Europa Informa - Provincia autonoma di Trento

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Europa Informa - Provincia autonoma di Trento
Newsletter quindicinale a cura di Europe Direct Trentino - Anno 20 n° 1 0 del 1 8 maggio 201 6 - 445
ALL'INTERNO
ECONOMIA
Previsioni
di primavera
MIGRAZIONI
Verso un
sistema equo
SALUTE
-Corpo medico
europeo
-Lotta a sostanze
cancerogene
MONTAGNA
-Marchio
di montagna
-Turismo sostenibile
GIOVANI
#EUFactor
DG Comunicazione
Provincia autonoma di Trento
Grosse nubi sul TTIP
Anziché avviarsi in
discesa verso la sua
conclusione, che da più
parti veniva annunciata
entro il 201 6, il Trattato
sul Commercio UE - USA
sembra aver imboccato una strada in
salita e tortuosa.
La diffidenza da parte delle opinioni pubbliche sta
crescendo: in Germania, per esempio, secondo un
sondaggio della Fondazione Bertelsmann, il
consenso sul TTIP - Transatlantic Trade Investment
Partnership - è passato dal 55% al 1 7%, mentre
negli USA è sceso dal 53% al 1 5%; ma a mettersi
di traverso è soprattutto la Francia. Il suo
Presidente, Holland, fa sapere che “se non ci sarà
una totale reciprocità, se non ci sarà sufficiente
trasparenza, se ci sarà un pericolo per gli
agricoltori, se gli europei non avranno libero
accesso alle gare pubbliche mentre gli Stati Uniti
potranno avere accesso a tutto in Europa, allora
non lo accetterò”.
Nel frattempo è stata resa disponibile la relazione
tecnica (di Ecorys, un consulente indipendente
incaricato dalla Commissione europea) che
sottolinea le opportunità che il TTIP potrebbe
offrire ai cittadini e alle imprese europei. Tutte le
parti interessate hanno ora l'opportunità di
esaminare la bozza e di commentarla, prima che
Ecorys passi alla redazione della versione
definitiva della relazione intermedia e delle
raccomandazioni entro la fine del 201 6.
Il 23 maggio la Commissione organizzerà anche
un dialogo con la società civile con gli autori della
relazione.
Intanto, di fronte alle critiche che in queste
settimane molti media europei stanno lanciando
contro il TTIP, la Commissaria al Commercio
Cecilia Malmstrom è intervenuta con una serie di
precisazioni e puntualizzazioni.
Evidentemente il Commissario europeo Malmstrom
ha ritenuto che troppe “inesattezze” pubblicate su
numerosi media europei in tema di TTIP
meritassero una replica. Ciò per non gettare
ulteriori ombre su dei negoziati che stanno
avanzando lentamente e con già troppa fatica. Le
puntualizzazioni fatte dal Commissario Malmstrom
meritano dunque di essere elencate una ad una,
anche perché contengono importanti “punti fermi”
che tutti i cittadini europei auspicano
rappresentino degli impegni inderogabili da parte
dell’UE.
Vediamole in sintesi:
- I cosiddetti " testi consolidati", in una trattativa
commerciale, non rappresentano i “risultati finali”.
Essi riflettono la posizione negoziale di ciascuna
parte in causa, nient'altro;
- Non deve essere una sorpresa che nel corso dei
negoziati vi siano dei settori in cui l'UE e gli USA
presentino diversi punti di vista. Finora, per alcune
aree di trattazione sono stati raggiunti dei buoni
risultati, mentre per altre non è stato trovato
l’accordo;
- E’ normale che in una trattativa entrambe le parti
vogliano raggiungere il massimo dei propri obiettivi,
ma ciò non significa che necessariamente debbano
incontrarsi a metà strada.
Nelle aree di trattazione in cui le distanze risultano
essere insormontabili, semplicemente non sarà
fatto nessun accordo. In questo senso, molti dei
titoli allarmistici che compaiono in questi giorni sui
media europei sono una tempesta in un bicchier
d'acqua;
- Dal 201 5, la Commissione europea ha reso le
posizioni dell’UE in seno a tutte le questioni
negoziate nel TTIP di pubblico dominio. Infatti, al
termine di ogni ciclo di negoziati vengono
pubblicati i report dei tavoli di lavoro, le prese di
posizione e le proposte testuali dell’UE.
Di fatto, le posizioni dell’Unione Europea sono a
disposizione di tutti sul sito internet:
http://ec.europa.eu/trade/policy/in-focus/ttip/index_it.htm;
- La proposta UE per la coerenza normativa, resa
pubblica dopo il round dello scorso febbraio,
include riferimenti al principio di precauzione e
sottolinea le procedure UE di consultazione
pubblica consolidate, aperte a tutti gli interessati;
- Va chiarito che l'Industria europea non detiene
accessi agevolati alle posizioni negoziali rispetto
alle altre parti e settori.
L’UE prende in considerazione e dà lo stesso
peso alle osservazioni che giungono da tutte le
parti coinvolte nei negoziati (sindacati,
associazioni dei consumatori, organizzazioni
sanitarie o ambientali, ecc.), che sono tutte
rappresentate nel Gruppo consultivo che si
riunisce regolarmente con il team di negoziazione
dell'UE;
- Preciso che l’accordo commerciale con gli USA
non abbasserà il livello europeo di tutela dei
consumatori, o di sicurezza alimentare, o di
salvaguardia dell'ambiente.
Gli accordi commerciali non cambieranno le leggi
europee in materia di OGM, o del modo sicuro di
produrre la carne, o in tema di protezione
dell'ambiente;
- Qualsiasi accordo commerciale UE/USA
cambierà solo se porterà dei miglioramenti
all’attuale sistema comunitario, rendendolo più
forte. Nessun accordo commerciale limiterà le
capacità future dell’UE di fare nuove regole per
proteggere i cittadini europei o salvaguardare
l'ambiente;
- Gli standard raggiunti dall’UE non saranno
abbassati. In qualità di Commissario europeo per
il Commercio ho un mandato chiaro per negoziare
il TTIP dato alla Commissione dai 28 Governi
dell'UE che definisce chiaramente gli obiettivi che
l’accordo deve raggiungere e quali sono le nostre
“linee negoziali rosse” che non devono essere
oltrepassate.
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EUROPAinforma ­ 1
LE 23 INIZIATIVE
FONDAMENTALI
del programma di
lavoro della CE
per il 201 6
ECONOMIA
Qui un riassunto delle
"Previsioni economiche
di primavera" e il colle­
gamento al testo
completo (quest'ultimo
in inglese):
http://ec.europa.eu/italy/
news/2016/20160503_p
revisioni_economiche_p
rimavera_it.htm
10 ­ Piano d'azione europeo per la difesa
Il Programma di lavoro della Commissione europea per il 201 6 prevede 23 iniziative fondamentali
imperniate su 1 0 priorità politiche.
