CANARINI

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CANARINI
CANARINI
CONSIGLI PRATICI DI ALLEVAMENTO
1.
Non dovete pretendere di acquistare ottimi soggetti a basso costo. I buoni soggetti difficilmente vengono ceduti a pochi euro.
2.
Acquistare un canarino solamente per il suo esiguo prezzo, pensando di fare un affare, è un grave errore.
3.
L’acquisto va fatto secondo le necessità e affidandosi possibilmente ad allevatori di provata capacità o rivolgendosi ai negozi
specializzati.
4.
Mai acquistare o farsi regalare soggetti deboli o ammalati, nemmeno se sono dei campioni perché non daranno mai prole
sana.
5.
Ricordatevi di chiedere all’allevatore che vi vende i soggetti, il suo sistema di allevamento e non esitate a contattarlo ogn i
volta si renda necessaria la sua esperienza.
6.
Non spostate mai il soggetto da un ambiente caldo a uno freddo. Abituatelo tranquillamente all’esterno degli ambienti,
purché abbiate cura di dotare la gabbia di opportuni ripari per il vento o correnti d’aria e per il sole.
7.
Non posizionate le gabbie in ambienti pregni di vapore acqueo come la cucina.
8.
Prima regola per l' alimentazione è la costante verifica della qualità dei semi che non devono essere mai polverosi o ancor
peggio che tralascino odore sgradevole.
9.
I beverini devono essere puliti giornalmente e almeno una volta la settimana essere perfettamente sanificati.
10. Le gabbie e le relative griglie del fondo devono essere pulite periodicamente con specifico disinfettante e ben risciacquate.
11. Per le pulizie delle gabbie e relativi accessori utilizzate la candeggina opportunamente diluita.
12. L’igiene delle gabbie, dei soggetti e dell’ambiente di allevamento è fondamentale per detenere soggetti sani, forti e prolifici.
13. I riproduttori vanno accoppiati solitamente dalla metà di marzo e devono risultare in perfetta forma amorosa, tralasciando
quei soggetti non ancora pronti alla riproduzione e da utilizzare come possibile riserva.
14. Mai pensare che le uova siano chiare o che il pulcino sia morto all’interno solamente perché la schiusa non è avvenuta nei 1315 giorni previsti; a volte può succedere che la femmina covi in modo discontinuo e quindi le uova si possono schiudere con
alcuni giorni di ritardo.
15. Durante la cova non spostare mai la gabbia o se è assolutamente indispensabile adottate tutte le precauzioni del caso.
16. Non tentare mai di rompere le uova per liberare i piccoli; se un uovo non schiude nei tempi previsti, lasciatelo nel nido perché
ai pulcini appena nati ne facilita l’equilibrio durante l’imbeccata. Può succedere ad allevatori provetti di aiutare la nascita del
pulcino nel caso in cui questi, rotto l’uovo, non riesca a fuoriuscire completamente. Se non siete in grado di agire in questo
senso affidatevi solamente a personale esperto.
17. Non abbiate alcun timore di dare il bagnetto ai soggetti in giornate di sole e aggiungendo nell’acqua bicarbonato o alcune
gocce di aceto bianco. Durante il periodo della cova e anche alcuni giorni successivi alla schiusa prolungate pure i bagnetti
sempre in giornate con temperature miti e in assenza di vento. Appena ultimato il bagnetto togliete la vaschetta.
18. L’alimentazione dei pulcini deve avvenire ogni 2/3 ore, con pastoncino secco/uovo sodo/semi germinati/cous cous
ammorbidito/sali minerali e sempre in minime dosi, così i genitori potranno nutrire meglio i pulcini con mangime sempre
fresco.
19. Ricordatevi di alimentare i pulcini alla mattina presto, durante la giornata e al crepuscolo. Ponete molta attenzione al fondo
della gabbia poiché può succedere di trovare un pulcino caduto accidentalmente dal nido. Prendetelo tranquillamente e
racchiudetelo nelle vostri mani riscaldandolo con l’alito finchè non si è ripreso e quindi riponetelo con cautela nel nido.
20. Se la madre si rivela una cattiva nutrice, è opportuno spostare i piccoli sotto una femmina di provata capacità che li alleverà
tranquillamente.
