I DIVORATORI DI LIBRI A cura di Isabella Regazzi

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I DIVORATORI DI LIBRI A cura di Isabella Regazzi
I DIVORATORI DI LIBRI
A cura di Isabella Regazzi
PREMESSA
Se, in molte occasioni, agli uomini non piacciono i libri, capita che questi siano invece
graditi a numerosi insetti (ma ricordiamo anche batteri e muffe). I più ricercati sono
soprattutto quei libri tanto cari ai bibliofili, edizioni rare, preziose con copertine lussuose e
in pelle, che vengono maneggiate raramente e spesso restano negli scaffali per molto
tempo senza essere mai toccate per paura di rovinarle.
Di questi ne apprezzano ogni parte, sia le pagine di cellulosa ben “stagionata”, sia le
rilegature costituite da deliziose colle “biologiche” e profumati cuoi o teneri pellami.
Ancor più sono apprezzate le opere antiche benché queste oramai vengano per lo più
conservate in ambienti e condizioni a prova di insetti; ma nei tempi più remoti gli insetti ne
hanno fatto strage, tant’è che nel 1221 un editto di Federico II vietò l’uso della carta per
gli atti pubblici. Interi archivi cartacei vennero infatti distrutti dagli insetti che
apprezzavano la colla d’amido inizialmente utilizzata per impermeabilizzare la carta.
BREVE CENNO STORICO SUL LIBRO E SULLE SUE PARTI COSTITUTIVE
IL SUPPORTO SCRITTORIO
I principali supporti cartacei impiegati nel corso della storia sono il papiro (per gli egizi), la
foglia di palma (per gli indiani e indonesiani), la pergamena (ricavata da pelli di pecora e
capra trattate con calce spenta), la carta di stracci (cotone, lino e canapa) e la carta di
legno (la più recente, nata verso la metà dell’Ottocento). La carta varia molto in qualità nei
vari periodi storici sia per la diversità di tecniche di lavorazione che per i differenti materiali
e additivi utilizzati.
I primi fogli di carta risalgono ai cinesi (II secolo dopo cristo), in seguito nel III secolo agli
arabi, poi l’arte viene tramandata anche agli egiziani nel X secolo; La produzione di carta
in Europa pare sia iniziata in Spagna, vicino a Valencia e precisamente a Xativa (si narra
della presenza di un mulino idraulico per carta nel 1238), per diffondersi in seguito in Italia
dove sorgono in molte città altrettanti mulini (Bologna, Genova, Venezia, Padova, Milano e
d altre ancora) Ma a partire dal 1268 a Fabriano si compiono sostanziali innovazioni:
introduzione della pila idraulica a magli multipli con ruota a pale, del telaio con rete di fili
di ottone e infine sostituzione della colla d’amido con il carniccio o colla animale molto
meno appetita dai parassiti. Quest’ultima innovazione rende di fatto inutile l’editto di
Federico II.
LA COLLA
Le colle gradite agli insetti sono sostanzialmente quelle già citate: la colla d’amido
(composta da farina bianca, glicerina e addizionata con un antisettico) e la colla di gelatina
animale, o carniccio (ricavata tramite estrazione a caldo dai residui di lavorazione della
carne e della concia). Spesso si aggiungono come additivi sapone, glicerina e un
disinfettante.
LA COPERTINA
Le copertine in pelle o cuoio oltre a essere igroscopiche (quindi favoriscono l’accumulo di
umidità) possono essere attaccate da insetti, principalmente dermestidi. Sono a rischio di
parassiti anche le copertine di libri antichi il cui supporto rigido era ricavato da vecchie
pergamene.
GLI INSETTI
Ma chi sono questi buongustai? e quali sono le parti che preferiscono? Infine quali sono
quelli che maggiormente arrecano danni in archivi e biblioteche? NB:Bisogna porre
attenzione anche ai propri libri e ai ricordi cartacei riposti in solaio o cantina!
Per risponder a queste domande proponiamo un semplice schema riassuntivo, riportando
in seguito dati più dettagliati sulla vita di alcuni infestanti.
Gli insetti dannosi ai libri sono circa una settantina, i più frequenti sono gli anobidi ma
riteniamo importanti anche i dermestidi, le termiti, i tisanuri e gli psocotteri.
Benchè la maggior parte si cibi solo di alcune parti del libro quali ad esempio la colla, o la
pelle spesso procurano danni più estesi, di rosicchiamento (erosioni) o di transito o di
impupamento (gallerie o fori).
ALCUNI DEGLI INSETTI DANNOSI AI LIBRI
Parte preferenzialmente attaccata
Nome
Pagine,
Copertina
Colla di
Nome comune
scientifico
carta e
in pelle,
rilegatura
cartone
cuoio, stoffa
Acheta
Grillo domestico
X
domestica
Anthrenus spp.
