1.8Mb - Club Storico Peugeot
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sommario numero 1 - 2006 1 Fatti inediti e curiosità sulle serie 200: dalla 201 del 1929 alla 207 del 2006 4 Da quest’anno il Club si occuperà anche di motociclette d’epoca… Peugeot, naturalmente! 6 Esclusivo! La Peugeot Tipo 3 di Gaetano Rossi esiste ancora! Tutto quello che avreste sempre voluto sapere sulla serie 200… La Serie 200 Peugeot è una serie del tutto particolare e può vantare due primati: è stata la prima a utilizzare come sigla identificativa le tre cifre con lo zero in mezzo (la 201 è del 1929) ed è una delle poche serie a essere stata sviluppata in tutte le serie: 201, 202, 203, 204, 205, 206 fino alla nuova 207. Abbiamo deciso di ripercorrere insieme la storia di queste piccole Peugeot per conoscere meglio la loro evoluzione. I libri, di cui certamente siete già in possesso, vi descrivono gli aspetti tecnici, le versioni realizzate, i numeri di produzione. Noi, invece, per festeggiare la nuova 207, abbiamo deciso di proporvi i fatti più strani e le curiosità inedite della serie 200. …e non avete mai osato chiedere 202 (1938-1949) Vino d’annata in botte piccola … mercoledì 3 marzo 1938, un parterre d’invitati speciali e di giornalisti della stampa specializzata venne convocato nello stabilimento di Bois de Boulogne per scoprire la nuova Peugeot 202. … già nel settembre 1938 fu inserita a listino la versione 202 U con portellone apribile: una versione familiare come la intendiamo oggi. … nel 1939 la carrozzeria della 202 fu montata sul telaio della 402 e, con un motore di 2142 cc da 63 CV, originò la prima berlina sportiva della storia automobilistica in grado di raggiungere i 135 km/h. … nel dopoguerra, la versione familiare veniva consegnata, a seconda della disponibilità di materie prime, con fiancate in metallo oppure in legno. La versione in legno assumeva la denominazione “Canadienne”. … la 202 fu la prima vettura Peugeot ad adottare un comando idraulico dei freni a partire dall’ottobre 1946. 201 (1929-1937) … il consumo di carburante di una 202 si aggirava sui 7,3 l ogni 100 km a una media di 70 km/h. Il pieno di benzina di 45,2 litri permetteva un raggio di percorrenza di 735 km a 56 km/h di media. Uno dei primati della piccola gamma 202. Il primo grande successo Peugeot … il progetto 201 ha vide all’opera 350 tecnici e 750 operai con un investimento di 25 milioni di Franchi francesi nella ricerca e di 100 milioni nella costruzione di nuove strutture e nel rinnovo degli equipaggiamenti. … “Rinascita di Sochaux” era lo slogan che compariva su un pannello installato sullo stand Peugeot del 33° Salone dell’Automobile del 1946. Si trattava, infatti, di una rinascita per gli stabilimenti di Doubs che, nel biennio 1945-1946, produssero soltanto 202 e 202 B a causa delle distruzioni. … già dal maggio 1928 era in circolazione un primo telaio 201 di pre-serie e i successivi prototipi vennero sottoposti a controlli da una squadra di collaudatori diretti dal famoso pilota André Boillot. … in occasione del lancio, nel 1929, furono state coniate monete promozionali con la dicitura “201 un valore sicuro”. … la 201 Confort o 201 C, presentata al Salone di Parigi del 1931, fu stata la prima vettura di Serie a montare ruote anteriori indipendenti. … nel 1931 furono realizzati 20 esemplari di 201 X, equipaggiati con un motore sportivo Bugatti di dimensioni dimezzate rispetto al celebre motore da competizione “Tipo 35”. … fu