scarica pdf - Primissima

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scarica pdf - Primissima
giugno
www.primissima.it
LE TRAME E LE IMMAGINI DI TUTTI I FILM
20 Anni
Harry Potter 6
rivista programma dei cinema
6
n°
il mago è cresciuto
Coraline e la
porta magica
la rivolta delle
ex
estate ai caraibi
Terminator
Salvation
interviste : Bale, vanzina, LaBeouf, fox
ia I primi
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a
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is
Quest'anno Prim
20 Anni
di attività
;
4
INTERVISTE
16 Christian Bale
22 carlo vanzina
41 Shia LaBeouf
42 Megan Fox
harry potter e il principe mezzosangue
8
calendario
26
una notte da leoni
14
Terminator Salvation
28
la ragazza del mio miglior
amico
18
I LOVE RADIO ROCK
30
RITORNO A BRIDESHEAD
20
Un'estate ai Caraibi
32
la rivolta delle ex
24
Coraline e la porta magica
34
immagina che
18
28
30
rivista programmma dei cinema • anno 20 n.6 - giugno 2009
Free magazine nato il 1 giugno 1990 distribuito gratuitamente nelle sale cinematografiche italiane
Direttore responsabile
Art direction BRIVIDO & SGANASCIA
piero cinelli
Grafici PATRIZIA MORFù [email protected]
LUCA FODDIS
[email protected]
Direttore editoriale
hanno collaborato a questo numero
Paolo Sivori
Editore
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Via Fabio Massimo, 107 • 00192 - Roma
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nicoletta gemmi, MARCO SPAGNOLI,
boris sollazzo, LIVIA SAMBROTTA
Calendario a cura di nicoletta gemmi
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le battute
26
34
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Primissima
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LA RIVISTA
IN ESCLUSIVA
NELLE SALE
ASSOCIATE ANEC
PRossimamente
E’ il film dell’ estate 2009. Dire che
è il più atteso è riduttivo: dopo
lo spostamento da novembre a
luglio i fan non ce la fanno più.
Inoltre la saga del mago si sta
avviando alla conclusione, siamo
al sesto film e molte novità,
sorprenderanno gli spettatori.
Harry Potter
e il Principe Mezz
H
arry giunge al sesto anno a Hogwarts. Lui, Ron ed Hermione sospettano che il loro nemico Draco
Malfoy sia diventato un mangiamorte. A
scuola i tre trovano un nuovo professore,
Horace Lumacorno, insegnante di ‘Pozioni’,
mentre la cattedra di Difesa contro le Arti
Oscure è stata assegnata a Severus Piton.
Alla prima lezione di ‘Pozioni’ Harry entra
in possesso di un manuale appartenuto al
misterioso Principe Mezzosangue, esperto
pozionista ed ideatore di diversi incantesimi, anche oscuri. Harry impara ad usare un
incantesimo molto pericoloso, ma capisce
di doversi liberare al più presto del libro. A
meno che non riesca a scoprire chi si cela
dietro al Principe Mezzosangue. Nel frattempo anche gli ormoni cominciano a farsi
sentire. Harry scopre di essere innamorato di Ginny, la sorella minore
di Ron, e non sopporta di vederla
in compagnia del fidanzato Dean
Thomas. Anche Ron è infastidito della loro unione e le crescenti tensioni porteranno lui
e Hermione a litigare. L’amicizia tra i tre verrà messa alla
prova ancora una volta. Ma
gli eventi incalzano.
“E’ un film più adulto – afferma Radcliffe – alcune sequenze sono molto più tese,
violente e cupe del solito. E, soprattutto,
c’è l’attesissimo scontro finale, in cui muore un personaggio chiave. Un vero shock per
tutti. Il Principe Mezzosangue è molto dark,
ma non crediate sia solo un film dalle tinte
oscure perché sareste fuori strada. Questo è
anche uno dei capitoli più divertenti della saga, c’è una componente quasi da commedia
romantica”. David Yates, che nel 2007 ha
firmato la regia di Harry Potter e l’Ordine
della Fenice (e che dirigerà anche i prossimi
due capitoli finali) torna a dirigere Harry
Potter e il Principe Mezzosangue, mentre
la sceneggiatura è, come dei film precedenti,
di Steve Kloves, che ha adattato i libri di
J.K. Rowling. Da segnalare due attori che
esordiscono nel cast: il premio Oscar Jim
Broadbent nel ruolo del professore Horace
Lumacorno, che consegna a Harry un antico libro di Pozioni appartenuto un tempo
al Principe Mezzosangue, e Helen McCroy,
nel ruolo di Narcissa Malfoy, madre di Draco
Malfoy e sorella della malvagia Lestrange.
Tempo fa era uscita una campagna pubblicitaria, ritenuta poi dannosa, che affermava
che il film era “sesso, pozioni e rock’n’roll”. A
questo proposito precisa Radcliffe: “Era solo
uno scherzo, una frase interpretata male. E’
zosangue
vero che in questo film c’è più tensione erotica. Siamo cresciuti. Io, Harry, mi innamoro
di Ginny, la sorella di Weasley ma, anche in
questo caso, non andiamo oltre a castissimi baci. L’unica metafora esatta può essere
quella delle pozioni, considerate un po’ come
droghe, perché sperimenteremo molto insieme al nuovo insegnante Horace Lumacorno.
E di rock’n’roll non c’è n’è traccia”. In questo
sesto capitolo scopriremo chi è il Principe
Mezzosangue mentre gli ultimi due film, I
doni della morte, usciranno a novembre
2010 e a luglio 2011. Fino ad ora, la serie di
Harry Potter è arrivata a quota 4.5 miliardi
di dollari.
Harry Potter e il Principe
Mezzosangue
(Harry Potter and the Half-Blood Prince, UK/
Usa, 2009)
Regia di David Yates con Daniel Radcliffe,
Emma Watson, Rupert Grint, Michael Gambon, Alan Rickman, Helena Bonham Carter,
Jim Broadbent, Ralph Fiennes
Warner Bros., fantasy/horror
15 luglio 2009
Harry Potter 6
La pellicola era inizialmente programmata per uscire nelle sale cinematografiche mondiali per il 21 novembre 2008, ma a sorpresa la
Warner Bros ha deciso di rinviare l’uscita nelle sale americane il 17
luglio 2009. L’Italia sarà il primo paese del mondo ad uscire: il 15
Luglio, 2 giorni prima degli Stati Uniti.
Harry Potter e L’Ordine della Fenice ha incassato 938 milioni di dollari. La saga fino ad oggi ha realizzato 4,5 miliardi di dollari.
Harry Potter 7 ed 8
Il produttore David Heyman ha confermato che l’ultimo romanzo
della serie Harry Potter e i doni della morte, darà vita a due film. Ma
non ha rivelato a che punto della storia verrà diviso. Le due parti
usciranno rispettivamente a novembre 2010 e maggio 2011.
Nel primo film vedremo l’inizio della ricerca degli Horcrux da parte
di Harry, Ron e Hermione. Durante questo viaggio Harry verrà a
conoscenza del passato di Silente, molto più oscuro di quanto il
ragazzo immaginasse...
Nel secondo Harry continua la sua ricerca degli Horcrux, ma parallelamente cerca anche i misteriosi Doni della Morte. E’ arrivato il
momento del confronto finale tra lui e Voldemort.
I due film, scritti da Steve Kloves e diretti da David Yates, sono
stati girati contemporaneamente. Un pò come è successo per Kill
Bill. Le riprese sono iniziate a febbraio 2009. Durante le prove di
alcune sequenze d’azione una controfigura di Daniel Radcliffe si è
ferita gravemente.
Le sette domande finali
Le sette domande a cui gli ultimi due film daranno una risposta:
Chi vivrà? Chi morirà?
Piton è buono o cattivo?
Riaprirà Hogwarts?
Chi finirà con chi?
Dove sono gli Horcrux?
Voldemort sarà sconfitto?
Cosa sono i Doni della Morte?
Harry Potter 9
La Rowling ha annunciato, più di un anno fa, che Harry Potter
ed i Doni della Morte sarebbe stato l’ultimo romanzo dedicato al
personaggio di Harry. Più recentemente però ha detto che, dopo
una lunga (e meritata) vacanza, potrebbe ritornare a scrivere un
romanzo su questo tema. In ogni caso non riguarderà il personaggio
Harry Potter bensì il mondo magico in cui le sue storie sono state
ambientate.
