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9 CORRIERE di SAVIGLIANO Savigliano GIOVEDI 20 MARZO 2014 Anche quest’anno a caccia di stranezze! Uragani, astronauti mungitori, volanti comandati dal satellite e una Magika da legno presa d’assalto da 100.000 visitatori di angelica tabbone e doriano mandrile vente per trattamenti di piante alte della “Gaspardo”, in esposizione nello stand della concessionaria “C’erano un uragano, un Vaudagna. Lo squisito accento astronauta, una magika e un veneziano del giovanissimo Devis volante che gira da solo...” non è Missio (soli 24 anni!) ci ha illustral’inizio di una barzelletta da bar to le funzioni di questo enorme ma quello che abbiamo trovato macchinario. Il semovente è dotaalla “Fiera Nazionale della Mec- to di un lungo braccio meccanico canizzazione Agricola”, che ha e due serbatoi che possono concelebrato la sua 33ª edizione lo tenere fino a 4000 litri di liquido; scorso weekend. le barre che compongono il bracNoi del Corriere abbiamo “fic- cio possono variare dai 21 ai 28 canasato” fra gli stand dell’area metri di lunghezza. fieristica di Borgo Marene, come Questo macchinario è nato ogni anno, alla ricerca di stranez- per ovviare al problema della ze da raccontarvi! Come il volante piralide, insetto che attacca il di un trattore che mais nella stagione estiva distrugsi muoveva gendo anche intere piantagioni. É da solo, col- dotato di blocco differenziato (il legato ad un semovente, non l’insetto…!), cornavigatore rettore di sterzata, carreggiata satellitare variabile e aria condizionata presfuori misusurizzata con filtri di carbone attivi ra... Strano? in cabina, a salvaguardia dei polPer noi moni dell’operatore. I comansì! di sono affidati al conducente che può, però, avvalersi della guida satellitare e di un computer d’irrorazione, che grazie ai suoi sensori impedisce la fuoriuscita di prodotto sulle zone già trattate. L’utilizzo di questo gigante, che costa circa 150.000 euro, allunga il tempo di raccolta del mais, aumentandone così la Marco quantità e permettendo a Rampazzo chi raccoglie di avere un po’ più di tempo a disposiSiamo stati accolti da Marco zione! Rampazzo, giovane (27 anni) Una stranezza rappresentante della “Topcon Ita- poco… spiegabilia”, che ci ha spiegato le funzioni le? Un signore su dell’innovativo navigatore satelli- una piccola bicitare per uso agricolo. cletta con tanto di Una specie di “Tom-tom” per targa (Cuneo!), trattori, per così dire, composto che pedalava svoda monitor, motore e antenna, un gliatamente fra gli computer di alta tecnologia in stand... grado di “mappare” il campo per Ma la nostra una maggiore precisione durante missione è chiara la semina o la concimazione. Il e non sistema riconosce la parte di poscampo già trattato e blocca la fuosiamo riuscita del prodotto farci facendo così risparmiare tempo (e soldi) all’agricoltore. Il prezzo di questo gioiellino tecnologico va dagli 800 ai 20.000 euro: maggiore è il prezzo più “chirurgica” è la precisione. In lontananza scorgiamo un uragano... In fiera? Beh sì, non è uno scherzo, l’Uragano c’era per davvero ma con la u maiuscola e non distruttivo come uno se l’aspetta... Era, infatti, il L’Uragano nome del semo- della Gaspardo Gli studenti Inamoter Un “Astronaut” da mungitura distrarre! C’imbattiamo così in un astronauta che munge le vacche, ovvero il robot esposto dalla “Piovano Zootecnica”. Il Lely Astronaut è un sistema di mungitura robotizzata del quale, come ci spiega il titolare Gianfranco Piovano, se ne parla già da 20 anni ma è la prima volta che viene presentato alla Fiera (ottenendo anche la menzione tecnica). La vacca gira libera per la stalla, quando ne sente il bisogno si reca volontariamente alla mungitura, il collare di riconoscimento permette al robot di capire se è il momento giusto o è troppo presto, ed ecco che “il pranzo è servito”! Il mangime concentrato, che distribuisce la macchina, viene automaticamente versato in una mangiatoia, una telecamera termica e un laser individuano le mammelle, un aggeggio simile ad un autolavaggio in miniatura pulisce i capezzoli e poi parte la mungitura. Il