scarica l`allegato - Cooperativa Sociale Zip.h
Transcript
scarica l`allegato - Cooperativa Sociale Zip.h
“ZIP.H” COOPERATIVA SOCIALE A R.L. ONLUS BILANCIO SOCIALE dell'esercizio 2008 PRESENTAZIONE Nel marzo 1999, nella città di Bitonto - Bari, un gruppo di giovani, prevalentemente donne, inizia la propria conoscenza grazie ad un comune percorso formativo nel settore dell’inserimento lavorativo di persone con disabilità (Progetto Europeo HORIZON, gestito dal CNCA e Fondazione Opera SS. Medici – Bitonto, per la formazione dell’Operatore della mediazione al lavoro per disabili). Professionalità varie nell’area pedagogica, psicologica, sociale e artistica, stessa motivazione e obiettivi comuni, costituiscono una base che nel tempo ha dimostrato la sua solidità; gli “scossoni”, i momenti di crisi e i necessari cambiamenti che il tempo inevitabilmente porta, non sono mancati, modellando il gruppo originario nella forma attuale. Così sono passati 10 anni! Oggi, anche in occasione di tale anniversario, quel gruppo, intanto divenuto più complesso e più ricco, ha deciso di presentarsi pubblicamente attraverso il primo Bilancio Sociale della Cooperativa Sociale ZIP.h, una delle due realtà imprenditoriali non profit da allora costituite1. 1 1 L’altra realtà non profit richiamata è la Cooperativa Sociale SFRANG a r.l. ONLUS Bitonto. INDICE INTRODUZIONE E NOTA METODOLOGICA 5 PERCHÉ REDIGERE IL BILANCIO SOCIALE? 7 GRUPPO DI LAVORO 8 PARTE PRIMA Identità aziendale 9 1.1 Chi siamo 10 1.2 I nostri ambiti di attività 14 1.3 Le nostre risorse 15 1.3.1 Risorse umane 15 1.3.2 Risorse strumentali 17 1.3.3 Risorse finanziarie 18 1.4 La struttura organizzativa 19 1.5 Le nostre reti 23 1.6 Il contesto di riferimento e la nostra vision 24 1.7 La nostra missione 26 1.8 Linee strategiche 28 1.9 I nostri interlocutori 30 SEZIONE A dello schema di bilancio sociale cui alle Linee guida del Ministero della Solidarietà sociale 31 SEZIONE B dello schema di bilancio sociale cui alle Linee guida del Ministero della Solidarietà sociale 31 2 PARTE SECONDA 2. Relazione sulle attività svolte nel 2008 e programmazione 2009 33 2.1. CRISALIDE – Centro Diurno Socio-Educativo per disabili 34 2.1.1. Descrizione dell’attività 34 2.1.2. Risultati 2008 37 2.1.3. Obiettivi 2009 38 2.2. Orienta Zip – Orientamento al lavoro per disabili 39 2.2.1. Descrizione dell’attività 39 2.2.2. Risultati 2008 42 2.2.3. Obiettivi 2009 43 2.3. C.A.T.- Centro Ausili Tecnologici ed Informatici per disabili 44 2.3.1. Descrizione dell’attività 44 2.3.2. Risultati 2008 46 2.3.3. Obiettivi 2009 47 2.4. A.D.S. – Assistenza Domiciliare e Scolastica per disabili, anziani e malati di Alzheimer 48 2.4.1. Descrizione dell’attività 48 2.4.2. Risultati 2008 50 2.4.3. Obiettivi 2009 51 2.5. Progetti 52 SEZIONE C dello schema di bilancio sociale cui alle Linee guida del Ministero della Solidarietà sociale 53 PARTE TERZA 3. Profili economico finanziari della gestione 2008 54 3.1 Produzione e distribuzione del Valore Aggiunto 55 3.2 Profilo economico- finanziario e patrimoniale 57 SEZIONE D dello schema di bilancio sociale di cui alle Linee Guida del Ministero della Solidarietà sociale 58 3 PARTE QUARTA 4. Il coinvolgimentodegli interlocutori 59 4.1 Il Team di Consultazione per il Bilancio Sociale 2008 60 4.2 Le modalità di coinvolgimento del Team 61 4.3 Gli esiti della consultazione per il Bilancio Sociale 2008 61 4.4 La Tua opinione 63 Questo rapporto è stato redatto nell'ambito del progetto Bilancio sociale del Consorzio Meridia ed è disponibile anche online sul sito www.personabile.org 4 INTRODUZIONE E NOTA METODOLOGICA Attraverso il Bilancio Sociale 2008, la Cooperava Sociale ZIP.h vuole rendere conto della gestione svolta nel periodo e consentire agli interlocutori di valutarla consapevolmente, avviando uno scambio utile per la comprensione reciproca e il miglioramento delle performance aziendali. Nella rendicontazione si è fatto prevalente riferimento a: • principi di redazione del bilancio sociale del Gruppo di studi per il bilancio sociale (GBS, Gruppo di studio per il bilancio sociale, Principi di redazione del bilancio sociale, GBS, 2001)2; • • linee guida Global Reporting Initiative (GRI, Linee guida per il reporting di sostenibilità, GRI, 2000-2006, version 3.0, pag. 2)3; standard AA 1000 dell’Institute of Social and Ethical AccountAbility (ACCOUNTABILAA1000, ACCOUNTABILITY 2003)4; ITY, • Decreto 24 gennaio 2008 del Ministro della Solidarietà sociale, Adozione delle linee guida per la redazione del bilancio sociale da parte delle organizzazioni che esercitano l'impresa sociale, ai sensi dell'articolo 10, comma 2, del decreto legislativo 24 marzo 2006, n. 155. (GU n. 86 del 11-4-2008). Il report si articola nelle parti indicate di seguito. • IDENTITÀ AZIENDALE: • RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ SVOLTE NEL • PROFILI ECONOMICO-FINANZIARI DELLA GESTIONE evidenziazione di vision e mission, interlocutori, organizzazione e risorse, quadro di sintesi. 2008 E PROGRAMMAZIONE PER IL 2009: qui sono analizzati i risultati ottenuti durante il 2008 e sono indicate le linee di sviluppo per il futuro. 2008: viene presentata un’analisi utile all’apprezzamento delle condizioni di equilibrio patrimoniale, finanziario ed economico della ZIP.h; del conto economico viene fornita la riclassificazione a valo• re aggiunto per meglio apprezzare l'effetto economico prodotto sugli interlocutori. COINVOLGIMENTO DEGLI INTERLOCUTORI: nella redazione del presente bilancio sociale è stato coinvolto un team di consultazione composto dai rappresentanti delle parti interessate: utenti dei nostri Servizi/Progetti e loro famiglie, Enti pubblici, Enti privati no-profit e profit. • Il team di consultazione è stato incontrato il 12 maggio 2009. Durante l’incontro si è discusso del processo di redazione e sono state sottoposte bozze del bilancio sociale 2008. Si rinvia alla quarta parte di questo documento per approfondimenti sui lavori del team di consultazione e sulle modalità di coinvolgimento. 2 3 4 5 http://www.gruppobilanciosociale.org http://www.globalreporting.org http://www.accountability21.net Le parti sopra indicate si collegano alle sezioni previste dalle Linee guida del Ministero della Solidarietà sociale, come di seguito indicato. Tali sezioni trovano specifica evidenza nel documento. 1. IDENTITÀ AZIENDALE → Sezione A dello schema di bilancio sociale cui alle Linee guida del Ministero della Solidarietà sociale → Sezione B dello schema di bilancio sociale cui alle Linee guida del Ministero della Solidarietà sociale 2. RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ SVOLTE NEL 2008 E PROGRAMMAZIONE PER IL 2009 → Sezione C dello schema di bilancio sociale cui alle Linee guida del Ministero della Solidarietà sociale 3. PROFILI ECONOMICO-FINANZIARI DELLA GESTIONE 2008 → Sezione D dello schema di bilancio sociale cui alle Linee guida del Ministero della Solidarietà sociale Il bilancio sociale 2008 della ZIP.h è stato redatto ricercando la massima partecipazione della struttura interna. A nostro modo di vedere, i risultati raggiunti presentano gli elementi di migliorabilità e i punti di forza sintetizzati di seguito. Punti di migliorabilità: • • maggiore coinvolgimento degli interlocutori “più vicini”; definizione di obiettivi più dettagliati; • • analisi più dettagliata dei dati di bilancio; mancanza di indicatori di valutazione delle performance specifici. Punti di forza: • • sinteticità e chiarezza delle informazioni; importante partecipazione della struttura interna al processo di redazione del do- • cumento; facile consultazione del documento da parte di tutti gli interlocutori, grazie alla pubblicazione del formato elettronico sul sito internet. 6 PERCHÉ REDIGERE IL BILANCIO SOCIALE? Perché il bilancio sociale consente: • la comunicazione interna ed esterna, con crescita di fiducia e reputazione; • di raccogliere l’organizzazione intorno a momenti di riflessione e motivazione, in un’ottica di comunicazione interna ed esterna; • il miglioramento del rapporto tra i soci e delle relazioni interne in generale, in una maggiore consapevolezza della mission e delle difficoltà di gestione (il grande numero spesso impedisce questo senso di appartenenza); • l’analisi dei risultati e la verifica della coerenza gestionale rispetto a percorsi di programmazione e controllo; • di presentare l’azienda a tutti gli interlocutori in modo fruibile, ricorrendo ad un opportuno mix di elaborazioni grafiche e discorsive; • di predisporre un “manifesto”: un’immagine dell’azienda; • la visibilità e la promozione dell’azienda in un’ottica di trasparenza; • il collegamento con le parti interessate a cui si comunicano i risultati della gestione e dalle quali si attendono feed-back utili per la stessa, in una logica di miglioramento continuo; • la visibilità dei bisogni del territorio; • di rendere visibile l’organizzazione come importante attore e promotore del cambiamento Motivazioni condivise durante gli incontri del 23 e 24 aprile 2008 dalle realtà aderenti al progetto “Bilancio sociale” del Consorzio Meridia - Bari. 7 GRUPPO DI LAVORO Hanno partecipato al processo di reporting: Componente Altomare Daniela Ruolo nella cooperativa Ruolo nel processo di reporting sociale Vice-Presidente, Coordinamento e stesura Bilancio Responsabile Sistema Gestione Sociale Qualità Pischetola Marianna Presidente, Indirizzo strategico, Indirizzo strategico; Report attività Centro Ausili Tec- Coordinatore Centro ausili Tec- nologici nologici C.A.T. Pasculli Teresa Coordinatore Centro Diurno Report attività Centro Diurno “CRISALIDE De Renzo Maria Coordinatrici Servizio Assistenza Responsabile Servizio Assistenza Antonietta e Domiciliare e Educativa Scola- Domiciliare e Educativa Scolastica Chiapparino Tiziana stica A.D.S. A.D.S. Salierno Marianna Responsabile amministrativo Responsabile dati economicofinanziari Indirizzo scientifico: Katia Giusepponi, Università degli Studi di Macerata ([email protected]) Consulenza e coordinamento: Patrizia Camilletti, Hepta Consulenza srl ([email protected]) 8 parte prima Identità aziendale 9 1.1 Chi siamo “Quando ti metterai in viaggio per Itaca devi augurarti che la strada sia lunga fertile in avventure e in esperienze. I Lestrigoni e i Ciclopi o la furia di Nettuno non temere, non sarà questo il genere d'incontri se il pensiero resta alto e il sentimento fermo guida il tuo spirito e il tuo corpo. In Ciclopi e Lestrigoni, no certo né nell'irato Nettuno incapperai se non li porti dentro se l'anima non te li mette contro. Devi augurarti che la strada sia lunga che i mattini d'estate siano tanti quando nei porti - finalmente e con che gioia toccherai terra tu per la prima volta: negli empori fenici indugia e acquista madreperle coralli ebano e ambre tutta merce fina, anche aromi penetranti d'ogni sorta, più aromi inebrianti che puoi, va in molte città egizie impara una quantità di cose dai dotti. Sempre devi avere in mente Itaca - raggiungerla sia il pensiero costante. Soprattutto, non affrettare il viaggio; fa che duri a lungo, per anni, e che da vecchio metta piede sull'isola, tu, ricco dei tesori accumulati per strada senza aspettarti ricchezze da Itaca. Itaca ti ha dato il bel viaggio, senza di lei mai ti saresti messo in viaggio: che cos'altro ti aspetti? E se la trovi povera, non per questo Itaca ti avrà deluso. Fatto ormai savio, con tutta la tua esperienza addosso Già tu avrai capito ciò che Itaca vuole significare”. C. Kavafis 1911 “Itaca” 10 Sebbene la data ufficiale della nascita della “ZIP.h” risalga al luglio 2001, il gruppo fondante ha le sue origini nell’anno 1999. Rappresentativi della storia, dei passaggi e della crescita del gruppo, i diversi cambi di sede realizzati, in 10 anni, hanno tracciato e segnato nel territorio bitontino la nostra presenza. Passo dopo passo, trasloco dopo trasloco, la Cooperativa è cresciuta, qualitativamente e quantitativamente. In 10 anni di vita la “ZIP.h”, ha attraversato tempi e spazi diversi, ognuno con le proprie indelebili caratteristiche, divenute segni importanti del gruppo stesso; oggi, cresciuta, diventata un po’ più “adulta”, è il frutto di tali passaggi, di tale “viaggio” ancora in atto alla ricerca della sua Itaca. 