Scarica il programma completo
Transcript
Scarica il programma completo
con il contributo di: XVIII EDIZIONE 71° ANNIVERSARIO DELLA LIBER ·RESTIAMO »UMANI» ISMO AZIONE DELL'ITALIA DAL FASC 22 23 24 25 APRILE 2016 CASSERO SENESE ·INGRESSO·LIBERO· GROSSETO À N SHANDO CONCERTO 22 + VANZ FRATELLIIA 4 ALAFUR ESTERINA 2 C CONCERTO CONCERTO 23 À K + FREDERIK OCATS & THE PSYC SICALE FINALE CONTES NZANTE POMERIGGIO DA CONCERTO T MU 25 A ORCHESTLRLI E IV OL ERTORI + I DIS TAGNOLA DELLA MON E SENES N + MR. BISO MUSICA TEATRO LIBRERIA DIBATTITI APERITIVI MOSTRE INCONTRI BIBLIOBAR STAND GASTRONOMICI SPETTACOLI PER BAMBINI ¸www.festivalresistente.it» Festivalresistente Arci info: 333/4949539 - [email protected] FESTIVAL RESISTENTE 2016 – XVIII EDIZIONE Per la nostra storia la Festa della Liberazione è una ricorrenza fondamentale che ci “Il significato della lotta, il significato vero, totale, al di là dei vari significati ufficiali è una spinta di riscatto umano, elementare, anonimo, da tutte le nostre umiliazioni ” (Italo Calvino) La nostra Repubblica è fondata sull’antifascismo e sulla Resistenza. Partendo da poche migliaia nel ’43 il fenomeno raggiunse il numero di trecentomila, uomini e donne, alla fine della guerra. Accanto alla Resistenza armata ci fu una Resistenza civile, fatta da uomini, donne, giovani, parroci, che sostennero le azioni partigiane e si mobilitarono per salvare migliaia di persone ricercate dalla dittatura per essere ebrei, antifascisti, oppositori politici. ...restiamo umani. Diciotto anni di Festival Resistente, la maggiore età per un’ associazione che fonda sul volontariato la sua attività non sono pochi in uno scenario dove sempre con più difficoltà le iniziative culturali riescono a sopravvivere. L’edizione 2016 dà spazio al tema dei diritti nel loro valore universale ma profondamente umano, diritti che dovrebbero essere perseguiti da tutti in quanto uomini, affidatari di un mandato importante, quello di lasciare a chi verrà dopo, le proprie conquiste in termini sociali. “Restiamo Umani” questo l’adagio con il quale Vittorio Arrigoni (attivista giornalista e scrittore italiano ucciso nella striscia di Gaza) terminava ogni suo articolo. “Restiamo Umani” questo il titolo del XVIII Festival Resistente, restiamo umani di fronte all’accoglienza e al riconoscimento dei diritti dei migranti, restiamo umani per una battaglia sui diritti civili. Restiamo umani per restare in contatto con noi stessi, e non lasciarci tramutare in abulici ed apatici esseri viventi, incapaci di ricordare le nostre aspirazioni e di credere nei nostri desideri. Buona Resistenza, Buon Venticinque Aprile e Buon Festival a tutti/e! Il Circolo Arci ‘Associazione Festival Resistente’ ricorda gli avvenimenti che hanno segnato drammaticamente il Novecento e ci fa riflettere sulle nuove sfide che caratterizzano la nostra epoca. Vi fu poi una Resistenza ancora più diffusa: quella di un popolo, di uomini ma soprattutto di donne, che trovarono la forza per sostenere le famiglie in condizioni inimmaginabili, provvedendo al cibo per i figli, curando i feriti, dando affetto e amore ai propri cari. La Regione Toscana è molto impegnata per conservare e ricostruire la memoria delle stragi nazifasciste in un progetto che coinvolge 80 Comuni. Tenere viva la storia, coltivare la memoria è quanto mai importante in una società che vive cambiamenti profondi che avvengono ad una velocità straordinaria. I valori della Resistenza, della Liberazione, della Costituzione possono offrirci ancor oggi strumenti adeguati per interpretare le novità senza perdere di vista i nostri ideali e le nostre radici. Il titolo del Festival Resistente 2016 “Restiamo Umani” ci chiede di esercitare un dovere fondamentale: essere umani, restare umani. Solidali, aperti, accoglienti, tolleranti verso il nuovo ed il diverso. E’ nostro dovere, di politici e di cittadini, trovare soluzioni alle sfide odierne ancorati ai valori della Resistenza ed alle conquiste democratiche figlie della nostra storia per costruire le basi di un nuovo sviluppo, considerando che al centro dell’economia e della società c’è l’individuo, la persona che le molte oligarchie di questo mondo dominato dallo strapotere finanziario vedono con crescente inimicizia. L’uguaglianza è dunque una questione da rimettere al primo posto dell’agenda politica, per lo spessore e l’estensione della “sofferenza sociale” che sta segnando la nostra società fino a frantumarne la coesione sociale e la solidarietà. Viviamo una fase piena di rischi e di potenzialità, dove abbiamo grandi responsabilità e dove la politica deve superare la propria crisi e smentire con i fatti il timore di Hannah