La decima riguarda il tema della difesa con l'obiettivo di porre in essere un quadro legislativo e
politico per garantire che il mercato, le industrie e le competenze dell'Europa siano in grado di
realizzare le priorità in termini di capacità militare collegate a eventuali future necessità degli Stati
membri sul piano della sicurezza.
Crescita europea costante ma modesta
L'Europa continuerà a crescere, anche se in maniera contenuta. Anche l'Italia farà la sua parte, con
una previsione di crescita del PIL dell'1 ,1 % nel 201 6 e dell'1 ,3% nel 201 7. Lo indicano le previsioni
economiche di primavera della Commissione europea, che rilevano una prosecuzione della crescita
del PIL nel 201 6 dell’1 ,6% nella zona euro e dell'1 ,8% nell’UE.
Tutto ciò grazie a due fattori, in primo luogo la possibilità di ottenere finanziamenti in modo più facile
e meno oneroso, grazie all'azione della BCE che, secondo le stime, porterà a una crescita degli
investimenti pari al 3,8% sia nella zona euro che nell’UE. Un secondo fattore è il prezzo basso del
petrolio che ha aumentato il reddito reale disponibile, ha compensato il rallentamento dell'export e ha
ridotto l’inflazione.
I costi di produzione sono rimasti contenuti anche a livello mondiale e, secondo le previsioni, nel
201 6 l’inflazione rimarrà pari allo 0,2% nella zona euro e allo 0,3% nell’UE, causando così solo una
lieve riduzione del reddito reale, direttamente proporzionale al consumo privato. E' prevista però una
crescita piuttosto sostenuta nel 201 7 quando l'inflazione raggiungerà l'1 ,4% nella zona euro e 1 ,5%
nell'UE. Anche in Italia, in linea con l'Europa, l'inflazione salirà allo 0,2% e seguirà il trend positivo
europeo raggiungendo, secondo le stime, l'1 ,4% nel 201 7. Sono stati finora soprattutto i consumi
interni, sia in Italia sia in Europa, a garantire un ritmo moderato di crescita grazie alla bassa
inflazione e alla crescita dell'occupazione che hanno fatto da supporto al potere d'acquisto delle
famiglie.
Ci sono buone notizie anche sul fronte della disoccupazione, che dovrebbe scendere nella zona euro
al 1 0,3% nel 201 6 e al 9,9% nel 201 7. Nell'UE diminuirà invece dall’8,9% nel 201 6, all'8,5% nel 201 7.
Inoltre, secondo le previsioni migliorano anche le prospettive di bilancio grazie alla crescita
economica e ai bassi tassi d’interesse. In particolare, è prevista una diminuzione del disavanzo
pubblico stimato all’1 ,9% nel 201 6 e all'1 ,6% nel 201 7 e anche del rapporto debito/PIL, il quale
dovrebbe assistere a un continuo e graduale assottigliamento.
In Italia, la disoccupazione vedrà una modesta riduzione all'11 ,4% nel 201 6 e all'11 ,2% nel 201 7,
mentre il disavanzo pubblico secondo le previsioni sarà pari al 2,4% nel 201 6 per poi seguire un
trend positivo di riduzione raggiungendo l'1 ,9% nel 201 7.
Resterà invece invariato al 1 32,7% il debito pubblico italiano per il 201 6, ma i dati per il 201 7 sono
positivi e lo vedono in concreta diminuzione al 1 31 ,8%.
Cina, osservato speciale dell’Europarlamento
Nella risoluzione non legislativa approvata nei giorni scorsi dal Parlamento europeo, i deputati hanno
affermato che fintanto che la Cina non avrà soddisfatto i cinque criteri stabiliti dall'UE per definire le
economie di mercato, le sue esportazioni verso l'UE devono essere trattate con una metodologia
" non standard", che serve a determinare se nel Paese asiatico i prezzi delle esportazioni sono prezzi
di mercato o oggetto di sovvenzioni, al fine di assicurare la parità di condizioni per l'industria europea
e difendere l'occupazione. In sostanza, i deputati hanno invitato la Commissione a tener conto dei
timori espressi dall'industria europea, dai sindacati e da altri soggetti interessati, circa le possibili
conseguenze per l'occupazione, l'ambiente e la crescita economica nell'UE. Ricordiamo che la
sovraccapacità produttiva della Cina e le conseguenti esportazioni a prezzi ridotti stanno già avendo
pesanti conseguenze sociali, economiche e ambientali nell'UE. Attualmente, 56 delle attuali 73
misure comunitarie antidumping in vigore si applicano alle importazioni dalla Cina.
MIGRAZIONI
Verso un sistema europeo comune di asilo equo e sostenibile
Il 4 Maggio 201 6 la Commissione europea ha presentato proposte di riforma del sistema europeo
comune di asilo introducendo un sistema di distribuzione delle domande di asilo tra gli Stati membri
più equo, efficiente, sostenibile. Le proposte renderanno il sistema di Dublino più trasparente
migliorandone l'efficacia e nel contempo istituirà un meccanismo per gestire situazioni di eccessiva
pressione sui sistemi di asilo degli Stati membri.
Frans Timmermans, primo Vicepresidente della Commissione, ha dichiarato: "Sappiamo che i
migranti continueranno ad arrivare alle nostre frontiere e a chiedere asilo e sarà necessario garantire
che chi necessita di protezione la riceva. Dall’attuale crisi è emerso che alcuni Stati membri sono
stati sottoposti a pressioni enormi a causa delle carenze dell’attuale sistema, che non era stato
EUROPAinforma ­ 2
concepito per affrontare situazioni di questo genere. Non ci sono alternative: ogni qualvolta uno Stato
membro è eccessivamente sotto pressione, deve scattare la solidarietà e un’equa ripartizione delle
responsabilità nell’UE."
Il principio fondamentale resta lo stesso: i richiedenti asilo devono presentare domanda d’asilo nel
primo Paese di ingresso, salvo che non abbiano famiglia in un altro Paese, ma il nuovo meccanismo
per assicurare l’equità garantirà che nessuno degli Stati membri si ritrovi con un’eccessiva pressione
sul suo sistema di asilo.
