiche psichiatriche ‘13
2
3
Housing first: una possibile risposta
3
1
Formazione sul fund raising
70
Corso
Ore
Partecipanti
Il gioco d’azzardo patologico
7
3
Il gruppo come strumento di intervento educativo
36
13
Il gruppo come strumento di lavoro ‘13
16
10
Il male che si nasconde dentro di noi ‘13
6
1
Il minore come risorsa nei servizi di tutela ‘13
16
9
ISSE: focus di approfondimento su temi critici
5
2
La busta paga e i contratti di lavoro
16
1
La comunicazione tra gli operatori e con gli utenti
10
6
La costruzione e il consolidamento dell’ équipe
10
6
La famiglia fragile ela complessità del lavoro sociale
7
3
La gestione delle risorse umane I ‘13
20
1
La gestione delle situazioni d’emergenza
10
7
La protezione giuridica nelle strutture per le dipendenze
2
1
La resp. dell’educatore nell’esecuzione dei decreti
9
1
La Scuolina 6
10
1
L’accoglienza ai tempi della crisi.
6
3
Lavorare nella notte
6
4
Politiche e interventi di contrasto all’esclusione
3
3
Povertà:impegni per strategie comuni
4
3
Problematiche psichiatriche nelle comunità ‘13
8
13
Strada facendo: tra riduzione e cambiamento
2
13
Tecniche per il lavoro di equipe per minori II ‘13
27
6
UN CERTAIN REGARD. CONSUMATORI E APPROCCIO RDD ‘13
11
3
Verso quale alternativa? ‘ 13
4
1
Verso un modello nazionale delle comunità terapeutica
5
2
FUNDRAISING E COMUNICAZIONE
Il Fundraising
Nel 2010 l’assemblea dei soci votava il fundraising come punto primario del nuovo piano triennale; nel 2013 il CdA
dava l’incarico al Sig. Stefano Rizzi di realizzare un piano strategico di fundraising (presentato a marzo 2014).
L’obiettivo principale rimane quello di creare una cultura di fundraising tra tutti i soci e i dipendenti della Cooperativa
di Bessimo. Tutto ciò si traduce nella capacità e nella volontà di costruire relazioni dentro e fuori la cooperativa per
far conoscere e condividere il nostro importante lavoro a favore di persone con problemi di dipendenza da sostanze
legali ed illegali.
I benefici di quello che facciamo non ricadono solo sui diretti interessati, ma sulla comunità intera. Se i cittadini
“stanno meglio” ne beneficia la qualità della vita dell’intera comunità! E questo è un messaggio importante da
comunicare sia all’interno che all’esterno; un messaggio che crea relazioni e che valorizza il nostro impegno nel
sociale.
In questo modo si costruiscono relazioni forti e proficue, basate sulla fiducia; relazioni e fiducia sono le solide
fondamenta del fundraising.
Nel 2013 la macchina del fundraising ha mosso i suoi primi passi, non senza difficoltà ma ci siamo mossi. Rimane
ancora molto da fare, ma credo che sia importante per me e per tutti noi iniziare a valorizzare quello che si è fatto
in questo primo anno di attività; può essere tanto o poco, ma è qualcosa! E una volta che parte “qualcosa” in
cooperativa di Bessimo è destinato a crescere e a rafforzarsi, come insegna la storia della nostra cooperativa.
Ecco le attività del primo anno di fundraising (2013):
71
BILANCIO SOCIALE E DI ESERCIZIO 2013
Abbiamo iniziato a parlare di fundraising in cooperativa;
Il CdA ha dato la delega ad una persona (Rizzi) per sviluppare questa attività e quella della comunicazione;
Abbiamo attivato un percorso di formazione;
Abbiamo creato il primo gruppo di fundraisng;
Abbiamo incontrato i responsabili dei servizi e dei progetti
Nel marzo 2013 abbiamo attivato la prima campagna del 5x1000 con lo slogan “Metti il tuo 5x1000 in
Comunità”;
 Abbiamo attivato la prima campagna istituzionale di fundraising “Sostieni la Bessimo”, iniziata nel periodo di
Natale.
Rimane da attivare un database del fundraising.


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

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La campagna di raccolta fondi Sostieni la Bessimo è composta da 4 progetti:
1. “Corti e cortili” per adeguare e attrezzare gli spazi esterni della comunità di Gabbioneta che ospita famiglie
con bambini e della ct di Paitone
2. “SOStenibilità energetica” per rinnovare e adeguare l’impianto solare-termico di Gottolengo.
3. “LAVORO e reinserimento sociale” per migliorare i nostri laboratori e garantire la continuità delle attività
ergoterapiche nelle diverse comunità.
4. “Valori e benessere”. L’obiettivo del progetto è quello di supportare i bambini, i ragazzi e gli adulti delle
nostre comunità, nella ricerca di interessi sani e nel trovare o ri-trovare i valori della vita e dello stare insieme,
attraverso percorsi culturali, scolastici e attività ludico-sportive. Tutte componenti essenziali per un corretto
sviluppo psico-fisico di bambini e adolescenti, oltre a facilitare i rapporti sociali e rafforzare la volontà.
La campagna “Sostieni la Bessimo”, peraltro ancora in corso, ha visto la realizzazione di volantini ad hoc, di un
Mailing natalizio e soprattutto l’attivazione del Regalo di Natale solidale.
I risultati ottenuti mostrano le grandi potenzialità della cooperativa, ma anche la necessità di costruire e consolidare
le relazioni con l’esterno. In totale sono stati raccolti 5.635,00€ da destinare ai 4 progetti sopra esposti.
La campagna prevede anche una lotteria che si sta ultimando proprio in questi giorni.
La comunicazione
Nel paragrafo precedente abbiamo visto che il fundraising si basa su relazioni di condivisione e di fiducia. Pertanto
la comunicazione è un elemento strategico del fundraising stesso.
I canali di comunicazione sono moltissimi: tra amici, tra colleghi, il sito web, il marchio, ecc. Ogni volta che noi tutti
facciamo interventi o commentiamo interventi al nostro interno o con persone esterne, facciamo comunicazione. In
cooperativa tutti comunichiamo, ma proprio per questo è necessario che la persona che si occupa di fundraising
coordini la comunicazione ufficiale.
La comunicazione si distingue in istituzionale, servizi e fundraising. In particolare:
 Comunicazione istituzionale è il biglietto da visita della cooperativa con tutte le sue attività, “quando la
cooperativa si rivolge al mondo”. Quindi alle Istituzioni e associazioni del territorio (Comuni, associazioni di
genitori, ecc.), alla popolazione in generale e con chiunque si entri relazione. Si tratta di una comunicazione
sintetica, quasi per “titoli”, che rimanda gli approfondimenti al sito web o ad un eventuale incontro.
 Comunicazione ai servizi mi riferisco soprattutto ai servizi invianti che invece hanno bisogno di alcuni
approfondimenti sulle tipologie dei nostri servizi.
 Comunicazione fundraising è naturalmente tutta la comunicazione messa in campo con le campagne di
raccolta fondi e comprende anche eventuali eventi organizzati ad hoc.
Gli strumenti della comunicazione possono essere raggruppati in tre macro categorie:
1. Online quindi tutto ciò che ha a che fare con internet, tv e radio; sito web, social network, youtube, trasmissioni
televisive, ecc.
2. Offline quindi tutto ciò che non è in rete: volantini, locandine, striscioni, roll up, ecc.
3. Eventi che possono avere obiettivi di comunicazione e/o di fundraising (cercando volontari, raccolta
fondi…)
72
Qualsiasi sia lo strumento deve sempre esserci:
 Il logo della cooperativa
 Il nostro sito web e i nostri profili sui social network (facebook, ecc.)
 L’indirizzo e i contatti telefonici
 Uno spazio con i riferimenti per le donazioni
All’inizio del 2013 la cooperativa aveva la presenza di ben 3 diversi loghi realizzati negli anni 80-90. Per questo
motivo ho proposto al CdA di rivedere e di definire un nuovo logo in una versione graficamente più attuale, realizzato
utilizzando il sito Starbytes.
E’ stato poi rivisto anche il sito web, dandogli un’immagine e una forma più attuale; sono stati creati spazi dedicati al
fundraising e uno spazio alle news della cooperativa. Inoltre è stata migliorata la ricerca di informazioni.
Sempre nel 2013 abbiamo attivato il profilo facebook “Cooperativa di Bessimo onlus”, gestito dal referente del
fundraising con l’obiettivo di dare informazioni in merito agli eventi, di far conoscere le attività dei servizi, di mantenere
un dialogo con la popolazione e con i servizi. Il profilo facebook ha raggiunto il suo apice in occasione della festa di
compleanno di Don Redento.
Per l’anno 2014 verrà messo in cantiere la realizzazione di tutta la comunicazione offline (materiale informativo
cartaceo).
STRATEGIE DI MEDIO LUNGO TERMINE E SINTESI DEI
PIANI FUTURI
Nell’aprile 2011 l’Assemblea Soci stabiliva un piano triennale di sviluppo e miglioramento per la Cooperativa di
Bessimo, di cui si riportano dei seguito soltanto i dieci punti prioritari, che insieme agli altri costituiscono la linea di
indirizzo per tutto il mandato del Consiglio di Amministrazione in carica fino al maggio 2014.
Si elencano di seguito i 10 punti considerati prioritari:
1) Diversificazione dei servizi e dei clienti e attività di raccolta fondi
2) Revisione del modello retributivo premiale e di inquadramento
3) Studio di fattibilità per la nascita di una Cooperativa di tipo B
4) Nuovi servizi per gli utenti
5) Servizio Psicologico interno alla cooperativa
6) Servizio di Reinserimento,
7) Rapporto tra il Consiglio di Amministrazione e i responsabili delle quattro aree
8) Estensione del Sistema Qualità
9) Struttura per accogliere minori
10) Valutare il lavoro dei diversi servizi o dei diversi ruoli
In relazione allo studio di fattibilità per la cooperativa di tipo B la Commissione “Prospettive attività ergoterapica”
riteneva opportuno che la Cooperativa di Bessimo (di tipo A) potesse aprire una sezione di tipo B in cui potessero
confluire utenti svantaggiati almeno per il 30% del personale di tale sezione, ma i consulenti legali di Confcooperative
ritenevano tale strada non percorribile.
In relazione alla realizzazione di una comunità alloggio per minori il CdA stante le attuali condizioni di mercato ed il
piano strategico in via di realizzazione con Sodalitas il CdA non riteneva fattibile realizzare una comunità di questo
tipo.
DONAZIONI
Ogni anno in maggio e in novembre il Consiglio di Amministrazione eroga alcune donazioni a favore di enti no
profit.
Nel 2013 sono stati donati 1.500 € per il disastro delle Filippine per il tramite della Caritas e 2.500 € a favore del
Banco Alimentare.
73
BILANCIO SOCIALE E DI ESERCIZIO 2013
ALTRE INFORMAZIONI
SICUREZZA
La Cooperativa ha al suo interno il Responsabile del Servizio e Protezione ed il Rappresentante dei Lavoratori per
la Sicurezza e realizza annualmente tutte le disposizioni di legge come previsto dal Decreto Legislativo n. 81 del 9
aprile 2008.