Arendt sul fatto che “le tendenze politiche, sociali ed economiche congiurano segretamente per maneggiare gli uomini come cose superflue”. Resistiamo, e Restiamo Umani!! Enrico Rossi Presidente Regione Toscana Nel Festival Resistente questa Amministrazione ha sempre creduto. Perché la scelta di “resistere” è il punto di partenza fondamentale nella lotta contro le tante ingiustizie sociali esistenti. Resistere è infatti possibile attraverso un richiamo costante alla memoria di una grande battaglia di liberazione che, semplicemente, non abbiamo il diritto di dimenticare. Non possiamo perché le ragioni del contrasto ad ogni forma di prevaricazione non si sono certo esaurite nel 1945 e perché dimenticare è un atto che finisce sempre per mescolare ciò che insieme non può stare, in termini di responsabilità come di conseguenze. Resistere è però possibile anche mantenendo uno sguardo attento e critico sull’attualità. E quest’anno il riferimento del Festival ai concetti di umanità e accoglienza è più che mai sentito. Restare umani è una scelta che comporta la necessità di ricordare chi siamo, non solo quando abbiamo bisogno; non solo quando siamo noi a chiedere umanità e aiuto agli altri. Il tema dell’immigrazione non è certo un argomento semplice. Sono da rigettare posizioni semplicistiche ma è chiaro che se esiste un faro, un sistema di principi in questo ambito, questo è basato sui diritti umani. Un riferimento universale che deve purtroppo essere ancora oggi ribadito. Sono le scelte che determinano gli eventi e quella della libertà e del rispetto è la scelta per eccellenza. Per farla non bastano le parole, ma servono memoria, senso di responsabilità e spirito di sacrificio. In assenza di questi tre elementi restano solo le parole e quindi la demagogia a buon mercato di chi vive di paure e ignoranza. Emilio Bonifazi Sindaco Comune di Grosseto Giovanna Stellini Assessore Cultura Comune di Grosseto ----Come ogni anno il Festival Resistente (una delle manifestazioni più belle e significative dell’Antifascismo grossetano) propone un tema estremamente attuale e di grande spessore culturale e politico. “Restiamo umani” è un imperativo drammatico e impegnativo in quanto nasce dalla consapevolezza che qualcosa di inumano sta impadronendosi della nostra vita. Basti pensare alle solitudini e agli egoismi e alle vecchie e nuove povertà, che attanagliano l’Occidente opulento, o alle guerre e alla fame e alla tragedia dei migranti, come al terrorismo, che colpiscono larghe zone del mondo. “Questa economia uccide!” ha scritto recentemente un Uomo vestito di bianco: ma in troppi, anche appartenenti all’universo democratico, non hanno riflettuto sufficientemente sulla portata di quell’affermazione, mancando di trarne le conseguenze. Soprattutto noi, eredi di una vicenda storica, anche etica e morale rilevantissima, che sta alla base della democrazia italiana, ne siamo interpellati. L’Antifascismo e la Resistenza sono stati tante cose, tra le quali senz’altro spicca la piena realizzazione dell’uomo. I valori che allora spinsero una popolo a mobilitarsi per la libertà, se vanno continuamente rinverditi, sono tutt’altro che un ferro vecchio, ma rappresentano la chiave per aprire il mondo d’oggi ad una nuova civiltà, contro l’incombente declino; formano il cittadino libero e consapevole di sé, capace di interagire con la realtà che lo circonda. Per cui è da questi che bisogna ripartire. Se tra economia e diritti (sociali e politici, civili e naturali) c’è un nesso strettissimo, la questione dello sviluppo, nella sua accezione più ampia, si pone nei termini di un più forte intreccio tra produzione di beni e Umanesimo, separati da un capitalismo finanziario senza regole, per mettere i bisogni umani al centro di tutto, al posto che adesso purtroppo occupa il denaro. Perché la democrazia reale e la liberazione di ogni potenzialità della persona sono un valore in sé e costituiscono le precondizioni di un progresso di tipo nuovo, alternativo a quella “crescita” indistinta, ma sempre funzionale agli interessi più forti, che tanti danni ha provocato in ogni ambito, specialmente creando differenze sociali insopportabili e portando l’Umanità sull’orlo del disastro ecologico. Restare umani si deve e si può. Flavio Agresti Presidente ANPI Provinciale ‘Norma Parenti’ Grosseto (www.anpigrosseto.wordpress.com) ----- Storia è passato; nessuna capacità di prevedere il futuro, ma intelligenza del rapporto passato-presente e preparazione al futuro. Così come ogni anno il Festival Resistente sceglie di stare nella realtà con un tema. Nel 2016 ci misuriamo con un mondo nuovo, non migliore di quel che avevano sperato i padri