11 IL NOSTRO VIAGGIO... ...dalle origini (1999-2004): tutti nella stessa barca Il percorso che segue vede il gruppo di lavoro allo stato indifferenziato: “tutti fanno tutto”, dalle attività educative alla produzione semi-artigianale; le peculiarità di ZIP.h (attività socio-educative) col tempo si delineano, lasciando meglio intravedere, al tempo stesso, quelle del gruppo SFRANG (produzione e inserimento lavorativo): 1. Strada vecchia per Giovinazzo 2. Piazza Cavour 3. Piazza Cavour + Piazza Cattedrale 4. Piazza Santi Medici (c/o Casa Alloggio “Raggio di Sole” - Fondazione Opera SS. Medici) 5. Strada Privata G. Mongiello + 6. Via Leopardi ...ad oggi (2004-2008): barche diverse, meta unica La maggiore esigenza di specificità di competenze, unita alla richiesta di spazi fisici più congrui al tipo di attività delle due realtà sociali, porta ad una maggiore differenziazione anche delle sedi. 7. Giovanna da Durazzo – sede attuale della Cooperativa ZIP.h 8. Torre d'Agera – sede attuale della Cooperativa SFRANG ...verso il domani (2009-?): tutti nella stessa nave Acquisite più forti specificità di ambiti e professionalità, le due realtà chiedono una nuova “barca”… 9. Piazza M. Cristina Di Savoia – unica sede futura Cooperative ZIP.h e SFRANG 12 ….. ZIP.h: alcuni dati anagrafici …. Sede: Via G. da Durazzo n. 13/a – 15, 70032 Bitonto (Bari) Telefono/Fax: 080.3756061; Cellulare: 3208395749 E-mail: [email protected]; Web: www.personabile.prg Iscrizioni: Albo Regionale delle Cooperative Sociali alla Sezione “A” n. 349 del 24/03/2003 Certificazioni: • • 13 Certificata ai sensi della Norma UNI EN ISO 9001:2000 per le attività di: − “Progettazione ed erogazione di servizi socio-educativi semiresidenziali per persone diversamente abili”; − “Progettazione ed erogazione del servizio Centro Ausili Tecnologici ed Informatici per persone diversamente abili”; − “Progettazione ed erogazione del servizio di Assistenza Domiciliare Integrata ed educativa scolastica per persone in condizioni di svantaggio” − (Prima Certificazione con Ente CISQ del 31/10/2006; successiva Certificazione con Ente CdQ Italia del 05/06/2007); Certificata ai sensi del D.L.vo. n. 155/97 e successive modifiche e integrazioni per l’applicazione del Sistema di Autocontrollo Igienico Alimentare (H.A.C.C.P.) (dal 02/11/2006) 1.2 I nostri ambiti di attività Socializzazione, integrazione, autonomia personale, sociale e lavorativa...concetti-chiave che da sempre orientano il nostro viaggio, viaggio insieme ai tanti “compagni” incontrati…. La “ZIP.h” è una Cooperativa Sociale di tipo “A” (ai sensi della Legge 381/91), con la finalità di operare per il mantenimento ed il potenziamento delle abilità di persone con disabilità intellettiva, mentale, fisica e psico-fisica, attraverso la realizzazione di interventi psico-socio-educativi individualizzati. Questi, in sintesi, gli ambiti di attività nei quali la ZIP.h realizza i propri obiettivi e sostanzia la propria finalità: Attività Servizi Attività diurne semiresidenziali di tipo psico – socio - educativo e socio-assistenziale “Crisalide” Centro Diurno Socio Educativo (disabili minori e adulti) Attività socio-educative e socio-assistenziali domiciliari (disabili, anziani, persone in Alzheimer) “A.D.S.” Servizio di Assistenza Domiciliare e di Educativa Scolastica Attività socio-educative scolastiche (minori disabili) Attività e Progetti di mediazione, orientamento al lavoro, tutoraggio, “OrientaZip” bilancio competenze, tirocini formativi, Servizio di orientamento e mediazione per l’inserimento di soggetti svantaggiati nel alternanza scuola-lavoro (disabili, minori, donne) mondo del lavoro; Attività e Progetti di consulenza, “C.A.T.” formazione e prestito ausili tecnologici Centro Ausili Tecnologici e di Consulenza e Documentazione di sussidi tecnologici ed ed informatici (disabili) ausili didattici specifici 14 1.3 Le nostre risorse 1.3.1 Risorse umane Per lo svolgimento della propria attività, ZIP.h si avvale del contributo di 24 persone di cui: • 14 Soci: lavoratori (contratti a tempo indeterminato, full time, part time), volontari e sovventori; • 14 Non soci: dipendenti (contratti a tempo indeterminato, tempo determinato, full time, part time), collaboratori a progetto e volontari. Un maggiore dettaglio delle risorse umane presenti nella cooperativa al 31.12.08 viene riportato nella tabella seguente tabella. Soci 15 Non soci Totale Maschi Femmine Maschi Femmine Dipendenti tempo ind. (full time) 0 2 0 0 2 Dipendenti tempo ind. (part time) 0 6 0 2 8 Dipendenti tempo det. (part time) 0 0 1 5 6 Collaboratori a progetto 0 0 1 2 3 Volontari 3 2 0 3 8 Soci sovventori 0 1 0 0 1 Totale 3 11 2 12 28 Di seguito le risorse umane suddivise per tipo di qualifica Dipendenti Co.Co.Pro Volontari Totale Direttore 0 0 1 (M) 1 Educatore 10 1 0 11 Psicologa 1 0 1 2 O.s.s. 3 2 0 5 Operatore sociale 0 0 1 1 Assistente sociale 1 0 2 3 Autista 1 0 0 1 Maestra d'arte 0 0 1 1 Ausiliario 0 0 1 1 Consigliere 0 0 1 1 Socio sovventore 0 0 1 1 16 3 9 28 Totale Tutto il personale retribuito e i volontari sono impiegati in tutti i Servizi/Progetti della Cooperativa, in base alle professionalità/competenze e alle esigenze di organizzazione e programmazione della stessa. 16 1.3.2 Risorse strumentali Le risorse strumentali utilizzate da ZIP.h per l’attività sociale sono costituite da: • Mezzi di trasporto: − N. 2 mezzi per trasporto utenti, di cui N. 1 attrezzato con pedana per trasporto carrozzine • Strumentazione tecnologica ed informatica (si veda il § 2.1.3 C.A.T. Centro Ausili Tecnologici per la descrizione più dettagliata): − − − − − − − − − − − − − − − − • N. 34 software per l’apprendimento N. 3 programmi per comunicatori N. 9 comunicatori N. 5 mouse facilitati N. 6 tastiere facilitate N. 1 emulatore di mouse N. 1 puntatore oculare N. 3 monitor (di cui Nr.1 touchscreen) N. 5 sensori N. 1 lavagna N. 7 postazioni informatiche, N. 2 computer portatili, N. 2 webcam; N. 1lavagna luminosa N. 1 proiettore N. 1 schermo telato Centro bibliografico, fornito di Testi e manuali specialistici (nel settore della disabilità) • 17 Strumenti musicali, materiale artistico, ludico. 1.3.3 Risorse finanziarie Zip.h chiude il 2008 con un utile d’esercizio pari ad euro 9.655. Di seguito una sintesi dello Stato patrimoniale e Conto economico. Stato Patrimoniale Attività 2008 2007 Passività Crediti v/soci 53.047 60.000 Patrimonio netto Immobilizzazioni 29.280 28.196 TFR lavoro subordinato Attivo circolante 351.738 Ratei e risconti attivi Totale Attività 1.058 435.123 327.159 Debiti 2008 2007 173.021 161.200 10.194 4.967 251.836 222.383 1.161 Ratei e risconti pass. 416.516 Totale Passività 72 27.966 435.123 416.516 2008 2007 Conto Economico A) Valore della produzione 231.143 125.137 B) Costi della produzione 216.643 121.669 14.500 3.468 -5.495 -1.733 650 1 A-B+/-C+/-D+/-E Totale risultato prima delle imposte 9.655 1.736 23) Utile (perdita) dell'esercizio 9.655 1.736 A-B) Tot. differenza tra valore e costi di produzione C) Proventi e oneri finanziari E) Proventi e oneri straordinari Nel 2008 Zip.h ha inoltro prodotto una ricchezza pari ad euro 137.287,64 distribuita per l’86% al personale. Per l'analisi specifica si rimanda al cap. 3. 18 1.4 La struttura organizzativa La “ZIP.h” conferma il proprio spirito di democraticidemocraticità e di partecipazione orizzontale dei propri Soci, lavoratori e volontari alla vita sociale ed agli obiettivi comuni; ciò si manifesta anche attraverso la mutualità e la fles flessibilità dei ruoli e delle mansioni che ciascuno è tenuto comunque a garantire. Il funzionamento di ZIP.h è assicurato dall’azione di amministrazione e di controllo esercitata dagli organi di governo e di controllo previsti dallo Statuto. In particolare, sono organi di governo di ZIP.h: • Assemblea dei soci • Consiglio di Amministrazione E’ organo di controllo il Collegio Sindacale Assemblea dei soci (A.d.S.) L’Assemblea dei Soci è costituita da tutti i soci della Cooperativa ed è il massimo organo della Cooperativa. È l’organo che individua la missione della Cooperativa e stabilisce gli orientamenti strategici a cui si devono conformare tutti gli organi inferiori sia politici che operativi. Approva a tal fine i programmi annuali e pluriennali dell’attività sociale della cooperativa. Intesa sia in senso formale, sia in quanto gruppo che comprende i volontari, è l’organo sovrano nel quale sono presenti tutti coloro che, a diverso titolo, vivono l’esperienza cooperativistica: dai volontari ai responsabili, dal Consiglio d’Amministrazione al direttore, all’équipe. In quanto organo che esprime la Cooperativa nel suo complesso, interagisce con il Territorio e l’intera Comunità civile, oltre che con l’Apparato istituzionale, attraverso i suoi delegati. L’Assemblea dei soci: elegge i membri del Consiglio d’Amministrazione (CdA), approva il Bilancio d’esercizio. Nel 2008 l’Assemblea dei soci, composta da 12 membri, si è riunita: Data 19 Ordine del giorno Presenti Esito votazione 28/02/2008 1. Rinnovo cariche sociali 12 Unanime 24/04/2008 1. 2. 3. 4. Presentazione Bilancio al 31/12/2007 Relazione Collegio Sindacale Approvazione del Bilancio 31/12/2007 Destinazione dei risultato d’esercizio 12 Unanime Consiglio di Amministrazione (C.d.A.) Il Consiglio di Amministrazione è l’organo decisionale attraverso il quale si concretizzano le strategie della Cooperativa, mediante l’organizzazione e l’allocazione delle sue risorse umane, finanziarie ed immobiliari. Ne sono membri gli amministratori eletti dall’Assemblea dei Soci. Le sue riunioni sono verbalizzate. Il Consiglio di Amministrazione: • Elegge il Presidente ed il Vice-Presidente; • Valida la politica strategica della Cooperativa, impostata dall’Assemblea, sia per lo sviluppo imprenditoriale, sia per la qualità; • Imposta i programmi annuali e definisce gli obiettivi strategici a medio periodo; • Delega al Direttore Generale il ruolo Rappresentante della Direzione; • Nomina il Referente Qualità della Cooperativa; • Approva il programma annuale, predisposto dal Direttore Generale e relativo agli obiettivi strategici; • Nomina i responsabili delle varie funzioni, nonché i coordinatori dei Servizi, sulla base delle indicazioni fornite all’uopo dal Direttore Generale. L’attuale Consiglio di amministrazione, nominato dall’Assemblea dei soci, è composto da 5 membri. Nome e cognome Carica Data di carica Ultimo rinnovo carica Presidente 16/05/2002 28/02/2008 Vice Presidente 20/07/2001 28/02/2008 Maria Anna Salierno Consigliere 11/07/2005 28/02/2008 Anna Laura Rucci Consigliere 20/07/2001 28/02/2008 Franco Caradonna Consigliere 20/07/2001 28/02/2008 Marianna Pischetola Daniela Altomare 20 Nel corso del 2008 il Consiglio di Amministrazione ha svolto 10 riunioni partecipate da tutti i consiglieri. Data Ordine del giorno Presenti Esito votazione 1. Costituzione di una associazione temporanea d’impresa (ATI) con la coop. soc. SFRANG 5 unanime 1. Ammissione socio speciale art. 61 lettera B: Mongiello Angela 5 unanime 1. Nomina Presidente e Vicepresidente del consiglio di amministrazione. 5 unanime 1. 31/03/2008 2. 3. Esame del Progetto di Bilancio al 31/12/2007; Relazione del consiglio di amministrazione; Convocazione dell’assemblea ordinaria dei soci. 5 unanime 08/04/2008 1. Sottoscrizione titoli pronti c/termini. 5 unanime 1. Candidatura del Presidente Marianna Pischetola a consigliere del CdA del Consorzio Meridia. 5 unanime 1. Adesione alla costituenda Federazione Regionale C.N.C.A. 5 unanime 1. Delibera su costituzione in pegno presso Banca Popolare di Novara. 5 unanime 1. proposta di costituzione Associazione Temporanea di Impresa (ATI) con Cooperativa Aliante, Auxilium, Solidarietà e Nuovi orizzonti, per l’affidamento del servizio di gestione del Centro Socio Educativo e Riabilitativo per soggetti diversamente abili del Comune di Altamura.- lotto n. 1; proposta di costituzione Associazione Temporanea di Impresa (ATI con ZIP.h Capofila) con Cooperativa Aliante, Auxilium, Solidarietà e Nuovi orizzonti, per l’affidamento del servizio di gestione del Centro Socio Educativo e Riabilitativo per soggetti diversamente abili del Comune di Gravina.