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24 ENOGEA - II SERIE - N. 18 BARBARESCO Tutta la zona in DODICI ITINERARI Un vino e un territorio spesso non sono soltanto ciò che vediamo o ciò che vogliamo vedere. Sono molto di più. E per scoprirlo ci devi mettere piede, devi toccare con mano. Meglio se con un piccolo vademecum. Girare una denominazione bussando ad ogni porta che incontri lungo la strada - vi assicuro - è un impegno di quelli tosti. Però è anche una bella esperienza, specie se avete lasciato passare quindici anni dall'ultima volta che lo avete fatto (e pensando che molti - o forse tutti - non si sono mai presi la briga di provarci). Dopo così tanto tempo vedi - chiaramente - molte cose che sono cambiate, ma ne vedi anche altre che sono rimaste immutate, quasi ibernate. Ti rendi conto che spesso una denominazione va ben oltre ciò che a volte vogliamo vedere o siamo costretti a vedere. Va ben oltre la facciata tirata a lucido e le etichette di successo e nasconde realtà - forse addirittura la maggioranza - tra le più svariate: dal produttore storico, a volte minuscolo, direi artigianale, a quello altrettanto piccolo ma che ancora si divide con altre attività per coltivare il suo sogno/esigenza. Poi in mezzo ci sono tutti gli altri, altrettanto invisibili agli occhi dei più, ma che comunque sul mercato ci sono e contribuiscono all'immagine della denominazione. Ed è proprio questo che ho cercato di trasmettere, anche se forse, non avendo decine e decine di pagine a disposizione, solo in parte ci sono riuscito, perché le schede che ho dedicato ad ogni azienda sono davvero piccole, addirittura scarne. Però alla fine credo che sia meglio così, perché il fine ultimo di questo articolo vuole essere un altro e cioè incuriosirvi e invogliarvi a ripercorrere gli stessi itinerari con il minimo di informazioni a vostra disposizione così che possiate essere voi a farvi un'idea ed essere voi a scegliere i vini che preferite. Detto ciò, mi rendo anche conto che dietro il gruppo di produttori che ogni anno si contendono le posizioni migliori della classifica (e ormai sono numerosi) il livello qualitativo non è altrettanto convincente e regolare e difficilmente farete delle scoperte eclatanti, però è anche vero - come ho fatto intuire in apertura - che potrete trovare degli uomini e delle donne che, magari con un pizzico di ingenuità, qualcosa di interessante da "raccontare" ce l'hanno. Infine, è giusto precisare che gli itinerari proposti sono soltanto una delle possibili chiavi di lettura della denominazione, una chiave di lettura che parte - come è mia abitudine - prima di tutto dal territorio. Inoltre, per non creare equivoci, è altrettanto giusto precisare che le aziende recensite non sono la totalità di quelle presenti all'interno dei confini della docg. Alcune (davvero poche) mancano perché nonostante i miei sforzi non sono riuscito a mettermi in contatto, altre - non posso escluderlo - potrebbe mancare per mia ignoranza. Nel caso, chiedo fin d'ora perdono. BARBARESCO: I ITINERARIO LE CANTINE DEL CENTRO Iniziare dal centro di Barbaresco oltre che logico è anche utile perché consente di entrare subito in contatto con quel lato più nascosto del Barbaresco a cui accennavo nell'introduzione, e cioè quello dei piccoli produttori, spesso di consolidata tradizione eppure quasi sempre ai margini dell'editoria, vuoi per scelta dei produttori stessi, vuoi per dimensione e vuoi per esigenze/filosofie editoriali. Quasi scontato, viste anche le dimensioni del centro e la posizione defilata dei due cru, è invece il mio primo consiglio logistico: parcheggiate la macchina in piazza e muovetevi a piedi, a meno che non abbiate intenzione di fare acquisti ad ogni tappa. Cavanna Barbaresco 3 2 1 1 Gigi Bianco 2 Prod. del Barbaresco 3 Le Rocche dei Barbari 4 Carlo Boffa 5 De Forville 6 Gaja 7 Musso 8 Varaldo 9 Luigi Giordano 10 La Spinona Secondine 7 6 5 4 8 9 C.na Ghiga C.na Secondine 10 2. Produttori del Barbaresco (tel. 0173.635139). Cosa dire: tappa obbligata per chi vuole apprendere i fondamentali della denominazione. Vini classici in giusta misura. Prezzi convenienti. Vini: Barbaresco; Barbaresco Riserva (Asili, Moccagatta, Montefico, Montestefano, Ovello, Pajè, Pora, Rabajà, Rio Sordo). 3. Le Rocche dei Barbari (tel. 0173.635138). Ho provato a fissare un appuntamento, ma senza successo (né per colpa mia, né per colpa di Ottavio Minuto). I miei assaggi sono quindi troppo datati per esprimere un giudizio. Vi terrò informati sugli sviluppi. Vini: -. 4. Carlo Boffa (tel. 0173.635174). Azienda in pieno restyling (a cominciare dall'accueil), che non sembra però intenzionata a rinunciare all'impronta classica del legno grande. I vini hanno in genere più sostanza rispetto ad altri della loro categoria e sono convinto che nei prossimi anni saranno destinati a crescere. Splendida la veranda con vista sul Tanaro e la Cavanna (credo il punto panoramico più suggestivo di tutta la zona). Vini: Barbaresco Casot; Barbaresco Vitalotti. 5. De Forville (tel. 0173.635140). Una piccola eccezione nel panorama del comune, perché lavora soprattutto con uve acquistate. Le dimensioni restano comunque contenute e i vini puntano su una stretta mineralità di ispirazione classica. Vale una sosta. Vini: Barbaresco (2004; 85/100; D) 6. Gaja (tel. 0173.635158). La star della denominazione e non solo. Cantina aperta unicamente a operatori del settore e su appuntamento. Regolatevi. Vini: Barbaresco. barbaresco: dodici itinerari 1. Gigi Bianco (tel. 0173.635137). Il primo dei tanti Bianco di Barbaresco e anche una delle aziende più piccole e di maggiore tradizione della zona (dopo la recente scomparsa di Gigi, a seguirla c'è però oggi la figlia Susanna). I vini, nonostante la presenza di alcune barrique (usate solo per il Pora) mantengono una chiara impostazione classica: più diretto e pronto il Canova, un poco più sostanzioso e austero invece il Pora. Approfittate della visita perché non avrete quasi altro modo di reperirli. Vini: Barbaresco Canova (2004; 86/100; E); Barbaresco Pora (2004; 87/100; E). 25 Dei tre comuni che fanno parte della denominazione (a cui si aggiunge la frazione di San Rocco Seno d'Elvio, che ricade però in comune di Alba), Barbaresco è il meno importante in termini di estensione (sia totale che di vigneto). In compenso è quello più intensamente vitato e soprattutto quello che può vantare la maggiore presenza di nebbiolo in rapporto alle altre varietà (238 ettari sui 320 complessivi). Un dato quest'ultimo che, se unito alle testimonianze storiche e alla posizione geografica, fa di Barbaresco il vero e proprio cuore della denominazione. A distinguerlo c'è poi anche una maggiore semplicità dal punto di vista orografico, tanto che il suo territorio si può tranquillamente riassumere in un unico lungo crinale che si sviluppa da nord (al confine con Neive) a sud (al confine con Alba e Treiso) e lungo i cui fianchi si sviluppano buona parte delle posizioni più rinomate (o al più lungo le ramificazioni che da esso di sviluppano). Pensando agli itinerari che mi appresto a proporvi, tutto ciò agevola e velocizza gli spostamenti, oltre a consentire una vostra personale rielaborazione degli itinerari stessi e un più facile "contatto" con i singoli cru. Detto ciò, e prima di entrare nel vivo dell'articolo, è bene specificare alcune cose, partendo proprio da quest'ultimo punto. 1. I confini dei cru - o più correttamente delle "menzioni" (così dovremo infatti abituarci a chiamarle, secondo disciplinare) riprendono quelli ufficiali, fatte salve alcune approssimazioni legate ad esigenze grafiche e alla volontà di evidenziare soltanto le parti vitate di ogni "menzione". 2. BARBARESCO: I ITINERARIO LE CANTINE ENOGEA - II SERIE - N. 18 Nelle schede delle aziende, alla voce "vini", ho citato solo i Barbaresco; per quelli di cui ho fatto assaggi recenti (gli altri li troverete come di consueto nel numero di giugno) ho indicato tra parentesi: annata, punteggio e fascia di prezzo. 3. Come ho già scritto nell'introduzione, nonostante il lavoro capillare, le aziende citate non sono tutte quelle che operano all'interno dei tre comuni. Alcune non sono riuscito a contattarle, altre invece non producono Barbaresco. Ad ogni modo si tratta di una ristretta minoranza (direi una decina o poco più). Ho invece escluso le aziende che operano al di fuori dei confini della denominazione, che troverete comunque citate in chiusura di articolo. 