Istituto Professionale per i Servizi per l`Enogastronomia e l`Ospitalità
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Istituto Professionale per i Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera “Andrea Barbarigo” DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE 5^ A RISTORAZIONE CORSO SERALE ANNO SCOLASTICO 2015/2016 INDICE 1. PROFILO PROFESSIONALE DEL “TECNICO DEI SERVIZI DI RISTORAZIONE” p. 3 2. I DOCENTI DEL CONSIGLIO DI CLASSE NEI TRE ANNI p. 4 3. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE p. 5 OBIETTIVI GENERALI/TRASVERSALI DELLA PROGRAMMAZIONE p. 10 4. SIMULAZIONE DELLE PROVE DELL’ESAME DI STATO p. 13 4.a scheda di valutazione utilizzata nella correzione della simulazione della prima prova p. 14 4.b scheda di valutazione utilizzata nella correzione della simulazione della seconda prova p. 15 4.c scheda di valutazione utilizzata nella correzione della simulazione della terza prova p. 16 4.d scheda di valutazione utilizzata nella correzione della simulazione della prova orale p. 17 5. TESTI DELLE SIMULAZIONI D’ESAME p. 19 5.a simulazione di prima prova del 21 marzo 2016 p. 19 5.b simulazione di seconda prova del 1 aprile 2016 p. 27 5.c simulazione di seconda prova del 16 maggio 2016 p. 30 5.d simulazione di terza prova del 4 dicembre 2015 p. 31 5.e simulazione di terza prova del 9 marzo 2016 p. 40 5.f simulazione di prova orale del 27 maggio 2016 p. 48 6. LE RELAZIONI FINALI E I PROGRAMMI SVOLTI DELLE SINGOLE DISCIPLINE 6.a Italiano p. 49 6.b Storia p. 51 6.c Matematica p. 53 6.d Inglese p. 54 6.e Spagnolo p. 56 6.f Francese p. 58 6.g Diritto e Tecniche Amministrative dell’Azienda Ristorativa p. 59 6.h Alimentazione p. 61 6.i Cucina p. 64 6.l Sala e Vendita p. 66 2 PROFILO PROFESSIONALE DEL “TECNICO DEI SERVIZI DI RISTORAZIONE” Il Tecnico dei Servizi di Ristorazione è il responsabile delle attività di ristorazione nelle varie componenti in cui essa si articola, in rapporto anche alla specifica tipologia di struttura ristorativa in cui opera. Pertanto egli dovrà avere specifiche competenze nel campo dell’approvvigionamento delle derrate, del controllo qualità, quantità, costi della produzione e distribuzione dei pasti, dell'allestimento di buffet e di banchetti (organizzati in occasioni conviviali sia all'interno che all'esterno dell'azienda), della organizzazione del lavoro e della guida di un gruppo e delle sue relazioni con gruppi di altri servizi. Poiché egli potrà assumere livelli di responsabilità che possono anche essere elevati, dovrà possedere conoscenze culturali, tecniche e organizzative rispetto all'intero settore ed in particolare sulle seguenti problematiche: • Il mercato ristorativo e i suoi principali segmenti. • L'andamento degli stili alimentari e dei consumi locali, nazionali ed internazionali • L'igiene professionale nonché le condizioni igienico-sanitarie dei locali di lavoro. • I moderni impianti tecnologici, le attrezzature e le dotazioni di servizio. • Le tecniche di lavorazione, la cottura e la presentazione degli alimenti. • La merceologia e le più innovative tecniche di conservazione degli alimenti anche alla luce della moderna tecnica dietetica. • L'antinfortunistica e la sicurezza dei lavoratori nel reparto. • I principali istituti giuridici che interessano la vita di un'azienda. • Gli strumenti che può utilizzare un'azienda per conoscere il mercato, per programmare e controllare la sua attività e quella dei singoli reparti. Date le sue funzioni di organizzazione del reparto e di coordinamento con gli altri reparti nonché di rapporto con i fornitori ed i clienti, il tecnico dei Servizi di Ristorazione deve saper utilizzare due lingue straniere e possedere capacità di comunicazione, di comprensione delle esigenze del personale e della clientela e di rappresentazione delle finalità dell'azienda. 3 I DOCENTI DEL CONSIGLIO DI CLASSE NEI TRE ANNI Primo periodo (classe 1^/2^ del diurno): Materia Italiano Storia Matematica Inglese Spagnolo Francese Alimentazione Diritto ed Economia Scienze Laboratorio di accoglienza turistica Laboratorio di cucina Laboratorio di sala/bar Ore settimanali 3 2 3 3 3 3 3 2 2 3 5 5 Secondo periodo (classe 3^/4^ del diurno): Materia Ore settimanali Italiano 3 Storia 2 Matematica 2 Inglese 3 Spagnolo 3 Francese 3 Alimentazione 3 Diritto e Tecniche Amministrative 4 Laboratorio di cucina 2 (ind. Sala) 6 (ind. Cucina) Laboratorio di sala/bar 2 (ind. Cucina) 6 (ind. Sala) Terzo periodo (classe 5^ del diurno): Materia Italiano Storia Matematica Inglese Spagnolo Francese Alimentazione Diritto e Tecniche Amministrative Laboratorio di cucina Laboratorio di sala/bar Ore settimanali 3 2 3 2 3 3 2 3 2 (ind. Cucina) 5 (ind. Sala) 2 (ind. Cucina) 5 (ind. Sala) 4 Docente Gaia Stentella (Coordinatrice) Gaia Stentella Carmelo Di Bella Nicoletta Da Re Aurora Smerghetto Silvia Pupini Monica Vianello Stefania Baruffato Antonella Dini Franco Grisot Gaetano Caracciolo Luana Saivezzo Docente Gaia Stentella (Coordinatrice) Gaia Stentella Massimo Rigobianco Barbara Galletti Giulia Bortolami Anna Michieletto Cesarina Piscozzo Lucia Pesce Simone Augusti Luana Saivezzo Docente Gaia Stentella (Coordinatrice) Gaia Stentella Massimo Rigobianco Gaspare Battistutto Cremonini Francisco Avalos Araque Lucia Prendin Cesarina Piscozzo Laura Serena Simone Augusti Luana Saivezzo PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe 5AS si compone di 22 studenti, 3 femmine e 19 maschi; 18 alunni sono di età inferiore ai 25 anni. Solo 8 studenti provengono dall’originale prima, mentre 10 studenti sono confluiti nella classe durante il secondo periodo e 4 da quest’anno, provenendo da percorsi di istruzione regionale o diurni variamente accidentati. Una studentessa non ha mai frequentato, due hanno frequentato saltuariamente fin dall’inizio e hanno infine abbandonato la frequenza, pur non ritirandosi ufficialmente. Buona parte della classe rientra nella tipologia dello studente drop-out, giovani che hanno abbandonato il sistema scolastico in seguito ad una serie di insuccessi o problemi personali (patologie invalidanti, necessità di dover provvedere anzitempo al proprio mantenimento etc.), e che spesso si sentono ancora “adolescenti”. Ciò ha provocato a volte dinamiche negative, come mancanza di motivazione, tipiche dello “studente difficile” dei corsi diurni. Un certo percorso di ri-motivazione per separarsi definitivamente dalle precedenti esperienze negative e concludere un percorso significativo è stato svolto negli anni, portando la classe a un livello di responsabilizzazione e partecipazione sufficiente, buono per alcuni. Il profilo della classe si può riassumere nei seguenti punti: profitto: la classe parte da discrete capacità e conoscenze di base, Tuttavia, spesso la passività ha portato a raggiungere risultati solo sufficienti; frequenza: la frequenza è irregolare per buona parte della classe, per motivi di lavoro e/o salute; comportamento: la classe ha atteggiamenti diversi a seconda delle discipline, gli insegnanti e i periodi dell’anno, andando da un atteggiamento partecipe e collaborativo a uno immaturo o passivo. La classe risulta quindi omogenea dal punto di vista dell’età (solo due studenti maggiori di 25 anni), della provenienza (solo tre studenti di cittadinanza non italiana) e delle problematiche presenti; invece disomogenea per impegno, metodo di studio, risultati. Si segnalano i seguenti casi particolari: Agostini (DSA certificato1), Bianchini (affetto da problematiche di salute che ne influenzano la frequenza, particolarmente irregolare), Slade e Santolini (già in possesso di diploma di maturità). Questi ultimi, in base al DM 142 del 7 marzo 2016, art. 7, comma 82, hanno richiesto di poter essere esonerati nel colloquio e nella terza prova dalle materie in precedenza accreditate, ossia italiano, storia, matematica, diritto e tecniche amministrative dell’azienda ristorativa, inglese, spagnolo, laboratorio di sala per quanto riguarda Santolini; italiano, storia, matematica, diritto e tecniche amministrative dell’azienda ristorativa, inglese per quanto riguarda Slade. La documentazione della diagnosi DSA di Agostini, della diagnosi medica di Bianchini, della carriera scolastica precedente di Santolini e Slade sono reperibili nelle cartelle personali dei sopraddetti studenti, depositate in Segreteria Alunni. 1 Si ricorda (DM 142 del 7 marzo 2016, art. 7, comma ) che Per l ' effettuazione delle prove d'esame degli studenti con disturbi specifici di apprendimento (D.S.A.) , si fa rinvio alle disposizioni che saranno impartite con l ' ordinanza ministeriale , recante norme e istruzioni sugli esami di Stato di istruzione secondaria di secondo grado per l'anno scolastico 2015/2016 2 Per l'anno scolastico 2015/2016, per i candidati provenienti da corsi sperimentali di istruzione degli adulti, che, sulla base del patto formativo individuale o che in relazione alla sperimentazione stessa e in presenza di crediti formativi riconosciuti, siano stati esonerati nella classe terminale dalla frequenza di alcune materie, possono, a richiesta, essere esonerati dall'esame su tali materie nell'ambito della terza prova scritta e del colloquio. Essi dovranno, comunque, sostenere la prima prova scritta, la seconda prova scritta, la terza prova scritta nonché il colloquio. 5 a. Crediti anni precedenti NUMERO 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 note ALLIEVO/A DSA AGOSTINI GIACOMO Ripetente secondo periodo ALIZADAH MOHAMMAD JOMAR ANDREEVA LYUDMYLA Ripetente secondo periodo BELLIO GIOVANNI BEVILACQUA BEYGUL VLADISLAV BIANCHINI ANDREA FRANCESCHINI GIULIANO GASTALDO ALESSANDRO GORIN SIMONE HARANICI VEACESLAV LIOTTA SEBASTIAN ARIEL LORATO GIACOMO MARANI MARTA RROMARTRROMART MASIERO MICHAEL PAVAN SAMUELE Ripetente classe PELLIZZATO FILIPPO 5^ E diurno 17 18 19 PIVATO MARCO RIZZO LUCA SANTOLINI ANDREA 20 SLADE GIANLUCA 21 SPAVENTO SARA 22 ZENNARO ENRICO Già diplomato presso il serale del nostro. istituto indirizzo Sala Già diplomato presso Ist. ‘Vendramin-Corner’ tecnico biologico Ripetente terzo periodo CREDITO 3° ANNO CREDITO 4° ANNO 4 4 5 4 5 5 5 6 4 5 5 5 5 4 6 6 5 4 4 5 4 5 5 5 5 4 6 6 4 5 5 4 6 5 7 7 5 7 6 6 5 6 5 6 I crediti del quinto anno si aggiungeranno in sede di scrutinio 6 Criteri di attribuzione crediti (dal P.O.F. di Istituto) “Con il D.M. n. 99/2009, relativo ai criteri di attribuzione della lode nei corsi di studio di istruzione secondaria superiore e alle tabelle di attribuzione del credito scolastico, “ravvisando la necessità di stabilire criteri uniformi per l’attribuzione della lode da parte delle commissioni”, il Ministero ha predisposto la seguente tabella: MEDIA DEI VOTI III anno IV anno V anno M=6 3-4 3-4 4-5 6 <M ≤ 7 4-5 4-5 5-6 7<M≤8 5-6 5-6 6-7 8<M≤9 6-7 6-7 7-8 9 < M ≤ 10 7-8 7-8 8-9 NOTA: M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Il riconoscimento di eventuali crediti formativi da parte del Consiglio di Classe non può in alcun modo comportare il cambiamento della banda di oscillazione corrispondente alla media M dei voti. Per gli studenti del terzo, del quarto e quinto anno, in sede di scrutinio finale si assumono i seguenti criteri: in caso di media dei voti assegnati superiore alla metà della banda di oscillazione prevista (ad es. nella fascia tra 6 e 7, una media superiore al 6,5) il Consiglio di Classe assegna il massimo punteggio di credito previsto per quella fascia.” 