- lotto n. 2; proposta di costituzione Associazione Temporanea di Impresa (ATI) con Cooperativa Aliante, Auxilium, Solidarietà e Nuovi orizzonti, per l’affidamento del servizio di gestione del Centro Socio Educativo e Riabilitativo per soggetti diversamente abili del Comune di Santeramo in Colle.- lotto n. 3. 5 unanime Costituzione di un Associazione Temporanea d’Impresa (ATI) con la Cooperativa sociale Solidarietà, con il Consorzio Nuvola relativamente alla gestione di un Centro Sociale Polivalente per disabili psichici in ASL BR/1 Ambito n. 3. 5 unanime 26 /01/2008 02/02/2008 28/02/2008 27/05/2008 05/06/2009 22/09/2009 2. 21/10/2008 3. 1. 17/11/2008 L’Assemblea dei Soci ed il Consiglio di Amministrazione sono, rispettivamente, gli organi di indirizzo e di controllo politico-amministrativo; interagiscono con tutti i servizi, indicandone le linee programmatiche e avvalendosi della delega tecnica al Direttore Generale per la realizzazione e l’attuazione degli stessi. 21 Collegio Sindacale Il Collegio Sindacale è l’organo di controllo della cooperativa. In particolare il Collegio Sindacale esercita le funzioni di controllo contabile previste dall’art. 2409 – ter codice civile. Esso inoltre vigila sull’osservanza della legge e dell’atto costitutivo, su rispetto dei principi di corretta amministrazione ed in particolare sull’adeguatezza dell’assetto organizzativo, amministrativo e contabile della società e del suo concreto funzionamento. E’ costituito da 3 componenti nominati dall’Assemblea dei soci, che attualmente sono: 1. Naglieri Michele - Presidente 2. Carbone Mario 3. D’Elia Giovanni ORGANIGRAMMA ASSEMBLEA DEI SOCI CDA PRESIDENTE DIRETTORE GENERALE AREA AMMINISTRATIVA COMMERCIALE FINANZA E CONTABILITA’ PERSONALE PROGETTAZIONE LOGISTICA FORMAZIONE INTERNA Responsabile SERVIZIO PREVENZIONE e PROTEZIONE PRIVACY STUDI E RICERCHE Responsabile Sistema Gestione QUALITA’ Responsabile H.A.C.C.P. AREA PSICO-SOCIO-EDUCATIVA-ASSISTENZIALE e SANITARIA CENTRO SOCIO EDUCATIVO DIURNO per DISABILI “CRISALIDE” 22 ORIENTAMENTO al lavoro per DISABILI “ORIENTAZIP” ASSISTENZA DOMICILIARE E SCOLASTICA (DISABILI, ANZIANI, ALZHEIMER) “A.D.S.” CENTRO AUSILI TECNOLOGICI per DISABILI “C.A.T.” 1.5 Le nostre reti Ispirata ai principi della cooperazione e della sussidiarietà, la Cooperativa ZIP.h ha scelto di: • Aderire al C.N.C.A. (Coordinamento Nazionale delle Comunità di Accoglienza) dal • 30/06/2005; Aderire a CONFCOOPERATIVE dal 14/09/2006; • • Aderire al Consorzio MERIDIA di Bari dal 09/03/2006; Promuovere e dare vita all’Associazione “L’insieme” del Terzo Settore di Bitonto • (Ba), dal 27/02/2006, al fine di pianificare e sostenere le locali politiche sociali; Promuovere, dare vita (in qualità di socio fondatore unitamente al C.S.M. - Centro di Salute Mentale di Bitonto) e collaborare in A.T.I. (Associazione Temporanea di Impresa) con la Cooperativa Sociale SFRANG, Bitonto (tipo B) per la realizzazione di percorsi mirati di Educazione al lavoro ed integrazione socio-lavorativa di persone “diversamente abili”, attraverso progetti individualizzati; • • Promuovere l’Associazione di volontariato GOEL - Onlus di Bitonto, e collaborare per realizzare percorsi di formazione e sostegno al volontariato competente, nell’ambito del settore disabilità; Collaborare con l’Associazione di volontariato PIU’ VALORE - Onlus di Bitonto, realizzando il C.O.R.E.D.: Centro di Orientamento e Risorse Educative e Didattiche - Bitonto, al fine di favorire i processi di integrazione, di apprendimento e di autonomia delle persone in situazione di handicap; attraverso progettazioni specifiche il CORED si integra nella rete dei servizi disponibili per la presa in carico globale • delle persone diversamente abili; Gestire in A.T.I. (Associazione Temporanea di Impresa) con le Cooperative Sociali “Occupazione e Solidarietà” e “Trifoglio” e il Consorzio “C.A.S.A.” il Servizio di assistenza domiciliare ed aiuto personale in favore di persone con handicap grave • residenti nella Città di Bari. – Seconda annualità; Gestire in A.T.I. (Associazione Temporanea di Impresa) con le Cooperative Sociali “Occupazione e Solidarietà”, “Trifoglio”, “Esedra” e il Consorzio “C.A.S.A.” il Servizio di assistenza domiciliare e di assistenza educativa scolastica, in favore di persone con handicap, nelle Città dell’Ambito N.6 Mola-Noicattaro-Rutigliano (anno 2007-2008); • Gestire in A.T.I. (Associazione Temporanea di Impresa) con la Cooperativa Sociale “Solidarietà” il Servizio di assistenza specialistica, in favore di persone con handicap frequentanti le scuole materne, elementari e medie, del Comune di Bitonto e nelle frazioni (anno 2007-2008) • Gestire in A.T.I. (Associazione Temporanea di Impresa) con le Cooperative Sociali “Aliante”, “Auxilium”, “Solidarietà” e “Nuovi Orizzonti”, l’affidamento del servizio di gestione dei Centri Socio Educativi e Riabilitativi per soggetti diversamente abili dei Comuni di Altamura (lotto n. 1), Gravina (lotto n. 2), Santeramo in Colle (lotto n. 3). Inoltre ha sottoscritto protocolli d’intesa con il C.S.M. di Bitonto - A.u.s.l. Ba/4 e con l’A.U.S.L. TA/1, e Accordi con altri Comuni, la Provincia di Bari, Organizzazioni Sindacali. 23 1.6 Il contesto di riferimento e la nostra vision Nella Regione Puglia, in base alle stime ottenute dall’indagine sulla salute e il ricorso ai servizi sanitari del 2004-2005 (Fonte Istat), emerge un alto tasso di disabilità5 della popolazione di età superiore ai 6 anni. Esso è pari al 5,2% nell’Italia Meridionale, scende al 4,2% nell’Italia Nord-Orientale e al 4,3% nell’Italia Nord-Occidentale. Il tasso standardizzato di disabilità della popolazione pugliese, che consente di confrontare popolazioni aventi una struttura per età diversa, è pari a 6,2 secondo solo alla Sicilia (6,6) e superiore di 1,4 punti percentuali a quello nazionale (4,8). Nella tabella che segue sono riportati i dati dei disabili di 6 anni e più per regione. Anno 2004-2005. Tassi grezzi e standardizzati per cento persone della stessa Regione. Regioni Tassi grezzi Tassi standardizzati Puglia 5,6 6,2 Italia 4,8 4,8 Assumendo la definizione Istat in base alle stime condotte, sarebbero circa 3.824 i disabili. A questi, tuttavia, devono essere aggiunti tutti i soggetti che, per effetto delle condizioni psico-fisiche connesse all’invecchiamento ovvero di altre patologie invalidanti, si trovano in condizioni di invalidità superiore al 66% che non di rado confluisce in condizioni di non autosufficienza che concorrono ad elevare la domanda di prestazioni sociosanitarie mirate al mantenimento dei livelli di autonomia funzionale residua ovvero alla permanenza presso il proprio domicilio, pur in assenza di esigenze di prestazioni riabilitative e sanitarie specialistiche. In tal senso la stima di persone non autosufficienti e disabili raggiunge le 100.000 unità per la Puglia, in base ai dati forniti dall’Assessorato alla Sanità, sulla base dell’analisi dei dati relativi alla concessione di esenzione dal pagamento delle prestazioni sanitarie (non vedenti e ipovedenti, sordi, disabili del movimento e disabili psichici con invalidità riconosciuta superiore al 60%). Vengono considerate persone con disabilità unicamente quelle che hanno riferito una totale mancanza di autonomia per almeno una funzione essenziale della vita quotidiana. 5 24 I dati statistici disponibili sul contesto di riferimento della Cooperativa Sociale ZIP.h, ovvero i dati riferibili alle persone con disabilità del Distretto Sanitario Bitonto - Palo del Colle, risultano scarsi e poco dettagliati (l’indagine dell’Istat su richiamata è attualmente l’unica fonte di dati organizzata, informatizzata ed uniforme a livello nazionale che sia capace di fornire un quadro abbastanza completo, sebbene non esaustivo, sulle persone disabili). I dati dunque sono afflitti da un significativo grado di aggregazione (a livello nazionale e regionale) e non sono stati incrociati in modo da arricchire il panorama dei dati disponibili a livello locale. In riferimento alle strutture esistenti, dall’analisi del Piano Sociale di Zona 20052007 redatto dal su indicato distretto sanitario, si evince una grave carenza di strutture residenziali e a ciclo diurno destinate ai disabili rispetto, invece, ai manifesti bisogni di cura, di assistenza, di riabilitazione cognitiva, sociale e relazionale, di sostegno e supporto alle famiglie, rimasti ancora inascoltati. Dunque, il contesto territoriale, socio-economico e culturale in cui la ZIP.h si inserisce, è connotato da un consistente numero di diversamente abili affetti da disabilità psicofisica e mentale, a fronte di servizi e strutture residenziali e a ciclo diurno non sufficienti al soddisfacimento dei loro bisogni. Le poche strutture realizzate nei comuni limitrofi attuano interventi disarticolati e lacunosi che risentono di un approccio alla disabilità che non riesce ancora a rispettare l’unicità dell’individuo confermando, quindi, la necessità di un più efficace coinvolgimento della Comunità in risposta ai principi ispiratori della Legge Regionale 19/2006 e del relativo Regolamento attuativo del 22-01-2007. Questa dunque la nostra Visione, in linea con quanto emerge dall’analisi del territorio locale (Distretto Bitonto-Palo): L'urgenza di poter e saper rispondere efficacemente ai bisogni di: cura, accoglienza, assistenza, residenzialità, socializzazione, integrazione socio- lavorativa, autonomia ed emancipazione familiare, riconoscimento del diritto al rispetto della propria dignità di persona, “sana” permanenza nella propria abitazione, formazione mirata e inserimento lavorativo. 25 1.7 La nostra missione Lo scopo e la missione della Cooperativa ZIP.h possono, dunque, essere così sintetizzati: Incidere, a livello culturale e politico, nell'ambito della programmazione e realizzazione degli interventi socio-educativi in favore delle persone con disabilità e delle loro famiglie, al fine di migliorarne la qualità, l'efficacia e l'efficienza. Nel realizzare la sua missione, sin dalla sua costituzione, la Cooperativa ha i seguenti principi fondamentali: 1. Gestione democratica e partecipata: inteso come principio che “parte” dal basso, per una reale partecipazione gestionale dell’intera compagine sociale, formale e non. 2. Parità di condizione tra i soci: intesa come richiesta e, al tempo stesso possibilità, di tutti i soci di far valere il proprio potere decisionale e la propria responsabilità. 3. Territorialità della propria azione: intesa come specificità d’azione nel proprio territorio, al fine di contribuirne alla crescita e allo sviluppo socio-politico. 4. Specializzazione dell’azione: intesa come specificità di interventi e dei settori di progettazione (disabilità). 5. Specializzazione delle professionalità: intesa come attenzione focalizzata su competenze professionali specifiche del nostro settore di intervento (disabilità). 6. Sviluppo del principio di sussidiarietà, quale capacità di “guardarsi” l’un l’altro e saper farsi carico dei bisogni altrui. I valori ai quali la Cooperativa fa riferimento, valori che costituiscono il terreno e la linfa vitale che danno senso alla nostra organizzazione, si ispirano al documento programmatico del Coordinamento Nazionale delle Comunità di Accoglienza (CNCA) di seguito riportati. In particolare, si sottolinea la centralità della persona, quale interlocutore interno (socio/volontario/dipendente/collaboratore) e esterno (utente/famiglie/collettività). 26 I DIECI PRINCIPI - dal Documento programmatico del C.N.C.A., giugno 1982 1. La storia e la vita della persona. Le comunità non considerano il loro intervento come un servizio settoriale per i singoli problemi, ad esempio la tossicodipendenza: l'impegno è rivolto al superamento delle diverse forme di disagio e di marginalità giovanile. Ciò significa tener conto della specificità dei problemi ma insieme esser consapevoli che le forme in cui quel disagio si manifesta non sono date una volta per tutte. Inoltre vuol dire accogliere la storia e la vita di una persona più che il suo problema. 