Ptof - Scuola Europea Paritaria "Fabrizio De Andrè"
Transcript
Ptof - Scuola Europea Paritaria "Fabrizio De Andrè"
Istituto Europeo Paritario “Fabrizio De Andre’” Via Stazione di Albanella, 12 - Capaccio Paestum (SA) Istituto di istruzione secondaria di secondo grado tecnico-economico AFM Istituto di istruzione secondaria di secondo grado tecnico-tecnologico CAT Istituto di istruzione secondaria di secondo grado professionale Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera IPSEOA Piano triennale dell’offerta formativa Anno Scolastico triennio 2015/2018 ATTO DI INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO DELIBERATO DAL COLLEGIO DEI DOCENTI APPROVATO DAL CONSIGLIO D’ISTITUTO AGGIORNATO NOVEMBRE 2016 PDM IN ALLEGATO 1 Indice Introduzione L’istituto Contesto Territorio L’organizzazione scolastica Mission Vision Organigramma ed organi collegiali Piano delle attività Priorità, traguardi ed obiettivi PDM Gestione piano dell’offerta formativa Indirizzi di studio Amministrazione, Finanza e Marketing Costruzioni, Ambiente e Territorio Istituto Professionale Enogastronomia ed Ospitalità Alberghiera Piano di ampliamento PTOF Alternanza scuola-lavoro, Book in Progress, Matematica & Realtà,Concorso Letterario Piano digitale dell’Istituto Criteri di formazione dell’orario scolastico e delle lezioni Progetto educativo Dipartimenti Disciplinari Esami di Stato Prove INVALSI Didattica e valutazione Criteri di attribuzione voti disciplinari Crediti scolastici Esami di Idoneità Esami Preliminari Degli Esami di Stato Criteri per la formazione delle classi Iscrizioni Assi Culturali La formazione della cl@sse 2.0 Funzioni strumentali e coordinatori di classe Risorse umane e strutturali Servizi Amministrativi Viaggi di Istruzione e Uscite Didattiche Calendario Scolastico Contatti Allegati 3 4 5 6 7 8 9 10 13 13 15 17 18 21 25 29 29 34 38 40 43 46 46 47 50 53 54 56 58 61 62 64 65 67 70 72 72 73 73 2 Introduzione Il Piano Triennale dell’Offerta formativa (PTOF), è un documento fondamentale, grazie al quale l’istituto esplicita la sua identità, presenta il progetto educativo e l’offerta formativa. Il PTOF è lo strumento attraverso il quale la scuola rende trasparente e leggibile ciò che fa e perché lo fa. E' coerente con gli obiettivi cognitivi ed educativi determinati a livello nazionale e riflette le esigenze del contesto territoriale locale nei suoi aspetti culturali, sociali ed economici. Il PTOF interessa tutti gli operatori e gli utenti della scuola, in particolare gli alunni e i genitori ai quali è rivolto ed impegna le istituzioni scolastiche e l'intera comunità nel raggiungimento delle finalità individuate. La sua funzione fondamentale è quella di: Informare sulle modalità di organizzazione e funzionamento dell’Istituto; Presentare “la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa” che l’Istituto mette in atto per raggiungere gli obiettivi educativi e formativi; Orientare rispetto alle scelte fatte, e quelle da compiere durante il percorso ed al termine di esso. Completano il documento, in allegato, il Regolamento di Istituto, il Patto di Corresponsabilità educativa, la Carta dei servizi scolastici. Chi era Fabrizio De Andrè Fabrizio Cristiano De André (Genova, 18 febbraio1940 – Milano, 11 gennaio1999) è stato un cantautore italiano. Considerato da parte della critica uno dei più grandi cantautori italiani di tutti i tempi, viene spesso soprannominato anche con l'appellativo "Faber", datogli dall'amico d'infanzia Paolo Villaggio in riferimento alla sua predilezione per i pastelli e le matite della Faber-Castell (oltre che per consonanza con il suo nome). In quasi quarant'anni di attività artistica, De André ha inciso tredici album in studio, più alcune canzoni pubblicate solo come singoli e poi riedite in antologie. Molti testi delle sue canzoni raccontano storie di emarginati e ribelli e sono considerate da alcuni critici come vere e proprie poesie, tanto da essere inserite in varie antologie scolastiche di letteratura 3 L’istituto Sede: Via Stazione di Albanella 12, 84047 Capaccio SA, (località Ponte Barizzo). Direzione Salerno Direzione Sapri L’Istituto è raggiungibile: Da Salerno, procedere in direzione sud verso SS 166, prendere la SS 166, in direzione Via Scigliati a Vuccolo di Maiorano, seguire via Scigliati in direzione Ponte Barizzo, alla rotonda prendere la secondo uscita e dopo 160 m girare a destra per via Stazione di Albanella. Da Sapri, procedere per la SP 430 fino a Prignano Cilento, prendere la SS 18var ad Agropoli, seguire per la SS 18 in direzione Via Stazione di Albanella a Ponte Barizzo, dopo 18 KM svoltare a destra per Via Stazione di Albanella. 4 Contesto L’Istituto “F. De Andrè” è ubicato nel comune di Capaccio in provincia di Salerno. La realtà socioeconomica in cui opera la scuola, pur risentendo del problema della disoccupazione che investe l’intera regione, appare, in parte, dinamica e comunque in costante evoluzione. L’economia della zona in cui è situata la scuola si basa sul settore primario, sull’edilizia e sul commercio. L’andamento dell’occupazione è sostanzialmente in linea con quello regionale. Il territorio è ad alto potenziale turistico grazie alle ricchezze naturalistiche e al patrimonio culturale e archeologico. La presenza sul nostro territorio del Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni apre nuovi spazi anche nel settore agricolo e in quello turistico: i prodotti biologici nel settore agricolo sono di grosso interesse sui mercati nazionali. Nuove forme di accoglienza nel campo turistico ecocompatibile sono in grado di accrescere l’immagine del territorio come oasi protetta e sensibilizzare il patrimonio artistico nel campo culturale. Il “sistema ambiente” è considerato come risorsa economica di base e contesto di nuove opportunità di lavoro. Obiettivo della nostra scuola è formare una giovane, nuova e diversa classe dirigente capace di orientarsi con disinvoltura nella fitta rete delle Amministrazioni, nelle complesse branche della finanza con esperienza nell’uso delle tecniche di marketing per valorizzare le potenzialità negli ambienti di lavoro. Il nostro istituto, vuole affermare una propria identità, con una offerta didattico - educativa che sia in grado di coinvolgere i propri discenti suscitando entusiasmo, interesse e curiosità. La denominazione “Scuola Europea” sta ad indicare che l’impostazione didattica e il percorso educativo, sono finalizzate a formare il futuro cittadino europeo. Pertanto una simile realtà deve essere in grado di fornire un paniere di offerta culturale con contenuti di alto livello e di qualità in tutti i settori della didattica. Inoltre, la dimensione europea ed internazionale, come elemento che contraddistingue la scuola Fabrizio De Andrè e la sua offerta formativa, vengono evidenziate attraverso l’individuazione di alcuni fattori fondamentali: Lo studio delle lingue; L’educazione internazionale ed interculturale; Una specifica formazione professionale. L’istituto, attento alle esigenze del territorio in cui opera, ha sempre garantito un’offerta formativa che tenesse conto delle esperienze degli anni precedenti, delle richieste delle famiglie degli alunni e di tutto il personale scolastico. Il riordino degli Istituti Tecnici e Professionali, avvenuto a norma dell’articolo 8, comma 3, del regolamento emanato con Decreto del Presidente della Repubblica n. 88 del 15 marzo 2010, impone oggi un’attenta riflessione e revisione degli schemi organizzativi e didattici anche per il nostro Istituto. Il P.T.O.F., pertanto, si adegua ai vari cambiamenti delle normative e alle esigenze provenienti dal territorio per far sì che l’Istituto si presenti come scuola dell’innovazione. Una scuola ove si realizza il giusto equilibrio tra acquisizione delle competenze di base, indispensabili per svolgere qualsiasi attività professionale o per continuare gli studi universitari, e acquisizione di una solida preparazione professionale facilmente spendibile nel mondo del lavoro. L’importanza dello sviluppo della formazione tecnica e professionale ha determinato, quindi, la necessità di strutturare un sistema educativo innovativo ed integrato con quello economico e produttivo mediante forme di collaborazione, di concertazione, di cooperazione e la costruzione di nuove leadership aperte ai cambiamenti, sensibili alle diverse iniziative sociali e culturali promosse dalle varie associazioni esistenti sul territorio. 5 Territorio: La Piana Del Sele L’Istituto Fabrizio de Andre’ è situato al centro di un vasto e particolare territorio: La Piana del Sele. E’ una pianura di oltre 600 kmq che si estende lungo il percorso del fiume Sele nella provincia di Salerno, è una delle zone più industrializzate del sud Italia. Comprende importanti Comuni: Agropoli, Altavilla Silentina, Albanella, Battipaglia, Bellizzi, Campagna, Capaccio, Eboli, Pontecagnano F. Serre. Per 40Km si snoda la litoranea che va da Salerno ad Agropoli e che ospita lungo il percorso famose località di indubbio valore archeologico e culturale. L’Heraion e i templi di Paestum. Un territorio molto interessante anche dal punto di vista naturalistico e gastronomico: basta ricordare la mozzarella di bufala dop, il carciofo di Paestum igp e la mela annurca. La piana del Sele è, infatti, uno straordinario paesaggio, culla della cucina tradizionale la “dieta mediterranea”, che si armonizza in uno straordinario continuum con il paesaggio circostante: un connubio tra arte e natura vecchio di oltre quattro mila anni. Turismo, artigianato, industria ed agricoltura, affiancati dal commercio e dal terziario, sono le basi su cui poggia l’economia della Piana del Sele. In un simile contesto sociale, però, non risultano ancora risolti i problemi strutturali legati alle questioni ambientali , al capitale sociale e alle problematiche legate alla sicurezza. La dispersione e l’evasione scolastica, infatti, si attesta su percentuali molto alte, intorno al 21%, anche se le politiche di lotta contro la dispersione hanno ridotto l’intensità del fenomeno. Le manifestazioni negative che di più generano il fenomeno della dispersione possono essere, le frequenze irregolari, le bocciature, i cambiamenti di sede, casi di analfabetismo e di scarso apprendimento, di bullismo e di condotte devianti. Dobbiamo, però, aver chiaro che c’è una dispersione che va attribuita a cause di tipo socio-culturali, legate al contesto in cui vive lo studente, ma c’è anche una dispersione prodotta dal sistema di istruzione. L’abbandono precoce dalla scuola che si registra nell’obbligo d’istruzione, in particolare nell’arco che va dagli 11 ai 16 anni, e che investe da un lato la scuola secondaria di primo grado e dall’altro il primo biennio della scuola superiore, è uno dei nodi non risolti della politica scolastica del nostro paese. L’obiettivo dovrebbe essere quello di azzerare la dispersione, di “rimuovere gli ostacoli” che limitano di fatto “l’uguaglianza dei cittadini,” che “impediscono il pieno sviluppo della persona” (art. 3 della Costituzione). L’Istituto De Andre’ è in linea con gli obiettivi che l’Unione Europea ha indicato nei FSE del 2014/2020, come prioritaria per il nostro Paese è la lotta contro la dispersione scolastica. Se si osserva però più attentamente, il fenomeno della dispersione nel primo biennio della secondaria di secondo grado (nell’età compresa tra i 14 e i 16 anni),e più in generale quello dell’abbandono nel successivo triennio, inteso come bocciature, ripetenze, numero di assenze nell’arco dell’anno, frequenze irregolari, la percentuale arriva in alcune realtà oltre il 30%, superando quello generale sopra richiamato. Il problema può essere potenzialmente risolto, o almeno attutito, solo conoscendo le situazioni che determinano questo fenomeno, così da aiutare i ragazzi della scuola ad accrescere la stima su se stessi, a sviluppare le proprie potenzialità , migliorando quindi il proprio rendimento scolastico. Ed è su questo aspetto che l’Istituto De Andre’ interviene con nuove proposte di politica scolastica, proponendo a tutte le Famiglie del vasto territorio della Piana del Sele la sua proposta di Scuola. 6 L’Organizzazione scolastica La fascia di utenza della scuola, appare alquanto eterogenea; alcuni allievi abitano nel centro cittadino o in periferia, altri provengono dai paesi limitrofi, vivendo quotidianamente la situazione del pendolarismo. Proprio questo fenomeno, che riguarda la maggior parte degli studenti, è causa anche di serie difficoltà per le famiglie che difficilmente partecipano alle iniziative della scuola e/o collaborano con essa. L’Istituto facendosi interprete di queste problematiche, si è fatto carico di adottare tutte le strategie e le metodologie più idonee, al fine di motivare allo studio gli allievi che hanno avuto una storia o un vissuto scolastico disagiato, contrastando i fenomeni di assenteismo e abbandono e facendo rispettare le regole della convivenza civile e democratica. Gli obiettivi che dell’Istituto “De Andrè” si prefigge di raggiungere, in aderenza con le finalità della scuola in generale e tenendo conto delle istanze locali, sono: Promozione dell’apprendimento e potenziamento delle eccellenze, per consentire a ciascun allievo la costruzione dell’identità personale e la realizzazione di sé; Formazione di uomini e di cittadini che abbiano una coscienza civile ed etica, che interiorizzino i principi di appartenenza e di tutela del bene comune, che sappiano inserirsi consapevolmente e in maniera propositiva nel contesto di una società in continua trasformazione, capaci di convivere con altri, rispettando i valori democratici; La scuola organizza la programmazione per assi culturali e, dell’attuale anno scolastico, sono stati definiti gli obiettivi di apprendimento per classi parallele e per ambiti disciplinari; tuttavia non ancora vengono utilizzate prove comuni per la valutazione. I docenti, usano modelli comuni per la progettazione didattica e recentemente si sono anche personalizzati i modelli di certificazione per il biennio. Le aule e i laboratori sono adeguatamente attrezzati ma il loro utilizzo non sempre viene pianificato in maniera adeguata. Non si riscontra un impegno di strategie metodologiche differenziate, anche in riferimento alle linee guida dei nuovi ordinamenti scolastici e l’uso organizzato della tecnologia nella didattica. Gli interventi educativi, per il recupero delle carenze, vengono svolti in orario curriculare. La scuola investe sui progetti ritenuti strategici per il raggiungimento della mission d’Istituto incentivando soprattutto la padronanza delle lingue straniere e l’utilizzo costruttivo del Pc. Uno dei punti di debolezza può essere considerato la limitata azione di informazione e comunicazione a supporto delle attività di gestione organizzativa e della didattica. Per quanto riguarda l’attenzione alla dinamica relazionale tra allievi e insegnanti e alle relazioni tra pari, i risultati dei questionari somministrati rilevano risultati soddisfacenti che rientrano nella media delle altre scuole, con valori di deviazione standard molto bassi. La valutazione esterna ha evidenziato che risultano conosciute e applicate le regole di comportamento che la scuola ha definito (Regolamento d’Istituto, Patto di corresponsabilità). Le relazioni sono complessivamente buone sia tra studenti e docenti che tra gli studenti. Pur in possesso di adeguati strumenti tecnologici, non risulta sistematico l’uso delle nuove tecnologie nella didattica, per problemi logistici relativo all’uso di laboratori e per la mancanza di competenze digitali in alcuni docenti. 7 Mission Dall’analisi del contesto sociale, e dall’ambiente di provenienza, risulta che l’utenza del nostro Istituto sia particolarmente eterogenea, ciò rende l’approccio educativo, a dir poco, vivace sul quale i Docenti si interrogano affinchè la proposta scolastica sia improntata alla realizzazione di un ambiente educativo e di apprendimento idoneo per ciascuno dei suoi alunni, allo scopo di renderli partecipi del “proprio” progetto educativo. Questo ha fatto si che effettivamente la diversità, e la provenienza da ambienti diversi, potesse essere considerata una risorsa per tutta la comunità, una spazio in cui gli alunni, a prescindere da abilità e cultura, possano essere ugualmente valorizzati, trattati con rispetto e forniti di uguali opportunità La Mission del De Andre’ è una sfida inevitabile che dobbiamo assolutamente vincere affinchè le nuove generazioni possano dare un contributo concreto alla costruzione della futura società europea. Per questi obbiettivi è importante il coinvolgimento delle aziende territoriali, la conoscenza dei processi di lavoro e i cambiamenti nel mondo del lavoro per formare delle figure professionali “al passo con i tempi” Istruzione e Formazione L’Istituto De Andrè, è, dunque, una scuola dove si realizza il giusto equilibrio tra acquisizione delle competenze di base, indispensabili per svolgere qualsiasi attività professionale, ma anche acquisire una solida preparazione facilmente spendibile nel mondo del lavoro o continuare gli studi universitari. Tale mission si concretizza nel perseguimento dei seguenti obiettivi: Garantire la centralità dello studente nell’azione didattica; Motivare gli studenti a costruire il proprio progetto di vita e di lavoro; Sviluppare competenze che permettano l’apprendimento permanente; Progettare e valutare per competenze; Sviluppare l’alternanza scuola lavoro; Utilizzare proficuamente gli strumenti digitali; Utilizzare il laboratorio come metodologia di apprendimento; Conoscere il proprio ambiente e territorio per sapersi meglio relazionare con contesti diversi consapevoli che il futuro professionista deve avere un quadro di riferimento europeo ed un orizzonte professionale allargato; Realizzare “alleanze formative” con il mondo del lavoro, delle professioni e della ricerca. 8 Vision Innovazione e Formazione. La nostra scuola è un luogo di innovazione e di formazione culturale e professionalizzante. La scuola si impegna a realizzare: Una “didattica orientativa” volta a far emergere le potenzialità dell'alunno; Percorsi didattici personalizzati; Flessibilità didattica ed organizzativa con un approccio laboratoriale; Una comunicazione trasparente degli obiettivi, della metodologia e della valutazione; L’uso di strumenti multimediali e di adeguate attrezzature; Un sistema organizzativo che cura il miglioramento continuo; L'aggregazione di discipline in aree e ambiti disciplinari; Il ruolo dei Docenti è visto come orientatori e facilitatori. Gli insegnanti, infatti, rappresentano uno snodo strategico per orientare correttamente al lavoro: accompagnano gli studenti nel processo di costruzione della loro formazione professionale; questo può avvenire perché nel corso degli anni scolastici hanno preso consapevolezza delle proprie attitudini, competenze e aspirazioni. Lo studente, invece, è il soggetto dell'educazione e la scuola realizza un'attività educativa che si propone di stimolarne la crescita umana, civile e culturale. Il clima relazionale per il conseguimento di tale fine è basato sulla condivisione delle finalità educative e sulla collaborazione attiva tra i soggetti interessati. La costruzione di un clima educativo richiede una assunzione di responsabilità da parte degli insegnanti, che attraverso il loro impegno professionale si occupano di favorire il processo educativo e forniscono strumenti per una seria formazione scolastica dello studente, il cui diritto a imparare si coniuga direttamente con il dovere di garantire un adeguato impegno ad apprendere. Questa indispensabile assunzione di responsabilità rende lo studente "soggetto" attivo della sua crescita. Su questa base, improntata ai valori della consapevolezza e della reciproca responsabilità, costruiamo il nostro patto formativo. 