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Economia > News d'agenzia > Turismo: Manital investira' circa 40 mln euro in Vistaterra
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Focus Ipo
TURISMO: MANITAL INVESTIRA' CIRCA 40 MLN
EURO IN VISTATERRA
Commenti Borsa
24/09/2015 19.29
Comm. Borse Estere
MILANO (MF-DJ)--L'azienda di manutenzione e servizi integrati Manital
investira' circa 40 milioni di euro in Vistaterra, un progetto di impresa
turistica che punta a valorizzare il Canavese (regione storico-geografica
del Piemonte) creando un'economia di filiera.
Caldissime MF
Indici Borse estere
Fondi comuni
Euro e valute
E' quanto si legge in una nota in cui si specifica anche che
l'iniziativa avviera' le sue prime attivita' nel corso del 2016 e andra' a
regime in tre anni con un fatturato previsto per il 2019 a circa 17
milioni euro. Vistaterra e' un progetto di impresa con una forte
attenzione al concetto di sostenibilita' economica, sociale e ambientale.
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Il progetto passa dalla riqualificazione di una vasta area di attivita'
agricole, compresa la rinascita dei vivai fondati negli anni '50 da
Adriano Olivetti, e dalla ristrutturazione del Castello San Martino di
Parella e del suo parco storico, acquisiti da Manital nel 2011, e si
propone la creazione di un progetto imprenditoriale all'insegna della
sostenibilita' economica, ambientale e sociale. Anche per questo, per
sottolineare il forte legame dell'iniziativa con il suo territorio, la
produzione agricola e la promozione della biodiversita', Manital ha scelto
lo spazio di Slow Food in Expo per presentare l'iniziativa.
com/cas
Note sull'utilizzo dei dati
(fine)
MF-DJ NEWS
http://finanza.tgcom24.mediaset.it/news/dettaglio_news.asp?id=201509242000071599&chkAgenzie=PMFNW&sez=news&testo=&titolo=Turismo[28/09/2015 13:19:55]
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ECONOMIA
Turismo: Manital investira' circa 40 mln euro in
Vistaterra
19:29 MILANO (MF-DJ)--L'azienda di manutenzione e servizi integrati Manital
investira' circa 40 milioni di euro in Vistaterra, un progetto di impresa
turistica che
punta a valorizzare il Canavese (regione storico-geografica
del Piemonte) creando
un'economia di filiera.
E' quanto si legge in una nota in cui si specifica anche che
l'iniziativa avviera' le sue prime attivita' nel corso del 2016 e andra' a
regime in tre
anni con un fatturato previsto per il 2019 a circa 17
milioni euro. Vistaterra e' un
progetto di impresa con una forte
attenzione al concetto di sostenibilita' economica,
sociale e ambientale.
Il progetto passa dalla riqualificazione di una vasta area di
attivita'
agricole, compresa la rinascita dei vivai fondati negli anni '50 da
Adriano
Olivetti, e dalla ristrutturazione del Castello San Martino di
Parella e del suo parco
storico, acquisiti da Manital nel 2011, e si
propone la creazione di un progetto
imprenditoriale all'insegna della
sostenibilita' economica, ambientale e sociale.
Anche per questo, per
sottolineare il forte legame dell'iniziativa con il suo territorio,
la
produzione agricola e la promozione della biodiversita', Manital ha scelto
lo
spazio di Slow Food in Expo per presentare l'iniziativa.
com/cas
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http://www.corriere.it/notizie-ultima-ora/Economia/Turismo-Manital-investira-circa-mln-euro-Vistaterra/24-09-2015/1-A_019975222.shtml[28/09/2015 13:24:13]
Rinascono i Vivai Canavesani, l’idea verde di Adriano Olivetti - Corriere.it
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Rinascono i Vivai Canavesani,
l’idea verde di Adriano Olivetti
ECONOMIA
Manital spa, dell’imprenditore Graziano Cimadon, rileva i terreni vicino a Ivrea.
Vuole realizzare coltivazioni, birrificio, ristorante, spa. L’appoggio di Carlin
Petrini (Slow Food)
La Ue: Roma sposti
le tasse dal lavoro
alle casa, ai
consumi e
all'ambiente
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Far rinascere – anche economicamente – i vivai del Canavese,
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ECONOMIA
Volkswagen, in
Germania aperta
indagine sull'ex
capo Winterkorn
fondati negli Anni ’50 da Adriano Olivetti, sviluppando turismo,
produzioni locali e agricoltura in un territorio che in quanto a
bellezza – lo ha detto Carlin Petrini alla presentazione in Expo – non ha nulla da
invidiare alle Langhe. Si chiama «Vistaterra» ed è il progetto imprenditoriale voluto
da un uomo che proprio dalla Olivetti ha cominciato a costruire la sua «fortuna»,
Manital spa, che da società consortile è diventata oggi un gruppo con quasi 5mila
dipendenti e un fatturato di 269 milioni di euro.
Graziano Cimadon
La Silicon Valley
abbraccia l'India di
Narendra Modi
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Graziano Cimadon è un piemontese pioniere in Italia di quello che oggi si chiama
facility management: in pratica, la gestione di servizi banali come le pulizie fino a
quelli più complessi come la manutenzione degli impianti. Nel 1996 la Manital di
Cimadon acquisisce la gestione della manutenzione e i servizi del gruppo di Ivrea,
attività non core che Olivetti vuole cedere. Da Ivrea Manital si espande a tutta
l’Italia. Il cerchio si chiude oggi, con il ritorno a Ivrea attraverso un progetto che
vuole ridare slancio all’economia del territorio.
ECONOMIA
Fiducia delle
imprese al top dal
2007 Anche i
consumatori
vedono rosa
Cimadon stavolta ha rilevato la società Vivai Canavesani che era di Olivetti e che poi
era passata a una cooperativa, per creare una spa che farà tante cose: un birrificio, un
ristorante gourmet, servizi turistici e culturali dentro un castello con residenza di
charme e spa, produzione agricola, attività didattica, un agriparco e varie botteghe.
Tutto fatto secondo criteri di sostenibilità ambientale e sociale. E la sostenibilità
economica? L’investimento è stimato in 40 milioni di euro, tutti messi in conto da
Manital, che però spera di aprire a fondi immobiliari la proprietà. Si prevede che
Vistaterra vada in pareggio entro quattro anni dall’apertura, attesa con le sue prime
attività nel corso del 2017. Il progetto, secondo i calcoli fatti fare da Cimadom,
raggiungerà una marginalità operativa e positiva dal terzo anno con un fatturato
previsto nel 2019 di circa 17 milioni di euro. È peraltro stata ipotizzata la possibilità
di aprire il capitale alle singole società operative nell’ospitalità, nella ristorazione e
nei laboratori artigianali. «Sostenibilità economica?», ha scherzato Carlo Petrini.
«Attenzione perché fare i soldi con il settore agricolo è molto slow». Intanto, il
fondatore di Slow Food dà la sua benedizione al progetto, sottolineandone «il
legame con la filosofia di Adriano Olivetti, che rimane uno dei punti fermi per la
visionarietà e per il concetto di impresa civile e sociale».
http://www.corriere.it/economia/15_settembre_24/rinascono-vivai-canavesiani-l-idea-verde-adriano-olivetti-77088cf4-62dd-11e5-95fc-7c4133631b69.shtml[28/09/2015 13:59:55]
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vertici Otto anni e
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La sostenibilità come fulcro della riqualificazione: il progetto Vistaterra | ETicaNews
progetto Vistaterra
È stato presentato oggi in Expo il progetto di riqualificazione agricola Vistaterra voluto da Manital, leader italiano nel
facility management (manutenzione e servizi integrati). L’iniziativa parte dalla vocazione agricola del Canavese e dalla
rinascita dei suoi beni storici, per creare un’attività innovativa nell’ambito turistico. Come raccontato nel corso della
presentazione, l’idea passa dalla riqualificazione di una vasta area di attività agricole, compresa la rinascita dei vivai fondati
negli Anni ’50 da Adriano Olivetti, e dalla ristrutturazione del Castello San Martino di Parella e del suo parco storico,
acquisiti da Manital nel 2011, e si propone la creazione di un progetto imprenditoriale all’insegna del concetto della
sostenibilità – declinato sul fronte sociale, economico e ambientale – come filo conduttore di tutte le attività collegate.
Per quanto riguarda la sostenibilità sociale, l’iniziativa si propone di diventare un polo di attrazione sul territorio e di
istaurare un’economia di filiera di cui, in futuro, potrà beneficiare l’intera area e le generazioni che la abiteranno. Per
contribuire alla creazione della vocazione turistica del Canavese, Vistaterra intende quindi fare sistema, creando una rete di
imprese per lo sviluppo dei flussi turistici in arrivo e avviare un circolo virtuoso di visibilità utile a tutto il comprensorio
Canavese. All’interno dell’agriparco inoltre, Vistaterra si propone di valorizzare i prodotti locali creando eventi e
dimostrazioni che diano visibilità alle aziende locali e promuovano gli investimenti nell’area.
In seconda battuta la sostenibilità economica. Significativo sarà l’impatto occupazionale. Il complesso a regime prevede di
occupare circa 120 persone oltre a figure stagionali e personale extra staff legato ai servizi di ristorazione e agli eventi. Si
prevede inoltre che l’intera area benefici dell’indotto generato da Vistaterra. Non solo, considerando che l’intera iniziativa
punta sulla valorizzazione prodotti a chilometro zero, ci si attende che dell’avvio delle attività di Vistaterra ne beneficino
in particolar modo produttori e fornitori locali. Vistaterra infine si propone di siglare joint venture con imprese esistenti per
potenziare la creazione di marchi comuni, sostenere l’avvio di start up nella produzione e della trasformazione
agroalimentare, sviluppare infine produzioni agricole e biologiche di qualità per fare filiera.
Infine la sostenibilità ambientale. Nell’intervento di recupero del Castello sono state utilizzate essenze rigorosamente
escluse dalle liste di salvaguardia dell’Iucn (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura) e del Cites
(Convention on International Trade in Endangered Species of Wild Fauna and Flora), nel pieno rispetto della ecosostenibilità dell’intervento. Sono poi state recuperate tutte le porzioni in buono stato della pavimentazione originale mentre
per le restanti porzioni sono stati previsti materiali locali o nazionali, privilegiando il criterio di Life Cycle Assessment
(Lca) ovvero di valutazione del ciclo di vita dei prodotti e del conseguente impatto sull’ambiente. Identico criterio verrà
seguito per gli arredi e gli allestimenti interni. Per la realizzazione dell’Agriparco, infine, sono stati utilizzati dei materiali
naturali e riciclabili che consentano il minimo impatto sullo stato dei luoghi e la totale reversibilità degli interventi.
Anche per sottolineare il forte legame dell’iniziativa con il suo territorio, la produzione agricola e la promozione della
biodiversità, Manital ha scelto lo spazio di Slow Food in Expo per presentare l’iniziativa e ha annunciato che
l’inaugurazione di alcune prime attività avverrà nel corso del 2016.
Adriano Olivetti
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http://www.eticanews.it/in-breve/la-sostenibilita-come-fulcro-della-riqualificazione-il-progetto-vistaterra/[28/09/2015 14:00:36]
Turismo: Manital investira' circa 40 mln euro in Vistaterra - MilanoFinanza.it
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Turismo: Manital investira'
circa 40 mln euro in
Vistaterra
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MILANO (MF-DJ)--L'azienda di manutenzione e servizi integrati
Manital
investira' circa 40 milioni di euro in Vistaterra, un progetto di impresa
turistica che punta a valorizzare il Canavese (regione storico-geografica
del Piemonte) creando un'economia di filiera.
E' quanto si legge in una nota in cui si specifica anche che
l'iniziativa avviera' le sue prime attivita' nel corso del 2016 e andra' a
regime in tre anni con un fatturato previsto per il 2019 a circa 17
milioni euro. Vistaterra e' un progetto di impresa con una forte
attenzione al concetto di sostenibilita' economica, sociale e ambientale.
Il progetto passa dalla riqualificazione di una vasta area di attivita'
agricole, compresa la rinascita dei vivai fondati negli anni '50 da
Adriano Olivetti, e dalla ristrutturazione del Castello San Martino di
Parella e del suo parco storico, acquisiti da Manital nel 2011, e si
propone la creazione di un progetto imprenditoriale all'insegna della
sostenibilita' economica, ambientale e sociale. Anche per questo, per
sottolineare il forte legame dell'iniziativa con il suo territorio, la
produzione agricola e la promozione della biodiversita', Manital ha
scelto
lo spazio di Slow Food in Expo per presentare l'iniziativa.
