Introduzione della CTNCFPL - Yorkshire Canary Club Italiano
Transcript
Introduzione della CTNCFPL - Yorkshire Canary Club Italiano
CANARINI tra immaginazione E REALTÀ va in scena lo YORKSHIRE Introduzione della CTNCFPL Lo Yorkshire è una delle poche razze pesanti CFPL sempre al vertice nelle principali esposizioni ornitologiche. A dire la verità, la precedente CTN aveva già pubblicato, precisamente nel dicembre 2009, un lavoro che, a distanza di più di tre anni, appare ancora valido ed efficace anche dal punto di vista didattico (vedi sito CTN-CFPL http://www.ctncfpl.it/html/articoli_tecnici/articoli_tecnici.html). testo Giuseppe Pepe introduzione e conclusioni C.T.N. C.F.P.L. foto Giuseppe Pepe e Redazione aprile 2013 19 CANARINI Tuttavia abbiamo ritenuto utile “fare il punto” sulla Razza, mettendo in rilevo l’evoluzione positiva che essa ha subito negli anni e gli eventuali difetti ancora da correggere con una opportuna selezione. Come nostra consuetudine, ci siamo confrontati con alcuni Giudici ed allevatori esperti del Canarino Yorkshire . Il collega giudice Giuseppe Pepe ha accolto il nostro invito scrivendo un articolo ben strutturato che condividiamo nei contenuti e che sottoponiamo all’attenzione degli appassionati. t York in gabbia La storia Allora vivevo nella città delle torri e dei portici, quella che nella cultura popolare è rinomata essere la dotta, la grassa, la rossa; dove all’età di 19 anni mi ero trasferito per motivi di studio emigrante dalla Puglia in quella Bologna così avvolgente e calda nei miei ricordi, sbocciò e maturò dal nulla l’amore per l’ornitofilia. Era una giornata piovosa del novembre 1998 e per la prima volta decisi di visitare una mostra ornitologica. Ancora non avevo avuto l’opportunità di allevare uccelli. Abitavo con mio fratello in un piccolo bilocale del centro cittadino ma, quando potevo, navigavo in Internet alla ricerca di informazioni sulle razze dei canarini. Studiavo le malattie degli uccelli e le tecniche di allevamento, leggevo tanto le riviste ornitologiche ma, soprattutto, mi ero appassionato ed avevo studiato il libro “Canaricoltura”, affascinante trattato ornitologico, opera del compianto Professor Umberto Zingoni. Entrai nel padiglione del centro polivalente del quartiere Pilastro, pagai il mio biglietto ignaro di quello che stava per accadere da lì a poco. Alzai lo sguardo e fui ab- 20 bagliato da un intenso colore arancione. Proveniva da una fila di cavalle sulle quali erano poste delle gabbie nere a cupola e dietro c’erano delle altre file... Saranno stati 500-600, forse anche 700 Yorkshire, non ricordo. Guardai dei soggetti e rimasi impressionato dalla potenza e dalla fierezza che erano capaci di sprigionare quando afferravano il posatoio; sembrava si mettessero in posa per il loro pubblico. Mi avvicinai ad un altro gruppo di Yorkshire e mi accorsi che erano più piccolini con le gambe apparentemente più lunghe e la coda rialzata; ci fu un attimo di smarrimento, non capivo. Si trattava chiaramente della stessa Razza di Canarino, ma perché quelle differenze? Alcuni erano grandi, potenti, aggressivi ed altri più minuti ed eleganti. Tornai a casa con questo dubbio, ma poco importava….! Questo canarino aveva suscitato almeno tre dei 5 sensi ed era entrato nel mio cuore, tra i miei pensieri e da lì non sarebbe più uscito. Qualche anno più tardi ebbi la fortuna di conoscere uno dei più esperti allevatori italiani della Razza, nonché giudice di canarini di forma e posizione liscia, Luciano. È un romagnolo di poche parole, sempre ponderate, uno che lo York lo sa vedere nelle tre dimensioni, che non ha fretta di esprimere giudizi e sa cogliere il particolare. Fu allora che capii come lo York era un connubio equilibrato di potenza ed eleganza, non sempre facile da realizzare. Esistono York “figli di Marte”, robusti, grandi, prorompenti, vigorosi e York “figli di Venere”, esili, eleganti, leggiadri, raffinati. Le due caratteristiche si abbinano in modo proporzionalmente diverso in ogni singolo soggetto e solo quando uno Yorkshire esprimerà, agli occhi dell’osservatore esperto, vigore e raffinatezza in modo bilanciato, potrà fregiarsi del titolo di “Canarino Eccellente”. Pian piano ho maturato l’esperienza nell’allevamento e la competenza nel giudizio di questa affascinante Razza, seguendo le direttive dei maestri anglosassoni che ogni anno vengono