I Suoni dell Iride - La Cittadella 15.04.2016

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I Suoni dell Iride - La Cittadella 15.04.2016
Agenda
Venerdì 15 Aprile 2016
conferenze
23
incontri
1 milione e 200 mila successi per il Comando TPC
La Mostra Salvare la Memoria rimane aperta fino al 5 giugno al Museo
Archeologico ed è costellata da un ciclo di conferenze apertosi con l’intervento del Capitano Francesco Provenza, del “Comando Carabinieri
Tutela Patrimonio Culturale”, Corpo articolato nelle sezioni Archeologia, Antiquariato, Falsificazione e Arte Contemporanea. Una realtà
d’eccellenza che si fregia del recupero di 1 milione e 200 mila reperti a
seguito del lavoro svolto sul territorio nazionale e in sinergia con Onu
e Unesco: “Fondamentali testimonianze dell’identità collettiva che sono
come persone di famiglia che tornano a casa dopo una lunga assenza”.
Le origini del Comando TPC risalgono al 1969, quando l’Italia fu la prima Nazione al mondo a dotarsi di un organismo specializzato, anticipando di un anno l’invito dell’Unesco, il cui Consiglio esecutivo ha
ufficialmente decretato, nel 2015, la nascita dei “caschi blu della cultura”. Nello stesso anno, all’Assemblea Generale ONU si è approntato il progetto Unite4Heritage, riguardante la formazione di una task
force mista, comprendente anche archeologi, studiosi e restauratori,
che potesse intervenire su richiesta delle Nazioni Unite. Per i meriti acquisiti, alla Bandiera dell’Arma sono state conferite sei Medaglie d’Oro.
Il background di competenze fa del Bel Paese un punto di riferimento
per i Corpi di Polizia esteri: il TPC addestra personale dalla Mongolia
agli Usa, passando per America Latina, Asia e Africa, fornendo altresì
supporto specialistico per il mantenimento della pace. Ha operato in
Serata benefica
con “I suoni dell’iride”
Kosovo; in Iraq a Nassiriya dove si è favorita la creazione di un Corpo
locale; a Bagdad dove è stata compiuta attività repressiva dei saccheggi e poi di catalogazione volta alla ricostruzione del museo.
Attualmente i Nuclei in Italia sono 14 e operano anche con l’ausilio
di elicotteri, in ambito terrestre e marino. La mission è il recupero da
sottrazioni illecite, il controllo di aste antiquarie e dei siti archeologici soggetti a scavi clandestini, la lotta alla contraffazione, la tutela dei
vincoli paesaggistici, il contrasto all’abusivismo edilizio. La prevenzione prevede l’innalzamento degli standard di sicurezza di musei e
archivi oppure, come nel caso del recente terremoto, la messa in sicurezza del patrimonio ecclesiastico. Particolare attenzione è rivolta
all’importazione illecita, in special modo da Paesi come Egitto e Siria
dove la situazione politica alimenta il commercio come canale di finanziamento del terrorismo internazionale.
D’intesa con il Pontificio Ufficio della Cultura della Santa Sede è stata
edita una pubblicazione distribuita in tutto il mondo che detta le linee
guida della tutela e della catalogazione. Infatti un altro punto d’eccellenza è la creazione di una banca dati unica al mondo che comprende
580 mila unità, dotate di un vero e proprio documento di identità, scaricabile da chiunque tramite una App.
concerti
A Villa Vecelli Cavriani di Mozzecane, l’Accademia Discanto
organizza una serata benefica a
favore dell’Associazione mantovana “... con vista sul mondo”
Onlus, che promuove progetti sanitari in Africa. Sabato 16 aprile
alle ore 19 ha inizio “I suoni dell’iride. Uno straordinario viaggio
alla scoperta della Bellezza e delle
emozioni sensoriali attraverso la
Vista, l’Udito e il Gusto”, a cura di
Giuseppe Ghilotti, specializzato
in chirurgia refrattiva basata sulla “umanizzazione della medicina”, con cui gestire gli aspetti psicologici legati alle menomazioni
visive. Partecipano la pittrice di
Streetpainting Valentina Sforzini
e il 2Agorà, duo sax-pianoforte
distintosi alla 20ª edizione del
Premio Internazionale “Zinetti”
di Sanguinetto. A conclusione, “I
Colori del Gusto”, degustazione
curata dall’Associazione Hortus,
nata a Mantova con il supporto di
Caritas e Cei per offrire a donne
in difficoltà la possibilità di inserirsi nel mondo del lavoro.
