55% DEI NO ALLA DIVISIONE DELLA SCOZIA

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55% DEI NO ALLA DIVISIONE DELLA SCOZIA
Giornalino scolastico dei ragazzi di 2aA
Anno scolastico 2014/2015
Numero 1
Direttore: prof Federica Chignoli
Redazione: Christian P., Diletta. F., Alice M., Nicole V.,
Arianna B., Beatrice R., Massimo P., Anna C.
Ciao a tutti,
vi presentiamo il nuovo giornalino che si chiama Notiziando flash ed è stato ideato dai ragazzi della classe
2°A.
E‘ una delle tante novità di quest’anno scolastico...
Tratteremo tematiche relative all‘orto, parleremo della storia dei giardini e pubblicheremo alcune interviste
realizzate con la Preside e con il sig. Natale, esperto di
orti.
Il giornalino uscirà con cadenza mensile. Vi auguriamo
buona lettura!!!
-Sono preside dal 30 Giugno e insegno da molto tempo.
-In quale lingua è specializzata?
-In inglese, tedesco e francese.
-Qual è in suo hobby?
-Mi piace leggere, ascoltare la musica, nuotare e sciare.
-Le è dispiaciuto lasciare l'altra scuola?
-Sì, molto!
-Cosa vorrebbe introdurre e cambiare in questa scuola?
-Mi piacerebbe contribuire a migliorare le relazioni
Iniziamo subito con l'intervista alla nuova Dirigente, la all’interno e all’esterno della scuola.
prof.ssa Cerizza Lucia che ha insegnato nella scuola di -Cosa ne pensa del bullismo?
-Purtroppo alcuni ragazzi/e non hanno alcun rispetto
Ornago.
per se stessi e pensano di apparire più grandi, più si-Come si trova in questa nuova scuola ?
curi e più forti commettendo atti di bullismo.
-Mi trovo bene, mi piace l’ambiente e gli insegnanti
-Vuole dire altro su di lei e sulla scuola?
sono collaborativi e motivati.
-Spero di rimanere qui e instaurare un buon rapporto
-Come le sembrano i ragazzi ?
-Alcuni ragazzi sono vivaci, educati e talvolta un po'
con tutti.
esuberanti...come gran parte dei preadolescenti!
Christian e Diletta
-Da quanto tempo insegna ?
55% DEI NO ALLA DIVISIONE
DELLA SCOZIA
La Scozia non ha il permesso di abbandonare il Regno Unito.
I
l Referendum per l'indipendenza della Scozia, con il quale si
è deciso se la Scozia dovesse o meno separarsi dal Regno
Unito per divenire uno stato indipendente, si è svolto il 18
Settembre 2014.
La consultazione è stata frutto di un accordo tra il governo del
Regno Unito e il governo scozzese, noto anche come Accordo di
Edimburgo, firmato dal primo ministro britannico David Cameron,
dal segretario di stato della Scozia Michael Moore, dal primo ministro scozzese Alex Salmond e dal vice-primo ministro scozzese
Nicola Sturgeon.
Malgrado la brillante campagna per i sì, il referendum ha sancito
la permanenza nell'U.K.
La Scozia, che da tre anni aspettava il referendum per l'indipendenza ha votato no e ha visto la vittoria degli unionisti con
2.001.926 voti, pari al 55,3% dei votanti.
Anche dopo la ripresa dei no, non era affatto certo che la Scozia
rimanesse nel Regno Unito.
Le delegazioni di indipendentisti da Okinawa fino alla Sardegna
aspettavano trepidanti a Edimburgo le ore 7.30 del mattino,
quando tutti i voti delle isole più sperdute sarebbero state contate.
Già un'ora prima però Salmond ammetteva la sconfitta.
Com'è possibile che la campagna per i sì sia arrivata così vicino
alla vittoria?
Inoltre, prima che si riunisse il consiglio la regina Elisabetta II
C
ari lettori,
Vi ricordiamo che, come ogni anno, la nostra scuola aprirà le
sue porte anche nelle giornate di sabato per permettere lo svolgimento di alcune attività istruttive e a carattere interdisciplinare.
Nel primo rientro (8 novembre 2014) ci sarà, per le classi terze, un
incontro d'orientamento con i professori di alcuni istituti superiori
che illustreranno il piano dell'offerta formativa delle scuole secondarie di secondo grado; per le classi prime e seconde, invece,
l‘appuntamento sarà con Emergency, associazione umanitaria che
offre cure mediche e chirurgiche gratuite alle vittime di guerra, e
con Mani Tese, che educa alla pace, all’intercultura e alla sostenibilità.
IL PESO DELLA
CULTURA!!!
aveva chiesto che la Scozia rimanesse unita al Regno Unito.
La vera domanda che tutti si pongono veramente è “Perché la
Scozia vuole staccarsi dal U.K.?”. Secondo il progetto di Salmond,
se la maggioranza dei votanti si fosse pronunciata a favore dell'indipendenza, la Scozia sarebbe diventata uno Stato indipendente,
ma reame del Commenwealth delle Nazioni, come il Canada e
l'Australia. L'eventuale vittoria degli indipendentisti avrebbe sancito la fine, dopo 307 anni, dell'Atto dell'Unione.
