Chiesa Evangelica Pentecostale

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Chiesa Evangelica Pentecostale
Chiesa Evangelica Pentecostale
Più che fermarmi sulla definizione “Evangelica” già oggetto di riflessioni da parte delle chiese cosiddette
“Protestanti” con le quali condividiamo gran parte della teologia, sebbene
più inclini al fondamentalismo (la Bibbia è la Parola di Dio, non diviene o contiene) ritengo utile
sottolineare le caratteristiche del movimento pentecostale (a mio avviso speranza fondamentale per
l’unità dei cristiani) tracciandone alcuni aspetti.
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Minimo comune denominatore: E’ il movimento che ha come minimo denominatore comune il
richiamo all’esperienza vissuta dai discepoli nel giorno della Pentecoste (Atti 2) e si chiama perciò
pentecostale. Come ha detto qualcuno “Un cristiano pentecostale è un credente in Cristo, che crede
che quello che i discepoli ricevettero nel giorno della Pentecoste è per noi oggi”;
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Enfasi o spiritualità: Pentecostali sono “Quei cristiani che sottolineano la potenza e la presenza dello
Spirito Santo e i doni dello Spirito finalizzati alla proclamazione che Gesù Cristo è Signore alla gloria di
Dio Padre” (K. McDonnel). Dunque il punto di differenziazione cruciale dei pentecostali dagli altri
cristiani è l’enfasi unica sulla persona, l’opera e i doni dello Spirito Santo (V. Synan).
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Radici. Il movimento pentecostale è un fenomeno del ventesimo secolo con le sue radici nei movimenti
evangelico, metodista, perfezionista (“Higher life”) e di santità del diciannovesimo secolo, ma anche
con testimonianze dei primi secoli della chiesa. (Tertulliano per esempio parlò dei doni spirituali
compreso il dono delle lingue che si manifestava spesso a quei tempi; Ireneo (115-202 d.C.) diceva:
“Nelle nostre chiese abbiamo molti fratelli che possiedono doni profetici e che mediante lo Spirito Santo
parlano ogni genere di lingua”; Dean Farras, parlando dei cristiani che erano perseguitati a Roma, li
descrisse come persone piene di serenità, le quali andavano incontro ai tormenti cantando lodi a Dio e
parlando in “altre lingue”; Crisostomo (4° e 5° secolo d.C.) affermava: “Al tempo degli apostoli
chiunque era battezzato parlava immediatamente in altre lingue”; e Agostino nel 4° secolo scriveva:
“Anche noi facciamo quello che facevano gli apostoli quando imposero le mani su quelli di Samaria e
invocarono il dono dello Spirito Santo”;) La maggior parte di quei movimenti sottolineavano il ministero
dello Spirito Santo e un successivo “battesimo nello Spirito Santo” come un rivestimento di potenza
per il servizio. Il punto di separazione del pentecostalismo dai precedenti movimenti fu il rigetto della
teoria della cessazione dei carismi, che era diventata maggioritaria nella chiesa fin dai tempi di S.
Agostino (V. Synan).
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Varietà delle famiglie Pentecostali: 1. Pentecostali classici; 2. Protestanti carismatici; 3. Cattolici
carismatici; 4. Gruppi indipendenti; 5. Gruppi indigeni del Terzo Mondo.
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Un movimento popolare. I due movimenti popolari più importanti sorti nel ventesimo secolo sono “…il
Pentecostalismo tra i cristiani, e il fondamentalismo islamico tra i Musulmani….Il Pentecostalismo è il
movimento cristiano popolare del ventesimo secolo1;
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Un movimento di risveglio e di rinnovamento. Harvey Cox, professore all’Università di Harvard, in Fire
from Heaven (sottotitolo: “Il sorgere della spiritualità pentecostale e il rimodellamento della religione
nel ventunesimo secolo”) osserva la sorprendente ripresa del cristianesimo ad opera di questo nuovo
1
Vinson Synan, “Pentecostalism: Varieties and contributions”, in Pneuma, The Journal of the Society for
Pentecostal Studies, Fall 1986, pp. 31-49
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tipo di spiritualità e sostiene che il futuro del cristianesimo sarà formato e plasmato dai movimenti
pentecostali e carismatici in rapida crescita nel mondo;
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Leslie Newbegin: “Il futuro del cristianesimo nella convergenza di tre correnti: la sacramentale,
l’evangelica e la pentecostale”;
Paolo Ricca:“L’aspetto interconfessionale, ma anche transconfessionale, del pentecostalismo merita di
essere notato e apprezzato… per la sua indole di movimento dello Spirito, culla dell’unità e fucina della
diversità, il pentecostalismo dovrebbe avere e mostrare una spiccata vocazione ecumenica”
 Alcune scoperte sorprendenti:
1. Il numero dei pentecostali…un cristiano su tre, Il movimento cristiano in più forte crescita nel mondo, più
dell’islamismo militante; Le statistiche recenti (David Barrett - Regent) parlano di più di cinquecento
milioni di cristiani con esperienza ‘pentecostale’. Nel mondo protestante: Hanno superato il numero dei
protestanti storici…; sono più numerosi degli Ortodossi…; Nel solo mondo cattolico sono 120 milioni.
Cominciano ad essercene anche nel mondo ortodosso ed Avventista. Vicini alla maggioranza della
popolazione cristiana in diversi paesi dell’America latina; In forte crescita nell’Africa sub sahariana (Lagos
7 milioni); In forte crescita in Corea, in Cina e in altri paesi dell’Asia;
2. Un fenomeno prevalentemente urbano che prolifera principalmente nelle grandi città e conurbazioni del
terzo mondo: San Paolo, Rio de Janeiro, Buenos Aires, Seul, città del Messico, Lusaka, Lagos, Nairobi etc.
