Nuovo FEDIC notizie n.13

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Nuovo FEDIC notizie n.13
FOGLI D’INFORMAZIONE A CURA DELLA FEDIC (FEDERAZIONE ITALIANA DEI CINECLUB)
ANNO II – n° 13
MAGGIO 2014
SOMMARIO
Editoriale – R. Merlino
1° Festa del Cinema Corto Fedic 2014 – Programma
Ricordando Enzo Saffiotti – P. Micalizzi, G. Sabbatini
Ricordo di Luigi Serravalli – M. Maisetti
Valdarno Cinema Fedic – La cerimonia di premiazione
Valdarno Cinema Fedic – Riflessioni & Commenti – R. Merlino
Valdarno Cinema Fedic 2014 – G. Ricci
A proposito di Lezuo vincitore assoluto a Valdarno – B. Rizzo
Un brutto passo indietro – P. Fantini
Quo vadis VALDARNO CINEMA FEDIC? – R. Mandolesi
Concorso Critica-Film Fedic – R. Merlino
ATTIVITÀ DEI CINECLUB FEDIC
Papa Giovanni Paolo II in Terra Bergamasca – Cinevideo Club Bergamo
Cortometraggi storici anni ‘50/’60 del Cineclub Fedic Sanremo
L’azienda Moreschi: una storia ultra centenaria
Valdarno Cinema Fedic 64° Premio Marzocco
Paolo Capoferri 1905-1974
Il Santuario di Camposanto Vecchio – Cineclub Piacenza “Giulio Cattivelli”
Premio Internazionale al MISFF
L’ANGOLO DELLE POSSIBILITÀ
Programmazione DiLucca.TV
Programmazione TeleAmbiente
Carte di Cinema
FESTIVAL
Catone Film Festival
Premio Cinematografico “L’Airone” – Cineclub Fedic Delta del Po
Cortocinema Pistoia – Cineclub Sedicinoni Films
Corto Malecavat
NEWS
“La grande guerra”, nuovo film di Alessandro Scillitani – P. Micalizzi
“Il Rospo” di Beppe Rizzo proiettato a Carrara
DAI CINECLUB PROIEZIONI PROGRAMMATE
Cineclub Fedic Sangiovannese
Cineclub Fedic Cagliari
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Il cinema è l'unica forma d'arte che - proprio perché operante all'interno del concetto e
dimensione di tempo - è in grado di riprodurre l'effettiva consistenza del tempo - l'essenza della
realtà - fissandolo e conservandolo per sempre.
Andrej Tarkovskij
NOTIZIE
EDITORIALE
Tra
le
esigenze
prioritarie di un videomaker c’è senz’altro
quella di “farsi vedere”:
realizzare un film e
metterlo nel cassetto
equivale a vanificare
una gran mole di lavoro
(anche delle persone
che hanno collaborato),
facendo
subentrare
Roberto Merlino
insoddisfazione e frustrazione.
La FEDIC è perfettamente consapevole di
questo e cerca di offrire ai suoi Soci una serie
di opportunità che, sommate, sono in grado di
offrire una vetrina più che dignitosa.
Proviamo ad analizzare queste “occasioni di
visibilità”.
Cominciamo dai Festival.
Abbiamo organizzato la “Rete dei Festival
FEDIC”, con partecipazione gratuita dei ns.
Soci e “Vetrina FEDIC” (che dà visibilità a film
“meritevoli” pur se non ammessi in concorso).
Da segnalare, in questo contesto, l’iniziativa del
Valdarnocinema che, oltre alla “Vetrina”, ha
aperto una nuova sezione (“Spazio FEDIC”)
offrendo, in pratica, visibilità a tutti i film FEDIC
pervenuti.
Ci conforta il fatto che, quest’anno, si sono
aggiunti due Festival (Genova e Savona) e un
altro (Pistoia) farà il suo ingresso nella “Rete”
dal 2015.
Per agevolare ulteriormente la partecipazione
dei ns. Soci stiamo
costruendo una
“piattaforma” che consenta, con un solo invio,
l’automatica iscrizione a tutti i Festival della
“Rete”. Ci sta lavorando il Coordinatore-Rete,
Luca Castellini, e8 siamo a buon punto!
Proseguiamo con la visibilità televisiva.
Da due anni abbiamo in essere un rapporto di
collaborazione con DiLuccaTV, emittente
privata che trasmette da Tassignano (LU).
Abbiamo realizzato oltre 100 appuntamenti
settimanali di mezzora, con film FEDIC ed
abbiamo puntate pronte per tutta l’estate.
L’area geografica coperta da DiLuccaTV non è
molto ampia, ma per i nostri Autori c’è il grosso
vantaggio che tutti i film vengono archiviati e
sono visibili gratuitamente in qualunque
momento e in qualunque parte del mondo.
n° 13 –
Sempre nell’ambito delle emittenti private c’è
una interessante novità: da questo mese
abbiamo un rapporto di collaborazione anche
con Teleambiente, che proietta film FEDIC tutti
i giorni! E scusate se è poco! Teleambiente è
visibile nel Lazio, nelle Marche e nell’Umbria. A
breve sarà visibile in Lombardia e Basilicata.
Per l’autunno dovrebbe arrivare anche in
Toscana.
C’è poi la “visibilità internazionale”.
Oltre all’ormai consolidato rapporto con
l’UNICA (con vari film FEDIC presenti ad ogni
edizione
del
prestigioso
Concorso
Internazionale), si è aperto un nuovo canale,
grazie al Presidente Marcello Zeppi di
Filmvideo Montecatini, che sta consentendo ai
nostri Soci di farsi conoscere in Scuole di
Cinema e Festival di varie parti del mondo.
Ultima, ma non meno importante, la “visibilità
interna”.
Stiamo facendo di tutto per valorizzare,
pubblicizzare e incentivare le iniziative dei
singoli Cineclub volte a presentare il lavoro dei
loro Soci e quello di altri Club. Inoltre
cerchiamo di proiettare film FEDIC ogni volta
che ce ne sia la possibilità. Gli ultimi esempi
che mi vengono in mente in tal senso (ma
pecco sicuramente per difetto) sono: Stage
Nazionale FEDIC a Calci (PI), Festa della
Cineteca FEDIC a S. Giovanni Valdarno e
Assemblea dei Presidenti a Montecatini. In
programma, inoltre, quattro serate di film
FEDIC nell’ambito della Festa del Cinema
Corto, a Ortonovo (SP) e Villafranca Lunigiana
(MS).
E, per finire,8
Aspettiamo da voi idee e suggerimenti!
Roberto Merlino
Presidente FEDIC
n° 13 –
NOTIZIE
Programma
Sabato 28 giugno Ortonovo
14,30 - 15,30 Ricezione/sistemazione al Residence Italia Lunimare
15,30 - 18,00 Sala Residence: laboratorio
“La videoarte” con Luca Serasini
19,00 - 20.30 cena
21,30 - 23,30 c/o complesso scolastico:
- saluti del Sindaco e dell’Assessora
- videoinstallazione di Luca Serasini
con contributi fotografici di Giulia Vietina
- proiezione cortometraggi con la presenza dei
critici Paolo Micalizzi e Ariodante Petacco
Domenica 29 giugno Ortonovo
08,00 - 09,00 colazione
09,30 - 12,00 Sala Residence: laboratorio
“Il lavoro sul set” con Beppe Ferlito
12,30 - 14,00 pranzo
15,30 - 18,00 Sala Residence: laboratorio
“Il lavoro sugli attori” con Beppe Ferlito
19,00 - 20.30 cena
21,30 - 23,30 c/o complesso scolastico:
- proiezione cortometraggi con la presenza dei
critici Paolo Micalizzi e Ariodante Petacco
NOTIZIE
n° 13 –
Lunedì 30 giugno Ortonovo
08,00 - 09,00 colazione
09,00 - 11,30 Sala Residence: laboratorio
“Il documentario” con Giorgio Ricci
12,00 - 13,30 pranzo
14,00 - 15,00
trasferimento a Villafranca Lunigiana
Lunedì 30 giugno Villafranca Lunigiana
15,00 - 15,30 sistemazione alla Locanda Gavarini
16,00 - 18,30 Nel Castello di Malgrate: laboratorio
“Il punto di vista” con Francesco Giusiani
19,15 - 20,45 Locanda Gavarini: cena.
21,30 - 23,30 Castello di Malgrate:
- proiezione cortometraggi con la presenza dei
critici Paolo Micalizzi e Ariodante Petacco
Martedì 1 luglio Villafranca Lunigiana
08.00 - 09,00 Locanda Gavarini: colazione.
09,30 - 12,00 Nel Castello di Malgrate: laboratorio
“Il montaggio video” con Giorgio Sabbatini
12,30 - 14,00 Locanda Gavarini: pranzo.
14,30 - 17,00 Teatrino Misericordia: laboratorio
“Riflessioni sulla comicità” con Claudio Marmugi
ore 17,10-18,40 Chiostro di San Francesco:
- intervento della banda musicale
- saluti del Sindaco, Assessore e Presidente Pro Loco
- illustrazione della Mostra su Michelangelo Antonioni da parte del
critico Paolo Micalizzi
ore 19,10-20,25 Locanda Gavarini: cena.
ore 21,00-23,30 Piazza Bonatti (in Villafranca Lunigiana):
- proiezione cortometraggi con la presenza dei
critici Paolo Micalizzi e Ariodante Petacco
Mercoledì 2 luglio
ore 08.00-09,00 Locanda Gavarini: colazione.
ore 09,30-12,00 Teatrino Misericordia: laboratorio
“Michelangelo Antonioni” con Paolo Micalizzi
ore 12,30-13,45 Locanda Gavarini: pranzo.
n° 13 –
NOTIZIE
RICORDANDO ENZO SAFFIOTTI
Addio Enzo Saffiotti:
interpretò alcuni “corti” del Cineclub
Fedic Ferrara
E’ scomparso il 15 maggio Enzo Saffiotti, Socio
Fedic che a, partire dal 1978, è stato attivo nella
rinascita del Cineclub Ferrara, un sodalizio nato nel
1953 che aveva avuto all’inizio degli anni Settanta
un periodo di stasi causa il trasferimento dalla città
estense, per motivi di lavoro, di alcuni protagonisti
che lo avevano portato a momenti gloriosi.