stata proposta anche una versione 201 T speciale, con cingoli al posto delle ruote posteriori. … della 201 vennero prodotti: 63 817 esemplari di 201 fino al settembre 1932; 2888 201 T; 9565 201 C; 8532 201 BC e BL; 15 565 201 BR; 13174 201 D; 2235 201 DL; 16 661 201 M; 9850 201 E, L, CS; due 201 S; 20 201 X. Per un totale di 142 309 esemplari. … vennero prodotte: 19 994 esemplari di 202 da gennaio a novembre 1938; 42 779 202 da dicembre 1938 a giugno 1942; 26 202 nel febbraio 1945; 1199 202 B da maggio 1946 a ottobre 1946; 40 245 202 BH da ottobre 1946 a luglio 1949. Per un totale di 104 243 esemplari. 2 203 (1948-1960) 204 (1965-1976) American style in European size La bomba Peugeot: il ’68 si fa auto. … i primi lavori sul progetto 203 risalgono all’aprile 1944 e nel novembre 1945 il Centro Stile della Garenne aveva già definito la linea e il nome della vettura. Nel maggio 1946 il prototipo era già definitivo in forma statica. … la 204 fu la prima Peugeot a montare la trazione anteriore e fu, a livello mondiale, la prima vettura diesel di piccola cilindrata prodotta in serie. … lo stile della calandra cromata che comprende i fari, venne ripreso da un prototipo di Cadillac Pininfarina nominato “Jacqueline”, in onore di Jacqueline Kennedy. … la 204 Coupé fu stata la prima vettura sportiva con portellone e schienale del divano posteriore reclinabile. … la 204 CD che partecipò a Le Mans nel 1967 aveva un motore di 1149 cc che sviluppava 110 CV e una velocità di 245 km/h. … nel 1966 il carrozziere Bernard Ducarme, specializzato in veicoli pubblicitari, produsse una 204 Coupé speciale. Ne vennero realizzati soltanto due esemplari, uno dei quali fu esposto al Salone di Torino del 1960, presso lo stand di Fissore. … al Salone di Ginevra del marzo 1967 era esposta una 204 GT studiata per il preparatore Autobleu; l’auto presentava un hard-top comprendente il baule, realizzando così una vettura a due volumi. Inoltre montava un nuovo motore in grado di erogare fino a 70 CV. … Nord Europa e Maghreb sono stati i primi Paesi ad accogliere i prototipi della 203 nel dicembre del 1946. … tra i prototipi realizzati nel 1947, sono state equipaggiate anche 6 vetture con cambio Cotal. … nel maggio del 1948 il giornale “L’Action Automobile et Touristique” riusciva a sorprendere la 203 su strada prima della sua presentazione. Jean-Pierre Peugeot si trovava nella situazione di dover scegliere tra mentire al pubblico mettendo in dubbio l’originalità della foto oppure approfittare dell’effetto sorpresa per realizzare un lancio pubblicitario anticipato. Optò per la seconda, annunciando la presentazione della 203 per il Salone del 30 ottobre 1948 al Palazzo di Chaillot. … nel 1959 scomparve il leone sulla calandra della 203. … tra il 1952 e il 1957 ben 23 vetture 203 Peugeot parteciparono alla Mille Miglia. … dalla 203 derivò l’unica fuoristrada Peugeot, la cui produzione non fu mai avviata poiché nel frattempo Peugeot aveva rilevato la Hotchkiss che montava in Francia le fuoristrada di origine americana. La 203 RA venne realizzata in sei esemplari con motore 203 e undici con motore 403. … nel 1969 Gérard Welter (oggi responsabile del Centro Stile Peugeot) e Michel Meunier, due importanti collaboratori di Peugeot, costruirono un prototipo 204 con carrozzeria in poliestere Araldiste e meccanica con cambio a cinque marce e quattro freni a disco. Il prototipo col nome di 204 WM e grazie a suoi 100 CV era capace di raggiungere punte di 210 km/h. … il motore della 203 veniva utilizzato anche dalla marca di trattori Multi Babi. … in totale furono prodotti 1 604 296 esemplari di cui 1020 029 berline, 485 336 familiari, 42 756 coupé, 37 994 commerciali e 18 181 cabriolet. … dopo 685 828 esemplari, il 26 gennaio del 1960 alle 22 di sera, usciva dalle catene di montaggio l’ultima 203. 