unita` locale socio-sanitaria n. 7 deliberazione del direttore

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unita` locale socio-sanitaria n. 7 deliberazione del direttore
Delibera n. 1348 del 16/12/2015
REGIONE DEL VENETO
UNITA’ LOCALE SOCIO-SANITARIA N. 7
PIEVE DI SOLIGO
DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE
L`anno duemilaquindici , il giorno sedici del mese di Dicembre
Il Direttore Generale dell’U.L.S.S. n. 7, Dott. Gian Antonio Dei Tos, nominato con D.P.G.R.V. n. 227 del
29.12.2012, coadiuvato da:
Il Direttore Amministrativo
Dott. Paolo Pavan
Il Direttore Sanitario
Dott.ssa Maria Grazia Carraro
Il Direttore dei Servizi Sociali
e della funzione territoriale
Dott. Giuseppe Bazzo
ha adottato la seguente deliberazione:
OGGETTO
PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO ASSISTENZIALE DEL PAZIENTE CON TUMORE ALLA
PROSTATA: ADOZIONE.-
Pag. n. 2, segue delib. n. 1348 del 16/12/2015
IL DIRETTORE GENERALE
Vista la deliberazione n. 320 del 12 marzo 2013 avente ad oggetto “Il governo delle liste di attesa nelle
Azienda Sanitarie della Regione Veneto”, con la quale la giunta regionale veneta ha preso atto della
normativa nazionale e regionale che si è succeduta nel tempo in merito alle regole e modalità operative per il
governo delle liste di attesa delle prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale e di assistenza
ospedaliera vigenti e applicate nel territorio veneto;
Dato atto che l’allegato “A” della suddetta delibera regionale avente ad oggetto “Direttive tecniche sul
governo delle liste d’attesa” pone in capo al direttore sanitario le seguenti responsabilità:
•
•
•
•
•
coordinamento della redazione dei percorsi assistenziali aziendali e della loro implementazione;
verifica della appropriatezza prescrittiva e della corretta erogazione dei percorsi assistenziali presenti
nella propria Azienda;
promozione delle iniziative di formazione volte a diffondere nell’azienda una adeguata cultura in tema di
percorsi assistenziali;
diffusione e condivisione dei criteri di attribuzione delle classi di priorità;
attivazione e del mantenimento delle forme di teleconsulto;
Evidenziato che per queste attività il direttore sanitario si avvale del “Tavolo di monitoraggio aziendale”;
Vista la deliberazione del direttore generale n. 1061 del 22 agosto 2013 avente ad oggetto “Costituzione
tavolo di monitoraggio aziendale di cui alla D.G.R.V. n. 320 del 13/03/2013”;
Rilevato che al tavolo di monitoraggio aziendale competono, tra l’altro, i seguenti compiti:
valutazione dei risultati relativi al rispetto dei tempi di attesa, all’appropriatezza prescrittiva e al rispetto
dei percorsi assistenziali;
proposizione, a livello aziendale, delle modalità di formazione/informazione da porre in essere da parte
di tutti i soggetti prescriventi, al fine di garantire, in ambito aziendale, una effettiva omogeneità
prescrittiva;
proposizione dei provvedimenti di tipo economico o amministrativo, quale la sospensione dell’utilizzo del
ricettario, da applicare ai professionisti in caso sia di mancata adesione ai percorsi assistenziali che della
ripetuta prescrizione e/o erogazione di prestazioni non appropriate;
Dato atto che il competente tavolo di monitoraggio aziendale ha provveduto, in data 12 novembre 2015,
alla definizione del percorso diagnostico terapeutico assistenziale del paziente con tumore alla prostata;
Ritenuto di far proprio il nuovo percorso diagnostico terapeutico suddetto, approvato dal competente
tavolo di monitoraggio aziendale;
Vista l’attestazione con cui il direttore dell’unità operativa complessa affari generali assicura l’avvenuta
regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e
regionale;
Acquisito il parere favorevole del direttore amministrativo, del direttore sanitario e del direttore dei servizi
sociali e della funzione territoriale, ciascuno per la materia di rispettiva competenza;
DELIBERA
Pag. n. 3, segue delib. n. 1348 del 16/12/2015
1. di adottare il nuovo percorso diagnostico terapeutico aziendale (P.D.T.A.) del paziente cont umore alla
prostata (All.1) che, allegato, forma parte integrante della presente deliberazione;
2. di vincolare, per le parti di rispettiva competenza, ogni singolo professionista/specialista, dipendente o
convenzionato, del s.s.n. operante nell’azienda u.l.s.s. n. 7, sia ospedaliero che territoriale, alla corretta
applicazione di quanto disposto con la presente;
3. di demandare ai competenti uffici (individuati nella u.o.c. direzione medica e nella u.o.c. attività
amministrative per l’assistenza specialistica di base) la divulgazione della presente per le parti di