4. Infine, sempre a proposito di aziende, nelle schede che seguiranno ho cercato di privilegiare nei commenti - già molto stringati - le aziende meno conosciute ben sapendo che per le altre esiste già un'ampia bibliografia. BARBARESCO: INTRODUZIONE barbaresco: dodici itinerari 26 ENOGEA - II SERIE - N. 18 7. Musso (tel. 0173.635129). Volendo potreste anche inserirla come prima cantina dell'itinerario, visto che entrando in paese la trovate subito sulla destra. Valter Musso ha sulle spalle un buon numero di vendemmie e in portafogli due "menzioni" di tutto rispetto. Stile preciso (più preciso di un tempo), a metà strada tra nuovo e classico. Vini: Barbaresco Bricco Rio Sordo (2004; 86/100; D); Barbaresco Pora (2004; 87/100; D). da molti anni punta unicamente su un Bricco Faset dallo stile fenolico/austero incisivo e caratteristico. Vini: Barbaresco Bricco Faset, anche Riserva (2004; 84/100; D). BARBARESCO: II ITINERARIO Dai vitalotti all'ovello Ovvero la parte nord del comune e del crinale che lo attraversa. Da un lato i Ronchi (menzione non ufficiale), Montestefano, Cole e Montefico, "in punta" la Vicenziana, e in mezzo l'Ovello, che oggi raccoglie quattro zone un tempo ben distinte (Canova, dal paese al cimitero, Loreto, dal cimitero fino alla cascina Ovello, Morassino e Bernino invece sull'altro versante). Se non fosse per Ronchi e Cascina Morassino, anche in questo caso sarebbe opportuno muoversi a piedi, anche perché ci sono almeno tre punti panoramici da non perdere: la strada che porta ai Ronchi, per vedere Montestefano; Montestefano stesso per guardare Montefico; e infine il punto più alto dell'Ovello, per spaziare sugli Albesani e sui Gallina di Neive. 8. Varaldo (tel. 0173.635160). Il più moderno del gruppo (fatta eccezione ovviamente per Gaja), ma a volte un po' ruvido. Ha vigne soprattutto nel Loreto (Ovello) e a Neive (Gallina e Albesani), dove nasce il Bricco Libero. Trovarlo a casa o al cellulare è impresa quasi disperata. Vini: Barbaresco Bricco Libero; Barbaresco La Gemma; Barbaresco Loreto. 9. Luigi Giordano (tel. 0173.635142). Quarantacinque vendemmie all'attivo, un mercato che punta prima di tutto sui privati e uno stile concreto, senza fronzoli, che traduce con fedeltà le vigne di provenienza. Ottimi prezzi. Vini: Barbaresco Asili (2004; 86/100; C); Barbaresco Cavanna (2004; 86/100; C); Barbaresco Montestefano (2004; 87/100; C). BARBARESCO: II ITINERARIO LE CANTINE 10. La Spinona (tel. 0173.635169). Azienda di tradizione, ma poco presente sul mercato italiano. Ha vigne di nebbiolo alla Ghiga (Secondine) e all'Albina (Ronchi), anche se ormai 1. Aldo Bianco (tel. 0173.635166). Un uomo da conoscere al di là del vino. La sua semplicità e la sua schiettezza fanno bene al cuore e vi riconciliano C.na Bernino dir. Alba C.na Giacosa C.na Morassino C.na Ovello 2. Castello di Verduno (tel. 0172.470284). Il nome non deve ingannare, perché questo non è altro che il secondo ramo dei Bianco dei Vitalotti. Quello di Luigi e di Vincenzo (detto Franco), che qui vinifica e poi affina nelle cantine del Castello di Verduno (dove è molto più facile trovarlo). Stile classico e lineare e una bella scorta di vecchie annate ancora in vendita. Vini: Barbaresco; Barbaresco Faset, Barbaresco Rabajà (2004; 86/100; -). 3. Albino Rocca (tel. 0173.635145). Angelo è uno dei produttori che hanno contribuito a dare un nuovo volto e nuova linfa alla denominazione. Oggi con un occhio più attento alla botte grande. Terrazza mozzafiato. Vini: Barbaresco, Barbaresco Brich Ronchi, Barbaresco Vigneto Loreto. 4. Ronchi (tel. 0173.635156). Giancarlo è figlio di Alfonso, che a sua volta è fratello di Albino, ed entrambi sono discendenti di Carlo Rocca, che fu tra i fondatori della prima cantina sociale di Barbaresco (quella di Cavazza). Dal 2001 i vini hanno trovato un piglio più moderno, senza con questo eccedere e senza 1 Aldo Bianco 2 Castello di Verduno 3 Albino Rocca 4 Ronchi 5 Serafino Rivella 6 La Cà Növa 7 Carlo Giacosa 8 La Licenziana 9 Carlo Quazzolo 10 Cantina del Pino 11 Cascina Morassino dir. Neive 11 con questo mondo enoico fatto di eccessi e di protagonismi. Il vino poi, rispetto ai ricordi, sembra pure migliorato, senza con questo rinunciare a una sua elegante, classica ed essenziale rusticità, quasi biodinamica. Vini: Barbaresco (2004; 86/100, C). C.na Montefico B.ta Montestefano 10 C.na Albina 4 5 Vicenziana 9 8 7 C.na Nuova Ovello 3 6 Montefico Montestefano 2 Cole Ronchi (non ufficiale) Barbaresco 1 B.ta Vitalotti C.na Ronchi 6. La Cà Növa (tel. 0173.635123). Un nome di peso nel Montefico e soprattutto nel Montestefano (per molte vendemmie la famiglia Rocca ha fornito le uve per l'omonimo cru della Prunotto) Potenzialità quindi enormi, per risultati non sempre convincenti. Stile classico e sostanzioso allo stesso tempo. Tappa comunque obbligata. Vini: Barbaresco Bric Mentina, Barbaresco Montestefano. 7. Carlo Giacosa (tel. 0173.635116). Vignaiolo di grande cortesia e passione, con una consolidata storia alle spalle. Le ultime annate stanno trovando maggiore personalità e appeal, senza con questo perdere i loro tratti distintivi: più moderno e accessibile il Narin, più ortodosso e verticale invece il Montefico. Vini: Barbaresco Montefico Rispetto all'itinerario precedente, dai Vitalotti dovete prendere in direzione opposta, verso Tre Stelle. Superato il Moccagatta (proprio non mi viene di chiamarlo Muncagöta, come invece dovrei), la strada corre sul crinale del Rabajà per poi scendere verso il Rio Sordo e terminare con il Pajè, toccando così una dopo l'altra molte delle vigne più reputate della denominazione (a cui dobbiamo aggiungere Asili, Martinenga, Pora e Faset). Quasi superfluo specificare che in questo caso - viste le distanze - l'uso della macchina diventa indispensabile. BARBARESCO: III ITINERARIO LE CANTINE 1. Cascina Luisin (tel. 0173.635154). Nata come Luigi Minuto negli anni '50 e trasformatasi in Cascina Luisin nel 1997, la cantina di Roberto Minuto 7 dir. Neive 6 5 C.na Trifolera B.ta Vitalotti 1 C.na Cotta C.na Rabagliato 2 3 4 C.na Moccagatta Tre Stelle C.ne Paglieri C.na Martinenga 11 9 8 Casa Bruciata 10 dir. Treiso B.ta Asili 1 Cascina Luisin 2 Moccagatta 3 Ca’ du Rabajà 4 Bruno Rocca - Rabajà 5 Giuseppe Cortese 6 Ca’ Romè 7 Renato Fenocchio 8 Cascina delle Rose 9 Cascina Bruciata 10 Cisa Asinari 11 Roagna - I Paglieri C.ne Rio Sordo Ronchi Pora Muncagöta Rabajà Rabajà Bas Martinenga Pajè Trifolera Secondine Tre Stelle Cars C.na Pora Asili Faset Rio Sordo barbaresco: dodici itinerari BARBARESCO: III ITINERARIO La valle degli asili 27 5. Serafino Rivella (tel. 0173.635182). Per scovarlo dovrete usare per forza la mappa, perché non esistono indicazioni. E questo senza dubbio ha contribuito, dal 1967 ad oggi, a tenerlo lontano dallo star system. Botti grandi, stile classico e struttura che punta più sull'eleganza rispetto ad altri interpreti di questo cru. Meno di due ettari di vigna. Vini: Barbaresco Montestefano (2004; 86/100, E) una chiave espresiva moderna, rigorosa e appassionante. Più accessibile il Morassino, più sostanzioso invece l'Ovello, bene anche il Langhe Nebbiolo 2005. Vini: Barbaresco Morassino (2005; 88/100; D), Barbaresco Ovello (2005; 89/100; E). ENOGEA - II SERIE - N. 18 (2005; 86/100, E); Barbaresco Narin (2005; 87/100, E). 8. La Licenziana (tel. 0173.635157). Unico interprete della "menzione" Vicenziana e vignaiolo molto riservato, Silvio Giamello ha al suo attivo una produzione di poche migliaia di bottiglie di Barbaresco. L'anzianità del mio archivio e problemi di tappo sull'unica bottiglia assaggiata di recente mi impediscono però di esprimere un giudizio. Vini: Barbaresco Vicenziana. 9. Carlo Quazzolo (tel. 0173.635118). Un pugno di botti, un'etichetta che pare strappata dai cataloghi Bolaffi e una stretta di mano che trasuda genuinità d'altri tempi. Vino essenziale e più curato di quanto ricordassi. Visita istruttiva che vi riporterà con i piedi per terra. Vini: Barbaresco (2004; 84/100; C). 10. Cantina del Pino (tel. 0173. 