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ENOGEA - II SERIE - N. 18
BARBARESCO
Tutta la zona in DODICI ITINERARI
Un
vino e un territorio spesso non sono
soltanto ciò che vediamo o ciò che vogliamo vedere.
Sono molto di più.
E per scoprirlo ci devi mettere piede, devi toccare
con mano. Meglio se con un piccolo vademecum.
Girare una denominazione bussando ad ogni porta
che incontri lungo la strada - vi assicuro - è un impegno di quelli tosti.
Però è anche una bella esperienza, specie se avete
lasciato passare quindici anni dall'ultima volta che lo
avete fatto (e pensando che molti - o forse tutti - non
si sono mai presi la briga di provarci).
Dopo così tanto tempo vedi - chiaramente - molte
cose che sono cambiate, ma ne vedi anche altre che
sono rimaste immutate, quasi ibernate.
Ti rendi conto che spesso una denominazione va ben
oltre ciò che a volte vogliamo vedere o siamo costretti a vedere. Va ben oltre la facciata tirata a lucido e le
etichette di successo e nasconde realtà - forse addirittura la maggioranza - tra le più svariate: dal produttore storico, a volte minuscolo, direi artigianale, a
quello altrettanto piccolo ma che ancora si divide con
altre attività per coltivare il suo sogno/esigenza. Poi
in mezzo ci sono tutti gli altri, altrettanto invisibili agli
occhi dei più, ma che comunque sul mercato ci sono
e contribuiscono all'immagine della denominazione.
Ed è proprio questo che ho cercato di trasmettere,
anche se forse, non avendo decine e decine di pagine a disposizione, solo in parte ci sono riuscito, perché le schede che ho dedicato ad ogni azienda sono
davvero piccole, addirittura scarne.
Però alla fine credo che sia meglio così, perché il
fine ultimo di questo articolo vuole essere un altro e
cioè incuriosirvi e invogliarvi a ripercorrere gli stessi
itinerari con il minimo di informazioni a vostra disposizione così che possiate essere voi a farvi un'idea ed
essere voi a scegliere i vini che preferite.
Detto ciò, mi rendo anche conto che dietro il gruppo
di produttori che ogni anno si contendono le posizioni migliori della classifica (e ormai sono numerosi)
il livello qualitativo non è altrettanto convincente e
regolare e difficilmente farete delle scoperte eclatanti, però è anche vero - come ho fatto intuire in apertura - che potrete trovare degli uomini e delle donne
che, magari con un pizzico di ingenuità, qualcosa di
interessante da "raccontare" ce l'hanno.
Infine, è giusto precisare che gli itinerari proposti
sono soltanto una delle possibili chiavi di lettura
della denominazione, una chiave di lettura che parte
- come è mia abitudine - prima di tutto dal territorio.
Inoltre, per non creare equivoci, è altrettanto giusto
precisare che le aziende recensite non sono la totalità di quelle presenti all'interno dei confini della docg.
Alcune (davvero poche) mancano perché nonostante
i miei sforzi non sono riuscito a mettermi in contatto,
altre - non posso escluderlo - potrebbe mancare per
mia ignoranza. Nel caso, chiedo fin d'ora perdono.
BARBARESCO: I ITINERARIO
LE CANTINE DEL CENTRO
Iniziare dal centro di Barbaresco oltre
che logico è anche utile perché consente di entrare subito in contatto con
quel lato più nascosto del Barbaresco
a cui accennavo nell'introduzione, e
cioè quello dei piccoli produttori, spesso di consolidata tradizione eppure
quasi sempre ai margini dell'editoria,
vuoi per scelta dei produttori stessi,
vuoi per dimensione e vuoi per esigenze/filosofie editoriali. Quasi scontato, viste anche le dimensioni del
centro e la posizione defilata dei due
cru, è invece il mio primo consiglio
logistico: parcheggiate la macchina in
piazza e muovetevi a piedi, a meno
che non abbiate intenzione di fare
acquisti ad ogni tappa.
Cavanna
Barbaresco
3
2
1
1 Gigi Bianco
2 Prod. del Barbaresco
3 Le Rocche dei Barbari
4 Carlo Boffa
5 De Forville
6 Gaja
7 Musso
8 Varaldo
9 Luigi Giordano
10 La Spinona
Secondine
7
6
5
4
8
9
C.na
Ghiga
C.na
Secondine 10
2. Produttori del Barbaresco (tel.
0173.635139). Cosa dire: tappa obbligata per chi vuole apprendere i fondamentali della denominazione. Vini
classici in giusta misura. Prezzi convenienti. Vini: Barbaresco; Barbaresco
Riserva (Asili, Moccagatta, Montefico,
Montestefano, Ovello, Pajè, Pora,
Rabajà, Rio Sordo).
3. Le Rocche dei Barbari (tel.
0173.635138). Ho provato a fissare
un appuntamento, ma senza successo (né per colpa mia, né per colpa di
Ottavio Minuto). I miei assaggi sono
quindi troppo datati per esprimere
un giudizio. Vi terrò informati sugli
sviluppi. Vini: -.
4. Carlo Boffa (tel. 0173.635174).
Azienda in pieno restyling (a cominciare dall'accueil), che non sembra però
intenzionata a rinunciare all'impronta
classica del legno grande. I vini hanno
in genere più sostanza rispetto ad altri
della loro categoria e sono convinto
che nei prossimi anni saranno destinati a crescere. Splendida la veranda
con vista sul Tanaro e la Cavanna
(credo il punto panoramico più suggestivo di tutta la zona). Vini: Barbaresco
Casot; Barbaresco Vitalotti.
5. De Forville (tel. 0173.635140).
Una piccola eccezione nel panorama
del comune, perché lavora soprattutto
con uve acquistate. Le dimensioni
restano comunque contenute e i vini
puntano su una stretta mineralità di
ispirazione classica. Vale una sosta.
Vini: Barbaresco (2004; 85/100; D)
6. Gaja (tel. 0173.635158). La star
della denominazione e non solo.
Cantina aperta unicamente a operatori del settore e su appuntamento.
Regolatevi. Vini: Barbaresco.
barbaresco: dodici itinerari
1. Gigi Bianco (tel. 0173.635137). Il
primo dei tanti Bianco di Barbaresco
e anche una delle aziende più piccole e di maggiore tradizione della
zona (dopo la recente scomparsa di
Gigi, a seguirla c'è però oggi la figlia
Susanna). I vini, nonostante la presenza di alcune barrique (usate solo per il
Pora) mantengono una chiara impostazione classica: più diretto e pronto
il Canova, un poco più sostanzioso
e austero invece il Pora. Approfittate
della visita perché non avrete quasi
altro modo di reperirli. Vini: Barbaresco
Canova (2004; 86/100; E); Barbaresco
Pora (2004; 87/100; E).
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Dei tre comuni che fanno parte della
denominazione (a cui si aggiunge la
frazione di San Rocco Seno d'Elvio,
che ricade però in comune di Alba),
Barbaresco è il meno importante in
termini di estensione (sia totale che
di vigneto). In compenso è quello
più intensamente vitato e soprattutto
quello che può vantare la maggiore
presenza di nebbiolo in rapporto alle
altre varietà (238 ettari sui 320 complessivi). Un dato quest'ultimo che, se
unito alle testimonianze storiche e alla
posizione geografica, fa di Barbaresco
il vero e proprio cuore della denominazione.
A distinguerlo c'è poi anche una maggiore semplicità dal punto di vista
orografico, tanto che il suo territorio si
può tranquillamente riassumere in un
unico lungo crinale che si sviluppa da
nord (al confine con Neive) a sud (al
confine con Alba e Treiso) e lungo i cui
fianchi si sviluppano buona parte delle
posizioni più rinomate (o al più lungo
le ramificazioni che da esso di sviluppano). Pensando agli itinerari che mi
appresto a proporvi, tutto ciò agevola
e velocizza gli spostamenti, oltre a
consentire una vostra personale rielaborazione degli itinerari stessi e un più
facile "contatto" con i singoli cru.
Detto ciò, e prima di entrare nel vivo
dell'articolo, è bene specificare alcune cose, partendo proprio da quest'ultimo punto. 1. I confini dei cru - o più
correttamente delle "menzioni" (così
dovremo infatti abituarci a chiamarle,
secondo disciplinare) riprendono quelli ufficiali, fatte salve alcune approssimazioni legate ad esigenze grafiche
e alla volontà di evidenziare soltanto
le parti vitate di ogni "menzione". 2.
BARBARESCO: I ITINERARIO
LE CANTINE
ENOGEA - II SERIE - N. 18
Nelle schede delle aziende, alla voce
"vini", ho citato solo i Barbaresco; per
quelli di cui ho fatto assaggi recenti
(gli altri li troverete come di consueto
nel numero di giugno) ho indicato tra
parentesi: annata, punteggio e fascia
di prezzo. 3. Come ho già scritto
nell'introduzione, nonostante il lavoro
capillare, le aziende citate non sono
tutte quelle che operano all'interno
dei tre comuni. Alcune non sono riuscito a contattarle, altre invece non
producono Barbaresco. Ad ogni modo
si tratta di una ristretta minoranza
(direi una decina o poco più). Ho
invece escluso le aziende che operano al di fuori dei confini della denominazione, che troverete comunque
citate in chiusura di articolo. 4. Infine,
sempre a proposito di aziende, nelle
schede che seguiranno ho cercato di
privilegiare nei commenti - già molto
stringati - le aziende meno conosciute
ben sapendo che per le altre esiste
già un'ampia bibliografia.
BARBARESCO: INTRODUZIONE
barbaresco: dodici itinerari
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ENOGEA - II SERIE - N. 18
7. Musso (tel. 0173.635129). Volendo
potreste anche inserirla come prima
cantina dell'itinerario, visto che
entrando in paese la trovate subito
sulla destra. Valter Musso ha sulle
spalle un buon numero di vendemmie
e in portafogli due "menzioni" di tutto
rispetto. Stile preciso (più preciso di
un tempo), a metà strada tra nuovo e
classico. Vini: Barbaresco Bricco Rio
Sordo (2004; 86/100; D); Barbaresco
Pora (2004; 87/100; D).
da molti anni punta unicamente su
un Bricco Faset dallo stile fenolico/austero incisivo e caratteristico.