2. L'unicità dell'esperienza. Crediamo nell'unicità delle esperienze personali: ciò significa che non esiste una metodologia valida comunque per tutti e che occorre adattare il metodo agli individui, alle loro vicende, alla loro storia. 3. Il rifiuto della coazione. Nel proporsi come luogo di sperimentazione e di possibilità di riappropriazione della propria esistenza, le comunità verificano che ogni forma di coazione alla volontà dell'individuo, assunta a metodo di intervento, non serve alla maturazione di scelte autonome, non fa che accentuare le difficoltà di comunicazione e di relazione creando i presupposti per un'ulteriore emarginazione. 4. La quotidianità. Come strumento concreto si privilegia la dinamica delle relazioni interpersonali che evolvono nell'esperienza di ogni giorno, accettando appieno la dimensione della quotidianità, della ordinarietà, ancorando l'esperienza al contesto socioculturale ed alla storia del territorio. 5. Il lavoro. Tra gli strumenti che le comunità ritengono fondamentali per la maturazione delle persone assume un rilievo particolare l'esperienza del lavoro che si propone come mezzo di acquisizione di autonomia. Ma al fianco del lavoro, soprattutto per i più giovani cresce l'importanza della comunicazione interpersonale, dell'espressione e dell'animazione, del valido utilizzo del tempo libero. 6. Una proposta... Le comunità tendono alla sperimentazione di nuovi modi di vivere i valori del lavoro, dell'amicizia, della solidarietà, della nonviolenza. Crediamo che tale esperienza possa farsi 'proposta' per la collettività, senza per questo voler costruire società parallele, anzi rifiutando la proposizione di miti totalizzanti o la strumentalizzazione della fede trasformata in mezzo terapeutico. 7. Senza deleghe. Le comunità non accettano deleghe da parte delle istituzioni, ma collocano il proprio impegno, pur con la propria originalità ed autonomia, all'interno della rete di servizi del territorio. 8. Il territorio. Il territorio, con i suoi problemi e le sue risorse, rappresenta un punto di riferimento obbligato. Nella chiarezza del proprio ruolo critico, le comunità sono elemento di provocazione e di denuncia per le inadempienze e le contraddizioni che costituiscono premessa al diffondersi delle più gravi problematiche sociali (il mercato della droga, la delinquenza organizzata, le ingiustizie, l'assenza di programmazione, lo svuotamento della partecipazione, i problemi della casa e del lavoro, la manipolazione dell'informazione) e per i ritardi che caratterizzano l'azione delle istituzioni politiche, sociali ed ecclesiali. 9. Non solo comunità residenziali. Per tutti è chiaro che la proposta di comunità residenziali non può essere l'unica forma di presenza di fronte ai problemi dell'emarginazione. Per questo è di molti l'impegno a sperimentare e proporre strumenti diversi quali centri di accoglienza, servizi di consulenza, cooperative di lavoro, laboratori artigianali, centri di documentazione, servizi di prevenzione ecc. 10. Il pluralismo. Le comunità sostengono e vivono il valore del pluralismo, rispettando motivazioni e scelte, ideali o di fede, diverse. Esse credono inoltre alla validità della compresenza di varie figure di riferimento e di esperienze differenti (giovani ed adulti, studenti e lavoratori, religiosi e laici, ecc.). Tutte affermano il valore della laicità, anche quando i componenti traggono dalla fede ispirazione e motivo di impegno. 27 1.8 Linee strategiche Avendo alla base tali valori e principi, la politica generale della Cooperativa persegue le seguenti linee strategiche: • Centralità dell’utente - fruitore: al fine di consentire che l’utente o fruitore sia considerato in modo attivo al centro del processo, la Cooperativa sociale ZIP.h intende attivare processi di coinvolgimento e di partecipazione dei propri utenti, per verificarne costantemente il grado di soddisfacimento. Ciò avviene anche in relazione alle famiglie dei medesimi utenti, la cui adesione al progetto psico-socioeducativo si sostanzia non solo per garantire il migliore raggiungimento degli obiettivi prefissati, ma anche per facilitare la maggiore condivisione e promozione della cultura di partecipazione. In tal senso, si prevede l’utilizzo di ogni strumento atto a rilevare il livello di adesione e partecipazione dell’utente/famiglia agli obiettivi stessi della Cooperativa; questionari di customer satisfaction, ricerche, rilevazioni, colloqui, ecc., pertanto, mireranno all’emersione di bisogni, aspettative e proposte per una vera e piena partecipazione. • Sviluppo dell’assetto societario: il senso di appartenenza alla politica della Cooperativa parte dalla base societaria, coinvolgendo fattivamente ogni persona/socio/operatore/dipendente/volontario/collaboratore nel processo organizzativo e decisionale. L’adesione a questi processi avviene attraverso riunioni periodiche, incontri di formazione interna: sono le sedi dove ogni persona viene informata sugli sviluppi e sulle azioni intraprese, ma viene anche coinvolta nell’assunzione di responsabilità precise, che quindi divengono condivise. La Cooperativa, inoltre, presta massima attenzione agli aspetti di comunicazione interna. Ogni persona così coinvolta, diventa, perciò, parte attiva di ogni processo, sviluppando e potenziando maggiore consapevolezza. • Integrazione con il territorio: la cooperativa sviluppa fattivamente la propria capacità di “fare rete”, attraverso il coinvolgimento di tutti gli attori delle politiche sociali presenti sul territorio. In tal senso si fa’ promotrice di incontri, seminari, tavoli di confronto e progettazione, attività di raccordo con enti, associazioni, promozione delle attività della cooperativa; tale convinzione nasce dalla consapevolezza che la cooperazione, anche tra Enti, è la vera forza del successo dei propri obiettivi. • Promozione della cultura della qualità: l’obiettivo di raggiungere una più ampia cultura della qualità, all’interno e all’esterno della Cooperativa, muove da alcune considerazioni relative ai “vantaggi” che rinveniamo nel percorso di certificazione di qualità: a) il potenziamento di un processo già in atto di “accreditamento” e visibilità verso i nostri interlocutori, pubblici e privati; b) il miglioramento continuo del nostro operare, cogliendone il valore “strategico”, al fine di rendere visibile, misurabile, riconoscibile, apprezzabile il valore sociale che la nostra cooperativa produce. 28 Gli obiettivi relativi afferiscono ad una politica di coinvolgimento di tutte le parti (interne ed esterne) coinvolte e/o toccate dal nostro processo “qualità”, al fine di: • Creare in modo partecipato quel valore aggiunto che deve contraddistinguere le nostre azioni (politiche, gestionali, operative); • Identificare e rendere visibile il sistema di qualità, come traduzione operativa dei valori distintivi della cooperazione sociale, in generale e della nostra cooperativa nello specifico; • Sviluppo del settore degli interventi psico-socio-educativi, sanitari ed assistenziali, in favore di persone con disabilità: gli obiettivi relativi al nostro settore specifico di intervento devono promuovere e diffondere approcci, metodologie e best practices, nell’ambito di azioni in favore di persone con disabilità; • Gestione delle professionalità e qualificazione professionale: la Cooperativa pone la massima attenzione alla cura delle risorse umane, vero e proprio capitale grazie al quale si concretizza, si sviluppa e si migliora la sua attività operativa attraverso: − Selezione ed orientamento di nuovi operatori attraverso un processo di training, finalizzato: a conoscere e governare le attività svolte dalla cooperativa; a valutare come valorizzare al meglio le competenze professionali ed umane possedute; a potenziarne la crescita in termini culturali, di adesione alla missione e di condivisione dell’orizzonte valoriale della cooperativa; − Percorsi formativi interni, finalizzati ad accrescere la componente culturale e valoriale, nonché a potenziare le capacità professionali; − La motivazione degli operatori viene “curata” non solo da scambi costanti all’interno della compagine societaria (peer to peer), ma anche con colloqui periodici con le figure tecniche di riferimento (coordinatore di servizio, direttore, ecc.) − La soddisfazione degli operatori, intesa come attenzione alle loro condizioni psichiche e fisiche ed ad un clima di lavoro positivo e stimolante, è oggetto di costante attenzione, essendo un importante elemento di valutazione dell’efficienza dell’operato con i più vulnerabili. A tal fine, si svolgono, periodicamente, incontri di gruppo fra tutti gli operatori, ed è previsto un questionario (periodico) per valutarne il livello di soddisfazione. 29 1.9 I nostri interlocutori Sono considerati nostri interlocutori o stakeholder (portatori d’interesse) tutti i gruppi o individui che influenzano o possono essere influenzati dal raggiungimento degli obiettivi della cooperativa. Il dialogo con le parti interessare rappresenta uno dei punti cardine di questo documento. Attraverso il Bilancio sociale infatti, ZIP.h, rappresentando la gestione globale svolta nel periodo di riferimento, mette tutti gli interlocutori nella condizione di poter esprimere un giudizio consapevole e fondato su di essa e avviare uno scambio utile per lo sviluppo della comprensione reciproca e il miglioramento della gestione. Attualmente i principali stakeholder di ZIP.h sono: Utenti e famiglie Base sociale Base lavorativa Enti Volontari pubblici ZIP.h Terzo settore Associazioni di categoria Istituzioni Formative Aziende profit 30 Collettività SEZIONE A dello schema di bilancio sociale cui alle Linee guida del Ministero della Solidarietà sociale SEZIONE A: INFORMAZIONI GENERALI SULL’UTENTE E SUGLI AMMINISTRATORI a) nome dell'ente: ZIP.h b) indirizzo sede legale: via G. da Durazzo, 13/a c) altre sedi secondarie: nessuna d) nominativi degli amministratori, data di prima nomina e periodo per il quale rimangono in carica: § paragrafo 1.4 e) nominativi dei soggetti che ricoprono cariche istituzionali: nessuno f) settore nel quale l'ente produce o scambia beni e servizi di utilità sociale, con indicazione dei beni e servizi prodotti o scambiati: § paragrafo 1.2 Dal DECRETO 24 gennaio 2008, MINISTERO DELLA SOLIDARIETA' SOCIALE Adozione delle linee guida per la redazione del bilancio sociale da parte dell'organizzazione che esercitano l'impresa sociale, ai sensi dell'articolo 10, comma 2, del decreto legislativo 24 marzo 2006, n. 155. (GU n. 86 del 11-4-2008 ) SEZIONE B dello schema di bilancio sociale cui alle Linee guida del Ministero della Solidarietà sociale SEZIONE B: STRUTTURA, GOVERNO ED AMMINISTRAZIONE DELL’ENTE a) informazioni sull'oggetto sociale come previsto nello statuto: vedi paragrafo 1.1 b) forma giuridica adottata dall'ente, con evidenza delle eventuali trasformazioni avvenute nel tempo: società cooperativa sociale a r.l. Onlus di tipo A c) previsioni statutarie relative all'amministrazione e al controllo dell'ente: vedere statuto d) modalità seguite per la nomina degli amministratori: vedere statuto e) particolari deleghe conferite agli amministratori: vedere statuto f) per gli enti di tipo associativo informazioni sui soci dell'ente con indicazione del numero dei soci iscritti, con distinzione tra persone fisiche e giuridiche, dei soci dimessi o esclusi dall'ente: § paragrafo 1.3 g) relazione sintetica della vita associativa, con l'indicazione del numero di assemblee svoltesi nell'anno, del numero di soci partecipanti all'assemblea annuale per l'approvazione del bilancio e dei temi sui quali i soci sono stati coinvolti: § paragrafo 1.4 h) mappa dei diversi portatori di interessi con indicazione del tipo di relazione che lega l'impresa sociale alle singole categorie: § paragrafo 1.9 i) compensi, a qualunque titolo corrisposti, ad amministratori e a persone che ricoprono cariche istituzionali elettive o non nell'impresa sociale: vedere statuto l) compensi, a qualunque titolo corrisposti, a soggetti eventualmente incaricati del controllo contabile: vedere statuto m) indicazione del valore massimo