Costituenti, eredi dell’impegno resistenziale antifascista. Coltivavano la speranza di non vedere mai più donne e uomini dietro barriere di filo spinato, corpi estratti da fosse comuni, esuli e profughi in massa in cerca di asilo. Da qui l’invito che è titolo del Festival 2016: Restiamo umani. A questo si lega l’idea forte che la lungimiranza degli oppositori al fascismo e al nazismo creò: l’Unione europea. Per l’appunto è italiana la traduzione in un progetto politico della tradizionale cultura europeista. Altiero Spinelli ed altri, al confino nell’isola di Ventotene, seppero interpretare la necessità di contrapporre a nuovi possibili rischi per i valori di libertà, solidarietà e democrazia qualcosa di più di un’alleanza tra popoli e Stati europei . Così un luogo-simbolo dell’antifascismo e dei valori che contiene è contemporaneamente simbolo dell’unità fra i popoli d’Europa. È nel Mediterraneo, il mare che oggi richiama altri simboli: la guerra, le sue vittime e l’indifferenza verso il dolore dei naufraghi che sperano nell’Europa. Da qui l’urgenza di ritrovare non solo nelle popolazioni del meridione d’Italia, ma in tutti i popoli e Stati d’Europa la capacità di restare umani. Trovare la direzione per il futuro senza memoria storica, nella complessità del mondo globale, oggi sarebbe più difficile. Lo stretto nesso tra il presente e il passato richiamato dagli eventi preparati per il Festival è così naturale e trasparente che non necessita di spiegazioni. L’ISGREC, in collaborazione con molti altri soggetti, quest’anno, nei giorni del Festival ha pensato utile richiamare nomi e storie di vita di perseguitati politici, esuli e vittime dei lager, ricordare i luoghi del dolore – i teatri delle fucilazioni degli antifascisti – e anche di memoria attiva – Ventotene, ma anche le tante sedi delle riunioni clandestine di giovani che nel 1943 seppero scegliere con coraggio la parte giusta. Ci sono comunque dei segni di speranza che vanno colti. Vale la pena sottolineare con forza un evento di questi giorni: la produzione dell’Atlante delle stragi nazifasciste in Italia, cui l’ISGREC ha contribuito. È frutto della comune volontà di due Stati oggi, la Germania e l’Italia, di mettere a nudo le responsabilità comuni per crimini gravissimi. Vogliamo salutarlo come segno e simbolo di un’Europa nuova possibile. ISGREC – Istituto Storico Grossetano della Resistenza e dell’Età Contemporanea - (www.isgrec.it) 22 VENERDÌ22APRILE ORE 10.00: Porta del parco di Ribolla. Inaugurazione dell’installazione dedicata alla strage di Ponte Ricci e cerimonia di adozione del monumento che ne ricorda le vittime, a conclusione del Progetto CESVOT “Cantieri della Memoria. Dalle pietre al digitale”. ORE 16.00: “A scuola di Costituzione” è un progetto della sezione ANPI “Elvio Palazzoli” di Grosseto, rivolto alle scuole superiori della città con l’obiettivo di contribuire alla formazione dei cittadini di domani in base a quel patto di convivenza civile che è la Costituzione Repubblicana e Antifascista nata dalla Resistenza. Il progetto è giunto quest’anno alla quarta edizione. Vi hanno partecipato nel corso degli anni tutti gli istituti superiori cittadini in collaborazione con la Rete degli Studenti Medi di Grosseto e del Comune. Quest’anno il tema è stato il contrasto al razzismo e il diritto d’asilo previsto nei principi generali della Costituzione, che attendono una legislazione ordinaria applicativa organica. All’interno dell’edizione 2015-2016 è previsto un concorso di idee, di cui al Festival Resistente viene messo in mostra uno degli elaborati principali insieme alle locandine delle varie edizioni. Alla presentazione della mostra partecipano studenti ed insegnanti del gruppo di progetto, coordinati dal Presidente della sezione ANPI Beppe Corlito. ORE 17.00: Inaugurazione mostra progetto “MIGRAZIONE ACCOGLIENZA - INTEGRAZIONE” delle Classi: 4a A, 5a A, 5a B del Liceo Artistico del Polo “L. Bianciardi” di Grosseto. Il progetto svolto da due classi quinte e una quarta del Liceo Artistico del Polo “L.Bianciardi” di Grosseto si è concentrato su approfondimenti di tematiche legate ai concetti di migrazione, accoglienza e integrazione. E’ stata posta l’attenzione sulla migrazione come inevitabile fenomeno naturale o fenomeno indotto da pressioni sociali, economiche o belliche. Quindi si è cercato di comprendere quali possano essere le dinamiche per una corretta accoglienza che faciliti i necessari processi di integrazione. Questi sono stati gli argomenti di studio affrontati per la progettazione e realizzazione di modelli in scala di pitture murali per una ipotetica “Via dell’Accoglienza”, di sculture per un parco