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http://www.milanofinanza.it/news/turismo-manital-investira-circa-40-mln-euro-in-vistaterra-201509242000071599[28/09/2015 13:25:05]
Tessa Gelisio | VistaTerra - il progetto d’impresa per il rilancio del Canavese
NEWS
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24/09/2015 - MILANO - EXPO 2015
VISTATERRA - IL PROGETTO D’IMPRESA
PER IL RILANCIO DEL CANAVESE
Tessa alla conduzione dell’evento- Stand Slow Food Expo 2015
http://www.tessagelisio.it/news/1144/vistaterra---il-progetto-dimpresa-per-il-rilancio-del-canavese.htm[25/09/2015 10:00:08]
Tessa Gelisio | VistaTerra - il progetto d’impresa per il rilancio del Canavese
http://www.tessagelisio.it/news/1144/vistaterra---il-progetto-dimpresa-per-il-rilancio-del-canavese.htm[25/09/2015 10:00:08]
Tessa Gelisio | VistaTerra - il progetto d’impresa per il rilancio del Canavese
VistaTerra un progetto Manital, presentato all'Expo 2015.
Manital è leader italiano nel settore del facility management (manutenzione e
gestione di servizi integrati), settore di cui è stata pioniera con la costituzione, nel
1993, del consorzio di imprese alle origini del gruppo.
È forse un tratto peculiare per un’azienda che si occupa di Facility Management, vale a dire della
progettazione, gestione ed erogazione di tutti quei servizi che le aziende preferiscono affidare
all’esterno per concentrarsi sul proprio core-business. Ma in Manital non si sono mai sottratti alla spinta
a mettersi in gioco, per creare qualcosa che non c’era: un servizio, un prodotto o, come nel caso di
VISTATERRA, un progetto del tutto nuovo sia per l’azienda sia per il suo territorio, il Canavese.
VISTATERRA sarà, infatti, un complesso che ospiterà offerte diverse e rivolte a target diversi, ma
coerente con i principi della sostenibilità applicata a tutto campo. VISTATERRA, che comprende un
antico castello, il suo giardino storico e oltre 6.000 mq di agriparco tutto intorno, ospiterà una residenza
http://www.tessagelisio.it/news/1144/vistaterra---il-progetto-dimpresa-per-il-rilancio-del-canavese.htm[25/09/2015 10:00:08]
Tessa Gelisio | VistaTerra - il progetto d’impresa per il rilancio del Canavese
di charme, un ristorante gourmet, un vigneto, un orto, un biolago, una Spa, un micro-birrificio, aule per
la didattica, un vivaio e molto altro
Come ogni idea innovativa, VISTATERRA è un progetto che contiene una quota parte di azzardo, una
percentuale di rischio che ogni impresa porta con sé. Torniamo indietro di qualche anno, quando
Manital rileva a Parella i Vivai Canavesani dalla cooperativa che li gestiva, a cui nel 2011 si aggiunge il
confinante Castello di San Martino e con il suo bel parco secolare.
Il Castello, un complesso le cui parti più antiche risalgono al XIV secolo, era in stato di abbandono da
oltre 10 anni, vittima del fallimento della società che lo aveva rilevato dai vecchi proprietari, spogliato di
gran parte dei suoi arredi originali dalle incursioni dei ladri, usato come discarica, in breve dimenticato
dallo stesso territorio che aveva presidiato per secoli, prima come fortezza, poi come convento e
dimora privata e, infine, come centro benessere. Due entità – il castello e i Vivai Canavesani voluti da
Adriano Olivetti negli anni ‘50 – da far dialogare; un progetto di recupero paesaggistico, artistico e
storico, ma anche culturale, turistico ed economico, una sfida imprenditoriale per noi inedita e per
questo appassionante. Da una parte il castello e i suoi annessi, dall’altra i vivai, tutto attorno, come una
corona, le montagne e la natura.
VISTATERRA. Un nome che è un’affermazione di appartenenza a un territorio, ma anche un invito a far
spaziare lo sguardo a 360° per scoprire la molteplicità di offerte racchiuse nel complesso..
Manital vuole essere impresa non solo sotto il profilo economico, ma agisce anche nella dimensione
della responsabilità sociale, mettendo in campo azioni concrete volte a far fiorire il territorio in cui
opera. VISTATERRA è innanzitutto una restituzione: il recupero e la trasformazione di un’intera area in
un progetto d’impresa per il Canavese e per il suo futuro. Un’idea che vuole ridare centralità al
territorio, riportare alla ribalta le sue eccellenze, creare posti di lavoro attirando nuovi flussi turistici alla
scoperta di una terra che unisce storia, natura, arte, cibo, accoglienza e una capacità di innovare e
rinnovarsi che, forse, l’Italia e la stessa Ivrea hanno un po’ dimenticato.
La sostenibilità è l’asse portante lungo cui si sono sviluppate tutte le attività di VISTATERRA. La
sostenibilità è stata la guida nelle scelte architettoniche, rispettose dell’ambiente circostante e a basso
impatto come, per esempio, quelle del garden center all’interno dell’agriparco. Sostenibilità significa
anche mettere in campo le tecnologie più avanzate per garantire il massimo comfort, riducendo gli
sprechi energetici. Sostenibilità significa recuperare quanto più possibile del passato e offrirlo
nuovamente al pubblico: il restauro del castello, che è ancora in corso, per esempio, ma anche il
ripristino dei vigneti scomparsi in fase di “conversione biologica”. Solo pochi giorni, con grande
emozione, si è celebrata la prima vendemmia di Erbaluce DOCG, un vino pregiato e tipico del
Canavese.
Sostenibilità è, ancora, progettare il nuovo attingendo al passato, fondere l’antico con il design, i sapori
della tradizione con l’alta cucina, proporre piante e sementi bio con la didattica rivolta a grandi e piccoli,
le botteghe artigiane con l’hotellerie di lusso che parla ai viaggiatori e non ai turisti, un parco aperto a
chi ha voglia di immergersi nella natura.
Il complesso VISTATERRA intende diventare un fiore all’occhiello per il Canavese, attraendo nuovi
flussi turistici anche da Torino e Milano, per dare nuovo impulso a tutta l’area circostante in cui
potranno fiorire altre attività di accoglienza, svago e ristoro. Nel solco del place-branding, la disciplina
che mira a trasformare le destinazioni in luoghi dal forte potere attrattivo puntando ed evidenziando le
loro unicità, VISTATERRA è stato concepito fin da subito come un bouquet di offerte variegate ma
coerenti tra loro. Attività in grado di stuzzicare la curiosità di pubblici diversi, proponendo a ciascuno
programmi e attività mirati, rilevanti per i gusti individuali e lo stile di vita. Così, i 6.000 mq degli ex Vivai
Canavesani ospiteranno un grande orto biologico, una garden center, strutture dove si terranno corsi di
giardinaggio e dove si insegnerà ai bambini a coltivare e a sporcarsi le mani di terra, un biolago di
2.500 mq in cui rinfrescarsi d’estate, un boschetto di bambù e un altro bosco in cui passeggiare,
sentieri e molto altro.
http://www.tessagelisio.it/news/1144/vistaterra---il-progetto-dimpresa-per-il-rilancio-del-canavese.htm[25/09/2015 10:00:08]
Tessa Gelisio | VistaTerra - il progetto d’impresa per il rilancio del Canavese
Il castello, invece, che occupa una superficie coperta di quasi 8.000 mq e un parco storico di 2.500 mq,
accoglierà gli ospiti in una residenza di charme composta una ventina di camere che, mantenute
originali quanto più possibile, rispettano l’anima “agricola” del castello. Gli ospiti avranno a disposizione
anche una spa in cui scoprire le proprietà benefiche dei prodotti naturali coltivati e venduti nella tenuta
VISTATERRA.
Le sale del castello, riportate alla bellezza originaria, accoglieranno anche un ristorante gourmet
improntato ai principi della cucina del territorio e della stagionalità. Le materie prime arriveranno
direttamente dall’orto del castello, per gli altri ingredienti, invece, si ricorrerà alle produzioni locali.
Ricevimenti, eventi, incontri ravviveranno l’atmosfera pacifica del castello e del suo parco secolare,
luoghi in cui sentirsi ospiti e non clienti.
Il castello sarà infine sede anche di un micro birrificio artigianale, di un’enoteca in cui gustare i vini del
territorio e scoprire altre etichette, botteghe che proporranno prodotti del Canavese e una selezione di
prodotti dell’eccellenza italiana.
Le cucine del Castello si riforniranno di ortaggi e frutti provenienti dagli orti di sua pertinenza, per tutti gli
altri prodotti necessari farà invece riferimento a piccoli produttori locali selezionati e fidelizzati.
L’integrazione tra VISTATERRA e il Canavesano non è limitata però a semplici scambi commerciali,
ma mira ad avere una valenza economica e culturale. Grazie al Fondo Risorsa Canavese creato da
Manital con la Compagnia San Paolo, infatti, si punta alla creazione di una rete virtuosa di piccole
imprese locali che, grazie ai fondi e ad altri strumenti indispensabili come la formazione e la
consulenza erogata in partnership con l’Università di Pollenzo, possono sostenersi per raggiungere un
pubblico più ampio e in crescita.
Tra le finalità del progetto del Fondo Risorsa Canavese vi è la valorizzazione della tradizione agricola
locale e il recupero delle specificità del territorio
Per la realizzazione dell’agriparco, sui terreni degli originari Vivai Canavesani, fondati da Adriano
Olivetti su progetto dell’Architetto Pietro Porcinai negli anni ’50, la progettazione delle strutture edilizie
a supporto delle attività agricole, botaniche e artigianali avverrà nel pieno rispetto dell’eco-sistema
naturale, seguendo principi costruttivi e utilizzando materiali naturali e riciclabili che consentano il
minimo impatto sullo stato dei luoghi e la totale reversibilità degli interventi, con la possibilità di
rendere, in futuro, tutte le aree verdi alla loro primitiva destinazione.
Per contattare Tessa scrivi a: [email protected]
forPlanet Onlus
[email protected]
© 2009 - 2015 Tessa Gelisio
Credits: Alchimedia srl
http://www.tessagelisio.it/news/1144/vistaterra---il-progetto-dimpresa-per-il-rilancio-del-canavese.htm[25/09/2015 10:00:08]
>>>ANSA/ Vistaterra resort takes sustainability up a level - English - ANSA.it
>>>ANSA/ Vistaterra resort takes sustainability up a level
Project gets Slow Food backing
Redazione ANSA
TURIN
25 September 2015 17:16
STORIA
(By Gordon Sorlini).
(ANSA) - Turin, September 25 - While the list of
sustainable hotels around the world is
growing every day, a new
resort being developed near Ivrea, Italy (home to the
once-glorious
Olivetti typewriter company, near Turin) is taking
the idea of eco-resort to a higher level.
Called Vistaterra, the new resort (scheduled to open, at
least in part, in 2017) is rising from
the remains of the castle
of San Martino di Parella on lands that are part of a historic
park and
formerly owned by Adriano Olivetti (son of Camillo
Olivetti, founder of Olivetti) that was to be
developed into a
vast vineyard.
With Adriano Olivetti's death in 1960, the vineyards
project was never realized.
The resort's owner and developer - Italian facilities
management company Manital - has set
an important mission for
Vistaterra: to serve as the heart of a local agricultural and
artisanal
renaissance, sourcing skills and knowledge from local
suppliers, boosting businesses and
creating jobs. During a press conference Thursday at the Slow Food
pavilion at Expo Milano
2015, Manital founder and chief
executive Graziano Cimadom said the company is investing
some 40
million euros in Vistaterra. Every aspect of the project has been studied in the
greatest detail, including the name. "Why did we call it Vistaterra (land view)? Because land
is
what the entire project starts with," said Erica Ferlito,
development and strategy director for
Manital. "Land is the origin of many of the activities that will be
offered...The name also talks
about 'vista' (view) and we are
looking at the land in a new way, with an eye to
sustainability."
There is also a bit of a pun, Ferlito explained, pointing
out how when vacationers go to the
sea, they prize rooms with a
sea view. "Here we will offer land views," she said.
