eroma, porue - NoiTeatro.it

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EROMA, PORUE
ATLANTIS CIRCUS II
di
Filippo Armaioli Magi
PERSONAGGI
LOTARIO, commediografo
ROMAN, il barista
BACCIO, comico
IGOR, Uomo Ombra
ISMAELA, figlia del Re della Notte
TANIA, la Piccola Lolita Viaggiatrice
ERMINIO, Noleggiatore Di Anime
Il Re della Notte
L’Alchimista
Alcuni commedianti contestatori
ATTO UNICO
Ci sono dei commedianti che entrano così, e sono sette, a meno che non se ne inventano altri per
riempire questo canovaccio. La scena rappresenta un locale chiamato Bazar Kitsch, i cui avventori
fanno tutto tranne che chiedere consumazioni. E’ quindi un tavolo con degli alcolici sopra, ma
soprattutto birre. Ci sono tante sedie per quanti personaggi ci sono. E’presente il barista Roman,
che prende da una scatola bevande e bicchieri e li pone sul tavolo. Entrano Lotario, Erminio, Igor.
ROMAN
Venite al Bazar Kitsch! Siamo aperti per voi!
ERMINIO
Bene, caro il mio Roman, servimi un cocktail dei tuoi, quello che vuoi!
ROMAN
Io ti servo, ma quello che vuoi tu, non quello che voglio io, Erminio, noleggiatore di anime.
LOTARIO
Dove mi avete portato?
ERMINIO
Lotario, non rompere! Sei al Bazar Kitsch, il luogo dove ogni sogno è possibile.
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ROMAN
Non ti piace il mio locale?
LOTARIO
Non mi piace essere qui, Roman, ma non mi piace essere ovunque.
ROMAN
Spirito ottimista! Bene!
ERMINIO
Dammi una birra! E danne una anche agli spettatori, se la chiedono!
ROMAN
(Girandosi verso il pubblico) Volete? Dico, sul serio, ci sono le birre, se ci siete…
LOTARIO
Qui si beve, ci si ubriaca di birra, che antro è? Che si fa?
ERMINIO
Lotario, che si fa? Si fa che ci dici tutto quel che hai da dire!
Ci hai detto di essere un grande scrittore, di essere Illuminato…
Forza…Noi siamo nell’ignoranza…Dicci, dicci…
LOTARIO
Io scrivo tutto quel che mi passa per la mente, così, come nasce dal flusso del mio sangue alla testa,
con tutti i neuroni che vanno esultando in giubilo…Sono il numero uno dei falliti, il più grande dei
mentitori, il peggio del peggio di ciò che l’umanità ha visto crescere al mondo…Ma sono qui con
voi, al Bazar Kitsch, e questa vita preziosa me la godo ogni minuto!
ERMINIO
Io, Erminio, noleggiatore di anime, aspetto che vi innamoriate di qualcuno, per donarvi tutta
l’essenza della persona che bramate, così che possiate portarla con voi quando essa non c’è.
LOTARIO
Allora portami Ismaela!
ERMINIO
Scherzi? La figlia del Re della Notte? Non posso! Se egli intercettasse questi nostri desideri,
saremmo spacciati!
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LOTARIO
E’vero! Egli legge nel pensiero!
ROMAN
Piuttosto, badate a Tania, la Piccola Viaggiatrice. Parla male degli uomini. Ha in gola tanto acido
amaro, e lo sputa fuori a tutti.
IGOR
(Entrando) E io sono il frutto di tanto odio! La misantropia di lei mi ha generato, cosicché posso
dire che io sono il figlio della piccola Tania, davvero.
ROMAN
Igor, uomo ombra! Fuori da questo locale! Spaventi tutti!
IGOR
No, Roman…Io sono come sono tutti…Io ricordo quel che siamo nel profondo…
ROMAN
Allora, resta…Ma ordina qualcosa…Consuma…
LOTARIO
Viva gli alcolizzati dell’ultima ora! Viva il rumore sordo dell’alcol sul fondo del vetro dei bicchieri!
Viva l’euforia ebbra dell’avventore!