DAL REGISTA DI “STARSKY & HUTCH”
DAL 19 GIUGNO AL CINEMA
5 giugno
Ca$h
(Ca$h, Francia, 2008)
Regia di Eric Besnard
con Jean Reno, Valeria Golino, Jean Dujardin, Alice
Taglioni, François Berléand, Caroline Proust
100’, Moviemax, commedia/thriller
Cash (Dujardin) è un truffatore di grande fascino e audacia. Quando
suo fratello viene ucciso, decide di vendicarlo a modo suo, senza armi
né violenza ma organizzando una truffa molto elegante per trafugare
una valigia piena di diamanti. Ma il compito non è facile perché
Cash sta per essere
presentato al futuro suocero (Reno)
e la sua organizzazione è oggetto di
una inchiesta internazionale coordinata da Giulia Molina (Golino)
una tenace ispettrice dell’Europol. In un’avventura del genere, tutti
mentono, bleffano e cercano di essere qualcun altro. Le alleanze
non durano che un attimo e per vincere bisogna essere pronti a
perdere.
avere tentato varie volte il suicidio. Odia sua
figlia Sophie che le ricorda, l’infanzia isolata e difficile, un matrimonio affrettato e la
gravidanza non scelta ma subìta, la rottura
con suo marito. Così le incomprensioni tra le
due donne diventano un abisso di intolleranza. Ma la psichiatra che ha in cura Danielle
non si rassegna e la convince a mettere per
iscritto i suoi pensieri. Esperimento che farà
capire alla giovane dottoressa dove si nasconde il male di vivere della donna, ma che
non basterà a mettere fine all’ostilità fra la
madre e la figlia.
l'amore nascosto
(L’amour caché, Italia/
Lussemburgo/Belgio, 2007)
Regia di Alessandro Capone con
Isabelle Huppert, Greta Scacchi,
Olivier Gourmet, Mélanie Laurent
100’, Archibald Film, drammatico
Tratto dall’omonimo romanzo di Danielle Girard. L’amore nascosto è la storia di Danielle una donna ricoverata in una clinica per
visions
(Italia, 2009)
Regia di Luigi Cecinelli con Henry Garret,
Jakob Von Nichel, Caroline Kessler, Steven
Matthews 108’,
Istituto Luce, horror
Visions è fondamentalmente un thriller psicologico.
Nonostante alcune scene d’impatto, molto violente, il
film ci racconta la storia di tre ragazzi che decidono di
partecipare ad un gioco più grande di loro, mettendosi
sulle tracce di un serial killer. Un omicida noto come Il
Ragno sta mietendo vittime senza che nessuno riesca
a fermarlo. Nick e Matt sono due pazienti della clinica
psichiatrica del Dottor Leemen che da anni studia il
caso del Ragno. Indagando fra le carte del medico, i
ragazzi scoprono inquietanti documenti e videocassette
sul killer. Da quel momento in poi Matt inizia ad avere
terrificanti visioni legate alle azione dell’assassino e
con l’aiuto di una giornalista, Hope, i tre ricostruiscono
le trame di morte del killer fino all’inevitabile faccia a
faccia, che nasconde un terribile segreto.
12 giugno
Jonas Brothers - The 3d Concert Experience
(Usa, 2009)
Regia di Bruce Hendricks
con Joe Jonas, Nick Jonas, Kevin Jonas, Christine Quynh
Nguyen, John Lloyd Taylor
76’, Walt Disney, documentario/musicale
I Jonas Brothers arrivano sul grande schermo, grazie al Disney
Digital 3D, in uno scatenato rockumentary diretto da Bruce Hendricks, il regista di Hannah Montana/Miley Cyrus: Best of Both
Worlds Concert. Il film mette assieme degli estratti dal trionfale
tour di concerti “Burning Up” - comprese delle apparizioni speciali
di Demi Lovato e Taylor Swift - con del materiale esclusivo dietro
le quinte, una canzone mai sentita prima (“Love Is On Its Way”),
fan adoranti, il tutto per capire chi sono Kevin, Joe e Nick.
Look Both Ways
(Australia, 2005)
Regia di Sarah Watt
con Justine Clarke, William McInnes, Anthony Hayes, Lisa
Flanagan
100’, Fandango Distribuzione, drammatico
Durante un weekend terribilmente caldo, Nick scopre di avere il cancro; Meryl è in lutto per suo padre; Andy, già infelice della sua vita
complicata, viene a sapere che Anna, la ragazza con cui ha una storia
occasionale, è incinta. Tutti e quattro sono alle prese con le brutte ed
inattese notizie che cambieranno le loro vite, chiedendosi se il destino loro riservato sia qualcosa di meritato, se ciò che gli sta capitando
è una punizione e se abbiano, addirittura, un diritto alla felicità.
8
MEDUSA FILM
PRESENTA
dal 12 giugno al cinema
http://unestateaicaraibi.msn.it
12 giugno
Sacro e Profano
(Filth & Wisdom; UK, 2008)
Regia di Madonna con Richard E. Grant,
Stephen Graham, Eugene Hutz, Vicky
McClure, Olegar Fedoro
80’, Sacher Distribuzione,
drammatico/musicale
Il debutto di Madonna nella regia è passato al
Festival di Berlino dell’anno scorso. Il film narra,
in una Londra multietnica, le vicende di perso-
naggi piuttosto bizzarri. A.K. (Hutz) è un musicista costretto a soddisfare i fantasmi sadomaso dei
suoi clienti per poter finanziare le prove del suo
gruppo punk-gitano. Juliette (Mclure) lavora in
farmacia ma sogna di fare la volontaria in Africa.
Holly (Weston) è una ballerina classica che, per
pagare l’affitto, inizia una carriera inaspettatamente brillante come lap dancer.
Martyrs
(Francia/Canada, 2008)
Regia di Pascal Laugier con Morjana
Alaoui, Mylène Jampanoï, Catherine
Bégin, Robert Toupin
97’, Videa/C.D.E., horror
Francia, inizio degli anni 70. Lucie, una ragazzina di dieci anni, scomparsa alcuni mesi
prima, viene ritrovata mentre vaga per strada.
Il suo corpo, porta i segni evidenti di una
terribile aggressione, ma non c’è alcuna trac-
cia di violenza sessuale. Le ragioni del suo
rapimento restano misteriose. Traumatizzata
viene portata in ospedale dove diventa amica
di Anna. 15 anni più tardi. Qualcuno suona
alla porta di una famiglia apparentemente
normale. Il padre apre e si trova di fronte
Lucie, con un fucile da caccia tra le mani.
Convinta di aver ritrovato i suoi boia, spara,
a sangue freddo.
19 giugno
Ken il guerriero
La leggenda di Raoul
(Giappone, 2007)
Regia di Toshiki Hirano
85’, Mikado, animazione
Alla fine del 21° secolo la Terra è sconvolta da
un terribile conflitto nucleare che ha portato
tutte le civiltà al collasso. L’unica speranza per
assicurare la continuità della civiltà umana è
l’arrivo di un nuovo salvatore. Kenshiro e Raoul, fratelli depositari delle tecniche di combattimento della “Divina scuola di Hokuto”,
sono i candidati ideali: Kenshiro rappresenta
la strada dell’onore e Raoul quella del potere.
Tra loro solo uno potrà diventare il successore
di Hokuto.
Les grandes personnes
(Francia/Svezia, 2008)
Regia di Anna Novion
con Jean-Pierre Darroussin, Anaïs
Demoustier, Judith Henry, Jakob
Eklund, Lia Boysen
84’, Bolero Film, commedia
Albert ogni estate porta la figlia Jeanne, per
il suo compleanno, a conoscere un diverso
paese europeo. Per i suoi 17 anni, ha scelto
Borderland
linea di confine
(Messico/Usa, 2007)
Regia di Zev Berman
con Brian Presley, Martha Higareda,
Sean Astin, Rider Strong, Beto Cuevas
105’, Sony/Mediafilm, horror
Tre studenti, Phil (Strong), Ed (Presley) e Henry
(Muxoworthy), sono in viaggio verso il Messico
per un fine settimana di eccessi; i tre incappano in una setta che pratica sacrifici umani: in cerca di vittime da immolare, gli adepti
prediligono proprio gli americani. Nonostante
i ragazzi chiedano aiuto alla polizia, nessuno
sembra disposto ad aiutarli. Ispirato ad una
storia vera.
una piccola isola svedese, convinto di potervi ritrovare il tesoro perduto di un leggendario vichingo. Ma la casa affittata per il
loro soggiorno è già stata occupata da due
donne: Annika, la proprietaria, e Christine,
una sua amica francese. Le vacanze accuratamente programmate da Albert stanno per
prendere tutta un’altra piega, che a Jeanne
non dispiace affatto.
Il mondo di Horten
(O’ Horten, Norvegia, 2007)
Regia di Bent Hamer con Bard Owe,
Espen Skjonberg, Ghita Nerby
90’, Archibald Film, commedia/
drammatico
Odd Horten ha guidato lo stesso treno sullo stesso
tragitto per così tanto tempo che anche il resto
della sua vita è diventata una routine di monotoni rituali. Ma dopo quaranta anni di onorato servizio, è giunto il momento di andare in pensione.
La sua ordinata, solitaria esistenza sta per cedere
il passo ad un futuro di imprevisti. Cosa gli accadrà? L’unica cosa certa è che Horten è il primo
della lista nell’elenco di chi s’imbatterà in qualche
insensata, assurda avventura... Presentato a Cannes, nel 2008, sezione Un certain regard.
26 giugno
Moonacre - I segreti dell’ultima luna
(The Secret of Moonacre,
Ungheria/UK/Francia, 2008)
Regia di Gabor Csupo con Dakota
Blue Richards, Augustus Prew, Ioan
Gruffudd, Natascha McElhone, Tim
Curry
103’, Moviemax, fantasy
Maria Merryweather (Richards) ha tredici anni, è rimasta orfana quindi viene mandata a
vivere con suo zio, Sir Benjamin (Gruffudd),
che vive presso la misteriosa Moonacre Ma-
nor. Una volta giunta a Moonacre, Maria
scopre l’esistenza di un’antica maledizione
risalente a molti secoli prima. Per spezzarla
e salvare Moonacre Valley dalla distruzione,
Maria deve riuscire a trovare delle magiche
perle prima del sorgere della prossima luna
piena. Tratto dal libro The Little White Horse di Elizabeth Goudge, il racconto che ha
ispirato J.K. Rowling per la serie di Harry
Potter.