Tra i nuovi elementi figurano:
•
Un sistema più equo basato sulla solidarietà: se un Paese sta accogliendo un numero di
persone superiore alla quota di riferimento (oltre il 1 50%), tutti i nuovi richiedenti asilo nel Paese in
questione saranno ricollocati in tutta l'UE;
•
Un meccanismo che tenga conto degli sforzi di reinsediamento: ciò consentirà di riconoscere
l'importanza degli sforzi per istituire percorsi sicuri e legali verso l'Europa;
•
Un sistema più efficiente: termini più brevi per l'invio delle richieste di trasferimento, per il
ricevimento delle risposte e per l'esecuzione dei trasferimenti dei richiedenti asilo tra gli Stati membri;
•
Proteggere gli interessi dei richiedenti asilo: con maggiori garanzie per i minori
La Commissione propone anche di adeguare e rafforzare il sistema Eurodac e di espanderne le
finalità, agevolando i rimpatri e contribuendo a combattere la migrazione irregolare. Inoltre la
proposta trasformerà l'attuale Ufficio europeo di sostegno per l'asilo in una vera e propria agenzia
dell'Unione europea per l'asilo che avrà nuovi compiti, quali applicare il meccanismo di equità nel
quadro del nuovo sistema di Dublino e garantire una maggiore convergenza nella valutazione delle
domande di protezione internazionale nell'intera Unione.
Repubblica Ceca, Ungheria, Polonia e Slovacchia sono però contrari all’” equo meccanismo” che
prevede un “contributo di solidarietà” di 250 000 euro per ogni profugo non accolto. D’altra parte
questi quattro paesi sono sempre stati contrari ai ricollocamenti dei profughi arrivati in Italia e Grecia,
mentre sul fronte opposto Italia, Germania e pochi altri Stati membri puntavano invece ad una
gestione totalmente europea dei profughi, con lo scardinamento della responsabilità per il Paese di
primo ingresso. Bruxelles alla fine ha mantenuto l'impianto attualmente in vigore con una formula
ibrida, per cercare di raggiungere il maggior numero di consensi possibile.
L’Ungheria sembra aver dimenticato in fretta il dramma iniziato il 4 novembre 1 956, quando 5 000
cittadini ungheresi arrivarono alla stazione ferroviaria austriaca di Eisenstadt, prima avanguardia
degli oltre 200 000 profughi che trovarono riparo in Europa scappando dalla guerra in casa!
Ritorno a Schengen
La Commissione ha proposto una raccomandazione, che sarà oggetto di una decisione del
Consiglio, sulla proroga di controlli proporzionati a determinate frontiere interne Schengen, ovvero
quelle di Germania, Austria, Svezia, Danimarca e Norvegia, per un periodo massimo di sei mesi.
Questi paesi hanno già introdotto misure nazionali per affrontare la minaccia all’ordine pubblico e alla
sicurezza interna causata dai movimenti secondari dei migranti irregolari. Il progetto di
raccomandazione odierno propone di prorogare tali misure, conformemente al codice frontiere
Schengen. Malgrado i progressi significativi compiuti dalla Grecia, infatti, non è stato possibile porre
rimedio in modo adeguato e completo entro il termine di tre mesi a tutte le carenze gravi identificate.
Nello specifico la Commissione propone che il Consiglio raccomandi che cinque paesi mantengano i
seguenti controlli alle frontiere interne per ulteriori sei mesi: Austria alle frontiere terrestri con
l’Ungheria e la Slovenia; Germania alla frontiera terrestre con l’Austria; Danimarca nei porti danesi
collegati via traghetto con la Germania e alla frontiera terrestre con la Germania; Svezia nei porti
svedesi nelle regioni di polizia Sud e Ovest e al ponte Öresund; Norvegia nei porti norvegesi collegati
via traghetto con la Danimarca, la Germania e la Svezia.
Tali misure, previste dal codice frontiere Schengen, salvaguardano il funzionamento complessivo
dello spazio come zona senza controlli alle frontiere interne. L’obiettivo della Commissione è
ripristinare uno spazio Schengen che funzioni normalmente ed eliminare tutti i controlli alle frontiere
interne entro il 201 6; secondo quanto previsto dalla tabella di marcia per il ritorno a Schengen.
No della Commissione europea nel frattempo alla richiesta del governo austriaco di ottenere una
sorta di “permesso preventivo” per introdurre controlli di frontiera al Brennero in deroga a quanto
previsto dal trattato di Schengen.
Ricordiamo che il codice frontiere Schengen stabilisce procedure per circostanze eccezionali in cui il
funzionamento globale dello spazio Schengen è messo a rischio a seguito di carenze gravi e
persistenti alle frontiere esterne. Questa procedura non ha l’obiettivo di sanzionare o isolare uno
Stato membro e non mira a escludere alcuni Stati membri dallo spazio Schengen. Nel quadro del
meccanismo di valutazione Schengen, istituito a ottobre 201 3, le valutazioni Schengen sono
effettuate negli Stati membri sulla base di un programma di valutazione pluriennale e uno annuale.
Tali visite possono essere con o senza preavviso e sono effettuate da squadre guidate dalla
Commissione delle quali fanno parte esperti degli Stati membri e di Frontex.
Domande e risposte
sulla riforma del sistema
europeo comune di asi­
lo:
http://europa.eu/rapid/pr
ess­release_MEMO­16­
1621_en.htm
FRONTIERE
EUROPAinforma ­ 3
http://ec.europa.eu/dgs/
home­affairs/what­we­
do/policies/borders­and­
visas/schengen/docs/co
mmunication­back­to­
schengen­roadmap­
annexes_en.pdf
CONSUMATORI
Qui la relazione del
2015:
http://ec.europa.eu/agric
ulture/milk/origin­
labelling/com­2015­
205_it.pdf
CITTADINI
Il "Portale europeo della
giustizia":
https://e­
justice.europa.eu/home.
do?plang=it&action=ho
me
EUROPAinforma ­ 4
In base ai risultati di ogni visita viene redatta una relazione che individua le eventuali carenze,
accompagnata da raccomandazioni su provvedimenti correttivi che vanno attuati entro il termine
indicato. Il Consiglio, sulla base di una proposta della Commissione, adotta le raccomandazioni. Lo
Stato membro interessato deve quindi presentare un piano d’azione in cui spiega come intende
rimediare alle carenze identificate. Se sono individuate carenze gravi nella gestione delle frontiere
esterne la Commissione può inoltre raccomandare che lo Stato membro soggetto a valutazione
adotti misure specifiche al fine di garantire l’attuazione della raccomandazione del Consiglio. Una
valutazione dell’applicazione delle norme Schengen nel settore della gestione delle frontiere esterne
in Grecia è stata effettuata nel novembre 201 5. La relazione di valutazione, che rivela carenze gravi
nei controlli alle frontiere esterne della Grecia, è stata adottata dalla Commissione il 2 febbraio 201 6.
Le raccomandazioni sui provvedimenti correttivi sono state adottate dal Consiglio il 1 2 febbraio 201 6.