Vini: Barbaresco Bricco Faset, anche
Riserva (2004; 84/100; D).
BARBARESCO: II ITINERARIO
Dai vitalotti all'ovello
Ovvero la parte nord del comune e
del crinale che lo attraversa. Da un
lato i Ronchi (menzione non ufficiale), Montestefano, Cole e Montefico,
"in punta" la Vicenziana, e in mezzo
l'Ovello, che oggi raccoglie quattro
zone un tempo ben distinte (Canova,
dal paese al cimitero, Loreto, dal
cimitero fino alla cascina Ovello,
Morassino e Bernino invece sull'altro
versante). Se non fosse per Ronchi e
Cascina Morassino, anche in questo
caso sarebbe opportuno muoversi a
piedi, anche perché ci sono almeno
tre punti panoramici da non perdere: la
strada che porta ai Ronchi, per vedere
Montestefano; Montestefano stesso
per guardare Montefico; e infine il
punto più alto dell'Ovello, per spaziare
sugli Albesani e sui Gallina di Neive.
8. Varaldo (tel. 0173.635160). Il più
moderno del gruppo (fatta eccezione
ovviamente per Gaja), ma a volte un
po' ruvido. Ha vigne soprattutto nel
Loreto (Ovello) e a Neive (Gallina
e Albesani), dove nasce il Bricco
Libero. Trovarlo a casa o al cellulare è impresa quasi disperata. Vini:
Barbaresco Bricco Libero; Barbaresco
La Gemma; Barbaresco Loreto.
9. Luigi Giordano (tel. 0173.635142).
Quarantacinque vendemmie all'attivo,
un mercato che punta prima di tutto
sui privati e uno stile concreto, senza
fronzoli, che traduce con fedeltà le
vigne di provenienza. Ottimi prezzi.
Vini: Barbaresco Asili (2004; 86/100;
C); Barbaresco Cavanna (2004;
86/100; C); Barbaresco Montestefano
(2004; 87/100; C).
BARBARESCO: II ITINERARIO
LE CANTINE
10. La Spinona (tel. 0173.635169).
Azienda di tradizione, ma poco presente sul mercato italiano. Ha vigne
di nebbiolo alla Ghiga (Secondine) e
all'Albina (Ronchi), anche se ormai
1. Aldo Bianco (tel. 0173.635166). Un
uomo da conoscere al di là del vino.
La sua semplicità e la sua schiettezza
fanno bene al cuore e vi riconciliano
C.na Bernino
dir. Alba
C.na
Giacosa
C.na
Morassino
C.na
Ovello
2. Castello di Verduno (tel.
0172.470284). Il nome non deve
ingannare, perché questo non è altro
che il secondo ramo dei Bianco dei
Vitalotti. Quello di Luigi e di Vincenzo
(detto Franco), che qui vinifica e
poi affina nelle cantine del Castello
di Verduno (dove è molto più facile
trovarlo). Stile classico e lineare e
una bella scorta di vecchie annate
ancora in vendita. Vini: Barbaresco;
Barbaresco Faset, Barbaresco Rabajà
(2004; 86/100; -).
3. Albino Rocca (tel. 0173.635145).
Angelo è uno dei produttori che hanno
contribuito a dare un nuovo volto
e nuova linfa alla denominazione.
Oggi con un occhio più attento alla
botte grande. Terrazza mozzafiato.
Vini: Barbaresco, Barbaresco Brich
Ronchi, Barbaresco Vigneto Loreto.
4. Ronchi (tel. 0173.635156).
Giancarlo è figlio di Alfonso, che a
sua volta è fratello di Albino, ed
entrambi sono discendenti di Carlo
Rocca, che fu tra i fondatori della
prima cantina sociale di Barbaresco
(quella di Cavazza). Dal 2001 i vini
hanno trovato un piglio più moderno,
senza con questo eccedere e senza
1 Aldo Bianco
2 Castello di Verduno
3 Albino Rocca
4 Ronchi
5 Serafino Rivella
6 La Cà Növa
7 Carlo Giacosa
8 La Licenziana
9 Carlo Quazzolo
10 Cantina del Pino
11 Cascina Morassino
dir. Neive
11
con questo mondo enoico fatto di
eccessi e di protagonismi. Il vino poi,
rispetto ai ricordi, sembra pure migliorato, senza con questo rinunciare a
una sua elegante, classica ed essenziale rusticità, quasi biodinamica. Vini:
Barbaresco (2004; 86/100, C).
C.na
Montefico
B.ta
Montestefano
10
C.na
Albina
4
5
Vicenziana
9
8
7
C.na
Nuova
Ovello
3
6
Montefico
Montestefano
2
Cole
Ronchi (non ufficiale)
Barbaresco
1
B.ta
Vitalotti
C.na
Ronchi
6. La Cà Növa (tel. 0173.635123). Un
nome di peso nel Montefico e soprattutto nel Montestefano (per molte
vendemmie la famiglia Rocca ha fornito le uve per l'omonimo cru della
Prunotto) Potenzialità quindi enormi,
per risultati non sempre convincenti.
Stile classico e sostanzioso allo stesso tempo. Tappa comunque obbligata. Vini: Barbaresco Bric Mentina,
Barbaresco Montestefano.
7. Carlo Giacosa (tel. 0173.635116).
Vignaiolo di grande cortesia e passione, con una consolidata storia alle spalle. Le ultime annate stanno trovando
maggiore personalità e appeal, senza
con questo perdere i loro tratti distintivi: più moderno e accessibile il Narin,
più ortodosso e verticale invece il
Montefico. Vini: Barbaresco Montefico
Rispetto all'itinerario precedente, dai
Vitalotti dovete prendere in direzione
opposta, verso Tre Stelle. Superato il
Moccagatta (proprio non mi viene di
chiamarlo Muncagöta, come invece
dovrei), la strada corre sul crinale del
Rabajà per poi scendere verso il Rio
Sordo e terminare con il Pajè, toccando così una dopo l'altra molte delle
vigne più reputate della denominazione (a cui dobbiamo aggiungere Asili,
Martinenga, Pora e Faset). Quasi
superfluo specificare che in questo
caso - viste le distanze - l'uso della
macchina diventa indispensabile.
BARBARESCO: III ITINERARIO
LE CANTINE
1. Cascina Luisin (tel. 0173.635154).
Nata come Luigi Minuto negli anni '50
e trasformatasi in Cascina Luisin nel
1997, la cantina di Roberto Minuto
7
dir. Neive
6
5
C.na
Trifolera
B.ta
Vitalotti
1
C.na
Cotta
C.na
Rabagliato
2
3
4
C.na
Moccagatta
Tre Stelle
C.ne
Paglieri
C.na
Martinenga
11
9
8
Casa
Bruciata
10
dir. Treiso
B.ta Asili
1 Cascina Luisin
2 Moccagatta
3 Ca’ du Rabajà
4 Bruno Rocca - Rabajà
5 Giuseppe Cortese
6 Ca’ Romè
7 Renato Fenocchio
8 Cascina delle Rose
9 Cascina Bruciata
10 Cisa Asinari
11 Roagna - I Paglieri
C.ne Rio
Sordo
Ronchi
Pora
Muncagöta
Rabajà
Rabajà Bas
Martinenga
Pajè
Trifolera
Secondine
Tre Stelle
Cars
C.na
Pora
Asili
Faset
Rio Sordo
barbaresco: dodici itinerari
BARBARESCO: III ITINERARIO
La valle degli asili
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5. Serafino Rivella (tel. 0173.635182).
Per scovarlo dovrete usare per forza
la mappa, perché non esistono indicazioni. E questo senza dubbio ha
contribuito, dal 1967 ad oggi, a tenerlo lontano dallo star system. Botti
grandi, stile classico e struttura che
punta più sull'eleganza rispetto ad
altri interpreti di questo cru. Meno di
due ettari di vigna. Vini: Barbaresco
Montestefano (2004; 86/100, E)
una chiave espresiva moderna, rigorosa e appassionante. Più accessibile
il Morassino, più sostanzioso invece
l'Ovello, bene anche il Langhe Nebbiolo
2005. Vini: Barbaresco Morassino
(2005; 88/100; D), Barbaresco Ovello
(2005; 89/100; E).
ENOGEA - II SERIE - N. 18
(2005; 86/100, E); Barbaresco Narin
(2005; 87/100, E).
8. La Licenziana (tel. 0173.635157).
Unico interprete della "menzione"
Vicenziana e vignaiolo molto riservato,
Silvio Giamello ha al suo attivo una
produzione di poche migliaia di bottiglie di Barbaresco. L'anzianità del mio
archivio e problemi di tappo sull'unica bottiglia assaggiata di recente mi
impediscono però di esprimere un giudizio. Vini: Barbaresco Vicenziana.
9. Carlo Quazzolo (tel. 0173.635118).
Un pugno di botti, un'etichetta che
pare strappata dai cataloghi Bolaffi
e una stretta di mano che trasuda
genuinità d'altri tempi. Vino essenziale e più curato di quanto ricordassi.
Visita istruttiva che vi riporterà con
i piedi per terra. Vini: Barbaresco
(2004; 84/100; C).
10. Cantina del Pino (tel. 0173.
635147). Azienda giovane che dal
1997 ad oggi si è conquistata un suo
pubblico grazie ad uno stile capace
di conciliare modernità ed eleganza.
L'Ovello 2004 - molto stile "pinot noir"
- è il miglior vino prodotto fino ad oggi.
Vini: Barbaresco (E), Barbaresco
Ovello (2004; 88/100; E).
11. Cascina Morassino (tel. 0173.
635149). L'itinerario si chiude in bellezza con i vini di Roberto Bianco, che
nelle ultime vendemmie hanno trovato
perdere una leggera rusticità di fondo.
