07 Giugno 2015

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07 Giugno 2015
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«QUESTO E
SANIISSIMO CORPO
/
B
É SANGUE DI CRISIO
Solemirri - 7 qiugno 20t 5
lt MrocoRPo... OUESTO È It MIO SANGUE!»
sede dellavita. AthareNo il rito Mosè attua il si_
gnìricìrio deÌl'alìeanza: c'è ora una stessà vita
srmboleggiir,ia, dal sàngLre - che crea coNunione
ha Dio e ilsuo popoìo.
Gesii, neÌl'Eucarìstia, porta a compinìento
quanto preiigùraio n€lla Ì)rima alleanza: oIa
rl scngup on \rpnp solo aslerso \ullcqterr0ri
r;,lp
/<-.
.,.:.1..,
««'§:\
alo sono iJ p@e iuo, diseso dal (ielo. S? uno
nanqia rli questo pdùe oiùn i1 et?no'.
\TE.LC 1L"/,/," \ìose ;rì d ìdlllanzd .on
(on .niol ' . rncla d"i .an_
I\,rn
"o.,iticro
_.na "'
.
\rpI,F \a sf r .L ldÌrJf". .Fgno della presenzà di Dior l'Àlila metà vienc
aspersa suì popolo. N€ìla Bibbia il sangue è la
guÉ JFt.d
a
sacriiicio al dono dellavila - La cuta con
,ro Ltl Gec . p'eData 'a Flea'èì.a 'e Jello
-a tecQlita
na Paso )a fdfo tè -onsape\ ale2
.lt. oflàtp " t amatmenLa ranroa.ooet.ua(at
,. t ope'è pÒiq-à e d-ta .a'
oò e oe, , -o
'r
no\t.r
roro .rrirre riondtu J belel E
non è piiL il sangue di unà vlttìma snimale,
ma diCesù, il figlio di Dì0, che olfre in nuhi
mento ànche jl suo corpo (Va.weLa) ota\i'
Yiamo della sua stessa vita. L'alleanza non di
Da1
.t!à -élte/ è 'a^a
P-t L\a q-èsrc ra-'p.dianaq,d-
zie a Dla.
D'lNGRtSS0 (s0 80/81,r7) lnpiedi
llSignore ha nutrilo ilsuo popolocon tiordi
frumènto.lo ha saziatodimièle della roccia.
ANTIF0NA
Celebrante - Nel nome del Padre e del Fiqlio e
Assèmblea'Amen.
dello Spirilo Santo
(a
lede da pa e di Dio
la
la
e
la
C La oace,
Padre é del Sronore noslro Ge§.1Ct,slo sia co1
A - É con il iuo sPirito.
rLlrvor. "
ATIO PENIIENZIALT
C - Convocal. perfare padcolare me'no':a di.o'
lLr che oel Dane e del vrno ha lallo i seqni saoa_
menlali della sua vita donala e della sua presenza
in mezzo a noi, non esiiiamo ad aflidare a luila no_
slÉ srncera domanda diperdono.
\B -\e Pèus. d: s-terzrc)
pane
vero
disceso dalc,elo per sa_
C.S,qnore,
zrare ia nostra fame di verilà e di amore, aob'
pieta di noi.
A'Siqnore, pietà.
pende plu solo da lÀ nosrra fedelt;. sPmpre di'
GPsu
sobbcdrerte. fla ddlld ieLlelia stessa
che vire in noì. Solo in ìur. mediatore dell'al
li
lpblzdnuo\r lll Lpt u'o\ tr -".aror,p\-rp lF.1Jr'a pIorn s5a. la noil, odr'_',pazio'
nP,, .,1P 'rgl, d..d \r'd .'P"sd Jr D.0.,l"- or:
dìmorà in noi, grazie àl Colpo e al Sangue dr
ali
erìtano.
Gesìr che cr
Fr Lncs FalÌica. Comr"i,à SS
ntLL
Tnita - DutÈn:.)
C - Crsto, verè bevanda perdtsselare illLo oo_
oolo nell'esodo verso la 1uo!a ed eterna GerL
noi. A.Cristo. pietà
C. Siqno'e, vera Pasquache c,laipassale da
la mo-rte alla,,rta lberanoocidalla sch6vilu del
peccato, abbi pietà di noi. A - Signore, piètà.
lale.nme, abbrpieta di
_
C.
