4.8) Lo sport - Lions Club Domodossola

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4.8) Lo sport - Lions Club Domodossola
Lo Sport
Cesare Melchiorri
Alpinismo
La vallata ossolana, circondata da monti, non poteva
che essere, come tuttora è, una fertile fucina di alpinisti e di appassionati di montagna. Ne è prova che a Domodossola nel dicembre 1889 venne fondata la sezione
C.A.I., una fra le prime in Italia. Nel settembre 1954
ospitò i lavori del 66° Congresso Nazionale del Club
Alpino Italiano.
Attive sono le sezioni C.A.I. di Villadossola, Piedimulera, Macugnaga, Vigezzo, Bognanco, Formazza, organizzatrici di escursioni e scuole di alpinismo e sci alpinismo.
Nel 1899 nasce la Società Escursionisti Ossolani (S.E.O)
con sede a Piedimulera e dal 1926 a Domodossola, che
raccolse intorno a sé il fior fiore dell’alpinismo ossolano (Ettore Allegra, Gian Domenico Ferrari, Tito Chiovenda, Giovanni Rigotti, Francesco Zani, Ettore Rigotti e altri) e pubblicò già nel 1901 a proprie spese la Guida delle Alpi Ossolane del Brusoni, nel 1910 Verso l’Azzurro e nel 1931 L’Ossola e le sue valli di Giovanni De
Maurizi.
Recentemente le cronache alpinistiche italiane si sono
occupate delle doti tecniche e del coraggio di alcune
guide ossolane. Lungo sarebbe elencarle tutte: vi è la
soddisfazione che fra i molti appassionati che dedicano
il loro tempo libero alla montagna stiano emergendo alcuni giovani promettenti come scalatori e rocciatori.
Per andar un poco oltre la notorietà nazionale, possiamo citare, per aver partecipato a spedizioni alpinistiche
extra-europee, Silvio Borsetti, Claudio Schranz, Giuseppe Oberto, Mauro Rossi, Walter Berardi, Claudio
Giorgis, Fabrizio Manoni, Graziano Masciaga, Paolo
Stoppini, Roberto Pè, Valerio Poggiani, Rinaldo Dell’Ava, Carlo Tabarini, Ugo Cova, Giorgio Giudici, Danilo Bevilacqua e Carlo Benedetti.
Molteplici le iniziative per i giovani rendendoli partecipi a passeggiate ed escursioni secondo le età. Emerge su
tutte la realizzazione da qualche decennio della Scuola
di sci che si effettua agli inizi di ogni anno con guide ed
istruttori della sezione e larga partecipazione.
Attuale presidente è Giuseppe Bonzani, succeduto all’infaticabile Dino Del Custode in carica dal 1994,
dopo la gestione di Antonio Galtarossa.
Fiore all’occhiello della sezione è la costruzione del Rifugio Margaroli, al Vannino nell’alta Val Formazza, oltre ai miglioramenti effettuati a quello di Vallaro in Valle Bognanco, dedicato a ricordo del socio Marigonda .
Non va dimenticata la valida e solerte attività dei finanzieri componenti la Stazione di Soccorso Alpino G.d.F.
(SAGF) che nel 1985, assieme alle altre sparse lungo
l’arco alpino, festeggiò i 20 anni di interventi.
Arti Marziali
In questi ultimi anni la pratica delle arti marziali, è andata sviluppandosi fra gli sportivi di varie età che, soprattutto giovani, hanno conquistato risultati di tutto rispetto grazie alla apertura di varie palestre dedite a
questo genere di sport.
La Società Fudoshin Karate Ossola , sorta in Domodossola nel 1976, non ha tardato, gestita con passione dal
maestro Giuseppe Zambelli, a rafforzarsi con il potenziamento della palestra “Atletica Domodossola” per
l’insegnamento agonistico e amatoriale delle categorie:
Karate, Kick Boxing, Thai Boxe, Full Contract e Pugilato.
Negli sport di combattimento (Kick Boxing, Thai Contact, Full Contact) la società è ai massimi livelli mondiali con gli innumerevoli campionati italiani vinti ed è
tuttora detentrice del campionato professionisti di Kick
Boxing con Corrado Sestito di Domodossola, anche
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campione europeo di Thai Boxe, e Full Contact e terzo
ai campionati italiani di pugilato.
Altro campione del mondo nella categoria dilettanti per
il Thai Boxing è Maurizio Sestito.
Una trentina di bambini dai 6 ai 12 anni ed altrettanti adulti, uomini e donne, seguono i corsi a livello diversificato.
Nutrita la schiera di appassionati devoti delle diverse
discipline delle arti marziali: citiamo ad esempio Paolo
Cemmi, vice campione del mondo di Kung-fu, mentre
sul Kiy-Boxing e Thi Box, si sono messi in luce: Carolino Perazzi, Luigi Meneghel, Aldo Lucarella. Nel 1995
Marco Neri (cat. Kg. 80) e Carlo Bonanno (Kg. 54) si
aggiudicavano il titolo italiano della categoria.
Atletica
Diverse società ossolane, oltre al calcio, all’alpinismo,
allo sci, si sono dedicate saltuariamente all’atletica.
Dopo il G.S. Pievese di Pieve Vergonte che ha mandato due atlete alle finali dei Giochi della Gioventù (Paola Silvera negli 80 m e Nicoletta Rosetti nei 400 m) i risultati più lusinghieri sono stati ottenuti dalla Associazione Atletica Ossolana fondata da un gruppo di appassionati il 30 marzo 1966, adottando come colori sociali
il rosso e il giallo-cromo. A presiederla fin dall’inizio il
dinamico rag. Piero Vecchietti coadiuvato da amici ed
appassionati di ciclismo. I dirigenti riescono ad impostare una organizzazione capillare che non ha riscontro
nella zona, ottenendo affermazioni anche in campo regionale e nazionale. Nel 1968 i ragazzi dell’Associazione
Atletica Ossolana conquistano il 2° posto assoluto come
società fra le piemontesi; alle finali di Cagliari dei campionati italiani Allievi, partecipano gli ossolani: Bellone
(peso), Cavagnino (velocità), Marini (2000 m).
Il 1969 è l’anno migliore per l’atletica ossolana che organizza 53 manifestazioni, di cui una internazionale. L’organico tocca punte record: 600 atleti-soci (di cui 450
giovanissimi), 31 giudici di gara Fidal, di cui sei effettivi, 11 organizzazioni in altrettanti Comuni dei Giochi
della Gioventù. Da ricordare negli anni successivi il titolo nazionale che la società Atletica Ossolana ha conquistato nella corsa su strada a Fabriano per merito dei
giovani: Allegranza Aldo, Ramoni Romualdo, Barbieri
Piergiorgio, Venturelli Franco, Della Bianca Franco, Petrucciani Emis, Rech Francesco, Chiozza Ettore.
Dopo una pausa dovuta a mancanza di idonee attrezzature, la pratica di questo sport è tornata a diffondersi fra i giovani che possono disporre allo Stadio Curotti di Domodossola oltre che di una ottima pista, anche
di altri impianti. Questo risveglio è dovuto in massima parte alla diligente e positiva attività di nuove giovani società: G.S. Alpini di Domodossola, il G.A. Tartaruga, l’Atletica Ossolana Vigezzo, l’Atletica Valli Ossolane, il G.S. Atletica Cistella. Intensa l’attività fino alla
metà degli anni ’70 per poi ripartire nel novembre 1984
con nuovi programmi e la denominazione “Atletica Valli Ossolane” (AVO) su iniziativa di Egidio Masciaga, già
dirigente e atleta.
