Il foglio del mese di Gennaio - Santuario Madonna della Fontana

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Il foglio del mese di Gennaio - Santuario Madonna della Fontana
Anno VII n. 2 – Febbraio 2017
Mensile
IL
F OGLIO DEL M ESE
Appuntamenti e spunti di riflessione
prendilo e portalo a casa
Frati Cappuccini – Santuario Madonna della Fontana
Viale del Santuario, 2 – 26041 Casalmaggiore – CR
Telefono 0375 42279
Editoriale
La veglia di pace al Santuario
Un saluto fraterno e cordiale a tutti i
miei confratelli che ricevono per la prima volta
“il Foglio del mese” quale nostro strumento di
comunicazione arrivato al settimo anno di vita.
Alla Madonna della Fontana si svolge da anni la
tradizionale “veglia di preghiera per la pace”, su
iniziativa dei Sacerdoti delle varie zone pastorali
IX - X e XI. Quest’anno abbiamo avuto la gioia
di avere fra noi il nuovo Arcivescovo di Bologna
mons. Matteo Zuppi, accanto al nostro Vescovo
Mons. Antonio Napolioni che ha spiegato il
motivo della sua presenza. La sua riflessione è
stata incentrata sul messaggio del Papa: “La non
violenza stile di una politica per la pace”. Tutti ci
dobbiamo impegnare a “costruire un mondo libero
dalla violenza”. In mezzo secolo di storia della
“Giornata” è la prima volta che ci viene indicata
la non violenza come lo stile di una politica per
la pace. “Che siano la carità e la non violenza a guidarci
nei rapporti interpersonali. La non violenza è uno
stile di vita che deve caratterizzare le nostre
relazioni sia familiari che sociali tra i vari stati.
Dobbiamo riconoscere con amarezza che dopo il
secolo scorso devastato da due guerre mondiali
micidiali, oggi siamo alle prese con una terribile
guerra mondiale a pezzi che provoca enormi
sofferenze, dal terrorismo agli attacchi armati
imprevedibili, dagli abusi sui migranti alla
devastazione dell’ambiente. Così si ottiene una
spirale di conflitti di cui la Chiesa accompagnerà
ogni tentativo di costruzione della pace. Anche
Gesù visse in tempi di violenza e lui predicò
instancabilmente l’amore incondizionato di Dio,
tracciò la via della non violenza, che ha percorso
fino alla croce, mediante la quale ha realizzato la
pace e ha distrutto l’inimicizia. Il nostro
Santuario è custodito dai frati cappuccini e
nell’omelia non poteva mancare l’accenno al
poverello d’Assisi. Mons. Zuppi ha citato la
parabola del lupo di Gubbio, ricordando come
gli abitanti di Gubbio avessero assimilato
l’esempio di San Francesco, il quale anziché dare
la morte all’animale cattivo, scelse la strada della
non violenza. E
ha
terminato
esortandoci a
promuovere la
pace attraverso
gesti quotidiani
nei
quali
spezziamo
la
logica della violenza e a far prevalere la gioia
dell’amore. “La non violenza è un modo per mostrare
che davvero l’unità è più potente e più feconda del conflitto,
è il primo passo verso la giustizia e la pace”.
Nel centenario delle sue apparizioni a
Fatima, alla Madre di Dio che si definì “Regina
della pace”, vogliamo affidare il nostro cammino
di fede, i nostri desideri e i bisogni del mondo
intero. Preghiamola di benedire noi e le nostre
famiglie.