21. Una volta usciti dal nido i pulcini vanno divisi dai genitori con specifica griglia, dalla quale li potranno continuare a nutrire
senza difficoltà. Questo per evitare che la femmina entrata nuovamente in calore li possa spiumare per la costruzione del
nuovo nido e al maschio in frenesia amorosa si scagli contro i piccoli.
22. Come integratori naturali potete utilizzare il miele, la mela, il cavolo o verza, il cetriolo e il tarassaco sempre in piccole
quantità e parsimonia.
23. Fate fare i bagni di sole che sono salutari sia per la costituzione ossea che per il piumaggio, ponendo sempre le cautele di non
prolungare eccessivamente l’esposizione solare, perché potrebbe essere molto dannosa.
24. Ricordatevi infine di dare ai vostri uccellini amore in abbondanza e “parlateci” vedrete che con un po’ di pazienza vi
“risponderanno” anche loro con tanto amore.
CALENDARIO DELLE PRINCIPALI OPERAZIONI DI ALLEVAMENTO
GENNAIO – FEBBRAIO
Svernamento. Periodo di riposo con mantenimento dei soggetti fino a fine febbraio in volierette e/o voliera divisi per
sesso e alimentati con ottima scagliola e pastoncino secco.
MARZO
Preparazione dei soggetti (1°-20 marzo). Somministrare un’alimentazione energetica, particolarmente ricca di vitamine
A – D – E evitando l’obesità nelle femmine.
Formazione coppie (20- 30 marzo). Al fine di ottenere la giusta forma amorosa delle coppie, i soggetti maschi vanno posti
da soli in ogni gabbia. Alimentare con pastoncino secco, uovo sodo, cous-cous integrato con vit. E, niger germinato e
come semi usate ottimo misto.
Accoppiamento. Formare le coppie dal 30 marzo unendo le femmine ai maschi. Valutare la sintonia amorosa dei soggetti
e quindi fornire il materiale per la costruzione del nido. Se le coppie non risultano ben affiatate utilizzare le preziose
riserve che non devono mai mancare.
APRILE – MAGGIO
Deposizione. Circa 10/15 giorni dall’accoppiamento vengono deposte da 3 a 5 uova. In questa fase e in tutte quelle
successive non spostare mai la gabbia se non adottando tutte le cautele del caso, ad es. coprendola con telo scuro.
Evitare di disturbare la coppia e ricordatevi che le operazioni di pulizia/alimentazione devono avvenire sempre con la
massima calma.
Incubazione. Dura dai 13 ai 15 giorni a secona della temperatura ambientale.
Schiusa e imbeccata. Fornire dal 2° giorno dalla schiusa un po’ di mela con osso di seppia sempre a disposizione.
Inanellamento. Dal 6° al 9° giorno dalla nascita a seconda della razza.
Alimentazione. Somministrare durante l’arco della giornata e possibilmente ogni 2/3 ore il pastoncino secco/
uovo sodo/semi germinati/cous cous ammollato/vitamine/sali minerali/mela sempre in piccole dosi. Nell’acqua da bere,
che deve risultare sempre fresca, aggiungere aceto di mela in ragione di un cucchiao/litro.
GIUGNO – LUGLIO
Messa in voliera. Terminato lo svezzamento immettere
i soggetti in ampie volierette/voliere trattandoli
precedentemente con il Frontline. Curare l’igiene dei soggetti/accessori.
Muta. Alimentazione: pastoncino bianco morbido-misto di semi con il 90% di scagliola-cous-cous-specifici integratori
alimentari-panico-grit-acqua fresca-erbe prative-mela-cetriolo. Favorire il bagnetto con aggiunta di alcune gocce di aceto
bianco e agevolare i bagni di sole.
AGOSTO – SETTEMBRE
Scelta dei soggetti. Preparazione dei soggetti alle mostre selezionando scrupolosamente quelli aventi caratteristiche di
ottima varietà e categoria. Curare l’igiene e trattare i soggetti con Frontline.
OTTOBRE – NOVEMBRE – DICEMBRE
Mostre. Somministrare alimentazione energetica, ponendo massima attenzione alla livrea che deve apparire secondo
standard. Adottare opportune cautele a quei soggetti eccessivamenti stressati da post gare. Curare l’igiene e alloggiare i
soggetti in gabbie singole se esposti come singoli o in numero di quattro se esposti come stamm.
Allevatore AORF
R. Della Valle