Nel 1995 grazie all’interessamento dei fratelli Pizzi e Severino Bernardini (uno dei più prestigiosi atleti dell’Ossola) continua l’attività con la soc. COVER ottenendo
risultati a livello mondiale.
Non va dimenticato il capillare lavoro svolto dal GSH
Sempione ‘82 di Pallanzeno per i disabili ottenendo lusinghieri risultati, fra i quali il titolo di campione italiano conquistato da Paolo Rossi nel luglio 1994 con tre
medaglie d’oro vincendo negli 800, 200 e 100 metri.
Si sono succeduti altri strepitosi successi grazie all’impegno dei dirigenti e degli attivi instancabili atleti disabili che hanno collezionato senza sosta risultati esaltanti: nel luglio 1996 allo Stadio Curotti di Domodossola ai campionati italiani di atletica, il GHS Sempione 82, organizzatore della manifestazione, conquistava
con i suoi atleti, nelle diverse specialità, ben 9 medaglie d’oro, 7 d’argento e 2 di bronzo, bissando poi lo
stesso risultato ai campionati italiani svoltisi nel 1999
a Cagliari. Infine è doveroso chiudere questa rassegna
di successi citando la conquista del titolo di “campione
d’Italia disabili” nel 2002.
Automobilismo
L’Automobile Club di Domodossola, rispetto alla popolazione dell’Ossola, è fra i Club con il maggior numero di soci rispetto a tutti gli altri d’Italia. La passio-
Sport estremi ai piedi del Monte Rosa.
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Il Rally Valli Ossolane.
ne di una larga parte della popolazione per questo sport
è l’organizzazione di una fra le più note e migliori manifestazioni sportive della zona: l’annuale “Rally delle
Valli Ossolane”, giunto nel 1994 alla sua 30a edizione, con la consueta partecipazione di 150 piloti di ogni
parte d’Italia (limite massimo consentito dalla competente federazione) e conclusosi con la vittoria di Franco
Uzzeni (al suo settimo successo) e Gaetano Orlando (su
lancia Delta Int.) del Vaemenia Team. La competizione
ebbe risonanza particolare per essere stata abbinata all’omonima Lotteria Nazionale, che fruttò al possessore
del biglietto la bella somma di 2 miliardi di lire.
La competizione si svolge quasi sempre nel mese di giugno richiamando lungo il percorso stradale della zona
migliaia di appassionati che trascorrono all’aperto una
intera notte per assistere lungo i tornanti delle strade ove
sono previste le prove speciali, il passaggio delle vetture.
Veterana dei partecipanti la coppia dei coniugi Decè356
Dufey di Domodossola. In passato un pilota ossolano
aveva fatto parlare di sé nel 1927: Pietro Moalli, che
partecipò alla “Coppa delle Mille Miglia”, arrivando
primo nella categoria della sua auto, che era una Fiat
509; percorse il tragitto Brescia-Roma-Brescia di 1600
km. in ore 24.23’41”, alla media di Km. 66,743.
Parecchie le vittorie riportate da Franco Uzzeni, Andrea Saglio e Massimo Canella.
Fra i piloti ossolani che hanno ottenuto piazzamenti a
livello nazionale figura Giacomo Pelganta, campione
italiano del Trofeo Nazionale dei Rally nel 1973.
Bocce
E’ questa una attività sportiva che ha più attori che
spettatori.
Un primo cenno che le bocce sostituiscono un sano e
costoso svago lo si trova nelle cronache locali del 1910:
il 1° maggio di quell’anno si svolse a Domodossola una
tra le prime gare bocciofile al ristorante Roma (in via
Garibaldi) organizzata dal proprietario Augusto Romignoli.
Nel 1926, il 23 maggio, rinasce a nuova vita la Bocciofila Domese nelle cui file non tardano ad emergere ottimi
elementi che saranno i pilastri sui quali ruoterà l’intensa attività boccistica ossolana.
Nascono altre società bocciofile tra le quali il G.S. Terme
Bognanco nel 1927, la sezione bocciofila della U.S. Juventus Domo nel 1930 e, dopo la seconda guerra mondiale, la Caddo Sportiva, Crevola (Preglia), Virtus Villa, Verde Azzurra, Chiodo (Casa del Popolo), Concordia
Sportiva, Purillo, La Boccia, Masera, Fonti Baceno, Oscella, Arci Varzo, Graniti Piretti, Acque Vigezzo, Dopolavoro
Ferroviario, Centro Opere Cappuccina.
Conquistano il titolo di campione italiano individuale
categoria B gli ossolani Vittorio Di Orazio (nel 1948)
e Eugenio Del Zoppo (nel 1949); altri titoli italiani si
aggiudicano, sempre nella cat. B, la terna Licht-BoghiFerrero (nel 1949). Le coppie Montagna-Ceralli (195253), Durione-Suini (1963). Nel 1951 a Vercelli, il domese Giosuè Bartoli conquista il titolo italiano della
bocciata cat. A (nella sua lunga carriera ha preso parte
a 21 campionati italiani con 11 piazzamenti nei semifinalisti). Seguendo le orme del padre Carlo, che fu uno
dei più affermati giocatori di bocce, il giovane Mario
Suini – autentica rivelazione in questo campo – ha raggiunto la massima vetta di campione mondiale: è stato
colui che ha portato il maggior lustro alla sua terra natale in questo sport. Dal 1960, quando vinse proprio a
Domodossola il campionato italiano “allievi”, la marcia
di Mario Suini è stata travolgente fino al 1975, quando,
con l’altro asso nazionale delle bocce, Umberto Granaglia, ha vinto il Campionato Mondiale a coppie. Ma
non si è fermato bissando un altro strepitoso successo
nell’ottobre 1987, conquistando con la squadra azzurra
il titolo di campione europeo a Saluzzo.
Tutta l’attività boccistica della zona faceva parte al Comitato U.B.I (Unione Bocciofila Italiana) al quale aderivano le società esistenti con i giocatori tesserati, che
sono parecchie centinaia.
A dirigerlo dal settembre 1984 e fino al 1993 (anno della sua scomparsa) è stato lo zelante e attivo Carlo Martelli, che ha saputo dare a questa attività una imposta-
zione organizzativa di prim’ordine.
La partecipazione ai campionati provinciali, regionali e
nazionali costituiva il miglior premio per gli appassionati bocciofili, alcuni dei quali hanno ottenuto anche
ottimi risultati, come Silvano Donati (nel 1989) che ha
conquistato il titolo di campione italiano individuale
cat. C e nel 1992, ad Albisola, Andrea Cagnacci lo stesso titolo nella propria categoria.
Attualmente svolgono attività 10 società: il nuovo Valli Ossolane, che fa capo a Cosasca, Oirese (Valle Antigorio), La Boccia Villa (un ritorno dopo parecchi anni),
Juve Domo, Caddo, Masera, Varzese, Valle Vigezzo, Bognanco e Concordia.