Vini: Barbaresco (2004, 86/100, D),
Barbaresco Ronchi (E).
barbaresco: dodici itinerari
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ENOGEA - II SERIE - N. 18
punta su due cru che necessitano un
minimo di spiegazione: il Rabajà proviene infatti dalla menzione RabajàBass (e così si chiamerà dalla vendemmia 2007), mentre il Sorì Paolin
nasce dal Basarin, in comune di Neive.
Stile che tende a preferire il volume
al dettaglio. Vini: Barbaresco Rabajà,
Barbaresco Sorì Paolin.
2. Moccagatta (tel. 0173.635152).
Tra i "nuovi classici" Franco e Sergio
Minuto sono quelli che in media spingono di più sul rovere. A volte senza
eccedere, a volte un po' meno. Il
Cole e il Bric Balin restano comunque due punti di riferimento. Vini:
Barbaresco Basarin, Barbaresco Bric
Balin, Barbaresco Cole.
3. Ca' du Rabajà (tel. 0173.635016).
Renzo Alutto, ossia il nome nuovo del
Rabajà con un piede però anche a
Neive (da dove arriva buona parte del
Barbaresco Gianel). La prima vinificazione (quella del 2007) sembra promettente, specie per il Rabajà. Tenetelo
in considerazione.Vini: Barbaresco
Gianel, Barbaresco Rabajà.
4. Bruno Rocca (tel. 0173.635112).
Inutile dilungarsi: qui dovete fermarvi
e basta, anche se fosse la centesima
volta. Una pietra di paragone. Vini:
Barbaresco, Barbaresco Coparossa,
Barbaresco Maria Adelaide, Barbaresco Rabajà.
5. Giuseppe Cortese (tel. 0173.
635131). Nome storico della collina
del Rabajà (prima annata 1971). Tra
i produttori dell'itinerario è quello che
produce i vini più "terrosi" e verticali.
Quando tutto collima, come nelle ultime due annate assaggiate, meritano la
massima attenzione. Vini: Barbaresco
Rabajà (2004; 87/100, E), Barbaresco
Riserva (2001; 88/100, G).
6. Ca' Romé (tel. 0173.635126). Botti
tradizionali e barrique si dividono la
cantina e i vini riflettono la scelta.
Anche quando il rovere si fa sentire,
come nel Maria di Brun 2005, il risultato rivela pur sempre un'austera classicità di fondo. Vini: Barbaresco Maria
di Brun (2005, 88/100; F), Barbaresco
Sörì Rio Sordo (2005; 87/100, F).
7. Renato Fenocchio (tel. 0173.
638404). Altro vignaiolo che per trovarlo dovete sapere che esiste. Vini
con generoso dosaggio di rovere,
senza con questo risultare vistosi.
Chissà perché, forse per simpatia,
ma sono uscito molto fiducioso. Primo
anno 2001. Vini: Barbaresco (2003;
83/100, D; 2004; 86/100; D).
8. Cascina delle Rose (tel. 0173.
638292). Attiva già dai primi anni
'90, questa azienda ha compiuto una
svolta importante nel 2002 iniziando a
vinificare in una propria cantina, con
botti di media capacità che donano
ai vini un boisé evidente ma fine e in
sintonia con l'eleganza della struttura. Dei due, almeno stando ai primi
assaggi del Tre Stelle, il Rio Sordo è
quello strutturalmente più dotato. Vini:
Barbaresco Rio Sordo (2004; 88/100;
E), Barbaresco Tre Stelle (dal 2006).
9. Cascina Bruciata (tel. 0173.
638826). Divisa tra il Rio Sordo e la
nuova "menzione" Tre Stelle, Cascina
Bruciata gode già da fine '800 di una
buona reputazione e Carlo Balbo non
ci ha messo poi molto a darne conferma (la svolta tecnica risale infatti
all'inizio degli anni 2000). Bella l'evoluzione del Rio Sordo 2004, tra clas-
sicità e nuovi orizzonti (leggi uso del
legno piccolo). Vini: Barbaresco Rio
Sordo (2004; 88/100; E), Barbaresco
Balbo (2004; 87/100; D).
10. Cisa Asinari (tel. 0173.635221).
La più bella tenuta della denominazione. Vigne splendide e vini che alla
potenza preferiscono quell'eleganza
che a volte arriva a sfiorare l'essenzialità, specie nel Gaiun e nel Martinenga.
Impossibile passare oltre. Vini: Barbaresco Camp Gros, Barbaresco Gaiun,
Barbaresco Martinenga.
11. Roagna - I Paglieri (tel. 0173.
635149). Fedele interprete fin da
tempi non sospetti di un'agricoltura e
di un'enologia naturali, Alfredo Roagna
produce vini ruvidi e spontanei allo
stesso tempo. Uno stile non sempre
accessibile ma che è importante conoscere. Vini: Barbaresco Crichet Pajè,
Barbaresco Pajè (anche Riserva).
Tre Stelle
1
2
3
4
Rio Sordo
Ca’ Grossa
Roncagliette
Montaribaldi
Socrè
Olek Bondonio
Liborio - Roccalini
Casa
Bruciata
Roccalini
dir. Treiso
Roncaglie
Montaribaldi
C.ne Rio
Sordo
C.ne
Niccolini
1
C.na Grossa
C.na
Sucrè
C.na Nova
2
C.na
Quinto
C.na
Berchialla
3
Villa Como
C.na
Roncagliette
4
C.na
Roncaglia
C.na
Cencio
C.na
Roccalini
dir. Alba
BARBARESCO: IV ITINERARIO
LE CANTINE
1. Montaribaldi (tel. 0173.638220).
Delle quattro aziende presenti in questo itinerario, Montaribaldi è quella
di più lunga tradizione (anche se il
marchio risale soltanto al 1993). Il
Montaribaldi nasce dal cru omonimo
(valido il 2005!), mentre il Palazzina
arriva dagli Starderi di Neive, e dei due
è quello in genere di minore impatto. Non giudicabile invece la nuova
selezione Ricu 2004 (un assemblaggio tra Montaribaldi e i Marcarini di
Treiso) ancora in vasca al momento della mia visita. Vini: Barbaresco
Montaribaldi (2005, 88+/100; E),
Barbaresco Palazzina (2005, 87/100;
D), Barbaresco Ricu (dal 2004).
2. Socrè (tel. 348.7121685). Proprietario nella parte alta delle Roncaglie
(proprio a cavallo della strada), Marco
Piacentino ha fatto il suo esordio
nel 2000 e ha ottenuto il suo miglior
risultato con l'annata 2004 (un vino
moderno ma non tecnico). A partire
dal 2007 potrebbe verificarsi un ulteriore cambio di passo. Seguiamolo.
Vini: Barbaresco Roncaglie (2004;
87/100; -).
3. Olek Bondonio (tel. 0173.638006).
Di questa nuovissima azienda ho poco
da dirvi, a parte che Olek è un giova-
TREISO: INTRODUZIONE
Il comune di Treiso, che fino agli anni
'50 era frazione di Barbaresco, ha
un'estensione maggiore di quest'ultimo, rispetto al quale ha però una
densità vitata inferiore e una presenza di nebbiolo meno marcata (164
ettari di vigna su un totale di 450).
Una differenza spiegabile sia con
una maggiore estensione dei versanti
meno esposti (poco adatti al nebbiolo) sia con un microclima più fresco, almeno nella parte a monte del
paese, dove si registra una presenza
non trascurabile di moscato.
A distinguerlo ulteriormente è poi la
conformazione del territorio, che a
grandi linee può essere diviso in
due settori: quello compreso tra
Barbaresco e l'abitato di Treiso (II, III
e parte del IV itinerario), caratterizzato da una serie di crinali che convergono verso il paese, e quello invece
a monte e a ovest del centro abitato
(parte del IV itinerario), caratterizzato
da un unico crinale che si insinua
verso l'Alta Langa e lungo i cui fianchi
si sviluppano altri crinali di minore
entità. Il primo ha caratteristiche simili
a Barbaresco (fatta eccezione per le
Ferrere), mentre il secondo (escluso Rocche Massalupo, assimilabile
alle Ferrere) ha un profilo tutto suo,
segnato da versanti spesso scoscesi
e da un carattere più "selvaggio". In
questo settore la parte del leone la
fa il versante rivolto a ovest, mentre
quello a est si assottiglia sempre di
più tanto che tra le "menzioni" può
vantare soltanto una piccola parte di
San Stunet (anche se a dire il vero
almeno la zona di Cascina Bordino
avrebbe meritato una sua visibilità).
Come a Barbaresco, anche in questo caso tutto si può visitare senza
consumare un litro di benzina, con
la sola differenza che le cantine (ad
eccezione di Lodali) sono tutte minuscole e che il numero è praticamente
dimezzato. Tutto qua.
TREISO: I ITINERARIO
LE CANTINE
1. Il Cravé - Corrado Meinardi (tel.
0173.638013). Estroso, espansivo e
disincantato, Corrado Meinardi ha rilevato l'azienda del nonno nel 1993 e il
vino lo interpreta in modo istintivo e
naturale: niente analisi, niente lieviti,
niente filtrazioni e niente controlli di
temperatura automatizzati. C'è poco
da stupirsi quindi se il suo Vigna d'Ancin si distingue per il carattere ribelle
e ruspante. Vini: Barbaresco Vigna
d'Ancin (2004; 81/100; E).
2. Lodali (tel. 0173.638109). A Treiso,
e non solo, Lodali rientra nel novero delle aziende di consolidata tradizione, anche se dal 2005 Walter
Lodali ha cercato di portare una ventata di rinnovamento affiancando al
classico Rocche dei Sette Fratelli
anche il Lorens, un Barbaresco più
sostanzioso e dal taglio decisamente
moderno (leggi rovere e colore). Vini:
Barbaresco Lorens (2005; 85/100; G),
Barbaresco Rocche dei Sette Fratelli
(2005; 85/100; E).