635147). Azienda giovane che dal 1997 ad oggi si è conquistata un suo pubblico grazie ad uno stile capace di conciliare modernità ed eleganza. L'Ovello 2004 - molto stile "pinot noir" - è il miglior vino prodotto fino ad oggi. Vini: Barbaresco (E), Barbaresco Ovello (2004; 88/100; E). 11. Cascina Morassino (tel. 0173. 635149). L'itinerario si chiude in bellezza con i vini di Roberto Bianco, che nelle ultime vendemmie hanno trovato perdere una leggera rusticità di fondo. Vini: Barbaresco (2004, 86/100, D), Barbaresco Ronchi (E). barbaresco: dodici itinerari 28 ENOGEA - II SERIE - N. 18 punta su due cru che necessitano un minimo di spiegazione: il Rabajà proviene infatti dalla menzione RabajàBass (e così si chiamerà dalla vendemmia 2007), mentre il Sorì Paolin nasce dal Basarin, in comune di Neive. Stile che tende a preferire il volume al dettaglio. Vini: Barbaresco Rabajà, Barbaresco Sorì Paolin. 2. Moccagatta (tel. 0173.635152). Tra i "nuovi classici" Franco e Sergio Minuto sono quelli che in media spingono di più sul rovere. A volte senza eccedere, a volte un po' meno. Il Cole e il Bric Balin restano comunque due punti di riferimento. Vini: Barbaresco Basarin, Barbaresco Bric Balin, Barbaresco Cole. 3. Ca' du Rabajà (tel. 0173.635016). Renzo Alutto, ossia il nome nuovo del Rabajà con un piede però anche a Neive (da dove arriva buona parte del Barbaresco Gianel). La prima vinificazione (quella del 2007) sembra promettente, specie per il Rabajà. Tenetelo in considerazione.Vini: Barbaresco Gianel, Barbaresco Rabajà. 4. Bruno Rocca (tel. 0173.635112). Inutile dilungarsi: qui dovete fermarvi e basta, anche se fosse la centesima volta. Una pietra di paragone. Vini: Barbaresco, Barbaresco Coparossa, Barbaresco Maria Adelaide, Barbaresco Rabajà. 5. Giuseppe Cortese (tel. 0173. 635131). Nome storico della collina del Rabajà (prima annata 1971). Tra i produttori dell'itinerario è quello che produce i vini più "terrosi" e verticali. Quando tutto collima, come nelle ultime due annate assaggiate, meritano la massima attenzione. Vini: Barbaresco Rabajà (2004; 87/100, E), Barbaresco Riserva (2001; 88/100, G). 6. Ca' Romé (tel. 0173.635126). Botti tradizionali e barrique si dividono la cantina e i vini riflettono la scelta. Anche quando il rovere si fa sentire, come nel Maria di Brun 2005, il risultato rivela pur sempre un'austera classicità di fondo. Vini: Barbaresco Maria di Brun (2005, 88/100; F), Barbaresco Sörì Rio Sordo (2005; 87/100, F). 7. Renato Fenocchio (tel. 0173. 638404). Altro vignaiolo che per trovarlo dovete sapere che esiste. Vini con generoso dosaggio di rovere, senza con questo risultare vistosi. Chissà perché, forse per simpatia, ma sono uscito molto fiducioso. Primo anno 2001. Vini: Barbaresco (2003; 83/100, D; 2004; 86/100; D). 8. Cascina delle Rose (tel. 0173. 638292). Attiva già dai primi anni '90, questa azienda ha compiuto una svolta importante nel 2002 iniziando a vinificare in una propria cantina, con botti di media capacità che donano ai vini un boisé evidente ma fine e in sintonia con l'eleganza della struttura. Dei due, almeno stando ai primi assaggi del Tre Stelle, il Rio Sordo è quello strutturalmente più dotato. Vini: Barbaresco Rio Sordo (2004; 88/100; E), Barbaresco Tre Stelle (dal 2006). 9. Cascina Bruciata (tel. 0173. 638826). Divisa tra il Rio Sordo e la nuova "menzione" Tre Stelle, Cascina Bruciata gode già da fine '800 di una buona reputazione e Carlo Balbo non ci ha messo poi molto a darne conferma (la svolta tecnica risale infatti all'inizio degli anni 2000). Bella l'evoluzione del Rio Sordo 2004, tra clas- sicità e nuovi orizzonti (leggi uso del legno piccolo). Vini: Barbaresco Rio Sordo (2004; 88/100; E), Barbaresco Balbo (2004; 87/100; D). 10. Cisa Asinari (tel. 0173.635221). La più bella tenuta della denominazione. Vigne splendide e vini che alla potenza preferiscono quell'eleganza che a volte arriva a sfiorare l'essenzialità, specie nel Gaiun e nel Martinenga. Impossibile passare oltre. Vini: Barbaresco Camp Gros, Barbaresco Gaiun, Barbaresco Martinenga. 11. Roagna - I Paglieri (tel. 0173. 635149). Fedele interprete fin da tempi non sospetti di un'agricoltura e di un'enologia naturali, Alfredo Roagna produce vini ruvidi e spontanei allo stesso tempo. Uno stile non sempre accessibile ma che è importante conoscere. Vini: Barbaresco Crichet Pajè, Barbaresco Pajè (anche Riserva). Tre Stelle 1 2 3 4 Rio Sordo Ca’ Grossa Roncagliette Montaribaldi Socrè Olek Bondonio Liborio - Roccalini Casa Bruciata Roccalini dir. Treiso Roncaglie Montaribaldi C.ne Rio Sordo C.ne Niccolini 1 C.na Grossa C.na Sucrè C.na Nova 2 C.na Quinto C.na Berchialla 3 Villa Como C.na Roncagliette 4 C.na Roncaglia C.na Cencio C.na Roccalini dir. Alba BARBARESCO: IV ITINERARIO LE CANTINE 1. Montaribaldi (tel. 0173.638220). Delle quattro aziende presenti in questo itinerario, Montaribaldi è quella di più lunga tradizione (anche se il marchio risale soltanto al 1993). Il Montaribaldi nasce dal cru omonimo (valido il 2005!), mentre il Palazzina arriva dagli Starderi di Neive, e dei due è quello in genere di minore impatto. Non giudicabile invece la nuova selezione Ricu 2004 (un assemblaggio tra Montaribaldi e i Marcarini di Treiso) ancora in vasca al momento della mia visita. Vini: Barbaresco Montaribaldi (2005, 88+/100; E), Barbaresco Palazzina (2005, 87/100; D), Barbaresco Ricu (dal 2004). 2. Socrè (tel. 348.7121685). Proprietario nella parte alta delle Roncaglie (proprio a cavallo della strada), Marco Piacentino ha fatto il suo esordio nel 2000 e ha ottenuto il suo miglior risultato con l'annata 2004 (un vino moderno ma non tecnico). A partire dal 2007 potrebbe verificarsi un ulteriore cambio di passo. Seguiamolo. Vini: Barbaresco Roncaglie (2004; 87/100; -). 3. Olek Bondonio (tel. 0173.638006). Di questa nuovissima azienda ho poco da dirvi, a parte che Olek è un giova- TREISO: INTRODUZIONE Il comune di Treiso, che fino agli anni '50 era frazione di Barbaresco, ha un'estensione maggiore di quest'ultimo, rispetto al quale ha però una densità vitata inferiore e una presenza di nebbiolo meno marcata (164 ettari di vigna su un totale di 450). Una differenza spiegabile sia con una maggiore estensione dei versanti meno esposti (poco adatti al nebbiolo) sia con un microclima più fresco, almeno nella parte a monte del paese, dove si registra una presenza non trascurabile di moscato. A distinguerlo ulteriormente è poi la conformazione del territorio, che a grandi linee può essere diviso in due settori: quello compreso tra Barbaresco e l'abitato di Treiso (II, III e parte del IV itinerario), caratterizzato da una serie di crinali che convergono verso il paese, e quello invece a monte e a ovest del centro abitato (parte del IV itinerario), caratterizzato da un unico crinale che si insinua verso l'Alta Langa e lungo i cui fianchi si sviluppano altri crinali di minore entità. Il primo ha caratteristiche simili a Barbaresco (fatta eccezione per le Ferrere), mentre il secondo (escluso Rocche Massalupo, assimilabile alle Ferrere) ha un profilo tutto suo, segnato da versanti spesso scoscesi e da un carattere più "selvaggio". In questo settore la parte del leone la fa il versante rivolto a ovest, mentre quello a est si assottiglia sempre di più tanto che tra le "menzioni" può vantare soltanto una piccola parte di San Stunet (anche se a dire il vero almeno la zona di Cascina Bordino avrebbe meritato una sua visibilità). Come a Barbaresco, anche in questo caso tutto si può visitare senza consumare un litro di benzina, con la sola differenza che le cantine (ad eccezione di Lodali) sono tutte minuscole e che il numero è praticamente dimezzato. Tutto qua. TREISO: I ITINERARIO LE CANTINE 1. Il Cravé - Corrado Meinardi (tel. 0173.638013). Estroso, espansivo e disincantato, Corrado Meinardi ha rilevato l'azienda del nonno nel 1993 e il vino lo interpreta in modo istintivo e naturale: niente analisi, niente lieviti, niente filtrazioni e niente controlli di temperatura automatizzati. C'è poco da stupirsi quindi se il suo Vigna d'Ancin si distingue per il carattere ribelle e ruspante. Vini: Barbaresco Vigna d'Ancin (2004; 81/100; E). 