Anobium
punctatum
Attagenus spp.
Dermestes
lardarius
Kalotermes
flavicollis
Lasioderma
serricorne
Lepisma
saccharina
Liposcelis
divinatorius
Ptinus spp.
Reticulitermes
lucifugus
Stegobium
paniceum
Thermobia
domestica
Tinea
pellionella
Tineola
bisseliella
+
++
+++
U
=
=
=
=
Antreno
Tarlo del legno
Attageno
Dermeste del
lardo
Termite dal collo
giallo
Anobio del
tabacco
Pesciolino
d’argento
Pidocchio dei
libri
Tarlo ragno
Termite nera
Anobio del pane
Pesciolino delle
case
Tarma delle
pellicce
Tarma chiara
dei panni
raro
possibile
probabile
favoriti da alti tassi di UR
x
+++
x
++
x
++
x
x
+
++
x
x
Rischio
potenziale
di danno
++
x
x
x
+++
x
+++U
x
++U
x
+
x
++U
x
X
++
x
x
+++
x
+
x
+
LA PREVENZIONE
Per prevenire l’attacco dei parassiti gli archivi, le biblioteche, i musei ed i locali che
conservano, anche temporaneamente materiale cartaceo importante devono avere
caratteristiche ambientali particolari.
CONDIZIONI AMBIENTALI IDONEE ALLA CONSERVAZIONE DEI LIBRI
•
•
•
•
•
•
•
Temperatura compresa tra 15 e 18°C e UR tra 45 e 60%
Ventilazione con filtri per la depurazione da polveri (spesso vettori di spore batteriche e
fungine, ma possono anche contenere uova di insetti) e filtri ad acqua alcalina per la
depurazione nelle grandi città dell’aria inquinata da acido solforico.
Limitazione delle radiazioni solari con vetri schermati o tendaggi e uso di lampade
opalescenti.
Frequenti operazioni di pulizia dei locali, degli scaffali, dei libri e di ogni altra struttura,
arredo o apparecchiatura presente dove si possano annidare insetti.
Disinfestazioni preventive dei locali.
Ispezioni periodiche e monitoraggi degli infestanti finalizzati alla prevenzione.
Formazione professionale del personale finalizzata alla prevenzione e sensibilizzazione
al problema della conservazione.
ALCUNI SEMPLICI CONSIGLI
Riduzione dell’umidità introducendo pezzetti di carbone nei ripiani delle librerie chiuse.
Prevenzione di ammuffimenti con poche gocce di trementina sul legno dei ripiani.
Prevenzione da insetti con uso di canfora all’interno degli scaffali o di foglie di alloro
essiccate tra le pagine dei libri.
Inoltre periodicamente pulire dalla polvere e maneggiare (arieggiare/controllare) tutti i
libri.
LA DISINFESTAZIONE
In genere a tale scopo vengono impiegate ditte specializzate o i servizi di Istituti per la
conservazione dei beni culturali
INTERVENTI AMBIENTALI PREVENTIVI
Ricordiamo che gli interventi preventivi sono molto importanti per contenere a livelli
minimi il problema degli insetti infestanti.
• Pulizia
• Controllo dell’umidità
• Disinfezioni antimuffa mirate
• Disinfestazioni ambientali periodiche
INTERVENTI DI EMERGENZA
I prodotti e le tecniche devono garantire che il materiale oggetto dell’intervento non
subisca ulteriore deterioramenti quali decolorazioni, alterazioni cromatiche o patine oleose.
• Uso di insetticidi
• Impiego di gas tossici in camere a tenuta stagna
• Apparecchi per l’impiego di atmosfere controllate o per la rimozione dell’ossigeno
• Irraggiamento con microonde o onde ad alta frequenza
SCHEDE BIO-ETOLOGICHE DI ALCUNI PARASSITI DEI LIBRI
Stegobium paniceum
Dermestes lardarius
Lepisma saccarina
SPECIE
: Stegobium paniceum
NOME VOLGARE : Anobio del pane
INQUADRAMENTO SISTEMATICO
Classe
: Insecta
Ordine
: Coleoptera
Famiglia
: Anobiidae
DIMENSIONI
Larva
:
5 mm
Adulto
: 2 - 4 mm
CARATTERISTICHE E DIFFUSIONE
L'adulto è bruno-rossastro, di forma ovale e ricoperto di una fine peluria;
il capo è nascosto sotto il protorace; le elitre sono scolpite da linee
punteggiate; le antenne hanno gli ultimi 3 articoli più lunghi e più larghi.
