Nei prossimi giorni verrà svolta senza preavviso una prova di

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Nei prossimi giorni verrà svolta senza preavviso una prova di
Liceo Scientifico “E. Fermi” di Ragusa - Istruzioni in caso di evacuazione - A.s. 2014/2015
La presente scheda illustra i comportamenti da seguire qualora si debba procedere all’evacuazione
dell’Istituto (per eventi reali o simulati), dopo la diffusione di opportuni segnali e messaggi acustici.
Uno degli scenari che può originare l’esigenza di abbandonare la Scuola è, ad esempio, il verificarsi di un
evento sismico, una delle evenienze più probabili nel nostro territorio che richiede, quindi, l’instaurarsi
dell’abitudine ad attuare comportamenti tesi a non aggravare le conseguenze del terremoto con gesti istintivi,
ispirati per lo più dal panico o da un esasperato individualismo.
1) L’evacuazione della Scuola avverrà a seguito di un messaggio vocale preregistrato che invita ad
abbandonare i locali, intervallato ciclicamente con suono di sirena di alcuni secondi. Se viene simulato un
terremoto tale messaggio sarà preceduto da una comunicazione tramite altoparlante che avvisa
dell’imminenza di una prova di evacuazione per l’evenienza simulata di un terremoto, e bisognerà
attendere la fine di tale avvertimento prima di iniziare l’evacuazione* (vedi successivo punto 2),
altrimenti (evento diverso dal sisma) si vada direttamente alla lettura del punto 3 e della nota n. 1*;
2) Per tutta la durata del preavviso di “simulazione sisma” nessuno dovrà abbandonare la Scuola*, e ciascuno
dovrà istintivamente cercarsi il riparo più vicino (come banchi per gli alunni, cattedre e altri tavoli per
insegnanti e resto del personale). Tali ripari non mirano ad evitare conseguenze di crolli rovinosi della
struttura o parte di essa, ma a proteggersi dagli effetti del danneggiamento di elementi secondari, come
calcinacci provenienti dal soffitto e/o dalle pareti divisorie;
3) Quando l’invito ad evacuare i locali sarà diffuso, l’insegnante di ciascuna classe aprirà la porta dell’aula,
ponendosi in posizione idonea a controllare sia il corridoio che l’interno della classe, evitando che gli
alunni diano inizio autonomamente all’allontanamento dalla classe, che dovrà essere subordinato al
segnale di via libera ricevuto dal docente della classe precedente, nella sequenza numerica riportata
sulle tavole grafiche esposte nelle aule e nei corridoi; nel frattempo gli alunni rimarranno ai loro posti
evitando il vociare confuso, grida e richiami, e astenendosi tassativamente dal recupero di oggetti
personali (zaini, indumenti, ecc..); ciascuno controllerà se il proprio compagno di banco (o comunque
l’alunno che occupa un posto vicino al proprio) si trova momentaneamente fuori dall’aula e ne dà
immediata notizia all’insegnante.
4) Al “via libera” del docente gli alunni inizieranno l’evacuazione, disponendosi in fila indiana, a partire dai
2 apri-fila (i primi alunni della fila più vicina alla porta di uscita) per finire ai 2 serra-fila, mantenendo
l’ordine e l’unità della classe, e raggiungendo le uscite sollecitamente, evitando soste, senza spingere i
compagni. L’insegnante si accoderà alla propria classe, segnalando al collega della classe successiva che
può iniziare a sua volta l’evacuazione, e avvertirà il collaboratore scolastico presente al piano della
presenza di eventuali alunni che si trovavano fuori dall’aula, da individuare e coinvolgere
nell’evacuazione. Eventuali portatori di handicap usciranno per ultimi (tra chi utilizza la stessa uscita!),
aiutati da 2 compagni appositamente designati e dal docente di sostegno, se presente.
5) Una volta raggiunto l’esterno, ciascuna classe si dirigerà verso il punto di riunione previsto (vedi nota 2),
occupando la posizione più lontana possibile dall’edificio, compatibilmente con lo spazio residuo non
occupata da altre classi, senza disperdersi e seguendo le indicazioni del docente, che verificherà i presenti
prima della conclusione della prova e del rientro in classe, che avverrà in ordine inverso a quello di uscita
(le classi più vicine all’edificio rientrano per prime). Ciascun docente, inoltre, porterà con sé durante la
prova il registro di classe, e compilerà l’apposito verbale di evacuazione presente al suo interno.
13/05/2015
* Nota 1: Se viene diffuso direttamente un messaggio vocale che invita ad abbandonare i locali, intervallato
ciclicamente con un suono di sirena di alcuni secondi, l’evacuazione andrà iniziata immediatamente, senza attese.
Nota 2: in attesa di interventi modificativi sul piano di evacuazione, atti a valorizzare i lavori appena completati sulle vie di
esodo esterne, gli alunni provenienti da V.le Europa risaliranno il piazzale della centrale fino a via Martino, quelli del piazzale
Moro A defluiranno dal cancello di uscita su via Martino, e si riuniranno con gli altri sul piazzale; gli alunni del Moro A/B che
escono su via A. Moro, si disporranno ordinatamente sul relativo marciapiede, pronti a riunirsi agli altri, se necessario.
Nota 3: sulle scale pluripiano, le classi al piano superiore scendono lungo il lato interno, le altre lungo il lato esterno.
Nota 4: Se, all’inizio dell’esercitazione, l’insegnante dell’ora dovesse essere momentaneamente assente (perché impegnato, ad
esempio, nel tragitto da una classe all’altra), gli alunni gestiranno da soli le fasi 2 e 3 e, se l’insegnante non dovesse
sopraggiungere nel frattempo, anche le fasi 4 e 5.
Nota 5: Personale ed alunni che, al momento dell’evacuazione, non si trovano nelle classi, abbandoneranno anch’essi
l’edificio, attenendosi alle istruzioni generali sopraesposte e seguendo la segnaletica fino alle uscite (i collaboratori scolastici
dovranno prima accertarsi che nessuno sia rimasto all’interno dell’Istituto).
Nota 6: Se una classe non dà segni di partecipazione alle operazioni di evacuazione (ad esempio, la sua porta rimane chiusa), la
si intende vuota, e la classe successiva nella sequenza uscirà dall’edificio senza indugi.
Nota 7: Gli studenti e i docenti che non fossero in condizione, anche per problemi motori temporanei, di seguire i ritmi veloci
imposti dall’evacuazione, usciranno per ultimi, come i portatori di handicap.
Il Responsabile del S.P.P. (Ing. U. Tontodonati)
Il Dirigente Scolastico (Prof. F. Musarra)