3. La Ganghija (tel. 0173.638176).
Azienda minuscola e dalla storia
recentissima, dato che il giovane
1
2
3
4
5
Il Cravè - C. Meinardi
Lodali
La Ganghija
La Soleggiata
Mauro Bussi
B.ta
Bongiovanni
5
4
Bernardot
3
2
Treiso
1
barbaresco: dodici itinerari
4. Liborio Carlo Eredi - Roccalini (tel.
0173.638340 - 347.0526898). Il cru
dei Roccalini è sempre stato vinificato
in modo discontinuo, ma questa volta
il tentativo del giovane Paolo Veglio
(prima vendemmia 2003) potrebbe
essere quello giusto. Intrigante per
spessore e carattere l'assaggio dalla
botte del 2005, mentre il 2004 denota una certa rusticità di fondo. Vini:
Barbaresco (2004; 82/100; D).
TREISO: I ITINERARIO
LE CANTINE DEL CENTRO
29
L'ultimo dei quattro itinerari si snoda
all'estremo opposto del comune rispetto al primo e tra tutti è il più agile, sia
perché le aziende sono poche (il grosso delle Roncaglie delle Roncagliette
è nella mani rispettivamente dei
Poderi Colla e di Gaja, che troveremo
o abbiamo già trovato in altri percorsi), sia perché le vigne sono tutte lì a
portata di mano (l'unica un po' defilata
è il Roccalini). Il pezzo che va dalla
cascina Sucré a Villa Como si può percorrere a piedi (tagiando per le vigne
nell'ultimo tratto), mentre dai Niccolini
a Sucré è meglio evitare perché in
questo pezzo vanno tutti come dei
matti. N.B. Fino a poco tempo fa in
questo settore operava anche l'azienda Fioralba o Savasta Fiore (Cascina
Grossa), che di recente ha dato però in
affitto i suoi vigneti ai fratelli Rapalino
di Neviglie, che li vinificano e li imbottiglieranno con la propria etichetta.
Gli assaggi delle annate 2006 e 2007
sembrano più che interessanti.
ne produttore e che le vigne sono
nella parte alta delle Roncagliette. La
prima annata sarà il 2005 e la degusterò spero entro maggio. Restate
sintonizzati.Vini: Barbaresco.
ENOGEA - II SERIE - N. 18
BARBARESCO: IV ITINERARIO
DA TRE STELLE AI ROCCALINI
barbaresco: dodici itinerari
30
ENOGEA - II SERIE - N. 18
Enzo Rapalino ha fatto il suo esordio soltanto lo scorso anno con il
Barbaresco 2004, un vino dal carattere un po' ruvido seguito da un 2005
in cui il rovere non è certo in secondo
piano. Il 2006, assaggiato dalla botte,
lascia invece intuire una finezza di
tutt'altra categoria. Diamogli tempo.
Vini: Barbaresco (2005; 83/100; D).
4. La Soleggiata (tel. 0173.638174).
Da un'azienda minuscola ad una
ancora più piccola, seguita da Roberto
Giacone (figlio della titolare ed enologo alla Tenuta Carretta di Piobesi, nel
Roero). Il vino, che nasce da una vigna
al confine del San Stunet (sul versante
sud), ha buona struttura ma anche una
rusticità di fondo non trascurabile. Vini:
Barbaresco (2004; 82/100; D).
5. Mauro Bussi (tel. 0173.638305).
Per chiudere l'itinerario basta uscire
da un portone ed entrare in quello successivo. Mauro Bussi vinifica dal 1996
e punta su un Barbaresco piuttosto
sostanzioso che però deve ancora trovare i giusti equilibri sia nel contributo
tannico sia in quello del rovere, che
nel 2003 e nel 2004 finisce col togliere slancio al frutto. Vini: Barbaresco
(2004; 84/100; D).
grande trasporto per l'editoria enologica italiana) questa azienda dalla storia
piuttosto recente (1999/2000) punta
esclusivamente sulla tipologia Riserva.
Le uniche due bottiglie assaggiate
mettono in luce un Rio Sordo tannico e "terroso", in linea con i caratteri
dell'annata, e un Villa (assemblaggio
di più vigne) molto più disteso, godibile
e seducente. Una bella sorpresa. Vini:
Barbaresco Riserva Rio Sordo (2001;
85/100; E), Barbaresco Riserva Vila
(2000; 88+/100; E).
TREISO: II ITINERARIO
PAJORè ANDATA E RITORNO
Trattandosi di un "circuito", questo
itinerario può essere percorso sia in
un senso che nell'altro, ma il mio consiglio è di seguire quello antiorario.
Dopo esservi fermati ai piedi della
cascina Montà per dare un ultimo
sguardo alla valle degli Asili (questo
è il punto migliore per farlo), subito
dopo vedrete scorrere sotto di voi in
rapida successione il mitico Pajorè, i
Marcarini, il Casot e i Giacosa, prima
di imboccare la strada che porta a San
Stunet e alle Ferrere. E a proposito di
San Stunet, un centinaio di metri prima
di svoltare verso la cantina di Giorgio
Pelissero ricordatevi di dare un'occhiata a sud e una a nord: la differenza tra i
due settori di Treiso a cui ho accennato in precedenza - in quel punto - non
potrebbe essere più chiara.
TREISO: II ITINERARIO
LE CANTINE
2. Giuseppe Nada (tel. 0173.638110).
Meno conosciuto di altri omonimi,
Giuseppe Nada è un vignaiolo di
consolidata tradizione oltre che uno
degli uomini che hanno contribuito
alla definizione delle "menzioni" di
Treiso. Lo stile verticale dei suoi vini,
a tratti essenziali e di chiara mineralità, trova da sempre la migliore
espressione nel Casot (che esce con i
tempi di una Riserva). Più scorrevole
invece il Marcarini. Vini: Barbaresco
Casot (2003; 86/100; E), Barbaresco
Marcarini (D).
1. Pier (tel. 0173.638178). Presente
soprattutto sui mercati stranieri (anche
perché il giovane Pier Paolo non ha
3. Fratelli Grasso (tel. 0173.638194).
Un po' irregolare nel rendimento,
l'azienda dei fratelli Grasso si divi-
C.na Castellissano
C.na Tolino
4
5
C.na San
Stefanetto
B.ta Ferrere
Soprane
3
B.ta
Bongiovanni
B.ta Ferrere
Sottane
Treiso
dir. Neive
B.ta
Giacosa
6
C.na Valgrande
B.ta Casotto
Castellizzano
2
Ferrere
dir. Barbaresco
San Stunet
Tre Stelle
1
2
3
4
5
6
Vallegrande
Villa
Gresy
B.ta Rio
Pier
Giuseppe Nada
Fratelli Grasso
Cascina Baricchi
Pelissero
Ca’ del Baio
C.na
Montà
C.na
Pairolero
dir. Alba
Marcarini
Pajorè
1
Giacosa
Casot
5. Pelissero (tel. 0173.638430). E'
l'azienda di punta dell'itinerario. Se già
conoscete i vini, fate comunque una
sosta per godervi il panorama. Difficile
trovare di meglio (il Basarin è proprio
di fronte). Vini: Barbaresco Nubiola,
Barbaresco Tulin, Barbaresco Vanotu.
1. Pertinace (tel. 0173.442238).
A differenza della Produttori del
Barbaresco, questa cantina sociale punta su tre sole menzioni:
Marcarini, più delicato e accessibile,
Castellizzano, il meno esposto dei
tre eppure più strutturato, e infine il
Nervo, una sorta di "blend" dei due
precedenti. Stile classico, ma non
così classico come un tempo (il che
non è un peccato). Qualità in compenso più regolare. Vini: Barbaresco,
Barbaresco Castellizzano (2000;
86/100; E), Barbaresco Marcarini
(2000; 84/100; E), Barbaresco Nervo
(2000; 86+/100; E).
2. Rizzi (tel. 0173.638161). Pur ricono-
Bricco
1
2
3
4
5
Ausario
Valeirano
Manzola
3. Fratelli Molino (tel. 0173.638384).
Buona tecnica di base per i due
Barbaresco dei fratelli Molino, che
pur non accodandosi alle correnti più
moderniste tendono a preferire il frutto
alla classicità. Il Teorema, un tempo
ottenuto anch'esso da una vigna
nell'Ausario, oggi nasce da uve provenienti dal Montersino (vedi IV itinerario).Vini: Barbaresco Ausario (2005;
85/100; E), Barbaresco Teorema
(2005; 85/100; D).
Pertinace
Rizzi
Fratelli Molino
Ada Nada
Fiorenzo Nada
Treiso
Rombone
Garassino
Rizzi
Nervo
Bernardot
C.na
Bricco
C.na
Fornace
B.ta
3
Ausario
C.na
Mondovì
TREISO: III ITINERARIO
I CRINALI DEI RIZZI E
DELL'AUSARIO
C.na
Magallo
C.na
Canova
B.ta
Valeirano
2
C.na
Frattino
C.na Rizzi
4
5
C.na
Rombone
Villa
Manzola
C.na Boito
C.na
Moretta
C.na Frati
1
Pertinace
dir. Barbaresco
dir. Alba
barbaresco: dodici itinerari
TREISO: III ITINERARIO
LE CANTINE
6. Ca' del Baio (tel. 0173.638219).
Subito a ruota di Pelissero per notorietà, la cantina di Giulio Grasso ha
il nucleo principale dei vigneti nella
conca dei Marcarini e della Valgrande.
Il suo vino più rappresentativo (in attesa della selezione Pora 2004 di cui vi
parlerò nel prossimo numero) è però
l'Asili di Barbaresco, che ormai da
diverse vendemmie riesce a conciliare
con successo modernità e eleganza. Vini: Barbaresco Asili, Barbaresco
Marcarini, Barbaresco Pora (dal 2004),
Barbaresco Valgrande.