9 Organigramma DIRIGENTE SCOLASTICO COLLABORATORI DI DIRIGENZA COLLEGIO DEI DOCENTI DIPARTIMENTI FUNZIONI STRUMENTALI CONSIGLI DI CLASSE AREA ORGANIZZATIVA ED AMMINISTRATIVA CONSIGLIO DI ISTITUTO ASSISTENTI AMMINISTRATIVI ASSISTENTI TECNICI COLLABORATORI SCOLASTICI LABORATORI COMMISSIONI NUCLEO AUTOVALUTAZIONE 10 Dirigente Scolastico È il rappresentante legale dell’Istituto; Ne assicura la gestione unitaria; È responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati del servizio; Ha autonomi poteri di direzione, coordinamento e valorizzazione delle risorse umane, nel rispetto delle competenze degli organi collegiali; Organizza l’attività scolastica secondo criteri di efficienza e di efficacia formativa; Promuove interventi per assicurare la qualità dei processi formativi e la collaborazione con il territorio; Garantisce l’esercizio della libertà di insegnamento, intesa anche come libertà di ricerca e innovazione metodologica e didattica; Garantisce l’esercizio della libertà di scelta educativa delle famiglie e l’attuazione del diritto di apprendimento da parte degli alunni. Collaboratori di presidenza I collaboratore con funzione vicarie Sostituisce il D.S. in caso di assenza per impegni istituzionali, malattia, ferie, permessi; Redige l’orario di servizio dei docenti in base alle direttive del D.S. e dei criteri emersi nelle sedi collegiali preposte. Assicura il rispetto del regolamento di istituto da parte degli alunni (disciplina, ritardi, uscite anticipate ecc.); Assicura il coordinamento delle attività in collaborazione con il D.S.G.A e il secondo collaboratore; Cura la documentazione relativa all’organico dei docenti; Mantiene in collaborazione con i coordinatori di classe rapporti con studenti e genitori; Assicura in coordinazione con il Secondo Collaboratore il controllo nei corridoi. II collaboratore Sostituisce il D.S. in caso di assenza per impegni istituzionali, malattia, ferie, permessi in caso di assenza o impedimento del Collaboratore Vicario; Collabora con il D.S. ed con il Docente Vicario nelle sostituzioni giornaliere dei docenti assenti; Coordina le attività delle aree INVALSI, qualità, autovalutazione d’Istituto; Coordina e verifica l’attuazione delle attività previste nel POF; Con il Collaboratore Vicario è responsabile della comunicazione interna ed esterna all’Istituto; Assicura in coordinazione con il Collaboratore Vicario il controllo nei corridoi; Controlla le firme per presa visione delle circolari e ne verifica l’attuazione; In collaborazione con il Collaboratore Vicario assicura il rispetto del regolamento di istituto da parte degli alunni (disciplina, ritardi, uscite anticipate ecc.); Coordina la progettazione e la realizzazione dei progetti d’Istituto tesi all’ampliamento dell’offerta formativa; 11 Collabora nella cura dei rapporti con studenti e genitori; Trasmette ai coordinatori di classe informazioni e comunicazioni relative agli alunni; Altri Collaboratori del dirigente scolastico : Coordinatori dei Consigli di classe, Funzioni strumentali, Nucleo autovalutazione Docenti Tutor Docente- tutor della classe alternanza scuola - lavoro. 12 PRIORITÀ, TRAGUARDI ED OBIETTIVI IN RELAZIONE AL RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE (RAV) E AL PIANO DI MIGLIORAMENTO (PDM) Il presente Piano tiene conto dalle risultanze dell’autovalutazione d’istituto, così come contenuta nel Rapporto di Autovalutazione (RAV), pubblicato all’Albo elettronico della scuola e presente sul portale Scuola in Chiaro del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, dove è reperibile all’indirizzo: http://cercalatuascuola.istruzione.it In particolare, si rimanda al RAV per quanto riguarda l’analisi del contesto in cui opera l’istituto, l’inventario delle risorse materiali, finanziarie, strumentali e umane di cui si avvale, gli esiti documentati degli apprendimenti degli studenti, la descrizione dei processi organizzativi e didattici messi in atto. Si riprendono qui in forma esplicita, come punto di partenza per la redazione del Piano, gli elementi conclusivi del RAV e cioè: Priorità, Traguardi di lungo periodo e Obiettivi di breve periodo. Le priorità in rapporto agli esiti del RAV che l’Istituto si è assegnato per il prossimo triennio, sono state individuate dal Nucleo di valutazione della scuola e condivise dal collegio docenti: 1) Sviluppare in tutti gli attori della comunità scolastica la sensibilità verso le competenze di cittadinanza attiva. 2) Migliorare la rilevazione e l’analisi dei dati riguardanti gli sbocchi dei percorsi di studio attivi nella scuola. I traguardi che l’Istituto si è assegnato in relazione alle priorità sono: 1) Formalizzare in sede di valutazione dello studente l’acquisizione di competenze di cittadinanza attiva a conclusione del Primo e Secondo Biennio. 2) Realizzare un report con cadenza triennale sulle scelte dei diplomati sia in chiave occupazionale sia in chiave di prosecuzione degli studi. Le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti: 1. Le competenze di cittadinanza attiva non sono ancora pienamente integrate nell’azione didattica quotidiana e si richiedono pertanto azioni che concretamente realizzino in pieno quanto già previsto dalla progettazione dell’Istituto. 2. Una più attenta analisi degli sbocchi dei diplomati può facilitare la ridefinizione della “mission” della scuola in rapporto alle scelte e alle opportunità rilevate. Gli obiettivi di processo che l’Istituto ha scelto di adottare in vista del raggiungimento dei traguardi sono: 1) Elaborazione di una nuova griglia di osservazione e valutazione per le competenze di cittadinanza attiva. 2) Implementazione delle aule tematiche in alcune sezioni della scuola. 13 3) Sistematizzare la raccolta di informazioni sugli sbocchi occupazionali e /o di prosecuzione degli studi degli studenti diplomati. 4) Aumentare il n. di occasioni d’incontro con le famiglie Il Piano di miglioramento è finalizzato a garantire l’erogazione di un servizio scolastico di maggiore qualità rimuovendo o cercando di ridurre le criticità emerse in sede di compilazione del RAV e con lo scopo, anche in linea con il percorso di qualità che la scuola persegue da alcuni anni attraverso la certificazione, di diffondere tra tutti gli operatori scolastici, la cultura del miglioramento continuo delle prestazioni (si veda la versione integrale del PDM ALLEGATO al PTOF). Le priorità e i traguardi che la scuola si pone in rapporto agli esiti del processo di autovalutazione d’istituto, trovano piena integrazione con le finalità generali che la scuola si è assegnata con il presente Piano dell’offerta triennale e che sono state illustrate nel paragrafo precedente e anzi costituiscono, senza esaurirle, una specificazione di alcune delle priorità generali indicate ma più in generale si integrano in maniera diretta o indiretta con tutte le nove priorità. 14 Piano delle attività Il piano delle attività prevede un progetto unitario ed integrato, elaborato in coerenza con il PTOF, nel rispetto delle reali esigenze dell’utenza e del territorio per una proposta formativa organica, sistematica e attenta alle peculiarità di ogni indirizzo di studio. Il piano si articola in: Curricolo; Attività integrative e/o aggiuntive facoltative di ampliamento dell’offerta formativa; Iniziative di orientamento scolastico e professionale; Iniziative di continuità; Iniziative di formazione; Iniziative di sostegno e integrazione; Iniziative per la prevenzione della dispersione scolastica. Ispirandosi agli articoli 3, 33 e 34 della Costituzione Italiana, vengono affermati i seguenti principi: Uguaglianza, in quanto garanzia di pari opportunità per tutti gli allievi; Educazione alla civile convivenza democratica; Imparzialità e regolarità del servizio scolastico; Accoglienza ed integrazione ai fini del superamento delle situazioni di difficoltà e di disagio degli alunni; Efficienza e trasparenza da parte di tutti gli operatori dell'istituzione scolastica; Coinvolgimento delle famiglie nelle problematiche della vita scolastica; Libertà di insegnamento e di formazione in servizio del personale; Valutazione ed autovalutazione dell’efficienza e dell’efficacia dell’offerta formativa. Gestione del Piano dell’Offerta Formativa Coordinamento delle attività del piano Coordinamento della progettazione curricolare Valutazione delle attività del piano In particolare gli obiettivi si realizzano e si eseguono nelle seguenti Aree : AREA PTOF 1) Coordinamento Stesura PTOF; 2) Coordinamento di attività Progettazione curriculare disciplinare e di classe per Competenze Disciplinari in collaborazione con i Dipartimenti Disciplinari al fine di: Redigere programmazioni comuni disciplinari per competenze nel rispetto delle indicazioni ministeriali; Redigere criteri di valutazioni condivisi e comuni; Modificare , ampliare, adeguare il PTOF alle esigente degli studenti, dei docenti, delle famiglie, del Territorio; Coordinamento Monitoraggio PTOF. 15 AREA INVALSI Coordinamento attività di formazione e aggiornamento dei docenti nei confronti degli impegni-Invalsi; Coordinamento Piano di miglioramento (Quadri di riferimento- simulazione prove) ; Lettura, analisi e restituzione dati; AREA AUTOVALUTAZIONE Questa sezione consente di realizzare la Diagnosi dell’Istituto Scolastico per ottenere informazioni necessarie per: Coordinamento delle commissioni Autoanalisi e Autovalutazione d’Istituto e monitoraggio PTOF; Definire i punti di forza e di debolezza della scuola; Individuare, nei processi chiave del servizio scolastico, gli ambiti dove apportare miglioramenti; Scegliere gli obiettivi più appropriati in funzione delle caratteristiche della scuola per pianificare e programmare le azioni e progetti necessari per raggiungerli. 16 Interventi e Servizi per gli Studenti, Rapporti con Istituzioni ed Enti esterni alla Scuola, Orientamento in ingresso, Sostegno al lavoro degli Studenti In particolare, tale area, si interessa di: Curare l’accoglienza dei nuovi studenti; Coordinare e gestire le attività di orientamento in ingresso; Monitorare e qualificare le eccellenze; Collaborare con il Dipartimento; Promuovere attività culturali ed educative per gli studenti; Produrre materiale informativo; Organizzare eventi per presentare l’Istituto al territorio; Curare accordi con le scuole secondarie di primo grado; Predisporre il calendario degli incontri nelle scuole e le uscite presso i vari istituti; Organizzazione incontri docenti – genitori – alunni scuole secondarie. Piano dell’offerta formativa dell’Istituto Europeo “F. De Andrè” Indirizzi di studio Classe Quota ministeriale + Quota autonomia * I AFM II AFM III AFM IV AFM V A AFM V B AFM I CAT II CAT III CAT IV CAT V A CAT V B CAT I IPSE II IPSE III IPSE IV IPSE V A IPSE V B IPSE 33 ore ministeriali 33 ore ministeriali 32 ore ministeriali 32 ore ministeriali 32 ore ministeriali 32 ore ministeriali 33 ore ministeriali 33 ore ministeriali 32 ore ministeriali 32 ore ministeriali 32 ore ministeriali 32 ore ministeriali 33 ore ministeriali 33 ore ministeriali 32 ore ministeriali 32 ore ministeriali 32 ore ministeriali 32 ore ministeriali *L’aggiunta della quota di autonomia permette di inserire nei curricula lo studio della seconda e terza lingua comunitaria (francese - spagnolo). 17 Istituto Economico Paritario Europeo Articolazione: Amministrazione, finanza e marketing (ex Ragioneria) Tale percorso formativo è finalizzato alla formazione dei futuri periti tecnici in Amministrazione, Finanza e Marketing, con competenze ancora più specifiche e moderne rispetto alla figura del “ragioniere tradizionale”. Serve, oggi, un professionista con spiccate competenze nel campo dei macrofenomeni nazionali ed internazionali, dei sistemi e dei processi aziendali, quali l’organizzazione, la pianificazione, l’amministrazione finanziaria, il controllo della programmazione, ma soprattutto gli strumenti di Marketing. Con specifico riferimento al Marketing, esso riguarda anzitutto l’individuazione dei prodottimercato e dei segmenti potenziali. Obiettivi da perseguire Competenze dei fenomeni gestionali utilizzando metodi e tecniche contabili; Competenze contabili e finanziarie in linea con le esigenze nazionali ed internazionali; Capacità a gestire le trattative contrattuali delle diverse aree aziendali; Saper interpretare i documenti finanziari dell’azienda; Saper comunicare in modo fluente nelle lingue straniere; Saper usare correttamente le tecnologie informatiche; Competenze nel campo della gestione e delle risorse, umane e non, di analisi e di sintesi. Strumenti di formazione extra curriculare A.F.M. Laboratorio di conversazione nelle lingue straniere; Laboratorio di Amministrazione, Finanziaria e Aziendale; come realizzare un’azienda in laboratorio esercitandosi su tutte le operazioni gestionali (Impresa Formativa Simulata); Scuola di stage-lavoro per la verifica delle esercitazioni; Laboratorio di Marketing strategico e di vantaggio competitivo. 18 Profilo del diplomato nell’indirizzo “Amministrazione, finanza e marketing” Il Diplomato in “Amministrazione, Finanza e Marketing” ha competenze generali nel campo dei macrofenomeni economici nazionali ed internazionali, della normativa civilistica e fiscale, dei sistemi e processi aziendali (organizzazione, pianificazione, programmazione, amministrazione, finanza e controllo), degli strumenti di marketing, dei prodotti assicurativo-finanziari e dell’economia sociale. Integra le competenze dell’ambito professionale specifico con quelle linguistiche e informatiche per operare nel sistema informativo dell’azienda e contribuire sia all’innovazione sia al miglioramento organizzativo e tecnologico dell’impresa inserita nel contesto internazionale. Attraverso il percorso generale, è in grado di: Rilevare le operazioni gestionali utilizzando metodi, strumenti, tecniche contabili ed extracontabili in linea con i principi nazionali ed internazionali; Redigere e interpretare i documenti amministrativi e finanziari aziendali; Gestire adempimenti di natura fiscale; Collaborare alle trattative contrattuali riferite alle diverse aree funzionali dell’azienda; Svolgere attività di marketing; Collaborare all’organizzazione, alla gestione e al controllo dei processi aziendali; Utilizzare tecnologie e software applicativi per la gestione integrata di amministrazione, finanza e marketing. 1 ° Biennio Alla fine del biennio gli alunni devono aver acquisito: La capacità di lavorare in gruppo, di esprimere le proprie idee, di conoscere e rispettare le regole, di rapportarsi con i docenti e le istituzioni; Il possesso di adeguate strategie e di autonomia di apprendimento; Le competenze disciplinari; Le conoscenze informative delle discipline professionalizzanti. 2° Biennio e 5° Anno Il triennio è dedicato all’acquisizione di conoscenze e competenze specialistiche diversificate, nonché alle esigenze del mercato del lavoro. Al raggiungimento di tale obiettivo contribuiscono: Le discipline curriculari; Metodologie didattiche diversificate quali le lezioni interattive. Mediante l’utilizzo di queste lezioni gli studenti vengono guidati all’acquisizione di ampie conoscenze e competenze in ambito economico-aziendale, che rendono possibile il raggiungimento di una formazione completa, in linea con le richieste di un mercato di lavoro globale, in rapida e continua evoluzione. Il monte ore dell’indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing è articolato secondo il seguente: 19 QUADRO ORARIO DISCIPLINA Lingua e letteratura italiana Lingua inglese Storia Matematica Diritto ed economia Scienze integrate (scienze della terra e biologia) Scienze integrate (fisica) Scienze integrate (chimica) Geografia Scienze motorie e sportive Informatica Seconda lingua comunitaria (francese) Terza lingua comunitaria (Spagnolo) Economia aziendale Diritto Economia politica Religione cattolica o attività alternative Totale ore settimanali 1° BIENNIO I II 4 4 3 3 2 2 4 4 2 2 2 2 2° BIENNIO 5° ANNO III IV V 4 4 4 3 3 3 2 2 2 3 3 3 2 2 2 2 3 2 2 2 2 2 2 3 2 2 1 33 1 33 2 2 3 2 2 3 2 6 3 3 1 32 7 3 2 1 32 8 3 3 1 32 3 Sbocchi: L’indirizzo offre possibilità di: Accesso a tutte le facoltà universitarie; le più affini sono: Economia aziendale, Economia e commercio, Giurisprudenza; Scienze Manageriali. Accesso ai percorsi di specializzazione tecnica superiore, brevi o biennali, ai percorsi di studio per le iscrizioni agli Albi Professionali. Occupazione: Inserimento nelle aziende di qualsiasi tipo, pubblico o privato, nel settore amministrativo-contabile. Attività autonoma Corsi specifici consentono di esercitare la professione promotore finanziario, consulente assicurativo. Per il diplomato con l’indirizzo generale di “Amministrazione, Finanza e Marketing” il mercato del lavoro presenta tra l’altro professioni emergenti e in forte espansione nel campo della gestione dei patrimoni immobiliari e della rendicontazione della gestione aziendale. 20 Istituto Tecnico Paritario Europeo Articolazione: Costruzioni, Ambiente e Territorio – CAT (ex Geometra) Costruire in Europa: rispettare l’ambiente, valorizzare il territorio Valorizzare la “costruzione” in un ambiente di grande interesse sociale, economico e turistico: la vasta area della Piana del Sele e del Cilento. Va formata ed educata una nuova generazione di tecnici capaci di pensare al futuro rispettando l’ambiente e valorizzando il territorio. Il profilo del diplomato CAT è quello di un professionista con una preparazione che si basa prevalentemente sul possesso di capacità grafico-progettuali relative ai settori del rilievo delle costruzioni e di concrete conoscenze inerenti l’organizzazione, la gestione, la produzione edilizia, la gestione del cantiere, gli aspetti del terreno, gli aspetti economici, amministrativi, estimativi ed il rilievo grafico. Il livello di formazione sarà orientato verso una concreta operatività professionale e sarà raggiunto tramite l’acquisizione di principi e metodi fondamentali delle aree di competenza. Obiettivi da perseguire La formazione riguarda, la capacità a pianificare ed organizzare le misure opportune e salvaguardare la salute, la sicurezza dei luoghi di lavoro e il rispetto dell’ambiente anche in relazione alle soluzioni opportune per il risparmio energetico. La progettazione sostenibile è ormai, un approccio globale alla creazione di prodotti e di sistemi favorevoli all’ambiente, socialmente equi e realizzabili anche dal punto di vista economico. Il piano di studi del geometra tiene presente: La continua trasformazione nella struttura delle professioni, che richiede il costante adattamento degli itinerari formativi; Il profondo mutamento dei saperi e lo sviluppo dei processi tecnologici; La necessità di potenziare gli elementi di formazione generale, necessari per una migliore comprensione della realtà, e dunque per un più responsabile inserimento nella vita sociale e professionale. Il sapere tecnologico è obiettivo centrale dell’esperienza formativa, con la consapevolezza che la flessibilità oggi richiesta può derivare solo da una base formativa culturale sufficientemente ampia. Strumenti per la formazione extra-curriculare Laboratorio tecnico con uso del software CAD (disegno tecnico assistito); Laboratorio tecnologico in un cantiere didattico (learning by doing); Laboratorio di conversazione per le lingue straniere (inglese, francese e spagnolo); Laboratorio di Topografia e Progettazione. Particolare attenzione sarà posta alle innovazioni nel campo dei nuovi prodotti della tecnologia e dell’innovazione, specie nelle materie caratterizzanti come Costruzione e Disegno. 21 Profilo del diplomato nell’indirizzo “Costruzioni, ambiente e territorio” Il Diplomato nell’indirizzo “Costruzioni, Ambiente e Territorio”: Ha competenze nel campo dei materiali, delle macchine e dei dispositivi utilizzati nelle industrie delle costruzioni, nell'impiego degli strumenti per il rilievo, nell'uso dei mezzi informatici per la rappresentazione grafica e per il calcolo, nella valutazione tecnica ed economica dei beni privati e pubblici esistenti nel territorio e nell’utilizzo ottimale delle risorse ambientali; Possiede competenze grafiche e progettuali in campo edilizio, nell’organizzazione del cantiere, nella gestione degli impianti e nel rilievo topografico; Ha competenze nella stima di terreni, di fabbricati e delle altre componenti del territorio, nonché dei diritti reali che li riguardano, comprese le operazioni catastali; Ha competenze relative all’amministrazione di immobili. È in grado di: Collaborare, nei contesti produttivi d’interesse, nella progettazione, valutazione e realizzazione di organismi complessi, operare in autonomia nei casi di modesta entità; Intervenire autonomamente nella gestione, nella manutenzione e nell’esercizio di organismi edilizi e nell’organizzazione di cantieri mobili, relativamente ai fabbricati; Prevedere, nell’ambito dell’edilizia ecocompatibile, le soluzioni opportune per il risparmio energetico, nel rispetto delle normative sulla tutela dell’ambiente, e redigere la valutazione di impatto ambientale; Pianificare ed organizzare le misure opportune in materia di salvaguardia della salute e sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro; Collaborare nella pianificazione delle attività aziendali, relazionare e documentare le attività svolte. 1° Biennio Il biennio fornisce le competenze tecniche di base per l'uso delle nuove tecnologie informatiche rivolte al disegno e alla comunicazione, competenze apprese in aula di informatica specifiche e ben attrezzate. Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti; Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni; Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico; Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e complessità. 