3 205 (1983-1999) Che numero! … in contemporanea allo studio della 205 di serie furono implementati da Jean Todt i progetti M24 e M24 Rallye, dai quali prese vita la 205 Turbo 16. … la 309 era una 205 con carrozzeria a tre volumi e alcuni particolari modificati. … la versione cabriolet, disponibile dall’aprile 1986, veniva assemblata dalla Pininfarina a Grugliasco (TO), su una linea parallela a quella della Ferrari Testarossa. Alle parti in comune con le versioni provenienti dalla Francia venivano accoppiate parti specifiche prodotte in Italia (esempio capote, rinforzi torsionali, ecc). Una volta allestite, le carrozzerie venivano inviate a Mulhouse per ricevere le parti meccaniche e la delibera finale. … nella fase finale di assemblaggio, la 206 CC lasciava la catena di montaggio delle altre 206 e prendeva un percorso diverso denominato H23, tre volte più lento, con la possibilità, a esempio, di fissare i vetri senza telaio. Alla fine, ogni vettura veniva sottoposta a una prova di “bagno d’acqua” per verificarne la tenuta. … la 206 è stata per anni la vettura più venduta in Europa ed è stata prodotta in più di 5 000 000 di unità. … la 206 compare nei seguenti film: Taxi 2 2000, Taxi 3 2003, Parla con lei 2002. 207 (2006) Emozione intensa … la carrozzeria di una 205 tre porte è composta da 479 pezzi assemblati con 2772 punti di saldatura. … per caratterizzare di più l’immagine sportiva da quella classica, destinata a un pubblico più tradizionale, la 207 dispone di due frontali differenti: uno classico e uno sportivo, caratterizzato da un muso prominente, fendinebbia integrati e una grigliatura più aggressiva. … un accessorista tedesco realizzò, per la versione cabriolet, un hard-top in vetroresina con lunotto in vetro. … all’apice della sua carriera, la 205 fu prodotta ad un ritmo quotidiano di 1070 esemplari a Mulhouse, 400 a Villaverde e 750 a Sochaux, per un totale di 2220 vetture prodotte al giorno. … la 207 dispone di un profumatore per abitacolo con flusso regolabile o escludibile comandato da bocchette. … la 207 è dotata di uno speciale faro orientato che, in funzione dell’angolo di rotazione del volante e della velocità, illumina di 30° l’angolo interno di una curva. Una novità molto utile per illuminare i pedoni sul ciglio della strada durante le ore notturne. … alcune migliaia di 205 smontate furono inviate all’estero, soprattutto in Marocco, per l’assemblaggio. ... la 205 comparve nei seguenti film: Swimming Pool 2003, The Bourne Identity 2002, Taxi 1998, Ronin 1998, Il Santo 1997. … rispetto alla 206, la 207 è più lunga di 200 mm, ha un passo maggiorato di 80 mm e carreggiate aumentate di 30 mm. … in totale ne furono vendute in Italia ben 514 282. 206 (1998) Il grande successo dell’enfant terrible … la prima 206 venne venduta il 5 novembre 1998, ma ancora prima della sua commercializzazione erano già state prenotate 130 000 vetture. … nel 1999 la 206 vantava già il record di essere la prima Peugeot a raggiungere le 80 000 vendite all’anno, cui andava ad aggiungersi, nel 2001, il titolo di auto più venduta in Europa occidentale. … l’8 gennaio 1998 la Direzione Peugeot presentò a Ginevra il prototipo della 206 CC con il nome 20❤. 