fra Bruno
Testimonianza
Madonna delle Grazie di Vigoreto
Sabbioneta
Mi è stato chiesto di raccontare la mia storia
Ho sentito il Signore vicino a me. Io e il
mio fidanzato quella notte ci eravamo messi in
viaggio verso l’Italia. Non avevo chiuso occhio,
avevo un’ansia e un nodo alla gola come un
brutto presentimento. Prima di arrivare al
traghetto che ci avrebbe portati dall’Inghilterra
in Francia, un camion ci ha tagliato la strada e
abbiamo aspettato i soccorsi. Mentre il camion
era fermo, è arrivato un furgone a tutta velocità
che si è schiantato contro il camion fermo e
rotolando si è schiantato su di noi: una forte
botta e poi il buio. Ho pensato che fosse arrivata
la mia fine. Dopo poco tempo sono arrivati i
soccorsi e con delle luci ci siamo resi conto di
cosa era successo: il mio corpo era piegato in
due, il mio ragazzo anche lui incastrato ma fuori
dal furgone. Ero messa molto male e ho pensato
che non avrei più camminato. Ancora non
sentivo nessun dolore a parte la fatica del
respirare. Sono rimasta incastrata in quel
furgone per due infinite ore, ero disperata,
pensavo a tutti i miei cari, ho pregato tanto e il
Signore mi ha ascoltato. Poi ho perso i sensi e mi
sono trovata all’ospedale col mio fidanzato che
per fortuna stava bene. Di lì non ricordo più
niente, ero molto grave. Quando ero in coma
ricordo un tunnel, mi sentivo bene lì, c’era così
tanta pace in quel posto ed ero convinta che
stavo morendo, dicevo: qui non si sta male, va
bene così. È come se stessi accettando la morte.
Non pensavo a nessuno, come se avessi
cancellato dalla memoria tutti i miei cari, c’ero
solo io e mi sentivo bene. Ad un tratto vedo
molta luce, una luce forte e poi una voce che mi
chiama. Il dottore mi chiamava con il mio nome
per svegliarmi ed io non volevo svegliarmi, non
volevo aprire gli occhi. Sono stata in coma un
giorno, mi sembrava invece un istante. Dopo
qualche giorno in ospedale, nonostante i sedativi,
percepivo delle mani che mi accarezzavano le
gambe, continuavo a dire alla mamma che
sentivo questa sensazione e lei non riusciva a
spiegarmi cosa fosse. Potevo rimanere
paralizzata, invece il Signore mi ha protetta, era
lì vicino a me, lui mi ha dato tanta forza. Dio mi
ha ridato la vita per la seconda volta, a me è
cambiata la vita in tutti i sensi, sono diventata
più forte, vedo le cose con un altro occhio e
ringrazio Dio perché in tutto questo dolore c’è la
gioia di avermi scelta. Grazie Signore.
Elda Zeqo
A Vigoreto, piccola fuori le mura della
vicina cittadina gonzaghesca di Sabbioneta,
nell’anno 1543 vi fu una manifestazione
miracolosa della Madonna tramite un’immagine
affrescata presumibilmente cento anni prima, su
di un pilastro posto in prossimità ad un incrocio
di strade. La notizia si sparse e cominciarono le
grazie in favore di tanti ammalati. Nel 1547 la
popolazione ottenne di poter fabbricare una
chiesa lasciando il pilastro dell’immagine della
Madonna in una cappella. La consacrazione del
Santuario avvenne nel 1554, ma fu distrutto
qualche anno dopo a seguito di una forte
inondazione del Po. I fedeli nonché la generosità
del Duca Vespasiano Gonzaga, fecero riedificare
la chiesa su modello delle Chiese dei Cappuccini
con l’intenzione che questi poi venissero a
prendersi cura di questo luogo sacro con
l’impegno di promuovere il culto mariano e di
assistere i devoti frequentatori del Santuario.
Attualmente è custodito dalle Suore Serve di
Gesù Cristo, che accolgono chiunque voglia
trascorrere qualche ora in questo luogo,
disponibili anche all’aiuto spirituale e al
colloquio fraterno.
Ricorrenze
Mercoledì 1 febbraio ore 20,30
Incontro di preghiera del Gruppo Padre Pio
Giovedì 2 febbraio
Festa della presentazione del Signore
Giornata mondiale della vita consacrata
Sante Messe ore 8,30 e 17,00
Rito della benedizione delle candele
Venerdì 3 febbraio
Memoria di San Biagio, benedizione della gola
Sante Messe ore 8,30 e 17,00
Sabato 11 febbraio
Madonna di Lourdes
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