Dio onnipolenle abbia misericoroia di noi.
perdori inostri peccali e.rco.duca arla vita
A _ Amen.
elerna.
GloRlA A Dl0 NELI'ALTo 0tl ClELl e pace in
lerra aoliuominidi buona volontà. Noi n lo'
didmo.ii benediciamo, h aoonamo. ti glorifi_
chiamo, ii rendiamo grazie per latuagloria im_
mensa. Sidnore Dio. Rè delcielo, Dio Padre
onniooten-te. Sroro;e. Fiolio uniqenilo, Ges,.r
cllstò, signore-Dio, agnello diDio. Figlio
delPadre. tJ che loql, peccalrdèlmondo. ab_
br pieta dr nort tu che togli i peccali del mon_
dò, accoglila noslra supplica: lu che sredial'
la destraie. Padre, abbi preta d, not. Perché
tu solo il Santo, ru solo il Signore. tu solo l Al'
lissimo. Gesù Cristo. con lo SDirilo Sanlo:
nella glorìa di Dio Padre. Amen.
C0LtETIA - Siqnore Gesùr Cristo, che nelmira'
bile sacramento dell'Eucaristia ci hai lasciato il
SANTISSIMO CORPO E SANGUE DI CRISTO - 25
memoriale della lua Pasqua, fa'chè adoflamo
con viva fede ilsanto midlero delluo Coroo e
deltuo Sanque, per sentrre sémore in noii beneiro della redenzione. Tu sei Dio, e vivi e regni con Dio
Padre...
A - Amen
Oppurc la colletta Ahno B, dat Messale, pag. 1 ,O1S:
C - Signorè. Diovivente, guarda iltuo popolo ra.
dLinalo intorno aquèstoaìtare. oer otlrini it sacritr-
cio oella !uova allèanza: pu.iiica i nosrri cuori
perché alla cena detl Aqnello possiamo prequstare la Pasqua eterna nélla Gerusalemme dél cielo. Per ilnosho Signore...
PRIMA
Ai
pÉd
IETIURA
det
ma
seduli
c Sùai I paporc o l<,aele
st
nse so-
lenn-rneole iàlea a tcn Dia. mpegndrd1si
a"se^ èe COr lolà|e ledehà i ( ornandar-ent Oet "d
Si
qfate llsanE)e spdro.ullolàte e,trl papola. t,-
gùra del sanAùe
dC
sto naslrÒ Sdlvalot e
Oal libro d;l'Èsodo (24,3-8)
ln qJeigiornr, 'Àlose ando a rilàirc atoooolo tut-
le le parcie oel Siqno€ e tL'te
te
norme.
lo rispose a una sòta vo@ d:cenoo:
Tifld
Dooo-
Tutt i comànijamenli che ilSignore hadato, not li eseouiremol
,l\,4osè scrisse
tutte le parote det Sionore. S alzo dr buon mattilo ed eresse Lrn altare aipiedidel
monte. con dodicistele perle dooio tribu d'lsraeE.
lncaricò alcuni giovani tra qli lsraeliti di offrrre otocausli e di sacnficare giovenchi come sacrilrci or comunione, per il Sionore.
"Mosè prese la mela del sanoue e Ia mise i
ranlicalin e ne versò l'aflra meÉ autt a[are. .Ouindr p€se i librc dell'alleanza e to lesse alla oresenza delpopolo. Dissero: -Ouanto ha detto ilsrgno-
re, r0 esegurèmoe vr pre§leÉmo ascoJlo-..Nlosè
prese il sangue e ne asperse il Oopolo. dicendo_
- Ecco ilSanq,le dellalleanza chellSionore ha con.
cluso c-on voisulla base drtufle quesie paÌolel".
A - Bèndiamo grazie a Oio,
SALMo RESPoNSoRIAI,E (Sor'
ltt
ì6,12.
3.
t5-i8,
Alcalice colmo del sangue diCtisto ta Chiesa
è\inge là latza pet cofitspa.derc èlta rnsscoe c,e tl Sgna,e lF bd dtti1ato Pet euesto
canlidma (a
dcDno):
iì Alzerò ilcalicedella salvèzzae irvocherò
il nomedel Signore.