7 a. Carriera scolastica NUMERO 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 ALLIEVO/A PRIMO PERIODO (O CLASSE 1^-2^) SECONDO PERIODO (O CLASSE 3^-4^) Serale Istituto ‘A. Barbarigo’ Serale istituto ‘A. Barbarigo’ Serale istituto ‘A. Barbarigo’ Serale istituto ‘A. Barbarigo’ Serale istituto ‘A. Barbarigo’ Serale istituto ‘A. Barbarigo’ Serale istituto ‘A. Barbarigo’ Serale istituto ‘A. Barbarigo’ Serale istituto ‘A. Barbarigo’ Serale istituto ‘A. Barbarigo’ Serale istituto ‘A. Barbarigo’ Serale istituto ‘A. Barbarigo’ Corso regionale c/o Ist. ‘Zambler’ Serale istituto ‘A. Serale istituto ‘A. Barbarigo’ Barbarigo’ Serale istituto ‘A. Barbarigo’ Serale istituto ‘A. Barbarigo’ Serale istituto ‘A. Barbarigo’ Serale istituto ‘A. Barbarigo’ Serale istituto ‘A. Barbarigo’ Serale istituto ‘A. Barbarigo’ Serale istituto ‘A. Barbarigo’ Serale istituto ‘A. Barbarigo’ Serale istituto ‘A. Barbarigo’ Serale istituto ‘A. Barbarigo’ Serale istituto ‘A. Barbarigo’ Serale istituto ‘A. Barbarigo’ Serale istituto ‘A. Barbarigo’ Serale istituto ‘A. Barbarigo’ Diurno istituto ‘A. Barbarigo’ Corso regionale c/o ‘DIEFFE’ Serale istituto ‘A. Barbarigo’ Serale istituto ‘A. Barbarigo’ Diurno Ist. ‘VendraminCorner’ Serale istituto ‘A. Barbarigo’ Serale istituto ‘A. Barbarigo’ Serale istituto ‘A. Barbarigo’ Diurno istituto ‘A. Barbarigo’ Serale istituto ‘A. Barbarigo’ Serale istituto ‘A. Barbarigo’ Serale istituto ‘A. Barbarigo’ Serale istituto ‘A. Barbarigo’ Serale istituto ‘A. Barbarigo’ Serale istituto ‘A. Barbarigo’ Serale istituto ‘A. Barbarigo’ Serale istituto ‘A. Barbarigo’ Serale istituto ‘A. Barbarigo’ Serale istituto ‘A. Barbarigo’ Serale istituto ‘A. Barbarigo’ Serale istituto ‘A. Barbarigo’ Serale istituto ‘A. Barbarigo’ Serale istituto ‘A. Barbarigo’ Diurno istituto ‘A. Barbarigo’ Corso regionale ALIZADAH M. JOMAR c/o ‘DIEFFE’ Serale istituto ‘A. ANDREEVA LYUDMYLA Barbarigo’ Serale istituto ‘A. BELLIO GIOVANNI Barbarigo’ Serale istituto ‘A. BEVILACQUA B. Barbarigo’ VLADISLAV Diurno istituto BIANCHINI ANDREA ‘A. Barbarigo’ FRANCESCHINI GIULIANO Corso regionale c/o Ist. ‘Berna’ GASTALDO ALESSANDRO Serale istituto ‘A. Barbarigo’ Diurno istituto GORIN SIMONE ‘A. Barbarigo’ HARANICI VEACESLAV Corso regionale c/o Ist. ‘Berna’ LIOTTA SEBASTIAN ARIEL Serale istituto ‘A. Barbarigo’ Corso regionale LORATO GIACOMO c/o Ist. ‘Berna’ Diurno – Istituto MARANI MARTA ‘A. Volta’ AGOSTINI GIACOMO 14 MASIERO MICHAEL 15 PAVAN SAMUELE 16 PELLIZZATO FILIPPO 17 PIVATO MARCO 18 RIZZO LUCA 19 SANTOLINI ANDREA 20 SLADE GIANLUCA 21 SPAVENTO SARA 22 ZENNARO ENRICO TERZO PERIODO 8 Serale istituto ‘A. Barbarigo’ b. indirizzo di studio e seconda lingua dei singoli studenti: INDIRIZZO DI STUDIO NUMERO SECONDA LINGUA ALLIEVO/A 1 AGOSTINI GIACOMO Sala Spagnolo 2 ALIZADAH M. JOMAR Cucina Spagnolo 3 ANDREEVA LYUDMYLA Sala Francese 4 BELLIO GIOVANNI Sala Spagnolo 5 Sala Spagnolo 6 BEVILACQUA B. VLADISLAV BIANCHINI ANDREA Cucina Spagnolo 7 FRANCESCHINI GIULIANO Sala Francese 8 GASTALDO ALESSANDRO Cucina Spagnolo 9 GORIN SIMONE Sala Spagnolo 10 HARANICI VEACESLAV Sala Spagnolo 11 LIOTTA SEBASTIAN ARIEL Sala Francese 12 LORATO GIACOMO Sala Francese 13 MARANI MARTA Sala Francese 14 MASIERO MICHAEL Cucina 15 PAVAN SAMUELE Cucina Spagnolo 16 PELLIZZATO FILIPPO Cucina Spagnolo 17 PIVATO MARCO Cucina Spagnolo 18 RIZZO LUCA Cucina Spagnolo 19 SANTOLINI ANDREA Cucina Spagnolo 20 SLADE GIANLUCA Cucina Spagnolo 21 SPAVENTO SARA Cucina Spagnolo 22 ZENNARO ENRICO Cucina Francese 9 Spagnolo OBIETTIVI GENERALI/TRASVERSALI DELLA PROGRAMMAZIONE – DIDATTICA MODULARE DEL CONSIGLIO DI CLASSE Il Consiglio di Classe ha considerato come obiettivi trasversali la capacità di raggiungere una adeguata autonomia personale nell'utilizzo delle conoscenze e competenze acquisite, il sapersi relazionare correttamente e positivamente con gli altri, in ambito sociale e professionale. I docenti hanno cercato di sviluppare negli alunni la capacità di mettere in atto procedimenti di analisi e sintesi in modo da affrontare i temi con senso critico e riflessivo; tali obiettivi sono stati raggiunti per la maggioranza degli allievi in modo soddisfacente, negli altri casi almeno in modo scolasticamente accettabile. Gli obiettivi trasversali dei singoli moduli generali programmati sono stati: 1. Riorganizzare, rinforzare, recuperare le conoscenze, competenze e capacità acquisite ed introduzione alle nuove discipline. 2. Confrontare, analizzare. 3. Sintetizzare, elaborare ed operare in autonomia. 4. Sviluppare l'autonomia e la professionalità. 5. Verificare ed autovalutare. Riguardo a METODI, STRUMENTI E TEMPI DELLA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA Si rimanda alle sezioni appositamente dedicate nelle relazioni finali delle singole discipline al punto 6. del presente documento. Riguardo a CONOSCENZE, COMPETENZE, CAPACITA' ACQUISITE DAGLI ALLIEVI, si nota che, pur partendo da livelli culturali differenziati ed ottenendo risultati non uniformi, gli allievi hanno tutti conseguito miglioramenti sensibili rispetto ai dati di partenza ed hanno maturato una certa autonomia operativa. Le conoscenze, competenza e capacità acquisite posso no così essere riassunte: Conoscenze trasversali: sia culturali che strettamente professionali, flessibili, polivalenti e in grado di sostenere la soluzione dei problemi in termini sistemici, almeno in modo adeguato. Gli alunni sono in grado, se indirizzati, di attuare operazioni logiche per affrontare la soluzione di un problema (ricerca), utilizzando le regole ed i contenuti, a volte anche multidisciplinari, progettando percorsi di confronto al fine di elaborare giudizi motivati. Pur nella diversità dell’apprendimento delle conoscenze disciplinari, gli allievi hanno co0mplessivamente dimostrato di saper armonizzare alcuni segmenti del sapere allo scopo di individuare la soluzione del problema. Conoscenze disciplinari Si riscontrano ovvie differenze soggettive nei lavori scolastici tra le varie discipline, che hanno mirato tutte, comunque, a far comprendere all'alunno l'importanza dell'acquisizione di maggior autonomia nel proprio processo di formazione, riconoscendo la necessità di ampliare ed aggiornare costantemente la propria preparazione, padroneggiando i "nodi" del sapere di ogni disciplina, in modo da partecipare coscientemente ai valori della cultura e della propria civiltà. Conoscenze pluridisciplinari In alcuni lavori scolastici gli allievi hanno affrontato il problema da più punti di vista avvalendosi di metodologie e procedure relative a discipline diverse e evidenziando l'oggetto della ricerca sotto più profili. Conoscenze multidisciplinari Nella loro attività di esplorazione gli allievi, guidati dai docenti, hanno affinato la consapevolezza dei necessari rapporti strumentali tra le diverse discipline nel rappresentare gli esiti della ricerca. Conoscenze interdisciplinari Alcuni moduli professionali della Terza Area hanno comportato il "problem solving" come pratica di apprendimento attivo con apprezzabili risultati, lontani comunque da un'interdisciplinarietà che va ben oltre i ragionevoli fini del percorso formativo. 10 Attenzione è stata posta al rispettoso sviluppo di una crescita armonica dell'individuo, sotto i suoi molteplici aspetti (emotivi, fisici, sociali, culturali, professionali, ecc.). Competenze Gli allievi sanno utilizzare la strumentazione professionale con sufficiente competenza ed abilità. Sono in grado di raccogliere dati ed informazioni utili alla redazione di relazioni mirate. Le competenze linguistiche espressive, anche in lingua straniera, appaiono sufficienti. Capacità Gli allievi, in generale, sanno lavorare nel campo professionale, anche in gruppo, stabilendo operazioni, compiti e scopi da perseguire in termini sistemici e specifici, specie nelle applicazioni pratiche relative alla specializzazione; alcuni ragazzi testimoniano invece maggior fragilità nella soluzione di problemi disciplinari, più strettamente teorici, che richiedono esauriente padronanza dei contenuti. Riguardo alle ATTIVITA’ DI RINFORZO E DI RECUPERO, la “Programmazione didattica modulare del Consiglio di Classe” (cfr.), nello spirito e nella lettera del “Progetto 2002” ha previsto per l’anno scolastico terminale, il primo modulo interdisciplinare fosse dedicato al recupero e al rinforzo dei prerequisiti culturali e metodologici, e che all’interno di ogni modulo disciplinare fosse previsto un momento specifico per il recupero. Riguardo alle ATTIVITA’ INTEGRATIVE, COMPLEMENTARI, PLURIDISCIPLINARI E STAGES PROFESSIONALI, nell’ arco del triennio di corso la classe ha partecipato a numerosi eventi e manifestazioni di carattere enogastronomico ottenendo plausi e lettere di ringraziamento per aver dimostrato, nell’attività tecnico pratica di sala bar e di cucina competenze, capacità e professionalità. A questo proposito, agli alunni meritevoli e che hanno dimostrato costanza e partecipazione,l’Istituto ha rilasciato un attestato di merito spendibile come credito lavorativo. I discenti, nell’anno scolastico precedente, hanno inoltre partecipato ad un periodo di alternanza scuola lavoro di due settimane conseguendo degli ottimi risultati. Per quanto riguarda la VALUTAZIONE formativa si sono verificate le risposte (cognitive, comportamentali, relazionali, culturali, positive/negative) della classe e dei singoli allievi alle attività didattiche per valutare l’efficacia delle proposte educative e per adeguare, orientare e rendere più incisiva e rispondente alle necessità la programmazione didattica. La valutazione sommativa ha verificato il processo di apprendimento dell’allievo/a in relazione ai dati di partenza, alle acquisizioni culturali raggiunte, allo sforzo e l’impegno profusi secondo la griglia di valutazione approvata nel Collegio dei Docenti del 7.XI.2003 riportata nella pagina seguente: 11 GRIGLIA DI VALUTAZIONE VOTO CONOSCENZE : sapere COMPETENZE :Saper fare CAPACITÁ: Saper rielaborare 1 Nessuna Rifiuto di sottoporsi a verifica Nessuna Nessuna 2 Conoscenze quasi nulle E’ incapace di applicare le Non sa orientarsi conoscenze minime anche se guidato 3 Conoscenze frammentarie e grave mente lacunose Procede solo se guidato con gravi errori ed evidenti limiti anche nell’utilizzo degli strumenti 4 Conoscenze molto carenti e lacunose Applica parzialmente le conoscenze minime con molti errori Compie analisi errate, non sa sintetizzare ed organizzare il lavoro 5 Conoscenze minime superficiali Procede nelle situazioni operative in modo semplice, ma poco autonomo con parziali errori ed improprietà di linguaggio Sa analizzare e sintetizzare in modo parziale 6 Conoscenze sufficienti della disciplina ma non approfondite Applica le conoscenze acquisite con una minima autonomia ed utilizza i vari linguaggi in modo semplice Sa cogliere il significato generale degli argomenti e li interpreta con semplicità 7 Conoscenze discrete; se guidato sa approfondire Applica in modo corretto e con sufficiente autonomia le conoscenze, utilizzando gli strumenti idonei Sa esprimersi in modo adeguato, organizza il proprio lavoro ed affronta correttamente le diverse situazioni operative 8 Conoscenze complete Applica autonomamente le conoscenze con linguaggio appropriato e corretto Sa organizzare autonomamente e con sicurezza il proprio lavoro integrando i vari saperi 9 Conoscenze complete e sicure della disciplina Applica autonomamente e correttamente le conoscenze anche nelle situazioni più complesse ed espone con un linguaggio appropriato, specifico e corretto Sa risolvere i problemi più complessi e rielabora in modo corretto, critico ed autonomo 10 Conoscenze eccellenti, approfondite ed ampliate Applica autonomamente e correttamente le conoscenze anche nelle situazioni più complesse. Espone in modo sicuro con un linguaggio appropriato, ricco, specifico e corretto. Sa lavorare in modo autonomo, critico e flessibile con personali approfondimenti Sa analizzare e rielaborare con decisione e rapidità anche situazioni astratte Non sa analizzare i contenuti Per quanto riguarda la valutazione degli apprendimenti nelle varie materie rimandiamo alla sezione appositamente dedicata nelle relazioni finali delle singole discipline. 12 SIMULAZIONE DELLE PROVE DELL’ESAME DI STATO Sono state somministrate alla classe due simulazioni di terza prova, nelle seguenti date e con le seguenti discipline coinvolte: 1. 4 dicembre 2015: 10 quesiti a risposta lunga (8 righe) distribuiti tra: alimentazione, seconda lingua straniera, matematica, sala (per gli studenti di sala) o cucina (per gli studenti di cucina) 2. 9 marzo 2016: 10 quesiti a risposta lunga (8 righe) distribuiti tra: Diritto e Tecniche Amministrative, Seconda lingua straniera, Inglese, sala (per gli studenti di cucina) o cucina (per gli studenti di sala) Sono state somministrate alla classe 2 simulazioni di seconda prova, nelle seguenti date: 1. 1 aprile 2016: 2. 16 maggio 2016 È stata somministrata alla classe una simulazione di prima prova, nella seguente data: 21 marzo 2016 Si è svolta una simulazione del colloquio, nella seguente data: 27 maggio 2016 Si allegano, a titolo d’esempio, le schede di valutazione utilizzate per le simulazioni di 1ª, 2ª e 3ª prova e del colloquio, nonché i testi delle simulazioni di prima, seconda e terza prova già somministrate. 