07 Giugno 2015
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07 Giugno 2015
\o ,cmfteffica «QUESTO E SANIISSIMO CORPO / B É SANGUE DI CRISIO Solemirri - 7 qiugno 20t 5 lt MrocoRPo... OUESTO È It MIO SANGUE!» sede dellavita. AthareNo il rito Mosè attua il si_ gnìricìrio deÌl'alìeanza: c'è ora una stessà vita srmboleggiir,ia, dal sàngLre - che crea coNunione ha Dio e ilsuo popoìo. Gesii, neÌl'Eucarìstia, porta a compinìento quanto preiigùraio n€lla Ì)rima alleanza: oIa rl scngup on \rpnp solo aslerso \ullcqterr0ri r;,lp /<-. .,.:.1.., ««'§:\ alo sono iJ p@e iuo, diseso dal (ielo. S? uno nanqia rli questo pdùe oiùn i1 et?no'. \TE.LC 1L"/,/," \ìose ;rì d ìdlllanzd .on (on .niol ' . rncla d"i .an_ I\,rn "o.,iticro _.na "' . \rpI,F \a sf r .L ldÌrJf". .Fgno della presenzà di Dior l'Àlila metà vienc aspersa suì popolo. N€ìla Bibbia il sangue è la guÉ JFt.d a sacriiicio al dono dellavila - La cuta con ,ro Ltl Gec . p'eData 'a Flea'èì.a 'e Jello -a tecQlita na Paso )a fdfo tè -onsape\ ale2 .lt. oflàtp " t amatmenLa ranroa.ooet.ua(at ,. t ope'è pÒiq-à e d-ta .a' oò e oe, , -o 'r no\t.r roro .rrirre riondtu J belel E non è piiL il sangue di unà vlttìma snimale, ma diCesù, il figlio di Dì0, che olfre in nuhi mento ànche jl suo corpo (Va.weLa) ota\i' Yiamo della sua stessa vita. L'alleanza non di Da1 .t!à -élte/ è 'a^a P-t L\a q-èsrc ra-'p.dianaq,d- zie a Dla. D'lNGRtSS0 (s0 80/81,r7) lnpiedi llSignore ha nutrilo ilsuo popolocon tiordi frumènto.lo ha saziatodimièle della roccia. ANTIF0NA Celebrante - Nel nome del Padre e del Fiqlio e Assèmblea'Amen. dello Spirilo Santo (a lede da pa e di Dio la la e la C La oace, Padre é del Sronore noslro Ge§.1Ct,slo sia co1 A - É con il iuo sPirito. rLlrvor. " ATIO PENIIENZIALT C - Convocal. perfare padcolare me'no':a di.o' lLr che oel Dane e del vrno ha lallo i seqni saoa_ menlali della sua vita donala e della sua presenza in mezzo a noi, non esiiiamo ad aflidare a luila no_ slÉ srncera domanda diperdono. \B -\e Pèus. d: s-terzrc) pane vero disceso dalc,elo per sa_ C.S,qnore, zrare ia nostra fame di verilà e di amore, aob' pieta di noi. A'Siqnore, pietà. pende plu solo da lÀ nosrra fedelt;. sPmpre di' GPsu sobbcdrerte. fla ddlld ieLlelia stessa che vire in noì. Solo in ìur. mediatore dell'al li lpblzdnuo\r lll Lpt u'o\ tr -".aror,p\-rp lF.1Jr'a pIorn s5a. la noil, odr'_',pazio' nP,, .,1P 'rgl, d..d \r'd .'P"sd Jr D.0.,l"- or: dìmorà in noi, grazie àl Colpo e al Sangue dr ali erìtano. Gesìr che cr Fr Lncs FalÌica. Comr"i,à SS ntLL Tnita - DutÈn:.) C - Crsto, verè bevanda perdtsselare illLo oo_ oolo nell'esodo verso la 1uo!a ed eterna GerL noi. A.Cristo. pietà C. Siqno'e, vera Pasquache c,laipassale da la mo-rte alla,,rta lberanoocidalla sch6vilu del peccato, abbi pietà di noi. A - Signore, piètà. lale.nme, abbrpieta di _ C. Dio onnipolenle abbia misericoroia di noi. perdori inostri peccali e.rco.duca