Che cosa renderò al Signore, / per tutti i beneici
che miha fatto? /Alzerò il cahce dètla satvezza /
e invocherò il nome del
B
Agli occhi oel Signore è preziosa /.a morte der
suoi fedeli, / lo sono luo servo, ftgho della lua
schiava: /tu hatspezzato Ie mie
li
Aie ollriro un sacriltcio di rinoraziamento / e invocherò il.ìome del Signore. ,Adempirò i mei votr al
jJ
Sjgnore/ davanlia tutto ilsuo
Sagnore.
catene.
poroto.
SECONDA I.ETIURA
llsèngup dtCt,sto (hp 5: e tnnatà:o suta crc. è
ùna ratta pet sanpte elnna t ostàcalo à1l,4catr
Ia 'on D.a . op tt peccdto, .he iantro t ùaE
etuaico non era in grado ditogliere.
Dalla lettera agli Ebret (9,11-15)
Fratelli, rloristo è venuto come sommo sacerdodei beniluturi. attraverso una tenda piu grande e
prÙ Flerletla, non costruila da mano d'uomo, cioè
non appanenente a questa crea2ione, aEqh entò
una volta per sempre nelsantuatio, non medanle
ilsangue oi caprie diviletli, ma in vitu det prop o
sangue, ollenendo cosi una redenzione etérnà.
'.lnfalli. se il sanque de, capri e der vitetti e la cenere diuna qiovènca, sparsà su quelt, che sono
co4laninait. li sanl,ficano puril;candoli nella car
ne. 'quanto prÙ sanque dicrislo-i ouate, mosso dallo Spirito eterno, otfrì se stesso sènza macchia a DIo- punlcherà la nostra cosc.en?a dalle
opere di morle. perche servE.rìo al Dio VMente,
''Per questo eglie med6iore
di un'alleanza nuova, perche, essendo rntervenula la sua morte in riscallo delle lrasgressioni commesse soflo la Drima alleanza, coloro che sono statichramali riceva.
no l'eredità etema che era stata promessa.
le
A - Rendiamo
SEOUENZA
graie a Dio
in pi€di
Lascqùerza età-oltdt,va ò a pùacaTtàteorctt
larc ancnc nella lo,né areve a Lomncà-ò oàlt-È.ca
.l.ofd 'Lccp pafis'
pane" 5e B seqùenzd vtene amessa, segue il c anlo a] vdnqelo.
Ecco il pane degli angeti. / pane dei pe eqrini, /
vero pane dei tigli: / non dev esseE gettatò.
Co4 ismbolie annun,/iarc, /tn lsa@o dato a norle.,
nell'agnellodelia Pasqua. / nerla manna data a, paori.
Buon pastore, vero pane!/oGesu, pietà dinoi:
/
nùtricie difendici, / portàciai benièterni/ ne a
terra dei viventi.
Tu che luto sate puoi, / che cinuln sulla terra, /conduci i luoi lratelli / ala lavota delcielo / netla oiota der
nn s.nri
VANGIIo (Gv 6.5])
in pied
H Alleluia, alleluia. lo sono il oane vivo disce.
so dalcielo. dice:l S,gnore. sè uno manqia di
queslo pane vivrà r.ì élerno.
Iì Alleluia.
CANIo At
VANGTTO
il
26
no{nedelSi-gno-re.
DLtanL. la
C
ena paseuète Gesu stituisae t'Eùlathe \nrina pel ; ppc-dh det
.èttslid neltA qLatc
TEMPO ORDINARIO
nanda, slabilendo così la Nuava Alleanza di Dia
Dl.
I
Aspelto la risurrezione dei morti e ,a vila
delmondo che verra. Amen.
DalVangelo secondo Marco (14.12-16.22-26)
A - Gloria a te. o Signore.
ll primo giorno degli Azzimi, quando si
immolava la Pasqda, tdiscepoli dissero d
Gesù: ..Dove vuoiche anoiamo a prepara.
re, perché tu possa manqiare € Pasqua?".
"Allora mandò due dei suoi discepoti, di.
cèndo loro: "Andate in cdtà è v, vèrrà rncon.
lao un uomo con ùna brocca d acqua; sequilelo. ala dove enirerà, dite al padrone d;ta.
sa: "ll N,,laesko dice: Dov'è la mia stanza, in
cui io possa mangiare la Pasqua con imiei
discepoli? . ,,Égli vi mostrè.a al piano superiore una grande sala, arredala e qia pronta: lj preparaie la cena pèr not". Gl discepoli
andarono é, èntrali in città, trovarono come
aveva detto loro e prepararono la Pasqua.