e del valore minimo delle retribuzioni lorde dei lavoratori dipendenti dell'ente con distinta evidenza di valore della retribuzione e numerosità per le diverse tipologie di contratto di lavoro: non indicato n) compensi corrisposti per prestazioni di lavoro non regolate da contratto di lavoro dipendente, con distinta evidenza di valore della retribuzione e tipologia di contratto: non indicato o) numero di donne sul totale dei lavoratori, con dettaglio per ciascuna tipologia di contratto di lavoro: § paragrafo 1.3 p) imprese sociali, altri enti senza scopo di lucro in cui l'impresa sociale abbia partecipazioni, a qualunque titolo e di qualunque entità, con indicazione dell'attività svolta dagli enti partecipati e dell'entità della partecipazione. Nel caso di gruppi di imprese sociali, tenuti a redigere e depositare i documenti contabili ed il bilancio sociale in forma consolidata, indicazione delle sinergie di gruppo che hanno consentito una migliore realizzazione delle finalità di utilità sociale e dei criteri di consolidamento: nessuna partecipazione q) imprese, imprese sociali, altri enti senza scopo di lucro che abbiano nell'impresa sociale partecipazioni, a qualunque titolo e di qualunque entità, con indicazione dell'attività svolta dagli 31 r) s) t) u) enti partecipanti e dell'entità della partecipazione. Analogamente a quanto previsto al punto p), per il caso di gruppi di imprese sociali, indicazione delle sinergie di gruppo che hanno consentito una migliore realizzazione delle finalità di utilità sociale e dei criteri di consolidamento: nessuna partecipazione principali reti e collaborazioni attive con enti pubblici, imprese sociali, altri enti senza scopo di lucro ed altre imprese commerciali, specificando la natura del rapporto e delle intese: totale dei volontari attivi nell'organizzazione nell'ultimo anno e tipo di impiego presso l'organizzazione, con indicazione del numero di coloro che sono entrati e usciti nel suddetto periodo: § paragrafo 1.5 numero e tipologie dei beneficiari, diretti e indiretti, delle attività svolte: non indicato valutazione degli amministratori circa i rischi di tipo economico-finanziario cui l'ente e' potenzialmente esposto e dei fattori generali che possono compromettere il raggiungimento dei fini istituzionali e descrizione delle procedure poste in essere per prevenire tali rischi: attualmente la Coop. non è esposta a rischi di tipo economico finanziario. Dal DECRETO 24 gennaio 2008, MINISTERO DELLA SOLIDARIETA' SOCIALE Adozione delle linee guida per la redazione del bilancio sociale da parte dell'organizzazione che esercitano l'impresa sociale, ai sensi dell'articolo 10, comma 2, del decreto legislativo 24 marzo 2006, n. 155. (GU n. 86 del 11-4-2008 ) 32 parte seconda Relazione sulle attività svolte nel 2008 e programmazione 2009 33 2.1. CRISALIDE – Centro Diurno Socio-Educativo per disabili Ognuno dei nostri Servizi ha la sua storia, la sua parte di viaggio compiuta e quella ancora da compiere… 2.1.1. Descrizione dell’attività Anno 2001: la partenza...... Il nostro “viaggio” inizia il 1° maggio del 2002 con “ZORBA” Centro Aperto per persone disabili, il cui nome trae origine dal romanzo “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare” di L. Sepulveda. Il Centro Aperto “ZORBA” è un centro di aggregazione e socializzazione per giovani persone con disabilità media, prevalentemente con insufficienza mentale, di età compresa tra i 16 e i 30; si propone come risposta immediata alle loro esigenze socioeducative e alle necessità di sostegno delle loro famiglie. Nel suo ciclo di vita, “ZORBA” ha accolto e accompagnato circa 20 ragazzi, alternatisi in 3 anni. A seconda della programmazione, il centro era aperto 3 giorni a settimana, con orari flessibili in base alle necessità degli utenti. Tutte le attività interne (Laboratori educativi, artistici, ludici, ecc.), si svolgevano nei locali siti in Via Mongiello . Feste e giochi non mancavano, mentre le attività esterne erano permesse dalle disponibilità di strutture affini e sportive presenti sul territorio. Col crescere delle richieste, col tempo, ZORBA arriva all’anno 2005 e decide di abbandonare le vesti di gattone nero per iniziare la sua trasformazione. Anno 2004: il 16 dicembre nasce una “CRISALIDE”… Il nome stesso del Centro – “Crisalide” – evoca la sua mission: il senso della trasformazione, del cambiamento, del miglioramento possibile della qualità di vita, attraversa costantemente il nostro sentire e il nostro operare. Forti dell’esistenza di potenzialità, seppur residue, delle persone alle quali ci rivolgiamo, la finalità stessa del Centro è quella di facilitarne la crescita, attraverso la realizzazione di percorsi socio-educativi individualizzati: socializzazione, integrazione, autonomia personale e sociale...alcuni dei nostri obiettivi, da raggiungere insieme! 34 Oggi … Il Centro Socio-Educativo Diurno “Crisalide“ è autorizzato, ai sensi della Legge Regionale. n. 19/06, per erogare, in regime semiresidenziale e per un totale massimo di ore 8 al giorno, prestazioni psico-socio-educative e assistenziali a persone con disabilità; le prestazioni offerte si rivolgono a persone con limitate attività mentali, psicofisiche e sensoriali, con conseguente restrizione della partecipazione alla vita sociale in tutte le sue modalità: • laboratorio artistico: utilizzo delle varie forme artistiche in attività creativo- • manipolative, espressive e comunicative; laboratorio pre-lavorativo: realizzazione manufatti per il potenziamento delle abi- • lità pre-lavorative; laboratorio scolastico-cognitivo: apprendimenti linguistici, sostegno scolastico, • potenziamento cognitivo, utilizzo guidato del PC; cineforum; • • redazione giornale; laboratorio delle autonomie e abilità personali: igiene personale e cura di sé, • abbigliamento, alimentazione; laboratorio delle autonomie e abilità, sociali: abilità pedonali, orientamento spazio-temporale, gestione del denaro, uso mezzi di trasporto e servizi della comunità; • laboratorio delle autonomie e abilità domestiche: cura degli ambienti, gestione degli spazi, attività di gestione domestica (cucina in particolare); • laboratorio psicologico: cura del sé, gestione delle proprie emozioni e delle loro espressioni; ascolto di sé e del mondo esterno attraverso la percezione corporea e i cinque sensi. Tutti i Laboratori hanno come finalità il potenziamento dell’autonomia e della capacità di integrazione sociale nel più ampio contesto esterno; a tale scopo i Laboratori prediligono la dimensione del gruppo, specchio e moltiplicatore di apprendimenti emotivi, cognitivi, relazionali e comportamentali. Il Centro promuove, inoltre, interventi in ambito territoriale, quali ad esempio: • incontri periodici per sensibilizzare la comunità locale sulle specifiche problematiche della disabilità; • mostre o altro tipo di manifestazione per far conoscere le attività svolte all’interno del Centro; • • educazione alla fruizione di strutture e servizi presenti sul territorio; inserimento degli utenti in iniziative culturali, sportive e tempo libero del territorio; • visite esterne. “Crisalide”, inoltre, eroga servizi di: 35 • orientamento e sostegno psico-educativo • • orientamento sociale orientamento lavorativo. Possono accedere alle prestazioni del Centro Socio-Educativo “Crisalide” tutte le persone che a causa delle limitazioni delle proprie funzioni e attività mentali, psico-fisiche e sensoriali, necessitano di complessi interventi integrati: sociali, assistenziali, educativi, rieducativi, abilitativi, per i quali si renda necessaria la definizione di un progetto individualizzato e continuativo: PIA - Piano Individualizzato di Assistenza per gli adulti; PEI -Progetto Educativo Individualizzato per i minori. Per accedere al Centro, la persona interessata – o un suo familiare, può visitare la struttura, previo appuntamento, ed incontrare il Coordinatore per un primo colloquio conoscitivo ed informativo; ottenute le debite informazioni, gli interessati valutano come effettuare la richiesta di inserimento, e quindi le modalità di pagamento della spesa della retta mensile relativa alle attività, mensa e accompagnamento trasporto: • richiesta direttamente al Centro, qualora l’utente decida di farsi carico totalmente, in forma privata, del pagamento della retta (presa in carico privata); • richiesta al proprio Comune di appartenenza qualora l’utente richieda una forma di compartecipazione economica al pagamento della retta. In questo caso il Comune di appartenenza valuta l’entità della compartecipazione, che può essere: parziale (presa in carico pubblica-privata) o totale (presa in carico pubblica). La responsabilità del Centro è affidata al Coordinatore, che opera congiuntamente con il resto dell’èquipe socio-psico-educativa composta da: • N. 3 educatori professionali, • • N. 1 psicologa; N. 1 assistente sociale; • • N. 2 operatori socio-sanitari; N. 1 maestra d’arte. Il Centro si avvale anche della presenza di n. 1 Ausiliario, oltre che della collaborazione di competenti Volontari, capaci di supportare gli operatori nella realizzazione delle varie attività previste. Il Centro diurno, in regime di semiresidenzialità, è aperto dal Lunedì al Venerdì: Orario 09,00 - 17,00 09,00 - 13,00 14,00 - 18,00 Fasce di frequenza Piena Antimeridiana Pomeridiana Sigla P A Po 8 h al giorno con servizio mensa 4 h al giorno con possibilità di mensa 4 h al giorno con possibilità di mensa Al momento nessun utente fruisce del servizio mensa. 36 2.1.2. Risultati 2008 Alcuni dati sul nostro viaggio al 31/12/2008… Nel 2008 hanno usufruito dei servizi “Crisalide” 26 utenti Comune di residenza Presa in carico Fascia di frequenza6 P A Po A +Po Servizio Accompagnamento Bitonto 1 privata 8 pubblica 11 pubblica - privata 0 9 10 1 5 3 6 Bari 1 3 privata pubblica 0 4 0 0 3 1 Palo Del Colle 1 privata 0 1 0 0 0 Bisceglie 1 privata Totale 6 26 0 1 0 0 1 0 15 10 1 19 P: fascia piena; A: fascia antimeridiana; Po: fascia pomeridiana; A+Po: fascia antimeridiana + pomeridiana senza mensa. 37 2.1.3. Obiettivi 2009 Anno 2009: la nostra meta… Il Centro Socio Educativo “Crisalide”, in conformità con il Regolamento Regionale 18 gennaio 2007, n. 4, attuativo della Legge Regionale 10 luglio 2006, n. 19 – “Disciplina del sistema integrato dei servizi sociali per la dignità e il benessere delle donne e degli uomini di Puglia”, in relazione alle maggiorate richieste di inserimento, per il 2009 ha l’obiettivo di ampliare l’offerta delle proprie prestazioni e il numero degli utenti a cui rivolgersi (n. 30 utenti per la fascia piena). Formalmente ciò comporterà il passaggio definitivo da Centro Diurno Socio Educativo a Centro Diurno Socio Educativo e Riabilitativo, ai sensi dell’art. 60 del Regolamento su citato, ovvero la possibilità di erogazione di prestazioni anche riabilitativosanitarie, oltre quelle socio-educative già in atto. A tal fine, il 2008 è stato un anno decisivo: è stata individuata una sede più idonea a tale trasformazione, individuando la realizzazione massima di tale ambizione in alcuni spazi in concessione dell’Azienda di Servizi alla Persona - ASP “Maria Cristina di Savoia”, in Bitonto. 