arla vita A _ Amen. elerna. GloRlA A Dl0 NELI'ALTo 0tl ClELl e pace in lerra aoliuominidi buona volontà. Noi n lo' didmo.ii benediciamo, h aoonamo. ti glorifi_ chiamo, ii rendiamo grazie per latuagloria im_ mensa. Sidnore Dio. Rè delcielo, Dio Padre onniooten-te. Sroro;e. Fiolio uniqenilo, Ges,.r cllstò, signore-Dio, agnello diDio. Figlio delPadre. tJ che loql, peccalrdèlmondo. ab_ br pieta dr nort tu che togli i peccali del mon_ dò, accoglila noslra supplica: lu che sredial' la destraie. Padre, abbi preta d, not. Perché tu solo il Santo, ru solo il Signore. tu solo l Al' lissimo. Gesù Cristo. con lo SDirilo Sanlo: nella glorìa di Dio Padre. Amen. C0LtETIA - Siqnore Gesùr Cristo, che nelmira' bile sacramento dell'Eucaristia ci hai lasciato il SANTISSIMO CORPO E SANGUE DI CRISTO - 25 memoriale della lua Pasqua, fa'chè adoflamo con viva fede ilsanto midlero delluo Coroo e deltuo Sanque, per sentrre sémore in noii beneiro della redenzione. Tu sei Dio, e vivi e regni con Dio Padre... A - Amen Oppurc la colletta Ahno B, dat Messale, pag. 1 ,O1S: C - Signorè. Diovivente, guarda iltuo popolo ra. dLinalo intorno aquèstoaìtare. oer otlrini it sacritr- cio oella !uova allèanza: pu.iiica i nosrri cuori perché alla cena detl Aqnello possiamo prequstare la Pasqua eterna nélla Gerusalemme dél cielo. Per ilnosho Signore... PRIMA Ai pÉd IETIURA det ma seduli c Sùai I paporc o l<,aele st nse so- lenn-rneole iàlea a tcn Dia. mpegndrd1si a"se^ èe COr lolà|e ledehà i ( ornandar-ent Oet "d Si qfate llsanE)e spdro.ullolàte e,trl papola. t,- gùra del sanAùe dC sto naslrÒ Sdlvalot e Oal libro d;l'Èsodo (24,3-8) ln qJeigiornr, 'Àlose ando a rilàirc atoooolo tut- le le parcie oel Siqno€ e tL'te te norme. lo rispose a una sòta vo@ d:cenoo: Tifld Dooo- Tutt i comànijamenli che ilSignore hadato, not li eseouiremol ,l\,4osè scrisse tutte le parote det Sionore. S alzo dr buon mattilo ed eresse Lrn altare aipiedidel monte. con dodicistele perle dooio tribu d'lsraeE. lncaricò alcuni giovani tra qli lsraeliti di offrrre otocausli e di sacnficare giovenchi come sacrilrci or comunione, per il Sionore. "Mosè prese la mela del sanoue e Ia mise i ranlicalin e ne versò l'aflra meÉ autt a[are. .Ouindr p€se i librc dell'alleanza e to lesse alla oresenza delpopolo. Dissero: -Ouanto ha detto ilsrgno- re, r0 esegurèmoe vr pre§leÉmo ascoJlo-..Nlosè prese il sangue e ne asperse il Oopolo. dicendo_ - Ecco ilSanq,le dellalleanza chellSionore ha con. cluso c-on voisulla base drtufle quesie paÌolel". A - Bèndiamo grazie a Oio, SALMo RESPoNSoRIAI,E (Sor' ltt ì6,12. 3. t5-i8, Alcalice colmo del sangue diCtisto ta Chiesa è\inge là latza pet cofitspa.derc èlta rnsscoe c,e tl Sgna,e lF bd dtti1ato Pet euesto canlidma (a dcDno): iì Alzerò ilcalicedella salvèzzae irvocherò il nomedel Signore. Che cosa renderò al Signore, / per tutti i beneici che miha fatto? /Alzerò il cahce dètla satvezza / e invocherò il nome del B Agli occhi oel Signore è preziosa /.a morte der suoi fedeli, / lo sono luo servo, ftgho della lua schiava: /tu hatspezzato Ie mie li Aie ollriro un sacriltcio di rinoraziamento / e invocherò il.