)'Mentre manqravano, prese il pane e
recito la benedrzione, lo spezzo è tò dtede
loro, dicendo: "Prendete, questo è il mio
corpo',, ?:Poi prese un caltce e rese qrazre, lo diede loro e ne bevvero tutri. ..E-drs
se loro: ..Questo è il mio sanoue dell a,leanza. che è versato per molti ? ln verita
io vi dico che non berrò mai più delfrutto
della vile tino al grorno in cui lo berrò nuovo, nel reono d, Dio».
-Dopo aver canlalo Iinno, usctrono verso il monte degli ulivi.
PREGHIERA DEI TIDEII
Gipuò odolore)
C - Fratelh e sorelle, rn questa solennrtà siamochra
d;ù;;ff;ffi;i; ;;;ì
mat ad esp,i;ér; rl
sacramenlo del Corpo e delSanque d,cesu. Eteviamocon fiducia alPadre le nostre invocazioni.
Leltore - Preghiamo insieme e diciamo:
A - Donaci, o Padre, divivère in comunione.
1. Pe.la Chiesa: percné renda partecipe detta
nuova ed elerna alleanza. che l,bera e redime
quani sonosmarnlr. slduciali e schtavi del peccato. Preghiamo.
2, Per i pe'sequilali a ca,rsa delra fede: perche
siano perseveranir nella testimonianza cflsliana
atlingendo la loro,orza da. sacramenlo dell'Eucarislia. Preghiamo.
3. Per quanli solfrono nelcorpo e nello spi,,lo: per
ché,iescano a sconliggere la sotitudine e la tdslezza, invocando il nome delSignore. Preghiamo.
4. Per la noslra comunila parrocchiale: perche
prosegua il suo cammino ecclesiale, rrn.ìovando
impegno e gratiludine alSignore. Preghiamo.
!.tenzicni della con.)nita lacale
C-ODioPadre,cheascoltilesuootrhedertuoilioli
pu fica i nosti pensreriadi nost,i 8Àlirieri tiioésl,
.rediarore oiun alleanza nuova. riceverefiìo Ieredila
elema. Per Cisto nogro
A - Amen,
S'gnore.
A-Lodèaiè,oCristoPROTESSIONT DI TEOE
in pi€di
CRED0IN UN S0[0 Dl0, Padre onnipotente,
creatore del cielo e della terra, di lultè le
cose visibilie invisibili. Credo in un solo S..
gnore. GesùCristo. unigenito Figlio diDio, nato dal Padre prima di turti i secori: Dio da Dio.
Luce da Luce. Dio vero da Dio vero, geoerato, non creato, della stessa sostanza delPadre; per mezzo di lui tutte le cose sono state
creare. Per noi uomini e per la noslra salvezza discese dal cielo, lst c'1ind it capat e
per opera dello Spirito Sanlo si è incarnalo
nel sèno dèlla Verq,ne Maria e sr è lalto uomo. Fu crocilisso per noisotto Ponzio Pilalo, mori e fu sepolto. lllerlo giorno e rist sclato. secondo le Scrillure. è salito al cielo,
siede alla destra del Padre. E di nuovo verra. nella gloria. pergiudicare ivrvie, mo,1i, e il
suo reqno non avrà iine. Credo nello SDirito
Santo. che è Signore e dà la vita, e piocede dal Padre e dal Fiqlio. Con il Padre e it Figlio e adoralo e glorificato. e ha parlato pe.
mezzo dei profèti. Credo la Chiesa. una,
santa, caltolica e aposlolica. Protesso un
solo ballesimo per il perdono de, peccati.
suttE 0tfIRtE
C - Concedioenigno alla rua Chièsa, o Padre, i
donidell un.tà e della pace, misticamente sionir;
calr neLe ofierle che ii presenliamo. Per Ciislo
noslro
Signore.
A-Amen.
(Sl sugged§ce il Prciano derra S§. E ù@t\s\iatt: L Eucansùa
ta diuià e di pedùjane Mesaè | ed., pag.348)
virco
ANTItoNA AtLA CoMUNIoNE - «Prendete,
questoè ilmio corpo, Ouesto è ilmio sahgue, ilsangue dell alleanza", dice il Siqnore.