4 A Padova con le Bébé VITA DI CLUB I prossimi incontri Automotoretrò: il collezionismo dei motori L’appuntamento è per il 7-9 aprile a Torino e invitiamo tutti a scoprire il magico mondo dei collezionisti motoristici: auto, moto, accessori, ricambi d’epoca, editoria e molto altro ancora per un week-end all’insegna del retrò. Raduno internazionale in Spagna Il Peugeot Classic Club de España, in collaborazione con L’Aventure Peugeot, ha organizzato il Raduno Internazionale Peugeot che si svolgerà dal 16 al 18 giugno in Spagna, nella splendida cornice della Valle de Tena. I nostri equipaggi sono pronti, tutto è organizzato. A giugno nelle Marche per il Concorso “Villa Conti” Anche quest’anno il Club sarà presente all’importante Concorso d’Eleganza di Villa Conti dal 30 giugno al 2 luglio a Civitanova Marche. I soci che volessero iscrivere la loro Peugeot d’epoca a questa manifestazione sono i benvenuti. Dal 18 al 20 novembre si è tenuta a Padova la ventiduesima edizione di “Auto e Moto d’Epoca”: la manifestazione più importante del settore. Noi eravamo presenti con uno stand particolarmente ammirato. Per festeggiare le piccole Peugeot abbiamo voluto esporre la famosa Bébé BP1 del 1913. Oltre a un esemplare perfettamente conservato proveniente da un’importante collezione italiana, era esposto anche un telaio nudo, per poter ammirare la raffinata meccanica e una carrozzeria nello stato di conservazione originale. Grazie ancora a tutti i soci che hanno prestato i loro veicoli per la manifestazione. Atmosfera anni Trenta al Motorshow di Bologna Al Motorshow di Bologna, tenutosi dal 3 all’11 dicembre, Peugeot ha offerto una grande opportunità di visibilità al nostro Club. Una spazio allestito elegantemente esponeva alcuni esemplari della storia delle coupé Peugeot, a supporto del lancio della nuova 407 coupé. Il Museo di Sochaux ha esposto una 402 Eclipse, mentre il nostro socio Daniele Bellucci ci ha permesso di ammirare due splendide 301 (coupé e spider) e una 404 coupé Pininfarina. Per meglio rappresentare la storicità dei veicoli, l’organizzazione ha messo a disposizione dello stand tre figuranti abbigliati in stile anni Trenta... grande successo di pubblico! Il nostro Club si apre al mondo delle due ruote Da quest’anno il Club è pronto per accogliere anche tutti gli appassionati delle due ruote firmate Peugeot. È infatti attiva una nuova sezione dedicata al settore motociclistico d’epoca. Se in garage avete una moto Peugeot o conoscete qualcuno che la possegga, non esitate a comunicarcelo. Sarà nostra premura inserirla nel neonato Registro Storico Moto in maniera del tutto gratuita. Finora sono circa una decina i possessori di moto Peugeot che si sono uniti a noi. Invitiamo tutti a visitare il sito www.peugeot.it/clubstorico per scoprire la nuova sezione moto contenente le modalità d’iscrizione al Registro, qualche foto e notizie storiche su Peugeot Motocycles. Inoltre resta sempre viva la disponibilità dell’Aventure Peugeot e del Museo a dare il proprio appoggio per soddisfare ogni curiosità e interesse. Dunque a bordo… o meglio, in sella a questa nuova avventura! 