22 2° Biennio e 5° Anno Formare la figura di un tecnico preparato all'organizzazione e gestione del cantiere e della sua sicurezza, secondo le normative attuali del mondo del lavoro e sensibile alla cultura della sicurezza; Integrare il percorso con visite, stage-laboratori curricolari ed extracurricolari in cantieri della zona, scelti in collaborazione con le associazioni delle Imprese Edili; Favorire la comunicazione multimediale nelle varie sfaccettature e le attività di laboratori di compresenza per meglio seguire ed indirizzare lo studente; Orientare verso una professionalità qualificata per l'inserimento nel mondo del lavoro sia ( Enti pubblici, imprese, studi tecnici, agenzie immobiliari); Preparare adeguatamente per gli studi universitari in qualsiasi facoltà (in particolare Ingegneria ed Architettura) o in corsi post-diploma. Quadro orario Articolazione: Costruzioni, Ambiente e Territorio DISCIPLINA Lingua e letteratura italiana e geografia Lingua inglese Seconda lingua comunitaria (francese) Terza lingua comunitaria (spagnolo) Storia cittadinanza e Costituzione Matematica e complementi Diritto ed economia Scienze integrate (scienze della terra e biologia) Scienze integrate (fisica) Scienze integrate (chimica) Tecnologie informatiche Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica Scienze e tecnologie applicate Progettazione, Costruzioni, Impianti Geopedologia, Economie ed Estimo Topografia Gestione del cantiere e Sicurezza dell’ambiente di lavoro Scienze motorie e sportive Religione cattolica o attività alternative Totale ore settimanali 1° BIENNIO I II 4 4 3 3 3 3 2 2 2 2 4 4 2 2 2 2 2 2 2 2 2° BIENNIO 5° ANNO III IV V 4 4 4 3 3 3 2 4 2 4 2 3 7 3 4 2 6 4 4 2 7 4 4 2 2 1 32 2 1 32 2 1 32 2 2 2 2 2 1 33 2 1 33 23 Sbocchi professionali Il diploma CAT permette di accedere a qualunque corso universitario, in particolare alla facoltà di: Ingegneria Edile, Ingegneria Meccanica, Ingegneria Gestionale, Architettura, Scienze della Terra, dell’Ambiente e delle Risorse, Matematica, Fisica, Scienze e Tecnologie Agrarie, Informatica, Scienze Geo-Cartografiche ed Estimative, Pianificazione Urbanistica e Territoriale; inoltre tutti i corsi universitari costituiti da apprendimenti di materie tecniche. Il diplomato può trovare lavoro in aziende pubbliche e private: Ha competenze nel campo dei materiali, delle macchine utilizzate nelle costruzioni; Possiede competenze grafiche e progettuali nel campo edilizio e nell’organizzazione del cantiere; Possiede competenze nella gestione degli impianti e nel rilievo topografico; Ha competenze nella stima dei terreni e dei fabbricati; Ha competenze nell’amministrazione di immobili e nello svolgimento di operazioni catastali; Sa pianificare ed organizzare tutte le misure per la sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro. 24 Istituto Professionale Paritario Europeo Servizi per L’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera Il settore della ristorazione è in continua crescita, soprattutto grazie al turismo e alla valorizzazione dei prodotti locali e quindi ha sempre bisogno di nuove figure professionali da inserire nelle strutture sparse sul territorio nazionale ed estero. Per gli alunni e le alunne iscritte alla nostra scuola, le lezioni non si svolgono esclusivamente in aula, ma nell’equilibrio didattico e formativo degli alunni che frequentano questa scuola, assume un ruolo di primaria importanza il tempo speso nei laboratori della scuola, che sono una vera e propria cucina, una vera e propria sala-ristorante, un vero e proprio bar, in cui gli studenti possono esercitarsi alla professione. L’Istituto De Andrè presenta una completa offerta formativa per il settore alberghiero e per il settore enogastronomico adeguata al contesto di riferimento e perfettamente integrata con le aziende, enti ed istituzioni presenti sul territorio. L’Istituto per rafforzare la sua vocazione europea e consolidare l’apprendimento delle lingue straniere, organizza per i suoi allievi un servizio hostess per fiere, manifestazioni, congressi ed eventi. Obiettivi da perseguire Il Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera” ha specifiche competenze tecniche, economiche e normative nelle filiere dell’enogastronomia e dell’ospitalità alberghiera, nei cui ambiti interviene in tutto il ciclo di organizzazione e gestione dei servizi. Utilizza le tecniche per la gestione dei servizi enogastronomici e l’organizzazione della commercializzazione, dei servizi di accoglienza, di ristorazione e di ospitalità; Reperisce ed elabora dati relativi alla vendita, produzione ed erogazione dei servizi con il ricorso a strumenti informatici e a programmi applicativi; Attiva sinergie tra servizi di ospitalità-accoglienza e servizi enogastronomici; Cura la progettazione e programmazione di eventi per valorizzare il patrimonio delle risorse ambientali, artistiche, culturali, artigianali del territorio e la tipicità dei suoi prodotti. L'attività laboratoriale costituisce il fulcro dell'attività didattica dell'Istituto Alberghiero “F. De Andrè”. Questa consapevolezza ha indotto tutto il personale, dalla Dirigenza al personale ausiliario, a partecipare ad un processo di modernizzazione informatica che fa dell'Istituto una delle scuole pioniere dei processi di modernizzazione scolastica. Strumenti per la formazione extra-curriculare Laboratorio, a libera scelta dello studente e della famiglia e in orario extra-curriculare, per l’apprendimento della terza lingua straniera, elemento predominante ai fini occupazionali; Laboratorio di conversazione nelle lingue estere; Laboratorio di informatica, per l’acquisizione della Patente Europea – ECDL. 25 Profilo del diplomato nell’indirizzo “Enogastronomia ed Ospitalità alberghiera” Il Tecnico dei servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera ha specifiche competenze tecniche, economiche e normative nelle filiere dell’enogastronomia e dell’ospitalità alberghiera, nei cui ambiti interviene in tutto il ciclo di organizzazione e gestione dei servizi. E’ in grado di: Utilizzare le tecniche per la gestione dei servizi enogastronomici e l’organizzazione della commercializzazione dei servizi di accoglienza e di ospitalità; Organizzare attività di pertinenza, in riferimento agli impianti, alle attrezzature e alle risorse umane; Applicare le norme attinenti la conduzione dell’esercizio, le certificazioni di qualità, la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro; Utilizzare le tecniche di comunicazione e relazione in ambito professionale finalizzate all’ottimizzazione della qualità del servizio; Comunicare in almeno due lingue straniere; Reperire ed elaborare dati relativi alla vendita, produzione ed erogazione dei servizi con il ricorso a strumenti informatici e a programmi applicativi; Attivare sinergie tra servizi di ospitalità accoglienza e servizi enogastronomici valorizzando, anche attraverso la progettazione e programmazione di eventi, il patrimonio delle risorse ambientali, artistiche, culturali, artigianali e di costume del territorio; Documentare il proprio lavoro e redigere relazioni tecniche. Nella filiera dell’enogastronomia: Agisce nel sistema di qualità per la trasformazione, conservazione, presentazione e servizio dei prodotti agroalimentari; Integra le competenze professionali orientate al cliente con quelle linguistiche e comunicative; Opera nel sistema produttivo sia promuovendo le tradizioni locali, nazionali ed internazionali sia individuando le nuove tendenze enogastronomiche. Nell’articolazione Enogastronomia, il Diplomato è in grado di intervenire nella valorizzazione, produzione, trasformazione, conservazione e presentazione dei prodotti enogastronomici, operare nel sistema produttivo promuovendo le tradizioni locali, nazionali e internazionali, e individuando le nuove tendenze enogastronomiche. 1° Biennio Le discipline dell’area di indirizzo, presenti in misura consistente fin dal primo biennio, si fondano su metodologie laboratoriali che favoriscono l’acquisizione di strumenti concettuali e di procedure funzionali a preparare ad una maggiore interazione con il mondo del lavoro e delle professioni da sviluppare nel triennio. L’acquisizione delle competenze chiave di cittadinanza previste a conclusione dell’obbligo di istruzione consentono di arricchire la cultura di base dello studente e di accrescere il suo valore anche in termini di occupabilità. 26 2° Biennio e 5° Anno Nel secondo biennio, gli aspetti scientifico-tecnologici, tecnici e professionali sviluppati dalle discipline d’indirizzo assumono le connotazioni specifiche del settore di riferimento. Le discipline, nell’interazione tra le loro peculiarità, promuovono l’acquisizione progressiva delle abilità e competenze professionali. Il ricorso al ‘laboratorio’, come luogo elettivo per l’ apprendimento, consente di introdurre progressivamente lo studente ai processi e ai contesti produttivi e organizzativi aziendali, nonché alle figure professionali di riferimento. Questa metodologia, insieme all’alternanza scuola-lavoro e agli stage aziendali, costituisce un elemento fondamentale del continuo processo di orientamento che, nel secondo biennio, favorisce la riflessione degli studenti sulle scelte operate e le rende più fondate e consapevoli. Il quinto anno si caratterizza per essere il segmento del percorso formativo in cui si compie quell'affinamento della preparazione culturale, tecnica e professionale che fornisce allo studente gli strumenti idonei ad affrontare le scelte per il proprio futuro di studio o di lavoro. Esso punta infatti a sviluppare una conoscenza sistemica della filiera economica di riferimento, idonea anche ad orientare la prosecuzione degli studi a livello terziario, con particolare riferimento agli Istituti Tecnici Superiori. Sbocchi professionali Nell’articolazione dell’enogastronomia, il diplomato è in grado di intervenire nella valorizzazione, produzione, trasformazione, conservazione e presentazione dei prodotti enogastronomici; operare nel sistema produttivo promuovendo le tradizioni locali, nazionali e internazionali e individuando le nuove tendenze. È possibile l’iscrizione a qualsiasi corso universitario, in particolare alla facoltà di Lingue e culture moderne, Scienze e Tecniche alimentari, Economia e Commercio, Università della Ristorazione; Scienze dei servizi giuridici, Scienze delle investigazioni pubbliche e private, Scienze del servizio sociale e del non profit; Giurisprudenza. 27 Quadro orario indirizzo IPSEOA Articolazione: Enogastronomia DISCIPLINA Lingua e letteratura italiana 1°BIENNIO I II 4 4 2° BIENNIO III IV 4 4 5° ANNO V 4 Lingua inglese 3 3 3 3 3 Seconda lingua comunitaria (francese) 3 3 3 3 3 Terza lingua straniera (spagnolo) Storia 2 2 2 2 2 2 2 Matematica Diritto ed economia Scienze integrate (scienze della terra e biologia) 4 2 2 4 2 2 3 3 3 Scienze integrate (fisica) Scienze integrate (chimica) Laboratorio dei servizi enogastronomici settore Cucina Laboratorio dei servizi enogastronomici settore Sala e Vendita Laboratorio dei servizi di Accoglienza Turistica 2 6 4 4 2 2 Scienze degli alimenti 4 4 3 5 3 5 2 2 2 2 2 1 1 1 1 Scienza e cultura dell’alimentazione Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2 Religione cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1 Totale ore settimanali 33 33 32 32 32 Orientamento formativo in itinere e post diploma Particolare attenzione viene posta all’orientamento, inteso come un intervento finalizzato a rendere lo studente partecipe e responsabile della propria scelta post-diploma. L'attività, che l’Istituto offre ai propri studenti già a partire dal quarto anno, ha come obiettivo fondamentale quello di far loro acquisire gli strumenti per scelte consapevoli e motivate finalizzate al successo personale e professionale. In tale prospettiva la scuola propone le seguenti iniziative: Attività di informazione finalizzate alla scelta dei corsi di laurea universitari, corsi di specializzazione post-diploma, sbocchi nel mondo del lavoro; Attività di supporto per l’ingresso nel mondo del lavoro (analisi del mercato del lavoro con particolare riferimento alla nostra realtà territoriale; elaborazione di un curricolo, tecniche di ricerca attiva del lavoro; incontri individuali di preselezione del personale). 28 Piano Ampliamento dell’Offerta Formativa dell’Istituto “De Andrè” Ogni progetto nasce da un’ idea che, dovrà poi essere tradotta in procedure ed attività affinché diventi realizzabile. Uno dei primi passi da fare è quello di condividere con altri l’idea e cercare consenso e supporto. Progettare significa fermarsi a riflettere ed organizzarsi per fare quel salto avanti che sta dentro al significato etimologico della parola progettare (gettare pro, davanti a..). un progetto può essere paragonato ad un ponte lanciato tra la realtà di un dato momento e il cambiamento da raggiungere. I progetti in attuazione presso l’Istituto Europeo Paritario “F. De Andrè” sono: Alternanza scuola-lavoro; Book in progress; Matematica e realtà; Concorso letterario. Alternanza scuola lavoro DESTINATARI: Alunni di tutte le classi del Secondo biennio e Quinto anno IPSE. Premessa L’alternanza scuola-lavoro viene istituzionalizzata con la legge n.53 del 2003; il D.Lgs. n.77/2005 ne stabilisce le norme generali e definisce l'alternanza “una modalità di realizzazione dei corsi del secondo ciclo, sia nei sistemi dei licei sia nei sistemi dell’istruzione e della formazione professionale, per assicurare ai giovani, oltre alle conoscenze di base, l’acquisizione di competenze spendibili nel mercato del lavoro” (art. 1, comma 1°, D.Lgs. n. 77/2005) Ulteriori riferimenti normativi sono il D.M. 234 del 26.6.2000 e il D.M. 47 del 13.06.2006, che prevede la “flessibilità organizzativa, didattica e di autonomia di ricerca, sperimentazione e sviluppo, secondo quanto previsto dal Piano dell’Offerta Formativa di ciascuna istituzione scolastica”, utilizzando – nell’ambito del monte ore curricolare – la flessibilità, prevista fino al massimo del 20%. E’ da considerare, inoltre, la Legge 296/06 comma 622 che eleva l’età per l’accesso al lavoro da 15 a 16 anni. Coerentemente con i DD.PP.RR. 87.88 e 89 del 15 marzo 2010 e con le successive linee guida, l’alternanza scuola lavoro valorizza, attraverso un percorso co-progettato, la formazione congiunta tra scuola e mondo del lavoro, finalizzata all’innovazione didattica e all’orientamento degli studenti, introducendo l’Alternanza Scuola Lavoro come metodo sistematico da introdurre nella didattica curriculare e declinata a seconda dei diversi indirizzi di studio. La legge n.128/2013 rafforza l'alternanza scuola-lavoro per gli studenti degli ultimi due anni della scuola secondaria e pone particolare attenzione alle attività di orientamento (Linee guida nazionali per l'orientamento permanente). Recenti provvedimenti legislativi, legge 107 del 13 luglio 2015, tendono a potenziare l'offerta formativa in Alternanza Scola Lavoro inserendo organicamente questa strategia didattica nell'offerta formativa di tutti gli indirizzi di studio della scuola secondaria di secondo grado come parte integrante dei percorsi di istruzione (art.1.commi 33-45) 29 Finalità L’alternanza è una metodologia basata sullo sviluppo di processi di apprendimento che promuovono la cultura del lavoro e privilegiano la dimensione dell’esperienza, in tal senso essa contribuisce ad orientare il Piano dell’Offerta Formativa perché si stabiliscano e si rafforzino i rapporti tra scuola/lavoro/territorio. L’Alternanza Scuola-Lavoro è quindi una didattica innovativa, uno stile di insegnamento e di apprendimento che ha la finalità di valorizzare, come momenti interdipendenti di formazione lo studio e la pratica lavorativa, rendendo così possibile un’integrazione efficace tra le acquisizioni maturate in entrambi i contesti. Il nostro Istituto attua l’Alternanza Scuola-Lavoro, cioè percorsi flessibili e personalizzati di integrazione tra Formazione e mondo del lavoro per garantire agli studenti una preparazione professionale aggiornata con le esigenze del Territorio. Le attività si realizzeranno all’interno dei percorsi curriculari e non, attuando un modello di alternanza come approccio metodologico che possa contribuire allo sviluppo delle competenze trasversali e professionali in uscita. La struttura del progetto alternanza si basa su diverse forme di intervento come visite guidate, stage di osservazione, incontri con figure professionali, interviste ad esperti aziendali, simulazione d’impresa, inserimento in azienda, realizzazione di progetti concreti e si svilupperà su un piano triennale. La progettazione dei percorsi in alternanza fornisce elementi per sviluppare le competenze richieste dal profilo educativo, culturale e professionale del corso di studi. Il concetto di competenza, “comprovata capacità di utilizzare, in situazioni di lavoro, di studio o nello sviluppo professionale e personale, un insieme strutturato di conoscenze e di abilità acquisite nei contesti di apprendimento formale non formale o informale”, presuppone l’integrazione di conoscenze con abilità personali e relazionali; la didattica può, quindi, offrire allo studente occasioni per risolvere problemi e assumere compiti e iniziative autonome, per apprendere attraverso l’esperienza e per elaborarla/rielaborarla. Risultano costituire elementi significativi da tradurre in indicatori per la valutazione del progetto, i seguenti elementi: Il Territorio: la presenza di un’analisi del territorio che permetta di comprendere i fabbisogni professionali. Sulla base di questa analisi, vengono realizzati accordi scuola territorio, che permettono di definire i compiti e i ruoli dei soggetti coinvolti a sostegno del progetto, e di promuovere una programmazione pluriennale, che non si esaurisca nel singolo percorso; La struttura organizzativa: la presenza di un gruppo di progetto supporta le istituzioni scolastiche nello svolgimento delle attività connesse alla progettazione, gestione, monitoraggio e diffusione del progetto. 30 La progettazione: elementi come la cultura del lavoro, l’economia del territorio, l’organizzazione aziendale, la comunicazione in contesti informali e non formali arricchiscono ed integrano il curricolo. La tipologia di percorso varia per i diversi ordini di studio, assumendo, a seconda dei casi, un carattere più orientativo o più professionalizzante; La realizzazione: le fasi significative di un percorso in alternanza sono l’attività d’aula e il periodo di stage/tirocinio di cui occorre specificare il “peso” sul totale delle ore del percorso. Fondamentali sono le modalità di esercizio delle funzioni del tutor interno e del tutor esterno; La valutazione: rappresenta un elemento fondamentale nella verifica della qualità degli apprendimenti; La certificazione: la presenza e la qualità di un certificato che attesti ed espliciti le competenze acquisite, spendibili in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e personale, è l’atto conclusivo del percorso. Nel nostro Istituto sono state previste azioni diversificate per i vari indirizzi, volte a verificare l’efficacia della preparazione scolastica rispetto alle richieste dell’Impresa/Ente, a favorire l’orientamento dopo il diploma, ad agevolare l’inserimento nella realtà produttiva e ad orientare nella scelta delle specializzazioni universitarie. Il progetto, che si svilupperà in un triennio, ha come finalità : La realizzazione di un organico collegamento con il mondo del lavoro. Avvicinare gli allievi al mondo del lavoro per favorire l’orientamento e sviluppare idee imprenditoriali. Rimotivare allo studio e valorizzare le eccellenze. Sviluppare le competenze comunicative e organizzative. Favorire la realizzazione di percorsi che colleghino in modo biunivoco la formazione in aula con l'esperienza pratica. Arricchire la formazione acquisita nei percorsi scolastici e formativi con l'acquisizione di competenze spendibili anche nel mercato del lavoro. Sintesi attività proposte Classe III - IV formazione in aula - tot ore 150 ore per ciascuna classe Le attività di stage saranno organizzate attraverso una metodologia che impegnerà gli alunni durante le ore del sabato o si svolgerà nelle giornate in cui non è prevista la presenza a scuola. Alcune giornate saranno dedicate alla formazione in aula, con la partecipazione di docenti interni nelle seguenti materie Sicurezza in azienda (corso di n. 8 ore); Promozione all’imprenditorialità (n. 4 ore); Diritto del lavoro e formazione del CV (n. 8 ore) Inglese (n. 10 ore) STAGE AZIENDALI (120 ore totali) da realizzarsi il sabato a partire da dicembre 2017 31 Classe V formazione in aula - tot ore 100 ore Alcune giornate saranno dedicate alla formazione in aula, con la partecipazione di docenti interni nelle seguenti materie Sicurezza in azienda (corso di n. 2ore); Promozione all’imprenditorialità (n. 2 ore); Diritto del lavoro e formazione del CV (n. 2 ore) Inglese (n. 4 ore) STAGE AZIENDALI (90 ore totali) da realizzarsi il sabato a partire da dicembre 2017 La principale finalità del nostro progetto Alternanza, quindi, consiste nell’alternare la teoria alla pratica, facendo interagire gli studenti con il mondo del lavoro, sia con la loro presenza azienda sia con la presenza di esperti nella scuola per corsi di aggiornamento, apprendimenti e preparazione agli stage, sia mettendoli alla prova