La Scozia, così come è conosciuta oggi, si è formata nel corso del
Medioevo. Il Regno di Scozia ha combattuto una serie di guerre di
indipendenza contro il Regno d'Inghilterra tra il XIII e il XIV secolo.
Le due nazioni vennero unite sotto un unico governo, ma questo
fu sciolto quando la monarchia venne restaurata nel 1660.
I regni di Inghilterra e Scozia si unirono e formarono il regno di
Gran Bretagna.
Insieme ad essi si aggregò anche l'Irlanda del Nord e attualmente
in tutto il loro insieme si chiamano REGNO UNITO DI GRAN BRETAGNA E IRLANDA DEL NORD.
Alice e Arianna
Il 13 dicembre per le classi a tempo prolungato ci sarà l'OPENDAY
nel quale sarà presentata la scuola secondaria agli alunni delle
classi quinte.
Sabato 11 aprile 2015 per le classi seconde e terze ci sarà un incontro con l'AVIS (associazione volontari donatori di sangue) e
l'AVSA (associazione volontari soccorso assistenza); le classi prime
conosceranno i volontari della Proloco (associazione dei volontari
che si occupano della conservazione, della cultura e della storia di
Cornate).
Il 23 maggio 2015 per tutte le classi dell'istituto ci saranno i giochi
sportivi di atletica.
Ricordatevi…i rientri non sono opzionali ed è un peccato perdere
l’opportunità di un’offerta così interessante!!!!
Massimo e Anna
Storia dei giardini
Il giardiniere è "topiarius" cioè paesaggista. La sua arte è l'ars topiaria. Quest'arte nacque grazie alla pittura greca che le impose la
sua estetica e i dettagli dei suoi temi.
Per lungo tempo i pittori vi avevano raffigurato scene mitologiche.
Il giardino romano all'inizio era legato alla casa per la produzione di
ortaggi, successivamente nacque il concetto di villa di tipo ellenistico in cui la casa disponeva di un grande giardino ricco di elementi
decorativi.
I parchi romani si popolarono di statue e di gruppi scultorei in cui
gli artisti mettevano in scena le leggende della poesia.
Poco a poco la casa si trasforma per accogliere meglio il proprio
giardino: il vecchio atrio si adorna di piante disposte intorno alla
vasca centrale, così come testimoniato dalle case pompeiane.
Al fine di completare l'illusione si dipingevano i muri con piante acquatiche, così come nelle stanze che non si aprivano sul giardino
ma ne suggerivano lo scenario attraverso "trompe-l'oeil".
Nelle abitazioni di Pompei ed Ercolano superato l'atrium, che era
dotato di un'apertura nel soffitto e di un impluvium per la raccolta
dell'acqua piovana, tramite un corridoio si passava nel peristilio
simile ad un grande cortile generalmente circondato da colonnati e
con la parte interna destinata ad hortus.
Vasche e fontane ne facevano un viridarium con le aiuole coperte
di fiori e recinte di bosso ed edera.
Spesso vi si trovavano sculture in marmo e in bronzo, pergolati di
uve e canali.
Alcune case erano anche dotate di un solarium, un piccolo giardino
pensile situato in margine alla copertura con cespugli e piante coltivate in vasi.
Ben più notevoli per l'estensione che per la presenza di manufatti
artistici furono i giardini delle ville, ad iniziare da quelle imperiali.
La Domus Aurea di Nerone era formata da un vasto complesso di
ambienti e di templi con giardini, vigne, boschetti per la caccia e un
grande lago artificiale al posto del quale, tra il 72 e l'80
d.C.,Vespasiano costruì l'Anfiteatro Flavio detto anche Colosseo.
Particolarmente interessanti i resti di Villa Adriana a Tivoli fatta costruire dall'imperatore Adriano con architetture che gli ricordavano
i monumenti visitati nei suoi viaggi in tutte le province dell'impero.
I giardini erano formati da vasche e fontane, sculture raffiguranti
dei e animali, alberi e arbusti tagliati a scopo ornamentale secondo
i principi dell'ars topiaria.
Cari lettori (dal pollice verde),
sapevate che la nostra cultura ha le sue origini nella Mesopotamia
meridionale? Qui era ubicato l'eden, mitico luogo di delizie che si
identifica con un giardino sede della creazione. Qui i popoli mesopotamici sono riusciti ad acclimatare le palme, a proteggere le altre
piante che crescono alla loro ombra, a rallentare l'essicazione del
terreno sottostante, a favorire la condensazione notturna e rendere
coltivabile la terra del delta.
A poco a poco i giardini babilonesi acquisirono sempre maggiore
importanza.