The center of Manital's restoration efforts is the castle,
which is undergoing a massive
refurbishment that seeks to reuse
as much of the original materials as possible - including roof
and floor tiles. Once finished, the castle will have about 10
luxuriously-appointed guestrooms,
Cimadom told ANSA, while
another 10 guestrooms will be housed in a separate building. The
resort will be marketed aggressively in northern
Europe and the US, Cimadom said.
http://www.ansa.it/.../news/2015/09/25/ansa-vistaterra-resort-takes-sustainability-up-a-level_6cfa14d6-e7d2-4697-bbc3-f88d5a06ceea.html[28/09/2015 13:04:22]
>>>ANSA/ Vistaterra resort takes sustainability up a level - English - ANSA.it
For sure, the initiative's backing by the Slow Food
movement founded by Carlo Petrini - who
was present at the
Vistaterra press conference - will make it appealing to the
increasing
number of eco-tourists, in Italy and abroad, who are
on the look out for sustainable vacation
options.
To visitors it will be a small paradise, but to Manital -
which owns and will manage the
project - Vistaterra is a
business that will have to stand on its own feet. And considering the
large sums the company is investing in
the project, the business case has to be solid.
The hotel aspect won't be the main revenue driver of
Vistaterra, Cimadom said, explaining
that there will be a host
of other services offered, including a spa and wellness center,
a
business services center and events hosting facilities. There will also be a gourmet restaurant
- serving dishes
with ingredients sourced on site - as well as a cafeteria.
Visitors will be able to buy wines and beer produced at
Vistaterra as well as products made
by local artisans which will
be sold in the little bottheghe (shops) set up in the castle's
courtyard. With these activities, Cimadom said that Vistaterra will
reach break even from its
third year of operation, with
projected sales of 17 million euros. Up to 800,000 visitors are
expected each year, when
Vistaterra is fully operational, sometime around 2019, according
to
Cimadom. If things go according to plan, there may be other, similar
operations in Manital's
future, for, as Cimadom pointed out, "in
Italy there are thousands of situations similar to this,"
especially publicly-owned historical buildings which could see a
brighter future with the
Vistaterrra model.
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http://www.ansa.it/.../news/2015/09/25/ansa-vistaterra-resort-takes-sustainability-up-a-level_6cfa14d6-e7d2-4697-bbc3-f88d5a06ceea.html[28/09/2015 13:04:22]
E C O N O M I A & L A V O R O 27
Venerdì
25 Settembre 2015
Meno cari gli investimenti bancari nel sociale
Arrivato il via libera
di Bankitalia a un
regolamento Ue dopo
la lunga "battaglia"
condotta Federcasse
e da Banca Etica
opo una lunga "battaglia"
condotta dal Credito Cooperativo italiano – portata avanti anche attraverso proposte concrete avanzate in sede comunitaria – e
da Banca Etica, finalmente è arrivato
il risultato sperato. Dal 1° ottobre gli
investimenti bancari sul sociale costeranno il 25% in meno in termini di
assorbimento del patrimonio. Questo
sarà possibile perché la Banca d’Italia ha infatti dato il via libera al rego-
D
lamento della Commissione europea
Crr (Credit risk regulation) entrato in
vigore in Italia con il recepimento e la
pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Detto in altre parole: d’ora in poi
non ci sarà nessuna differenza di condizioni tra i prestiti alle organizzazioni non profit e quelli alle piccole medie imprese.
A favorire la decisione è stato anche il
progetto presentato da Federcasse a
Bruxelles lo scorso giugno di creare u-
no specifico «fattore di supporto per
le imprese sociali» (Ses supporting
factor) per ridurre l’assorbimento patrimoniale delle Banche in caso di finanziamenti a questa specifica tipologia di imprese. La proposta, indirizzata ai regolatori europei, è stata lanciata nel corso di un convegno tenutosi presso la sede del Parlamento Europeo tre mesi fa e organizzato dal Social Economy Intergroup.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Crociere. Caribbean punta sull’Italia
Nel 2016 gli scali aumenteranno del 22%
aranno in tutto cinque le navi Celebrity Cruises del Gruppo Royal Caribbean che faranno tappa in Italia da
aprile a novembre 2016 per un totale di 163
scali e una movimentazione di oltre 413mila passeggeri previsti. Effettueranno itinerari nel Mediterraneo orientale tra Grecia, Turchia, Terra Santa e la costa adriatica in partenza da Civitavecchia eVenezia «Siamo soddisfatti dei risultati raggiunti quest’anno in
termini di prenotazioni – dichiara Gianni Rotondo, direttore generale Rcl Cruises Ltd I-
S
Flop dell’asta Bce
E il credito latita
PIETRO SACCÒ
MILANO
o straordinario flop della quinta asta
nell’ambito del piano Tltro è la perfetta dimostrazione di quanto la Banca
centrale europea continui a faticare a fare arrivare alle imprese – tramite le banche, che sono praticamente l’unico canale che ha a disposizione – gli effetti della sua politica monetaria estremamente generosa. Il Tltro, sigla
che sta per Targeted Long Term Refinancig Operation, cioè piano mirato di finanziamento
a lungo termine, è il primo degli strumenti lanciati all’inizio dell’estate del 2014 da Mario
Draghi per rilanciare il credito in Europa. L’idea, all’epoca, sembrava ottima e coraggiosa:
la Bce concedeva alle banche prestiti a un costo irrisorio (un interesse dello 0,1%, poi ridotto allo 0,05%, in aggiunta al tasso di riferimento) ma, a differenza di quanto previsto dal
precedente piano Ltro, gli istituti di credito avrebbero potuto ottenere denaro solo per prestarlo alle imprese.
Risultato: il vincolo a fare arrivare quei soldi alle aziende ha scoraggiato, fin dall’inizio, le banche europee. Così le prime due aste sono state deludenti, con le banche che hanno chiesto poco più della metà dei finanziamenti che
L
Alimentazione.
potevano ottenere (213 miliardi su 400), la terza è la quarta sono andate quasi bene (rispettivamente 98 miliardi e 73,8 miliardi) mentre
la quinta, quella di ieri, è stata un autentico
fallimento. Gli analisti avevano previsto richieste per 50 miliardi e c’è chi arrivava a prevedere lo sfondamento del tetto dei 100 miliardi. Invece le banche hanno chiesto e ottenuto solo 15,5 miliardi. Pochissimo. Segno che
il livello di liquidità del sistema bancario europeo è tornato forte, e questa è una buona notizia, ma anche segno che le banche non hanno intenzione di aumentare in maniera sostanziosa i loro finanziamenti al sistema produttivo. E questa è, evidentemente, una pessima notizia.
Soprattutto per i paesi come l’Italia, che continuano ad avere un credito stagnante, nonostante gli enormi sforzi della Bce (a partire dal
Quantitative easing, che con i suoi 60 miliardi immessi ogni mese nel sistema da marzo ha
contribuito in maniera decisiva a rendere irrilevante il Tltro). Le banche italiane hanno incassato circa 100 miliardi nell’ambito delle cinque aste del Tltro (e ieri Ubi ha comunicato di
essersi aggiudicata 2 miliardi) ma anche l’ultimo rapporto dell’Associazione bancaria italiana conferma il calo (-0,14% a settembre rispetto all’anno scorso) dello stock di prestiti a
L’operazione
Mps disinnesca la mina
del derivato con Nomura
famiglie e imprese.
Non ci sono scorciatoie per uscire da questo tunnel, anche
se è chiaro che un’accelerazione della ripresa aiuterebbe le
imprese a fare progetti di crescita convincenti e le banche a
finanziarli. Una soluzione al
problema delle "sofferenze", i IL GOVERNATORE. Mario Draghi
cattivi prestiti non più rimborsati che a luglio pesavano 197 miliardi sui bilanci delle banche italiane, appare sempre più
urgente. Secondo uno studio diffuso ieri dal
Le banche chiedono
Fondo monetario internazionale, se la quansolo
15,5 miliardi di
tità di prestiti incagliati (non performing loans)
venisse ridotta del 5%, nei conti dei nostri ifinanziamenti per fare
stituti di credito si sbloccherebbero circa 55
prestiti alle imprese
miliardi di euro di "capacità creditizia". Soldi
che potrebbero dare un’incredibile spinta alIl calcolo del Fmi:
la crescita. Finché l’Europa non concederà il
tagliando del 5%
suo via libera al progetto di "bad bank" elaborato dal governo –ma il viaggio romano del
le "sofferenze"
commissario europeo alla concorrenza Marin Italia si sbloccano
garethe Vestager non sembra avere prodotto
granché, da questo punto di vista – toccherà
55 miliardi di euro
alle singole banche liberarsi di questi prestiti
diventati un’insostenibile zavorra. Ci stanno
provando, ma procedono con molta lentezza.
l Monte dei Paschi disinnesca la mina Alexandria. Il derivato costruito
dalla gestione Mussari-Vigni coi giapponesi di Nomura per finanziare
l’acquisto di Antonveneta e all’origine dello scandalo che ha travolto la
banca senese dal 2013 a oggi, non esiste più. I due istituti hanno raggiunto
infatti un accordo transattivo che mette anche la parola fine ai due procedimenti giudiziari che pendevano nei tribunali di Firenze e Londra. Ma per
farlo la banca di Rocca Salimbeni, dopo i ripetuti pressing della Banca centrale europea, ha dovuto sborsare altri 359 milioni di euro. Una cifra mostruosa ma che poteva essere anche peggiore, visto che l’esborso risulta 440
milioni in meno rispetto ai 799 milioni previsti dalla chiusura anticipata.
La perdita verrà contabilizzata nel terzo trimestre e ammonta a 88 milioni
di euro netti (130 milioni lordi) contro un utile di 193,6 milioni registrati nei
primi sei mesi dell’anno.
Tirando le somme, con questa mossa, Mps, ha detto il Ceo Fabrizio Viola,
illustrando l’operazione in conference call con gli analisti, «è riuscita» in questi anni «a ridurre i costi legati alla precedente gestione per 600 milioni di
euro. Inoltre, per effetto dell’accordo »registreremo un miglioramento della posizione della liquidità, del margine d’interesse e del profilo di rischio«.
In particolare, dal punto di vista patrimoniale il beneficio secondo i criteri
di Basilea 3 è di 56 punti base. L’intesa, onerosa ma necessaria, permette
quindi al Monte di eliminare uno strumento tossico che sarebbe rimasto
in pancia all’istituto fino al lontano 2040. Inoltre, ha aggiunto Viola, «ci consente di andare avanti nell’implementazione del piano industriale concordato con la Bce» che prevede anche la ricerca di un partner nel breve
termine. L’istituto adesso riceverà un portafoglio di 2,6 miliardi titoli di Stato (Btp) che determinerà «un contributo positivo in termini di margine d’interesse per 40 milioni l’anno», ha aggiunto il Cfo, Bernardo Mingrone, che
in queste ore lascerà Siena per approdare in UniCredit. La notizia ha prodotto effetti positivi anche in Borsa, dove il titolo Mps è stato coperto di acquisti con rialzi anche superiori all’8%. Le azioni, reduci dal tonfo della seduta precedente, hanno chiuso in rialzo del 4,45% portandosi a 1,54 euro.
I
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Expo, il manifesto 2.0 dei giovani
Fondazione Barilla ha coinvolto 80 ricercatori per la stesura delle proposte
CATERINA MACONI
MILANO
roposte concrete per risolvere i paradossi del sistema alimentare. Ed è la
parola "concrete", a fare la differenza.
Ottanta giovani ricercatori di tutto il mondo
sono stati coinvolti dalla Fondazione Barilla
Center for food and nutrition nella stesura
dello "Youth Manifesto", un testo che contiene soluzioni operative e di veloce attuazione
per affrontare uno dei temi di cui si sta discutendo maggiormente a livello mondiale.
Proprio a partire da oggi e fino a domenica, al
Palazzo di Vetro dell’Onu si tiene il summit
sui nuovi "Goals" per i prossimi quindici anni, e si farà il punto sugli otto Obiettivi del millennio – che hanno posto l’attenzione anche
sulla malnutrizione –, mentre domani verrà
consegnata a Ban-ki Moon la Carta di Milano, il testamento dell’Expo, in un incontro a
cui parteciperà anche papa Francesco, che
più volte ha ribadito il pericolo di un sistema
alimentare giunto ormai al limite. «Lavoriamo
P
profitto
sociale
Tra le idee la valutazione
dell’impatto ambientale delle
scelte politiche, la spinta al
ritorno nei campi dei giovani,
l’ingresso degli attivisti nei Cda
mentare mondiale più giusto e sostenibile».