Nel film “L’aquilone sul Reno” il prete è
interpretato da Enzo Saffiotti (Foto: C.
Magri).
Ed, ancora, uno di sacerdote in “L’Aquilone sul
Reno” (1995) che rievoca alcuni drammatici episodi
verificatisi nel Comune di Argenta nel periodo 19431945. Intense interpretazioni, in ruoli comici, a cui lui
imprimeva una sottile ironia, o drammatici, che
consegnano Enzo Saffiotti alla Storia del Cineclub
Fedic Ferrara e, più in generale, della Fedic.
Enzo Saffiotti nel ruolo di fascista nel film
“I ricordi di Ada” (Foto: C. Magri).
Enzo Saffiotti fu anche interprete di alcuni film che
sono stati presentati anche al “Valdarno Cinema
Fedic”. Nel 1981, partecipò al film “Riflessi di un
sogno” di Marco Felloni che descrive le esperienze
e la disgregazione di un gruppo post-sessantottesco
di autocoscienza. Nel 1983 è coautore, sempre con
Marco Felloni, del film “Nora”, una commedia dai
toni comici in cui è uno dei protagonisti del film:
racconta di due quarantenni (il padre e un
amico) che si mettono in viaggio per ritrovare Nora,
un’adolescente fuggita di casa.
Ad esso fece seguito nel 1987 “Nora due” di Rino
Busi, commedia degli equivoci in cui due arzilli
vecchietti (Saffiotti e Felloni) si scam- biano le
mogli, si impegnano in grotteschi appuntamenti e
cene e alla fine si ritrovano ancora in strada, alla
ricerca dell’introvabile Nora. Vediamo poi Enzo
Saffiotti impegnato in tre film di Andrea Barra,
anch’esso scomparso di recente. In “Angelica”
(1987) è un sacerdote che racconta la drammatica
storia di una giovane ragazza delle Valli di
Comacchio negli anni della seconda guerra
mondiale.
Un impegnativo ruolo di fascista poi in “I ricordi di
Ada” (1993) dove una ragazza di vent’anni rivive
alcuni periodi della sua vita trascorsi nella casa di
campagna degli zii durante l’ultima guerra: fra essi,
la “battaglia del grano” con l’arrivo dei gerarchi
fascisti.
Paolo Micalizzi
Ricordi di un tempo passato
La scomparsa di una “Persona” è sempre una
notizia devastante, conclusiva, senza possibilità
d’appello e questo segna il “confine” della nostra
capacità di comprendere ciò che riesce sempre
difficile accettare. La scomparsa di Enzo, che non
vedevo da anni, mi ha lasciato, improvvisamente,
un profondo senso di “vuoto” perché mi ha colpito
direttamente nei ricordi e nelle immagini di alcuni
momenti trascorsi in profonda “Amicizia” legati da
un comune interesse: il “cinema”. Ho conosciuto
Enzo tanti anni fa e mi piace ricordarlo nelle
immagini di “Nora due” di Rino Busi insieme
all’indimenticabile Marco Felloni nelle vesti di due
“quarantenni” alla ricerca dell’introvabile “Nora”.
Ricordi, ormai, lontani che appartengono ad uno dei
periodi più simpatici della mia vita. Perdere un
“Compagno”, un “Amico”, una “Persona” che
abbiamo stimato e con la quale è trascorsa una
parte, breve o lunga, della nostra vita è sempre un
“momento crudele” poiché “definitivo”. Il “distacco”
pone inevitabili sofferenze e riflessioni e le parole di
conforto a nulla servono. Credo, tuttavia, che
permanga sempre la possibilità di “dialogare” con
Chi, oggi, non c’è più ma resta vivo nel nostro
cuore. È una possibilità psicologica ma può aiutarci
a “ricordare” e a “sopportare” un dolore che il
“tempo” potrebbe non riuscire ad attenuare.
Giorgio Sabbatini
n° 13 –
NOTIZIE
RICORDO DI LUIGI SERRAVALLI
Maestro di cinema e di vita
Da Rovereto mi è
arrivata una lettera
della gentile e cara
Lina Viola con due
pagine del giornale Trentino.
La prima pagina,
datata 27 marzo, di
Carlo
Andreatta,
citava il ricordo di
Luigi Serravalli, “l'in
tellettuale inquieto”
Luigi Serravalli
nato a Bologna cen
to anni prima, il 27 marzo 1914, a Bologna.
Il 16 novembre 2002 a Rovereto, sereno
come in sonno, il cuore di Serravalli si è
fermato. Ha dato tanto di sé nei molti anni
in cui a Montecatini discuteva con gli autori
dopo le proiezioni, in seguito come
Presidente onorario. “La FEDIC è stata un
punto di socializzazione molto importante ha scritto – un esercizio-palestra collettivo
per decine di anni. I presidenti lo hanno
capito, da De Tomasi, Asti, Garibaldi, Icardi
e Maisetti.
La forza di un Cineclub sta forse nella
segretezza delle sue possibilità recondite.
Fuori ci sono gli uomini con le debolezze
che il coaugulo cinematografico, per chi sa
leggere la pellicola oltre la pellicola, rende
però evidenti. Questa memoria tende a
mostrare lo stretto rapporto fra la nostra
vita che rulla i suoi fantasmi e le immagini
in movimento del cinema che rappresenta
in senso assoluto la più grande scoperta
dell’uomo. Il cinema è in effetti una
penetrazione del mondo, un allargamento
continuo delle nostre possibilità di
conoscenza. Il materiale girato ha preso
consistenze astronomiche e ciò che prima
per entropia si perdeva, oggi resta nelle
cineteche. Organismi come la FEDIC
costruiscono giorno per giorno questa
coscienza anche in personaggi del tutto
periferici come sono stato io.
Dal 1993 ho cambiato vita. Vivo nel ricordo,
nella riflessione e nella riconoscenza per
ciò che mi ha aiutato a scoprire la verità
nell’esistere.
L’uomo,
soprattutto
il
cineasta, ha il mezzo per fissare il rullare
perenne della vita e della mente alla
scoperta di nuove eternità e nuovi universi.”
Carlo Andreatta nel suo articolo lo ricorda
nei suoi svariati aspetti di narratore, poeta,
filosofo. Nella sua lunga vita, apolide
pensatore e intellettuale versatile, ha
conosciuto Hemingway, Pound, Peggy
Guggenheim,
Ungaretti,
Quasimodo,
Depero, Guttuso.
Leone Sticcotti in un successivo articolo
ricorda Serravalli come docente per molti
anni di Italiano, storia e storia dell’arte a
Merano e come preside all’Istituto tecnico
commerciale nel quinquennio dal 1952/57.
A lui deve l’interesse per l’umanista
Erasmo da Rotterdam,
il cui “Lamento della pace” è attuale ancora
dopo 500 anni.
Nei
giorni
che
verranno
non
dimenticheremo quanto importante sia
stata per noi la presenza attiva di questo
geniale osservatore della società e del
costume, critico d'arte, di cinema, di vita e
società, attento e interessato fino all'ultimo
istante a quanto gli accadeva attorno.
Pieno di entusiasmo mi comunicava:
“Il 26 ottobre a Trento presentano il mio
libro 1958. Merano in attesa di Ezra Pound,
senza di me convalescente, ma c 'è la figlia
dì Ezra Pound. Il 15 dicembre si inaugura
qui a Rovereto un nuovo grande Museo
disegnato dall'architetto luganese Botta,
molto interessante architettonicamente, la
risposta italiana al Museo di Bilbao. Bilbao
chiude a sud il golfo di Biscaglia, e dopo la
scoperta di Colombo diventò una città
atlantica
importante,
non
si
può
paragonarla alla piccola Rovereto, chiusa
fra le montagne. Tuttavia il nuovo Museo
avrà anche lui la sua storia e verrà a visitar-
n° 13 –
NOTIZIE
lo molta gente. Ho dato la mia parte di
collaborazione..."
Ne ha data tanta anche alla FEDIC.
Ricordo ancora con commozione e dolore
quel 19 novembre, il martedì dell'ultimo
viaggio da Rovereto a Merano del
professore, nostro maestro di vita.
Lo avevo conosciuto a Montecatini nel
1975. Discuteva con gli autori dopo le
proiezioni.
Si alternava con Giulio Cattivelli e Floriana
Maudente, abilissimo nell'afferrare il senso
delle cose, straordinaria la capacità di
sintesi, la ricchezza di humour, lo
scetticismo che diventava ironia e spesso
lasciava il segno. Ha smesso di scrivere e
leggere solo a 88 anni, prossimo al
capolinea dopo avere vissuto di cinema,
d'arte, letteratura, e scritto recensioni di
libri, mostre, racconti, poesie, romanzi e
tante lettere dove si rincorrevano registi,
attori, pittori, in una FEDIC ricca di ricordi,
previsioni, giudizi.
Dopo tante lettere mi sono arrivati postumi
due libri: A Merano in attesa di Ezra Pound
e Dis/giungere Basilea.
Era grande non solo per la statura. Era un
maestro di vita e non ce ne sono molti in
giro.
Massimo Maisetti
Presidente Onorario
Per una Nuova Fedic
COMUNICATO STAMPA
LA CERIMONIA DI PREMIAZIONE
DEL 32° VALDARNO CINEMA FEDIC
Sabato 10 maggio al Cinema Masaccio di San Giovanni Valdarno si è conclusa la 32esima
edizione di Valdarno Cinema Fedic, una fra le più antiche rassegne italiane dedicate al cinema
indipendente.
Il Premio Marzocco “Marino Borgogni” per la migliore opera in assoluto è andato a “LEZUO” di
Giuseppe Boccassini, giovane regista barese laureatosi in teoria del cinema al Dams di Bologna e
cofondatore del Gruppo Farfa, progetto cinematografico ed educativo sviluppato in Puglia.