Consistente il numero di tesserati e cartellinati: circa
350 (in media 100 soci per società), di cui 17 giocatori
categoria B, 150 cat. C e 183 cat. D. Organizzate trenta gare ufficiali all’anno con presenze di circa 400 bocciofili ognuna. Tutta l’attività è ora guidata dal Comitato Provinciale VCO Domodossola, con Primo Zanelli
presidente dal 2001, subentrato a Piero Fobelli, che nel
1993 aveva assunto l’incarico con la scomparsa dell’indimenticato Carlo Martelli.
Due nuovi bocciodromi si sono aggiunti a quelli già
esistenti: nel 1989 a Malesco e nel 1991 a Pallanzeno, mentre quello che in Via Romita attende di aprire
i battenti ai bocciofili, dalla Comunità Valle Ossola, è
bloccato da cinque anni per questioni finanziarie.
Meritevoli gli sforzi per il funzionamento di una “Scuola bocce” per esordienti, ragazzi e allievi con gli istruttori Bartolomeo Ferrari ed Ermanno Borromeo.
Caccia
Dal 1996 è modificato il metodo di gestione del territorio ai fini venatori: sono stati istituiti i Comprensori Alpini, in applicazione della Legge Regionale.
Nell’Ossola questo ha comportato la divisione del Consorzio Ossola, istituito nel primo dopoguerra e gestito
per anni dall’allora presidente Paolo Manera. Scioltosi
per circa un decennio, fu ricostituito alla fine degli anni
’70 e retto dal Presidente Mario Ravandoni sino al definitivo scioglimento.
I due Comprensori in cui l’Ossola è suddivisa sono
VCO 2 Ossola Nord, comprendente le valli Antigorio, Formazza e Vigezzo compreso il Comune di Tron357
tano; VCO 3 Ossola Sud, comprendente le valli Divedro, Bognanco, Antrona, Anzasca ed i comuni della piana ossolana.
I Comprensori sono retti da comitati di gestione: per il
VCO 2 si sono succeduti alla presidenza Fausto Braito nel periodo 1996-99 e Mauro Fava, attuale presidente. Nel VCO 3 è presidente dalla costituzione Aldo
Girlanda.
La capienza faunistica è rispettivamente 650 e 900 per
VCO 2 e VCO 3, mentre i cacciatori effettivamente
iscritti sono nell’ordine 400 e 700.
La caccia viene praticata secondo i piani di abbattimento, redatti da tecnici faunistici e approvati dalla Regione Piemonte, suddivisi in tipica alpina (gallo forcello,
pernice bianca, coturnice, lepre variabile) ed ungulati
(cervo, camoscio, capriolo). Negli ultimi anni tali piani
prevedono, per ogni Comprensorio, mediamente: 200
camosci, 100 cervi, 130 caprioli; 40 galli forcelli, 10
pernici bianche, 10 coturnici, 10 lepri variabili).
Il periodo di caccia, per due giornate settimanali, è dal
primo ottobre al 30 novembre, nel VCO 2 per gli ungulati dalla metà di settembre. Poiché i piani di abbattimento vengono saturati anticipatamente, la stagione
venatoria ha una durata complessiva non superiore alle
dieci giornate.
Da qualche anno, seppur con diversità di opinione tra
i cacciatori stessi, viene praticata la caccia al cinghiale,
specie di mammifero non certo autoctona per l’Ossola che trova un consolidato numero di praticanti nel
comprensorio VCO 3, mentre nel comprensorio VCO
2 è praticamente disincentivata essendo previsto un piano di abbattimento generale di soli due capi.
Calcio
Si può dire che al gioco del calcio gli ossolani si sono dedicati con una certa regolarità ed organizzazione poco
dopo l’inizio di questo secolo. Si trova qualche sporadica società già nel 1909 quando il 12 dicembre i giornali
locali annunciano la nascita della società Forti e Veloci.
Nel 1910 nasce, sempre a Domodossola, un’altra società sportiva denominata Forza e Coraggio. Non si hanno elementi ufficiali sicuri per stabilire quando nacque
il Domo Foot Ball Club, è certo comunque che svolgesse la sua attività calcistica prima della guerra mondia358
le del 1915. Nel 1914 si svolse un incontro triangolare
fra le squadre: Unione Calciatori Boys/Domo – Juventus F.C. Domo e U.S. Domese.
Fra il 1919 e il 1923 sorgono altre società fra le quali l’Unione Sportiva Villa di Villadossola e il G. S. Rumianca di Pieve Vergonte.
Il Domo Foot Ball Club si rafforza e nel 1927 conquista
il titolo di campione della zona Verbano Cusio Ossola
(in 13 partite segna 52 reti e ne subisce solo 5), poi lentamente entra in crisi e nel marzo 1929 si scioglie. Nasce l’Unione Sportiva Juventus Domo che negli anni seguenti conseguirà i migliori risultati arrivando a partecipare a campionati che mai nessun’altra società ossolana riuscirà ad ottenere.
Il 28 ottobre 1934 viene inaugurato il campo sportivo, l’attuale Stadio Curotti, ideato dall’arch. ing. Vietti Violi di Vogogna e costruito in due mesi dall’impresa
Girola. Nel 1938 la Juventus Domo viene chiamata dalla Federazione a far parte del Campionato Nazionale di
serie C, ove rimarrà, escluso il periodo bellico, per sette anni, fino al 1948, anno in cui, anche per le sue limitate possibilità finanziarie, torna fra i dilettanti. Da
ricordare che nella stagione 1940-41, la Juventus Domo
vince la Coppa Anonima Infortuni Disciplina fra tutte le società di serie A-B-C (con due sole penalità). Nel
1954-55 è promossa in Quarta Serie, retrocede e ritorna nel 1956-57. Nel 1970-71, dopo una lotta accanita
con Virtus Villa e Albese, la Juve Domo viene ammessa
al campionato di Serie D, ove rimane fino al 1973.
Dopo diverse stagioni con modesti risultati in campionati inferiori, la Juve Domo esplode negli anni ’80 fra
l’entusiasmo dei “Fedelissimi”. Nel maggio 1985, battendo allo stadio Curotti il Grignasco, davanti a 2000
spettatori, i domesi sono promossi al campionato Interregionale (presidente Citrini, allenatore Zanetti). Sempre nel maggio, ma del 1988, dopo 50 anni, la Juve
Domo torna fra i semiprofessionisti, salendo in C 2
(presidente geom. Ezio Della Piazza) fra il tripudio dei
tifosi e l’appoggio dell’amministrazione comunale che
rimette a nuovo lo stadio Curotti, collocandolo tra i
migliori della provincia. In C 2 vi rimane per soli due
anni, poi il bel sogno svanisce e ritorna fra i dilettanti nell’Interregionale e nel 1991 retrocede in Promozione per risalire l’anno successivo nel nuovo campionato
U.S. Juventus Domo, la prestigiosa formazione degli anni Cinquanta.
denominato “Eccellenza”, ove rimane per quattro anni,
scendendo in “Promozione” nel 1996-97 con la Crevolese promossa a tavolino.
Un’altra società ossolana vanta un glorioso passato calcistico: il Virtus Villa, la cui nuova denominazione risale al 1945 per iniziativa del comm. Rizzoli, un industriale di Bologna trasferitosi a Villa, che trasformò l’esistente Unione Sportiva Voluntas (sorta nel 1924 con la
fusione dell’Unione Sportiva Villadossolese con il Gruppo Sportivo Voluntas).