2. Lodali (tel. 0173.638109). A Treiso, e non solo, Lodali rientra nel novero delle aziende di consolidata tradizione, anche se dal 2005 Walter Lodali ha cercato di portare una ventata di rinnovamento affiancando al classico Rocche dei Sette Fratelli anche il Lorens, un Barbaresco più sostanzioso e dal taglio decisamente moderno (leggi rovere e colore). Vini: Barbaresco Lorens (2005; 85/100; G), Barbaresco Rocche dei Sette Fratelli (2005; 85/100; E). 3. La Ganghija (tel. 0173.638176). Azienda minuscola e dalla storia recentissima, dato che il giovane 1 2 3 4 5 Il Cravè - C. Meinardi Lodali La Ganghija La Soleggiata Mauro Bussi B.ta Bongiovanni 5 4 Bernardot 3 2 Treiso 1 barbaresco: dodici itinerari 4. Liborio Carlo Eredi - Roccalini (tel. 0173.638340 - 347.0526898). Il cru dei Roccalini è sempre stato vinificato in modo discontinuo, ma questa volta il tentativo del giovane Paolo Veglio (prima vendemmia 2003) potrebbe essere quello giusto. Intrigante per spessore e carattere l'assaggio dalla botte del 2005, mentre il 2004 denota una certa rusticità di fondo. Vini: Barbaresco (2004; 82/100; D). TREISO: I ITINERARIO LE CANTINE DEL CENTRO 29 L'ultimo dei quattro itinerari si snoda all'estremo opposto del comune rispetto al primo e tra tutti è il più agile, sia perché le aziende sono poche (il grosso delle Roncaglie delle Roncagliette è nella mani rispettivamente dei Poderi Colla e di Gaja, che troveremo o abbiamo già trovato in altri percorsi), sia perché le vigne sono tutte lì a portata di mano (l'unica un po' defilata è il Roccalini). Il pezzo che va dalla cascina Sucré a Villa Como si può percorrere a piedi (tagiando per le vigne nell'ultimo tratto), mentre dai Niccolini a Sucré è meglio evitare perché in questo pezzo vanno tutti come dei matti. N.B. Fino a poco tempo fa in questo settore operava anche l'azienda Fioralba o Savasta Fiore (Cascina Grossa), che di recente ha dato però in affitto i suoi vigneti ai fratelli Rapalino di Neviglie, che li vinificano e li imbottiglieranno con la propria etichetta. Gli assaggi delle annate 2006 e 2007 sembrano più che interessanti. ne produttore e che le vigne sono nella parte alta delle Roncagliette. La prima annata sarà il 2005 e la degusterò spero entro maggio. Restate sintonizzati.Vini: Barbaresco. ENOGEA - II SERIE - N. 18 BARBARESCO: IV ITINERARIO DA TRE STELLE AI ROCCALINI barbaresco: dodici itinerari 30 ENOGEA - II SERIE - N. 18 Enzo Rapalino ha fatto il suo esordio soltanto lo scorso anno con il Barbaresco 2004, un vino dal carattere un po' ruvido seguito da un 2005 in cui il rovere non è certo in secondo piano. Il 2006, assaggiato dalla botte, lascia invece intuire una finezza di tutt'altra categoria. Diamogli tempo. Vini: Barbaresco (2005; 83/100; D). 4. La Soleggiata (tel. 0173.638174). Da un'azienda minuscola ad una ancora più piccola, seguita da Roberto Giacone (figlio della titolare ed enologo alla Tenuta Carretta di Piobesi, nel Roero). Il vino, che nasce da una vigna al confine del San Stunet (sul versante sud), ha buona struttura ma anche una rusticità di fondo non trascurabile. Vini: Barbaresco (2004; 82/100; D). 5. Mauro Bussi (tel. 0173.638305). Per chiudere l'itinerario basta uscire da un portone ed entrare in quello successivo. Mauro Bussi vinifica dal 1996 e punta su un Barbaresco piuttosto sostanzioso che però deve ancora trovare i giusti equilibri sia nel contributo tannico sia in quello del rovere, che nel 2003 e nel 2004 finisce col togliere slancio al frutto. Vini: Barbaresco (2004; 84/100; D). grande trasporto per l'editoria enologica italiana) questa azienda dalla storia piuttosto recente (1999/2000) punta esclusivamente sulla tipologia Riserva. Le uniche due bottiglie assaggiate mettono in luce un Rio Sordo tannico e "terroso", in linea con i caratteri dell'annata, e un Villa (assemblaggio di più vigne) molto più disteso, godibile e seducente. Una bella sorpresa. Vini: Barbaresco Riserva Rio Sordo (2001; 85/100; E), Barbaresco Riserva Vila (2000; 88+/100; E). TREISO: II ITINERARIO PAJORè ANDATA E RITORNO Trattandosi di un "circuito", questo itinerario può essere percorso sia in un senso che nell'altro, ma il mio consiglio è di seguire quello antiorario. Dopo esservi fermati ai piedi della cascina Montà per dare un ultimo sguardo alla valle degli Asili (questo è il punto migliore per farlo), subito dopo vedrete scorrere sotto di voi in rapida successione il mitico Pajorè, i Marcarini, il Casot e i Giacosa, prima di imboccare la strada che porta a San Stunet e alle Ferrere. E a proposito di San Stunet, un centinaio di metri prima di svoltare verso la cantina di Giorgio Pelissero ricordatevi di dare un'occhiata a sud e una a nord: la differenza tra i due settori di Treiso a cui ho accennato in precedenza - in quel punto - non potrebbe essere più chiara. TREISO: II ITINERARIO LE CANTINE 2. Giuseppe Nada (tel. 0173.638110). Meno conosciuto di altri omonimi, Giuseppe Nada è un vignaiolo di consolidata tradizione oltre che uno degli uomini che hanno contribuito alla definizione delle "menzioni" di Treiso. Lo stile verticale dei suoi vini, a tratti essenziali e di chiara mineralità, trova da sempre la migliore espressione nel Casot (che esce con i tempi di una Riserva). Più scorrevole invece il Marcarini. Vini: Barbaresco Casot (2003; 86/100; E), Barbaresco Marcarini (D). 1. Pier (tel. 0173.638178). Presente soprattutto sui mercati stranieri (anche perché il giovane Pier Paolo non ha 3. Fratelli Grasso (tel. 0173.638194). Un po' irregolare nel rendimento, l'azienda dei fratelli Grasso si divi- C.na Castellissano C.na Tolino 4 5 C.na San Stefanetto B.ta Ferrere Soprane 3 B.ta Bongiovanni B.ta Ferrere Sottane Treiso dir. Neive B.ta Giacosa 6 C.na Valgrande B.ta Casotto Castellizzano 2 Ferrere dir. Barbaresco San Stunet Tre Stelle 1 2 3 4 5 6 Vallegrande Villa Gresy B.ta Rio Pier Giuseppe Nada Fratelli Grasso Cascina Baricchi Pelissero Ca’ del Baio C.na Montà C.na Pairolero dir. Alba Marcarini Pajorè 1 Giacosa Casot 5. Pelissero (tel. 0173.638430). E' l'azienda di punta dell'itinerario. Se già conoscete i vini, fate comunque una sosta per godervi il panorama. Difficile trovare di meglio (il Basarin è proprio di fronte). Vini: Barbaresco Nubiola, Barbaresco Tulin, Barbaresco Vanotu. 1. Pertinace (tel. 0173.442238). A differenza della Produttori del Barbaresco, questa cantina sociale punta su tre sole menzioni: Marcarini, più delicato e accessibile, Castellizzano, il meno esposto dei tre eppure più strutturato, e infine il Nervo, una sorta di "blend" dei due precedenti. Stile classico, ma non così classico come un tempo (il che non è un peccato). Qualità in compenso più regolare. Vini: Barbaresco, Barbaresco Castellizzano (2000; 86/100; E), Barbaresco Marcarini (2000; 84/100; E), Barbaresco Nervo (2000; 86+/100; E). 2. Rizzi (tel. 0173.638161). Pur ricono- Bricco 1 2 3 4 5 Ausario Valeirano Manzola 3. Fratelli Molino (tel. 0173.638384). Buona tecnica di base per i due Barbaresco dei fratelli Molino, che pur non accodandosi alle correnti più moderniste tendono a preferire il frutto alla classicità. Il Teorema, un tempo ottenuto anch'esso da una vigna nell'Ausario, oggi nasce da uve provenienti dal Montersino (vedi IV itinerario).Vini: Barbaresco Ausario (2005; 85/100; E), Barbaresco Teorema (2005; 85/100; D). Pertinace Rizzi Fratelli Molino Ada Nada Fiorenzo Nada Treiso Rombone Garassino Rizzi Nervo Bernardot C.na Bricco C.na Fornace B.ta 3 Ausario C.na Mondovì TREISO: III ITINERARIO I CRINALI DEI RIZZI E DELL'AUSARIO C.na Magallo C.na Canova B.ta Valeirano 2 C.na Frattino C.na Rizzi 4 5 C.na Rombone Villa Manzola C.na Boito C.na Moretta C.na Frati 1 Pertinace dir. Barbaresco dir. Alba barbaresco: dodici itinerari TREISO: III ITINERARIO LE CANTINE 6. Ca' del Baio (tel. 0173.638219). Subito a ruota di Pelissero per notorietà, la cantina di Giulio Grasso ha il nucleo principale dei vigneti nella conca dei Marcarini e della Valgrande. Il suo vino più rappresentativo (in attesa della selezione Pora 2004 di cui vi parlerò nel prossimo numero) è però l'Asili di Barbaresco, che ormai da diverse vendemmie riesce a conciliare con successo modernità e eleganza. Vini: Barbaresco Asili, Barbaresco Marcarini, Barbaresco Pora (dal 2004), Barbaresco Valgrande. Altro circuito che come il precedente potete percorrere nel verso che preferite. Anche in questo caso però il mio consiglio è di procedere in senso antiorario. Lasciato infatti alle spalle il Garassino, una posizione che offre per la verità pochi appezzamenti validi per il nebbiolo, entrerete subito nel vivo "tagliando" i Rizzi, sovrastando il Nervo, sfilando sotto il Bricco (tre posizioni straordinarie), per poi puntare dall'alto verso Ausario (quel poco che è stato deciso di inserire nel versante che guarda i Rizzi), Valeirano e infine scendo un chiaro progresso qualitativo nelle ultime vendemmie (senza rinunciare alla classicità dello stile), una visita alla famiglia Dellapiana è consigliata prima di tutto per un rapido tour tra i vigneti. Rizzi (Boito compreso) Nervo e Pajorè sono, come già detto, posizioni eccellenti. Vini: Barbaresco Rizzi (D), Barbaresco Nervo Fondetta (2005; 85/100; E), Barbaresco Pajorè Suran (2005; 86/100; E), Barbaresco Rizzi Boito (2004; 87/100; E). 