Carpigiani: stampa 3D, gusto e tradizione L`arte del gelato dal 1946

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Carpigiani: stampa 3D, gusto e tradizione L`arte del gelato dal 1946
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Carpigiani: stampa 3D, gusto e tradizione
L’arte del gelato dal 1946
Nata nel 1946, Carpigiani rappresenta da sempre l’eccellenza tecnica delle macchine per
la produzione di gelato artigianale, meglio conosciuto come “gelato all’italiana” e di gelato
mantecato, meglio conosciuto come “soft”.
Con 11 Famiglie di prodotto, 300 modelli e oltre 2.000 versioni, Carpigiani rappresenta
l’offerta più ampia di macchine per la produzione di Gelato Artigianale, Gelato Soft, MilkShake, Frozen Yogurt, Panna Montata, Trattamento Creme ed altro per la gelateria, la pasticceria, la ristorazione, le yogurterie, le softerie ed i bar.
Per contribuire alla diffusione e conoscenza del gelato fresco di qualità, da oltre dieci anni
Carpigiani forma anche i nuovi imprenditori del gelato, con la “scuola di gelateria” più famosa nel mondo: Carpigiani Gelato University.
Nella Sede centrale di Bologna, nelle aule delle Filiali internazionali e dei Distributori di
zona, oltre 30 esperti Docenti multilingue, tengono ogni anno, oltre 300 Corsi di Gelateria,
Pasticceria, Cioccolateria, Comunicazione e Marketing, per quasi 7.000 persone.
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Recentissimo il Museo del Gelato, realizzato dalla “Fondazione Bruto e Poerio Carpigiani “,
dedicato alla storia, alla cultura ed alla tecnologia del gelato artigianale.
In un’area di 1.000 mq. sono state raccolte immagini, attrezzature e macchine originali, che
attraverso un percorso di 5.000 anni, raccontano al visitatore la storia del gelato.
Valorizzando le radici storiche ed il mestiere dei Gelatieri, che hanno portato nel mondo
l’eccellenza, la creatività ed il “gusto” del gelato artigianale, il museo diffondere la cultura
del gelato fresco di alta qualità, prodotto artigianale italiano, fondato su una lunga e illustre
tradizione culinaria.
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Il ruolo della stampa 3D
L’innovazione è alla base della leadership
tecnologica di Carpigiani.
Una cospicua percentuale del fatturato viene continuamente re-investita nella ricerca,
nella progettazione e nella scelta della componentistica per garantire ai nostri clienti la
completa adattabilità alle diverse esigenze produttive, ergonomia e funzionalità di utilizzo,
sicurezza operativa, risparmio energetico, tutto nel rispetto delle più restrittive normative
di sicurezza alimentare.
La stampante 3D si configura in un processo di rafforzamento delle capacità di prototipazione interne all’azienda. La macchina è destinata principalmente all’area tecnica / R&D, per
dare la possibilità ai tecnici ed ai progettisti di realizzare autonomamente i propri modelli
prototipali per validare tramite mock-up i sistemi ed i meccanismi progettati, riducendo i
tempi di sviluppo dei nuovi prodotti ed i costi di industrializzazione.
Dove possibile, la stampante 3D permette costruire i primi componenti prototipali da inserire direttamente in macchina per testarne il comportamento reale e affinarne il design
prima di investire in forme più onerose di prototipazione. Inoltre questa tecnologia permette di realizzare anche attrezzature di ausilio alla prototipazione, come ad esempio dime
o maschere di posizionamento, che aiutano a ridurre anche il tempo di realizzazione fisica
di componenti prototipali prodotti con altre tecnologie.
I benefici della tecnologia non si intendono limitati al reparto R&D, l’obiettivo è di coinvolgere anche di altri enti aziendali come il Controllo Qualità o l’Assistenza Tecnica, per i quali
la stampante permette di realizzare strumenti o attrezzature dedicate, che li aiutino nello
svolgimento dei loro compiti.
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La stampante 3D scelta offre il miglior compromesso tra qualità e definizione di stampa,
dimensione dei pezzi realizzabili e facilità di post processing, valutati in base a quelle che
sono le esigenze di Carpigiani. Principalmente viene utilizzato il Visijet M3-X, resina che si
comporta similmente all’ ABS e che unisce una discreta resistenza strutturale a una buona
rigidezza. Vengono prototipati componenti per tutte le applicazioni possibili delle nostre
macchine e, quando le condizioni di carico lo consentono, anche assemblati in macchina
per verificarne il funzionamento prima di essere realizzati con i materiali definitivi.
“È ancora presto per valutare l’impatto sul mercato ma siamo confidenti che questa tecnologia
aiuterà molto nello sviluppo e nel miglioramento dei nostri prodotti.”
Aver la possibilità di mostrare in anteprima
un prodotto o un concetto, ancora prima di
aver investito tempo e risorse nella fase
di industrializzazione, permette in molti
casi all’area vendite di avere un importante
feedback dal cliente, fornendo ai progettisti
maggiori indicazioni su quelli che sono gli
obiettivi da raggiungere.
Se, come si augura Carpigiani, il riscontro
sarà positivo, e l’evoluzione delle stampanti
3D consentirà di ridurre ulteriormente i
costi di prototipazione, in futuro è probabile
che l’azienda continui ad investire in questa tecnologia, sempre nell’ ottica globale di
miglioramento continuo dei propri processi
e dei propri prodotti.