Altro circuito che come il precedente
potete percorrere nel verso che preferite. Anche in questo caso però il
mio consiglio è di procedere in senso
antiorario. Lasciato infatti alle spalle
il Garassino, una posizione che offre
per la verità pochi appezzamenti validi
per il nebbiolo, entrerete subito nel
vivo "tagliando" i Rizzi, sovrastando il
Nervo, sfilando sotto il Bricco (tre posizioni straordinarie), per poi puntare
dall'alto verso Ausario (quel poco che
è stato deciso di inserire nel versante
che guarda i Rizzi), Valeirano e infine
scendo un chiaro progresso qualitativo
nelle ultime vendemmie (senza rinunciare alla classicità dello stile), una
visita alla famiglia Dellapiana è consigliata prima di tutto per un rapido tour
tra i vigneti. Rizzi (Boito compreso)
Nervo e Pajorè sono, come già detto,
posizioni eccellenti. Vini: Barbaresco
Rizzi (D), Barbaresco Nervo Fondetta
(2005; 85/100; E), Barbaresco Pajorè
Suran (2005; 86/100; E), Barbaresco
Rizzi Boito (2004; 87/100; E).
31
4. Cascina Baricchi (tel. 0173.630141
- 348.7146500). Più conosciuto per
i suoi vini dolci, Natale Simonetta
sta ancora focalizzando il progetto Barbaresco. Dopo aver puntato
nel 2001 sulla zona delle Casasse
(Neive) e dopo aver saltato il 2002 e
il 2003, nel 2004 ha aggiunto anche
una parte di uve delle Roncaglie,
ottenendo un vino di buona struttura, ma piuttosto ruvido nel carattere.
Barbaresco (2004; 86/100; E).
Manzola e Rombone, che pure non
sono da meno.
ENOGEA - II SERIE - N. 18
de tra i Giacosa (Bricco Spessa),
Vallegrande e San Stunet, da dove in
futuro dovrebbe nascere una nuova
seleziona di Barbaresco. Lo stile, a
volte ruvido e a volte più minerale (vedi il Bricco Spessa 2004) non
disdegna una certa rusticità di fondo.
Vini: Barbaresco, Barbaresco Bricco
Spessa (2004; 86/100; D), Barbaresco
Sörì Valgrande (2004; 83/100; D).
barbaresco: dodici itinerari
32
ENOGEA - II SERIE - N. 18
4. Ada Nada (tel. 0173.638127).
Anche se il Cichin sulla carta è la
selezione migliore, in certe annate
è giusto (e meglio, come nel 2004)
prestare maggiore attenzione al
Valeirano, che pur conservando le
ambizioni strutturali di questa cantina
riesce ad esprimere uno sviluppo
più gentile e sfumato. Non ho invece
assaggi recenti del Barbaresco Elisa.
Vini: Barbaresco Cichin, Barbaresco
Elisa, Barbaresco Valeirano.
5. Fiorenzo Nada (tel. 0173.638254).
Giusto due passi e si chiude in bellezza. Bruno Nada (Fiorenzo è il padre) è
infatti da tempo uno dei pochi produttori di riferimento del comune. Prima
con il Barbaresco, poi con il Rombone
e dal 2004, con ogni probabilità, anche
con il nuovo Manzola, già in batteria per le degustazioni del prossimo
numero. Stile molto curato, non sempre disteso, e rendimento affidabile.
Vini: Barbaresco, Barbaresco Manzola
(dal 2004), Barbaresco Rombone.
TREISO: IV ITINERARIO
SAN ROCCO E OLTRE
Anche se per abitudine la considero
parte integrante di Treiso, la frazione
di San Rocco Seno d'Elvio (38 ettari
di nebbiolo sugli 80 vitati complessivi) è in realtà l'ultima propaggine
del comune di Alba e comprende,
Cappelletto
9
Ciabot
Giacchino
C.na
Ronchetti
Pilone della
Vignetta
B.ta
Meruzzano
B.ta Canta
C.na
Reiso
B.ta
Castellengo
Rocche dei
sette fratelli
C.na
Giaccone
B.ta
Castellengo
C.na Borsa
Sottano
8
Rocche Massalupo
C.na
Montersino
Soprano
Giacone
7
Montersino
B.ta
Camairano
Meruzzano
C.na
Basso
Soprano
6
B.ta
Montersino
C.na
Rifo
C.na
Baracca
C.na
Masseria
5
C.na
Trinchero
3
2
C.na
Frattino
C.na Minuto
4
1
San Rocco
Seno d’Elvio
1
2
3
4
5
6
7
8
9
Marco e Vittorio Adriano
Armando Piazzo
Gianluigi Lano
Fratelli Manera
Manuel Marinacci
Poderi Colla
Ca’ du Luin - Castellengo
Vigin
Orlando Abrigo
a voler essere precisi, anche una
parte dei Rizzi inserita nell'itinerario
precedente (quella sotto la strada).
Non tutto ciò che vedete nella cartina
riportata qui sotto fa però parte di San
Rocco, perché le vigne che stanno
sopra la linea immaginaria che unisce
la borgata Castellengo alla cascina
Baracca ricadono infatti sotto Treiso
e, unite al resto, vanno a formare quel
versante occidentale del secondo settore di cui ho parlato nell'introduzione
del comune. Un versante che per la
verità si può cogliere nella sua interezza solo dal crinale di Madonna
Como, che si raggiunge svoltando a
destra nel piccolo centro abitato di
San Rocco.
TREISO: IV ITINERARIO
LE CANTINE
1. Marco e Vittorio Adriano (tel.
0173.362294). Una bella famiglia
e un indirizzo affidabile se volete
dei Barbaresco ben curati e senza
eccessi, anche nei prezzi (davvero
appetitosi). Impostazione fenolica,
ma non per questo rigida o scarna.
Tendono a crescere con l'aria. Vini:
Barbaresco Basarin (2005; 87/100; D),
Barbaresco Riserva Basarin (2004;
87/100; -); Barbaresco, Sanadaive
(2005; 86/100; D)
2. Armando Piazzo (tel. 0173.35689).
Non la più storica tra le storiche, ma
pur sempre un'azienda con quasi
trent'anni di imbottigliamento in archivio. Lo stile non ammette fronzoli
o eccessi di alcun genere, il che
può anche essere un bene, ma vista
l'importanza di alcune vigne (prima
fra tutte il Sorì Fratin), in alcune
annate vorresti un po' più personalità. Vini: Barbaresco, Barbaresco
Riserva Vigna Giaia (2004; 86/100;
D), Barbaresco Sorì Fratin (2005;
84/100; D).
3. Gianluigi Lano (tel. 0173.286958).
Tremila bottiglie di Barbaresco o poco
più, con uve vendemmiate nei dintorni
della cantina e dunque sul versante di
Rocche Massalupo che guarda San
Rocco. Non ha la scintilla dell'originalità, ma si può definire un prodotto dal rendimento affidabile.Vini:
Barbaresco (2004; 86/100; D).
4. Fratelli Manera (tel. 0173.286956).
Per trovare la cantina basta trovare
un piccolo gregge di capre, poi un
muro rosso verniciato di fresco e
infine una cascina che sembra uscita
6. Poderi Colla (tel. 0173.290148).
Le vigne, come abbiamo visto, sono
nelle Roncaglie, mentre la cantina
è al Bricco del Drago, giusto pochi
tornanti sopra la strada di fondovalle
e oltre il confine della denominazione.
Qui c'era Luciano De Giacomi e qui
oggi ci sono i Colla. Inutile aggiungere altro. La deviazione è d'obbligo.
Vini: Barbaresco Roncaglie.
7. Ca' du Luin - Castellengo (tel.
0173.361876). Azienda di discreta estensione, ma piccola in termini
di bottiglie, specie da quando Carlo
Castellengo ha iniziato a lavorare con
regolarità per la cantina di Angelo
Rocca. In crescita invece la qualità,
specie nel 2004. Vini: Barbaresco.
8. Vigin (tel. 0173.638210). Arrivarci,
sia dal basso che dall'alto, non è così
scontato, perché comunque un po'
tornanti dovete metterli in preventivo.
Detto ciò, lo sforzo sarà ripagato da
alcuni istruttivi scorci su Meruzzano,
Giacone e Montersino (per non parlare
delle Rocche dei Sette Fratelli) e da un
Barbaresco bene eseguito e di impostazione moderna (anche se l'ottimo
esordio del 2002 non è stato ancora
eguagliato). Vini: Barbaresco Noemy.
9. Orlando Abrigo (tel. 0173.630232).
Vini larghi di spalla, quelli di Giovanni
Abrigo. Direi addirittura i più sostanziosi di tutto il comune e di sicuro
non nuovi ai lettori di Enogea, specie
nelle ultime vendemmie, dove al peso
e all'impatto si è affiancato anche
il giusto dettaglio. Vini: Barbaresco
Montersino, Barbaresco Rocche
Meruzzano (primo anno 2005),
Barbaresco Rongalio.
NEIVE: I ITINERARIO
ATTORNO A SAN CRISTOFORO
Al contrario dei due comuni precedenti,
in questo caso ho preferito partire dalla
1 Sottimano
2 Luigi Voghera
3 San Cristoforo - Sassi
4 Prinsi
5 Cascina Principe
6 Boggero
7 Punset
8 Fratelli Giacosa
9 Bruno Giacosa
10 Ugo Lequio
11 Mainerdo
10
9
Neive Alta
8
Rondò
B.ta Zocco
C.na Fausoni
7
C.na
Ponsetto
C.na S.
Cristoforo
11
B.ta
Pastura
3
4
C.na
Principe
B.ta
Currà
5
B.ta
Gaia
6
B.ta
Gavello
B.ta
Tetti
Gallina
Marcorino
Fausoni
B.ta
Masseria
2
B.ta
Cottà
1
26
San Cristoforo
Gaia Principe
Currà
Cottà
Basarin
dir. Barbaresco
dir. Tre Stelle
barbaresco: dodici itinerari
Ultimo comune del Barbaresco in scaletta, Neive è anche il più esteso dei
tre (e non di poco), il che significa che
se a Barbaresco e a Treiso gli itinerari
li potete rimaneggiare quasi a vostro
piacimento, in questo caso è meglio
essere prudenti perché le distanze,
senza essere "chiantigiane", non sono
trascurabili (da Cottà alla Canova è un
mezzo viaggio). La maggiore estensione complessiva viaggia di pari passo
anche con l'estensione dei vigneti che
si attesta, stando agli ultimi dati, attorno ai 1100 ettari di cui 253 a nebbiolo.