Alleluia.
\Mc 14_22_24)
Pausè d- fi),azièmenLo dlld santa aa.ì,L,r'are
DoPO tA C0IVUNIoNE - Donacì, Signore, di sode.e pienamente della tua vita dtvina nelconvt1o etèmo, che cì hai falto pregustare in quèsto
sacramento delluo corpo e deltuo sanque. -[u
che vjvi e regni nei secolidei secoli. A - Amen.
PROPOSTE PER lCAN.Ilt da: Repenotio nazio.
nate. ( antt pa ta LttuEd. CeilElleDici 2009 ln,, o
ll pane dèl cammino t358): Gesir Cristo, Satvatore
1273). Rilonello alSalmo respa.soiale:M' M- Chia"api.i P,/ .om.rre.Cantiamo alSignore (152). p,oré,
cone alle4atiél4 Motle tè spiqhe {365). Co,nJn,o".
Pane vivo, spezzalo per noi (373)i O Gesir, tu sei it
pane (367). Congedo: Altissima luce (208).
SANTISSIMO CORPO E SANGUE DI CRISTO
Oli animali nella Bibbie / 3
Siruare, tu ci hni cansegnato nex seg tlx 1)rN1
d?t pa. a a dot ù; no .t , ùo dono Jb,no " p",
h. iadel trLanda No: ti la..lnnoe t. Le.led,
ASINO: umile lavoratore
A DD0IIESTl, AI0 dalluorno'.n dar r--o|,e.
.tl'noti, a,iro !rn "oIai,o Àdr..,, r'r g'p.o
olosJ è imliegato nel lavoro agricoìo, neìviaggi e
nF I d.porLt DdlacLd?"aphro..fÀ,rip t".dv.|...
re esso erasotroposto agrandilatiche (ls 30,24r tr{t
lq.L).1,-uì, ar tn,o.porevdè.òarp mrno'atb F
, onopptt.4p,a-io| p t. a.np n4a,ta-
sì da rend,ercx tuo popolo so,nto, comuTl,ttà
eucaristiccl che cammina sulLe stt-ade d.eLla
teffa uerso l'etelnita beuta
X SITTIMANA
D[I,
dEL ciELo.
TEMPO ORDINARIO
mangiata, perché ritenuta impura
r. p ,,rlr'", tLd..' oS,i [d]ni
glia ne possedeva uno (2sam l6,l-2). È noto il diro
vamento delle asine dr Kis, padre delfuturo re Sauì
(lSam 9,1-10.16) e il
raccorìto di Baìaam
per le r'ivelazione ispi
la.Ld
Ddlà
,ol Fp
rata da Dio alla sua
asina (Nm 22,22-35;
ci
zPt 2.16).
Tale anìmaìe non
sembra essere siato
inpiegato per
ìa
guerra, À diiferenza
del cavàlioi per que
sto è colìegato disoli
to con il N{€ssia paci'
iico (Zac 9,S'i0iCfr.
Mr 21,1 11).
i-4t i ùo
Atfredo
insiene al bue.
l'asino rappresentava
una risorsà per la ia
mrglia antica (Cfr Gb
24 3ì Dt 2E,31) e per
tale rÈgione la legge
", il I $ tra zio ne d)
resinti, 20 I 4.
I
(ts
r. ir
proteggeva questi
.- r, .!:Jn'o as,.rid
2i,,17 Dr 25.r1),
'
"1.
rrrF;ré.,rro
'r(E:lr.\: L. r3.là)" radzo.d.
mente ìlìseriti nel]a scena delpresepe.
GiuÉp!é
De
!ìrgiuo, biblrsrl
8 L Gu$ate È\cdete comè buotro
r",,rra.,r"lrd".i
Is 3,14 significa: libr0 dilsaia, capiioìo 3, daiver.
Is r,z3.7-l2r libro di lsaia, càpitoìo ìl- lersetii 2 e
3, € poi seìnìrre delìo siesso capitolo S,versettidai
7al12
Is 3-6: libro di Isaia daì primo lerseito del capito
lo 3 alluìiirìo verseiio deÌcapilolo 6.
