Relazione anno 2006 - 22_05_07 - APPA Trento
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Relazione anno 2006 - 22_05_07 - APPA Trento
Relazione sull’attività svolta nel 2006 (articoli 4 e 6 della L.P. 11 settembre 1995, n° 11) 1 Presentazione Il Direttore dell’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente, in base alle competenze attribuitegli dall’art. 4 della legge provinciale 11 settembre 1995, 11 – istitutiva dell’Agenzia stessa – predispone ogni anno una relazione sull’attività svolta e sui risultati conseguiti che viene inviata, unitamente al conto consuntivo, alla Giunta provinciale ed alla competente Commissione permanente del Consiglio provinciale. La relazione annuale costituisce un vero e proprio report sulla gestione delle attività svolte durante l’anno, un momento di bilancio tra quanto posto come obiettivo e quanto effettivamente realizzato, uno strumento di orientamento e di miglioramento dell’attività futura. La relazione può inoltre essere considerata come utile mezzo per coloro che siano interessati a conoscere gli ambiti di attività dell’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente. Il documento si articola in quattro sezioni: la prima - di carattere introduttivo - sintetizza il quadro di riferimento nel quale opera l’Agenzia e ne delinea l’organizzazione e le competenze; la seconda - descrive dettagliatamente l’attività corrente delle diverse strutture di cui si compone l’Agenzia e illustra i progetti realizzati; la terza - riporta un sintetico quadro dell’esercizio finanziario 2006; la quarta - propone una lettura schematica dell’attività svolta nell’arco dell’anno attraverso l’elencazione dei provvedimenti adottati. Fabio Berlanda Direttore dell’APPA 2 SOMMARIO I parte Presentazione pag. 2 INTRODUZIONE pag. 5 “ 6 1. Organizzazioni e competenze dell’Appa di Trento II parte ATTIVITA’ CORRENTE E PROGETTI Direzione U.O. Affari Giuridico-amministrativi U.O. Bilancio e Ragioneria U.O. Valutazione impatto ambientale Settore Tecnico U.O. Tutela dell’ Acqua U.O. Tutela dell’ Aria e agenti fisici U.O. Tutela del Suolo Settore Laboratorio e controlli 1. Attività di vigilanza e controllo 2. Attività di laboratorio 3. Collaborazione, partecipazione, sperimentazione 4. Altre attività integrate al Settore laboratorio e controlli Settore Informazione e qualità dell’Ambiente 1. Informazione e comunicazione 2. Educazione ambientale 2.1 Rete trentina di educazione ambientale 3. Sistema informativo ambientale e territorio 4. Sviluppo sostenibile III parte ESERCIZIO FINANZIARIO 2006 1. Ripartizione spesa per settori 1.1 Riepilogo delle spese per settori 1.2 Bilancio 2006 riepilogo delle spese per capitoli 2. Entrate nell’esercizio finanziario 2006 IV parte ALLEGATI 1. Indice delle abbreviazioni 2. Provvedimenti 3. Collana Documenti pag. 21 “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ 22 24 27 30 42 51 61 78 95 96 97 105 108 113 113 116 117 146 154 pag. 157 “ “ “ “ pag. “ “ “ 158 163 164 165 169 170 171 182 3 4 I PARTE INTRODUZIONE 5 Relazione APPA 2006 Introduzione L’Agenzia provinciale per la protezione dell' ambiente (di seguito APPA) è stata istituita con la L.P. 11 settembre 1995, n. 11, ai fini dell' attuazione organica della legge 21 gennaio 1994, n. 61, recante disposizioni urgenti sulla riorganizzazione dei controlli ambientali e istituzione dell' Agenzia nazionale per la protezione dell' ambiente. L' APPA, al pari delle altre Agenzie regionali, risponde all' esigenza di assicurare in tutto il territorio nazionale la presenza di autonomi organismi tecnici, in modo da rendere, tra l' altro, agevole ed omogenea la raccolta e l' elaborazione di dati in materia ambientale e consentire l' esercizio indipendente dell' attività di consulenza e di controllo tecnico. In attuazione di tale legge, la Giunta provinciale, con deliberazione n. 181 del 12 gennaio 1996, ha costituito l' APPA con decorrenza 1° marzo 1996. L’APPA è inserita nel sistema nazionale delle agenzie ambientali (APAT – ARPA – APPA) e dal D.L. 3 ottobre 2006, n° 262, art.20. L’Agenzia per la protezione dell’ambiente e per i servizi tecnici (APAT), istituita dall’art. 38 del D. L.gvo n. 300 del 30 luglio 1999, e resa operativa dal D.P.R. 8 agosto 2002, n. 207, svolge i compiti e le attività tecnico-scientifiche di interesse nazionale per la protezione dell’ambiente, per la tutela delle risorse idriche e della difesa del suolo, e nasce dalla fusione tra l’Agenzia Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (ANPA), il Dipartimento per i Servizi tecnici nazionali, il Servizio Idrografico e Mareografico, i Servizi Geologici, gli uffici di Biblioteca e documentazione dell’Ufficio per il Sistema informativo unico. L’APAT è integrata in un sistema a rete, il Sistema delle Agenzie Ambientali, che conta oggi la presenza sul territorio nazionale di 21 tra le Agenzie Regionali (ARPA) e delle Province autonome di Trento e Bolzano (APPA) costituite con apposita legge regionale o provinciale, secondo quanto già espresso nella Legge 61/94. Questo network ambientale, coerentemente a quanto già realizzato in contesto europeo con l’Agenzia Europea per l’Ambiente, si configura quale strumento di coesione tra soggetti operanti nel medesimo settore ma con esperienze e realtà spesso differenti: per tale motivo i criteri di cooperazione, di massimo scambio delle informazioni tecniche e gestionali, di coinvolgimento del cittadino tramite adeguata divulgazione di tematiche ambientali, trovano nel Sistema Agenziale l’equilibrio tra l’obiettivo comune all’interno della rete ed una coerente visibilità finalizzata alla crescita di una cultura ambientale condivisa. 1. ORGANIZZAZIONE E DELL’APPA DI TRENTO COMPETENZE L’APPA è una peculiare struttura organizzativa della Provincia – creata sul modello delle agenzie e delle strutture autonome provinciali esistenti – dotata di autonomia organizzativa, amministrativa, tecnica e contabile. La stessa, per il resto, riflette fedelmente, sotto il profilo funzionale, i compiti demandati dalla legge 61 alle Agenzie regionali, con la rilevante eccezione che alla stessa sono inoltre attribuite le funzioni amministrative che originariamente spettavano al Servizio provinciale protezione ambiente e alla Commissione per la tutela dell' ambiente dagli inquinamenti: vale a dire tutte le funzioni di amministrazione attiva che le leggi vigenti non demandino alla 6 Relazione APPA 2006 Introduzione Giunta provinciale o agli Enti locali in materia di tutela dell' aria e dell' acqua dagli inquinamenti, di smaltimento dei rifiuti e di prevenzione dall' inquinamento acustico. L' APPA ha incorporato due apparati preesistenti: il Servizio protezione ambiente e il Laboratorio chimico-fisico dell' Azienda provinciale per i servizi sanitari, al quale è stato aggregato un gruppo di tecnici d' igiene. Dal 22 febbraio 2002, con deliberazione della Giunta Provinciale n° 314, l’APPA si articola nelle seguenti strutture: SETTORE TECNICO SETTORE INFORMAZIONE E QUALITA’ DELL’AMBIENTE SETTORE LABORATORIO E CONTROLLI 7 Relazione APPA 2006 Introduzione Le attività che l’APPA svolge sono, per matrice ambientale: MATRICE AMBIENTALE Autorizzazioni Pareri, relazioni, consulenza tecnicoscientifica Sopralluoghi, ispezioni, campionamenti e diffide Analisi di campioni e altre misure Gestione reti di monitoraggio ARIA - emissioni atmosferiche X - qualità dell’aria X X X X X X X - qualità dell’aria con campagne di rilevamento X ACQUA - corpi idrici superficiali X X X X - laghi e corpi idrici artificiali X X X X - corpi idrici sotterranei X X X X - acque destinate ad uso potabile X - acque di balneazione X - acque potabili X - acque minerali X - acque piovane X X X X X X X - controllo siti inquinati X X X X - fanghi e altri residui nei terreni X X X X - scarichi SUOLO - terreni - spandimento liquami zootecnici RIFIUTI X X X X X X X X X X X X X X X X X X X (1) AGENTI FISICI - radiazioni non ionizzanti - radiazioni ionizzanti (radon; fall-out ambientale - rumore X X INGEGNERIA AMBIENTALE - certificazioni ambientali X - serbatoi interrati - aziende a rischio X ALIMENTI X AMBIENTI DI LAVORO X X X X (2) EDUCAZIONE AMBIENTALE programmazione-attività e progetti di E.A. – promozione di Agende 21 e di attività di sensibilizzazione del marchio ECOLABEL SISTEMA INFORMATIVO banche dati ambientali georeferenziate, cartografie tematiche, collaborazione con il SIAT, AQUARIUM, sistema CTN e SINANET VALUTAZIONE IMPATTO AMBIENTALE istruttorie tecniche dei procedimenti di VIA, proroghe di efficacia, modifica prescrizioni, screening, eventuali valutazioni di incidenza, pareri tecnici, relazioni, risposta a quesiti, sopralluoghi, controllo SISTEMA SANZIONATORIO irrogazione sanzioni amministrative pecuniarie PIANIFICAZIONE - aria - acqua elaborazione documenti tecnici preliminari - rifiuti (1) (2) 8 Osservatorio provinciale sui rifiuti Su richiesta dell’APSS e di altri Servizi PAT Relazione APPA 2006 Introduzione DIREZIONE Al Direttore spetta l' esercizio di tutte le funzioni e l' adozione di tutti i provvedimenti inerenti la gestione e la direzione delle attività dell' Agenzia ed in particolare: la legale rappresentanza dell' Agenzia; l' emanazione dei provvedimenti di amministrazione attiva demandati dalla legge all' Agenzia; la stesura e l' adozione del programma di attività, del bilancio pluriennale e annuale e loro variazioni, nonché il conto consuntivo; la redazione e l' adozione degli atti di organizzazione; la direzione del personale dell' Agenzia; la deliberazione e la stipulazione di convenzioni e contratti, ivi compresi i contratti d' opera, gli incarichi e le consulenze professionali; tutti gli atti per la gestione e l' erogazione delle spese dell' Agenzia. Il Direttore dirige l' attività di tutte le strutture organizzative in cui si articola l' Agenzia e può delegare proprie funzioni ai responsabili delle stesse, promuove il controllo di gestione e la verifica della qualità dei servizi prestati dall' Agenzia. U.O. Affari Giuridico-Amministrativi Fornisce il supporto giuridico-amministrativo all’attività delle strutture dell’Agenzia e, in particolare, presta assistenza giuridica nella gestione dei procedimenti amministrativi e nella predisposizione degli strumenti di pianificazione, secondo le direttive del Direttore dell’Agenzia. Collabora nell’elaborazione di proposte legislative e normative nelle materia di competenza dell’Agenzia. Supporta la Direzione e i Settori nella prestazione di attività di consulenza giuridica in campo ambientale a favore delle strutture provinciali e degli Enti locali. Cura la predisposizione degli atti e dei provvedimenti finalizzati all’irrogazione di sanzioni amministrative pecuniarie di competenza del Settore Tecnico e, rispettivamente, del Direttore dell’Agenzia. Presta assistenza giuridico-amministrativa relativamente alle fasi inerenti il contenzioso in dipendenza di ricorsi amministrativi o in opposizione o giurisdizionali e, su delega del Dirigente del Settore Tecnico o, rispettivamente, del Direttore, cura gli adempimenti relativi ai giudizi di opposizione ai sensi dell’art. 23 della legge 24 novembre 1981, n. 689. Cura la predisposizione di raccolte normative e le pubblicazioni a carattere giuridico, nelle materie di competenza dell’Agenzia, di interesse generale. 9 Relazione APPA 2006 Introduzione U.O. Bilancio e Ragioneria Cura gli adempimenti contabili, anche con riferimento alla predisposizione degli atti amministrativi dai quali possa derivare un impegno di spesa o l’accertamento di entrate. Predispone gli atti relativi alla materia contrattuale, curandone la raccolta e la conservazione in coordinamento con le competenti strutture provinciali. Collabora alla stesura dei bilanci di previsione, delle loro variazioni, nonché del conto consuntivo. Verifica la legalità della spesa, la regolarità della documentazione, l’esatta imputazione e la disponibilità sui capitoli in relazione agli atti dai quali possa comunque derivare un impegno o l’emissione dei titoli di spesa. Provvede alla registrazione degli impegni di spesa e predispone i mandati di pagamento e le reversali d’incasso, sovrintendendo anche al servizio di economato. Provvede alla sottoscrizione, congiuntamente al Direttore, delle reversali di incasso, dei mandati di pagamento e di altri titoli di spesa. Controlla l’uso dei beni mobili ed immobili. Collabora con la Direzione al controllo di gestione. U.O. Valutazione Impatto Ambientale Cura gli adempimenti relativi alla valutazione dell’impatto ambientale attribuiti all’Agenzia dalla legge provinciale 29 agosto 1988, n. 28 e dalla legge provinciale 11 settembre 1995, n. 11, nonché dalle altre disposizioni normative in vigore, nell’ambito del quadro organizzativo dell’Agenzia e secondo quanto disposto con delega e/o direttive del Direttore dell’Agenzia. Cura in particolare la gestione dei procedimenti istruttori dei progetti sottoposti a valutazione di impatto ambientale e a procedura di verifica; promuove l’acquisizione dei pareri istruttori di competenza di altre strutture provinciali o enti, l’effettuazione di sopralluoghi e la richiesta di integrazioni degli studi e dei progetti sottoposti a valutazione o verifica ambientale; assicura lo svolgimento della partecipazione pubblica; cura la stesura dei rapporti istruttori conclusivi dei procedimenti e la trasmissione del rapporto istruttorio per i progetti assoggettati a valutazione dell’impatto ambientale al Dipartimento Ambiente. Cura le attività istruttorie inerenti la valutazione d’incidenza dei progetti in conformità alle disposizioni di cui alla L.P. 15 dicembre 2004 n° 10 ed alle direttive emanate dalla Giunta provinciale. Presta il supporto tecnico e informativo richiesto dal Comitato provinciale per l’ambiente, nonché dalle strutture della Provincia per la predisposizione di studi ambientali su progetti. Fornisce, su richiesta, assistenza nella predisposizione di atti amministrativi e nei procedimenti relativi al contenzioso amministrativo relativi a progetti sottoposti a procedura di VIA . Provvede all’esercizio della vigilanza e all’accertamento delle infrazioni demandati all’Agenzia dalla disciplina concernente la valutazione dell’impatto ambientale. A tal fine 10 Relazione APPA 2006 Introduzione svolge i compiti di polizia giudiziaria, in osservanza delle disposizioni stabilite dall’articolo 19, comma 4, della legge provinciale 11 settembre 1995, n. 11. In connessione con le attività di accertamento e controllo promuove l’adozione dei provvedimenti ripristinatori secondo quanto stabilito dall’articolo 11, comma 6, della legge provinciale 29 agosto 1988, n. 28. Cura e propone approfondimenti e proposte per l’aggiornamento tecnico della disciplina sulla valutazione dell’impatto ambientale. Gestisce l’archivio degli studi di impatto ambientale (S.I.A.) e dei relativi progetti mediante sistemi informatizzati, anche in connessione con il sistema informativo sulla sensibilità ambientale, e provvede alla predisposizione di linee guida per la redazione degli S.I.A. ispirati ai criteri dello sviluppo sostenibile. Predispone e implementa, anche con il supporto del Settore Informazione e qualità dell’ambiente, il sistema informativo sulla sensibilità ambientale (SISA). Fornisce, su richiesta, assistenza nella predisposizione di S.I.A. per conto della Provincia e di altri enti e nella valutazione ambientale preventiva di piani e programmi, in conformità alle direttive emanate dalla Giunta provinciale. SETTORE TECNICO Cura, direzione, organizzazione, coordinazione e verifica delle attività delle Unità Organizzative che lo costituiscono; Cura, in collaborazione con gli altri Settori, la predisposizione dei disegni di legge, dei piani e dei programmi; Cura, d’intesa con i Direttori delle Unità Organizzative, la snellezza delle procedure amministrative e la migliore economicità di gestione. Espleta attività di consulenza tecnica, in coordinamento con le strutture dell’Agenzia, per gli organi e le strutture provinciali preposti alla prevenzione dei rischi di incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose. Collabora alla progettazione e alla gestione dei sistemi informativi provinciali in campo ambientale e territoriale e all’implementazione della banca dati ambientali del Settore Informazione e qualità dell’ambiente. Collabora con il Settore Laboratorio e controlli nelle attività di studio e di ricerca. Garantisce, anche con il supporto del Settore Laboratorio e controlli, il collegamento con i Centri Tematici Nazionali (CTN) istituiti dall’Agenzia nazionale per la protezione dell’ambiente, relativamente alle materie di competenza. U.O. Tutela dell’Aria e Agenti fisici Cura gli adempimenti afferenti la prevenzione ed il risanamento ambientale relativamente alla qualità dell’aria, alla tutela dall’inquinamento acustico e dall’inquinamento generato da campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici, secondo quanto previsto dalla normativa 11 Relazione APPA 2006 Introduzione provinciale vigente e nel rispetto delle attribuzioni riservate ad altri enti o strutture provinciali. Provvede all' attività istruttoria concernente il rilascio delle autorizzazioni alle emissioni in atmosfera derivanti dagli impianti produttivi, curando la tenuta dell' archivio delle relative autorizzazioni. Esplica le attività di controllo e verifica sulle emissioni, in connessione con gli adempimenti afferenti il procedimento autorizzatorio e l’emanazione di provvedimenti conseguenti a controllo, nonché ai sensi dell’art. 13 della legge 24 novembre 1981, n. 689. Cura la predisposizione della proposta tecnica relativa alla pianificazione in materia di tutela e risanamento della qualità dell’aria, in osservanza degli indirizzi formulati dalla Giunta provinciale. Presta assistenza tecnica e fornisce pareri alle strutture provinciali, agli Enti locali, agli organismi tecnici e agli altri enti interessati nelle materie attribuite alla competenza dell’unità organizzativa. Cura il rilevamento, la raccolta ed il continuo aggiornamento dei dati relativi al catasto previsto dalla normativa in materia di tutela dell' aria dagli inquinamenti. Collabora con il Settore Laboratorio e controlli ai fini dell’elaborazione, validazione e interpretazione dei dati rilevati nell’ambito dell’attività di monitoraggio. Collabora inoltre con il Settore Informazione e qualità dell’ambiente alla diffusione e pubblicazione degli stessi. Provvede alle attività tecnico-istruttorie per l’esercizio delle competenze demandate al pertinente comitato provinciale dalla normativa provinciale in materia di protezione dall’esposizione a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici. Esercita le attività di controllo e monitoraggio in materia di inquinamento acustico e generato da campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici, in conformità alle attribuzioni assegnate al Settore Tecnico. Collabora nello sviluppo di studi e ricerche nel settore ambientale, con particolare riferimento all' inquinamento atmosferico, da agenti fisici ed a quello proveniente da fonti luminose U.O. Tutela dell’Acqua Provvede alla trattazione degli affari concernenti la tutela delle acque dagli inquinamenti in esecuzione delle leggi provinciali che disciplinano tale materia e nel rispetto delle attribuzioni spettanti ad altre strutture provinciali. Provvede all' attività istruttoria concernente le domande di autorizzazione allo scarico di acque reflue, riservate alla competenza dell’Agenzia, curando la tenuta dell' archivio delle relative autorizzazioni. Esplica attività di controllo e di verifica sugli scarichi di acque reflue in connessione con gli adempimenti relativi al regime autorizzatorio e ai provvedimenti conseguenti a controllo, nonché ai sensi dell’art. 13 della legge 24 novembre 1981, n. 689. 12 Relazione APPA 2006 Introduzione Cura la predisposizione della proposta tecnica relativa al piano di tutela e risanamento delle acque, in attuazione delle indicazioni del Piano generale di utilizzazione delle acque pubbliche e in osservanza degli indirizzi formulati dalla Giunta provinciale. Presta assistenza tecnica e fornisce pareri alle strutture provinciali, agli Enti locali, agli organismi tecnici e agli altri enti interessati nella materia afferente la tutela delle acque dall’inquinamento. Cura la predisposizione e l’aggiornamento del catasto previsto dalle leggi provinciali vigenti, in funzione della raccolta ed elaborazione dei dati relativi alla tutela delle acque dagli inquinamenti. Collabora con il Settore Laboratorio e controlli ai fini dell’elaborazione, validazione e interpretazione dei dati rilevati nell’ambito dell’attività di monitoraggio. Collabora inoltre con il Settore Informazione e qualità dell’ambiente alla diffusione e pubblicazione degli stessi. Collabora nello sviluppo di studi e ricerche nel settore ambientale, con riferimento alla tutela della qualità delle acque; collabora nello sviluppo e nella diffusione di metodologie di analisi e di monitoraggio dei corpi idrici basate su criteri di integrazione e interdisciplinarietà. Svolge attività di studio, di ricerca, di monitoraggio e di divulgazione dei dati ambientali dell' area gardesana, segnatamente sotto il profilo idro-aerobiologico, fino alle date che saranno stabilite con apposite determinazioni del Direttore dell’Agenzia, connesse al graduale trasferimento dei relativi compiti al Settore laboratorio e controlli. U.O. Tutela del Suolo L’Unità organizzativa cura gli adempimenti afferenti la tutela del suolo dagli inquinamenti, la gestione dei rifiuti e la bonifica dei siti inquinati ed in particolare provvede a: attività istruttoria concernente il rilascio delle autorizzazioni, in materia di gestione dei rifiuti. tenuta dell' archivio delle autorizzazioni. tenuta del registro delle imprese che operano nel settore del recupero dei rifiuti. attività di controllo e di verifica sulla gestione dei rifiuti, in connessione con gli adempimenti afferenti il procedimento autorizzatorio e la relativa emanazione di provvedimenti conseguenti a controlli. rilevamento, raccolta e continuo aggiornamento dei dati relativi al catasto previsto dalla normativa in materia di gestione dei rifiuti. raccolta ed elaborazione dei dati ambientali relativi alla gestione dei rifiuti. predisposizione delle proposte tecniche relative alla pianificazione in materia di gestione dei rifiuti urbani e speciali. attività istruttoria relativa alle autorizzazioni ai trasporti transfrontalieri di rifiuti. adempimenti tecnico-istruttori demandati all’Agenzia dalla disciplina sui siti contaminati. 13 Relazione APPA 2006 Introduzione gestione dell’anagrafe e del censimento dei siti potenzialmente inquinati. attività istruttoria e di espressione del parere concernente la bonifica dei siti inquinati. collaborare nello sviluppo di studi e ricerche nel settore ambientale, con particolare riferimento alla gestione dei rifiuti e alla bonifica dei siti contaminati. fornire assistenza tecnica e pareri alle strutture provinciali, agli Enti locali, agli organismi tecnici e agli altri enti interessati nelle materie attribuite alla competenza dell’unità organizzativa. promuovere l’aggiornamento tecnico e normativo nelle materie attribuite alla competenza dell’unità organizzativa. mantenere i contatti con le strutture statali e regionali che operano nel settore della gestione dei rifiuti. Collabora con il Settore Laboratorio e controlli per l’elaborazione, la validazione e l’interpretazione dei dati rilevati nell’ambito dell’attività di monitoraggio, e con il Settore Informazione e qualità dell’ambiente alla diffusione e pubblicazione degli stessi. Osservatorio provinciale sui rifiuti Istituito con provvedimento del Direttore dell’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente n. 151/02, in coerenza con le scelte del Secondo Aggiornamento del Piano provinciale di smaltimento dei rifiuti, approvato con Deliberazione della Giunta provinciale n. 1974 di data 9 agosto 2002, è la struttura tecnico–operativa con il compito di verificare ed elaborare opportunità, iniziative e strumenti operativi per dare una lettura trasparente e completa della realtà provinciale in tema di gestione dei rifiuti. In particolare i compiti affidati all’Osservatorio sono: raccolta e codifica di tutti i dati relativi ai rifiuti ed agli impianti di smaltimento e recupero ed organizzazione in forma unitaria della gestione dei dati stessi. validazione dei dati raccolti anche tramite procedure di certificazione, nonché con procedure standardizzate previste dall’APAT. programmazione e coordinamento delle indagini merceologiche dei rifiuti prodotti nelle varie zone omogenee del territorio e dei diversi flussi che caratterizzano il movimento globale dei rifiuti stessi. analisi e prefigurazione delle ricadute sugli impianti e sui servizi a monte degli stessi per effetto delle variazioni quali-quantitative della produzione, nonché della modificazione della composizione merceologica, e quindi dei volumi richiesti, in progressione, dalla domanda. predisposizione del materiale tecnico-informativo da diffondere presso i Comuni, i Comprensori e nelle varie istanze didattiche ed associative. monitoraggio in continuo, tramite sistemi di controllo a distanza, di tutti gli impianti di smaltimento finale dei rifiuti urbani. predisposizione di accordi con gli Operatori del recupero, per garantire, attraverso il monitoraggio dei rapporti fra Enti gestori e soggetti terzi, il corretto collocamento dei materiali recuperabili, allorquando non siano già nominati dalla legge. 14 Relazione APPA 2006 Introduzione elaborazione dei dati confluiti all’Osservatorio e la loro trasmissione alle istanze superiori di gestione dei rifiuti (A.P.A.T.