computer controlla la conducibilità, la temperatura, il grasso, le proteine, il colore e il flusso del latte che viene destinato attraverso tubi a tre valvole a seconda dell’utilizzo (o dell’eliminazione!). Un ultima chicca? Il “Lely Astronaut” trasforma l’allevatore in un imprenditore che può tenere d’occhio la sua stalla, anche re lo scorso anno, ci ha raccontato la storia dell’associasenza doverci (sempre) rimanere zione che da fisicamente. Immaginatevi duran- ormai quattro anni te una cena, un’improvvisa chia- organizza raduni mata al cellulare: non è l’aman- per gli appassiote… ma una app dello smartpho- nati. L’ASI (Autone che vi avverte che una delle veicoli Storici Italiani), di cui Olivevostre vacche non sta bene. Può far sorridere ma in realtà ro è commissario, è una funzione molto utile che sta operando per permette di salvare molte vacche: variare l’art. 60 del il computer attraverso i sensori Codice Civile che controlla l’attività dell’animale e la non riconosce ancora i trattori sua ruminazione, che se lenta come mezzi può indicare qualche problema. d’epoca. 130.000 euro (circa) per una “Signora, possiamo farle macchina che permette la munalcune domande?”. La Fiera è gitura di 70 vacche. anche territorio di “ricerca” ed Un fischio di altri tempi e del fumo che sale verso il cielo attierano ben due i “gruppi” che rano la nostra attenzione: nella lavoravano per cercare di zona dedicata ai trattori d’epoca “saperne di più” intervistando i troviamo un più che centenario visitatori. Quello degli studenti Marshall a vapore. Questo vecdell’Eula (3ª e 4ª D Ragiochio signore del 1906 era al suo nieri) nell’ambito di tempo una vaporiera traiuna collaborazione nata dai buoi usata per con l’Ascom di trebbiare nei campi. Savigliano e il Abbiamo parlato sostegno della con Carlo Olivero banca e di Murello, della Fonsegretario del dazione club “Trattori e Crs (i quetrattoristi”, stionari una onlus compilati nata per salsaranno vaguardare il elaborati patrimonio stodagli alunni rico agricolo, per rilevare alla quale il prole abitudini prietario Ambrodi spesa dei gio Sergio Beicittadini) e il netta ha lasciagruppo degli to in custodia il studenti delsuo gioiellino. l’Inamoter di Il signor OliveTorino, che ro, con il quale hanno ceravevamo già cato di scoavuto il piaceprire quanto re di parlasiano “comTrattori e trattoristi presi” ed utili i pittogrammi sulle macchine operatrici (quei disegnini che avvertono di eventuali pericoli, obblighi o raccomandazioni). Inutile dire che in tanti cercavano di sottrarsi alle sempre gentili interviste, temendo, magari, qualche truffa. A proposito… molto il lavoro dei borseggiatori, non sempre contrastati dalle pur sempre presenti forze dell’ordine. Prima di avviarci all’uscita ancora il tempo di scambiare due parole con il simpatico ed energico Andrea Ricca, 64enne self made men di Centallo che nel 1977 ha avviato la sua ditta “Thor” a Busca ottenendo nel 2001 un superpremio ad Hannover e quest’anno a Savigliano il premio come “Novità tecnica” (bissando il 2013). Il signor Ricca, che ora ha 20 dipendenti, presentava la sua “Magika Universal”, una specie Andrea di tuttofare Ricca L’Eula in fiera applicato al legno. Mettete un tronco nella “Magika”, lei lo taglia a fettine, poi spostate le fettine e queste vengono spaccate, e se è il caso anche stoccate con un nastro trasportatore. Cosa c’è di strano? Che il primo obiettivo di Andrea Ricca è la sicurezza dell’operatore (che dovendo sempre usare due mani per far funzionare la macchina evita di metterle nei posti sbagliati!). Ah, altra stranezza… I principali paesi produttori di questo tipo di macchine sono nel nord Europa, eppure è proprio in quei paesi che la “Thor” esporta l’80% della propria produzione. Una cosa “Magika”? No, solo ingegno, attenzione alla sicurezza e tanto, tanto lavoro. Complimenti! I.P. Tecnica mini invasiva alluce valgo e dita a martello: alcune testimonianze In Fiera… s’impara! – A.G., 54 anni. «Da anni soffrivo di alluce valgo, con peggioramento della situazione, difficoltà nel trovare le calzature a causa della deformità dell’alluce. Ho parlato con