IsB,l - 5,6: ìibro di Isaia daì capitolo 3, verseito I
al
calitolo
An
3,1-8i
5,
versetto 6.
4.ll-l2r lihro di.Aflos,
seiii daìl'l all'E, poi capitolo
1,
capito)o 3, ver,
velsetti l1 e
12.
Fm 9"10. 12.17: leti€rà a Filenìone. i versetii drl
9 al 10, e poi dalvesetto 12 alversetto l7 (questa
breve leit€ra non ha capiloli).
^^
LADOMENICA
Pùod@c
o
\,
o ","J"n
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\tt)_L 4,.-o
Saìedelì. re.,"elLr!ederno'do e,
ztd 1..d..Òlna s
LJ,en
ria Taigi; B Luigi Boctaldd 2cor l,r8-24i
Sal
118,129 134iI'lt 5,13 16.
10 ]\l Tu sei sàrto, Signore, rostro Dio. Gesìr è il
on p' .Ònlo dp Ìd Lp88- è dp Drof-_ r"SLid1lo
a a.-
-ùaa,S Ltnd.' .,8 E,,. .r tfot3,4-rli Sal98,5-9i Mt 5,17-19.
llGS Bo d.ob.' .)posrcLa Manorja (/. .o) AnnoMipro ai traL.lli la sallczza d.lSigIorc. l.r'. z'o
ii C"si, . ,
o!,F."r"
':d't ealo-oìo
'..,,.-,
porrare la
meraviglÌe,
non attaccarsi al"r denaro.
pa - c Poo.,f,d.' .. u., B llo,.. \'t. - r
Al ll,2lb-26j l3-1-3iSal97,1-6: Mr 10,7'13."
12 \ So.,ar,\, m, Cb,e ) 6 s" Solenn-Ld
(òidn.o) Attingeremo con gioia aÌle §orgenti dellà
sahcra. .ol .Jngu" p la, qJd J.l La, . . r-ì T'd'rr
ro rSo,gdno i ìo, delo Sp ,'ro " ...a.rarenr, .(
AnafriÒ Os 11,1-3 A.ac 9i Llant Is 12,r 6ì Ei
3,8-12.14 19, Gv I9,3I 3i.
lJS.ùatal.uLakt..l.Yet a lt"t an (b ot
zo??o 2cor
co) Il
mio cùore esìrlta nel Signore, mio salvatore. La
\t.t.-JrDro, r"rod.n"rL or"ì rore a..,r"..
.\. . o. crL"r!p" o. .o ,rt . .d. dr.o.. § 4
.
tanto dt
Ptid.Ò'L:a
(m). ls 61,9 11i Cant. lsam
2,1.,1-8iLc 2,,{1-51.
..
B(\-vntP aoR,J:
"", -o.t'TA
s".ot l.t.ì t6 2 l-,, :.6 t0
Ez tl -:2a
Mc 1,26 341.
"CAPACI DI SITGI,IARD IL ùIONDO'
7 oi@n - Set'Antonio Mùià Giuetli
Nacque il 12 aprile 1789 a Cereta (Genova) e
da Siovanissimo sacerdote si riv€lò un ecceìlenie p.edicator€. Djvenne vescovo dìBobbjo
nel 1838. Aveva grandr capacità di govemo e
flr un pastore intraprendente: per favorire
l'azione pasiorale. aveva redàtto un vero e
proprio "stato d'anime". lstiL§\ le F,Lglie .li
Maria SS deLl'Orto Ae Gianelline, e t Mrssio
nnà dì S.tnt'Avonso. Mori il 7 giugno 1846.
Fìr beatifi.ato.la Pio XÌ nel I925 e.anonizzàto da Pio xll nel 1951.
INroaB oiijcondrerorc
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\,l"do.do,5 rad"@'a B
cola Medda 2cot I,I'7tSat 33,2'9r ùIt 5,1-12a.
9 \1 Rhllenda su di noi l0 lucr dcl tùo voh, Si$orc.
i14DYrn.
CO}18 SI I,EGOE T]IiA CN,{ZIONE BIBLICA
il Sienofé.ll n,ovo
Mosè", Crislo, sul monte, promulga le leggi della
vésovo.riòaicN) F o:catuF@bL o64n
Odandozambero PazasaiPaorol4
G rr6s5ai E na I abàonamalG
eoeuE.i
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