ìome del Signore. ,Adempirò i mei votr al jJ Sjgnore/ davanlia tutto ilsuo Sagnore. catene. poroto. SECONDA I.ETIURA llsèngup dtCt,sto (hp 5: e tnnatà:o suta crc. è ùna ratta pet sanpte elnna t ostàcalo à1l,4catr Ia 'on D.a . op tt peccdto, .he iantro t ùaE etuaico non era in grado ditogliere. Dalla lettera agli Ebret (9,11-15) Fratelli, rloristo è venuto come sommo sacerdodei beniluturi. attraverso una tenda piu grande e prÙ Flerletla, non costruila da mano d'uomo, cioè non appanenente a questa crea2ione, aEqh entò una volta per sempre nelsantuatio, non medanle ilsangue oi caprie diviletli, ma in vitu det prop o sangue, ollenendo cosi una redenzione etérnà. '.lnfalli. se il sanque de, capri e der vitetti e la cenere diuna qiovènca, sparsà su quelt, che sono co4laninait. li sanl,ficano puril;candoli nella car ne. 'quanto prÙ sanque dicrislo-i ouate, mosso dallo Spirito eterno, otfrì se stesso sènza macchia a DIo- punlcherà la nostra cosc.en?a dalle opere di morle. perche servE.rìo al Dio VMente, ''Per questo eglie med6iore di un'alleanza nuova, perche, essendo rntervenula la sua morte in riscallo delle lrasgressioni commesse soflo la Drima alleanza, coloro che sono statichramali riceva. no l'eredità etema che era stata promessa. le A - Rendiamo SEOUENZA graie a Dio in pi€di Lascqùerza età-oltdt,va ò a pùacaTtàteorctt larc ancnc nella lo,né areve a Lomncà-ò oàlt-È.ca .l.ofd 'Lccp pafis' pane" 5e B seqùenzd vtene amessa, segue il c anlo a] vdnqelo. Ecco il pane degli angeti. / pane dei pe eqrini, / vero pane dei tigli: / non dev esseE gettatò. Co4 ismbolie annun,/iarc, /tn lsa@o dato a norle., nell'agnellodelia Pasqua. / nerla manna data a, paori. Buon pastore, vero pane!/oGesu, pietà dinoi: / nùtricie difendici, / portàciai benièterni/ ne a terra dei viventi. Tu che luto sate puoi, / che cinuln sulla terra, /conduci i luoi lratelli / ala lavota delcielo / netla oiota der nn s.nri VANGIIo (Gv 6.5]) in pied H Alleluia, alleluia. lo sono il oane vivo disce. so dalcielo. dice:l S,gnore. sè uno manqia di queslo pane vivrà r.ì élerno. Iì Alleluia. CANIo At VANGTTO il 26 no{nedelSi-gno-re. DLtanL. la C ena paseuète Gesu stituisae t'Eùlathe \nrina pel ; ppc-dh det .èttslid neltA qLatc TEMPO ORDINARIO nanda, slabilendo così la Nuava Alleanza di Dia Dl. I Aspelto la risurrezione dei morti e ,a vila delmondo che verra. Amen. DalVangelo secondo Marco (14.12-16.22-26) A - Gloria a te. o Signore. ll primo giorno degli Azzimi, quando si immolava la Pasqda, tdiscepoli dissero d Gesù: ..Dove vuoiche anoiamo a prepara. re, perché tu possa manqiare € Pasqua?". "Allora mandò due dei suoi discepoti, di. cèndo loro: "Andate in cdtà è v, vèrrà rncon. lao un uomo con ùna brocca d acqua; sequilelo. ala dove enirerà, dite al padrone d;ta. sa: "ll N,,laesko dice: Dov'è la mia stanza, in cui io possa mangiare la Pasqua con imiei discepoli? . ,,Égli vi mostrè.a al piano superiore una grande sala, arredala e qia pronta: lj preparaie la cena pèr not". Gl discepoli andarono é, èntrali in città, trovarono come aveva detto loro e prepararono la Pasqua. )'Mentre manqravano, prese il pane e recito la benedrzione, lo spezzo è tò dtede loro, dicendo: "Prendete, questo è il mio corpo',, ?:Poi prese un caltce e rese qrazre, lo diede loro e ne bevvero tutri. ..E-drs se loro: ..Questo è il mio sanoue dell a,leanza. che è versato per molti ? ln verita io vi dico che non berrò mai più delfrutto della vile tino al grorno in cui lo berrò nuovo, nel reono d, Dio». -Dopo aver canlalo Iinno, usctrono verso il monte degli ulivi. PREGHIERA DEI TIDEII Gipuò odolore) C - Fratelh e sorelle, rn questa solennrtà siamochra d;ù;;ff;ffi;i; ;;;ì mat ad esp,i;ér; rl sacramenlo del Corpo e delSanque d,cesu. Eteviamocon fiducia alPadre le nostre invocazioni. Leltore - Preghiamo insieme e diciamo: A - Donaci, o Padre, divivère in comunione. 1. Pe.la Chiesa: percné renda partecipe detta nuova ed elerna alleanza. che l,bera e redime quani sonosmarnlr. slduciali e schtavi del peccato. Preghiamo. 2, Per i pe'sequilali a ca,rsa delra fede: perche siano perseveranir nella testimonianza cflsliana atlingendo la loro,orza da. sacramenlo dell'Eucarislia. Preghiamo. 3. Per quanli solfrono nelcorpo e nello spi,,lo: per ché,iescano a sconliggere la sotitudine e la tdslezza, invocando il nome delSignore. Preghiamo. 4. Per la noslra comunila parrocchiale: perche prosegua il suo cammino ecclesiale, rrn.ìovando impegno e gratiludine alSignore. Preghiamo. !.tenzicni della con.)nita lacale C-ODioPadre,cheascoltilesuootrhedertuoilioli pu fica i nosti pensreriadi nost,i 8Àlirieri tiioésl, .rediarore oiun alleanza nuova. riceverefiìo Ieredila elema. Per Cisto nogro A - Amen, S'gnore. A-Lodèaiè,oCristoPROTESSIONT DI TEOE in pi€di CRED0IN UN S0[0 Dl0, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di lultè le cose visibilie invisibili. Credo in un solo S.. gnore. GesùCristo. unigenito Figlio diDio, nato dal Padre prima di turti i secori: Dio da Dio. Luce da Luce. Dio vero da Dio vero, geoerato, non creato, della stessa sostanza delPadre; per mezzo di lui tutte le cose sono state creare. Per noi uomini e per la noslra salvezza discese dal cielo, lst c'1ind it capat e per opera dello Spirito Sanlo si è incarnalo nel sèno dèlla Verq,ne Maria e sr è lalto uomo. Fu crocilisso per noisotto Ponzio Pilalo, mori e fu sepolto. lllerlo giorno e rist sclato. secondo le Scrillure. è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verra. nella gloria. pergiudicare ivrvie, mo,1i, e il suo reqno non avrà iine. Credo