13 GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA P ROVA SCRITTA Classe 5ªAS “Ristorazione” CANDIDATO/A:_________________________________________________________ Tipologia A: analisi di un testo letterario e non, in prosa o poesia GRIGLIA DI VALUTAZIONE 1-7 8-9 10 11-12 13-14 15 1-4 5 6 7 8-9 10 Discreto Buono Punteggio in quindicesimi Punteggio in decimi DESCRITTORI Gravemente insufficiente Scarsa compren- Adesione alla sione delle conconsegna Aderenza alla traccia, rispetto segne. della forma testuale, Presenza degli adeguatezza del registro in elementi caratrelazione al destinatario terizzanti la tipologia scelta nulla o molto limitata Insufficiente Difficoltà nella comprensione delle richieste Realizzazione incerta della tipologia scelta Sufficiente Esecuzione sostanzialmente in linea con le richieste Rispetto sostanziale della tipologia scelta seppur con qualche imprecisione Ottimo Adesione ade- Adesione Completo guata alle con- corret-ta alle rispet-to delle segne consegne conse-gne Rispetto Uso Padronanza coeren-te della appropriato ed uso tipologia scelta degli elementi originale degli caratterizzanti elementi la tipologia caratterizzanti scelta la tipologia scelta Uso dei docu-menti Uso limitato dei Uso sufficiente- Uso corretto Uso corretto Uso efficace documenti mente adeguato dei documenti ed efficace dei ed originale Conoscenze mo- dei documenti Conoscenze di- do-cumenti dei dodeste e framConoscenze es- screte Conoscenze cumenti mentarie senziali dell’argomento buone e Conoscenze Capacità di Sufficiente capa- e rielaborate in rielabo-rate in ap-profondite orientarsi cità di orientarsi modo modo e rie-laborate all’interno all’interno adeguato personale in mo-do dell’argomento dell’argomento critico, con non adeguata contributi personali Qualità del assente o quasi contenuto Conoscenza ed uso dei Pochi e banali documenti in funzione delle elementi conoscitivi diverse tipologie, elaborazione Elaborazione personale: Tipologia A: Comprensione personale assente ed analisi del testo, capacità di contestualizzazione; Tipologia B: Corretta utilizzazione del materiale allegato; Tipologie C e D: presentazione delle conoscenze possedute in relazione al tema dato; Organizzazione del testo Disposizione logica delle idee, coerenza ed efficacia argomentativa, equilibrio delle parti. Competenze linguistiche Correttezza ortografica e morfosintattica, pertinenza lessicale. Esposizione conEsposizione non Esposizione delle Esposizione Esposizione fusa, disorganica e/o sempre coerente idee sostanzial- chia-ra, am-pia, contraddit-toria e talvolta poco mente coerente, coerente e coerente e chiara ma schematica sufficientemen ben articolata te articolata Esposizione am-pia, articolata ed efficace Errori gravi e diffusi Espressione imLessico limitato e precisa, diversi improprio errori Lessico non sempre adeguato Espressione cor-retta, fluida ed efficace Padronanza del linguaggio specifico. 14 Espressione generalmente corretta Lessico adeguato, seppur limitato Espressione chiara e corretta Lessico appropriato Espressione chiara e scorre-vole Uso appropriato del linguaggio specifico Scheda di valutazione della 2° Prova Scienza e cultura dell’alimentazione Candidato Seconda parte ( 40%) Prima parte (60%) Classe RIELABORAZIONE E COMPETENZA ADERENZA ALLA TRACCIA CONOSCENZA DEI CONTENUTI LESSICALE Indicatori Descrittori Punti La conoscenza dei contenuti disciplinari è gravemente carente 1 La conoscenza dei contenuti è lacunosa, frammentaria, confusa 2-3 La conoscenza dei contenuti disciplinari è limitata all’essenziale 4 La conoscenza dei contenuti disciplinari è buona 5 La conoscenza dei contenuti disciplinari è completa 6 Ha sviluppato l’argomento con scarsa aderenza alla traccia 1 Ha sviluppato l’argomento con parziale aderenza alla traccia 2-3 Ha sviluppato l’argomento con accettabile aderenza alla traccia 4 Ha sviluppato l’argomento con adeguata aderenza alla traccia 5 Ha sviluppato l’argomento con una buona aderenza alla traccia 6 La produzione è inadeguata 1 La produzione è essenziale 2 La produzione è corrispondente 3 TOTALE Rielaborazione dei punteggi Prima parte vale il 60%, seconda parte il 40% (20% per domanda) Punteggio complessivo della prova (arrotondato a valore intero) 15 Primo Secondo Quesito Quesito 20% 20% Punteggio attribuito SCHEDA DI VALUTAZIONE UTILIZZATA PER LA CORREZIONE DELLE SIMULAZIONI DI TERZA PROVA SCHEDA DI VALUTAZIONE DI 3a PROVA CLASSE 5A Tipologia: risposta lunga CANDIDATO/A: punti Conoscenze 1 gravemente lacunose o nulle 2 lacunose/frammentarie/confuse 3 incomplete/superficiali/non organiche 4 minime ed essenziali 5 in genere complete ed organiche 6 esaurienti/organiche/approfondite ……../6 Competenze nell’uso delle conoscenze (espressione + competenze specifiche delle discipline) 1 Carenti 2/3 Parziali 4 Basilari 5 Adeguate 6 Eccellenti ………/6 Rielaborazione – sintesi 1 Inadeguate 2 Essenziali 3 appropriate e sicure ……../3 TOTALE ……/15 16 SCHEDA DI VALUTAZIONE UTILIZZATA PER LA VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO Classe 5ªSA “Ristorazione” COLLOQUIO CANDIDATO/A: ARGOMENTI: INDICATORI: A) CONOSCENZA DEI CONTENUTI (14 PUNTI) • Ricorda qualche informazione con difficoltà • Ricorda in modo completo, ma non approfondito • Ricorda in modo completo e approfondito allocando le conoscenze specifiche nel quadro disciplinare di riferimento (da 1 a 7 punti) (da 8 a 11 punti) (da 12 a 14 punti) PUNTI ……... B) COMPETENZA LINGUISTICO/ESPRESSIVA (8 punti) • Si esprime in modo confuso e lessicalmente povero • Si esprime in modo semplice, chiaro, coerente • Comunica in modo efficace, usando un lessico appropriato (da 1 a 3 punti) (da 4 a 6 punti) (da 7 a 8 punti) PUNTI ……... C) CAPACITÀ DI ANALISI E DI COLLEGAMENTO (8 punti) • Individua gli argomenti con difficoltà e solo se guidato riesce ad abbozzare collegamenti (da 1 a 3 punti) • Sa individuare gli argomenti e i collegamenti con sufficiente autonomia e correttezza (da 4 a 6 punti) • Sa correlare tutti i dati in modo autonomo e mirato e sa trarre Le opportune conclusioni personali (da 7 a 8 punti) PUNTI ……... TOTALE PUNTEGGIO COLLOQUIO ………………………………. EVENTUALI OSSERVAZIONI: 17 TABELLA DI VALUTAZIONE DI RIFERIMENTO Gravemente insufficiente PUNTI 1/12 Insufficiente 13 /19 Sufficiente 20 Discreto 21/23 18 Buono 24/26 Ottimo 27/29 Eccellente 30 SIMULAZIONE PRIMA PROVA DELL’ESAME DI STATO Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte. TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO Umberto SABA, La ritirata in Piazza Aldrovandi a Bologna 1 Piazza Aldrovandi e la sera d'ottobre 2 hanno sposate le bellezze loro; 3 ed è felice l'occhio che le scopre. 4 L'allegra ragazzaglia urge e schiamazza 5 che i bersaglieri colle trombe d'oro 6 formano il cerchio in mezzo della piazza. 7 Io li guardo: Dai monti alla pianura 8 pingue, ed a quella ove nell'aria è il male, 9 convengono a una sola vita dura, 10 a un solo malcontento, a un solo tu; 11 or quivi a un cenno del lor caporale 12 gonfian le gote in fior di gioventù. 13 La canzonetta per l'innamorata, 14 un'altra che le coppie in danza scaglia, 15 e poi, correndo già, la ritirata. 16 E tu sei tutta in questa piazza, o Italia. Umberto Saba, nato a Trieste nel 1883 e morto a Gorizia nel 1957, cominciò a scrivere versi agli inizi del secolo XX e continuò per cinquant'anni all'incirca. Questa poesia è compresa nella raccolta La serena disperazione (1913-1915) confluita poi, insieme a tutte le altre raccolte di versi del poeta triestino, nel Canzoniere. Note preliminari alla comprensione del testo: la bolognese piazza Aldrovandi aveva accanto una caserma. In occasione di esercitazioni e di feste si esibiva nella piazza la banda dei bersaglieri. 1. Comprensione complessiva Dopo una prima lettura, riassumi il contenuto informativo del testo in non più di dieci righe. 2. Analisi e interpretazione del testo 2.1 Illustra la struttura metrica e il ritmo del componimento. 2.2 Spiega le seguenti scelte lessicali: il verbo "sposare" (v. 2), l'intonazione data al sostantivo "ragazzaglia" (v. 4) e al suo urgere e schiamazzare; il significato del "che" (v. 5) e delle espressioni "pianura/pingue" e "quella ove nell'aria è il male" (vv. 7-8). 2.3 Chiarisci il significato dell'aggettivo "solo" iterato tre volte in due soli versi (vv. 9-10), e la situazione di contrasto che esso denota con la varia provenienza di questi giovani bersaglieri. 2.4 Analizza i modi linguistici con i quali l'autore indica i motivi compresi nel repertorio della banda (vv. 1315). 2.5 Spiega la funzione riassuntiva del verso finale e l'atteggiamento del poeta che osserva l'allegra e festosa scena. 2.6 Esponi le tue osservazioni sul testo in un commento personale di sufficiente ampiezza. 3. Approfondimenti La lirica proposta alla tua interpretazione risale agli inizi della prima guerra mondiale. Contestualizzala, scegliendo uno o più dei seguenti ambiti di riferimento: a) altre liriche dello stesso Saba; b) testi poetici di autori a lui contemporanei o contemporanee correnti artistico-letterarie; c) la situazione socio-economica e politica dell'Italia nell'era giolittiana. TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE” (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti) CONSEGNE Sviluppa l’argomento scelto o in forma di “saggio breve” o di “articolo di giornale”, utilizzando i documenti e i dati che lo corredano. 19 Se scegli la forma del “saggio breve”, interpreta e confronta i documenti e i dati forniti e su questa base svolgi, argomentandola, la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Da’ al saggio un titolo coerente con la tua trattazione e ipotizzane una destinazione editoriale (rivista specialistica, fascicolo scolastico di ricerca e documentazione, rassegna di argomento culturale, altro). Se lo ritieni, organizza la trattazione suddividendola in paragrafi cui potrai dare eventualmente uno specifico titolo. Se scegli la forma dell’ “articolo di giornale”, individua nei documenti e nei dati forniti uno o più elementi che ti sembrano rilevanti e costruisci su di essi il tuo ‘pezzo’. Da’ all’articolo un titolo appropriato ed indica il tipo di giornale sul quale ne ipotizzi la pubblicazione (quotidiano, rivista divulgativa, giornale scolastico, altro). per attualizzare l’argomento, puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni o eventi di rilievo). Per entrambe le forme di scrittura non superare le quattro o cinque colonne di metà di foglio protocollo. 1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO ARGOMENTO: La percezione dello straniero nella letteratura e nell’arte. DOCUMENTI “Non lederai il diritto dello straniero o dell’orfano e non prenderai in pegno la veste dalla vedova; ma ti ricorderai che sei stato schiavo in Egitto e che di là ti ha redento l’Eterno, il tuo Dio; perciò ti comandò di fare questo. Quando fai la mietitura nel tuo campo e dimentichi nel campo un covone, non tornerai indietro a prenderlo; sarà per lo straniero, per l’orfano e per la vedova, affinché l’Eterno, il tuo Dio, ti benedica in tutta l’opera delle tue mani. Quando bacchierai i tuoi ulivi, non tornerai a ripassare sui rami; le olive rimaste saranno per lo straniero, per l’orfano e per la vedova. Quando vendemmierai la tua vigna, non ripasserai una seconda volta; i grappoli rimasti saranno per lo straniero, per l’orfano e per la vedova. E ti ricorderai che sei stato schiavo nel paese d’Egitto; perciò ti comando di fare questo.” DEUTERONOMIO, 24, 17-22 “Così Odisseo stava per venire in mezzo a fanciulle dalle belle chiome, pur nudo com’era: la dura necessità lo spingeva. Terribile apparve loro, era tutto imbrattato di salsedine. E fuggirono via, chi qua chi là, sulle spiagge dove più sporgevano dentro il mare. Sola restava la figlia di Alcinoo: Atena le mise in cuore ardimento e tolse dalle membra la paura. Rimase ferma di fronte a lui, si tratteneva. Ed egli fu incerto, Odisseo, se supplicare la bella fanciulla e abbracciarle le ginocchia, oppure così di lontano pregarla, con dolci parole, che gl’indicasse la città e gli desse vesti. Questa gli parve, a pensarci, la cosa migliore, pregarla con dolci parole di lontano. Temeva che a toccarle i ginocchi si sdegnasse, la fanciulla. Subito le rivolse la parola:…E a lui rispondeva Nausicaa dalle bianche braccia: «Straniero, non sembri uomo stolto o malvagio, ma Zeus Olimpio, che divide la fortuna tra gli uomini, buoni e cattivi, a ciascuno come lui vuole, a te diede questa sorte, e tu la devi ad ogni modo sopportare.»