BAMBÙ E RAYON

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BAMBÙ E RAYON
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BAMBÙ E RAYON
Il bambù diventa rayon
In grado di raggiungere i 120 centimetri al giorno, il bambù è la
pianta che cresce più velocemente al mondo. La maggior parte
del bambù viene coltivato in modo organico (sebbene scarseggino
altri agenti chimici potenzialmente nocivi, tra cui idrossido di
sodio (soda caustica) e acido solforico. A causa di questi problemi
ambientali, Patagonia non utilizza tessuti in rayon o in bambù
ottenuti mediante il processo viscosa.
le certificazioni di organicità) e non richiede irrigazione o
l’uso di fertilizzanti. L’utilizzo del bambù è oggetto di alcune
Alternative al rayon
preoccupazioni incentrate sull’impoverimento dell’habitat naturale
Fin dal 2003 gli specialisti dello sviluppo dei materiali Patagonia
dei panda e sulla deforestazione per fare spazio alle piantagioni.
hanno condotto ricerche sul bambù, ma poiché la maggior parte
Ma in larga parte la coltivazione del bambù può essere considerata
del tessuto derivato da fibre di bambù disponibile oggi viene
sostenibile. Il fusto del bambù contiene fibre di rafia che è possibile
realizzato mediante lavorazione della viscosa, per la realizzazione
lavorare e trasformare in un tessuto relativamente rigido e resistente
dei nostri prodotti abbiamo scelto di non impiegare fibre di bambù.
simile al lino grezzo o alla canapa. Tuttavia, molti tessuti ricavati
Sappiamo che alcuni tessuti ricavati da fibre di bambù simili al lino
dal bambù disponibili sul mercato risultano morbidi e setosi al tatto,
vengono lavorati come fibre di rafia, ma Patagonia preferisce non
come il rayon – perché il bambù è essenzialmente questo: rayon. Il
rayon è una fibra di cellulosa rigenerata: ciò significa la conversione,
mediante un processo chimico, di un materiale grezzo in una fibra
che appartiene a una categoria intermedia tra le fibre naturali e
quelle sintetiche. La cellulosa può essere ottenuta da legno, carta,
fibra di cotone o, in questo caso, bambù.
Il problema del processo viscosa rayon
Esiste più di un modo per produrre il rayon. Quello più comune
– e quello più diffuso impiegato per il bambù – è chiamato
processo viscosa. In questo processo, le fibre di cellulosa (come
utilizzarli poiché disponiamo di tessuti in canapa dalla performance
ottimale per questo tipo di applicazione. Il tessuto ricavato dalle
fibre di bambù risulta morbido al tatto e si drappeggia facilmente,
caratteristiche riconducibili alla lavorazione chimica propria della
viscosa. Patagonia ha cercato un tessuto alternativo che avesse tali
caratteristiche ma comportasse un minor danno per l’ambiente. Il
frutto di questa ricerca è il Tencel®, nome brevettato del lyocell.
Anche il Tencel è una fibra di cellulosa rigenerata, ma viene
lavorata con un solvente non tossico in un processo di filatura a
ciclo continuo. La fibra si ricava dalla polpa di alberi d’eucalipto
ed è certificata dal Forest Stewardship Council® (FSC). È possibile
usare il bambù o altre fonti di cellulosa, ma l’eucalipto offre la
il bambù) vengono sciolte in un potente solvente fino ad ottenere
fibra di miglior qualità con la minore quantità di scarti. Siamo
una pasta fluida che viene fatta passare attraverso una filiera e,
quindi convinti che questo processo rappresenti la migliore scelta
per coagulazione o per evaporazione, si solidifica in sottilissimi
attualmente disponibile. Garantiamo che per la lavorazione delle
filamenti. Talvolta questo procedimento viene denominato
fibre di Tencel e lyocell non vengono impiegati prodotti chimici
alcalinizzazione per idrolisi o filatura in soluzione (o anche filatura
dannosi (come la formaldeide), talvolta utilizzati per il trattamento
a umido) perché la fibra viene “filata” in una soluzione chimica. Il
della fibrillazione di queste fibre. Alcune aziende ricorrono al
solvente utilizzato per tale processo è il solfuro di carbonio, un
trattamento con formaldeide per evitare l’infeltrimento e la
agente chimico considerato tossico per la riproduzione umana. Può
formazioni di bioccoli sul tessuto, ma esistono soluzioni alternative
mettere a rischio la salute degli operai nelle fabbriche e inquinare
valide e preferibili dal punto di vista ambientale.
l’ambiente con emissioni nell’aria e nelle acque di scarico. Il
recupero di questo solvente nella maggior parte delle fabbriche di
lavorazione della viscosa è di circa il 50%, il che significa che l’altra
metà finisce nell’ambiente. Nel processo viscosa sono coinvolti
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©2012 Patagonia, Inc