Entra Tania, canterellando.
TANIA
(Citando una canzone) Tu, e io, alla festa! Tu e io, oh! Tutta la notte! Ballando, ballando…
Oh, ciao! Salve, uomini!
LOTARIO
Ciao a te, piccola Tania!
ROMAN
Ordini qualcosa?
TANIA
Sì, Roman caro. Gin Lemon per la tua Frizzy…Ti ricordi quando mi chiamavi così?
Ero la tua Frizzy Cuordigioia, e mi chiamavi anche Bambolina Birichina e Fragola Peperina!
Ci baciavamo, e i nostri cuori giravano in tondo come trottole impazzite!
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Poi mi hai lasciato per questo buco.
ROMAN
Non offendere la mia bettola! Sai quanto ho faticato per esserci! L’ho costruita per te!
TANIA
In ricordo dei nostri intimi incontri, quando mi portavi ovunque, lontano da tutti.
ROMAN
E ti facevo mia!...
TANIA
Siamo stati bene…
ROMAN
Ma?
TANIA
Sono uno spirito libero, Roman. E quando
passa un anno, ammiratemi, se vi piace vedermi correre al vento, e dite: vola, colomba!
E io vado dove mi porta il cuore!
ROMAN
E vieni qui al Bazar Kitsch per trovare un nuovo drudo?
TANIA
Forse…
ROMAN
Sei la benvenuta…
LOTARIO
Salta sul Carro dell’ Esagitazione, vivi la Vida Loca, muoviti alle vele dell’agile paranza, e sappi
che on ne peut pas vivre sans de l’Amour! Stai insieme a noi!
ROMAN
Qui con noi, Tania!
TANIA
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Bene, sono qui!
ROMAN
Scoprirai che quando vai in rotta per casa di Dio, è qui che scopri la festa! Ora cantaci una canzone
di quelle allegre!
Come sai fare tu!
TANIA
(Cantando Nella notte di 883)
Nella notte… Un ritmo che ti prende nella notte! Ti sembra di volare nella notte
Che batte batte batte e che ti porta via lontano. Ragazzine vestite da modelle
tacchi a spillo e sguardo da star. Rifiutano sempre perché sono belle
e restano sole al banco del bar! Le coppie si baciano come nei film...
Poi si tradiscono dopo un’ora! Ma perché lei va con quello lì…
Dice l’uomo solo col cuore in gola. In questo regno dove tutto è permesso.
Lasciati andare e vedrai. Che anche se non cambia niente è lo stesso.
Tu sei carina bevi qualcosa. Quasi sicuro lei non verrà Sei qui da sola?
Ti porto a casa…No, mi accompagna quel biondo là…Loro vanno in discoteca solo
per ballare. Poi passano le ore appoggiati al muro. Abbronzati come vecchi lupi di mare.
Bicchiere sempre in mano e sguardo da duro. In questo regno dove tutto è permesso…
Lasciati andare e vedrai. Nella notte! Un ritmo che ti prende nella notte!
Ti sembra di volare nella notte! Che batte batte batte e che ti porta via lontano!
Uomini con macchine lunghe e costose! Per alcuni una carta d’identità!
Poi però rimangono molto delusi se la ragazza proprio non ci sta!
Uomini che si raccontano avventure e sanno che nessuno poi ci crederà
Giovani donne decise e sicure scoppieranno in lacrime se lui non verrà!
In questo regno dove tutto è permesso. Lasciati andare e vedrai
Nella notte! Un ritmo che ti prende nella notte! Ti sembra di volare nella notte!
Che batte batte batte e che ti porta via lontano! Nella notte…
Un ritmo che ti prende nella notte.Ti sembra di volare nella notte,
Notte! Notte! Notte! Notte! Notte! Notte! Notte! Yeah!
LOTARIO
Hanno incendiato un locale, lo sapevate?
E un locale, vivo e vero, non un porcile come la tua bettola, Roman! Ho visto Johnny il Guercio con
Steve Marino. Gli sanguinavano le mutande. Poi ho scoperto che Johnny il Guercio si chiamava
Loretta e che ha cambiato sesso a Baltimora. Aveva le mestruazioni.