5 Registro Storico A oggi sono già 220 le vetture inserite nel nostro Registro Storico per le quali i proprietari hanno già ricevuto l’attestato. A fine gennaio abbiamo sollecitato altri 250 possessori di Peugeot d’epoca a inviarci le informazioni necessarie per l’iscrizione al Registro. Ecco alcune delle vetture recentemente inserite. Non dimenticate anche voi di inviarci la scheda di segnalazione del vostro veicolo che potete trovare sul sito o chiamando il Club. STO Esiste! RIA PEUGEOT Tipo 3 Telaio numero 25 motore S.G.D.G. numero 124 La scoperta La splendida Peugeot tipo 58, telaio 5415, del 1904 appena giunta dall’Inghilterra e ora esposta al Museo Nicolis di Villafranca vicino a Verona. Nel 1999, quando venne fondato il Club Storico Peugeot Italia, ci recammo con Michele Marchianò, allora Direttore della Manovella, presso gli archivi Peugeot, a Sochaux, per scoprire notizie storiche sulla presenza del Marchio in Italia. Certamente fummo i primi a consultare l’elenco, scritto a mano, delle prime vetture prodotte. Giunti al telaio numero 25 fummo attratti dal nome “Piovene Rocchette”… “ma qui siamo in Italia!”, fu l’esclamazione. Poi guardammo la data: 2 gennaio 1893. Con questa scoperta anticipammo di almeno due anni la data che gli storici dell’auto italiana avevano concordato per identificare la prima auto a circolare in Italia. Da quel giorno la prima auto a circolare in Italia diventò la Peugeot Tipo 3 di Gaetano Rossi. Per chi non conoscesse i particolari della storia, può leggerli direttamente scaricando il racconto completo dal nostro sito www.peugeot.it/clubstorico/storia. Due più due fa quattro La Peugeot 201 BR del signor Danilo Col di Villa Ficchiardo (TO). La scoperta diede luogo nel corso del 2000 alla pubblicazione del libro “Peugeot… una storia italiana”. Durante la prima stesura, Michele Marchianò si recò presso il Museo dell’Automobile di Torino per visionare la più vecchia Peugeot presente nella collezione. Da moltissimi anni la vettura veniva indicata in tutti i cataloghi del Museo come una Peugeot Tipo 3 del 1894, assemblata presso le Costruzioni Meccaniche di Saronno. In quella occasione venne rilevato che il motore presentava l’indicazione S.G.D.G. numero 124. Lavorando alla ristampa della seconda edizione del nostro libro, un pomeriggio dello scorso novembre ebbi l’intuizione di confrontare il numero del motore della vettura del Museo con quello della vettura di Gaetano Rossi. Emozione immensa… i numeri corrispondevano. Era lei! Cosa fare? Tanto entusiasmo per la Peugeot 204 berlina in versione sportiva della famiglia Bussandri di Fiorenzuola D’Arda (PC). Si pensò di comunicare la grande notizia al Museo e di offrirci, in qualità di Club, di ripristinare la funzionalità del veicolo, nel più stretto rispetto della conservazione. Il Museo accettò la nostra proposta e nell’occasione ci rese disponibili una serie di immagini e documenti in suo possesso. Una di queste immagini recava sul retro la dicitura “Casa d’Arte”,Via Carducci 16, Udine. 6 Insieme si recarono a visionarla all’interno della rimessa in muratura e la vettura, non coperta da teli, apparve ben pulita. Nell’incontro emerse anche che il Cav. Lazzari aveva acquistato la vettura quando era molto giovane tanto che, con orgoglio, sottolineava di essere detentore della patente numero due rilasciata in Italia. Dopo una breve trattativa ci si accordò per la cessione.Alcuni giorni dopo la vettura venne trasportata con un camion ed esposta in vetrina nella Casa d’Aste della famiglia Marchetti a Udine. La presenza della vettura riscosse un grande successo, tanto che “Il Messaggero Veneto” pubblicò una foto e un articolo con le caratteristiche tecniche della vettura. Anche il fotografo Brisighelli, che