Come già a Treiso, dunque, accanto
al nebbiolo c'è anche una fetta consistente di altri vitigni, dal dolcetto
alla barbera e soprattutto al moscato, in particolare nelle zone al confine con Mango e Coazzolo. Quanto
all'orografia, piuttosto facile risulta la
suddivisione in settori: il primo, che
va dai Gallina a Serra Capelli (II e III
itinerario), è compreso tra il Tanaro e
il crinale di Neive; il secondo, che dal
Bric Micca arriva alla Canova (IV itinerario), è in posizione speculare rispetto
alla statale che porta a Castagnole;
per il terzo, che si sviluppa attorno a
San Cristoforo, basterà invece leggere
il prossimo capitolo.
33
5. Manuel Marinacci (tel. 333.
9203264). Uno dei pochi produttori
della zona, e forse anche l'unico,
ad avere iniziato l'attività senza un
background viticolo familiare (e forse
anche per questo in zona nessuno
lo conosce). A distinguerlo però c'è
anche lo stile, che oscilla tra un'eleganza sottile e sfuggente e una ruvidità di fondo che potrebbe fare la gioia
dei palati biodinamici. Prezzo competitivo. Seguitelo. Vini: Barbaresco Pajà
(2004; 81/100, 2005: 85/100; D).
NEIVE: INTRODUZIONE
ENOGEA - II SERIE - N. 18
da un libro di Fenoglio. Il resto è nel
bicchiere, almeno del 2005: medio
peso, frutto, spontaneità e varietale,
senza mai apparire artificioso. 600
bottiglie in tutto. Non per vezzo, ma
per necessità. Il resto delle uve viene
venduto. Vini: Barbaresco (2004;
84/100; 2005; 87/100; -).
barbaresco: dodici itinerari
34
ENOGEA - II SERIE - N. 18
"periferia" per mantenere una sorta di
continuità con gli itinerari precedenti,
dato che questo settore si incunea
tra i territori comunali di Treiso e di
Barbaresco e potrebbe quindi essere
considerato un'appendice di alcuni itinerari precedenti. Quanto all'orografia,
il primo settore può essere visto come
un enorme dosso che ha la sua sommità nella zona di San Crisfoforo (ben
visibile da quasi ogni punto panoramico della denominazione) e sul cui
lato meridionale si sviluppa il lungo e
maestoso versante del Basarin. Il lato
opposto guarda invece in buona parte
Barbaresco e si può dividere nel crinale dei Tetti e nella grande "schiena"
che - ruotando attorno a San Crisforo
- va dai Currà ai Fausoni. A proposito
invece di aziende, Bruno Giacosa,
Fratelli Giacosa e Ugo Lequio rientrano in questo itinerario più che altro per
comodità (dovendo "circumnavigare"
San Cristoforo, ci passate praticamente davanti).
NEIVE: I ITINERARIO
LE CANTINE
1. Sottimano (tel. 0173.635186).
Seppure a pochi passi dal confine
con Barbaresco, quella di Rino e
Andrea Sottimano è a pieno titolo una cantina di Neive, oltre che
una delle più rappresentative di tutto
il comune. I vini, dopo un periodo
di transizione stilistica, si possono
oggi annoverare nella categoria dei
modernisti illuminati. Vini: Barbaresco
Cottà, Barbaresco Currà, Barbaresco
Fausoni, Barbaresco Paiorè.
2. Luigi Voghera (tel. 0173.677144).
Dopo la recente scomparsa di Luigi
Voghera, l'azienda (che dispone di un
parco vigneti di tutto rispetto) è oggi
nelle mani del figlio Livio che proseguendo nel solco tracciato dal padre
propone vini di buona spalla, a tratti
spigolosi, ma mai rustici. Il tutto a prezzi molto convenienti. Vini: Barbaresco
(2003; 87/100; 2004; 86/100; D),
Barbaresco Basarin (dal 2005).
3. San Cristoforo - Sassi (tel.
0173.677122). Poco più di un ettaro
di vigna fa dell'azienda di Angelo
Sassi (che l'ha rilevata nel 2004) una
delle realtà più piccole della denominazione. Una realtà ben curata, come
del resto lo era il Barbaresco 2004 e
come dovrebbe essere anche il 2005,
che stando agli assaggi dalla vasca si
preannuncia più sottile e meno cremoso.Vini: Barbaresco San Cristoforo.
4. Prinsi (tel. 0173.67192). Delle tre
aziende che troverete sulla strada
che porta alla borgata Gaia, Prinsi è
quella che può vantare la più lunga
tradizione e il parco vigneti più ampio.
Rispetto a un tempo i vini mostrano
però un taglio più moderno e vanigliato che non sempre ha il dono del dettaglio.Vini: Barbaresco Gaia Principe
(2004; 82/100; D), Barbaresco Gallina
(2004; 82/100; E), Barbaresco Riserva
Fausone (2003; 81/100; E).
5. Cascina Principe (tel. 0173.
677375). Anche se il progetto è di
aggiungere in futuro un Cottà e un
Currà, per ora l'attività di Federico
Vacca e della sua piccola azienda si
limita ad un Gaia Principe di impostazione classica ed essenziale. Vista la
giovane età del produttore c'è però di
che essere fiduciosi. Vini: Barbaresco
Gaia Principe (2004; 82/100; E).
6. Boggero (tel. 0173.67377). Produttore ai primi passi, ancora diviso tra
l'impiego alla Ferrero e la cantina,
Claudio Pastura ha prodotto fino ad
ora solo un Barbaresco 2001 che non
ho avuto modo di assaggiare. Il 2005,
pronto per essere imbottigliato, ha
invece una struttura delicata e quasi
fragile, ma una finezza di base non
trascurabile. Prezzo molto vantaggioso. Vini: Barbaresco.
7. Punset (tel. 0173.67072). Quella di
Marina Marcarino è una delle pochissime aziende della denominazione ad
avere un'immagine al femminile. I vini,
al contrario, sono piuttosto "maschi"
sebbene mai violenti e preferiscono
un buon affinamento in bottiglia. Vini:
Barbaresco Campo Quadro (2004,
86+/100, E), Barbaresco Punset
(2004, 86/100, D).
8. Fratelli Giacosa (tel. 0173.67013).
Un indirizzo solido in quel di Neive,
capace di ben figurare su entrambi i
fronti: quello del Barolo e quello del
Barbaresco, con uno stile a volte un
po' cupo, ma che nelle migliori annate si fa anche ricco di suggestioni.
Vini: Barbaresco Basarin, Barbaresco
Gianmatè.
9. Bruno Giacosa (tel. 0173.67027).
Tutto è già stato detto ed è inutile aggiungere altro. Tappa dunque
obbligata, sia che ne veneriate lo stile
(la quintessenza della classicità) sia
che i vostri gusti preferiscano veleggiare verso altri lidi. Vini: Barbaresco
Asili, Barbaresco Rabajà, Barbaresco
Santo Stefano.
10. Ugo Lequio (tel. 0173.677224).
Situato in posizione strategica all'inizio della strada che porta al Bricco,
e nonostante ciò poco visibile, Ugo
Lequio lavora soltanto uve acquistate e punta le sue carte su un unico
Barbaresco, di norma rotondo ed elegante, come è nello spirito del cru.
Vini: Barbaresco Gallina.
11. Mainerdo (tel. 0173.67056). Una
cantina senza particolari concessioni
all'estetica, un parco botti tradizionale
e ben tenuto e tre etichette proposte
con una certa irregolarità temporale. La Riserva è quella con cui ho
maggiore confidenza e nelle migliori
annate può essere considerata un
buon esempio di classicità senza
sbavature e di buona sostanza. Vini:
Barbaresco, Barbaresco Cottà Bricco
della Pernice, Barbaresco Riserva
(2003; 87/100; D).
NEIVE: II ITINERARIO
dai gallina al centro
Entrare sul percorso dalla parte della
Cascina Cavalli, ma a dire il vero
anche da Neive, non è il modo migliore per ammirare i Gallina (che però si
vedono benissimo dai Cottà e dalla
strada che scorre sopra Gaia-Principe
e Fausoni - vedi l'itinerario precedente). In compenso è il modo migliore per
apprezzare gli Albesani, che quasi non
vedrete nell'itinerario a loro dedicato,
e i Bordini, sia nella loro parte storica
(quella sotto la borgata) sia in quella
incorporata di recente nella "menzione, ossia il versante della cascina
Dote.Quanto al centro abitato, come e
più di Treiso e Barbaresco, il mio consiglio spassionato è di parcheggiare la
macchina e di muoversi a piedi perché
le strade in certi punti sono dei veri e
propri "budelli".
NEIVE: II ITINERARIO
LE CANTINE
1. Giuseppe Negro (tel. 0173.677468).
Sul mercato ormai da quasi vent'anni,
Giuseppe Negro non ha vigne di proprietà ma può contare su un pugno di
conferitori consolidati e su una cantina
moderna e ben tenuta. Una cura che si
riflette anche nei suoi vini, mai troppo
strutturati e ai quali manca soltanto un
pizzico di originalità. Vini: Barbaresco
Gallina (2005; 83/100; E), Barbaresco
Pian Cavallo. (2005; 86/100; E).
2. Pasquale Pelissero - Cascina
Crosa (tel. 0173.67376). Indirizzo
4. Cantina del Glicine (tel.
0173.67215). Adriana Marzi, ovvero
della cortesia (la sua) e dell'eleganza
(dei suoi vini). Meno in voga rispetto a
vent'anni fa (quando il Marcorino era
uno dei pochi "tre stelle" di Veronelli),
resta una tappa importante se volete
conoscere il Barbaresco e una fetta
della storia enologica anni '80-90.
Fatevela raccontare.Vini: Barbaresco
Currà (2004; 86/100; D), Barbaresco
Marcorino (2004; 86/100; E).