Per un’azione ancora più incisiva, i ragazzi
hanno pensato quindi lo "Youth Manifesto",
impegnandosi non con indicazioni di principio, ma con vere proposte – dalla valutazione
dell’impatto ambientale delle scelte politiche,
al favorire il ritorno delle nuove generazioni
all’agricoltura, dalla creazione di filiere sostenibili, all’apertura dei consigli di amministrazione delle aziende del settore agli attivisti, in un’ottica di riduzione degli sprechi e per
prodotti più sani – indirizzate a quelle che ritengono essere le sette classi di attori che hanno ruoli chiave nel sistema alimentare: policymaker, agricoltori, attivisti, educatori, manager dell’industria alimentare, giornalisti e ricercatori. E che si chiude con una richiesta:
«Aiutateci a far sì che tutto questo avvenga».
Intanto il primo passo in questa direzione
è stato fatto, con la consegna del manifesto al ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina: «Uno dei nostri obiettivi, con
questo Expo, era quello di alzare il livello di
consapevolezza del singolo, degli attori privati e pubblici su questi temi – sostiene
Martina – e lo abbiamo raggiunto. Dobbiamo entrare nell’ottica che competitività
e sostenibilità viaggiano insieme, l’una non
nega l’altra».
do, in modo combinato, un’attività innovativa in ambito turistico fondata sulla riqualificazione
del patrimonio storico.
Obiettivo di Vistaterra è la creazione di un polo turistico e di produzione agricola con epicentro il
Castello di San Martino di Parella, che è stato ristrutturato con soluzioni e materiali sostenibili, e
l’agriparco da quasi 40mila mq.
che lo abbraccia (acquistati da
Manital). Con annessi i Vivai Canavesiani, voluti negli anni ’50 da
Adriano Olivetti. Nel castello ci
sarà una residenza di charme, un
centro servizi business, una struttura spa, caffetteria e ristorante
gourmet; oltre a un birrificio artigianale, un’enoteca, laboratori artigianali, botteghe con prodotti enogastronomici a km 0 per co-
struire un’economia di filiera. Insieme a Compagnia di San Paolo
è stato anche attivato il Fondo Risorsa Canavese, aperto all’ingresso di altre imprese, per sostenere
giovani che vorranno avviare nuo-
Vistaterra rivitalizza
i Vivai Canavesiani
di Adriano Olivetti
ve imprese nelle strutture di Vistaterra, ai quali verranno anche
offerti percorsi di crescita manageriale.
Il progetto ha mosso i primi passi circa un anno fa, le prime attività si avvieranno nell’autunno
Stella Thomas:
«Acqua uno strumento
per la crescita sociale»
che con l’Università di Scienze
Gastronomiche di Pollenzo supporterà il progetto Vistaterra, ad
esempio segnalando laureati e diplomati eccellenti che potranno
operare nelle attività e strutture
all’interno del parco: «La vocazione alla qualità e alla sostenibilità è quello che richiede oggi il
mercato ed è importante che i
consumatori orientino i loro acquisti – ha sottolineato Petrini,
ricordando le parole utilizzate al
riguardo da Papa Francesco nell’enciclica Laudato Si’ – per supportare un certo modo di fare economia. Per dire che il cibo ha
un valore mentre oggi si tende a
dargli solo un prezzo, mercificandolo».
Andrea Di Turi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
L
© RIPRODUZIONE RISERVATA
del prossimo anno e andrà a regime nel 2017. Con ricadute occupazionali significative: si prevede
saranno occupate 120 persone,
senza considerare i lavoratori stagionali e ovviamente l’impatto
sull’indotto di produttori e fornitori locali.
Vistaterra è un investimento importante, da 40 milioni di euro.
Ma il presidente di Manital, Graziano Cimadom, ha detto chiaramente che, sebbene sia essenziale per la sopravvivenza del progetto che i conti tornino, «non è
certo un investimento speculativo. Oggi l’economia è dominata
dalla finanza e schiacciata sul presente, mentre occorre recuperare il coraggio di guardare al futuro». A fargli eco Carlin Petrini, fondatore e presidente di Slow Food,
L’esperto
a cosa più importante è rendere
consapevoli le persone di quanto vasto sia il
problema». Stella Thomas
è una delle massime esperte mondiali sul tema
dell’acqua, managing director del Global Water
Fund, e ha partecipato a Expo alla presentazione
dello "Youth Manifesto" promosso dalla Fondazione Barilla. «Tutto nella vita è legato all’acqua,
dall’economia, al cibo, alla salute, all’agricoltura:
non c’è niente che la sostituisca e il modo in cui la
nostra società tratta la questione dell’esigenza crescente di questo bene, sarà determinante per un
mondo più sicuro». Per questo, sostiene, bisogna
agire in fretta e su più livelli, ma alla base di tutto
ci deve essere un’educazione al problema: «Persone più consapevoli cercano risposte dalla classe politica del proprio Paese e pretendono che vengano intraprese azioni concrete». D’altra parte, «i
politici dovrebbero creare sinergie con il settore
privato per ricevere tecnologie e l’esperienza professionale dei manager che, unita a un’azione di
governo che garantisca leggi per la tutela dell’acqua, possa portare dei cambiamenti». L’acqua come uno strumento per la crescita politica e sociale, dunque, che deve essere trattata alla stregua di
un bene utile alla crescita economica. «Se il mondo vuole fare dei progressi verso gli Obiettivi del
Millennio – dichiara l’esperta – le politiche sul cibo e sull’acqua devono essere parte delle strategie
di governo e dei budget delle nazioni».
Iniziative come lo "Youth Manifesto" diventano
quindi molto importanti perché «portano conoscenza e aumentano la consapevolezza. Ritengo
sia cruciale far incontrare idee e stimoli che provengono da persone che vivono in diverse parti
del mondo – sostiene Thomas – per questo si dovrebbero creare piattaforme digitali dove potersi
incontrare per scambiarsi opinioni e arrivare a soluzioni».
Senza dimenticarsi il più importante principio:
«L’acqua è un diritto umano a cui la popolazione
mondiale non ha accesso in modo equo. Prima di
tutto dobbiamo ricordarci di poter garantire a tutti i diritti umani fondamentali, un aspetto che è
stato troppo spesso trascurato».
Caterina Maconi
Sostenibilità d’impresa per i beni relazionali
a sostenibilità al centro,
ma anche tutt’intorno. Intesa come capacità di visione di lungo periodo che plasma l’azione economica nel presente. Dimostrando che fare impresa al servizio del bene comune è possibile.
Sembra questa la cifra che può
meglio descrivere il progetto Vistaterra, presentato ieri a Expo da
Manital, società leader in Italia nel
facility management (manutenzione e gestione di servizi integrati). Si tratta di un progetto imprenditoriale che intende valorizzare il territorio del Canavese
sotto molteplici aspetti, rilanciandone la tradizionale vocazione agricola ma anche sviluppan-
L
da anni con giovani di ogni nazionalità – spiega Paolo Barilla, vicepresidente della Fondazione Bcfn – sono loro che hanno contribuito a costruire il Protocollo di Milano, il documento della nostra Fondazione che ha ispirato
la Carta di Milano, per rendere i sistema ali-
talia – e con il posizionamento di tre navi Celebrity Cruises nel Mediterraneo vogliamo
confermare il nostro impegno sul mercato italiano anche nel 2016, dove si registrerà un
aumento degli scali del 22% e un’incremento dei crocieristi del 12% rispetto alla stagione 2015». Le navi Celebrity Cruises prestano
particolare attenzione all’ospitalità di famiglie con bambini. Tra le nvità, un prato in erba vera di 2mila metri quadrati sul ponte più
alto, dove provare l’esperienza di un pic-nic
in mezzo al mare. (M.Car.)
Manital svela il progetto dell’agriparco di Parella - Cronaca - La Sentinella del Canavese
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IL PROGETTO
Manital svela il progetto
dell’agriparco di Parella
ATTIVA
Cimadom ne parla a Expo 2015. Investimento di 40 milioni, a regime,
porterà in Canavese 800mila turisti l’anno
PROGETTI
CASTELLI
AGRIPARCHI
26 settembre 2015
http://lasentinella.gelocal.it/ivrea/cronaca/2015/09/26/news/manital-svela-il-progetto-dell-agriparco-di-parella-1.12154392[28/09/2015 12:08:25]
PRIMA PAGINA
Manital svela il progetto dell’agriparco di Parella - Cronaca - La Sentinella del Canavese
IVREA. Quaranta milioni di euro di investimenti, prime attività nel corso del
2016. Manital ha scelto la vetrina di Expo Milano per presentare, ieri mattina,
Vistaterra, il progetto di impresa turistica che punta a valorizzare il Canavese
creando una economia di filiera. Il progetto è ambiziosissimo. Entro tre anni,
secondo Manital, andrà a regime con un fatturato previsto di 17 milioni di euro
e che, di lì in avanti, proseguirà a crescere con un ritmo costante nel tempo. I
flussi di visitatori previsti a pieno funzionamento del parco saranno 800mila
l’anno. Nel progetto Vistaterra, Slow food e l’Università di Pollenzo avranno
un ruolo, visto che sono stati coinvolti con un accordo sia nella selezione e
distribuzione delle eccellenze del territorio, sia nella formazione di personale
altamente qualificato, che possa rispondere al meglio alle esigenze di una
clientela oggettivamente sempre più attenta ai valori di sostenibilità a
biodiversità.
Graziano Cimadom è il fondatore e il presidente di Manital e ha voluto con
forza Vistaterra, che punta alla riqualificazione del castello dei conti di San
Martino di Parella per farlo diventare il fulcro attorno a cui ruota una vasta
area di attività agricole del territorio canavesano, a cominciare dalla rinascita
dei vivai fondati negli anni Cinquanta da Adriano Olivetti. E ora spiega:
«Crediamo molto in questo progetto, forti nella convinzione che sia
un’iniziativa in grado di ridare slancio all’economia del territorio, di supportare
la nascita di una filiera e di essere al contempo sostenibile e redditizia». Fin
troppo facile fare paragoni su altri progetti con grandi numeri annunciati, che,
sulla carta, avrebbero dovuto diventare simbolo della diversificazione del
Canavese sotto il profilo turistico. Cimadom spiega la propria filosofia: «Non
siamo e non ci vogliamo proporre come mecenati o sponsor. Pensiamo che
una simile iniziativa rappresenti di fatto un’evoluzione stessa del concetto di
manutenzione e facility management applicato a beni storici e ambientali.
Un’evoluzione redditizia che, in futuro, potrebbe essere applicata sul recupero
di altri beni storici. Noi stessi, nel 2011, quando abbiamo acquistato il castello
di Parella, ci siamo trovati di fronte a un edificio in rovina nonostante fosse
emblematico dell’area».
Nel castello e nel parco saranno offerti servizi turistici e culturali attraverso una
proposta commerciale integrata e legata. Il castello ospiterà una residenza di
charme, un centro servizi business, una spa. E poi caffetteria, ristorante,
birrificio artigianale e botteghe nelle corti con prodotti artigianali. Nel parco
ci sarà un biolago balneabile con punto ristoro, un garden center e laboratori
artigianali. Vistaterra resterà controllata da Manital anche se, a livello di
singole società operative a capo delle diverse attività del progetto di impresa,
il capitale potrebbe essere aperto a futuri partner.
http://lasentinella.gelocal.it/ivrea/cronaca/2015/09/26/news/manital-svela-il-progetto-dell-agriparco-di-parella-1.12154392[28/09/2015 12:08:25]
Progetto Vistaterra presentato a Expo | Finanzaoperativa.com
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Progetto Vistaterra presentato a Expo
set 28th, 2015 · Commenti disabilitati
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È stato presentato a Expo il progetto Vistaterra fortemente voluto da
Manital, leader italiano nel facility management (manutenzione e
servizi integrati). L’iniziativa parte dalla vocazione agricola del
canavese e dalla riqualificazione dei suoi beni storici, per creare
un’attività innovativa nell’ambito turistico che sappia essere autonoma,
indipendente e redditizia e che, soprattutto, sia in grado di dare vita a
una nuova economia di filiera dell’area, capace di esaltare le
eccellenze artistiche, enogastronomiche ed agricole del territorio
canavesano.
Il progetto passa dalla riqualificazione di una vasta area di attività
agricole, compresa la rinascita dei vivai fondati negli Anni ’50 da Adriano Olivetti, e dalla ristrutturazione del Castello San
Martino di Parella e del suo parco storico, acquisiti da Manital nel 2011, e si propone la creazione di un progetto imprenditoriale
all’insegna della sostenibilità economica, ambientale e sociale. Anche per questo, per sottolineare il forte legame dell’iniziativa
con il suo territorio, la produzione agricola e la promozione della biodiversità, Manital ha scelto lo spazio di Slow Food in Expo
per presentare l’iniziativa e ha annunciato che l’inaugurazione di alcune prime attività avverrà nel corso del 2016.