SEZ. D
ESAME SITUAZIONE FINANZIARIA
In osservanza della normativa vigente, si forniscono di seguito le informazioni di natura finanziaria, economica e
patrimoniale ritenute maggiormente significative per la nostra realtà cooperativa e più fedelmente rappresentative
delle nostre performances aziendali, ai fini di un’analisi retrospettiva della situazione della società e dell’andamento e
del risultato della gestione, e con lo scopo di consentire una migliore comprensione e intelligibilità del bilancio.
Le informazioni comprendono:
• stato patrimoniale e conto economico riclassificati e comparati;
• indicatori di risultato di carattere finanziario, economico e patrimoniale( i c.d. indicatori di risultato finanziari);
• indicatori di carattere non finanziario
Scopo della cooperativa, come noto a tutti, è quello di prestare servizi di carattere socio-sanitario, socioassistenziale
ed educativo, orientati in via prioritaria alla risposta ai bisogni di soggetti tossicodipendenti o che si trovino comunque
in condizioni di difficoltà. La cooperativa esercita le attività descritte senza scopo di lucro, ponendosi come finalità il
perseguimento dell’interesse generale della comunità alla promozione umana e all’integrazione sociale dei cittadini. Il
relativo scopo mutualistico consiste nella prestazione di servizi offrendo occasioni di lavoro ai soci, tendenzialmente
a condizioni economiche e qualitative migliori rispetto a quanto il mercato del lavoro, con riferimento al settore di
appartenenza, è in grado di offrire. E’ chiaro come tali aspetti, inerenti i caratteri mutualistici interni ed esterni, si
riflettano in modo sensibile sui risultati di gestione e, quindi, sulle evidenze fornite dagli indicatori in esame. Di ciò
si tenga conto ai fini della comparazione dei dati forniti con quelli sinteticamente ricavabili dai tradizionali indici di
equilibrio finanziario, patrimoniale ed economico, applicabili alla generalità delle imprese non mutualistiche. Conto
economico riclassificato a valore della produzione e valore aggiunto:
CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO A VALORE DELLA
PRODUZIONE A VALORE AGGIUNTO
CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO
Per il dettaglio delle classi di valori reddituale, si rimanda al conto economico allegato
74
STATO PATRIMONIALE RICLASSIFICATO
Sintesi investimenti effettuati nel 2013
NATURA INVESTIMENTI
ACQUISTI ANNO 2013
IMMOBILI
66.132,24
IMPIANTI GENERICI
29.474,00
ATTREZZATURE
17.135,80
MOBILI E ARREDI
0
MACCHINE UFF. ELETTR
5817
AUTOMEZZI
68.290,04
MEZZI INTERNI DI TRASPORTO
MIGLIORIE
0,00
1.600,00
COSTRUZIONI LEGGERE
0
IMPIANTO FOTOVOLTAICO
TOTALE INVESTIMENTI
8.700,00
197.149,08
Sintesi dei debiti di finanziamento contratti e di quelli
rimborsati nell’esercizio
Accensione nuovi mutui
Rimborsi mutui
58.000
195.922,14
75
BILANCIO SOCIALE E DI ESERCIZIO 2013
Riepilogativa della dinamica monetaria dell’esercizio 2013
Liquidità immediate al 01/1/13
Importi in Euro
CGM Finance SCS Scheda int 129
145.019,38
CGM Finance SCS Scheda int 616
1.225,72
Cassa e Banche
345.695,04
Totale Liquidità immediate al 01/1/13
491.940,14
Investimenti anno 2013
immobili
66.132,24
impianti specifici
0,00
impianti generici
29.474,00
attrezzature
17.135,80
mobili e arredi
0,00
macchine ufficio
5.817,00
mezzi int. Trasporto
0,00
automezzi
68.290,04
Migliorie beni di terzi
1.600,00
Impianto fotovoltaico
8.700,00
Totale uscite per investimenti
-197.149,08
Totale entrate per disinvestimenti
95,00
Totale entrate per accensione di mutui
58.000,00
Totale uscite per rimborsi mutui
-195.922,14
Liquidità netta generata dalla gestione caratteristica
730.620,33
Totale variazione liquidità anno 2013
395.644,11
Liquidità immediate al 31/12/13
CGM Finance SCS Scheda int 129
446.594,05
CGM Finance SCS Scheda int 616
1.207,37
Cassa e Banche
439.782,83
Totale Liquidità immediate al 31/12/13
887.584,25
a) Analisi delle entrate e dei proventi, con indicazione del
rispetto del requisito di cui all’art. 2, comma 3 del decreto
legislativo 24 marzo 2006, n.
Per quanto riguarda l’analisi delle entrate e dei proventi, l’analisi congiunta della dinamica monetaria e del conto
economico riclassificato consento di affermare che:
• la gestione caratteristica ha creato un flusso di liquidità netta pari a 730.620,33 euro;
• che i corrispettivi da attività assistenziali rappresentano 88,74% del valore della produzione;
76
b) Analisi delle uscite e degli oneri
Con riferimento alle uscite e agli oneri, esaminando congiuntamente la dinamica monetaria e il conto economico
riclassificato si possono formulare le seguenti considerazioni.
• Il rimborso progressivo dei debiti di finanziamento ha determinato uscite monetarie pari ad euro
195.922,14;
• La società ha investito 197.149,08 euro in immobilizzazioni tecniche di varia natura.
• Per quanto riguarda gli oneri sostenuti dalla cooperativa, la riclassificazione del conto economico distingue i costi riconducibili dalla gestione caratteristica da quelli finanziari, straordinari e tributari. I costi della gestione
caratteristica sono distinti in costi esterni e in costi interni, facendo riferimento questi ultimi al costo del lavoro
e agli ammortamenti e accantonamenti.
c) Indicazione di come le spese sostenute hanno
supportato gli obiettivi chiave dell’ente
La riclassificazione del conto economico a valore della produzione e a valore aggiunto consente di apprezzare
l’attività della Cooperativa non solo in termini di produzione, ma anche nella sua funzione peculiare di distribuzione
della ricchezza. In particolare, dalla lettura attenta del conto economico riclassificato emerge che:
• la cooperativa ha creato valore aggiunto (rispetto ai fattori produttivi esterni utilizzati) pari a circa 4.751.557 euro;
• che detto valore aggiunto è stato destinato per circa euro 3.928.844 al sostenimento dei costi del
personale;
• che parte del valore aggiunto è stato destinato, per circa 424.718 euro a remunerare – attraverso le quote di
ammortamento - i fattori produttivi strutturali della cooperativa;
• che circa 14.490 euro sono stati destinati agli enti finanziatori;
• che circa 29.772 euro sono riconducibili all’Erario.
E’ pertanto evidente che parte preponderante del valore aggiunto creato dall’attività della Cooperativa è destinato
alle retribuzioni dei soci e dei dipendenti e ai correlati oneri contributivi e previdenziali.
d) Analisi dei fondi, distinguendo fra fondi disponibili, fondi
vincolati e fondi di dotazione
Per quanto riguarda il patrimonio netto della cooperativa al 31/12/13, si veda il seguente prospetto.
Capitale sociale
292.050
Riserva legale indivisibile
2.451.515
Riserva contr. c/ cap
952.614
Riserva contr. 162/90
386.744
Versamento c/ soci Jeremie
270
Risultato esercizio in corso
220.206
Totale mezzi propri
4.303.399
Tanto il capitale sociale quanto le riserve sono vincolati alla gestione della cooperativa e non possono essere
distribuite ai soci.
77
BILANCIO SOCIALE E DI ESERCIZIO 2013
e) Costi relativi alla raccolta di fondi, entrate conseguite
e percentuale di tali entrate utilizzata per coprire i costi
dell’attività di raccolta fondi
Costi sostenuti per la raccolta fondi
3.751
Donazioni e liberalità
5.480
% di entrate utilizzate per coprire i costi
68%
f) Analisi degli investimenti effettuati, delle modalità di
finanziamento ed indicazione di come questi investimenti
sono funzionali al conseguimento degli obiettivi dell’ente.
Per quanto riguarda gli investimenti effettuati, si veda la tabella che segue:
NATURA INVESTIMENTI
ACQUISTI ANNO 2011
ACQUISTI ANNO 2012
IMMOBILI
941.622,69
150.615,94
66.132,24
IMPIANTI GENERICI
230.404,03
14.713,66
29.474,00
ATTREZZATURE
5.714,12
52.244,43
17.135,80
MOBILI E ARREDI
3.640,00
3.055,37
0,00
MACCHINE UFF. ELETTR
3.226,79
3.374,87
5.817,00
AUTOMEZZI
39.561,40
2.300,00
68.290,04
MEZZI INTERNI DI TRASPORTO
3.850,00
44.710,15
0,00
MIGLIORIE
10.078,93
10.714,00
1.600,00
0
0
0,00
COSTRUZIONI LEGGERE
IMPIANTO FOTOVOLTAICO
TOTALE INVESTIMENTI
ACQUISTI ANNO 2013
51.000,00
65.731,00
8.700,00
1.289.097,96
347.459,42
197.149,08
Dal dettaglio della tabella emergono:
• investimenti in immobili pari a 66.132,24 per l’installazione di pannelli per il solare termico presso la Comunità
di Gottolengo, la ristrutturazione e l’adeguamento di locali per l’attività di lavanderia presso la Comunità di
Gabbioneta, il rifacimento del tetto e dell’impianto elettrico della Comunità di Paitone e la posa di serramenti
presso la Comunità di Manerbio.
• Investimenti per impianti generici pari a 29.474,00 per la sostituzione della centrale termica della Comunità
di Gabbioneta, l’adeguamento dell’impianto di riscaldamento della Comunità di Cremona e l’acquisto di due
centralini officeservice.
• Investimenti per automezzi pari a 68.290,04 per l’acquisto di n. 3 autovetture, 1 furgone 9 posti ed un Iveco
Daily per trasporto merci.
• altri investimenti funzionali alle attività assistenziali o al funzionamento della Cooperativa.
Detti investimenti sono stati finanziati mediante la liquidità generata dalla gestione caratteristica.
78
CONSIDERAZIONI FINALI
Le considerazioni di cui ai capitoli precedenti valgano anche ai fini di quanto richiesto dall’art. 2545 del codice civile
e dall’art. 2 della L. 59/92, in merito all’obbligo di esposizione dei criteri seguiti nella gestione per il conseguimento
degli scopi statutari, in conformità con il carattere mutualistico della società.
In merito ai criteri di ammissione dei nuovi soci, ai sensi dell’art. 2528, ultimo comma, del Codice Civile, come modificato per effetto delle disposizioni di cui al D.Lgs. n. 6/2003, si segnala che nel corso dell’esercizio il Consiglio di
Amministrazione, nell’ambito delle determinazioni assunte con riguardo all’ammissione dei nuovi soci, ha operato
secondo criteri non discriminatori, coerenti con lo scopo mutualistico e l’attività economica svolta dalla cooperativa, previa verifica da un lato dell’esistenza, in capo all’aspirante socio, dei requisiti previsti dallo statuto sociale e
dall’altro della concreta possibilità di instaurare un valido rapporto mutualistico, anche in relazione alle condizioni
soggettive del richiedente.