31 4. Cascina Baricchi (tel. 0173.630141 - 348.7146500). Più conosciuto per i suoi vini dolci, Natale Simonetta sta ancora focalizzando il progetto Barbaresco. Dopo aver puntato nel 2001 sulla zona delle Casasse (Neive) e dopo aver saltato il 2002 e il 2003, nel 2004 ha aggiunto anche una parte di uve delle Roncaglie, ottenendo un vino di buona struttura, ma piuttosto ruvido nel carattere. Barbaresco (2004; 86/100; E). Manzola e Rombone, che pure non sono da meno. ENOGEA - II SERIE - N. 18 de tra i Giacosa (Bricco Spessa), Vallegrande e San Stunet, da dove in futuro dovrebbe nascere una nuova seleziona di Barbaresco. Lo stile, a volte ruvido e a volte più minerale (vedi il Bricco Spessa 2004) non disdegna una certa rusticità di fondo. Vini: Barbaresco, Barbaresco Bricco Spessa (2004; 86/100; D), Barbaresco Sörì Valgrande (2004; 83/100; D). barbaresco: dodici itinerari 32 ENOGEA - II SERIE - N. 18 4. Ada Nada (tel. 0173.638127). Anche se il Cichin sulla carta è la selezione migliore, in certe annate è giusto (e meglio, come nel 2004) prestare maggiore attenzione al Valeirano, che pur conservando le ambizioni strutturali di questa cantina riesce ad esprimere uno sviluppo più gentile e sfumato. Non ho invece assaggi recenti del Barbaresco Elisa. Vini: Barbaresco Cichin, Barbaresco Elisa, Barbaresco Valeirano. 5. Fiorenzo Nada (tel. 0173.638254). Giusto due passi e si chiude in bellezza. Bruno Nada (Fiorenzo è il padre) è infatti da tempo uno dei pochi produttori di riferimento del comune. Prima con il Barbaresco, poi con il Rombone e dal 2004, con ogni probabilità, anche con il nuovo Manzola, già in batteria per le degustazioni del prossimo numero. Stile molto curato, non sempre disteso, e rendimento affidabile. Vini: Barbaresco, Barbaresco Manzola (dal 2004), Barbaresco Rombone. TREISO: IV ITINERARIO SAN ROCCO E OLTRE Anche se per abitudine la considero parte integrante di Treiso, la frazione di San Rocco Seno d'Elvio (38 ettari di nebbiolo sugli 80 vitati complessivi) è in realtà l'ultima propaggine del comune di Alba e comprende, Cappelletto 9 Ciabot Giacchino C.na Ronchetti Pilone della Vignetta B.ta Meruzzano B.ta Canta C.na Reiso B.ta Castellengo Rocche dei sette fratelli C.na Giaccone B.ta Castellengo C.na Borsa Sottano 8 Rocche Massalupo C.na Montersino Soprano Giacone 7 Montersino B.ta Camairano Meruzzano C.na Basso Soprano 6 B.ta Montersino C.na Rifo C.na Baracca C.na Masseria 5 C.na Trinchero 3 2 C.na Frattino C.na Minuto 4 1 San Rocco Seno d’Elvio 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Marco e Vittorio Adriano Armando Piazzo Gianluigi Lano Fratelli Manera Manuel Marinacci Poderi Colla Ca’ du Luin - Castellengo Vigin Orlando Abrigo a voler essere precisi, anche una parte dei Rizzi inserita nell'itinerario precedente (quella sotto la strada). Non tutto ciò che vedete nella cartina riportata qui sotto fa però parte di San Rocco, perché le vigne che stanno sopra la linea immaginaria che unisce la borgata Castellengo alla cascina Baracca ricadono infatti sotto Treiso e, unite al resto, vanno a formare quel versante occidentale del secondo settore di cui ho parlato nell'introduzione del comune. Un versante che per la verità si può cogliere nella sua interezza solo dal crinale di Madonna Como, che si raggiunge svoltando a destra nel piccolo centro abitato di San Rocco. TREISO: IV ITINERARIO LE CANTINE 1. Marco e Vittorio Adriano (tel. 0173.362294). Una bella famiglia e un indirizzo affidabile se volete dei Barbaresco ben curati e senza eccessi, anche nei prezzi (davvero appetitosi). Impostazione fenolica, ma non per questo rigida o scarna. Tendono a crescere con l'aria. Vini: Barbaresco Basarin (2005; 87/100; D), Barbaresco Riserva Basarin (2004; 87/100; -); Barbaresco, Sanadaive (2005; 86/100; D) 2. Armando Piazzo (tel. 0173.35689). Non la più storica tra le storiche, ma pur sempre un'azienda con quasi trent'anni di imbottigliamento in archivio. Lo stile non ammette fronzoli o eccessi di alcun genere, il che può anche essere un bene, ma vista l'importanza di alcune vigne (prima fra tutte il Sorì Fratin), in alcune annate vorresti un po' più personalità. Vini: Barbaresco, Barbaresco Riserva Vigna Giaia (2004; 86/100; D), Barbaresco Sorì Fratin (2005; 84/100; D). 3. Gianluigi Lano (tel. 0173.286958). Tremila bottiglie di Barbaresco o poco più, con uve vendemmiate nei dintorni della cantina e dunque sul versante di Rocche Massalupo che guarda San Rocco. Non ha la scintilla dell'originalità, ma si può definire un prodotto dal rendimento affidabile.Vini: Barbaresco (2004; 86/100; D). 4. Fratelli Manera (tel. 0173.286956). Per trovare la cantina basta trovare un piccolo gregge di capre, poi un muro rosso verniciato di fresco e infine una cascina che sembra uscita 6. Poderi Colla (tel. 0173.290148). Le vigne, come abbiamo visto, sono nelle Roncaglie, mentre la cantina è al Bricco del Drago, giusto pochi tornanti sopra la strada di fondovalle e oltre il confine della denominazione. Qui c'era Luciano De Giacomi e qui oggi ci sono i Colla. Inutile aggiungere altro. La deviazione è d'obbligo. Vini: Barbaresco Roncaglie. 7. Ca' du Luin - Castellengo (tel. 0173.361876). Azienda di discreta estensione, ma piccola in termini di bottiglie, specie da quando Carlo Castellengo ha iniziato a lavorare con regolarità per la cantina di Angelo Rocca. In crescita invece la qualità, specie nel 2004. Vini: Barbaresco. 8. Vigin (tel. 0173.638210). Arrivarci, sia dal basso che dall'alto, non è così scontato, perché comunque un po' tornanti dovete metterli in preventivo. Detto ciò, lo sforzo sarà ripagato da alcuni istruttivi scorci su Meruzzano, Giacone e Montersino (per non parlare delle Rocche dei Sette Fratelli) e da un Barbaresco bene eseguito e di impostazione moderna (anche se l'ottimo esordio del 2002 non è stato ancora eguagliato). Vini: Barbaresco Noemy. 9. Orlando Abrigo (tel. 0173.630232). Vini larghi di spalla, quelli di Giovanni Abrigo. Direi addirittura i più sostanziosi di tutto il comune e di sicuro non nuovi ai lettori di Enogea, specie nelle ultime vendemmie, dove al peso e all'impatto si è affiancato anche il giusto dettaglio. Vini: Barbaresco Montersino, Barbaresco Rocche Meruzzano (primo anno 2005), Barbaresco Rongalio. NEIVE: I ITINERARIO ATTORNO A SAN CRISTOFORO Al contrario dei due comuni precedenti, in questo caso ho preferito partire dalla 1 Sottimano 2 Luigi Voghera 3 San Cristoforo - Sassi 4 Prinsi 5 Cascina Principe 6 Boggero 7 Punset 8 Fratelli Giacosa 9 Bruno Giacosa 10 Ugo Lequio 11 Mainerdo 10 9 Neive Alta 8 Rondò B.ta Zocco C.na Fausoni 7 C.na Ponsetto C.na S. Cristoforo 11 B.ta Pastura 3 4 C.na Principe B.ta Currà 5 B.ta Gaia 6 B.ta Gavello B.ta Tetti Gallina Marcorino Fausoni B.ta Masseria 2 B.ta Cottà 1 26 San Cristoforo Gaia Principe Currà Cottà Basarin dir. Barbaresco dir. Tre Stelle barbaresco: dodici itinerari Ultimo comune del Barbaresco in scaletta, Neive è anche il più esteso dei tre (e non di poco), il che significa che se a Barbaresco e a Treiso gli itinerari li potete rimaneggiare quasi a vostro piacimento, in questo caso è meglio essere prudenti perché le distanze, senza essere "chiantigiane", non sono trascurabili (da Cottà alla Canova è un mezzo viaggio). La maggiore estensione complessiva viaggia di pari passo anche con l'estensione dei vigneti che si attesta, stando agli ultimi dati, attorno ai 1100 ettari di cui 253 a nebbiolo. Come già a Treiso, dunque, accanto al nebbiolo c'è anche una fetta consistente di altri vitigni, dal dolcetto alla barbera e soprattutto al moscato, in particolare nelle zone al confine con Mango e Coazzolo. Quanto all'orografia, piuttosto facile risulta la suddivisione in settori: il primo, che va dai Gallina a Serra Capelli (II e III itinerario), è compreso tra il Tanaro e il crinale di Neive; il secondo, che dal Bric Micca arriva alla Canova (IV itinerario), è in posizione speculare rispetto alla statale che porta a Castagnole; per il terzo, che si sviluppa attorno a San Cristoforo, basterà invece leggere il prossimo capitolo. 