nella realizzazione di un progetto di lavoro, deciso dal consiglio di classe di ogni singola classe. Book in progress Sono libri di testo, di elevato spessore scientifico e comunicativo, scritti dagli 800 docenti della rete nazionale con capofila l’ITIS Majorana di Brindisi e stampati all’interno delle scuole. Con tale iniziativa si migliora significativamente l’apprendimento degli allievi e, contemporaneamente, si fornisce una risposta concreta ai problemi economici delle famiglie e del caro libri. La struttura del Book in Progress, consente di variare, sulla base delle esigenze didattiche e formative, gli apprendimenti degli allievi ed i contenuti da trasmettere. Con tale iniziativa, si valorizza la funzione docente e si concretizza la personalizzazione degli interventi formativi. Altro elemento positivo, che tale iniziativa porta con se, è quello di consentire alle famiglie un risparmio di spesa sulla dotazione libraria di circa € 400,00 rispetto ai tetti di spesa previsti dal Ministero. A tale iniziativa, sempre nell’ottica della promozione del successo formativo, si affiancano videolezioni, ed assistenza on line a favore degli alunni. Ciò al fine di consentire un più pronto recupero degli apprendimenti. Matematica e realtà Matematica&Realtà (M&R) è un progetto di innovazione didattica che promuove l'interazione dinamica tra mondo reale e mondo matematico come elemento chiave del processo di insegnamento-apprendimento. In sintonia con la Matematica per il cittadino, si propone di stimolare i ragazzi ad utilizzare le conoscenze e le competenze matematiche acquisite a scuola, per orientarsi nella moderna società della conoscenza e gestire le proprie scelte in modo consapevole e attivo. Matematica&Realtà (M&R) è un progetto nazionale finalizzato a stimolare una profonda innovazione didattica in Matematica, rivolto a Docenti e Studenti di ogni ordine e grado. Nato nel 2005, si avvale dall’esperienza pluriennale acquisita dal progetto pilota Innovamatica in tema di ricerca e sperimentazione didattica. La struttura base in cui si articola M&R sono i laboratori di sperimentazione didattica attivati dalle varie Unità Locali disseminate sul territorio nazionale. I 32 Docenti possono collaborare ad M&R in qualità di coordinatore dell’unità, responsabile di un laboratorio o docente-tutor oppure aderire in forma light (come Amico M&R). La struttura base di M&R sono i laboratori di sperimentazione didattica che si svolgono al livello nazionale, nelle varie unità locali. Lo spirito con cui M&R si rivolge a Docenti e Studenti è quello di un approccio sperimentale alla Matematica e propone una educazione alla modellizzazione come motore di innovazione didattica. Forte di una esperienza sul campo sin dal 1994, M&R offre alle Scuole di ogni ordine e grado l'opportunità di conoscere, progettare, ricercare e sperimentare; propone una educazione alla modellizzazione con strumenti elementari, fondata su un approccio sperimentale alla Matematica. L'esperienza ha dimostrato che lo spirito M&R si è rivelato idoneo ed efficace per una dinamica didattica volta all'acquisizione e alla certificazione delle competenze. I candidati parteciperanno alla “Staffetta Creativa di modellizzazione matematica”, una competizione di gruppo, gestita dai ragazzi che sono i partecipanti, autori e valutatori. La staffetta è un gara di gruppo di modellizzazione matematica che intende stimolare la creatività dei ragazzi, in un sano spirito di competizione. La gara è suddivisa in tre fasi, che vedono i ragazzi come protagonisti: 1. Iscrizione; 2. Ricevimento e passaggio del testimone. 3. Votazione. Due giurie concorrono equamente al punteggio finale: Giuria popolare, ciascun gruppo potrà esprimere il proprio giudizio sia sulla soluzione dei quesiti, sia sui quesiti originali della propria sezione (ad eccezione dei quesiti risolti e proposti dal gruppo). Giuria di esperti (anonima), ciascun commissario esprimerà il proprio voto sia sulla soluzione dei quesiti, sia sui quesiti originali, secondo le modalità e i criteri specificati nella scheda di votazione. Saranno premiati i primi tre gruppi migliori classificati di ciascuna sezione. La cerimonia di premiazione si terrà a Perugia, trasmessa in streaming. Concorso letterario Si tratta di un’opera di narrativa originale ed inedita, in forma di romanzo o di raccolta di racconti, di vario genere tra cui giallo, fantasy etc. . L’iniziativa si propone di stimolare nei giovani la lettura e la scrittura creativa ed è rivolta alle studentesse e agli studenti degli istituti di istruzione secondaria di secondo grado italiani, statali e paritari, delle scuole italiane all’estero e delle sezioni italiane presso le scuole straniere, che non abbiano compiuto vent’anni alla data del 31 dicembre 2016. L’opera vincitrice sarà premiata con la pubblicazione all’interno della collana “Scintille”, Minerva Edizioni. Ciascun istituto che partecipa al concorso potrà segnalare un numero massimo di tre opere di narrativa in italiano. La favola verrà tradotta in tre lingue, francese, spagnolo e inglese e la stesura finale sarà in fumetti. 33 Piano digitale dell’Istituto Competenze digitali Il Piano di sviluppo digitale deve promuovere azioni per sviluppare e migliorare le competenze digitali degli studenti. Lo sviluppo delle competenze digitali riguarda anche il personale docente e il personale tecnico-amministrativo. Obiettivi chiave Sviluppo delle competenze digitali degli studenti; Potenziamento degli strumenti didattici elaboratori necessari a migliorare la formazione e i processi di innovazione delle istituzioni scolastiche; Adozione di strumenti organizzativi tecnologici per favorire la governance, la trasparenza e la condivisione di dati; Formazione dei docenti per l’innovazione didattica e lo sviluppo della cultura digitale; Formazione del personale amministrative tecnico per l’innovazione digitale nell’amministrazione; Potenziamento delle infrastrutture di rete; Valorizzazione delle migliori esperienze nazionali Definizione dei criteri per l’adozione dei test didattici digitale e per la diffusione di materiali didattici anche prodotti autonomamente dalle scuole. Finalità Pianificazione delle attività di formazione formale e informale sulle competenze digitali; Realizzazione dell’incontro tra domanda e offerta di docenti e competenze digitali; Introduzione nelle programmazioni elementi di cultura digitale; Sviluppo delle conoscenze digitali a tutti: alunni, docenti, personale. Obiettivi specifici Diffusione di lavagne interattive multimediali (LIM); Allestimento di classi tecnologicamente avanzate (rif. Azioni classi 2.0 “non più la classe in laboratorio, ma il laboratorio in classe”) con l’obiettivo di stimolare l’ideazione e la realizzazione di ambienti di apprendimento innovativi; Processo di digitalizzazione della scuola Il processo di digitalizzazione dell’istituto deve avvenire mediante una serie di iniziative: Organizzazione di attività sulle nuove tecnologie; Creazione di ambienti dell’apprendimento integrati; Creazione di biblioteche multimediali; Ammodernamento del sito web dell’istituto; Produzione di azioni per la diffusione della cultura digitale. 34 Sviluppo delle competenze digitali trasversali Insieme alle competenze digitali utili a chi lavora (i dati, le applicazioni, le reti, la sicurezza) è necessario diffondere una maggiore conoscenza delle tematiche digitali emergenti (cittadinanza digitale, e-government e open government). L’istituzione scolastica, per garantire pieni diritti di cittadinanza digitale a tutti i cittadini, deve fare propri i principi della società della conoscenza e della democrazia digitale (accesso all’informazione e ai contenuti digitali pubblici, inclusione digitale sia culturale che tecnologica, protezione dei dati personali). Per superare la difficoltà dei cittadini ad accedere ai servizi pubblici on- line deve crescere la capacità della PA di migliorare i servizi di e-government in termini di: qualità e semplicità, pervasività e tempestività, accessibilità e usabilità. Si deve anche affermare un nuovo rapporto tra cittadini e istituzioni scolastiche, mediante un cambiamento strettamente legato all'affermazione e diffusione dei principi dell’open government: trasparenza e dati aperti, integrità e accountability, partecipazione e collaborazione. Le modalità d’intervento devono articolarsi in un mix di percorsi ed eventi, azioni di affiancamento, trasferimento di esperienze e collaborazione in rete. In particolare, l’offerta di formazione on-line deve essere ricca e articolata nelle diverse forme di apprendimento e di erogazione della formazione in rete. Sviluppo delle competenze digitali verticali Una buona azione di digitalliteracy per i cittadini può risultare vana se l’istituzione scolastica non è in grado di fornire servizi all’altezza delle aspettative. L’offerta dei servizi online è ancora parziale e disomogenea e questa azione deve portare a una maggiore efficienza ed efficacia nell’erogazione dei servizi digitali. Insieme alla domanda di istituzione scolastica digitale deve crescere l’utilità e l’usabilità dei servizi. Questo risultato può essere raggiunto sviluppando le competenze digitali degli operatori che presidiano funzioni e servizi ad alto contenuto tecnologico. Figure dotate di conoscenze e competenze specifiche, alle quali è necessario offrire opportunità di miglioramento attraverso approfondimenti e continuo aggiornamento professionale. 35 Misure operative Si prevede il potenziamento delle infrastrutture di rete e della connettività nella scuola, la valorizzazione delle esperienze e riferimenti alla rete nazionale di centri di ricerca e di formazione, con l’utilizzo dei testi didattici in formato digitale e incentivando la produzione e la diffusione di opere e materiali per la didattica, prodotti autonomamente dai docenti. Si prevede una nuova figura del docente coordinatore delle competenze digitali che l’istituzione scolastica deve individuare, nell’ambito dell’organico, e a cui sarà affidato il coordinamento delle attività delle competenze digitali. Per favorire lo sviluppo della didattica la scuola dovrà, anche attraverso i poli tecnico-professionali, dotarsi di laboratori territoriali da aprire alla partecipazione di co-finanziatori che potranno essere gli enti pubblici locali, la camera di commercio, l’Università, le associazioni, le fondazioni, gli enti di formazione professionale, le imprese private. Amministrazione digitale La vita digitale della scuola, come per un’amministrazione pubblica di dimensioni simili, passa da una migliore gestione dell’organizzazione scolastica, e dal rafforzamento di servizi digitali innovativi che la scuola offre al territorio, alle famiglie, agli studenti, al proprio personale, o anche dalla maggiore collaborazione con altre scuole. Occorre investire in maniera mirata per superare la frammentazione della situazione corrente per raggiungere due risultati: Migliorare il lavoro di chi fa l’amministrazione scolastica ogni giorno; Migliorare sostanzialmente i servizi digitali delle scuole, a partire dal registro elettronico; Migliorare i servizi digitali scuola-famiglia-studente; Aprire i dati e i servizi della scuola ai cittadini e alle imprese. Spazi e ambienti per l’apprendimento La sfida dell’educazione nell’era digitale non può più essere una mera funzione della quantità di tecnologie disponibili; piuttosto, essa deve coniugare la crescente disponibilità di tecnologie e competenze abilitanti, la rapida obsolescenza tecnologica, e le nuove esigenze della didattica. Comprendere questa relazione significa aiutare la scuola ad acquisire soluzioni digitali che facilitino ambienti propedeutici agli apprendimenti attivi e laboratoriali. Tutti gli spazi della scuola, e oltre, devono essere allineati a questa visione di cambiamento. In un regime di risorse contenute, gli interventi ad essi associati si pensa che debbano essere prevalentemente di tipo conservativo; occorre, invece, che ci sia un’idea di spazi - a partire dagli interventi a favore dell’edilizia scolastica e includendo una riconfigurazione funzionale degli ambienti per l’apprendimento - che vadano nella direzione di una visione sostenibile, collaborativa e aperta di scuola, in cui didattica e progettualità possano avvenire ovunque e in cui gli spazi comuni e gli ambienti collaborativi giocano un ruolo centrale. A questo si deve accompagnare un’idea nuova di potenziamento e rivisitazione dei laboratori scolastici, con l’obiettivo di renderli ambienti associati all’innovazione e alla creatività digitale. 36 Identità digitale e formazione dei docenti La formazione digitale dei docenti va attuata mediante il raggiungimento di obiettivi Rafforzare la preparazione in materia di competenze digitali; Promuovere un legame sinergico tra innovazione didattica e tecnologie digitali; Sviluppare standard qualitativi per la formazione all’innovazione didattica digitale. Competenze digitali degli studenti L’acquisizione di competenze digitali degli studenti va attuata mediante il raggiungimento di obiettivi: Definire una matrice comune di competenze digitali che ogni studente deve sviluppare; Sostenere i docenti nel ruolo di facilitatori dei percorsi didattici innovativi, al fine di potenziare le competenze chiave; Coinvolgere gli studenti mediante format didattici innovativi e innovando i curricoli scolastici. Didattica laboratoriale E’ necessario valorizzare il metodo scientifico e il sapere tecnologico ovvero trasmettere agli studenti il “metodo della ricerca” affinché possano acquisire competenze per: Costruire dei prodotti utili (lavori multimediali, ricerche, tesine, ipertesti, ecc.); Proiettare nel futuro professionale l’impegno scolastico contestuale; Realizzare la propria personalità sul piano culturale, umano e sociale. Tale raggiungimento è possibile solo con una didattica laboratoriale, avendo il vantaggio di essere facilmente inseribile in tutti gli ambiti disciplinari e la particolarità di poter essere strutturata mediante un piano di lavoro che si articoli attraverso azioni ben organizzate e pianificate. Per l’attivazione concreta di una didattica laboratoriale è necessario riqualificare i laboratori, migliorandone la sicurezza, e ammodernare hardware e software per poter rispondere ad una formazione adeguata al mondo del lavoro. 37 Criteri per la formazione dell’orario scolastico L'avvicendamento degli insegnanti e la razionale distribuzione delle materie nel tempo, hanno il preciso scopo di rendere più efficiente l'azione didattica, per cui si terranno presente i seguenti criteri: Equilibrata distribuzione delle discipline nell’arco della giornata e della settimana; Alternanza di materie teoriche e di materie pratiche nel corso della mattinata; Abbinamenti orari così come indicati dai gruppi disciplinari; Utilizzo razionale di tutti gli spazi; Nella formulazione dell'orario si terrà conto degli insegnanti che hanno due o più scuole. L’orario annuale complessivo è determinato in 1059 ore per il secondo biennio ed il quinto anno e 1089 ore per il primo biennio, corrispondente a 33 ore settimanali di lezione, in base al regolamento recante norme concernenti il riordino degli Istituti Tecnici e Professionali, D.P.R. 88/2010, volti ad una maggiore razionalizzazione dell’utilizzo delle risorse umane e strumentali disponibili, tali da conferire efficacia ed efficienza nel tempo. I percorsi hanno la seguente struttura: Un primo biennio articolato, per ciascun anno, in 660 ore di attività e insegnamenti di istruzione generale e 396 ore di insegnamenti obbligatori di indirizzo; Un secondo biennio articolato, per ciascun anno, in 495 ore di attività e insegnamenti di istruzione generale e 561 ore di insegnamenti obbligatori di indirizzo; Un quinto anno articolato in 495 ore di attività e insegnamenti di istruzione generale e 561 re di insegnamenti obbligatori di indirizzo. Ai fini del comma 1 è possibile utilizzare la quota di autonomia dei 20% dei curricoli, sia per potenziare gli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti, sia per attivare ulteriori insegnamenti. Inoltre nell' ambito della autonomia, in base a quanto previsto dal DPR 88/2010 art. 5-8 per poter valorizzare l'impronta Europea dell' Istituto, è stato deciso di potenziare, per i tre indirizzi di studio, l' insegnamento della seconda lingua comunitaria portando l'orario complessivo annuale da 1056 a 1089 ore per il primo biennio, ovvero a 33 ore settimanali. 38 Orario delle lezioni DIURNO-ANTIMERIDIANO Classi prime e seconde, dei tre indirizzi di studio AFM-CAT-IPSEOA funzioneranno in modo articolato da orario di seguito precisato: 09,00-10,00 10,00-11,00 11,00-12,00 12,00-13,00 13,00-13,50 intervallo 13,50-14,40 14,40-15,30 15,30-16,20 Classi terze e quarte dei tre indirizzi di studio AFM-CAT-IPSEOA funzioneranno in modo articolato da orario di seguito precisato: 08,10-09,00 09,00-10,00 10,00-11,00 11,00-12,00 12,00-13,00 13,00-13,50 13,50-14,40 Classi quinte dei tre indirizzi di studio AFM-CAT-IPSEOA funzioneranno come da orario di seguito precisato: 08,10-09,00 09,00-10,00 10,00-11,00 11,00-12,00 12,00-13,00 13,00-13,50 13,50-14,40 39 Il progetto educativo Finalità formative L’istituto “De Andrè”, con il consenso e la condivisione di tutto il personale che vi opera persegue costantemente le seguenti finalità formative: Lo sviluppo della formazione individuale; L’acquisizione di una solida preparazione culturale; L’acquisizione organica di competenze tecnico-professionali; Il rispetto delle regole della vita associata e la formazione di una cittadinanza attiva; La promozione di valori condivisi quali: la valorizzazione della diversità come ricchezza, le pari opportunità, il rispetto per l’ambiente e la solidarietà. Obiettivi educativi e didattici generali Comprendere l’organizzazione scolastica e i ruoli di ogni componente; Educare al confronto e al dialogo con gli altri; Educare all’ascolto attivo e produttivo; Far comprendere l’importanza del dovere e della responsabilità verso sé e gli altri; Far rispettare le norme condivise del Regolamento d’Istituto; Promuovere lo “stare bene” a scuola, individuale e di gruppo cooperativistico; Promuovere l’abbandono precoce della scuola. Obiettivi specifici dell’area scientifica L’insegnamento delle discipline scientifiche mira a promuovere e stimolare la strutturazione del pensiero logico, fornendo propri strumenti di lettura e di interpretazione della realtà; un approfondimento progressivo e organico delle conoscenze e delle competenze dell’area scientifica. L’attività didattica mira a promuovere le facoltà intuitive dell’alunno e a favorire la strutturazione dei processi di astrazione e di formalizzazione dei concetti e dell’impostazione del ragionamento induttivo e deduttivo, formando alla precisione, al rigore espositivo ed alla coerenza argomentativa. Gli obiettivi principali sono: Comprendere il linguaggio formale specifico della matematica, saper utilizzare le procedure tipiche del pensiero matematico, conoscere i contenuti fondamentali delle teorie che sono alla base della descrizione matematica della realtà; Possedere i contenuti fondamentali delle scienze fisiche e delle scienze naturali (chimica, biologia), padroneggiandone le procedure e i metodi di indagine propri, anche per potersi orientare nel campo delle scienze applicate. Essere in grado anche di utilizzare strumenti informatici come attività di approfondimento, comprendendo la valenza metodologica nella formalizzazione e modellizazione di processi e nell’individuazione di procedimenti risolutivi; Maturare una buona capacita di argomentare e di risolvere diverse tipologie di problemi anche distanti dalle discipline specificamente studiate; 40 Saper riflettere criticamente sulle forme del sapere e sulle reciproche relazioni e saper collocare il pensiero scientifico anche all’interno di una dimensione umanistica. Obiettivi specifici dell’area umanistica Nel profilo educativo dell’Istituto sono valorizzati gli obiettivi attraverso cui le discipline umanistiche promuovono una formazione globale dei giovani studenti. Gli obiettivi principali sono: La capacità di valorizzare il dialogo interculturale; Un profondo senso di appartenenza nazionale, attraverso la promozione del patrimonio storico, archeologico, culturale, letterario e linguistico; Trattare un tema complesso di una lettera, articolo di giornale, saggio breve o relazione, sottolineandone gli aspetti salienti; Interpretare in modo critico e personale qualsiasi tipologia testuale, dimostrando capacità lessicale e la capacità di comprendere il messaggio linguistico formulato; Formulare un messaggio linguistico articolato, dimostrando capacità di cogliere nessi interdisciplinari anche in modo semplice e lineare per poi acquisire progressivamente la capacità trasversale; Comprendere il cambiamento dell’uomo nella diversità dei tempi storici attraverso il confronto fra epoche ed aree geografiche e culturali; Elaborare in modo corretto dal punto di vista ortografico, sintattico e lessicale un testo articolato in lingua italiana ed in lingua straniera; Partecipare a gare ginniche e/o sportive. Obiettivi specifici dell’area linguistica Conoscere le strutture linguistiche di base (Regole grammaticali fondamentali); Acquisire una graduale competenza comunicativa utilizzando la lingua in modo adeguato al contesto; Leggere con adeguata pronuncia, ritmo ed intonazione; Potenziare la conoscenza degli usi, dei costumi e della cultura di altri popoli; Conoscere i generi letterari e le loro finalità; Comprendere e produrre messaggi in lingua attraverso lo sviluppo delle quattro abilità fondamentali( ascoltare, parlare, leggere e scrivere); Esprimersi in modo efficace su temi e problemi di attualità sia oralmente che per iscritto; Analizzare, sintetizzare, schematizzare, riferire, commentare testi letterari appartenenti alle tre grandi partizioni : poesia, teatro e romanzo; Acquisire capacità argomentative. Obiettivi specifici dell’area scientifica-tecnologica Acquisizione di conoscenze tecniche e tecnologiche: riferite a campi di conoscenza relative ai prodotti, ai processi produttivi, ai principi scientifici utilizzati, ai sistemi di produzione, a problemi ambientali, sociali, antinfortunistici ed economici connessi ai medesimi, alle possibili soluzioni concretamente realizzabili; 41 Acquisizione di capacità operative: da intendersi come capacità di lavorare intellettualmente manualmente per raggiungere un risultato intenzionale e verificabile affrontando ogni situazione tecnologica; Analizzare la situazione e individuare il problema; Formulare una ipotesi di soluzione; Porre in essere la soluzione; Verificare l’effetto della soluzione adottata; Acquisizione di capacità logico-scientifiche: di analisi, sintesi, comparazione, di rilevare ed elaborare dati, di formulare ipotesi, di confrontare fenomeni, di comunicare utilizzando in modo corretto i linguaggi specifici. 