3 luglio
Achille e la tartaruga
The Damned United
Miss March
(Akiresu to kame, Giappone, 2008)
Regia di Takeshi Kitano con Takeshi
Kitano, Kanako Higuchi, Kumiko Aso,
Yurei Yanagi
119’, Ripley’s Film, drammatico
(UK, 2009)
Regia di Tom Hooper
con Michael Sheen, Jim Broadbent,
Timothy Spall, Colm Meaney, Stephen
Graham
97’, Sony Pictures, drammatico/
sportivo
(Usa, 2009)
Regia di Zach Cregger, Trevor Moore
con Zach Cregger, Trevor Moore,
Raquel Alessi, Molly Stanton, Craig
Robinson
90’, 20th Century Fox, commedia
Presentato, in concorso, al Festival di Venezia
del 2008, l’ultimo film del grande Kitano è
una struggente e magnifica riflessione sulla
condizione dell’artista, che chiude la trilogia
dopo: Takeshis’ e Kantoku Banzai!. Machisu
ha dedicato tutta la sua esistenza alla pittura nel tentativo di affermarsi nel mondo delle arti visive. I suoi sforzi, però, non hanno
portato i risultati sperati. Nonostante il suo
enorme impegno e la collaborazione di sua
moglie Sachiko, lei sembra essere l’unica a
capire la sua arte, disprezzata dai galleristi,
e anche dalla figlia Mari.
Tratto dal bestseller di David Peace, che il
Times ha elogiato moltissimo, il film racconta l’incredibile vita di Brian Clough, storico
allenatore del Nottingham Forest, del Leeds
e del Derby County. Un uomo capace di entrare nella leggenda del calcio inglese grazie alla doppia impresa realizzata con il suo
Nottingham, che riuscì a vincere due Coppe
dei Campioni consecutive, nel 1978/79 e nel
1979/80.
12
Eugene (Cregger) si sveglia dopo quattri anni
di coma, e sfogliando casualmente un numero di Playboy scopre che la timida fidanzatina dei tempi del liceo è diventata una vera e
propria coniglietta, protagonista del paginone centrale della popolare rivista. Il ragazzo
non crede ai propri occhi, ed insieme all’amico Tucker (Moore) decide di raggiungere la
celeberrima Playboy Mansion per verificare
come stanno, realmente, le cose.
Outlander
L’Ultimo Vichingo
(Outlander, Usa/Germania, 2008)
Regia di Howard McCain
con James Caviezel, Sophia Myles, Jack Huston, John Hurt,
Cliff Saunders, Patrick Stevenson
115’, Eagle Pictures, azione/avventura/fantascienza
Norvegia, 709 d.C.: nel pieno delle guerre tra Vichinghi, una nave
spaziale precipita dal cielo sulle coste della nazione scandinava. A
bordo c’è Kainan (Caviezel), che sopravvive allo schianto ma che si
accorge presto di non essere l’unico. Da quello che è rimasto del veivolo
emerge un Moorwen, una creatura spaziale simile ad un drago che inizia
a seminare panico e distruzione sul suo cammino. Kainan dovrà lottare
insieme ai Vichinghi per cercare di uccidere la bestia prima che questa
distrugga tutti loro.
10 luglio
I Love You, Beth Cooper
(Usa, 2009)
Regia di Chris Columbus
con Hayden Panettiere, Samm Levine,
Alan Ruck, Lauren London
20th Century Fox, commedia
Beth Cooper, capitana delle cheerleader, è
la ragazza più bella del liceo. Di lei si innamora il povero Denis, il secchione della
scuola, che decide di dichiararle tutto il suo
amore durante il suo discorso alla cerimonia
di consegna dei diplomi. Nonostante sia evidente che Denis non abbia grandi possibilità
di riuscire a conquistare il cuore di Beth,
decide di organizzare una festa dove inviterà
la ragazza dei suoi sogni e le sue amiche. E
sarà una notte indimenticabile.
St. Trinian’s
Adventureland
(UK, 2007)
(Usa, 2009)
Regia di Greg Mottola
con Jesse Eisenberg, Kristen Stewart,
Ryan Reynolds, Margarita Levieva,
Kristen Wiig, Bill Hader
107’, Walt Disney, commedia/
drammatico
Regia di Oliver Parker, Barnaby
Thompson
con Rupert Everett, Colin Firth, Jodie
Whittaker, Gemma Arterton, Jonathan
Bailey, Russell Brand
97’, Warner/CDI, commedia
Il St. Trinian’s è un college inglese femminile
molto particolare. Ora però l’Istituto sta passando un brutto momento dato che rischia la
bancarotta. A prendere in mano la situazione e muoversi per salvare la scuola sarà un
gruppo di giovani e scatenate studentesse,
grazie ad un sapiente mix di ingenuità, inventiva e insospettata saggezza. Grandiosi
gli attori a iniziare da Firth nel ruolo del
Ministro dell’Istruzione e Everett en travesti,
giocando il doppio ruolo di fratello e sorella
di una delle ragazze.
13
Estate 1987: fresco di diploma, il giovane
James (Eisenberg) sogna un viaggio in Europa, ma è costretto ad accettare un lavoro
umiliante e mal retribuito in un parco divertimenti. L’esperienza gli cambierà la vita e lo
preparerà ad affrontare il mondo reale. In un
primo momento il regista, Mottola, voleva
girare il film nel vero parco di Adventureland
che si trova a Long Island (NY) ma non è
stato possibile per le troppe complicazioni
che si sono presentate. Nel cast da segnalare
la star di Twilight, Kristen Stewart, ovvero
Bella.
5 giugno
Dopo cinque anni torna Terminator. Il protagonista è John Connor, il figlio di Sarah, il nuovo
leader della resistenza contro le Macchine, che
hanno deciso che l’umanità è diventata inutile.
Terminator
A
mbientato nella Terra post-apocalisse
del 2018, il film ha per protagonista
Christian Bale nel ruolo di John Connor, l’uomo destinato a guidare la resistenza
degli Umani contro Skynet e la sua armata
di Terminator, che hanno ridotto in schiavitù
l’umanità. E’ lui, il figlio di Sarah, il predestinato a guidare gli esseri umani verso la
rivolta. Ma i piani di Connor vengono messi in discussione dall’apparizione di Marcus
Wright, uno straniero che ricorda solo di essere stato nel braccio della morte. Connor
deve capire se Marcus è stato mandato dal
futuro o se è un sopravvissuto del passato.
E così, mentre Skynet prepara il suo attacco
finale, Connor e Marcus si imbarcano in una
odissea che li porterà nel cuore delle operazioni della onnipotente organizzazione, dove
scopriranno il segreto che si cela dietro la
distruzione del genere umano.
Nel maggio del 2007 la Halcyon Company
ha acquisito tutti i diritti di sfruttamento
della franchise, annunciando la produzione di
una nuova trilogia. Terminator Salvation è
il primo capitolo, scritto da Jonathan Nolan
e Paul Haggis e diretto da Joseph “McG” McGinty Nichol, con il budget più alto dell’intera saga: 200 milioni di dollari. Al centro
della nuova trilogia - come nelle ultime tre
pellicole girate rispettivamente da James
Cameron e Jonathan Mostow - il personaggio di John Connor, ora 30enne, e pronto
a guidare l’umanità contro i cyborg T-800.
“Per favore non chiamatelo Terminator 4 –
ha detto McG – perché si riparte, è un nuovo
inizio, proprio come è successo per Batman”.
E allora chi meglio di uno dei più talentuosi
attori di oggi, l’ex ‘Cavaliere oscuro’ Christian Bale (che sarà il protagonista anche
dei due seguiti), poteva diventare John Connor? Mentre James Cameron ha vivamente
consigliato al regista, come degna spalla a
Bale, l’australiano Sam Worthington, protagonista anche dell’attesissimo Avatar. Nel
cast figurano Anton Yelchin nei panni di
Kyle Reese; l’ex-bodybuilder Roland Kickinger che ha prestato il suo corpo al T-800,
diventando un mix fra un attore in carne ed
ossa e uno digitale, dato che il volto è quello di Arnold Schwarzenegger; Bryce Dallas
Howard nel ruolo di Kate Connor, moglie
di John Connor e Helena Bonham Carter
nei panni della misteriosa Serena. “Questo
non è solo un film di azione – ha concluso
il regista – trattiamo di etica, di morale, del
labile confine fra scienza e umanità. Tutti gli
Salvation
attori si sono preparati al massimo e hanno
seguito i miei consigli leggendo Do Androids
Dream of Electric Sheep? il romanzo di Philip K. Dick alla base del celebre Blade Runner
e La strada di Cormac McCarthy. Questi due
testi sono fondamentali per comprendere la
filosofia della saga di Terminator”. Le riprese
del film sono state realizzate nella zona di
Albuquerque, nel Nuovo Mexico.