aveva uno studio nelle vicinanze della Casa d’Aste Marchetti, realizzò alcuni scatti fotografici. Il giovane figlio di Brisighelli, che lavorava presso il locale “Istituto Tecnico Malignani”, coinvolse il suo Istituto in un progetto di conservazione della vettura, ma la mancanza di fondi, non ne permise l’acquisto. Si pensò anche di riavviare la vettura che era ferma da molti anni, ma saggiamente Mario Marchetti jr decise di non esporla alle mani di inesperti per non correre il rischio di rovinarla, magari in modo irreparabile. La famiglia Marchetti era allora in contatto con il Concessionario di Trieste della Fiat, al quale propose lo scambio della vettura con una Fiat 1100 103 familiare, nuova. Una lettera, siglata Fiat Ufficio stampa e datata 15 novembre 1954, conferma questa proposta. La Fiat contattò il Conte Biscaretti, il quale si recò a Udine per visionare la vettura. Il Conte ottenne probabilmente da Vittorio Valletta la disponibilità allo scambio, tanto che poco dopo i Marchetti vennero contattati dalla Fiat di Trieste: la nuova vettura era disponibile.Allora era usuale che tra ordine e consegna passasse anche un anno e il Concessionario di Udine della Fiat rimase davvero stupito quando vide una nuova Fiat 1100 familiare circolare in città. Poco dopo un autocarro arrivò alla Casa d’Arte dei Marchetti per trasportare definitivamente la vecchia Peugeot a Torino, sotto la tutela del Conte Biscaretti. Alcune telefonate a vuoto e poi ecco il contatto giusto! Il Sig. Mario Marchetti, che nel 1954 aveva 27 anni, si ricordava tutta la storia di quella vettura.Abbiamo scelto di raccontarvela. Come nel 1955 la Peugeot Tipo 3 giunse al Museo Biscaretti Nel corso del 1952 il Cavalier Romeo Lazzari, ormai giunto in età avanzata, decise di mettere in vendita alcuni oggetti conservati nella sua dimora, tra i quali anche la sua vecchia vettura. L’informazione fu raccolta dal Direttore della filiale Fiat di Padova, l’Ing. Ghiretti, che probabilmente contattò direttamente il Cav. Lazzari. Il 26 gennaio 1953 l’Ufficio Stampa Fiat informò il Conte Biscaretti della disponibilità di questa vettura Peugeot, datata correttamente 1892, e indicò inoltre, che nel 1894 venne provata anche dal Sen. Agnelli. Tuttavia quella trattativa non si concluse e la vettura rimase dal suo vecchio proprietario. Nel corso del 1954 giunse voce a Mario Marchetti jr, un giovane impegnato nell’attività di antiquario con il padre Mario Marchetti sr, che il Cav. Lazzari intendeva vendere alcuni oggetti di antiquariato. I Marchetti da Udine si recarono allora con la loro Fiat 500 familiare nella bella Villa Lazzari-Moro nella frazione Muscoli di Cervignano del Friuli. L’interlocutore era un nobiluomo di altri tempi, sportivo e raffinato. Presentò loro alcuni oggetti e i due acquistarono due magnifici uccelli Ibis bronzei del 1700, alti circa 1,70 cm e di manifattura cinese. Durante l’incontro emerse che nella rimessa era conservata una vecchia auto di colore bruno scuro con oltre 50 anni di storia, non più funzionante ma comunque completa e ben tenuta. Domande ancora senza risposta Al momento di andare in stampa ci sono ancora altre domande irrisolte per arrivare a certificare definitivamente la storia del passaggio della vettura tra Gaetano Rossi e il Cav. Romeo Lazzari. La ricerca sta proseguendo e prossimamente ne scoprirete i risultati.Vi lasciamo col fiato sospeso. Fabrizio Taiana 7 VENDO MER CA TO GLI ANNUNCI SONO A DISPOSIZIONE DEI