rispettiva competenza.
Fs/sf
Sf0116dic
Delib. n.
1348 del 16/12/2015
IL DIRETTORE GENERALE
f.to Dott. Gian Antonio Dei Tos
Per il parere di competenza:
IL DIRETTORE AMMINISTRATIVO
IL DIRETTORE SANITARIO
IL DIRETTORE DEI SERV. SOCIALI
E DELLA FUNZIONE TERRITORIALE
f.to Dott. Paolo Pavan
f.to Dott.ssa Maria Grazia Carraro
f.to Dott. Giuseppe Bazzo
PUBBLICAZIONE
La presente deliberazione, esecutiva dalla data di adozione, viene pubblicata all'albo aziendale per 15 giorni consecutivi
dal 22/12/2015 ., e, in pari data, viene trasmessa al Collegio Sindacale.
PIEVE DI SOLIGO, lì
22/12/2015
Il Direttore dell’U.O.C. Affari Generali
f.to Dott. Fiorenzo Roma f.f.
PERCORSO DIAGNOSTICO
TERAPEUTICO ASSISTENZIALE
Revisione 0
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Servizio Pianificazione, Qualità Etica e Formazione
Allegato alla Deliberazione n. 1348 del 16/12/2015
PDTA- del paziente con tumore della prostata
Preparato da:
Gruppo di lavoro
De Col Anna
Data:
Ruolo:
ottobre 2015
Infermiere- - Servizio Qualità
Etica e
Umanizzazione Responsabile gruppo di progetto
Attanasio MariaAlessandra Radiologo -radiologia CN
Flecca Dorina
Radiologo -radiologia CN
Fornasari Massimo
Fisiatra -medicina fisica e riabilitazione CN
Gattinoni Francesca
Fisiatra -direttore medicina fisica e riabilitazione
Gazzarin Susanna
Infermiere con funzioni di case manager
Marian Anna
Amministrativo con funzioni di data manager
Marinelli Pietro
Medico- medicina nucleare
Moro laura
Tecnico della riabilitazione medicina fisica e
Perri Gino
riabilitazione CN
Petrucci Federico
Oncologo- oncologia
Piccoli Gian Luca
Urologo - urologia
Rubin Daniela
Radiologo - direttore radiologia CN
Salvagno Luigi
Medico- direttore f.f. laboratorio analisi
Toffoli Silvia
Oncologo - oncologia
Valerio Salvatore
Anatomo patologo- anatomia patologica
Urologo- direttore urologia e owner del percorso
Verificato da:
Claudio Celletti
Giuseppe Toffolon
Paola Paludetti
Direttore Servizio piianificazione, qualità, etica e
formazione f.f.
Direttore Ospedale ff
Direttore distretti
Approvato da:
Mariagrazia Carraro
Direttore Sanitario
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Indice
1.
Parole chiave ___________________________________________________________ 3
2.
Destinatari _____________________________________________________________ 3
3.
Abbreviazioni ___________________________________________________________ 3
4.
Bibliografia consultata ____________________________________________________ 4
5.
Metodologia di Produzione del Percorso Assistenziale __________________________ 4
5.1.
Sintesi della problematica clinico assistenziale __________________________________ 4
5.2.
Obiettivi del percorso paziente e benefici attesi __________________________________ 5
5.2.1.
Popolazione di pazienti a cui il PDTA dovrà essere applicato ______________________________ 5
5.2.2.
Processi interessati e strutture coinvolte _____________________________________________ 6
5.3.
5.3.1.
5.4.
Analisi del contesto e analisi del percorso attuale ________________________________ 7
Analisi del percorso attuale ________________________________________________________ 7
Il nuovo percorso __________________________________________________________ 9
5.4.1.
Diagnosi clinica di cancro alla prostata: le indicazioni per la biopsia prostatica ______________ 11
5.4.2.
Stadiazione e gruppo multidisciplinare ______________________________________________ 12
5.4.3.
PCa a basso rischio : opzioni terapeutiche ____________________________________________ 13
5.4.4.
PCa a rischio intermedio: opzioni terapeutiche________________________________________ 14
5.4.5.
PCa ad alto rischio: opzioni terapeutiche ____________________________________________ 15
_____________________________________________________________________________________ 15
5.4.6.
La progressione di malattia _______________________________________________________ 16
5.4.7.
La malattia metastatica __________________________________________________________ 17
5.5.
Aggiornamento del percorso assistenziale _____________________________________ 18
5.6.
Diffusione e implementazione _______________________________________________ 18
5.7.
Integrazione con la rete oncologica veneta _____________________________________ 18
5.8.
Set di Indicatori ___________________________________________________________ 18
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1. Parole chiave
Carcinoma prostata, diagnosi, trattamento, follow-up, assistenza, percorso, raccomandazioni,
linea guida
2. Destinatari
Strutture coinvolte nella gestione del paziente con sospetto carcinoma mammario:

Urologia

Oncologia medica

Laboratorio analisi

Radiologia

Anatomia patologica

Medicina nucleare

Radioterapia (Convenzione con ULSS 9 Treviso)

Cure palliative (Cure primarie)

MFR

MMG
3. Abbreviazioni
ASAP
DRG
ER
LG
mdc
MMG
PCa
PDTA
PIN
PR
PSA
RM
Rx
TAC
=
=
=
=
=
=
=
=
=
=
=
=
=
=
Atypical Small Acinar Proliferation
Diagnostic Related Group (Raggruppamento omogeneo di diagnosi)
Esplorazione rettale
Linea Guida
Mezzo di contrasto
Medico di Medicina Generale
Prostate Cancer
Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale
Neoplasia prostatica intraepiteliale
Prostatectomia radicale
Antigene Prostatico Specifico
Risonanza magnetica
Radiografia standard
Tomoigrafia Assiale Computerizzata
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4. Bibliografia consultata
Le linee guida individuate sono le seguenti:

European Association of Urology (EAU) 2015 “Guidelines on Prostate Cancer” su
http://uroweb.org/wp-content/uploads/09-Prostate-Cancer_LR.pdf
Le linee guida EAU sono state proposte al gruppo di lavoro e selezionate tenendo conto dei
criteri di valutazione AGREE. A partire dalle raccomandazioni si è provveduto ad analizzare e
ridefinire il nuovo percorso paziente (come descritto nel paragrafo 5.4)
5. Metodologia di Produzione del Percorso Assistenziale
5.1. Sintesi della problematica clinico assistenziale
In Italia il tumore della prostata è attualmente la neoplasia più frequente tra i maschi (oltre il
20% di tutti i tumori diagnosticati) a partire dai 50 anni di età . Nel 2013 erano attesi circa
36.000 nuovi casi. Il carcinoma prostatico ha mostrato negli ultimi decenni una costante
tendenza all’aumento, particolarmente intorno agli anni 2000, in concomitanza con la maggiore
diffusione del test del PSA quale strumento per la diagnosi precoce dei casi prevalenti. A partire
dal 2003 il trend di incidenza si è moderatamente attenuato, specie tra i 50 e i 60 anni. Nel 2013
nel nostro Paese erano attesi circa 9.000 decessi per cancro prostatico, pur dovendo sottolineare
che le comorbidità generalmente presenti nelle persone anziane possono rendere complesso
separare i decessi per tumore della prostata da quelli con tumore della prostata. In
considerazione della diversa aggressività delle differenti forme tumorali, il carcinoma prostatico,
pur trovandosi al primo posto per incidenza, in Italia occupa il terzo posto nella scala della
mortalità, nella quasi totalità dei casi riguardando maschi al di sopra dei 70 anni. Si tratta
comunque di una causa di morte in costante moderata diminuzione (–1,8% per anno) da oltre un
ventennio.
La sopravvivenza dei pazienti con carcinoma prostatico, non considerando la
mortalità per altre cause, è attualmente attestata al 91% a 5 anni dalla diagnosi, in costante e
sensibile crescita. Il principale fattore correlato a questa tendenza temporale è dato
dall’anticipazione diagnostica e dalla progressiva diffusione dello screening opportunistico,
comportante evidentemente una quota di sovradiagnosi, peraltro con distribuzione disomogenea
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sul territorio nazionale [AIOM,2014].
5.2. Obiettivi del percorso paziente e benefici attesi
L’obiettivo del percorso paziente è quello di definire e condividere tra le varie parti coinvolte un
iter preferenziale per il paziente e per gli operatori che sia semplice, fluido e con fasi e
tempistiche definite. Il percorso paziente dovrà portare a:

Reale presa in carico del paziente evitando gli intoppi e/o la dilatazione dei tempi

Ottimizzazione delle risorse impiegate nelle diverse fasi, definendo le persone e gli supporti
coinvolti, che facilitino l’espletazione del proprio ruolo,

Integrazione nella rete oncologica del Veneto

Pianificazione e realizzazione degli incontri multidisciplinari

Uniformità di risposta al paziente

Adesione alle linee guida e alle principali raccomandazioni

Condivisione dei percorsi sia a livello ospedaliero che territoriale,

Adozione di uno unico strumento di registrazione delle informazioni cliniche (chek list dep
PDTA Ca prostata, revisione del sistema informativo laddove possibile),

Garantire la centralità del paziente e definire in maniera chiara e condivisa tra le specialità le
modalità della presa in carico.
I benefici attesi sono:

un miglioramento della qualità percepita in termini di chiarezza del percorso,
accompagnamento e soddisfazione

un miglioramento organizzativo e ottimizzazione di risorse e tempi

la valorizzazione della soddisfazione degli operatori

la riduzione dello stress e riduzione del disorientamento di paziente e famiglia
L’efficacia del percorso sarà valutata sulla base degli indicatori definiti dal percorso
5.2.1.
Popolazione di pazienti a cui il PDTA dovrà essere applicato
I criteri di ingresso nel PDTA:
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Il paziente dovrebbe essere identificato come paziente appartenente ad uno dei seguenti classi di
rischio:

Uomini con età > 50 ANNI

Uomini con età > 45 ANNI CON FAMILIARITA' POSITIVA O AFRO-AMERICANI

Uomini con PSA >1 ng/ml a 40 aa

Uomini con PSA >2 ng/ml a 60 aa
Criteri di esclusione
Sono da escludere i pazienti che non appartengono alle classi di rischio
5.2.2.
Processi interessati e strutture coinvolte
Confini percorso paziente:
Confini del percorso paziente
Input/fornitore
Nome del percorso
Output/Cliente
Richiesta visita urologica
per classe di rischio (MMG
o altro specialista)
Gestione del
paziente con
tumore della
prostata
-
Follow-up pz senza malattia metastatica
(paziente/urologo/ Medico di Medicina Generale)
Follow-up pz con malattia metastatica(Paziente/
Oncologo/palliativista/Medico
di
Medicina
Generale)
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Processi interessati e strutture coinvolte:
Processi interessati
Strutture coinvolte
Prevenzione
MMG, urologia
Diagnosi e stadiazione
Anatomia patologica, laboratorio, radiologia, urologia, medicina nucleare
Trattamento
Urologia, oncologia, radioterapia, medicina nucleare
Riabilitazione
Medicina fisica e riabilitazione, urologia, Psicologa?
Follow-up
Urologia, oncologia, radiologia, medicina nucleare, laboratorio
Assistenza
/
Volontariato
L’owner del percorso paziente con sospetto carcinoma Prostatico è la UOC di Urologia, questa
ha il compito di assicurare l’aderenza del percorso alle raccomandazioni definite e di
quantificare i risultati raggiunti, tramite indicatori misurabili. Inoltre apporta aggiornamenti o
modifiche al percorso qualora necessarie e le diffonde ai soggetti interessati.
5.3. Analisi del contesto e analisi del percorso attuale
5.3.1.
Analisi del percorso attuale
Per tracciare il percorso attuale dei pazienti con carcinoma prostatico trattati presso la ULSS 7 è
stato attivato un gruppo multidisciplinare che ha provveduto a descrivere il percorso attuale
indicando le diverse attività svolte a favore dei pazienti con tumore della prostata riconducibili
alle competenze delle discipline e strutture coinvolte.
A partire dal confronto tra il percorso attuale e le raccomandazioni della linea guida selezionate,
sono stati attivati cinque gruppi di lavoro che hanno attivato azioni di miglioramento finalizzate
a ridurre/eliminare i gap individuati raggruppati in relazione alle principali fasi del percorso.
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Gruppo
Azioni
1ASPETTI DIAGNOSTICI: PICCOLI, 
TOFFOLI, ATTANASIO, FLECCA,
VALERIO, MARINELLI, PETRUCCI, 
MMG?
2:TRACCIABILITA’:
PERCORSO.GAZZARIN, DE COL

4.TEAM
MULTIDISCIPLINARE:

VALERIO,
SALVAGNO,
PERRI,
PETRUCCI, DE COL
5 Follow-up: SALVAGNO, VALERIO,
PERRI, PETRUCCI, DE COL

Condivisione delle classi di rischio e della
presa in carico del paziente
Definizione nuovo percorso diagnostico
con definizione dei criteri per la corretta
prescrizione e refertazione delle biopsie e
delle indagini strumentali
Definizione ed implementazione della
chek list del percorso
Attivazione degli incontri
multidisciplinari del core team (oncologo
ed urologo)
Definizione nuovo percorso di follow up
con presa in carico dei casi
Tempi
Entro
OTTOBRE
2015
Entro
NOVEMBRE
2015
Entro
NOVEMBRE
2015
Entro
NOVEMBRE
2015
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5.4. Il nuovo percorso
Di seguito si riporta la sintesi del nuovo percorso, strutturato secondo le fasi individuate.
MMG/
specialista
NO
Presenza fattori di
rischio?
Al MMG per presa
in carico
SI
Visita urologia +ER+ PSA
UROLOGO
NO
Necessaria biopsia?
SI
NO neoplasia
BIOPSIA ecoguidata
UROLOGO
Basso rischio
Pre neoplasia
Neoplasia
FOLLOW_UP
UROLOGO
FOLLOW_UP
UROLOGO
STADIAZIONE
UROLOGO
Rischio intermedio
DECISIONE TERAPEUTICA
MULTIDISCIPLINARE
Alto rischio
Core team. urologo e oncologo
Malattia metastatica
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Raccomandazione per PSA
Non vi sono evidenze certe circa l’intervallo di tempo che deve intercorrere tra le valutazioni
del PSA in un paziente con valori del test normali. L’esame può essere ripetuto ogni 2-3 anni
fino ad intervalli di 8 anni secondo il giudizio del MMG, che terrà conto dei fattori di rischio,
della clinica e del paziente.
Modalità di accesso la visita urologica e alla biopsia prostatica ecoguidata
Secondo quanto definito dai Raggruppamenti Attesa Omogenei (RAO) della regione Veneto e
adottati con delibera del direttore generale n. 1647 del 17 dicembre 2012, l’accesso alla visita
urologica per i pazienti con PSA > 4 ng/dl viene effettuato con priorità D (entro 30 giorni), per
gli altri pazienti per i quali è indicata la visita urologica, questa va prescritta con priorità P (entro
180 gg).
La prescrizione della biopsia prostatica eco guidata, di norma prescritta dallo specialista urologo,
viene prevista con priorità D.
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5.4.1. Diagnosi clinica di cancro alla prostata: le indicazioni per la biopsia prostatica
ANAMNESI, FATTORI DI
RISCHIO, ETA'
VISITA UROLOGICA
ESPLORAZIONE RETTALE
NEGATIVA
SOSPETTA
PSA
BIOPSIA (con eco trans
rettale)
SI
PSA < 1
PSA 12.5
SI
NO
NO
FOLLOW-UP
SI
PSA
2.5-10
SI (SE ALTRI FATTORI DI
RISCHIO)
OPPURE
PSA >
10
SI
SI
Raccomandazioni
•
Il PCa deve essere classificato sulla base della sistema di classificazione di Gleason.
(2a)
•
La decisione per l’effettuazione della biopsia
esplorazione rettale (DRE). (2b)
•
Il follow-up con le biopsie va effettuato quando persistono le indicazioni per Pca (DRE
anormale, PSA elevato o reperti istopatologici suggestivi di malignità nella biopsia
iniziale). (2a )
deve essere basata su test PSA e
Allegato 1: La diagnostica agobioptica
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5.4.2.
Stadiazione e gruppo multidisciplinare
BIOPSIA POSITIVA
STADIAZIONE
(TC addome con mdc ; SCINTIGRAFIA ossea
TB ; RX torace ; RM in casi selezionati)
CLASSI DI RISCHIO
T1-T2a o
Gleason Score 2-6
o Psa <10
Basso rischio
T2b o
Gleason Score 7 o
Psa 10-20
Rischio
intermedio
Gruppo
multidisciplinare
Core team: Urologo e oncologo
T2c-T3a
o Gleason Score 8-10
o Psa >20
Alto rischio
Decisioni diagnostiche terapeutiche:
Basso rischio
Rischio intermedio
Alto rischio
Malattia metastatica
Gli esami di stadiazione della malattia
Sono esami utilizzati per la stadiazione della malattia e prevedono l’utilizzo di indagini con immagini per la
malattia a rischio intermedio e ad alto rischio o localmente avanzata. Tali indagini vengono programmate al
momento della definizione del piano terapeutico e sono:
 TAC addome con mdc
 Scintigrafia ossea
La RM viene impiegata solo in casi selezionati mentre la PET non trova indicazioni di utilizzo in questa fase del
percorso. Altri esami potranno essere prescritti per il completamento diagnostico o su specifiche e motivate
indicazioni cliniche.
Allegato2: Stadiazione
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5.4.3.
PCa a basso rischio : opzioni terapeutiche
Gruppo
multidisciplinare
SI
NO
BASSO
RISCHIO
Rischio
intermedio
SORVEGLIANZA ATTIVA
(BIOPSIA ECOGUIDATA)
VISITA FISIATRICA
pre-intervento
PROSTATECTOMIA
Se margini +
Alto rischio
RADIOTERAPIA
Malattia
metastatica
Opzioni
terapeutiche
da
discutere con paziente
opzione principale
opzione secondaria
RADIOTERAPIA
ADIUVANTE
FOLLOW-UP
UROLOGICO
PROGRESSIONE DI MALATTIA
Allegato 3 : Sorveglianza attiva e criteri anatomopatologici
Allegato 4 : Opzioni basso rischio
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5.4.4.
PCa a rischio intermedio: opzioni terapeutiche
Gruppo
multidisciplinare
NO
RISCHIO
INTERMEDIO
SI
VIGILE ATTESA
Basso rischio
Alto rischio
Malattia metastatica
VISITA
FISIATRICA
RADIOTERAPIA
+/- TERAPIA
ORMONALE
PROSTATECTOMIA
RADIOTERAPIA
ADIUVANTE
TERAPIA
ORMONALE
FOLLOW-UP
UROLOGICO
PROGRESSIONE DI
MALATTIA
Allegato 5: Vigile attesa
Allegato 6: Opzioni rischio intermedio
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TERAPEUTICO ASSISTENZIALE
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Ottobre 2015
Servizio Pianificazione, Qualità Etica e Formazione
5.4.5.
PCa ad alto rischio: opzioni terapeutiche
Gruppo
multidisciplinare
ALTO
RISCHIO
SI
VIGILE ATTESA
NO
Basso rischio
Alto rischio
VISITA
FISIATRICA
RADIOTERAPIA
+/- TERAPIA
ORMONALE
Malattia metastatica
TERAPIA
ORMONALE
PROSTATECTOMIA
RADIOTERAPIA
ADIUVANTE
O TERAPIA
ORMONALE
FOLLOW-UP
UROLOGICO
PROGRESSIONE DI
MALATTIA
Allegato 7: Opzioni alto rischio
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PERCORSO DIAGNOSTICO
TERAPEUTICO ASSISTENZIALE
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5.4.6.
La progressione di malattia
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PERCORSO DIAGNOSTICO
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5.4.7.
La malattia metastatica
Allegato8: Opzioni malattia metastatica
Allegato 9: Classificazione pTNM
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PERCORSO DIAGNOSTICO
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5.5. Aggiornamento del percorso assistenziale
In fase di implementazione il percorso sarà revisionato dopo il primo anno, in tale occasione si
definiranno i tempi di revisione successivi.
5.6. Diffusione e implementazione
Le modalità di diffusione ed implementazione sono:





Incontro per la condivisione del documento finale e raccolta delle osservazioni, con il
gruppo di lavoro
Presentazione del percorso ai prescrittori in occasione dell’incontro del tavolo di
monitoraggio aziendale1
Formazione personale ospedaliero, del distretto e i Medici di Medicina Generale anche con
il coinvolgimento dei Coordinatori delle AFT
Valutazione della attività svolta
Programmazione attività successive
5.7. Integrazione con la rete oncologica veneta
In linea con il Piano Socio Sanitario Regionale (PSSR) 2012-2016 e la DGR Veneto n.
2067 del 19 novembre 2013 “Istituzione della Rete Oncologica Veneta (ROV)” l’azienda
coordina le proprie attività con gli snodi della Rete Oncologica Veneta in particolare con
l’Istituto Oncologico del Veneto (IOV)
5.8. Set di Indicatori
A sei mesi dalla implementazione del pdta (giugno 2016) si procederà ad una prima verifica
del percorso attuato e delle criticità residue e alla revisione del percorso stesso. Il set di
indicatori da monitorare è quello previsto dalla rete oncologica veneta, in attesa di tali
indicazioni viene monitorato il tasso di nuovi casi di tumore discussi con il gruppo
multidisciplinare.
1
DGR del Veneto 320/2013
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