Passando alla parte tecnica della presente relazione sulla gestione, ai sensi delle disposizioni previste dall’Art. 2428
del Codice civile, si precisa quanto segue:
> in relazione agli investimenti effettuati nel corso del 2013 si segnalano gli interventi in corso sul comparto immobiliare, inerenti ad opere di ristrutturazione ed ammodernamento, nonché dell’ installazione di pannelli per il
solare termico presso la Comunità di Gottolengo. Inoltre si è proceduto alla la ristrutturazione e all’adeguamento
di alcuni locali presso la Comunità di Gabbioneta ed all’acquisto di attrezzature necessarie a svolgere l’attività di
lavanderia. Gli interventi innanzi descritti sono stati sottoposti alla procedura di ammortamento. L’esercizio è
stato infine interessato, oltre che dal consueto rinnovamento del parco automezzi della cooperativa, dall’operazione di eliminazione di cespiti ormai obsoleti e ritenuti non più funzionali all’attività della cooperativa. Gli ulteriori
investimenti si spiegano nella politica di continuo adeguamento delle strutture alle esigenze operative e gestionali
della cooperativa. L’esposizione dettagliata degli investimenti operati nel corso dell’esercizio viene fornita nell’ambito
delle tabelle allegate alla nota integrativa.
> Con riferimento ai principali rischi e incertezze cui l’impresa è esposta, in relazione all’attività svolta dalla cooperativa, all’organizzazione operativa della stessa, tenuto conto del settore di mercato in cui opera, a parere del Consiglio
di Amministrazione non vi sono particolari rischi od incertezze meritevoli di segnalazione nell’ambito della presente
relazione, ad eccezione degli aspetti già riportati nel paragrafo “FATTORI DI RISCHIO” del bilancio sociale.
> Dal punto di vista dell’organizzazione interna, il Consiglio ritiene che i processi aziendali rispondano a criteri di
efficacia ed efficienza; ritiene inoltre che le risorse umane a disposizione siano adeguate rispetto alle esigenze operative della società.
79
BILANCIO SOCIALE E DI ESERCIZIO 2013
> A giudizio del Consiglio di Amministrazione, infine, il modello societario, di tipo mutualistico, che caratterizza il
nostro modo di fare impresa, favorendo l’instaurarsi di validi rapporti di tipo sociale ed economico, contribuisce a
superare talune delle incertezze che, spesso, contraddistinguono il libero mercato.
> Con riferimento alle informazioni attinenti all’ambiente, si segnala che la cooperativa ha da sempre operato nel
rispetto delle specifiche disposizioni previste in materia, in relazione al settore merceologico di appartenenza, nel costante obiettivo di limitare al massimo l’impatto dell’attività svolta sull’ambiente, in termini di consumi, di produzione
e di gestione di rifiuti. Con riferimento ai consumi, va segnalata, in particolare, l’attenzione che la cooperativa ripone
verso fonti di energia alternativa, attraverso il ricorso all’utilizzo di pannelli solari e, in generale, ad impianti volti al
risparmio energetico. E’ per altro da considerare l’attività effettivamente svolta dalla cooperativa
– erogazione di servizio residenziale per soggetti tossicodipendenti, attività oggettivamente caratterizzata da un
basso impatto ambientale.
> la Cooperativa non detiene e non ha mai detenuto azioni proprie od azioni o quote di società controllanti;
> con riferimento alle attività di ricerca e di sviluppo, va segnalato l’impegno della nuova figura responsabile di tale
ambito.
> tra le partecipazioni non sono comprese partecipazioni di controllo o collegamento;
> la cooperativa non utilizza strumenti finanziari.
> Per quanto riguarda l’evoluzione prevedibile della gestione, l’esercizio 2014 si prefigura in pareggio dal punto di
vista economico e finanziario.
La differenza tra costi e ricavi infine evidenzia un utile di esercizio di € 220.206,01, dopo che si è provveduto ad
imputare la somma complessiva di € 100.000 quale proposta di ristorno mutualistico ai soci lavoratori, in base ai
criteri esposti nell’ambito della relazione sulla gestione.
Inviatiamo i Sigg. Soci pertanto ad approvare il bilancio sottoposto, unitamente alla relativa proposta di ristorno mutualistico come indicato in precedenza, proponendo nel contempo di destinare l’utile di esercizio come segue:
- la quota obbligatoria ex Legge 59/92 e cioè il 3% al fondo mutualistico istituito dalla norma stessa (€ 6.606,18);
- la parte residua (€ 213.599,83) al fondo di riserva legale indivisibile ex art. 12 Legge 904/77.
80
IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
BILANCIO DI ESERCIZIO
al 31.12.2013
35° ESERCIZIO
81
BILANCIO SOCIALE E DI ESERCIZIO 2013
Stato Patrimoniale
ATTIVITA’
2013
2012
1) VERSO SOCI PER CAPITALE SOTT. E NON VERSATO
-
-
TOTALE A
-
-
A) CREDITI VERSO SOCI PER VERSAMENTI ANCORA DOVUTI
B) IMMOBILIZZAZIONI:
I) IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI:
1) COSTI DI IMPIANTO E DI AMPLIAMENTO
-
-
2) COSTI DI RICERCA, DI SVILUPPO E DI PUBBLICITA’
-
-
3) DIRITTI BREVETTO E DIRITTI DI UTILIZZ. OPERE INGEGNO
a) software
4) CONCESSIONI, LICENZE, MARCHI E DIRITTI SIMILI
5) AVVIAMENTO
6) IMMOBILIZZAZIONI IN CORSO E ACCONTI
7) ALTRE
a) migliorie su immobili non di proprietà
b) altri costi pluriennali
TOTALE I
8.607
4.541
8.607
4.541
-
-
100.510
106.785
-
-
152.588
164.653
123.547
140.113
29.041
24.540
261.705
275.979
II) IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI:
1) TERRENI E FABBRICATI
4.164.659
4.262.910
2) IMPIANTI E MACCHINARIO
439.834
496.021
3) ATTREZZATURE INDUSTRIALI E COMMERCIALI
84.432
92.706
4) ALTRI BENI
140.725
124.544
12.330
12.668
a) macchine elettrocontabili ed Edp
b) arredamenti comunità
12.973
21.053
c) automezzi
111.887
86.058
3.535
4.765
d) mezzi di trasporto interno
5) IMMOBILIZZAZIONI IN CORSO E ACCONTI
-
-
4.829.650
4.976.181
184.534
173.509
184.534
173.509
16.560
19.370
16.560
19.370
-
-
3) ALTRI TITOLI
-
-
4) AZIONI PROPRIE
-
-
TOTALE III
201.094
192.879
TOTALE B
5.292.449
5.445.039
TOTALE II
III) IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE:
1) PARTECIPAZIONI
d) partecipazioni in altre imprese
2) CREDITI
d) verso altri per depositi cauzionali
f) prestito sociale
82
ATTIVITA’
2013
2012
C) ATTIVO CIRCOLANTE:
I) RIMANENZE:
1) MATERIE PRIME, SUSSIDIARIE E DI CONSUMO
9.603
7.989
2) PRODOTTI IN CORSO DI LAVORAZIONE E SEMILAVORATI
-
-
3) LAVORI IN CORSO SU ORDINAZIONE
-
-
4) PRODOTTI FINITI E MERCI
-
-
5) ACCONTI
-
-
9.603
7.989
1.317.054
1.310.240
A) crediti verso clienti
1.286.078
1.075.093
B) fatture da emettere
30.976
235.147
2) VERSO IMPRESE CONTROLLATE
-
-
3) VERSO IMPRESE COLLEGATE
-
-
4) VERSO CONTROLLANTI
-
-
4 bis) CREDITI TRIBUTARI
TOTALE I
II) CREDITI
1) VERSO CLIENTI
42.023
76.497
a) esigibili entro l'esercizio successivo
7.043
41.517
b) esigibili oltre l'esercizio successivo
34.980
34.980
-
-
4 ter) IMPOSTE ANTICIPATE
5) VERSO ALTRI
58.639
295.844
A) fornitori c/anticipi
3.388
5.488
B) crediti v/Istituti previdenziali
2.342
1.830
C) crediti vari
3.872
2.634
D) rimborsi Inail
7.735
7.735
E) crediti v/altre cooperative esigibili oltre l'esercizio successivo
-
-
41.302
278.157
1.417.716
1.682.581
1) PARTECIPAZIONI IN IMPRESE CONTROLLATE
-
-
2) PARTECIPAZIONI IN IMPRESE COLLEGATE
-
-
3) ALTRE PARTECIPAZIONI
-
-
4) AZIONI PROPRIE
-
-
5) ALTRI TITOLI
-
-
F) crediti v/enti pubblici per contributi da ricevere
TOTALE II
III ATTIVITA’ FINANZIARIE CHE NON COSTITUISCONO IMMOBILIZZAZIONI:
A) titoli di stato
TOTALE III
-
-
-
-
IV) DISPONIBILITà LIQUIDE:
1) DEPOSITI BANCARI E POSTALI
875.342
487.606
A) depositi CGM
447.801
146.245
B) depositi bancari e postali
427.541
341.361
-
-
3) DENARO E VALORI DI CASSA
12.242
4.335
TOTALE IV
887.584
491.941
TOTALE C
2.314.903
2.182.511
2) ASSEGNI
83
BILANCIO SOCIALE E DI ESERCIZIO 2013
ATTIVITA’
2013
2012
-
-
56.912
65.970
-
-
56.912
65.970
7.664.264
7.693.520
2013
2012
D) RATEI E RISCONTI ATTIVI:
1) RATEI ATTIVI
2) RISCONTI ATTIVI
3) DISAGGIO SU PRESTITI
TOTALE D
TOTALE ATTIVITà
PASSIVITà
A) PATRIMONIO NETTO:
I) CAPITALE SOCIALE
292.050
296.790
II) RISERVA DA SOVRAPPREZZO DELLE AZIONI
-
-
III) RISERVE DI RIVALUTAZIONE
-
-
2.451.515
2.600.426
-
-
IV) RISERVA LEGALE
V) RISERVE STATUTARIE
VI) RISERVA PER AZIONI PROPRIE IN PORTAFOGLIO
-
-
1.339.629
1.339.630
1) riserva contributi in conto capitale ante 1993
952.614
952.614
2) riserva contributi L. 162/90, indivisibile L. 904/77
386.744
386.744
271
272
VII) ALTRE RISERVE DISTINTAMENTE INDICATE
3) altre riserve
VIII) UTILI (PERDITE) PORTATI A NUOVO
IX) UTILE (PERDITA) DELL’ESERCIZIO
TOTALE A
-
-
220.206
- 148.911
4.303.400
4.087.935
-
-
B) FONDI PER RISCHI E ONERI:
1) PER TRATTAMENTO DI QUIESCENZA E OBBLIGHI SIMILI
2) PER IMPOSTE, ANCHE DIFFERITE
-
-
46.865,00
15.865
1) fondo rischi per interessi di mora
15.865
15.865
2) altri fondi per rischi ed oneri
31.000
-
TOTALE B
46.865
15.865
C) TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO LAVORO SUBORDINATO
468.404
476.168
TOTALE C
468.404
476.168
3) ALTRI
84
PASSIVITà
2013
2012
1) OBBLIGAZIONI
-
-
2) OBBLIGAZIONI CONVERTIBILI
-
-
D) DEBITI:
3) DEBITI VERSO SOCI PER FINANZIAMENTI
4) DEBITI VERSO BANCHE
-
-
1.389.501
1.639.357