La Giuria formata da Giorgio Colangeli, Vittorio Moroni e Anna Maria Pasetti ha tributato
all’unanimità il Premio all’opera per la raffinatezza e l’essenzialità con cui è stata capace di
interpretare, attraverso l'esperienza sensoriale di invenzioni visive e sonore, un viaggio per mare di
migranti.
Il Premio Speciale della Giuria per il miglior lungometraggio è andato a “I FANTASMI DI SAN
BERILLO” di Edoardo Morabito, che ha ricevuto anche una menzione speciale da parte della Giuria
Giovani.
Il Premio Speciale della Giuria per il miglior cortometraggio è stato attribuito ex-aequo a
“CLOSED BOX – A SCATOLA CHIUSA” di Riccardo Salvetti e Gianfranco Boattini e a “CORSO
ITALIA '96” di Alberto Tempi, mentre a vincere il Premio Luciano Becattini per un documentario di
particolare rilevanza espressiva è stato “RING PEOPLE” di Alfredo Covelli.
All’interno del palmarès premiate anche le interpretazioni di Andrea Simonetti per il film “ALLE
CORDE”, di cui è anche regista, e Cristina Puccinelli per il film “EPPURE IO L’AMAVO!”, della
stessa Puccinelli.
Gli altri due Gigli fiorentini d’argento a disposizione della Giuria sono andati a
“CENTOQUARANTA. LA STRAGE DIMENTICATA” di Manfredi Lucibello e a “EMMAUS” di
Claudia Marelli.
NOTIZIE
n° 13 –
“CLOSED BOX – A SCATOLA CHIUSA” si è aggiudicato il Premio Fedic per il miglior film
prodotto da un autore Fedic, ed anche la medaglia del Presidente della Repubblica assegnata
dalla Giuria Giovani.
Il premio Banca del Valdarno all'opera che meglio evidenzi i valori della cooperazione e della
solidarietà è andato ex aequo a “LE VOCI UMANE” di Stefano Dei e a “DESTINATION DE DIEU” di
Andrea Gadaleta Caldarola.
Il premio A.N.P.I. all'opera che meglio interpreti e rappresenti i valori storici e ideali dai quali è nata la
Costituzione della Repubblica Italiana spetta a “BIMBA COL PUGNO CHIUSO” di TodoModo
(Claudio di Mambro, Luca Mandrile, Umberto Migliaccio).
Al palmarès si aggiunge quest’anno un nuovo riconoscimento, il Premio Franco Basaglia, all’opera
che meglio rappresenti le tematiche della salute mentale in Italia e nel Mondo. Ricevono il premio ex
aequo “CLOSED BOX – A SCATOLA CHIUSA” e “VICINI DELL’ALTRO TIPO” di Daniele
Bonarini.
Ospite della serata anche l’attore Francesco Salvi, presente alla manifestazione con l’anteprima
nazionale del film “ST@LKER” di Luca Tornatore.
La Commissione, composta dal Sig. Giorgio Ricci (Vice-Presidente FEDIC), Prof.ssa Vivian
Tullio (Segretaria Nazionale FEDIC) e dal Sig. Bruno Pastori (Presidente CC Claudio
Pastori - Casteggio), preposta a scegliere opere di Autori Fedic partecipanti al Valdarno
Cinema Fedic 2014, per rappresentare l'Italia all'UNICA 2015 di SanPietroburgo (Russia),
dopo aver visionato le oltre 30 opere dello Spazio Fedic, Vetrina Fedic, Concorso
Cortometraggi e Spazio Toscana, ha ritenuto meritevoli le seguenti opere di Autori Fedic:
1) “LA BICI” (8') di Giorgio Borgazzi - CC Movie Dick Giovanni e Mino Crocè di Milano
2) “VUOTO A PERDERE” (3') di Luigi Corsetti - CC Cinevideoclub di Bergamo
3) “REQUIESCAT IN PACE” (4') di Gunther Haller - CC Super8 e Video Club di Merano
4) “BIGLIETTI DA VISITA” (17') di Rolf Mandolesi - CC Super8 e Video Club di Merano
5) “CORNICI” (7') di Giorgio Sabbatini - CC Piemonte di Torino
6) “21:21” (3') di Alessandro Brucini - CC Corte Tripoli Cinematografica di Pisa
7) “IL ROSPO” (6') di Beppe Rizzo - CC Alassio di Alassio
Nella “sezione video da 1 minuto”:
1) VERSUS (1') di Paolo Fantini - CC Isca di Milano
n° 13 –
NOTIZIE
RIFLESSIONI & COMMENTI
Più di vent’anni fa,
quando ero direttore
artistico
di
una
compagnia teatrale,
mi accadde un fatto
strano: in una riunione
un Consigliere lamentò il fatto che spendessimo 4 milioni per
l’attività “esterna”, a
fronte dei 2 investiti in
Roberto Merlino
quella “interna”.
La cosa destò scalpore e, in men che non
si dica, mi ritrovai “il dito contro” (visto che
gestivo io il tipo di attività “incriminata”).
Dovetti far presente che, a fronte dei 4
milioni in uscita, se ne incassavano 8,
consentendo di portare avanti anche l’altra
attività (“interna”) che, invece, era in
passivo. Ergo: in un bilancio si devono
analizzare entrate e uscite.
Perché questa premessa?
Perché mi sento in dovere, come
Presidente FEDIC, di spezzare una lancia
in favore del Valdarnocinema e di tutti quelli
che, con grande dedizione, hanno lavorato
anche
quest’anno
per
realizzarlo.
Intervengo perché ho sentito e letto
parecchie critiche. In molte ho colto
l’intento “costruttivo”, dettato da amore
ultradecennale per il Festival, ma ritengo
che -se non si mettono sul piatto della
bilancia anche i “meriti”- si vede un solo
lato della medaglia e si rischia di fare un
bilancio “monco”,
che non valuta le
“entrate” assieme alle “uscite”. E allora,
andando un po’ controcorrente, mi
soffermo a segnalare i punti “positivi” che
ho
colto
nell’edizione
2014
del
Valdarnocinema:
a) alcune indicazioni che avevamo
suggerito sono state recepite e messe in
pratica (luce in sala tra un film e l’altro con
un
minuto
di
intervallo,
annuncio
microfonico di ogni singolo film);
b) presenza di “ospiti artistici” di valore: non
li cito singolarmente (basta vedere il
programma ed i resoconti), ma penso di
poter dire che, per quantità e per qualità, il
Festival 2014 sia stato di ottimo livello;
c) presenza di “ospiti politici” qualificati e
qualificanti: oltre a Sindaco e Assessori
Comunali, quest’anno, c’è stata la
presenza di un Deputato, di un Assessore
Regionale e della Presidentessa Nazionale
delle Filmcommission;
d) “eventi speciali” interessanti, compreso
quello sulle “web series”;
e) introduzione dello “spazio FEDIC” che, in
pratica, ha consentito di mettere in
proiezione tutti i film pervenuti dagli Autori
FEDIC (e questa è stata la novità che ho
maggiormente apprezzato).
Qui mi fermo, senza parlare dello spirito di
sacrificio e della fatica di chi ha lavorato
prima-durante-dopo il Festival (questo, ne
sono sicuro, lo riconoscono tutti!).
Concludo: il Valdarnocinema FEDIC è un
punto di riferimento imprescindibile per la
nostra Federazione. Tante cose funzionano
molto bene; altre hanno un margine di
crescita a cui tutti dobbiamo contribuire
(anche con le critiche costruttive!).
Ad maiora!
Roberto Merlino
Presidente FEDIC
n° 13 –
NOTIZIE
VALDARNO CINEMA FEDIC 2014
Sono ripartito domenica pomeriggio da San
Giovanni
Valdarno
contento per i risultati
costruttivi
ottenuti in
Consiglio della FEDIC
ma con tante perplessità sul risultato del
Festival Nazionale
della FEDIC.
Lontana da me l’idea di
voler parlare della
parte
artistica
del
Giorgio Ricci
Festival ma la mia posiposizione di Vice Presidente della FEDIC mi
pone nella condizione di osservare e verificare
se i risultati che la FEDIC si prefigge nel
momento in cui investe in un Festival sono stati
raggiunti.
Intendo dire che FEDIC deve promuovere la
cultura cinematografica e favorirne la diffusione
(art2 dello Statuto) per cui l’osservazione e la
verifica di cui ho parlato sopra tende a cercare
se l’investimento di FECIC in Valdarno Cinema
FEDIC 2014 ha prodotto l’utile di promuovere
la cultura cinematografica e ne ha favorito la
diffusione.
Sono arrivato il mercoledì e tutte le giornate
successive le ho passate in sala; con altre 5 o
6 persone. Sul fatto che sia un momento
particolare per ogni evento non ci sono dubbi
per cui la presenza in sala di così poche
persone che al 90% erano tutti amici della
FEDIC potrebbe non stupire se però non si
prendesse in considerazione che San Giovanni
Valdarno era cosparsa di manifesti e tra essi
non si notava quello che annunciava l’evento
Festival. Vedendolo si può pensare che si può
da esso essere attratti per giocare al lotto: un
cerchio con 3 numeri intorno che non facevano
certo pensare alla possibilità di entrare in un
cinema per guardare dei films corti e lunghi,
selezionati da una Giuria, e visibili a titolo
gratuito. Quello era l’unica cosa che, se ci si
andava a sbattere, portava la mente dei San
Giovannesi alla possibilità di occupare le
poltrone del Teatro Masaccio.
Ho guardato inoltre la rassegna stampa di ogni
giorno. Il Festival è stato presente ma probabilmente l’attenzione dei lettori era maggiormente
attratta dalla caccia all’impalatore di Firenze.
E mi riferisco ai lettori della Provincia di Arezzo,
in quanto, sulle pagine nazionali, non mi
sembra di aver notato nulla.
Triste l’immagine dell’ampio ingresso del
Teatro Masaccio che era tutto tranne che
l’ingresso di un Festival. Non c’era nessun
richiamo al Festival o al Cinema in generale.