42 Dipartimenti disciplinari I Dipartimenti, nella loro autonomia, fungono da articolazioni funzionali del collegio dei docenti, da supporto alla didattica e alla progettazione. Con il passaggio dall’apprendimento per discipline all’apprendimento per competenze la funzione dei Dipartimenti assume valenza strategica per valorizzare la dimensione collegiale e cooperativa dei docenti. I Dipartimenti hanno carattere permanente e sono formati da tutti i docenti della stessa disciplina o della stessa area insieme agli insegnanti tecnico-pratici ove previsti e vengono coordinati da un docente designato dal Dirigente. Compiti dei Dipartimenti Predisporre le linee didattiche di indirizzo generale che la scuola intende adottare per ogni singola materia: Programmazione disciplinare; Definizione degli obiettivi d’istituto; Definizione dei criteri di valutazione e delle griglie; Predisposizione delle prove da effettuare. Funzioni del Coordinatore Il Coordinatore collabora con la dirigenza, il personale, i colleghi; Rappresenta il proprio dipartimento; Fissa l’ordine del giorno; Su delega del Dirigente Scolastico, presiede il Dipartimento le cui sedute vengono verbalizzate da un segretario designato di volta in volta; È punto di riferimento del proprio dipartimento come mediatore delle istanze di ciascun docente, garante del funzionamento, della correttezza e trasparenza del dipartimento. L’Istituto “F. De Andrè”, organizzando i dipartimenti disciplinari per aree, mira a ottimizzare l’efficienza della Scuola attraverso il potenziamento delle risorse umane e professionali. Le Aree Dipartimentali scelte in seguito a delibera Collegio dei Docenti del verbale n° 2 del 14 Settembre 2016, sono così costituite: Dipartimento Letterario-Linguistico; Dipartimento Scientifico; Dipartimento Tecnico. Obiettivi del dipartimento letterario-linguistico La capacità di valorizzare il dialogo interculturale; Un profondo senso di appartenenza nazionale, attraverso la promozione del patrimonio storico, archeologico, culturale, letterario e linguistico; Trattare un tema complesso di una lettera, articolo di giornale, saggio breve o relazione, sottolineandone gli aspetti salienti; Interpretare in modo critico e personale qualsiasi tipologia testuale, dimostrando capacità lessicale e la capacità di comprendere il messaggio linguistico formulato; 43 Formulare un messaggio linguistico articolato, dimostrando capacità di cogliere nessi interdisciplinari anche in modo semplice e lineare per poi acquisire progressivamente la capacità trasversale; Comprendere il cambiamento dell’uomo nella diversità dei tempi storici attraverso il confronto fra epoche ed aree geografiche e culturali; Elaborare in modo corretto dal punto di vista ortografico, sintattico e lessicale un testo articolato in lingua italiana. Conoscere le strutture linguistiche di base (Regole grammaticali fondamentali); Acquisire una graduale competenza comunicativa utilizzando la lingua in modo adeguato al contesto; Leggere con adeguata pronuncia, ritmo ed intonazione; Potenziare la conoscenza degli usi, dei costumi e della cultura di altri popoli; Conoscere i generi letterari e le loro finalità; Comprendere e produrre messaggi in lingua attraverso lo sviluppo delle quattro abilità fondamentali( ascoltare, parlare, leggere e scrivere); Esprimersi in modo efficace su temi e problemi di attualità sia oralmente che per iscritto; Analizzare, sintetizzare, schematizzare, riferire, commentare testi letterari appartenenti alle tre grandi partizioni : poesia, teatro e romanzo; Acquisire capacità argomentative. Obiettivi del dipartimento Scientifico Studiare figure geometriche sul piano cartesiano dal punto di vista analitico. Utilizzare le tecniche e le procedure di calcolo algebrico, rappresentandole in forma grafica. Determinare le soluzioni più appropriate per la risoluzione analitica dei problemi. Sviluppare procedimenti di deduzione ed induzione. Rappresentare dati ed informazioni, usando gli strumenti logici e grafici più opportuni, anche informatici, analizzarli ed interpretarli. Eseguire semplici misure, comprendendo i metodi usati e conoscendo gli strumenti utilizzati Avanzare ipotesi e controllarne la validità, utilizzando i metodi propri della Fisica Conoscere gli aspetti fondamentali della fenomenologia della Fisica Utilizzare i simboli degli elementi chimici. Utilizzare le formule dei composti anche per classificarli. Usare la tavola periodica per spiegare e identificare gli elementi attraverso le loro proprietà fisiche e chimiche. Obiettivi del dipartimento Tecnico Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente; Orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio; Conoscere gli elementi costitutivi, le condizioni ambientali e organizzative del sistema azienda; Saper utilizzare i principali titoli di credito in uso nella pratica commerciale; Conoscere il mercato turistico e le sue connessioni col sistema economico nazionale; Conoscere le caratteristiche, la forma giuridica, le strutture organizzative e le diverse tipologie d’impresa ricettiva e di viaggio. Conoscere problematiche relative alla gestione delle risorse umane e dell’impresa turistica. 44 Saper compiere le principali operazioni di fronte back-office nelle imprese alberghiere. Conoscere aspetti gestionali, organizzativi, economici e finanziari dell’impresa alberghiera Conoscere il contenuto e le finalità e i principali indicatori del bilancio di esercizio. Riconoscere e applicare le strategie di marketing. Conoscere i principali istituti di diritto privato e pubblico attinenti allo specifico settore professionale; Essere consapevole della rilevanza pratica del contratto quale fonte di obbligazioni nella vita quotidiana e nell’attività professionale. Per l’Anno Scolastico 2016/2017, secondo quanto deliberato nel Collegio dei Docenti n° 2 del 14/09/2016, i responsabili dei Dipartimenti sono: Dipartimento Letterario – Linguistico Dipartimento Scientifico Dipartimento Tecnico Prof.ssa Anna Manganiello Prof.ssa Graziella Vairo Prof. Luigi Polito Prof. Annamaria di Giacomo Stage formativi L’Istituto sostiene e promuove sostiene e promuove l’esperienza di “formazione sul campo”. La scuola offre ai giovani la possibilità di misurarsi con il mondo del lavoro attraverso gli stage con l’intento di: Verificare il grado di preparazione raggiunto dallo studente; Orientare lo studente verso una più consapevole scelta riguardo al futuro professionale; Migliorare atteggiamenti e comportamenti attraverso l'assunzione di responsabilità operative in azienda. Lo stage assume un elevato valore formativo sia per quanto riguarda le competenze specifiche che quelle generali dello studente e costituisce un momento di forte integrazione con il mondo del lavoro: una preziosa opportunità per conoscere l’ambiente esterno, farsi conoscere e porre le basi per un qualificato sbocco professionale. Permette agli studenti di ampliare e consolidare le proprie conoscenze tecnico professionali ed una più consapevole scelta relativa al proprio futuro. La scuola segue l'inserimento dello studente in azienda pubblica o privata attraverso un insegnante tutor, che si affianca a quello aziendale. La scuola può, in questo modo, verificare se il percorso formativo è consono alle aspettative dell’ambiente produttivo e se ha promosso negli studenti i necessari aspetti di maturità, conoscenza, competenza, abilità, affidabilità, flessibilità e disponibilità utili alla formazione umana e professionale. 45 Esami di Stato Le prove scritte dell’Esame di Stato si svolgeranno nei giorni: Mercoledì 21 giugno 2017: Prima Prova Giovedì 22 giugno 2017: Seconda Prova Lunedì 26 giugno 2017: Terza Prova Sono ammessi agli esami di Stato gli studenti che, nello scrutinio finale, conseguono una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina (voto unico) e un voto di comportamento non inferiore a sei decimi; il voto di comportamento concorre alla determinazione dei crediti scolastici. Per la valutazione di ciascuno studente nello scrutinio finale è richiesta la frequenza di almeno ¾ del monte ore di lezioni. La deroga alle assenze si applica solo se queste ultime sono documentate e continuative, a condizione che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del C.d.C. la possibilità di procedere a valutazione. Le prove INVALSI Anche per l’anno scolastico 2016/2017 l’INVALSI ha avviato le fasi inerenti il Sistema Nazionale di Valutazione (SNV) nelle quali sono individuate le priorità strategiche del Governo per il sistema educativo di istruzione ed i relativi obiettivi di miglioramento. Il SNV è visto come “una risorsa strategica per orientare le politiche scolastiche e formative alla crescita culturale, economica e sociale del Paese e per favorire la piena attuazione dell’autonomia delle istituzioni scolastiche. Per migliorare la qualità dell'offerta formativa e degli apprendimenti, l’SNV valuta l’efficienza e l’efficacia del sistema educativo di istruzione e formazione”. Nella valutazione delle Istituzioni scolastiche l’obiettivo prioritario, per questi primi anni di lavoro, è promuovere in modo capillare e diffuso su tutto il territorio nazionale, una cultura della valutazione finalizzata al miglioramento della qualità dell’offerta formativa, con particolare attenzione agli esiti educativi e formativi degli studenti. Gli studenti delle seconde classi, oltre alla valutazione interna dei loro apprendimenti, sono sottoposti, a cura dell’Invalsi, anche ad una valutazione esterna con prove standardizzate a livello nazionale in alcune discipline fondanti (Italiano; Matematica). Queste prove sono contemporaneamente uno strumento di misura e di confronto: misura la qualità del processo di insegnamento-apprendimento e confronta realtà scolastiche di-verse al fine di valorizzare i punti di forza e di individuare i punti debolezza. Le prove per l’anno 2017, si terranno il 9 Maggio. 46 Didattica e valutazione Criteri e modalità di valutazione degli studenti Il Regolamento sulla valutazione, DPR n. 122 del 22.6.2009, recita testualmente: “La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il scolastico complessivo degli alunni. La valutazione concorre, con la sua finalità anche attraverso l'individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascun alunno, ai autovalutazione degli alunni medesimi, al miglioramento dei livelli di conoscenza e formativo” rendimento formativa e processi di al successo Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali sul rendimento scolastico devono essere coerenti con gli obiettivi di apprendimento previsti dal piano dell'offerta formativa e devono tener conto degli standard di riferimento, sia a livello nazionale che internazionale. Nello scrutinio finale il consiglio di classe sospende il giudizio degli alunni che non hanno conseguito la sufficienza in una o più discipline, senza riportare immediatamente un giudizio di non promozione. A conclusione dello scrutinio, l'esito relativo a tutte le discipline e' comunicato alle famiglie. A conclusione degli interventi didattici programmati per il recupero delle carenze rilevate, il consiglio di classe, in sede di integrazione dello scrutinio finale, previo accertamento del recupero delle carenze formative procede alla verifica dei risultati conseguiti dall'alunno e alla formulazione del giudizio finale che, in caso di esito positivo, comporta l'ammissione alla frequenza della classe successiva e l'attribuzione del credito scolastico. Valutazione delle competenze Con il D.M. n. 9 del 27/01/2010 è stato adottato un modello di certificazione basato sui livelli di competenza raggiunti dagli allievi nell’assolvimento dell’obbligo scolastico. “Una competenza, secondo le Linee Guida, si manifesta quando uno studente è in grado di affrontare un compito o realizzare un prodotto a lui assegnato, mettendo in gioco le sue risorse personali e quelle, se disponibili, esterne utili o necessarie.” Per costruire una reale pratica valutativa delle competenze, bisogna tener conto della qualità delle conoscenze e delle abilità che risultano componenti essenziali delle competenze. Le conoscenze, per poter essere valorizzate nello sviluppo di una competenza, devono manifestare tre caratteristiche: significatività, stabilità e fruibilità. Una conoscenza, per essere significativa, deve essere collegata a ciò che il soggetto sa attraverso una riorganizzazione dei suoi schemi concettuali; questo processo le permette anche di diventare 47 stabile. Una conoscenza, inoltre, deve essere fruibile, deve poter essere utilizzata per interpretare situazioni e compiti diversi da quelli nei quali essa è stato costruita. Un’abilità deve essere collegata a quelle che sono denominate conoscenze condizionali (sapere dove, quando, perché) in modo che possa essere attivata in maniera consapevole di fronte a una questione o un compito. Le fonti informative sulla base delle quali verrà espresso un giudizio di competenza, saranno di tre tipi: Il primo relativo ai risultati ottenuti nello svolgimento di un compito o nella realizzazione del prodotto; Il secondo relativo a come lo studente è giunto a conseguire tali risultati; Il terzo relativo alla percezione che lo studente ha del suo lavoro. Molto importanti saranno le prove comuni elaborate dai Dipartimenti per classi parallele sulla base dei livelli rilevati e degli standard di riferimento. Secondo quanto stabilito dal già citato DPR n. 122/2009, la nostra istituzione assicurerà alle famiglie una informazione tempestiva circa il processo di apprendimento e la valutazione degli alunni effettuata nei diversi momenti del percorso scolastico. A tale fine intende avvalersi, nel rispetto delle vigenti disposizioni in materia di riservatezza, anche degli strumenti offerti dalle moderne tecnologie: è in fase di elaborazione il registro elettronico per la gestione dei voti, degli scrutini e delle comunicazioni scuola/famiglia via web, attraverso l'accesso con account personale. Criteri generali I criteri generali di conduzione dell'attività didattica, sono delineati in base alla sequenza di seguito riportata: Programmazione didattico-educativa di Istituto approvata dal Collegio dei Docenti; Programmazione didattico-educativa di Classe approvata dal Consiglio di Classe; Programmazione didattico-educativa di ogni singolo Docente. Sviluppo della capacità di autovalutazione: gli alunni devono essere messi in grado di percepire i loro progressi e le loro difficoltà, per raggiungere un più efficace metodo di apprendimento; Corrispondenza tra i livelli raggiunti e i voti: tutti i docenti adottano una scala dei voti, deliberata dal Collegio Docenti, che mira a rendere omogenei i criteri di valutazione sia degli apprendimenti che del comportamento. Fattori che concorrono alla valutazione periodica e finale Metodo di studio; Partecipazione all’attività didattica; Impegno; Progressi rispetto al livello iniziale; Livello della classe; 48 Assenze e ritardi; Situazione personale (solo in sede di scrutinio finale). I voti espressi in decimi rispettivamente assegnati, in sede di scrutinio finale, al giudizio di idoneità, nonché a ciascuna disciplina e al comportamento sono riportati nel documento di valutazione e nel registro finale dei voti. I possibili criteri per la determinazione del giudizio di idoneità sono stabiliti in base: Media delle valutazioni del triennio; L’eventuale arrotondamento per eccesso terrà conto del percorso di miglioramento, dell’impegno, dell’interesse e della regolarità e qualità dei compiti. Valutazione periodica degli apprendimenti e tipologia di prove La C.M. n. 89 del 18 ottobre 2012 (prot. MIURAOODGOS/6751) fornisce precisazioni sulla tipologia di prove e sulle corrispondenti modalità di espressione del voto in sede di scrutini intermedi, relative a ciascun insegnamento delle classi degli istituti di istruzione secondaria di secondo grado: “Alla luce di quanto sopra si indica alle istituzioni scolastiche l’opportunità di deliberare che negli scrutini intermedi delle classi prime, seconde e terze la valutazione dei risultati raggiunti sia formulata, in ciascuna disciplina, mediante un voto unico, come nello scrutinio finale”. La Circolare mira a precisare che anche nel caso di insegnamenti ad una prova, il voto potrà essere espressione di una sintesi valutativa frutto di diverse forme di verifica: scritte, strutturate e non strutturate, grafiche, multimediali, laboratoriali, orali, documentali, ecc.; inoltre sollecita a esplicitare, nei rispettivi piani dell’offerta formativa, le tipologie delle verifiche adottate, al fine di rendere l’intero processo valutativo trasparente e coerente con gli specifici obiettivi di apprendimento. Il Collegio dei docenti, sempre nell’ambito del rispetto dell’autonomia professionale propria della funzione docente, delibera di adottare le seguenti prove di verifica: N. 3 prove scritte per ogni quadrimestre nelle tipologie stabilite nei singoli dipartimenti; Almeno 2 prove orali per ogni quadrimestre. 49 Criteri di attribuzione dei voti disciplinari Tabella di corrispondenza tra voti in decimi e livelli di conoscenze e di abilità 0≤ M ≤ 3 4 4<M<5 5 5<M<6 6 6<M≤7 7<M≤8 8<M≤9 9 < M ≤ 10 NESSUNA CONOSCENZA Rifiuta la verifica. Non ha alcuna capacita di orientarsi. CONOSCENZA GRAVEMENTE LACUNOSA Non sa individuare i concetti chiave. Commette gravi errori relativi ai contenuti. L’esposizione è priva di articolazione coerente. CONOSCENZA LACUNOSA Conosce in modo frammentario gli argomenti proposti e commette errori rilevanti. Sa applicare solo parzialmente regole e principi a casi specifici. L’esposizione è difficoltosa. CONOSCENZA SCARSA Conosce in modo approssimativo gli argomenti. Ha conseguito qualche abilità, ma non sa utilizzarle in modo adeguato. Espone con fatica. CONOSCENZA INCERTA Conosce parzialmente gli argomenti proposti. L’utilizzo della terminologia e/o della simbologia è incerta. Se guidato riesce tuttavia ad orientarsi per portare a termine i compiti assegnati. L'esposizione è incerta. LIVELLI MINIMI ACCETTABILI DI CONOSCENZA E PADRONANZA Individua i concetti chiave e stabilisce, guidato, semplici collegamenti. L’esecuzione di compiti semplici è corretta cosi come è semplice l’espressione. DISCRETA PADRONANZA Sa analizzare gli aspetti significativi e stabilisce i collegamenti essenziali anche Se non sempre in modo autonomo. Commette pochi errori e non sostanziali, esprimendosi con sufficiente proprietà. BUONA PADRONANZA Conosce e sviluppa in modo analitico i contenuti e le procedure proposte. Nell’applicazione non commette errori, ma solo imprecisioni. Si esprime in modo adeguato, anche se non sempre debitamente argomentato. OTTIMA PADRONANZA Sa operare collegamenti fra i vari aspetti del problema anche in situazioni nuove. L’esecuzione è puntuale in ogni sua fase e l’esposizione è organica. OTTIMA PADRONANZA CON VALUTAZIONE CRITICA Le conoscenze sono ampie, solide e ben organizzate. La rielaborazione è articolata e autonoma. Sa anche esprimere valutazioni critiche. L’esposizione è precisa e ricca; l’espressione è fluida. 