7. Francone - Antichi Poderi dei
Gallina (tel. 0173.67068). La struttura
della cantina, lungo la strada che sfila
sotto i Gallina, non è di quelle che
si fanno ammirare. I vini in compenso negli ultimi anni sono migliorati:
tradizionali quelli firmati Francone (I
Patriarchi), più moderno e levigato
invece il Gallina. Vini: Barbaresco I
Patriarchi, Barbaresco Gallina (2004,
86/100, -).
C.na
Dote
4
B.ta
Bordini
Neive Alta
5
6
3
Rondò
2
Bordini
Albesani
B.ta
Bricchetto
Gallina
C.na
S. Stefano
San Giuliano
C.na
Borgese
Marcorino
B.ta
Gallina
1
C.na
Cavalli
7
1
2
3
4
5
6
7
Giuseppe Negro
Pasquale Pelissero
Fattoria San Giuliano
Cantina del Glicine
Castello di Neive
La Contea
Francone - A. Poderi dei Gallina
NEIVE: III ITINERARIO
LE CANTINE
1. Gastaldi (tel. 0173.677400). Salendo dalla parte che vi ho consigliato, la
cantina Gastaldi si trova con facilità,
ma fossi in voi non mi farei tante illusioni perché Bernardino, oltre ad essere una persona schiva, è praticamente
introvabile. In caso di successo, non
lasciatevi quindi sfuggire l'occasione.
Vini di solida spalla. Vini: Barbaresco.
2. Piero Busso (tel. 0173.67156). La
quintessenza del vignaiolo moderno,
al pari di Renato Cigliuti e pochi altri:
piedi nella vigna e testa sulle spalle.
Parlare con Piero Busso è sempre
un piacere e i vini, spesso, lo incrementano. Moderna eleganza. Vini:
Barbaresco Borgese, Barbaresco
Brich Mondino, Barbaresco Gallina,
Barbaresco San Stefanetto.
3. Cantina del Bricchetto (tel.
0173.677307). Altro vignaiolo difficile
da bloccare in un angolo, non perché
sia schivo come Gastaldi (al contrario), ma perché perennemente indaffarato. I suoi vini, a volte esuberanti
(ma mai volgari), hanno il pregio del
carattere. Non abbandonate al primo
tentativo.Vini: Barbaresco Albesani.
4. Pietro Baracco (tel. 0173.67050).
Minicantina e miniproduzione per
Renzo e Renato Baracco, che di
conseguenza vivono di un'altra attività. Il loro Barbaresco non ha nella
sostanza la dote migliore, ma nelle
annate favorevoli (2004 e 2006) può
vantare un tannino di bella grana.
Vini: Barbaresco.
barbaresco: dodici itinerari
Il consiglio per questo itinerario è di
non invertire il senso di percorrenza
e quindi di entrare dalla parte degli
Albesani, perché in questo modo (fatta
eccezione per gli Albesani stessi, che
avrete però già ammirato nell'itinerario precedente) potrete osservare
nel verso giusto i vari cru, ossia dal
loro lato meglio esposto (e anche più
vitato). I Bordini li rivedrete invece di
"taglio", ma è quanto basta per ribadirne la bontà dell'esposizione, mentre a
Serra Capelli ci passerete proprio nel
cuore. Serragrilli, il cui lato migliore
è quello che si affaccia sulla statale
che porta a Castagnole Lanze, avrete
invece modo di osservarlo con più
attenzione nel prossimo itinerario.
35
NEIVE: III ITINERARIO
dagli albesani a
serracapelli
ENOGEA - II SERIE - N. 18
5. Castello di Neive (tel. 0173.67171).
Sebbene il parco vigneti sia molto
vasto, la cantina di Italo Stupino lega
il suo nome soprattutto al "grand cru"
di Santo Stefano, da cui ottiene due
etichette dal carattere spesso austero,
ma negli ultimi anni anche più curato rispetto ad un tempo. Il castello
è un luogo di grande suggestione.
Vini: Barbaresco, Barbaresco Santo
Stefano (anche Riserva).
6. La Contea (tel. 0173.677585). Nella
mappa ho indicato la posizione della
cantina, ma fossi in voi punterei dritto
sull'omonimo e blasonato ristorante:
mangiate due piatti, assaggiate il vino
e fate due chiacchiere con Tonino
Verro (be', conoscendo l'oste, forse è
meglio dire cinque!). Stile sostanzioso
e spesso accattivante (ma non troppo moderno). Vini: Barbaresco Ripa
Sorita (anche Riserva).
di concreta tradizione, eppure meno
conosciuto di altri. Dopo la morte di
Pasquale Pelissero, a seguire l'azienda c'è ora la figlia Ornella che sembra
intenzionata a seguire il solco tracciato dal padre. I vini sono rigidi come
un tempo, quindi poco espansivi, ma
di un loro carattere d'antan. Vini:
Barbaresco (2004; 84/100; 2005;
85/100; D).
3. Fattoria San Giuliano (tel.
0173.67364). Sette ettari di vigna e
un profilo qualitativo in crescita negli
ultimi anni per questa cantina alle
porte del centro storico. Le ultime
due vendemmie (2004 e 2005) hanno
meno peso e dettaglio rispetto ad
altre etichette, ma possiedono una
trama tannica di buona estrazione
ed eleganza.Vini: Barbaresco (2005;
84/100; D).
barbaresco: dodici itinerari
6.
Domenico
Filippino
(tel.
0173.67507). Vini attuali e ben curati
quelli di Elio Filippino e soprattutto
rispettosi della provenienza: rotondo e
accattivante il Sorì Capelli, più classico invece il San Cristoforo. Per il prossimo anno è prevista anche l'uscita di
una Riserva Sorì Capelli 2004 che,
stando all'assaggio dalla vasca, si
preannuncia molto sostanziosa. Vini:
Barbaresco San Cristoforo, Barbaresco
Sorì Capelli (anche Riserva).
36
5. Fontanabianca (tel. 0173.67195).
Unico rappresentate dei Bordini (quelli storici), sebbene anche altre aziende abbiano vigne su questo versante
della menzione, Aldo Pola non è di
quelli che hanno rinnegato la barrique, anche se rispetto a un tempo
la usa con più garbo. L'acuto non
rientra di norma nel suo repertorio,
ma in fatto di costanza di rendimento
non teme confronti. Vini: Barbaresco
Sorì Burdin.
dir. Castagnole Lanze
ENOGEA - II SERIE - N. 18
1 Gastaldi
2 Piero Busso
3 Cantina del Bricchetto
4 Pietro Baracco
5 Fontanabianca
6 Domenico Filippino
7 Cecilia Monte
8 Elia
9 Cascina Valledoglio
10 Collina Serragrilli
C.na
Messoirano
7
8
B.ta Serra
Capelli
6
C.na
9 Valdoglio
10
B.ta
Serragrilli
B.ta
Starderi
B.ta Serra
Starderi
C.na
Dote
B.ta
Bordini
Neive Alta
C.na
Palazzina
Brich
Mondino
5
B.ta
Balluri
B.ta
Bricchetto
4
B.ta Balluri
Sottani
3
C.na
Borgese 2
C.na
Mattarello
C.na
S. Stefano
B.ta
Gallina
Serra Capelli
Starderi
Serragrilli
Bordini
1
San Giuliano
Balluri
Albesani
Gallina
dir. Castagnito
C.na
Cavalli
7. Cecilia Monte (tel. 0173.67454).
Cresciuta alla scuola di Luciano
Sandrone (sia in vigna che in cantina,
ci tiene a precisare), Cecilia Monte
vinifica Barbaresco, con uve di Serra
Capelli, dal 2003. E lo fa privilegiando
l'equilibrio e la linearità di espressione,
anche se ciò a volte va un po' a scapito della complessità. Vini: Barbaresco
(2005, 84/100, F).
8. Elia (tel. 339.8620426). Per assaggiare il vino di Mauro Fasano non bisogna spostarsi di un passo, visto che il
suo Barbaresco lo vinifica nella cantina di Cecilia Monte (e con una giornata piemontese di vigna sarebbe una
follia fare diversamente). Nonostante
la diversa provenienza delle uve (zona
San Giuliano), i due vini hanno molti
punti in comune, a partire dall'equilibrio
e dalla linearità. Il 2004 è comunque
preferibile per articolazione e carattere. Vini: Barbaresco Na' Giurnà (2004;
87/100; 2005; 84/100, -)
9. Cascina Valledoglio (tel. 0173.
67300). Franco Rossello lo inserisco per simpatia e disponibilità, visto
che dopo l'esperienza del Barbaresco
2001 ha preferito vendere le annate successive all'ingrosso. Non è
però escluso che possa imbottigliare una piccola partita di 2005. Vini:
Barbaresco.
10. Collina Serragrilli (tel. 0173.
677010). Lasciare questa visita per
ultima, specie se di pomeriggio, può
essere un piccolo azzardo perché
Piernicola Bruno e Rosanna Lequio
- quando si tratta di parlare - non si
tirano certo indietro e quindi bisogna
essere bene in forze. Più easy invece
l'approccio con i vini, di buona struttura e tecnicamente ben curati (ma
meno dotati sul piano caratteriale).
Vini: Barbaresco Basarin, Barbaresco
Serragrilli.
NEIVE: IV ITINERARIO
BRICCO E DINTORNI
Anche se mi verrebbe spontaneo
consigliarvi di salire dalla strada che
da Neive bassa porta direttamente ai
Rivetti e poi al Bricco, la cosa migliore in realtà è prendere la statale in
direzione di Castagnole Lanze e poi
girare a destra verso Coazzolo e quindi di nuovo a destra verso Cascina
Longoria. In questo modo percorrerete
dall'inizio il crinale che porta al Bricco
di Neive, passando per i Rivetti (nella
parte più bassa) e per Serraboella,
NEIVE: IV ITINERARIO
LE CANTINE
1. Fratelli Toso (tel. 0173.677337).
Dei diciassette ettari di proprietà dei
fratelli Toso (Carlo è un tipo davvero
simpatico), solo una minima percentuale viene imbottigliata e di questa una percentuale altrettanto piccola è rappresenta dal Barbaresco,
che oltretutto non proviene dai vigneti
di Cascina Longoria, bensì da quelli
di Cascina Dote, oggi inserita nella
1 Fratelli Toso
2 Cascina Vano
3 Massimo Rivetti
4 Angelo Pastura
5 Fratelli Cigliuti
6 Paitin
7 Dante Rivetti
8 Ressia
9 Cascina Saria
10 Mario Amerio
11 Giuseppe Traversa
C.na
Pelisserotti
C.na Bertola
C.na
Tronetto
C.na
Rifreddo
9
C.na
Spessa
C.na
Rovere
B.ta
Canova
11
B.ta
Calloglio
Soprano
8
B.ta Rivetti
Superiore
1
2
C.na
Venaria
10
B.ta
Moniprando
C.na
Longoria
B.ta Serraboella
Inferiore
B.ta
Rivetti Inf.
