Presa di posizione - MIGROS

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Presa di posizione - MIGROS
„Scaduto! Davvero?“ – 16 novembre 2012 www.rsi.ch/pattichiari Presa di posizione Migros 1) Quale percentuale degli alimenti che non possono più essere venduti, viene destinata ad associazioni o persone bisognose? Lo scorso anno Migros Ticino ha consegnato 98 tonnellate di merce (alimentare e non) a istituzioni che ridistribuiscono quanto ricevuto. Tale valore comprende volumi che vanno per esempio dai 300 chilogrammi annui ritirati presso una filiale di piccole dimensioni, fino alle 30 tonnellate ritirate presso la sede centrale di Sant’Antonino; in quest’ultimo caso si tratta in prevalenza di consegne di eccedenze -­ previo accordo tra le istituzioni sociali e i produttori/ fornitori di Migros Ticino -­ che per praticità di trasporto, immagazzinamento e consegna vengono fatte transitare dalla nostra sede logistica, così come di articoli del settore non alimentare. 2) Quanti giorni/ore prima della scadenza, offrite i prodotti a prezzi ridotti? Dipende dal genere di prodotto, dal suo termine di consumo (prodotto fresco oppure a media o lunga conservazione) e dalla quantità di merce che sta per raggiungere la data di scadenza di vendita. Per la merce fresca (date di scadenza corte) vale di base la riduzione di prezzo il giorno della scadenza della data di vendita; per i prodotti con data più lunga, fino a settimane o mesi prima. Quanto si verificano situazioni particolari (sovrastock, articoli che vengono eliminati dall’assortimento, …) la soluzione viene valutata caso per caso. 3) Secondo il „Rapporto sulla sostenibilità“ di Migros, il peso dei rifiuti organici negli ultimi anni é costantemente aumentato. Quali sono le ragioni di questo aumento? Il conteggio degli scarti organici riportato nel „Rapporto sulla sostenibilità“ comprende l’intera Comunità Migros (aziende di produzione alimentare e cooperative regionali attive nel commercio al dettaglio). Alle aziende di produzione alimentare va ascritta la gran parte degli scarti organici, circa l’80%. Questi sono principalmente riutilizzati quale mangime per animali: l’80% è infatti costituito da scarti senza carne, tra i quali figurano per esempio le rimanenze della lavorazione ortofrutticola e casearia, che possono essere utilizzati a tale scopo. I prodotti provenienti dai punti vendita la cui data di consumo è scaduta vengono nell’ordine destinati: 1. alla produzione di biogas; 2. quale mangime per animali; 3. alla produzione di compost. 1 L’aumento della quantità totale di rifiuti organici è da ricondursi allo sviluppo delle attività Migros, che negli ultimi 5 anni sono cresciute sia nel settore dell’industria alimentare (+5%), sia nel numero di punti di vendita (+7%). In termini di efficienza delle risorse, l’industria alimentare Migros si è impegnata per ottimizzare i processi, riducendo costantemente il rapporto tra quantità di rifiuti e volumi di produzione. Nei punti vendita l’obiettivo consiste nell’offrire prodotti freschi di alta qualità fino all’orario di chiusura e nel contempo contenere il più possibile le rimanenze (si veda anche la risposta al punto 9). 4) Quanti di questi rifiuti organici sono prodotti scaduti? Non teniamo un conteggio esatto ma si tratta della gran parte. 5) Quanti chili di alimenti scaduti restano ogni anno nei vostri negozi? Percentualmente solo l’1,3% dell’offerta alimentare Migros non viene utilizzata quale genere alimentare: lo 0,2% viene utilizzato quale mangime per animali, lo 0,9% viene destinato alla produzione di biogas o compost; solo lo 0,2% finisce nei termovalorizzatori o negli impianti di incenerimento dei rifiuti. 6) Qual é la vostra posizione sulle Norme che stabiliscono forma, colore e dimensione per frutta e verdura (per esempio, i cetrioli devono essere tutti diritti) ? La linea M-­Budget contempla già oggi un’offerta di prodotti ortofrutticoli che non presentano le caratteristiche uniformi richieste dalla Categoria I (per esempio le mele o le carote nei sacchetti). Non accettiamo prodotti di dimensioni estremamente grandi o di forma non idonea per gli imballaggi, rispettivamente per gli impianti utilizzati per l’imballaggio. Constatiamo sistematicamente che i nostri clienti non acquistano i frutti particolarmente piccoli o grandi. Il cliente svizzero dimostra infatti aspettative qualitative molto elevate. Se viene proposta merce meno bella, spesso rimane invenduta; i clienti semplicemente si servono della merce più bella. 7) Le date di scadenza vengono evidentemente male interpretate dai consumatori e questo é una delle cause dello spreco alimentare. Cosa ne pensate di una eventuale modifica delle definizioni (per esempio, nella direzione del ‚Best before’ in Inghilterra) ? Avete progetti in questo campo? Migros si attiene al sistema di duplice dichiarazione di consumo: „da vendere entro il“, rispettivamente „da consumare entro il“. Un gruppo di lavoro è tuttavia attivo e valuta se e dove questi termini possono essere modificati e migliorati senza che ci siano conseguenze a livello di qualità e igiene. 2 8) Nell’ambito di questa inchiesta, Patti Chiari ha acquistato in una filiale Migros del prosciutto cotto. L’abbiamo fatto testare in laboratorio tre settimane dopo la data di scadenza ed é risultato impeccabile. Che ne pensate? Può succedere se il prosciutto è stato trasportato e conservato in modo ineccepibile in frigorifero (confezione non aperta; nessuna interruzione della catena del freddo). Quali venditori e produttori, dobbiamo in ogni caso garantire la perfetta qualità di un prodotto fino alla data di consumo, considerato che le modalità di trasporto e conservazione del prodotto da parte del singolo cliente non sono sempre ottimali. 9) Quali strategie si potrebbero implementare per limitare i rifiuti alimentari? Per Migros si tratta già da tempo di una duplice sfida quotidiana: offrire al cliente prodotti freschi fino alla chiusura del negozio e allo stesso tempo avere il minor volume possibile di scarti. Per l’azienda è dunque particolarmente importante evitare di dover gettare generi alimentari, vendendoli prima della scadenza: 1. grazie all’esperienza e a una serie di modelli statistici, che tengono conto per esempio anche delle previsioni meteorologiche, la quantità di merce presente nei nostri negozi può essere valutata nella misura più precisa possibile; 2. i prodotti la cui data di vendita sta per scadere vengono offerti ai nostri clienti a prezzo ridotto (dal 25% e fino al 75% di ribasso sul prezzo di vendita a seconda del tipo di prodotto e dal volume delle rimanenze); 3. i prodotti che non possono più essere venduti (data di vendita scaduta) ma la cui data di consumo non è ancora stata superata vengono messi gratuitamente a disposizione di istituzioni sociali che a loro volta li ridistribuiscono (per esempio Tavolino magico); 4. per la merce che non può più essere venduta e nemmeno consegnata a istituzioni sociali si cerca per quanto possibile una soluzione di recupero o riciclaggio, per esempio mangime per animali (gli scarti alimentari contenenti carne da luglio 2011 non possono più essere destinati all’alimentazione degli animali), oppure la produzione di biogas o compost. Si cerca dunque di ridurre al minimo il volume di alimentari scartati che finiscono nei rifiuti e di conseguenza negli inceneritori. 3