Poiché la relazione di valutazione ha rilevato carenze gravi, la Commissione ha adottato il 24
febbraio 201 6 una decisione di esecuzione che formula raccomandazioni su misure specifiche che
devono essere adottate dalla Grecia. Le raccomandazioni mirano ad assicurare che la Grecia
applichi tutte le norme Schengen relative alla gestione della frontiera esterna. Il 1 2 marzo 201 6 la
Grecia ha presentato un piano d’azione per rimediare alle carenze individuate nella relazione di
valutazione e oggetto delle raccomandazioni del Consiglio. Il 1 2 aprile 201 6 la Commissione ha
presentato la sua valutazione dell’adeguatezza del piano d’azione. Il 29 aprile 201 6 la Grecia ha
presentato una relazione sull’attuazione del piano d’azione. In conformità al codice frontiere
Schengen la Commissione deve valutare, sulla base di una relazione della Grecia che sarà
presentata entro tre mesi dalle raccomandazioni del Consiglio, se le carenze gravi persistono. La
raccomandazione proposta nei gironi scorsi è la risposta a questo obbligo giuridico.
Parlamento europeo ed etichette alimentari
L'indicazione del Paese d'origine per l'etichettatura per tutti i prodotti trasformati a base di carne e
per il latte dovrebbe essere obbligatoria. Lo hanno ribadito gli eurodeputati in una risoluzione non
vincolante votata nei giorni scorsi, precisando che l'etichettatura obbligatoria renderebbe più
trasparente la catena di approvvigionamento alimentare e aiuterebbe a mantenere la fiducia dei
consumatori nei prodotti alimentari.
Il Parlamento ha chiesto inoltre alla Commissione e agli Stati Membri di valutare la possibilità̀ di
estendere l'indicazione obbligatoria del Paese di origine ad altri prodotti alimentari mono-ingrediente
o con un ingrediente prevalente. Per permettere ai consumatori europei di essere meglio informati, in
seguito allo scandalo della carne equina e di altri casi di frodi alimentari, e per migliorare la
trasparenza in tutte le fasi della catena alimentare, nel testo si sottolinea che l'indicazione del Paese
d'origine dovrebbe essere resa obbligatoria in tutti i prodotti trasformati a base di carne.
Un sondaggio di Eurobarometro evidenzia come l'84% dei cittadini europei ritiene necessario
indicare l'origine del latte; l'88% considera tale etichettatura necessaria per la carne (escluse le carni
di manzo, suine, ovine, caprine e pollame, che sono già coperte); oltre il 90% reputa che
l'etichettatura sia importante per gli alimenti trasformati.
Ricordiamo che il Parlamento ha votato diverse risoluzioni sull'etichettatura del Paese di origine.
Nella sua risoluzione del febbraio 201 5, ha esortato la Commissione a presentare proposte
legislative per rendere obbligatoria l'indicazione dell'origine delle carni negli alimenti trasformati, al
fine di garantire una maggiore trasparenza lungo tutta la catena alimentare e una migliore
informazione dei consumatori europei. Tuttavia, la Commissione non ha ancora presentato tali proposte.
Leggi UE a portata di clic
Da pochi giorni la Commissione europea ha messo a disposizione un nuovo motore di ricerca per
navigare agevolmente sul sito dell’UE che raccoglie tutta la legislazione europea e quella di sette
Stati membri (l’Italia non c’è!).
Sul sito e-Justice Portal sono disponibili informazioni sul sistema legale europeo, la Corte di giustizia
UE, l'Ufficio europeo dei brevetti e sette Paesi UE - Francia, Spagna, Paesi Bassi, Slovenia,
Germania, Repubblica Ceca e Finlandia. In Italia l'intera procedura risulta ancora "in fase di
elaborazione".
Grazie al nuovo motore di ricerca del “Portale europeo della giustizia”, avvocati, notai, giudici, ma
anche associazioni e privati cittadini, possono accedere e navigare all'interno di tutta la
giurisprudenza UE e nazionale per trovare informazioni utili al proprio caso e alla propria situazione.
Il motore di ricerca è consultabile in italiano sul sito “Identificatore europeo della giurisprudenza
(Ecli)” della Commissione europea e permette, tramite una sola ricerca per parola chiave, di trovare
tutti i dettagli di una determinata pronuncia legale in tutte le banche dati nazionali e internazionali che
vi partecipano.
Nel dettaglio, l'Ecli è formato da un numero seriale composto dalla dicitura "Ecli", il codice del paese, il
codice dell'organo giurisdizionale che ha emesso la sentenza, l'anno in cui è stata emessa e un codice ordinale
di massimo 25 caratteri alfanumerici, in un formato concordato da ciascuno Stato membro.
Prima missione del corpo medico europeo
Istituito nello scorso febbraio, il “Corpo medico europeo” sta svolgendo proprio in questi giorni la sua
prima missione. La destinazione per la squadra composta da 1 2 esperti medici è l’Angola, dove è in
corso un’epidemia di febbre gialla.
La squadra ha il compito di comprendere meglio l’epidemia, valutare la necessità di sostegno da
parte di esperti nel paese e le implicazioni dell’epidemia per l’Europa e gli europei che viaggiano
nella regione. Esperti degli Stati membri dell’UE, della Commissione europea e del Centro europeo
per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) si recheranno nel paese africano per la prima
missione del corpo medico europeo istituito quest’anno a febbraio.
La missione, guidata dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC),
durerà circa due settimane ed è realizzata in stretta collaborazione con il governo angolano e con
l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
L’epidemia di febbre gialla è iniziata nella capitale Luanda a dicembre 201 5 e si è rapidamente
estesa ad altre regioni. Anche Cina, Kenya, Repubblica democratica del Congo e Mauritania hanno
segnalato casi importati.
SALUTE
http://ec.europa.eu/echo
/files/aid/countries/factsh
eets/thematic/European
_Medical_Corps_en.pdf
#View=Fit
Proteggere i lavoratori dalle sostanze chimiche cancerogene
Il cancro costituisce la prima causa di mortalità professionale nell'UE (53% del totale) e di
conseguenza il principale fattore di rischio per la salute dei lavoratori nell'Unione europea.
Per rafforzare la protezione dei lavoratori dalle sostanze chimiche cancerogene, il 1 3 maggio la
Commissione ha proposto di modificare la direttiva sugli agenti cancerogeni o mutageni
(2004/37/CE) per limitare l'esposizione a 1 3 sostanze chimiche cancerogene sul luogo di lavoro.
In concreto la Commissione propone di affrontare la questione dell'esposizione a 1 3 sostanze
chimiche cancerogene mediante l'introduzione di nuovi valori limite o la modifica di quelli esistenti
nella direttiva sugli agenti cancerogeni o mutageni. Questi valori limite fissano la massima
concentrazione nell'aria di una sostanza chimica cancerogena sul luogo di lavoro. La proposta si
fonda su dati scientifici e giunge al termine di un ampio dibattito che ha coinvolto ricercatori, datori di
lavoro, lavoratori, rappresentanti degli Stati membri e ispettori del lavoro.