…Così disse, e diede ordini alle ancelle dalle belle chiome: «Fermatevi, ancelle, per favore. Dove fuggite al veder un uomo? Pensate forse che sia un nemico? Non c’è tra i mortali viventi, né mai ci sarà, un uomo che venga alla terra dei Feaci a portar la guerra: perché noi siamo molto cari agli dei. Abitiamo in disparte, tra le onde del mare, al confine del mondo: e nessun altro dei mortali viene a contatto con noi. Ma questi è un infelice, giunge qui ramingo. Bisogna prendersi cura di lui, ora: ché vengono tutti da Zeus, forestieri e mendichi, e un dono anche piccolo è caro. Su, ancelle, date all’ospite da mangiare e da bere, e lavatelo prima nel fiume, dove c’è un riparo dal vento.» OMERO, Odissea, VI, vv. 135-148 e vv. 186-209 “Afflitto della nuova, e arrabbiato della maniera, Renzo afferrò ancora il martello, e, così appoggiato alla porta, andava stringendolo e storcendolo, l’alzava per picchiar di nuovo alla disperata, poi lo teneva sospeso. In quest’agitazione, si voltò per vedere se mai ci fosse d’intorno qualche vicino, da cui potesse forse aver qualche informazione più precisa, qualche indizio, qualche lume. Ma la prima, l’unica persona che vide, fu un’altra donna, distante forse un venti passi; la quale, con un viso ch’esprimeva terrore, odio, impazienza e malizia, con cert’occhi stravolti che volevano insieme guardar lui, e guardar lontano, spalancando la bocca come in atto di gridare a più non posso, ma rattenendo anche il respiro, alzando due braccia scarne, allungando e ritirando due mani grinzose e piegate a guisa d’artigli, come se cercasse d’acchiappar qualcosa, si vedeva che voleva chiamar gente, in modo che qualcheduno non se n’accorgesse. Quando s’incontrarono a guardarsi, colei, fattasi ancor più brutta, si riscosse come persona sorpresa…lasciò scappare il grido che aveva rattenuto fin allora: «l’untore, 20 dagli! dagli! dagli all’untore!» Allo strillar della vecchia, accorreva gente di qua e di là;…abbastanza per poter fare d’un uomo solo quel che volessero.” A. MANZONI, I Promessi Sposi, XXXIV, 1842 “Non so sotto quale latitudine si trovi.” “Alla bellezza?” “L’amerei volentieri, ma dea e immortale.” “All’oro?” “Lo odio come voi odiate Dio.” “Ma allora che cosa ami, straordinario uomo?” “Amo le nuvole…le nuvole che vanno…laggiù, laggiù…le meravigliose nuvole!” C. BAUDELAIRE, Poemetti in prosa, 1869 Lo straniero “A chi vuoi più bene, enigmatico uomo, di? A tuo padre, a tua madre, a tua sorella o a tuo fratello?” “Non ho né padre, né madre, né sorella, né fratello.” “Ai tuoi amici?” “Adoperate una parola di cui fino a oggi ho ignorato il senso.” “Alla tua patria?” “L’infermo teneva gli occhi chiusi: pareva un Cristo di cera, deposto dalla croce. Dormiva o era morto? Si fecero un po’ più avanti; ma al lieve rumore, l’infermo schiuse gli occhi, quei grandi occhi celesti, attoniti. Le due donne si strinsero vieppiù tra loro; poi, vedendogli sollevare una mano e far cenno di parlare, scapparono via con un grido, a richiudersi in cucina. Sul tardi, sentendo il campanello della porta, corsero ad aprire; ma, invece di don Pietro, si videro davanti quel giovane straniero della mattina. La zitellona corse ranca ranca a rintanarsi di nuovo; ma Venerina, coraggiosamente, lo accompagnò nella camera dell’infermo già quasi al bujo, accese una candela e la porse allo straniero, che la ringraziò chinando il capo con un mesto sorriso; poi stette a guardare, afflitta: vide che egli si chinava su quel letto e posava lieve una mano su la fronte dell’infermo, sentì che lo chiamava con dolcezza: - Cleen…Cleen…Ma era il nome, quello, o una parola affettuosa? L’infermo guardava negli occhi il compagno, come se non lo riconoscesse; e allora ella vide il corpo gigantesco di quel giovane marinajo sussultare, lo sentì piangere, curvo sul letto, e parlare angosciosamente, tra il pianto, in una lingua ignota. Vennero anche a lei le lagrime agli occhi. Poi lo straniero, voltandosi, le fece segno che voleva scrivere qualcosa. Ella chinò il capo per significargli che aveva compreso e corse a prendergli l’occorrente. Quando egli ebbe finito, le consegnò la lettera e una borsetta. Venerina non comprese le parole ch’egli le disse, ma comprese bene dai gesti e dall’espressione del volto, che le raccomandava il povero compagno. Lo vide poi chinarsi di nuovo sul letto a baciare più volte in fronte l’infermo, poi andar via in fretta con un fazzoletto su la bocca per soffocare i singhiozzi irrompenti.” L. PIRANDELLO, Lontano, in “Novelle per un anno”, 1908 “Un giorno di gennaio dell’anno 1941, un soldato tedesco di passaggio, godendo di un pomeriggio di libertà, si trovava, solo, a girovagare nel quartiere di San Lorenzo, a Roma. Erano circa le due del dopopranzo, e a quell’ora, come d’uso, poca gente circolava per le strade….S’era scordato dell’uniforme; per un buffo interregno sopravvenuto nel mondo, l’estremo arbitrio dei bambini adesso usurpava la legge militare del Reich! Questa legge è una commedia, e Gunther se ne infischia. In quel momento, qualsiasi creatura femminile capitata per prima su quel portone…che lo avesse guardato con occhio appena umano, lui sarebbe stato capace di abbracciarla di prepotenza, magari buttato ai piedi come un innamorato, chiamandola: meine mutter! E allorché di lì a un istante vide arrivare dall’angolo un’inquilina del caseggiato, donnetta d’apparenza dimessa ma civile, che in quel punto rincasava, carica di borse e di sporte, non esitò a gridarle: «Signorina! Signorina!» (era una delle 4 parole italiane che conosceva). E con un salto le si parò davanti risoluto, benché non sapesse, nemmeno lui, cosa pretendere. Colei però, al vedersi affrontata da lui, lo fissò con occhio assolutamente disumano, come davanti all’apparizione propria e riconoscibile dell’orrore.” E. MORANTE, La Storia, Einaudi, 1974 “Risate e grida si levarono. «Fuori! Fuori della fontana! Fuori!» Erano anche voci di uomini. La gente, poco prima intorpidita e molle, si era tutta eccitata. Gioia di umiliare quella ragazza spavalda che dalla faccia e dall’accento si capiva ch’era forestiera. «Vigliacchi!» gridò Anna, voltandosi d’un balzo. E con un fazzolettino cercava di togliersi di dosso la fanghiglia. Ma lo scherzo era piaciuto. Un altro schizzo la raggiunse a una spalla, un terzo al collo, all’orlo dell’abito. Era diventata una gara.…Qui Antonio intervenne, facendosi largo…Antonio era forestiero e tutti, là, parlavano in dialetto. Le sue parole ebbero un suono curioso, quasi ridicolo….Niente ormai tratteneva il buttare fuori il fondo dell’animo: il sozzo carico di male che si tiene dentro per anni e nessuno si accorge di avere.” 21 D. BUZZATI, Non aspettavamo altro, in “Sessanta racconti”, Mondadori, 1958 “Era bagnato fradicio e coperto di fango e aveva fame e freddo ed era lontano cinquantamila anni-luce da casa… Il primo contatto era avvenuto vicino al centro della Galassia, dopo la lenta e difficile colonizzazione di qualche migliaio di pianeti; ed era stata la guerra, subito;…Stava all’erta, il fucile pronto. Lontano cinquantamila anni-luce dalla patria, a combattere su un mondo straniero e a chiedersi se ce l’avrebbe mai fatta a riportare a casa la pelle. E allora vide uno di loro strisciare verso di lui. Prese la mira e fece fuoco. Il nemico emise quel verso strano, agghiacciante, che tutti loro facevano, poi non si mosse più. Il verso e la vista del cadavere lo fecero rabbrividire. Molti, col passare del tempo, s’erano abituati, non ci facevano più caso; ma lui no. Erano creature troppo schifose, con solo due braccia e due gambe, quella pelle d’un bianco nauseante, e senza squame.” F. BROWN, Sentinella, in “Tutti i racconti”, Mondadori, 1992 Tempo verrà in cui, con esultanza, saluterai te stesso arrivato alla tua porta, nel tuo proprio specchio, e ognun sorriderà al benvenuto dell’altro, e dirà: Siedi qui. Mangia. Galata morente (I secolo a.C.) Amerai di nuovo lo straniero che era il tuo Io. Offri vino. Offri pane. Rendi il cuore a se stesso, allo straniero che ti ha amato per tutta la vita, che hai ignorato… D. WALCOTT, Amore dopo amore, in “Mappa del nuovo Mondo”, trad. it., Adelphi, Milano, 1992 che raffigura un soldato galata morente. Il guerriero, straniero ai Romani, è colto in punto di morte mentre il corpo si accascia sullo scudo, con il quale i Celti si opponevano al nemico celando il corpo nudo. Dallo scudo si staglia il combattente con il torso flesso e ruotato verso destra a far risaltare l’incisione della ferita. È una scultura romana del I secolo a.C., 2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO ARGOMENTO: La ricerca della felicità. DOCUMENTI «Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.» Articolo 3 della Costituzione della Repubblica Italiana «Noi riteniamo che sono per sé stesse evidenti queste verità: che tutti gli uomini sono creati eguali; che essi sono dal Creatore dotati di certi inalienabili diritti, che tra questi diritti sono la Vita, la Libertà, e il perseguimento della Felicità.» Dichiarazione di indipendenza dei Tredici Stati Uniti d’America, 4 luglio 1776 «La nostra vita è un’opera d’arte – che lo sappiamo o no, che ci piaccia o no. Per viverla come esige l’arte della vita dobbiamo – come ogni artista, quale che sia la sua arte – porci delle sfide difficili (almeno nel momento in cui ce le poniamo) da contrastare a distanza ravvicinata; dobbiamo scegliere obiettivi che siano (almeno nel momento in cui li scegliamo) ben oltre la nostra portata, e standard di eccellenza irritanti per il loro modo ostinato di stare (almeno per quanto si è visto fino allora) ben al di là di ciò che abbiamo saputo fare o che 22 avremmo la capacità di fare. Dobbiamo tentare l’impossibile. E possiamo solo sperare – senza poterci basare su previsioni affidabili e tanto meno certe – di riuscire prima o poi, con uno sforzo lungo e lancinante, a eguagliare quegli standard e a raggiungere quegli obiettivi, dimostrandoci così all’altezza della sfida. L’incertezza è l’habitat naturale della vita umana, sebbene la speranza di sfuggire ad essa sia il motore delle attività umane. Sfuggire all’incertezza è un ingrediente fondamentale, o almeno il tacito presupposto, di qualsiasi immagine composita della felicità. È per questo che una felicità «autentica, adeguata e totale» sembra rimanere costantemente a una certa distanza da noi: come un orizzonte che, come tutti gli orizzonti, si allontana ogni volta che cerchiamo di avvicinarci a esso.» Zygmunt BAUMAN, L’arte della vita, trad. it., Bari 2009 (ed. originale 2008) «Nonostante le molte oscillazioni, la soddisfazione media riportata dagli europei era, nel 1992, praticamente allo stesso livello di 20 anni prima, a fronte di un considerevole aumento del reddito pro capite nello stesso periodo. Risultati molto simili si ottengono anche per gli Stati Uniti. Questi dati sollevano naturalmente molti dubbi sulla loro qualità e tuttavia, senza entrare nel dettaglio, numerosi studi provenienti da altre discipline come la psicologia e la neurologia ne supportano l’attendibilità. Citiamo solo la critica che a noi pare più comune e che si potrebbe formulare come segue: in realtà ognuno si dichiara soddisfatto in relazione a ciò che può realisticamente ottenere, di conseguenza oggi siamo effettivamente più felici di 20 anni fa ma non ci riteniamo tali perché le nostre aspettative sono cambiate, migliorate, e desideriamo sempre di più. Esistono diverse risposte a questa critica. In primo luogo, se così fosse, almeno persone nate negli stessi anni dovrebbero mostrare una crescita nel tempo della felicità riportata soggettivamente. I dati mostrano invece che, anche suddividendo il campione per coorti di nascita, la felicità riportata non cresce significativamente nel tempo. Inoltre, misure meno soggettive del benessere, come la percentuale di persone affette da depressione o il numero di suicidi, seguono andamenti molto simili alle risposte soggettive sulla felicità e sulla soddisfazione. Ma allora cosa ci rende felici?» Mauro MAGGIONI e Michele PELLIZZARI, Alti e bassi dell’economia della felicità, «La Stampa», 12 maggio 2003 «Il tradimento dell’individualismo sta tutto qui: nel far creder che per essere felici basti aumentare le utilità. Mentre sappiamo che si può essere dei perfetti massimizzatori di utilità anche in solitudine, per essere felici occorre essere almeno in due. La riduzione della categoria della felicità a quella della utilità è all’origine della credenza secondo cui l’avaro sarebbe, dopotutto, un soggetto razionale. Eppure un gran numero di interazioni sociali acquistano significato unicamente grazie all’assenza di strumentalità. Il senso di un’azione cortese o generosa verso un amico, un figlio, un collega sta proprio nel suo essere gratuita. Se venissimo a sapere che quell’azione scaturisce da una logica di tipo utilitaristico e manipolatorio, essa acquisterebbe un senso totalmente diverso, con il che verrebbero a mutare i modi di risposta da parte dei destinatari dell’azione. Il Chicago man – come Daniel McFadden ha recentemente chiamato la versione più aggiornata dell’homo oeconomicus – è un isolato, un solitario e dunque un infelice, tanto più egli si preoccupa degli altri, dal momento che questa sollecitudine altro non è che un’idiosincrasia delle sue preferenze. [...] Adesso finalmente comprendiamo perché l’avaro non riesce ad essere felice: perché è tirchio prima di tutto con se stesso; perché nega a se stesso quel valore di legame che la messa in pratica del principio di reciprocità potrebbe assicuragli.» Stefano ZAMAGNI, Avarizia. La passione dell’avere, Bologna 2009via MAGLIONI, Mangiare davanti al computer fa male alla linea, www.leonardo.it 3. AMBITO STORICO - POLITICO ARGOMENTO: Origine e sviluppi della cultura giovanile. DOCUMENTI «Gli stili della gioventù americana si diffusero direttamente o attraverso