Proporrei di togliere quel divano e quelle
poltrone alla sinistra dell’ingresso dove siedono
in continuazione dei giovani. Non è una bella
immagine soprattutto se si pensa che non c’è
nessuno ad accogliere chi entra e se ti capita
di incontrare qualcuno che ha a che fare con il
Festival certamente non lo riconosci: un paio di
jeans e una maglietta bianca o di altro colore
uguale per tutti con un badge che si noti non
costerebbe molto e contribuirebbe a dare una
parvenza di organizzazione. Triste poi il fatto
che se le proiezioni, cosa che può capitare,
fossero state fatte senza audio o in 4:3 quando
dovevano essere fatte in 16:9 o viceversa,
avrebbe dovuto alzarsi uno dei 5 o 6 spettatori
per andare ad avvisare il proiezionista.
Ragioni di spazio concessomi mi fanno
terminare in fretta non prima però di far rilevare
che non è ammissibile che la serata finale,
quella delle premiazioni, sia iniziata con oltre
45 minuti di ritardo e che gli aspiranti spettatori,
fra cui molti anziani, abbiano dovuto aspettare
in strada perché l’ingresso in sala era proibito
da un gentile, anonimo, giovanotto.
Giorgio Ricci
Vice Presidente Fedic
NOTIZIE
n° 13 –
A proposito di Lezuo
vincitore assoluto a Valdarno
Beppe Rizzo
Tutto il mio rispetto per
questo
intagliatore
Andrea Lezuo, che nel
lontano 1843, sulla
nave
Ehon,
naviga
verso “la Merica” in
cerca di fortuna per
iniziare una nuova vita.
Ma mi riesce molto
difficile
accettare
il
responso della Giuria di
San Giovanni Valdarno
per avere essa attribuito
il più importante premio
a quest’opera.
Forse io non sono intellettualmente dotato da
poter individuare nelle immagini, che sono
state proiettate sul grande schermo, i significati
reconditi che invece la Giuria vi ha attribuito.
Ma mi conforta il fatto che, a proiezione
avvenuta, noi presenti in sala “addetti ai lavori”,
ci siamo guardati in faccia e ci siamo chiesti
perché mai avesse il Comitato di selezione
inserito quest’opera nella programmazione. I
commenti sono stati concordi e unanimi nel
dire che, dall’inizio alla fine, il filmato ha
presentato immagini sfuocate (forse volute?), il
colore mischiato al bianco e nero, vari riflessi
anch’essi sfuocati, una successione di
immagini dall’apparente mancanza di una
logica cinematografica.
Alcune inquadrature sono sembrate riprese da
un oblò (l’occhio di una balena?), inquadrature
lunghe e piuttosto monotone, rumori poco
comprensibili, una canzone di Tito Schipa alla
fine che ha tutta l’aria di voler commuovere
l’ascoltatore: una scelta a mio giudizio banale.
“Lezuo" di Giusepe Boccassini è il video che
la Giuria ha considerato come la “ migliore
opera in assoluto”.
Forse Giuseppe Boccassini, nel programmare
l’opera avrà preferito il “fàmolo strano” al
“fàmolo artistico”. Insomma la proiezione ha
lasciato nei presenti impressioni “sfuocate e
confuse”. Ma ammesso e non concesso che il
filmato sia un’opera d’arte compresa soltanto
da grandi maestri della Settima Arte, mi chiedo
cosa potrebbe comprendere un comune
mortale che si trovi, suo malgrado, a visionare
un’opera del genere? Che cosa avrà pensato il
pubblico in sala la sera delle premiazioni?
Certamente non sarà stato incoraggiato a frequentare le proiezioni che ogni anno puntualmente vengono programmate al Valdarno
Cinema (e ci meravigliamo se il pubblico di San
Giovanni è latitante alla Rassegna!).
Un altro fotogramma tratto dal video “Lezuo"
di Giusepe Boccassini.
Termino queste mie riflessioni chiedendo scusa
se qualcuno (?) si senta offeso o amareggiato
dalle mie affermazioni, ma ho creduto
opportuno esprimere il mio disagio per quello
che, a mio giudizio, è stato un madornale
errore della Giuria.
Fotogramma tratto dal video “Lezuo" di
Giusepe Boccassini.
Beppe Rizzo
Presidente del Cineclub Fedic Alassio
NOTIZIE
Un brutto passo indietro
Paolo Fantini
Perché?
Perché
"Lezuo" ha vinto la
32esima edizione del
Valdarno
Cinema
Fedic? La domanda è
circolata con insistenza
in platea, nelle strade e
persino nei ristoranti.
C'erano opere migliori e
più degne? C'erano
tematiche più meritevoli? C'erano stilemi e
specif ici f ilmi c i più
pregnanti?
Resta nella storia che "Lezuo" ha superato, a
parere dei giudici giudicanti, tutti gli altri
prodotti.
Le decisioni delle giurie sono insindacabili. Un
dogma che vige dalla notte dei tempi ed è
inutile perdere tempo a discuterne. Ma il
minimo sindacale che ci si attende da una
giuria è che sia capace di individuare nel
gruppo dei concorrenti quei picchi di
compiutezza ed originalità che facciano
compiere passi avanti non solo alla
conoscenza cinematografica degli spettatori
ma anche alla cultura tout court. Insomma, far
vincere chi porta il cinema un po' più in là.
Prima proiezione a Valdarno nel pomeriggio di
giovedì 8. Presenti in sala, a vario titolo, una
dozzina di persone.
Al secondo minuto,
complici immagini di un vascello e di un
barbuto ufficiale di coperta, penso: "Forse è
l'incubo del tonno nostromo". Sbircio il
catalogo. No, è la rappresentazione del viaggio
di un emigrante italiano, il signor Lezuo si
assume, verso l'America. Data, il 1843. Bene,
un vero antesignano. E via con immagini filate,
nubi di Magellano acquatiche, distorsioni
ottiche, filtri di varia densità, vibrazioni sonore
con svolazzi elettronici, fino ad arrivare ad una
visione nebulizzata del ponte di Brooklyn.
Per 17 minuti si compie un balzo all'indietro di
decenni di sperimentazione cinematografica
riproponendo stancamente effetti visivi e sonori
già avviati negli anni '20 e in grande auge negli
anni '50 e '60, soprattutto tra i filmmaker
canadesi e i dannati del New American
Cinema, e rivisitati persino in Italia negli anni
'80-'90 in numerose installazioni di videoarte.
n° 13 –
Una summa inerte di banali copiature aliena da
vivifiche re-invenzioni, un sapore di già visto,
già digerito, già metabolizzato che azzera, o
comunque sarebbe opportuno che lo facesse,
ogni possibile interrogativo su eventuali meriti
tecnici, estetici o narrativi. Fra l'altro, il ponte di
Brooklyn fu costruito fra il 1870 e il 1883 e non
poteva certo esserci già nel 1843. Va beh,
diciamo licenza poetica, peraltro l'unico
possibile afflato lirico in tutto il film.
Da adoratore e umile praticante del cinema non
narrativo, ho atteso con impazienza di poter
leggere la motivazione della giuria con lo
stesso spirito con cui aspetto la pubblicazione
del dispositivo delle sentenze che non
condivido. Purtroppo non sono riuscito a
leggerle fino in fondo. Ho abbandonato dopo le
prime quattro parole, le seguenti: "Raffinato
eppure essenziale esperimento....". Raffinato...
eppure... essenziale... come se il raffinato non
possa essere essenziale ma solo ridondante o
ripetitivo! Eh sì, fin quando la cultura cinematografica e il vissuto della sperimentazione
continueranno ad essere trattati alla stregua di
un chiacchiericcio da salotto all'ora del the è
bene che le decisioni delle giurie e le loro
elucubrazioni restino inappellabili.
Su Fecebook Paolo Fantini ha così
sintetizzato il suo pensiero su “Lezuo”, il
video vincitore di Valdarno Cinema Fedic
2014:
"Out of time! Sperimentazione molto datata a
ipotet ico supporto di una narra zione
improbabile".
Paolo Fantini
Cineclub Fedic ISCA
n° 13 –
NOTIZIE
FREQUENTAZIONE
DEL CINEMA MASACCIO
Rolf Mandolesi
Cinema Masaccio: ore 10.08
NOTIZIE
n° 13 –
NOTIZIE
n° 13 –
NOTIZIE
n° 13 –
Cinema Masaccio: ore 18.37
NOTIZIE
n° 13 –
“Concorso Critica-Film FEDIC”
Si è concluso il “Concorso Critica-Film FEDIC” con la
vittoria del giovanissimo Valentino Giorgi (21 anni),
davanti a Vivian Tullio, Beppe Rizzo, Simone Carozzo e
Sauro Benvenuti.
Ognuno di questi 5 Autori sarà premiato con tre tessere
FEDIC valevoli per il 2015.
Un plauso, comunque, va rivolto a tutti gli altri Soci che
hanno partecipato e, con il loro lavoro, contribuiscono a
far realizzare una pubblicazione-FEDIC composta di un
centinaio di “critiche”.
Un ringraziamento particolare alla Giuria che, oltre a
valutare le varie recensioni pervenute, ha fatto
Valentino Giorgi
un’accurata analisi dei film FEDIC ed ha stilato a sua
volta interessanti e costruttive critiche.
Il risultato complessivo ci sembra estremamente importante per molteplici motivi:
a) ha fatto in modo che i film-FEDIC venissero visti e analizzati;
b) ha indotto all’inserimento di questi film nei “Corti di Corte” su DiLuccaTV, con
conseguente ulteriore visibilità;
c) ha stimolato molti Soci FEDIC a cimentarsi nella “critica”, con tutto quello di
positivo che questo comporta, specialmente se questo interesse si evolve in
“anticamera dell’autocritica”;
d) ha coinvolto critici qualificati che portano un plus-valore di riflessione sia per gli
Autori dei film, sia per gli Autori delle critiche, sia per tutti i Soci FEDIC che
vorranno leggere l’e-book conclusivo;
e) questa esperienza ha ri-aperto un percorso culturale che ha avuto in passato risvolti
e risultati interessanti (basti vedere le recensioni critiche delle vecchie riviste
FEDIC), ma da tempo non era più in voga.