Alcuni di questi 1 3 agenti cancerogeni, come la " silice cristallina respirabile" (SCR), i composti del
cromo, le polveri di legno duro o l'idrazina, interessano un numero molto elevato di lavoratori.
Secondo varie indicazioni, alcuni degli altri agenti chimici in questione avrebbero forme d'utilizzo più
limitate, ma il fatto che siano considerati prioritari deriva dal rapporto elevato tra i casi di cancro e il
numero dei lavoratori esposti.
MONTAGNA
Tradizioni e biodiversità per la montagna
“La creazione di marchi distintivi per la commercializzazione dei prodotti agricoli e il ruolo
fondamentale dell'agricoltura sociale sono gli elementi che caratterizzano il parere approvato a
Bruxelles nei giorni scorsi”.
Così l'europarlamentare Paolo De Castro ha commentato l'adozione in Commissione Agricoltura del
Parlamento europeo del parere per una nuova strategia per la Regione Alpina. “Già con il pacchetto
qualità del 2012 - ha ricordato De Castro ­ avevamo dato il via libera a livello UE al marchio distintivo
"Prodotto di montagna", con questa nuova adozione abbiamo voluto ribadire l'importanza di questi
strumenti per mettere in risalto i caratteri distintivi dei prodotti dell'agricoltura di montagna. La
Strategia per la Regione Alpina allo studio del Parlamento europeo - ha concluso De Castro ­ si
focalizza sul mantenimento e la conservazione dei valori tradizionali e le biodiversità di quest’area,
proteggendo l'ambiente attraverso l'utilizzo efficace delle risorse e garantendo competitività e
sostenibilità economica a una macro­regione su cui insistono sette Paesi europei e in cui vivono
circa 80 milioni di persone”.
Comunicazione della
Commissione “Una
Strategia dell'Unione
europea per la Regione
Alpina” COM(2016)
n.366 del 28 luglio 2016
Qui il documento:
http://www.emeeting.eur
oparl.europa.eu/committ
ees/agenda/201604/AG
RI/AGRI(2016)0425_1/si
tt­2202015
Turismo sostenibile nelle Alpi
Nel novembre 201 4 la Repubblica Federale di Germania ha assunto per un periodo di due anni la
presidenza della Convenzione delle Alpi. La politica integrata volta a garantire la protezione e
contestualmente lo sviluppo sostenibile nelle Alpi, richiesta dalla Convenzione delle Alpi, è al centro
delle attività della presidenza. In questo contesto la Germania dedica una particolare attenzione alla
politica della “Economia sostenibile nelle Alpi”, anche nella prospettiva del turismo.
Per discutere le questioni relative all’attuazione concreta, la presidenza tedesca della Convenzione
delle Alpi organizza nel giugno 201 6 una conferenza internazionale su questo tema.
La conferenza si rivolge a persone attive nel settore del turismo o interessate a temi turistici, oltre
che ai decisori di tutti i livelli politici posti di fronte alla sfida di dare al turismo nelle Alpi
un’impostazione sostenibile e capace di futuro. Diverse tavole rotonde tematiche, intese come
“mercato delle iniziative e delle opportunità”, offrono interessanti prospettive e informazioni di base
8 giugno 2016 (dalle
10:00 alle 18:00)
Hotel Allgäu Stern
Sonthofen (Germania)
http://www.cittaalpina.or
g/it/turismo­
sostenibile?set_languag
e=it
EUROPAinforma ­ 5
su come sia possibile conciliare uno sviluppo turistico, la protezione del patrimonio naturale e
culturale delle Alpi e della relativa popolazione.
CULTURA
http://www.europacreativ
a­media.it/default.aspx
I 25 anni del programma MEDIA celebrati al Festival di Cannes
Dal 1 991 , anno in cui è stato lanciato, il programma MEDIA dell'UE ha investito oltre 2,4 miliardi di
euro nella creatività e nella diversità culturale dell'Europa, sostenendo la realizzazione di migliaia di
film in Europa e la loro distribuzione a livello internazionale.
Il Festival del cinema di Cannes di quest'anno è una grande occasione per celebrare il 25°
anniversario di MEDIA, il programma dell'UE che sostiene l'industria audiovisiva europea. Ancora
una volta i film finanziati da MEDIA registrano una forte presenza a Cannes: quest'anno 1 0 dei 21
film in concorso per la Palma d'oro sono stati finanziati dal programma MEDIA, compresi quelli diretti
da Ken Loach, Pedro Almodóvar, Cristian Mungiu e dai fratelli Dardenne. Negli ultimi 25 anni 40 film
finanziati da MEDIA hanno ottenuto la Palma d'oro, il Grand Prix o il premio per la migliore regia.
Lanciato nel 1 991 e oggi parte del programma dell'UE Europa creativa, il programma MEDIA
(Mesures pour Encourager le Développement de L'Industrie Audiovisuelle), finanzia ogni anno circa
2 000 film, serie televisive e altre opere europee distribuite in digitale nelle sale cinematografiche, in
televisione e tramite servizi “on demand”. MEDIA ha contribuito alla formazione di oltre 20 000
produttori, registi e sceneggiatori, aiutandoli ad adattarsi alle nuove tecnologie.
GIOVANI
#EUFactor per le nuove professionalità dei giovani
GIOVANI
Un anno di "Laboratorio Europa"
EUROPAinforma ­ 6
#EuFactor è la campagna promossa dalla Rappresentanza in Italia della Commissione europea e
dall’Ufficio di informazione del Parlamento europeo nata per sensibilizzare i giovani allo studio delle
scienze, della tecnologia e dell'informatica, indirizzandoli verso percorsi formativi e professionali che
offrono maggiori opportunità, ma spesso vengono scartati perché ritenuti difficili o noiosi.
La campagna si rivolge anche agli stakeholder e al grande pubblico, per attirare l'attenzione
sull'importanza della scienza e della tecnologia e dare visibilità all'impegno dell'Unione europea in
questi settori.
#EuFactor "invaderà" la rete con vari tipi di contenuti legati alle materie scientifiche e alle carriere
STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics – scienze, tecnologia, ingegneria e
matematica). E’ iniziata con il racconto delle storie di 5 ricercatori, i testimonial, che sono riusciti a
realizzare i loro sogni. Gli account Twitter e Facebook Eufactor, Europainitalia e PE_Italia stanno
pubblicando e diffondendo, con l’hashtag #EuFactor, storie e video, agendo da catalizzatori per altri
progetti e percorsi STEM. Durante i sei mesi della campagna non mancheranno sorprese online ed
eventi per i giovani, per farli divertire e suscitare la loro curiosità. I ragazzi potranno interagire con i
contenuti proposti e ricevere risposte concrete ai loro dubbi sia online che dal vivo durante gli eventi
della campagna.