Terminator Salvation
(Usa/Germania/UK, 2009)
Regia di McG con Christian Bale, Sam
Worthington, Bryce Dallas Howard, Anton
Yelchin, Moon Bloodgood, Common,
Helena Bonham Carter
110’, Sony Pictures Italia, azione/fantascienza
Eroe al cubo
Baciato dal successo planetario di Il Cavaliere Oscuro, Christian Bale sembra lanciato in una carriera multikolossal. A giugno lo vedremo sugli
schermi nel ruolo del protagonista di Terminator Salvation, primo capitolo di una nuova trilogia. Ad ottobre, accanto a Johnny Depp, in Public
Enemies. In attesa dell’atteso sequel di Dark Knight... Cosa l’ha spinta ad accettare il ruolo da protagonista di
questo nuovo Terminator?
“Ho un ricordo molto intenso del secondo Terminator, avevo
17 anni all’epoca, e non ricordo un altro film dall’atmosfera
così elettrica, con un pari livello di rumore e di eccitazione.
Inizialmente, quando ho sentito parlare di questo nuovo episodio, ho pensato che la franchise era finita, e non ci fosse
niente di nuovo da aggiungere. Poi ho capito che ci poteva
essere ancora molto da dire.”
Ha avuto qualche esitazione nel diventare, a distanza di
pochi mesi, il personaggio centrale di una seconda importantissima franchise? Qualcosa che solamente ad
Harrison Ford era capitata prima di lei.
“Non pianifico nulla della mia carriera. E’ tutto molto casuale.
E francamente non avevo nemmeno pensato a questo particolare. All’inizio non ero molto intrigato da questo ruolo.
Poi ha cominciato ad interessarmi. Certamente non ho avuto
molti dubbi nell’accettare la parte.”
L’azione nel film è senza sosta. E’ stato difficile tenere
il passo?
“Tutti mi chiedono se è stata dura, dal punto di vista fisico.
Ma vengo dalla prova di Batman, che è stata ancora più
difficile. Non ci sono scontri fisici diretti con i Terminator, e
questo in qualche modo è stato spiazzante. Sono tutti scontri
armati, ed è comprensibile, anche se in un certo senso un
pò frustrante.”
Ha fatto molti stunts?
“Ho eseguito la maggior parte degli stunts. Una serie infinita
di salti. Ma ho un ottimo rapporto con i coordinatori. Sapevo
che se dovevo saltare da un’altezza di tre piani, non sarei finito sfracellato al suolo. Per problemi di tempo alcuni stunts
non li ho potuti fare io. Ad esempio non sono io a guidare,
a parte la motocicletta.” paio dei film che ha fatto, e credo sia un fantastico attore. Credo che per la maggior parte del pubblico che ancora
non lo conosce sarà una grande sorpresa positiva, quella di
scoprirlo in questo film. Ha molti film in arrivo, a cominciare da Avatar, perché hanno capito che è maledettamente
bravo.” Che cosa si aspetta da Terminator Salvation? “Spero che sia un grande divertimento per il
pubblico, e che riesca a diventare una grande
trilogia, con me o senza di me. Ci sono tutti
i presupposti per sviluppare ulteriormente
quella che è già una grandissima mitologia.” Successivamente la vedremo nel ruolo
dell’Agente Melvin Purvis a caccia del gangster Johnny Depp in Public Enemies di Michael
Mann.
“E’ stata un’esperienza meravigliosa. Michael Mann ha
uno stile di lavoro molto particolare: precisione ed accuratezza di tutti i dettagli, ed un approccio pragmatico con gli
attori. E’ stata una delle esperienze più importanti della mia
vita. Il mio ruolo è quello di un eroe, e come spesso succede
quando c’è un eroe c’è una tragedia. E’ un personaggio molto
affascinante, anche se non è lui il protagonista. Che è ovviamente Dillinger. Ma anche il mio personaggio deve affrontare
molte sfide, tra cui la nascita dell’FBI. Lui è l’agente speciale
con la responsabilità della città più ad alto tasso criminale
d’america, in quel periodo. Quando cattura Dillinger lui ha
32 anni, proprio come il gangster.
Quando inizierà il sequel di Cavaliere
Oscuro?
“Chris Nolan è notoriamente un uomo
di poche parole, e non ha piacere di
parlare di questo argomento.” Il regista McG ha fama di essere uno dei più energici su
piazza. E’ stato così ogni giorno?
“Io penso che McG probabilmente si beva una cassa di
Red Bull prima di venire sul set ogni giorno.
E’ il più estroverso e positivo che abbia
mai conosciuto. Adora far correre e coinvolgere tutti, dai fattorini alla troupe. E
tutti sono molto fieri di essere seguiti
ed apprezzati.
Cosa pensa del suo antagonista nel
film, Sam Worthington, anche lui
con un grande futuro davanti a sé?
“Avevo chiesto di essere consultato
per la scelta di chi avrebbe interpretato il suo personaggio. Ho visto un
16
NON PUOI SFUGGIRE
AL TUO PASSATO
NEW LINE CINEMA PRESENTA
UNA PRODUZIONE JON SHESTACK/PANTHER UN FILM DI MARK WATERS
(GHOSTS OF GIRLFRIENDS PAST) BRECKIN MEYER LACEY CHABERT ROBERT FORSTER ANNE ARCHER
MATTHEW McCONAUGHEY JENNIFER GARNER
“LA RIVOLTAPRODUTTORE
DELL EX”MUSICALE
CASTING
MUSICA
COSTUMI
EMMA
STONE
ESECUTIVO RALPH SALL DI ROLFE KENT
DI DENISE WINGATE MONTAGGIO BRUCE GREEN, A.C.E.
E MICHAEL DOUGLAS DI MARCI LIROFF
SCENOGRAFIE
DIRETTORE DELLA
PRODUTTORI
DI CARY WHITE
FOTOGRAFIA DARYN OKADA, ASC ESECUTIVI MARCUS VISCIDI MARK WATERS JESSICA TUCHINSKY TOBY EMMERICH CALE BOYTER SAMUEL J. BROWN
SCRITTO
PRODOTTO
DIRETTO
DA JON LUCAS & SCOTT MOORE
DA JON SHESTACK BRAD EPSTEIN
DA MARK WATERS
DA LUGLIO AL CINEMA
www.larivoltadelleex.it
12 giugno
Il principe della commedia
inglese, Richard Curtis,
firma la sua seconda regia
per raccontare la storia
di una radio pirata e la
nostalgia per la Londra
degli anni ’60.
I LOVE RADIO ROCK
N
el 1966 – il periodo più straordinario
per il pop britannico – la BBC trasmetteva solo due ore di rock and roll alla
settimana. Ma radio ‘pirata’ trasmettevano
musica rock e pop da barche al largo della
Gran Bretagna, 24 ore al giorno. E 25 milioni
di persone ascoltavano questi pirati.
Dopo essere stato espulso da scuola, Carl
(Sturridge) viene spedito da sua madre dal
suo padrino Quentin (Nighy) per capire che
cosa vuole fare nella vita. Ma Quentin è il
capo di Radio Rock, una radio pirata che trasmette da una barca nel bel mezzo del Mare
del Nord, popolata da un eclettico equipaggio di deejay. A bordo il ragazzo troverà una
serie di personaggi, a dir poco bizzarri e
pieni di vita, che trasmettono i Beatles, i
Rolling Stones e ballano, tra party, sesso,
droga e divertimento puro. Nel frattempo le
radio pirata hanno attirato l’attenzione del
Ministro Dormandy (Branagh) che si mette
alla caccia di questi fuorilegge. In un epoca in cui i polverosi corridoi del potere si
adoperano per reprimere qualsiasi cosa abbia
a che fare con l’esuberanza giovanile, Dormandy coglie l’occasione per raggiungere un
risultato politico, e fa approvare dal Parlamento il Marine Broadcasting Offences Act ,
una legge ad hoc, nel tentativo di mettere
fuorilegge i pirati e rimuovere dal Paese la
loro nefasta influenza una volta per tutte.
Il risultato è letteralmente una tempesta in
alto mare. Con Radio Rock in pericolo, i suoi
devoti fan si radunano e mettono in scena
un epico salvataggio, con centinaia di barche mobilitate per salvare i loro eroi-deejay.
Alcune cose possono anche finire, ma il rock
and roll non muore mai.
Un cast di attori eccezionali per un film corale che, a detta di Curtis: “Si rifà allo spirito
goliardico di M.A.S.H. e Animal House. Tra
quei 25 milioni di ascoltatori c’ero anche io.
Avevo 10 anni e mi addormentavo con la radio sotto il cuscino. Questo è il mio omaggio
a quel periodo d’oro, purtroppo irripetibile”.
I Love Radio Rock
(The Boat That Rocked, UK, 2009)
Regia di Richard Curtis
con Philip Seymour Hoffman, Bill Nighy, Rhys
Ifans, Nick Frost, Kenneth Branagh, January
Jones, Gemma Arterton, Emma Thompson, Ralph Brown, Tom Sturridge
129’, Universal Pictures, commedia/musical
19 giugno
Le ultime 12 ore della vita di Anica, amante del boss del quartiere, prima
di lasciare Belgrado per sempre. Un dramma agrodolce, come nella migliore
tradizione balcanica, sardonico e lucido, con interpreti meravigliosi e con
un colpo di scena spiazzante. Sullo sfondo una città cadente, dove anche la
microcriminalità sta lasciando il passo alla grande speculazione.