- Osservatorio Nazionale - Ministero dell’Ambiente). predisposizione di proposte, studi ed analisi di politiche di equalizzazione degli standard di qualità ed armonizzazione della tassa-tariffa. Catasto provinciale sui rifiuti L’APPA svolge l’importante compito di controllo e supporto tecnico nonché quello fondamentale di raccolta ed organizzazione dei dati inerenti la gestione dei rifiuti. A tal fine il D.Lgs. 152/2006 (art. 189) e il D.M. 372/98 (Regolamento recante norme sulla riorganizzazione del catasto dei rifiuti) prevedono la dislocazione delle sezioni regionali del Catasto Rifiuti presso le ARPA (APPA) con il compito di “assicurare un quadro conoscitivo completo e costantemente aggiornato”. Il Catasto dei rifiuti, infatti, è articolato in una Sezione nazionale, che ha sede in Roma presso l' Agenzia per la protezione dell' ambiente e per i servizi tecnici (APAT) e in Sezioni regionali o delle province autonome di Trento e di Bolzano presso le corrispondenti Agenzie regionali e delle province autonome per la protezione dell' ambiente. Le norme di organizzazione del Catasto vengono emanate ed aggiornate con decreto del Ministro dell' ambiente e della tutela del territorio, di concerto con il Ministro delle attività produttive. Il Catasto assicura un quadro conoscitivo completo e costantemente aggiornato, anche ai fini della pianificazione delle attività di gestione dei rifiuti, dei dati raccolti ai sensi della legge 25 gennaio 1994, n. 70, utilizzando la nomenclatura prevista nel Catalogo europeo dei rifiuti, di cui alla decisione 20 dicembre 1993, 94/3/CE. Chi effettua a titolo professionale attività di raccolta e di trasporto di rifiuti, compresi i commercianti e gli intermediari di rifiuti senza detenzione, ovvero svolge le operazioni di recupero e di smaltimento dei rifiuti, nonché le imprese e gli enti che producono rifiuti pericolosi ed i consorzi istituiti con le finalità di recuperare particolari tipologie di rifiuto comunicano annualmente alle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura territorialmente competenti, mediante la denuncia MUD (Modello Unico di Dichiarazione), le quantità e le caratteristiche qualitative dei rifiuti oggetto delle predette attività. L’APPA, quale Sezione provinciale del Catasto, sulla base dei dati trasmessi dalle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, provvede all' elaborazione dei dati ed alla successiva trasmissione alla Sezione nazionale delle informazioni. Le principali attività che afferiscono alle stesse consistono in: o raccolta, organizzazione e gestione dei dati disponibili in materia di rifiuti in particolare dei dati relativi ai MUD alle autorizzazioni ed iscrizioni; o qualificazione dei dati raccolti; o elaborazione di informazioni qualificate; o trasmissione delle elaborazioni richieste alla Sezione nazionale; o supporto informativo qualificato agli enti locali competenti e a tutti i soggetti istituzionali interessati alle problematiche connesse ai rifiuti. Il Catasto in molte realtà regionali è previsto e organizzato come una vera e propria struttura con più persone che si occupano dell’attività, mentre per quanto riguarda la 15 Relazione APPA 2006 Introduzione Provincia di Trento il settore manca completamente di personale che possa occuparsi di questa importante gestione. Nell’attuale situazione l’APPA è costretta ad affidare a personale esterno il delicato compito della “bonifica” delle dichiarazioni MUD ed effettuare nei minimi termini l’elaborazione, peraltro richiesta dalla norma, dei dati relativi alla gestione dei rifiuti. Nucleo operativo bonifiche Istituito con provvedimento del Direttore dell’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente n. 40/02, dd. 14 marzo 2002 per la gestione della fase istruttoria inerente il rilascio di pareri dell’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente nell’ambito dei procedimenti di competenza comunale e provinciale. L’opportunità di costituire nuclei nell’ambito dell’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente, è espressamente contemplata dal provvedimento del Direttore n. 21/02 di data 21 febbraio 2002 “Art. 4 della L.P. 11 settembre 1995, n. 11: atto di organizzazione concernente la revisione dell’assetto organizzativo interno dell’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente”, approvato con deliberazione di Giunta provinciale n. 314 di data del 22 febbraio 2002, dove si stabilisce “potranno essere costituiti appositi nuclei operativi interni all’Agenzia, finalizzati ad assicurare un’ottimale ed efficiente utilizzazione delle professionalità presenti nelle strutture organizzative ed alla creazione di sinergie nelle varie aree tematiche”. La complessità delle materie ambientali interessate da interventi di bonifica di siti inquinati presuppone infatti competenze scientifiche settoriali, richiedenti specifici apporti professionali in materia di acque superficiali e sotterranee, in tema di prevenzione e tutela dell’inquinamento del suolo e di gestione dei rifiuti, nonché di una collaborazione e di una supervisione di carattere giuridico-legale. Per una valutazione scientificamente accurata e ponderata, occorre un’azione sinergica e globale che raggruppi ed assuma in sé il contributo di figure professionali assegnate a Settori ed Unità organizzative diverse dell’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente. Il nucleo è costituito da tecnici e funzionari dei Settori e Unità organizzative dell’Agenzia ai cui lavori partecipa un esperto del Dipartimento d’ingegneria civile e ambientale dell’Università di Trento per portare il proprio contributo scientifico alle complesse problematiche connesse alla bonifica dei siti contaminati. SETTORE INFORMAZIONE E QUALITA’ DELL’ AMBIENTE Provvede alla riorganizzazione e alla gestione della banca dati ambientali, disaggregati per fattori ambientali e sensibilità, attivando il riferimento geografico e le relazioni con le altre banche dati o catasti delle strutture dell’Agenzia, della Provincia e del sistema delle Agenzie e di altri enti. A tali adempimenti provvede in conformità alle indicazioni della Giunta provinciale attuative degli indirizzi del Programma di sviluppo provinciale concernenti il sistema informativo ambientale. 16 Relazione APPA 2006 Introduzione Predispone e aggiorna periodicamente il rapporto sullo stato dell’ambiente a livello provinciale, aggiornando gli indicatori individuati dal Progetto per lo sviluppo sostenibile del Trentino sulla base degli esiti delle fasi di attuazione del progetto stesso. Collabora con l’U.O. per la valutazione dell’impatto ambientale nella predisposizione e/o informazione del sistema informativo sulla sensibilità ambientale. Supporta la Direzione nei rapporti con il Servizio per lo sviluppo sostenibile del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e con l’APAT per quanto attiene alle materie di competenza. Cura la promozione di accordi volontari tra amministrazioni pubbliche e imprese singole e/o associate per il raggiungimento degli obiettivi dello sviluppo sostenibile e fornisce supporto tecnico allo sviluppo di Agende 21 locali. Fornisce supporto tecnico agli enti pubblici ed al settore imprenditoriale per l’applicazione di sistemi di gestione ambientale finalizzati all’ottenimento di certificazioni ambientali e/o di marchi di qualità. (e-mail: [email protected]). Cura l’informazione nei confronti dei cittadini e delle istituzioni pubbliche e private in materia ambientale. Promuove iniziative di formazione e di educazione ambientale e gestisce e implementa la Rete trentina di educazione ambientale, al fine di sviluppare le sinergie esistenti sul territorio, in raccordo con le reti esistenti a livello nazionale. Rete trentina di educazione ambientale Il Settore Informazione e Qualità dell’ambiente coordina la Rete trentina di educazione ambientale per lo sviluppo sostenibile. Il progetto di Rete trentina di educazione ambientale nasce con la legge provinciale n. 3 del 1999 e ha come obiettivi la diffusione capillare dell' educazione ambientale ispirata ai principi dello sviluppo sostenibile, l’attivazione sul territorio di rapporto di collaborazione e concertazione tra enti pubblici, privati, mondo della scuola, associazionismo e organismi di ricerca, la diffusione della formazione ambientale e la nascita di nuove figure professionali nonché la riqualificazione di quelle esistenti. La Rete si articola in Laboratori territoriali gestiti dai facilitatori e dai Centri di esperienza. I primi sono centri di promozione e coordinamento in ambito locale. Sono rivolti prevalentemente alle amministrazioni locali, alle scuole, alle imprese, alle associazioni e a tutti gli operatori del settore in genere. Non intendono sostituirsi alle risorse e alle iniziative già presenti, ma semplicemente valorizzare e sostenere le potenzialità umane, culturali e economiche attive in ciascuna area. I Centri di esperienza (parchi, musei, centri residenziali, ecc.) sono rivolti soprattutto ad una utenza di gruppo, cui offrono la possibilità di visite, di fare esperienze, di partecipare ad attività scientifiche, ecc. La Rete inoltre attraverso gli animatori territoriali organizza e realizza attività didattico-educative a supporto della scuola, dei comuni e dei comprensori. 17 Relazione APPA 2006 Introduzione SETTORE LABORATORIO E CONTROLLI Provvede all' esercizio della vigilanza ed all’esecuzione delle attività di laboratorio – sotto il profilo chimico-fisico e biologico – sui fattori fisici, chimici e biologici ai fini della tutela dell’aria, delle acque e del suolo dagli inquinamenti, della gestione dei rifiuti e della prevenzione di ogni altra forma di inquinamento che le norme vigenti demandano alla competenza dell’Agenzia, fatte salve le attribuzioni del Settore Tecnico e dell’U.O. per la valutazione dell’impatto ambientale. Provvede alla gestione delle reti di monitoraggio della qualità dell’aria e delle acque, eventualmente integrate dalla rete per il rilevamento dell’inquinamento acustico, con decorrenza dalle date che saranno stabilite con apposite determinazioni del Direttore dell’Agenzia, volte al graduale trasferimento di tali compiti dal Settore Tecnico al Settore Laboratorio e controlli. Esercita il controllo della radioattività ambientale, tenuto conto di quanto stabilito dall’art. 14 della legge provinciale n. 11/1995. Presta il supporto tecnico e strumentale all' Azienda provinciale per i servizi sanitari nei casi previsti dalla legge provinciale n. 11/1995, nonché agli enti locali per l' esercizio dei compiti istituzionali ad essi attribuiti nelle materie di cui alla legge provinciale n. 11/1995, in osservanza delle modalità previste dalla legge medesima. Presta supporto tecnico per l’esercizio delle funzioni amministrative dell' Agenzia, nonché ai fini della formulazione di proposte e pareri relativi ai limiti di accettabilità, agli standard di qualità, alle metodologie di rilevamento, di campionamenti ed analisi. Formula pareri richiesti nell' ambito della normativa di riferimento. Cura, anche con la collaborazione delle altre strutture dell’Agenzia, la promozione e lo sviluppo di studi e di attività di ricerca, di base e applicata, relativamente alla conoscenza e alla tutela dell’ambiente dagli inquinamenti. Supporta il Settore Tecnico nelle attività di collegamento con i Centri Tematici Nazionali (CTN) istituiti dall’Agenzia nazionale per la protezione dell’ambiente e collabora con le strutture dell’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente nell’ambito dei nuclei operativi. Svolge i compiti di polizia giudiziaria, in osservanza delle disposizioni stabilite dall’art. 19, comma 4, della legge provinciale n. 11/1995 e delle norme concernenti l' ordinamento dei servizi e del personale della Provincia. 18 Relazione APPA 2006 Introduzione Dislocazione uffici dell’APPA DIREZIONE P.zza Vittoria,5 38100 Trento 0461 497761 [email protected] U.O. AFFARI GURIDICOAMMINISTRATIVI Via Mantova,16 38100 Trento 0461 497702 [email protected] U.O. BILANCIO E RAGIONERIA P.zza Vittoria,5 38100 Trento 0461-497763 [email protected] U.O V.I.A. Via Giusti, 40 38100 Trento 0461 491250 [email protected] SETTORE LABORATORIO E CONTROLLI Via Lidorno,1 38060 Mattarello (Tn) 0461 493000 [email protected] SETTORE INFORMAZIONE E QUALITA’ DELL’AMBIENTE P.zza Vittoria,5 38100 Trento 0461 497739 [email protected] RETE TRENTINA DI EDUCAZIONE AMBIENTALE Via Piave,5 38100 Trento 0461 390643 [email protected] SETTORE TECNICO Via Mantova,16 38100 Trento 0461 497702 [email protected] U.O. TUTELA DELL’ACQUA Via Mantova,16 38100 Trento 0461 497728 [email protected] U.O. TUTELA DELL’ARIA E AGENTI FISICI Via Mantova,16 38100 Trento 0461 497745 [email protected] U.O. TUTELA DEL SUOLO Via Mantova,16 38100 Trento 0461 497758 [email protected] TECNICO DIREZIONE E S.I.Q.A. U.O. V.I.A. 19 20 II PARTE ATTIVITA’ CORRENTE E PROGETTI 21 Relazione APPA 2006 Direzione Questa sezione descrive l’attività d’istituto, che costituisce la maggior parte del lavoro svolto dalle strutture dell’Agenzia. DIREZIONE a t t i v i t à c o r r e n t e Il compito del Direttore dell’Agenzia si esplica mediante l’adozione dei necessari provvedimenti di gestione e, soprattutto, mediante un’azione di coordinamento e supporto alle attività svolte dalle strutture interne. A tale riguardo si segnala, come prima azione, l’effettuazione sistematica di riunioni mensili alle quali partecipano i Dirigenti di Settore ed i Direttori di Unità Organizzativa. In tali riunioni, utili anche per un doveroso scambio di conoscenze interno alle strutture, si affrontano le principali problematiche di carattere trasversale, generalmente connesse al mantenimento di sufficienti standard qualitativi per lo svolgimento dei compiti di istituto e delle attività progettuali in assenza di un congruo numero di personale addetto. Altre riunioni, con cadenze più distanziate, si sono tenute con i rappresentanti di categorie, enti e associazioni e sono state dedicate, in particolare, al confronto su delicati temi derivanti quasi sempre dall’entrata in vigore del nuovo testo unico nazionale (d. l.vo 152/2006). Importante, inoltre, la partecipazione istituzionale del Direttore a tutti i Consigli federali del sistema nazionale delle Agenzie ambientali nonché, quando possibile, a specifiche iniziative di carattere formativo ed informativo organizzate dall’Agenzia nazionale (APAT) o dal Ministero dell’ambiente e tutela del territorio e del mare. Altri incontri significativi sono quelli tenutisi con gli operatori di educazione ambientale per garantire la migliore efficacia possibile sul territorio delle attività di formazione e di informazione. Si vogliono infine segnalare alcune azioni di dettaglio: - redazione delle parti di competenza del disegno di legge di iniziativa giuntale, successivamente diventato legge provinciale 29 dicembre 2006, n. 11 (legge finanziaria 2007), per quanto riguardante gli adeguamenti della disciplina applicabile in provincia di Trento necessari a seguito dell’entrata in vigore del nuovo testo unico nazionale (d. l.vo 152/2006); - predisposizione degli elaborati tecnici utili al Dipartimento urbanistica e ambiente per elaborare le deliberazioni della Giunta provinciale in materia di tutela delle risorse idriche, di emissioni in atmosfera, di tutela del suolo e di programmazione del ciclo rifiuti; - coordinamento delle attività di studio e di approfondimento tecnico-scientifico da parte dell’Università di Trento, di altri Istituti e di singoli consulenti nelle materie indicate al punto precedente; 22 Relazione APPA 2006 Direzione - supporto al Dipartimento urbanistica e ambiente per l’attuazione della mozione n° 1/2004 relativa alla certificazione ambientale degli Enti locali; - avvio dei lavori, e successive attività di verifica e controllo degli stati di avanzamento, attinenti i progetti di informatizzazione relativi alle autorizzazioni ambientali ed ai controlli ambientali; - conclusione dei rapporti istruttori e adozione delle determinazioni a seguito, rispettivamente, degli esiti delle procedure di valutazione di impatto ambientale e di screening; - partecipazione, anche in qualità di relatore, a numerosi convegni, seminari ed incontri tecnici; - partecipazione a gruppi di lavoro istituiti per la trattazione di tematiche di particolare rilievo, quali, ad es., il nuovo collegamento ferrroviario in galleria Verona – Brennero, ecc.); - organizzazione e presenza ad iniziative formative tenute da APPA per operatori specialistici di altre Agenzie (vedi, ad es., il “Corso nazionale di formazione sull’applicazione di metodi di valutazione basati su diatomee bentoniche”). 23 Relazione APPA 2006 Direzione DIREZIONE U.O. Affari Giuridico - Amministrativi a t t i v i t à c o r r e n t e Nel corso dell’anno 2006 l’assetto del personale in dotazione all’Unità organizzativa affari giuridico–amministrativi è stato significativamente influenzato dalla preposizione all’ufficio della vincitrice del concorso pubblico per titoli ed esami per l' accesso alla qualifica di Direttore cui affidare l’incarico di preposizione a n. 3 strutture del gruppo omogeneo amministrativo, indetto con deliberazione di Giunta provinciale n. 456 di data 11 marzo 2005, modificata ed integrata con deliberazione n. 1297 di data 24 giugno 2005. A conclusione delle predette procedure concorsuali infatti, la Giunta provinciale, con deliberazione n. 483 del 17 marzo 2006, ha dichiarato la vincitrice del concorso,che veniva assegnata all’U.O. affari giuridico–amministrativi dell’APPA con decorrenza 2 maggio 2006 (presa di servizio effettiva 29 maggio 2006). La nomina del direttore dell’ufficio è peraltro stata accompagnata dal contestuale trasferimento ad altra struttura provinciale del sostituto del direttore con conseguente conferma della carenza di personale assegnato all’ufficio (già evidenziato nelle precedenti relazioni sull’attività svolta). Ciononostante l’Unità organizzativa ha efficacemente e complessivamente garantito il perseguimento degli obiettivi indicati nel Programma di attività relativo all’anno 2006. Per quanto riguarda in particolare i singoli obiettivi si evidenzia quanto segue: - Lo svolgimento dell’attività corrente relativa all’attivazione dei procedimenti sanzionatori attraverso gli atti denominati “notifica-infrazione” ai sensi dell’art. 14 della legge 24 novembre 1981, 689 (obiettivo n. 1 del Programma di attività) è stato garantito con assoluta precisione e puntualità. - L’Unità organizzativa ha provveduto (nel rispetto dei termini prescritti) alla notifica degli estremi della violazione nei confronti dei singoli soggetti trasgressori di qualsivoglia precetto normativo ambientale presidiato da sanzione amministrativa con riferimento alla normativa in materia di rifiuti, acqua, aria e valutazione ambientale; l’ufficio ha altresì assicurato l’esercizio del diritto di difesa al singolo trasgressore, ricevendo le relative difese scritte o concedendo audizioni orali ai sensi dell’art. 18 della predetta legge n. 689 del 1981. - A proposito dell’attività qui considerata, preme rilevare che il numero di procedimenti sanzionatori da avviare (entro termini perentori) a seguito degli accertamenti effettuati da parte dei vari organi di controllo è stato particolarmente consistente nell’anno di riferimento, portando l’entità delle notifiche-infrazioni ad un numero di 357, fortemente aumentato rispetto a quello degli anni precedenti (per es. : n. 210 relativamente all’anno 2005). - Per quanto riguarda la riduzione delle pendenze relative ai procedimenti amministrativi sanzionatori avviati negli anni precedenti (obiettivo n. 2 del Programma di attività), l’obiettivo di concludere quelli relativi all’anno 2004 (pari a 117 procedimenti) è stato pienamente raggiunto. - A tal proposito preme segnalare che, a fronte del riscontro della mancata definizione 24 Relazione APPA 2006 Direzione dei procedimenti sanzionatori attivati nel 2002 (40) e nel 2003 (104), si è reso indispensabile provvedere alla conclusione di tali procedimenti prima di procedere alla conclusione di quelli attiviati nel corso del 2004 (117). - Alla riduzione delle pendenze in esame si è significativamente ed efficacemente provveduto –in particolare- nel corso del secondo semestre del 2006, a seguito della preposizione del nuovo direttore titolare dell’ufficio. La definizione dei procedimenti amministrativi sanzionatori attivati nel corso del 2002 e del 2003 ha portato all’adozione di un numero di provvedimenti conclusivi di procedimenti sanzionatori (ossia ordinanzeingiunzione ovvero provvedimenti di archiviazione) pari a 144, con evidente superamento della soglia quantitativa numerica prevista nel Programma di gestione per l’anno 2006 in ordine alla medesima tipologia di atti (117). Per tale motivo, e con specifico riguardo al criterio quali-quantitativo dell’attività, l’obiettivo risulta pienamente raggiunto. - Per quanto riguarda lo svolgimento di attività formativa (obiettivo n. 3 del Programma di attività), l’Unità organizzativa ha provveduto altresì allo svolgimento dell’attività formativa del personale dell’Agenzia organizzando non tanto un singolo incontro formativo presso il Laboratorio e controlli ovvero presso le singole unità organizzative con competenze di settore, quanto assicurando assoluta ed assidua disponibilità e tempestività ai singoli Settori e strutture interne all’APPA nell’approfondimento di questioni prettamente giuridiche o tecnico-giuridiche. La continuità dell’offerta formativa in esame è stata tra l’altro imposta dalle modifiche normative che nel corso del 2006 hanno significativamente interessato il panorama normativo statale applicabile alla disciplina in materia ambientale: il quadro normativo di riferimento è stato infatti fortemente e sostanzialmente rivisitato e trasformato a seguito dell’entrata in vigore del cd. “Testo unico ambientale” (d. lgs. 3 aprile 2006, n. 152 “Norme in materia ambientale”), atto normativo che –peraltro- risulta già in corso di rivisitazione e di modificazione da parte dei competenti organi legislativi nazionali. Tale fatto ha avuto rilevanti ricadute sull’attività dell’Unità Organizzativa affari giuridicoamministrativi, quotidianamente chiamata alla risoluzione di questioni giuridiche ed applicative scaturenti dalla lettura delle nuove disposizioni normative nazionali nonché dall’intersecarsi con esse della normativa provinciale vigente in materia. L’attività dell’U.O. affari giuridico-amministrativi nel corso del 2006 ha peraltro interessato altri settori ed interventi. In particolare, si è garantita puntualmente la collaborazione con le altre strutture provinciali aventi competenze contigue o trasversali a quelle demandate all’Agenzia nella predisposizione di provvedimenti amministrativi (in particolare delibere di Giunta provinciale) nonché nell’elaborazione di pareri o nella predisposizione di circolari a firma dell’assessore competente (a titolo esemplificativo, circolare in materia di caratterizzazione dei rifiuti). Con riferimento all’attività defensionale degli atti adottati dall’APPA avanti agli organi giurisdizionali, costantemente si è provveduto alla diretta difesa degli atti irrogativi di sanzioni amministrative avanti al giudice del Tribunale civile e puntuale è stata altresì la collaborazione con l’Avvocatura della Provincia nello svolgimento dell’istruttoria finalizzata alla stesura di argomentazioni difensive nell’ambito del contenzioso avanti il Tribunale regionale di giustizia amministrativa di Trento. Sul versante della produzione normativa, l’U.O. affari giuridico-amministrativi ha svolto un’importante attività di approfondimento e di studio contribuendo alla redazione delle parti di 25 Relazione APPA 2006 Direzione competenza del disegno di legge di iniziativa giuntale sfociato poi nella legge provinciale 29 dicembre 2006, n. 11 (legge finanziaria 2007), volta ad adeguare la disciplina applicabile in provincia di Trento ai dettati delle modifiche normative intervenute a livello statale in materia ambientale a seguito dell’entrata in vigore del D. Lgs. n. 152 del 2006 sopra citato. Come di consueto, nelle seguenti tabelle l’attività svolta dall’Unità Organizzativa è rappresentata attraverso una suddivisione per categorie e sinteticamente quantificata. Attività contenziosa Notifica di infrazioni 357 Temperamento regime sanzionatorio 115 Concessione di audizioni –acquisizione di scritti difensivi 163 Predisposizione di ordinanze-ingiunzione, di provvedimenti di archiviazione o di estinzione di procedimenti amministrativi sanzionatori 149 Patrocini innanzi al Tribunale a seguito di opposizioni ex art. 22 legge n. 689/81 12 Memorie istruttorie su ricorsi al T.R.G.A. e al Consiglio di Stato 12 Attività giuridico-amministrativa Pareri 7 Predisposizione atti normativi o circolari interpretative 2 Predisposizione accordi di programma - Esame garanzie finanziarie su attività di smaltimento/recupero rifiuti –attività di bonifica - IPPC p r o g e t t i 50 Aggiornamento costante della pagina relativa alla normativa all’interno del sito WEB dell’APPA Il progetto relativo alla riorganizzazione dei contenuti della pagina normativa del sito web dell’Agenzia è stato realizzato mediante l’inserimento nella predetta pagina del materiale normativo di fonte sia provinciale che nazionale. L’attività di aggiornamento del sito per quanto attiene all’archivio informatico normativo si è resa quest’anno particolarmente importante e assolutamente urgente e costante alla luce delle modifiche normative che hanno interessato la normativa di settore. Come sopra esposto, il 29 aprile 2006 è entrato in vigore il cd. “Testo unico ambientale” (d. lgs. 3 aprile 2006, n. 152 “Norme in materia ambientale”) che, rivisitando e modificando in modo del tutto sostanziale la disciplina applicabile in materia ambientale, ha comportato l’abrogazione sia espressa che tacita delle previgenti fonti normative (si pensi al D. Lgs. n. 22 26 Relazione APPA 2006 Direzione del 1997 in materia di rifiuti, al D. Lgs. n. 203 del 1988 in materia di tutela dell’aria, al D. Lgs. n. 152 del 1999 in materia di tutela dell’acqua e scarichi idrici ed ai rispettivi decreti attuativi), ridisegnando di fatto il panorama delle fonti normative applicabili in materia di tutela dell’ambiente dagli inquinamenti. A ciò si aggiunga il fatto che il legislatore provinciale ha provveduto nel corso del 2006 ad adeguare la normativa provinciale alla normativa nazionale in materia ambientale mediante l’approvazione della legge provinciale 29 dicembre 2006, n. 11 (legge finanziaria 2007) il cui Capo VIII risulta dedicato all’introduzione nell’ordinamento provinciale di una specifica normativa di recepimento dei nuovi istituti e delle nuove procedure disciplinate dal D. Lgs. n. 152 del 2006. Per quanto riguarda gli aspetti stilistici della realizzazione del progetto, si evidenzia che l’elenco aggiornato delle fonti statali e provinciali rilevanti in tutte le materie di competenza è dotato di collegamento ipertestuale ai siti web selezionati secondo il criterio del maggior aggiornamento e della migliore leggibilità. DIREZIONE U.O. Bilancio e Ragioneria Nel corso del 2006 l’Unità organizzativa bilancio e ragioneria si è occupata degli adempimenti contabili dell’Agenzia curando anche l’attività amministrativa legata agli atti di spesa e di entrata. L’attività svolta, che può essere suddivisa in quattro aree principali (attività contabile, predisposizione provvedimenti del Direttore, attività contrattuale, attività fiscale), può essere riassunta nella seguente tabella: ATTIVITÀ Attività contabile: • strumenti di bilancio • programmi di spesa • impegni • registrazione documenti di spesa • liquidazioni • mandati • contabilizzazioni entrate • accertamenti • controllo atti economo Predisposizione provvedimenti del Direttore N. 10 4 235 2079 2135 2133 980 542 113 a t t i v i t à c o r r e n t e 230 27 Relazione APPA 2006 Direzione ATTIVITÀ Attività contrattuale: • stesura e raccolta contratti • adempimenti repertorio Attività fiscale: • fatture di vendita • registrazioni IVA • comunicazioni IVA • versamenti imposte e ritenute • dichiarazioni annuali • certificazioni fiscali N. 31 3 349 422 48 36 3 64 Nel 2006 si è proceduto all’installazione e utilizzo del nuovo software per l’elaborazione dei provvedimenti del Direttore che permette la redazione dei provvedimenti con diretto accesso ai dati contabili. E’ stato, inoltre, revisionato il sistema di gestione degli ordinativi per facilitarne l’emissione, l’archiviazione e la rielaborazione dei dati. Si è provveduto alla riorganizzazione della documentazione amministrativa dell’U.O. al fine di costruire un archivio organizzato. Si è provveduto inoltre, alla creazione di un database in Excel per i provvedimenti del Direttore. Il database creato raccoglie tutti i dati significativi di ciascun provvedimento per gli anni 2002-2006, opportunamente organizzati e classificati. L’U.O. ha partecipato al gruppo di lavoro per la revisione dei bilanci delle Agenzie. La revisione dei bilanci delle Agenzie ha comportato un lavoro iniziale di analisi dei bilanci attuali degli enti, della normativa provinciale e la redazione di un documento completo sia formalmente che nei contenuti. Lo stesso lavoro è stato eseguito per il rendiconto generale. Va sottolineato che l’attività è stata interamente svolta dall’APPA e che il contributo del gruppo di lavoro si è concretizzato nell’approvazione, con alcune modifiche, dei documenti prodotti. I risultati del lavoro sono stati immediatamente applicati ai documenti di bilancio dell’APPA. L’elenco dei provvedimenti redatti nel 2006 è allegato alla presente relazione. Ai fini statistici, i provvedimenti del Direttore elaborati si possono così suddividere in base alla competenza dei diversi Settori: SETTORE 28 N. PROVV. Direzione 39 Settore informazione e qualità dell’ambiente 92 Settore laboratorio e controlli 36 Settore tecnico 63 TOTALE 230 Relazione APPA 2006 Direzione Nuovo software per l’elaborazione dei provvedimenti del Direttore Fino al 2005 i provvedimenti del Direttore sono stati redatti in Word senza alcun collegamento con il software di contabilità. Con l’attivazione del nuovo software SAP-DDG si è resa possibile la redazione dei provvedimenti con diretto accesso ai dati contabili e viceversa. Ciò ha permesso una più agevole ricerca degli atti amministrativi e una maggiore sicurezza della banca dati. Le fasi per la realizzazione del progetto sono state le seguenti: 1) Contatti con Informatica Trentina per procedere all’installazione del software; 2) Installazione sui PC degli utenti ed effettuazione dei test di prova con l’inserimento di provvedimenti campione; 3) Avvio effettivo per l’inserimento dei nuovi provvedimenti a partire dal 17.02.2006; 4) Creazione dei modelli di provvedimento con l’utilizzo di Word. I provvedimenti del Direttore sono stati redatti con il nuovo software senza ritardi o problemi per l’approvazione. Grazie ad un lavoro iniziale di redazione di nuovi modelli in Word per le tipologie di provvedimento più frequenti è stato possibile velocizzare la stesura degli atti riducendo la possibilità di errore nonché permettendo l’archiviazione a protocollo in formato graficamente identico alla versione prodotta dal nuovo software Revisione gestione ordini Fino al 2005 gli ordinativi venivano emessi sia in forma di lettera, utilizzando il programma Word, sia mediante la compilazione di buoni d’acquisto già predisposti. Considerata la necessità di archiviare elettronicamente gli ordini anche per poter elaborare successivamente i dati, si è reso opportuno modificare il procedimento di creazione dell’ordine, nonché la successiva gestione. Le fasi per la realizzazione del progetto sono state le seguenti: 1) Verifica del software più idoneo e di più semplice utilizzazione tra i prodotti Office; 2) Scelta del software Excel per la redazione dei buoni d’ordine e realizzazione dei modelli - mediante l’indicazione di campi obbligatori, celle nascoste e menu a tendina - per l’effettuazione dei buoni d’ordine minimizzando il numero di errori; 3) Scelta del software Word per la redazione degli ordini e incarichi diversi e realizzazione del modello - composto da tabelle con indicatori di contenuto - per l’effettuazione degli ordinativi ottimizzando le informazioni comunicate; 4) Realizzazione di tutti gli ordini mediante i nuovi modelli opportunamente denominati e identificati per permettere la riclassificazione . L’individuazione del software idoneo e del modello opportunamente studiato ha permesso di redigere gli ordinativi in modo semplice e guidato anche da parte del personale non solitamente addetto alla redazione degli ordini. La scelta di Excel per i buoni d’ordine ha permesso la possibilità di riepilogo dei dati a consuntivo per la verifica dell’evasione degli stessi. 