L’iniziativa nasce da un dato che fa riflettere: in Europa oggi a fronte di 22 milioni di disoccupati (a
dicembre 201 5 nell’UE i giovani senza lavoro, erano il 1 9,7%), ci sono circa 2 milioni di posti di
lavoro vacanti. Questo paradosso si spiega in parte con il fatto che oggi più che mai occorrono
competenze specifiche. La richiesta di competenze STEM, ad esempio, è molto elevata in tutta
Europa e continuerà a crescere. Tra il 201 3 e il 2025 si calcola che in Europa saranno circa 2,3 milioni i posti di lavoro disponibili solo nel campo delle scienze e dell'ingegneria: un vuoto da colmare e
una straordinaria opportunità da cogliere.
Con gli ultimi due incontri in programma la prossima settimana alla scuola elementare di Tassullo e
alla scuola media "Bronzetti" di Trento si concluderà l'attività 201 5-201 6 del laboratorio Europa, che
da ottobre scorso ha visto gli operatori di Europe Direct entrare in decine di classi di tutto il Trentino,
dalle scuole elementari alle superiori formando e informando i ragazzi su varie tematiche legate
all'UE.
Numeri da record per l'anno scolastico che si sta concludendo con ben 91 incontri che ci hanno
portato ad incontrare 2091 alunni e studenti.
Ci sono poi da ricordare le altre due iniziative specifiche rivolte al mondo della scuola, vale a dire
" L'albero di Natale europeo" che ha visto coinvolti tre gruppi di bambini della scuola dell'infanzia e
della scuola primaria e il quiz televisivo " A scuola d'Europa" che ha interessato otto classi di scuole
superiori del Trentino e dell'Alto Adige e che vedrà la sua conclusione la prossima settimana con i
viaggi premio per le due classi trentine: la classe III A del Liceo scientifico "Maffei" di Riva del Garda
che dal 23 al 26 maggio si recherà a Metz in visita alla casa-museo di Robert Schuman, uno dei padri fondatori dell'Europa e poi a Bruxelles per conoscere " dal di dentro" le istituzioni europee.
E poi il 28 maggio quando i ragazzi della V LC del Liceo linguistico "Scholl" di Trento avranno la possibilità di partecipare alla giornata delle " porte aperte" al Centro Comune di Ricerca della Commissione europea, che si trova a Ispra (VA).
BANDI
Horizon 2020
Inviti a presentare proposte nell’ambito del programma Horizon 2020, il programma quadro per la ricerca e
l'innovazione:
- priorità " Sfide della società": http://ec.europa.eu/programmes/horizon2020/newsroom/548/496
- priorità " Leadership industriale": http://ec.europa.eu/programmes/horizon2020/newsroom/548/501
- priorità " Scienza di eccellenza": http://ec.europa.eu/programmes/horizon2020/newsroom/548/506
HERCULE III ­ Formazione e studi in campo giuridico
Il programma Hercule III ha l’obiettivo generale di proteggere gli interessi finanziari dell’Unione, incrementando così la
competitività dell’economia dell’Unione e garantendo la protezione del denaro dei contribuenti.
Invito a presentare proposte 201 6. Nell’ambito del presente invito sono ammesse le seguenti azioni:
- sviluppo di attività di ricerca emblematiche compresi gli studi di diritto comparato;
- miglioramento della cooperazione tra professionisti e accademici (mediante azioni quali conferenze, seminari e
workshop) compresa l’organizzazione della riunione annuale dei presidenti delle associazioni per il diritto penale
europeo e per la tutela degli interessi finanziari dell’UE;
- sensibilizzazione di giudici, magistrati e altri professionisti del settore legale alla tutela degli interessi finanziari
dell’Unione, anche mediante la pubblicazione delle conoscenze scientifiche in materia di tutela degli interessi
finanziari dell’Unione.
Le azioni possono essere realizzate mediante l’organizzazione di studi di diritto comparato, conferenze, seminari,
workshop, pubblicazioni periodiche ecc.
Scadenza: 16 giugno 2016
Ulteriori informazioni e modulistica sono disponibili all’indirizzo
http://ec.europa.eu/anti­fraud/policy/hercule/hercule­iii_en
GUUE C148 del 27 aprile 2016
http://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:C201 6/1 48/02&from=IT
HERCULE III ­ Assistenza tecnica alla lotta contro le frodi nell’Unione europea
Invito a presentare proposte 201 6 per le seguenti azioni:
- acquisto e manutenzione di strumenti e metodi investigativi, compresa la formazione specializzata necessaria per
l’utilizzo di tali strumenti;
- acquisto e manutenzione di dispositivi (scanner) e di animali necessari per le ispezioni di container, autocarri, vagoni
ferroviari e veicoli alle frontiere interne ed esterne dell’Unione per l’individuazione di merci contrabbandate e
contraffatte;
- acquisto, manutenzione e interconnessione di sistemi per il riconoscimento dei numeri di targa dei veicoli (sistemi
automatizzati di riconoscimento delle targhe — ANPRS) o dei codici dei container;
- acquisito di servizi a sostegno della capacità degli Stati membri di immagazzinare e distruggere le sigarette e il
tabacco confiscati.
Scadenza: 9 giugno 2016
Ulteriori informazioni e modulistica sono disponibili all’indirizzo
http://ec.europa.eu/anti­fraud/policy/hercule/hercule­iii_en
GUUE C148 del 27 aprile 2016
http://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:C201 6/1 48/04&from=IT
HERCULE III – Formazione antifrode amministrazione pubblica
I nvito a presentare proposte 201 6. La Commissione (OLAF) intende concedere sovvenzioni per azioni che abbiano
come obiettivo:
- scambio di esperienze e di migliori pratiche tra le autorità competenti dei paesi partecipanti, inclusi i servizi di
contrasto specializzati, e tra i rappresentanti di organizzazioni internazionali;
- diffusione delle conoscenze, in particolare sulle migliori modalità di individuazione del rischio a scopo investigativo.
Scadenza: 23 giugno 2016
Ulteriori informazioni e modulistica sono disponibili all’indirizzo
http://ec.europa.eu/anti­fraud/policy/hercule/hercule­iii_en
GUUE C148 del 27 aprile 2016
http://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:C201 6/1 48/03&from=IT
EUROPAinforma ­ 7
PARTENARIATI
Energia Sostenibile
PRODETUR - Diputación de Sevilla (Spagna), una società di sistema del Consiglio di Siviglia, che si occupa di
innovazione, promozione e sviluppo economico locale nella provincia spagnola, ricerca partner per una proposta
progettuale nell’ambito del programma Interreg Atalantic Area, con le seguenti priorità:
1 .- Stimolare l'innovazione e la competitività: migliorare la capacità di innovazione attraverso la cooperazione e
promuovere la competitività;
2. Favorire l'efficienza delle risorse: le energie rinnovabili e l'efficienza energetica e crescita verde, eco-innovazione e
l'efficienza ambientale.