33 5. Manuel Marinacci (tel. 333. 9203264). Uno dei pochi produttori della zona, e forse anche l'unico, ad avere iniziato l'attività senza un background viticolo familiare (e forse anche per questo in zona nessuno lo conosce). A distinguerlo però c'è anche lo stile, che oscilla tra un'eleganza sottile e sfuggente e una ruvidità di fondo che potrebbe fare la gioia dei palati biodinamici. Prezzo competitivo. Seguitelo. Vini: Barbaresco Pajà (2004; 81/100, 2005: 85/100; D). NEIVE: INTRODUZIONE ENOGEA - II SERIE - N. 18 da un libro di Fenoglio. Il resto è nel bicchiere, almeno del 2005: medio peso, frutto, spontaneità e varietale, senza mai apparire artificioso. 600 bottiglie in tutto. Non per vezzo, ma per necessità. Il resto delle uve viene venduto. Vini: Barbaresco (2004; 84/100; 2005; 87/100; -). barbaresco: dodici itinerari 34 ENOGEA - II SERIE - N. 18 "periferia" per mantenere una sorta di continuità con gli itinerari precedenti, dato che questo settore si incunea tra i territori comunali di Treiso e di Barbaresco e potrebbe quindi essere considerato un'appendice di alcuni itinerari precedenti. Quanto all'orografia, il primo settore può essere visto come un enorme dosso che ha la sua sommità nella zona di San Crisfoforo (ben visibile da quasi ogni punto panoramico della denominazione) e sul cui lato meridionale si sviluppa il lungo e maestoso versante del Basarin. Il lato opposto guarda invece in buona parte Barbaresco e si può dividere nel crinale dei Tetti e nella grande "schiena" che - ruotando attorno a San Crisforo - va dai Currà ai Fausoni. A proposito invece di aziende, Bruno Giacosa, Fratelli Giacosa e Ugo Lequio rientrano in questo itinerario più che altro per comodità (dovendo "circumnavigare" San Cristoforo, ci passate praticamente davanti). NEIVE: I ITINERARIO LE CANTINE 1. Sottimano (tel. 0173.635186). Seppure a pochi passi dal confine con Barbaresco, quella di Rino e Andrea Sottimano è a pieno titolo una cantina di Neive, oltre che una delle più rappresentative di tutto il comune. I vini, dopo un periodo di transizione stilistica, si possono oggi annoverare nella categoria dei modernisti illuminati. Vini: Barbaresco Cottà, Barbaresco Currà, Barbaresco Fausoni, Barbaresco Paiorè. 2. Luigi Voghera (tel. 0173.677144). Dopo la recente scomparsa di Luigi Voghera, l'azienda (che dispone di un parco vigneti di tutto rispetto) è oggi nelle mani del figlio Livio che proseguendo nel solco tracciato dal padre propone vini di buona spalla, a tratti spigolosi, ma mai rustici. Il tutto a prezzi molto convenienti. Vini: Barbaresco (2003; 87/100; 2004; 86/100; D), Barbaresco Basarin (dal 2005). 3. San Cristoforo - Sassi (tel. 0173.677122). Poco più di un ettaro di vigna fa dell'azienda di Angelo Sassi (che l'ha rilevata nel 2004) una delle realtà più piccole della denominazione. Una realtà ben curata, come del resto lo era il Barbaresco 2004 e come dovrebbe essere anche il 2005, che stando agli assaggi dalla vasca si preannuncia più sottile e meno cremoso.Vini: Barbaresco San Cristoforo. 4. Prinsi (tel. 0173.67192). Delle tre aziende che troverete sulla strada che porta alla borgata Gaia, Prinsi è quella che può vantare la più lunga tradizione e il parco vigneti più ampio. Rispetto a un tempo i vini mostrano però un taglio più moderno e vanigliato che non sempre ha il dono del dettaglio.Vini: Barbaresco Gaia Principe (2004; 82/100; D), Barbaresco Gallina (2004; 82/100; E), Barbaresco Riserva Fausone (2003; 81/100; E). 5. Cascina Principe (tel. 0173. 677375). Anche se il progetto è di aggiungere in futuro un Cottà e un Currà, per ora l'attività di Federico Vacca e della sua piccola azienda si limita ad un Gaia Principe di impostazione classica ed essenziale. Vista la giovane età del produttore c'è però di che essere fiduciosi. Vini: Barbaresco Gaia Principe (2004; 82/100; E). 6. Boggero (tel. 0173.67377). Produttore ai primi passi, ancora diviso tra l'impiego alla Ferrero e la cantina, Claudio Pastura ha prodotto fino ad ora solo un Barbaresco 2001 che non ho avuto modo di assaggiare. Il 2005, pronto per essere imbottigliato, ha invece una struttura delicata e quasi fragile, ma una finezza di base non trascurabile. Prezzo molto vantaggioso. Vini: Barbaresco. 7. Punset (tel. 0173.67072). Quella di Marina Marcarino è una delle pochissime aziende della denominazione ad avere un'immagine al femminile. I vini, al contrario, sono piuttosto "maschi" sebbene mai violenti e preferiscono un buon affinamento in bottiglia. Vini: Barbaresco Campo Quadro (2004, 86+/100, E), Barbaresco Punset (2004, 86/100, D). 8. Fratelli Giacosa (tel. 0173.67013). Un indirizzo solido in quel di Neive, capace di ben figurare su entrambi i fronti: quello del Barolo e quello del Barbaresco, con uno stile a volte un po' cupo, ma che nelle migliori annate si fa anche ricco di suggestioni. Vini: Barbaresco Basarin, Barbaresco Gianmatè. 9. Bruno Giacosa (tel. 0173.67027). Tutto è già stato detto ed è inutile aggiungere altro. Tappa dunque obbligata, sia che ne veneriate lo stile (la quintessenza della classicità) sia che i vostri gusti preferiscano veleggiare verso altri lidi. Vini: Barbaresco Asili, Barbaresco Rabajà, Barbaresco Santo Stefano. 10. Ugo Lequio (tel. 0173.677224). Situato in posizione strategica all'inizio della strada che porta al Bricco, e nonostante ciò poco visibile, Ugo Lequio lavora soltanto uve acquistate e punta le sue carte su un unico Barbaresco, di norma rotondo ed elegante, come è nello spirito del cru. Vini: Barbaresco Gallina. 11. Mainerdo (tel. 0173.67056). Una cantina senza particolari concessioni all'estetica, un parco botti tradizionale e ben tenuto e tre etichette proposte con una certa irregolarità temporale. La Riserva è quella con cui ho maggiore confidenza e nelle migliori annate può essere considerata un buon esempio di classicità senza sbavature e di buona sostanza. Vini: Barbaresco, Barbaresco Cottà Bricco della Pernice, Barbaresco Riserva (2003; 87/100; D). NEIVE: II ITINERARIO dai gallina al centro Entrare sul percorso dalla parte della Cascina Cavalli, ma a dire il vero anche da Neive, non è il modo migliore per ammirare i Gallina (che però si vedono benissimo dai Cottà e dalla strada che scorre sopra Gaia-Principe e Fausoni - vedi l'itinerario precedente). In compenso è il modo migliore per apprezzare gli Albesani, che quasi non vedrete nell'itinerario a loro dedicato, e i Bordini, sia nella loro parte storica (quella sotto la borgata) sia in quella incorporata di recente nella "menzione, ossia il versante della cascina Dote.Quanto al centro abitato, come e più di Treiso e Barbaresco, il mio consiglio spassionato è di parcheggiare la macchina e di muoversi a piedi perché le strade in certi punti sono dei veri e propri "budelli". NEIVE: II ITINERARIO LE CANTINE 1. Giuseppe Negro (tel. 0173.677468). Sul mercato ormai da quasi vent'anni, Giuseppe Negro non ha vigne di proprietà ma può contare su un pugno di conferitori consolidati e su una cantina moderna e ben tenuta. Una cura che si riflette anche nei suoi vini, mai troppo strutturati e ai quali manca soltanto un pizzico di originalità. Vini: Barbaresco Gallina (2005; 83/100; E), Barbaresco Pian Cavallo. (2005; 86/100; E). 2. Pasquale Pelissero - Cascina Crosa (tel. 0173.67376). Indirizzo 4. Cantina del Glicine (tel. 0173.67215). Adriana Marzi, ovvero della cortesia (la sua) e dell'eleganza (dei suoi vini). Meno in voga rispetto a vent'anni fa (quando il Marcorino era uno dei pochi "tre stelle" di Veronelli), resta una tappa importante se volete conoscere il Barbaresco e una fetta della storia enologica anni '80-90. Fatevela raccontare.Vini: Barbaresco Currà (2004; 86/100; D), Barbaresco Marcorino (2004; 86/100; E). 