dedicato alla memoria delle stragi in mare dei migranti ed elementi plastici da collocare all’interno di un centro di accoglienza. Il progetto che ha coinvolto le materie d’ indirizzo (Discipline plastiche e pittoriche), con il contributo di altre materie del corso di studio, ha come obiettivo condurre gli studenti al superamento degli abituali stereotipi, riflettendo sui contenuti degli stessi, per apportare il proprio contributo alla risoluzione dei conflitti sociali come atto di responsabilità civile. Docenti che hanno seguito il progetto: Annarita Frate, Fabrizio Mattia. ORE 17.30: Voci su Europa e migranti. Ogni giorno di più le frontiere europee ed il Mediterraneo si macchiano di sangue innocente. Nei primi tre mesi di questo anno più di 500 persone hanno perso la vita nel tentativo di raggiungere l’Unione Europea per fuggire da guerre, povertà e trovarvi un futuro migliore. Voci su Europa e migranti vuole essere un confronto e un momento di riflessione collettiva sul futuro dell’Europa, sulla necessità di un’Europa solidale, multietnica e federale, l’unica che potrà attraversare indenne le grandi sfide del XXI secolo. ORE 22.00: VANZ (concerto) I Vanz sono una band rock/alternative italiana proveniente dalla provincia di Grosseto ed attiva dal 2002. Dopo il debutto “Childlike” arrivano il doppio ep ”Self Destruction/ Self Reconstruction e “Avenge the Surfers”. Possono vantare una decennale esperienza live acquisita in giro per tutta la penisola, durante la quale hanno condiviso il palco con artisti come Verdena, Julie’s Haircut, Sick Tamburo. Nel 2013 vengono nominati dalla fondazione Arezzo Wave tra le “Best Band 2013” per il concorso “ La Toscana che Suona” e vincono il Contest “Rock in Rolo 2013”. Il 5 Novembre 2014 vede la luce ” The Destiny is Unwritten”, ambizioso concept album suddiviso in 13 atti che compongono un’unica traccia ed un’unica storia. Ad impreziosire il nuovo lavoro uno story book illustrato realizzato in collaborazione con Daniele Marotta (fumettista di livello nazionale nonché presidente dell’ Accademia del Fumetto di Siena). Vanz: Paolo Castriconi (Voce e chitarra), Alessandro Albertazzi (batteria), Filippo Chiarello (Chitarra), Ranieri Cecconi (Basso). ORE 23.00: SHANDON (concerto) “Quando tornano gli Shandon?” è stata la domanda che più spesso Olly Riva si è sentito fare in tutti questi anni. Perchè gli Shandon sono stati una band fondamentale nella scena musicale indipendente italiana tra il 1994 e il 2004, 6 album, innumerevoli EP e compilation, escursioni nel punk e nel rock passando per ska, rockabilly, hardcore e rocksteady, una carriera folgorante che li ha visti calcare i palchi più importanti insieme alle band più famose del punk rock mondiale, fino al 2005 anno in cui gli Shandon hanno detto basta. Anni di silenzio fino al 2012 quando il gruppo torna di nuovo insieme per un tour, che però non sarà seguito dal ritorno in attività. A gennaio di quest’anno con una cover a sorpresa del famoso pezzo di Bruno Mars “Locked out of Heaven” gli Shandon annunciano il loro ritorno con una nuova formazione e il loro nuovo disco “Back on Board”. Un album frizzante, coraggioso, senza compromessi, che mette assieme le tante sfumature che hanno fatto la carriera di Olly Riva: ska e punk la fanno da padrone, ma i nuovi Shandon sono anche rhythm’n’blues, rock, soul, in una commistione irresistibile di influenze e generi. Il disco vede la collaborazione di Bunna (Africa Unite), Vic Ruggero (The Slackers), Ferdi, Mr.T-Bone (The Bluebeaters). Shandon: Olly (Chitarra e Voce), William (Basso), Massa (Chitarra e Voce), Alecs (Batteria), Max (Trombone), Iasko (Tromba) A seguire: Dj set con i P’Artigiani del Rock! SABATO23APRILE 23 ORE 11.00: Atrio del Municipio di Grosseto. Inaugurazione di una targa al bassorilievo di Tolomeo Faccendi in ricordo dei deportati politici grossetani e dialogo fra gli studenti e gli storici dell’ISGREC (Progetto CESVOT“Cantieri della Memoria. Dalle pietre al digitale”). DALLE ORE 15.00: DYNAMO BABY PARKING. Bambine e bambini, venite a trovarci sul prato del Cassero dove vi aspetta uno spazio speciale dedicato a voi con giochi, sorprese, truccabimbi, bolle di sapone e... bomboloni caldi! Il baby parking è dedicato a DYNAMO CAMP (www.dynamocamp.org), un luogo dove i bambini tornano ad essere bambini, un luogo di vacanza dove la vera cura è ridere e la medicina è l’allegria. Dynamo Camp è un centro di terapia ricreativa in provincia di Pistoia, unico in Italia, che ospita gratuitamente bambini e ragazzi dai 6 ai 17 anni con patologie gravi e croniche. ORE 16.00: Spazio ISGREC. Racconti di Resistenze lungo un secolo...e oltre. Incontro tra