I partner ricercati sono: enti pubblici, imprese o associazioni di settore, camere di commercio o simili.
Scadenza termini per manifestare l'interesse: il più presto possibile
Scadenza: 31 maggio
Per info:
Carmen Iliana, [email protected]
DE.C.O. operatori democratici e competenti. Erasmus+ 1
L’organizzazione non governativa di cooperazione internazionale GSI Italia, con sede in Umbria, ricerca partner per
presentare una proposta progettuale nell'ambito del programma Erasmus+, KA 3, nel contesto del bando
EACEA/05/201 6 “Sostegno alle riforme delle politiche, inclusione sociale attraverso l’istruzione, la formazione e la
gioventù.”
Il progetto parte dalla testimonianza di una radicalizzazione di ideologie e di una cultura politica contrastante tra gli
Stati membri dell'Unione europea: i cittadini di origine europea e quelli provenienti dal Sud e dall'Est del mondo e le
condizioni sociali disagiate di questi ultimi, che richiedono la promozione di misure di inclusione.
Il progetto prevede l'acquisizione di nuove competenze da parte degli operatori in alcune aree cruciali: la formazione
degli educatori delle carceri e delle forze di sicurezza, di alfabetizzazione dei formatori e degli educatori per la
gestione dei conflitti e delle differenze.
I partner ricercati sono: università, enti locali, centri di studio e organizzazioni della società civile, con competenze
nell’individuazione, studio e creazione di nuovi e incisivi modelli di formazione e di sviluppo delle capacità, per la
promozione di pratiche innovative, la tolleranza e la non discriminazione .
Scadenza bando: 30 maggio 2016
Scadenza termine per manifestare l’interesse: 21 maggio 2016
Per info:
Marta De Santis 00390743 49987
[email protected] ­ www.gsiitalia.org
-
Erasmus+ 2
Sempre nell'ambito del bando EACEA/05/201 6, il Dipartimento della Pubblica Istruzione di Almeria (Andalusia,
Spagna), ricerca partner per partecipare a un progetto nell’ambito del programma Erasmus+, KA3.
Il Dipartimento è responsabile dell’organizzazione educativa nella regione, ha al suo attivo diverse esperienze con i
progetti europei e, se ne ricorrono le circostanze, può assumere il ruolo di leader del progetto.
L’obiettivo generale è quello di favorire l'inclusione degli studenti svantaggiati, comprese le persone con background
migratorio e di prevenire pratiche discriminatorie.
Per info:
Catalina Barragan ­ [email protected] 0034 950004563
Jesus Perez ­ [email protected] ­ 0034 950004619
Adolfina Montes ­ [email protected] ­ 0034 950004628
Elena Rodríguez ­ [email protected] ­ 0034 950004633
Europa per i cittadini
Il comune veneto di Lendinara in qualità di capofila, cerca partner, preferibilmente autorità locali di Austria, Croazia e
Slovenia per partecipare a un progetto nell’ambito del programma Europa per i Cittadini, Strand 2 “I mpegno democra­
tico e partecipazione civica ­ Gemellaggi fra città”.
Scadenza bando: 1 settembre 2016
Scadenza per la manifestazione di interesse: 5 giugno 2016
Per info:
Monia Montechiarini ­ 0039.334.78 61 343
info@cultural­projects.com
EUROPAinforma ­ 8
PUBBLICAZIONI
Selezione delle ultime pubblicazioni dell’Unione europea arrivate allo sportello Europe Direct Trentino, disponibili per la
consultazione analogamente a quelle presenti al Centro di Documentazione Europea.
Panorama ­ autunno 2015 ­ n 54
L’articolo principale di questo numero descrive in dettaglio il contributo all’attuazione del nuovo
pacchetto "Unione dell’energia" dell’UE, realizzato dalla politica regionale mediante l’aumento
degli investimenti su progetti in materia di economia a basse emissioni di carbonio ed energia
sostenibile. Un altro importante articolo evidenzia come i Fondi strutturali e di investimento
europei concorreranno alla ripresa dell’economia greca. Tra gli altri argomenti trattati troviamo i
vantaggi delle strategie di specializzazione intelligente per la trasformazione delle economie
regionali e una serie di interviste con le autorità regionali di diversi Stati membri. La rivista
contiene, infine, la consueta selezione di notizie e approfondimenti su progetti specifici in tutta
l’UE.
Panorama ­ inverno 2015 ­ n 55
L’articolo principale di questo numero descrive in dettaglio il contributo della politica regionale alle
maggiori priorità dell’Unione europea per il periodo di programmazione 201 4-2020. Infografiche,
esempi di progetti e un’intervista al Commissario Corina Creţu spiegano in che modo i fondi SIE
sono di ausilio in un ampio ventaglio di settori che spaziano dall’occupazione alla ricerca e alla
migrazione.
Nella serie di interviste con le autorità regionali sono state riportate le interviste a Jane Hutt,
Ministro delle finanze e delle imprese pubbliche del Galles, e Tomislav Donchev, Vice Primo
ministro della Bulgaria, in merito al contributo dei fondi UE al consolidamento delle economie dei
rispettivi paesi. In altri articoli di questo numero sono presentati i vincitori del concorso RegioStars 201 5 e i primi tre
classificati del concorso fotografico "L’Europa nella mia regione", e molto altro ancora.
Il Consiglio europeo e il Consiglio dell'UE nel corso degli anni
Il Consiglio europeo e il Consiglio dell'UE sono due attori fondamentali nel processo decisionale
dell'UE. Ciascuno di essi svolge un ruolo ben distinto nella sua architettura istituzionale, anche se
dal punto di vista politico e amministrativo esiste una stretta relazione organica tra le due
i
stituzioni. Entrambi riuniscono rappresentanti degli Stati membri.
L'opuscolo ne ricostruisce la nascita e la storia attraverso i trattati UE. Esamina in che modo
entrambi hanno svolto un ruolo decisivo nell'integrazione europea e in che modo la loro storia
riflette quella dell'UE nel suo complesso: le sue politiche, le sue ambizioni, le sue crisi e i suoi
progressi.
La pubblicazione è scaricabile in formato pdf al seguente indirizzo
http://www.consilium.europa.eu/it/documents-publications/publications/201 6/european-council-council-of-eu-through-time/
Il Consiglio europeo ­ L'istituzione strategica dell'Unione europea
Il Consiglio europeo è l'istituzione che definisce le priorità e gli orientamenti politici generali dell'UE.
L'opuscolo fornisce informazioni sulla sua composizione, il suo funzionamento e il suo presidente e
descrive il ruolo dei vertici euro.