7. Francone - Antichi Poderi dei Gallina (tel. 0173.67068). La struttura della cantina, lungo la strada che sfila sotto i Gallina, non è di quelle che si fanno ammirare. I vini in compenso negli ultimi anni sono migliorati: tradizionali quelli firmati Francone (I Patriarchi), più moderno e levigato invece il Gallina. Vini: Barbaresco I Patriarchi, Barbaresco Gallina (2004, 86/100, -). C.na Dote 4 B.ta Bordini Neive Alta 5 6 3 Rondò 2 Bordini Albesani B.ta Bricchetto Gallina C.na S. Stefano San Giuliano C.na Borgese Marcorino B.ta Gallina 1 C.na Cavalli 7 1 2 3 4 5 6 7 Giuseppe Negro Pasquale Pelissero Fattoria San Giuliano Cantina del Glicine Castello di Neive La Contea Francone - A. Poderi dei Gallina NEIVE: III ITINERARIO LE CANTINE 1. Gastaldi (tel. 0173.677400). Salendo dalla parte che vi ho consigliato, la cantina Gastaldi si trova con facilità, ma fossi in voi non mi farei tante illusioni perché Bernardino, oltre ad essere una persona schiva, è praticamente introvabile. In caso di successo, non lasciatevi quindi sfuggire l'occasione. Vini di solida spalla. Vini: Barbaresco. 2. Piero Busso (tel. 0173.67156). La quintessenza del vignaiolo moderno, al pari di Renato Cigliuti e pochi altri: piedi nella vigna e testa sulle spalle. Parlare con Piero Busso è sempre un piacere e i vini, spesso, lo incrementano. Moderna eleganza. Vini: Barbaresco Borgese, Barbaresco Brich Mondino, Barbaresco Gallina, Barbaresco San Stefanetto. 3. Cantina del Bricchetto (tel. 0173.677307). Altro vignaiolo difficile da bloccare in un angolo, non perché sia schivo come Gastaldi (al contrario), ma perché perennemente indaffarato. I suoi vini, a volte esuberanti (ma mai volgari), hanno il pregio del carattere. Non abbandonate al primo tentativo.Vini: Barbaresco Albesani. 4. Pietro Baracco (tel. 0173.67050). Minicantina e miniproduzione per Renzo e Renato Baracco, che di conseguenza vivono di un'altra attività. Il loro Barbaresco non ha nella sostanza la dote migliore, ma nelle annate favorevoli (2004 e 2006) può vantare un tannino di bella grana. Vini: Barbaresco. barbaresco: dodici itinerari Il consiglio per questo itinerario è di non invertire il senso di percorrenza e quindi di entrare dalla parte degli Albesani, perché in questo modo (fatta eccezione per gli Albesani stessi, che avrete però già ammirato nell'itinerario precedente) potrete osservare nel verso giusto i vari cru, ossia dal loro lato meglio esposto (e anche più vitato). I Bordini li rivedrete invece di "taglio", ma è quanto basta per ribadirne la bontà dell'esposizione, mentre a Serra Capelli ci passerete proprio nel cuore. Serragrilli, il cui lato migliore è quello che si affaccia sulla statale che porta a Castagnole Lanze, avrete invece modo di osservarlo con più attenzione nel prossimo itinerario. 35 NEIVE: III ITINERARIO dagli albesani a serracapelli ENOGEA - II SERIE - N. 18 5. Castello di Neive (tel. 0173.67171). Sebbene il parco vigneti sia molto vasto, la cantina di Italo Stupino lega il suo nome soprattutto al "grand cru" di Santo Stefano, da cui ottiene due etichette dal carattere spesso austero, ma negli ultimi anni anche più curato rispetto ad un tempo. Il castello è un luogo di grande suggestione. Vini: Barbaresco, Barbaresco Santo Stefano (anche Riserva). 6. La Contea (tel. 0173.677585). Nella mappa ho indicato la posizione della cantina, ma fossi in voi punterei dritto sull'omonimo e blasonato ristorante: mangiate due piatti, assaggiate il vino e fate due chiacchiere con Tonino Verro (be', conoscendo l'oste, forse è meglio dire cinque!). Stile sostanzioso e spesso accattivante (ma non troppo moderno). Vini: Barbaresco Ripa Sorita (anche Riserva). di concreta tradizione, eppure meno conosciuto di altri. Dopo la morte di Pasquale Pelissero, a seguire l'azienda c'è ora la figlia Ornella che sembra intenzionata a seguire il solco tracciato dal padre. I vini sono rigidi come un tempo, quindi poco espansivi, ma di un loro carattere d'antan. Vini: Barbaresco (2004; 84/100; 2005; 85/100; D). 3. Fattoria San Giuliano (tel. 0173.67364). Sette ettari di vigna e un profilo qualitativo in crescita negli ultimi anni per questa cantina alle porte del centro storico. Le ultime due vendemmie (2004 e 2005) hanno meno peso e dettaglio rispetto ad altre etichette, ma possiedono una trama tannica di buona estrazione ed eleganza.Vini: Barbaresco (2005; 84/100; D). barbaresco: dodici itinerari 6. Domenico Filippino (tel. 0173.67507). Vini attuali e ben curati quelli di Elio Filippino e soprattutto rispettosi della provenienza: rotondo e accattivante il Sorì Capelli, più classico invece il San Cristoforo. Per il prossimo anno è prevista anche l'uscita di una Riserva Sorì Capelli 2004 che, stando all'assaggio dalla vasca, si preannuncia molto sostanziosa. Vini: Barbaresco San Cristoforo, Barbaresco Sorì Capelli (anche Riserva). 36 5. Fontanabianca (tel. 0173.67195). Unico rappresentate dei Bordini (quelli storici), sebbene anche altre aziende abbiano vigne su questo versante della menzione, Aldo Pola non è di quelli che hanno rinnegato la barrique, anche se rispetto a un tempo la usa con più garbo. L'acuto non rientra di norma nel suo repertorio, ma in fatto di costanza di rendimento non teme confronti. Vini: Barbaresco Sorì Burdin. dir. Castagnole Lanze ENOGEA - II SERIE - N. 18 1 Gastaldi 2 Piero Busso 3 Cantina del Bricchetto 4 Pietro Baracco 5 Fontanabianca 6 Domenico Filippino 7 Cecilia Monte 8 Elia 9 Cascina Valledoglio 10 Collina Serragrilli C.na Messoirano 7 8 B.ta Serra Capelli 6 C.na 9 Valdoglio 10 B.ta Serragrilli B.ta Starderi B.ta Serra Starderi C.na Dote B.ta Bordini Neive Alta C.na Palazzina Brich Mondino 5 B.ta Balluri B.ta Bricchetto 4 B.ta Balluri Sottani 3 C.na Borgese 2 C.na Mattarello C.na S. Stefano B.ta Gallina Serra Capelli Starderi Serragrilli Bordini 1 San Giuliano Balluri Albesani Gallina dir. Castagnito C.na Cavalli 7. Cecilia Monte (tel. 0173.67454). Cresciuta alla scuola di Luciano Sandrone (sia in vigna che in cantina, ci tiene a precisare), Cecilia Monte vinifica Barbaresco, con uve di Serra Capelli, dal 2003. E lo fa privilegiando l'equilibrio e la linearità di espressione, anche se ciò a volte va un po' a scapito della complessità. Vini: Barbaresco (2005, 84/100, F). 8. Elia (tel. 339.8620426). Per assaggiare il vino di Mauro Fasano non bisogna spostarsi di un passo, visto che il suo Barbaresco lo vinifica nella cantina di Cecilia Monte (e con una giornata piemontese di vigna sarebbe una follia fare diversamente). Nonostante la diversa provenienza delle uve (zona San Giuliano), i due vini hanno molti punti in comune, a partire dall'equilibrio e dalla linearità. Il 2004 è comunque preferibile per articolazione e carattere. Vini: Barbaresco Na' Giurnà (2004; 87/100; 2005; 84/100, -) 9. Cascina Valledoglio (tel. 0173. 67300). Franco Rossello lo inserisco per simpatia e disponibilità, visto che dopo l'esperienza del Barbaresco 2001 ha preferito vendere le annate successive all'ingrosso. Non è però escluso che possa imbottigliare una piccola partita di 2005. Vini: Barbaresco. 10. Collina Serragrilli (tel. 0173. 