ERMINIO
A proposito di pesce…Johnny il Guercio alias Loretta…faceva il pescivendolo.
Ma i ristoranti hanno iniziato a trovare il pesce in modo autonomo, sono nate queste vasche
di riproduzione con tanti di quei bei salmoni,
e i ristoratori prendendoli là non li hanno più presi altrove.
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TANIA
Sì, grazie, Lotario, ma quando noi donne abbiamo le nostre cose…
Quando succede… Abbi la compiacenza di non parlarne…
Son cose delicate le nostre cose…
LOTARIO
Bei segreti! Vi si vede nel viso che sbiancate come bianche sardine.
LOTARIO
C’è crisi, c’è crisi! La gente grida al suono dell’altoparlante…Che noi, no…noi la crisi non la
paghiamo! Noi la crisi non la paghiamo!
Entrano e escono subito alcuni commedianti contestatori
COMMEDIANTI CONTESTATORI
(Coralmente) Noi la crisi non la paghiamo! Noi la crisi non la paghiamo!
ROMAN
Al Bazar Kitsch non si fa politica…Al Bazar Kitsch ci si ubriaca fino a svenire…
Però la parola politica anche per cacciarla la si deve nominare, la curiosità arriva, e…
LOTARIO
E allora si deve dire quel che è ben da dire,
e quel che non si vuole non si dice.
Se no, tutti a casa, e…
ERMINIO
Ma volete un futuro nuovo e possibile?
Guardate i sorrisi delle ragazze…Sono sofferti, sapete? Ognuna di esse ama il buon cibo, e la vita, e
ha desideri dentro sé… Ragazzi, io sono noleggiatore di anime, ma se lo sono, è perché ci sono
loro…E conosco i vostri desideri, uomini, li so tutti…So cosa volete…So che chiedete…
LOTARIO
Io chiedo un po’ di gloria, dopo tanto squallore.
Chiedo tanto? Che tutte le canne di cannabis siano bruciate, e che la gente smetta di fumarle
pensando che tanto non fanno male…L’odore delle canne è buono, sì, ma Cristo d’un Dio, Santo
Benigni e San Beppe Grillo, qui la città fuma, e si droga, e la va a dar via il culo!
TANIA
Ma a me le canne piacciono!
ROMAN
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Zitta, Tania, che se ti sei fatta mezza città è perché ti sei fumata un campo d’erba intero tutto tu!
TANIA
Se vuoi ti do un dado anche ora, lo si accende, si rolla e si tracolla!
ROMAN
Ganza che sei! No, ha ragione Lotario…
Basta canne! Pisa muore…La Pisa che ride…
La Pisa che vive…
TANIA
Però noi donne vi serviamo, giusto?
Per i vostri teatri, per i vostri spettacoli!
Uomini, cari i miei uomini! Quando ci premiate? Vogliamo il pane sì, ma anche le rose!
ROMAN
Ed ecco che mi chiami!
Ed ecco che rispondo!
Sì, si può recitare ancora!
Ma si può anche fare l’amore?
TANIA
Che noia! Perché chiedete sempre e solo questo?
ROMAN
Perché che bello è quando vi si entra dentro e siamo tutti e due tutt’uno!