Amore e altri crimini
A
nica vive a Belgrado, ha ormai superato i trent’anni e sente
che la vita le è sfuggita di mano imboccando un vicolo cieco. La relazione con un piccolo boss di quartiere, Milutin,
di alcuni anni più vecchio e un matrimonio fallito alle spalle,
non ha più alcun senso. Il furto della ‘cassa’ di Milutin e la fuga
in Russia, da tempo preparate in ogni dettaglio, rappresentano
per lei, oramai, l’unica possibilità di una nuova vita. Il film è il
racconto dell’ultimo giorno in città prima della fuga. Un giorno
decisivo che Anica, tra visite e regali alla nonna e agli amici di
sempre, ha organizzato in ogni singolo istante. Ma l’animo umano
non è prevedibile e Anica non può sapere che, proprio quel giorno,
Stanislav, giovane ed ingenuo braccio destro di Milutin, ha deciso
di confessarle il suo amore, da sempre nascosto.
“Il film è strutturato in maniera molto neoralista – afferma il regista - segue Anica nel suo ultimo giorno a Belgrado, dall’alba al
tramonto. Ma è anche il ritratto di una città e dei rapporti interpersonali”. “Ho notato che molte persone – continua Arsenijevic
- quando sentivano il titolo del film, accennavano ad un furtivo
sorriso. Dev’esserci qualcosa di profondo nel concepire l’amore come
un crimine. Anche perché si possono compiere gesti sorprendenti
quando si è innamorati. E’ proprio ciò che accade ai miei personaggi. Ma il titolo vuole anche rendere la complessità della vita attraverso l’accostamento di due termini apparentemente così distanti. Ci
sono esseri umani impegnati a migliorare il più possibile la propria
esistenza. Non ho voluto fornire risposte definitive alla loro ricerca
ma porre domande, e lasciare i personaggi ed il pubblico da soli di
fronte alle loro emozioni”.
Amori e altri crimini
(Ljubav i drugi zlocini, Serbia/Germania, 2008)
Regia di Stefan Arsenijevic con Anica Dobra, Vuk Kostic, Milena Dravic
106’, Ripley’s Film, drammatico
20
Cosa accadrebbe se
l'immaginazione di vostra figlia...
Fosse il segreto
del vostro successo?
immaginache-ilfilm.it
DAL 24 LUGLIO AL CINEMA
12 giugno
Un'estate
ai Caraibi
Dopo il successo dell’anno
scorso, ritorna il cine-ombrellone firmato da Carlo ed
Enrico Vanzina. Sempre un
film ad episodi, le cui storie
si intrecciano a formare un
racconto. Questa volta si lasciano i mitici luoghi di vacanza italiani per spostarsi ai Caraibi, con un cast
di attori che promettono
un mare di risate!
Roby (Buccirosso) è un meridionale che si è
trasferito a Pavia al quale viene diagnosticato da Giacomo (Bertolino), il suo medico
di fiducia, un male incurabile. L’uomo da
un giorno all’altro molla tutto e parte per
i Caraibi e si dà alla bella vita. Ma le lastre che Giacomo gli aveva mostrato erano
di un altro paziente. Vincenzo (Izzo) è un
dentista napoletano sposato con una donna
gelosissima. Quest’ultima non ha nemmeno
tutti i torti dato che l’uomo ha una giovane
amante, Anna. Quando arriva l’occasione di
un convegno di lavoro a Miami, Vincenzo
non vede l’ora di partire portando con sé
Anna. Ma il diavolo fa le pentole ma non
i coperchi. Angelo (Brignano) lavora come
autista per un ricco e cafone palazzinaro
romano, Remo (Mattioli). Quando Remo decide di aprire una serie di ville ai Caraibi, il
povero Angelo è costretto a seguire ‘il pa-
Car
lo
na
nz i
Va
“Un’estate ai Caraibi - hanno detto i Vanzina - ci ha permesso di realizzare una commedia divertente e
non volgare. Fare il cinema comico è un grande privilegio. Permette di mantenere un contatto stretto con
il pubblico. Ma soprattutto rappresenta un modo per capire e descrivere, in maniera leggera, il nostro
paese. E non è una motivazione da poco”.
drone’, ed aiutarlo a risolvere vari problemi burocratici.
Umiliato e sfruttato dal perfido Remo, non ce la fa più
e decide di prendersi una
meravigliosa rivincita… Max
(Ruffini) lavora in una radio
livornese. Fa il disc jockey,
in coppia con l’amico Tommy (Conticini). Max è fidanzato con Laura (Stella), una
bellissima commessa. Ma nel
giorno del loro primo anniversario, scopre che Laura ha un
altro e ha deciso di lasciarlo.
L’amico Tommy gli consiglia
di prendersi una vacanza per
cercare di dimenticarla. Max
parte per i Caraibi per scoprire
che il nuovo ragazzo di Laura è
nientemeno che Tommy. Ma le
vie della provvidenza sono infnite e con l’aiuto della playmate
Jennifer, Max potrà godersi la sua
vendetta. Alberto (Proietti) è un
romano da anni trapiantato ad
Antigua, in quanto ha dovuto
lasciare l’Italia per debiti
di gioco. Vive con Tommy, un ragazzino, con
il quale ha ideato la
truffa delle adozioni a distanza.
Fino a quando una
famiglia
italiana
non si
reca nel
luogo per conoscere il figlio
adottivo e Angelo si dovrà fingere prete di una parrocchia
che si prende cura di questi
orfanelli…
Un’estate ai
Caraibi
(Italia, 2009)
Regia di Carlo Vanzina
con Gigi Proietti, Enrico
Brignano, Carlo Buccirosso,
Biagio Izzo, Enrico
Bertolino, Martina
Stella, Alena
Seredova, Paolo
Ruffini
Medusa,
commedia
23
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di Nicoletta Gemmi
“L’anno scorso con Un’estate al mare - ci dice Carlo Vanzina - abbiamo voluto provare a portare un film
simile ai cinepanettoni natalizi in un periodo dove la gente da lì a poco sarebbe partita per le vacanze. Il
film è andato bene, tenendo conto del periodo, e che avevamo Il Cavaliere Oscuro contro. Quest’anno usciamo prima, il 12 giugno invece che il 26, e speriamo che questa anticipazione sia
premiata in modo maggiore”.
Che differenze ci
sono rispetto a
“Un’estate al
mare”?
L’anno scorso
abbiamo fatto il film
abbastanza di corsa e
abbiamo optato per
il film a episodi. Nel
senso che cominciava un episodio e
si chiudeva. Quest’anno siamo ritornati ad una
narrazione più nostra, quella di Vacanze di Natale o Sapore di mare. Vale a dire delle storie
intrecciate, che si incastrano una nell’altra e che
hanno un denominatore comune che è, in questo
caso, l’isola di Antigua.
Inoltre quest’anno vi siete spostati ai Caraibi.
Perché?
Per diverse ragioni. Quella che può apparire più
banale ma, in realtà, non è così, è la questione
climatica. Il film lo abbiamo girato a gennaio e
febbraio e l’anno scorso abbiamo avuto parecchie
difficoltà a ricostruire un clima estivo a Capri in
quei mesi. Abbiamo pensato, allora, di facilitarci
il lavoro. Abbiamo scelto un posto caldo e in seguito i Caraibi ci hanno ispirato delle vicende che
non avremmo mai potuto ambientare a Ischia o a
Porto Cervo. Abbiamo cercato di potenziare il luogo, dare più ricchezza al film attraverso paesaggi
meravigliosi. Inoltre abbiamo curato maggiormente le storie, grazie al tempo in più che abbiamo
avuto nella preparazione. Mentre Un’estate al
mare era un grande omaggio alla commedia italiana degli anni ’60, per cui ci rifacevamo a dei
soggetti che erano già stati trattati, Un’estate ai
Caraibi è un film a sé stante, non c’è nessun tipo
di omaggio, nessun richiamo a vecchi canovacci
di storie già viste.
Per quanto riguarda il cast. Alcuni ritornano
ma ci sono anche varie new entry…
Quattro attori ritornano e gli altri sono una nuova
compagine, e mi sembra anche giusto alternare.
Soprattutto per questo film dove si intrecciano
24
cinque storie, ognuna con una atmosfera e uno
stile un po’ diverso: c’è la commedia classica
degli equivoci, quella sentimentale, alla Paper
Moon, che è quella di Proietti e poi c’è questa
storia giovanile che si rifà molto al nuovo corso
della commedia americana attuale che va, al momento, per la maggiore. Un episodio interpretato
solo da attori giovani.
Lei ha detto che la commedia è sempre stato
uno dei mezzi migliori per raccontare il nostro
paese.
Io e mio fratello siamo figli di uno di quei protagonisti della commedia all’italiana e, anche noi,
siamo arrivati a quota cinquanta film, quindi ci
siamo fatti un’idea su questo Paese e su quanto
sia cambiato. Alcuni critici hanno anche detto –
pur rimanendo piuttosto pesanti nei nostri confronti – che se una persona volesse fotografare
gli ultimi vent’anni del nostro Paese, andando a
rivedere i nostri film troverebbe un sacco di materiale interessante. In particolare rispetto alle
trasformazioni antropologiche, al cambio di usi e
costumi, al modo di parlare, alle mode. Da questo
punto di vista Un’estate ai Caraibi, che ha un
impianto comico molto caratterizzato, risulta più
atemporale, ma un segno dei nostri tempi, della
nostra società, rimane sempre.