chiamati a giudicare nelle mostre specialistiche del club. Ancora oggi il disegno Standard di riferimento, adottato nel mondo sin dal 1960 è quello di Sid Golding (fig. 1). s Figura 1 - Modello Golding Tale modello per gli allevatori d’oltremanica non è mai stato completamente superato tanto da indurli ad una modifica del disegno; è sotto gli occhi di tutti, però, che lo York apprezzato nelle competizioni internazionali ed in Italia, da circa 15 anni, sia un Canarino più potente e più elegante di quello disegnato da Golding. Come giudice FOI, da 6 anni, ho il piacere di esaminare questa Razza nelle varie competizioni ornitologiche e nell’ultima stagione, per la prima volta, ho avuto l’onore di giudicare a Cuneo una specialistica dello Yorkshire Canary Club Italiano. Io lo Yorkshire lo vedo e lo giudico in questo modo. t Modello York Pepe aprile 2013 CANARINI La caratteristica che mi colpisce è la sinuosa curvatura che dalla testa confluisce nelle spalle e dorso fino alla coda. Immagino questa curva sulla schiena del Canarino con una pipa rovesciata: il fornello della pipa si pone sulla testa, il cannello lungo il dorso ed il bocchino si sovrappone al groppone ed al sopracoda. Tra testa e dorso del canarino o, se preferiamo, tra fornello e cannello della pipa, si delinea una linea curva continua pendente verso il basso. Rispetto alla figura del Golding, gli York, che oggi primeggiano nelle mostre e colpiscono l’occhio del giudice e degli allevatori esperti, non mostrano avvallamenti tra spalle e testa che si fondono dolcemente tra loro. Con rigore cerco questo aspetto nei soggetti brinati e semi-intensi. Sono invece più tollerante con gli Yorkshire intensi tra i quali è più difficile, ma non improbabile, trovare la regolarità della curva descritta. t York Pipa Pepe Alla conformazione della parte alta della testa ed alla fronte non tutti gli allevatori dedicano la dovuta importanza. Capita talvolta di vedere canarini di ottima qualità con spalle molto alte e blocco imponente ma con testa piatta che termina a punta. La testa deve essere arrotondata, fondersi posteriormente con le spalle senza formare scalini, mentre sul davanti deve evitare di schiacciarsi o di chiudersi troppo rapidamente ver- aprile 2013 so il becco facendo scomparire la fronte e configurando un aspetto sfuggente. Gli occhi devono essere grandi ed al centro della testa, i sopraccigli devono essere appena accennati e non cadenti sugli occhi. Il piumaggio sulla testa deve essere compatto e sono da evitare quei solchi antiestetici dietro gli occhi talora evidenti in alcuni York dal piumaggio abbondante. Il becco deve essere piccolo e di forma conica. La coda deve rialzarsi gradualmente e non in modo esagerato, donando al soggetto grazia e leggiadria come una ballerina classica che fa l’ ”arabesque” (fig. 2). Al contrario, la coda in linea con il dorso lo renderà più goffo ed appesantito. Un Canarino elegante deve mostrare poco piumaggio nella zona del basso ventre e della cloaca, in modo da esaltare la lunghezza delle gambe e la forma conica. Possiamo immaginare il corpo del nostro York con la foggia del buon, vecchio cornetto Algida (fig. 3). Le parti più larghe del corpo sono le spalle (visione dall’alto) ed il petto (visione laterale); da queste due parti deve gradualmente assottigliarsi (“tapering”) fino alla coda ed il tutto deve avvenire senza formare spigoli o angolature. Da qualsiasi posizione guardiamo, il corpo del Canarino deve essere arrotondato. Gli inestetismi più frequenti sono le angolature nella zona delle spalle e sul petto, così come il dorso piatto ed il corpo cilindrico, invece che conico, per l’eccesso di piume nella zona del ventre e della cloaca. Se immaginiamo una linea retta che va dalla radice della coda all’occhio sezionando in due metà il nostro York, dovremmo avere tanto corpo sopra la linea quanto sotto la linea (fig. 4). È impensabile che un giudice possa valutare bene la simmetria e la rotondità del canarino guardandolo solamente di lato e tantomeno rimanendo comodamente seduto al tavolo di giudizio. Lo York va necessariamente valutato in piedi, su tavoli posti all’altezza dell’occhio giudicante. Almeno per i soggetti più competitivi, il giudice deve prendere la gabbia con le mani, portarla all’altezza del bacino e guardare dall’alto la simmetria e la rotondità delle spalle e del dorso. In