Il taccuino della società calcistica di Villadossola è costellato di lusinghieri risultati. Fra questi l’ammissione
al girone unico di Eccellenza e della Promozione alla
fine della stagione 1967-68. Nel 1987 retrocede dalla Promozione per risalire nel 1990 e vincere anche la
Coppa Piemonte battendo l’Asti ai calci di rigore. Nel
1991 è ammessa al campionato di Eccellenza e si comporta bene, piazzandosi al quinto posto, poi, dopo una
stagione sfortunata, retrocede in Promozione.
Altre società calcistiche ossolane hanno partecipato e
partecipano ai campionati federali di calcio. Si è arrivati ad avere in Ossola ben 21 squadre nelle diverse categorie, scese attualmente a 17 dopo il ritiro o la cessazione dell’attività di alcune.
A Pieve Vergonte il G.S. Rumianca, ora G. S. Pievese,
la soc. Sportiva Crevolese fondata nel 1956, l’A.C. Domodossola (sorta dopo la cessata attività della soc. Inter
Club Domo fondata nel 1964), che passando di vittoria
in vittoria dalla Terza Categoria, ha vinto nella stagione 1983-84 il campionato di Seconda, conquistandosi
così la promozione alla Prima Categoria, a fianco della
Crevolese salita in seguito in Promozione.
Parecchi giocatori di calcio sono passati dalle società ossolane a squadre superiori. Citiamo per esempio: Gigi
Balzarini che giocò nel Milan e partecipò con quella
squadra alla Coppa Mondiale; il terzino Piero Scesa che
passò nelle file del Torino; il mediano Gianni Tellini al
Varese; l’ala Guido Vivarelli al Monza; il centrattacco
Migliorati alla Casertana e Ternana; Filippini al Venezia; Beppe Scienza alla Reggiana e al Torino. In tem359
pi meno recenti il portiere Felice Rinolfi al Como; l’ala
Franco Torricelli al Milan e Gino Barbieri (mezz’ala)
di Santa Maria Maggiore (Vigezzo) al Novara ai tempi di Piola. Si avvicendarono diversi presidenti negli ultimi anni sia a Domodossola: Cesare Margaroli, Eugenio Citrini, Ezio Della Piazza, Dario Cattaneo, Enrico
Pelletti, Luigi Atripaldi, Andrea Toscano, come a Villadossola che ha festeggiato nel 1988 i 75 anni di attività: Poscio e Molteni, Vittorino Battro, Franco Hartmann, Piero Sangallo, Franco Poscio, Renato Azzoni,
Franco Martinetti.
Nel 1997 nasce il “Crevolamasera” dalla fusione fra
Crevolese e Masera con Remigio Minoggio primo presidente, affiancato da due vice. Nel 1998 la Juve Domo
è ripescata dalla Lega in Promozione e nel giugno 2000
avviene la oramai storica “fusione” con il Crevolamasera, dando vita, tra non poche critiche da parte dei
suoi tifosi, alla nuova società “Valdossola” (con maglia
granata-giallo-azzurro) con presidente Andrea Toscano, vice presidenti: Remigio Minoggio, Tiziano Negri
e Manuela Margaroli, figlia del comm. Cesare, già presidente per molti anni della Juve Domo. Muore così la
gloriosa Juventus Domo dopo 75 anni di attività ricchi
di entusiasmo ed esaltanti risultati.
La nuova squadra viene presentata il 17 agosto 2000
allo stadio Curotti e inizia il suo cammino prima in
“Promozione” poi nel 2002-03 in “Eccellenza” e infine
nel 2003, con il disinteresse del pubblico e la mancanza di fondi il crollo: la nuova società retrocede in Promozione con una classifica finale desolante: 15 punti in
trenta partite (4 vittorie e 3 pareggi). Peggio non poteva
festeggiare la ricorrenza del suo 75° anno di vita.
Ad attenuare l’amarezza comprensibile degli sportivi
domesi giungono ora i risultati promettenti delle squadre allievi e femminile delle società “Azzurra VCO” sorta nel 2001 e che quest’anno è balzata in serie C, ma soprattutto della rinascita della squadra titolare allenata
dal domese Oliva. Il rinnovato Valdossola è balzato nel
dicembre 2004 in vetta alla classifica con la comprensibile soddisfazione della Presidente Manuela Margaroli,
dei dirigenti e tifosi.
Queste le squadre ossolane in campo per il 20042005:
Promozione: Valdossola, Gravellona, Mergozzo, Stresa;
360
1a categoria: Virtus Villa, Varzese, Pro Vigezzo, Vogogna, Pievese, Omegna, Feriolo, Fondotoce;
2a categoria: Crevolese, Piedimulera, Ornavassese, Crodo, Fomarco, Montecrestese;
3a categoria: Beurese, Mergozzo, Cosasca.
Dal 2002 il Dopolavoro Ferroviario Domese, oltre alle altre attività sportive, ha iniziato quella calcistica amatoriale per campionati CSI a 7; responsabile Gaetano Silvestro.
Ciclismo
Nel 1946, grazie all’iniziativa di alcuni appassionati
sportivi capeggiati dal noto tifoso Marsilio Scagliotti e Mario Durione, si costituisce la Soc. Ciclistica Pedale Ossolano.
Si formano due società di maggior rilievo: il G. Sportivo Rumianca, sorto attorno al 1920 e trasformatosi poi
nel 1956 in G.S. Pievese , e la Soc. Ciclistica Pedale Ossolano, nata nel maggio 1946, la quale, dopo aver raggiunto fama e notorietà, è piombata in un periodo di
letargo (causa anche le ristrettezze finanziarie) per riprendere in questi ultimi anni il cammino glorioso di
un tempo. Dalle vecchie cronache si rileva che il 29 ottobre 1899 si svolsero due corse ciclistiche in Ossola:
una a Villadossola di 12 Km, vinta da Giuseppe Muzio di Domo e l’altra a Vogogna di 24 Km. vinta da un
certo Broglia in 44 minuti. L’entusiasmo per la bicicletta portò negli anni seguenti alla nascita e alla scomparsa
di società come la Forti e Veloci e Forza e Coraggio, entrambe di Domo, il G.S. Rumianca, la sezione dell’U.
S. Juventus Domo ed infine il Pedale Ossolano, che esordì il 23 giugno 1946 con una gara per allievi di 70 km.
Nel periodo 1952-1960 i dirigenti del Pedale Ossolano, oltre all’attività su strada, puntano anche a quella su
“pista”. Adattano l’anello dello Stadio Curotti consentendo così lo svolgimento di riunioni che destano interesse in tutta la provincia per la presenza di campioni come Bartali, Coppi, Kubler, Koblet, Magni, Bevilacqua, ecc.
Molti i giovani corridori ossolani che si mettono in
luce in campo provinciale e regionale: due di essi, i fratelli Germano e Giuseppe Barale assurgono a fama nazionale e internazionale.