Cosa pensa del grande sdoganamento nei confronti della commedia?
Per quanto riguarda Ex sono felicissimo della candidatura che ha avuto ai David di Donatello dove
io ero presente per premiare Christian De Sica
e i 25 anni di Vacanze di Natale. La commedia
quest’anno ha trionfato al botteghino come non
succedeva da tempo. Questo vuole dire che il pubblico ha apprezzato e che la commedia, mai come
ora, rappresenta il nostro Paese. E questo mi fa
pensare che questo genere, tanto bistrattato e
vituperato, va rivalutato anche perché è quello
che vince agli incassi e che il pubblico accoglie
con più calore. Magari è il caso di interrogarsi sul
perché di questo fenomeno…
19 giugno
Chi ha amato quel piccolo capolavoro di The Nightmare
Before Christmas si accomodi, Coraline porta la stessa,
inimitabile, firma. Ed apre la strada del 3D al cinema
d’autore, con la tecnica dello stop-motion e con una
miscela straordinaria di incanto, magia, incubi: la materia dei sogni.
C
oraline Jones si è appena trasferita nella nuova
casa e si annoia. I suoi genitori l’adorano, ma
sono occupatissimi e un po’ distratti, gli eccentrici vicini - un fantomatico addestratore di topi e due
anziane attrici in pensione - storpiano sempre il suo
nome in Caroline, il gatto nero che gironzola nei paraggi è una compagnia assai scontrosa. Cosa resta quindi
a una bambina vivace per trascorrere le sue giornate,
se non esplorare la vetusta abitazione in cui vive? Ci
sono quattordici porte, ma una è diversa da tutte le
altre: a volte sembra murata, altre volte si apre su un
lungo corridoio buio, dove strane ombre si muovono
appena oltre i margini dello sguardo. In fondo al cammino c’è un appartamento identico a quello di Coraline, con una mamma e un papà uguali ai suoi, o quasi.
Infatti, l’Altra Madre somiglia moltissimo all’originale,
salvo per il colorito spettrale, le mani diafane troppo
lunghe, e soprattutto gli occhi: due bottoni cuciti con
ago e filo. In quel mondo speculare tutto sembra più
interessante, perché gli Altri Genitori sono attenti e
premurosi, il gatto parla e la sua stanza è piena di topi
con cui giocare. Però quando la piccola esploratrice
decide di tornare indietro, l’atmosfera diventa meno
piacevole. Non le sarà facile riconquistare la placida
vita di prima, perché in questa Altra Casa i rischi di
perdersi per sempre sono enormi: chi vi entra non è
ospite, bensì prigioniero.
C raline
e la porta magica
Tratto dal romanzo di Neil Gaiman, scritto e diretto da Henry Selick, regista ed autore, assieme a
Tim Burton, di Nightmare before Christmas, Coraline e la porta magica è il primo film d’animazione ad alta definizione in 3D girato in stop-motion. Il libro di Gaiman che ha vinto Premi come
il Bram Stoker Award nel 2002, il Nebula Award e un Hugo Award nel 2003, vi fa capire da che
parti siamo: tra Alice nel paese delle meraviglie di Lewis Carroll e la Dorothy di Il mago di
Oz. Coraline attraversa una porta che potrebbe essere lo specchio deformante di Alice, dove
dall’altra parte i personaggi hanno bottoni cuciti al posto degli occhi: un sogno mostruoso,
un vero orrore. Ma Coraline è anche un racconto pieno di ironia. Dakota Fanning che dà
la voce originale alla ragazzina, e i creatori hanno anche ammesso che si sono ispirati a
lei, per crearla, ha affermato: “Coraline è veramente un film di animazione da non perdere,
uno di quegli incantevoli incubi dai quali non si
vorrebbe uscire. Anche se, è
inevitabile, tirare un sospiro di sollievo quando la ragazzina ritrova
il coraggio di chiudere quella porta e tornare
alla vita reale”.
E intanto il regista Henry Selick sta pensando
di proseguire il sodalizio con lo sceneggiatore/
scrittore Neil Gaiman: “Ci siamo sentiti come fratelli, come l’amicizia che ho con Tim Burton. E’ come se facessimo parte dello stesso pianeta - magari di
un’altro quartiere. ... Vogliamo lavorare ancora assieme
- ha dichiarato - ma per il momento non mi spingerò
oltre perché ci sono veramente molti suoi libri che
potremmo adattare.”
Coraline e la
porta magica
(Coraline, Usa, 2009)
Regia di Henry Selick
100’, Universal Pictures,
animazione
27
19 giugno
Il bachelor party, ovvero la
festa dell’addio al celibato,
negli Stati Uniti è una vera
e propria tradizione. Una
notte senza freni, tra fiumi
di alcol e ragazze a gogò,
ma stavolta la festa ha un
finale imprevisto: lo sposo è
scomparso.
Una notte da
D
ue giorni prima del suo matrimonio,
Doug (Justin Bartha) si reca con i suoi
tre amici, Phil (Bradley Cooper), Stu
(Ed Helms) e Alan (Zach Galifianakis), suo
futuro cognato, a Las Vegas per una memorabile festa di addio al celibato. Quando, dopo
una notte di pazzie, i tre amici si svegliano
non riescono a ricordare niente della sera
precedente. Però nella loro suite al Caesars
Palace trovano una tigre chiusa nel bagno,
un bambino di sei mesi in un armadio e Mike
Tyson, in persona, che gli farà una visita non
gradita. E, la cosa più inquietante di tutto il
resto, Doug è sparito senza lasciare traccia.
Nel poco tempo che rimane prima del matrimonio, i tre si mettono alla ricerca di Doug
cercando di ricostruire gli eventi della nottata per capire cosa è realmente accaduto.
Con la speranza che l’amico nel frattempo si
rifaccia vivo e riesca ad arrivare in tempo a
Los Angeles per la cerimonia. Ma man mano
che rimettono insieme i pezzi del puzzle, i
tre capiscono di essere veramente nei guai.
Todd Phillips ritorna sugli argomenti a lui
cari, vale a dire: giovani uomini affetti dalla
sindrome di Peter Pan. Come in Old School
anche in Una notte da leoni i nostri ‘eroi’
ne combinano di tutti i colori per l’addio al
celibato di Doug. Una bella cena, alcool a
volontà, spogliarelliste di Las Vegas, tante
risate e molte bugie raccontate alle fidanzate
prima di partire. Fino qui, rientra tutto nella
‘tradizione’. Ma quando il mattino seguente si
svegliano con un mal di testa allucinante da
dopo sbornia, si accorgono che un bambino
di sei mesi è nell’armadio della loro suite,
completamente distrutta, e che una tigre
sta girando, tranquilla, per la stanza. E non
è finita qui… Doug è scomparso. A questo
punto il trio tenta di confondere le acque
cancellando le tracce di tutti i comporta-
menti compromettenti tenuti e cercando di
ritrovare l’amico, recandosi alla stazione di
polizia. In tutta questa confusione un ruolo fondamentale c’è l’ha Jade (finalmente
rivediamo al cinema la bella e brava Heather Graham) che interpreta una ragazza di
Las Vegas che stipula un patto con i tre,
ma sembra conoscere molte più cose sullo
sposo di quanto non voglia far credere. “Mi
sono divertito moltissimo - ha detto Phillips
- a giocare con gli stereotipi e con un po’ di
mistero. Ovvero Phil è il ragazzo che vorrebbe
essere il più figo di tutti, Alan è quello più
strano e Stu è un vero nerd e su Doug non
posso aggiungere molto. Tranne che, ci è
piaciuto così tanto fare questo film, che
stiamo pensando al sequel”. Ricordiamo
che Phillips è stato nominato nel 2007
agli Oscar nella categoria Miglior Sceneggiatura Originale per il suo lavoro
per Borat con Sacha Baron Cohen.
leoni
Una notte da leoni
(The Hangover, Usa, 2009)
Regia di Todd Phillips con Bradley Cooper,
Heather Graham, Justin Bartha, Zach Galifianakis, Ken Jeong, Ed Helms
Warner Bros., commedia
19 giugno
La
ragazza
del mio
migliore
amico
Scordatevi il Will Smith paraninfo di
"Hitch", che insegnava agli imbranati
come sedurre la donna dei sogni. Siamo
esattamente agli antipodi. Il protagonista è uno "strapazzafemmine per conto
terzi", così odioso da convincere le sue
ignare vittime a tornare dai precedenti
e improbabili fidanzati.
A
lexis (Hudson) è una ragazza intelligente, bella
e ostinata, ed è la donna
dei sogni di Dustin (Biggs). Dopo solo
cinque settimane, però, Dustin diventa
ossessivo a tal punto da indurre Alexis
a rallentare i rapporti, fino alla rottura.