38 2.2. Orienta Zip – Orientamento al lavoro per disabili 2.2.1. Descrizione dell’attività Anno 2001: la partenza... Il servizio di Orientamento e mediazione al lavoro per disabili, l'attuale Servizio Orienta ZIP, nasce ufficialmente nel dicembre 2001, sulla spinta motivazionale della neo costituita Cooperativa Sociale ZIP.h, con lo scopo di favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro diversamente abile. Ancor prima del suo avvio ufficiale (1999), il servizio Orienta ZIP sorge originariamente con il nome di AgenziaZIP, ha rappresentato l’attività cardine della cooperativa sociale, tanto da aver spinto il gruppo dei soci fondatori a riproporre per il servizio lo stesso nome ZIP; in linea, infatti, col nome stesso della Cooperativa, si propone nel territorio provinciale come cerniera tra il lavoratore disabile e le aziende. L’attività dell'AgenziaZIP prima, di OrientaZip dopo, viene strutturata partendo dalle nozioni teoriche ed esperienziali acquisite dalla maggior parte dei soci fondatori durante il percorso formativo per “Operatori della mediazione al lavoro per disabili”, richiamato nella Presentazione. La riforma del diritto al lavoro dei disabili, conosciuta come Legge 68/99, sancendo il principio del collocamento mirato al del diversamente abile, ha ulteriormente rafforzato le finalità operative di tale servizio che da sempre ha posto al centro di ogni azione “la persona…prima di tutto”. Sinteticamente le professionalità che si sono avvicendate all’interno del servizio Orienta ZIP sono state: Operatore della mediazione al lavoro; Psicologa; Assistente Sociale; Educatore professionale; Orientatore; Consulente del lavoro. Ripercorrendo sinteticamente l’attività svolta dal Servizio Orienta ZIP in questi sette anni (2001-2008), si individuano le seguenti aree di intervento: 39 • Informazione e sensibilizzazione del territorio • Consulenza alle imprese e al diversamente abile • Inserimenti lavorativi • Promozione percorsi formativi • Promozione di reti L’attività di informazione e sensibilizzazione del territorio ha rappresentato lo start up del servizio; difatti la promozione di una Tavola Rotonda tra gli addetti ai lavori (25 gennaio 2002), la conferenza stampa tenutasi presso il Palazzo della Provincia (26 febbraio 2002) e l’avvio dei primi tirocini formativi presso l’Auchan di Casamassima, (Aprile 2002), hanno rappresentato il trampolino di lancio del servizio in tutto il territorio provinciale. L’attività promozionale è stata intensificata dalla creazione di un sito web, dalla diffusione di materiale pubblicitario e dall’organizzazione di Convegno sul tema dell’inserimento lavorativo di persone disabili (1° maggio 2001). L’attività di consulenza viene offerta al disabile e alle aziende attraverso un lavoro di front office e back office, così suddivisa: • Attività di front office: al lavoratore disabile (bilancio competenze, segretariato sociale e sostegno psicosociale) e alle aziende (adempimenti legge 68/99; selezione e ricerca personale • Attività di back office: ricerca, studio di normativa ed elaborazione di strumenti di lavoro, equipe settimanali, ecc… L’attività propriamente detta dell’inserimento lavorativo è rappresentata dalla gestione degli inserimenti in aziende dei lavoratori diversamente abili, in ottemperanza alla legge 68/99 e consiste nell’attività tipica di: ricerca e selezione del personale; incrocio lavoratore disabile-azienda; monitoraggio e mediazione dell’inserimento. Tutte le attività hanno alla base il principio del “disabile giusto al posto giusto…” che tiene conto sia delle abilità (competenze professionali, motivazione, ecc..) dell’aspirante lavoratore che delle esigenze produttive delle aziende richiedenti. I percorsi formativi attivati nell’arco temporale di un quinquennio di attività del Servizio Orienta ZIP possono essere distinti per obiettivi: • Percorsi di aggiornamento: n. 3 percorsi formativi realizzati con tre istituti di scuola secondaria di II grado (Umberto I, IPSS De Lilla, IPSCTP R. Gorjux di Bari) destinati ai docenti di sostegno e curriculari degli stessi istituti scolastici, sul tema dell’orientamento formativo e professionale degli studenti diversamente abili • Percorsi di orientamento/alternanza scuola lavoro: n. 7 progetti realizzati in favore di scuole secondarie di II grado (istituti prof.li di Bari: E. Majorana, Tridente e De Lilla, istituti tecnici Calamandrei, Romanazzi, Vivante, liceo scientifico Scacchi; istituto d’arte L.Russo di Monopoli) aventi la finalità di orientare gli studenti alle scelte professionali. • Percorsi formativi “in situazione”: avvio e realizzazione di n. 10 tirocini formativi presso l’Auchan di Casamassima e n. 15 tirocini formativi presso la cooperativa 40 sociale SFRANG di Bitonto, con la finalità di facilitare il graduale ingresso nel mondo del lavoro dei lavoratori diversamente abili. Promozione di reti Il Servizio ha attivato una serie di iniziative per la messa in rete di enti pubblici e privati che, in qualche modo, sono chiamati ad occuparsi dell’inserimento lavorativo delle persone con handicap. La necessità di garantire una presenza, anche fisica, nei Comuni più periferici della provincia di Bari, lontani dalla città di Bitonto, il voler favorire un accesso più immediato ai servizi che venivano offerti dall'OrientaZIP a tutti i disabili e alle aziende, hanno portato a considerare l’idea di proporre ai Comuni e ai rispettivi ambiti di intervento ex legge 328/00 (nelle persone dell’Assessore ai servizi sociali e alle attività produttive) l’istituzione di sportelli territoriali con l’intento di favorire l’incontro nei singoli territori tra i bisogni del mondo aziendale e quello della disabilità. A tal proposito è stato sottoscritto un protocollo d’intesa con il Comune di Barletta in sede di approvazione del Piano Sociale di Zona e sono state presentati idee progettuali ai diversi comuni del territorio provinciale, in particolare con i Comuni di Putignano, Corato e Bitonto da inserire come possibile attività nell’ambito dei Piani Sociali di Zona. Il Servizio OrientaZIP ha, inoltre, intrapreso rapporti di collaborazione con altri Soggetti pubblici come l’AUSL di Taranto, l’AUSL BA/5 e Centro Salute Mentale di Bitonto; con quest’ultima è stato stipulato un protocollo di intesa. In occasione della II Fase Equal, OrientaZIP ha presentato un'idea progettuale in rete con l’Uni.Versus CSEI, l’Ausl BA/5, l’Ausl Ta/1, Cooperativa Sfrang, Associazione NET, la Provincia di Bari, Università di Bari, sindacato CISL, aziende e associazioni di volontariato del territorio. Tale progetto ha avuto come obiettivo principale quello di facilitare l’accesso nel mercato del lavoro dei disabili attraverso la sperimentazione di percorsi integrati e personalizzati di occupabilità per una categoria particolarmente discriminata. 41 2.2.2. Risultati 2008 Attività di consulenza Dalla sua attivazione al 31/12/08, il numero dei richiedenti l’inserimento lavorativo ammonta a circa 250 (come da Banca Dati), mentre 7 è il numero delle aziende che hanno richiesto la consulenza del servizio. Quantificando l’attività di inserimento lavorativo si registrano n. 10 lavoratori inseriti in aziende per i quali si è provveduto all’attività di monitoraggio fino agli inizi del 2008. Anno 2008: un viaggio interrotto... Attualmente il Servizio OrientaZIP ha sospeso l’attività corrente, in attesa di adeguarsi alla normativa vigente (Riforma Biagi) che ha riformato il mercato del lavoro ed ha introdotto una nuova disciplina per le Agenzie di Lavoro. 42 2.2.3. Obiettivi 2009 Anno 2009: riprende il viaggio? Nell’ultimo anno, in particolare, sono stati avviati rapporti di collaborazione con il Consorzio Idea Lavoro che gestisce, a livello nazionale, una rete di Agenzie di Lavoro, con la finalità di creare una Filiale nel territorio provinciale con la legale titolarità nello svolgere l’attività di ricerca e selezione di lavoratori svantaggiati (secondo le disposizioni introdotte dalla Riforma Biagi). Per il raggiungimento di tale obiettivo l’equipe ha partecipato, nel 2008, ad un percorso formativo teorico pratico sulle buone pratiche di gestione di filiali e sportelli di consulenza all’inserimento lavorativo, percorso organizzato dallo stesso Consorzio. Tale formazione ha rappresentato, per l'équipe, una positiva occasione di consolidamento, revisione, “rifornimento”, in attesa di riprendere, si ipotizza nel 2009, il proprio viaggio. 43 2.3. C.A.T.- Centro Ausili Tecnologici ed Informatici per disabili 2.3.1. Descrizione dell’attività Anno 2008: la partenza … L'Idea Progettuale del Centro Ausili Tecnologici nasce tempo fa, dalla collaborazione sinergica tra la “ZIP.h” e l’Associazione “PIÙ VALORE” - Onlus Bitonto. Attivato nel maggio del 2008, ha visto la sua “partenza” grazie alla Sovvenzione Globale “Piccoli Sussidi” - POR Puglia 2000 – 2006, Misura 5.3, azione C (Codice progetto: POR 06053c0001). Tale sovvenzionamento ha potuto garantire: • l’acquisto degli ausili tecnologici ed informatici attualmente in dotazione al C.A.T. (si veda § 1.3.2 Risorse strumentali); • 60 ore di formazione, alle quali hanno partecipato le figure professionali dell’attuale équipe del Centro. Il C.A.T., unico centro ausili attualmente presente sul territorio provinciale, dopo un ulteriore periodo di formazione che ha visto l’équipe multidisciplinare partecipe ad importanti eventi del settore (Exposanità ed Handimatica Bologna), è stato oggetto, ad ottobre, di certificazione del proprio sistema di gestione per la Qualità ai sensi della Norma UNI-EN-ISO 9001:2000 per l’attività di Progettazione ed Erogazione del Servizio. A partire dal mese di dicembre, inoltre, è entrato, in qualità di Centro collegato, a far parte dell’Associazione GLIC – “Gruppo di Lavoro Interregionale Centri ausili informatici ed elettronici” che opera in rete sull’intero territorio nazionale dal 1997. Il C.A.T. ha come mission quella di fornire un contributo “specialistico” al progetto di autonomia e di integrazione nei diversi contesti di vita dei suoi utenti proponendo, mettendo a disposizione, addestrando all’utilizzo di soluzioni tecnologiche aggiornate e personalizzate. Il C.A.T. si basa sulla convinzione del fondamentale ruolo che le nuove tecnologie possono svolgere nel favorire l’integrazione sociale delle persone diversamente abili, ma si basa anche sulla consapevolezza che l’introduzione degli ausili tecnologici nella vita delle persone rappresenta, nella maggior parte dei casi, un processo delicato e di non breve durata, che presuppone lavoro di gruppo e professionalità, tempo ed esperienza. 44 Nel realizzare tale integrazione, il C.A.T. offre varie tipologie di prestazioni ad elevato contenuto specialistico, in forma singola o combinata, allo scopo di ottimizzare l’individuazione e/o l’introduzione e/o l’utilizzo di ausili tecnologicamente avanzati in favore di persone con disabilità mentale, psico-fisica e sensoriale. Nel dettaglio, le prestazioni erogate concernono: • il prestito fuori sede di uno o più ausili specifici in favore dell’utente; • la formazione/addestramento: insegnamento al corretto utilizzo dell’ausilio, rivolto direttamente alla persona disabile (“addestramento”) e/o alla figura di supporto al • disabile (“formazione”); la valutazione ausili: individuazione dell’ausilio più idoneo a rispondere nel “qui ed ora” alle esigenze (di apprendimento, di comunicazione, relazionali) del suo destinatario; • • il progetto personalizzato di intervento: una più ampia presa in carico dei bisogni socio-educativi della persona diversamente abile, attraverso l’elaborazione di un progetto individualizzato; le eventuali prestazioni combinate Tali prestazioni, ciascuna secondo modalità proprie, vengono realizzate avendo come obiettivo il miglioramento della qualità di vita dei propri utenti, a livello di potenziamento della loro autonomia e della loro capacità d’integrazione sociale (potenziamento/acquisizione di abilità e capacità cognitive, relazionali e comunicative). Al C.A.T. possono accedere, oltre ai disabili, tutti gli Enti pubblici e privati che intendono realizzare percorsi volti al poten-ziamento di autonomie con il supporto di ausili tecnologici, in favore di persone con disabilità; privati cittadini (famiglia, educatori, ecc.) che si occupano, a vario titolo, di persone con disabilità e che intendono supportarle nel percorso di migliora-mento della loro qualità di vita. La responsabilità del Centro è affidata al Coordinatore, che opera congiuntamente con il resto dell’èquipe socio-psico-educativa composta da: • N. 2 educatori professionali, • • N. 1 psicologa; N. 1 operatore con competenze specifiche nell’uso degli ausili tecnologici; All’occorrenza è stata chiesta la consulenza di 1 neurologo; si prevede, inoltre, la presenza di esperti informatici e fisioterapisti, su richiesta e in rapporto di consulenza/collaborazione 45 2.3.2. Risultati 2008 Le esperienze maturate nel 2008 A partire dalla sua attivazione, attraverso un intenso lavoro d’équipe, il Centro Ausili Tecnologici nel 2008 si è sperimentato in particolare in: • 1 Progetto Scolastico (presso Istituto di Istruzione Secondaria Superiore “Giovinazzo” sede di Bitonto), per 10 alunni diversamente abili. Il progetto ha avuto l’obiettivo di promuovere, sviluppare e potenziare abilità sociali quali quelle relative alla gestione/utilizzo autonomo del denaro. Per la realizzazione di tale progettualità, che ha riscontrato ottima soddisfazione sia tra gli alunni che tra la insegnanti coinvolte, il Centro si è avvalso dell’utilizzo di specifici software didattici in propria dotazione; • Collaborazioni con il Centro Socio Educativo Diurno “Crisalide” (si veda § 2.1.) per l’ampliamento dei PEI (Piani Educativi Individualizzati) e dei PIA (Piani Individualizzati Adulti) elaborati in favore di 3 utenti diversamente abili del Centro Diurno, attraverso l’elaborazione di specifici Progetti Personalizzati di Intervento (PPI) (in corso al 31/12/08); • Valutazione Ausili in favore di 2 clienti rivoltisi privatamente al Servizio (in corso al 31/12/08). Ha, inoltre, dato avvio ad una collaborazione con l’Istituto per i Servizi Sociali “S.DE LILLA” di Bari, per un progetto rivolto a 10 alunne con difficoltà di apprendimento. 