Specie cosmopolita e molto diffusa.
HABITAT
Industrie agro-alimentari, magazzini, abitazioni, ecc..
ABITUDINI ALIMENTARI
Sia la larva che l'adulto sono estremamente polifagi, potendosi nutrire di
pane, farina, crusca, biscotti, paste alimentari, radici e frutta secca,
semi, caffè, tè, cioccolata, erbari, droghe svariate, dadi di brodo, cuoiami,
legname in opera, libri, ecc..
CICLO BIOLOGICO
Uovo > larva > pupa > adulto (vive 14 - 50 gg)
Durata del ciclo
: 70 gg a 28°C; 200 gg a 17°C
N° generazioni/anno : da 1 a 3
N° uova/femmina
: 20 - 100
LIMITI TERMICI PER LO SVILUPPO
Temperatura minima : 10° C
Temperatura ottimale : 30° C
Temperatura massima : 35° C
DANNI
Diretti alle sostanze attaccate.
SPECIE
: Dermestes lardarius
NOME VOLGARE : Dermeste del lardo
INQUADRAMENTO SISTEMATICO
Classe
: Insecta
Ordine
: Coleoptera
Famiglia
: Dermestidae
DIMENSIONI
Larva
: fino a 15 mm
Adulto
: 6 - 9 mm
CARATTERISTICHE E DIFFUSIONE
L'adulto è ovale allungato, nero, con una fascia giallastra maculata di nero
sulla parte anteriore delle elitre. La larva è ispida, da bruno rossastro a
bruno scuro. Specie molto diffusa.
HABITAT
In natura in nidi di volatili, di lepidotteri gregari (processionaria) e di
imenotteri sociali (api, vespe), che possono quindi costituire focolai di infestazione.
Nell'ambiente urbano in magazzini, industrie alimentari ed abitazioni.
ABITUDINI ALIMENTARI
Larva
: lardo, salumi, carne e pesce secco, formaggi stagionati,
latte in polvere, biscotti, ossa, mangimi per uso zootecnico,
arachidi, ma anche pellami, pellicce, abiti, collezioni
entomologiche, libri, uova e crisalidi del baco da seta.
Adulto
: materiali amilacei e sostanze di origine animale secche.
CICLO BIOLOGICO
Uovo > larva > pupa > adulto (vive 180 - 200 gg)
Durata del ciclo
: 40 - 60 gg
N° generazioni/anno : 1 - 6
N° uova/femmina
: in media 150 - 200, deposte a gruppi di 3 - 8 sul
substrato alimentare.
LIMITI TERMICI PER LO SVILUPPO
Temperatura minima : -3°C
Temperatura ottimale : 18° - 25°C
Temperatura massima : 30°C
DANNI
Perdite quantitative e qualitative di prodotto.
Le setole larvali possono causare allergie e, se ingerite, microulcerazioni
alle pareti dell'apparato digerente.
Le larve, in cerca di un luogo ove impuparsi, scavano gallerie nei materiali
circostanti la zona infestata, danneggiandoli.
SPECIE
: Lepisma saccharina
NOME VOLGARE : Pesciolino d'argento
INQUADRAMENTO SISTEMATICO
Classe
: Insecta
Ordine
: Thysanura
Famiglia
: Lepismatidae
DIMENSIONI
Adulto
: 7 - 13 mm
CARATTERISTICHE E DIFFUSIONE
Insetto squamoso, color argentato, allungato e piatto, con antenne filiformi
e fornito di due cerci ed un paracerco allungati all'estremità dell'addome.
Specie molto nota e diffusa.
HABITAT
Abitazioni e stabili ben riscaldati e, possibilmente, umidi; balconi e
terrazze; nidi di insetti e di uccelli.
ABITUDINI ALIMENTARI
Sostanze amilacee, colla, carta, libri, stoffe, tappeti, pellami, zucchero,
spore, ife e cadaveri dei propri simili. Resiste per molto tempo al digiuno.
CICLO BIOLOGICO
Uovo > neanide (50 mute) > adulto (vive 90 - 720 gg)
Durata del ciclo
: da un minimo di 3 - 4 mesi fino a 2 - 3 anni, in
funzione delle condizioni ambientali.
N° generazioni/anno : variabile.
N° uova/femmina
: 50 - 100 isolate o a gruppi, nelle fessure o sotto gli
oggetti.
LIMITI TERMICI PER LO SVILUPPO
Temperatura ottimale : 22 - 32°C
UR ottimale : 75 - 97%
DANNI
Possono arrecare danni a vecchi libri, tappeti, moquettes, carte da parati,
ecc.. Non risultano essere vettori di microrganismi patogeni.