L’auspicio è che il prossimo anno ci arrivino molti altri lavori FEDIC, nella
consapevolezza che faremo del nostro meglio per valorizzarli e per fornire agli Autori
quel supporto critico che è tanto utile e tanto difficile da ottenere altrimenti.
La Giuria, presieduta da Paolo Micalizzi, comprendeva Elio Girlanda, Ernesto G. Laura
e Pierantonio Leidi.
Per quel che riguarda i Cineclub di appartenenza dei 5 vincitori, Valentino Giorgi,
Simone Carozzo e Sauro Benvenuti sono di Corte Tripoli Cinematografica (Pisa),
Vivian Tullio del Cineclub Piemonte (Torino) e Beppe Rizzo del Cineclub di Alassio
(SV).
Roberto Merlino
n° 13 –
NOTIZIE
ATTIVITÀ DEI CINECLUB FEDIC
NOTIZIE
n° 13 –
NOTIZIE
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NOTIZIE
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NOTIZIE
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NOTIZIE
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NOTIZIE
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NOTIZIE
n° 13 –
NOTIZIE
n° 13 –
n° 13 –
NOTIZIE
PREMIO INTERNAZIONALE
“Aurelio da Paz dos Reis 2014
Il prestigioso Premio Internazionale “Aurelio da Paz dos Reis 2014 ” è stato conferito al MISFF
“Montecatini International Short Film Festival”.
Nell’ambito del MIFEC, 11° Mostra Internacional de Filmes de Escolas de Cinema a Oporto, organizzato da
ESAP Escola Superior Artistica do Porto.
Il nome del Pionere del Cinema Portoghese, fotografo, autore, filmakers Aurélio da Paz dos Reis, è famoso in
tutto il mondo. Nel 1896, acquistò il brevetto di un kinetografo (inventato da Filoteo Alberini), realizzando circa
trentacinque film, proiettati a Porto e a Braga nel novembre 1896.
Un Premio dedicato al Pioniere del Cinema Portoghese è di per sé un riconoscimento significativo, se poi viene
riconosciuto al Festival di Cortometraggi più longevo d’ Italia (e d’ Europa) è unico.
Il 23 di Maggio a Oporto, durante la serata più importante del Festival MIFEC, il Presidente del Festival di
Montecatini, Marcello Zeppi, ha ricevuto l’ambito riconoscimento.
Il solido rapporto che intercorre tra Manuel Fernando Bruges Academic Director e Film Director della ESAP e il
Presidente del MISFF Marcello Zeppi si è consolidato grazie alla comune frequentazione nei Festival di Cinema
in Europa. Da queste attività si sono generate relazioni, progettualità, programmi di scambi culturali (e di Film
Corti) che stanno progredendo con evidenti risultati per ESAP, MISFF, FEDIC.
Una selezione dei Film vincitori della 64 edizione del MISFF 2013 e una Rassegna dei Film FEDIC sarà
presentata dal Presidente (ideatore e promotore del Progetto comune CE) in questo esordio di collaborazione,
finalizzata a un concreto sviluppo dei rapporti culturali tra l’Italia e il Portogallo, nonché alla ideazione di nuovi
progetti da realizzare nell’ambito del piano di interventi per lo sviluppo della cultura digitale predisposti dalla
Comunità Europea nel periodo 2014-2020 ( Creativity Europe).
Segreteria Relazioni Internazionali MISFF
via G. di Vittorio 7 – 50023 Tavarnuzze (FI)
Tel: 055 2022115 / 055 2020499 - Fax: 055 7469090 – Cell: +39 335 8022208
n° 13 –
NOTIZIE
Come essere presenti in TV
I CORTI FEDIC SU DILUCCATV
Prosegue la collaborazione tra FEDIC e DiLuccaTV, relativamente alla trasmissione “I Corti di Corte”, a cui tutti i
Soci possono aderire.
I “Corti di Corte” sono visibili in televisione sul canale 89 (non più 633!) del digitale terrestre. In streaming si
possono seguire su Internet, al sito www.dilucca.it. e tutte le puntate sono visibili “on demand” in qualunque
momento.
Attenzione: la trasmissione “Corti di Corte”, appuntamento settimanale, è in onda tutti i mercoledì alle ore
21 e può essere visualizzata con il seguente link:
http://www.dilucca.it/listatrasmissioni/approfondimenti/corti-di-corte?start=20
Qualunque Socio FEDIC interessato a presentare i suoi lavori può contattare il seguente indirizzo mail:
[email protected]
Cell: 328-7275895.
PUNTATE GIUGNO 2014
DILUCCATV “CORTI di CORTE”
dalla puntata 105 (11/6) inizia una serie di appuntamenti denominati “Vecchia FEDIC”, con film provenienti
dalla nostra Cineteca Nazionale.
Programma giugno 2014:
4 giugno 2014 104.a
“Rapiti” di Manuele Moriconi (1’).
“Una visita inattesa” di Roberto Merlino (1’).
“21:21” di Alessandro Brucini (1’).
“Una visita inattesa” di Manuele Moriconi (1’).
“Vuoto a perdere” di Gigi Corsetti (1’).
“?” di Stefano Vannelli (1’).
“10° Stage Nazionale FEDIC” di Giorgio Ricci (20’35”).
11 giugno 2014 105.a
Vecchia FEDIC:
“Il cieco” di Fiorentino e Corruso CC Avellino ( 4’) 1956.
“Il violino portentoso” di G. Parenti CC Siena (16’) 1955.
“Un giorno” di N. Rizzotti CC Milano
(10’).
18 giugno 2014 106.a
“Il trenino dello zio diritto” (8’50”); “AAA Aria autentica cercasi” (2’48”); “La leggenda del marmo bianco” (17’32”)
di Angelo Abate.
25 giugno 2014 107.a
Vecchia FEDIC:
“Venezia e le morte stagioni” di G.Vianello CC. Venezia 14’ 1967
“Città come me” di Giansiracusa/Rigo CC Milano 15’15” 1965
n° 13 –
NOTIZIE
Visibilità per i film FEDIC
La visibilità per i film dei nostri Soci si accresce ulteriormente, grazie ad un
accordo raggiunto con Teleambiente (emittente romana), che ha già iniziato a
trasmettere puntate dei “Corti di Corte”.
Oltre a DiLuccaTV (che rimane, comunque, il nostro
punto di riferimento prioritario) si aggiunge quindi una
nuova emittente che, attualmente, ha un’ottima copertura
su Lazio, Umbria ed Abruzzo, sintonizzandosi sul canale
78 del digitale terrestre.
A breve, inoltre, si allargherà a Lombardia e Basilicata,
contando di coprire -per settembre- anche la Toscana.
E’ prevista, inoltre, una “installazione” su internet e
successiva applicazione a smartphone, ecc.
Ringraziamo per questa opportunità il Direttore dei
Programmi di Teleambiente, Salvatore Alù, e la Proprietà
Salvsatore Alù
di DiLuccaTV, soprattutto nella persona di Manuele
(Foto: U. Condemi De Felice)
Moriconi, che ha reso possibile questa collaborazione.
Le puntate dei “Corti di Corte” sono iniziate su Teleambiente lunedì 12 maggio
2014 e vanno in onda con il seguente calendario:
Lunedì
Martedì
Mercoled
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
ore
ore
ore
ore
ore
ore
ore
19.05
12.15
05.30
20.05
19.05
12.15
07.25
Programma maggio/giugno 2014:
12 – 18 maggio 2014 1.a puntata
“Corte Tripoli Cinematografica” di Domenico Zazzara.
19 – 25 maggio 2014 2.a puntata
“Culturalmente Pisa 2011” di Autori vari.
26 – maggio 1 giugno 2014 3.a puntata
“Rosato installatore di campane”; “Sonia - Acquario di Cattolica”;
“Il ladro di biscotti” di Giorgio Ricci (Cineclub Pesaro).
2 - 8 giugno 2014 4.a puntata
" Pisa, Donne e Leopardi" di Roberto Merlino
n° 13 –
NOTIZIE
9 - 15 giugno 2014 5.a puntata
"Fumo negli occhi"; "Regina della notte"; "Arte"; "Ombre di luna piena”;
"Mr Dennis" di Pierantonio Leidi.
16 - 22 giugno 2014 6.a puntata
"Tre fogli"; "La brioche"; "La finestra"; di Giorgio Sabbatini.
23 - 29 giugno 2014 7.a puntata
Alessandro Baccini (trailer e interviste di “Una ragione per combattere”, film in programmazione).
La Rivista della Fedic “Carte di Cinema” cambia veste tipografica: da cartacea,
anche per questioni economiche, diventa online. Il N° 1 lo si può leggere sul
Sito:
http://cartedicinema.org/
Come è scritto nella introduzione “La struttura inizialmente ripropone quella
della rivista su carta con l’intenzione però di procedere a inserire
progressivamente delle innovazioni. Una è già presente sin da questo numero.
Si tratta di ciò che abbiamo definito “Il cubo di Rubik” (le molteplici facce di un
film).
Di volta in volta affronteremo un’opera cinematografica importante ed andremo
a leggerla secondo punti di vista differenti che ne mettano in luce la
complessità.
Restano le sezioni ormai consolidate che consentono di venire a conoscenza
delle più importanti iniziative e personalità presenti all’interno della multiforme e
culturalmente sempre vivace FEDIC e di approfondire con dei saggi tematiche
molto particolari ma proprio per questo ‘particolarmente’ interessanti.
Il tutto si completa con reportage dai Festival di cinema più significativi dei quali
vengono messe in luce le proposte più curiose e intellettualmente stimolanti.
Si tratta quindi di una proposta che, con periodicità bimestrale, conserverà una
propria fisionomia di base restando però aperta ad interventi e contributi nuovi
nonché ad idee e proposte che, ci auguriamo, proverranno da chi ci leggerà “.
Quello in rete è da considerarsi, in fondo, un numero prova in quanto la
Direzione dovrà tenere conto in futuro della nuova impaginazione espressa con
il primo numero.
Buona lettura.
n° 13 –
NOTIZIE
FESTIVAL
ASSOCIAZIONE NAZIONALE
CARABINIERI
Sezione “App. Ippolito Cortellessa
M.O.V.M.”