l’amplificazione dei loro segnali mediante la cultura inglese, che faceva da raccordo tra America ed Europa, per una specie di osmosi spontanea. La cultura giovanile americana si diffuse attraverso i dischi e le cassette, il cui più importante strumento promozionale, allora come prima e dopo, fu la vecchia radio. Si diffuse attraverso la distribuzione mondiale delle immagini; attraverso i contatti personali del turismo giovanile internazionale che portava in giro per il mondo gruppi ancora piccoli, ma sempre più folti e influenti, di ragazzi e ragazze in blue jeans; si diffuse attraverso la rete mondiale delle università, la cui capacità di rapida comunicazione internazionale divenne evidente negli anni ’60. Infine si diffuse attraverso il potere condizionante della moda nella società dei consumi, 23 una moda che raggiungeva le masse e che veniva amplificata dalla spinta a uniformarsi propria dei gruppi giovanili. Era sorta una cultura giovanile mondiale.» E.J. HOBSBAWM, Il secolo breve, trad. it., Milano 1997 «La cultura giovanile negli ultimi quattro decenni s’è mossa lungo strade nuove, affascinanti, ma al tempo stesso, anche pericolose. I diversi percorsi culturali che i giovani hanno affrontato dagli anni cinquanta ad oggi sono stati ispirati soprattutto dai desideri e dalle fantasie dell’adolescenza; anche i rapporti spesso conflittuali con gli adulti e l’esperienza culturale delle generazioni precedenti, tuttavia, hanno profondamente influenzato la loro ricerca. Essi sono andati fino ai limiti estremi della propria fisicità, hanno esplorato nuove dimensioni della mente e della realtà virtuale, hanno ridisegnato la geografia dei rapporti sessuali, affettivi e sociali, hanno scoperto, infine, nuove forme espressive e comunicative. [...] Le strategie sperimentate dai giovani, in sostanza, propongono tre differenti soluzioni. La prima, di marca infantile, è fondata sulla regressione e sulla fuga dalla realtà per affrontare il dolore ed il disagio della crescita. Essa, quindi, suggerisce di recuperare il piacere ed il benessere nell’ambito della fantasia e dell’illusione. L’esperienza eccitatoria della musica techno e d’alcune situazioni di rischio, il grande spazio onirico aperto dalle droghe e dalla realtà virtuale, la dimensione del gioco e del consumo, sono i luoghi privilegiati in cui si realizza concretamente questo tipo di ricerca. [...] La seconda strategia utilizza la trasgressione e la provocazione per richiamare l’adulto alle sue responsabilità e per elaborare le difficoltà dell’adolescenza. [...] La terza strategia, infine, la più creativa, prefigura un modo nuovo di guardare al futuro, più carico d’affettività, pace e socialità. Essa s’appoggia sulle capacità intuitive ed artistiche dei giovani, e lascia intravedere più chiaramente una realtà futura in cui potranno aprirsi nuovi spazi espressivi e comunicativi.» D.MISCIOSCIA, Miti affettivi e cultura giovanile, Milano 1999 «Oggi il termine “cultura giovanile”, quindi, non ha più il significato del passato, non indica più ribellione, astensionismo o rifiuto del sistema sociale. Non significa più nemmeno sperimentazione diretta dei modi di vivere, alternativi o marginali rispetto ad un dato sistema sociale. Cultura giovanile sta ad indicare l’intrinseca capacità che i giovani hanno di autodefinirsi nei loro comportamenti valoriali all’interno della società della quale sono parte.» L. TOMASI, Introduzione. L’elaborazione della cultura giovanile nell’incerto contesto europeo, in L. TOMASI (a cura di), La cultura dei giovani europei alle soglie del 2000, Milano 1998 Vespa I Beatles James Dean pacifisti Beat generation Elvis Presley Parigi, 1968 Jim Morrison 24 Mary Quant Punk Paninari Nirvana Rave Party facebook 4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO ARGOMENTO: Conoscenza, lavoro e commercio nell’era di INTERNET. DOCUMENTI .Cento anni fa, il 12 Dicembre 1901, i tre punti del codice Morse che stanno per la lettera .s. passarono per la prima volta da una sponda all.altra dell.Atlantico, attraversarono l.etere. Non lungo un cavo sottomarino ma nell.aria, da una stazione trasmittente in Cornovaglia a una piccola costruzione distante tremila chilometri con sopra, appeso a un aquilone, un filo oscillante nel vento rabbioso del Canada. Nasceva la radiotelegrafia a grande distanza. Il suo inventore, Guglielmo Marconi, diventa di colpo famoso nel mondo. Da allora quel nome significa progresso, cosmopolitismo, modernità.. G. M. PACE, .La Repubblica., 12 dicembre 2001 .Con lo sviluppo delle tecnologie per il trattamento delle informazioni e della telematica, la questione [quella del rapporto tra istanze economiche e istanze dello Stato] rischia di divenire ancora più spinosa. Ammettiamo per esempio che un.impresa come la IBM (International Business Machines) sia autorizzata ad occupare un corridoio orbitale attorno alla terra per piazzarvi dei satelliti di comunicazione e/o delle banche di dati. Chi vi avrà accesso? Chi deciderà quali siano i canali e i dati riservati? Lo Stato? Oppure esso sarà un utente come tutti gli altri? Nascono in tal modo nuovi problemi giuridici ed attraverso di essi si pone la domanda: chi saprà? La trasformazione della natura del sapere può dunque generare un effetto di retroazione nei confronti dei poteri pubblici stabiliti tale da costringerli a riconsiderare i loro rapporti di diritto e di fatto con le grandi imprese e più in generale con la società civile.. J. F. LYOTARD, La condizione postmoderna, Milano, 1989 .Dal lavoro interinale a quello su Internet. Non più solo annunci sui quotidiani o sulle bacheche delle agenzie. Per chi è alla ricerca di un impiego o desidera cambiare lavoro le proposte non mancano. Grazie anche alle immancabili .partnership., parola che indica le collaborazioni tra le agenzie di reclutamento Web con siti e portali, sia italiani sia esteri. [...] Pensati per chi cerca un impiego o vuole cambiarlo, gli indirizzi di ricerca del personale sono uno strumento rapido per fare incontrare la domanda con l.offerta. Nati cinque anni fa negli Stati Uniti e soltanto da tre, con base in Scandinavia, sviluppatisi in Europa, i primi siti di ricerca di personale via Internet sono arrivati in Italia. Dove, a tutt.oggi, ne esistono una ventina.. Supplemento a .Panorama., 15 novembre 2001 .Il commercio elettronico consiste nello svolgimento di attività di business in via elettronica. Esso è basato sulla elaborazione e trasmissione di dati, inclusi testi, suoni e immagini. Ricomprende una molteplicità di attività, inclusive di attività commerciali di beni e servizi, consegne on line di contenuti digitali, trasferimenti elettronici di fondi, scambi commerciali elettronici, fatturazione elettronica, aste di vendita, progettazione e sviluppo collaborativo tra partner, approvvigionamenti, marketing diretto rivolto al consumatore e servizi post-vendita. Esso comprende sia prodotti (ad esempio, beni di consumo o attrezzature specializzate), sia servizi (ad esempio, servizi informativi, finanziari e legali); attività tradizionali (ad esempio, cure mediche, formazione) e nuove (ad esempio, centri commerciali virtuali). (European Commission, 1997).. A.GRANDO, Commercio elettronico e progettazione logistica. Una relazione sottovalutata, Milano, 2001 25 .Allo stesso modo io penso che siano stati i rivoluzionari miglioramenti tecnici, nei trasporti e nelle comunicazioni, realizzati dalla fine della seconda guerra mondiale, ad aver consentito all’economia di raggiungere gli attuali livelli di globalizzazione. [...]Anche questo sviluppo non ci avrebbe portato molto lontano se non fossero migliorati in parallelo, e in forme ancor più spettacolari, i sistemi di informazione, che rendono possibile controllare il processo produttivo dal centro, praticamente momento per momento. [.] Sappiamo che questi processi informatici trasformano il mercato finanziario internazionale, creando un totale squilibrio tra l.economia reale del mondo, la produzione di beni e servizi reali, e il fiume di derivati, diritti, scommesse, insomma di tutte le transazioni finanziarie che scorrono sui computer degli operatori. L’ammontare di questo flusso finanziario è molte volte più grande del prodotto totale reale del globo. Questo è dovuto alla tecnologia dell.informazione, che rende tutto ciò straordinariamente facile. E rende addirittura possibile per gente comune, [...] di entrare nel mercato realizzando profitti, comprando e vendendo nell’arco della giornata con promesse di pagamento, senza trasferimenti reali di denaro.. E. J. HOBSBAWM, Intervista sul nuovo secolo, Bari, 2000 TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO I due volti del Novecento. Da un lato esso è secolo di grandi conquiste civili, economiche, sociali, scientifiche, tecniche; dall’altro è secolo di grandi tragedie storiche. Rifletti su tale ambivalenza del ventesimo secolo, illustrandone i fatti più significativi. TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE Comunicare le emozioni: un tempo per farlo si scriveva una lettera, oggi un sms o una e-mail. Così idee e sentimenti viaggiano attraverso abbreviazioni e acronimi, in maniera veloce e funzionale. Non è possibile definire questo cambiamento in termini qualitativi, si può però prendere atto della differenza delle modalità di impatto che questa nuova forma di comunicazione ha sulle relazioni tra gli uomini: quanto quella di ieri era una comunicazione anche fisica, fatta di scrittura, odori, impronte e attesa, tanto quella di oggi è incorporea, impersonale e immediata. Discuti la questione proposta, illustrandone, sulla base delle tue conoscenze ed esperienze personali, gli aspetti che ritieni più significativi. 26 SIMULAZIONE SECONDA PROVA DELL’ESAME DI STATO (1 APRILE 2016) Indirizzi: SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITÀ ALBERGHIERA ARTICOLAZIONE "ENOGASTRONOMIA" SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITÀ ALBERGHIERA ARTICOLAZIONE "SALA E VENDITA" Tema di: SCIENZA E CULTURA DELL'ALIMENTAZIONE Il candidato svolga la prima parte della prova e risponda a due tra i quesiti proposti nella seconda parte. Malattie trasmesse con gli alimenti PRIMA PARTE L’EFSA (Autorità europea per la sicurezza alimentare) ha pubblicato la relazione riguardante i dati relativi alle tossinfezioni alimentari registrate nel 2014. Infezioni da Campylobacter e Listeria ancora in aumento nell'UE, rilevano EFSA ed ECDC Nel 2014 i casi di listeriosi e campilobatteriosi nell’uomo sono di nuovo aumentati, confermando la tendenza all’aumento già iniziata nel 2008. Per la prima volta dal 2008 i casi di salmonellosi sono lievemente aumentati. Sono questi i principali risultati che emergono dall’ultima relazione annuale EFSA-ECDC (Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie) sulle zoonosi e i focolai infettivi di origine alimentare nell'Unione europea. Le infezioni da listeriosi riferite in esseri umani sono aumentate del 16% rispetto al 2013: ci sono stati 2 161 casi confermati nel 2014. Anche se tale cifra è relativamente bassa, l'aumento dei casi riferiti di listeriosi è preoccupante, poiché la sorveglianza di tali infezioni si concentra sulle forme gravi della malattia, che hanno tassi di mortalità più elevati rispetto ad altre malattie di origine alimentare, in particolare tra anziani e pazienti con ridotte difese immunitarie. Tuttavia Listeria monocytogenes, il batterio che provoca la listeriosi nell'uomo e negli animali, ha raramente superato i limiti di sicurezza imposti per legge negli alimenti pronti al consumo, che rappresentano la più comune fonte di infezioni alimentari per l’uomo. Resta la campilobatteriosi la malattia di origine alimentare più comunemente riferita nell'Unione europea, un dato costante dal 2005. Il numero di casi confermati nell’UE nel 2014 è stato di 236 851, con un incremento di 22 067 casi (il 10%) rispetto al 2013. Nel 2014 la maggior parte degli Stati membri dell'UE ha registrato un aumento del numero di casi di campilobatteriosi, che potrebbe essere in parte spiegato con il miglioramento del sistema di sorveglianza e/o con la migliorata capacità diagnostica per la campilobatteriosi in parecchi Stati membri attuata negli ultimi anni. "Tutti i principali soggetti che operano nella catena alimentare devono coalizzarsi per migliorare il monitoraggio a livello UE: la cooperazione è fondamentale per ridurre il carico di queste malattie in Europa", ha affermato Marta Hugas, responsabile dell’Unità “Pericoli biologici e contaminanti” all'EFSA. Nel 2014 i casi di salmonellosi sono leggermente aumentati per la prima volta nel periodo 2008-2014, in parte a causa di variazioni nel numero di Stati membri che hanno trasmesso i dati. Tuttavia, nel settennale 2008-2014, per la