nello SDirito Santo. che è Signore e dà la vita, e piocede dal Padre e dal Fiqlio. Con il Padre e it Figlio e adoralo e glorificato. e ha parlato pe. mezzo dei profèti. Credo la Chiesa. una, santa, caltolica e aposlolica. Protesso un solo ballesimo per il perdono de, peccati. suttE 0tfIRtE C - Concedioenigno alla rua Chièsa, o Padre, i donidell un.tà e della pace, misticamente sionir; calr neLe ofierle che ii presenliamo. Per Ciislo noslro Signore. A-Amen. (Sl sugged§ce il Prciano derra S§. E ù@t\s\iatt: L Eucansùa ta diuià e di pedùjane Mesaè | ed., pag.348) virco ANTItoNA AtLA CoMUNIoNE - «Prendete, questoè ilmio corpo, Ouesto è ilmio sahgue, ilsangue dell alleanza", dice il Siqnore. Alleluia. \Mc 14_22_24) Pausè d- fi),azièmenLo dlld santa aa.ì,L,r'are DoPO tA C0IVUNIoNE - Donacì, Signore, di sode.e pienamente della tua vita dtvina nelconvt1o etèmo, che cì hai falto pregustare in quèsto sacramento delluo corpo e deltuo sanque. -[u che vjvi e regni nei secolidei secoli. A - Amen. PROPOSTE PER lCAN.Ilt da: Repenotio nazio. nate. ( antt pa ta LttuEd. CeilElleDici 2009 ln,, o ll pane dèl cammino t358): Gesir Cristo, Satvatore 1273). Rilonello alSalmo respa.soiale:M' M- Chia"api.i P,/ .om.rre.Cantiamo alSignore (152). p,oré, cone alle4atiél4 Motle tè spiqhe {365). Co,nJn,o". Pane vivo, spezzalo per noi (373)i O Gesir, tu sei it pane (367). Congedo: Altissima luce (208). SANTISSIMO CORPO E SANGUE DI CRISTO Oli animali nella Bibbie / 3 Siruare, tu ci hni cansegnato nex seg tlx 1)rN1 d?t pa. a a dot ù; no .t , ùo dono Jb,no " p", h. iadel trLanda No: ti la..lnnoe t. Le.led, ASINO: umile lavoratore A DD0IIESTl, AI0 dalluorno'.n dar r--o|,e. .tl'noti, a,iro !rn "oIai,o Àdr..,, r'r g'p.o olosJ è imliegato nel lavoro agricoìo, neìviaggi e nF I d.porLt DdlacLd?"aphro..fÀ,rip t".dv.|... re esso erasotroposto agrandilatiche (ls 30,24r tr{t lq.L).1,-uì, ar tn,o.porevdè.òarp mrno'atb F , onopptt.4p,a-io| p t. a.np n4a,ta- sì da rend,ercx tuo popolo so,nto, comuTl,ttà eucaristiccl che cammina sulLe stt-ade d.eLla teffa uerso l'etelnita beuta X SITTIMANA D[I, dEL ciELo. TEMPO ORDINARIO mangiata, perché ritenuta impura r. p ,,rlr'", tLd..' oS,i [d]ni glia ne possedeva uno (2sam l6,l-2). È noto il diro vamento delle asine dr Kis, padre delfuturo re Sauì (lSam 9,1-10.16) e il raccorìto di Baìaam per le r'ivelazione ispi la.Ld Ddlà ,ol Fp rata da Dio alla sua asina (Nm 22,22-35; ci zPt 2.16). Tale anìmaìe non sembra essere siato inpiegato per ìa guerra, À diiferenza del cavàlioi per que sto è colìegato disoli to con il N{€ssia paci' iico (Zac 9,S'i0iCfr. Mr 21,1 11). i-4t i ùo Atfredo insiene al bue. l'asino rappresentava una risorsà per la ia mrglia antica (Cfr Gb 24 3ì Dt 2E,31) e per tale rÈgione la legge ", il I $ tra zio ne d) resinti, 20 I 4. I (ts r. ir proteggeva questi .- r, .!:Jn'o as,.rid 2i,,17 Dr 25.r1), ' "1. rrrF;ré.,rro 'r(E:lr.