Il progetto prevede che, all’interno del Castello e del parco contiguo, siano offerti una serie di servizi turistici e culturali attraverso
una proposta commerciale integrata e legata alla sostenibilità ben rappresentata dal concetto scelto per la promozione di
Vistaterra, “Un parco che abbraccia il castello”. In particolare, all’interno del castello prenderà vita una residenza di charme, un
centro di servizi business, una spa, una caffetteria, un ristorante gourmet, un birrificio con produzione propria, mentre nelle corti
dell’edificio storico troveranno collocazione botteghe con una proposta di prodotti artigianali e a km zero. Nell’area del parco
inoltre è previsto un biolago balneabile con punto ristoro, dei laboratori artigianali in grado di valorizzare, ancora una volta e sotto
una diversa forma, le eccellenze del territorio e infine un garden center. Vistaterra rimarrà controllata da Manital anche se a
livello di singole società operative a capo delle diverse attività del progetto di impresa, il capitale potrebbe essere aperto a futuri
partner.
“Crediamo molto in questo progetto su cui stiamo investendo 40 milioni, forti della convinzione che sia un’iniziativa in grado di
ridare slancio all’economia del territorio, di supportare la nascita di una filiera e di essere al contempo sostenibile e redditizia”
commenta Graziano Cimadom, fondatore e presidente di Manital, per poi proseguire: “non siamo e non ci vogliamo proporre
come sponsor o mecenati. Crediamo che una simile iniziativa, rappresenti di fatto un’evoluzione stessa del concetto di
manutenzione e facility management, applicato a beni storici e ambientali. Un’evoluzione redditizia e che, in futuro, potrebbe
http://www.finanzaoperativa.com/progetto-visaterra-presentato-a-expo/[29/09/2015 09:08:07]
Progetto Vistaterra presentato a Expo | Finanzaoperativa.com
essere replicata sul recupero di altri beni storici, l’Italia ne è ricca anche se, fino troppo spesso, non si sa come intervenire per
ridare un’anima economica e sostenibile agli stessi. Noi stessi, quando nel 2011 abbiamo rilevato il Castello e il suo parco, ci
siamo trovati di fronte a un edificio in rovina nonostante fosse così emblematico per l’area. A quel tempo ci siamo chiesti non
solo come ristrutturare l’immobile e il parco, un’attività dove Manital è leader di mercato ma che da sola non avrebbe risolto il
nodo della quesitone. Ci siamo voluti interrogare su come dare al Castello e al suo parco una nuova vita all’insegna della
sostenibilità economica. Da queste riflessioni è nato Vistaterra”.
Il progetto in effetti, secondo quanto spiegato da Cimadom,
raggiungerà una marginalità operativa e positiva dal terzo anno con un
fatturato previsto nel 2019 di circa 17 milioni di euro e che, da lì in
avanti, proseguirà a crescere con un ritmo costante nel tempo.
Importanti i flussi di visitatori previsti a pieno funzionamento Vistaterra
servirà circa 800.000 persone all’anno. Anche una volta avviato il
progetto, l’attenzione alla sostenibilità economica, sociale e
ambientale rimarrà sempre una delle caratteristiche fondanti di
Vistaterra.
Anche per questo assume particolare rilevanza l’accordo stretto con
Slow Food e Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo che
saranno coinvolti nel progetto Vistaterra sia nella selezione e
distribuzione di eccellenze del territorio, sia nella formazione di
personale altamente qualificato che possa rispondere al meglio alle
esigenze di una clientela sempre più attenta ai valori della sostenibilità e della biodiversità. “È con particolare soddisfazione che
sosteniamo i nuovi progetti di Manital, in piena sinergia con gli obiettivi della nostra Università di Scienze Gastronomiche e di
Slow Food, volti a valorizzare la biodiversità e il futuro dei nostri giovani” sostiene Carlo Petrini fondatore e presidente di Slow
Food e dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo per poi aggiungere “Sono proprio i giovani i veri protagonisti di
Terra Madre Giovani, l’evento che tra pochi giorni riunirà a Milano 2500 contadini under 40 provenienti da 120 Paesi. È grazie ai
Partner come Manital che hanno contribuito a sostenere il viaggio di questi ragazzi dai paesi più poveri del mondo che è stato
possibile organizzare questo evento unico. Una sinergia, quella tra Unisg e Manital, che sono sicuro continuerà anche nei
prossimi anni e ci vedrà fianco a fianco in molti altri progetti”. L’Università di Scienze Gastronomiche è stata infatti individuata e
riconosciuta da Manital quale realtà accademica e formativa unica nel suo genere per supportare Vistaterra. L’UNISG può infatti
formare e indicare i migliori gastronomi, sia laureati che diplomati ai corsi di Alto Apprendistato, quali esperti e artigiani di
eccellenza che potranno operare nelle strutture, attività e laboratori produttivi all’interno del parco.
“Ci auguriamo che, anche grazie al progetto Vistaterra, il territorio del Canavese possa essere riscoperto alla luce dell’elevata
concentrazione di prodotti all’insegna della biodiversità, dei numerosi beni storici e architettonici presenti nell’area e di un
patrimonio enogastronomico da rivalutare. Un’ottima base che può sostenere il rilancio turistico di Ivrea e del suo circondario e la
creazione di un’economia di filiera” ribadisce infine Cimadom. Un augurio che trae il suo fondamento da un lato dalla ricchezza
del territorio e dall’altro dall’assenza di una offerta turistica efficiente. A titolo di esempio, secondo i dati rilevati dall’Osservatorio
turistico della Regione Piemonte, nel Canavese e nelle Valli di Lanzo la spesa media giornaliera pro capite è di 17,44 euro, nelle
Langhe è dieci volte tanto, 178,8 euro. “L’obiettivo quindi non può che essere quello di aiutare la metamorfosi del Canavese,
affinché Ivrea e il suo circondario possano a tutti gli effetti essere ritenute le Langhe e il Roero del futuro” conclude
l’imprenditore.
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Tags: canavese · expo · Graziano Cimadom · progetto · Vistaterra
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Con 'Vistaterra' il Canavese guarda al turismo sostenibile | Travelnostop
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Con 'Vistaterra' il Canavese guarda al turismo
sostenibile
notizia pubblicata 29 Settembre 2015 alle ore 10.59 nella categoria Territori
Se tutti cercano una camera “vista mare”, ecco che dal Canavese propongono un intero comprensorio
“Vistaterra”. La terra è al centro del progetto presentato a Milano, all’interno del padiglione Slow Food
di Expo, e comprende ricettività turistica, produzioni agricole e altre attività finalizzate alla
valorizzazione del territorio.
L’inizio dell’attività vera e proprio è previsto per il 2017, ovvero a tre anni dall’inizio dei lavori: 40 milioni
di euro di investimento che dovranno portare a un giro d’affari di 17 milioni di euro, ma solo dopo la
fase di avvio, che è stata valutata in quattro anni dall’apertura.
La sintesi del progetto è nel suo pay off: “L’agriparco che abbraccia il castello”. Il parco è un’area di
37mila mq nel quale sono compresi i vivai voluti negli anni ‘50 da Adriano Olivetti, il personaggio
simbolo di Ivrea. I vivai sono stati ripristinati e costituiscono un’attività integrata ma autonoma. Così
come saranno le altre singole attività che si svolgeranno all’interno del castello e del parco: servizi
turistici e culturali che saranno veicolati da una proposta commerciale integrata e legata alla
sostenibilità.
In particolare, all’interno del castello prenderà vita una residenza di charme, un centro di servizi
business, una spa, una caffetteria, un ristorante gourmet, un birrificio con produzione propria, mentre
nelle corti dell’edificio storico troveranno collocazione botteghe con una proposta di prodotti artigianali
e a km zero. Nell’area del parco inoltre è previsto un biolago balneabile con punto ristoro, dei
laboratori artigianali in grado di valorizzare, ancora una volta e sotto una diversa forma, le eccellenze
del territorio e infine un garden center.
L’idea e la proprietà dell’intero progetto è del gruppo Manital, noto nell’ambito delle grandi imprese
perché fornisce servizi che in gergo vengono definiti “facility management”, ma del tutto estranea al
mondo del turismo. L’impresa è stata fondata da Graziano Cimadon a Ivrea nel 1993 e nel 2014 ha
realizzato un fatturato di 269 milioni con un utile netto di 2 milioni di euro.
“Il progetto si basa sul concetto di sostenibilità - dice Cimadon - intesa dal punto di vista sociale,
economico e, naturalmente, ambientale”.
Nel corso della presentazione è stato più volte evocato il nome di Adriano Olivetti, e il suo concetto di
impresa etica. “Se la Olivetti nel dopoguerra ha creato ricchezza con l’innovazione tecnologica - è stato
http://www.travelnostop.com/NEWS_stampa.php?idArticolo=127681&regione=piemonte[30/09/2015 09:00:53]
Con 'Vistaterra' il Canavese guarda al turismo sostenibile | Travelnostop
detto durante la presentazione - oggi l’innovazione è rappresentata dal recupero dei valori legati alla
terra e alla cultura”.
http://www.travelnostop.com/NEWS_stampa.php?idArticolo=127681&regione=piemonte[30/09/2015 09:00:53]
Vistaterra: il progetto scommessa di
Manital
di Giuliana Tonini – Il 24 settembre, nella cornice dello spazio Slow Food dell’Expo di Milano, è stato
presentato il nuovo, affascinante e promettente progetto di Manital, la società consortile di Ivrea,
perno dell’omonimo gruppo Manital, leader nel settore del facility management (manutenzione e
gestione di servizi integrati).
L’essenza dell’ultima fatica del gruppo fondato dall’imprenditore Graziano Cimadom nel 1993 è tutta
nel nome del progetto: Vistaterra – L’agriparco che abbraccia il castello.
Sì, perché Manital – che, pur nell’attuale periodo di crisi, dati alla mano, sta andando a gonfie vele –
ha intenzione di investire 40 milioni di euro nella creazione di un polo turistico e di produzione
agricola nel Canavese, nel comune di Parella, tramite la ristrutturazione e riqualificazione del
Castello San Martino e del contiguo storico parco.
Il sito sarà operativo nel corso del 2016.
Ci hanno illustrato l’iniziativa lo stesso Graziano Cimadom e Carlo Petrini, fondatore e presidente
di Slow Food e dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo. Slow Food e l’Università di
Scienze Gastronomiche, infatti, saranno coinvolti nel progetto sia nella selezione e distribuzione di
eccellenze sul territorio sia nella formazione di personale altamente qualificato che possa rispondere
al meglio alle esigenze di una clientela sempre più attenta ai valori della sostenibilità e della
biodiversità.
L’iniziativa attira l’attenzione già dall’accattivante e azzeccatissimo nome. Come gli ospiti di una
struttura in una località marina godono della vista mare delle loro camere, così chi alloggerà nel
castello di Parella potrà godere di una splendida vista terra, la terra del Canavese.
Ma non sarà un polo turistico qualunque. La cosa che più sta a cuore agli ideatori del progetto è che
l’agriparco sia tre volte sostenibile: dal punto di vista sociale, ambientale ed economico.
Prima di tutto, nell’ambito della sostenibilità sociale, Vistaterra si propone di diventare un polo di
attrazione sul territorio del Canavese e di generare un’economia di filiera radicata sul territorio
stesso, dando visibilità alle aziende locali e attirando investimenti.
Sin dall’inizio del progetto, inoltre – quando, nel 2011, Manital ha acquistato la tenuta e il parco
circostante – è sempre stata prestata la massima attenzione alla sua sostenibilità ambientale. Per la
ristrutturazione del Castello San Martino sono stati utilizzati materiali locali o nazionali, e tenendo
ben presente il ciclo di vita dei prodotti e il conseguente impatto sull’ambiente. E per la
riqualificazione dell’area parco sono stati impiegati materiali naturali e riciclabili che consentano il
minimo impatto sullo stato dei luoghi e la totale reversibilità degli interventi.
Dal punto di vista della sostenibilità economica, infine, si prevede un positivo impatto occupazionale,
grazie all’impiego di circa 120 persone oltre a figure stagionali e personale extra staff, una
valorizzazione di prodotti agroalimentari a kilometro zero, di cui beneficeranno in particolare i
produttori e i fornitori locali, e la creazione di sinergie con imprese del settore agroalimentare.