Dustin, disperato e distrutto chiede aiuto
al suo miglior amico Tank (Cook), lo specialista nel ‘recupero rapporti’. Maestro nel sedurre e distruggere le donne degli altri, Tank
viene ingaggiato da ragazzi appena scaricati
dalle fidanzate. Tank ha una tecnica infallibile
per far tornare di corsa all’ovile le donzelle in fuga:
si fa dare un appuntamento e fa in modo che sia il
peggior appuntamento della loro vita! L’esperienza è così
orribile che le sventurate non possono fare altro che tornare con
la coda tra le gambe dai loro ex. Ma Alexis è la prima donna che
capisce il suo gioco, e Tank presto si trova diviso tra l’amicizia con
Dustin e questa nuova e strana attrazione per la ragazza del suo
migliore amico.
La ragazza del mio migliore amico
(My Best Friend’s Girl, Usa, 2008)
Regia di Howard Deutch
con Dane Cook, Kate Hudson, Alec Baldwin,
Jason Biggs, Diora Baird
101’, Eagle Pictures, commedia
31
L’usignolo Kate Hudson, specializzata
in commedie rosa, ritorna con un film
che la vede in un ruolo piuttosto diverso da quelli interpretati fino ad
ora. Questa volta Alexis non ha nessuna intenzione di lasciarsi umiliare
dagli uomini. Pur rimanendo una giovane donna capace di innamorarsi.
“In questo film le relazioni tra uomini e donne appaiono quanto di più
lontano dall’assunto e vissero felici
e contenti. - rivela la Hudson - Le
cose non sono mai perfette nella
realtà. Lo scopo di questo film è
gettare uno sguardo a un tipo
di relazioni problematiche,
e farci ridere”. E il suo
partner Dane Cook
aggiunge: “L’aspetto
distintivo di questo
film è che nessuno
dei protagonisti
ha la minima intenzione di innamorarsi. Non si
tratta della solita commedia romantica. Ma questo non vuol dire
che il film non sia
ricco di sentimenti”. Howard Deutch
ha confezionato un
film che si può definire
piuttosto ‘scorretto’ rispetto
al genere commedia sentimentale, dove la ragazza di turno si
comporta come molti uomini,
e il ragazzo che pare incapace
di innamorarsi rimane, invece,
intrappolato. Inoltre la donna
per la quale prova dei sentimenti è la ex del suo migliore
amico e quest’ultimo deve
anche affrontare la piena
disapprovazione del padre (interpretato da
Alec Baldwin), un professore cinquantenne
incallito playboy, che
non capisce il suo
tormento. Partenza
spumeggiante, dialoghi gustosi, e una
scena cult ambientata in uno stripclub dove Tank porta
Alexis per offenderla e quest’ultima si
diverte come poche
volte nella vita. Il titolo del film è preso
da una canzone dei
Cars, inserita nella
colonna sonora.
26 giugno
Tratto dal romanzo di Evelyn
Waugh, Ritorno a Brideshead,
è un raffinato film in stile James Ivory, diretto dal regista di
Becoming Jane. Cast eccellente
a cominciare da Matthew Goode, Whishaw, la Thompson e la
giovane Atwell vista in Sogni e
Delitti e La Duchessa.
Siamo nel 1923 a Oxford: l’aspirante pittore Charles Ryder (Goode) conosce il nobile ed elegante Sebastian Flyte (Whishaw), figlio di Lord e Lady Marchmain (Gambon e Thompson) e viene rapidamente
attratto dalla sua vitalità. Invitato nella sontuosa dimora della famiglia Flyte a Brideshead, Charles
conosce Julia (Atwell), sorella di Sebastian, e se ne innamora. La famiglia però è rigidamente cattolica
e mentre sopporta a malapena l’eccentricità del figlio e le sue tendenze omosessuali, farà di tutto per
impedire che Julia sposi uno spiantato come Charles.
Adattamento del romanzo parzialmente autobiografico di Evelyn Waugh, già portato sullo schermo per
la televisione inglese nel 1981 in una memorabile miniserie interpretata da Jeremy Irons, Laurence
Olivier, John Gielgud, il film che ha aperto il Festival di Locarno l’anno scorso, è un aristocratico melò,
con al centro l’ imponente residenza di Brideshead, emblema della nobile famiglia Flyte, dove un
sottile gioco di seduzione attraversa le rigide regole di un mondo che sta cambiando.
La villa maestosa nella quale si svolge l’intreccio è la testimone muta degli eventi che, anche se vede
i protagonisti allontanarsi da quel luogo per un periodo – come afferma il titolo – vi fanno sempre
ritorno. In più, temi importantissimi, come la perdita dell’innocenza e amori non ricambiati o che altri
vogliono impedire. L’omosessualità maschile, la distinzione rigorosa fra ceti sociali e la religione, in
questo caso oppressiva e repressiva, che impedisce ai personaggi di potere vivere liberamente le loro
esistenze. Un mondo chiuso, lussuoso, pieno di privilegi ma anche in netto declino, dato che i tempi
stanno per cambiare. Punto di forza del film, oltre la regia di Jarrold, è il cast. “I miei riferimenti ha dichiarato il regista - sono più cinematografici che letterari. Ho ripensato a Casa Howard di Ivory,
oppure ad Espiazione di Joe Wright e ad un film che ho amato molto come Cortesie per gli ospiti di
Paul Schrader”. Ovviamente tutte pellicole tratte da grandi romanzi e che effettivamente hanno varie
affinità con la storia raccontata in Ritorno a Brideshead.
Ritorno a
brideshead
Ritorno
a Brideshead
(Brideshead Revisited, UK, 2008)
Regia di Julian Jarrold
con Matthew Goode,
Ben Whishaw, Hayley Atwell,
Emma Thompson, Michael Gambon,
Greta Scacchi, Hayley Atwell
133’, Walt Disney, drammatico
3 luglio
Che fine fanno gli scapoli impenitenti? Una divertente commedia racconta come i fantasmi delle ex iniziano a
perseguitare un donnaiolo senza vergogna durante il matrimonio del fratello.
La rivolta
I
l famoso fotografo dei divi Connor Mead
(McConaughey) ama la libertà e le donne…in questo ordine preciso. La sua
regola di vita è di far sesso con tutte le belle
donne che incontra, e senza perdere tempo.
Scapolo incallito, sostenitore delle relazioni
libere, e soprattutto di breve durata. Un tipo
dalle idee chiare, decisamente poco simpatico, ma dal fascino irresistibile. Assolutamente allergico ai matrimoni, Connor non può
rifiutarsi di fare da testimone alle nozze del
fratello Paul. Anche se farà di tutto per cercare di fargli cambiare idea. Al matrimonio
rincontra Jenny (Garner), sua amica d’infanzia e sua primissima girlfriend. L’unica donna
che lui abbia amato veramente. L’atmosfera
matrimoniale lo mette decisamente a disagio, Jenny non sembra dargli molto spazio.
Inoltre il fantasma dello zio Wayne (Michael
Douglas), il leggendario playboy sulle cui
gesta ed avventure Connor ha modellato la
propria esistenza, gli si materializza per accompagnarlo in una visita guidata nella sua
vita sentimentale, attraverso i naufragi delle
sue relazioni passate, presenti e future. Ci
sarà ancora una possibilità di rompere, una
volta per tutte, la maledizione del dongiovanni?
Mark Waters, regista di Mean Girls e Quel
pazzo venerdi, dirige con garbo La rivolta
delle ex, in cui il rude sciupafemmine texano McConaughey, l'attore testimonial di
Dolce&Gabbana, durante il matrimonio del
fratello, che cercherà in ogni modo di sabotare, rincontra il suo primo, e forse, unico,
grande amore e viene assalito dal timore
per le relazioni finite e per un passato forse
sprecato.
“Connor è un uomo che si è smarrito e non
lo sa. Vive questo ruolo da talmente tanto
tempo che non si rende conto che alla fine
è una strada che porta alla solitudine,” dice il protagonista Matthew McConaughey.
“Rivedere di nuovo Jenny lo dovrebbe far
fermare a riflettere,” continua il regista
Mark Waters. Bellissima, intelligente, sicura
di sé, Jenny poteva essere la cosa migliore
che fosse mai capitata a Connor…. Se non
l’avesse lasciata anni prima. “Jenny non ha
più pazienza con lui,” afferma Jennifer
Garner. “Da ragazzi erano molto amici ed
affezionati l’uno all’altra, poi da adulti si
sono ritrovati e hanno avuto una relazione,
ma Connor stava già diventando un playboy
a livelli mondiali e delude profondamente
Jenny, facendole perdere la fiducia negli uomini. Quando si rincontrano al matrimonio,
volano scintille”. Ma Jenny conosce Connor
come nessun’altra donna. Per quanto sia delusa da quello che l’uomo è diventato, dentro
di sè sa che il vero Connor è molto meglio di
quello che sembra...
La Rivolta delle Ex
(Ghosts opf Girlfriends Past, Usa 2009)
Regia Mark Waters, Con Matthew McConaughey, Jennifer Garner, Michael Douglas,
Emma Stone
100’, Warner Bros, Commedia
delle ex
24 luglio
Aveva annunciato di voler gettare la spugna, e
dopo l’ennesimo flop di
"Piacere Dave", di non
voler continuare la sua
peraltro straordinaria
carriera d’attore. Pertanto il ritorno di Eddie Murphy in un ruolo
non solo divertente, ma
anche impegnativo, di un
uomo salvato dalla fantasia dei bambini, è ancora più emozionante.