29 p r o g e t t i Relazione APPA 2006 Direzione DIREZIONE U.O. per la Valutazione dell’Impatto Ambientale a t t i v i t à c o r r e n t e Attività istruttoria di Valutazione d’impatto ambientale Nel corso del 2006 sono stati depositati 14 nuovi progetti assoggettati a procedura di VIA, come riportato nella seguente tabella: Procedure di V.I.A. 2006 Numero Progetto Comune Tipologia Esito 01/06 Vasca interrata per innevamento artificiale, adeguamento pista Cigolera, sistemazione del raccordo con la pista Tre di Tognola Siror 10.i) 12.a) positivo Grumes 1.b) positivo Tiarno di Sopra 12.a) b) 10.b) e) i) positivo Calliano - Besenello 2.a) in corso (*) Strembo 2.a) positivo Villa Agnedo 2.a) sospeso Mezzana Pellizzano - Ossana Pinzolo - Massimeno - Giustino - Carisolo 10.c) sospeso 10.e) III in corso Trento 1.b) sospeso Pinzolo 3.a) sospeso Roveré della Luna 2.a) sospeso Mezzocorona 2.a) sospeso Isera 2.a) in corso Albiano - Lona Lases - Fornace 2.a) in corso 02/06 03/06 04/06 05/06 06/06 07/06 08/06 09/06 10/06 11/06 12/06 13/06 14/06 Intervento di sistemazione agraria da effettuarsi in loc. Maso Rella e Mandrug Variante al PRG del Comune di Tiarno di Sopra - Tremalzo Coltivazione e ripristino dell' area estrattiva Posta Vecchia Progetto di coltivazione cave "Ponte Rosso" Piano di coltivazione relativo alla cava denomina "Val Coalba" Prolungamento delle Ferrovia Trento-Malè da Marilleva 900 a Fucine Realizzazione circonvallazione di Pinzolo Trasformazione di coltura e sistemazione del terreno per scopi agrari su pp.ff. varie in loc. Comuni - Cadine Impianto di teleriscaldamento a biomasse legnose a Madonna di Campiglio Programma pluriennale d' attuazione del Comune di Roveré della Luna Programma pluriennale d' attuazione del Comune di Mezzocorona Rinnovo autorizzazione cava di basalto "Castel Pradaglia" Programma di attuazione sovracomunale del Monte Gorsa Dei progetti sopra elencati, al 31 dicembre 2006, quattro avevano chiuso il proprio iter istruttorio con esito positivo, sei risultavano sospesi, mentre quattro risultavano con procedimento in corso. Un procedimento (*) si è concluso successivamente. 30 Relazione APPA 2006 Direzione Le tipologie maggiormente interessate da procedura di V.I.A. sono state: VIA - Tipologie di progetto maggiormente ricorrenti nel 2006 Tipologia Progetto n° progetti 2.a) Cave 7 progetti 1.b) Progetti volti a destinare terre incolte … alla coltivazione intensiva 2 progetti 10.e) Costruzione di strade … 2 progetti 12.a) Piste da sci, Impianti di risalita … 2 progetti L’attività lavorativa del 2006 connessa con l’esame istruttorio non ha solamente riguardato l’avvio e la conduzione di procedimenti attivati nel corso dell’anno ma anche progetti depositati negli anni precedenti, il cui iter istruttorio è giunto a conclusione nel 2006. Questo lavoro ha interessato otto progetti elencati nella seguente tabella che riporta anche l’esito del procedimento. Procedure di V.I.A. 2005 concluse nel corso del 2006 Numero Progetto Comune 02/05 Progetto di adeguamento al d.lgs n. 36/03 della Canal S. Bovo discarica per rifiuti inerti "Ponte di Ronco-Giaroni". 03/05 Bacino per irrigazione Pozzalunga". in “Loc. Sette Larici Tipologia Esito 11 b) VIII positivo Sfruz e Coredo 10 i) positivo 04/05 Coltivazione e ripristino cava "Pozze Longhe". Coredo 2 a) positivo 05/05 Ampliamento della cava " La Valle" C.C. Carciato. Dimaro 2 a) positivo Arco 11 b) VI positivo Bosentino, Vigolo V. Trento 10) k positivo 06/05 Stoccaggio provvisorio e messa in riserva di rifiuti pericolosi e non pericolosi. 07/05 Costruzione del metanodotto Bosentino – Trento. 08/05 Ampliamento della discarica in loc. Versione. Tenno Collegamento stradale Trento Nord-Rocchetta – variante al tratto Zambana V. - Svincolo S.S. n. 43 Mezzolombardo 10/05 per Fai d. Paganella- Realizzazione della Galleria Rupe a doppio fornice. 11 b) VIII positivo 10 e) II positivo Le relative istruttorie si sono concluse con otto pronunce positive. Inoltre sono stati riattivati i seguenti due progetti relativi a centraline idroelettriche, a suo tempo sospesi per intervenuta moratoria: Procedure di VIA degli anni 1996 – 1998 riattivate nel 2006 Numero Progetto Comune Tipologia Esito 17/96 Impianto idroelettrico sul T. Rabbies – Comune Rabbi Rabbi 3.i) in corso 11/98 Centrale idroelettrica sul T. Rabbies -Trentino Energia Malé - Rabbi 3.i) in corso 31 Relazione APPA 2006 Direzione Analizzando il carico di lavoro dovuto all’attivazione di nuove procedure di VIA, come evidenziato anche dal seguente diagramma, mettendo a confronto i dati degli ultimi cinque anni si nota che le procedure si aggirano mediamente su valori compresi fra 10 e 15 all’anno. n° progetti Lo stesso diagramma evidenzia anche che le procedure di verifica (screening) sono mediamente circa 35 all’anno, con valori oscillanti fra 30 e 40. Evoluzione depositi 60 Progetti VIA 50 Screening 40 40 35 30 30 37 31 22 15 17 2003 2004 2000 1999 1998 1997 1996 1995 1994 1993 1992 1991 1990 0 10 14 2006 13 2005 12 2002 10 2001 20 anni Il carico di lavoro istruttorio dell’Ufficio rispetto allo scorso anno ha comunque avuto un incremento significativo, anche in relazione alla tipologia delle pratiche svolte ed alle altre procedure di competenza. Nel corso del 2006 l’U.O. V.I.A. è stata impegnata in sette istruttorie di rilevante importanza in termini strategici e di impegno di risorse e tempo: • 10/05 - Collegamento stradale Trento Nord-Rocchetta – variante al tratto Zambana V. - Svincolo S.S. n. 43 per Fai d.Paganella- Realizzazione della Galleria Rupe a doppio fornice; • 02/06 - Intervento di sistemazione agraria da effettuarsi in loc. Maso Rella e Mandrug; • 03/06 - Variante al PRG del Comune di Tiarno di Sopra – Tremalzo; • 05/06 - Progetto di coltivazione cave "Ponte Rosso"; • 07/06 - Prolungamento delle Ferrovia Trento-Malè da Marilleva 900 a Fucine; • 08/06 - Realizzazione circonvallazione di Pinzolo; • 10/06 - Impianto di teleriscaldamento a biomasse legnose a Madonna di Campiglio; Proroga dell’efficacia della V.I.A. e modifica di prescrizioni Nel corso del 2006 si sono concluse 5 istruttorie di proroga dell’efficacia della V.I.A. iniziate nel 2005 e sono stati depositate 3 nuove domande. L’istruttoria legata alla proroga dell’efficacia è assimilabile in termini di tempo e di analisi ad una procedura di verifica ed implica, oltre all’accertamento dell’esistenza degli elementi che hanno caratterizzato il progetto in sede di autorizzazione iniziale, anche una verifica dello stato dei luoghi rispetto al momento della sua approvazione. 32 Relazione APPA 2006 Direzione Le otto domande di proroga della V.I.A. esaminate nel 2006 sono le seguenti: Procedure di proroga attivate o concluse nel 2006 Numero Attivate nel 2005 e concluse nel 2006 Attivate nel 2006 Comune Progetto 19/00 Rinnovo autorizzazione cava di inerti Torricelle Aldeno 4/95 Discarica di inerti nell’area ex Italcementi Sardagna Trento 10/96 Cava di gesso in località Struadri nuovo utilizzo dell’area Lavis 17/99 Impianto sportivo a Melta di Gardolo Trento 8/94 Cava di inerti Ischiello 10/93 Discarica di inerti su ex cava Torelli 3/95 Programma di attuazione delle aree estrattive di Lona Lases 14/98 Variante alla coltivazione della cava di inerti “Cunette” Roveré d. Luna Rovereto Lona-Lases Avio Inoltre nel 2006 si sono attivate le seguenti 5 istruttorie per la modifica di prescrizioni impartite a conclusione della VIA: Procedure di modifica di prescrizioni istruite nel 2006 Numero Progetto 1/99 Programma di attuazione aree estrattive M. Gaggio 1-2 e S. Colomba Circonvallazione Sud di Trento 16/93 Cava di ghiaia Ronchi Mattarello 12/04 Variante al PRG di Commezzadura Adeguamento al D.Lgs n. 36/03 della discarica "Ponte Ronco Giaroni" 9/03 2/05 Comune Albiano Trento - Besenello Trento Commezzadura Canal S. Bovo Attività istruttoria dei procedimenti di verifica (screening) Con l’entrata in vigore del nuovo regolamento (D.P.G.P. 13 marzo 2001, n. 5-56/Leg), che ha apportato modifiche alle procedure e alle tabelle relative alla normativa provinciale in materia di valutazione d' impatto ambientale, accanto alla procedura di V.I.A. è stata introdotta la nuova procedura di verifica (screening). Dal 2001, primo anno di attivazione della nuova procedura, le metodologie di analisi e valutazione sono state gradualmente perfezionate ed affinate. Nel 2006 sono state depositate le seguenti 37 domande di verifica: 33 Relazione APPA 2006 Direzione Procedure di verifica (screening) 2006 Numero Progetto Comune Tipologia Esito 01/06S Approvvigionamento idrico per impianti di innevamento programmato delle piste da sci Monte Paganella tratto Lago di Molveno - loc. Pian Dosson Molveno Andalo 10.m) non soggetto 02/06S Recupero e valorizzazione dei pascoli abbandonati del Comune di Palù del Fersina Palù del Fersina 1.d) archiviato 03/06S Centro logistico ricettivo Global Trade Rovereto 12.b) II 04/06S Progetto di coltivazione area estrattiva Ceola Giovo e Lisignago 2.a) non soggetto non soggetto 05/06S Urbanizzazione zona industriale Spini di Gardolo Trento 10.a) non soggetto 06/06S Potenziamento Metanodotto Arco Riva DN 300 Rovereto Mori Nago-Torbole 3.c) non soggetto 07/06S Variante al progetto di bonifica della parte sommitale a roccia e progetto di messa in ripristino. Richiesta di autorizzazione a disbosco sulla p.f. 983/2. Faedo 1.d) non soggetto 08/06S Nuova infrastrutturazione alberghiera - Lagorai Cinte Tesino Pieve Tesino 12.b) II soggetto a VIA 09/06S Lavori di rettifica ed allargamento della SS 612 della Val di Cembra Capriana 10.e) III non soggetto 10/06S Spostamento parziale alveo del rio Lora per l' ampliamento area industriale del comune di Storo Storo 10.h) non soggetto 11/06S Trasformazione di coltura per la realizzazione di un vigneto in loc. Terlaga di Ravina Trento 1.d) soggetto a VIA 12/06S Ampliamento e sistemazione piste di sci "Orso Bruno e Ometto 2" e realizzazione nuova pista di sci "Variante Orso Bruno", nuova Area Snowpark e nuovo impianto innevamento programmato 12.a) I soggetto a VIA 13/06S Nuovo tennis coperto, sala polivalente, anello ciclabile e strada di servizio, tunnel palazzetto campo sportivo, spazi a servizio nuove strutture Cles 10.b) III non soggetto 14/06S Completamento S.P. n. 220 Mezzomonte - Guardia Folgaria 10.e) III non soggetto 15/06S Impianto di cogenerazione e teleriscaldamento in area Tecnofin Rovereto 3.a) non soggetto 16/06S Produzione Simvastatina Rovereto 6.b) non soggetto 17/06S Sperimentazione ed uso di rifiuti pericolosi e non come additivi per la produzione di prodotti vetrosi Grigno 13.a) non soggetto 18/06S Aumento di portata sull' impianto esistente dell' acquedotto di Rava Bieno 3.i) sospeso 19/06S Nuova pista da sci "Laresè" - Passo del Broccon Castel Tesino 12.a) I Pinzolo 12.a) I Trento 11.b) V Albiano 2.a) Trento 10.b) II non soggetto Villa Agnedo e Ospedaletto 10.e) II non soggetto 20/06S 21/06S di edilizia turistico idroelettrico Telecabina ad ammorsamento automatico 8 posti "Madonna di Campiglio - Pancugolo" IV lotto discarica RSU in località Ischia Podetti Variante al programma pluriennale di attuazione del Comune di Albiano Approntamento area per la costruzione del Nuovo 23/06S Ospedale del Trentino Allargamento retta di Ospedaletto tra Barricata 24/06S d' Agnedo e Barricata di Sotto - S.S. 47 Valsugana 22/06S 34 Commezzadura e Pinzolo non soggetto non soggetto non soggetto non soggetto Relazione APPA 2006 Numero 25/06S Direzione Progetto Nuova linea di zincatura alcalina senza cianuri e linea di fosfatazione Variante al progetto di coltivazione granito di Canal 27/06S San Bovo in loc. "Al Lago" e successivo trattamento 29/06S Andalo 10.o) non soggetto Rovereto 4.e) non soggetto Canal San Bovo 2.d) Arco 11.b) V non soggetto non soggetto Pinzolo 12.b) II Levico T. 10.n) Piano di lottizzazione n. 10 - per la costruzione di una struttura alberghiera in loc. Campicioi Nuovo pozzo di sostegno in loc. Fontanelle 31/06S Impianto idroelettrico Fontanella sul T. val Noana Nuova centrale di cogenerazione e teleriscaldamento a ciclo combinato – Cartiere del Garda (AGPower) Variante al Programma Pluriennale d' attuazione del 33/06S Comune di Fornace 32/06S 35/06S Esito Lavori di ampliamento della discarica della "Maza" 30/06S 34/06S Tipologia Interventi necessari per garantire il controllo della quota del Lago di Andalo 26/06S 28/06S Comune Imer Mezzano Riva del Garda non soggetto Fornace 2.a) archiviato Arco 8.d) in corso Fornace 2.a) in corso Pergine V. 10.b) III in corso Riva del Garda 10.b) IV in corso Variante al programma di attuazione delle aree estrattive del Comune di Fornace Compendio immobiliare "ex Cederna" Nuovo centro commerciale equiparato 37/06S insediamenti terziari nel compendio ex agraria non soggetto soggetto a VIA 3.a) Modifica impiantistica dello stabilimento di Arco 36/06S 3.i) soggetto a VIA ed Il numero di richieste di attivazione della procedura di screening risulta il maggiore degli ultimi 4 anni, confermando comunque un carico di progetti sottoposti a questa procedura che si attesta attorno ai 3 progetti al mese. Le tipologie maggiormente interessate da procedura di screening sono state: Screening - Tipologie di progetto maggiormente ricorrenti nel 2006 Tipologia Progetto n° progetti 2.a) Cave e torbiere, … 4 richieste 10.b) Progetti di riassetto urbano, centri commerciali e parcheggi 4 richieste 1.d) Progetti di imboschimento e disboscamento … 3 richieste 10.e) Costruzione di strade … 3 richieste 12.a) Piste da sci, Impianti di risalita … 3 richieste 12.b) Centri turistico-residenziali ed esercizi alberghieri 3 richieste La procedura di verifica prevede un tempo massimo per la conclusione del procedimento di 45 giorni, che, per l’espletamento della fase istruttoria, implicano un impegno lavorativo non indifferente. Peraltro l’introduzione del procedimento di verifica ha consentito in modo abbastanza efficace di effettuare una “scrematura” dei progetti che la normativa indicava fra quelli da sottoporre alla disciplina sulla valutazione d’impatto ambientale, individuando quelli che presentano effettivamente problematiche di tipo ambientale da sottoporre a procedura di VIA ed “esonerando” gli altri progetti da questo procedimento. 35 Relazione APPA 2006 Direzione Per quanto concerne l’esito delle procedure, escludendo i procedimenti interrotti o non conclusi, in 5 casi su 30, pari a circa il 17%, si è ritenuto di sottoporre l’opera a procedura di VIA, mentre negli altri casi (83%), non si sono rilevate situazioni tali da richiedere l’approfondimento degli elementi ambientali connessi con la realizzazione delle opere. Peraltro anche i progetti sospesi o ritirati normalmente presentano elementi di problematicità. Valutazione di incidenza La procedura di Valutazione d’incidenza, a tenore dell’art. 5 del D.P.R. 8 settembre 1997, n. 357 (Regolamento recante attuazione della direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatiche), si applica ai progetti ricadenti nei siti di importanza comunitaria (SIC) non direttamente connessi e necessari al mantenimento in uno stato di conservazione soddisfacente delle specie e degli habitat presenti, al fine di individuare e valutare, tenuto conto degli obiettivi di conservazione, i principali effetti che detti interventi possono avere sui siti stessi. A decorrere dal 18 dicembre 2004, data di entrata in vigore della legge provinciale 15 dicembre 2004, n. 10, spettano all’Agenzia provinciale per la protezione dell' ambiente (U.O per la V.I.A.) le valutazioni di incidenza connesse ad opere sottoposte alle procedure di verifica o di valutazione dell’impatto ambientale. Nella seguente tabella vengono riportati i 12 progetti esaminati del 2006 in procedura di V.I.A. o di verifica e comprendenti la Valutazione di incidenza, con indicazione dell’esito: Progetti per i quali è stata presentata la Valutazione di Incidenza nel 2006 Numero Progetto Esito 01/06 Vasca interrata per innevamento artificiale, adeguamento pista Cigolera, sistemazione del raccordo con la pista Tre di Tignola. Positivo 03/06 Variante al PRG del Comune di Positivo 05/06 Progetto di coltivazione cave “Ponte Rosso”. Positivo 10/06 Impianto di teleriscaldamento a biomasse legnose a Madonna di C. in corso ambia di Sopra – Tremalzo. 05/06S Bacino per irrigazione in Loc. Sette Larici Pozzalunga”. Collegamento stradale Trento Nord-Rocchetta – variante al tratto Zambana V. – Svincolo S.S. n. 43 per Fai d. Paganella – Realizzazione della Galleria Rupe a doppio fornice. Urbanizzazione zona industriale Spini di Gardolo. 06/06S Potenziamento Metanodotto Arco Riva DN 300. Positivo 12/06S Ampliamento e sistemazione piste di sci “Orso Bruno e Ometto 2” e realizzazione nuova pista di sci “Variante Orso Bruno”, nuova Area Snowpark e nuovo impianto innevamento programmato. Positivo 03/05 10/05 19/06S 20/06S 30/06S 36 Nuova pista da sci “Laresè” – Passo del Broccon. Telecabina ad ammorsamento automatico 8 posti “Madonna di Campiglio – Pancugolo”. Nuovo pozzo di sostegno in loc. Fontanelle. Positivo Negativo superato per motivi imperativi di interesse pubblico Positivo Positivo Positivo Positivo Relazione APPA 2006 Direzione Per tali progetti, in 10 casi la valutazione di incidenza si è conclusa con esito positivo (escludendo dunque incidenza significativa su habitat e specie del SIC interessato), in 1 caso il procedimento è ancora in corso, ed in 1 caso la valutazione di incidenza ha avuto esito negativo (incidenza significativa su habitat e specie del SIC). Per quest’ultimo tuttavia la Giunta provinciale ha deciso il superamento di tale esito riconoscendo l’inesistenza di alternative valide, la sussistenza di imperativi motivi di interesse pubblico riguardanti la sicurezza e la salute e l’adozione di idonee misure di mitigazione e compensazione. Quesiti e pareri tecnici L’Unità Organizzativa per la V.I.A. fornisce pareri a privati, servizi provinciali e/o enti sull’assoggettabilità o meno di determinate opere alle procedure previste dalla L.P. n. 28/88 e s.m.. Nel corso del 2006 il supporto tecnico informativo ha riguardato i seguenti 40 quesiti: Quesiti proposti nel 2006 Numero Oggetto Richiedente arch. Sandro Aita 1/06Q Cartiere Villalagarina s.r.l. – progetto per n. 2 tettoie. 2/06Q Variante al Programma di Attuazione area estrattiva di S.Mauro. Anesi Sergio 3/06Q Varianti a progetti di coltivazione (lotti 5 e 7 – Porfidi Cristofolini Alfredo & C. e Colombini Spa) Fornace. Cristofolini Ezio 4/06Q Trasformazione di coltura a scopo turistico-ricreativo in località Pozza di Celado – Castello Tesino – Ristorante al Cacciatore. Servizio Foreste e F. 5/06Q Applicabilità delle procedure di VIA ad impianti di cava. 6/06Q Variante sostanziale della derivazione d’acqua dal torrente Chieppena ad uso irriguo. 7/06Q Domanda per le emissioni in atmosfera derivanti da una nuova U.O. Aria e agenti fisici centrale di teleriscaldamento e cogenerazione. 8/06Q Coltivazione del granito di Canal S. Bovo in località al Lago e successivo trattamento – variante. Mineraria Trentina Srl 9/06Q Istanza di variante della derivazione d’acqua dal torrente Leno ad uso idroelettrico – Molino Oleificio F. Costa s.r.l. U.O. Tutela dell’Acqua 10/06Q Seggiovia quadriposto ad ammorsamento automatico malga Funivie S. Martino SpA quadri – Rododendro. Circonvallazione sud di Trento a Ravina a 500 m dopo la Casa 11/06Q del Santo sulla S.S. 12 – area contigua allo svincolo di Mattarello. 12/06Q Area estrattiva Camparta Vallalta in C.C. Meano – Trento - Porfidi 2002 Srl di Micheli Carlo – Porfidi Granulati Srl - Servizio Minerario Servizio Utilizzazione acque pubbliche Opere Stradali Comune di Trento 13/06Q Nuova stazione ferroviaria di Mezzocorona Borgata . Servizio Urbanistica 14/06Q Ampliamento del Centro Commerciale Rovercenter. Comune di Rovereto 15/06Q Ampliamento della discarica per inerti nella ex cava Stuadri . Servizio Urbanistica 16/06Q Circonvallazione S.S. 50 del Grappa e del Passo Rolle in Servizio Opere Stradali corrispondenza degli abitati di Imer e Mezzano-variante. 17/06Q Ospedale S. Chiara di Trento – trasferimento dell’U.O. di ortopedia e traumatologia da Villa Igea all’ospedale S. Chiara. Progetto speciale grandi opere civili 18/06Q Derivazione d' acqua di massimi l/s 93,00 tramite tre pozzi – Arco. Servizio Utilizzazione acque pubbliche 37 Relazione APPA 2006 Numero 19/06Q Direzione Oggetto Barriera antirumore fotovoltaica ad alta efficienza (potenza nominale massima di 735KW) - Autostrada del Brennero 20/06Q Modifica impiantistica presso la Cartiere Fedrigoni Spa 21/06Q Impianto idrovoro alla foce della fossa di Romagnano in Adige Richiedente Servizio Urbanistica Cartiere Fedrigoni Servizio Urbanistica 22/06Q Impianto innevamento programmato Monte Paganella Comuni di Molveno e Andalo (vedi anche screening n. 1/2006S) Ufficio professioni per il turismo, AdV e PdS 22/06Q Impianto di innevamento programmato Monte Paganella modifiche progettuali Ufficio professioni per il turismo, AdV e PdS 23/06Q Opere di miglioramento: impianto tecnologici di depurazione, costruzione nuovo magazzino materie 24/06Q Concessione idrica in riduzione per uso ittiogenico - rio Lora 25/06Q Impianto fotovoltaico "I Corozi" di potenza nominale 499.97kWp in loc. Calvello, pp.ff. 3101-3149 c.c. Carano 26/06Q Sovralzo del bacino irriguo - C.C. Coredo 27/06Q Realizzazione di un campo eolico sperimentale provvisorio nella zona di Trento Nord 28/06Q Nuova edificazione spazi commerciali (nuova sede Music Center) - C.C. Gardolo 29/06Q Impianto per l' essicazione del siero - località Spini di Gardolo Concast Trentingrana 30/06Q Realizzazione autorimessa interrata a servizio complesso residenziale, commerciale e direzionale Zago Bruno - Cartiere Villa Lagarina Srl Troticoltura Foglio Angelo s.a.s. Comune di Carano Servizio Urbanistica Servizio Foreste UNI TN Dip. Ingegneria Pisoni Luciano Frassinella Luigi Festi Sergio 31/06Q Ampliamento e ripristino finale della cava di inerti Bancoline Goss Mauro 32/06Q Sostituzione linee di lavorazione galvanica La Galvanica 33/06Q Sostituzione della seggiovia "Toè - Col dei Rossi" con cabinovia omonima veicoli 8 posti 34/06Q Miglioramento aree a pascolo malga Tuena 35/06Q Realizzazione collettore fognario e linea di elettrificazione a servizio dell' altopiano della Rosetta 36/06Q Realizzazione impianto di teleriscaldamento S.I.T.C. S.p.A. Servizio Urbanistica Comune di Siror UTI Val del Fersina 37/06Q Metanodotto Bosentino - Trento - spostamento dell' impianto di regolazione di Mattarello in località Lidorno Battilana Nicola 38/06Q Modifiche nel trattamento della pollina - Allevamento Avicolo Fontana Bianca Gretter Lorenzo 39/06Q Trasformazione da edificio commerciale in centro commerciale 40/06Q Apprestamento della pista da sci Pozzoni-Snowpark Morandini Nello Servizio Foreste e F. Oltre ai quesiti, particolare impegno nell’istruttoria ha richiesto la predisposizione dei seguenti 22 pareri tecnici, che generalmente riguardano la localizzazione di impianti nel Piano provinciale per lo smaltimento dei rifiuti e comportano approfondimenti di problematiche inerenti la sensibilità ambientale indotta dai progetti. 38 Relazione APPA 2006 Direzione Pareri tecnici espressi nel 2006 Numero Oggetto 01/06P Localizzazione nel PPSR di un CRM nel Comune di Castel Condino 02/06P Istanza di localizzazione nel PPSR - Cava di Ronchi Srl - Mattarello 03/06P Localizzazione nel PPSR di un' area sita in C.C. Tuenno per l' esercizio dell' attività di recupero di rifiuti da demolizione e stoccaggio provvisorio di rifiuti non pericolosi - Deconscavi di de Concini Silvio & C. Snc 04/06P Localizzazione nel PPSR di un CRM nel Comune di Fai della Paganella 05/06P Localizzazione nel PPSR di CRM provvisori nel Comune di Rabbi 06/06P Localizzazione nel PPSR di un CRM nel Comune di Sporminore 07/06P Ampliamento localizzazione di un CRM nel Comune di Cavedago 08/06P Localizzazione di un CRM sovracomunale nel Comune di Cembra 09/06P Localizzazione nel PPSR di un CRM nel Comune di Sarnonico 10/06P Localizzazione nel PPSR di un CRM nel Comune di Pieve di Bono 11/06P Localizzazione di un CRM sovracomunale nel Comune di Cavalese 12/06P Localizzazione di un CRM a S. Martino di Castrozza Comune Tonadico 13/06P Localizzazione nel PPSR di un CRM nel Comune di Daiano 14/06P Localizzazione nel PPSR di un CRM nel Comune di Ala 15/06P Localizzazione nel PPSR di un CRM nel Comune di Villa Lagarina 16/06P Localizzazione nel PPSR di un CRM nel Comune di Segonzano 17/06P Localizzazione nel PPSR di un CRM nel Comune di Villa Rendena 18/06P Localizzazione nel PPSR di un CRM nel Comune di Vermiglio 19/06P Localizzazione nel PPSR di un CRM nel Comune di Strembo 20/06P Localizzazione nel PPSR di un CRM nel Comune di Vezzano 21/06P Rilasci degli impianti di Val Schener e Moline sul torrente Cismon 22/06P Localizzazione nel PPSR di un CRM nel Comune di Zuclo Richiedente APPA Settore Tecnico APPA Settore Tecnico APPA Settore Tecnico APPA Settore Tecnico APPA Settore Tecnico APPA Settore Tecnico APPA Settore Tecnico APPA Settore Tecnico APPA Settore Tecnico APPA Settore Tecnico APPA Settore Tecnico APPA Settore Tecnico APPA Settore Tecnico APPA Settore Tecnico APPA Settore Tecnico APPA Settore Tecnico APPA Settore Tecnico APPA Settore Tecnico APPA Settore Tecnico APPA Settore Tecnico Regione Veneto APPA Settore Tecnico Supporto tecnico per i ricorsi L’U.O. per la V.I.A. assicura anche il “supporto” tecnico - istruttorio all’U.O. Affari Giuridico-amministrativi fornendo informazioni di carattere tecnico sul procedimento nel caso in cui vi siano dei ricorsi su decisioni inerenti la verifica o la valutazione d’impatto ambientale. Nel corso del 2006 sono stati esaminati 7 ricorsi inerenti i seguenti progetti: 39 Relazione APPA 2006 Direzione Ricorsi proposti nel 2006 Autorità N° TRGA 2/03 TRGA Progetto Collegamento stradale fra S.P. n. 71 e S.P. n. 83 Comuni Civezzano Pergine V. 1/06S Approvvigionamento idrico dal Lago di Molveno per innevamento programmato piste da sci della Paganella Molveno (3 ricorsi) 10/96 Proroga VIA - Discarica di inerti nella ex cava di gesso in località Stuadri Lavis Consiglio di Stato 8/01S Variate alla S.S. 241 del Passo di Costalunga (2 ricorsi) Giunta Provinciale Vigo di F. Il V.I.A. Web Anche nel 2006 è proseguita l’attività di ottimizzazione e progressivo miglioramento dell’efficienza dell’applicativo V.I.A. Web, il sistema che attraverso la rete informatica rende disponibile ad enti e servizi interessati dai pareri la documentazione inerente i progetti sottoposti a procedura di verifica (relazione di screening, progetti ed elaborati grafici). Sono stati inseriti in visualizzazione i link di vari tematismi collegati alle procedure dell’ufficio: PGUAP, Carta di Sintesi Geologica, Carta delle valanghe, Anagrafe dei siti da bonificare, Settore estrattivo, ecc.. Si sono inoltre migliorate sia la procedura di consultazione dei file (riconoscibilità del contenuto dei file dal nome), sia l’interfaccia utente, che ora fornisce la visualizzazione dell’area interessata alle procedure con un effetto di trasparenza che consente una migliore lettura dei livelli sottostanti. Centro di documentazione Nel 2006 è proseguito il complessivo riordino degli archivi cartacei ed informatici con la sistematica catalogazione delle pratiche concluse ed il costante aggiornamento dei database disponibili. Tale attività, in vista dei prossimi sviluppi del processo di informatizzazione complessiva dell’Agenzia, è stata anche preordinata a consentire un agevole successivo recupero di tutte le informazioni raccolte per la loro ricarica sulla banca dati. Si evidenzia che ora tutti i progetti sottoposti alle procedure dell’ufficio (VIA, screening, RIA, proroghe di efficacia, ecc.) sono depositati in formato elettronico, talché, accanto alla possibilità di visionarli su carta, sono consultabili anche su PC tramite CD-Rom. La particolare cura nella gestione del Centro di Documentazione sugli studi di impatto ambientale è volta a facilitare e favorire la messa a disposizione e la consultazione della documentazione a tutti coloro che ne fanno richiesta: quasi quotidianamente, infatti, l’U.O. per la VIA è frequentata da professionisti, cittadini, studenti, che consultano sia gli studi di impatto ambientale, sia la documentazione presente nella biblioteca dell’Ufficio. 