Ma non sarà solo il territorio del Canavese a godere di Vistaterra. Guardiamo ora il progetto dal
punto di vista dei futuri visitatori. Già a elencare le cose che l’agriparco offre verrebbe voglia di
andarci subito.
Sì, perché il visitatore avrà a disposizione una residenza di charme, un ristorante gourmet, una spa
accessibile a tutti, che siano o meno ospiti del castello, un birrificio artigianale con annessa birreria,
un’enoteca concepita come luogo di incontro e confronto per enologi professionisti o amatoriali,
degli orti per la coltivazione di prodotti a kilometro zero direttamente acquistabili dalla clientela,
delle botteghe con una proposta di prodotti artigianali e sempre a kilometro zero, dei laboratori
artigianali, un biolago balneabile e un garden center. Tutto all’insegna della sostenibilità.
Più di così…
Last but non least, altre due perle di Vistaterra sono il vigneto e i vivai canavesani. Manital ha
provveduto a ripristinare i preesistenti terrazzamenti per riportare al precedente splendore la vigna
all’interno del parco e a piantare duemila barbatelle di Erbaluce, vitigno autoctono piemontese e
caratteristico proprio del Canavese. E ha riunito al parco del castello i vivai canavesani voluti negli
anni Cinquanta da Adriano Olivetti, l’eporediese orgoglio dell’imprenditoria italiana.
Non ci resta quindi che aspettare il 2016 per andare a visitare Vistaterra!
Sito web: www.manital.it
L'AGRIPARCO CHE ABBRACCIA IL CASTELLO: SUCCEDE NEL CANAVESE - Il Daily SlowIl Daily Slow
L’AGRIPARCO CHE ABBRACCIA
IL CASTELLO: SUCCEDE NEL
CANAVESE
Buon senso /
Da sapere /
Dove /
Ecoturismo /
Piemonte /
Più giorni /
05/10/2015
Panorama area del Canavese. Dettaglio del
comune di Cossano Canavese. Foto tratta da
it.wikipedia.org
Il Canavese cambia orizzonte, dal mare alla terra, e
propone un intero comprensorio “Vistaterra”. Il
progetto, presentato a Milano – all’interno del
padiglione Slow Food di Expo -, comprende
ricettività turistica, produzioni agricole e altre
attività finalizzate alla valorizzazione del
territorio. L’attività inizierà effettivamente nel 2017,
a tre anni dall’inizio dei lavori e dall’investimento di
40 milioni di euro, per un giro di affari previsto di
17 milioni di euro, ma solo dopo la fase di avvio,
che è stata valutata in quattro anni dall’apertura.
http://www.dailyslow.it/lagriparco-che-abbraccia-il-castello-succede-nel-canavese/[06/10/2015 09:19:48]
L'AGRIPARCO CHE ABBRACCIA IL CASTELLO: SUCCEDE NEL CANAVESE - Il Daily SlowIl Daily Slow
Al lavoro! lasentinella.gelocal.it
‘L’agriparco che abbraccia il castello’ è la
parola chiave che sintetizza il progetto stesso,
un’area verde di 37mila mq che comprende anche
vivai risalenti agli anni ’50, voluti da Adriano
Olivetti. Il castello ospiterà una residenza di
charme, un centro servizi business, una spa,
caffetteria, un ristorante gourmet, un birrificio con
produzione propria, mentre nelle corti dell’edificio
storico troveranno collocazione botteghe con una
proposta di prodotti artigianali e a km zero. Nel
parco è previsto un biolago balneabile con punto
ristoro e dei laboratori artigianali in grado di
valorizzare eccellenze del territorio, il tutto
arricchito da un garden center.
Sia nel castello quanto nel parco si alterneranno
varie attività: servizi turistici e culturali, che
seguono una proposta commerciale che è integrata
quanto sostenibile, percorrendo una concezione di
impresa etica, promossa e sostenuta in passato da
Olivetti.
Tag:aree verdi, cavanese, Piemonte, progetto,
http://www.dailyslow.it/lagriparco-che-abbraccia-il-castello-succede-nel-canavese/[06/10/2015 09:19:48]
Rinascono i Vivai Canavesani, l’idea verde di Adriano Olivetti - Corriere.it
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Rinascono i Vivai Canavesani,
l’idea verde di Adriano Olivetti
ECONOMIA
Manital spa, dell’imprenditore Graziano Cimadon, rileva i terreni vicino a Ivrea.
Vuole realizzare coltivazioni, birrificio, ristorante, spa. L’appoggio di Carlin
Petrini (Slow Food)
Ecofin, accordo
sull'elusione fiscale
Padoan: forte
recupero
dell'evasione
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Far rinascere – anche economicamente – i vivai del Canavese,
fondati negli Anni ’50 da Adriano Olivetti, sviluppando turismo,
Graziano Cimadon
produzioni locali e agricoltura in un territorio che in quanto a
bellezza – lo ha detto Carlin Petrini alla presentazione in Expo – non ha nulla da
invidiare alle Langhe. Si chiama «Vistaterra» ed è il progetto imprenditoriale voluto
da un uomo che proprio dalla Olivetti ha cominciato a costruire la sua «fortuna»,
Manital spa, che da società consortile è diventata oggi un gruppo con quasi 5mila
dipendenti e un fatturato di 269 milioni di euro.
Graziano Cimadon è un piemontese pioniere in Italia di quello che oggi si chiama
facility management: in pratica, la gestione di servizi banali come le pulizie fino a
quelli più complessi come la manutenzione degli impianti. Nel 1996 la Manital di
Cimadon acquisisce la gestione della manutenzione e i servizi del gruppo di Ivrea,
attività non core che Olivetti vuole cedere. Da Ivrea Manital si espande a tutta
l’Italia. Il cerchio si chiude oggi, con il ritorno a Ivrea attraverso un progetto che
vuole ridare slancio all’economia del territorio.
Cimadon stavolta ha rilevato la società Vivai Canavesani che era di Olivetti e che poi
era passata a una cooperativa, per creare una spa che farà tante cose: un birrificio, un
ristorante gourmet, servizi turistici e culturali dentro un castello con residenza di
charme e spa, produzione agricola, attività didattica, un agriparco e varie botteghe.
Tutto fatto secondo criteri di sostenibilità ambientale e sociale. E la sostenibilità
economica? L’investimento è stimato in 40 milioni di euro, tutti messi in conto da
Manital, che però spera di aprire a fondi immobiliari la proprietà. Si prevede che
Vistaterra vada in pareggio entro quattro anni dall’apertura, attesa con le sue prime
attività nel corso del 2017. Il progetto, secondo i calcoli fatti fare da Cimadom,
raggiungerà una marginalità operativa e positiva dal terzo anno con un fatturato
previsto nel 2019 di circa 17 milioni di euro. È peraltro stata ipotizzata la possibilità
di aprire il capitale alle singole società operative nell’ospitalità, nella ristorazione e
nei laboratori artigianali. «Sostenibilità economica?», ha scherzato Carlo Petrini.
«Attenzione perché fare i soldi con il settore agricolo è molto slow». Intanto, il
fondatore di Slow Food dà la sua benedizione al progetto, sottolineandone «il
legame con la filosofia di Adriano Olivetti, che rimane uno dei punti fermi per la
http://www.corriere.it/economia/15_settembre_24/rinascono-vivai-canavesiani-l-idea-verde-adriano-olivetti-77088cf4-62dd-11e5-95fc-7c4133631b69.shtml[06/10/2015 15:02:50]
ECONOMIA
Volkswagen, il
nuovo ad Mueller:
«Ci attende
percorso doloroso»
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Canone Rai, allo
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bollettama non
sulle seconde e
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Come investire con
una vita davanti
Michela, 27 anni:
ieri l'Erasmus oggi
il master ad
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La comunità rinasce nei Vivai di Olivetti | ETicaNews
IL PROGETTO VISTATERRA PER RILANCIARE LA FILIERA DEL CANAVESE
La comunità rinasce nei Vivai di Olivetti
[1]Far rinascere economicamente, ma in modo interamente sostenibile, i vivai del Canavese, fondati nel
1953 da Adriano Olivetti, sviluppando turismo, produzioni locali e agricoltura in un territorio che in
quanto a bellezza (lo ha detto Carlo Petrini , fondatore di Slow Food, alla presentazione in Expo) non ha
nulla da invidiare alle Langhe. Si chiama Vistaterra ed è il progetto imprenditoriale voluto da un uomo
che proprio dalla Olivetti ha cominciato a costruire la sua “fortuna”, Manital spa [2], oggi un gruppo con
quasi 5mila dipendenti e un fatturato di 269 milioni di euro.
Graziano Cimadon è un piemontese, pioniere in Italia di quello che oggi si chiama facility management: in pratica, la
gestione di servizi banali come le pulizie fino a quelli più complessi come la manutenzione degli impianti. Nel 1996 la
Manital di Cimadon acquisisce la gestione della manutenzione e i servizi del gruppo di Ivrea, attività non core che
Olivetti vuole cedere. Da Ivrea, Manital si espande a tutta l’Italia. Il cerchio si chiude con il ritorno a Ivrea attraverso un
progetto che vuole ridare slancio all’economia di un territorio da tempo in crisi. Cimadon stavolta ha rilevato la
società Vivai Canavesani che era di Olivetti e che poi era passata a una cooperativa, per creare una s.p.a. che farà tante
cose: un birrificio, un ristorante gourmet, servizi turistici e culturali dentro un castello con residenza di charme e spa,
produzione agricola, attività didattica, un agriparco e varie botteghe. Tutto fatto secondo criteri di sostenibilità
ambientale e sociale.
L’iniziativa parte dalla vocazione agricola del Canavese e dalla riqualificazione dei suoi beni storici, per creare un’attività
innovativa nell’ambito turistico che sia in grado di dare vita a una nuova economia di filiera del territorio Canavesano. Il
progetto passa dalla riqualificazione di una vasta area di attività agricole, dalla ristrutturazione del Castello San
Martino di Parella e del suo parco storico. All’interno del Castello e del parco contiguo sono previsti servizi turistici e
culturali. In particolare, sorgerà una residenza di charme, un centro di servizi business, una caffetteria, un ristorante
gourmet, un birrificio con produzione propria, e botteghe con prodotti a km zero.
«Crediamo molto in questo progetto su cui stiamo investendo 40 milioni, forti della convinzione che sia un’iniziativa in
grado di ridare slancio all’economia locale, di supportare la nascita di una filiera e di essere al contempo sostenibile e
redditizia – dice il fondatore e presidente di Manital, Cimadom – . Non siamo e non ci vogliamo proporre come sponsor
o mecenati. Crediamo che una simile iniziativa rappresenti di fatto un’evoluzione stessa del concetto di manutenzione e
facility management, applicato a beni storici e ambientali».
E la sostenibilità economica? Si prevede che Vistaterra vada in pareggio entro quattro anni dall’apertura, attesa con le
sue prime attività nel corso del 2017. Il progetto, secondo i calcoli fatti fare da Cimadom, raggiungerà una marginalità
operativa e positiva dal terzo anno con un fatturato previsto nel 2019 di circa 17 milioni di euro. È peraltro stata ipotizzata
la possibilità di aprire il capitale alle singole società operative nell’ospitalità, nella ristorazione e nei laboratori
artigianali.
«Sostenibilità economica? Attenzione perché fare i soldi con il settore agricolo è molto slow», ha scherzato
Petrini. Insomma, più che un investimento economico il progetto Vistaterra ha l’aria di essere un bell’esempio di
restituzione al territorio di parte di quello che un imprenditore ne ha ricevuto.
Fausta Chiesa
Articolo stampato da: www.eticanews.it
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19/10/2015
I vivai di Adriano Olivetti rivivono con il turismo sostenibile ­ Repubblica.it
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I vivai di Adriano
Olivetti rivivono
con il turismo
sostenibile
Manital, società che si occupa di servizi di manutenzione, riqualifica il Castello San Martino di Parella e il suo
parco nel Canavese. In tre anni, il progetto "Vistaterra" diventerà una meta turistico­gastronomica dando
lavoro a 120 persone
di SARA BENNEWITZ
17 ottobre 2015
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MILANO ­ Manital, società leader in Italia nei servizi di manutenzione con circa 270 milioni di ricavi, si fa carico della riqualificazione di una
vasta area di attività agricole nel Canavese, per far riviere i vivai fondati negli Anni '50 da Adriano Olivetti. Il gruppo che fa capo alla famiglia
Cimadon ha infatti rilevato il Castello San Martino di Parella e del suo parco storico e il lago balneabili, per offrire vicino a Ivrea, dove il
gruppo lavora da anni, un nuovo progetto imprenditoriale a scopo turistico­gastronomico chiamato Vistaterra. L'idea è quella di un area
genuina all’insegna della sostenibilità economica e ambientale.