TANIA
(E mentre che racconta la storia, Tania pone a terra dieci grosse lettere, E,R,O,M,A, e P,O,R,U,E,
che tracciano i nomi dei personaggi, e dal momento che le posa a terra fino alla fine dello
spettacolo non vengono tolte) E allora ti dico che è bello anche vedere gli uccelli in volo, che bello
accarezzare i gattini, che bello fare tante cose se me ne darete tempo! Ti racconto una leggenda,
Roman. Si tratta della
STORIA ESCHIMESE DI EROMA E PORUE
Il giovane Porue amava la bella Eroma al punto che le aveva scolpito nel ghiaccio un iglù
frapponendo del sangue di leone marino all’acqua che ghiacciando aveva formato i blocchi che
hanno fatto da mattoni, e servendole delle fette di carne di foca sopra uno di questi blocchi, che
fungeva da tavolo. Porue accese un falò e cantò una canzone triste. Eroma venne, trovò l’iglù e si
cibò della carne. Quando Porue pretese di possederla, Eroma si ritrasse, e Porue la spinse dentro
l’iglù, credendo di poterla ingabbiare. E così fece, ma la costruzione le crollò addosso, e Eroma fu
sepolta dalla fredda coltre. Pazzo, nel furore Porue divelse ogni blocco che si trovava davanti a sé,
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e ritrovò Eroma morta asfissiata e assiderata. Porue gridò, sperando che la propria anima esalasse
e salisse in cielo verso quella di lei, finché prese la decisione di morire al suo fianco. Si pose sopra
di lei, e il suo calore le penetrò tanto nel corpo che l’alito di Porue ridette vita a Eroma. Eroma,
amore mio!, disse Porue. Dimmi, Porue, disse lei.
Sei viva, qui con me. No, sono qui, ma non sono più viva. Allora chi sono, disse Porue.
Ed Eroma, rispose che sarebbe sempre stato se stesso se si fosse scordato di lei.
Come ti scordo, Eroma, se tu fai parte di me? Ricordandoti che tu eri tu prima di avermi
incontrata. E subito i blocchi si sciolsero, e, liquefatti, espulsero il sangue dei leoni marini che
ruggì sul greto polare, ricordando a Porue che come egli aveva tolto la vita agli animali, gli stessi
esemplari delle specie uccise avrebbero atteso la sua fine, facendo capolino dal mare artico.
Entra Baccio
BACCIO
(Cantando una nota canzone) Dammi tre parole, sole, cuore, amore…
Dammi un bacio che non fa parlare! Che bella storia ci hai raccontato, Tania.
Proprio bella.
ROMAN
Tania, bella storia, ma basta storie…Lo sai che alcuni di noi non hanno mai baciato?
TANIA
E che vuol dire, che devo pensarci io?
ROMAN
Significa che il mondo è triste…
BACCIO
Il mondo è grigio, il mondo e blu, cuccuruccuccuccù…Paloma!
Guardate, come sono ganzo!
COMMEDIANTI CONTESTATORI
(Cantando, “a cappella”) Ahi, ahi, ahi! Cantava! Mondo grigio, mondo blu! Cuccucuccù!
IGOR
Posso cantarvi la canzone del cartone animato giapponese dell’Uomo Tigre?
BACCIO
Vai che ci riempi di calore umano!
Forza! Facci star bene tutti insieme!
IGOR
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E’ l’Uomo Tigre che lotta contro il male!
Ha tanti amici, sa cos’è l’amore!
Combatte solo per la libertà!
BACCIO
E del nemico non ha pietà!
Taigghermen!
COMMEDIANTI CONTESTATORI
(Entrando ancora a cantare) Solitario nella notte! Dal cielo incontra la sua identità!
E’ Tigre! Tiger Man! Tigre! (Ed escono)
BACCIO
Qui si ride tanto, che voglio proprio far ridere anch’io. Sapete, vi siete mai chiesti cos’è che
ci faccia tanto ridere nella vita? Sì, chiediamocelo! Oggi dico io queste bischerate, domani tu…
E la nostra ricerca umanistica oggi è la mia domani la tua…Tutti quanti con un drink in mano…
Allora, le cose che fanno ridere sono in ordine sparso, come mi viene mi viene, la cacca, il sesso,
e il racconto di un incidente in cui ci si fa male ma a prendere in giro il malcapitato si può fare
dell’ironia becera tante ore…Allora…La cacca fa ridere perché ci viene da dietro, è frutto di quel
che si mangia e fa ridere perché puzza ma nello stesso tempo è parte di noi…
ROMAN
Allora la fogna è l’umanità intera!
BACCIO
Bravo, hai scoperto l’acqua calda!
Proprio così!