questa posizione deve verificare la regolarità della chiusura del corpo, dalle spalle fin verso la coda, facendo particolare attenzione alla vi- s Figura 2 - Ballerina Arabesque e York Arabesque s Figura 3 - York Algida t Figura 4 - Linea coda-occhi ta del Canarino. Quando il Canarino è sufficientemente tranquillo comincio ad analizzare la posizione ed il piumaggio che insieme costituiscono la metà dei punti della scala valori (50) ma che, a mio giudizio, hanno importanza relativa in mancanza di “corpo e blocco petto-spalle-testa” tipici dello York. Lo yorkshire può andare in posizione spontaneamente oppure va sollecitato con lenti movimenti delle mani attorno alla gabbia 21 CANARINI s Figura 5 - York orologio t Figura 6 - Angoli York evitando assolutamente il picchiettio delle sbarre. Un soggetto più irrequieto si può tranquillizzare e può raggiungere la posizione se affiancato da altri uccelli nella loro gabbia espositiva. La posizione ideale può essere facilmente raffigurata con le lancette di un orologio indicanti le ore 135: la lancetta corta delle ore è la testa dello York e deve essere sull’ “una”, la lancetta lunga è la coda e dovrà indicare 35 minuti (fig. 5). Comuni difetti sono la posizione alle ore 240 o, peggio, alle 345. Il segreto della posizione sta nelle gambe del Canarino e nell’utilizzo dei posatoi ovali. Le gambe devono essere lunghe ma non esageratamente lunghe; questo aspetto può essere talora frutto di un intervento doloso di deplumazione da parte dell’allevatore. Volendo dare delle proporzioni, la coscia (tibia) dovrà essere all’incirca la metà della zampa (tarso). 22 Le gambe devono essere quasi perpendicolari al posatoio e leggermente flesse in avanti così che una linea immaginaria, prolungata attraverso la coscia, tocchi l’occhio (fig. 6). Le gambe devono essere leggermente più avanti rispetto al centro del corpo, più verso il petto, e la linea passante attraverso le zampe deve emergere nel mezzo delle spalle (fig. 6). I difetti più comuni sono negli York con gambe dritte, con cosce lunghe come le zampe oppure con zampe corte. L’utilizzo di posatoi ovali permette al Canarino di portarsi con le dita in avanti, talvolta di appoggiarsi soltanto sul primo dito e raggiungere la posizione fiera che noi desideriamo. È molto apprezzato il mantenimento a lungo della posizione sul posatoio, prerogativa degli York dall’indole più mansueta. Questo aspetto caratteriale viene selezionato con gli opportuni accoppiamenti e favorito dal meticoloso lavoro dell’allevatore che abitua il canarino alla gabbia espositiva. Dopo lo svezzamento, i piccoli York avranno la gabbietta a cupola agganciata a quella d’allevamento, potendo entrare ed uscire a piacimento; l’allevatore favorirà soggiorni sempre più lunghi nella gabbia espositiva che prenderà in mano e sposterà frequentemente di posizione. Gli York vengono necessariamente esposti nelle gabbiette a cupola, ma è esperienza comune di tanti allevatori, avere qualche soggetto che esalta le proprie caratteristiche esclusivamente nella gabbia d’allevamento. Il piumaggio deve essere corto, compatto ed attillato ma anche morbido e setoso. L’arte di selezionare il piumaggio dello York sta nel trovare il giusto equilibrio tra avere un “piumaggio corto e compatto” e necessità di evitare i tipici difetti dei piumaggi corti: testa piccola, avvallamento sulla nuca, collo evidente sotto il becco, petto poco prominente, ali e coda corte, taglia ridotta. Il piumaggio lungo farà perdere la forma conica del corpo (tapering) e comparire sbuffi all’attaccatura delle gambe ed alla radice della coda (piume di gallo); favorirà sopracciglia abbondanti e teste quadrate. È una scelta fallimentare avere in allevamento soggetti con una sola tipologia di piumaggio. Gli allevatori esperti devono possedere canarini con diverse tipologie di piumaggio che utilizzeranno in incroci ad hoc. In ambienti caldi ed umidi il giudice e l’allevatore esperto devono essere comunque tolleranti ed aspettare o sollecitare il canarino a ricomporre il piumaggio. Il lipocromo deve essere carico e distribuito uniformemente. È opportuno prestare attenzione a non sospendere l’alimentazione colorante troppo precocemente; alcuni York completano la muta anche a fine novembre e potrebbero presentarsi alle mostre di dicembre-gennaio con alcune aree ipopigmentate, tendenti al giallo e non all’arancio. Il