i soci dell’ISGREC. Sarà presente il Presidente, Luca Verzichelli. Marco Grilli presenta Grosseto e il suo territorio nell’Atlante delle stragi nazifasciste. Luciana Rocchi ed Elena Vellati presentano il documentario su IMI e Resistenza nel Comune di Cinigiano “Fu la loro scelta. Racconti di Resistenze”. Presente il regista Luigi Zannetti. Introduce Romina Sani, Sindaco di Cinigiano. ORE 18.00: Reading musicale “La storia di G” con Irene Paoletti - testi di Irene Paoletti e Federica Nucci - Musica e canzoni di Emanuele Bocci. Testimonianze dal territorio. A cura del Circolo Arci Raccontincontri e Comitato Territoriale Arci Grosseto. ORE 19.00: Spazio ISGREC. Racconti di Resistenze lungo un secolo ...e oltre. Con Enrico Acciai, autore di “Antifascismo, volontariato e guerra civile in Spagna”. La sezione italiana della Colonna Ascaso (Unicopli, Milano 2016) e Francesco Catastini, autore di “Una lunga Resistenza. Microstorie a confronto: Roccastrada e Calenzano (1922-1948)” (Pacini editore, Pisa 2015). ORE 21.00: concerto delle band finaliste della VII EDIZIONE del concorso musicale “Restiamo Umani” ORE 22.00: FREDDIE & THE PSYCHOCATS (concerto) Frederick Betteridge, in arte Frederikk, padre londinese, è un giovane cantautore e musicista toscano maremmano nel Dna. Nella sua musica gli scorci di Campiglia, il mare, il vino, Firenze e proprio dal capoluogo fiorentino Fred arriva a Milano tre anni fa, lasciando però testa e mani in Maremma. Per ritrovarle svolazza per un po’ coi Miaosatelliti, duo forse anarchico votato allo spargere rumore nelle strade. A quel folk tenuto insieme con lo spago, stipato in una valigia e portato in giro tra locali strade e piazze segue la scelta d’intraprendere la carriera solista. Cosi nasce il primo Ep “Vola Tutto”, pubblicato nel febbraio 2015: “Vola Tutto è un distillato degli ultimi due anni, degli alti & bassi, di tutta la strada fatta e del nervoso per tutta quella che non ho fatto. E’ un tentativo d’esorcizzare le paure ed una risata in faccia a quelle già superate. E’ anche un offerta votiva al procrastinare, nel tentativo di trovare il coraggio per non procrastinare più”. Vincitore lo scorso anno del bando di concorso musicale del Festival Resistente “Le cose giuste”, Freddie torna al Festival con i suoi amici Psychocats. Tommaso Niccolai (Batteria), Manuel Matera (Basso) ORE 23.00: ESTERINA (concerto) Esterina sono 5 ragazzi di Massarosa, un territorio lacustre dove le coltivazioni finiscono nel lago Massaciuccoli al margine estremo delle luci della mondana Versilia, Esterina è una donna minore. Vive sola, per quanto ne è capace. Non ama i suoi parenti e li cerca fuori dal suo sangue. Dorme nella casa sul limite del bosco da dove si vede il mare di Viareggio, dove ci sono i signori, dove le donne sono confezioni da accompagnare, dove gli uomini sono arresi. Lei no. Aspetta che il vino maturi, che la legna sia da bruciare, che la compagnia fatta ad un amico sia buona, che il sigaro sia acceso per bene, che la musica giunga e spieghi, riannodi e complichi. Esterina è di campagna, è la terra, ma conosce la città perché l’ha attraversata, l’ha letta. Sa che è una truffa. La sua musica è il suono del suo pennato, dell’accetta per sistemar la legna necessaria a passare l’inverno. Le sue parole sono l’eco delle storie che ha sentito raccontare, quelle viste scendere dal monte che gli sta alle spalle, il riverbero degli sputi che ha fatto volare. Precauzioni d’impiego Esterina prima di essere Esterina è stata Apeiron. Per 12 anni. Con quel nome ha attraversato un decennio di musica, ha cercato nel rock le proprie ragioni e allo stesso tempo ha tentato di sfuggirgli dalle mani. Di Apeiron rimangono tracce, indizi, polvere e croste. Indicazioni terapeutiche L’idea di Esterina è la realizzazione del suono della bonifica (sound della bonifica), dove la bonifica (terra strappata alla palude) è sintesi della sua strada. La musica e le parole di esterina come la terra nera strappata all’acqua e alle zanzare. Esterina: Fabio Angeli (Chitarra, Voce), Massimiliano Grasso (Piano Rhodes, Fisarmonica, Armonium, Elettronica, 2ª Voce), Giovanni Bianchini (Batteria), Lorenzo Del Grande (Flauti, Clarinetto Basso, Vibrafono, Glockenspiel, Diamonica, Synth, Campionamenti) Michele Vannucchi (Basso). A seguire: Dj set con i P’Artigiani del Rock! 24 ORE 12.30: Pranzo Resistente al Cassero (consigliata prenotazione al DOMENICA24APRILE n° 333/4949539) DALLE ORE 15.00: DYNAMO BABY PARKING. Bambine e bambini, venite a trovarci sul prato del Cassero dove vi aspetta uno spazio speciale dedicato a voi con giochi, sorprese, truccabimbi, bolle di sapone e... bomboloni caldi! Il