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Alcune altre caratteristiche
“Non la definizione, ma la descrizione, non la tesi ma la danza, non la dottrina ma il canto, non il
libro ma la parabola, non il concetto ma il banchetto” Walter Hollenweger;
“…i pentecostali si sono sentiti più a loro agio cantando la loro teologia, o mettendola in volantini e
libretti per la distribuzione agli angoli delle strade. Solo di recente hanno cominciato a scrivere dei
libri” H. Cox;
La categoria dell’esperienza: “Il Pentecostalismo è il ramo più esperienziale del cristianesimo, un
movimento che inizialmente sorse al passaggio del secolo come una protesta contro “i credi fatti
dall’uomo” e la “freddezza” dell’adorazione tradizionale”2 H. Cox
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La chiave di lettura di K. McDonnel nella trilogia Presence, Power, Praise
In sostanza un movimento mistico di massa; un movimento di celebrazione di massa;
un movimento evangelistico di massa…
La natura del movimento pentecostale, a mio avviso, prende corpo dalla scoperta mediata dalla rivelazione
dello Spirito Santo, della “soprannaturalità” in genere.
E questa sia nella personificazione del “diavolo” oggi ridotto ad un principio astratto, forse nel tentativo di
renderlo più esorcizzabile, ma soprattutto nella scoperta di quell’eredità meravigliosa di cui la Parola di Dio
è “mappa”. Soprannaturalità insita non soltanto nella manifestazione dei carismi, quanto nella rivelazione
della vita di Cristo in noi. In questo il pentecostalismo, pur non rifiutando l’uso dell’intelligenza e delle
capacità naturali in genere, ne coglie il limite propendendo verso una semplicità di fede. Luca 10:21 In
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H.Cox, op.cit., p.14
2
quella stessa ora, Gesú, mosso dallo Spirito Santo, esultò e disse: "Io ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo
e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e agli intelligenti, e le hai rivelate ai piccoli! Sí,
Padre, perché cosí ti è piaciuto! I Corinzi 2:14 Ma l'uomo naturale non riceve le cose dello Spirito di Dio,
perché esse sono pazzia per lui; o ancora I Corinzi 1:26 Infatti, fratelli, guardate la vostra vocazione; non ci
sono tra di voi molti sapienti secondo la carne, né molti potenti, né molti nobili; 1:27 ma Dio ha scelto le
cose pazze del mondo per svergognare i sapienti; Dio ha scelto le cose deboli del mondo per svergognare le
forti; 1:28 Dio ha scelto le cose ignobili del mondo e le cose disprezzate, anzi le cose che non sono, per
ridurre al niente le cose che sono, 1:29 perché nessuno si vanti di fronte a Dio.
Così per certi versi si contrappone ad un cristianesimo umanistico frutto soltanto di sforzi umani e di
tentativi di addomesticare la nostra natura in nome soltanto di valori etico-morali, identificando nella
scoperta della grazia l’unica vera possibilità di cambiamento. Giovanni 15:5 Io sono la vite, voi siete i tralci.
Colui che dimora in me e nel quale io dimoro, porta molto frutto; perché senza di me non potete far nulla. O
ancora I Corinzi 2:9 Ma com'è scritto: "Le cose che occhio non vide, e che orecchio non udí, e che mai
salirono nel cuore dell'uomo, sono quelle che Dio ha preparate per coloro che lo amano". 2:10 A noi Dio le
ha rivelate per mezzo dello Spirito,
La presunzione cioè di poter essere buoni senza dover attingere alle risorse soprannaturali della “vita di
Cristo” o “Grazia” che dir si voglia sembrerebbe vanificare tutto il significato della sua crocifissione. Ecco
perché la sottolineatura di un “ravvedimento dalle opere morte” con una decisione consapevole di
“Conversione” espressione della consapevolezza di non poter meritare in alcun modo la salvezza ed una
“Fede in Dio” capace invece di riceverla come un dono (Nuova nascita-Cuore nuovo-Leggi scritte nei cuori)
e di realizzarne progressivamente tutte le potenzialità. Romani 1:16 Infatti non mi vergogno del vangelo;
perché esso è potenza di Dio per la salvezza di chiunque crede; del Giudeo prima e poi del Greco; 1:17
poiché in esso la giustizia di Dio è rivelata da fede a fede, com'è scritto: "Il giusto per fede vivrà".
Per concludere riflettendo sulla vocazione ed il destino del Movimento Pentecostale, considerando la sua
tendenza ad illuminare un territorio neutrale, credo avrà un ruolo fondamentale nel Rinnovamento e
unità/riconciliazione della chiesa, proprio per la sua straordinaria capacità di toccare e benedire tutte le
confessioni cristiane. Si potrebbe dire che è il grido che esce dal cuore di una chiesa diventata povera e
inaridita, che ha smarrito il primo amore. E’ il grido che esprime fame e sete di Presenza, fame e sete di
Dio: è la chiesa che insieme a Mosè grida ”Se la tua presenza non viene con me, non farci partire di qui”
(Es.33:15). E’ il grido della chiesa povera che si incontra col grido che sale dai poveri della terra.
E’ lo stesso fiume che nasce dal cuore di Dio e bagna tutte le sponde dell’arcipelago cristiano. Ma
soprattutto è l’orientarsi su una “dimensione” al di là delle differenti dottrine e credi, di cui nessuno può
avere il monopolio. Questo ci esorti all’umiltà e soprattutto alla collaborazione “con quelli che invocano il
Signore con un cuore puro”.
Past. Mauro Adragna
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