A) esigibili entro l'esercizio successivo
218.823
305.711
B) esigibili oltre l'esercizio successivo
1.170.678
1.333.646
-
-
5) DEBITI VERSO ALTRI FINANZIATORI
A) esigibili entro l'esercizio successivo
-
-
B) esigibili oltre l'esercizio successivo
-
-
-
-
6) ACCONTI
7) DEBITI VERSO FORNITORI
362.810
409.004
A) fornitori
265.002
332.356
B) fatture da ricevere
97.808
76.648
8) DEBITI RAPPRESENTATI DA TITOLI DI CREDITO
-
-
9) DEBITI VERSO IMPRESE CONTROLLATE
-
-
10) DEBITI VERSO IMPRESE COLLEGATE
-
-
11) DEBITI VERSO CONTROLLANTI
-
-
12) DEBITI TRIBUTARI
121.442
118.111
A) debiti per ritenute
76.840
79.435
B) erario c/Iva
44.602
38.676
C) debiti per imposte dell'esercizio
-
-
D) altri debiti tributari
-
-
154.009
136.272
471
64
153.538
136.208
13) DEBITI VERSO ISTITUTI DI PREVIDENZA E DI SICUREZZA
A) debiti verso Inail
B) debiti verso altri istituti previdenziali
14) ALTRI DEBITI
A) debiti verso personale
B) contributi di competenza di terzi
C) debiti diversi
TOTALE D
386.144
346.342
333.684
198.681
-
87.731
52.460
59.930
2.413.906
2.649.086
85
BILANCIO SOCIALE E DI ESERCIZIO 2013
PASSIVITà
2013
2012
1) RATEI PASSIVI
132.253
150.408
2) RISCONTI PASSIVI
299.436
314.058
-
-
431.689
464.466
7.664.264
7.693.520
E) RATEI E RISCONTI PASSIVI
3) AGGIO SU PRESTITI
TOTALE E
TOTALE PASSIVITà
CONTI D'ORDINE:
2013
2012
97.747
97.747
2) GARANZIE IPOTECARIE A TERZI
3.515.950
3.515.950
TOTALE CONTI D’ORDINE
3.613.697
3.613.697
2013
2012
6.877.781
6.187.510
6.103.229
5.669.182
B) lavorazioni c/terzi
162.870
181.515
C) servizi prestati a terzi
611.038
336.356
644
457
2) VARIAZIONE RIM. IN C/ LAVORAZIONE SEMILAV. E FINITI
-
-
3) VARIAZIONE DEI LAVORI IN CORSO SU ORDINAZIONE
-
-
1) TERZI PER AVALLI E FIDEJUSSIONI CONCESSECI
Conto Economico
A) VALORE DELLA PRODUZIONE:
1) RICAVI DI VENDITA
A) corrispettivi attività assistenziali
D) vendite
4) INCREMENTI DI IMMOBILIZZAZIONI PER LAVORI INTERNI
-
-
177.791
264.726
A) proventi vari
15.089
25.986
B) risarcimenti assicurativi
15.784
5.181
C) contributi in conto esercizio ed in conto capitale
146.918
233.559
7.055.572
6.452.236
5) ALTRI RICAVI E PROVENTI
TOTALE A
86
Conto Economico
2013
2012
886.081
880.539
88.557
94.783
B) COSTI DELLA PRODUZIONE:
6) ACQUISTI MATERIE PRIME, SUSSIDIARIE, CONSUMO, MERCI
A) acquisti di merci e materiali di consumo
B) acquisti alimentari
538.611
522.330
C) costi vari gestione domestica
205.394
211.936
D) attrezzatura varia e minuta
29.102
32.559
E) cancelleria e stampati
24.417
18.931
7) COSTI PER SERVIZI
1.106.854
1.111.619
84.099
77.981
A) spese sanitarie
B) energia elettrica
113.725
105.700
C) riscaldamento
191.805
186.205
D) telefoniche
52.794
68.339
E) servizi e prestazioni resi da terzi
358.264
376.204
F) manutenzioni e riparazioni
114.027
147.846
G) canoni di manutenzione
15.167
15.991
H) assicurazioni
74.881
70.355
I) servizi vari
46.287
40.341
L) spese autostradali
13.423
14.384
M) corsi di formazione
42.382
8.273
8) COSTI PER GODIMENTO DI BENI DI TERZI
A) affitti passivi
B) noleggi e locazioni operative
9) COSTI PER IL PERSONALE
A) salari e stipendi
134.903
149.527
91.318
117.549
43.585
31.978
3.928.844
3.616.169
2.887.907
2.623.389
B) oneri sociali
790.571
732.030
C) trattamento di fine rapporto
212.095
197.215
D) altri costi
38.271
63.535
393.718
403.554
-
-
- migliorie su immobili non di proprietà
18.166
31.004
- software
2.655
1.311
10) AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI
A) ammortamento immobilizzazioni immateriali:
- avviamento
6.275
6.275
- altri oneri pluriennali
7.498
5.098
B) ammortamento immobilizzazioni materiali
- immobili e costruzioni leggere
164.383
161.222
- impianti e macchinari
93.471
90.089
- macchine elettroniche ed Edp
5.186
5.567
- attrezzatura varia
23.053
22.186
- automezzi
42.238
62.469
- mezzi di trasporto interni
1.230
1.320
- mobili e arredi
8.063
11.013
87
BILANCIO SOCIALE E DI ESERCIZIO 2013
Conto Economico
C) altre svalutazioni delle immobilizzazioni
2013
2012
-
-
21.500
6.000
11) VARIAZ.RIMAN. MAT.PRIME SUSSID. DI CONSUMO E MERCI
- 1.614
- 327
12) ACCANTONAMENTI PER RISCHI
31.000
-
-
-
D) svalut. dei crediti dell'attivo circ. e disponibilità
13) ALTRI ACCANTONAMENTI
14) ONERI DIVERSI DI GESTIONE
349.452
356.034
A) oneri tributari
44.416
40.956
B) quote associative
11.561
11.118
C) spese esercizio automezzi
104.291
108.011
D) sanzioni
7.803
10.828
E) postali
7.588
3.310
154.591
166.542
G) revisioni obbligatorie
F) varie
1.547
1.549
H) donazioni ed elargizioni
14.159
12.757
I) minusvalenze
3.496
963
6.829.238
6.517.115
226.334
- 64.879
TOTALE B
DIFFERENZA TRA VALORE E COSTI DELLA PRODUZIONE A-B
C) PROVENTI ED ONERI FINANZIARI:
15) PROVENTI DA PARTECIPAZIONI
16) ALTRI PROVENTI FINANZIARI
A) da crediti iscritti nelle immobilizzazioni
299
297
3.191
5.927
-
-
-
-
935
1.576
B) da titoli iscritti nelle immob. non costituenti partecipazioni
C) da titoli iscritti nell'attivo circolante
D) proventi diversi dai precedenti:
- interessi attivi bancari e postali
- interessi attivi di mora
- altri proventi
17) INTERESSI PASSIVI ED ALTRI ONERI FINANZIARI
A) interessi passivi bancari
B) interessi passivi verso fornitori
-
2.256
4.351
29.772
40.907
2.702
9.816
-
26
53
33
D) interessi su finanziamenti
19.523
24.464
E) oneri bancari
7.494
6.568
-
-
- 26.282
- 34.683
C) interessi passivi vari
17 bis) UTILI E PERDITE SU CAMBI
TOTALE C (15+16-17+17bis)
88
-
Conto Economico
2013
2012
11.000
-
D) RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITA’ FINANZIARIE
18) RIVALUTAZIONI
a) di partecipazioni
11.000
-
b) di immobilizzazioni finanziarie che non costituiscono partecipaz.
-
-
c) di titoli iscritti nell'att. circ. non partecipazioni
-
-
-
-
a) di partecipazioni
-
-
b) di immobilizzazioni finanziarie che non costituiscono partecipaz.
-
-
19) SVALUTAZIONI
c) di titoli iscritti nell'att. circ. non partecipazioni
TOTALE D (18-19)
-
-
11.000
-
E) PROVENTI E ONERI STRAORDINARI:
20) PROVENTI
36.142
46.286
A) donazioni ed elargizioni
8.305
16.279
B) sopravvenienze attive
27.837
30.005
C) altri proventi diversi e straordinari
21) ONERI
-
2
26.988
95.635
-
-
B) insussistenze e sopravvenienze passive
26.987
95.635
C) arrotondamento da conversione euro
1
-
9.154
- 49.349
220.206
- 148.911
-
-
220.206
- 148.911
A) altri oneri diversi e straordinari
TOTALE E (20-21)
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE (A-B+/-C+/-D+/-E)
22) IMPOSTE SUL REDDITO DELL’ESERCIZIO
23) UTILE (PERDITA) DELL’ESERCIZIO
89
NOTA INTEGRATIVA
al bilancio dell’esercizio
chiuso al 31.12.2013
35° ESERCIZIO
91
BILANCIO SOCIALE E DI ESERCIZIO 2013
Signori soci,
insieme con lo stato patrimoniale e il conto economico chiuso al 31/12/2013, Vi sottoponiamo la presente nota
integrativa, che, in base all’articolo 2423 del Codice Civile, costituisce parte integrante del bilancio stesso. In relazione alla situazione contabile della società ed al bilancio che viene sottoposto alla Vostra approvazione, forniamo le
informazioni e i dettagli esposti nei punti che seguono. Vengono inoltre fornite tutte le notizie complementari ritenute
necessarie a dare una rappresentazione veritiera e corretta, anche se non richieste da specifiche disposizioni di
legge.
1) CRITERI DI VALUTAZIONE DELLE VOCI DEL BILANCIO, DI RETTIFICA DI VALORE, DI CONVERSIONE IN MONETA DI CONTO
Il bilancio d’esercizio chiuso al 31/12/2013 corrisponde alle risultanze delle scritture contabili regolarmente tenute ed
è stato redatto secondo le disposizioni contenute nel codice civile, nel rispetto dei principi di redazione del bilancio
(articolo 2423 bis) e dei criteri di valutazione (articolo 2426), nonché dei principi contabili elaborati dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e dei Ragionieri, come modificati dall’Organismo Italiano di Contabilità (OIC).
I criteri di valutazione adottati non sono difformi da quelli osservati per la redazione del bilancio del precedente esercizio. Non si sono inoltre verificati casi eccezionali che abbiano reso necessario il ricorso alle deroghe di cui all’art.
2423, quarto comma, e all’art. 2423 bis, secondo comma, del codice civile.
La valutazione delle singole voci del bilancio è ispirata ai criteri generali della prudenza, dell’inerenza e della competenza economico-temporale, tenendo conto della funzione economica di ciascuno degli elementi dell’attivo e del
passivo.
Per quanto attiene l’aspetto economico, si precisa che i costi e i ricavi esposti comprendono le rilevazioni di fine
esercizio, che trovano riscontro nelle contropartite dello stato patrimoniale; in relazione a ciò, sono inclusi utili solo
se realizzati entro la data di chiusura dell’esercizio, mentre si è tenuto conto dei rischi e delle perdite anche se conosciuti successivamente a tale data.
Il bilancio d’esercizio viene redatto e pubblicato con gli importi espressi in unità di Euro. In tal senso si segnala che,
nell’ambito dell’operazione di eliminazione dei decimali dalle poste contabili, ai fini dell’espressione dei dati di bilancio in unità di Euro, si è operato mediante arrotondamento per eccesso o per difetto, come consentito dalla C.M.
106/E del 21.12.2001.