amiche che si erano sottoposte all’intervento con le tecniche tradizionali, ma le difficoltà e i dolori presenti nel periodo post operatorio e oltre, mi hanno sempre scoraggiato. Fino ad un anno fa, allorché sono venuta a conoscenza della tecnica in uso presso la clinica Mangioni in Lecco, dal Dr. Langerame, che mi ha convinto all’intervento. É andato tutto molto bene, senza i dolori tanto temuti, ho camminato da subito bene, e finalmente sono guarita, ed a distanza di tre mesi sono stata in grado di tornare ad indossare scarpe con il tacco. Perché non mi Il dott. Vincenzo Langerame sono operata prima?». – R.G., 35 anni. «Sono stata da sempre a conoscenza del problema dell’alluce valgo, in quanto mia nonna e mia madre ne soffrivano, ma senza risolverlo per paura di soffrire. Quando la deformità ha cominciato a svilupparsi a carico dei miei alluci, per fortuna lentamente, me ne sono preoccupata, e due anni orsono mi sono informata presso vari specialisti, ma tutti mi sconsigliavano di correggere la deformità in quanto non ancora grave. Ho continuato a cercare, fino a quando il Dr. Langerame mi ha spiegato la tecnica da lui usata, senza mezzi metallici e con la correzione ossea. Ormai sono passati due anni, e posso affermare che è stata davvero un’ottima esperienza». – C.F., 75 anni. «Avevo piedi veramente deformi con dolori importanti durante la deambulazione. Avevo da sempre rifiutato l’intervento. Non mi fidavo assolutamente! Un giorno ho incontrato una mia amica veramente entusiasta di un chiurugo ortopedico, a cui si era affidata per risolvere un problema di metarsalgia. Incoraggiata, al sentire parlare della nuova tecnica, ho consultato il dr. Langerame, che mi ha dato fiducia, al punto da convincermi a sottopormi all’intervento correttivo ad entrambi i piedi nello stesso momento. È stata dura per i primi 15 giorni, ma poi pian pianino ho riacquistato una buona funzionalità. A distanza di due mesi sono tornata ad usare calzature normali. Per gli anni che verranno sono sicura che i miei piedi non mi daranno più problemi». Tecnica percutanea per la correzione dell’alluce valgo, del dito a martello e di tutte le altre anomalie dell’avampiede. Studenti dell’indirizzo turistico del Cravetta all’opera Ricevere il visitatore, rispondere alle sue richieste con efficienza, mostrarsi cortesi, solari, pazienti; saper accogliere, insomma: è uno degli elementi fondamentali della professionalità dell’operatore turistico. Per questo ogni anno, la Fiera della Meccanizzazione Agricola diventa per gli studenti dell’indirizzo Turismo dell’istituto superiore Cravetta un’utilissima “palestra” di formazione, dove si alternano in stage, in uno dei molti momenti che il percorso del Cravetta prevede per sperimentare, fuori dalle mura scolastiche, l’incontro da vicino con quello che diverrà - si spera - il loro futuro contesto di lavoro. La chirurgia del piede ha da sempre attratto l’interesse di pochi chirurghi che vi si sono applicati, nonostante l’alta richiesta da parte dei pazienti. Finalmente ad aumentare oltremodo il numero degli interventi sul piede, è stata l’introduzione delle tecniche percutanee, che mediante l’uso di minifrese a diversa geometria, hanno permesso di effettuare le correzioni sull’osso per l’alluce valgo e per le altre anomali dell’avampiede, senza ricorrere ad incisioni cutanee, bensì a millimetrici accessi. L’assenza di traumatismi a carico dei tessuti molli migliora in maniera evidente il periodo post operatorio, e l’assenza di mezzi metallici di stabilizzazione, interni o esterni, rende tale procedura praticamente priva di dolore. L’uso di una calzatura congrua permette alla paziente di deambulare agevolmente da subito, di svolgere le proprie attività senza stravolgere il proprio stile di vita! A distanza di otto settimane dall’intervento la guarigione è praticamente perfetta. TECNICA PERCUTANEA MINI INVASIVA DELL’ALLUCE VALGO E DITA A MARTELLO Dott. VINCENZO LANGERAME Specialista in Ortopedia e Traumatologia Riceve su appuntamento presso: Studio Latos Via Metalmeccanici 16, SAVIGLIANO - Tel. 338 7661027 - 347 3413754 e-mail: [email protected]