46 2.3.3. Obiettivi 2009 Anno 2009: obiettivi strategici futuri Gli obiettivi futuri che il servizio Centro Ausili Tecnologici ed Informatici per disabili si prefigge di realizzare possono essere così sintetizzati: • Diffondere una cultura della diversità come condizione non di irreversibilità ma piuttosto di divers-abilità; • Pubblicizzare le attuali possibilità offerte a persone diversamente abili dall’esistenza di un Servizio innovativo di questo genere e dalle nuove tecnologie nel campo dell’elettronica e dell’informatica (obiettivo quantitativo: 10 clienti all’anno); • Continuare a costruire e conservare solidi rapporti con singole professionalità e Centri/Enti/Associazioni che operano nel settore; • Accreditarsi presso l’Azienda sanitaria territoriale, al fine di poter facilitare l'accesso delle famiglie che necessitano delle prestazioni del Centro Ausili; • Rafforzare i rapporti col mondo Scuola creando dei percorsi formativi rivolti ad alunni, alle loro famiglie e agli insegnanti che vadano ad integrarsi nei PEI scolastici di ognuno dei partecipanti, proseguendo i Progetti già avviati e/o presentati; 47 2.4. A.D.S. – Assistenza Domiciliare e Scolastica per disabili, anziani e malati di Alzheimer 2.4.1. Descrizione dell’attività Anno 2006: la partenza … Il Servizio di Assistenza Domiciliare ha inizio nel 2006, rivolgendosi specificamente a soggetti affetti dal Morbo di Alzheimer. In quell’anno gli utenti, seguiti in forma privata, sono stati 2 provenienti dai Comuni di Bari e Bitonto. Anno 2007: primo cambio di rotta … L’esperienza, per quanto apprezzata dai nostri clienti, non viene valutata sufficientemente positiva, tanto da ritenere, invece, necessario una modifica nelle prestazioni erogate: la Cooperativa decide di ampliare l’erogazione del servizio anche ad altre categorie di disabilità. L’ampliamento, dunque, nasce dalla volontà della Cooperativa ZIP.h, già da anni impegnata attivamente sul territorio nell’ambito degli interventi psico-socio-educativi di persone con disabilità, di rispondere in particolare, alle esigenze di assistenza domiciliare e scolastica, al fine di potenziare la rete dei servizi sociali: supportare le famiglie nell’evitare possibili interventi di istituzionalizzazione/isolamento del familiare (disabile, anziano, malato di Alzheimer); potenziare l'autonomia nell’utilizzo di risorse personali e sociali (rete degli amici, dei parenti, del volontariato). Nasce così nel 2007, il Servizio di Assistenza Domiciliare, per persone diversamente abili, per persone anziane e/o Alzheimer e di Assistenza Educativa Scolastica per minori diversamente abili. Il servizio proponeva la presenza giornaliera al domicilio e/o a scuola di un operatore domiciliare o scolastico, nonché un intervento da parte di un’équipe multidisciplinare composta da coordinatore, psicologo, assistente sociale ed educatore professionale che valutano la situazione di bisogno della famiglia e dell’utente attraverso una valutazione iniziale e accompagnano tutto il nucleo familiare nel percorso dell’assistenza, attraverso periodiche verifiche. 48 Nel 2007, la Cooperativa ha erogato il servizio di assistenza domiciliare esclusivamente a privati cittadini con disabilità e Alzheimer, ancora senza risultati pienamente soddisfacenti, ovvero tali da consentire strategicamente ed economicamente l’esistenza del servizio stesso. In relazione a ciò nello stesso anno la Cooperativa decide, in ATI (Associazione Temporanea di Impresa) con le Cooperative Sociali OCCUPAZIONE E SOLIDARIETÀ, TRIFOGLIO, ESEDRA, e il CONSORZIO CASA, di partecipare alla gara per l’aggiudicazione del Servizio di assistenza domiciliare e scolastica per disabili per l’Ambito n. 6 - Comuni di Mola di Bari, Noicattaro e Rutigliano. L’aggiudicazione ha previsto che la Cooperativa Zip.h, nel periodo 11/09/2007 – 11/09/2008, con successivi ed ulteriori tre mesi di proroga dal 12/09/2008 al 11/12/2008 si occupasse del Coordinamento del servizio, ovvero degli operatori impiegati. Per il Coordinamento sono state impiegate: n. 1 Coordinatore educatore, n. 1 Assistente sociale e n. 1 Psicologa. 49 2.4.2. Risultati 2008 Anno 2008: altro cambio di rotta … L’equipe si è occupata della gestione pratica del servizio, ovvero: valutazione dell’operatore valutazione del caso, assegnazione dell’utente all’operatore, gestione dei turni, ferie e permessi, eventuali modifiche o sostituzioni di operatori e\o utenti, verifiche con famiglie, scuole e comuni. Risorse impiegate per Comune. Educatori professionali Operatori assist. domiciliare Operatori assist. scolastica minori disabili Totale Rustigliano Mola di Bari Noicattaro 1 1 1 4 1 6 0 5 0 5 7 7 Totale 3 11 5 19 Rustigliano Mola di Bari Noicattaro 11 1 7 5 3 1 0 7 0 16 11 8 Totale 19 9 7 35 Tipo di Assistenza per Comune. Domiciliare Scolastica seguita da educatrice prof. Scolastica non seguita da educatrice prof. Totale Gli operatori addetti all’assistenza domiciliare si occupano principalmente di fornire sostegno all’utente e alla famiglia nella cura e nell’igiene personale, nonché nel governo della casa e nel sostegno alle autonomie. Gli operatori addetti all’assistenza scolastica fungono da supporto alle attività di classe favorendo l’integrazione e la partecipazione del minore disabile alle attività curricolari. Le educatrici professionali operano a livello didattico, affiancando e supportando le attività svolte dalle insegnati di sostegno, inserendosi nella programmazione e nell’espletamento della stessa. 50 2.4.3. Obiettivi 2009 Anno 2009: continua il viaggio … In chiusura anno 2008, l’ATI ha visto la nuova aggiudicazione del servizio per un altro anno, dal 12/12/2008 al 12/12/2009. La Cooperativa ribadisce, per il 2009, la volontà di continuare il proprio servizio di Assistenza Domiciliare in forma pubblica, mantenendo la gestione del servizio attuale di coordinamento. 51 2.5. Progetti La presentazione fin qui realizzata riguarda ciò che per ZIP.h rappresenta il proprio cuore; non meno impegnativi e soddisfacenti sono stati, inoltre, i diversi Progetti avviati e/o realizzati fino al 2008. Sempre nell'ottica dello sviluppo in rete del territorio locale, la ZIP.h ha impegnato le proprie professionalità nei seguenti Progetti: P.I.T. 3 – “Patti per l’inclusione sociale, la sicurezza e la legalità – Il cantiere dell’inclusione”, gestito dai Consorzi di Cooperative Sociali Meridia ed Elpendù, con Attività di Selezione, Tutoraggio, Orientamento e Bilancio di Competenze per l’inserimento lavorativo di donne vittime di violenza, autori di reati e minori a rischio, presso gli Ambiti territoriali di Bari, Mola di Bari e Triggiano (n. destinatari: 33; progetto ancora in corso al 31/12/08). Progetto “Young in Progress”, gestito dal Consorzio di Cooperative Sociali Meridia, con Attività di Selezione, Orientamento e Bilancio Competenze, finalizzate all’attivazione di tirocini formativi di minori a rischio di esclusione sociale, ai sensi del D.M. 142 del 25 marzo 1998, finalizzati all’inserimento lavorativo presso aziende ubicate nella città di Bari (n. destinatari: 30; progetto ancora in corso al 31/12/08). Progetti “I CARE” - Piano Nazionale di formazione e ricerca per insegnanti, nell'ambito dell'inclusione ed integrazione di alunni diversamente abili, con attività di sensibilizzazione in classe sul tema della diversità (azione rivolta agli alunni), e attività di formazione rivolta agli insegnanti (lezioni frontali e sperimentazione in classe) sui temi del Cooperative Learning e della Relazione d'Aiuto, nei territori di: • Bari, Progetto in rete tra: n. 3 scuole Primarie, n. 1 Secondaria I grado; n. 2 Secondarie II grado (conclusosi a dicembre 2008); • Bitonto, Progetto in rete tra: n. 4 scuole Primarie; n. 1 Secondaria I grado (progetto ancora in corso al 31/12/2008). Servizio di assistenza domiciliare ed aiuto personale in favore di persone con handicap grave residenti nella Città di Bari. – Seconda annualità, in A.T.I. con le Cooperative Sociali “Occupazione e Solidarietà” e “Trifoglio” e il Consorzio “C.A.S.A.”, con la presenza sul campo della professionalità di n. 1 educatore professionale e n. 3 operatori domiciliari. 52 SEZIONE C dello schema di bilancio sociale cui alle Linee guida del Ministero della Solidarietà sociale SEZIONE C: OBIETTIVI E ATTIVITÀ c) d) e) f) g) h) i) finalità principali dell'ente, in coerenza con quanto previsto nell'atto costitutivo o statuto e con specifico riferimento agli obiettivi di gestione dell'ultimo anno: questo è il primo anno che la coop ZIP.h redige il bilancio sociale, non ci sono pertanto riferimenti agli obiettivi per il 2008, ma le finalità principali dell’ente in relazione a quanto previsto dall’atto costitutivo e statuto sono riportate nei paragrafi 1.1 (oggetto sociale) e 1.7 (mission) riassunto delle principali attività che l'ente pone in essere in relazione all'oggetto sociale con specifica descrizione dei principali progetti attuati nel corso dell'anno: § seconda parte analisi dei fattori rilevanti per il conseguimento degli obiettivi, distinguendo tra quei fattori che sono sotto il controllo dell'ente e quelli che non lo sono: non riportato valutazione - utilizzando specifici indicatori qualitativi e quantitativi - dei risultati conseguiti ed in particolare dell'impatto sul tessuto sociale di riferimento, dei principali interventi realizzati o conclusi nell'anno, con evidenza di eventuali scostamenti dalle previsioni: § seconda parte. forme di coinvolgimento dei lavoratori e dei beneficiari delle attività: riunioni sistematiche in cooperativa. descrizione delle attività di raccolta fondi svolta nel corso dell'anno: nel 2008 non sono state effettuate raccolte fondi indicazione delle strategie di medio - lungo termine e sintesi dei piani futuri: § seconda parte (obiettivi 2009) Dal DECRETO 24 gennaio 2008, MINISTERO DELLA SOLIDARIETA' SOCIALE Adozione delle linee guida per la redazione del bilancio sociale da parte dell'organizzazione che esercitano l'impresa sociale, ai sensi dell'articolo 10, comma 2, del decreto legislativo 24 marzo 2006, n. 155. (GU n. 86 del 11-4-2008 ) 53 parte terza Profili economico finanziari della gestione 2008 54 3.1 Produzione e distribuzione del Valore Aggiunto Il valore aggiunto, determinato come differenza tra valore della produzione e costi di produzione, misura la ricchezza prodotta dalla cooperativa nell’esercizio con riferimento ai principali interlocutori “stakeholder”: dipendenti, istituzioni, sistema cooperativo e collettività. La riclassificazione adottata si distingue dai classici schemi economici, perché si basa sui principi elaborati nel 2001 dal GBS (Gruppo di Studi per il Bilancio Sociale), che guidano la ripartizione del Valore Aggiunto tra tutti coloro che ne beneficiano. Questo indicatore viene utilizzato sia per quantificare quanta ricchezza (in termini economici) è stata creata dalla coop., da dove deriva e come è stata distribuita tra i vari interlocutori, sia per collegare il bilancio sociale con il bilancio d’esercizio. La produzione e distribuzione del valore aggiunto è quindi vista come uno strumento utile a rileggere il bilancio d’esercizio dal punto di vista degli stakeholder. Determinazione del Valore aggiunto VALORE DELLA PRODUZIONE Ricavi da prestazione di servizi e progetti Contributi - rettifiche di ricavo Altri ricavi e proventi COSTI INTERMEDI DI PRODUZIONE Costi materie di consumo Costi per servizi Costi per godimento di beni di terzi Costi diversi di gestione VALORE AGGIUNTO CARATTERISTICO LORDO Componenti accessori e straordinari +/- Saldo gestione accessoria Ricavi accessori Costi accessori +/- Saldo gestione straordinaria Ricavi straordinari Costi straordinari VALORE AGGIUNTO GLOBALE LORDO - Ammortamenti della gestione VALORE AGGIUNTO GLOBALE NETTO 2008 231.556,23 167.928,37 55.931,00 -44,13 7.740,99 86.589,32 6.670,61 28.639,36 45.439,00 5.840,35 144.966,91 2007 109.892,84 109.376,29 0,00 -8,45 525 23.120,83 4.588,04 14.120,12 300 4.112,67 86.772,01 3.225,04 3.225,04 0,00 636,22 650,00 13,78 148.828,17 -11.540,53 137.287,64 -13.056,00 0,00 13.056,00 13.402,73 17.425,33 4.022,60 87.118,74 -10.865,75 76.252,99 Come evidenziato dai dati sopra riportati, rispetto al 2007 il Valore aggiunto globale netto distribuito agli stakeholder è aumentato dell’80%. Tale risultato da attribuirsi sia al buon risultato della gestione caratteristica che di quella accessoria. Per un approfondimento dei costi e dei ricavi si fa rinvio al paragrafo 3.3. 