baby parking è dedicato a DYNAMO CAMP (www.dynamocamp.org), un luogo dove i bambini tornano ad essere bambini, un luogo di vacanza dove la vera cura è ridere e la medicina è l’allegria. Dynamo Camp è un centro di terapia ricreativa in provincia di Pistoia, unico in Italia, che ospita gratuitamente bambini e ragazzi dai 6 ai 17 anni con patologie gravi e croniche. DALLE ORE 16.00: Animazione Bambini a cura della COMPAGNIA TEATRALE SALTAPALCHI. ORE 17.00: “La Libertà e i Diritti nascono con la Resistenza... Dai 70 anni di voto alle donne ai diritti ancora da conquistare nel nostro paese”. Un incontro per parlare di diritti in una società sempre più atomizzata e indifferente, uno spazio di confronto per ripercorrere gli ultimi settanta anni e renderci conto che forse ancora molto è da fare e costruire. Un angolo dal quale riuscire a riunire e condividere gli sforzi delle associazioni che giornalmente si impegnano per un mondo più giusto. ORE 19.00: Presentazione del libro: “Mio padre in una scatola da scarpe” di Giulio Cavalli. Parteciperà l’autore. Michele vuole potersi guardare allo specchio, essere pulito senza che questo significhi fare l’eroe. A Mondragone, però, è dura perché comanda una famiglia mafiosa, i Torre. Il primo scontro con uno di loro è per difendere un amico debole, per questo Michele perde il lavoro ma va dritto per la sua strada, nonostante tutto felice: è assunto in una vineria e si innamora follemente di Rosalba. Quarant’anni dopo si amano come il primo giorno, sono diventati genitori e nonni. Ma i soprusi in paese non sono finiti... Giulio Cavalli è scrittore e autore teatrale, dal 2007 vive sotto scorta a causa del suo impegno contro le mafie. ORE 19.45: Canzoni di lotta con i LIBERTRE. LIBERTRE è un gruppo di recente formazione, tre amici che condividono la passione per la musica e che vogliono rinnovare il ricordo della resistenza e cantare gli ideali. Antonio Quaranta (chitarra e mandolino), Marco Alberici (chitarra) e Luca Marchetti (voce) sono il suono e la voce di questa band. ORE 22.00: MR. BISON (concerto) I Mr. Bison nascono a Cecina nel 2009. Power trio rock ,propongono uno stoner rock granitico di matrice californiana strutturato con un susseguirsi di riff potenti e precisi accompagnati da un cantato ficcante ed un drumming pazzesco. Terzetto atipico, dal momento che non ci troviamo di fronte al classico trio chitarra basso e batteria: oltre alle pelli abbiamo infatti qui due chitarre che si rincorrono ed amalgamano creando un muro sonoro massiccio che non fa assolutamente notare l’assenza del basso in formazione, ma al contrario diventa il punto di forza. Nel 2011 firmano il loro primo EP “We don’t like love songs” e nel maggio 2012 il loro primo album “We’ll be brief”. Dal 2009 ad oggi hanno suonato in tutta la Penisola Italiana, in Europa ed un bel tour di 10 date in USA East Coast, aprendo a band importanti come Danko Jones, Red Fang, Karma to Burn, Baby Wood Rose, My Sleeping Karma, Linea 77, Fine Before You Came. A marzo 2016 è uscito Asteroid, il loro nuovo lavoro per la storica etichetta romana Subsound Records (Zippo-Mombu). Mr Bison: Matteo Barsacchi (Chitarra/Voce), Matteo Sciocchetto (Chitarra/Voce), Matteo D’Ignazi (Batteria/Voce). ORE 23.00: FRATELLI CALAFURIA (concerto) “Preparatevi a giocare al cubo di Rubik con il vostro cervello” (Il Fatto quotidiano) Fratelli Calafuria è un progetto rock alternativo nato a Milano nel 2002. Dopo due cd autoprodotti, nel 2008 esce il loro primo album ”Senza Titolo” accolto con entusiasmo dalla critica. I singoli “Di Getto” e “La Nobile arte” vanno in alta rotazione su tv e radio e “Non So perché” diventa tormentone nella trasmissione “Viva Radio 2” di Fiorello e Baldini. Nel 2011 esce “Musica rovinata”, il secondo album ufficiale della band, dove il suono della band trova la quadra in un collage di italo pop, punk rock e musica sperimentale. Il terzo album dei Fratelli Calafuria si intitola “Prove Complesse”, registrato e prodotto tra Milano e Londra, esce a marzo 2015 per Woodwarm. Il disco segna un’inversione di rotta verso un sound ruvido tipicamente ’90. Le coordinate sono quelle del power trio senza compromessi, ma quanto mai eclettico, visionario e senza regole: “..distorsioni, sezione ritmica furiosa, ritornelli efficaci linguaggio sempre curioso e inaspettato, che confonde e stupisce per le singolari associazioni di immagini e parole che anziché risultare non-sense aprono la mente su nuove angolazioni e punti di vista, dove regnano curiosità e la necessità di un pensiero laterale, fuori dagli schemi di quello logico (e dominante). Niente insomma è come sembra, se lo guardi con gli occhi che