La Nuova Ferrara Contrapò, festa a sorpresa per il `dottore` che lascia
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La Nuova Ferrara Contrapò, festa a sorpresa per il `dottore` che lascia
1 febbraio 2016 La Nuova Ferrara Contrapò, festa a sorpresa per il ‘dottore’ che lascia Una intera comunità, quella del piccolo paese di Contrapò, si è riunita ieri attorno al suo medico di base, Carlo Felisatti, che si è ritirato dall'attività professionale dopo 30 anni di servizio, per godere della meritata pensione. Appena saputa la notizia del pensionamento, alcuni ex pazienti tra cui Daniela Simoni e Silvia Prosdocimi, hanno pensato di organizzare una festa in onore del medico, che era sentito da tutti anche come un amico. Così nel giro di pochi giorni, hanno coinvolto il paese nei festeggiamenti. La merenda si è svolta nei locali della parrocchia, alla presenza di un centinaio di persone, tutte desiderose di testimoniare la loro gratitudine al dottor Felisatti. La lunga tavola della parrocchia era colma di ogni ben di Dio, è proprio il caso di dirlo: dal salame alle patatine, ai pop corn a dolci vari, tutti fatti in casa dalla sapienti mani di alcune signore. Tra i partecipanti si coglie subito, dai loro discorsi, la stima per il medico, e una delle frasi più ricorrenti, è che "era un medico di una volta". Rocco Sorrentino ne traccia un bel ritratto: «Una persona disponibile, umana, che ha saputo creare con i suoi pazienti un rapporto di empatia oltreché professionale. Si è instaurata una bella amicizia e ha sempre partecipato a tutte le attività del paese». Un particolare curioso ha colpito Gianluca Zanella: «Quando mi venne a visitare la prima volta, forse avevo 12 o 13 anni, all'epoca aveva due enormi baffi. Per fortuna l'ho visto poche volte perché godo di buona salute, ma è sempre stato disponibile. Trovava sempre le parole giuste, specialmente per le persone in difficoltà». Anche Donata Partiggiani ne sottolinea l'umanità: «Era il vero medico di una volta, che con un solo sguardo sapeva se soffrivi di qualche malattia, e forse oggi questo aspetto manca». Una parola buona per tutti, anche per chi era ipocondriaco, come Silvia Prosdocimi, che per questo lo vedeva spesso, ma «lui è sempre riuscito a sdrammatizzare. E' stato la colonna portante del paese». Poi la sorpresa. Quella che doveva essere una merenda, sia pure abbondante, diventa una cerimonia, sia pure senza tanti convenevoli. Salta fuori una targa di ringraziamento che viene consegnata al medico: “Al nostro carissimo dott. Carlo Felisatti un grazie di cuore da tutti noi per averci seguito in questi anni con amorevole dedizione”. E Felisatti non può che commuoversi davanti a tanta gratitudine. Ringrazia e dice che ha «solo bei ricordi di questa comunità. L'unico problema era la linea adsl del pc», conclude ironico. Così, tra una "zirudela" e buon cibo, si è concluso un bellissimo pomeriggio.