ROMAN
La fogna può anche rappresentare la perifrasi peristaltica della visione di un’epoca in cui lo Ius
primae noctis e la redazione della Magna Carta dei Diritti dell’Uomo sono problemi sociali
all’ordine del giorno e va di pari passo che si debba risolverli contemporaneamente entrambi
assieme in un’ottica di politica integrata al sistema del dire che bisogna fare perbene…
BACCIO
Ecco, Roman, quando parli tu si capisce che noi non siamo nessuno…
Ma un teatro perbene, ci sarà, prima o poi o…
ROMAN
Mi viene paura a pensare al domani, Baccio, a sentirti parlare…
TANIA
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(Citando una canzone di Jo Squillo) Ma che ci frega di noi uomini, noi siamo donne!
Donne, donne! Oltre le gambe c’è di più! Donne, donne!
ROMAN
Ecco, la scenetta! Tania, ma levati! Levati!
Entrano l’Alchimista, il Re della Notte, Ismaela.
L’ALCHIMISTA
Sono l’Alchimista, vengo da Altrove e cerco una Mega Cosa Selvaggia che liberi tutti gli uomini
dall’asservimento dell’Io psicologicamente represso in quella parte di noi che non conosciamo…
ISMAELA
E io sono Ismaela, e vengo qui a dirvi che le rose sono rosse e le violette blu… Nei colori trovano
gioia i miei occhi, e non so come ridire quanto amo la vita se non sorridendovi.
Fammi ancora sognare, Alchimista. E’importante per me…
L’ALCHIMISTA
I tuoi sogni fanno parte di te, e io non posso governarli. Ma attraverso essi ti conoscerò. Ogni segno
che non riesco a codificare mi fa soffrire, e solo tu mi capisci, Ismaela…
ISMAELA
Quel che resta indietro, in questo lungo viaggio insieme, non ha importanza…Parlami, come il
vento fra gli alberi…non ho difese, ma ho scelto di essere libera…Adesso è la verità…
L’unica che cosa che conta…Per chi mi vorrà ascoltare…
IL RE DELLA NOTTE
Ci sarà ancora gente che sorriderà, lungo la strada…
TANIA
Il grano maturerà ancora…
Noi ci saremo sempre…
ISMAELA
E tanti saranno con noi…
Ma chi ci ascolterà?
IL RE DELLA NOTTE
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Figlia mia, tu vuoi sempre cantare!
E segui l’Alchimista come fosse tuo marito…
ROMAN
Non ordinate niente, vero?
Ma chi sono questi tipi strani che vengono qui e non vogliono bere? Mi fanno una rabbia!
IL RE DELLA NOTTE
Ho portato una bandiera, Roman.
E’quella dello stato di Israele.
Vedi questa Stella di Davide blu su campo bianco? Alchimista, digli perché ci importa.
L’ALCHIMISTA
La stella a sei punte nasce dalla congiunzione di due triangoli che intersecandosi ci mostrano
un esagono e altri sei triangoli. Sull’esagono si immagina posarsi la propria sposa, su un triangolo
lo sposo, e i restanti cinque triangoli rappresentano prove di fedeltà che devono essere superate.
IL RE DELLA NOTTE
Tania, dille tu che le sai…
TANIA
Nella Lingua degli Alieni, le prove sono:
Armal, Dire
Ithera, Fare
Yujo, Baciare
Retem, Lettera
Octon, Testamento
ISMAELA
Dire, perché chi si ama deve parlarsi molto.
Fare, perché lavorare è essenziale per fare famiglia.
Baciare, perché l’affetto si deve dimostrare.
Lettera, perché chi non sa scrivere non si sposa.
Testamento, perché si deve giurare che non si tradirà…
BACCIO
Ma sentite, voi donne ne sapete tante davvero!
E questi alieni, quando li avrete incontrati?
ISMAELA
Quando colando a picco con la nostra nave, ci ha salvati una grande luce!
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Da allora siamo nell’Amore, e attendiamo la risposta di uno sposo!
BACCIO
Capisco…Vuoi me?
ISMAELA
Baccio, non farmi ridere! Prendo l’Alchimista, che conosco da tanto!
E sarò sua!
TANIA
Io invece alzo le mani, e mi arrendo al suono del mondo!