scegli. Forse il cervello esposto in copertina simboleggia proprio questo...” Prove complesse è un nuovo tassello che solidifica l’originalità di una band difficilmente catalogabile, che nel panorama rock italiano rimane ancora una realtà unica e inimitabile. Fratelli Calafuria: Andrea Volontè, Fabio Pansini, Paco Vercelloni A seguire: Dj set con i P’Artigiani del Rock! LUNEDÌ25APRILE 25 FESTA DELLA LIBERAZIONE ORE 17.00: Spettacolo per Bambini “Chura e Marwe” una fiaba interattiva africana a cura della Compagnia Teatrale Saltapalchi. Regia teatrale e cura dei movimenti: Esther Cerri e Valeria Petri. Una storia interattiva nella quale i protagonisti sono i bambini... ORE 10.15: Inaugurazione delle targhe in memoria dei caduti della Resistenza e deportati, previste dal progetto “Cantieri della Memoria. Dalle pietre al digitale”. Cittadella dello Studente, via dei Barberi. ORE 17.30: Spettacolo Teatrale “TUTTI I FIGLI DI DIO HANNO LE ALI” a cura del Gruppo teatrale della Cooperativa Uscita di Sicurezza Onlus. Voci recitanti: Abdoulie Jallow, Roberta Giorgi, Jucara Da Silva, Katiuscia Picchianti, Massimiliano Zuffi, Franca Lodovichi, Stefano Solari, M.Letidia Di Marte, Simona Leonardi, Razack Abdoul Yakubu, Silvana Mescolini, Veronica Vespignani, Ettore Raso Percussioni: Tourè Senh, Sirè Dlallo, Mussà Sidibè Cantori/Danzatori: Toumburà Djibril, Souleman Bansa, Alioli Kante, Kante Bansa Violinista: Rosita Di Marte Danzatrici: Europa Danza Coreografie: Antonella Garosi Tecnico del Suono: Letizia Naso Regia: Franca Lodovichi Coordinamento: Lucia Malvezzi 25 aprile 1945 – 25 aprile 2016. 71° anniversario della Liberazione dell’Italia dal fascismo. ORE 10.30: partecipazione al corteo e alle commemorazioni ufficiali nel centro storico di Grosseto. ORE 12.30: Pranzo Resistente al Cassero (consigliata prenotazione al n° 333/4949539) ORE 14.30: Cassero Senese, ritrovo e partenza per “PEDALARE, RESISTERE, PEDALARE: da Grosseto a Istia d’Ombrone in ricordo degli 11 Martiri d’Istia”, in collaborazione con FIAB Grossetociclabile. Il percorso in bici prevede una sosta al monumento ai Caduti della Resistenza (Piazza della Libertà) e al monumento ai martiri dell’Antifascismo e della Resistenza (Cittadella dello Studente), dove si terrà un breve incontro con gli storici dell’Isgrec. L’arrivo è a Istia d’Ombrone, dove saranno commemorati gli 11 martiri della strage del 22 marzo 1944. ORE 15.00: Pomeriggio Danzante con l’ORCHESTRA OLIVELLI L’Orchestra Olivelli dal 1999 è sinonimo di musica da ballo, dal liscio ai successi degli anni Sessanta, per regalarci un pomeriggio di danze e divertimento per tutte le generazioni! Orchestra Olivelli: Enzo Olivelli (voce solista e percussioni), Filippo Olivelli (voce solista, chitarra, tastiera), Ilaria Terrosi (voce solista), Alessio Del Tongo (batteria) ORE 18.30: Presentazione III bando letterario “Restiamo Umani”. ORE 19.00: Presentazione del libro: “Nostra Patria è il Mondo Intero. Biografia in libertà di Antonio Gamberi poeta del popolo, pastore, minatore, antifascista” di Alessandro Angeli (edizioni Stampa Alternativa). Parteciperà l’autore. Antonio Gamberi è un poeta importante nel patrimonio della Maremma e non solo, perché i suoi versi testimoniano gli accadimenti di quasi un secolo di storia d’Italia: dai fatti successivi all’Unità, fino alle macerie del secondo conflitto mondiale. L’umile estrazione, la vita in miniera, l’impegno politico e la bontà genuina dei suoi versi ne fanno un bardo del popolo e come tale Gamberi si frappose a quella trasformazione storica, insensata e truce, partita dall’ingiustizia sociale e giunta fino alle vette più terribili della barbarie. In questa storia a cavallo tra biografia e finzione narrativa si rivivono gli episodi salienti della sua vita: la gioventù nella campagna maremmana, l’amore idealizzato, le persecuzioni politiche, le lotte antifasciste, la galera e infine l’esilio, che non scalfì l’impegno e la sete di giustizia di questo instancabile eroe popolare. Alla presentazione prenderà parte anche il coro “Sedicidagosto” di Roccatederighi, uno dei più interessanti fra i cori del grossetano, sia per il repertorio, strettamente attinente alla tradizione locale di forte ascendente anarchica, sia per essere fra i pochi cori che praticano il canto a cappella. La formazione, si compone di sette individui: Mario Barracani, Mauro, Gerri e Gionni Bonelli, Roberto Brunacci, Bruno Buccelli e Lorenzo Mucciarelli. LUNEDÌ25APRILE ORE 19.30: I Disertori della Montagnola Senese (concerto) Canti della tradizione popolare toscana anarchici e antagonisti. Il gruppo musicale si è formato nel 1994 con base a Sovicille, ad opera di