salmonellosi vi è stata una tendenza in discesa statisticamente rilevante. Ciò è dovuto principalmente al successo dei programmi di controllo della Salmonella nel pollame messi in atto dagli Stati membri dell’UE e dalla Commissione europea. Dal 2008 in poi il numero di focolai infettivi di Salmonella segnalati all'interno dell'UE è diminuito del 44%. Tema di: SCIENZA E CULTURA DELL'ALIMENTAZIONE 27 La relazione EFSA-ECDC riguarda 14 zoonosi e focolai di origine alimentare. Essa si basa sui dati raccolti da 32 Paesi europei (28 Stati membri dell’UE e quattro Stati non membri) ed è di ausilio alla Commissione europea e agli Stati membri stessi nel monitorare, controllare e prevenire le malattie zoonotiche. (Fonte: http://www.efsa.europa.eu/efsajournal -EFSA Journal 2015;13(12):4329) Il candidato proponga una trattazione del tema delle malattie trasmesse con gli alimenti Nello specifico: definisca cosa si intende per malattie trasmesse con gli alimenti; analizzi le possibili cause delle tossinfezioni alimentari; il report evidenzia che nel 2014 i casi di salmonellosi sono leggermente aumentati per la prima volta nel periodo 2008-2014: il candidato indichi le caratteristiche del responsabile delle salmonellosi ed i sintomi patologici causati; fornisca motivate indicazioni comportamentali per la prevenzione delle tossinfezioni alimentari; descriva,dal punto di vista legislativo, gli obblighi in qualità di Operatore del Settore Alimentare (OSA) in strutture pubbliche o private per la prevenzione delle tossinfezioni alimentari. Indirizzi: SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITÀ ALBERGHIERA ARTICOLAZIONE "ENOGASTRONOMIA" SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITÀ ALBERGHIERA ARTICOLAZIONE "SALA E VENDITA" Tema di: SCIENZA E CULTURA DELL'ALIMENTAZIONE 28 SECONDA PARTE Il candidato svolga due quesiti tra i seguenti, a sua scelta, utilizzando per ciascuno non più di quindici righe. 1. Il candidato descriva il significato di “functionalfood” specificando i componenti funzionali più diffusi tra i prodotti alimentari e le proprietà correlate ad essi. 2.Il candidato, chiarisca cosa si intende per dieta equilibrata e definisca da quali fattori dipende il fabbisogno energetico totale ed il metabolismo basale. Inoltre, riporti l’assunzione di riferimento, secondo i LARN 2012, in proteine, lipidi, glucidi,sia per quanto riguarda la quantità che la qualità per una dieta equilibrata. 3. In riferimento al piano HACCP, il candidato, dopo aver definito cosa si intende per pericolo e rischio, descriva i passaggi fondamentali per mettere in pratica tale piano di prevenzione. 4. La continua lotta alle frodi alimentari è oggi una delle armi utilizzate per tutelare il consumatore. Il candidato spieghi la differenza tra frode sanitaria e frode commerciale riportando esempi concreti per le diverse tipologie indicate. ___________________________ Durata massima della prova: 6 ore. È consentito l’uso del dizionario della lingua italiana. È consentito l’uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana. Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema. 29 SIMULAZIONE SECONDA PROVA DELL’ESAME DI STATO (16 MAGGIO 2016) La simulazione di seconda prova è stata svolta in data successiva alla data di consegna del presente documento in Segreteria. Il testo della simulazione sarà quindi fornito in fotocopia, allegato agli elaborati dei singoli studenti, assieme a tutto il materiale riguardante le simulazioni svolte durante l’anno scolastico, alla Commissione esaminatrice su richiesta di quest’ultima. La Coordinatrice consegnerà il tutto all’insegnante di Laboratorio di Sala, cui la Commissione potrà rivolgersi per visionare tutto il materiale. 30 SIMULAZIONE TERZA PROVA DELL’ESAME DI STATO (4 DICEMBRE 2015) Istituto Professionale per i Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera “Andrea Barbarigo” SIMULAZIONE TERZA PROVA SCRITTA ESAMI DI STATO Disciplina:…matematica………………. 1. Trovare il segno della seguente f(x)=-26x²+15x-1 x³+12x²+11x 2. Trovare l’insieme di esistenza di f(x)= 6-3x - √-4x²+x x²-25 31 Istituto Professionale per i Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera “Andrea Barbarigo” SIMULAZIONE TERZA PROVA SCRITTA ESAMI DI STATO 2015/16 Disciplina: SCIENZA E CULTURA DELL’ALIMENTAZIONE 1. Il candidato illustri le principali caratteristiche e funzioni dei protidi evidenziando le principali fonti alimentari proteiche 2. Il candidato analizzi ed illustri i fattori socio-demografici che condizionano e modificano i consumi alimentari della popolazione italiana? 32 3. Il candidato analizzi le caratteristiche e le funzioni dei probiotici e dei prebiotici. 33 Istituto Professionale per i Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera “Andrea Barbarigo” SIMULAZIONE TERZA PROVA SCRITTA ESAMI DI STATO Disciplina: Lingua Francese 1. Dites comment on présente un plateau de fromages et à quels vins les fromages s’accompagnent. 2. Expliquez la variété dans la production des fromages français. 34 3. Vous connaissez différentes manières d’utiliser la pastèque en cuisine : présentez-les. 35 Istituto Professionale per i Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera “Andrea Barbarigo” SIMULAZIONE TERZA PROVA SCRITTA ESAMI DI STATO Disciplina: Spagnolo seconda lingua straniera 1. ¿Es importante la biodiversidad alimentaria? 2. ¿Qué es la “deconstrucción” en cocina? 36 3. ¿Qué requisitos son necesarios para trabajar con una gastroneta? 37 Istituto Professionale per i Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera “Andrea Barbarigo” SIMULAZIONE TERZA PROVA SCRITTA ESAMI DI STATO Disciplina: laboratorio di servizi enogastronomici settore Cucina 1. Il settore dell’ approvvigionamento è considerato una delle attività più complesse e di maggiore responsabilità. Descrivi il sistema di approvvigionamento. 2. Un’attenta programmazione contribuisce fortemente all’ oculata gestione dei costi, dei tempi e delle risorse umane. Quali sono i principali modelli organizzativi di una moderna ristorazione? Tot …………/15 38 Istituto Professionale per i Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera “Andrea Barbarigo” SIMULAZIONE TERZA PROVA SCRITTA ESAMI DI STATO Disciplina TECNICA DEI SERVIZI ED ESERCITAZIONI PRATICHE DI SALAE BAR 1. Il candidato elenchi in modo corretto le fasi del ciclo biologico della vite e a piacimento ne descriva almeno tre . 2. Il candidato indichi la conformazione di un acino d’uva specificando nelle loro peculiarità le tre parti che lo compongono.. 39 SIMULAZIONE TERZA PROVA DELL’ESAME DI STATO (9 MARZO 2016) Istituto Professionale per i Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera “Andrea Barbarigo” SIMULAZIONE TERZA PROVA SCRITTA ESAMI DI STATO Disciplina: Diritto e tecniche amministrative dell’azienda ristorativa 1. Il processo di segmentazione nel marketing. Chiarirne il significato e definire le diverse tipologie di criteri di segmentazione. 2. La riclassificazione del bilancio di esercizio. Quale il suo significato? Secondo quali criteri viene eseguita? 40 3. Commentare i principali indici reddituali utilizzati nell’analisi per indici. 41 Istituto Professionale per i Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera “Andrea Barbarigo” SIMULAZIONE TERZA PROVA SCRITTA ESAMI DI STATO Disciplina: INGLESE 1. Who was the legendary Julia Child? Why was she so important in her days? 2. Describe the several stages in winemaking (vinification). 42 3. Speak about the different types of F&B operations. List them and describe them. 43 Istituto Professionale per i Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera “Andrea Barbarigo” SIMULAZIONE TERZA PROVA SCRITTA ESAMI DI STATO Disciplina: Spagnolo seconda lingua straniera 1. Si preguntan a un español por La Mancha, ¿qué crees que dirá? 2. ¿Cuáles son las características de la producción vitivinícola de Castilla-La Macha? 44 Istituto Professionale per i Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera “Andrea Barbarigo” SIMULAZIONE TERZA PROVA SCRITTA ESAMI DI STATO Disciplina: Lingua Francese 1) Dites quelles sont les bonnes règles pour bien servir le champagne et quels sont les accords entre les mets et ce vin. 2) Présentez le Restaurant Barbarigo . 45 Istituto Professionale per i Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera “Andrea Barbarigo” SIMULAZIONE TERZA PROVA SCRITTA ESAMI DI STATO Disciplina: laboratorio di servizi enogastronomici settore Cucina 1. Il settore dell’ approvvigionamento è considerato una delle attività più complesse e di maggiore responsabilità. Descrivi il sistema di approvvigionamento. 2. Un’attenta programmazione contribuisce fortemente all’ oculata gestione dei costi, dei tempi e delle risorse umane. Quali sono i principali modelli organizzativi di una moderna ristorazione? Tot …………/15 46 Istituto Professionale per i Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera “Andrea Barbarigo” SIMULAZIONE TERZA PROVA SCRITTA ESAMI DI STATO Disciplina TECNICA DEI SERVIZI ED ESERCITAZIONI PRATICHE DI SALAE BAR 1. Il candidato indichi le caratteristiche che deve avere il suolo vocato alla produzione vitivinicola. 2. Il candidato descriva almeno tre fasi del ciclo biologico della vite. 47 SIMULAZIONE COLLOQUIO DELL’ESAME DI STATO (27 MAGGIO 2016) La simulazione di colloquio d’esame è stata svolta in data successiva alla data di consegna del presente documento in Segreteria. Si è programmato di svolgere la simulazione estraendo a sorte il nome di cinque studenti, i quali soli sosterranno la prova. Il verbale della simulazione sarà quindi fornito in fotocopia, assieme a tutto il materiale riguardante le simulazioni svolte durante l’anno scolastico, alla Commissione esaminatrice su richiesta di quest’ultima. La Coordinatrice consegnerà il tutto all’insegnante di Laboratorio di Sala, cui la Commissione potrà rivolgersi per visionare tutto il materiale. 48 DISCIPLINA. Italiano DOCENTE Prof.ssa Stentella CLASSE 5 AP - serale ANNO SCOLASTICO 2015 – 2016 LIBRO DI TESTO: B. Panebianco, M. Gineprini, S. Seminara LetterAutori – Edizione Verde – volume 3, Zanichelli, 2012 MODULO 1: L’Ottocento Leopardi Il Positivismo Naturalismo e Verismo Verga: vita, opere (in particolare: ciclo dei vinti e novelle), poetica, stile e tecniche narrative Letture antologiche: Gli idilli L’infinito, Il sabato del villaggio, A Silvia, un brano tratto da Lo Zibaldone, un brano tratto da Dialogo tra la natura e un islandese, di G. Leopardi; la novella Libertà, di G. Verga. Il presente modulo è stato svolto basandosi su materiale fornito dall’insegnante, a disposizione nel Drive della mail di classe. MODULO 2: La Lirica tra Ottocento e Novecento Simbolismo e Decadentismo Pascoli: vita, opere, poetica, stile D’Annunzio: vita, opere (in particolare: le Laudi), poetica, stile Carducci: poetica Letture antologiche: Corrispondenze, di C. Baudelaire; Vocali, di A. Rimbaud; Lavandare, Novembre, La mia sera, di G. Pascoli; La sera fiesolana, La pioggia nel pineto, di G. D’Annunzio, San Martino, di G. Carducci Riferimenti dal testo: pagine 8, 9, da 38 a 40, 60, 61, 77, 93, 94, da 99 a 101, 113, 114, da 127 a 129, 134, 136, 137, 147 (definizione di 'panismo'), 391, 392. MODULO 3: La narrativa del Novecento Quadro ideologico del Novecento Svevo: vita, opere, poetica, tecniche narrative Pirandello: vita, opere, poetica, stile Cenni alla narrativa del Secondo Dopoguerra. Letture antologiche: brani da La coscienza di Zeno, di I. Svevo: il Preambolo, il fumo, Zeno e Augusta (malattia e salute); di L. Pirandello, un brano tratto dal saggio L’umorismo, le novelle La patente (visione dell’omonimo episodio dal film di Totò) e Tu ridi , brani tratti da Il fu Mattia Pascal (l’episodio dell’ombra, l’epilogo), un brano tratto da Sei personaggi in cerca d’autore. Riferimenti dal testo: pagine da 274 a 281, 284, da 293 a 300, 317, 318, 342, 343, 344, da 351 a 360, 687, 689 (definizione di Neorealismo) MODULO 4: La lirica del Novecento Crepuscolarismo Le avanguardie: futurismo Ermetismo Ungaretti: vita, opere, poetica, stile Saba: vita, opere, poetica, stile Montale: vita, opere, poetica, stile 49 Letture antologiche: L’amica di nonna Speranza e Totò Merumeni, di G. Gozzano; un brano da Zang tumb tuum, di F. T. Marinetti; le liriche Veglia, Stelle, I fiumi, Il porto sepolto, Allegria di naufragi, Fratelli di G. Ungaretti; le liriche Trieste, Amai,La capra di U. Saba; le liriche Meriggiare pallido e assorto, Spesso il male di vivere ho incontrato, La casa dei doganieri, Ho sceso, dandoti il braccio…, di E. Montale. Riferimenti dal testo: futurismo (392/3), ermetismo (397/400), Ungaretti (466/70 e 494/5), Saba (436/444), Montale (506/511, 521/2, 530/1, 534) MODULO 5: Sviluppo delle competenze produttive La tipologia A del