In relazione alle citate operazioni di arrotondamento, si precisa che si è resa necessaria l’esposizione, nel bilancio di
esercizio chiuso al 31.12.2013, della somma pari ad € 1 tra le riserve del patrimonio netto, a quadratura dello stato
patrimoniale, oltre che della somma pari ad € 1 tra gli oneri straordinari, a quadratura del conto economico.
Nella valutazione degli elementi dell’attivo e passivo sono stati osservati i seguenti criteri:
• le immobilizzazioni immateriali (con il consenso del Collegio Sindacale, laddove previsto) sono state iscritte
nell’attivo per il costo sostenuto al netto delle quote di ammortamento imputate ai singoli esercizi; le aliquote
di ammortamento applicate sono tali da determinare il completamento del processo di ammortamento in
relazione con la loro residua possibilità di utilizzazione;
• le immobilizzazioni materiali sono iscritte al costo di acquisto o di produzione, compresi gli oneri accessori e i
costi diretti e indiretti per la quota ragionevolmente imputabile al bene. Le quote di ammortamento, imputate
a conto economico a decorrere dalla data di entrata in funzione del bene, sono state determinate tenendo
conto della residua possibilità di utilizzazione e, in particolare, dell’utilizzo, della destinazione e della durata
economico-tecnica dei cespiti. Le aliquote applicate, distintamente per categoria, sono le seguenti:
o Fabbricati
92
3%
o Impianti e macchinari specifici
17,5%
o Impianti e macchinari generici
15%
o Macchine elettroniche ed EDP
20%
o Mobili ed arredi
15%
o Mobili e macchinari d’ufficio
12%
o Attrezzatura varia
15%
o Automezzi
20%-25%
o Mezzi di trasporto interno
20%
o Impianti attività di coltivazione
14%
o Impianto fotovoltaico
9%
Nell’esercizio in cui il cespite viene acquisito, l’ammortamento viene ridotto forfetariamente alla metà, nella
convinzione che ciò rappresenti una ragionevole approssimazione della distribuzione temporale degli acquisti
nel corso dell’esercizio.
I costi di manutenzione aventi natura ordinaria sono addebitati integralmente a conto economico. I costi di
manutenzione aventi natura incrementativa sono attribuiti ai cespiti cui si riferiscono ed ammortizzati in relazione alle residue possibilità di utilizzo degli stessi. I beni suscettibili di autonoma utilizzazione, qualora la loro
utilità sia limitata ad un solo esercizio, sono stati iscritti per intero nel conto economico.
• le immobilizzazioni finanziarie costituite da partecipazioni sono valutate al costo di acquisto o di sottoscrizione, svalutato in presenza di perdite ritenute durevoli; nell’esercizio in cui le condizioni per la svalutazione vengono meno, in tutto o in parte, viene operata la necessaria rettifica alla svalutazione operata in precedenza.
• le rimanenze di magazzino delle materie prime, sussidiarie e di consumo sono valutate, come peraltro per i
precedenti esercizi, sulla base dell’ultimo costo di acquisto sostenuto nell’esercizio (che approssima il FIFO),
valore che non risulta superiore al prezzo di mercato alla chiusura dell’esercizio. Ai sensi dell’art. 2426 n. 10
del codice civile, si segnala che, secondo il prudente apprezzamento del Consiglio, la valutazione al costo in
tal modo effettuata non differisce in maniera apprezzabile dai costi correnti alla chiusura dell’esercizio;
• i crediti sono iscritti secondo il presumibile valore di realizzazione; l’adeguamento del valore nominale dei crediti al valore di presunto realizzo è ottenuto mediante apposito fondo svalutazione crediti, stanziato tenendo
conto dell’anzianità dei crediti e delle condizioni economiche generali e di settore;
• i debiti e le disponibilità liquide sono valutati al valore nominale;
• i risconti ed i ratei sono computati su base temporale in modo da incidere per competenza sull’esercizio di
riferimento;
• il fondo trattamento di fine rapporto rappresenta l’effettiva indennità maturata in capo alla cooperativa verso i
dipendenti, in conformità alle norme di legge, ai contratti di lavoro vigenti ed a quelli integrativi aziendali, ove
esistenti;
• i contributi in conto capitale ottenuti a fronte di investimenti produttivi sono stati assimilati a un ricavo differito, con accredito al conto economico dell’esercizio della quota determinata in correlazione alla vita utile dei
beni cui il contributo stesso si riferisce. Di conseguenza, l’iscrizione contabile dei beni nell’attivo dello stato
patrimoniale è avvenuta al lordo del contributo di cui sopra;
• non è stato necessario operare conversioni di valori espressi in moneta di conto diversa da quella nazionale;
• le valutazioni, laddove prescritto per legge, sono state concordate con il Collegio Sindacale.
2) I MOVIMENTI DELLE IMMOBILIZZAZIONI
Premettendo che l’indicazione di cui sopra è di seguito fornita in forma tabellare (vedasi tabelle allegate) segnaliamo,
per una migliore comprensione dei dati di bilancio, quanto di seguito (valori espressi in unità di Euro).
Quanto alle immobilizzazioni immateriali riteniamo sufficiente rinviarVi all’apposita tabella di dettaglio, segnalando nel contempo come la voce sia in gran parte composta dalle spese sostenute per manutenzioni straordinarie effettuate sugli immobili non di proprietà, oltre che dall’avviamento corrisposto alla “Cooperativa Sociale San Giovanni
Onlus”, in relazione all’operazione di acquisizione di azienda perfezionatasi nel mese di febbraio del 2012, operazione che ha consentito l’acquisizione della gestione di n. 2 nuove comunità terapeutiche residenziali, finalizzate al
recupero e reinserimento di soggetti tossicodipendenti, rispettivamente in Fara Olivana con Sola (BG) e Cremona.
Nel corso del 2013 si è proceduto alla capitalizzazione di costi inerenti l’implementazione e lo sviluppo del nuovo
progetto relativo all’attività di fundraising, per una somma lorda pari ad € 12.000; si è dato inoltre seguito all’acquisizione di nuovi pacchetti software, per un investimento lordo di € 6.721. La quota di ammortamento complessiva-
93
BILANCIO SOCIALE E DI ESERCIZIO 2013
mente gravante sull’esercizio ammonta ad € 34.594, dei quali € 6.275 sono da riferirsi all’avviamento.
Le immobilizzazioni materiali subiscono un decremento netto di € 146.531 rispetto allo scorso esercizio. Con
riferimento al comparto immobiliare, è da segnalare l’intervento sull’immobile che ospita la comunità di Paitone, sul
quale sono state effettuate manutenzioni di carattere straordinario che hanno interessato il tetto della struttura, oltre
che gli impianti idraulici ed elettrici. Il 2013 si è inoltre caratterizzato per l’ulteriore operazione di rinnovamento del
parco automezzi della cooperativa, attraverso l’acquisto di n. 3 autovetture e di n. 2 automezzi, per un investimento
di complessivi € 68.000 circa. Gli ulteriori investimenti si spiegano nella politica di continuo adeguamento delle strutture alle esigenze operative e gestionali della cooperativa. La quota di ammortamento complessivamente gravante
sull’esercizio ammonta ad € 337.624.
Le immobilizzazioni finanziarie risultano iscritte in bilancio per complessivi € 201.094, con un incremento netto di
€ 8.215 rispetto allo scorso esercizio. La voce accoglie le partecipazioni detenute per complessivi € 184.534, oltre
che i depositi cauzionali per € 16.560.
La voce “partecipazioni in altre imprese” risulta così composta:
• La Chizzoletta S.c.r.l.
€ 44.184
• Gli Acrobati Coop Sociale
€ 34.000
• CGM Finanza
€
• Banca Etica
€ 14.977
• Progetto Bessimo S.c.r.l.
€ 53.400
• Assocoop S.c.r.l.
€ 12.500
• Confcooperfidi
€
1.093
• Banca di Credito Cooperativo di Brescia
€
5.980
• Associazione Casello 11
€
10
• Cooperativa Koinon
€
2.500
• Consorzio Servizi Dipendenze Bergamo
€ 10.000
• Cooperativa Frutticoltori Camuni
€
700
• Cooperativa Power Energia
€
25
.165
Tali partecipazioni non sono rilevanti ai fini del controllo o collegamento nell’ambito delle realtà partecipate.
Con riferimento alla partecipazione detenuta nel Consorzio “Gli Acrobati”, si precisa che la stessa risulta iscritta in
bilancio al netto della svalutazione operata in precedenti esercizi, svalutazione peraltro oggetto di parziale rettifica (di
segno positivo) nel corso del 2013, tenuto conto dell’andamento economico mostrato dalla realtà partecipata negli
ultimi periodi. Tale rettifica, di complessivi € 11.000, risulta iscritta nella voce D18 del conto economico di bilancio;
l’entità residua della svalutazione inerente la partecipazione in commento ammonta ad € 53.000.
In relazione al disposto dell’art. 10 della Legge n. 72 del 19.03.1983 si precisa che sui beni tuttora presenti nel patrimonio della società non è stata eseguita in passato alcuna rivalutazione.
3) COMPOSIZIONE DELLE VOCI “COSTI DI IMPIANTO E DI
AMPLIAMENTO” E “COSTI DI RICERCA, DI SVILUPPO E DI PUBBLICITà”
Il bilancio della cooperativa non presenta tali voci.
3-bis) MISURA E MOTIVAZIONI DELLE RIDUZIONI DI VALORE
APPLICATE ALLE IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI E IMMATERIALI
Si precisa che nessuna delle immobilizzazioni materiali e immateriali esistenti in bilancio è stata sottoposta a svalutazione, in quanto nessuna di esse ha subito perdite durevoli di valore. Infatti, risulta ragionevole prevedere che i valori
contabili netti iscritti nello stato patrimoniale alla chiusura dell’esercizio potranno essere recuperati tramite l’uso,
ovvero tramite la vendita dei beni e servizi cui essi si riferiscono.
94
4) VARIAZIONI INTERVENUTE NELLA CONSISTENZA DELLE ALTRE VOCI
DELL’ATTIVO E DEL PASSIVO
Premesso che le informazioni richieste sono fornite in forma tabellare in allegato, rileviamo comunque, per significatività, quanto di seguito.
Le rimanenze si incrementano di € 1.614 rispetto allo scorso esercizio, essendo passate da € 7.989 ad € 9.603.
La voce accoglie principalmente le giacenze di prodotti alimentari esistenti alla chiusura dell’esercizio.
I crediti passano da € 1.682.581 ad € 1.417.716, con un decremento netto di € 264.865. La voce è principalmente
composta dalle posizioni creditorie vantate nei confronti degli enti clienti, che subiscono un incremento di € 6.814
rispetto allo scorso esercizio.
Tra i crediti riteniamo di specificare che:
o i crediti verso clienti sono direttamente rettificati dall’accantonamento effettuato al fondo svalutazione crediti,
pari ad € 51.142, fondo incrementato di € 21.500 nell’esercizio 2013;
o tra i crediti tributari, oltre al credito Iva di € 5.760, sono compresi i crediti vantati verso l’Erario per Irpeg chiesta a rimborso in anni precedenti, oltre alla quota di interessi maturati, per complessivi € 34.980, il cui incasso
è previsto oltre l’esercizio 2014;
o in relazione agli altri crediti, riteniamo sufficiente l’analisi esposta nel bilancio di esercizio, segnalando per
significatività il credito per contributi pubblici da ricevere, di ammontare pari ad € 41.302.