40 Relazione APPA 2006 Direzione Microprogetti Nel mese di ottobre 2006 è stato assegnato all’Unità organizzativa per la valutazione dell’impatto ambientale un microprogetto inerente l’aggiornamento della modulistica a disposizione dei proponenti per l’attivazione dei vari procedimenti in materia di valutazione dell’impatto ambientale. L’obiettivo del micro-progetto, che è stato sviluppato da due collaboratori, consiste nella predisposizione di un modello di domanda specifico per ogni procedimento, aggiornato a livello normativo e completo di allegati, che risponda ai criteri di semplicità nella compilazione, completezza e coerenza nella raccolta di informazioni, acquisizione degli assensi al trattamento dei dati ed alla diffusione al pubblico degli allegati tecnico progettuali. Nell’ambito del microprogetto è stata svolta una prima raccolta ed un’analisi comparata dei modelli in uso presso l’UO VIA e di quelli analoghi predisposti da altre amministrazioni e disponibili in rete, anche al fine di evidenziare le principali differenze nelle modalità di avvio dei procedimenti. In seguito a valutazione dei dati ritenuti necessari par l’attivazione dei procedimenti di competenza dell’UO VIA, quindi, è stato predisposto il nuovo schema di domanda, adattato successivamente a seconda dei tipi di procedimento. Miglioramento della comunicazione interna ed esterna Il progetto generale di miglioramento della comunicazione sia interna che esterna, ricomprende anche parte degli obiettivi per il 2006 del responsabile dell’unità organizzativa. Il progetto si proponeva di fornire la necessaria collaborazione allo staff incaricato della riorganizzazione informatica dell’intera Agenzia al fine di individuare le specifiche esigenze dell' ufficio anche agli effetti del miglioramento della comunicazione interna (VIA WEB) ed esterna (APPA on-line). A tal fine l’Ufficio ha curato la predisposizione degli schemi dettagliati di tutte le procedure gestite (VIA, screening, proroghe di efficacia, modifica prescrizioni, RIA, ecc.) mettendole a disposizione del gruppo di lavoro che attualmente sta predisponendo il programma di gestione informatica. Parallelamente è stato sviluppata l’attività di predisposizione del nuovo sito dell’APPA secondo lo standard definito a livello provinciale. Inoltre, al fine di razionalizzare le procedure connesse alle istruttorie di VIA, accanto al riordino dei relativi archivi, l’Ufficio si è dotato di strumenti idonei alla digitalizzazione dei documenti in arrivo riuscendo ad acquisire in forma di file ogni documento pertinente alle varie procedure gestite. Il nuovo sistema informativo dell’Agenzia (la cui attivazione è prevista nel primo semestre 2007) sarà cosi in grado di acquisire e gestire automaticamente dati e documenti delle procedure creando un archivio direttamente consultabile da PC. 41 p r o g e t t i Relazione APPA 2006 Settore Tecnico SETTORE TECNICO a t t i v i t à c o r r e n t e L’attività del Settore Tecnico si caratterizza, principalmente, quale attività di indirizzo e coordinamento delle Unità Organizzative in esso incardinate. Inoltre al Settore Tecnico sono affidate le funzioni relative a : 1. Centro Tematico Nazionale Acque Interne e marino – costiere CTN – AIM; 2. Procedure di autorizzazione integrata ambientale secondo le disposizioni di cui al Decreto legislativo 4 agosto 1999, n° 472 “ Attuazione della direttiva 96/61/CE relativa alla prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento” (Direttiva IPPC). Attività per il Rilascico dell’Autorizzazione Integrata Ambientale Attività istruttoria Nel corso del 2006 sono proseguite le attività istruttorie per il rilascio dell’autorizzazione integrata ambientale sugli impianti esistenti e nuovi ai sensi del decreto legislativo 18 febbraio 2005 n. 59 “Attuazione integrale della direttiva 96/61/CE, relativa alla prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento (IPPC)”. Ai fini della prevenzione dell’ambiente dagli inquinamenti, l’autorizzazione integrata ambientale considera le caratteristiche tecniche dell’impianto e le condizioni ambientali specifiche del sito, divenendo un documento articolato, a disposizione del pubblico, in cui sono individuate le misure che il gestore dell’impianto deve attuare per prevenire, ridurre e per quanto possibile eliminare l’inquinamento, nonché garantire una corretta gestione delle risorse, considerando l’ambiente un unicum da proteggere e valorizzare. L’autorizzazione integrata ambientale contiene le prescrizioni per l’adeguamento dell’impianto, da effettuarsi entro il 30 ottobre 2007, e comprende principalmente: • le misure per l’applicazione delle migliori tecniche disponibili, per limitare la produzione dei rifiuti, per l’uso efficace dell’energia e per evitare gli inquinamenti; • i valori limite di emissione delle sostanze inquinanti; • le modalità di controllo delle emissioni, specificando la metodologia e la frequenza di misurazione; • le disposizioni per la comunicazione degli adeguamenti dell’impianto, dei risultati della sorveglianza delle emissioni svolte autonomamente e, se del caso, di inconvenienti o 42 Relazione APPA 2006 Settore Tecnico incidenti che incidono in modo significativo sull’ambiente. I molteplici aspetti ambientali considerati nell’istruttoria IPPC per ogni singolo impianto sono sintetizzati in un rapporto istruttorio, di natura tecnica, che forma parte integrante dell’autorizzazione integrata ambientale e che viene approvato dal Nucleo operativo IPPC interno al Settore Tecnico. Nel 2006 il Nucleo si è riunito 5 volte, ed ha esaminato il Rapporto istruttorio di 3 impianti industriali, 10 depuratori provinciali che effettuano smaltimento di rifiuti liquidi e 8 discariche comprensoriali per lo smaltimento dei rifiuti urbani. Sono state inoltre convocate 10 Conferenze di servizio per la conclusione formale dell’istruttoria alla quale sono stati invitati a partecipare i Comuni interessati, il Servizio Energia e altri Servizi della Provincia autonoma ed enti competenti in specifiche materie. Si sono inoltre conclusi due procedimenti rispettivamente per un nuovo impianto per il trattamento delle superfici metalliche (galvanica) e il riesame dell’autorizzazione integrata ambientale di una cartiera per la sostituzione della centrale termica. Pertanto, a fine 2006, su un totale di 56 impianti soggetti ad autorizzazione integrata ambientale in Provincia di Trento, 44 procedimenti di autorizzazione sono conclusi mentre altri 12 sono in corso di istruttoria. Sono stati inoltre rilasciati 3 aggiornamenti di altrettante autorizzazioni integrate ambientali relative ad impianti interessati da modifiche non sostanziali e tali da non richiederne il completo riesame. Si evidenzia che per questi casi la procedura di IPPC è stata coordinata con quella di valutazione dell’impatto ambientale secondo quanto previsto dall’art. 15bis del decreto del Presidente della Provincia 13 maggio 2002 9-99/Leg., modificato con decreto 30 dicembre 2005 n. 22-52/Leg. al fine di accertare la sostanzialità delle modifiche secondo i criteri disposti dalla rispettive normative. Centro Tematico Nazionale Acque Interne e Marino – costiere 1. CTN _ AIM Realizzazione del capitolo idrosfera dell’Annuario per quanto riguarda le acque interne Anche per il 2006 l’APPA di Trento, su incarico dell’APAT, ha proceduto alla redazione della raccolta dei dati del 2005 delle acque interne superficiali. Sono stati elaborati gli indici LIM, IBE e SECA sulla base dei dati inviati dalle seguenti regioni: Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Trentino Alto Adige (Bolzano e Trento), Veneto, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo, 43 p r o g e t t i Relazione APPA 2006 Settore Tecnico Molise, Campania, Puglia, Basilicata, e Sicilia. I monitoraggi riguardano 835 stazioni relative a 111 bacini e 224 fiumi italiani. L’indice SECA (Stato Ecologico dei corsi d’acqua) è stato effettuato su 716 stazioni pari all’86% del totale delle stazioni. In 111 stazioni pari all’13% è stato effettuato solo l’indice LIM (Livello di Inquinamento da Macrodescrittori). In 11 stazioni pari al 1% è stato effettuato solo l’indice IBE (Indice Biotico Esteso). Il calcolo del LIM è stato effettuato su 824 stazioni con la seguente distribuzione: LIM livello 1 livello 2 livello 3 livello 4 livello 5 % 4% 56% 29% 8% 3% N° 31 467 242 62 22 Figura 1 In figura 1 è rappresentata la distribuzione percentuale delle stazioni nei 5 livelli di inquinamento. Il calcolo dell’IBE è stato effettuato su 724 stazioni, così distribuite: IBE classe 1 classe 2 classe 3 classe 4 classe 5 % 14% 32% 37% 13% 4% N° 103 232 263 97 29 Figura 2 44 Relazione APPA 2006 Settore Tecnico In figura 2 è rappresentata la distribuzione percentuale delle stazioni nelle 5 classi di qualità. Rispetto alle 835 stazioni esaminate, il SECA è stato calcolato su 716 stazioni, così distribuite: SECA classe 1 classe 2 classe 3 classe 4 classe 5 % 2% 37% 40% 16% 5% N° 15 267 283 112 39 Figura 3 In figura 3 è rappresentata la distribuzione percentuale del SECA nelle 5 classi di qualità. La figura 4 rappresenta l’incidenza percentuale sull’indice SECA degli indici LIM e IBE. LIM IBE LIM-IBE % 21% 34% 45% N° 151 246 318 Figura 4 Come si può notare, l’IBE rappresenta l’indice che ha maggiormente influito nel determinare la classe del SECA con il 34 % rispetto al LIM con il 21%. LIM e IBE si equivalgono per il 45%. 45 Relazione APPA 2006 Settore Tecnico Per dare ulteriori informazioni, rendere più visibili i risultati e dare maggior risalto all’indicatore che determina la classe del SECA, le tabelle degli indici LIM, IBE e SECA sono state realizzate riportando gli stessi colori dei grafici blu, verde, giallo, arancio e rosso corrispondenti rispettivamente alla 1, 2, 3, 4 e 5 classe di qualità. Macrodescrittori 75° percentile Su 835 stazioni esaminate, il 75° percentile è stato calcolato su 779 stazioni. È stato rappresentato il valore del 75° percentile di ogni macrodescrittore, ossigeno disciolto, BOD5, COD, N-NH4, N-NO3, fosforo totale ed Escherichia Coli, per un’ulteriore importante interpretazione di situazioni ambientali critiche di tratti di fiumi particolarmente interessati da fenomeni inquinanti. I valori sono stati rappresentati in tabelle. Medie dei Nutrienti in chiusura di bacino Un altro indicatore per una valutazione più approfondita della qualità dei corsi d’acqua è dato dalle medie annuali delle concentrazioni dei parametri che rappresentano un inquinamento prevalentemente di tipo organico, proveniente da attività antropiche e da attività agricole e/o zootecniche, spesso responsabile dei fenomeni di eutrofizzazione delle acque marine adiacenti allo sbocco delle acque fluviali inquinate. I parametri chimici considerati sono BOD5, COD, NNH4, N-NO3, fosforo totale, P-PO4. Per questo calcolo sono stati presi in considerazione i corsi d’acqua nazionali Adige, Arno, Brenta, Bacchiglione, Isonzo, Livenza, Piave, Po, Tagliamento e Tevere e i regionali Reno e Fratta-Gorzone, relativamente alla stazione in chiusura di bacino. Sono state calcolate le medie annuali relative all’anno 2004 e sono stati eseguiti i relativi grafici che ne evidenziano l’andamento. Sono state calcolate inoltre le medie annuali delle concentrazioni degli stessi parametri per gli immissari dei principali laghi naturali italiani: Mera e Adda per il Lago di Como, Sarca per il Lago di Garda, Oglio per il Lago d’Iseo, Chiese per il Lago di Idro e Cordevole per il Lago di Alleghe. Di tutti gli indicatori esaminati, sono stati realizzati i grafici dei parametri considerati relativi agli anni 2000, 2001, 2002, 2003, 2004 e 2005 per dare maggiore visibilità e avere un confronto dell’andamento degli stessi nel corso degli anni. 2. Implementazione Reti Eionet per quanto riguarda le acque interne superficiali Sono stati raccolti per l’ European Topic Centre on inland waters (ETC) dell’Agenzia Europea per l’Ambiente i dati del 2005 dei seguenti parametri chimici: BOD5, COD, Dissolved 46 Relazione APPA 2006 Settore Tecnico Oxygen, Nitrate, Nitrite, Orthophosphate, Oxygen Saturation, pH, Total Ammonium, Total Nitrogen, Total Phosphorus. I dati sono riferiti ai bacini idrografici nazionali, Adige, Arno, Brenta-Bacchiglione, Isonzo, Liri-Garigliano, Livenza, Piave, Po, Tagliamento, Tevere e Volturno e interregionali, Bradano, Fiora, Fortore, Lemene, Magra, Marecchia, Ofanto, Reno, Saccione, Sangro, Sinni, Sele, Tartaro-C. Bianco, Trigno e Tronto. I dati raccolti sono stati elaborati calcolando per ogni paramentro la media, il valore massimo, il valore minimo, la deviazione standard, la mediana, il 10° percentile e il 90° percentile. 3. Organizzazione corsi Corso nazionale di formazione sull’applicazione di metodi di valutazione basati su Diatomee bentoniche Quest’anno non sono stati organizzati i corsi di formazione sull’IFF in quanto la sua revisione era in itinere, perciò è stato rimandato il tutto al 2007 con l’organizzazione di due corsi per compensare l’assenza del 2006. In seguito alle conclusioni emerse al meeting “Conoscenze e prospettive inerenti all’applicazione delle metodiche per le acque correnti basate su Diatomee e macrofite” svoltosi a Trento in data 31 maggio - 01 giugno 2005 e organizzato in comunione con APAT e ISS e alla conseguente proposta di creazione di un processo di formazione che coinvolgesse il sistema delle Agenzie presentata agli ultimi Consigli Federali (10-11 maggio, 16-17 giugno), la nostra Agenzia ha organizzato un corso di formazione per operatori ARPA/APPA, in possesso di laurea nell’area biologico – naturalistica, riguardante l’applicazione di metodi di valutazione basati su Diatomee bentoniche, come previsto dalla Direttiva 2000/60/CE. Il corso si è tenuto a Trento dal 23 al 27 Ottobre 2006 e ha visto la partecipazione di 20 allievi provenienti da diverse ARPA italiane . Il corso si è occupato della metodica di campionamento, preparazione del campione, conoscimento tassonomico delle specie di Diatomee, in linea con i criteri CEN, al fine di preparare gli operatori all’applicazione di qualsiasi metodo diatomico. In attesa di una metodica nazionale ufficiale, verrà applicato il metodo italiano EPI-D per la valutazione dello stato di polluzione delle acque. Il corso ha visto la presenza anche del dott. Luc Ector del “Centre de Recherche Public - Gabriel Lippmann” del Lussemburgo massimo esperto continentale di diatomee consulente della Commissione Europea nell’ambito della Direttiva Europea Quadro 2000/60/CE. Il corso ha raggiunto ottimi risultati finali come si evince dalla prova scritta che gli allievi hanno sostenuto sugli argomenti trattati nel corso stesso, risultata positiva per tutti i partecipanti, e dall’apprezzamento tra l’ottimo e l’eccellente che gli stessi hanno espresso nel questionario di valutazione finale. 47 Relazione APPA 2006 Settore Tecnico 4. Partecipazione al processo di Intercalibrazione delle acque superficiali previsto dall’applicazione della WFD (Water Framework Directive) Direttiva 2000/60/ CE La Agenzia Provinciale per la Protezione dell’Ambiente ha partecipato su incarico del Ministero dell’Ambiente e di APAT a gruppi di lavoro europei nell’ambito del processo di Intercalibrazione previsto dalla Direttiva Quadro Acqua 2000/60/CE. In particolare si è collaborato all’interno del Geographical Intercalibration Group (GIG) della regione alpina lavorando con i colleghi di : Austria, Germania, Francia Slovenia e Spagna. L’Agenzia ha partecipato alla elaborazione dei dati italiani relativamente ai corsi d’acqua alpini raccogliendo i dati di Arpa Valle d’Aosta, Arpa Lombardia, Appa Bolzano, Arpa Veneto, Arpa Friuli Venezia Giulia e Appa Trento. 1,2 EQR - ICM 1,0 I dati fanno riferimento a 130 siti che coprono le diverse classi di qualità in modo da avere un ampio spettro di situazioni e pressioni. type R-A1 0,8 Questi dati sono stati rielaborati in modo da calcolare un nuovo indice multimetrico comune che ha consentito di comparare le valutazioni qualitative dei singoli metodi monitoraggio nazionale (per l’italia l’Indice Biotico Esteso). 0,6 0,4 HIGH / GOOD GOOD / MODERATE 0,2 0,0 A 1,4 EQR - ICM 1,2 F D I SLO Questo lavoro è stato poi inserito in un rapporto redatto dai colleghi austriaci, coordinatori del GIG Alpino, ed inviato a settembre alla Commissione Europea come conclusione della prima fase del processo di intercalibrazione. type R-A2 1,0 0,8 0,6 0,4 HIGH / GOOD GOOD / MODERATE 0,2 0,0 A 48 F alp F pyr Esp I risultati sono stati poi comparati su grafici come quelli riportati a fianco. I Appa Trento ha anche ospitato in data 9-10 Febbraio 2006 un incontro del gruppo di lavoro a cui hanno partecipato rappresentanti di tutti 6 i paesi partecipanti del GIG Alpino. Relazione APPA 2006 Settore Tecnico 5. GdL IFF-wetlands L’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente di Trento è stata incaricata dal Ministero per l’Ambiente, in collaborazione con APAT, di coordinare il GdL di esperti per la revisione del Manuale IFF in aderenza a quanto deciso dal GdF europeo sulle “Wetland” nel documento “ Wetlands Horizontal Guidance” del 17 dicembre 2003 nell’ambito della Common Implementation Strategy for the Water Framework Directive (2000/60/EC). Il GdL si è riunito più volte per ratificate le decisioni prese in merito all’aggiornamento del manuale e ha continuato l’opera di miglioramento del metodo attraverso un rete di comunicazione delle opinioni tramite internet. Importante è stato il lavoro svolto nell’ambito del meeting organizzato ai primi di giugno qui a Trento, chiamando i componenti del GdL e alcuni esperti esterni al Gdl ma qualificati, per applicare la metodica sul campo e tarare il processo di applicazione. Il lavoro è durato tre giorni, con escursioni su siti significativi del Noce, Fersina e Sarca, e con discussione finale ogni sera. Tale attività ha messo in luce i pregi e i difetti del metodo aggiornato che fino ad allora non era stato provato sul campo se non per estemporanee prove fatte da noi dell’APPA. Il meeting ha perciò avuto il pregio di fornire al GdL ulteriori spunti di discussione che hanno favorito la stesura quasi definitiva prodotta entro la fine dell’anno, riservandoci poi l’assemblaggio e una ultima revisione (peraltro assai complessa) del manuale con previsione di stampa a cura dell’APAT entro la primavera del 2007. 6. IFP Questo nuovo metodo, nato dalla esperienza dell’IFF, ha subito una lunga gestazione dovuta soprattutto alla necessità di applicare il metodo su realtà lacustri di diversa tipologia. Tale possibilità è stata offerta dal progetto ALP-LAKES, all’interno del quale è stato possibile allargare il ventaglio delle applicazioni anche a laghi diversi dai nostri come quelli delle Prealpi comasche e del bellunese. Ora il metodo ha avuto la possibilità di essere tarato e corretto nelle ridondanze, cosicché è possibile assemblare il manuale e si prevede la sua uscita ufficiale nella primavera 2007. A questo proposito il metodo è stato in anteprima presentato, come prototipo, al convegno internazionale “Water in mountains – Integrated management” tenutosi a Megeve in Francia il 20-21-22 settembre 2006 dove ha riscontrato notevole interesse da parte dei partecipanti. 49 Relazione APPA 2006 Settore Tecnico 7. GdL revisione metodi biologici É stato avviato un programma di lavoro finalizzato all’adeguamento dei metodi per la classificazione biologica dei corpi idrici conformi con i dettami della Direttiva 2000/60. A tal fine l’APAT ha istituito Gruppi di Lavoro dedicati all' adeguamento di metodi biologici basati sull' analisi di diversi gruppi di organismi che colonizzano le differenti tipologie di ambienti acquatici. Per quanto riguarda il monitoraggio delle acque correnti, i gruppi di lavoro individuati dovranno proporre metodi di riferimento per Macroinvertebrati, Macrofite, Phytobenthos -con particolare riguardo alle diatomee- e Pesci. Un unico gruppo di lavoro sarà invece dedicato alla definizione di metodi biologici di monitoraggio di acque lacustri. L’ APPA Trento ha partecipato attivamente ai tre gruppi di lavoro (macroinvertebrati, diatomee e macrofite). Il lavoro ha previsto la partecipazione ad una riunione a novembre 2006 e successivamente alla stesura delle prime bozze di protocollo di campionamento. Questa attività proseguirà anche nel 2007 con l’approvazione finale dei protocolli di lavoro e la successiva sperimentazione a livello del sistema agenziale. 8. Ambiti fluviali L’applicazione dei risultati dell’IFF per la determinazione degli ambiti fluviali ha prodotto un notevole salto di qualità nell’ambito della salvaguardia dei corsi d’acqua, ma in alcuni casi anche problemi oggettivi gestionali. Per tale motivo, in collaborazione con il Servizio Urbanistica e nella persona dell’arch. Angiola Turella, si è reso necessario programmare alcune uscite di verifica di situazioni puntiformi. Infatti sono stati rivisti alcuni ambiti, soprattutto sul fiume Brenta in Valsugana, riscontrando effettive situazioni di disagio gestionale e sulla base di una riflessione, che nulla ha tolto all’efficacia del metodo, sono state ridisegnate alcune situazioni e corrette anomalie antipatiche. 50 Relazione APPA 2006 Settore Tecnico SETTORE TECNICO U.O. Tutela dell’Acqua L' attività tecnico-amministrativa dell' Unità Organizzativa tutela dell' acqua è riassunta nella seguente tabella: Attività tecnico-amministrativa Insediam. Insediam. produttivi civili Domande di nuova autorizzazione allo scarico 2006 Impianti di depurazione di pubbliche fognature Pubbliche fognature Art. 25 Acque intercettate Totale 14 2 1 17 17 51 2 / / / / 2 di 83 34 24 61 / 202 Provvedimenti ripristinatori a seguito di non ottemperanze di legge 11 2 / / / 13 Domande di rinnovo autorizzazioni 2006 84 42 26 48 / 200 Domande di rinnovo autorizzazioni 2005 rilasciate nel 2006 5 / / 18 / 23 Domande di nuova autorizzazione allo scarico 2005 rilasciate nel 2006 Revoche autorizzazioni c o r r e n t e Al 31 dicembre 2006, delle 51 domande di nuova autorizzazione pervenute, 6 sono in istruttoria, mentre delle 200 domande di rinnovo, 15 sono in istruttoria. Per quanto concerne l' aspetto vigilanza e controllo, sono stati eseguiti 81 controlli tecnicoamministrativi così suddivisi: Controlli tecnico-amministrativi Insediamenti produttivi 15 Insediamenti civili 26 Pubbliche fognature 40 Totale 81 a t t i v i t à 51 Relazione APPA 2006 Settore Tecnico Sono stati rilasciati, al Servizio Opere igienico-sanitarie, n. 1 pareri per la richiesta di deroga alle previsioni del Piano provinciale di risanamento delle acque. Relativamente al rilascio delle autorizzazioni ambientali integrate (IPPC), l’U.O. ha offerto supporto al Settore Tecnico nel corso dell’istruttoria dei procedimenti autorizzatori. Inoltre, nel corso del 2006 l’Unità Organizzativa è stata impegnata nella normale gestione del laboratorio di idrobiologia presso la sede di Mattarello e di Riva del Garda. L’U.O. ha dato supporto all' APSS nel programma di sorveglianza algale, eseguendo le analisi di fitoplancton e clorofilla previste nell’attività di controllo della balneabilità dei laghi sottoposti a deroga per l’ossigeno disciolto. Attività di Monitoraggio Monitoraggio dei corsi d’acqua significativi e principali È proseguita l' attività di coordinamento, controllo ed elaborazione dati nonchè l’esecuzione delle analisi IBE. Monitoraggio corsi d’acqua secondari È proseguita l' attività di coordinamento, controllo ed elaborazione dati relativamente ai corsi d' acqua secondari. Nel corso del 2006 sono state eseguite solo due campagne di campionamento per le analisi chimiche e batteriologiche. Ci si è avvalsi della collaborazione del Settore Laboratorio e Controlli per le analisi chimiche, mentre le analisi biologiche sono state eseguite dal laboratorio di idrobiologia dell’U.O. tutela dell’acqua. Monitoraggio delle acque salmonicole Sono stati condotti tutti i prelievi nonché le analisi biologiche (IBE) dall’U.O. tutela dell’acqua, mentre le analisi chimiche sono state eseguite dal Settore Laboratorio e Controlli. Monitoraggio dei laghi e bacini artificiali L' Unità organizzativa è stata impegnata nell' anno 2006 nell’organizzazione e conduzione del monitoraggio previsto dal Decreto legislativo 152/99 relativamente ai laghi ed ai bacini 52 Relazione APPA 2006 Settore Tecnico artificiali. I laghi oggetto di monitoraggio scelti in base alle caratteristiche previste dal decreto sono: - Garda, Ledro, Caldonazzo, Levico, Toblino, Cavedine, Molveno. Per problemi di accessibilità verificata con alcuni sopralluoghi ed in alcuni casi per assenza di contaminazione antropica, sono stati esclusi dal monitoraggio la maggior parte dei bacini artificiali ed il lavoro è stato programmato sui seguenti corpi idrici: - - Piazze, S. Giustina, Stramentizzo, Schener. Il monitoraggio in entrambi i casi prevede due campionamenti l’anno, nel periodo di massimo rimescolamento ed in quello di massima stratificazione. L' attività anche quest’anno ha presentato notevoli problematiche in relazione al monitoraggio del bacino di Stramentizzo, che a causa del livello di acqua ridotto sia nella primavera che nell’estate del 2006 ha impedito l' accesso all' imbarcazione. Tutti gli altri laghi e bacini artificiali sono stati monitorati regolarmente. Le campagne sono state eseguite con l' imbarcazione del Settore tecnico e con l’imbarcazione e l’ausilio dei Vigili del Fuoco Volontari di Riva del Garda per effettuare il monitoraggio del lago di Garda. I campionamenti sono stati condotti da tecnici dell' U.O. Tutela dell' acqua, le analisi chimiche relative ai parametri obbligatori dei laghi naturali dal laboratorio di idrobiologia di Riva, quelle sui bacini artificiali dal Settore laboratorio e controlli. Le analisi dei parametri addizionali scelti (metalli e solventi clorurati) e dei fitofarmaci sono state eseguite dal Settore Laboratorio e Controlli, quelle biologiche relative alla composizione quali-quantitativa del fitoplancton e della clorofilla dal laboratorio di idrobiologia di Mattarello e di Riva. Il lago di Garda è stato campionato come di consueto una volta al mese e il lago di Ledro, in relazione alla situazione trofica ed agli adempimenti previsti dall’accordo per la salvaguardia della qualità delle acque del lago di Garda, è stato seguito nel corso dell’anno con maggiore frequenza di quella prevista dal d.lgs. 152/99. Il lago della Serraia è stato monitorato con cadenza quindicinale, da aprile a dicembre, con il supporto di una società esterna per verificare gli effetti dell’impianto di ossigenazione. Su richiesta dell’amministrazione comunale sono stati inoltre eseguiti tre campionamenti sul lago di Terlago. Monitoraggio Lago di Garda Avvalendosi del laboratorio di idrobiologia, l’Unità organizzativa ha continuato il lavoro di 53 Relazione APPA 2006 Settore Tecnico monitoraggio per lo studio dello stato trofico del lago di Garda. Ogni mese si è proceduto all' acquisizione di una serie di parametri chimico fisici e biologici sulle stazioni scelte in base alla morfologia del lago, prelevando ed analizzando campioni su tutta la colonna d' acqua fino ai punti di massima profondità. Per tutto il corso dell’anno sono state analizzate due stazioni collocate nel bacino nord; il punto collocato sul confine è stato esaminato dodici volte nel corso dell’anno, il punto collocato al centro del golfo di Riva del Garda otto volte. Monitoraggio in continuo dei corsi d’acqua Nel corso del 2006 si è provveduto alla consueta gestione delle centraline adibite al controllo in continuo della qualità delle acque superficiali e collocate sul fiume Brenta (Grigno), sull’Adige (Avio – Canale Biffis), Chiese (Storo), Sarca (Torbole), (canale Biffis). Con una formula di noleggio, sono state tenute in funzione 3 centraline mobili sul rio Coste, sulla roggia di Scurelle e sul torrente Varone. I dati delle centraline vengono raccolti, validati ed elaborati e confrontati. Tuttora sono in corso le rielaborazioni e graficazioni dei dati raccolti al fine di determinare l' andamento chimicofisico dei vari fiumi analizzati. Monitoraggio impianti di fitodepurazione E’ proseguito il monitoraggio mensile, avviato nel 2004, di tre impianti di fitodepurazione, uno situato a Mezzomonte di Folgaria, uno a Madrano ed uno nel parco Adamello – Brenta. La raccolta di campioni d’acqua viene effettuata a monte e a valle degli impianti al fine di verificarne la resa depurativa. Le analisi chimiche vengono eseguite dal Settore Laboratorio e Controlli mentre quelle batteriologiche dall’Azienda Sanitaria. La sperimentazione sugli impianti di fitodepurazione è conclusa ed i dati sono in elaborazione. Attività Analitica Presso il laboratorio di idrobiologia è proseguita l’attività analitica, con riferimento alle determinazioni chimico fisiche eseguite sulle acque dei laghi ed alle determinazioni biologiche relative ai laghi ed ai corsi d’acqua sia principali che secondari. 