Via Roma, 13 – 00040 Monte Porzio
Catone
C.F. 92025170587 tel. 069449422
www.ancmonteporziocatone.it
[email protected]
O BIETTIVO
Il Catone Film FestivalCFF14intende promuovere la cultura del volontariato attraverso l’audio-visivo. Le storie
delle persone e delle organizzazioni che scelgono di dedicare tempo e risorse al volontariato sono spesso
nascoste: i mezzi di comunicazione si interessano al volontariato in modo episodico, quasi sempre usando la
retorica del “buon cuore”. Il mondo del volontariato è, invece, abitato da persone che vedono l’impegno in
prima persona non solo in termini di richiamo etico, ma anche come spazio di partecipazione e di cura della
comunità. Il CFF14 vuole essere un momento di confronto tra culture del volontariato diverse:il volontariato
d’emergenza, l’assistenza e la promozione sociale, così come le organizzazioni di matrice ecclesiale o il
volontariato di advocacy, o anche l’azione dei tanti volontari “senza divisa” sono modi differenti di intendere il
volontariato,ognuno portatore di una cultura precisa e distinta. Il CFF14 ha quindi l’obiettivo di raccogliere e
diffondere le storie dei tanti volontariati, così da mettere in discussione l’idea che fare volontariato sia solo una
questione di bontà d’animo.
Regolamento
Saranno accettate in concorso opere video di durata non superiore ai 30 minuti, senza limitazione di generi e
registri narrativi. Saranno considerate opere video realizzate in qualsiasi lingua purché sottotitolate in inglese. A
seconda del materiale pervenuto la direzione artistica del Festival si riserva di istituire sezioni e premi ad hoc. Tutti
I partecipanti saranno preventivamente informati, da parte della segreteria delCFF14, dell’esito delle selezioni. É
prevista l’ospitalità per gli autori dei video selezionati per la serata finale.
COMUNE DI CODIGORO
CINECLUB FEDIC “DELTA DEL PO”
PREMIO CINEMATOGRAFICO “L’AIRONE” 2014
VIII edizione
Rassegna di cortometraggi
REGOLAMENTO DEL CONCORSO 2014
Art 1 – Obiettivi e finalità
L’airone è una manifestazione culturale il cui scopo è quello di valorizzare le opere cinematografiche brevi realizzate da
autori indipendenti amatoriali.
Le opere che parteciperanno al concorso dovranno essere incentrate sui seguenti temi:
•
Ambiente, natura e paesaggio
•
Storia e storie
Temi legati alla natura, all’ecologia, con particolare riguardo all’ambiente, nelle sue componenti paesaggistiche e
umane; alla valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale di territori nel mondo con particolare attenzione ai
problemi attuali; alle storie e alle testimonianze di vita. Il Concorso aderisce al circuito nazionale Fedic
Le opere inviate non dovranno avere durata superiore a 30 minuti (titoli di testa e di coda
inclusi) e dovranno essere
state prodotte a partire da gennaio 2011.
Le opere dovranno pervenire entro e non oltre il 30 giugno 2014 (farà fede il timbro postale), a mezzo posta ordinaria o
prioritaria, al seguente indirizzo :
L’airone
c/o Cineclub Fedic Delta del Po
Carlo Menegatti
Via Spina 81
44023 Lagosanto (FE)
Sul sito www.fedic.it trovate il “Regolamento” e la “Scheda d’iscirzione”.
n° 13 –
NOTIZIE
Al via la seconda edizione del festival FEDIC “Cortocinema Pistoia”, rassegna di cortometraggi promossa
dalle associazioni pistoiesi Sedicinoni film – CINECLUB FEDIC PISTOIA, Scuterzola film, Amici di Groppoli,
Culturidea, dopo il successo della prima conclusasi con la premiazione dei film vincitori nella sala convegni
della fondazione Conservatorio San Giovanni Battista.
Da questa edizione il festival si arricchisce della collaborazione con il Montecatini International Short Film
Festival ed entra a far parte della “rete festival FEDIC”.
Grazie alla collaborazione con la FEDIC e con il Comune di Pistoia, durante il festival sono previsti workshop
di cinema, gratuiti per i soci FEDIC, e proiezioni per le scuole.
Gli autori interessati potranno consultare l’apposito bando di concorso disponibile sul sito internet
http://cortocinemapistoia.blogspot.it/ è già possibile iscriversi inviando agli organizzatori le proprie opere,
cortometraggi della durata di 30 minuti basati come nella prima edizione sul rapporto tra natura e cinema,
corredate dalla documentazione richiesta alla segreteria degli Amici di Groppoli - corso A. Gramsci 46 51100
Pistoia (PT) entro il 31 dicembre 2014, attivo anche un indirizzo di posta elettronica:
[email protected].
Previsto inoltre il coinvolgimento delle scuole pistoiesi questa volta, due saranno infatti le giurie: una
composta da esperti e professionisti ed una invece da studenti di scuole pistoiesi, visioneranno tutti i film
selezionati assegnando premi in denaro offerti dal Conservatorio San Giovanni alle migliori quattro opere: 500
euro al miglior film “Natura e cinema”, 400 euro al Miglior film, 300 euro alla Migliore regia ed altri 300 euro al
Miglior film giovani. Il concorso si concluderà nella primavera 2015 con la proiezione dei film selezionati ed
appunto l'assegnazione dei riconoscimenti. Oltre 150 le opere, provenienti da più parti d’Europa, che
parteciparono alla scorsa edizione, un film basco tra i premi assegnati. Gli organizzatori prevedono che
quest'anno perverranno molte più opere, già numerosi infatti i contatti ricevuti e gli accordi di collaborazione
avviati. Quest'anno inoltre il festival sarà sostenuto anche dal Comune di Pistoia, che patrocinerà l'evento
collaborando all’organizzazione della rassegna.
Sul sito www.fedic.it trovate il “Regolamento” e la “Scheda d’iscirzione”.
L’Associazione Culturale Colacatascia
organizza:
La quinta edizione del concorso di cortometraggi “Corto e MaleCavaT 2014″.
Parte la quinta edizione di “Corto e MALeCavaT 2014" concorso di cortometraggi “a tema libero”.
Il concorso nasce con l'intento di permettere a chiunque di poter esprimere attraverso lo strumento video la
propria espressione artistica in tutte le sue forme. I cortometraggi potranno trattare qualsiasi tema e dovranno
avere una durata massima di 20 minuti, inclusi i titoli di testa e di coda; le opere in lingua straniera o in dialetto
dovranno essere sottotitolate in italiano. Ogni concorrente potrà partecipare con al massimo un cortometraggio. Il
concorso scade il 10 giugno 2014.
Per maggiori informazioni: www.colacatascia.it
DISTINTI SALUTI.
Associazione Culturale COLACATASCIA
via L.Da Vinci, AVIGLIANO (Pz)
www.colacatascia.it [email protected]
C.F 96050430766
n° 13 –
NOTIZIE
NEWS
“La grande guerra”, nuovo film di Alessandro Scillitani
Il rapporto con il giornalista di “la Repubblica” Paolo Rumiz, per Alessandro
Scillitani , che da anni milita nella Fedic, è diventato sempre più intenso: è ormai
un sodalizio. Ne è testimone “La grande guerra”, il cui primo DVD è uscito in
questi giorni in edicola. Si tratta di un’opera in 10 DVD, ognuno accompagnato,
da un testo del giornalista triestino.
Un viaggio tra l’Europa di ieri e quella di oggi , che , con “Maledetti balcani”, parte
dal 28 giugno 1914 quando l’arciduca Franz Ferdinand, erede al trono dell’impero
austro-ungarico, viene assassinato a Sarajevo, dando origine alla Prima Guerra
Mondiale.
Il viaggio di Rumiz- Scillitani proseguirà con queste altre nove puntate
settimanali: “Oltre i Carpazi”, “Alle porte di Parigi”, “Inchiodati sull’Isonzo”,
“Uomini delle caverne”, “Le terre di Caino”, “Valanghe e tempeste”, “Il soldato
innamorato”, Addio alle armi” e ”Il tramonto dell’Europa”, la cui uscita è prevista
Alessandro Scillitani
per il 23 luglio di quest’anno.
Un’opera molto impegnativa che fa seguito ad altre di grande importanza che Alessandro Scillitani ha
realizzato con il giornalista e scrittore Paolo Rumiz, i cui racconti di volta in volta sono stati pubblicati sul
Quotidiano “la Repubblica”: “Le dimore del vento” (2011) realizzato nei luoghi abbandonati d’Italia e dintorni e
“In viaggio sul Po” (2012). Film , tra il documentario e la fiction, realizzati da Alessandro Scillitani con grande
professionalità mettendo a frutto la sua qualificata esperienza di filmmaker. Complimenti e ad majora.
Paolo Micalizzi
“Il Rospo” di Beppe Rizzo
proiettato a Carrara
Carissimo Beppe,
stamani ho proposto ad un pubblico di oltre 400 alunni insegnanti e genitori il tuo film “Il
Rospo”, devo dire che, come mi aspettavo, è stato molto apprezzato e spunto di riflessione
per le classi che hanno avuto lezione fino al pomeriggio.
Ti allego una foto del pubblico, così ti fai un’idea.
Grazie ancora!
Laura Biggi
n° 13 –
NOTIZIE
DAI CINECLUB
PROIEZIONI PROGRAMMATE
CINECLUB FEDIC
SANGIOVANNESE
venerdì 9 maggio ore 9.30
al cinema Masaccio sarà proiettato il film
SE CHIUDO GLI OCCHI NON SONO PIÙ QUI
REGIA: Vittorio Moroni
INTERPRETI: Giorgio Colangeli, Beppe Fiorello, Mark Manaloto, Hazel Morillo, Vladimir Doda
GENERE: Drammatico
DURATA: 110 min
PAESE:Italia
ANNO: 2013
Kiko ha 16 anni, suo padre, defunto, era italiano. Sua madre Marilou è filippina. Vive con Ennio, il
nuovo compagno della mamma, un caporale che sfrutta immigrati clandestini in Friuli. Ogni giorno,
dopo la scuola, Kiko è costretto a lavorare nei cantieri edili di Ennio e dopo i primi insuccessi
abbandona definitivamente l’istituzione scolastica. Sente di vivere nel pianeta sbagliato,c’è un solo
posto dove è possibile sognare: un vecchio autobus abbandonato in una discarica che Kiko ha
trasformato nel suo rifugio. Un giorno un vecchio amico del padre, Ettore, viene a cambiare il suo
destino: lo cerca e si offre di diventare il suo maestro. Ma quell’uomo nasconde un segreto8
Ore 11.30 incontro con il regista e con gli attori
Approfondimento con le classi sui vari temi del film e sulle tecniche usate per realizzarlo tramite l’analisi tecnica e contenutistica
dell’opera.