50 Finalità della valutazione del comportamento degli studenti Il Collegio dei Docenti fa proprie le finalità della valutazione del comportamento espresse nel Decreto ministeriale n. 5/2009 : Accertare i livelli di apprendimento e di consapevolezza raggiunti, con specifico riferimento alla cultura e ai valori della cittadinanza e della convivenza civile; Verificare la capacità di rispettare il complesso delle disposizioni che disciplinano la vita di ciascuna istituzione scolastica; Diffondere la consapevolezza dei diritti e dei doveri degli studenti all’interno della comunità scolastica, promuovendo comportamenti coerenti con il corretto esercizio dei propri diritti e al tempo stesso con il rispetto dei propri doveri, che corrispondono sempre al riconoscimento dei diritti e delle libertà degli altri; Dare significato e valenza educativa anche al voto inferiore a 6/10. La valutazione del comportamento inferiore alla sufficienza, ovvero a 6/10, riportata dallo studente in sede di scrutinio finale, comporta la non ammissione automatica dello stesso al successivo anno di corso o all’esame conclusivo del ciclo di studi. La nostra Istituzione, pertanto, pone particolare cura sia nell’elaborazione del Patto educativo di corresponsabilità, sia nell’informazione tempestiva e nel coinvolgimento attivo delle famiglie in merito alla condotta dei propri figli. I criteri di attribuzione del voto di condotta approvati dal Collegio dei Docenti sono i seguenti: Voto Criterio di attribuzione 10 Alunni con frequenza regolare, caratterizzati da partecipazione attiva/ costruttiva, atteggiamento propositivo ed impegno assiduo. Alunni con frequenza regolare, rispettosi delle regole, caratterizzati da partecipazione attiva/ricettiva, atteggiamento collaborativo ed impegno costante. Alunni con frequenza regolare; caratterizzati da impegno regolare; comportamento vivace, ma controllato o partecipazione diligente e attenta, anche se silenziosa. Alunni con frequenza sostanzialmente regolare, con possibili ritardi nelle giustificazioni, uso improprio e/o alterazione del badge personale, caratterizzati da comportamento vivace e/o non controllato, impegno discontinuo; possono aver conseguito avvertimenti sul registro di classe. Alunni con frequenza irregolare e ritardi nelle giustificazioni, uso improprio e/o alterazione del badge personale, caratterizzati da comportamento di disturbo e da impegno superficiale e discontinuo; hanno conseguito una o più ammonizioni o sospensioni nel corso del quadrimestre. 9 8 7 6 51 Strumenti di verifica e di valutazione PROVE SEMISTRUTTURATE Questionari a risposta libera; Analisi del testo; Saggi brevi; Relazione su traccia; Riassunti; Problemi; Traduzioni; Tema; Elaborazione e lettura di grafici e tabelle. PROVE STRUTTURATE Domande con risposta a scelta multipla; Brani da completare; Corrispondenze; Affermazioni vero/falso; PROVE APERTE Verifica orale; Relazione; Presentazioni multimediali. Metodologie didattiche ed attività per conseguire gli obiettivi Lezione frontale; Lezione interattiva; Discussione guidata; Lavori in coppia/di gruppo; Esercitazioni guidate; Utilizzo mappe concettuali; Sviluppo ed elaborazione di ricerche e/o approfondimenti personali anche con l’uso di strumenti informatici; Utilizzo LIM (Lavagna interattiva multimediale); Utilizzo tablet; Visite guidate; Viaggio di istruzione. Periodo valutativo L’anno scolastico è diviso in quadrimestre. Il primo quadrimestre ha inizio il 15 Settembre 2016 e termina il 31 Gennaio 2017. Il secondo quadrimestre ha inizio il 1 Febbraio 2017 e termina il 9 Giugno 2017. 52 Crediti scolastici e formativi Il credito scolastico tiene conto del profitto strettamente scolastico dello studente, il credito formativo considera le esperienze maturate al di fuori dell’ambiente scolastico, in coerenza con l’indirizzo di studi e debitamente documentate. E’ un punteggio che si ottiene durante il triennio della scuola secondaria di II grado e che dovrà essere sommato al punteggio ottenuto alle prove scritte e alle prove orali per determinare il voto finale dell’esame di maturità. Ai fini dell’attribuzione concorrono: la media dei voti di ciascun anno scolastico, il voto in condotta, l’assenza o presenza di debiti formativi. Il punteggio massimo così determinato è di 25crediti. E’ possibile integrare i crediti scolastici con i crediti formativi, attribuiti a seguito di attività extrascolastiche svolte in differenti ambiti (corsi di lingua, informatica, musica, attività sportive). Il riconoscimento dei crediti formativi viene riportato sul certificato allegato al diploma. Credito Scolastico (punti) Media dei voti I Anno II Anno III Anno M=6 3–4 3–4 4–5 6<M≤7 4–5 4–5 5–6 7<M≤8 5–6 5–6 6–7 8<M≤9 6–7 6–7 7–8 9 < M ≤ 10 7–8 7–8 8–9 53 REGOLAMENTO ESAMI DI IDONEITÀ ED INTEGRATIVI Gli esami di idoneità sono esami che si sostengono per accedere ad una, o più, classi successive a quella per cui si possiede il titolo di ammissione; riguardano i programmi integrali delle classi precedenti quella a cui il candidato aspira. Possono presentare la domanda per gli esami di idoneità: I candidati esterni che siano in possesso di licenza media e siano trascorsi tanti anni quanti ne siano previsti dal corso per l’ammissione alla classe richiesta. Gli alunni che compiono diciotto anni il giorno prima del primo scritto, per loro è richiesto, il solo possesso del diploma di terza media. I candidati esterni che abbiano compiuto o compiono nell’anno in corso il 23° anno di età, sono dispensati dall’obbligo dell’intervallo e dalla presentazione di qualsiasi titolo di studio studio inferiore Sono considerati candidati esterni anche gli alunni che cessano di frequentare la scuola prima del 15 marzo. Possono partecipare agli esami di idoneità anche gli alunni che intendono sostenere, ai sensi dell'art.192, comma 6, del D. L.vo n. 297, esami di idoneità per la classe immediatamente superiore a quella successiva alla classe da essi frequentata, purché abbiano ottenuto da questa la promozione per effetto di scrutinio finale e subordinatamente al possesso dei requisiti d’età. I candidati sostengono le prove d’esame sui programmi integrali delle classi precedenti a quella a cui aspirano. I candidati già in possesso di un diploma di maturità, sostengono le prove di esame sui programmi delle classi precedenti quella alla quale aspirano, limitatamente alle materie, o parti di materie. Possono partecipare agli esami integrativi gli studenti già iscritti ad una scuola secondaria di II grado che chiedono il passaggio a scuola di diverso ordine, tipo o indirizzo. Le domande di ammissione agli esami di idoneità vanno presentate al Dirigente scolastico della nostra scuola nel termine indicato dalla CM . Ulteriori domande tardive, motivate, possono essere prese in considerazione dal Dirigente Scolastico se compatibili con l’organizzazione degli esami. I bocciati a giugno dell’anno corrente possono presentare domanda di integrazione/idoneità per la stessa classe di altro indirizzo di studi , entro il 30 giugno, fermo restando l’intervallo di anni previsto . Il Dirigente, avvalendosi della collaborazione del responsabile della segreteria didattica, analizza le domande di idoneità e le indirizza a secondo le necessità didattiche, non escludendo colloqui con i candidati per eventuali chiarimenti. La segreteria iscrive le domande al protocollo e con questa successione i candidati vengono ammessi a partecipare agli esami, fino al completamento dei posti disponibili del nostro istituto. Le domande, infatti, sono conseguenza, per la maggior parte, della diffusa dispersione e abbandono scolastico, già sopra analizzato, nella Piana del Sele. Con questo tipo di successione, la scuola predispone l’elenco dei candidati e delle materie, su cui si svolge l’esame, per la classe richiesta da ciascun candidato. Il Dirigente predispone il calendario degli esami , con inizio fine agosto - primi giorni del mese di settembre, comunque entro l’inizio dell’anno scolastico; nomina la commissione e il Presidente. Nella riunione plenaria che precede l’inizio degli esami, si stabiliscono le prove scritte e/o orali, le modalità , la tipologia delle stesse e tutte le regole atte per un corretto funzionamento. Considerata la particolare tipologia dei partecipanti e per consentire un sereno svolgimento degli Esami, ed anche per venire incontro a particolari esigenze ambientali, familiari e lavorative (soprattutto degli ultra 54 ventitreenni), il presidente, per mettere a proprio agio i candidati, può autorizzare gli esami orali in un giorno diverso da quello prestabilito nel calendario, su loro espressa richiesta scritta e ritenuti validi i motivi. Nel caso le richieste di modifica del calendario delle prove orali dovessero risultare in numero eccessivo, da non poter essere soddisfatte senza creare scompensi organizzativi, si procederà secondo l’acquisizione delle domande al protocollo. La valutazione viene effettuata in uno scrutinio finale, lo studente è ritenuto idoneo se ottiene la sufficienza in tutte le materie. Di tutte le operazioni si redige il verbale. Tabella crediti esami di idoneità Media dei voti Credito scolastico M=6 3 6<M≤7 4–5 7<M≤8 5–6 8<M≤9 6–7 9 < M ≤ 10 7–8 Riferimenti normativi: D.Lvo n° 297/1994 art. 192, 193 O.M. n° 90/ 2001 art.18 , 19, 24 C.M n 31/ 2003 55 Esami preliminari dei candidati esterni all’Esame di Stato Lo studente che intenda presentarsi all’esame di Stato come candidato esterno deve presentare la domanda all’Ufficio scolastico provinciale entro novembre (o altra data indicata dalla relativa OM).L’ufficio scolastico Provinciale o l’ufficio Regionale comunica alla scuola i candidati privatisti assegnati. L’Esame preliminare è sostenuto davanti al consiglio di classe dell’istituto collegato alla commissione alla quale il candidato è assegnato. Nel caso in cui il candidato non sia idoneo a sostenere l’Esame di Stato, la commissione può assegnare l’idoneità a una classe diversa (5^, 4^, 3^). Le prove d’esame sostenute alla presenza di un solo commissario sono nulle e devono essere ripetute. Regolamento Esami Preliminari Il candidato dovrà sostenere un esame su tutte le discipline dell’ultimo anno o degli anni per i quali non siano in possesso della promozione o dell'idoneità alla classe successiva. Successivamente, il candidato potrà richiedere alla segreteria didattica dell’Istituto l’acquisizione, anche in formato digitale, dei programmi delle discipline oggetto di prove d’esame. Per ottenere l’ammissione all’Esame di Stato il candidato deve raggiungere la sufficienza in tutte le discipline. L’esito dell’esame viene affisso all’albo dell’Istituto il giorno successivo allo svolgimento degli scrutini. Tabella crediti Esami di Preliminari Media dei voti Credito scolastico M=6 3 6<M≤7 4–5 7<M≤8 5–6 8<M≤9 6–7 9 < M ≤ 10 7–8 Modalità di gestione degli scrutini e criteri di promozione In sede di scrutinio, ogni docente propone il voto in base a: Congruo numero di verifiche effettuate durante il 1° quadrimestre e 2° quadrimestre; Valutazione complessiva dell’impegno e interesse mostrato dall’alunno; Progressi curriculari; I voti sono espressi da ogni singolo docente in decimi (voto intero); Il docente può stilare un giudizio brevemente motivato per ogni allievo corrispondente alla sua proposta di voto numerico. 56 Criteri generali da adottare in sede di scrutinio per il Consiglio di Classe Nel rispetto della normativa vigente, ed in particolare del comma 7, art 14 del DPR 122/09, il quale indica che per procedere alla valutazione finale è richiesta la frequenza di almeno 3/4 dell’orario annuale. I criteri generali sono: Raggiungimento degli obiettivi fondamentali (verificati con un congruo numero di prove scritte e/o orali e/o pratiche) relativamente a conoscenze, competenze e abilità in ciascuna disciplina; Profitto raggiunto in sede di scrutinio intermedio ed esiti delle verifiche relative ad eventuali iniziative di sostegno e ad interventi di recupero precedentemente effettuati (art. 6 O.M. 92/07); Comportamenti scolastici in merito a: impegno, interesse e partecipazione dimostrati nell’intero percorso formativo; progressione dei risultati nell'intero anno scolastico; capacità di organizzare il proprio lavoro; rispetto delle regole e delle consegne; frequenza (anche ai corsi di recupero); situazioni extrascolastiche che possono aver influito sul processo di apprendimento. Criteri specifici da adottare per il passaggio alla classe successiva Sono ammessi alla classe successiva gli studenti che, in sede di scrutinio finale, conseguono un voto di comportamento (voto di condotta) non inferiore a sei decimi e una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina (art. 4 comma 5 DPR 122/09 e art 193 comma 1 D.L.vo 297/94). 57 Criteri per la formazione delle classi Il Dirigente Scolastico organizza le classi iniziali di ciclo (prima e terza), con riferimento al numero complessivo degli iscritti e assegna ad esse gli alunni secondo le diverse scelte effettuate. Il numero minimo e massimo di alunni costitutivo delle classi può essere incrementato o ridotto del 10%,nel rispetto di quanto previsto ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 81. Criteri generali L’assegnazione degli studenti alle classi deve avvenire nel rispetto dei principi di trasparenza ed imparzialità; Gli studenti delle prime dovranno essere inseriti nelle classi relative agli indirizzi scelti in fase di iscrizione, restando salva la possibilità di accogliere la seconda opzione in caso di non attivazione o di esubero dell’indirizzo prescelto. L’eventuale spostamento in classi di altro indirizzo dovrà avvenire su base volontaria o di graduatoria predisposta tenendo conto della tabella resa nota all’atto dell’iscrizione. A parità di punteggio si dovrà procedere per sorteggio; Gli studenti iscritti provenienti da altro tipo di scuola saranno inseriti in classi dell’anno e dell’indirizzo richiesto previo superamento di prove volte ad accertare la padronanza delle competenze e delle conoscenze di discipline di cui è privo di valutazione, perché non facenti parte del curricolo della scuola di provenienza o diverse per programma; Non potranno essere assegnati studenti alle classi dove insegna un docente con il quale lo stesso ha un rapporto di parentela. Criteri di formazione delle classi prime Gli studenti, saranno assegnati alle classi prime in modo che esse risultino eterogenee riguardo ad i livelli di valutazione conseguiti negli esami di Stato dell’ultimo anno della scuola secondaria di primo grado. La preferenza di uno studente, segnalata all’atto dell’iscrizione, è presa in considerazione a patto che essa rispetti i criteri stabiliti dal Consiglio d’Istituto; tale preferenza non è vincolante; Gli studenti stranieri sono distribuiti in modo uniforme e vario, al fine di agevolarne l’integrazione linguistica e sociale; Gli studenti sono distribuiti in modo numericamente omogeneo nelle classi, uniformando, per quanto possibile, il numero di studenti e studentesse in ogni classe. Criteri per la formazione delle classi successive alla prima Le classi successive alla prima, dei vari indirizzi, non subiranno variazioni nella loro composizione se non interessate ad accorpamenti e fatto salvo l’inserimento di studenti neoiscritti provenienti da altra scuola dello stesso tipo o diversa, garantendo l’equivalenza in termini numerici delle stesse; 58 L’inserimento di alunni ripetenti avverrà a seguito di valutazione da parte del Dirigente Scolastico e dal Coordinatore della classe già frequentata. La formazione della “Cl@sse 2.0” L’azione “Cl@ssi 2.0” viene promossa dal MIUR con l’intenzione di offrire la possibilità di innovare l’apprendimento attraverso l’utilizzo costante e diffuso delle tecnologie nella pratica didattica quotidiana. Il progetto è stato sviluppato con l’intenzione di fare un ulteriore passo in avanti nell’integrazione di nuovi strumenti tecnologici sempre più avanzati quali notebook, e Book reader, tablet, che si affiancano alla LIM nella didattica quotidiana. Il nostro obiettivo è quello di integrare nuovi modelli di conoscenza che sostituiscano la trasmissività della lezione frontale. La metodologia Nella [email protected] gli insegnanti, avvalendosi degli strumenti del web1.0 e 2.0, attraverso l’impegno e la collaborazione sperimentata personalmente, conducono i ragazzi in percorsi di condivisione e costruzione comune del sapere verso un apprendere collaborativo. L’attività del consiglio di classe si focalizza pertanto sullo sviluppo di metodologie che liberandosi dai limiti della lezione frontale: Forniscono un approccio esperienziale, interattivo e realistico; Potenziano le dimensioni collaborative e la circolarità della comunicazione; Utilizzano la multimedialità, i codici verbali e non verbali, l’interdisciplinarità, l’apertura al territorio; È una classe come le altre, tranne per il fatto di lasciare più spazio alle risorse gratuite del web; È un ambiente in cui gli studenti lavorano anche in gruppi cooperativi. La tecnologia utilizzata La lavagna interattiva multimediale (LIM) è una lavagna elettronica su cui vengono proiettati contenuti digitali. Vi sono molti tipi di lavagna interattiva, che operano con software e strumenti diversi; con tutte le lavagne, però, si può interagire con i contenuti proiettati toccando la superficie della lavagna. Per funzionare, la LIM deve essere collegata a un computer e a un proiettore. Quello che compare sullo schermo del computer viene proiettato sulla lavagna: file, programmi, pagine Web. Invece di usare il mouse si usano le mani oppure penne speciali, a seconda del tipo di lavagna. Con la LIM si può fare tutto quello che si fa con una lavagna tradizionale: scrivere, disegnare e cancellare. Ma si possono fare anche molte altre cose: 59 Proiettare dei testi, sottolinearli ed evidenziarli; Mostrare immagini, ingrandirle e spostarle; Fare esercizi interattivi; Mostrare presentazioni in PowerPoint; Vedere e ascoltare file multimediali, audio, video e animazioni; Navigare su internet; Creare contenuti nuovi utilizzando i software specifici di ogni lavagna interattiva. Anche se il libro rimane il punto di riferimento fondamentale nell'insegnamento, la LIM è uno strumento dalle grandi potenzialità perché sfrutta un linguaggio visivo e interattivo, vicino a quello degli studenti, abituati a computer, console, telefoni e lettori mp3, touchscreen. Con la lavagna interattiva gli studenti si sentono più coinvolti nel processo formativo e, grazie alle loro spiccate abilità informatiche, possono sentire la scuola più vicina. I tablet tenuti in classe sono collegati alla rete wireless e permettono la realizzazione di esercitazioni, di verifiche o di prodotti multimediali, hanno la funzione di libro/quaderno multimediale su cui studiare ed organizzare gli appunti. I Book in Progress sono libri di testo, di elevato spessore scientifico e comunicativo, scritti dagli800 docenti della rete nazionale con capofila l’ITIS Majorana di Brindisi e stampati all’interno delle scuole. Il piano editoriale del Book in Progress prevede la consegna dei libri di testo per le seguenti discipline: Italiano, Storia, Geografia, Chimica, Economia Aziendale, Inglese, Scienze integrate Fisica, Diritto ed Economia, Matematica, Informatica, Tecnologia e Disegno, Scienze Naturali per le prime e seconde classi dei Licei, degli Istituti Tecnici e degli Istituti Professionali. Il caro-libri colpisce ogni anno le famiglie disincentivando il proseguimento degli studi dei figli nati in famiglie economicamente in difficoltà. Il problema diventa particolarmente insostenibile per le famiglie numerose. Per risolvere il problema sono state messe in atto diverse soluzioni ma nessuna, perlomeno finora, ha portato ad una radicale riduzione del costo dei libri scolastici. Book in Progress è un'iniziativa di alcune scuole italiane tra cui la nostra. Criteri di formazione delle classi “Cl@sse 2.0” Gli studenti, saranno assegnati alle classi prime in modo che esse risultino eterogenee riguardo ad i livelli di valutazione conseguiti negli esami di Stato dell’ultimo anno della scuola secondaria di primo grado. La preferenza di uno studente, segnalata all’atto dell’iscrizione, è presa in considerazione, tale preferenza, però, non è vincolante; Gli studenti stranieri sono distribuiti in modo uniforme e vario, al fine di agevolarne l’integrazione linguistica e sociale; Gli studenti sono distribuiti in modo numericamente omogeneo nelle classi, uniformando, per quanto possibile, il numero di studenti e studentesse in ogni classe. 