54 Relazione APPA 2006 Settore Tecnico Attività analitica di laboratorio di idrobiologia nell' anno 2006 - Monitoraggi Lago di Garda Lago di Ledro Lago di Caldonazzo Lago della Serraia** Lago di Levico Lago di Molveno Lago di Toblino Lago di Cavedine Lago delle Piazze Bacino di S. Giustina Bacino di Schener Bacino di Stramentizzo Lago di Terlago Balneazione Monitoraggio corsi d’acqua significativi Monitoraggio corsi d’acqua salmonicole Monitoraggio corsi d’acqua principali Monitoraggio secondario Torrenti Monitoraggio Sarca Analisi IBE di controllo Analisi fitoplancton di controllo Analisi IFF Totale Campioni N° determinazioni chimico-fisiche N° analisi biologiche 2 1 1 5 1 1 1 1 1 1 1 176 15 10 298 10 14 6 10 10 12 10 2328 212 112 4470 112 2 68 112 112 2 2 40 3 2 36 2 2 2 2 2 2 2 0 3 15 0 1 13 0 14 176 0 157 176 0 3 176 2 16 0 0 32 1 10 0 0 10 1 9 0 0 9 1 6 78 1 0 69 0 759 72 0 4 6 0 0 8 11 1 94 11 9 170 0 0 830 9 0 8633 11 9 425 Frequenza di campionamento Stazioni di campionamento 12 3 2 18 2 2 2 2 2 2 2 N° ** Serraia: (analisi eseguite da operatore esterno in parte presso il Settore Laboratorio e Controlli in parte presso laboratorio di idrobiologia; vedi progetto). Attività di Pianificazione Nel corso del 2006, in adempimento a quanto previsto dalle norma di attuazione del piano di tutela delle acque, si è partecipato alle riunioni del gruppo rilasci e del gruppo per lo studio dei bilanci di bacino. Si è collaborato con la stesura di proposte tecniche per la predisposizione delle delibere previste dal PTA. 55 Relazione APPA 2006 Settore Tecnico Supporto Tecnico e Informativo, Coordinamento e Rapporti con Altri Enti, Dipartimenti o Servizi I pareri dovuti per legge, richiesti dai Comuni per il rilascio dell' autorizzazione allo scarico in pubblica fognatura degli insediamenti produttivi, sono stati 50. Di tali pareri 14 sono in istruttoria in attesa di integrazioni. Sono stati altresì rilasciati ai Comuni 32 pareri tecnici. Sono stati inoltre forniti: • 81 pareri all' Unità Organizzativa per la valutazione dell' impatto ambientale; • pareri in ordine all' individuazione delle fasce di rispetto circostanti gli impianti delle pubbliche fognature; • 59 pareri al Servizio acque pubbliche sulle richieste di concessione d' acqua; • 42 pareri al Settore Tecnico per varianti a P.R.G. comunali; • 2 pareri tecnici riguardanti la fitodepurazione; • 18 pareri al Dipartimento Ambiente per interesse ambientale. Costantemente vengono forniti dati analitici e ambientali a Enti pubblici e privati, e a chiunque ne faccia richiesta. Il personale dell' Unità Organizzativa ha partecipato a: • riunioni del gruppo di lavoro per il nucleo bonifiche; • riunioni relative a progetti speciali dell' Autorità di bacino del fiume Po e dell’Adige; • riunioni relative al Decreto Legislativo 152/06 e D.M. correlati; • riunioni relative all’accordo Garda; • riunioni relative all’accordo della Serraia; • riunioni al gruppo rilasci; • riunioni per il progetto laghi; • conferenze di Servizi; • riunioni al gruppo di lavoro sui bilanci idrici; • riunioni relative al rilascio delle Autorizzazioni ambientali integrate. Attività di Informazione, Divulgazione, Promozione e Sensibilizzazione Si è proceduto alla verifica periodica dello stato di validità delle autorizzazioni con informazione all’utenza esterna dell’avvicinarsi della data di scadenza. Per quanto concerne la promozione, divulgazione e sensibilizzazione, si segnalano inoltre le seguenti attività: 56 Relazione APPA 2006 • partecipazioni a convegni; • partecipazioni a corsi di formazione; • relazioni pubbliche informative su situazioni ambientali; • partecipazione a corsi in qualità di istruttori. Settore Tecnico Attività di Studio, Ricerca e Consulenza Si è proseguito con la predisposizione di alcune nuove metodiche applicative sugli indicatori biologici per la definizione dello stato di qualità per corrispondere alle richieste della direttiva 2000/60/CE, che istituisce un quadro per l’azione comunitaria in materia di acque: tale direttiva pone gli elementi biologici dei corpi idrici in posizione apicale per la definizione dello stato di qualità e nel corso del 2006 la direttiva è stata recepita dal d.lgs. 152/06. Nel corso del 2006 parte del personale della U.O. ha partecipato ad alcune iniziative di formazione sull’argomento, con partecipazione a corsi e frequentazione di Istituti specializzati, quindi si è provveduto ad attrezzare il laboratorio per potere procedere alla fase sperimentale. Inoltre alcuni rappresentanti dell’U.O. hanno partecipato ai gruppi di lavoro istituiti da APAT – Ministero dell’ambiente per la definizione dei nuovi metodi d’analisi biologica. Nel corso dell’anno si è applicata la metodica dell’indice Diatomico sui corsi d’acqua significativi. Altre attività • Si è mantenuto l’aggiornamento continuo dei dati del catasto degli scarichi in acque superficiali e sono state eseguite le relative elaborazioni di dati su richieste esterne. • Si è collaborato con il Dipartimento ambiente nello svolgimento delle azioni previste dall’accordo di programma per il miglioramento qualitativo delle acque gardesane e per quelle previste dall’accordo di programma per il recupero del lago della Serraia. 57 Relazione APPA 2006 p r o g e t t i Settore Tecnico Monitoraggio nitrati Il progetto, finanziato dal Ministero delle politiche agricole e forestali nell’ambito dei programmi interregionali del progetto agricoltura e qualità, si propone di affrontare la conoscenza della dinamica di diffusione dei nitrati provenienti da concimazioni agricole. La fase sperimentale è stata condotta in due zone, sul fiume Brenta, tra Levico e Borgo Valsugana e sul bacino drenante del lago della Serraia. Lo studio, condotto con il supporto di consulenti esterni, ha fornito un’accurata caratterizzazione dei bacini drenanti oggetto dello studio. Successivamente sono stati scelti i punti di monitoraggio delle acque sotterranee e superficiali. Sono stati raccolti dati sulle diverse forme dell’azoto e del fosforo. In corso d’indagine, al fine di distinguere il contributo dei fertilizzanti artificiali da quelli naturali o da eventuali contaminazioni fognarie, sono stati aggiunti ulteriori parametri e analisi batteriologiche. Sono stati raccolti dati di portata per eseguire una stima di carico. I risultati del monitoraggio, rielaborati nel corso del 2006, e la stima dei carichi sono stati raccolti in forma organica e discussi in una serie di relazioni e cartografie concluse nei primi mesi del 2007. I prodotti di progetto sono i seguenti: 1. Cartografia del bacino dell’uso del suolo del bacino del lago della Serraia; 2. Cartografia relativa al riscontro analitico di nitrati e fosforo totale nel bacino del lago della Serraia; 3. Cartografia relativa ai carichi nel bacino del lago della Serraia; 4. Relazione relativa alla caratterizzazione del bacino afferente al lago della Serraia; 5. Relazione relativa all’assetto di monitoraggio , commento ai dati quali-quantitativi rilevati e bilancio di massa del Bacino del lago della Serraia; 6. Cartografia di inquadramento del bacino del fiume Brenta a monte di Borgo Valsugana; 7. Cartografia relativa al riscontro analitico di azoto nitrico nel bacino del fiume Brenta a monte di Borgo Valsugana; 8. Cartografia relativa al riscontro analitico di fosforo totale nel bacino del fiume Brenta a monte di Borgo Valsugana; 9. Cartografia relativa ai carichi di fosforo nel bacino del fiume Brenta a monte di Borgo Valsugana; 10. Cartografia relativa ai carichi di azoto nel bacino del fiume Brenta a monte di Borgo Valsugana; 11. Relazione relativa Opere di misura delle portate nel bacino del Brenta; 12. Relazione relativa alla caratterizzazione del Bacino del Fiume Brenta a monte di 58 Relazione APPA 2006 Settore Tecnico Borgo Valsugana; 13. Relazione relativa all’assetto di monitoraggio , commento ai dati quali-quantitativi rilevati e bilancio di massa del Bacino del Fiume Brenta a monte di Borgo Valsugana; 14. Cartografia con l’individuazione della vulnerabilità potenziale da nitrati nelle zone di captazione di acque potabili ad uso pubblico su tutto il territorio trentino; 15. Relazione relativa all’applicazione del modello SWAT; 16. Relazione di sintesi di tutto il lavoro. Il lavoro ora dovrà essere presentato a chi interessato all’interno dell’Agenzia ed al Servizio Agricoltura . Attività nell’ambito del progetto comunitario PIC Interreg IIIB Spazio Alpino “Alpine lakes network” Il progetto consiste nella creazione di una rete di autorità locali nell’area alpina coinvolte da un lato nella gestione di laghi alpini naturali, nell’altro nello sviluppo sostenibile. Obiettivi principali sono la protezione dell’ambiente e lo sviluppo del turismo di qualità nel rispetto dell’ambiente. Al progetto partecipano la Francia (Regione Rhone Alpes, Mission d’ingénierie touristique Rhone Alpes - MITRA, Syndicat Mixte du Lac d' Annecy – SILA) l’Austria (Provincial Government of Carinthia), la Slovenia (Nationalni Institut Za Biologijo Department of freshwater and terrestrial ecosystems res –EKO), e l’Italia, mentre Germania e Svizzera sono solo osservatori. Per l’Italia partecipano al progetto: ARPA Piemonte, Distretto Turistico dei Laghi (Piemonte), Regione Lombardia, Provincia di Belluno, Regione Veneto. Per la provincia di Trento il rappresentante è il Servizio rapporti comunitari che ha chiesto supporto ad APPA per quanto attinente agli aspetti ambientali. In particolare la partecipazione di APPA è stata richiesta per raccogliere i dati significativi dal punto di vista ambientale, utili per raggiungere gli obiettivi di progetto. Per eseguire tali lavori il Servizio rapporti comunitari ha messo a disposizione di APPA un collaboratore a progetto e l’ attività dovrà proseguire comunque per altri otto mesi nel 2007. Nel corso del 2006, per la realizzazione del progetto sono stati presi in esame il lago di Garda, il lago di Ledro, il lago di Caldonazzo, il lago di Levico, il lago di Terlago, ed il lago di Cei . Sono state predisposte le schede tecniche richieste dal progetto partecipando agli incontri decisori con proposte operative, eseguendo una serie di rilievi sul territorio e raccogliendo e rielaborando tutti i dati già esistenti. Le schede sono state continuamente riviste nel corso dell’anno al fine di adeguarle agli esiti degli incontri con gli altri partners nazionali ed europei. 59 Relazione APPA 2006 Settore Tecnico In aggiunta all’attività già prevista dal progetto, APPA ha proposto l’applicazione dell’indice di funzionalità perilacuale che è stato utilizzato anche da altri partners di progetto. Inoltre, nel corso di attività nel 2006 , il Servizio rapporti comunitari e sviluppo locale ha ritenuto di affidare al Museo tridentino di scienze naturali un approfondimento scientifico riguardante il benthos costiero dei laghi inseriti nel progetto Alpine lakes network. L’Agenzia ha collaborato con detto Servizio per curare gli aspetti tecnici di tale incarico. Pianificazione delle attività finalizzate al monitoraggio ed alla applicazione del DMV Nel corso del 2006, in collaborazione con consulenti esterni, sono stati elaborati i criteri per la definizione della mappa di necessità ambientale e per la successiva individuazione delle derivazioni coinvolte nel rilascio di almeno il 50 % del DMV entro il 31 dicembre 2008 (art.8, comma9 lettera a) delle norme di attuazione del Piano di Tutela delle Acque). Tale lavoro ha permesso di individuare, fra le piccole centrali idroelettriche già insistenti sul territorio provinciale, la priorità di rilascio del DMV. E’ stata presentata, inoltre, al Gruppo di lavoro rilasci una relazione riguardante i criteri per l’individuazione dei punti di rilascio preferenziali nonché i criteri per il cumulo del DMV, riguardanti le grandi derivazioni idroelettriche. Attività nell’ambito dell’accordo di programma per il recupero ambientale del lago della Serraia Nel corso del 2005, in adempimento all’accordo firmato l’11 ottobre 2004, sono stati condotti una serie di monitoraggi per verificare lo stato generale di qualità delle acque del bacino drenante del lago della Serraia, lavoro condotto parallelamente al progetto nitrati, in adempimento a quanto previsto al punto 3) del citato accordo. In data 22 dicembre 2005, con determinazione del Dirigente generale del Dipartimento urbanistica e ambiente n. 56 è stato affidato alla società SoS Servizi ambientali l’esecuzione del monitoraggio del lago della Serraia post attivazione dell’impianto di ossigenazione . Tale incarico è stato affidato alla società su un programma di monitoraggio predisposto da APPA ed il monitoraggio è iniziato nel mese di aprile 2006. Le analisi previste sono state eseguite nei laboratori di APPA, sia dell’U.O. tutela dell’acqua che del Settore laboratorio e controlli. E’ stato necessario organizzare e coordinare il lavoro e quindi raccogliere i dati, elaborali e valutarli ogni quindici giorni per gestire al meglio, in sinergia con il Servizio Opere Igienico Sanitarie, l’impianto di ossigenazione in funzione sul 60 Relazione APPA 2006 Settore Tecnico lago. Nel mese di ottobre, a scadenza dell’incarico affidato alla Società, è stata predisposta dall’U.O. Tutela dell’acqua una relazione conclusiva sulla situazione del lago ed il funzionamento dell’ossigenatore che è stata illustrata a tutti i soggetti aderenti all’accordo di programma per il recupero ambientale del lago ed al consiglio comunale di Baselga di Pinè. A seguito della deliberazione della Giunta provinciale n. 1589 d.d. 4 agosto 2006, con cui si approvava un incarico all’Università di Trento - Dipartimento di ingegneria civile ed ambientale - per la modellazione del lago, si riformulava un nuovo monitoraggio finalizzato anche a garantire supporto all’Università e quindi APPA affidava , senza soluzione di continuità, un nuovo incarico di monitoraggio. Negli ultimi mesi del 2006 si è provveduto a organizzare il lavoro dell’Università per la posa in opera della strumentazione necessaria. SETTORE TECNICO U.O. Tutela dell’Aria e Agenti Fisici Emissioni in atmosfera Nel corso dell’anno 2006 sono state presentate 93 domande di autorizzazione per le emissioni in atmosfera, relativamente all’installazione di nuovi impianti, alla modifica sostanziale di impianti già installati oppure al loro trasferimento in altra località, di cui 1 nuova autorizzazione integrata ambientale e 7 aggiornamenti di autorizzazioni integrate ambientali già rilasciate. Tenuto conto dei residui del 2005 e delle code autorizzate nel 2007, sono state rilasciate complessivamente 89 autorizzazioni, di cui 4 autorizzazioni integrate ambientali, 8 aggiornamenti di autorizzazioni integrate ambientali già rilasciate, nessun diniego e nessuna archiviazione. Inoltre sono state rilasciate 2 autorizzazioni per le emissioni in atmosfera per impianti esistenti ai sensi dell’ex D.P.R. 24 maggio 1988, n. 203. Sono state inoltre presentate 67 dichiarazioni di avvalersi dell’autorizzazione in via generale (16 per autocarrozzeria, 22 per attività di verniciatura, 12 per falegnameria, 1 per torrefazione, 0 per settore alimentare, 5 per attività generica, 2 per settore grafico, 5 per calcestruzzo, gesso, cemento e 4 per pulitura a secco a ciclo chiuso). Nella seguente tabella è riportato il prospetto complessivo delle richieste di autorizzazione e delle dichiarazioni di avvalersi dell’autorizzazione in via generale presentate nel corso del 2006, suddivise per mese di presentazione: 61 a t t i v i t à c o r r e n t e Relazione APPA 2006 Settore Tecnico Richieste presentate Nuovi impianti o modifica esistenti o trasferimenti Mese Autorizzazioni TOTALE in via generale Gennaio 6 5 11 Febbraio 7 2 9 Marzo 3 8 11 Aprile 7 2 9 Maggio 11 7 18 Giugno 7 3 10 Luglio 9 4 13 Agosto 7 5 12 Settembre 11 7 18 Ottobre 8 9 17 Novembre 8 8 16 Dicembre 9 7 16 93 67 160 TOTALI Nella tabella che segue è riportato il prospetto complessivo delle autorizzazioni rilasciate dall’U.O. Tutela dell’aria e agenti fisici nel corso dell’anno 2006, con indicato il numero di autorizzazioni per cui è pervenuto, entro i 30 giorni prescritti dall' art. 8-bis del T.U.L.P. in materia di tutela dell' ambiente dagli inquinamenti, il parere del Sindaco del comune territorialmente competente ed il tempo medio di autorizzazione: Rilascio autorizzazioni Mese Autorizzazioni rilasciate Dinieghi Archiviazioni Pareri Comune competente Tempo di autor. medio [giorni] (*) Gennaio 9 - - 6 43 Febbraio 6 - - 5 37 Marzo 6 - - 6 39 Aprile 3 - - 2 35 Maggio 6 - - 4 32 Giugno 5 - - 5 non disponibile (*) Luglio 11 - - 6 57 Agosto 9 - - 5 49 Settembre 7 - - 4 52 Ottobre 11 - - 11 45 Novembre 8 - - 5 50 Dicembre 8 - - 5 58 89 0 0 64 47 (**) TOTALI 62 Relazione APPA 2006 Settore Tecnico (*) Nel conteggio del tempo di autorizzazione medio sono state escluse le domande di autorizzazione per le quali, causa richiesta alla ditta di documentazione integrativa, sono stati superati i 60 giorni di legge. (**) Tempo di risposta medio sull’arco di tutto l’anno. Nella seguente tabella è riportato il prospetto complessivo dell’anno solare 2006 riportante le richieste di autorizzazione presentate, i provvedimenti rilasciati (autorizzazioni, dinieghi ed archiviazioni) e le dichiarazioni di avvalersi dell’autorizzazione in via generale pervenute, suddivise per tipologia ed aree territoriali: Suddivisione territoriale Comprensorio Nuovi impianti o modifica esistenti o trasferimenti Provvedimenti rilasciati Autorizzazioni in via generale C1 2 2 3 C2 0 1 2 C3 11 8 6 C4 8 7 4 C5 21 23 16 C6 6 9 10 C7 0 0 6 C8 10 6 7 C9 10 8 4 C10 25 25 8 C11 0 0 1 TOTALI 93 89 67 La seguente tabella riassume i sopralluoghi effettuati nel corso dell’anno 2006 presso le ditte della provincia di Trento, raggruppati per mese: Sopralluoghi Accertamenti impiantistici Prelievi ai camini TOTALE Gennaio 2 - 2 Febbraio 5 1 6 Marzo 3 - 3 Aprile 3 - 3 Maggio 2 1 3 Giugno 4 - 4 Luglio 2 - 2 Mese 63 Relazione APPA 2006 Settore Tecnico Accertamenti impiantistici Prelievi ai camini TOTALE Agosto 8 - 8 Settembre 6 - 6 Ottobre 7 - 7 Novembre 45 (*) - 45 Dicembre 3 1 4 TOTALI 90 3 93 Mese (*) Nel corso del mese di novembre è stata effettuata una campagna per verificare la presenza di alcuni insediamenti che avevano presentato domanda di autorizzazione per le emissioni in atmosfera entro il 31 luglio 1989 come impianti esistenti ai sensi dell’ex D.P.R. 203/88 e non ancora autorizzati esplicitamente. Complessivamente, si sono attivati 20 procedimenti amministrativi di diffida, a seguito dei quali sono stati emanati 8 provvedimenti ripristinatori (diffide). Infine sono state inoltrate alle Procure della Repubblica di Trento e di Rovereto 93 notizie di reato; inoltre all’U.O. Affari Giuridico-amministrativi dell’Agenzia Provinciale per la Protezione dell’Ambiente sono state trasmesse 3 segnalazioni di omessa denuncia di avvenuto trasferimento della gestione di impianti produttivi o misti, che rientra tra le violazioni amministrative alle quali si applica il temperamento del regime sanzionatorio (D.P.P. 13 gennaio 2003, n. 1-122/Leg.). Nella tabella seguente si riporta un sunto complessivo delle diffide e delle varie segnalazioni, divise per mese: Diffide e segnalazioni Mese 64 Diffide Segnalazioni in Procura Segnalazioni amministrative TOTALE Gennaio - 2 - 2 Febbraio - 3 - 3 Marzo 1 2 - 3 Aprile - 4 1 5 Maggio 1 1 - 2 Giugno - 2 - 2 Luglio - 66 - 66 Agosto - 2 - 2 Settembre - 3 1 4 Ottobre 1 3 1 5 Novembre - 3 - 3 Dicembre 5 2 - 7 TOTALI 8 93 3 104 Relazione APPA 2006 Settore Tecnico in atmosfera, nel corso dell’anno 2006 l’emanazione del nuovo testo unico delle norme in materia ambientale, il D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152, ha portato un notevole incremento del carico di lavoro dell’U.O. Tutela dell’aria ed agenti fisici. Tale lavoro ha riguardato principalmente un’analisi puntuale delle novità introdotte a livello statale dal nuovo decreto, un primo coordinamento con la vigente normativa provinciale ed un’intensa attività informativa nei confronti dei soggetti interessati. Inoltre è stata condotta, in collaborazione con uno studio di consulenza esterno, un’attività volta a verificare l’esistenza o meno di 285 impianti che avevano presentato domanda di autorizzazione per le emissioni in atmosfera entro il 31 luglio 1989 come impianti esistenti ai sensi dell’ex D.P.R. 203/88 e non ancora autorizzati esplicitamente, procedendo all’archiviazione ovvero all’autorizzazione esplicita degli impianti. Tale attività non si è ancora conclusa e continuerà anche nel corso dell’anno 2007. Monitoraggio Qualità dell’aria Nel corso del 2006 è proseguita l’attività di monitoraggio della qualità dell’aria impiegando la Rete provinciale di controllo della qualità dell’aria. Relativamente alla dotazione strumentale, nel 2006 la variazione più significativa ha riguardato la disattivazione della stazione di monitoraggio di Trento via Veneto. In particolare, inizialmente è stato deciso lo spegnimento della strumentazione in relazione all’intervento di ristrutturazione della scuola adiacente al sito con conseguente cantiere che falsava in maniera eccessiva le misure soprattutto in relazione alle polveri. Successivamente, sulla scorta delle indicazioni del progetto di revisione generale della rete del quale è prevista la realizzazione nel biennio 2007-2008 e che non prevede più la stazione di Trento via Veneto, la stazione è stata definitivamente disattivata. In concomitanza con la chiusura della stazione e sempre in previsione del progetto di riassetto complessivo della rete, lo strumento per la misura delle polveri sottili PM10 fino a quel momento funzionante a Trento via Veneto è stato spostato a Trento Parco S. Chiara. Di minore rilevanza, ma comunque importante nell’ottica dell’aggiornamento del parco strumentale, la sostituzione, avvenuta durante il mese di maggio, dello strumento per la misura dei BTX (Benzene, Toluene, Xileni) presso la stazione di Trento Largo Porta Nuova. Sempre nell’ottica di migliorare le informazioni sulla qualità dell’aria è stato inoltre anticipato, per adesso in via sperimentale, l’up-grade di uno strumento attualmente utilizzato per la sola misura della polveri sottili PM10 in modo da renderlo idoneo alla contemporanea misura del particolato PM2,5 e PM1. Tale up-grade è previsto inizi ad operare nella prima metà del 2007. Di rilievo anche l’installazione, avvenuta circa a metà anno, di un nuovo strumento per la misura delle polveri sottili PM10 presso la stazione remota di Malga Gaza. Lo scopo di questa installazione è quello di individuare, se possibile e nel tempo, eventuali fenomeni di trasporto del particolato come è stato talvolta ipotizzato in occasione di alcune particolari situazioni meteorologiche. Altro progetto di rilievo riguardante la rete è stato l’avvio (il completamento è previsto per i primi mesi del 2007) di una radicale trasformazione dei sistemi periferici di acquisizione dati che vedono, come aspetto caratterizzante, il passaggio dalla gestione analogica dei 65 Relazione APPA 2006 Settore Tecnico segnali a quella digitale. In maniera contestuale a tale trasformazione è prevista una altrettanto importante trasformazione nelle modalità di collegamento delle stazioni periferiche con il centro. In particolare si sta passando dalle tradizionali linee analogiche e modem con scarico dei dati ad un centro di raccolta consultabile solo presso gli uffici dell’APPA, a linee ADSL e sostanziale creazione di una “rete” che vede tutte le stazioni collegate attraverso web e quindi sempre raggiungibili direttamente tramite Internet. Il lavoro, in progress, ha comportato anche una completa revisione e trasformazione del software che sovrintende la consultazione, validazione, trasmissione e pubblicazione delle informazioni sul sito Internet. Al 31 dicembre 2006 la configurazione della rete risulta la seguente: Rete di monitoraggio dell' aria Stazione Località Trento LPN Largo P. Nuova Trento PSC parco S.Chiara Trento GAR Gardolo Grumo SMA Grumo Rovereto LGP largo Posta Rovereto BEN via Benacense Borgo VAL via 4 Novembre Riva GAR via Trento Monte Gaza Malga Gaza Mobile 1 Mobile 2 CO SO2 PM 10 PM 2,5 NOx O3 BTX Meteo • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • Dal punto di vista analitico, raggiunti ed ulteriormente migliorati rispetto agli anni precedenti, gli standard di funzionamento con una percentuale di efficienza complessiva superiore al 90% dei dati teoricamente acquisibili ed al 98% di quelli tecnicamente acquisibili. A riguardo il miglioramento è da attribuire soprattutto alla progressiva immissione in rete di nuovi strumenti in sostituzione di quelli più vecchi. Proseguita, anche nel 2006, l’attività di supporto ai dati strumentali raccolti con strumentazione automatica “equivalente”, attraverso campionamenti con metodo gravimetrico di particolato fine PM10. Nel 2006, sono stati raccolti ed analizzati 400 campioni medi giornalieri in 10 siti diversi riguardanti sia le stazioni fisse, sia le stazioni mobili. Oltre alla correlazione e “incrocio” con i dati strumentali, la raccolta di questi campioni ha permesso l’acquisizione di informazioni relative agli Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA) e, da ultimo con l’acquisto di un nuovo strumento da parte del Settore laboratorio e controlli, anche di una numerosa lista di metalli. Come descritto nelle precedenti relazioni, tale attività ha comportato un notevole e supplementare sforzo analitico da parte dallo stesso personale che gestisce tutti gli altri aspetti della rete. L’azione di monitoraggio così realizzata, ha permesso di ottenere le informazioni necessarie e sufficienti alla valutazione e gestione della qualità dell’aria ambiente così come 66 Relazione APPA 2006 Settore Tecnico previsto dalle attuali normative. In particolare è stato possibile trasmettere le informazioni previste dall’ex allegato XII di cui al d.M. n. 60 del 2 aprile 2002 così come fornire tutte le informazioni al pubblico sullo stato della qualità dell’aria in provincia di Trento. Nei mesi estivi (da aprile a settembre), grazie alle misurazioni dell’ozono è anche stato possibile contribuire al flusso di informazioni verso il Ministero dell’Ambiente e quindi verso la Commissione Europea, in relazione al “sistema di sorveglianza sull’ozono” istituito ai sensi del D.Lgs. 183 del 2004. In relazione all’attività e collaborazione con il Ministero dell’Ambiente, l’U.O. ha partecipato a tutte le riunioni del Tavolo tecnico sulla qualità dell’aria (Tavolo Stato -Regioni) in rappresentanza della Provincia Autonoma di Trento. Nell’ambito invece delle attività e collaborazioni con l’APAT, l’U.O. ha partecipato a tutte le riunioni dei tavoli interagenziali relativi alla qualità dell’aria di cui ha competenza ovvero del tavolo “Inventari delle emissioni e piani di risanamento della qualità dell’aria” e del tavolo “Tecnico Laboratori nazionali di riferimento“. A margine dell’attività di monitoraggio e grazie anche alle informazioni ottenute dalla rete, è stato predisposto per l’inverno 2006/2007 un piano d' azione volto a fronteggiare possibili situazioni di inquinamento acuto. Dal punto di vista operativo ciò ha comportato un supplementare impegno in quanto è stata assicurata la disponibilità per l’intero periodo 1 novembre – 31 marzo, sabato e festivi compresi, del personale addetto alla rete al fine di predisporre e trasmettere i bollettini giornalieri di qualità dell’aria. Sempre nell’ambito della pianificazione, altra attività che ha impegnato in maniera rilevante l’U.O. è stata il supporto dato alla predisposizione del nuovo documento di “Piano di tutela della qualità dell’aria”. In particolare il lavoro, redatto materialmente dall’Università di Trento – Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale – ha visto un costante scambio di dati e informazioni, oltre alla revisione e correzione finale del documento, fra l’Università ed i funzionari dell’U.O. Tutela dell’aria e agenti fisici. Relativamente all' utilizzo dei mezzi mobili sono state complessivamente condotte 10 distinte campagne, che hanno interessato le seguenti località della provincia: SALORNO (BZ) ALP-NAP Salorno (BZ) ALDENO_01 ALP- NAP Aldeno centro ALDENO_02 ALP-NAP Aldeno A22 RIVALTA (VR) Rivalta (VR) STORO Storo - invernale ZAMBANA Zambana - invernale ROVERETO 1 Santa Maria 1 ROVERETO 2 Via Setaioli ROVERETO 3 Santa Maria 2 MORI Mori - invernale Le campagne più significative sono state quelle condotte, nel trimestre gennaio-marzo 2006, nell’ambito del progetto Alp-Nap, progetto coordinato dall’Università di Trento, in collaborazione, fra altre anche internazionali, con le Agenzie per l’ambiente della Provincia Autonoma di Bolzano e della Regione Veneto. 