Negli anni successivi al 1960, la società viene assorbita
Il giro d’Italia fa tappa in Ossola.
dal G.S. Luoni di Somma Lombardo, finchè nel 1979
presso il circolo Arci del Badulerio, un gruppo di 17
appassionati, capitanati da Michele Pizzicoli, ridaranno vita al Pedale Ossolano, concentrando tutti gli sforzi
ai giovani e ai giovanissimi che aumentano di anno in
anno e fra questi emerge Florindo Barale (buon sangue
non mente) che passa al professionismo in una società toscana. Il fiore all’occhiello arriva il 5 giugno 1985
quando la società ossolana è chiamata alla organizzazione per ricevere a Domodossola il 68° Giro d’Italia, quale sede della diciottesima tappa da Monza.
Sempre più intensa l’attività giovanile dopo l’abbinamento nel 1987 con la denominazione Centro Arredamento il Quadrifoglio di Piedimulera. Nel 1988 i “giovanissimi” ottengono 31 vittorie, 36 secondi posti e 34
terzi. Nel novembre 1993 a Pieve Vergonte nasce il G.S.
VCO Ciclomania Barale. Alla fine del 2004, dopo sette anni di intenso lavoro, Serafino Molteni (succeduto
a Michele Pizzicoli) lascia la presidenza della società ad
un altro ossolano: Enzo Albanese, appassionato di ciclismo da molti anni, già vicepresidente e membro del
Consiglio Direttivo.
Sono molti i ragazzi che si appassionano alla bicicletta ed i risultati si moltiplicano: fra questi uno dei primi
esempi del ciclismo al femminile nell’Ossola con Elena Boggio. Ben tre juniores ed un allievo si qualificano per i campionati italiani. Identico risultato per la
squadra dei giovanissimi. Arriva nel 2003 la conquista del titolo regionale G3 da parte di Andrea Provera (anni 10) che ha spopolato e continua a farlo in ogni
gara che lo vede sbaragliare tutti gli avversari: bastano
a confermarlo il suo titolo regionale G3 e la valanga di
medaglie d’oro conquistate ( 25 solo lo scorso anno!).
Non a torto è stato definito il “fulmine del ciclismo”
unitamente al fratello Marco (anni 12). Brava anche
Elisa Lamborghini seconda ai campionati regionali. Altre società sono presenti, fra le quali la Soc. Unione Ciclistica Val d’Ossola, con sede a Villadossola e con presidente da cinque anni Alberto Zanni, promotore della
Gran Fondo con De Zan, la Soc. Team 2001, presidente il prof. Francesco Miguidi, ed a Masera la Domo Bike
(presidente Renato Angioi) organizzatore della classica
gara denominata “Stokalper”.
Corsa in montagna
Le società ossolane che si sono dedicate a queste attività sportive hanno visto lievitare di anno in anno il numero degli iscritti e le loro doti tecniche. Il G.S. Genzianella, il G.S. Alpini di Domodossola, il G.S. Bognanco, il San Domenico, il G.S. Valdivedro e la Soc. Caddese fondata nel 1978 e presieduta da Franco Trapani, subentrato a Mario Possetti, tuttora presidente onorario
hanno preparato autentici campioni. Nell’ultimo decennio sono aumentate le società specialmente dedicate all’attività giovanile maschile e femminile annoverando sempre più praticanti, organizzando e partecipando a competizioni di rilievo (campionati provinciali, regionali, nazionali, sia individuali che a squadre). In primo piano la sorprendente Nives Curti di Premia, campionessa italiana, europea e mondiale che tuttora colleziona allori nelle più importanti competizioni internazionali. Sono balzati ai primi posti nelle classifiche anche Severino Bernardini, pluricampione vincitore nel
1990 in Austria della gara di cross corto (Km 9,8) per
il titolo mondiale a squadre ed altri lusinghieri risultati fra i quali la maratona di Boston nel 1993 (8°posto)
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e secondo ai mondiali di maratona in Spagna e Claudio Galeazzi, campione italiano della specialità e pochi
anni or sono, Andrea Zanoli, campione italiano a soli
15 anni. L’attività della Caddese è concentrata sulla corsa in montagna, campestre e di strada, si è sempre aggiudicata il Memorial “Vecchietti”, il memorial “Giorgio Longa” (fondatore del G.S. Genzianella) come pure
tutti i titoli di società in campo giovanile dal 1993 ad
oggi. Oltre 110 tesserati della società hanno salutato lo
scorso anno un altro proprio campione italiano nella
categoria “Promesse”: Roberto Piana di 22 anni e con
lui la vittoria degli “Allievi” nella staffetta. Alloro anche
per il G.S. Genzianella nel campionato regionale di allievi di staffetta a Chiomonte (To). Attive sul piano organizzativo di competizioni locali, di partecipazione ai
campionati provinciali e regionali, le società ossolane
svolgono una accurata preparazione dei giovani dediti
a questa attività sportiva. I risultati confermano tuttora
gli ottimi piazzamenti di alcuni fra i numerosi: Monica
Bottinelli, Marco Rainelli, Renato Badini, Ivano Cartini, Moreno Nocera, ecc..
Hockey
Attività sportiva per il momento sviluppatasi solo in
zone ove risultano in attività l’Hockey Club Ossola “Tritagiash” che ha partecipato al campionato italiano a Genova, l’Hockey Club Vigezzo, Antrona, Premia, Macugnaga e la squadra del Dopolavoro Ferroviario (DLF),
organizzatrice del torneo zonale nel 1995.
Judo
Questo sport sta diffondendosi fra i giovani e non più
giovani (vedi karatè) con la frequenza nelle palestre di
diversi Club di Judo (Libertas, Villa, Mergozzo, Valle Ossola, Crodo, Preglia e le società Samurai e Kodokan). I risultati conseguiti nei primi anni, hanno portato al conseguimento di parecchi titoli con ottime prestazioni dei
partecipanti fra i quali Debora Dei Giudici (sesta alle finali nazionali), Giorgio Galvanico per la cintura nera I
Dan, Roberto Zanalda, Moreno Petrulli (campione regionale di karatè), Arianna Rodoquino. Il Judo Club
Domo nel 1994 si laurea campione provinciale per la seconda volta, mentre negli anni 2000-2004 parecchi sono
gli appassionati che conseguono la cintura nera I Dan.
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Lotta libera e greco - romana
Prima e dopo la prima guerra mondiale (1918) alcuni
praticanti preferivano recarsi all’estero ove questo sport
richiamava un pubblico più numeroso.
A Domodossola sia la lotta libera che quella greco-romana non tardarono a richiamare un numero di praticanti tanto da favorire la nascita di una società, la “Forti
e Veloci” che organizzò anche un campionato ossolano
di lotta greco-romana che laureò i primi campioni domesi: Alfredo Lusardi (pesi massimi) Maurizio Albertoni (pesi medi) ed Emilio Dell’Oro (pesi “minimi” così
chiamati a quell’epoca).
Motociclismo
Nell’aprile dl 1929 venne costituito a Domodossola il
Moto Club Ossola per interessamento di due appassionati, Alberto Medail e Mario Guastini, incoraggiati dalle ottime prove sostenute nella gara svoltasi a Napoli fra
le sezioni italiane del Dopolavoro. In quella circostanza Tranquillo Bovini (domese) conquistò il secondo posto nelle moto cat. 500 alla media di 73 Km. orari sul
percorso di 123 Km. Negli anni dopo la seconda guerra mondiale questo sport si è diffuso grazie all’impianto “Felino Poscio” realizzato a Villadossola (1964), primo in provincia di Novara. L’entusiasmo specialmente
fra i giovani, favorisce l’incremento dei soci, fino a toccare, nel 1966 i 250 iscritti, che partecipano in parecchie gare anche fuori zona.