problema della lunghezza oggi praticamente non esiste perché quasi tutti gli Yorkshire raggiungono i 17,14 cm (6 ? pollici) e li superano. La taglia vale soltanto 10 punti nella scala valori, pertanto la differenza tra un soggetto grande ed uno piccolo non è più di 1-2 punti su 100. A parità di tutte le altre caratteristiche finora analizzate indubbiamente un soggetto grande è da preferire rispetto ad uno piccolo. I difetti su uno York grande sono però più evidenti e difficili da correggere nella selezione; ecco perché talvolta nelle mostre vincono soggetti più piccolini ma che mostrano buona rotondità, simmetria, portamento e qualità di piumaggio. Gli uccelli molto grandi inoltre possono avere la coda che tocca e fuoriesce dalle sbarre della gabbia, elemento che renderà difficoltoso il raggiungimento della corretta posizione sul posatoio. D’altro canto, non bisogna lasciarsi ingannare da alcuni York piccoli, eleganti ed accattivanti ad uno sguardo poco attento che, se analizzati meglio, possono mancare nella testa, nella chiusura sulla nuca e nel petto. La qualità degli Yorkshire allevati in Italia oggi è di valore eccellente rendendo molto arduo l’operato dei giudici italiani e stranieri. Spesso la differenza tra un primo ed un secondo è definita esclusivamente dall’analisi di qualche particolare. L’allevamento si è diffuso in maniera capillare su tutto il territorio nazionale, ma i migliori allevamenti si concentrano in Veneto, Campania e Piemonte. Il corretto giudizio e la corretta selezione sono promossi dallo Yorkshire Canary Club italiano (www.yorkshirecanaryclubitaliano.it). Vengono organizzate mediamente quattro mostre sul territorio nazionale invitando giudici italiani e stranieri di comprovata esperienza che operano con il sistema di giudizio a confronto. I punteggi ottenuti dagli aprile 2013 CANARINI allevatori nelle quattro competizioni specialistiche verranno sommati e verrà stilata una classifica finale che decreterà i migliori allevamenti della stagione. Allevare ed esporre Yorkshire è un’arte che si affina lentamente ed è un’esperienza affascinante che auguro a tutti di poter fare. Conclusioni della CTN-CFPL Da quanto scritto da Pepe, si evince chiaramente che il canarino Yorkshire gode attualmente di “un buono stato di salute”, grazie soprattutto all’abilità, alla passione e alla competenza degli allevatori italiani, riuniti in uno dei Club FOI che appare essere ben numeroso, attivo e solidale. Condividiamo pienamente questa tesi. Oggi, girando per le mostre, si nota innanzitutto il gran numero di canarini esposti e si rileva soprattutto che la maggior parte di essi sono di qualità medio-alta. Si può affermare che lo York vecchio tipo (continentale) ha ceduto giustamente il posto all’attuale York. Esso appare essere più possente e fiero, con blocco testa –collo-spalle-petto più imponente e con buona posizione, garantita da zampe lunghe, con tibie ben visibili e non divaricate, ben bilanciate rispetto al corpo. E poiché le zampe sono ben bilanciate, abbiamo la possibilità di ammirare che la coda non prosegue in linea con il corpo, ma è lievemente rialzata rispetto al posatoio, in una eccezionale armonia di linee e di equilibri. È notevolmente migliorato anche il piumaggio che in genere è ben aderente, liscio e soprattutto “corto” ma nel contempo morbido, lucente e ricco di lipocromo. Tutto ciò ha contribuito a perfezionare anche l’uniformità e la rotondità della testa, che appare nitida, con occhi ben visibili e sopraccigli evidenti ma non sporgenti: pertanto il canarino, pur conservando un aspetto fiero, ha perso ” il cipiglio un po’ troppo imbronciato” che aveva nel passato. Rimane tuttavia ancora un difetto, retaggio del Canarino continentale: la presenza di un piccolo avvallamento tra testa e spalle, mentre è ormai ben noto che, nel Canarino ideale, le spalle devono fondersi gradatamente con la testa senza mostrare alcuna rientranza o restringimento. Siamo certi che con la selezione, pian piano, anche questo difetto si attenuerà e scomparirà. Ma soprattutto ci auguriamo che il Paese detentore dello Standard, la Gran Bretagna, modifichi il vecchio disegno di Golding, risalente ai primi anni 60 del secolo scorso, poiché esso risulta ampiamente superato, tenendo conto che gli stessi canarini York inglesi hanno subito l’evoluzione descritta. Pubblicità aprile 2013 23