tema dell’esame di stato La tipologia B del tema dell’esame di stato MODULO 6: "BILANCIO – AUTOVALUTAZIONE” Ripresa/ripasso delle tematiche affrontate L’insegnante gli studenti 50 DISCIPLINA. Storia DOCENTE Prof.ssa Stentella CLASSE 5 SA - serale ANNO SCOLASTICO 2015 – 2016 LIBRO DI TESTO: G. De Vecchi, G. Giovannetti, Storia in corso-edizione verde, vol. 3, Ed. Scolastiche Bruno Mondadori MODULO 1: L’Europa liberale I problemi dopo l’unificazione: Destra e Sinistra storiche, Questione romana e meridionale L’Europa liberale e le tensioni di fine secolo La Grande Depressione e la Seconda Rivoluzione Industriale L’Imperialismo MODULO 2: Conflitti e rivoluzioni all’inizio del Novecento Trasformazioni di fine secolo L’Italia e l’età giolittiana La questione d’Oriente e gli stati multinazionali La Prima Guerra Mondiale: cause, caratteristiche, cronologia essenziale, il dopoguerra e i trattati di pace, l’inizio della crisi del colonialismo La rivoluzione russa: la Russia all’inizio del secolo, le due rivoluzioni russe, la guerra civile, da Lenin a Stalin, l’industrializzazione dell’URSS MODULO 3: La crisi della società europea Il Fascismo: l’Italia del primo dopoguerra e il biennio rosso, nascita e presa del potere del movimento fascista, la trasformazione in dittatura totalitaria: politica interna tra costruzione del consenso e repressione, politica estera, politica economica La crisi del ’29 e il New Deal Il Nazismo: la Repubblica di Weimar, nascita e presa del potere del movimento nazista, il totalitarismo nazista: politica interna tra repressione e propaganda, politica estera, politica economica, l’antisemitismo La Seconda Guerra Mondiale: cronologia essenziale, l’Europa dei lager, cronologia essenziale della guerra in Italia. La Resistenza MODULO 4: Storia economica del secondo dopoguerra (cenni) Prima fase espansiva: guerra fredda e bipolarismo, la ‘cortina di ferro’ e il sistema della alleanze, decolonizzazione e conflitti regionali (cenni a Guerra di Corea, Guerra del Vietnam, crisi di Cuba), crescita economica e welfare state Crisi economica: la questione di Israele e le guerre arabo-israeliane, la crisi petrolifera e la crisi del welfare state Nuova fase espansiva: riarmo e ‘guerre stellari’, la scomparsa dell’Unione Sovietica e la fine del bipolarismo, l’avvento del neoliberismo, la globalizzazione, cenni alla costituzione europea. MODULO 4: BILANCIO/AUTOVALUTAZIONE Ripresa delle tematiche affrontate Pagine del testo di riferimento: dal volume 2: da 228 a 234, da 238 a 240, 250, 260, 261 (fino a "l'emigrazione dall'Europa" compresa), da 263 a 266, da 274 a 276, da 307 a 310, pag. 313. 51 Dal volume 3: paragrafo 3 del capitolo 1 (pagine da 21 a 23), pagina 31; capitoli 2, 3, 4, 5; capitolo 6, paragrafi 1-2-3-4; capitolo 7: paragrafi 1, 4, 6, 7 + la sintesi di pagina 170, capitolo 8 paragrafi 1-2 e pagina 197, 200, 201, 209, 214, 215, 219, da 222 a 229, 235 paragrafo 4), 274, 274, 277, 278, 293 paragrafi 3 e 4, da 301 a 304. L’ insegnante gli studenti 52 DISCIPLINA. Matematica DOCENTE Prof. Rigobianco Massimo CLASSE 5 AP - serale ANNO SCOLASTICO 2015 – 2016 LIBRO DI TESTO: Bergamini Trifone Barozzi Zanichelli MODULO 1: Disequazioni Equazioni e disequazioni frtte di 1^ e di 2^ grado e ad esse riconducibili Ripasso piano cartesiano: distanza tra 2 punti, punto medio, retta passante per 2 punti, forma generale ed esplicita Insieme di esistenza di funzione contenente radicali di indice pari e frazioni, segno di funzione razionale fratta MODULO 2: Limiti Intorno di un punto, intorno destro e sinistro Saper dimostrare la correttezza di un limite Limiti da destra e da sinistra Saper calcolare il valore di un limite che abbia una discontinuità di III specie Asintoti orizzontali, verticali e obliqui MODULO 3: Derivate + studio di funzione n Definizione di rapporto incrementale e di derivata, calcolo della derivata di X Derivata di somma algebrica, di prodotto e di quoziente di polinomi Studio di funzione ( razionale fratta ) Prof. Massimo Rigobianco Venezia 10 Maggio 2016 53 DISCIPLINA: INGLESE DOCENTE: Prof. Battistuzzo Cremonini CLASSE 5 AP - serale ANNO SCOLASTICO 2015 – 2016 LIBRO DI TESTO: O.Cibelli, Daniela D’Avino, Cook Book Club, Zanichelli, 2013 Considerazioni Preliminari Ho preso in carico la classe in data 27/11/2015, trovandola in stato di forte confusione e per quanto attiene all’organicità del programma e per quanto invece riguarda le minime conoscenze che ci si aspetterebbe nel caso di specie. Assunto che non vi era la possibilità di semplicemente ignorare le lacune che affliggono il gruppo classe e svolgere il programma basandosi esclusivamente sulla microlingua, ho deciso di alternare a questa un sistematico rafforzamento delle strutture linguistiche di base così da mettere la classe in condizione di avere gli strumenti per affrontare la prova d’esame. Al mese di maggio, riscontro tuttavia che, ancorché una buona parte degli alunni abbia compreso e recepito la situazione di grave insufficienza in cui versava, permane tuttavia un gruppo di persone che vede la lingua inglese come mero ‘insieme di parole da imparare a memoria’ al fine di leggere un libretto di istruzioni o tradurre una ricetta. MODULO 1: Introduzione all’analisi di un testo introduzione ai tre tipi di analisi: grammaticale, logica, del periodo lettura Social Classes in England introduzione all’uso dei verbi Modali Cooking on cruise-ships (p. 27) In questo modulo si è cercato di dare una infarinatura generale su delle prime strutture grammaticali di base e soprattutto di fornire gli strumenti di comprensione dell’analisi di un testo, il tutto cercando di armonizzare le precedenti conoscenze degli alunni. MODULO 2: Parliamo del futuro Introduzione al concetto di FUTURO in inglese Forme del futuro: instant decisions, planned future, be going to e present simple Ripresa dei modali (will) con schema di comprensione Meat, Fish & Vegetables (p. 159-161) Il modulo è stato perlopiù dedicato al consolidamento di alcune strutture di base ma anche alla espansione delle conoscenze degli alunni relativamente al concetto di futuro in inglese, completamente diverso da quello delle loro svariate lingue madri. MODULO 3: Writing in English 54 Comparativi: regolari, irregolari Esercitazioni di scrittura per domande aperte Food & Beverage Operations (p.60) Julia Child and her Coq au Vin (p.166) Food and Wine matching (212) Il modulo è stato incentrato sulla acquisizione di un minimo di sicurezza nel rispondere ad eventuali quesiti a risposta aperta, in previsione della prova d’esame. Si è tornati anche su strutture grammaticali di base. MODULO 4: Texts in English Eno-gastronomy: Emilia Romagna (p. 271) British Common Law vs. Diritto Latino Lettura A very special detective Meals & Menus (p. 196-197) La forma passiva ripasso generalizzato Questo modulo è stato dedicato alla acquisizione di maggior sicurezza nel leggere e comprendere testi in lingua di natura differente. Al contempo si è cercato di fornire agli alunni il ripasso anche di strutture grammaticali più ostiche e complesse. L’insegnante gli studenti 55 DISCIPLINA. Spagnolo DOCENTE Prof. Francisco Avalos CLASSE 5 AP - serale ANNO SCOLASTICO 2015 – 2016 LIBRI DI TESTO: Gramática de uso del español. Teoría y práctica. Autores: Luis Aragonés y Ramón Palencia. Hoepli Nuevo ¡En su punto! Autores: Susana Orozco González, Giada Riccobono. Hoepli. Modulo 1 La biodiversidad alimentaria: estandarización del gusto frente a variedades locales. El movimiento de comida lenta (“slow food”). El pretérito indefinido: formación y uso. Marcadores temporales asociados. Pg 124 a 126 Gramática de uso del español. Artículo “En busca de la semilla perdida”. Modulo 2 La “deconstrucción” en cocina: Ferran Adrià como exponente de la nueva cocina española. El pretérito indefinido: formación y uso. Marcadores temporales asociados. Pg 124 a 126 Gramática de uso del español. Artículo “Ferrán Adriá”. Modulo 3 El curriculum vitae como instrumento de promoción profesional. La creación del currículum vítae. La carta de presentación. Modelo de cv europeo: formato Europass. Pg 214 a 217 Nuevo ¡En su punto! Artículo: Modulo 4 La moda de las gastronetas (“food trucks”). La restauración ambulante en España. Artículo “Contra la moda de los foods trucks”. Modulo 5 Resilencia alimentaria y cambio climático. Resiliencia de los profesionales de la restauración. El futuro en español: formación y uso del futuro simple. La perífrasis ir a + infinitivo: contraste entre las formas de futuro. Pg 142 a 146 Gramática de uso del español. Artículo “¿Qué es resiliencia?” Modulo 6 Castilla-La Mancha: la Mancha en el imaginario español. Miguel de Cervantes y Don Quijote de la Mancha. El futuro en español: formación y uso del futuro simple. La perífrasis ir a + infinitivo: contraste entre las formas de futuro. Pg 142 a 146 Gramática de uso del español. Artículo “La ruta de Don Quijote”. El producto estrella de la gastronomía castellanomanchega: el queso de oveja. Servicios y cortes de los quesos. Pg 24 a 25 Nuevo ¡En su punto! Artículos “El queso manchego”, “Un queso inconfundible”. 56 La producción vitivinícola de Castilla La Mancha. Artículos “El viñedo del mundo”, “Francia se enriquece con el vino tres estrellas Michelin”. El azafrán con denominación de origen protegida de la Mancha. Artículo “La tierra del azafrán”. Duelos y quebrantos: receta manchega de El Quijote Dar instrucciones y órdenes. Imperativo afirmativo para tú y vosotros. Pg 154, 158 a 160 Gramática de uso del español. Artículo “No hace honor a su nombre. Receta de duelos y quebrantos”. Miel con denominación de origen protegida de la Alcarria. Viaje a la Alcarria de Camilo José Cela. Receta de torta de alajú. Imperativo afirmativo para usted y ustedes. Artículo “El néctar de la estepa castellana”. El aceite de oliva catellanomanchego: la variedad cornicabra. El pretérito imperfecto: formación y uso. Contraste con pretérito indefinido. Pg 134 a 136 Gramática de uso del español. Artículo “La producción oleícola de Castilla-La Mancha”. Per ogni singolo modulo è stato elaborato un compito da parte dell’insegnante: ogni compito è composto da un articolo di giornale adattato allo scopo, con un insieme di domande. Alla fine del modulo, gli alunni hanno a disposizione la versione corretta ed un piccolo riassunto. I compiti sono a disponibili nel Drive della mail di classe. L’insegnante gli studenti 57 PROGRAMMA SVOLTO Materia: Lingua Francese Classe: 5°P Indirizzi: Enogastronomia / Servizi di Sala e Vendita Libro di testo: Bon App!, Minerva Italica Docente: Lucia Prendin a.s. 2015-16 Ripasso lessico ricette cucina e pasticceria Unità 9: réaliser des desserts La composition d’un repas en France Les fromages et les produits laitiers Les fromages de Savoie Des fromages et des régions (testo fotocopiato) Abbinamento formaggi e vini (attività di comprensione orale) La pastèque: son utilisation en cuisine (testo fotocopiato) Analisi di un menu proposto dall’Hotel Danieli La dinde de Noel (testo fotocopiato) Unità 10: presentare un vino, un prodotto tipico Des régions et des vins : l’Alsace, l’Aquitaine, la Bourgogne, la Champagne L’histoire du champagne (attività di comprensione orale, testo fotocopiato) Comment servir le champagne (testo fotocopiato) Les différents types de champagne (testo fotocopiato) Comment servir le champagne (testo fotocopiato) Le vin rosé (testo fotocopiato) Un apéritif: le kir royal (testo fotocopiato) Unità 11: les lieux de la restauration. Comment présenter et promouvoir un restaurant : le Polidor , le Jules Verne (testo fotocopiato) Trois adresses parisiennes :des brasseries et des bistrots. (comprensione orale e testo fotocopiato) Unità 12: La commande au café Choisir et préparer un cocktail Le métier du barman La cité du vin à Bordeaux (testo fotocopiato) Presentazione di regioni francesi : l’Alsace, l’Ile-de-France, la région Rhone-Alpes Le régime méditerranéen (testo fotocopiato) Venezia, 29 aprile 2016 La docente Lucia Prendin 58 Programma classe quinta DTA A.S. 2015/2016 MODULO 1: “ RECUPERO E CONSOLIDAMENTO” Contenuti La contabilità aziendale Il bilancio d’esercizio La riclassificazione di Stato Patrimoniale e Conto Economico L’analisi di bilancio per indici Per la trattazione di questi argomenti, si è fatto riferimento ai materiali e alle fotocopie fornite in classe. MODULO 2: “MERCATO TURISTICO E INTERNAZIONALE” Contenuti: Turismo internazionale e lo sviluppo turistico Lo sviluppo turistico e lo sviluppo economico Flussi turistici internazionali verso l’Italia: prospettive Dal libro di testo: pp. 2-33 MODULO 3: “BUSINESS PLAN NELLE IMPRESE RICETTIVE E RISTORATIVE” Pianificazione e programmazione aziendale Il business plan Il budget e il controllo budgetario Dal libro di