\: L. r3.là)" radzo.d. mente ìlìseriti nel]a scena delpresepe. GiuÉp!é De !ìrgiuo, biblrsrl 8 L Gu$ate È\cdete comè buotro r",,rra.,r"lrd".i Is 3,14 significa: libr0 dilsaia, capiioìo 3, daiver. Is r,z3.7-l2r libro di lsaia, càpitoìo ìl- lersetii 2 e 3, € poi seìnìrre delìo siesso capitolo S,versettidai 7al12 Is 3-6: libro di Isaia daì primo lerseito del capito lo 3 alluìiirìo verseiio deÌcapilolo 6. IsB,l - 5,6: ìibro di Isaia daì capitolo 3, verseito I al calitolo An 3,1-8i 5, versetto 6. 4.ll-l2r lihro di.Aflos, seiii daìl'l all'E, poi capitolo 1, capito)o 3, ver, velsetti l1 e 12. Fm 9"10. 12.17: leti€rà a Filenìone. i versetii drl 9 al 10, e poi dalvesetto 12 alversetto l7 (questa breve leit€ra non ha capiloli). ^^ LADOMENICA Pùod@c o \, o ","J"n ttt \tt)_L 4,.-o Saìedelì. re.,"elLr!ederno'do e, ztd 1..d..Òlna s LJ,en ria Taigi; B Luigi Boctaldd 2cor l,r8-24i Sal 118,129 134iI'lt 5,13 16. 10 ]\l Tu sei sàrto, Signore, rostro Dio. Gesìr è il on p' .Ònlo dp Ìd Lp88- è dp Drof-_ r"SLid1lo a a.- -ùaa,S Ltnd.' .,8 E,,. .r tfot3,4-rli Sal98,5-9i Mt 5,17-19. llGS Bo d.ob.' .)posrcLa Manorja (/. .o) AnnoMipro ai traL.lli la sallczza d.lSigIorc. l.r'. z'o ii C"si, . , o!,F."r" ':d't ealo-oìo '..,,.-, porrare la meraviglÌe, non attaccarsi al"r denaro. pa - c Poo.,f,d.' .. u., B llo,.. \'t. - r Al ll,2lb-26j l3-1-3iSal97,1-6: Mr 10,7'13." 12 \ So.,ar,\, m, Cb,e ) 6 s" Solenn-Ld (òidn.o) Attingeremo con gioia aÌle §orgenti dellà sahcra. .ol .Jngu" p la, qJd J.l La, . . r-ì T'd'rr ro rSo,gdno i ìo, delo Sp ,'ro " ...a.rarenr, .( AnafriÒ Os 11,1-3 A.ac 9i Llant Is 12,r 6ì Ei 3,8-12.14 19, Gv I9,3I 3i. lJS.ùatal.uLakt..l.Yet a lt"t an (b ot zo??o 2cor co) Il mio cùore esìrlta nel Signore, mio salvatore. La \t.t.-JrDro, r"rod.n"rL or"ì rore a..,r".. .\. . o. crL"r!p" o. .o ,rt . .d. dr.o.. § 4 . tanto dt Ptid.Ò'L:a (m). ls 61,9 11i Cant. lsam 2,1.,1-8iLc 2,,{1-51. .. B(\-vntP aoR,J: "", -o.t'TA s".ot l.t.ì t6 2 l-,, :.6 t0 Ez tl -:2a Mc 1,26 341. "CAPACI DI SITGI,IARD IL ùIONDO' 7 oi@n - Set'Antonio Mùià Giuetli Nacque il 12 aprile 1789 a Cereta (Genova) e da Siovanissimo sacerdote si riv€lò un ecceìlenie p.edicator€. Djvenne vescovo dìBobbjo nel 1838. Aveva grandr capacità di govemo e flr un pastore intraprendente: per favorire l'azione pasiorale. aveva redàtto un vero e proprio "stato d'anime". lstiL§\ le F,Lglie .li Maria SS deLl'Orto Ae Gianelline, e t Mrssio nnà dì S.tnt'Avonso. Mori il 7 giugno 1846. Fìr beatifi.ato.la Pio XÌ nel I925 e.anonizzàto da Pio xll nel 1951. INroaB oiijcondrerorc @\ \,l"do.do,5 rad"@'a B cola Medda 2cot I,I'7tSat 33,2'9r ùIt 5,1-12a. 9 \1 Rhllenda su di noi l0 lucr dcl tùo voh, Si$orc. i14DYrn. CO}18 SI I,EGOE T]IiA CN,{ZIONE BIBLICA il Sienofé.ll n,ovo Mosè", Crislo, sul monte, promulga le leggi della vésovo.riòaicN) F o:catuF@bL o64n Odandozambero PazasaiPaorol4 G rr6s5ai E na I abàonamalG eoeuE.i § ò