60 ISCRIZIONI ALLA SCUOLA PARITARIA L’iscrizione alla prima classe avviene on line nei tempi indicati dalle C.M. E’ altresì possibile nella scuola paritaria l’iscrizione cartacea sottoscritta da uno Genitori allegando la documentazione richiesta; L’alunno di scuola statale che intende trasferirsi in corso d’anno all’ istituzione scolastica paritaria, presenta un’ istanza corredata del nulla osta derivante dalla richiesta di disponibilità della scuola di partenza e dalla conseguente possibilità di accoglienza del nostro istituto; L’iscrizione agli anni successivi al primo avviene in automatico per effetto delle promozioni, oppure per effetto degli esami di idoneità; Le classi sono formate da un numero adeguato di alunni, tale da rendere efficace l’organizzazione degli insegnamenti e delle attività didattiche; La scuola ha facoltà di accogliere domande motivate di iscrizione fuori termine ma nei limiti della disponibilità di posti della classe richiesta. La scuola ha facoltà di accogliere, per effetto degli esami di idoneità o integrativi, le domande tardive degli alunni. L’istruzione parentale L’istituto De Andre’, come da riferimento normativo DLgs 76/2005 (art. 1 comma 4), si fa carico dell’istruzione parentale in quanto, non è la scuola ad essere obbligatoria ma l’istruzione. Alcune famiglie, da qualche anno, per contrastare fenomeni di abbandono e devianze minorili, stanno passando da una istruzione tradizionale, svolta nelle scuole, ad una educazione parentale, tenuta in casa dagli stessi genitori o da tutor. L’istituto si pone come “tutor” in sostituzione e su delega delle famiglie. I motivi che spingono le famiglie a provvedere diversamente ad istruire i propri figli sono quelli di una educazione sostenibile, che va incontro alle necessità dei ragazzi, spesso in ritardo sui tempi di un normale percorso scolastico. Si tratta di una educazione diversa, in cui gli allievi imparano i concetti basilari, o più complessi, attraverso una istruzione rispettosa di tempi e peculiarità di ciascuno. Solitamente i genitori che scelgono questo tipo di formula sono convinti che l’ apprendimento individualizzato è più proficuo, a scuola, invece, ogni cosa è preimpostata e studiata per la maggioranza senza andare incontro alle specifiche esigenze dei singoli. Alla fine di ogni anno sono previsti degli esami per passare alla classe successiva. Per tutto quanto non stabilito si rimanda alla normativa di riferimento. 61 Assi culturali L’asse dei linguaggi L’asse dei linguaggi ha l’obiettivo di fare acquisire allo studente la padronanza della lingua italiana come ricezione e come produzione, scritta e orale; la conoscenza di almeno una lingua straniera; la conoscenza e la fruizione consapevole di molteplici forme espressive non verbali; un adeguato utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Padronanza della lingua italiana: Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti; Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo; Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi; Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi; Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario; Utilizzare e produrre testi multimediali. L’asse matematico L’asse matematico ha l’obiettivo di far acquisire allo studente saperi e competenze che lo pongano nelle condizioni di possedere una corretta capacità di giudizio e di sapersi orientare consapevolmente nei diversi contesti del mondo contemporaneo. Competenze di base: Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica; Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni; Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi; Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico. L’asse scientifico-tecnologico L’asse scientifico-tecnologico ha l’obiettivo di facilitare lo studente nell’esplorazione del mondo circostante, per osservarne i fenomeni e comprendere il valore della conoscenza del mondo naturale e di quello delle attività umane come parte integrante della sua formazione globale. Si tratta di un campo ampio e importante per l’acquisizione di metodi, concetti, atteggiamenti indispensabili ad interrogarsi, osservare e comprendere il mondo e a misurarsi con l’idea di molteplicità, problematicità e trasformabilità del reale. Per questo l’apprendimento centrato sull’esperienza e l’attività di laboratorio assumono particolare rilievo. 62 Competenze di base: Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità; Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza; Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate. L’asse storico-sociale L’asse storico-sociale si fonda su tre ambiti di riferimento: epistemologico, didattico, formativo. Le competenze relative all’area storica riguardano, di fatto, la capacità di percepire gli eventi storici nella loro dimensione locale, nazionale, europea e mondiale e di collocarli secondo le coordinate spazio-temporali, cogliendo nel passato le radici del presente. Se sul piano epistemologico i confini tra la storia, le scienze sociali e l’economia sono distinguibili, più frequenti sono le connessioni utili alla comprensione della complessità dei fenomeni analizzati. Comprendere la continuità e la discontinuità, il cambiamento e la diversità in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali è il primo grande obiettivo dello studio della storia. Il senso dell’appartenenza, alimentato dalla consapevolezza da parte dello studente di essere inserito in un sistema di regole fondato sulla tutela e sul riconoscimento dei diritti e dei doveri, concorre alla sua educazione alla convivenza e all’esercizio attivo della cittadinanza. La partecipazione responsabile - come persona e cittadino - alla vita sociale permette di ampliare i suoi orizzonti culturali nella difesa della identità personale e nella comprensione dei valori dell’inclusione e dell’integrazione. Competenze di base: Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali; Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente; Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio. Le competenze di base relative agli assi culturali sopra richiamati sono state acquisite dallo studente con riferimento alle competenze chiave di cittadinanza: Imparare ad imparare (costruzione del sé); Progettare (costruzione del sé); Comunicare (relazione con gli altri da sé); Collaborare e partecipare (relazione con gli altri da sé); 63 Risolvere problemi (rapporto con la realtà naturale e sociale); Individuare collegamenti e relazioni (rapporto con la realtà naturale e sociale); Acquisire e interpretare l’informazione (rapporto con la realtà naturale e sociale). Discipline e competenze formano la parte più importante del processo di insegnamento ed apprendimento. Pertanto, i singoli Consigli di Classe, nel pieno esercizio dell’autonomia docente, programmano ad inizio anno scolastico, per competenze, conoscenze ed abilità, tutte le linee guida. Le programmazioni e i programmi svolti sono consultabili da genitori e studenti 64 Funzioni strumentali I docenti incaricati di Funzione Strumentale (F.S.) si occupano di quei particolari settori dell'organizzazione scolastica per i quali si rende necessario razionalizzare e ampliare le risorse, monitorare la qualità dei servizi e favorire formazione e innovazione. I docenti con funzioni strumentali vengono designati con delibera del Collegio dei Docenti in coerenza con il Piano Triennale dell'Offerta Formativa in base alle loro competenze, esperienze professionali o capacità relazionali; la loro azione è indirizzata a garantire la realizzane del PTOF ed il suo arricchimento. Gruppo elaborazioni e progetti StefanyPascale Docente con funzione strumentale PTFO Rossella Nappi StefanyPascale Luigi Polito StefanyPascale Docente con funzione strumentale area s. Docenti Docente con funzione strumentale area s. Alunni Luigi Polito Il coordinatore di classe I Coordinatori dei Consigli di classe sono il punto di riferimento dei docenti e degli alunni della classe e dei rispettivi genitori. Del loro lavoro riferiranno al Dirigente, al Consiglio di classe e al Collegio dei docenti. L’incarico, volto a facilitare il processo di interazione fra docenti, di circolarità delle informazioni, di progettazione condivisa, nonché la costruzione dei percorsi educativi e didattici che consentano il raggiungimento da parte degli studenti del successo formativo sia in termini di acquisizione di conoscenze, competenze e capacità che di crescita morale e civile, ha ad oggetto l’affidamento, in collaborazione con l’ufficio di dirigenza, delle seguenti attività: Presiede, su delega del Dirigente Scolastico i consigli di classe, organizzandone il lavoro; Coordina la programmazione di classe per quanto riguarda le attività sia curriculari che extra-curriculari e la relativa verifica sia in itinere che finale; Convoca il Consiglio di Classe in via straordinaria, previa consultazione con il D.S. e con gli altri docenti della classe; E’ responsabile in modo particolare degli studenti e della classe e si tiene regolarmente informato sul loro profitto tramite i frequenti contatti con gli altri docenti del consiglio; Mantiene i contatti con i genitori, fornendo loro informazioni globali sul profitto, sull’interesse e sulla partecipazione degli studenti, fornisce, inoltre, suggerimenti specifici in collaborazione con gli altri docenti della classe soprattutto nei casi di irregolare frequenza ed inadeguato rendimento; Si preoccupa della regolare tenuta del giornale di classe, controlla regolarmente le assenze ed i ritardi degli studenti annotandole sugli appositi registri; 65 Si fa portavoce delle esigenze delle tre componenti del Consiglio ( docenti – alunni genitori); Informa il Dirigente e i suoi collaboratori sugli avvenimenti più significativi della classe; Coordina l’accoglienza ( per le sole classi 1° ); Predispone la bozza del documento del 15 maggio da presentare al Consiglio di classe ( per le sole classi 5°. Indirizzo AFM CAT IPSEOA Coordinatore classe I CLASSI Articolate Coordinatore classe II Prof.ssa Lucia Pellegrino Prof.ssa Graziella Vairo Prof.ssa Graziella Vairo Coordinatore classe III Coordinatore classe IV Prof.ssa Maria Antonietta Cupolo Prof.ssa Daniela Meluccio Indirizzo AFM Coordinatore classe V A Prof.ssa Anna Manganiello Coordinatore classe V B Prof.ssa Annalisa De Vita Indirizzo CAT Coordinatore classe V A Prof. Felice Elia Infante Coordinatore classe V B Prof. Giorgio Luigi Indirizzo IPSE Coordinatore classe V A Prof.ssa StefanyPascale Coordinatore classe V B Prof.ssa Rossella Nappi 66 Le risorse umane e strutturali La valorizzazione delle risorse umane verrà attuata attraverso le seguenti iniziative: Sensibilizzazione e coinvolgimento, il più ampio possibile, delle risorse umane a disposizione, in particolare di quelle, non poche nella scuola, a vario titolo demotivate; Articolazione del Collegio, con incarichi specifici, connessi ad obiettivi altrettanto specifici; Responsabilizzazione, attraverso l'istituto della delega, da esercitare sempre, in particolare fino ad acquisizione degli strumenti richiesti dall'incarico, in stretta collaborazione con il dirigente; Sensibilizzazione e formazione del personale ATA ausiliario nell'ambito della tenuta dell'edificio e della vigilanza sugli alunni. Iniziative di aggiornamento per tutto il personale ATA: collaboratori scolastici, assistenti amministrativi, assistenti tecnici; Gratificazione, attraverso gli incentivi previsti dal contratto. Piano di formazione degli insegnanti La formazione del personale L’aggiornamento costituisce un diritto fondamentale ed elemento essenziale della professione docente e del personale ATA. Va inteso come continuo adeguamento delle conoscenze, approfondimento della preparazione didattica e come partecipazione alla ricerca e all’ innovazione didattico- pedagogica. La Formazione è uno strumento di innovazione, di sviluppo delle competenze a sostegno dei processi di innovazione e di riforma, uno strumento più che mai utile per governare il cambiamento. Attraverso un adeguato piano di formazione ed aggiornamento la Scuola si propone di offrire servizi sempre più competitivi adeguandosi, altresì, ai continui cambiamenti. La Formazione e l’autoaggiornamento sono elementi costitutivi dell’identità dell’insegnante come sancito anche nella L. 107/15 dove la formazione dei docenti assume un carattere obbligatorio, permanente e strutturale, rientrando all’interno degli adempimenti della funzione docente. Il monte ore annuale di formazione formale obbligatoria che dovranno essere certificati è fissato a 30 ore per i docenti e 20 ore per il personale ATA. È inoltre fondamentale anche prevedere durante l’anno scolastico momenti informali di aggiornamento pedagogico-didattico attraverso l’organizzazione di laboratori formativi anche senza la presenza di un formatore, favorendo in tal modo la partecipazione di tutta la comunità scolastica alle attività. La formazione del personale docente Nell’ottica del piano di miglioramento dell’Istituto, assumerà carattere prioritario la formazione dei docenti centrata sull’innovazione didattica, tenendo conto delle tecnologie digitali come sostegno per la realizzazione dei nuovi sistemi educativi. Il Piano nazionale per la scuola digitale indica tra gli obiettivi da perseguire quello di cui all’art 58 comma d) “formazione dei docenti per l’innovazione didattica e sviluppo della cultura digitale per 67 l’insegnamento, l’apprendimento e la formazione delle competenze lavorative, cognitive e sociali degli studenti”. Si privilegeranno, altresì, corsi di formazione in ambito pedagogico, linguistico, sicurezza sul lavoro e d’inclusione. Piano formazione insegnanti Le cose da precisare sono essenzialmente: L’indicazione delle priorità di formazione che la scuola intende adottare per tutti i docenti; Le tematiche “comuni”, cioè quelle che tutti sono impegnati a seguire; L’indicazione se tali tematiche saranno svolte “a scuola”, cioè con corsi organizzati dalla stessa; Misura minima di formazione (in termini di ore) che ciascun docente deve certificare a fine anno; Eventuale indicazione della misura triennale complessiva (per consentire oscillazioni annuali); Si possono prevedere attività di istituto e anche attività individuali che ognuno sceglie. Fabbisogno di attrezzature e infrastrutture materiali, fabbisogno dell’organico dell’autonomia, potenziamento dell’offerta e obiettivi formativi prioritari. Attrezzature didattiche e laboratori L'Istituto è dotato di attrezzature e laboratori moderni e continuamente aggiornati. L’utilizzo pianificato dei laboratori garantisce una fruizione ottimale da parte di tutti gli utenti. Le esercitazioni laboratoriali riguardano tutte le discipline ed in particolare Informatica di base, Informatica e Lingue. L’istituto dispone di: 1 Laboratori di Informatica. Le aule speciali sono: 1 Laboratorio dei servizi enogastronomici settore cucina; 1 Laboratorio dei servizi enogastronomici Sala e vendita; 1 Laboratorio dei servizi di accoglienza turistica; 1 Bar; 1 Salone per assemblee e conferenze attrezzato con maxi-video e postazione PC con collegamento ad Internet; 1 Teatro; 2 classi 2.0. Tutti i laboratori e le aule, fruiscono della rete Internet sulla base di connessione ad alta velocità. 68 Responsabili dei laboratori I Responsabili dei laboratori, in collaborazione con gli assistenti tecnici e con l’ufficio tecnico, quali sub consegnatari, sono incaricati di sostenere la migliore organizzazione e funzionalità dei laboratori a fini didattici e il loro adeguamento in relazione alle esigenze poste dall’innovazione tecnologica, nonché per la sicurezza delle persone e dell’ambiente. Piano attrezzature, infrastrutture e materiali Le finalità d’intervento del fabbisogno delle attrezzature e infrastrutture scolastiche devono avere principalmente alcune priorità riguardanti: Interventi periodici migliorativi della qualità delle attrezzature e infrastrutture scolastiche; Interventi migliorativi della qualità degli ambienti scolastici per l’attuazione di esperienze educative sperimentali e innovative per la riduzione del tasso di dispersione scolastica; Interventi di eco-sostenibilità e sicurezza dell’edificio scolastico; Interventi di manutenzione ordinaria delle infrastrutture scolastiche come garanzia di sensibilità ed efficienza da parte dell’istituzione nei confronti dell’utenza. Interventi di potenziamento delle strutture per garantire la partecipazione delle persone diversamente abili e quelle finalizzate alla qualità della vita degli studenti; Interventi migliorativi degli ambienti per l'apprendimento (aule, laboratori, spazi comuni, ecc.); Interventi di riqualificazione degli spazi esterni l’edificio scolastico, affinché possano diventare fruibili dagli studenti per le attività extrascolastiche. Collaborazioni L’Istituto De Andrè: Opera in un rapporto attivo e funzionale con il territorio e le sue istituzioni; Attento alle richieste culturali e professionali; Aperto a cogliere le risorse e le opportunità che da esso provengono. Collaborazione con le famiglie La collaborazione con le famiglie è ritenuta di fondamentale importanza per la rilevazione di eventuali difficoltà, per l’elaborazione di strategie d’intervento quanto più possibile efficaci, per la condivisione di scelte. Ai genitori è, infatti, garantito un ruolo partecipe ed attivo all’interno degli organismi istituzionali: Consiglio d’Istituto, Consigli di classe, Assemblee dei genitori. 69 Servizi Amministrativi Il personale amministrativo, tecnico e ausiliario (indicato anche come personale ATA) è il personale non docente, che lavora nella scuola italiana. La disciplina generale è contenuta nel d.lgs. 16 aprile 1994, n. 297 ("Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di istruzione"). Comprende: Il Collaboratore scolastico è addetto ai servizi generali della scuola con compiti di accoglienza e di sorveglianza degli alunni, nei periodi antecedenti e successivi alle attività didattiche, di pulizia dei locali, degli spazi scolastici e degli arredi, di vigilanza e assistenza durante il pasto, di custodia e di sorveglianza generica sui locali della scuola e di collaborazione con i docenti. L’Assistente amministrativo può essere addetto, con responsabilità diretta, alla custodia e alla registrazione del materiale. Ha competenza nella tenuta dell'archivio e del protocollo. L’Assistente tecnico dà supporto tecnico allo svolgimento delle attività didattiche. Garantisce l'efficienza e la funzionalità dei laboratori. Il Cuoco lavora nella mensa delle scuola. L’ufficio tecnico L’Ufficio tecnico si occupa di sostenere la migliore organizzazione e funzionalità dei laboratori a fini didattici e il loro adeguamento in relazione alle esigenze poste dall’innovazione tecnologica, nonché per la sicurezza delle persone e dell’ambiente In base al Regolamento per il riordino degli Istituti tecnici e professionali il nostro Istituto si è dotato, per gli indirizzi del settore tecnologico, dei servizi, e dell'industria e artigianato di un ufficio tecnico con il compito di “sostenere la migliore organizzazione e funzionalità dei laboratori a fini didattici e il loro adeguamento in relazione alle esigenze poste dall’innovazione tecnologica, nonché per la sicurezza delle persone e dell’ambiente”. Nell’ambito della direttiva del Dirigente Scolastico: Assicura la migliore organizzazione e funzionalità dei laboratori a fini didattici e il loro adeguamento in relazione alle esigenze poste dall’innovazione tecnologica, nonché per la sicurezza delle persone e dell’ambiente; Collabora con la direzione dell’istituto, in raccordo con gli insegnanti impegnati nello svolgimento delle esercitazioni pratiche e con il personale A.T.A., per l’individuazione, lo sviluppo e il funzionamento ottimale delle attrezzature tecnologiche e delle strumentazioni necessarie a supporto della didattica; Predispone un piano di attività per l’uso programmato degli spazi e delle attrezzature; Ricerca le soluzioni logistiche e organizzative più funzionali alla didattica ed anche per la condivisione in rete delle risorse umane, professionali e tecnologiche disponibili; 70 Si raccorda con tutte le strutture previste, in particolare con i dipartimenti, per la gestione e la realizzazione di progetti didattici condivisi contribuendo alla loro realizzazione; Assicura una adeguata gestione dell’archiviazione e della documentazione ai fini della piena fruibilità delle conoscenze esistenti e di quelle accumulate nel tempo; Rileva le necessità evidenziate dai responsabili dei dipartimenti e dei laboratori e individua le categorie di beni o di servizi da approvvigionare e le comunica al Dirigente Scolastico; Assicura interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria; Collabora nell’Integrazione delle risorse disponibili sul territorio anche in rete con altri istituti. Si raccorda con il DSGA e con i Docenti sub consegnatari dei beni esistenti nei laboratori. 