B.ta Serraboella
Superiore
7
B.ta Bricco
di Neive
C.na Micca
B.ta Rio
4
6
5
3
Canova
Rivetti
Serraboella
Bricco di Neive
Bric Micca
C.ne
Fossamare
C.na
Gallo
barbaresco: dodici itinerari
37
4. Angelo Pastura (tel. 0173.67248).
Il più piccolo produttore di questo
itinerario (con circa 8000 bottiglie complessive al suo attivo) e anche il più
recente, visto che la prima annata di
Barbaresco risale al 2001. Seguono
poi il 2003 e il 2005, che si distingue
per una struttura dal peso contenuto e
per uno sviluppo dapprima arrotondato e poi asciutto nella persistenza.Vini:
Barbaresco (2005; 84/100; D).
5. Fratelli Cigliuti (tel. 0173.677185).
E l'azienda di riferimento in questo itinerario (insieme con Paitin) ed anche
una delle più stimate della denomnazione. I vini, mai troppo intensi,
nelle ultime vendemmie hanno trovato anche quel tocco di precisione
che ne ha regolarizzato il rendimento.
Tappa obbligatoria. Vini: Barbaresco
Serraboella, Barbaresco Vigne Erte.
6. Paitin (tel. 0173.67343). Tocca
ribadire quanto scritto nella scheda
precedente: Paitin, insieme a Cigliuti,
è l'azienda di riferimento in questo
itinerario. Piuttosto diverso però è
lo stile, che in questo caso si fa
sovente più deciso e sostanzioso, in
particolare nella selezione Vecchie
Vigne. Le ultime vendemmie hanno
menzione Bordini. Quanto allo stile,
nelle ultime vendemmie si sta piano
piano "rinfrescando", pur mantenendo una certa ruvidità di fondo. Vini:
Barbaresco Vigneto Le Doti (2005;
84/100; E).
2. Cascina Vano (tel. 0173.67263). In
attesa dei nuovi cru di Barbaresco, la
produzione di Bruno Rivetti si concentra sul Canova, che rispetto ad altre
etichette di questa menzione si distingue per una struttura più essenziale
e di minore volume. Tannino a tratti
incisivo. Vini: Barbaresco Basarin (dal
2007), Barbaresco Canova (2004;
84/100; D); Barbaresco Rivetti (dal
2005).
3. Massimo Rivetti (tel. 0141.89568).
Nuovo al mondo della bottiglia, ma di
certo non a quello del vino, Massimo
Rivetti ha fatto il suo esordio con
la vendemmia 2000 e in pochi anni
ha compiuto progressi notevoli, come
testimoniano per esempio il Froi 2004
e 2005, due vini fenolici e allo stesso
tempo moderni e bene estratti. Lecito
attendersi altrettanto dalla Riserva
2003 di Serraboella.Vini: Barbaresco
Froi (2004; 88/100; 2005; 87/100; E),
Barbaresco Riserva Serraboella.
ENOGEA - II SERIE - N. 18
che delle tre "menzioni" è la più rinomata. Una volta al Bricco dovrete poi
fare un po' di curve per raggiungere il
crinale successivo, che questa volta
percorrerete dall'alto verso il basso
avendo alla vostra sinistra il versante
meglio esposto, che dei due è il meno
esteso. L'altro versante guarda invece
Coazzolo e digrada in modo più dolce
verso la strada che segna il confine
orientale della denominazione. Al Bric
Micca invece, non essendoci cantine, dovrete andarci apposta, almeno
se vorrete vedere il versante meglio
esposto (visibile però anche dalla strada che dal Rondò di Neive porta ai
Fausoni).
barbaresco: dodici itinerari
38
ENOGEA - II SERIE - N. 18
visto un progressivo abbandono dei
legni piccoli. Vini: Barbaresco Sorì
Paitin, Barbaresco Sorì Paitin Vecchie
Vigne.
7. Dante Rivetti (tel. 0173.67125).
Un'azienda dai numeri complessivi importanti, almeno se rapportata
alla realtà del Barbaresco, dotata di
un parco vigneti altrettanto importante (specie per il moscato) e che
nonostante ciò mantiene una dimensione familiare. Le due selezioni di
Barbaresco, proposte spesso come
Riserva, evidenziano una buona struttura e una cura professionale che non
sempre regala però l'emozione. Vini:
Barbaresco Bricco (anche Riserva),
Barbaresco Micca (anche Riserva).
8. Ressia (tel. 0173.677305). Vini di
certo non paciocconi quelli di Fabrizio
Ressia, che in poco tempo hanno già
ottenuto buoni riconoscimenti grazie
al loro stile che punta sul volume (ma
non per forza sulla densità), sul tannino e su una buona dose di rovere.
In linea con quanto appena detto si
preannuncia anche la nuova Riserva
2005, la cui uscita è prevista però
molto in là nel tempo. Vini: Barbaresco
Canova, Barbaresco Canova Riserva
(dal 2005).
9. Cascina Saria (tel. 0173.67683).
La storia di Cascina Saria, almeno
in termini di bottiglie, inizia nel 1999,
con l'ingresso della nuova generazione della famiglia Abbruzzo. Circa 20
ettari di vigna, non solo a Neive e in
buona parte moscato, e una piccola
produzione di Barbaresco che riprende i caratteri di questa menzione (leggi
volume più che dettaglio), ma con un
tannino più garbato rispetto ad altri.
Vini: Barbaresco (2003; 84/100; D).
10. Mario Amerio (tel. 0173.677541).
Altra azienda del '99, con meno ettari
di vigna (circa 10) ma con una produzione del tutto simile, così come
simile nei fondamentali è il vino.
Più ruvida invece l'esecuzione, sia
al naso sia nell'estrazione tannica.
Vini: Barbaresco Surì Canova (2004;
83/100; D).
11. Giuseppe Traversa (tel. 0173.
67279). Azienda dalla storia trentennale, con un corpo di vigneti attorno alla
cantina (Sorì Ciabot) e uno in borgata
Pelisseri (Starderi). Per il secondo,
gli ultimi assaggi hanno evidenziato
uno stile sostanzioso, ma non brillante
sotto il profilo della fragranza. Vini:
Barbaresco Sorì Ciabot, Barbaresco
Starderi (2004; 81/100; E).
LE ALTRE AZIENDE
ITINERARI ALTERNATIVI
Come molti di voi sapranno, esistono
cantine, anche importanti, che producono Barbaresco ma che hanno sede
al di fuori dei confini della denominazione (i vigneti ovviamente no... ma è
meglio specificarlo vista l'aria che tira
di questi tempi...). Fatta eccezione
per i Poderi Colla, che sono proprio
a due passi dal confine, tutti gli altri
- come ho già spiegato in apertura e
per evidenti problemi logistici - non
sono stati inseriti in alcun itinerario e
per questo mi sembra giusto proporre
una selezione dei più rappresentativi
con accanto il nome del relativo cru/
selezione (il tutto nel mio personalissimo ordine di preferenza):
Sempre facendo riferimento a quanto
scritto in apertura, gli itinerari che ho
proposto sono solo una delle tante
chiavi di lettura del territorio per cui
- con alcune avvertenze già esposte
- siete liberi di fare dei "taglia e cuci"
a vostro piacimento. Nel caso non
siate appassionati di bricolage, queste
potrebbero essere altre possibili combinazioni (con i produttori in rigoroso
ordine alfabetico, escluso Gaja che
tanto non è visitabile):
La Spinetta - Rivetti
Gallina, Starderi, Valeirano
Ceretto
Bricco Asili, Bernardot
Vietti
Masseria
Prunotto
Bric Turot
Pio Cesare
Bricco
Michele Taliano
Oddero
Gallina
Angelo Negro e Figli
Basarin
Massimo Penna
Sorì Sartu
Icardi
Montubert
Bera
La Morandina
Bricco Spessa
Tenuta Carretta
Cascina Bordino
Altri produttori:
Batasiolo, Bel Colle, Borgogno,
Michele Chiarlo. Fontanafredda,
Luigino Grimaldi, Palladino, Fratelli
Rapalino, Francesco Rinaldi e Figli,
Pietro Rinaldi, Gigi Rosso, Roberto
Sarotto, Terrenostre, Torregiorgi.
Tenuta San Mauro, Terre da Vino.
I FONDAMENTALI
Piero Busso
Fratelli Cigliuti
Cisa Asinari
Bruno Giacosa
La Spinetta - Rivetti
Moccagatta
Fiorenzo Nada
Paitin
Pelissero
Produttori del Barbaresco
Albino Rocca
Bruno Rocca
Sottimano
LE ALTERNATIVE
Marco e Vittorio Adriano
Ca' del Baio
Cantina del Bricchetto
Cantina del Pino
Carlo Boffa
Cascina Bruciata
Cascina Morassino
Fontanabianca
Ronchi
I CLASSICI E GLI STORICI
Aldo Bianco
Gigi Bianco
Cantina del Glicine
Castello di Neive
Bruno Giacosa
Carlo Giacosa
Poderi Colla
Serafino Rivella
Rizzi
NUOVI ED EMERGENTI
Ca' du Luin
Ca' du Rabajà
Renato Fenocchio
Domenico Filippino
Liborio Carlo Eredi
Fratelli Manera
Manuel Marinacci
Elia e Cecilia Monte
Pier
Massimo Rivetti
Vigin