mostre
Ute Lemper e Moni Ovadia
danno voce ai musicisti ebrei deportati
Terrecotte e foto,
creatività e memoria
Songs for Eternity è il titolo del
concerto che vede Ute Lemper
e Moni Ovadia interpreti delle
canzoni, di grande bellezza poetica, scritte nei campi di concentramento da musicisti ebrei
deportati, molti dei quali perirono nelle camere a gas. Due
sono le repliche, alle ore 20.30:
il 18 aprile nella Sinagoga Norsa
Torrazzo (solo su invito) e il 19
aprile al Teatro Bibiena. “Come
tedesca nata in Germania dopo
la guerra, sento la necessità etica
di testimoniare la storia dell’Olocausto”, dichiara Ute Lemper.
Moni Ovadia, icona del teatro
yiddish, narra del ritrovamento delle canzoni, frutto del lavoro trentennale di ricerca del
musicista pugliese Francesco
Lotoro. Ne sono state finora
trovate 17.000, su carta igieni-
Lettori - tra creatività e memoria
è il titolo della mostra di terrecotte di Andrea Jori, arricchita
dalle foto di Giovanni Fortunati e Paolo Fiaccadori, che verrà
allestita dal 23 al 30 aprile nel
laboratorio d’Arte in via Accademia e nei locali della Sagrestia
dell’Archivio di Stato. Ingresso
libero.
ca, brandelli di sacchi di iuta,
pezzi di tessuto, carta oleata, di
cui solo 5000 studiate e trascritte. Si tratta un patrimonio di
inestimabile valore culturale e
umano, testimonianza di come
lo spirito non si arrenda e cerchi
la bellezza anche in situazioni
drammatiche.
Ad accompagnare Lemper e
Ovadia sono il virtuoso di violino Daniel Hoffman, israeliano; l’argentino Victor Villena al
bandoneon; il clarinettista jazz
Andrea Campanella; il contrabbassista Giuseppe Bassi e al pianoforte lo stesso Lotoro. Ospite
d’eccezione è il “violino della
Shoah”. Opera di un celebre liutaio di Parigi, lo strumento è
stato ritrovato casualmente nel
retrobottega di un antiquario
torinese. Ha una stella di Davi-
de intarsiata in madreperla e,
nella cassa armonica, nasconde un cartiglio con un pentagramma e una scritta rifacentesi all’insegna del campo di
concentramento di Auschwitz.
Tra le note si scorgono le cifre corrispondenti al numero
di matricola dell’italiano Enzo
Levy, deportato insieme alla
sorella Eva Maria, violinista di
22 anni. A sormontare il rigo
musicale si vede un filo spinato
ed è proprio lanciandosi contro
questo, ad alta tensione, che
la donna nell’aprile del 1944 si
tolse la vita. Lo strumento, che
torna a far udire la propria voce
nel corso del concerto, è oggi
conservato al Museo Civico di
Cremona.
Facente parte del programma
Mantova Capitale della Cultura, l’evento è promosso da Festivaletteratura, dalla Comunità Ebraica di Mantova e da un
comitato promosso da Angiola
Bassani Bianchi, mantovana di
origini ebraiche.
A corollario due incontri al Conservatorio “Campiani”, il 20
aprile alle 9.30 per gli alunni
delle scuole superiori e alle ore
18 per il pubblico, dove Lotoro,
intervistato da Viviana Kasam,
racconta la sua avventura di
“Cacciatore delle note perdute” e vengono proiettati stralci
del documentario “Il Maestro”
di Alexandre Valenti, che uscirà
nelle sale cinematografiche e in
tv a fine anno.
Il viaggio di Enea
tocca Guidizzolo
La mostra fotografica
itinerante Con gli occhi di
Enea fa tappa a Guidizzolo
fino al 29 aprile, presso il
Comune. Si narra la città dal
punto di vista dei rifugiati,
alla scoperta di luoghi
significativi per chi è a
Mantova in cerca d’asilo.
pagina a cura di Maria Luisa Abate