Vistaterra, il progetto di turismo sostenibile che fa
rinascere i Vivai di Olivetti
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http://www.repubblica.it/economia/2015/10/17/news/manital_vistaterra­125268235/?ref=HRLV­4
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19/10/2015
I vivai di Adriano Olivetti rivivono con il turismo sostenibile ­ Repubblica.it
"Crediamo molto in questo progetto su cui stiamo investendo 40 milioni, forti della convinzione che sia un’iniziativa in grado di ridare slancio
all’economia del territorio, di supportare la nascita di una filiera e di essere al contempo sostenibile e redditizia" commenta Graziano
Cimadom, fondatore e presidente di Manital: "Non siamo e non ci vogliamo proporre come sponsor o mecenati. Crediamo che una simile
iniziativa, rappresenti di fatto un'evoluzione stessa del concetto di manutenzione e facility management, applicato a beni storici e
ambientali".
A dire il vero, dalla manutenzione al restauro di un castello dell'XI secolo il passo non è breve, tuttavia il gruppo è convinto che nell'arco di
tre anni l'area possa raggiungere l'equilibrio finanziario. "Un evoluzione redditizia e che, in futuro, potrebbe essere replicata sul recupero di
altri beni storici, ­ aggiunge Cimadon ­. L'Italia ne è ricca anche se, fino troppo spesso, non si sa come intervenire per ridare un'anima
economica e sostenibile agli stessi. Noi stessi, quando nel 2011 abbiamo rilevato il Castello e il suo parco, ci siamo trovati di fronte a un
edificio in rovina nonostante fosse così emblematico per l'area".
L'inaugurazione e il completamento di Vistaterra, questo il nome del progetto, è previsto per il 2016, mentre, secondo quanto spiegato da
Cimadom, raggiungerà una marginalità operativa e positiva dal terzo anno con un fatturato previsto nel 2019 di circa 17 milioni. Si stima che
a pieno funzionamento Vistaterra darà lavoro a 120 persone e ospiterà e servirà circa 800.000 visitatori all’anno. Oltre a una residenza di
charme con spa e lago balneabile, nel luogo sarà presente un ristorante gourmet, un’enoteca un birrificio artigianale, delle botteghe
alimentare e di artigianato con i prodotti coltivati nell’orto e le piante dei vivai.
Vistaterra turismo spa
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Vistaterra, il
progetto di
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_Canavese: il progetto "Vistaterra" per il Castello di Parella
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Canavese: il progetto "Vistaterra" per la rinascita dell'agriparco
nel Castello di Parella
di Mariella Belloni Manital ha scelto la vetrina di Expo Milano per presentare Vistaterra, un progetto di impresa
turistica che punta a valorizzare il Canavese creando una economia di filiera. L’iniziativa
avvierà le sue prime attività nel corso del 2016 e andrà a regime in tre anni, con un
fatturato previsto di 17 milioni di euro e che, di lì in avanti, proseguirà a crescere con un
ritmo costante nel tempo. I flussi di visitatori previsti a pieno funzionamento del parco
saranno 800mila l’anno.
Manital investirà circa 40 milioni di euro nel progetto e prevede che, all’interno del Castello
di Parella e del parco contiguo, siano offerti una serie di servizi turistici e culturali
attraverso una proposta commerciale integrata e legata alla sostenibilità ben rappresentata
dal concetto scelto per la promozione di Vistaterra, “Un parco che abbraccia il castello”. In
particolare, all’interno del castello prenderà vita una residenza di charme, un centro di
servizi business, una spa, una caffetteria, un ristorante gourmet, un birrificio con
produzione propria, mentre nelle corti dell’edificio storico troveranno collocazione botteghe
con una proposta di prodotti artigianali e a km zero. Nell’area del parco inoltre è previsto
un biolago balneabile con punto ristoro, dei laboratori artigianali in grado di valorizzare,
ancora una volta e sotto una diversa forma, le eccellenze del territorio e infine un garden
center. Vistaterra rimarrà controllata da Manital anche se a livello di singole società
operative a capo delle diverse attività del progetto di impresa, il capitale potrebbe essere
aperto a futuri partner.
Nel progetto Vistaterra, Slow food e l’Università di Pollenzo avranno un ruolo, visto che
sono stati coinvolti con un accordo sia nella selezione e distribuzione delle eccellenze del
territorio, sia nella formazione di personale altamente qualificato, che possa rispondere al
meglio alle esigenze di una clientela oggettivamente sempre più attenta ai valori di
sostenibilità a biodiversità. Graziano Cimadom è il fondatore e il presidente di Manital e ha
fortemente voluto Vistaterra, che punta alla riqualificazione del Canavese e dei suoi beni
storici, a partire dal castello dei conti di San Martino di Parella per farlo diventare il fulcro
attorno a cui ruota una vasta area di attività agricole del territorio canavesano, a
cominciare dalla rinascita dei vivai fondati negli anni Cinquanta da Adriano Olivetti.
“Crediamo molto in questo progetto -ha affermato Cimadom-, forti nella convinzione che
sia un’iniziativa in grado di ridare slancio all’economia del territorio, di supportare la
nascita di una filiera e di essere al contempo sostenibile e redditizia”. Fin troppo facile fare
paragoni su altri progetti con grandi numeri annunciati, che, sulla carta, avrebbero dovuto
diventare simbolo della diversificazione del Canavese sotto il profilo turistico.
Cimadom ha spiegato la propria filosofia: “Non siamo e non ci vogliamo proporre come
mecenati o sponsor. Pensiamo che una simile iniziativa rappresenti di fatto un’evoluzione
stessa del concetto di manutenzione e facility management applicato a beni storici e
ambientali. Un’evoluzione redditizia che, in futuro, potrebbe essere applicata sul recupero
di altri beni storici. Noi stessi, nel 2011, quando abbiamo acquistato il castello di Parella, ci
siamo trovati di fronte a un edificio in rovina nonostante fosse emblematico dell’area”. Nel
castello e nel parco saranno offerti servizi turistici e culturali attraverso una proposta
commerciale integrata e legata. Il castello ospiterà una residenza di charme, un centro
servizi business, una spa. E poi caffetteria, ristorante, birrificio artigianale e botteghe nelle
corti con prodotti artigianali. Nel parco ci sarà un biolago balneabile con punto ristoro, un
http://www.taccuinodiviaggio.it/...rticle&id=1862:canavese-il-progetto-qvistaterraq-per-il-castello-di-parella&catid=33:partiamo&Itemid=100[21/10/2015 17:30:22]
_Canavese: il progetto "Vistaterra" per il Castello di Parella
garden center e laboratori artigianali. Vistaterra resterà controllata da Manital anche se, a
livello di singole società operative a capo delle diverse attività del progetto di impresa, il
capitale potrebbe essere aperto a futuri partner. Anche per questo assume particolare rilevanza l’accordo stretto con Slow Food e Università
di Scienze Gastronomiche di Pollenzo che saranno coinvolti nel progetto Vistaterra sia nella
selezione e distribuzione di eccellenze del territorio, sia nella formazione di personale
altamente qualificato che possa rispondere al meglio alle esigenze di una clientela sempre
più attenta ai valori della sostenibilità e della biodiversità. “È con particolare soddisfazione
che sosteniamo i nuovi progetti di Manital, in piena sinergia con gli obiettivi della nostra
Università di Scienze Gastronomiche e di Slow Food, volti a valorizzare la biodiversità e il
futuro dei nostri giovani - ha aggiunto Carlo Petrini fondatore e presidente di Slow Food e
dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo -.
Sono proprio i giovani i veri protagonisti di Terra Madre Giovani, l’evento che ha riunito
recentemente a Milano 2500 contadini under 40 provenienti da 120 Paesi. È grazie ai
Partner come Manital che hanno contribuito a sostenere il viaggio di questi ragazzi dai
paesi più poveri del mondo che è stato possibile organizzare questo evento unico. Una
sinergia, quella tra Unisg e Manital, che sono sicuro continuerà anche nei prossimi anni e ci
vedrà fianco a fianco in molti altri progetti”. L’Università di Scienze Gastronomiche è stata
infatti individuata e riconosciuta da Manital quale realtà accademica e formativa unica nel
suo genere per supportare Vistaterra. L’UNISG può infatti formare e indicare i migliori
gastronomi, sia laureati che diplomati ai corsi di Alto Apprendistato, quali esperti e artigiani
di eccellenza che potranno operare nelle strutture, attività e laboratori produttivi all’interno
del parco.
“Ci auguriamo che, anche grazie al progetto Vistaterra, il territorio del Canavese possa
essere riscoperto alla luce dell’elevata concentrazione di prodotti all’insegna della
biodiversità, dei numerosi beni storici e architettonici presenti nell’area e di un patrimonio
enogastronomico da rivalutare. Un’ottima base che può sostenere il rilancio turistico di
Ivrea e del suo circondario e la creazione di un’economia di filiera – ha ribadito infine
Cimadom. Un augurio che trae il suo fondamento da un lato dalla ricchezza del territorio e
dall’altro dall’assenza di una offerta turistica efficiente. A titolo di esempio, secondo i dati
rilevati dall’Osservatorio turistico della Regione Piemonte, nel Canavese e nelle Valli di
Lanzo la spesa media giornaliera pro capite è di 17,44 euro, nelle Langhe è dieci volte
tanto, 178,8 euro. “L’obiettivo quindi non può che essere quello di aiutare la metamorfosi
del Canavese, affinché Ivrea e il suo circondario possano a tutti gli effetti essere ritenute le
Langhe e il Roero del futuro – ha concluso l’imprenditore”.
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Eco-Tourism And Slow Food Come Together In Italy's Piedmont | Parmjit Parmar
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December 21, 2015
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Eco-Tourism And Slow Food
Come Together In Italy's
Piedmont
Posted: 11/23/2015 2:06 pm EST
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Updated: 11/23/2015 2:59 pm
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While no one can predict the future
with 100 per cent certainty, travel, tourism and
pick up various trends; the growth of eco-tourism and
hospitality insiders are able to
eco-resorts is really gaining momentum. Unite this growth with the slow-food
movement and you have a match made in heaven.
On a recent trip to Italy, namely the Piedmont region of northwest Italy, I discovered
the most picturesque landscape with a breathtaking backdrop of Alps. This is an area
not usually top of mind with many tourists, as they are normally lured by the charms
of Venice, Florence, Rome and the Amalf coast. But they're missing a great deal, as I
discovered because Piedmont is considered Italy's most culinary-progressive region.
http://www.huffingtonpost.ca/parmjit-parmar/piedmont-italy-travel_b_8578958.html[21/12/2015 10:29:58]
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De
Eco-Tourism And Slow Food Come Together In Italy's Piedmont | Parmjit Parmar
The fertile ground of Piedmont is custom made for eco-resorts and eco-tourism.
(Piedmontese means meat of our livestock, vegetables, fruits, vegetables, herbs,
proposed in old recipes). One company has recognized this, Vistaterra. This is a new
resort being developed near Ivrea, Italy (scheduled to open, at least in part, in 2017).
It's rising from the remains of the castle of San Martino di Parella on lands that are
part of a historic park that was slated to be a vast vineyard. Vistaterra's mission is to
serve as the heart of a local agricultural and artisanal renaissance, sourcing skills and
knowledge from local suppliers, boosting businesses and creating jobs. It's called
Vistaterra because land is what the entire project starts with, and is the origin of
many of the activities that will be offered.
V
istaterra is the brainchild of Manital CEO, Graziano Cimadom, and Manital (an
Italian facilities management company) is the resort's owner and developer.
The centre of Manital's restoration efforts will be the castle itself, which is undergoing
a massive refurbishment that seeks to reuse as much of the original materials as
possible -- including roof and foor tiles. Once fnished, the castle will have about 10
luxuriously-appointed guestrooms, according to Cimadom, while another 10
guestrooms will be housed in a separate building. There will be a host of other
services offered, including a spa and wellness center, a business services center,
events facilities, a gourmet restaurant -- serving dishes with ingredients sourced on
site -- as well as a cafeteria.