67 Relazione APPA 2006 Settore Tecnico Oltre alle campagne di misura ed alla raccolta dei dati ai fini del progetto, la collaborazione con le altre Agenzie è stata una importante occasione di confronto ed intercalibrazione con i metodi di lavoro adottati nei rispettivi territori. Molto importante in particolare il periodo di misura comune effettuato, preliminarmente alle campagne in campo, in unico sito presso la sede dell’Università di Trento. Per quanto riguarda Storo e Zambana (marzo-aprile 2006) e Mori (dicembre 2006 – gennaio 2007), le campagne della durata di circa un mese sono state effettuate con l’intendimento di verificare situazioni sia interne che esterne alla “zona A” detta di risanamento (così come prevista ai sensi del d.L. 351/1999 e d.M. n. 60 del 2 aprile 2002), al fine di raccogliere informazioni utili all’eventuale futura revisione della zonizzazione del territorio provinciale. Le tre campagne di Rovereto sono invece state delle “fuori standard” in quanto effettuate unicamente allo scopo di individuare eventuali significative influenze sulla qualità dell’aria intervenute a seguito di modifiche alla viabilità in alcune vie situate a nord-est della città. Altra occasione particolare di monitoraggio, ancorché non configurabile come una vera e propria campagna, sono state le misure effettuate per alcuni giorni a Trento, lungo via Bolzano, nei pressi del costruendo nuovo centro residenziale ITEA (le misure sono state condotte a seguito di una loro richiesta di collaborazione). In particolare in quel sito verranno posizionati, nel cortile antistante la S.S.12 – via Brennero, dei massetti impregnati di materiale fotocatalitico in grado di abbattere anche alcune sostanze inquinanti presenti nell’aria (almeno secondo quanto dichiarato dai costruttori/fornitori). La campagna ha quindi avuto lo scopo di verificare la qualità dell’aria in situazione “ante” rispetto alla posa dei massetti, per poi essere ripetuta a fine lavori con lo scopo di provarne effettivamente ed eventualmente l’efficacia. Per quanto attiene all’attività di manutenzione della rete di monitoraggio, ivi compresa quella dedicata alla qualità delle acque superficiali, a fine anno si è reso necessario espletare una nuova gara d’appalto del servizio affidato a ditte esterne. In particolare da evidenziare il cospicuo lavoro di redazione del nuovo capitolato di fornitura incentrato al miglioramento gestionale complessivo ed in particolare alla definizione di nuove procedure volte al miglioramento qualitativo dei dati raccolti. Sempre nell’ottica del miglioramento della qualità delle informazioni fornite dalla rete di monitoraggio, durante il mese di settembre è da segnalare la partecipazione ad un meeting di intercalibrazione delle misure di NOx e Ozono presso il centro europeo JRC di Ispra (VA). In particolare, su iniziativa dell’APPA di Bolzano e con la collaborazione fondamentale dei laboratori di Ispra, per tre giorni consecutivi è stato possibile confrontare parte della nostra strumentazione di misura (NOx e Ozono) e le metodiche di lavoro da noi utilizzate, non solamente con uno standard di riferimento preparato dal JRC, ma anche con altri 19 gestori di rete di monitoraggio provenienti da altre ARPA/APPA italiane e dalle corrispondenti istituzioni di Austria, Germania e Svizzera. Già iniziata nel 2005, anche nel 2006 è proseguita la collaborazione, supplementare rispetto alla normale attività operativa, con l’Università di Trento in particolare per quanto ha riguardato il campionamento e l’approfondimento in termini di specificazione chimica del particolato fine PM10 presso le stazioni di Trento largo Porta Nuova e Parco Santa Chiara. In collaborazione con il Settore Laboratorio e controlli sono inoltre stati condotti dei campionamenti dal camino di una caldaia sperimentale funzionante a legna e situata presso la facoltà di Ingegneria a Mesiano. 68 Relazione APPA 2006 Settore Tecnico In ambito informativo è da segnalare la partecipazione, con presentazioni dedicate e specifiche sulla qualità dell’aria, ad incontri serali con la popolazione di numerosi comuni del Trentino (Civezzano, Caldonazzo, Borgo Valsugana, Cles, Malè, Villa Lagarina, Zambana). Da evidenziare anche le numerose visite di scolaresche a stazioni di monitoraggio in particolare di Trento e Rovereto (studenti della scuola dell’obbligo fino agli istituti medi di secondo grado) ed interventi informativi effettuati direttamente presso le sedi scolastiche (ENAIP Borgo Valsugana, Liceo Classico Riva del Garda). Inquinamento Acustico L' attività di vigilanza e controllo sul territorio rappresenta una parte rilevante del lavoro svolto dagli ispettori ambientali che si occupano di queste problematiche (attualmente i tecnici addetti al controllo e alle altre attività amministrative sono due). La tipologia di queste indagini e degli esposti riguardano soprattutto le attività che si svolgono nel periodo notturno quali pub, bar discoteche, attività produttive, impianti tecnologici, ecc.. La tabella sotto riportata riassume gli accertamenti effettuati sul territorio. Al fine di una corretta interpretazione dei dati è bene evidenziare che la differenza fra il numero delle richieste di controllo e le attività effettivamente indagate è ascrivibile agli effetti delle determinazioni del Direttore dell’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente (prot. n. 610/99-D201 del 23 marzo 1999 e n. 200/01 del 27 dicembre 2001), le quali stabiliscono che il controllo viene attivato solo a seguito del pagamento, da parte del richiedente, di una somma pari a 102 €. Accertamenti inquinamento acustico Descrizione n. Richieste di controllo 32 Indagini per la Procura della Repubblica 4 Attività indagate 28 Misure eseguite in ambiente esterno per la verifica della rumorosità 23 Misure eseguite in ambiente interno per la verifica della rumorosità 116 Segnalazioni alla Procura della Repubblica 4 Temperamento 12 L' elevato numero di misure indica che per ogni attività indagata è necessario eseguire, secondo la normativa, diversi rilievi; inoltre le citate misure devono essere ripetute anche in assenza della sorgente disturbante. Quest' articolata modalità di verifica richiede che per ogni attività indagata, mediamente, vengano eseguiti due sopralluoghi, che nel 75% dei casi si svolgono nelle ore notturne. 13 La voce “temperamento” riportata nella tabella si riferisce all’entrata in vigore del d.P.P. gennaio 2003, n. 1-122/Leg. recante “Disposizioni regolamentari concernenti il 69 Relazione APPA 2006 Settore Tecnico temperamento del regime sanzionatorio in materia di tutela dell’ambiente dagli inquinamenti”. Tale regolamento approvato nel 2003 introduce un nuovo ruolo interlocutorio in favore degli organi di vigilanza nei confronti dei cittadini e delle imprese, spesso disorientati dinanzi all’articolato apparato normativo in campo ambientale. Secondo il regolamento l’addetto al controllo dopo aver riscontrato le violazioni alla normativa ambientale elencate nel citato d.P.P., caratterizzate dall’assenza di danni irreversibili per l’ambiente o alla salute pubblica, non attiva immediatamente il procedimento di irrogazione della sanzione amministrativa, ma provvede a stabilire un termine per un rapido e proficuo adeguamento ai precetti normativi disattesi. L’applicazione del temperamento del regime sanzionatorio ha contribuito a ridurre il contenzioso, nonché a risolvere con efficacia ed efficienza i problemi riscontrati evitando così l’attivazione di procedimenti amministrativi da parte dei comuni. L’Unità Organizzativa è stata impegnata nelle seguenti ulteriori attività: - Pareri. Espressione pareri su richieste dei Comuni o di altri uffici pubblici, in merito ai progetti sottoposti alla procedura di screening o di impatto ambientale, ai Piani regolatori generali e alle loro varianti, alle classificazioni acustiche, ai piani di risanamento aziendale e alle valutazioni di impatto acustico. Descrizione n. Pareri per V.I.A. 38 Pareri per screening 51 Pareri per delimitazione campo d’indagine 1 Pareri vari e conferenze servizi 21 Pareri PRG 44 Pareri zonizzazioni acustiche - Le numerose richieste di parere, specie quelle legate alla procedura di screening e di VIA, creano serie difficoltà operative e causano un’evidente dilatazione dei tempi di risposta dei singoli esposti. Da tempo, infatti, il numero delle richieste di controllo e il carico di lavoro d’ufficio non è compatibile con le risorse umane a disposizione dell’U.O.. Da qualche anno a questa parte, per far fronte a questa situazione si è cercato di contenere l’attività di consulenza e di progettazione richiesta da altri servizi della P.A.T. oltre a limitare il più possibile le iniziative di formazione del personale e la partecipazione a riunioni (es. quelle UNI) o a convegni. - 70 Commissione per la valutazione del tecnico competente in acustica. La commissione ha la funzione di valutare il riconoscimento della qualifica di tecnico competente in acustica ai sensi dell’art. 2, comma 6, legge provinciale 26 ottobre 1995, n. 447 e dell’art. 14 del d.P.G.P. 26 novembre 1998, n. 38-110/Leg.. La commissione è composta da quattro persone: il dirigente del Settore Tecnico, un professore dell’Università degli Studi di Trento, un funzionario dell’Agenzia e un tecnico dell’U.O.. Nel corso del 2006 la commissione si è riunita in quattro occasioni. Relazione APPA 2006 Settore Tecnico - Zonizzazioni acustiche. Al fine di acquisire una visione più corretta e aggiornata circa l’approvazione delle zonizzazioni acustiche nel mese di dicembre 2005 è stato inviato un questionario a tutte le Amministrazioni comunali. Oggi, dopo alcuni solleciti scritti e telefonici, è terminata la fase di acquisizione dei questionari. I dati sono stati così organizzati all’interno di un database e successivamente verificati per controllare la correttezza delle informazioni inserite e la corrispondenza con le informazioni in nostro possesso (consultazione degli archivi). Da una prima analisi di questi dati si osserva che, in provincia di Trento, i comuni che hanno approvato la zonizzazione acustica sono 92 paria circa il 41% rispetto al totale, i rimanenti comuni si suddividono in un 45% che non ha ancora approvato la zonizzazione ed un 31% che non ha ancora risposto al questionario. Nel corso del 2007, pertanto, saranno contattati telefonicamente i vari responsabili degli uffici tecnici per richiedere le informazioni non ancora pervenute. Inoltre per definire le strategie atte ad incentivare la predisposizione dei piani si prevedranno, in accordo con il Dipartimento Urbanistica e territorio, dei significativi aiuti economici per i comuni, attualmente 139, che desiderano ottenere la certificazione ambientale. - Gestione della strumentazione. L’U.O. segue direttamente i problemi relativi all’aggiornamento software, alle tarature periodiche della strumentazione impiegata nell’attività di controllo e di monitoraggio. Inquinamento elettromagnetico Il personale impiegato nell’attività di controllo in materia di inquinamento elettromagnetico è stato impegnato nell’esecuzione di indagini ambientali su sorgenti elettromagnetiche a radiofrequenza ed a frequenza industriale (50 Hz) e nell’attività di vigilanza mediante puntuali campagne di monitoraggio per le sorgenti a radiofrequenza. Di seguito si riassume l’operato degli accertamenti sul territorio operati dal personale impiegato (n. 1 persona), attivati nel corso dell’anno 2006 su richieste avanzate sia da parte di privati cittadini che da enti o istituzioni pubbliche. Accertamenti nei confronti di sorgenti a radiofrequenza N. Richieste di controllo 7 Indagini ambientali espletate 8 Misurazioni di campo elettrico 67 Monitoraggi in continuo del campo elettrico in alta frequenza 65 71 Relazione APPA 2006 Settore Tecnico Accertamenti nei confronti di sorgenti a frequenza industriale N. Richieste di controllo 8 Indagini ambientali espletate 8 Attività di consulenza per conto di Enti e/o Istituzioni pubbliche 3 Misurazioni di campo elettrico 5 Misurazioni di campo magnetico 12 Per quanto riguarda l’attività in ambito autorizzativo ed amministrativo, si segnala la collaborazione prestata dall’U.O. con il rilascio di pareri tecnici su progetti inerenti aspetti legati a sorgenti di emissione di campi elettromagnetici nell’ambiente. In particolare è da segnalare la collaborazione con alcuni Comuni della Provincia per la verifica dei campi magnetici generati da alcuni elettrodotti presenti sul territorio e ubicati nelle vicinanze di aree edificate o soggette a tutela. Attività di consulenza su opere e/o progetti N. Pareri su piani di sviluppo urbanistico 43 Pareri tecnici vari su progetti e/o opere pubbliche 7 Piano di monitoraggio dei campi elettromagnetici E’ proseguito il progetto di monitoraggio del campo elettromagnetico a radiofrequenza coordinato, a livello nazionale, dalla della Fondazione Ugo Bordoni. Le centraline mobili in carico (n. 10) sono state impiegate attivamente per soddisfare le richieste provenienti dagli enti territorialmente competenti. Nel corso dell’anno sono state così espletate numerose indagini programmate in modo da consentire, per ciascun sito, il monitoraggio in continuo del livello dell’inquinamento elettromagnetico a radiofrequenza per una durata di almeno trenta giorni per ciascun sito. Si elencano di seguito i rilievi effettuati. N. 1 72 Comune Arco Località Loc. Bolognano Via Donatori di Sangue Via Capitelli Via delle Fosse Relazione APPA 2006 Settore Tecnico Comune N° 2 Trento 3 Calliano 4 Riva del Garda 5 Brentonico 6 Sagron Mis 7 Siror 8 Ossana 9 Tesero 10 Rovereto Località Loc. Grotta di Villazzano Via Zanella Loc. Vason Via Gocciadoro Loc. Casot di Villazzano Via Marnighe Via Lavisotto Via Paludi Via Martini Via Einaudi Via Petrarca Via Giusti Via Solteri Via Torrione Via Conci Loc. Grotta di Villazzano 2 Via Znojmo Via Bettini p/o Asilo Infantile Via Alcide Degasperi Via Alcide Degasperi 2 Via Giovanni XXIII p/o Asilo Infantile Loc. Sant’Alessandro Viale Della Sega Via Roma Via Caduti Delle Foibe Via Dante Alighieri Via Piazzale Della Chiesa p/o Asilo Infantile Loc. Crosano Loc. Castione Loc. Cazzano Loc. Cazzano 2 Loc. Polsa Loc. Cornè Loc. Prada p/o scuola elementare p/o scuola d’infanzia Loc. Matiuz Via Maffei Loc. San Martino di Castrozza Via San Michele Via Bezzi Via San Carlo Via Sant’Antonio Via Giovanelli Via Fia Via Caltrezza Corso Rosmini Via Balista Via Del Teatro Loc. Sant’Ilario 73 Relazione APPA 2006 Settore Tecnico Comune N° 11 Moena 12 Transacqua 13 Sanzeno Località Via San Pellegrino Via San Pellegrino 2 Via Zecchini Loc. Pieve Via Marconi Via Delle Fonti Loc. Pieve 2 Loc. Casez Comitato per l’autorizzazione all’installazione di nuovi impianti radiotelevisivi e delle telecomunicazioni I procedimenti amministrativi in materia urbanistica e ambientale per gli impianti di telecomunicazione sono disciplinati dall’articolo 4 del d.P.G.P. 29 giugno 2000, n. 13-31/Leg. e s.m.. In particolare, il comma 2 stabilisce che l’installazione o la modificazione degli impianti fissi di telecomunicazione è subordinata all’acquisizione di un provvedimento di natura urbanistica, che varia a seconda delle caratteristiche dell’intervento: autorizzazione edilizia, denuncia inizio di attività, concessione edilizia. La domanda per il rilascio del provvedimento urbanistico viene presentata al Comune territorialmente competente dal soggetto che intende installare o modificare un impianto radioelettrico. Dopo una verifica preliminare, diretta a controllare la validità formale della domanda, il Comune deve trasmettere la documentazione al Comitato di cui all’articolo 2, comma 6 bis della L.P. 28 aprile 1997, n. 9. Con l’entrata in vigore del d.P.G.P. 29 giugno 2000, n. 13-31/Leg, la segreteria del Comitato sopra richiamato è stata incardinata presso l’APPA e le attività ad essa connesse sono state svolte dall’U.O. Tutela dell’aria e agenti fisici. Il Comitato è deputato a verificare la compatibilità degli interventi con le esigenze di tutela del paesaggio e di protezione dalle esposizioni a campi elettromagnetici, nonché di conformità del progetto ai criteri generali e specifici di localizzazione e di osservanza dei limiti di esposizione dei campi elettromagnetici ai valori cautelari. Il Comitato, le cui modalità di funzionamento sono stabilite dalla L.P. 28 aprile 1997, n. 9, è composto da un funzionario per ciascuna delle seguenti strutture: • • • • 74 Servizio Urbanistica e tutela del paesaggio; Servizio Reti e telecomunicazioni; Direzione Igiene e sanità pubblica in materia di prevenzione ambientale dell’Azienda; Provinciale per i Servizi Sanitari; Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente. Relazione APPA 2006 Settore Tecnico L’espressione del parere da parte del Comitato è necessaria per tutti i procedimenti riguardanti impianti con potenza massima al connettore d’antenna superiore ai 5 Watt, anche nel caso in cui sia presentata denuncia di inizio di attività. In tale ipotesi, il Comune trasmette la documentazione alla segreteria del Comitato e la denuncia è efficace solo dopo la pronuncia del Comitato. Anche l’installazione degli impianti di potenza inferiore ai 5 Watt, non soggetti al parere del Comitato, deve essere comunicata all’APPA ai fini del mantenimento del catasto degli impianti fissi che generano campi elettromagnetici, mentre la verifica dei criteri di localizzazione e dei limiti di emissione è di competenza del Comune. La modalità istruttoria delle pratiche soggette al parere del Comitato ha subito un continuo miglioramento nel corso dei mesi di applicazione del regolamento. Il miglioramento ha riguardato tanto le caratteristiche tecniche del materiale informativo richiesto, quanto la documentazione prodotta dall’APPA, nel corso delle verifiche, degli accertamenti e del controllo delle pratiche effettuati in funzione del rilascio della determinazione del Comitato. Le attività connesse al funzionamento del Comitato richiedono un grosso impegno da parte dell’Unità Organizzativa sia in termini di personale sia in termini di tempo. Infatti è opportuno ricordare che la segreteria del Comitato incardinata presso l’U.O. ha il compito di attivare le istruttorie, convocare le riunioni, spedire il materiale ai vari membri del Comitato, richiedere le integrazioni, correggere e spedire le determinazioni ed i progetti al Comune, nonché le copie conformi delle determinazioni stesse ai gestori che le hanno richieste esplicitamente. Per quanto riguarda la valutazione, per ogni pratica è necessario effettuare una valutazione architettonica e radioelettrica della documentazione, inserire i dati nel catasto informatico, nel frattempo diventato sempre più completo e dettagliato, e nei casi più complessi effettuare un sopralluogo sul posto. Tutto ciò richiede una persona dedicata a tempo pieno per la sola valutazione tecnica e, in occasione della presentazione di un numero di pratiche superiore alla media o di nuovi compiti previsti dalla normativa, risulta necessario affiancare a questa persona altri collaboratori. Complessivamente, nel 2006 sono state convocate 9 sedute del Comitato, e sono state presentate 150 domande. Di queste, 108 sono state chiuse mediante una determinazione del Comitato e 10, costituite da impianti con potenza al connettore d’antenna inferiore ai 5 Watt, sono state chiuse con un parere dell’U.O. Tutela dell’aria e agenti fisici, mentre 4 sono state archiviate e 28 risultavano ancora in istruttoria al 31 dicembre 2006. Le determinazioni risultano 130, in quanto vi sono ricomprese 14 domande presentate nel 2005, ma passate in Comitato nel 2006, ed 8 modifiche di determinazioni precedenti. I tempi medi per la chiusura delle pratiche sono rimasti stabili rispetto all' anno precedente, nonostante si siano avuti alcuni periodi con varie domande presentate contemporaneamente, specialmente quelle relative alla maggior parte dei risanamenti dei siti radiotelevisivi, alle ulteriori riconfigurazioni per il sistema Umts ed all’attività dovuta all’introduzione del nuovo sistema Dvbh per la televisione mobile su telefoni cellulari. 75 Relazione APPA 2006 p r o g e t t i Settore Tecnico Documento tecnico per la ristrutturazione della rete di monitoraggio della qualità dell’aria Le modalità di monitoraggio della qualità dell’aria si sono evolute nel tempo sia in funzione delle possibilità tecnologiche, sia delle disposizioni di carattere normativo. Le normative europee e nazionali attualmente in vigore hanno individuato nelle reti di monitoraggio lo strumento principale per la valutazione oggettiva della qualità dell’aria al fine di garantire la tutela della salute della popolazione e la protezione degli ecosistemi. I requisiti principali di queste reti sono: • fornire dati per una dettagliata ed oggettiva valutazione della qualità dell’aria sul territorio; • rilevare gli inquinanti con tecniche che garantiscano il confronto con i limiti imposti dalla normativa; • garantire una copertura spaziale ed una rappresentatività sufficienti per fornire dati confrontabili a livello europeo (progetto Euroairnet); • informare sui livelli di esposizione alle emissioni da parte della popolazione, dei materiali e degli ecosistemi; • fornire indicazioni sugli effetti delle misure di contenimento e sulle strategie di abbattimento adottate. In relazione a queste esigenze nel corso del 2006 è stata completata una ricognizione dell’attuale struttura della rete di monitoraggio, sono stati individuati gli interventi di adeguamento necessari e predisposto un documento di progetto. Il documento completato nella prima metà dell’anno è stato sottoposto alla verifica critica da parte dell’università di Trento Dipartimento di ingegneria civile e ambientale e reso congruente con il documento tecnico del Piano provinciale di qualità dell’aria. Infine dopo una prima condivisione all’interno dell’Agenzia e del Dipartimento Urbanistica e Ambiente è stato inviato allo stesso Dipartimento al fine di avviare l’iter di approvazione da parte della Giunta provinciale. Rifacimento sistema di gestione e trasmissione dei dati provenienti dalla rete di monitoraggio della qualità dell’aria L’obiettivo del progetto era quello di centralizzare il controllo delle centraline di monitoraggio della qualità dell’aria e dell’acqua della Provincia autonoma di Trento e di rendere la gestione dei dati raccolti accessibile via Web-Server. Il sistema è stato realizzato e testato su due stazioni. Esso consente agli operatori di monitorare in modo remoto i dati rilevati dalle centrali fisse e di effettuare interrogazioni al sistema mentre i dati rilevati sono memorizzati su un server dedicato e accessibile sia localmente che da postazioni remote. Per la realizzazione del progetto sono state completate le seguenti attività: 76 Relazione APPA 2006 Settore Tecnico • E’ stato verificato il sistema di trasmissione dati esistente ed dove necessario è stato adeguamento per poter garantire una corretta comunicazione tra le stazioni di rilevamento e il Server centrale. • E’ stato adeguato l’Hardware presente nelle stazioni di monitoraggio: 1. installazione di un computer per stazione 2. installazione di sistemi di codifica analogico/digitale sugli strumenti che non presentano interfacce adatte al collegamento con gli ingressi digitali; 3. installazione per gli strumenti analogici di un apposito convertitore A/D al fine di poter monitorare direttamente dal computer una serie di segnali omogenei e trattare tutti i segnali provenienti dalle apparecchiature di rilevamento in digitale. • E’ stato realizzato all’Amministrazione; • E’ stato realizzato un software specifico per la gestione del database in locale; • E’ stato sviluppato dal lato Web-Server un software per l’interazione con le centrali di monitoraggio ambientale; • E’ stato sviluppata l’applicazione lato client per il popolamento da remoto (dalle stazioni di rilevamento) del Database Server; • E’ stata creata l’interfaccia di gestione lato utente per l’interrogazione e l’analisi dei dati raccolti nel Database, gestita con più livelli di accesso; • E’ stata verificata la funzionalità del sistema globale su una stazione pilota e si sta procedendo all’estensione del sistema a tutta la rete di monitoraggio. un Database con struttura idonea a tracciare i dati utili Autorizzazioni ante D.P.R. 2003/89 Nell' archivio delle domande di autorizzazione per le emissioni in atmosfera secondo il DPR 203/89, realizzato nel corso degli ultimi 15 anni mancavano le domande e le autorizzazioni rilasciate in base alle norme provinciali a suo tempo in vigore. Tali informazioni erano le ultime che erano presenti in forma unicamente cartacea e non ancora informatizzate. Poiché ci si era resi conto della loro utilità per le attività dell’ufficio sono state recuperate e inserite nell’archivio informatico. Sono state inserite complessivamente 233 pratiche. Il completamento del lavoro ha comportato lo svolgimento delle seguenti attività: - recupero della documentazione cartacea; - verifica della documentazione esistente; - verifica della coerenza dei dati; - inserimento dei dati nell’archivi informatico; - archiviazione nell’archivio cartaceo delle pratiche ancora esistenti. 