Mi sposerò col mare, e giacerò nel silenzio!
BACCIO
Ma no, Tania, prendi me!
ISMAELA
Non scherziamo! Tania sta con Igor, suo malgrado, e con lui cadrà nell’Ombra!
BACCIO
E sei tu che le disegni il destino?
ISMAELA
Hanno fatto la stessa cosa a una bambina di quindici anni. Si chiamava Aisha. Le hanno detto in
mille uomini e mille donne che era bella, bellissima…Le hanno fatto credere che fosse già donna, e
la hanno sposata a un giovane soldato…Come premio per la campagna…
Il giovane era solo, ha gradito…Hanno mangiato insieme, e si sono conosciuti…
BACCIO
Che strana cosa!
ISMAELA
Da allora, ogni anno, si accende una candela al Tempio degli Illuminati da cui proviene mio padre,
il Re della Notte, e una bambina di simile età canta una canzone alla sua città,
ponendosi su un piedistallo cubico…
BACCIO
Ne ho sentite di cose strane nella mia vita,
ma è una cosa vera?
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ISMAELA
E’vero ciò che facciamo.
E’vero ciò che pensiamo.
IL RE DELLA NOTTE
Alchimista, vuoi Ismaela?
ALCHIMISTA
Se ho superato le prove, la accetto.
IL RE DELLA NOTTE
Armal hai saputo ben dirle, hai mostrato di saper Ithera al suo fianco, hai fatto Yujo con
suo consenso, e hai redatto Retem e giurato Octon! Ismaela è tua!
ALCHIMISTA
Chiedo però a lei una prova.
Anche se facesse errori, però, la prendo comunque.
IL RE DELLA NOTTE
E sia la prova.
ALCHIMISTA
Cantami l’Inno della Comprensione degli Amanti, Ismaela. Tu la sai.
ISMAELA
(Cantando Luce di Elisa)
Bene la canto a te che so che mi ami perché sai sai quale è mio nome.
Parlami…
Come il vento fra gli alberi…
Parlami…
Come il cielo con la sua terra
Non ho difese ma ho scelto di essere libera…
Adesso è la verità…L’unica cosa che conta…
Dimmi se farai qualcosa, se mi stai sentendo, avrai cura di tutto quel che ti ho dato…
Dimmi! Siamo nella stessa lacrima! Come un sole e una stella!
Luce che cade dagli occhi, sui tramonti della mia terra, su nuovi giorni!
Ascoltami! Ora so piangere!
So che ho bisogno di te, non ho mai saputo fingere, e ti sento vicino , il respiro non mente, tanto
dolore, niente di sbagliato, niente!
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Siamo nella stessa lacrima! Come un sole e una stella! Luce che cade dagli occhi sui tramonti della
mia terra! Su nuovi giorni in una lacrima! Come un sole e una stella!
Siamo luce che cade dagli occhi sui tramonti della mia terra! Il sole mi parla di te! La luna mi
parla di te! Uh! Anche se dentro una lacrima come un sole e una stella siamo luce che cade dagli
occhi sui tramonti della mia terra! Su nuovi giorni in una lacrima, come un sole e una stella…luce
che cade dagli occhi sui tramonti della mia terra su nuovi giorni!
Ascoltami! Ascoltami! Ascoltami! Ascoltami! Ascoltami! Ascoltami!
Uh! Uh!...
IL RE DELLA NOTTE
Ismaela mia figlia e l’Alchimista ora sono uomo e donna davvero, e uno dell’altra marito e moglie!
Arriva Tania che gira le lettere E,R,O,M,A, e P,O,R,U,E, fino a che si leggano gli anagrammi
EUROPA e AMORE. Lotario si avvicina e pone un calice a terra.
Lo spezza con un piede in frammenti.
LOTARIO
Viva gli sposi!
Sipario
FINE
NOTA DELL’AUTORE
I diritti di autore delle canzoni Luce e Nella notte appartengono rispettivamente agli Autori
Elisa Toffoli e Max Pezzali, che ringrazio per il contributo artistico dato alla mia opera loro malgrado.
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