Verso il VII sec. circa Nabucodonosor II costruiva a Babilonia i celebri Giardini Pensili attribuiti più tardi alla regina Semiramide. Innalzò i suoi giardini lungo i contrafforti della città. Essi erano costituiti
da terrazze sovrapposte e dolcemente inclinate su cui scorreva
l'acqua di irrigazione.
I giardini di Babilonia non sembrano aver esercitato un'influenza
diretta sui giardini del mondo mediterraneo.
L'influenza dei giardini egiziani fu più diretta. Nacquero in condizioni climatiche abbastanza analoghe a quelle del mondo assirobabilonese.
Solitamente lo specchio d'acqua aveva una forma regolare. Lungo i
canali, utilizzati per l'irrigazione, venivano piantati alberi che col
tempo acquisirono significato formale: nacque il viale alberato, primo elemento paesaggistico convenzionale.
Il giardino egiziano ha rappresentato uno dei modelli diretti dei
giardini occidentali: giardino piatto, giardino chiuso da mura.
I paradisi persiani eserciteranno una grande influenza sulla futura
storia dei giardini.
I giardini, estremamente simmetrici, erano divisi in quattro parti da
due assi ortogonali sottolineati sia da un viale che da una linea
d'acqua; all'intersezione degli assi si elevava un palazzo, un padiglione o una fontana.
Al giardino greco, non si chiedeva di essere bello: i greci cercavano
la bellezza altrove.
La scuola dei filosofi di Platone era nel ginnasio alberato dell'Accademia, grande importanza si diede ai giardini degli edifici pubblici
come luogo d'incontro, di discussione e di rapporti sociali ("giardini E adesso, che cosa succederà nel Medioevo all'idea del giardino? Lo scoprirete nel prossimo numero del giornalino...
pubblici moderni").
Nicole e Beatrice
Nella creazione dei giardini romani l'influenza greca fu predominan(Tratto da “Appunti e riflessioni di storia dei giardini” di Falivene)
te.
Il DottOrto!
In ogni numero di Notiziando uscirà un articolo in cui
tratteremo le malattie che colpiscono i nostri amati orti e
vi spiegheremo come curarli.
Come primo argomento tratteremo una delle malattie
principali dei pomodori: la peronospora.
Le piogge di agosto e le forti rugiade notturne sono favorevoli allo sviluppo delle infezioni di PERONOSPORA che compromette rapidamente
la coltura di pomodori. In commercio vi sono dei preparati a base di rame, caratterizzati da un tempo di sicurezza di appena 3 giorni, da utilizzare alle dosi indicate in etichetta.
Un'altra coltura che tratteremo saranno i CETRIOLI e una delle malattie
più diffuse...SCLEROTINIA:
Generalmente viene aggredita la parte basale del fusto e, talvolta, anche
gli stessi frutti. Sulle parti colpite si sviluppa un marciume molle con produzione di abbondante muffa bianca. Il patogeno, che si conserva anche
per diversi anni nel terreno allo stato saprofitario, è favorito da alte umidità relative.
Si consiglia la preventiva sterilizzazione del terreno.
DIDIMELLA:
I primi sintomi si possono osservare sulle piantine in semenazio con
marciumi a carico delle foglie cotliedonari.
Successivamente l'infezione si estende a fusto e foglie con cancri, essudati gommosi e necrosi più o meno diffuse.
Il patogeno sopravvive nel terreno sviluppandosi saprofitariamente sui
resudui di coltivazione.
Lo sviluppo della patologia è favorito da ristagni idrici e da temperature
comprese tra 10 e 30°C.
Si consiglia la preventiva sterilizzazione del terreno.
Un buon drenaggio del terreno aiuterà a contenere le infezioni.
La malattia va controllata preferibilmente a livello preventivo. Successivamente sarà più difficile contenerla, anche per via della carenza di prodotti specifici.
Arianna e Alice
Rubrica
Le condizioni ideali per una buona coltivazione
Cetriolo
Il cetriolo è un ortaggio che necessita di temperature piuttosto elevate,
al di sopra dei 10°C.
Per queste ragioni esso richiede abbondante irrigazione. Il terreno ideale è quello di medio impasto
(presenza di sabbia inferiore al 50%
e di argilla al 10-20%), ma il cetriolo
si adatta facilmente a tutte le tipologie di terreno tranne quelli troppo argillosi.
Pomodoro
Per i pomodori valgono alcune norme generali. Quando trapiantate, date molta acqua alle piante; in
seguito, somministrate acqua soltanto
saltuariamente, quando nuove radici iniziano a formarsi e si manifesta un nuovo
sviluppo. Da questo momento in poi, aumentate la somministrazione d'acqua
man mano che le piante crescono. Quando i frutti sono maturi è quasi inutile
eccedere con l'acqua, ma quando la temperatura è elevata
può essere necessario raddoppiare la somministrazione. Per
le piante che si trovano sotto protezioni occorre ricordare che
esse trarranno l'acqua di cui necessitano soltanto dai lati,
dopo che l'acqua d'irrigazione o piovana sarà penetrata nel
terreno.
Anna e Massimo