E
ddie Murphy è Evan un brillante dirigente finanziario che trascorre più
tempo con il suo blackberry che con
la sua figlioletta di sette anni, Olivia (Yara
Shahidi). Nel momento in cui sopraggiunge
una crisi che affossa la sua carriera, e tutta
la sua sicurezza inizia a vacillare, l’uomo troverà la soluzione dei suoi problemi, rivolgendosi al mondo immaginario di sua figlia.
Ultimamente Eddie Murphy è finito sui giornali più per problemi di divorzi, figli non riconosciuti e flop vari che per il suo lavoro di
attore. Ora, con Immagina che, ci riprova a
ributtarsi in una commedia divertente e piena di sentimenti dove, un workhaolic, ovvero
un uomo totalmente preso dal lavoro, nel
momento in cui le cose vanno male, impara
da sua figlia a riscoprire i veri valori della
vita. E, soprattutto, la preziosità del tempo.
La ragazzina inoltre si rivela, grazie ad una
straordinaria immaginazione, la soluzione
per la crisi lavorativa che sta attraversando
Evan. A questo proposito Murphy ha detto:
“Succede spesso di vedere dei grandi attori
diventare superficiali ed egocentrici e ammetto che anche io, nonostante sia totalmente
devoto al mio lavoro, ero abbastanza egoista.
Ma sono cresciuto pensando sempre a come
cavarmela da solo. Finché non sono diventato
padre e ho realizzato cosa vuol dire essere
altruisti. Credo che capiti a molti di cambiare
drasticamente quando hai dei figli. Quindi ho
amato da subito questo progetto che mi ha
offerto la Paramount, perché qui è proprio
la mia figlia cinematografica a salvarmi la
Immagina
vita. E poi, come al solito, si ride molto, la
commedia è piena di gag e soprattutto è un
film per tutta la famiglia”. Il regista Karey
Kirkpatrick che ha esordito nel mondo dello
spettacolo come sceneggiatore di pellicole
quali James e la Pesca Gigante (1996) e
Guida Galattica per Autostoppisti (2005),
passando in seguito all’animazione, scrivendo Galline in Fuga (2000), fino al film che
ha ottenuto il maggiore successo che è La
gang del bosco (2006) diretto insieme a Tim
Johnson, ha affermato: “Non mi è sembrato
vero che mi dessero l’opportunità di dirigere
Eddie Murphy. Spero tanto che abbiamo fatto
un buon lavoro, ovvero, far divertire ma anche
pensare su quanto, in questa nostra società
alcune professioni, anche ben remunerate, ti
succhino via l’esistenza. Ne vale sempre la
pena?”.
che
Immagina che
(Imagine That, Usa, 2009)
Regia di Karey Kirkpatrick
con Eddie Murphy, Yara Shahidi, Bobb’e J.
Thompson, Thomas Haden Church, James
Patrick Stuart, Nicole Ari Parker
Universal Pictures, commedia
LE BATTUTE
di Boris Sollazzo
Angeli e demoni
“Ah, la grande evirazione di Pio IX”
“Cosa vuol dire?”
“Il papa pensò che le forme maschili di queste statue potessero indurre lascivia e così prese martello e scalpello. Le foglie di fico furono aggiunte dopo”
“Lei anticattolico, professor Langdon?”
“No, antivandalismo”
Vincere
“Sono le 5 e 10, io sfido Dio, gli do 5 minuti per fulminarmi. Se non mi fulminerà, sarà la dimostrazione che non esiste”
“Il tempo è scaduto. Dio non esiste”
“Con le budella dell’ultimo papa noi strangoleremo l’ultimo re”
“Questa guerra ucciderà la guerra” “
“Ma tu urlavi no alla guerra!”
“Ho cambiato idea, solo i muli e paracarri non cambiano mai strada”
“La città del Vaticano sarà distrutta dalla luce, una stella splendente
alla fine del cammino dell’Illuminazione”
“Robert, lei crede in Dio?”
“Io penso che la religione…“
“Io non le ho chiesto se crede a ciò che l’uomo dice su Dio. Lei crede
in Dio?”
“Sono un accademico, la mia mente mi dice che non posso capire
Dio”
“E il suo cuore?”
“Mi dice che non mi è concessa la fede, è un dono che non mi è stato dato”
“Che dio ti perdoni per quello che hai fatto”
“Padre, se Dio ha dei problemi, non è per quello che ho fatto, ma per
quello che sto per fare”
“Da giovane volevo essere musicista o scrittore. Ma non avrei sopportato il
peso della mia mediocrità”
“Ogni volta che vedo un prete sento subito il bisogno di lavarmi le mani”
“Devo parlarti, è urgente. Sono in cinta”
“Meglio un battesimo che un funerale”
“Mia madre quando tornerà a prendermi”
“Quando guarirà”
“E’ malata?”
“E’ troppo nervosa”
“E mio padre?”
“Deve salvare l’Italia, non essere egoista”
“La Chiesa è la sola madre che i fascisti ancora temono”
Radio Rock Revolution
“Se Dio fosse un DJ sarebbe alla consolle di Radio Rock”
“Signor postino perché nuota a dorso?”
“Così non si bagna il pacco”
“Era un tizio in gamba, molto in gamba. Aveva i capelli lunghi e
moltissimi amici. E portava una sottana”
“Dio mio, sarà mica Gesù?”
“Sì, grande!”
“E perché non hai detto: “era il figlio di Dio”?”
“Era lui?”
“Ora dirò la famosa parola che nessuno ha mai detto per radio.
Quella che inizia per C e finisce per O!”
“Non puoi dire quella parola, perché il governo ci farà chiudere.”
“Una donna. Sono cambiate le regole su questa nave?”
“Sono lesbica”
“Sempre o soprattutto?”
“Sempre”
“Sicura?”
“Eccoci tornati nella nostra orgasmissione qui a Radio Rock!”
“Cristo che porcile, lo adoro”
“Lo sapevo che ti sarebbe piaciuto”
“Charlotte, hai fatto proprio la scopata del secolo quando hai concepito quest’ometto”
“Non avrei saputo dirlo meglio”
“Ho capito che questi sono i giorni più belli della nostra vita. È
terribile esserne consapevoli, ma io lo sono, ci aspetta solo una
lunga discesa”
DEL MESE
Coco avant Chanel
“Oh, non mi ha mai portato bene”
“L’unica cosa bella dell’amore è fare l’amore. Peccato che serva un uomo per questo”
“Lavorare è una cosa disgustosa”
“Non è la cosa peggiore che si possa fare”
“Ma è la più faticosa”
“Non so che età darle, 16? 25?”
“Quando mi annoio mi sento vecchissima”
“E ora quanti anni si sente?”
“Mille”
“Sei mai stata innamorata?”
“Pensavo di averti regalato un giocattolo, invece ti
ho regalato la libertà”
“Sai come si dice? Quando una donna cambia taglio di capelli, presto cambierà vita”
Role Models
Uomini che odiano le donne
“Sei grande Wheeler, come il mio uccello!”
“Nel complesso la famiglia Vanger è un insieme di persone
molto sgradevole. Ci si odia reciprocamente…ma gli affari ci
costringono a rimanere uniti. Quella è la casa di mio fratello
Harald. Io e lui non andiamo d’accordo. Per usare un eufemismo”
“Prendimi del succo di frutta e non quella merda concentrata”
“Se dici per favore, muori?”
“Può essere”
“Ho passato il pomeriggio nella terra di mezzo con merestronzi
e vassalli”
“E a me questo stronzo mi ha fregato la macchina”
“Mi ha lasciato la mia ragazza”
“Ma tu te lo meriti!”
“A me piace questa gente”
“Lo so, ma non è il mondo reale”
“Sì ma in questo mondo non devo essre me!”
Ca$h
“Me la presenti?”
“Non so se le piacciono i perdenti”
“Non sono ancora in ritardo”
“Ci sei nato in ritardo”
“Calmati, stai invecchiando”
“Io invecchio e tu non cresci”
“I nomi di donna ti portano sempre sui siti porno”
“Benvenuta. Accomodati pure”
“Voglio solo i miei soldi”
Senz’altro. Sta’ tranquilla, li avrai. Ho gradito il nostro ultimo
incontro. Spero che anche a te sia piaciuto come è…”
“Non voglio doverti fare un pompino ogni volta”
“Nei viaggi di lavoro l’azienda copre le spese. Ci saranno conti
di ristorante, ricevute d’albergo”
“Pensi che abbia scaricato dalle tasse gli omicidi?”
“Diciamo..che conosco molto bene…gli uomini d’affari”
“Giusto, uomo saggio. Non vedo l’ora di conoscerlo”
“Che fai domani a pranzo?”
“Le sue clienti sono affascinanti, qualche talento deve pur averlo”
“Non so come ha fatto a stare tanto tempo nella polizia”
“Devo aver sottostimato le mie capacità”
“Sarà anche un ladro, ma si vede che è un gentiluomo”“A voler essere
complici, si finisce per diventare vittime”
“Fregare qualcuno va bene, ma solo per fare soldi. La regola d’oro è
evitare ogni coinvolgimento. Niente legami con i polli. E la vendetta è
roba per i mafiosi”
“La prossima volta io dentro non ci vado”
“Ti faccio notare che sono morto due volte. Non è mica piacevole”
“Mio padre dice sempre che la vita è troppo bella per essere vissuta a
metà”
“Vuoi sposarmi?”
“Devo chiedere a mio marito”