77 Relazione APPA 2006 Settore Tecnico SETTORE TECNICO U.O. Tutela del Suolo a t t i v i t à c o r r e n t e Nel 2006, come del resto in questi ultimi anni, l’impegno dell’Unità Organizzativa si è concentrato principalmente nell’espletamento delle attività istituzionali che, com’è noto, sono particolarmente complesse, nonché nella predisposizione dei dati e delle informazioni tecniche a supporto della Pianificazione provinciale in materia di smaltimento dei rifiuti. L’attività prevalente ha riguardato la verifica puntuale di tutte le informazioni contenute nelle documentazioni tecniche relative ai vari procedimenti in carico all’Unità riguardanti la gestione dei rifiuti speciali e la bonifica dei siti contaminati. Nel corso dell’anno la carenza di personale più volte lamentata e la completa assenza di funzionari in grado di “coprire” le funzioni di gestione del catasto sui rifiuti e dell’Osservatorio provinciale sui rifiuti, hanno reso particolarmente pesante la gestione dell’Unità Organizzativa. Le modifiche e gli aggiornamenti di carattere normativo in particolare quelli connessi con l’entrata in vigore del decreto legislativo 3 aprile 2006 n. 152 hanno impegnato l’U.O. in modo rilevante sia nella fase di apprendimento della nuova norma, sia nella ricerca della corretta interpretazione della stessa sia nel fornire le indicazioni circa la sua applicazione all’utenza esterna. Nel corso dell’anno la redazione dei documenti relativi all’aggiornamento del Piano provinciale di smaltimento dei rifiuti con riferimento al terzo aggiornamento del Piano sui rifiuti Urbani ha fortemente impegnato la struttura sia in termini di personale sia in termini di tempo. Costante è stata anche la partecipazione dell’U.O. alle riunioni interregionali legate all’espressione di pareri e acquisizione di informazioni relativamente all’interpretazione ed applicazione di nuove normative. Nel dettaglio l’esame dell’attività corrente dell’U.O. portato a termine nel corso del 2006 consente di rilevare quanto segue. Autorizzazioni Le autorizzazioni relative agli impianti ed attività di gestione dei rifiuti sono rilasciate ai sensi dell’art. 84 del D.P.G.P. 26 gennaio 1987 n° 1-41/Leg., Testo Unico delle Leggi provinciali in materia di tutela dell’ambiente dagli inquinamenti, che richiama espressamente il d.lgs. 22/1997 e che di fatto tengono luogo delle corrispondenti autorizzazioni previste dagli artt. 27 e 28 dello stesso d.lgs. 22/1997. L’entrata in vigore del decreto legislativo 3 aprile 2006 n. 152, ha modificato il riferimento normativo nazionale, ora disciplinato dall’articolo 208 del d.lgs. 152/206, inerente il rilascio delle autorizzazioni in regime ordinario per gli impianti di smaltimento e di recupero dei rifiuti. 78 Relazione APPA 2006 Settore Tecnico L’Unità organizzativa è stata impegnata nel corso del 2006 nell’avvio di istruttoria di 65 domande di autorizzazione (rinnovi, modifiche e volture) di impianti di recupero e stoccaggio di rifiuti, nonchè di smaltimento in discariche di rifiuti speciali e di rifiuti urbani. Nel corso dell’anno sono stati rilasciati complessivamente 58 provvedimenti di autorizzazione, rinnovo, modifica o integrazione delle stesse. Rispetto agli anni scorsi questo tipo di attività ha registrato, seppure con una lieve flessione, il numero di domande dell’anno precedente confermando il fenomeno di forte incremento di richieste di autorizzazione per gli impianti di gestione dei rifiuti che si è verificato in questi ultimi anni. L’analisi dell’andamento quantitativo dei carichi di lavoro di questi ultimi anni anni si può vedere dalla seguente tabella e dal relativo diagramma: Anno Autorizzazioni richieste 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 38 47 34 35 59 69 65 Fonte: Relazioni Attività APPA n° autorizzazioni valore al 31/12/2006 75 65 55 45 n°autorizzazioni 35 25 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 L’incremento delle istruttorie inerenti le autorizzazioni è stato del 35 % superiore rispetto alla media del periodo fra il 2000 e il 2004 e, nelle condizioni di carenza di personale in cui versa da anni l’U.O., il carico di lavoro ha reso più problematica la gestione delle varie istruttorie. Nel corso del 2006, come nel corso dell’anno precedente, è stata depositata più di una richiesta di autorizzazione a settimana, corrispondente in termini di giorni lavorativi ad una richiesta ogni 3 giorni. L’incremento del carico di lavoro spesso non ha consentito di effettuare i sopralluoghi istruttori e di controllo sulle autorizzazioni in quanto la necessità di cercare di rispettare i tempi 79 Relazione APPA 2006 Settore Tecnico istruttori dei procedimenti non consente di dedicare del tempo anche all’attività di verifica sul territorio degli impianti. Le istruttorie legate ai rilasci delle autorizzazioni sono difficilmente riconducibile a schemi standard che potrebbero facilitare anche l’automazione di alcuni passaggi. Per questo settore di lavoro è difficile individuare soluzioni normative che possono ridurre il carico di lavoro in quanto le attività previste sono tutte derivanti dall’applicazione norme provinciali, nazionali o comunitarie. L’attività autorizzatoria soffre anche la mancanza di un archivio informatizzato contenete le informazioni relative alle varie autorizzazioni rilasciate ed allo stato attuale esiste solamente un archivio cartaceo non prontamente consultabile. Oltre al carico di autorizzazioni rilasciate si segnala anche l’attività di gestione e verifica relativa alle campagne di lavoro esercitate dagli impianti mobili, previste dall’art. 28 comma 7 del d.lgs. 22/1997 (ora art. 209, comma 15 del d.lgs. 152/2006) le quali impongono la comunicazione dell’inizio della campagna di attività almeno 60 giorni prima dell’installazione dell’impianto. Comunicazioni e Iscrizioni Con l’entrata in vigore del decreto legislativo 3 aprile 2006 n. 152, la gestione dei procedimenti che riguardano le procedure in regime semplificato per gli impianti di recupero dei rifiuti è sensibilmente modificata. Dal punto di vista normativo questo settore della gestione dei rifiuti è disciplinato dal capo V della parte quarta del d.lgs. 152/2006. L’art. 216 comma 1 del d.lgs. 152/2006 prevede che le denuncie di inizio attività siano presentate alla sezione provinciale dell’Albo nazionale dei gestori ambientali (contrariamente al previgente ordinamento regolamentato dagli artt. 31 e 33 del d.lgs. 5 febbraio 1997, n. 22 che prevedeva che le comunicazioni fossero presentate alla provincia territorialmente competente) il quale da notizia alla provincia territorialmente competente. Le ditte che presentano la comunicazione avvalendosi della procedura semplificata vengono iscritte in un apposito registro gestito dalla sezione provinciale dell’Albo nazionale dei gestori ambientali. L’istruttoria condotta dall’Albo prevede che l’APPA fornisca, entro il termine di 45 giorni, un parere tecnico relativamente alla possibilità di iscrizione della ditta richiedente. L’espressione di detto parere comporta, da parte dell’APPA, l’attivazione di un procedimento finalizzato alla verifica delle caratteristiche ambientali dei siti di insedimanto e degli impatti delle attività nonché delle idoneità urbanistiche dei siti stessi. L’iscrizione presso la sezione provinciale dell’Albo nazionale dei gestori ambientali ha riguardato le nuove iscrizioni richieste al partire dal mese di aprile 2006 ed il rinnovo delle iscrizioni scadute. Per quanto riguarda le comunicazioni presentata prima dell’aprile 2006 e quelle in corso di validità, esse rimangono a capo dell’U.O. Tutela del suolo che provvede alla loro gestione e alla verifica del pagamento dei diritti di iscrizione. I controlli ambientali sualle ditte che operano in regime semplificato per la gestione dei rifiuti, rimane in capo all’APPA. Si segnala che con l’entrata in vigore del D.M. 5 aprile 2006, che ha modificato il D.M. 5 80 Relazione APPA 2006 Settore Tecnico febbraio 1998, si è attivata una fase di adeguamento alla normativa da parte delle aziende iscritte in particolare per quanto riguarda le modalità della messa in riserva dei rifiuti (R13) . Questo tipo di attività ha registrato lo stesso carico di lavoro dell’anno precedente, confermando il suo incremento rispetto alla media degli anni antecedenti il 2004. L’analisi dell’andamento del numero delle richieste si può vedere dalla seguente tabella e relativo grafico: Anno 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 41 51 56 49 66 62 63 Comunicazioni pervenute Fonte: Relazioni Attività APPA n° comunicazioni valore al 31/12/2006 65 55 45 n° comunicazioni 35 25 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 Anche in questo caso l’incremento delle istruttorie inerenti le autorizzazioni è stato pari a circa il 22 % rispetto alla media del periodo fra il 2000 e il 2004 e conferma il carico di istruttorie degli ultimi 3 anni. Va segnalato, per quanto concerne questo tipo di regime autorizzatorio, che spesso le ditte titolari di iscrizione richiedono, anche più volte all’anno, modifiche del provvedimento per apportare variazioni a carico dei quantitativi e delle tipologie di rifiuti gestite, nonché modifiche dei progetti (precedentemente approvati dalle autorità comunali) che riguardano i siti e le modalità di gestione dei rifiuti stessi. In questo ultimo anno si sono verificati anche numerosi casi di modifica della ragione sociale delle ditte o della titolarità delle stesse. Anche le suddette richieste necessitano l’attivazione del procedimento e dell’iter di verifica dell’esistenza dei presupposti necessari per il rilascio o la modifica dell’iscrizione. 81 Relazione APPA 2006 Settore Tecnico Attività d’Accertamento e Sanzionatoria Il rilascio di autorizzazioni e la verifica inerente le comunicazioni impone un’attività di accertamento relativa alle attività e agli impianti. I tecnici dell’Unità organizzativa hanno svolto sul territorio attività di verifica amministrative e sul campo portando a termine i rispettivi verbali e relazioni di sopralluogo e verbali di accertamento. Nel corso del 2006 da parte dei componenti dell’U.O. Tutela del Suolo sono stati eseguiti oltre 30 sopralluoghi, la maggior parte dei quali in collaborazione con altri organi accertatori. Oggetto dei sopralluoghi sono stati i controlli relativi a discariche, centri di compostaggio, centri rottamazione, problematiche connesse con lo smaltimento dei beni contenenti amianto, verifica relative alla localizzazione e alla realizzazione di CRM. La comunicazione dei verbali di accertamento trasmessi da parte di altri organi accertatori, tra i quali si segnala la capillare attività svolta sul territorio da parte del Nucleo Operativo Ecologico (NOE) dell’Arma dei Carabinieri, comporta da parte dell’U.O. l’avvio di procedimenti sanzionatori relativamente alla violazione di disposizioni legati alle autorizzazioni rilasciate o alle comunicazioni presentate. Questo tipo di attività viene generalmente svolto in collaborazione con un tecnico UPG in quanto il personale dell’U.O. è sprovvisto di questa qualifica. Gli accertamenti, come peraltro già evidenziato, sono stati i primi a subire una forte riduzione in quanto manca il tempo necessario per il loro espletamento a causa della necessità di dover rispettare i tempi relativi alle istruttorie in corso. L’attività di controllo e vigilanza effettuata viene svolta quasi unicamente per sollecitazioni esterne (enti pubblici, Comuni, N.O.E., privati cittadini) e spesso non può essere espletata con la tempestività che le problematiche richiederebbero. Anche per l’attività di accertamento l’entrata in vigore del decreto legislativo 3 aprile 2006 n. 152, ha comportato problemi connessi con la corretta interpretazione e applicazione della norma, che si è ripercossa a livello di attività lavorativa in un sovraccarico di richieste interpretative all’U.O. Tutela del Suolo, sia da parte degli organi di controllo, sia da parte delle Aziende, sia da parte delle loro Associazioni di categoria. Supporto Tecnico e Informativo, Coordinamento e Rapporti con altri Enti, Dipartimenti e Servizi Tale attività consiste sia nell’espressione di pareri specifici, sia nella partecipazione a vari Gruppi di lavoro o Conferenze di servizi, nell’ambito dei quali la struttura apporta le proprie conoscenze in materia di smaltimento rifiuti. Questo tipo di attività ha subito un consistente aumento legato all’incremento dei pareri espressi sui progetti di VIA e di Screening, sui Piani regolatori generali e sui pareri inerenti la localizzazione e la realizzazione di attività di gestione di rifiuti. Questi compiti si svolgono prevalentemente attraverso specifiche riunioni, attraverso 82 Relazione APPA 2006 Settore Tecnico colloqui con singoli progettisti o Amministratori o attraverso colloqui telefonici. Il peso relativo a questa attività è rilevante sia in termini di frequenza sia in termini di tempo, risulta distribuito fra tutti i collaboratori dell’U.O. ed è difficilmente quantificabile e prevedibile. Gran parte delle richieste avvengono soprattutto per via telefonica e generano frequenti momenti di distrazione e sensibili ritardi nell’attività lavorativa in corso. Spesso gli utenti si rivolgono ai collaboratori dell’U.O. senza preventivo preavviso e la disponibilità del personale per questo tipo di “servizio” comporta tempi non quantificabili e rilevanti ritardi nell’esecuzione delle altre attività richieste all’U.O.. L’attività di “consulenza” nei confronti degli operatori del settore dei rifiuti potrebbe, in teoria, avere un “ritorno” favorevole ed un recupero dei tempi qualora le informazioni fornite venissero correttamente recepite dall’utenza. Nel corso di questi ultimi anni c’è stato un considerevole incremento delle richieste di espressioni di pareri e di consulenze legata in particolar modo agli adempimenti connessi con l’applicazione di nuove normative fra le quali troviamo la disciplina sulle terre e rocce da scavo, gli adempimenti legati alla presentazione dei piani di adeguamento delle discariche ed il conferimento di rifiuti in discarica previsti dal d.lgs. 36/2003, e dal D.P.P. 9 giugno 2005, n. 1444/Leg., la presentazione dei piani di adeguamento sui centri di rottamazione veicoli previsti del d.lgs 209/2003. Particolarmente onerose nel corso del 2006, come già detto, sono state le conseguenze derivate dall’entrata in vigore dei citati D.M. 5 aprile 2006 sulle procedure semplificate e d.lgs. 152/2006 i quali ha creato una situazione di estrema incertezza relativa alle interpretazioni e applicazioni delle norme. L’incertezza si è concretizzata in un sensibile incremento di richieste di chiarimenti in materia, richieste che in molti casi, stante l’incertezza normativa non si sono potute esaudire. In sintesi, l’attività si è realizzata attraverso: • Espressione di pareri su progetti sottoposti a valutazione di impatto ambientale, proroghe di efficacia della VIA e di verifica (81 pareri); • Espressione di pareri su Piani Regolatori Generali e loro varianti o aggiornamenti (42 pareri); • Espressione di pareri su Patti Territoriali (3 pareri); • Espressione di pareri sulla Pianificazione di carattere provinciale e comprensoriale (4 pareri); • Espressione di pareri su Valutazione di incidenza (3 pareri) ; • Espressione di pareri inerenti la localizzazione e la realizzazione di attività di gestione di rifiuti (26 pareri); • Espressione di pareri inerenti progetti di realizzazione di CRM (24 pareri); • Espressione di pareri inerenti progetti di realizzazione di discariche di rifiuti inerti (36 pareri); 83 Relazione APPA 2006 Settore Tecnico Attività di Segnalazione alle Autorità Comunali A seguito di segnalazioni relative all’abbandono di rifiuti l’U.O. provvede a segnalare la necessità di intervento ai Sindaci dei comuni interessati fornendo le indicazioni sulle procedure da adottare ai sensi dell’art. 90 del TULP. In caso di inadempienza da parte del Sindaco viene attivato da parte dell’U.O. un sollecito che viene inviato per conoscenza al Servizio Autonomie Locali al fine di attivare l’art. 90 del TULP in materia di tutela dell’ambiente dagli inquinamenti in quanto è previsto un intervento sostitutivo in luogo del medesimo da parte della Giunta provinciale. In sostanza in caso di inadempienza, trova applicazione l’art. 57 della legge regionale 4 gennaio 1993, n. 1 che, ferme restando le responsabilità di carattere penale, prevede, in caso di ritardo od omissione nel compimento di atti obbligatori per legge o per statuto, la nomina di un commissario ad acta da parte della Giunta provinciale allo scadere dei termini normativamente previsti. Al fine di poter effettuare un reale controllo delle segnalazioni effettuate è stato predisposto un foglio elettronico per la verifica di tutte le varie fasi legate a questo tipo di adempimento. Nel corso del 2006 sono state attivate 59 segnalazioni relative alla necessità di applicazione dell’art. 90 del T.U.L.P. Attività connessa con la Gestione dei Beni contenenti Amianto L’APPA in collaborazione con l’Azienda provinciale per i Servizi Sanitari segue ormai da numerosi anni la problematica connessa con lo smaltimento dei beni contenenti amianto e con la necessità di intervenire sul territorio con la mappatura dei siti contenenti amianto. L’attività portata avanti nel corso del 2006 ha visto il supporto all’INAIL al fine di una ricerca d’archivio per la concessione di benefici previdenziali agli ex lavoratori esposti all’amianto in 5 Ditte. Sono stati verificati di 19 casi di esposizione all’amianto nel corso del 2006 e 6 segnalazioni su abbandoni o presenza di coperture cemento amianto. In due casi ed in collaborazione con il Settore Laboratorio e Controlli si è proceduti a dei sopralluoghi inerenti rimozioni abusive ed abbandoni. In collaborazione con l’Azienda provinciale per i Servizi Sanitari sono stati esperiti 2 sopralluoghi. L’attività legata alla problematica dell’amianto ha richiesto anche la partecipazione a riunioni a Roma ed a 5 riunioni del “Gruppo di lavoro amianto presso l’Azienda provinciale per i Servizi Sanitari. Nel corso dell’anno si stimano altre 80 richieste di informazioni fornite telefonicamente in materia e la gestione di una cinquantina di corrispondenze sia in arrivo che in partenza. 84 Relazione APPA 2006 Settore Tecnico La carenza di personale e di coordinamento fra le Strutture provinciali non ha consentito, contrariamente ad altre Regioni, di creare negli anni scorsi a livello provinciale uno “staff” che si occupi in maniera specialistica di questa problematica. Attività relativa ai Procedimenti sui Trasporti Transfrontalieri Il trasporto Transfrontaliero di rifiuti è disciplinato dal regolamento (CEE) n. 159/93 il quale rinvia all’art. 16, comma 1 del d.lgs. 22/1997 (ora all’art. 194 del d.lgs. 152/2006. Il citato regolamento comunitario si applica a tutte le spedizioni di rifiuti che avvengono all’interno della Comunità europea e, ai sensi dell’art. 194, comma 5 del d.lgs. 152/2006, l’autorità competente per la spedizione e destinazione dei rifiuti sono le regioni e le province autonome. Nel corso del 2066 sono state attivate 2 notifiche di trasporto tranfrontaliero di cui una non ha avuto seguito in termini di trasporti, l’altra ha visto la spedizione relativa a 95 trasporti di rifiuti. Sempre nel corso del 2006 si è esaurita una notifica iniziata nel corso del 2005 che ha comportato l’effettuazione di 125 trasporti verso la Germania. Attività di consulenza alle Autorità Comunali Questo tipo di attività si è svolto prevalentemente attraverso specifiche riunioni, attraverso il colloquio con singoli progettisti o Amministratori o attraverso colloqui telefonici. Il peso relativo a questa attività è rilevante sia in termini di frequenza sia in termini di tempo ed è quantificabile in almeno quattro – cinque richieste giornaliere che vengono ripartite fra i collaboratori dell’Ufficio. Gli argomenti che hanno maggiormente coinvolto l’U.O. hanno riguardato gli adempimenti conseguenti all’entrata in vigore del d.lgs. 36/2003 sull’adeguamento delle discariche di inerti (autorizzate dalle Amministrazioni comunali) l’adeguamento dei centri di rottamazione dei veicoli al d.lgs. 209/2003, l’applicazione del d.lgs. 152/2006 e del D.M. 5 aprile 2006. Altro tipo di richieste che frequentemente viene effettuato da parte delle amministrazioni periferiche riguarda i casi di rinvenimento o di abbandono di rifiuti sul territorio comunale. 85 Relazione APPA 2006 Settore Tecnico Attività di Adempimento e Interpretazione di Normative Nel corso del 2006 questa attività portata avanti spesso in collaborazione con l’U.O. Affari Giuridici ha comportato un notevole impegno in termini di tempo e di personale. La riduzione del personale dell’U.O. Affari Giuridici ha creato notevoli disagi anche per l’attività dell’U.O. Tutela del Suolo in quanto ha risentito notevolmente dell’assenza del funzionario che meglio si era specializzato sulle tematiche di gestione dei rifiuti. Per quanto riguarda l’aggiornamento e adeguamento normativo sono state inoltre effettuati numerosi incontri con altre Province presso il Ministero e presso l’APAT a Roma. Fra le varie tematiche oggetto di riunioni ricordiamo: • Applicazione del d.lgs 152/206 relativo al nuovo codice dell’ambiente; • Applicazione del D.M 5 aprile 2006 relativo all’applicazione delle procedure semplificate; • Applicazione del d.lgs 209/2003 relativo ai centri di demolizione dei veicoli; • Applicazione del d.lgs. 36/2003 in merito al conferimento in discarica dei rifiuti; • Definizione relativa alla pericolosità dei fanghi di depurazione applicabili in agricoltura; • Art. 38 del d.lgs. 152/99 sui fanghi in agricoltura; • Problematica connessa al nuovo decreto sull’incenerimento e coincenerimento dei rifiuti; • Linee guida relative alla bonifica dei siti contaminati ; • Problematiche connesse con la prestazione di garanzie finanziarie relative alla chiusura di discariche; • Nuova normativa sui rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (D.lgs. 151/2003); • Nuovi Decreti legislativi inerenti il testo Unico in materia di tutela ambientale. A livello provinciale alcune normative hanno presentato problematiche relativamente alla loro applicazione e sono state oggetto, in collaborazione con la Direzione e l’U.O Affari Giuridici dell’Agenzia, di predisposizione e successiva divulgazione di circolari, delibere interpretative o proposte di legge per fronteggiare la problematica. Vanno anche citati i frequenti contatti con le associazioni di categoria (Associazione Artigiani e Associazione Industriali) finalizzati alla risoluzione di problematiche connesse con la gestione di rifiuti. Anche in questo caso la “pressione” generata dai procedimenti di autorizzazione e le risposte a pareri e quesiti non consente di portare avanti in modo solerte l’attività connessa con il recepimento divulgazione e l’interpretazione di nuove normative. 86 Relazione APPA 2006 Settore Tecnico Attività di Gestione relativa alla Bonifica dei Siti Inquinati Secondo quanto previsto dal D.M. 25 ottobre 1999, n. 471 e dall’art. 77-bis del T.U.L.P. in materia di tutela dell’ambiente dagli inquinamenti, l’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente, ha un ruolo centrale nell’approvazione dei progetti di bonifica dei siti inquinati. Al fine del rilascio di tali pareri, la struttura operativa è individuata nell’U.O. Tutela del Suolo, la quale esprime le valutazioni del caso direttamente ai comuni oppure si coordina con il Progetto Speciale per il recupero ambientale ed urbanistico delle aree industriali il quale segue in alcuni casi la progettazione. Per quanto riguarda i casi più onerosi sotto gli aspetti tecnici e gestionali l’emissione del parere dell’A.P.P.A. è demandata non al singolo funzionario ma al Nucleo Operativo Bonifiche, incardinato nel Settore Tecnico ed istituito con Determinazione del Direttore dell’Agenzia n. 40/02 di data 14 marzo 2002 il quale viene riunito circa 10 volte all’anno. L’U.O. Tutela del Suolo partecipa anche alle riunioni relative al gruppo di lavoro “Suolo e siti contaminati” costituito presso il progetto Speciale per il recupero Urbanistico dei siti contaminati. Nel corso del 2006 vi sono state 12 riunioni del gruppo di lavoro con la trattazione di numerosi punti all’ordine del giorno. Nell’ambito dell’Agenzia, l’Unità organizzativa tutela del suolo nel 2006 ha fornito il supporto tecnico scientifico alle amministrazioni comunali per 34 interventi di bonifica con messa in sicurezza e ripristino ambientale, con particolare riferimento ad interventi riguardanti punti vendita di carburanti e sversamenti accidentali. Si contano allo stato attuale circa 80 procedimenti di bonifica in corso, seguiti direttamente dall’ufficio per quanto di competenza (comprendendo in essi sia procedure ordinarie che semplificate). Il controllo dei progetti e delle operazioni di cantiere è di fatto, nel 99% dei casi, a carico dei funzionari dell’A.P.P.A., in quanto le strutture comunali cui fa capo l’istruttoria non sono in grado e non hanno personale disponibile per effettuare tali controlli. Tale controllo si esplica non solo nella valutazione dei progetti, ma anche direttamente in cantiere, sia per le attività preliminari che per le attività di campionamento. Al fine di facilitare e uniformare i procedimenti relativi alle prime fasi delle operazioni di bonifica è stato predisposto un protocollo operativo comune per la redazione del Piano della Caratterizzazione, da parte dei tecnici dell’U.O. Tutela del Suolo, del Progetto Speciale e del Settore Laboratorio e Controlli. Il tempo medio di completamento di una pratica di bonifica ordinaria varia dall’anno e mezzo ai tre anni, mentre per una semplificata si aggira attorno ai sei mesi. I lunghi tempi legati alla conclusione dei procedimenti di cui al D.M. 471/1999 derivano principalmente da non complete e accurate operazioni di bonifica dei siti inquinati che comportano spesso il ripetersi delle operazioni di campionamento e di completamento della bonifica stessa. Altro problema legato ai procedimenti di bonifica dei siti inquinati deriva dal mancato rispetto dei tempi previsti dal D.M. 471/1999 nella presentazione dei vari piani e progetti. La mancanza di un regime sanzionatorio legato al mancato adempimento alle disposizioni del D.M. 471/1999 rappresenta senz’altro una delle ragioni dei lunghi tempi mediamente 87 Relazione APPA 2006 Settore Tecnico occorrenti per la conclusione degli iter connessi con le bonifiche dei siti contaminati. L’U.O. Tutela del Suolo è inoltre coinvolta nel tavolo di lavoro nazionale per lo studio della diffusione degli inquinanti nelle acque sotterranee. Anche nel caso della bonifica dei siti contaminati l’entrata in vigore del decreto legislativo 3 aprile 2006 n. 152, ha comportato problemi connessi con la corretta interpretazione e applicazione della norma, che si è ripercossa a livello di attività lavorativa in un sovraccarico di richieste interpretative all’U.O. Tutela del Suolo, sia da parte degli organi di controllo, sia da parte delle Aziende, sia da parte delle loro Associazioni di categoria. Attività Pianificatoria Il Secondo aggiornamento del Piano provinciale di smaltimento dei rifiuti era stato approvato con deliberazione n. 1974 di data 9 agosto 2002, al fine di aggiornare e adeguare i contenuti e le