“Europa Informa” é un periodico quindicinale a cura di Europe Direct Trentino - Servizio Europa
della Provincia autonoma di Trento, distribuito gratuitamente a mezzo posta elettronica.
Per ricevere la newsletter, iscriviti qui: http://www.europa.provincia.tn.it/europa_informa/
Hanno curato questo numero:
Giancarlo Orsingher, Giorgia Zatelli, Marina Marcorin, Barbara Rodegher
con la collaborazione degli Europe Direct Emilia e Veneto e della Commissione europea - Rappresentanza in Italia
Europe Direct Trentino tel. + 39 0461 495088 - [email protected] - Trento,
via Romagnosi 7
EUROPAinforma ­ 9
APPROFONDIMENTO
Settimana verde 2016
Leadership ecologica: un buon investimento
Che cosa garantirà città sane, campagne verdi, oceani puliti e un futuro per i nostri figli?
Tutto si riassume in una sola parola: investimenti. Dal 30 maggio al 3 giugno la Commissione
europea presenterà la “Settimana verde”: sette giorni che metteranno in luce in tutta Europa fino a
che punto l'idea di compromesso tra economia e ambiente sia ormai sorpassata. Il nostro futuro
sarà invece imperniato su investimenti in grado di coniugare opportunità economica e pratiche
ambientali sostenibili. E io celebrerò questo legame tra gli investimenti e il nostro futuro
ambientale approfondendo ogni giorno un tema diverso.
Si dice che la necessità sia la madre di tutte le invenzioni: in questo caso gli investimenti
sarebbero uno zio facoltoso. La nostra settimana dimostrerà che per fare progressi occorre
invogliare gli audaci e gli innovatori. Non si tratta semplicemente di incoraggiare gli inventori, sono gli investitori che si
assumono grandi rischi e che innovano. Le imprese del settore "ambiente" possono avere difficoltà nell'accesso al credito a
causa di una scarsa comprensione dei nuovi modelli aziendali su cui si basano. Agli occhi degli investitori tradizionali i loro
progetti possono apparire troppo rischiosi o troppo a lungo termine.
Anche non tenere conto delle pressioni ambientali rappresenta però un rischio per gli investitori. La pressione sulle risorse può
generare shock dal lato dell'offerta e fluttuazioni dei prezzi, con un forte impatto sul rendimento degli investimenti: tutti fattori
che dovranno essere presi sempre più in considerazione da gestori di fondi e investitori. Anche molte imprese stanno
adottando una prospettiva più a lungo termine, perché è sempre più evidente che investire sulla base dell'andamento
trimestrale è poco lungimirante e non crea profitti sostenibili. I governi, dal canto loro, stanno analizzando le norme che
disciplinano gli obblighi fiduciari, la governance e la rendicontazione per colmare queste carenze del mercato nei nostri sistemi
finanziari.
Il piano di investimenti per l'Europa affronta proprio questa problematica. L'obiettivo generale del Fondo europeo per gli
investimenti strategici (FEIS), fulcro del piano di investimenti, è mobilitare investimenti per almeno 31 5 miliardi di euro in
Europa nell'arco di tre anni, e si stima che 50 miliardi siano già stati mobilitati nel 201 5. Gli investimenti del FEIS contribuiranno
ad aumentare i finanziamenti privati, in particolare in settori nei quali le banche commerciali esitano a farsi coinvolgere. Dei 54
progetti preselezionati dalla Banca europea per gli investimenti per un finanziamento del FEIS, 1 8 sono di carattere ambientale.
Questa è vera innovazione. Altri strumenti, come lo strumento di finanziamento del capitale naturale, contribuiscono a superare
la sottovalutazione del capitale naturale e sfruttano il potenziale dei servizi ecosistemici, e alcuni Stati membri sono in prima
linea nel lancio di obbligazioni verdi.
Si dice anche che la leadership sia un buon investimento. Questo è senz'altro vero nel caso della leadership ambientale, come
si è potuto constatare negli ultimi anni. Le società che hanno resistito meglio alla burrasca della recessione sono quelle che
hanno dimostrato leadership, che hanno recepito le preoccupazioni ambientali e che hanno investito in progetti lungimiranti. Tra
il 2000 e il 2011 le industrie verdi nell'UE sono cresciute di oltre il 50% e i posti di lavoro nel settore dei beni e dei servizi
ambientali sono passati da 2,9 a 4,3 milioni tra il 2000 e il 201 2[1 ].
L'economia circolare è un caso interessante. Se ben elaborati, i modelli di economia circolare possono rivelarsi tre volte
vincenti. Utilizzare materie prime e risorse in modo più efficiente e diminuire la dipendenza dalle importazioni può apportare
benefici a livello economico. Allontanarci da un'economia lineare nella quale vengono buttati prodotti che potrebbero essere
invece riparati o riciclati comporta benefici per l'ambiente. Fabbricare prodotti più duraturi e più efficienti, evitare gli sprechi e
potenziare ulteriormente la gestione locale dei rifiuti e i servizi di riciclo, riparazione e riutilizzo può generare benefici dal punto
di vista sociale. Per non parlare poi di tutte le nuove opportunità lavorative che un ulteriore avanzamento verso un'economia
circolare potrebbe generare.
Per trasformare in realtà questi cambiamenti dobbiamo predisporre le condizioni quadro per generare fiducia negli investitori e
dobbiamo indirizzare il sistema finanziario verso progetti sostenibili, non solo per produrre beni e servizi ecologici, ma anche
per finanziare soluzioni sostenibili nell'agricoltura, nell'industria, nell'energia, nella gestione delle acque, nell'edilizia, nei
trasporti, nei servizi igienico-sanitari e in molti altri settori.
Ogni giorno della Settimana verde ci porremo una delle seguenti domande:
•
Come possiamo rendere le città posti migliori in cui vivere?
•
Come possiamo fare in modo che le nostre campagne restino sane e produttive nel lungo periodo?
•
Come possiamo finanziare i cambiamenti necessari per un futuro "verde"?
•
Come possiamo fare in modo che i nostri mari restino sani e produttivi nel lungo periodo?
•
Come possiamo garantire la prosperità e il benessere a lungo termine delle future generazioni?
L'Unione europea è stata in prima linea per cercare di costruire un sistema finanziario che supporti lo sviluppo sostenibile, ma
resta ancora molto da fare. Riunendo tutti i nostri sforzi e la nostra creatività saremo senz'altro in grado di trovare risposte a
queste domande e di impegnarci per adottare una serie di misure per investire in un futuro più verde. Mi auguro che la
Settimana verde sia per voi una fonte di ispirazione e che parteciperete ai numerosi dialoghi e incontri, ovunque siate e
compatibilmente con il tempo che potete investire.
Karmenu Vella, Commissario per l'Ambiente, gli affari marittimi e la pesca
EUROPAinforma ­ 10