677010). Lasciare questa visita per ultima, specie se di pomeriggio, può essere un piccolo azzardo perché Piernicola Bruno e Rosanna Lequio - quando si tratta di parlare - non si tirano certo indietro e quindi bisogna essere bene in forze. Più easy invece l'approccio con i vini, di buona struttura e tecnicamente ben curati (ma meno dotati sul piano caratteriale). Vini: Barbaresco Basarin, Barbaresco Serragrilli. NEIVE: IV ITINERARIO BRICCO E DINTORNI Anche se mi verrebbe spontaneo consigliarvi di salire dalla strada che da Neive bassa porta direttamente ai Rivetti e poi al Bricco, la cosa migliore in realtà è prendere la statale in direzione di Castagnole Lanze e poi girare a destra verso Coazzolo e quindi di nuovo a destra verso Cascina Longoria. In questo modo percorrerete dall'inizio il crinale che porta al Bricco di Neive, passando per i Rivetti (nella parte più bassa) e per Serraboella, NEIVE: IV ITINERARIO LE CANTINE 1. Fratelli Toso (tel. 0173.677337). Dei diciassette ettari di proprietà dei fratelli Toso (Carlo è un tipo davvero simpatico), solo una minima percentuale viene imbottigliata e di questa una percentuale altrettanto piccola è rappresenta dal Barbaresco, che oltretutto non proviene dai vigneti di Cascina Longoria, bensì da quelli di Cascina Dote, oggi inserita nella 1 Fratelli Toso 2 Cascina Vano 3 Massimo Rivetti 4 Angelo Pastura 5 Fratelli Cigliuti 6 Paitin 7 Dante Rivetti 8 Ressia 9 Cascina Saria 10 Mario Amerio 11 Giuseppe Traversa C.na Pelisserotti C.na Bertola C.na Tronetto C.na Rifreddo 9 C.na Spessa C.na Rovere B.ta Canova 11 B.ta Calloglio Soprano 8 B.ta Rivetti Superiore 1 2 C.na Venaria 10 B.ta Moniprando C.na Longoria B.ta Serraboella Inferiore B.ta Rivetti Inf. B.ta Serraboella Superiore 7 B.ta Bricco di Neive C.na Micca B.ta Rio 4 6 5 3 Canova Rivetti Serraboella Bricco di Neive Bric Micca C.ne Fossamare C.na Gallo barbaresco: dodici itinerari 37 4. Angelo Pastura (tel. 0173.67248). Il più piccolo produttore di questo itinerario (con circa 8000 bottiglie complessive al suo attivo) e anche il più recente, visto che la prima annata di Barbaresco risale al 2001. Seguono poi il 2003 e il 2005, che si distingue per una struttura dal peso contenuto e per uno sviluppo dapprima arrotondato e poi asciutto nella persistenza.Vini: Barbaresco (2005; 84/100; D). 5. Fratelli Cigliuti (tel. 0173.677185). E l'azienda di riferimento in questo itinerario (insieme con Paitin) ed anche una delle più stimate della denomnazione. I vini, mai troppo intensi, nelle ultime vendemmie hanno trovato anche quel tocco di precisione che ne ha regolarizzato il rendimento. Tappa obbligatoria. Vini: Barbaresco Serraboella, Barbaresco Vigne Erte. 6. Paitin (tel. 0173.67343). Tocca ribadire quanto scritto nella scheda precedente: Paitin, insieme a Cigliuti, è l'azienda di riferimento in questo itinerario. Piuttosto diverso però è lo stile, che in questo caso si fa sovente più deciso e sostanzioso, in particolare nella selezione Vecchie Vigne. Le ultime vendemmie hanno menzione Bordini. Quanto allo stile, nelle ultime vendemmie si sta piano piano "rinfrescando", pur mantenendo una certa ruvidità di fondo. Vini: Barbaresco Vigneto Le Doti (2005; 84/100; E). 2. Cascina Vano (tel. 0173.67263). In attesa dei nuovi cru di Barbaresco, la produzione di Bruno Rivetti si concentra sul Canova, che rispetto ad altre etichette di questa menzione si distingue per una struttura più essenziale e di minore volume. Tannino a tratti incisivo. Vini: Barbaresco Basarin (dal 2007), Barbaresco Canova (2004; 84/100; D); Barbaresco Rivetti (dal 2005). 3. Massimo Rivetti (tel. 0141.89568). Nuovo al mondo della bottiglia, ma di certo non a quello del vino, Massimo Rivetti ha fatto il suo esordio con la vendemmia 2000 e in pochi anni ha compiuto progressi notevoli, come testimoniano per esempio il Froi 2004 e 2005, due vini fenolici e allo stesso tempo moderni e bene estratti. Lecito attendersi altrettanto dalla Riserva 2003 di Serraboella.Vini: Barbaresco Froi (2004; 88/100; 2005; 87/100; E), Barbaresco Riserva Serraboella. ENOGEA - II SERIE - N. 18 che delle tre "menzioni" è la più rinomata. Una volta al Bricco dovrete poi fare un po' di curve per raggiungere il crinale successivo, che questa volta percorrerete dall'alto verso il basso avendo alla vostra sinistra il versante meglio esposto, che dei due è il meno esteso. L'altro versante guarda invece Coazzolo e digrada in modo più dolce verso la strada che segna il confine orientale della denominazione. Al Bric Micca invece, non essendoci cantine, dovrete andarci apposta, almeno se vorrete vedere il versante meglio esposto (visibile però anche dalla strada che dal Rondò di Neive porta ai Fausoni). barbaresco: dodici itinerari 38 ENOGEA - II SERIE - N. 18 visto un progressivo abbandono dei legni piccoli. Vini: Barbaresco Sorì Paitin, Barbaresco Sorì Paitin Vecchie Vigne. 7. Dante Rivetti (tel. 0173.67125). Un'azienda dai numeri complessivi importanti, almeno se rapportata alla realtà del Barbaresco, dotata di un parco vigneti altrettanto importante (specie per il moscato) e che nonostante ciò mantiene una dimensione familiare. Le due selezioni di Barbaresco, proposte spesso come Riserva, evidenziano una buona struttura e una cura professionale che non sempre regala però l'emozione. Vini: Barbaresco Bricco (anche Riserva), Barbaresco Micca (anche Riserva). 8. Ressia (tel. 0173.677305). Vini di certo non paciocconi quelli di Fabrizio Ressia, che in poco tempo hanno già ottenuto buoni riconoscimenti grazie al loro stile che punta sul volume (ma non per forza sulla densità), sul tannino e su una buona dose di rovere. In linea con quanto appena detto si preannuncia anche la nuova Riserva 2005, la cui uscita è prevista però molto in là nel tempo. Vini: Barbaresco Canova, Barbaresco Canova Riserva (dal 2005). 9. Cascina Saria (tel. 0173.67683). La storia di Cascina Saria, almeno in termini di bottiglie, inizia nel 1999, con l'ingresso della nuova generazione della famiglia Abbruzzo. Circa 20 ettari di vigna, non solo a Neive e in buona parte moscato, e una piccola produzione di Barbaresco che riprende i caratteri di questa menzione (leggi volume più che dettaglio), ma con un tannino più garbato rispetto ad altri. Vini: Barbaresco (2003; 84/100; D). 10. Mario Amerio (tel. 0173.677541). Altra azienda del '99, con meno ettari di vigna (circa 10) ma con una produzione del tutto simile, così come simile nei fondamentali è il vino. Più ruvida invece l'esecuzione, sia al naso sia nell'estrazione tannica. Vini: Barbaresco Surì Canova (2004; 83/100; D). 11. Giuseppe Traversa (tel. 0173. 67279). Azienda dalla storia trentennale, con un corpo di vigneti attorno alla cantina (Sorì Ciabot) e uno in borgata Pelisseri (Starderi). Per il secondo, gli ultimi assaggi hanno evidenziato uno stile sostanzioso, ma non brillante sotto il profilo della fragranza. Vini: Barbaresco Sorì Ciabot, Barbaresco Starderi (2004; 81/100; E). LE ALTRE AZIENDE ITINERARI ALTERNATIVI Come molti di voi sapranno, esistono cantine, anche importanti, che producono Barbaresco ma che hanno sede al di fuori dei confini della denominazione (i vigneti ovviamente no... ma è meglio specificarlo vista l'aria che tira di questi tempi...). Fatta eccezione per i Poderi Colla, che sono proprio a due passi dal confine, tutti gli altri - come ho già spiegato in apertura e per evidenti problemi logistici - non sono stati inseriti in alcun itinerario e per questo mi sembra giusto proporre una selezione dei più rappresentativi con accanto il nome del relativo cru/ selezione (il tutto nel mio personalissimo ordine di preferenza): Sempre facendo riferimento a quanto scritto in apertura, gli itinerari che ho proposto sono solo una delle tante chiavi di lettura del territorio per cui - con alcune avvertenze già esposte - siete liberi di fare dei "taglia e cuci" a vostro piacimento. Nel caso non siate appassionati di bricolage, queste potrebbero essere altre possibili combinazioni (con i produttori in rigoroso ordine alfabetico, escluso Gaja che tanto non è visitabile): La Spinetta - Rivetti Gallina, Starderi, Valeirano Ceretto Bricco Asili, Bernardot Vietti Masseria Prunotto Bric Turot Pio Cesare Bricco Michele Taliano Oddero Gallina Angelo Negro e Figli Basarin Massimo Penna Sorì Sartu Icardi Montubert Bera La Morandina Bricco Spessa Tenuta Carretta Cascina Bordino Altri produttori: Batasiolo, Bel Colle, Borgogno, Michele Chiarlo. Fontanafredda, Luigino Grimaldi, Palladino, Fratelli Rapalino, Francesco Rinaldi e Figli, Pietro Rinaldi, Gigi Rosso, Roberto Sarotto, Terrenostre, Torregiorgi. Tenuta San Mauro, Terre da Vino. I FONDAMENTALI Piero Busso Fratelli Cigliuti Cisa Asinari Bruno Giacosa La Spinetta - Rivetti Moccagatta Fiorenzo Nada Paitin Pelissero Produttori del Barbaresco Albino Rocca Bruno Rocca Sottimano LE ALTERNATIVE Marco e Vittorio Adriano Ca' del Baio Cantina del Bricchetto Cantina del Pino Carlo Boffa Cascina Bruciata Cascina Morassino Fontanabianca Ronchi I CLASSICI E GLI STORICI Aldo Bianco Gigi Bianco Cantina del Glicine Castello di Neive Bruno Giacosa Carlo Giacosa Poderi Colla Serafino Rivella Rizzi NUOVI ED EMERGENTI Ca' du Luin Ca' du Rabajà Renato Fenocchio Domenico Filippino Liborio Carlo Eredi Fratelli Manera Manuel Marinacci Elia e Cecilia Monte Pier Massimo Rivetti Vigin