55 Distribuzione Valore Aggiunto REMUNERAZIONE DEL PERSONALE Personale non dipendente Personale dipendente: a) Remunerazione diretta b) Remunerazione indiretta REMUNERAZIONE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE Imposte indirette - sovvenzioni in c/esercizio REMUNERAZINE DEL CAPITALE DI CREDITO Oneri per capitali a breve termine Oneri per capitali a lungo termine REMUNERAZIONE DELL’IMPRESA SOCIALE +/- Variazioni riserve RAPPORTI CARATTERISTICI CON SISTEMA COOPERATIVO VALORE AGGIUNTO GLOBALE NETTO 2008 118.614,28 2.400,00 116.214,28 103.068,25 13.146,03 2.096,10 2.096,10 0,00 8.719,46 3.003,66 5.715,80 7.107,53 7.107,53 750,27 137.287,64 2007 68.662,04 0,00 68.662,04 60.409,81 8.252,23 480,39 480,39 0,00 1.732,49 1.732,49 0,00 1.735,94 1.735,94 3.642,13 76.252,99 Come evidenziato dal grafico la ricchezza prodotta da Zip.h viene distribuita per l’86% al personale. In termini assoluti il valore aggiunto destinato al personale è aumentato del 73%. La quota destinata alla pubblica amministrazione è quadruplicata a causa dell’incremento delle imposte indirette. Anche la remunerazione del capitale di credito ha registrato un’importante crescita, soprattutto a causa degli oneri finanziari a lungo termine dovuti all’ottenimento di un finanziamento. Significativa la ricchezza reinvestita all’interno dell’impresa attraverso la variazione delle riserve dovuto al buon risultato d’esercizio (l’utile del 2008 è stato di euro 9.125,64.) Rispetto al 2007 è invece diminuita (-4 punti percentuali) la parte di ricchezza distribuita al sistema cooperativo. 56 3.2 Profilo economico- finanziario e patrimoniale Stato Patrimoniale Attività 2008 2007 Passività 2008 2007 Crediti v/soci 53.047 60.000 Patrimonio netto 173.021 161.200 Immobilizzazioni 29.280 28.196 Capitale sociale 122.679 122.479 521 0 1.163 0 39.003 36.985 9.655 1.736 0 0 Imm. immateriali 2.293 Imm. materiali 24.146 Imm. finanziarie Attivo circolante 2.841 351.738 516 Altre riserve 327.159 Utile d'esercizio 0 Fondi per rischi e oneri 109.288 71.064 TFR lavoro subordinato Attività finanziarie 0 Debiti 0 Disponibilità liquide 242.450 Ratei e risconti attivi Totale Attività 22.886 Riserva straordinaria 0 Rimanenze Crediti 4.794 Riserva legale 1.058 435.123 10.194 4.967 251.836 222.383 72 27.966 435.123 416.516 256.095 Ratei e risconti pass. 1.161 416.516 Totale Passività Conto Economico 2008 A) Valore della produzione 231.143 125.137 1) Ricavi delle vendite e delle prestazioni 170.476 109.901 5) Altri ricavi e proventi 60.667 15.236 216.643 121.669 6.671 4.088 7) Per servizi 28.059 12.595 8) Per godimento beni di terzi 45.439 13.356 116.214 68.662 11.541 10.866 8.719 12.102 14.500 3.468 B) Costi della produzione 6) Per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 9) Per il personale 10) Ammortamenti e svalutazioni 14) Oneri diversi di gestione A-B) Tot. differenza tra valore e costi di produzione C) Proventi e oneri finanziari -5.495 -1.733 16) Altri proventi finanziari 3.225 19 17) Interessi e altri oneri finanziari 8.720 1.752 0 0 650 1 D) Rettifiche di valore di attività finanziarie E) Proventi e oneri straordinari 20) Proventi straordinari 57 2007 650 1 A-B+/-C+/-D+/-E Totale risultato prima delle imposte 9.655 1.736 23) Utile (perdita) dell'esercizio 9.655 1.736 SEZIONE D dello schema di bilancio sociale di cui alle Linee Guida del Ministero della Solidarietà sociale SEZIONE D: ESAME SITUAZIONE FINANZIARIA a) analisi delle entrate e dei proventi con indicazione del rispetto del requisito di cui all'art. 2, comma 3, del decreto legislativo 24 marzo 2006, n. 155: § paragrafo 3.3 b) analisi delle uscite e degli oneri: § paragrafo 3.3 c) indicazione di come le spese sostenute hanno supportato gli obiettivi chiave dell'ente: tutte le spese sono state sostenute dalla cooperativa per il raggiungimento dell’oggetto sociale. d) analisi dei fondi, distinguendo tra fondi disponibili, fondi vincolati e fondi di dotazione: § paragrafo 3.2 e) costi relativi all'attività di raccolta fondi, entrate conseguite e percentuale di tali entrate utilizzata per coprire i costi dell'attività di raccolta fondi: nessuna raccolta fondi. f) analisi degli investimenti effettuati, delle modalità di finanziamento ed indicazione di come questi investimenti sono funzionali al conseguimento degli obiettivi dell'ente: nel 2008 non sono stati effettuati particolari investimenti. Dal DECRETO 24 gennaio 2008, MINISTERO DELLA SOLIDARIETA' SOCIALE Adozione delle linee guida per la redazione del bilancio sociale da parte dell'organizzazione che esercitano l'impresa sociale, ai sensi dell'articolo 10, comma 2, del decreto legislativo 24 marzo 2006, n. 155. (GU n. 86 del 11-4-2008 ) 58 parte quarta Il coinvolgimento degli interlocutori 59 4.1 Il Team di Consultazione per il Bilancio Sociale 2008 Il coinvolgimento degli interlocutori è un aspetto di importanza fondamentale nella formulazione del Bilancio Sociale, ne vivifica la struttura e la sostanza; fa sì che il Bilancio Sociale non rimanga un semplice documento autoreferenziale o promozionale, ma divenga invece uno strumento di dialogo e di comunicazione reale fondato sull’ascolto e sulla partecipazione delle diverse parti che consenta una piena conoscenza delle legittime aspettative degli interlocutori, in modo tale da orientare, in base ad esse, le future strategie della cooperativa. Per questa prima edizione non siamo riusciti a garantire un coinvolgimento sistematico delle parti, ma abbiamo organizzato un unico incontro tematico con i rappresentanti delle varie categorie degli interlocutori della cooperativa al fine di avere un feed-back valutativo del documento ed una verifica della completezza delle informazioni. Questo primo incontro costituisce per noi l’avvio di un percorso, volto a rafforzare il dialogo con tutti gli interlocutori e la loro partecipazione. Il team risulta così composto: • Rappresentanti di genitori 60 • • Referenti Coop. Sociale Occupazione e solidarietà Responsabile Igiene mentale ASL Bari (CSM) • • Referente Istituto scolastico “De Lilla” Referente Istituto scolastico “Anna” • • Coordinatrice “CRISALIDE” Centro ZIP.h Coordinatrice Centro Ausili ZIP.h 4.2 Le modalità di coinvolgimento del Team Per coinvolgere attivamente il Team di Consultazione, il Gruppo di Lavoro impegnato nella realizzazione della Bozza di Bilancio Sociale, ha concordato con il Team la data in cui effettuare l’incontro di consultazione e circa un settimana prima di tale data ha distribuito la bozza definitiva realizzata. E’ stato richiesto di porre particolare attenzione al paragrafo “Perché redigere il Bilancio Sociale?” che precede l’indice, per avere giudizi e suggerimenti su come sono state poi raggiunte le motivazioni alla base della stesura del Bilancio. L’incontro si è svolto il 12 maggio 2009 presso la sede della cooperativa. Erano presenti tutti i componenti del team di consultazione. La totale adesione è già in sé un segnale di interesse nei confronti della cooperativa e del progetto del bilancio sociale. 4.3 Gli esiti della consultazione per il Bilancio Sociale 2008 Di seguito riportiamo un breve resoconto delle indicazioni che il team di consultazione ha ritenuto opportuno fornire. “L’incontro inizia con una presentazione da parte di Daniela, vice presidente di ZIP.h e coordinatrice del Bilancio sociale, che spiega i principali motivi che hanno spinto la cooperativa a redigere questo documento: la trasparenza sulla gestione e il dialogo con gli interlocutori. Durante tutto l’incontro l’attenzione del gruppo si è focalizzata più che sul documento sull’attività svolta da ZIP.h e sulle relazioni esistenti e potenziali con i vari interlocutori. I referenti degli utenti, genitori dei ragazzi frequentatori dei centri, richiedono maggiori informazioni sui servizi erogati dalla cooperativa e maggiori incontri con le famiglie per capire meglio le attività che i loro figli svolgono quotidianamente. Per stimolare di più gli interessi dei ragazzi è stato inoltre suggerito di cercare di realizzare progetti nuovi finalizzati a renderli autonomi nelle azioni quotidiane. La responsabile del CSM (Centro di Salute Mentale) dell’Asl di Bari ha invece evidenziato l’importanza di ripristinare il servizio di inserimento lavorativo (attualmente il Servizio OrientaZIP ha sospeso l’attività corrente, in attesa di adeguarsi alla normativa vigente (Riforma Biagi) che ha riformato il mercato del lavoro ed ha introdotto una nuova disciplina per le Agenzie di Lavoro) ritenuto molto importante per questi ragazzi. Sono inoltre stati richiesti più incontri e la realizzazione di progetti “su misura” per ciascuno in relazione agli interessi, alle attitudini e alle singole capacità. 61 La rappresentante dell’Istituto Scolastico ha ringraziato molto la cooperativa del lavoro che sta facendo, ritenuto estremamente importante sia per stimolare il loro apprendimento sia per “accogliere” i ragazzi quando i genitori lavorano o nei periodi di chiusura delle scuole. Di gran successo è stata ritenuta la giornata dedicata alla spesa, che ha avuto come obiettivo quello di cercare di rendere autonomi i ragazzi nella scelta dei prodotti e nel loro pagamento. E’ stata inoltre suggerita una progettualità condivisa ritenuta, attraverso il coinvolgimento anche di altri partner presenti sul territorio, ritenuta ancora più efficace. Visto lo stretto legame tra Zip.h e Fang il rappresentante della cooperativa sociale Occupazione e solidarietà ha consigliato per il prossimo esercizio di realizzare un unico bilancio sociale. Ha inoltre suggerito di cercare di potenziare ancora di più la rete per rispondere sempre meglio alle esigenze degli utenti. Infine, la rappresentante dell’Istituto Scolastico Caiati, ha espresso un giudizio molto positivo sul progetto “I care” evidenziando che tutti i ragazzi che hanno partecipato al progetto hanno una capacità di organizzazione migliore rispetto agli altri.” 62 4.4 La Tua opinione Ricevere impressioni e giudizi da parte di un numero elevato di soggetti interessati al miglioramento del documento e della nostra gestione è per noi molto importante. Restiamo pertanto a disposizione per ulteriori informazioni di tuo interesse e ti preghiamo di proporci tue osservazioni sul bilancio sociale e, in generale, sull’attività di ZIP.h all’indirizzo: Sede legale ed operativa: ZIP.h Via G. da Durazzo, n. 13/A-15 70032 Bitonto tel/fax 080.3756061- 3208395749 P.IVA 05735030727 e-mail: [email protected] Web: www.personabile.org Tutte le indicazione che ci perverranno ci saranno utili per migliorarci e per questo vi ringraziamo fin d'ora. Grazie per l’attenzione. Maggio 2009 63