SOCI GRATUITAMENTE Possibilità per i soci grazie all’Aventure Peugeot L’Aventure Peugeot aumenta lo spettro delle offerte e rende disponibili ai nostri soci più appassionati una serie importante di documenti e di servizi. Innanzitutto ricordiamo il sito www.boutiquemusee.peugeot.com, all’interno del quale si possono trovare idee regalo e gadget legati al mondo Peugeot. Inoltre l’Aventure Peugeot per i soci rende disponibili a pagamento la seguente documentazione. Manuali di riparazione: 201, 402 e 402 B, 203 e derivate, 403, J7; 404; 204, 304 tomi 1 e 2; 504 a iniezione KF6 e KF5, 504 V6; carrozzeria 504 coupé; interventi e regolazioni su motore V6, su 505 V6 motore ZN3J e iniezione LH2.2; motore 505 N9T e N9TE, 205 T16; P4 meccanica, carrozzeria e interni, documentazione generica su 401 D. Cataloghi pezzi ricambio: 202, 203 e derivate; 403; 404 tomi 1 e 2, 204 e derivate; 304 e derivate; 504 tomi 1 e 2; 604; 505 tomi 1 e 2; 205 T16; P4. Dossiers tecnici moto: modelli 55, 155, 57; 56, 156, 176;Triporteur; Bima; Scooter; P107; P108; P135. LA Type HI del 1909, carrozzeria Torpedo di Millé, targa italiana dell’epoca, restaurata nel 1962, omologata ASI nel 1969. Per informazioni tel. 337 200266 e-mail: [email protected] Type 177 B, anno 1924-1926, da restaurare, documenti francesi, visionabile in provincia di Torino. Rivolgersi a signor Angelo tel. 338 2799155 203 Découvrable, ottime condizione del motore e delle parti meccaniche, bianca con interni in cuoio blu Conolly e capote blu scura, conservata in Olanda, documentazione Fiva, 20 000 euro trattabili. Marc de Bruijn tel. 0031 02 94460 860, e-mail: [email protected] Bébé del 1912, uscita da un granaio, completa al 98%, da restaurare, 15 000 euro. 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Andrea Marhulikova tel. 0033 4 9168.2931 RIVISTA DEL CLUB STORICO PEUGEOT ITALIA Rivista trimestrale della Peugeot Automobili Italia S.p.A. registrata presso il Tribunale di Milano il 11/09/2000 al n. 558 NUMERO 1 - 2006 DIRETTORE RESPONSABILE: Patrizia Sala - COORDINATORE GENERALE: Fabrizio Taiana - REDAZIONE: Via Gallarate, 199 - 20151 Milano Tel. 02 3313 545 - Fax 02 3310 3740 HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO: Bruno Brida, Maria Chiara Girola, Giovanni Lopopolo, Valeria Patrini, Patrizia Sala. Archi Capote e parti motore per Torpedo 163 e 177. Signor Gianni Codiferro tel. 348 4083417 e-mail: [email protected] Ricambi per Type 172, in particolare motore non bloccato nr. 290397 completo di frizione, radiatore, 5 ruote complete di copertoni e relativo supporto ruota di scorta, maniglia della portiera (interna ed esterna), avantreno completo di balestra e tamburo. Signor Piergiulio Pivas tel. 348 2254400 e-mail: [email protected] REALIZZAZIONE GRAFICA: Laura Merli STAMPA: Lasergrafica Polver Srl Milano Chiusura redazione: 10 marzo 2006 INFORMATIVA AI SENSI DELLA LEGGE 675/96 “Ai sensi dell’Articolo 10 L675/1996 si informa che i nominativi destinatari della rivista “Peugeot, la rivista del Club Storico” - inviata gratuitamente ai soci e ai simpatizzanti - sono inseriti in una speciale anagrafica. Questi nominativi sono trattati con mezzi informatizzati al solo scopo della distribuzione della rivista. I destinatari potranno esercitare il diritto previsto dall’Articolo 13 L675/1996 di opporsi in tutto o in parte al trattamento suddetto, rivolgendosi alla redazione della rivista presso il Club Storico Peugeot Italia, via Gallarate 199, 20151 Milano.