Alla fine della mattinata il regista Vittorio Moroni sarà a disposizione degli insegnanti per prenotare laboratori sul film da
realizzare nell’anno scolastico 2014-2015 all’interno degli Istituti Scolastici delle classi presenti.
martedì 13 maggio ore 21.30
al cinema Masaccio sarà proiettato il film
PICCOLA PATRIA
REGIA: Alessandro Rossetto
INTERPRETI: Maria Roveran, Roberta Da Soller, Vladimir Doda, Lucia Mascino,
Diego RibonGarner, Denis O'Hare, Steve Zahn
GENERE: Drammatico
DURATA:110 min
PAESE: U.S.A.
ANNO: 2013.
DISTRIBUZIONE: Cinecittà Luce
USCITA: 10 Aprile 2014
Due ragazze, un'estate calda e soffocante, il desiderio di andare via da un piccolo paese di provincia. Luisa è piena di vita,
disinibita, trasgressiva; Renata è oscura, arrabbiata, bisognosa d'amore. Le vite delle due giovani raccontano la storia di un
ricatto, di un amore tradito, di una violenza subita: Luisa usa Bilal, il suo fidanzato albanese, Renata usa il corpo di Luisa per
muovere i fili della propria vendetta. Entrambe vogliono lasciare la piccola comunità che le ha cresciute, tra feste di paese e
raduni indipendentisti, famiglie sfinite e nuove generazioni di migranti presi di mira da chi si sente sempre minacciato. Luisa,
Renata e Bilal rischieranno di perdersi, di perdere una parte preziosa di sé, di perdere chi amano, di perdere la vita.
n° 13 –
NOTIZIE
SCUOLA e dintorni.
lunedì 5 maggio 2014
i possono realizzare dei video a scuola per svariati motivi e seguendo diverse modalità: si può lasciare la videocamera in mano agli alunni
affinché realizzino un film dalla A alla Z, montaggio compreso; oppure si possono dar loro dei ruoli differenti, lasciando ai docenti quello di registi;
in alcuni casi la partecipazione degli alunni si limita a quella di osservatori (la realizzazione di un corto in tutte le sue fasi) partendo da un
soggetto che hanno realizzato in maniera tradizionale (un foglio di carta), ruolo che comunque non è mai passivo (come non lo è quello dello
spettatore di un film al cinema) ma rappresenta sempre e comunque un'esperienza che arricchisce. Non c'è mai un'unica didattica, come non
c'è mai un unico tipo di alunno, o di insieme di alunni, così come d'altro canto esistono diversi insegnanti che, ciascuno a seconda della propria
passione e delle proprie competenze, si cimentano liberamente in attività spesso non retribuite (o peggio senza riconoscimenti) con l'unico
intento di offrire agli alunni la possibilità di apprendere in modo diverso attraverso un linguaggio oramai familiare. E talvolta gli alunni bypassano
il professore...
“L'ulivo Shalom” (2014 - 8,22")
Lavoro interdisciplinare che ha coinvolto le classi quinte A e C della Scuola Primaria di "Su Planu" - Selargius (CA) guidate dai docenti Elisa
Bacciu, Maria Teresa Grimaldi, Mara Martis, Francesca Sedda e il vice preside Salvatore Serra, con il supporto di un'ex alunna come aiuto
regista, Nisia Chiara Pascolini, e del giovane regista Remo Congia per il montaggio (Remo Congia anche l'anno scorso aveva collaborato con
la stessa scuola alla realizzazione di un altro corto: "Non ti voltare"). Il video, un'animazione in stop-motion, parte da una storia inventata dai
bambini, dopo un percorso didattico di letture, ispirata all'ulivo piantato nel giardino della scuola e donato nel 2005 da Israele e piantato da
Emanuele Pacifici, testimone vivente della Shoah; al termine i bambini hanno fatto i disegni, modellato i pupazzi e le scene che sono servite per
la realizzazione dell'animazione e dato voce ai personaggi.
“La mia vita è un hobby” (1988 - 36,07")
Francalisa Jannucci (socia FEDIC) è un'insegnante di disegno in pensione. Da sempre interessata al video come forma espressiva e come
percorso didattico, ha realizzato diversi corti d'animazione, in stop-motion o con Flash, spesso con i propri alunni, oltre a documentari e piccoli
reportages. Questo video, da lei girato in super8 alla fine degli anni '80, è stato realizzato con i ragazzi della 3G della S.M. n°2 di Quartu S.Elena
(CA), che hanno voluto filmare il loro tempo libero.
“Lo zaino” (2007 - 9,19")
Una giornata abituale per alcuni alunni delle classi 1a e 3a E dell'Istituto Comprensivo "Tommaso Aiello" di Bagheria (PA) : la preparazione per
andare a scuola, l'incontro con i compagni in classe, l'arrivo della severa prof con i compiti corretti e la (giusta) ramanzina per non aver saputo
fare un bel lavoro e non riuscire a utilizzare la "parola" per esprimere il loro mondo al di fuori dei neologismi (o neografismi) utilizzati per gli SMS.
Ma un'alunna riuscirà invece a mostrare le proprie capacità in modo particolare. Il video inserisce nel montaggio sequenze di una corrida ma non
si capisce bene se si vuole paragonare la prof al toro o al torero, e comunque ciò che farà l'alunna è la dimostrazione che la docente aveva
ragione a spronare i propri alunni. In realtà il soggetto del film è liberamente ispirato, anche se non ne viene citata la fonte, al cortometraggio
francese "Emilie Muller" (1993) di Yvon Marciano.
“Perfezione” (2013 - 2,39")
Un video ben girato dagli alunni delle classi 3A e 3B della Scuola Sec. di 1° grado "Aldo Moro" di Cerro al Lambro (MI),. che ben sintetizza le
paure adolescenziali, in questo caso femminili, di non essere di bell'aspetto e di rischiare quindi l'emarginazione. Con un lieto fine che costituisce
un messaggio positivo.
“The Well” (Il pozzo) (2012 - 4,10")
Realizzato da alcuni alunni delle classi 2e 3e e 4e del Liceo Scientifico "Pacinotti" di Cagliari nell'ambito di un progetto Comenius che prevedeva
un gemellaggio con alcune scuole europee (la lingua del film è in inglese), il video è una breve fiction che prende spunto da un'antica leggenda
sarda: una donna intenta a fare legna scorge un pozzo vuoto e improvvisamente appare una "Jana" che le consiglia di gettare nel pozzo un'ascia
se vuole porre termine alla siccità. Così sarà e infatti l'acqua inizia a sgorgare. Un anno dopo, la figlia della signora sta morendo, sempre a causa
della siccità che tormenta l'isola; la donna si ricorda allora della Jana e la cerca per farsi aiutare: questa appare, ma le dice che se vuole risolvere
il problema deve gettarsi nel pozzo. La donna obbedisce e immediatamente l'acqua ritorna e la figlia guarisce. Messaggio finale: in Sardegna si
dice che solo un sacrificio d'amore può far tornare l'acqua. Completamente realizzato dalle alunne Ilenia Pinna (la donna), Eugenia Passino (la
"Jana" nonchè autrice ed esecutrice della musica per piano) e Elena Asoni (la figlia), con la supervisione delle docenti Silvia Vacca e Maria
Annunziata Lenigno e la collaborazione esterna di Irene Contini e di Siro Passino.
"Asso di sangue“ (2014 – 16,00”)
Il corto, un vero e proprio thriller ambientato a Cagliari, è stato realizzato da Francesco Pupillo (classe
3C del Liceo Classico "Siotto Pintor") per una scommessa con alcuni compagni di scuola ciascuno dei
quali doveva realizzare un corto; in realtà solo Pupillo è riuscito nell'impresa, anche perchè gli studi
classici mal si coniugavano con l'impegno di un set allestito in orario extra-scolastico. Il regista e l'equipe
di adolescenti mettono in scena una fiction, e lo fanno a carte scoperte: nonostante l'età decidono di
interpretare ogni ruolo senza l'ausilio di "adulti", come per alcune figure (l'ispettore, lo staff della
scientifica) che necessiterebbero di qualche anno in più per essere più credibili; ma gli autori non se ne
curano e si divertono in maniera trasparente a fare la fiction di una fiction. Una volta assunto il cliché (il
thriller), lo sviluppano osservandone le regole, sino al coup de théatre finale. Il video è ben montato ed
ha un buon ritmo. È palesemente un lavoro scolastico "sui generis": la scuola è solo il punto di partenza
(il gruppo dei compagni di classe) per realizzare in tutta autonomia un film al di fuori dell'orario di scuola,
forse anche durante qualche vela.... "Asso di sangue" ha un gusto che sa di freschezza e autenticità;
forse è un po' acerbo ma viste le premesse, Francesco Pupillo (e la sua troupe) meritano di essere
messi sotto osservazione, in attesa di assaporare altri frutti più maturi.
Pio Bruno
Presidente del Cineclub FEDIC - Cagliari
n° 13 –
NOTIZIE
lunedì 12 maggio 2014
.
Alla vigilia della 71a ricorrenza del tremendo bombardamento anglo-americano del 13 maggio 1943 che
diede il colpo di grazia alla semi-deserta città di Cagliari, già martoriata come Pirri e Monserrato dai
precedenti spezzonamenti di febbraio e marzo dello stesso anno, e che spinse anche i più ostinati ad
abbandonare quella che oramai aveva le sembianze di un cumulo di macerie, rinnovare la memoria di
quei giorni è, oltre che un dovere nei confronti dei nostri figli e nipoti, una necessità per capire il
presente e per avere un'idea di quali siano le conseguenze di una guerra totale in una società avanzata.