Andrea Fantacci e Monica Tozzi, grazie ai suggerimenti di Caterina Bueno, che avevano incontrato e seguito a partire dagli anni Settanta. Nel 1980 per due anni hanno fatto parte del gruppo di Maggerini di Poggio la Mozza, guidato da Francesco Benelli e composto, fra gli altri, da Salvo Salviati e Aulo Guidi, che hanno svolto un ruolo importante nel recupero e nella riproposizione delle tradizioni popolari in Maremma. È quindi dalla metà degli anni Novanta che iniziano un proprio percorso di riproposizione della maggiolata nella Montagnola senese, adottando un canto ispirato alla tradizione “maremmana”, diverso nella struttura da quello che si cantava nei luoghi vicini verso la Maremma, come Belforte e Radicondoli. Nel 1997 avviene un secondo incontro importante per il gruppo: al convegno “L’Arte del dire” a Grosseto, incontrano Altamante Logli, e lo invitano a far parte del loro gruppo. Per due anni il gruppo gode della presenza di Carlo Monni. Sono gli anni in cui arriva anche Jamie Marie Lazzara, violinista di Caterina Bueno. Nel 2000 nasce l’associazione culturale: “Le radici con le ali”, e questo è un avvenimento fondativo sia per il gruppo che per i singoli che vi fanno parte. In questo modo il gruppo si dà una struttura più formalizzata. Si aggiunge anche Giovanni Bartolomei da Prato, che già cantava con Caterina. Negli ultimi anni si sono avvicinati sempre di più a quella che Caterina Bueno definisce la tradizione “degli anarchici del libero pensiero e della fratellanza universale” anche attraverso la consultazione dell’archivio dell’Istituto Ernesto de Martino. Il gruppo si muove su un duplice binario: quello della ricerca e quello della riproposizione. L’impegno nella ricerca sulla musica popolare, li ha portati a un approfondimento, fin dal loro incontro con Caterina Bueno, sullo svolgimento della performance, a partire dalla lezione gramsciana relativa alle modalità e all’opportunità di dare voce al popolo, realizzando la consapevolezza che il canto tradizionale può essere strumento di riappropriazione delle proprie radici culturali. Al Festival Resistente vi aspetteranno inoltre le associazioni partner (ARCI, ANPI, ISGREC, Libera, Legambiente, Associazione Raccontincontri-Libreria delle Ragazze, Rete degli Studenti Medi Grosseto, Amnesty International, Arci Gay, CGIL Camera del Lavoro di Grosseto), un mercatino di artigianato locale, stand gastronomici per saziare l’appetito, un interessante bar dove degustare un aperitivo, leggere un libro e... ... e se il Festival Resistente non ti basta e vuoi goderti un soggiorno nella Maremma toscana in pieno relax e a prezzi convenienti, immerso nella pineta di Marina di Grosseto ti accoglierà il Camping Village ‘Il Sole’: www.campingilsole.it - Tel: 0564/34344 La XVIII edizione del Festival Resistente è realizzata con il contributo della Regione Toscana, in collaborazione con ISGREC, ANPI Comitato provinciale ‘Norma Parenti’ di Grosseto, ANPI Sezione ‘Elvio Palazzoli’ di Grosseto, ARCI Comitato provinciale di Grosseto , Rete degli Studenti Medi Grosseto e la co-organizzazione del Comune di Grosseto. La manifestazione è realizzata con il contributo del Camping Village ‘Il Sole’ di Marina di Grosseto, Unicoop Tirreno, Associazione Culturale La Quercia di Grosseto, CGIL Camera del Lavoro di Grosseto, Coop. Uscita di Sicurezza, Across & Avet Agenzia di Viaggi e Turismo. Si ringraziano per la speciale collaborazione: FIAB Grossetociclabile, Wasabi, Legambiente, Chimenti Distribuzione, Dagelli e Simiani Illuminazioni, CTP 2000 s.r.l., lo studio di comunicazione & marketing Kalimero, Spazio 72 e il Circolo ARCI ‘Khorakhanè’, Federica Polvani e lo studio F-Cubo. Un grazie per la tenacia e per l’impegno va a tutti i soci dell’Associazione Festival Resistente, senza il loro determinante contributo questo Festival non riuscirebbe a vivere. In caso di maltempo i concerti si svolgeranno presso il Circolo ARCI ‘Khorakhanè - Spazio72’ di Grosseto, via Ugo Bassi. “Durante la Resistenza ci battemmo per la libertà di tutti: la nostra, quella di chi non partecipava, quella di chi era contro” (Arrigo Boldrini, Comandante ‘Bulow’) INFO E CONTATTI: ASSOCIAZIONE FESTIVAL RESISTENTE GROSSETO - VIA RAVEL N. 15 TEL. 333.4949539 [email protected] WWW.FESTIVALRESISTENTE.IT FACEBOOK: FESTIVALRESISTENTE ARCI Comunicazione & Marketing Uscita di Sicurezza SOC I E TÀ COOPER AT I VA SOC I A L E - ON LU S ACROSS & AVET Agenzia di Viaggi e Turismo Associazione LGBT italiana Annunziatina Rossi cell. 339.7039266 [email protected] GROSSETO - Viale Matteotti, 26/A Tel. 0564.27444 - Fax 0564.28855 www.acrossviaggi.com Cod. Fisc. RSS NNZ 48M65 E202I - P.IVA 01072410531