71 Viaggi di istruzione ed uscite didattiche L’Istituto offre ampie possibilità di effettuare viaggi di istruzione ed uscite didattiche (ad esempio in occasione di spettacoli teatrali e cinematografici in italiano ed in lingua straniera, mostre, visite ad aziende, convegni), che si inseriscono nella programmazione curricolare integrando il percorso didattico e formativo della classe. I viaggi si svolgono in Italia e sono organizzati secondo le normative ministeriali. L’obiettivo costante e quello di creare un turismo scolastico di qualità, partendo dall’idea del viaggio per arrivare alla sua realizzazione. Calendario Scolastico Le lezioni hanno inizio il 15 Settembre 2016 e terminano il 9 Giugno 2017. Giorni di chiusura previsti dalla Giunta Regionale Campana: il 31 ottobre 2016, ponte di tutti i Santi; Il 2 novembre 2016 giorno della commemorazione dei defunti; il 7 gennaio 2017 ponte dell’Epifania; dal 23 al 31 dicembre 2016 e dal 2 al 5 gennaio 2017, vacanze natalizie; dal 13 al 18 aprile 2017, vacanze pasquali; il 27 ed il 28 febbraio 2017, lunedì e martedì di Carnevale; 25 Aprile, anniversario della liberazione; 1 Maggio, festa del Lavoro; 2 Giugno, festa nazionale della Repubblica; Festa del Santo Patrono. 72 Contatti Dirigente Scolastico: Prof. Carmine Pietro Nese Codice Istituto A.F.M. SATD30500E Codice Istituto C.A.T. SATLO6500Z Codice Istituto I.P.S.E.O.A. SARHV4500U Codice Fiscale/P iva Istituto: 05036230653 Indirizzo Posta Elettronica: [email protected] Indirizzo Posta Elettronica Certificata: [email protected] Indirizzo Web http://www.istitutiparitarideandre.com/ DOCUMENTI ALLEGATI Piano di miglioramento (Allegato 1) Riferimenti Legislativi Legge 107/2015 DPR 88/10 art. 5 e 8 direttiva 57/10 punto 1.2.1 Direttiva 4/12 punto 2.3.1 DPR 275/99 CM 25/12 73 ALLEGATO 1 ISTITUTO EUROPEO PARITARIO “Fabrizio De André” Istituto Tecnico Economico - Amministrazione Finanza e Marketing Istituto Tecnologico - Costruzioni Ambiente e Territorio Istituto Professionale per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera (D.M. 38/S2 – 18/S2 – 19/S2 ) SATD30500E – SATLO6500Z – SARHV4500U Piano di Miglioramento 2015 - 2016 COMPONENTI IL NUCLEO DI VALUTAZIONE E MIGLIORAMENTO PASCALE STEFANY POLITO LUIGI NAPPI ROSSELLA ERRICO ANTONIO MANGANIELLO ANNA VAIRO GRAZIELLA DI GIACOMO ANNAMARIA Dirigente Scolastico Prof. CARMINE PIETRO NESE 74 CONTESTO DI RIFERIMENTO Caratteristiche , vincoli e opportunità interne ed esterne L’Istituto De Andrè situato nel comune di Capaccio, comprende 3 indirizzi di studio: 1. Tecnico Economico Amministrazione Finanza e Marketing; 2. Tecnico Tecnologico Costruzioni Ambiente e Territorio; 3. Professionale Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera L’Istituto è inserito in un tessuto sociale in continuo movimento-mutamento, con tanta ricchezza culturale, attento quindi all’accoglienza, non solo in termini di ingresso e accettazione ma soprattutto come luogo di aggregazione e arricchimento. Il Piano di Miglioramento (PdM) del nostro Istituto ha come fine ultimo quello di adeguarsi in maniera continua alle esigenze degli allievi, con un’attenzione non solo alla loro preparazione, ma anche alla necessità di creare un ambiente scolastico privo di componenti ansiogene per una crescita psicologica serena; nella nostra scuola esiste il confronto quotidiano che si esplica principalmente in aula (tra docenti e alunni), ma anche nei Collegi dei Docenti, nei Consigli di Classe e nelle Riunioni Dipartimentali (tra docenti stessi). 75 MOTIVAZIONI DELLE SCELTE DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO Il presente Piano di miglioramento è finalizzato a garantire l’erogazione di un servizio scolastico di maggiore qualità rimuovendo o cercando di ridurre le criticità emerse in sede di compilazione del RAV e con lo scopo, anche in linea con il percorso di qualità che la scuola persegue da alcuni anni , di diffondere tra tutti gli operatori scolastici, la cultura del miglioramento continuo delle prestazioni. Le priorità, riferite agli esiti degli studenti, individuate dal Nucleo di valutazione della scuola e condivise dal collegio docenti risultano le seguenti: Esiti degli studenti Competenze chiave e di cittadinanza Risultati a distanza Priorità 1) Sviluppare in tutti i discenti la sensibilità verso le competenze di cittadinanza attiva. 2) Migliorare la rilevazione e l'analisi dei dati riguardanti gli sbocchi dei percorsi di studio attivi nella scuola. L’individuazione delle citate priorità consegue all’analisi condotta in sede di redazione del RAV con riferimento alle pratiche educative e didattiche e alle pratiche gestionali, e ai relativi processi attuativi, avendo rilevato che: 1. Le competenze di cittadinanza attiva non sono ancora pienamente integrate nell’azione didattica quotidiana e si richiedono pertanto azioni che concretamente realizzino in pieno quanto già previsto dalla progettazione dell’Istituto. 2. Una più attenta analisi degli sbocchi dei diplomati può facilitare la ridefinizione della mission della scuola in rapporto alle scelte e alle opportunità rilevate. Partendo da queste priorità il Nucleo di valutazione ha definito le azioni di miglioramento, cioè le attività che possono consentire, tramite i successivi progetti di miglioramento, a partire dalle criticità rilevate di conseguire o di tendere al conseguimento (attraverso miglioramenti dello stato rilevato) nell’arco del triennio dei seguenti traguardi con riferimento agli esiti: 1. Formalizzare in sede di valutazione dello studente l'acquisizione di competenze di cittadinanza attiva a conclusione del ciclo di studi. 2. Realizzare un report con cadenza triennale, sulle scelte dei diplomati sia in chiave occupazionale sia di prosecuzione degli studi. 76 PRIORITÀ DI MIGLIORAMENTO E TRAGUARDI DI PERIODO Nello schema sotto riportato si evidenziano, in rapporto agli esiti attesi degli studenti, i traguardi prefissati rispetto alle priorità strategiche individuate in sede di RAV. L’individuazione di traguardi intermedi nel corso del triennio di riferimento favorirà il monitoraggio e il conseguente adeguamento del piano in corso d’opera. Esiti degli studenti Competenze chiave cittadinanza Risultati distanza di a Priorità Traguardi Finali del triennio Risultati attesi Primo anno Risultati attesi Secondo anno Risultati attesi Terzo anno Priorità 1 Sviluppare in tutti i discenti la sensibilità verso le competenze di cittadinanza attiva. Formalizzare in sede di valutazione dello studente l'acquisizione di competenze di cittadinanza attiva a conclusione del ciclo di studi. Sperimentare nelle classi del primo biennio una griglia di osservazione e valutazione delle competenze di cittadinanza. Sperimentare nelle classi del secondo biennio una griglia di osservazione e valutazione delle competenze di cittadinanza. Generalizzare a tutte le classi dell’istituto una griglia di osservazione e valutazione delle competenze di cittadinanza. Priorità 2 Migliorare la rilevazione e l'analisi dei dati relativi agli sbocchi dei percorsi di studio attivi nella scuola. Realizzare un report con cadenza triennale, sulle scelte dei diplomati sia in chiave occupazionale che di prosecuzione degli studi. Predisporre una griglia di rilevazione dei dati relativi alle scelte di prosecuzione degli studi o degli sbocchi occupazionali dei diplomati. Iniziare la rilevazione dei dati con riferimento al biennio precedente. Realizzazione di un primo REPORT triennale RELAZIONE TRA OBIETTIVI DI PROCESSO, AREE DI PROCESSO E PRIORITÀ DI MIGLIORAMENTO Nella tabella sotto indicata si mettono in relazione gli obiettivi di processo relativi alle aree di processo previste dal RAV con le priorità strategiche individuate dalla scuola in sede di stesura del rapporto di autovalutazione. Area di processo RAV Curricolo, progettazione e valutazione Ambiente di apprendimento Continuità e orientamento Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane. Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie Obiettivi di processo 1 Elaborazione di una nuova griglia di osservazione e valutazione per le competenze di cittadinanza attiva. X Implementazione delle aule tematiche all’interno della scuola. Sistematizzare la raccolta di informazioni sugli sbocchi occupazionali e /o di prosecuzione degli studi degli studenti diplomati. Realizzare percorsi di formazione del personale docente X Aumentare il numero di occasioni di incontro con le famiglie. X Priorità 2 X X 77 PIANIFICAZIONE OPERATIVA E MONITORAGGIO DEI PROCESSI Nella tabella seguente in rapporto ad ogni singolo obiettivo di processo si indicano le azioni previste con la relativa tempificazione, l’individuazione dei responsabili delle azioni e l’indicazione dei risultati attesi per singola azione. Le ultime tre colonne saranno utilizzate in sede di monitoraggio e adeguamento del piano e a conclusione in sede di valutazione e verifica conclusiva del Piano stesso. Priorità : 1 Area di processo RAV Obiettivo di processo: Elaborazione di una competenze di cittadinanza attiva Azioni previste 1. Predisposizione di una griglia di osservazione e valutazione delle competenze di cittadinanza in uscita dal 1° biennio e somministrazio ne della griglia ad alcune classi seconde 2. Predisposizione di una griglia di osservazione e valutazione delle competenze di cittadinanza in uscita dal 2° biennio e somministrazio ne della griglia ad alcune classi quarte 3. Revisione griglie 4. Compilazione griglia da parte dei consigli di classe 2^ e 4^ nuova griglia di osservazione e valutazione per le Soggetti responsabili dell’attuazi one Termine previsto di conclusione Risultati attesi per ciascuna azione Monitoraggio in itinere processo (strumenti) Dirigente scolastico Entro giugno 2016 Produzione della griglia e compilazione della stessa per alcune classi 2^ Convocazione riunioni di apposito gruppo di lavoro (verbali delle riunioni) Dirigente scolastico Entro giugno 2017 Produzione della griglia e compilazione della stessa per alcune classi 2^ Dirigente scolastico Consigli delle classi 2^ e 4^ Entro gennaio 2018 Entro giugno 2018 Adeguame nti in itinere Azione realizzata entro il termine stabilito Risultati effettivam ente raggiunti per ciascuna azione Convocazione riunioni di apposito gruppo di lavoro (verbali delle riunioni) ____________ _ Produzione griglie definitive Compilazione griglie di rilevazione e valutazione ____________ _ 78 Priorità: 1 Area di processo RAV Obiettivo di processo: Implementazione delle aule tematiche in alcune sezioni della scuola Azioni previste Soggetti responsabili dell’attuazi one Termine previsto di conclusio ne Risultati attesi per ciascuna azione Monitorag gio processo in itinere Adeguame nti in itinere (strumenti) 1. Organizzazio ne per aree tematiche della didattica nel primo e secondo biennio di un indirizzo della scuola Dirigente scolastico Termine a. s. 2016-17 Realizzazion e delle aule tematiche e sperimentazi one della modalità didattica Azione realizza ta entro il termine stabilito Risultati effettivame nte raggiunti per ciascuna azione Valutazione delle attività da parte di studenti, genitori e docenti (griglie di valutazione ) Priorità : 2 Area di processo RAV Obiettivo di processo: Aumentare il numero di occasioni d’incontro con le famiglie Azioni previste 1. Aumenta re le occasioni d’incontr o e di partecipa zione dei genitori alla vita della scuola Soggetti responsabili dell’attuazi one Termine previsto di conclusione Risultati attesi per ciascuna azione Monitoraggio processo in itinere Dirigente scolastico Fine triennio di validità del piano di migliorame nto Realizzazio ne di incontri sistematici di informazion e e di partecipazio ne alle decisioni della scuola , dentro e fuori gli organi collegiali Verifica dell’effettuazi one degli incontri ( circolari di convocazione degli incontri e determinazion e del numero di partecipanti) Adeguame nti in itinere Azione realizza ta entro il termine stabilito Risultati effettivame nte raggiunti per ciascuna azione 79 Priorità: 2 Area di processo RAV Obiettivo di processo: Sistematizzare la raccolta di informazioni sugli sbocchi occupazionali e /o di prosecuzione degli studi degli studenti diplomati Azioni previste Soggetti responsabili dell’attuazio ne Termine previsto di conclusio ne Risultati attesi per ciascuna azione Monitorag gio processo in itinere (strumenti) 1. Organizzare la raccolta di informazion i sulle scelte dei diplomati dell’istituto Dirigente scolastico e funzione strumentale orientamento in uscita Febbraio 2016 DSGA 1° fase agosto 2016 2. Rilevazione dei dati 2° fase agosto 2017 3. Realizzazio ne di un report Predisposizi one di una griglia di rilevazione delle informazioni Dirigente scolastico e funzione strumentale orientamento in uscita Disponibilità dei dati relativi ad almeno un triennio relativi alle scelte in uscita dei diplomati Settembre 2018 Adeguame nti in itinere Azione realizza ta entro il termine stabilito Risultati effettivame nte raggiunti per ciascuna azione ________ Verifica del numero di ex studenti interpellati da effettuarsi a marzo 2017 e a febbraio 2018 (Report da parte della segreteria alunni sullo stato ) _________ _ Report e sua pubblicazion e sul sito e diffusione 80 MONITORAGGIO ESITI E RIESAME La realizzazione del Piano prevede un’attività di monitoraggio delle varie azioni previste, al fine di verificare l’andamento delle singole fasi e l’eventuale messa a punto in corso d’opera, ove se ne presentasse l’esigenza, nell’ottica prioritaria del raggiungimento finale degli obiettivi di processo. Il monitoraggio avverrà tramite i seguenti strumenti: 1. Riunioni periodiche del Nucleo di valutazione (di norma periodicità bimestrale) 2. Somministrazione di questionari ai destinatari delle azioni al termine di ciascun anno del triennio di riferimento del Piano I componenti del Nucleo di valutazione svolgono, dall’adozione del piano di miglioramento, riunioni periodiche bimestrali per controllare il percorso del piano e applicare le dovute revisioni quando necessarie. Negli incontri, pertanto, hanno forte peso la discussione sulle criticità emerse in corso di attuazione del progetto e l’elaborazione di soluzioni in grado di agire sulle criticità e di consentire il raggiungimento dell’obiettivo finale. Si prevede anche un incontro, a fine di ciascun anno di validità del presente Piano, con il Gruppo che si occupa della Qualità in cui il responsabile dell’azione aggiorna sullo stato di avanzamento del Piano, sul rispetto delle scadenze previste nonché, a fronte di eventuali criticità emerse in corso d’opera, sull’individuazione delle necessarie azioni correttive anche in relazione alle procedure adottate dalla scuola per il mantenimento della Certificazione di qualità. RISORSE UMANE PER LE AZIONI DI MIGLIORAMENTO Risorse umane interne Risorse umane interne Tipologia di attività della scuola Dirigente scolastico Coordinamento del nucleo di valutazione e delle attività del PdM. Docenti Partecipazione a nucleo di valutazione, monitoraggio PdM., partecipazione a laboratori di formazione Personale ATA Gestione amministrativo contabile del piano, coordinamento priorità , area di processo RAV , sistematizzazione e raccolta informazioni 81 MODALITA’ DI LAVORO DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE Il Nucleo di valutazione PRESIEDUTO da NESE CARMINE PIETRO - dirigente scolastico, ha prevalentemente operato in modo collegiale con incontri periodici finalizzati alla traduzione degli obiettivi strategici e di processo individuati in sede di RAV in azioni da realizzare nel corso del triennio e intende procedere con uguale modalità per il monitoraggio e la revisione del presente Piano, individuando nella periodicità bimestrale degli incontri il periodo di riferimento adeguato per tenere sotto controllo la sequenza dei passi attuativi del Piano. I singoli componenti del Nucleo, con riferimento alla specificità dell’attività di coordinamento che svolgono all’interno della scuola, avranno altresì cura di mantenere i contatti e di socializzare lo stato di avanzamento del Piano con i propri colleghi favorendo i processi di condivisione interna delle singole azioni e della globalità del PdM stesso. AZIONI SPECIFICHE DEL DIRIGENTE REALIZZAZIONE DEL PIANO SCOLASTICO CONNESSE CON LA Nella tabella di seguito riportata si indicano le specifiche azioni, secondo la classificazione di cui al comma 93, della L.107/2015 che il dirigente metterà in atto per la realizzazione degli obiettivi di processo in precedenza indicati, mettendole in relazione con le dimensioni professionali indicate nella Tabella 5 dell’Allegato alla nota Miur 7904 del 2 settembre 2015. Priorità: 1 Area di processo RAV Obiettivo di processo: Realizzare percorsi di formazione del personale docente Azioni del dirigente scolastico Dimensioni professionali interessate 1. Contributo al miglioramento del successo formativo e scolastico 1. Definizione dell’identità, degli studenti e dei processi organizzativi e didattici (lett. dell’orientamento strategico e d,art.93,L.107/2015) della politica dell’istituzione 2. Valorizzazione dell’impegno e dei meriti professionali del scolastica (punto 1 Nota personale dell’istituto, sotto il profilo individuale e negli ambiti 7904/2015) collegiali (lett. b, art.93, L.107/2015) 3. Gestione, valorizzazione e sviluppo delle risorse umane (punto 2 Nota 7904/2015) Priorità: 1 Area di processo RAV Obiettivo di processo: Elaborazione di una nuova griglia di osservazione e valutazione per le competenze di cittadinanza attiva Azioni del dirigente scolastico Dimensioni professionali interessate 1. Contributo al miglioramento del successo formativo e scolastico 1. Definizione dell’identità, degli studenti e dei processi organizzativi e didattici (lett. d, dell’orientamento strategico e art.93, L.107/2015) della politica dell’istituzione scolastica (punto 1 Nota 7904/2015) 82 Priorità: 1 Area di processo RAV Obiettivo di processo: Implementazione delle aule tematiche in alcune sezioni della scuola Azioni del dirigente scolastico Dimensioni professionali interessate 1. Contributo al miglioramento del successo formativo e scolastico 1. Gestione, valorizzazione e sviluppo degli studenti e dei processi organizzativi e didattici(lett. delle risorse umane (punto 2 Nota d,art.93,L.107/2015) 7904/2015) 1. Gestione delle risorse strumentali e finanziarie(punto 4 Nota 7904/2015) Priorità: 1 Area di processo RAV Obiettivo di processo: Aumentare il n° di occasioni di incontro con le famiglie soprattutto nelle classi iniziali del 1°biennio e del 2° biennio Azioni del dirigente scolastico Dimensioni professionali interessate 1. Direzione unitaria della scuola, promozione della partecipazione 1. Promozione della partecipazione, e della collaborazione tra le diverse componenti della comunità cura delle relazioni(punto 3 Nota scolastica(lett.e,art.93,L.107/2015) 7904/2015) Priorità : 2 Area di processo RAV Obiettivo di processo: Sistematizzare la raccolta di informazioni sugli sbocchi occupazionali e /o di prosecuzione degli studi degli studenti diplomati Azioni del dirigente scolastico Dimensioni professionali interessate 1.competenze gestionali ed organizzative finalizzate al 1.Monitoraggio , valutazione e raggiungimento dei risultati(lett. a,art.93,L.107/2015) rendicontazione(punto 5 Nota 7904/2015) 83 DIFFUSIONE E CONDIVISIONE DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO Il presente Piano e le sue successive modifiche e/o integrazioni saranno oggetto di informazione e dibattito preliminare in Collegio docenti e in consiglio d’istituto prima della definitiva adozione con provvedimento del dirigente. Il Piano sarà portato a conoscenza degli stakeholder interni e esterni attraverso i canali di comunicazione utilizzati dalla scuola: Inserimento sul sito internet Comunicazioni ,sempre attraverso il sito, a docenti, studenti e genitori Coinvolgimento diretto di tutte le figure di staff (collaboratori del dirigente e referenti d’indirizzo, funzioni strumentali ) nella condivisione del Piano Con tale sistema di comunicazione si ritiene di poter realizzare uno scambio di informazione tempestivo ed una proficua interazione tra IS e stakeholder con lo scopo di rafforzare la comunicazione interna ed esterna che permetta la crescita della collegialità e della condivisione, costruendo sinergie fra i diversi attori e favorendo il senso di appartenenza ad una comunità educativa. Si prevede anche, per la fine del triennio di validità del Piano, di procedere ad un’integrazione del questionario che all’interno del sistema certificato di qualità della scuola viene somministrato a studenti , genitori e docenti per la valutazione del servizio scolastico con una domanda in grado di fornire una misurazione del grado di apprezzamento ed efficacia delle azioni di diffusione del Piano intraprese. DIFFUSIONE E CONDIVISIONE DEGLI ESITI DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO Gli Esiti del Piano e la sua progressiva realizzazione , nonché gli eventuali adattamenti e adeguamenti, saranno portati a conoscenza dell’intero corpo docente e, a fine triennio, si prevede di socializzare gli esiti anche con il resto della comunità scolastica realizzando momenti d’incontro che vedano coinvolti studenti , ex studenti e famiglie oltre agli organi collegiali della scuola e al comitato scientifico-didattico. 84