The resort will be marketed aggressively in northern Europe and the U.S. Visitors will
be able to buy wines and beer produced at Vistaterra as well as products made by
local artisans which will be sold in the little bottheghe (shops) set up in the castle's
courtyard. This is taking the idea of eco-resort to a higher level.
http://www.huffingtonpost.ca/parmjit-parmar/piedmont-italy-travel_b_8578958.html[21/12/2015 10:29:58]
Eco-Tourism And Slow Food Come Together In Italy's Piedmont | Parmjit Parmar
Vistaterra Park
The initiative's backing by the slow food movement, founded by Carlo Petrini, will
make it appealing to the increasing number of eco-tourists, in Italy and abroad, who
are on the lookout for sustainable vacation options.
Vistaterra Frescoes
Slow Food, headquartered in Bra, Piedmont, is an international movement as an
alternative to fast food. The idea is to preserve traditional and regional cuisine and
encourage farming of plants, seeds and livestock. Their motto is "Good, Clean and
Fair." The movement is slowly expanding globally and now has 100,000 members in
150 countries.
Petrini is also the founder of the University of Gastronomic Sciences, located in
Pollenza, near Bra. He established the school as the frst university to focus on the
organic relationships between food and cultures. More than 2,000 students have
taken courses at UNISG since it opened in 2004. UNISG offers a variety of courses
leading to undergraduate and graduate degrees in areas related to gastronomy, food
culture and heritage, food journalism, farming methods, Italian food preparation and
marketing, paying particular attention to environmental and sustainability issues.
As part of their curriculum, students go on study tours in European countries and
other parts of the world. In early 2015, a group of UNISG students studied food
culture in Minas Gerais, Brazil. The university welcomes visitors; they can take a tour
and visit the "Banca del Vino" for tastings.
http://www.huffingtonpost.ca/parmjit-parmar/piedmont-italy-travel_b_8578958.html[21/12/2015 10:29:58]
Eco-Tourism And Slow Food Come Together In Italy's Piedmont | Parmjit Parmar
According to Michael Howell, board member of slow food Canada, eco-tourism must
engage the community to be successful. This in turn will attract urban travelers who
are looking for an eco-experience. They will still visit the touristy sites but at the end
of the day they want to get back basics -- be in the heart of the country.
Howell, based in Wolfville, Nova Scotia is founder and executive director of the
"Devour: The Food Film Festival" held every November with a stellar line-up of
celebrities, chefs and movies. It is a perfect showcase of what the region has to offer.
Howell's vision is to have Wolfville declared a slow food city in the near future and
events like "Devour" just strengthen the case.
Disclaimer: Manital Corporation organized the author's visit to VistaTerra and the
Piedmont region.
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The Weekend Jaunt Guide To Piedmont, Italy
‹
BYHELEN HATZIS
The Weekend Jaunt Guide To Piedmont, Italy
Thursday, December 3rd, 2015
EAT, PLAY, CHILL and STAY. During your next visit to Italy, take a few days to explore the Piedmont
region. You won’t regret it!
The Piedmont Region
The vineyards of Piedmont. Photo by the author.
http://checkin.trivago.com/the-weekend-jaunt-guide-to-piedmont-italy/[21/12/2015 10:36:08]
The Weekend Jaunt Guide To Piedmont, Italy
Imagine a region with vast mountains bordering on to Switzerland and France. With its 160,000
hectares of protected land, majestic castles reminiscent of its renaissance past, and rows of wineries
that line the lush green mountainside. A region flled with art and culture, legend and traditions.
Add in the sumptuous regional cuisine, a rich history recognized by UNESCO, and you have the
ideal getaway.
The classic Piedmont landscape. Photo by the author.
The Piedmont region is extraordinary. Once considered the “capital” region of Italy (Rome holds this title
now) it is made up of eight provinces and is home to over 4 million people. Approximately half of the
population resides in their capital city Turin, the car capital of Italy and birthplace of the Fiat.
Piedmont is a haven for thrill seekers, wine afcionados, and culture lovers.
With ongoing art exhibitions, annual festivals, theater, sporting events, historical reenactments and
more, there’s a lot to discover in this region at any given time. To get started, we have a guide to
Piedmont for where to EAT, PLAY, CHILL and STAY to help you plan your getaway. Happy travels!
Eat Farm to table dinning at Al Mulin. Photo by the author. There is something in the soil in Italy, inspiring books like Eat, Pray, Love and numerous flms from
classics such as Roman Holiday to Under the Tuscan Sun. Every region in Italy is known for something
distinct and Piedmont is no different — cheese, wine, chocolate and vermouth readily come to mind.
And let’s not forget the breadstick! Did you know that it was created in Turin? Here is another delicious
fact; the decadent Ferrero Rocher chocolate and (everyone’s favorite) Nutella were also born in
Piedmont, where the hazelnut is abundant. Another specialty they are known for is their white truffes
from Alba.
Thus, with such a diverse palate of favors, it is not surprising to learn that the Slow Food Movement
founded by Carlo Petrini approximately thirty years ago, was started in this region.
As an alternative to ‘fast food’ he envisioned a world in which all people can access and enjoy food that
http://checkin.trivago.com/the-weekend-jaunt-guide-to-piedmont-italy/[21/12/2015 10:36:08]
The Weekend Jaunt Guide To Piedmont, Italy
is good for them, good for those who grow it and good for the planet. What began in Bra, Piedmont is
now a global movement with over 100,000 members. Petrini also founded the University of
Gastronomic Sciences to nuture future generations. The university is also home to the largest wine
cellar in the world – a must-see!
Slow food done right at the Al Mulin restaurant. Photo by the author.
The term agriturismo (agricultural tourism) also came into prominence the same year as the Slow Food
Movement. It’s formally regulated in Italy where 60% of product has to come from the land. At Al Mulin
(The Mill) in Pranzalito, a small owned and operated family farm offers the ultimate farm to table
experience under the agriturismo model. Freshly made pasta, bread, salumi (salami larda) and beef
tartare are traditional Canavese dishes served at this quaint and popular restaurant.
The delectable offerings from Rosso19. Photo by the author.
A local wine bar in Piverone called Rosso19 is a quaint establishment for those who love wine.
Prominently written on the wall is a delightful message to all who enter: il vino è un viaggio, il bicchiere
è il suo mezzo: wine is the journey; the glass is your vehicle. This is a lovely local haunt that will quickly
become your favorite.
Don’t miss dinner at Del Cambio if you’re seeking a Michelin-star experience. Photo by the author.
If your palate seeks a Michelin star fair, Del Cambio in Turin will go beyond your expectations. Situated
in the heart of Turin, this historical landmark has been enchanting food lovers since 1757.
One of the oldest restaurants in the world, the likes of Puccini, Nietzsche, and Casanova count
themselves as some of Del Cambio’s distinguished guests.
Today, Executive Chef Matteo Baronetto leads this legendary establishment borrowing from his
Piedmont roots to appease his high-end clientele. But, no matter your budget, enjoying a heavenly
meal in Italy is readily accessible at any price point. Buon appetito!
Play
http://checkin.trivago.com/the-weekend-jaunt-guide-to-piedmont-italy/[21/12/2015 10:36:08]
The Weekend Jaunt Guide To Piedmont, Italy
Piedmont offers plenty to do for those pursuing an active lifestyle. Photo by Parm Parmjit
The Piedmontese are very active. Taking a hike (or run) up the mountains is par for the course. Rock
climbing is also a local favorite activity. For the novice and seasoned climber, Parco Avventura La
Turna in Montestrutto offers 153 climbing lines for all levels. This park is a safe venue for those who
want to hone their skills to tackle the neighboring mountains.
Raft down the turquoise waters of the Dora River. Photo by Manital.
In the city of Ivrea (close to Turin) is the Ivrea Canoe Club run by K1 national champions Marcello
Pistoni and Claudio Roviera. They also offer a rafting adventure on the Dora Baltea, a beautiful
river that earns its turquoise color from the Alps glacier water. In 2016, Ivrea will host the World
Canoe Slalom Championships.
There is plenty of opportunity for hiking in Piedmont. Photo by Luca Casartelli CC BY
If you travel further north, you will reach Monte Bianco (White Mountain). It is the highest mountain in
the Alps with an elevation of 4,810 meters (15,780 feet) making it a popular destination for skiing,
snowboarding, hiking and mountaineering. A quick jaunt up the Skyway cable car allows for a rapid
climb to the top with a 360-degree panorama view.
Chill
One of Piedmont’s many historic castles and fortresses. Photo by the author.
As active as the Piedmontese may be relaxing with a glass of wine with family and friends is
commonplace. If you are looking for health and wellness on your holiday, you can choose one of the
renowned spas of the region, such as Acqui Terme, surrounded by the striking remains of a Roman
aqueduct. A day trip to the 16 th century Bard Fortress and the Museums of the Alps is a must-see. For
fans of the Avengers, Age of Ultron — it was flmed here!
A few internationally-acclaimed cultural events and festivals, like the Book Fair and the famous
http://checkin.trivago.com/the-weekend-jaunt-guide-to-piedmont-italy/[21/12/2015 10:36:08]
The Weekend Jaunt Guide To Piedmont, Italy
chocolate fair, Cioccolatò, that take place every year in Turin – as well as food fairs and cultural events
including the famous Ivrea Carnival, Battaglia delle Arance (Battle of the Oranges).
The Orange festival assembles. Photo by the author.
Similar to La Tomatin in Spain (Tomato festival), the locals gather annually in their team colors to
celebrate their quest for freedom from the Royal Napoleonic Troops. They achieve this by pelting
oranges at each other. The only way to avoid getting hit is by wearing a red hat. So don the red hat, sit
back, relax and watch the festivities unfold. Or join in!
Rife with history, Italy has the most cultural locations inscribed by UNESCO than any other
country in the world — currently under consideration by the World Heritage Convention is the
city of Ivrea. The locals fondly remember a famous resident, Adriano Olivetti. He was world renown for his
calculators, typewriters and later computers. A visionary, he shaped Ivrea with his forward thinking
initiatives benefting his staff. His modern approach not only to work place policies but also to
architecture remains as a reminder of his incredible contribution to his hometown. In its heyday, the
Olivetti company employed the majority of the Ivrea residents.
Stay
The Villa Soliel is a charming B&B. Photo by the author.
Whether you are looking to stay in a hotel, hostel, agriturismo, B&B, chalet or castle, the Piedmont
region has accommodation options to match your needs.
Villa Soleil is an 18th century private residence turned into a hotel in the village of Colleretto Giacosa.
Once owned by the Giacosa family, the property is nestled next to the home Giuseppe Giacosa, the
man responsible for composing the librettos of Puccini’s Tosca, La Bohème and Madame Butterfy.
The private home of Giacosa. Photo by the author.
A tour of his home is only open to the public twice a year. Villa Soleil pays homage to its neighbor by
http://checkin.trivago.com/the-weekend-jaunt-guide-to-piedmont-italy/[21/12/2015 10:36:08]
The Weekend Jaunt Guide To Piedmont, Italy
naming, instead of numbering, the hotel rooms. You could ask to stay in the ‘Madame Butterfy’
room when booking your stay.
The bright Spazio Bianco. Photo by author.
Spazio Bianco is an artsy B&B located in the historic center of Ivrea. Owned and operated by local
resident, Brunella, this cozy accommodation offers six charming rooms and a delicious breakfast that
includes charcuterie and local sweets.
Vistaterra is undergoing a huge makeover, stay tuned! Photo by author.
Coming soon: Vistaterra in Parella is situated next to the Giacomo Giacosa residence and Villa Soleil.
This beautiful castle once owned by royalty is under a 40 million euro restoration led by Manital based
in Ivrea. Upon completion, this luxurious 13th century historical landmark will boast guest bedrooms
with original frescos, a beautiful garden, park and bio-lake, a gourmet restaurant, cantina, brewery,
shops, a spa and more. 2017 cannot come soon enough!
The Weekend Jaunt Travel Tips
The landscape of Piedmont. Photo by Manital.
- Try a Barolo or Barbaresco wine.
- Eat at an agriturismo family-run farm.
- Take the cable car to get a birds eye view of Monte Bianco.
- If you happen to be in Ivrea during the Battle of the Oranges, wear a red hat!
And don’t forget to sample lots of wine! Photo by the author.
About the author: Governor General Award recipient Helen Hatzis lives to travel. A xenophile at
heart, she continues to travel the world one weekend at a time sharing her adventures on her popular
web series and blog Weekend Jaunt. Helen is a member of North America Travel Journalists
Association and the Academy of Canadian Cinema and Television.
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