Guernica, Coventry, Varsavia, Rotterdam, Londra, Stalingrado, poi le maggiori città italiane, e tutte le
città storiche tedesche, sino all'orrore di Dresda, a guerra quasi ultimata. Conosciamo la tragedia
europea dalla seconda metà degli anni '30 sino al 1945 grazie alle innumerevoli testimonianze,
soprattutto foto e filmati, che documentano ampiamente quegli eventi vissuti non solo dai soldati, come
nelle guerre precedenti, ma dalla popolazione inerme. Eppure, vedere le immagini della distruzione
subita dalla città nella quale viviamo e sentire le parole dei nostri genitori e dei nostri nonni che ci
raccontano quegli orrori avvenuti tra le vie e i palazzi che percorriamo ogni giorno, ci colpisce ancor più
profondamente. I due lavori di stasera faranno rivivere, ciascuno in modo diverso, i drammatici fatti di
quei giorni. E ci faranno riflettere.
Il primo è un insieme di foto e filmati, alcuni dei quali scoperti solo di recente, commentati in sala dallo stesso realizzatore Antonello
Zanda, direttore della Cineteca Sarda di Cagliari, che apriranno una finestra su un passato non ancora lontano:
"CAGLIARI E LA GUERRA" (2014 - 50,00")
regia e montaggio di Antonello Zanda
Ricerche: Natalio Virdis; Editing: Luca Portas; Digitalizzazioni: Martina Mulas, Collaborazione: Aldo Brigaglia, Sergio Orani, Stefano Cioglia,
Produzione: Società Umanitaria – Cineteca Sarda di Cagliari
Montaggio di materiali d’archivio (foto, filmati amatoriali, cinegiornali e combat film) che racconta gli anni della guerra vissuti dalla città di
Cagliari e dalla Sardegna tra il 1940 e il 1945 e la ricostruzione del capoluogo sardo nel primo dopoguerra. Il montaggio cronologico consente
di seguire la successione degli eventi che hanno interessato la città tra il 1940 e il 1944, dal coinvolgimento dell’Italia con la dichiarazione di
guerra del 10 giugno 1940, l’importanza militare logistica dell’isola e i primi bombardamenti, la presenza dei Nazifascisti e di Mussolini nel
capoluogo sardo, la reazione dei sardi e gli effetti distruttivi delle bombe e degli spezzonamenti su Cagliari, lo sfollamento e l’arrivo degli
americani. Il filmato che si apre con le immagini che ci mostrano com’era Cagliari prima della guerra si chiude con alcune sequenze dedicate
alla ricostruzione e all’espansione urbanistica della città.
Il secondo lavoro della serata è un'intervista realizzata da due autori:
"DUE DESTINI" (2013 - 24,50")
regia di Enrico Pau e Andrea Lotta
scritto da Enrico Pau, aiuto regia: Marco Oppo e Wassim Alkaym, assistente alla regia: Marina Porcheddu, fotografia di Michaela Cauterucci, suono
in presa diretta e montaggio audio: Emanuele Mocci, letture di Marco Spiga, produzione: Antioco Floris e Andrea Lotta.
Nessuna immagine di repertorio, ma solo le parole di un testimone che, con evidente e sofferta fatica, tira fuori dai cassetti della memoria i
suoi ricordi: è la voce del cagliaritano Corradino Chicca, toccante testimonianza sui bombardamenti del 28 febbraio 1943, che ci rende
partecipi di alcuni tragici destini.
CAGLIARI in quattro corti
lunedì 19 maggio 2014
Due film amatoriali e due realizzati da chi ha fatto della propria attività cinematografica una professione. Ma le idee non sono nè
amatoriali nè professionali, e l'accostamento tra questi lavori di diversi autori è una buona occasione per osservare piacevolmente in
che modo e con quali esiti, attorno ad un identico soggetto, ci si può cimentare lungo un cammino artistico.
Kiki Lippi: "VIA CRUCIS" (2012 - 14,23") Le foto di Kiki Lippi e Massimo Migoni sulla ricostruzione teatrale della passione di Cristo durante la
Settimana Santa cagliaritana, uno spettacolo del 2012 del gruppo diretto da Ignazio Gaviano, con gli attori Andrea Pani nel ruolo di Cristo e
Toti Resta (socio FEDIC), il tutto mixato con due celebri brani musicali e la voce di Tino Petilli che ne recita il testo, con esiti inattesi: le parole
di una canzone dedicata all'autore dei primi dischi di un gruppo storico della psichedelia londinese, nel connubio con le immagini sembra si
riferiscano a qualcun altro...
Gianfranco Cabiddu: "CARTOLINA" (1980 - 14,15") Breve omaggio in 16 mm alla città di Cagliari; soggetto scritto assieme a Bruno
Tognolini (testi) e Giancarlo Cao (fotografia) e realizzato con i rimasugli di pellicola che avanzavano da altri lavori; a prima vista una simpatica
cartolina-video, se non fosse per i testi di Bruno Tognolini che accompagnano lo scorrere delle immagini di cui non sono il mero commento bensì
un basso continuo che funge da asse portante. Ogni tanto il regista si diverte a riportare tutto all'ordine con bruschi inserimenti di commenti
didascalici, per poi tornare al naturale incedere del racconto, centrato proprio sul libero fluire di parole che le immagini della Cagliari dei primi
anni '80 faticano a seguire, dando corpo ad una composizione iconico-verbale che procede per accenti poetici e accostamenti inconsueti, prima
di terminare in una litania di bollettini meteorologici modulati a canone sulla più classica delle panoramiche della città: il Belvedere.
Maria Elena Perra: "CAGLIARI MON AMOUR..." (2003 - 21,09") Una giovane arriva a Cagliari e ritrova il suo amore. Uno sguardo che
accarezza le vie alla scoperta di una città sonnecchiante, sdraiata sui colli. Un racconto sensuale, fronte e verso della cartolina. È una storia
d'amore, che seguiamo lungo i meandri della mente della protagonista, attraverso i vecchi quartieri della città, tra le braccia dell'amante, in
mezzo alle pagine di un diario. Ed alla fine di questo altalenante contrasto senza soluzione di continuità tra l'interno e l'esterno, tra i toni soffusi
n° 13 –
NOTIZIE
di un mondo interiore e i timidi sguardi verso la realtà circostante, restiamo piacevolmente disorientati, e ci sembra di riuscire a percepire quale
sia in verità l'oggetto d'amore: ma di cosa parliamo quando parliamo di...
Giovanni Columbu: "Cagliari - STORIE BREVI" (2005 - 33,30") Il video è strutturato come una serie di
quadri sulla città che ne ritraggono alcuni scorci e momenti colti lungo l'arco di sei mesi, dalla notte di capodanno
ai primi di giugno. Nel suo insieme è un opera corale, i cui singoli elementi emergono di volta in volta per poi
ricongiungersi in una composizione ove si alternano folle rumorose e variopinte, fortemente caratterizzanti la
storia cagliaritana, e lunghi silenzi e spazi deserti che mettono in risalto 0 di strumenti, voci e rumori colti nella
loro quotidianeità. Nessun intento esplicativo ed allo stesso tempo nessuna trasfigurazione impressionistica,
bensì un'attenzione e un gusto per quei particolari che, espressione unica del regista, fanno comunque parte di
un immaginario collettivo nei quali i cagliaritani si riconoscono, mentre tra i vari episodi ricorre costantemente il
soffio del vento che lega tra loro suoni, colori e, ci pare in alcuni momenti, anche gli odori di Cagliari.
Con diversi contibuti tra cui quello di Anna Tifu, Marina Anedda, Paolo Fresu, Elena Ledda e Simonetta Columbu.
Gianfranco Cabiddu si è laureato al DAMS di Bologna (etnomusicologi), nel cinema e nel teatro ha collaborato
come addetto al suono assieme ad autori come Eduardo de Filippo e Luigi Comencini. Realizza diversi
lungometraggi tra i quali "Disamistade" (1988) e "Il figlio di Bakunin" (1997) tratto dal romanzo di Sergio Atzeni.
Bruno Tognolini, scrittore cagliaritano di libri per bambini, autore di celebri trasmissioni come "L'albero azzurro"
e "La Melevisione", ha scritto i testi italiani delle canzoni della "Gabianella e il gatto" di Enzo D'Alò ed è tra i
fondatori del Festival di Gavoi.
Giovanni Columbu, laurea in architettura a Milano, lavora dapprima alla RAI firmando la regia di diversi programmmi TV; si cimenta poi in alcuni
cortometraggi ("Visos - sette sogni" è del 1985); nel 1999 fonda la casa di produzione Luches e scrive diversi lavori e documentari , nel 2001
realizza il primo lungometraggio: "Archipelaghi" e nel 2013 "Su Re".
Pio Bruno
Presidente del Cineclub FEDIC - Cagliari
Testi: Roberto Merlino, Paolo Micalizzi, Giorgio Sabbatini,
Massimo Maisetti, Giorgio Ricci, Beppe Rizzo, Paolo Fantini,
Rolf Mandolesi, Cinevideo Club Fedic Bergamo, Pierantonio
Leidi, Cineclub Piacenza “Giulio Cattivelli”, Segreteria
Relazioni Internazionali MISFF, DiLucca.TV, TeleAmbiente,
Carte di Cinema, Sedicinoni Film, Laura Biggi, Cineclub Fedic
Sangiovannese, Cineclub Fedic Cagliari, Pio Bruno.
Fotografie: G. Sabbatini, C. Magri, R. Mandolesi, P. Leidi, U.
Condemi De Felice, L. Biggi, L. Caravello.
Grafica e impaginazione: Giorgio Sabbatini.
Supplemento a “Carte di Cinema”
Direttore Responsabile: Massimo Maisetti
Redazione: Giorgio Sabbatini
Corso Benedetto Croce, 3 – 10135 Torino
E-mail: [email protected]