Le disponibilità liquide si incrementano rispetto allo scorso esercizio, essendo passate da € 491.941 ad € 887.584,
con una variazione netta in aumento di € 395.643. La voce comprende il saldo attivo dei rapporti in essere nei confronti degli istituti di credito e dell’amministrazione postale, oltre al saldo presente nelle casse sociali; comprende
infine le posizioni attive riferibili ai rapporti di deposito libero in essere verso “Cgm Finance”.
Il patrimonio netto della cooperativa passa da € 4.087.935 ad € 4.303.400 (i valori enunciati tengono entrambi
conto dei rispettivi risultati di esercizio). Il capitale sociale ha registrato un decremento di € 4.740 rispetto al 2012 e
risulta interamente sottoscritto e versato. Il fondo di riserva legale ha accolto in decremento la copertura della perdita
evidenziata nello scorso esercizio, in ottemperanza alle disposizioni assembleari. Si registra un risultato positivo di
esercizio di € 220.206.
Relativamente alla posta “altre riserve”, Vi precisiamo che, sia la “riserva da contributi in c/capitale” di € 952.614 (a
suo tempo iscritta sulla scorta dell’art. 55 T.U.I.R.), sia la riserva iscritta sotto la voce “riserva da contributi L. 162/90”
di € 386.744, non hanno subito variazioni durante l’esercizio e devono intendersi indivisibili ai sensi della Legge
904/77.
Per una maggiore informativa, si faccia utilmente riferimento all’allegata tabella di dettaglio.
La posta altri fondi ha accolto in incremento lo stanziamento operato nel 2013 a fronte dei possibili rischi connessi all’occupazione dell’immobile che accoglie la comunità di Cividate Camuno, per l’importo di € 31.000. Oltre a
quanto detto, la voce comprende l’accantonamento al fondo per rischi su interessi di mora stanziato in relazione ad
oggettive difficoltà connesse alla monetizzazione di taluni crediti verso l’Erario.
La voce fondo TFR presenta nell’esercizio il seguente andamento:
o saldo iniziale
476.168
o utilizzi e devoluzioni nell’esercizio
219.859
o quota di competenza dell’esercizio
212.095
o saldo finale
468.404
I debiti passano complessivamente da € 2.649.086 ad € 2.413.906, con una variazione in diminuzione di € 235.180
rispetto allo scorso esercizio.
Tra questi riteniamo opportuno specificare quanto segue:
o i fornitori subiscono un decremento di € 46.194 rispetto allo scorso esercizio;
o i debiti verso banche, riguardanti essenzialmente mutui e finanziamenti, complessivamente si decrementano
di € 249.856 rispetto al 2012. In relazione ai debiti per mutui bancari e finanziamenti viene data evidenza in
bilancio della somma scadente oltre l’esercizio 2014; per una maggiore informativa si rimanda al successivo
punto 6 della presente nota integrativa;
95
BILANCIO SOCIALE E DI ESERCIZIO 2013
o tra gli altri debiti vanno evidenziate le posizioni verso il personale dipendente, di complessivi € 333.684, somma che comprende, per € 100.000, il debito inerente la proposta di ristorni mutualistici, a vantaggio dei soci,
a valere per l’anno 2013. Nella voce “debiti diversi” è ricompreso per € 26.400 il debito verso la “Fondazione
Mia” con sede in Bergamo, oggetto di accollo nell’ambito dell’operazione di acquisto di azienda nei confronti
della “Cooperativa Sociale San Giovanni Onlus” descritta in precedenza.
5) INFORMAZIONI RELATIVE ALLE PARTECIPAZIONI IN IMPRESE
CONTROLLATE O COLLEGATE
In merito a quanto richiesto, si segnala che le partecipazioni detenute e meglio specificate nel precedente punto n. 4
della presente nota integrativa, non sono tali da determinare controllo o collegamento, stante la natura cooperativa
delle realtà partecipate.
6) AMMONTARE DEI CREDITI E DEI DEBITI DI DURATA RESIDUA
SUPERIORE A 5 ANNI; DEBITI ASSISTITI DA GARANZIA REALE
Rileviamo di seguito i debiti di natura finanziaria, con evidenza della quota residua, in linea capitale, pagabile oltre i
5 anni:
• Il mutuo ipotecario acceso nel 2002 nei confronti della Banca Etica, di iniziali € 770.000, ha durata quindicennale e risulta assistito da garanzia ipotecaria per € 1.540.000 (di cui € 770.000 sull’immobile di Gottolengo
ed € 770.000 sull’immobile di Concesio). In relazione al mutuo citato non sono presenti posizioni scadenti
oltre cinque anni;
• Il mutuo ipotecario concesso nel corso del 2005 dalla Banca Nazionale del Lavoro, di iniziali € 258.000,
giunge a scadenza con il 30/06/2015 e risulta assistito da garanzia ipotecaria per € 335.400. Non risultano
posizioni scadenti oltre 5 anni;
• Nel 2007 è stato acceso un ulteriore mutuo ipotecario nei confronti di Banca Nazionale del Lavoro, di iniziali
€ 330.000, scadente in data 31.12.2016. Il mutuo è assistito da garanzia ipotecaria sull’immobile di Rogno
per una somma di € 440.550. In relazione al mutuo citato, non sono presenti quote in linea capitale scadenti
oltre cinque anni.
• Nel corso del 2010 è stato aperto un rapporto di mutuo chirografario nei confronti della Banca di Credito Cooperativo di Brescia, di iniziali € 220.000. Il debito giunge a scadenza con il 31/05/2025 e non risulta assistito
da garanzie reali su beni della cooperativa. La quota residua, in linea capitale, al 31/12/2018 ammonta ad €
107.326.
• Il 2012 è stato interessato dall’accensione di n. 2 rapporti di mutuo ipotecario, entrambi nei confronti della
Banca di Credito Cooperativo di Brescia, nell’ambito del “Fondo di rotazione per l’imprenditorialità” della Regione Lombardia, per complessivi € 800.000, aventi scadenza con il 31 dicembre 2023. I rapporti risultano
assistiti da garanzia reale sull’immobile di Manerbio, per la somma globale di € 1.200.000. La quota pagabile
oltre cinque anni ammonta a complessivi € 389.809.
• La cooperativa, infine, ha acceso nel corso del 2013 un nuovo mutuo chirografario nei confronti di Banca
Etica, per l’importo iniziale di € 58.000. Il mutuo giunge a scadenza con il mese di marzo del 2028 e non
risulta assistito da garanzie ipotecarie su beni di proprietà della cooperativa. La quota di tale debito scadente
oltre cinque anni ammonta ad € 39.746.
6 BIS) EFFETTI SIGNIFICATIVI DELLE VARIAZIONI NEI CAMBI VALUTARI
VERIFICATESI SUCCESSIVAMENTE ALLA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO
Non sono presenti attività o passività in valuta. Pertanto, le eventuali variazioni nei cambi valutari avvenute successivamente alla chiusura dell’esercizio non hanno alcuna influenza sui dati di bilancio della società.
96
6 TER) DISTINTAMENTE PER CIASCUNA VOCE, L’AMMONTARE DEI
CREDITI E DEI DEBITI RELATIVI AD OPERAZIONI CHE PREVEDONO
L’OBBLIGO PER L’ACQUIRENTE DI RETROCESSIONE A TERMINE
Si precisa che nel bilancio al 31/12/2013 non sono presenti crediti e debiti relativi ad operazioni che prevedono
l’obbligo per l’acquirente di retrocessione a termine.
7) COMPOSIZIONE DELLA VOCE RATEI E RISCONTI ATTIVI E RATEI E
RISCONTI PASSIVI E DELLA VOCE ALTRI FONDI E ALTRE RISERVE.
I risconti attivi, per complessivi € 56.912 si riferiscono a:
• Spese per assicurazioni
42.010
• Fitti passivi
7.751
• Spese per fidejussioni
699
• Abbonamenti
1.474
• Canoni di assistenza
3.286
• Contributo di revisione
1.547
• Canoni di locazione operativa
145
I ratei passivi, in bilancio per € 132.253, comprendono per € 131.554 le ferie maturate e non godute dal personale
dipendente e per € 699 quote di interessi passivi su mutui e finanziamenti.
I risconti passivi, per complessivi € 299.436, sono relativi esclusivamente a quote di contributi pubblici di competenza di futuri esercizi.
7 BIS) COMPOSIZIONE DELLE VOCI DEL PATRIMONIO NETTO
CON INDICAZIONE DI ORIGINE, POSSIBILITÀ DI UTILIZZAZIONE E
DISTRIBUIBILITÀ
Si procede qui di seguito all’esposizione analitica della composizione delle voci di patrimonio netto:
Natura e descrizione
Capitale sociale
Importo
292.050
Origine
Apporto dei soci
Possibilità di utilizzazione
e relativa quota
Non distribuibile (1)
Riserva contributi in c/capitale
1.339.358
Erogazioni pubbliche
Per copertura perdite
Per aumento capitale sociale
Per distribuzione ai soci
1.339.358
0
0
Riserva legale
2.451.515
Utili di esercizio
Per copertura perdite
Per aumento capitale sociale
Per distribuzione ai soci
2.451.515
0
0
270
Apporto dei soci
Per copertura perdite
Per aumento capitale sociale
Per distribuzione ai soci
270
270
0
Versamento soci c/Jeremie
(1) Ai sensi dell’art. 2532 del codice civile, non è ammesso il recesso parziale. Il capitale sociale è oggetto di restituzione ai soci in occasione del loro
recesso od esclusione dalla cooperativa.
Si segnala che nel corso del 2013 la riserva legale indivisibile si è ridotta a fronte della copertura della perdita relativa
all’esercizio 2012, per la somma di € 148.911.
97
BILANCIO SOCIALE E DI ESERCIZIO 2013
8) ONERI FINANZIARI IMPUTATI A VALORI ISCRITTI NELL’ATTIVO
Non sono state effettuate capitalizzazioni di oneri finanziari.
9) CONTI D’ORDINE E IMPEGNI NON RISULTANTI DALLO STATO
PATRIMONIALE
Non esistono garanzie ed impegni non esposti nei conti d’ordine in calce allo stato patrimoniale. In relazione a tali
conti d’ordine, riteniamo sufficiente rinviare a quanto esposto nel precedente punto 6) della presente nota integrativa.
10) RIPARTIZIONE DEI RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI
SECONDO CATEGORIE DI ATTIVITA’ E SECONDO AREE GEOGRAFICHE
L’attività della cooperativa risulta circoscritta alla zona della provincia di Brescia, con diramazioni nella provincia di
Cremona e Bergamo.
La ripartizione per attività risulta in modo chiaro dal bilancio d’esercizio, dove il volume dell’attività complessivamente
prestata, di € 6.877.781 risulta così scomposto percentualmente:
- corrispettivi attività assistenzial
88,74 %
- lavorazioni c/terzi
2,37 %
- servizi prestati a terzi
8,88 %
- vendite di beni
0,01 %
11) AMMONTARE DEI PROVENTI DA PARTECIPAZIONI DIVERSI DAI
DIVIDENDI
Non si sono realizzati proventi da partecipazioni diversi dai dividendi.
12) COMPOSIZIONE DEGLI INTERESSI ED ALTRI ONERI FINANZIARI
INDICATI NELL’ART. 2425, N. 17
La composizione degli interessi e degli altri oneri finanziari è esposta nel bilancio d’esercizio, cui si rimanda per gli
opportuni approfondimenti.