Non tardano a primeggiare il “motocross e il “trial” con
lusinghieri risultati ovunque per gli ossolani, che poi
non esitano a dare vita al “Moto Club Domo 70” che,
valorizza parecchi campioni, fra i quali Danilo Galeazzi (campione italiano per parecchi anni), Giuliano Marini, Ettore Baldini, Antonio Amoretti .
Entusiasmanti le prove annuali per i campionati italiani nel campo di Montecrestese, battezzato “Capitale del trial”. Si sono messi in luce conquistando titoli
regionali e nazionali in questi ultimi anni i giovanissimi Danilo Afri, Pierluigi Ronchi, Luca Cotone, Moreno Ramponi, Samuele Antonietti, Matteo Fantone, Fabio Lenzi, Alessio Dresco.
Mountain bike
Nel 1990, il 17 giugno, si svolse la prima edizione di
questo genere di sport: la Bognanco –Monscera di Km
27, che non tardò ad aumentare gli appassionati e le
competizioni.
Nel 1994, Fabio Calvetti inizia la sua serie di vittorie
aggiudicandosi la 3a prova nel campionato PiemonteValle d’Aosta vincendo altri campionati regionali che
vantano le affermazioni di nuovi atleti ossolani: Alessandro Peruzzo, Alessio Vincler, Matteo Crosa Lenz e,
in questi ultimi anni (2001-2003) Silvia Giovanna, Alberto Vesci, Matteo Caffi, Gianluca Comazzi, Stefano
Rinaldi e Stefano Carminati.
cini agli Aquilotti (minibasket), Esordienti, Allievi, Ragazzi, Cadetti, Juniores fino ai Seniores impegnati, questi ultimi, nel campionato di Promozione che li ha visti promossi al campionato nazionale C 1 al termine di
una annata ricca di partite esaltanti. Una promozione
che ha premiato gli sforzi del presidente Ennio Leonardi, che ha passato le redini dirigenziali a Matteo Zanni, affiancandolo come “onorario”. E’ la prima volta
che in Ossola una squadra conquista la promozione in
serie nazionale in questo sport. Al campionato promozione partecipa anche la neonata società Ossola Basket
Villadossola.
Nuoto
In crescendo gli appassionati del nuoto nelle diverse categorie giovanili non ancora molto pubblicizzate. Con
la squadra del Dopolavoro Ferroviario (DFL) di Domodossola, svolge attività agonistica giovanile anche la
“Gymnuoto Domo”, sorta nel 2001, che non tarda ad
annoverare parecchi giovani di ambo i sessi che si pongono in evidenza, fra questi Sabrina Giorgetti, domese,
tesserata per la Cover Verbania che al meeting di Bergamo nella specialità “stile libero” conquista la medaglia
d’oro. Altre giovanissime nuotatrici colgono lusinghieri successi tra questi Silvia Bertolami di Pieve Vergonte,
10 anni, primeggia ai campionati regionali nel “farfalla, stile libero e misti”.
La domese Sabina Giorgetti al meeting di nuoto a Bergamo ha conquistato la medaglia d’oro nei 50 metri.
Al nuoto dedicano particolari attenzioni i dirigenti della società GSH Sempione 82 di Pallanzeno, che nel 2003
partecipa con 5 atleti (allenati da Mario Ferrari) al 3°
Meeting Interregionale, svoltosi ad Omegna, aggiudicandosi 3 medaglie d’oro, 2 d’argento e 2 di bronzo.
Pallavolo
Da parecchi anni questo sport va affermandosi anche
nell’Ossola con squadre maschili e femminili impegnate nei diversi campionati giovanili con prestazioni
di buon livello tecnico ed agonistico. Nel 1989 (ottobre) nasce la “Ossola Pallavolo”, con sede al Circolo Acli
del Badulerio con presidente Daniele Ferrari e direttore
sportivo Ubaldo Righetti. Non tarda a mettersi in luce
il Dopolavoro Ferroviario (DLF) Domo per i piazzamenti
lusinghieri delle proprie squadre giovanili di ambo i sessi (oltre 120). Il presidente Giuseppe Mancuso, i suoi
diretti collaboratori, gli allenatori Giovanni De Vito e
Cuda seguono la metodica preparazione di tutte le categorie: Under 18, Allievi, etc. e una trentina di giovanissimi che stanno raggiungendo risultati incoraggianti.
Esaltante la promozione in serie D conquistata dalla
squadra maschile Under 18 e quella in prima e seconda
divisione dalla formazione femminile Under 17.
Attualmente sono in attività le squadre Volley dei centri
di Domodossola, Varzo, Preglia, Vogogna, Premia.
Pallacanestro
Uno sport che in passato aveva incontrato molte difficoltà per affermarsi. Nella zona, dopo diversi tentativi e
brevi periodi di attività, alcune società sono scomparse
come ad esempio il G.S. Rumianca, la Concordia Sportiva, Villadossola, la Tecnigomma, La Negri Ford, l’U.S.
Rosmini. A difendere i colori dell’Ossola è sorta la U.S.
Basket Rosmini (Biemme), affiliata alla Federazione Pallacanestro che rivolge i propri sforzi a tutte le categorie
giovanili con un centinaio di atleti dalla categoria Pul-
Paracadutismo, freestyle e freefly
La domese Gigliola Borgnis è la più giovane paracadutista italiana brevettata, avendo conseguito il brevetto
di lancio a soli 16 anni. Nel 1998 con Marco Tiezzi sviluppa una nuova tecnica di volo denominata “Atmonauti”, ovvero navigatori dell’atmosfera, riscuotendo
grande consenso; questa disciplina viene introdotta nei
regolamenti internazionali delle competizioni di freestyle e freefly. Dopo aver ottenuto successi in campionati nazionali, nel 2000 vince il Campionato Europeo
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di Freestyle e ottiene la medaglia d’argento alla Coppa
del Mondo. Nel 2002 si riconferma campionessa europea di freestyle ed è medaglia di bronzo alla Coppa
del Mondo. Prima e unica donna ad essere ammessa
nell’ Xteam americano, Gigliola vince nel 2003 il primo premio della categoria Music/Video nel Film Festival di Perris Valley, in California. Il medagliere di Gigliola comprende 8 medaglie d’oro, 6 d’argento e 3 di
bronzo.
Pesca
Presieduta da Umberto Grossi svolge attualmente in
Ossola una intensa attività allo scopo di gestire le acque
e gli impianti sportivi di proprietà, in affitto o a qualunque titolo concessi. Si tratta dell’associazione denominata “Sezione Provinciale Pescatori del VCO”, che è praticamente la continuità di una associazione che ha scritto un pezzo di storia per quanto riguarda la gestione
delle acque in Ossola, cioè l’AVMPO (Associazione Volontaria Pescatori Montanari Ossolani). Grazie alle inziative e al lavoro dei presidenti succedutisi con l’attivo
e solerte segretario da parecchi anni Franco Gentinetta e con una numerosa schiera di tesserati che raggiunse anche le 4.000 unità. Ha sede a Villadossola, in via
Boccaccio n. 2. Il suo lavoro è quasi tutto basato sul volontariato attraverso il quale si sono tracciate alcune linee fondamentali per la gestione delle acque e per la valorizzazione della pesca sportiva come fenomeno sociale, in funzione della potenzialità del territorio.