testo: pp. 80-115 KJLKJgfdfdgbv MODULO 4: “MARKETING DEI PRODOTTI TURISTICI “ Il marketing del mercato turistico La segmentazione del mercato Il marketing mix Il marketing plan Le strategie di marketing Dal libro di testo: pp. 130-193 MODULO 5: “NORMATIVA DEL SETTORE TURISTICO PREPARAZIONE ALL’ESAME DI STATO” E ALBERGHIERO, RIPASSO Norme internazionali e comunitarie di settore Norme e procedure per la tracciabilità dei prodotti Prodotti a chilometri zero Riordino delle competenze, conoscenze e abilità e preparazione all’Esame di Stato 59 E Dal libro di testo: pp. 220-241; 264-281 STRUMENTI DIDATTICI UTILIZZATI • libro di testo; :“ Imprese ricettive & ristorative oggi 3” Batarra - Mainardi Ed. Tramontana • articoli di quotidiani e periodici; • materiali digitali; • tecnologie multimediali e Internet Venezia, 3 maggio 2016 Prof.ssa: Serena Laura 60 Classe 5^A corso serale Articolazioni: sala e vendita/enogastronomia IPSEOA “A: Barbarigo” - Venezia DISCIPLINA: Scienza e Cultura dell’Alimentazione DOCENTE: Piscozzo Cesarina TESTO IN ADOZIONE: “Conoscere gli alimenti”, di S. Rodato, ed. CLITT TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA Sono state effettuate 3 verifiche scritte semistrutturate nel primo trimestre (di cui una prendendo come modello una simulazione di 3° prova degli Esami di Stato) e una verifica scritta e due verifiche orali nel pentamestre. In particolare la prove del secondo periodo è stata preparata prendendo a modello una simulazione di seconda prova degli Esami di Stato ed è stata svolta sulle principali tematiche affrontate nel corso dell’anno scolastico. E’ stata fissata, entro la fine dell’anno scolastico, un’ulteriore simulazione di 2° prova di Esame di Stato (12/05/2016) ed una verifica orale per esercitare e guidare gli allievi nell’esposizione orale prevista per l’Esame di Stato 2015-2016. Per la valutazione globale dello studente si tiene conto anche della situazione iniziale, del progresso e dell’impegno soggettivo oltre che della partecipazione all’attività didattica e formativa. Sono a disposizione della commissione, depositati in segreteria, esempi di verifiche effettuate: 17/12/2015 Simulazione 3° prova 22/03/2016 Simulazione di 2° prova 12/05/2016 Simulazione 2° prova CONTENUTI DISCIPLINARI Modulo 1: CONSOLIDAMENTO DELLE CONOSCENZE RIGUARDO I PRINCIPI NUTRITIVI 1.1 Riepilogo sui principi nutritivi: i macronutrienti - I glucidi: classificazione, funzione, distribuzione negli alimenti - Le proteine: classificazione, funzione, valore biologico, distribuzione negli alimenti - I lipidi: i trigliceridi, acidi grassi saturi e insaturi e colesterolo, funzioni, distribuzione negli alimenti 1.2 Riepilogo sui principi nutritivi: i micronutrienti - Vitamine, Sali minerali, acqua: generalità e funzioni 1.3 Classificazione generale degli alimenti ed i cinque gruppi alimentari Modulo 2: NUOVE TENDENZE DI FILIERA 2.1 Evoluzione dei consumi alimentari in Italia - Identificazione delle tendenze di consumo 2.2 Filiera produttiva - Filiera nel sistema agroalimentare - Filiera corta e sviluppo sostenibile Modulo 3: NUOVI PRODOTTI ALIMENTARI 3.1 Classificazione dei nuovi prodotti alimentari - Alimenti alleggeriti o “light”, alimenti fortificati, functional foods, novel foods, alimenti di gamma - Alimenti integrali - Alimenti biologici - ADAP - Integratori alimentari - Cenni sulla nutrigenomica e nutraceutica 3.2 Additivi alimentari - Additivi alimentari suddivisi per funzioni - Generalità sulle nuove norme riguardanti le etichette alimentari Modulo 4: MALATTIE TRASMESSE CON GLI ALIMENTI 61 4.1 Contaminazioni fisiche - Generalità, classificazione e conseguenti danni agli organismi viventi 4.2 Contaminazioni chimiche - Generalità, classificazione e conseguenti danni agli organismi viventi 4.3 Contaminazioni biologiche - Modalità di contaminazione - Prioni: generalità e malattie prioniche - Virus: generalità ed epatite A - Batteri: classificazione, spore batteriche, crescita batterica 4.4 Malattie da contaminazione microbica - Salmonellosi; - Intossicazione da stafilococco; - Botulismo; - Tossinfezioni da Clostridium perfrigens e Bacillus cereus; - Listeriosi; - Campilobatteriosi; - Cenni su tifo e paratifo, colera. 4.5 Funghi microscopici - Generalità su caratteristiche di lieviti e muffe; - Intossicazioni da muffe. 4.6 Parassitosi da protozoi - Amebiasi; - Giardiasi. 4.7 Parassitosi da metazoi - Teniasi; - Ossiuriasi; - Anisakidosi. Modulo 5: SISTEMA HACCP E QUALITA’ DEGLI ALIMENTI 5.1 Requisiti di igiene - Igiene dei locali - Igiene del personale; - Pericolo e rischio alimentare. 5.2 Sistema HACCP - Introduzione e cenni storici - Prima fase: pianificazione preliminare - Seconda fase: i sette principi HACCP - Determinazione del pericolo - Analisi dei pericoli e dei punti critici di controllo 5.3 Qualità alimentare - Qualità totale di un alimento e certificazioni di qualità; - Frodi alimentari: sanitarie e commerciali. Modulo 6: ALIMENTAZIONE EQUILIBRATA 6.1 Bioenergetica - Cenni sulla calorimetria diretta e indiretta; - Il fabbisogno energetico; il metabolismo basale ed il livello di attività fisica; - Peso teorico e IMC; 6.2 LARN e dieta equilibrata - Concetto di dieta equilibrata; - Definizione di LARN e fabbisogno lipidico, protidico, lipidico, di vitamine, sali minerali e acqua; - Linee guida INRAN per una sana alimentazione italiana. Modulo 7: ALIMENTAZIONE NELLE DIVERSE CONDIZIONI FISIOLOGICHE E TIPOLOGIE DIETETICHE 7.1 Alimentazione in gravidanza e della nutrice - Indicazioni alimentari ed alimenti da evitare 7.2 Alimentazione nell’età evolutiva - Alimentazione nella prima infanzia e svezzamento - Alimentazione nella seconda infanzia e nell’adolescenza 7.3 alimentazione nell’età adulta e nella terza età 62 - Indicazioni nutrizionali e consigli alimentari 7.4 alimentazione nello sport - Generalità sulla classificazione delle attività sportive - Fabbisogno nutritivo e regole alimentari di uno sportivo 7.5 alimentazione nella ristorazione collettiva - Generalità sulle tipologie di ristorazione collettiva - Fast food e slow food 7.6 Tipologie dietetiche - Dieta mediterranea, vegetariana, macrobiotica, eubiotica - Limiti delle diete dimagranti Modulo 8: DIETA IN PARTICOLARI CONDIZIONI PATOLOGICHE 8.1 Obesità - Classificazione del sovrappeso e obesità - Indicazioni dietetiche 8.2 Aterosclerosi - Indicazioni dietetiche - Ipercolesterolemia: indicazioni dietetiche 8.3 ipertensione - Generalità e indicazioni dietetiche 8.4 diabete - Classificazione del diabete - Indice glicemico ed indicazioni dietetiche 8.5 Gotta - Generalità ed indicazioni dietetiche 8.6 alimentazione e cancro - Fattori alimentari cancerogeni e anticancerogeni; 8.7 disturbi del comportamento alimentare - Anoressia nervosa, bulimia nervosa: generalità 8.8 allergie ed intolleranze alimentari - Caratteristiche delle allergie alimentari ed allergeni comuni; - Caratteristiche delle intolleranze alimentari - Intolleranza al lattosio e celiachia Modulo 9: CONSUETUDINI ALIMENTARI NELLE GRANDI RELIGIONI 9.1 Generalità sulle consuetudini alimentari nelle grandi religioni - Ebraismo, Cristianesimo, Islamismo, Induismo e Buddismo. Il modulo 8 e 9 sono attualmente in fase di trattazione e si prevede di concluderlo entro la fine dell’anno scolastico in corso. Venezia, 29 aprile 2016 Firma del docente Cesarina Piscozzo 63 Istituto per i Servizi dell’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera “Andrea Barbarigo” Venezia PIANO DI LAVORO SVOLTO CLASSE 5^A serale Sala/cucina con articolazione in enogastronomia Anno scolastico 2015-16 PROGRAMMAZIONE ANNUALE DELLA CLASSE 5^ sala e vendita con articolazione in enogastronomia PROF. Augusti Simone COMPETENZE PROFESSIONALI Predisporre menu coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in relazione a specifiche necessità dietetiche. Utilizzare tecniche di lavorazione e strumenti gestionali nella produzione di servizi e prodotti enogastronomici, ristorativi e di accoglienza turistico-alberghiera. Intervenire nella valorizzazione, produzione, trasformazione, conservazione e presentazione dei prodotti enogastronomici. Utilizzare tecniche di lavorazione e strumenti gestionali nella produzione di servizi e prodotti CONTENUTI 1 Strutture ristorative, i menù , la storia del menù, l’aspetto gastronomico 2 Il reparto produzione, il magazzino, la programmazione della produzione 3 La classificazione degli alimenti, la produzione di formaggi e birra 4 L'approvvigionamento nell' azienda ristorativa 5 I costi aziendali 6 Le risorse umane 7 La programmazione della distribuzione 8 Il Catering, l’appalto come contratto di somministrazione 9 Banqueting 10 I Buffet 11 Marchi di qualità, l’ attestazione di specificità, i marchi locali 12 Stili alimentari e intolleranze alimentari Conoscere i piatti per presentare i menu al cliente: Preparazioni di dessert e altri prodotti di pasticceria del territorio. Storia dell’alimentazione e dei principali 64 enogastronomici, ristorativi e di accoglienza turistico-alberghiera. Valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali individuando le nuove tendenze di filiera piatti tradizionali. Conoscere i vari tipi di cottura per scegliere quelli più adeguati alle esigenze della clientela. La costruzione del menu La scheda piatto Il cibo come alimento e prodotto culturale. I marchi di qualità, i sistemi di tutela e gli alimenti di eccellenza del territorio. Attuare strategie di pianificazione, compensazione, monitoraggio per ottimizzare la produzione di beni e servizi in relazione al contesto Applicare le normative vigenti, nazionali e internazionali, in fatto di sicurezza, trasparenza e tracciabilità dei prodotti Il sistema HACCP La sicurezza igienica degli alimenti. I programmi di sanificazione nell’ambiente di riferimento L’applicazione dell’HACCP Il Piano di Autocontrollo. Venezia Il Docente ____________ 65 ANNO SCOLASTICO.2015/2016 Disciplina: LABORATORIO DI ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI SERVIZI RISTORATIVI Classe : 5 Sezione : A serale Prof. ssa Saivezzo Luana Indirizzo :R ISTORAZIONE PROGRAMMA SVOLTO IL TECNICO RESPONSABILE DELLE ATTIVITA’ DI RISTORAZIONE Le principali figure professionali, il Food and Beverage Manager, Il responsabile di ristorante, le nuove figure professionali. Il Food and Beverage Manager: la formazione, le mansioni, l’importanza delle decisioni, l’etica delle responsabilità. LE ABITUDINI ALIMENTARI E GLI STILI DI CUCINA Le abitudini alimentari negli ultimi cinquant’anni Le nuove abitudini alimentari GLI STILI DI CUCINA Le varie forme di cucina: la cucina classica, la cucina moderna, la cucina nazionale, la nuova cucina internazionale, le cucine etniche, le cucine alternative, le cucine emergenti. Le ultime tendenze della cucina in Italia. LE AZIENDE ENOGASTRONOMICHE NEL MONDO GLOBALIZZATO La ristorazione tradizionale ed alberghiera, l’azienda agrituristica, i ristoranti a tema. La neoristorazione: i fast food, il self service, lo street food, il take away. LA SICUREZZA ALIMENTARE Il protocollo HACCP, la sicurezza sul lavoro, le etichette alimentari, gli obblighi di legge. GLI ALIMENTI IN CUCINA L’offerta dei prodotti alimentari,i metodi di conservazione, le gamme alimentari. LE CERTIFICAZIONI DI QUALITA’ La tutela dei prodotti di qualità, i disciplinari di produzione, i prodotti agroalimentari,DOP, IGP, STG, le altre attestazioni di qualità: De.co e Slow Food. I VINI Il vino e l’enologia, la viticoltura, le fasi di produzione del vino. Il ciclo biologico della vite, le vinificazioni, l’imbottigliamento, l’invecchiamento. La cantina Le alterazioni, le malattie ed i difetti del vino 66 I vini passiti La normativa del settore vitivinicolo, nazionale e comunitaria, i disciplinari di produzione, l’etichetta. IGT, DOC, DOCG Il servizio del vino, l’attrezzatura del sommelier. LA PRODUZIONE VITIVINICOLA IN ITALIA Le caratteristiche della produzione italiana. Il vino e l’enologia, breve storia del vino, la viticoltura, i fattori climatici. La produzione regionale D.O.C. e D.O.C.G delle regioni italiane. CHAMPAGNE E SPUMANTI La produzione degli Champagne, la produzione dei vini spumanti, la classificazione dei vini spumanti Il servizio di Champagne e vini spumanti. GLI ALTRI VINI SPECIALI I vini liquorosi,lo Sherry, il Porto, il Madera. I vini aromatizzati Il Vermouth ANALISI SENSORIALE E DEGUSTAZIONE: CARATTERISTICHE ORGANOLETTICHE L’analisi sensoriale, la degustazione dei cibi, l’abbinamento enogastronomico L’analisi organolettica del vino: esame visivo, esame olfattivo, esame gusto-olfattivo, sensazioni finali. MIXOLOGY: L’ARTE DEL BERE MISCELATO I cocktails e le attrezzature La realizzazione delle bevande miscelate Le tecniche di preparazione Le decorazioni Data: 06 /05/ 2016 Il Docente Prof.ssa Saivezzo Luana 67