13) COMPOSIZIONE DELLE VOCI PROVENTI STRAORDINARI E ONERI
STRAORDINARI
Con riferimento all’aggettivo “straordinari” (e sulla base della relazione ministeriale di accompagnamento al D.Lgs.
127/91) non si allude all’eccezionalità o anormalità dell’evento, bensì all’estraneità della fonte dell’onere o del provento all’attività ordinaria.
In relazione a quanto richiesto, riteniamo sufficiente rinviare al dettaglio fornito nel bilancio di esercizio, segnalando
nel contempo la scarsa rilevanza del risultato netto della voce E del conto economico, in rapporto ai volumi complessivi espressi in bilancio.
14) INFORMAZIONI CIRCA LE DIFFERENZE TEMPORANEE CHE HANNO
COMPORTATO LA RILEVAZIONE DI IMPOSTE DIFFERITE E ANTICIPATE
ED AMMONTARE DELLE IMPOSTE ANTICIPATE
Il bilancio chiuso al 31.12.2013 non contiene alcuna rilevazione di imposte differite od anticipate, non essendo
presenti differenze temporanee tra rilevazioni civilistiche e fiscali. Va infatti considerato l’insieme delle disposizioni
normative di favore che, nella sostanza, rendono la cooperativa esente da imposizione diretta.
98
15) NUMERO MEDIO DEI DIPENDENTI RIPARTITO PER CATEGORIA
La cooperativa ha avuto in organico mediamente n. 151 dipendenti, dei quali n. 14 impiegati e n. 137 operatori.
16) AMMONTARE DEI COMPENSI SPETTANTI AGLI AMMINISTRATORI E
SINDACI PER CIASCUNA CATEGORIA.
Il Consiglio di Amministrazione non ha percepito alcun compenso per la carica. Al Collegio Sindacale è stato corrisposto un compenso lordo complessivo di € 6.760.
16 BIS) CORRISPETTIVI SPETTANTI AL REVISORE LEGALE PER LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI ANNUALI E PER ALTRI SERVIZI DIVERSI DALLA
REVISIONE CONTABILE
Per volontà assembleare, l’incarico della revisione legale dei conti è stato attribuito alla società “Revisionitalia S.r.l.”
di Brescia; il corrispettivo a questa spettante per la revisione legale dei conti ammonta ad € 4.223. La società di
revisione incaricata del controllo legale dei conti non presta, a favore della nostra cooperativa, servizi di tipo diverso
rispetto a quanto innanzi rappresentato.
17) NUMERO E VALORE NOMINALE DI CIASCUNA CATEGORIA DI
AZIONI DELLA SOCIETA’ E VALORE NOMINALE DELLE NUOVE AZIONI
SOTTOSCRITTE DURANTE L’ESERCIZIO.
Il capitale sociale della cooperativa è composto di n. 9.735 azioni del valore nominale di € 30 ciascuna. Il citato valore
nominale deve essere riferito anche alle nuove azioni sottoscritte negli esercizi precedenti, per effetto dell’attribuzione dei ristorni mutualistici.
18) AZIONI DI GODIMENTO, OBBLIGAZIONI CONVERTIBILI E SIMILI
Non sono stati emessi titoli rispondenti alle caratteristiche di cui sopra.
19) NUMERO E CARATTERISTICHE DEGLI ALTRI STRUMENTI
FINANZIARI EMESSI DALLA SOCIETÀ, CON L’INDICAZIONE DEI DIRITTI
PATRIMONIALI E PARTECIPATIVI CHE CONFERISCONO E DELLE
PRINCIPALI CARATTERISTICHE DELLE OPERAZIONI RELATIVE
Non sono stati emessi strumenti finanziari rispondenti alle caratteristiche di cui sopra.
19 BIS) FINANZIAMENTI EFFETTUATI DAI SOCI ALLA SOCIETÀ, RIPARTITI
PER SCADENZE E CON LA SEPARATA INDICAZIONE DI QUELLI CON
CLAUSOLA DI POSTERGAZIONE RISPETTO AGLI ALTRI CREDITORI
Non sono presenti finanziamenti erogati dai soci alla società.
20) PATRIMONI DESTINATI AD UNO SPECIFICO AFFARE
Non sussistono patrimoni destinati ad uno specifico affare.
21) FINANZIAMENTI DESTINATI AD UNO SPECIFICO AFFARE
Non sussistono finanziamenti destinati ad uno specifico affare.
99
BILANCIO SOCIALE E DI ESERCIZIO 2013
22) OPERAZIONI DI LOCAZIONE FINANZIARIA CHE COMPORTANO
IL TRASFERIMENTO AL LOCATARIO DELLA PARTE PREVALENTE DEI
RISCHI E DEI BENEFICI INERENTI AI BENI CHE NE COSTITUISCONO
OGGETTO
La società, nel corso del 2013, non ha utilizzato beni in virtù di contratti di locazione finanziaria.
22 BIS) OPERAZIONI REALIZZATE CON PARTI CORRELATE
Le operazioni realizzate nel corso dell’esercizio con parti correlate, pur di ammontare significativo, sono esclusivamente da ricondurre nell’ambito della natura mutualistica della cooperativa, che si pone come scopo sociale quello
di remunerare i fattori produttivi (lavoro) conferiti dai soci a condizioni migliorative rispetto a quelle che il mercato è in
grado di offrire, anche attraverso l’erogazione, laddove possibile ed alle condizioni di legge, di ristorni mutualistici.
22 TER) ACCORDI NON RISULTANTI DALLO STATO PATRIMONIALE
Non sono in essere accordi non risultanti dallo stato patrimoniale, i cui rischi o benefici siano di ammontare significativo e la cui indicazione sia necessaria per valutare la situazione patrimoniale, finanziaria ed economica della società.
Si rammenta peraltro la presenza di un rapporto di Associazione Termporanea di Scopo con altri enti operanti nel
settore sociale, per la gestione di un centro clinico per la cura delle dipendenze nel Comune di Lacchiarella (MI). In
forza di tale rapporto, al capofila (trattasi di cooperativa terza), è demandata la responsabilità ed il coordinamento
del servizio, la gestione degli aspetti amministrativi e legali, la gestione dei rapporti con l’ente committente. Il rapporto si inserisce nel quadro più ampio delle relazioni che la cooperativa intrattiene con gli operatori professionali
del settore, al fine di rispondere in modo sempre più efficace al bisogno. Le caratteristiche e gli eventi salienti che
hanno caratterizzato, nel corso del 2013, il rapporto in questione sono riassunti in apposito paragrafo della relazione
sulla gestione, a cui si rimanda per gli opportuni approfondimenti. In relazione a tale rapporto, va segnalato come, al
momento, non vi siano elementi oggettivi tali da evidenziare eventuali rischi o benefici di entità significativa, destinati
ad influenzare la situazione patrimoniale, finanziaria ed economica della cooperativa.
* * * * * * * * *
RIVALUTAZIONI DI BENI DELL’ATTIVO (art. 10 L. 19.3.1983 n.72)
Non risultano iscritte rivalutazioni sui beni dell’attivo.
INFORMAZIONI IN MERITO ALLA PREVALENZA MUTUALISTICA
Ai sensi dell’art. 2513, comma 1, del Codice Civile, come modificato per effetto delle disposizioni di cui al D.Lgs. n.
6/2003, si segnala che la cooperativa, per quanto disposto dall’art. 111-septies delle Norme di attuazione e transitorie del Codice Civile, è considerata, in quanto cooperativa sociale, cooperativa a mutualità prevalente, indipendentemente dai requisiti di cui al citato art. 2513 codice civile.
Si segnala peraltro la presenza, nell’ambito della voce B9 del conto economico di bilancio, di costi imputabili a
prestazioni lavorative erogate da soci per l’ammontare di € 2.309.521, pari al 58,78% del costo complessivo del
personale, iscritto nella citata voce del conto economico.
INFORMAZIONI RICHIESTE DALL’ART. 2427-BIS DEL CODICE CIVILE
In relazione a quanto richiesto dall’art. 2427-bis del codice civile, si segnala che la cooperativa non ha in essere
rapporti inerenti strumenti finanziari derivati.
La società, inoltre, non ha iscritto, nel bilancio di esercizio al 31.12.2013, immobilizzazioni finanziarie per un valore
superiore al loro fair value.
La voce “immobilizzazioni finanziarie”, presente nel bilancio di esercizio per complessivi € 184.534, consta essenzialmente di partecipazioni in terze società; tra queste assume particolare rilievo la partecipazione detenuta nel
100
Consorzio “Gli Acrobati”, in relazione alla quale pare opportuno fornire ulteriori elementi di valutazione.
La citata partecipazione rappresenta un investimento strategico per la nostra cooperativa, tenuto conto delle finalità
proprie dell’impresa partecipata, la cui attività si presenta del tutto complementare a quella della Cooperativa di
Bessimo. L’attività del Consorzio partecipato ha evidenziato, nei primi anni di gestione della propria attività, alcune
difficoltà nella copertura dei costi di gestione, a fronte del ridotto stanziamento deliberato dagli enti pubblici di riferimento. La situazione, negli ultimi anni, è andata via via migliorando, a fronte dell’incremento degli stanziamenti sopra
citati, ora sostanzialmente tali da consentire la copertura dei costi di gestione. Con riferimento alla partecipazione
citata, si riferisce che la stessa risulta iscritta in bilancio al netto dell’importo di € 53.000, stanziato in esercizi precedenti a titolo di svalutazione ed oggetto di rettifica (di segno positivo) nell’esercizio 2013. In forza di quanto innanzi
detto e per effetto della rettifica operata, si ritiene di poter attribuire alla partecipazione in oggetto un valore equo (fair
value) pari almeno al valore contabile di iscrizione nel bilancio al 31/12/2013.
* * * * * * * * *
In chiusura della parte informativa della presente relazione Vi confermiamo che il conto economico, redatto in forma
scalare ed evidenziante la formazione progressiva del risultato dell’esercizio, comprende per competenza tutti i costi
e tutti i ricavi dell’esercizio.
Circa la situazione finanziaria della cooperativa, oltre a rinviarVi ai prospetti forniti nell’ambito della relazione sulla
gestione, specifichiamo le seguenti variazioni intervenute rispetto ai saldi iniziali nelle attività a breve e nelle passività
a breve, che si sintetizzano nella variazione di capitale circolante netto.
Attività a breve termine:
cassa e banche
rimanenze
crediti vari
attività non immobilizzate
ratei e risconti attivi
Passività a breve termine:
debiti vari
ratei e risconti passivi
-
Totale variazione attività correnti
Totale variazione passività correnti
AUMENTO (DIMINUZIONE) DEL CAPITALE CIRCOLANTE NETTO
-
-
395.643
1.614
264.865
9.058
123.334
72.212
32.777
104.989
228.323
La differenza tra costi e ricavi infine evidenzia un utile di esercizio di € 220.206,01, dopo che si è provveduto ad
imputare la somma complessiva di € 100.000 quale proposta di ristorno mutualistico ai soci lavoratori, in base ai
criteri esposti nell’ambito della relazione sulla gestione.
Vi invitiamo pertanto ad approvare il bilancio sottoposto, unitamente alla relativa proposta di ristorno mutualistico
come indicato in precedenza, proponendo nel contempo di destinare l’utile di esercizio come segue:
- la quota obbligatoria ex Legge 59/92 e cioè il 3% al fondo mutualistico istituito dalla norma stessa (€ 6.606,18);
- la parte residua (€ 213.599,83) al fondo di riserva legale indivisibile ex art. 12 Legge 904/77.
IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
101
BILANCIO SOCIALE E DI ESERCIZIO 2013
TABELLE
IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI
bene
fabbricati e costruzioni leggere
consistenza
iniziale
incrementi
5.441.283
66.132
consistenza
finale
5.507.415
17.622
587.191
impianti e macch.specifici
17.622
impianti e macch.generici
557.716
29.475
50.437
5.817
5.677
50.577
macch.elettrocontabili ed EDP
decrementi
arredamenti comunità
364.384
799
363.585
attrezzatura varia
287.557
17.136
12.064
292.629
automezzi
740.872
68.290
16.250
792.912
4.648
63.691
mezzi di trasporto interno
68.339
terreni
276.298
impianto fotovoltaico
276.231
imobilizzazioni in corso ed acconti
TOTALE
0
8.080.739
8.700
195.550
fondo al
31.12.2012
quota amm.
to 2013
1.454.671
f.do amm.imp. e macch.specifici
276.298
284.931
0
39.438
fondo al
31.12.2013
immobilizz.
nette
164.383
1.619.054
3.888.361
12.222
525
12.747
4.875
f.do amm.imp. e macch.generici
312.842
67.694
380.536
206.655
f.do amm.macch.elettroc. ed EDP
37.769
5.186
4.708
38.247
12.330
f.do amm.arredamenti comunità
343.330
8.063
781
350.612
12.973
f.do amm.attrezzatura varia
194.852
23.053
9.708
208.197
84.432
f.do amm.automezzi
654.814
42.238
16.027
681.025
111.887
f.do amm.mezzi di trasporto interno
63.574
1.230
4.648
60.156
3.535
0
276.298
56.627
228.304
0
0
f.do amm. Fabbricati e costr.leggere
f.do amm.to terreni
0
f.do amm.to impianto fotovoltaico
31.375
f.do amm.to immobilizzi in corso
0
TOTALI
utilizzo per
cessioni
8.236.851
3.105.449
25.252
337.624
35.872
3.350.574
totale come da bilancio
102
4.829.650
IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI
CONSISTENZA ESERCIZIO PRECEDENTE
costo
storico
voce di bilancio
programmi ced licenza d’uso
migl.su immob.non proprie
ammortam.
totale
acquisizioni
MOVIMENTI DELL’ESERCIZIO
rettifiche
ammortam.
consistenza
finale
30.265
25.724
4.541
6.721
-
2.655
8.607
2.534.024
2.393.911
140.113
1.600
-
18.166
123.547
206.813
182.273
24.540
0
-
5.099
19.441
0
0
0
12.000
2.400
9.600
113.060
6.275
106.785
-
-
6.275
100.510
altri oneri pluriennali
progetto “fundraising”
avviamento
totale come da
bilancio
261.705
MOVIMENTI IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE
CONSISTENZA ESERCIZIO
PRECEDENTE
voce di bilancio
costo
rettifiche
VARIAZIONI NELL’ESERCIZIO
totale
acquisizioni
alienaz. e
stralci
rettifiche
consistenza
finale
cauzioni attive
19.370
19.370
0
2.810
0
16.560
partecipazioni
237.509
(64.000)
173.509
25
0
11.000
184.534
totale come da bilancio
201.094
PATRIMONIO NETTO
capitale
sociale
riserva
legale
riserva
contributi
altre riserve
utile/perdita
dell’esercizio
patrimonio
netto
296.790
2.600.426
1.339.358
272
(148.911)
4.087.935
- assegnazione risultato 2012
(148.911)
148.911
0
- quota utile a fondo mutualistico
0
0
(4.740)
(4.740)
Saldo iniziale
- variazione capitale sociale
- contributi c/capitale
0
- variaz. arrotondamento euro
(1)
(1)
- altre variazioni
0
Risultato esercizio corrente
220.206
220.206
292.050
2.451.515
1.339.358
271
220.206
4.303.400
Saldo finale
103
BILANCIO SOCIALE E DI ESERCIZIO 2013
VARIAZIONI INTERVENUTE NELLA CONSISTENZA DELLE
ALTRE VOCI DELLO STATO PATRIMONIALE
CONSISTENZA
INIZIALE
VOCE DI BILANCIO
INCREMENTI
CONSISTENZA
FINALE
DECREMENTI
RIMANENZE
materie prime, sussid.e consumo
7.989
1.614
9.603
CREDITI
verso clienti
1.310.240
verso altri
372.341
6.814
1.317.054
271.679
100.662
ATTIVITA’ FINANZIARIE NON IMMOBILIZZATE
titoli
0
0
DISPONIBILITA’ LIQUIDE
conti correnti e depositi
487.606
387.736
875.342
denaro e valori di cassa
4.335
7.907
12.242
0
65.970
RATEI E RISCONTI ATTIVI ratei attivi
risconti attivi
0
9.058
56.912
FONDI PER RISCHI E ONERI
accantonam.int.di mora
15.865
altri accantonamenti
0
FONDO TFR
trattamento di fine rapporto
476.168
DEBITI
debiti v/banche
v/fornitori
v/altri finanziatori
31.000
409.004
0
31.000
7.764
1.639.357
15.865
468.404
249.856
1.389.501
46.194
362.810
0
debiti tributari
118.111
3.331
121.442
v/istit. di previdenza e sicurezza
136.272
17.737
154.009
altri debiti
346.342
39.802
386.144
RATEI E RISCONTI PASSIVI
ratei passivi
150.408
18.155
132.253
risconti passivi
314.058
14.622
299.436
104
RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE SUL BILANCIO DI ESERCIZIO CHIUSO AL 31.12.2013
Signori soci,
nel corso dell’esercizio chiuso il 31.12.2013 la nostra attività è stata ispirata alle Norme di Comportamento del Collegio Sindacale raccomandate dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili.
In particolare:
• Abbiamo vigilato sull’osservanza della legge e dell’atto costitutivo e sul rispetto dei principi di corretta amministrazione;
• Abbiamo partecipato alle assemblee dei soci ed alle adunanze del Consiglio di Amministrazione, svoltesi nel
rispetto delle norme statutarie, legislative e regolamentari che ne disciplinano il funzionamento;
• Abbiamo ottenuto dagli Amministratori informazioni sul generale andamento della gestione e sulla sua prevedibile evoluzione nonché sulle operazioni di maggiore rilievo, per le loro dimensioni o caratteristiche, effettuate dalla società e possiamo ragionevolmente assicurare che le azioni poste sin d’ora in essere sono conformi
alla legge ed allo statuto sociale e non sono manifestamente imprudenti, azzardate, in potenziale conflitto di
interesse o in contrasto con le delibere assunte dall’assemblea dei soci o tali da compromettere l’integrità del
patrimonio sociale. La cooperativa, anche per l’esercizio 2013, continua ad essere affiancata da consulenti
esterni al fine di perfezionare gli strumenti di analisi economico-finanziaria in uso. Il miglioramento dei risultati
economici rispetto all’esercizio 2012 è dovuto, oltre che ad un incremento del fatturato, anche all’introduzione di un meccanismo di controllo della spesa, in particolare quella sanitaria, che, a pieno regime, dovrebbe
portare ad un significativo contenimento della stessa;
• Dalle informazioni assunte dal soggetto incaricato del controllo legale dei conti al bilancio non sono emersi
dati ed informazioni rilevanti che debbano essere evidenziati nella presente relazione;
• Abbiamo acquisito conoscenza e vigilato sull’adeguatezza dell’assetto organizzativo della società, anche
tramite la raccolta di documentazione ed informazioni dai responsabili delle funzioni;
• Abbiamo vigilato sull’adeguatezza del sistema amministrativo e contabile; possiamo a questo proposito
attestare, sulla base dell’esame dei documenti e dalle informazioni assunte, che i fatti di gestione sono stati,
nella sostanza, correttamente rilevati.
• Non sono pervenute denunce ex art. 2408 c.c.;
* * * * * * * * *
Abbiamo esaminato il bilancio d’esercizio chiuso al 31.12.2013, in merito al quale riferiamo quanto segue:
• Non essendo a noi demandato il controllo analitico di merito sul contenuto del bilancio, abbiamo vigilato
sull’impostazione generale data allo stesso, sulla sua generale conformità alla legge per quel che riguarda la
sua formazione e struttura e a tale riguardo non abbiamo osservazioni particolari da riferire; abbiamo verificato l’osservanza delle norme di legge inerenti la predisposizione della relazione sulla gestione e a tale riguardo
non abbiamo osservazioni particolari da riferire;
• Per quanto a nostra conoscenza, gli Amministratori, nella redazione del bilancio, non hanno derogato alle
norme di legge ai sensi dell’art. 2423, comma quattro, c.c.;
• Ai sensi dell’art. 2426 c.c., punti n. 5 e 6, segnaliamo che la società nell’anno 2013 non ha provveduto ad
alcuna iscrizione nell’attivo dello stato patrimoniale di costi di impianto e di ampliamento, nonché di costi di
ricerca, di sviluppo e di pubblicità; non risultano inoltre iscritti nell’attivo patrimoniale costi per avviamento;
• Abbiamo verificato la rispondenza del bilancio ai fatti ed alle informazioni di cui abbiamo conoscenza a seguito dell’espletamento dei nostri doveri e non abbiamo osservazioni al riguardo;
• Conformemente a quanto stabilito dal comma 2 dell’articolo 2 Legge n. 59/92 e dall’art. 2545 del codice
civile, segnaliamo che la cooperativa, nel corso del 2013, ha operato nell’intento di fornire ai soci fruitori il
servizio di assistenza sociale, nelle diverse forme in cui esso si articola, alle migliori condizioni qualitative
105
BILANCIO SOCIALE E DI ESERCIZIO 2013
ed economiche possibili. Nella nota integrativa al bilancio di esercizio sono evidenziate le caratteristiche di
mutualità interna, che pongono in rilievo la prevalenza dell’attività svolta dalla cooperativa a favore dei soci,
rispetto ai terzi non soci.
Per una disamina più completa, si rimanda alla lettura della relazione sulla gestione predisposta dal Consiglio
di Amministrazione, sulla quale, per quanto di nostra competenza, esprimiamo un giudizio positivo in termini
di coerenza con i dati esposti nel bilancio di esercizio, relazione che contiene in modo dettagliato gli altri
aspetti rilevanti al fine di fornire un quadro completo dei criteri seguiti nella gestione per il conseguimento
degli scopi statutari.
Considerando anche le risultanze dell’attività svolta dalla società di revisione e certificazione, proponiamo all’Assemblea di approvare il bilancio d’esercizio chiuso il 31.12.2013, così come redatto dagli Amministratori, associandoci
alla proposta formulata dagli stessi in ordine destinazione del risultato dell’esercizio.
IL COLLEGIO SINDACALE
Dott. Carlo Murano
Dott. Fabio Piovanelli
Avv. Enrico Zitelli
Brescia, 15 Aprile 2014
106
RELAZIONE DELLA SOCIETà DI REVISIONE
Ai sensi dell’art.14 del D.Lgs. 27/1/2010 n. 39
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via Casello, 11 - 25062 Concesio (BS)
tel. 030.2751455- fax 030.2751681 - [email protected] - www.bessimo.it