La Sezione Provinciale conta oltre 2.600 soci residenti
nella provincia del VCO ed oltre 1.700 soci provenienti da altre province.
All’interno dell’Associazione vi sono diversi settori con
relative commissioni di gestione ed esattamente: Semine, Recuperi, Incubatoio, Vigilanza, Agonistica, per
una attività promozionale ed amatoriale nel campo della pesca sportiva.
Pugilato
Anche questo sport, dopo un inizio incoraggiante, ha
avuto sempre vita breve e saltuaria.
Per qualche anno un gruppo pugilistico organizzò in
Domodossola alcuni incontri a livello provinciale e regionale, poi scomparve.
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Pesca sportiva.
Va ricordato in questa attività il vigezzino Vittoriano
Femminis di Druogno, che arrivò a conquistare titolo
di campione svizzero dei pesi welter dilettanti.
Scherma
Casuale la nascita di questo sport e assai breve la sua
durata. Verso il 1950 Nicola De Romita, un colonnello in pensione, decise di insegnare l’uso della sciabola
ad un giovane suo vicino di casa, il quale, dopo la fine
della guerra concretizzò la sua passione con altri amici
formando un gruppo che battezzò “G.G. Galletti” con
lo stemma composto da tre teste di gallo infilate da un
fioretto con le creste che formavano le tre G (Gian Giacomo Galletti).
Il gruppo prese parte anche ad alcuni campionati regionali, ma dopo una decina di anni si sciolse e di questo sport non si sentì più parlare nell’Ossola.
A titolo di cronaca si ricorda che già in tempi più lontani (1895), una ristretta attività era svolta dalla società Ginnastica e Scherma guidata dal maestro Vincenzo
Prandini.
Sci
Lo sci è stato, e rimane tuttora, lo sport che ha dato all’Ossola le migliori glorie in campo sportivo, non solo a
livello nazionale, ma anche internazionale.
Centro del fondo in Valle Vigezzo.
Culla dello sci ossolano è stata la valle Formazza. Si dice
che nel 1909, tre turisti, forse svizzeri, saliti da Airolo
attraverso il Passo San Giacomo, giunsero in Formazza
e precisamente a Canza, calzando rudimentali sci. Un
falegname formazzino, certo Guido Matli, vedendo la
facilità con cui si poteva camminare sulla neve con quegli attrezzi, pensò bene di acquistarne un paio in Svizzera, quasi uguali, e con quel modello ne fabbricò altri in
legno d’acero con uno zoccolo al centro e delle cinghie
per tenere fermo il piede. Il parroco di Formazza, don
Rocco Beltrami (che diverrà poi l’artefice delle future glorie formazzine) ebbe un’idea geniale: ordinò due
paia di sci in Norvegia e quasi contemporaneamente Sisto Ferrera, figlio del maestro del paese, che si era arruolato negli alpini, tornando dal servizio militare iniziò a
propagandare il nuovo sport che in altre zone d’Italia
stava espandendosi. Lui stesso era divenuto un provetto sciatore saltatore. Il parroco si entusiasmò a questo
sport e con un altro appassionato, certo Antonio Della Vedova, fondò lo Sci Club Formazza con 25 soci che
pagavano cinque lire all’anno. Nel 1911 ai campionati
militari internazionali svoltisi nei Pirenei arrivò primo
Sisto Ferrera, seguito da Sebastiano Valci.
Nel 1915 il Touring Club Italiano lancia l’iniziativa di
una grande “Adunata degli Sciatori Valligiani” a Courmayeur. Alla prima, svoltasi a Courmayeur il 25 febbraio 1915, parteciparono le squadre di molte zone
alpine dell’alta Italia: la squadra di Formazza, formata da Ferrera Benigno, Ferrera Giuseppe, Imboden Sisto, Matli Domenico, Matli Efisio, giunse prima al traguardo con un quarto d’ora di vantaggio sulla seconda, quella di Bardonecchia. Nello stesso anno Ferrera
Benigno si laurea in Valsassina campione italiano nella
gara di fondo di 18 Km.
Dopo la parentesi della prima guerra mondiale, la seconda “Valligiani” ebbe luogo nel 1920 in Val Gardena sempre sulla distanza dei 30 Km. Anche questa volta la squadra di Formazza giunge prima al traguardo
con 21 minuti di vantaggio sulla squadra di Cortina
d’Ampezzo.
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Per altre sei volte la squadra di Formazza vinse la “Valligiani” e precisamente negli anni 1922, 1923, 1926,
1927, 1928 e 1932.
Altri titoli italiani vennero conquistati nel 1922 e 1923
da Ferrera Giuseppe e nel 1924 da Imboden Pio e, sempre nel 1924, quattro formazzini partecipano alle Olimpiadi di Chamonix. Nel 1929 Achille Bacher è campione italiano di fondo (18 km), nel 1936 Scilligo Sisto
conquista l’alloro olimpico a Garmish e l’elenco dei successi è ancora lungo: nel 1950 Valci Emilio è campione
italiano della massacrante 50 Km., nel 1959 e 1960 Bacher Mario è campione italiano juniores di combinata
nordica e di fondo sui 10 km., nel 1952 Nino Anderlini partecipa alle Olimpiadi di Oslo e così pure Mario
Bacher nel 1966.
Numerosi Sci Club di vecchia data e molti quelli fondati in questi ultimi anni. Tra i più anziani lo Sci Club Bognanco (1920), lo Sci Club Divedro (1923) divenuto poi
Sempione, lo Sci Club Monte Rosa (1924) che prende
poi il nome di Macugnaga, lo Sci Club Vigezzo (1924)
ed ultimamente altri, fra i quali lo Sci Club Domo Bianca, lo Sci Club Ossola 2000 e Trubi Ski Team Seven.
Anche in tutti questi Sci Club non sono mancati sciatori che si sono conquistati notorietà in campo nazionale confermando le tradizioni sciistiche dell’Ossola.
Nel 1936 Ettore Schranz partecipò ai Giochi Olimpici
di Garmisch con la pattuglia militare italiana che vinse
la medaglia d’oro; la notissima Roberta Schranz (Beba)
per le sue doti di discesista nel 1970 venne chiamata a
far parte della squadra italiana per la Coppa del Mondo; Ciocca Isolina campionessa nel 1953 in campo nazionale di fondo alle gare ENAL. Infine Walter Caffoni campione mondiale nel K.L. (chilometro lanciato).
I bognanchesi Felice Darioli (campione italiano nella
squadra di staffetta), il fratello Adriano, vincitore di ben
sei titoli nazionali individuali e tre titoli pure nella staffetta. I vigezzini Gian Carlo Gubetta (della squadra nazionale fondisti), Oliviero Ramoni (di quella juniores),
Leopoldo Comaita (discesista con la squadra nazionale
ai mondiali del 1975). Molti giovani hanno vinto campionati giovanili regionali e nazionali, facendo da contorno ai successi conseguiti dalla valanga di atleti ossolani nelle numerose gare che ogni anno si svolgono sui
campi delle vallate adeguate alle esigenze degli atleti.
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Dalla val Divedro Paolo Vairoli, Osvaldo Pletti, Dario
Del Pedro e Marco Giovanna campioni juniores.
Parecchi ossolani fanno parte delle squadre nazionali militari di sci dell’Esercito, delle Fiamme Gialle, dei
Carabinieri, della Polizia.
Particolare risonanza ha avuto dopo il 1980 la costituzione dello Sci Club Valdossola, sotto l’egida della Comunità Montana Valle Ossola, allo scopo di raggruppare in una unica squadra di ambo i sessi i migliori atleti di ogni Sci Club.
Fra i numerosi campioni italiani ossolani negli ultimi
anni ne citiamo alcuni: Adriano Darioli e Michele Vairoli nel 1985; Walter Caffoni nel 1988 per la terza volta campione italiano di slalom gigante. Autentica promessa è Maurizio Feller, secondo ai mondiali juniores
nel super G e convocato nella squadra nazionale B. A
grandi passi è emersa sulla scena mondiale la punta di
diamante dello sci ossolano: Guidina Dal Sasso di Ornavasso, pluricampionessa, vincitrice di tre Olimpiadi e
campionessa mondiale di ski-roll.
Da qualche anno nell’alta val Formazza si svolge il campionato italiano di motoslitte, organizzato dal Moto
Club Val Formazza. Lungo sarebbe l’elenco dei vincitori di titoli regionali, nazionali e mondiali. Attorno alla
schiera di campioni, consistente è la massa degli appassionati a questo sport, confermato dal successo ottenuto dalle Scuole di Sci svoltesi per anni in Formazza, con
direttore la guida di prima classe Silvio Borsetti, coadiuvato dalle guide Stefano Zani e Dino Del Custode.
Una particolare citazione merita il successo conseguito recentemente dal Lions Club Domese a Bormio, al campionato italiano al quale parteciparono una cinquantina di
Club da tutta Italia. Quello di Domodossola si è classificato al secondo posto dietro quello di Bormio. Nelle categorie “giovani” si sono affermati Tommaso Falcioni, nella categoria donne seconda Daniela Possa e in quella per i soci,
ottimi piazzamenti di Falcioni, Falciola, Crugnola, Galli,
Grossi, Zanaria, Villani, Brizio, Siena, Verdi, Fornaroli.
Per la prima volta nella sua storia il Club domese ha conquistato un prestigioso trofeo.
Fra le molte iniziative realizzate dai Club ossolani, va
citata la “Sgamelà ‘d Vigezz” di 25 Km a tecnica libera sulle nevi delle piste di S. Maria Maggiore, che si ripete dal 1999.
Il fiore all’occhiello dello sci in Ossola da qualche anno
è Massimiliano Blardone, campione nella squadra nazionale italiana, detentore di brillanti risultati nelle discese sulle piste mondiali.
Sollevamento Pesi
Nel periodo ante guerra mondiale qualche disciplina
annoverò alcuni appassionati in zona, fra questi va ricordato Andrea Borgnis, vigezzino, residente a Prestinone (Craveggia) che arrivò a conquistare il titolo di
campione italiano sollevamento pesi massimi - leggeri
per ben sette anni consecutivi; primatista italiano della categorie prese parte ai campionati europei, mondiali e alle Olimpiadi. Nel maggio 1986 si svolse a Formazza una gara di sollevamento per il trofeo memorial
Borgnis.
Tennistavolo
Il tennistavolo nell’Ossola, strutturalmente, nasce ufficialmente il 2 gennaio 1977, con la fondazione dell’A.S.
Arci UISP La Lucciola di Villadossola, grazie all’iniziativa di due appassionati a questo sport: Stefano Mura e
Bruno Colusso. Successivamente trasformata in Tennis
Tavolo Domodossola, si è fusa con il Tennis Tavolo Piedimulera (sorto nel frattempo) il 1° gennaio 1982, per assumere definitivamente la denominazione di Tennis Tavolo Ossola 2000 Domodossola, il 4 gennaio 1986.
Rimasto da solo nella conduzione del T.T. Ossola 2000,
il presidente Stefano Mura segue con particolare cura la
formazione giovanile, giovani che col tempo diventeranno l’ossatura delle squadre partecipanti ai vari campionati ed ai tornei individuali.
Nei campionati a squadre il T.T. Ossola 2000, riesce
nell’intento di raggiungere i vertici nazionali fino alla
serie A1 nel 1995 (campionato al quale poi rinuncia
per motivi finanziari), disputando per tre anni di seguito, dal 1994 al 1997, il campionato di serie A2 e successivamente nel 2003/2004. Alla fine di questo campionato il T.T. Ossola 2000 è costretto, sempre per motivi
finanziari, a cedere il diritto di partecipazione alla serie
A2, ridimensionando le proprie velleità, continuando
comunque l’attività nei campionati minori.
In 27 anni di attività gli atleti del T.T. Ossola 2000 hanno vinto 277 tornei, dei quali: 13 internazionali, 25
tornei a squadre e 38 campionati a squadre. Ai campionati italiani hanno conquistato: 8 medaglie d’oro, 3
d’argento e 4 di bronzo.
Nel 1998 il T.T. Ossola 2000 viene insignito dalla F.I.T.
e T. della medaglia di bronzo al merito sportivo e, nel
2001, il C.O.N.I. assegna al Presidente Stefano Mura la
“Stella d’argento al merito sportivo”.
Tiro a segno
La sistemazione di una parte del vecchio poligono al
rione Badulerio per interessamento di un gruppo di appassionati al tiro a segno, ha riacceso la passione per
questo sport in molti giovani e non più giovani.
Già nel maggio 1927 a Roma per le gare nazionali di
tiro a segno, la squadra ossolana si comporta assai bene:
su 4.000 iscritti, il caposquadra ing. Mario Dell’Angelo si piazzò al 37° posto, Gustavo Croppi al 39° ed Ettore Canuti al 43°.
La partecipazione a competizioni regionali e nazionali
hanno rafforzato gli sforzi dei dirigenti soprattutto nei
riguardi dei giovani. Nel 1996 i tiratori ossolani conquistano a Legnano il primo posto nella specialità donne pistola e carabina a 10 metri, Lucia Piazzi accede
alla finale Coppa Italia; a Bra nei Giochi della Gioventù per “giovanissimi” con Simone Boxler (Macugnaga),
Moreno Ribecchi (Varzo). I successi vanno di pari passo con l’entusiasmo degli ossolani: 2000 ragazzi nel dicembre 2000 provenienti da tutta l’Italia si affrontano
al poligono di Brescia per il trofeo Regioni e Campionati Italiani. Fra i rappresentanti del Piemonte, quattro giovani tiratori dell’Ossola: Maurizio Ravasio (già
vincitore del Campionato Regionale Giovanile), Alessio
Valent, Fabrizio Munegato e Moreno Rebecchi.
Aumentano gli iscritti: 80 in Ossola (80 mila a Milano): 4 giorni di gare a Biella e successo del Tiro a Segno
Domo al primo posto con 8552 punti.
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Finito di stampare nel mese di aprile 2005
dalla Tipolitografia Saccardo Carlo & Figli s.n.c.
di Ornavasso (VB)