previsioni del Piano alla normativa statale, provinciale di settore e alle linee programmatiche della Giunta provinciale relativamente alla gestione e allo smaltimento dei soli rifiuti urbani. Dietro la spinta del suddetto Piano, il sistema di gestione dei rifiuti aveva subito una forte evoluzione e ulteriori approfondimenti sono stati condotti sulla questione dell’impianto di termovalorizzazione dei rifiuti residui. Queste situazioni, oltre ad una intesa partecipazione e coinvolgimento del pubblico sul tema dei rifiuti, hanno dischiuso nuovi scenari di sistema non previsti dal Piano in vigore. Gli elementi di novità sono stati oggetto di approvazione dell’Assemblea dei Sindaci tenutasi in data 9 dicembre 2005 che ha formato la base operativa che ha portato alla revisione del secondo aggiornamento del Piano provinciale di smaltimento dei rifiuti. La revisione del Piano è scaturita da un necessità di adeguare il sistema di gestione dei rifiuti urbani ai nuovi scenari e di ri-programmare l’azione del governo provinciale per la gestione dei rifiuti, tenuto conto degli indirizzi strategici che riconducono al concetto di sviluppo sostenibile che, per quanto riguarda il settore dei rifiuti, si concretizza con: • un approccio all’intero ciclo di vita dei rifiuti; • la prevenzione, il riutilizzo ed il recupero di energia, privilegiando il recupero dei materiali; • un’autosufficienza per gli impianti di smaltimento dei rifiuti non pericolosi; • lo smaltimento finale con minor impatto ambientale. Il terzo aggiornamento, rispetto al secondo, rappresenta un significativo passo in avanti in quanto non mira ad adeguarsi alle norme comunitarie e nazionali ma nel loro rispetto privilegia il coinvolgimento degli attori del “sistema”, il recupero di materia, in ogni sua forma e il premiare i comportamenti virtuosi dei cittadini e degli enti locali. Il documento di Piano è stato redatto in collaborazione con il Servizio Politiche di gestione 88 Relazione APPA 2006 Settore Tecnico dei Rifiuti che ha curato il documento operativo del Piano. Il documento strategico e la relazione di incidenza ambientale del Piano sono state curate dall’APPA mentre la relazione ambientale strategica è stata curata dal Dipartimento Urbanistica e ambiente. L’adozione preliminare del Piano è stata effettuata dalla Giunta provinciale con delibera n. 800 del 21 aprile 2006. Successivamente è stata avviata la fase della raccolta delle osservazioni al Piano e in data 18 agosto 2006 con propria delibera n. 1730 la Giunta provinciale ha approvato il terzo aggiornamento del Piano. Osservatorio Provinciale sui Rifiuti Fra le attività principali di competenza dell’U.O. la gestione del Catasto sui rifiuti e dell’Osservatorio ricoprono un ruolo di primaria l’importanza sia per la competenza demandata all’APPA nella gestione delle informazioni sui rifiuti, sia per il ruolo di interfaccia che questo settore svolge per le richieste degli organi di controllo e dei vari Enti che necessitano di gestire dati sui rifiuti, sia infine per l’aggiornamento il supporto e la gestione della pianificazione in materia di rifiuti. L’attività dell’Osservatorio dovrebbe essere principalmente volta verso l’elaborazione di tutti i dati e le informazioni relative ai rifiuti speciali sia pericolosi che non, oltre ai rifiuti urbani, con un azione di monitoraggio delle tendenze in atto e la formulazione di indicazioni e proposte operative al fine dell’attuazione o della correzione delle azioni previste dalla pianificazione provinciale sui rifiuti. Compito dell’Osservatorio è anche quello di procedere alla validazione dei dati inerenti la gestione dei rifiuti urbani che vengono forniti all’APPA dal Servizio Politiche di Gestione dei Rifiuti. Altro importante compito dell’osservatorio riguarda la riorganizzazione di tutte le informazioni che dovrebbero essere l’oggetto del “catasto dei rifiuti” in maniera tale che queste possano essere facilmente disponibili, recuperabili e confrontabili. All’interno di questo quadro l’APPA svolge l’importante compito di controllo e supporto tecnico nonché quello fondamentale di raccolta ed organizzazione dei dati. A tal fine il D.Lgs. 22/97 all’art. 11 (ora il d.lgs 152/2006 all’art. 189) e il D.M. 372/98 (Regolamento recante norme sulla riorganizzazione del catasto dei rifiuti) prevedono la dislocazione delle sezioni regionali del Catasto Rifiuti presso le ARPA (APPA) con il compito di “assicurare un quadro conoscitivo completo e costantemente aggiornato”. Le principali attività che affieriscono alle stesse consistono in: • raccolta, organizzazione e gestione dei dati disponibili in materia di rifiuti in particolare dei dati relativi ai MUD alle autorizzazioni ed iscrizioni; • qualificazione dei dati raccolti; 89 Relazione APPA 2006 Settore Tecnico • elaborazione di informazioni qualificate; • trasmissione delle elaborazioni richieste alla Sezione nazionale; • supporto informativo qualificato agli enti locali competenti e a tutti i soggetti istituzionali interessati alle problematiche connesse ai rifiuti. Questo settore in altre realtà regionali è previsto e organizzato come una vera e propria struttura con più persone che si occupano dell’attività. L’avvio dell’attività dell’Osservatorio dovrebbe costituire l’occasione per la riorganizzazione del Catasto dei rifiuti con una prima sistematizzazione dei dati sulla gestione dei rifiuti funzionale anche al Progetto dell’Agenzia ambiente-on line. La mancanza di una siffatta struttura in grado di fornire all’utenza le informazioni relative alle gestioni dei rifiuti non è solo un’esigenza interna dell’U.O. Tutela del suolo ma è avvertito anche da strutture quali le Associazioni di categoria e la CCIIAA. L’impossibilità di gestire questo settore è dovuta alla mancanza di un funzionario avente capacità di gestire il proprio lavoro e dotato di buone conoscenze statistico – informatiche oltre che in materia di rifiuti. La mancanza di un operatore “capace” in grado di svolgere le funzioni di elaborazione ed aggiornamento dei dati del catasto e di supportare la gestione dell’Osservatorio non potrà garantire che l’U.O. Tutela del Suolo possa fornire risposta alle richieste di dati sulla gestione dei rifiuti e di fornire ad APAT e Ministero i dati richiesti. Altro importante compito dell’osservatorio riguarda la riorganizzazione di tutte le informazioni che dovrebbero essere l’oggetto del “catasto dei rifiuti” in maniera tale che queste possano essere facilmente disponibili, recuperabili e confrontabili. Gestione Catasto Rifiuti Questa attività, come del resto la gestione dell’Osservatorio rappresenta l’anello debole della struttura in quanto l’avvicendamento del personale che si doveva occupare dell’organizzazione ed il funzionamento di questa struttura, non ha consentito da una parte l’informatizzazione delle informazioni e dall’altra l’organizzazione e la struttura dei dati del catasto. Nonostante le limitazioni di cui sopra sono state sempre garantite le informazioni che venivano richiesta da pare del Ministero per l’Ambiente o da parte dell’Osservatorio nazionale dei rifiuti dell’APAT. Lo strumento previsto dalla legge per poter tenere aggiornati gli aspetti quali-quantitativi relativi ai rifiuti a livello nazionale è il Catasto dei rifiuti. La base (banca) dati del Catasto organizzata e gestita da APAT (Agenzia per la Protezione dell’Ambiente e per i Servizi Tecnici), ARPA e APPA è costituita dalle seguenti informazioni: 90 MUD: archivio delle dichiarazioni ambientali rese annualmente da tutti i soggetti che Relazione APPA 2006 Settore Tecnico effettuano a titolo professionale gestione di rifiuti secondo quanto previsto dalla l. 70/94 e dal D.Lgs. 22/97; - Autorizzazioni rilasciate ai sensi degli artt. 27 e 28 del d.lgs. 22/1997; - Comunicazioni: elenco delle ditte iscritte al registro delle comunicazioni degli impianti di recupero dei rifiuti, ai sensi degli artt.31 e 33, D.Lgs. 22/97; - Iscrizioni: elenco delle ditte iscritte all’Albo gestori rifiuti, ai sensi dell’art.30, D.Lgs. 22/97; - PCB: archivio delle apparecchiature contenenti PCB/PCT, ai sensi del D.Lgs. 209/99. I dati comunicati dalle Aziende con il MUD sono quelli relativi alle tipologie e alle quantità di rifiuti prodotti e gestiti e di imballaggi prodotti e utilizzati nell’anno precedente. Dunque il MUD deve sempre contenere le informazioni relative a rifiuti ed imballaggi relativi all’anno precedente. È molto importante evidenziare che i dati MUD sono fondamentali per una caratterizzazione del contesto produttivo ed economico di una Regione, ma è fondamentale premettere che essi non rispecchiano esattamente la realtà che la caratterizza. Va detto che nel caso dei rifiuti speciali essendovi un mercato libero e considerato che alcune aziende sono esonerate dall’obbligo di dichiarazione. Il MUD, inoltre, risulta di piuttosto articolato e laborioso, tale da implicare una certa percentuale di errori nella sua compilazione; una grande importanza va dunque attribuita alla fase di bonifica dei dati il cui obiettivo è la correzione da errori sistematici ed una successiva conseguente elaborazione di analisi statistiche attendibili. Attività di Segreteria L’attività della segreteria è sempre stata portata avanti quasi esclusivamente da una sola persona nella consapevolezza della rilevante importanza che questo settore di attività ha nella gestione di tutta la struttura. Il lavoro affidato alla segreteria è sensibilmente aumentato dal 2004 e questa tendenza si è ripetuta nel 2005 aumentando ulteriormente nel corso del 2006 a conferma del generale incremento dell’attività legata alle varie istruttorie ed alle richieste di parere formulate da vari soggetti. Anche questo tipo di attività risente della tendenza generale all’aumento dei carichi di lavoro, basti pensare che l’incremento del “volume” di posta che si è verificato nel 2006 rispetto alla media degli anni antecedenti al 2003 è pari al 27% come indicato anche dal diagramma sottostante: 91 Relazione APPA 2006 Settore Tecnico n° protocollo valore stimato al 31/12/2006 4800 4700 4600 4500 4400 4300 4200 4100 4000 3900 n° protocollo 3800 3700 3600 3500 3400 3300 3200 3100 3000 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 L’attività della segreteria oltre alla consueta tenuta del protocollo, alla battitura di lettere e relazioni, alla intercettazione e smistamento delle telefonate, ha in carico anche la tenuta cronologica delle informazioni inerenti le comunicazioni, le autorizzazioni, il pagamento dei diritti di iscrizione, le comunicazioni che pervengono da parte della Camera di Commercio relative all’Albo degli smaltitori e la verifica delle comunicazioni relative ai trasporti transfrontalieri di rifiuti. Va evidenziato come gran parte del lavoro di segreteria viene alleggerito e facilitato dai collaboratori della struttura, i quali provvedono personalmente alla scrittura di molte delle relazioni e lettere. La presenza di una sola persona che porta avanti l’attività di segreteria con i suddetti carichi di lavori spesso non consente di effettuare un razionale controllo dello stato di avanzamento e dell’evasione della corrispondenza. L’attività di segreteria solamente verso la fine dell’anno 2006 ha visto l’affiancamento di una seconda persona a part-time che sicuramente contribuirà a gestire in modo più efficace l’attività dell’U.O. Tutela del Suolo. 92 Relazione APPA 2006 Settore Tecnico Piano Provinciale di Smaltimento dei Rifiuti Aggiornamento riguardante i rifiuti speciali non pericolosi Nel corso del 2006 vi è stato l’avanzamento dei lavori relativi alla redazione dei documenti preliminari inerenti il Piano Provinciale di smaltimento dei rifiuti, Piano Stralcio relativo ai rifiuti speciali non pericolosi. L’aggiornamento del Piano provinciale di smaltimento dei rifiuti per quanto riguarda i rifiuti speciali compresi i rifiuti inerti derivanti dalle attività produttive, commerciali e terziarie segue i criteri introdotti dal decreto legislativo 152/2006 ( precedentemente quelli del d.lgs. 22/1997 s.m.), dal d.lgs. 36/2003 e dagli aggiornamenti alla normativa provinciale in materia. Il Piano considera la gestione dei rifiuti speciali secondo una strategia di sostenibilità ambientale, in linea con il secondo e con il terzo aggiornamento del Piano riguardante i rifiuti urbani. In particolare il Piano deve quantificare i flussi dei rifiuti speciali in provincia, attraverso la validazione del MUD e i dati del Catasto dei rifiuti, in modo da individuare le frazioni destinata al riuso, al recupero e al riciclaggio; quantificare i rifiuti prodotti dalle attività industriali; definire i criteri di localizzazione degli impianti di trattamento dei rifiuti destinati a recupero, riciclaggio e smaltimento. Anche questa importante attività di tipo programmatico risente pesantemente della situazione ormai cronica di carenza di personale qualificato a supporto dei lavori che spettano all’U.O. Tutela del Suolo. L’aggiornamento del Piano provinciale per lo smaltimento dei rifiuti relativamente ai rifiuti speciali non pericolosi rappresenta l’ultimo tassello dell’azione pianificatoria che fra il 2002 ed il 2006 ha portato all’aggiornamento del Piano sui rifiuti Urbani, a quello sui rifiuti speciali pericolosi e a quello relativo ai PCB. La complessità del sistema relativo alla gestione di questa tipologia di rifiuti è sempre stato l’elemento che in passato ha impedito di portare avanti in modo specifico questa pianificazione. L’obiettivo per il 2006 era quello di giungere ad un documento tecnico che raccogliesse le informazioni di supporto alla redazione del Piano. Lo strumento previsto dalla legge per poter tenere aggiornati gli aspetti quali-quantitativi relativi ai rifiuti a livello nazionale è il Catasto dei rifiuti. La base (banca) dati del Catasto organizzata e gestita da APAT (Agenzia per la Protezione dell’Ambiente e per i Servizi Tecnici), ARPA e APPA è costituita dalle seguenti informazioni: - MUD: archivio delle dichiarazioni ambientali rese annualmente da tutti i soggetti che effettuano a titolo professionale gestione di rifiuti secondo quanto previsto dalla l. 70/94 e dal D.Lgs. 22/97; - Autorizzazioni rilasciate ai sensi degli artt. 27 e 28 del d.lgs. 22/1997; - Comunicazioni: elenco delle ditte iscritte al registro delle comunicazioni degli impianti di recupero dei rifiuti, ai sensi degli artt.31 e 33, D.Lgs. 22/97; - Iscrizioni: elenco delle ditte iscritte all’Albo gestori rifiuti, ai sensi dell’art.30, D.Lgs. 22/97; 93 p r o g e t t i Relazione APPA 2006 Settore Tecnico I dati comunicati dalle Aziende con il MUD sono quelli relativi alle tipologie e alle quantità di rifiuti prodotti e gestiti e di imballaggi prodotti e utilizzati nell’anno precedente. Nel corso dell’anno si sono portati avanti tutti i lavori necessari per il raggiungimento dell’obiettivo in particolare: - bonifica dei dati MUD relativi al 2002 e al 2004 (dichiarazioni 2003 – 2005); - analisi dello stato delle autorizzazioni; - analisi della situazione relativa alle comunicazioni; - analisi relativa agli impianti di smaltimento dei rifiuti sul territorio provinciale; - quadro conoscitivo della gestione dei rifiuti in Europa e in Italia; - elaborazioni di base per la conoscenza della realtà trentina. Con la base dati MUD relativa agli anni dal 2002 al 2005 è stato possibile fornire al consulente incaricato per la stesura del documento di analisi quali quantitativa dei dati, il quadro della situazione gestionale dei rifiuti nella provincia di Trento. A seguito di quanto sopra nel mese di giugno del 2006 si è potuto acquisire il documento “Analisi e organizzazione quali-quantitativa dei dati di riferimento per l’aggiornamento del Piano provinciale di smaltimento dei rifiuti” che costituisce il documento base per poter intraprendere tutta una serie di riflessioni necessarie per la strutturazione del documento di Piano. I lavori inerenti Piano sui rifiuti speciali non pericolosi ha avuto dei rallentamenti a causa dell’urgenza e l’impegno che hanno coinvolto l’Agenzia nei lavori di aggiornamento al piano provinciale di smaltimento dei rifiuti relativamente ai rifiuti urbani, attività per la quale l’Agenzia è stata investita del compito di predisporre il documento tecnico programmatico relativo al citato aggiornamento. 94 Relazione APPA 2006 Settore Laboratorio e controlli SETTORE LABORATORIO E CONTROLLI a t t i v i t à L’attività del Settore laboratorio e controlli si inquadra istituzionalmente nella legge provinciale n° 11/1995 e trova la sua strut-turazione ed organizzazione nei provvedimenti del Direttore dell’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente. In via generale, le competenze del Settore laboratorio e controlli sono le seguenti: - Vigilanza su qualsiasi tipo di attività che generi inquinamento dell’ambiente, mediante l’accertamento dell’atto inquinante ed eventualmente la sua successiva qualificazione e quantificazione analitica. - Svolgimento dei compiti di polizia giudiziaria nell’ambito delle norme relative alla tutela dell’ambiente dagli inquinanti. - Rilevamento della qualità ambientale mediante la caratterizzazione analitica, sotto il profilo chimico, fisico e biologico degli inquinanti presenti nelle varie matrici ambientali, compresa la radioattività. - Supporto tecnico e strumentale agli Enti locali, per l’esercizio dei compiti istituzionali ad essi attribuiti nel campi della tutela dell’ambiente dagli inquinamenti. - Supporto analitico-strumentale, di consulenza tecnica e legislativa all’Azienda provinciale per i servizi sanitari, per l’esercizio dei compiti istituzionali relativi alla tutela della salute dei cittadini, per quanto riguarda la qualità degli ambienti di lavoro e la caratterizzazione analitica sotto il profilo della genuinità, composizione, valore nutrizionale, presenza di macro e microinquinanti, aspetti tossicologici degli alimenti, delle bevande e dei prodotti destinati all’alimentazione umana. - Ricerca, sperimentazione e collaborazione con Enti ed Istituti esterni per una sempre più appropriata attività di prevenzione. Particolarmente rilevante e strategica per la parte laboratoristica è l’attività connessa con l’assicurazione della qualità, in base alla norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025 per la garanzia della qualità e dell’attendibilità del dato analitico. Il Settore laboratorio e controlli è stato riconosciuto conforme alla norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025 dall’Organismo di Riconoscimento dei Laboratori dell’Istituto Superiore di Sanità dal 2 aprile 2001. 95 c o r r e n t e Relazione APPA 2006 Settore Laboratorio e controlli 1. Attività di Vigilanza e Controllo La vigilanza ed il controllo ambientale interessa tutte le attività che possono determinare un inquinamento dell’ambiente. Anche il 2006, confermando l’andamento che da alcuni anni registra un generale aumento della sensibilità nei confronti dell’ambiente, ha visto gli Ispettori ambientali impegnati a dare risposte concrete alle numerosissime segnalazioni e verifiche di situazioni critiche riguardanti i corsi d’acqua superficiali, gli scarichi, la non corretta gestione dei rifiuti, il loro abbandono, la presenza di discariche abusive, il trasporto dei rifiuti inquinanti, la verifica della corretta gestione degli impianti di depurazione all’interno delle aziende, la verifica del corretto riciclaggio dei consorzi incaricati, la verifica della corretta attività delle discariche e degli impianti di demolizione veicoli. Molti interventi sono stati effettuati su incarico dell’Autorità Giudiziaria (indagini delegate) o su richiesta ed in collaborazione con altre forze di polizia dello Stato e delle amministrazioni locali, con attività di accertamento tecnico e amministrativo. Particolare attenzione è stata posta alle situazioni del territorio, che negli anni scorsi hanno evidenziato sofferenze, causate da situazioni ambientali almeno parzialmente compromesse. Sono stati controllati numerosi scarichi idrici di tipo industriale, agricolo ed urbano, con verifiche qualitative e quantitative delle acque superficiali; attenzione particolare è stata posta alle rogge a rischio, con il controllo delle attività industriali ed agricole che ivi recapitano gli scarichi idrici. In alcuni casi particolari l’attività di controllo ha interessato l’intero impianto produttivo e la fase di depurazione. I risultati dell’indagine hanno evidenziato una non corretta gestione e la chiusura temporanea della produzione e degli scarichi da parte dell’Autorità Giudiziaria. L’attività di controllo ha interessato aziende di allevamento di bovini e suini, nonchè dei macelli dislocati sul territorio provinciale. Relativamente al controllo dell’aria, il personale del Settore laboratorio e controlli collabora alle operazioni di prelevamento con i tecnici dell’U.O. Tutela dell’aria e agenti fisici del Settore tecnico. Le analisi vengono poi effettuate presso il Settore laboratorio e controlli. Si è pure esperita attività di verifica, a campione, su centri che effettuano operazioni di recupero rifiuti in regime semplificato, accertando anche l’ottemperanza di diffide assunte dall’U.O. Tutela del suolo. 96 Relazione APPA 2006 Settore Laboratorio e controlli In diverse fattispecie di accertamenti, si sono dovuti affrontare situazioni di interpretazione delle norme che, per la loro complessità, hanno comportato la formulazione di quesiti al Ministero dell’ambiente, tramite l’U.O. Affari giuridico amministrativi. Nel complesso, si ritiene importante evidenziare la grande attenzione dedicata alla vigilanza e alla corretta applicazione delle pratiche di bonifica dei siti inquinati, in appoggio agli uffici tecnici dei Comuni che richiedono costantemente la nostra consulenza. Rilevante è stata l’attività di supporto ai Comuni, a Guardia di Finanza, al NOE, al Tribunale ed alle Procure per le problematiche ambientali. Da sottolineare che gli ispettori ambientali del Settore laboratorio e controlli, effettuano attività di formazione in qualità di tutor, ad otto studenti del corso “Tecniche della Prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro” dell’Università di Verona. 2. Attività di Laboratorio Nell’anno 2006, al Settore laboratorio e controlli sono stati conferiti complessivamente 5264 campioni. Nella maggior parte dei casi, all’esecuzione delle analisi hanno partecipato più reparti, in base alle loro competenze specifiche. L’attività laboratoristica si è articolata, come sempre, in più filoni, tutti finalizzati alla sorveglianza ambientale, al controllo ufficiale degli alimenti e bevande, alle attività di monitoraggio e infine alle risposte di natura tecnica e normativa di aziende o di singoli privati. Per la parte ambientale, il Settore laboratorio e controlli ha eseguito accertamenti analitici su svariate matrici: terreni, rifiuti, polveri, solventi, aria, campioni prelevati nei siti inquinati, acque di tutte le tipologie. Le analisi eseguite sono state finalizzate alla ricerca di inquinanti, alla definizione merceologica dei materiali, alla determinazione quali-quantitativa dei contaminanti, alla quantificazione delle emissioni. In ambito alimentare, il Settore laboratorio e controlli ha svolto accertamenti analitici a supporto dell’attività dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari e del NAS. L’attività è rivolta all’analisi dei campioni per il controllo ufficiale degli alimenti, bevande, contenitori e imballaggi. Sono state analizzate inoltre matrici alimentari per la verifica di alcuni specifici parametri statistici, al fine di tenere sotto controllo i metodi riconosciuti dall’ORL-ISS e per richiedere il riconoscimento di nuovi metodi di analisi. Il Settore laboratorio e controlli ha collaborato con le strutture dell’A.p.s.s. alla stesura dei piano annuale integrato di controllo degli alimenti e delle bevande per l’anno 2007. In particolare sono stati concordati i campioni da analizzare ed i progetti da sviluppare per il controllo ufficiale. Un cenno particolare merita la risoluzione a tempo di record delle problematiche analitiche per l’identificazione dell’MDI in occasione dell’incidente ferroviario di Borghetto d’Avio e delle successive attività di messa in sicurezza e di bonifica da parte degli ispettori ambientali in collaborazione con Trenitalia. 97 Relazione APPA 2006 Settore Laboratorio e controlli La suddivisione dei campioni, conferiti al Settore laboratorio e controlli nell’anno 2006, è la seguente: Reparto ACQUA ALIMENTI BEVANDE RADIOCHIMICA GASCROMATOGRAFIA ASSORBIMENTO ATOMICO INQUINAMENTO (aria e rifiuti) ANTIPARASSITARI N° 2278 232 100 728 386 9 1190 293 Per sviluppare la parte analitica il Settore laboratorio e controlli è organizzato in 8 reparti. Si elencano le principali attività relativamente all’anno 2006: 1) Reparto acque Nel corso del 2006 sono stati analizzati i campioni previsti dal monitoraggio dei corsi d’acqua significativi. Gli accertamenti effettuati sui campioni prelevati in fiumi, torrenti, laghi e bacini artificiali sono finalizzati al controllo dello stato ambientale dei corpi idrici superficiali. E’ continuata l’attività analitica legata alla classificazione delle acque superficiali destinate al consumo umano. Sono state completate due campagne di monitoraggio dei corsi d’acqua secondari della Provincia di Trento. E’ stata data attuazione alla fase a regime per il monitoraggio e classificazione delle acque sotterranee in base al D. Lgs 152/99. Su richiesta della Direzione igiene e sanità pubblica dell’A.p.s.s. sono state eseguite le analisi sui campioni prelevati nei laghi di Caldonazzo, Terlago, Canzolino, Serraria e Idro, nell’ambito del programma di II e III livello di sorveglianza dell’eutrofizzazione delle acque superficiali. Il personale del Reparto acque ha provveduto, oltre ad effettuare gli accertamenti analitici in laboratorio, ad eseguire il prelievo alla sorgente negli stabilimenti e nei punti di raccolta delle acque minerali ed all’effettuazione delle analisi specifiche al prelievo mediante adeguata strumentazione, come previsto dal D.M. 542/1992 e dalla Circolare del Ministero della salute n. 19/93. E’ stata attuata la seconda fase di monitoraggio del progetto “Agricoltura e qualitàmonitoraggio nitrati”. 98 Relazione APPA 2006 Settore Laboratorio e controlli Anche nel 2006 il Reparto è stato impegnato nell’attività legata all’analisi di campioni di acqua minerale contaminati in confezione originale, legati all’emergenza definita dai media “acqua-bomber”. Il numero di campioni realmente inquinati è risultato molto esiguo. Dal Reparto sono stati analizzati 2275 campioni così suddivisi: Acque di scarico Acque minerali Acque sotterranee Acque superficiali Acque potabili Acque piscina Fanghi Acque varie 2) 2005. 136 125 170 1010 639 146 15 34 Reparto Inquinamento Nel 2006 sono stati analizzati 1210 campioni, con un incremento del 74% rispetto al Le principali categorie dei campioni analizzati sono le seguenti: • 352 campioni di filtri (immissioni) prelevati dal Settore Tecnico presso le centraline di controllo dell’aria urbana per l’analisi degli IPA; • 254 campioni di filtri (immissioni) prelevati da personale del Settore laboratorio e controlli presso la centralina di controllo dell’aria urbana in Largo Porta Nuova a Trento per l’analisi degli IPA e metalli e 13 campioni dello stesso tipo prelevati dall’ARPA Veneto, sede di Verona, per il confronto del metodo; • 72 campioni di filtri per polveri (emissioni), prelevati nell’ambito del progetto tra l’APPA di Trento e l’Università di Trento, per la valutazione della produzione di IPA e PM10 nella combustione di legna; • 74 fiale per la determinazione di aldeidi e chetoni in aria prelevati da personale del Settore laboratorio e controlli presso la centralina di controllo dell’aria urbana in Largo Porta Nuova a Trento; • 5 campioni di filtri per il controllo delle polveri negli ambienti di lavoro, 21 fiale per il controllo della formaldeide negli ambienti di lavoro e 1 fiala per il controllo di aldeidi e chetoni in abitazione privata; • 91 campioni di materiale da costruzione, in prevalenza su richiesta di Servizi della P.A.T., ITEA e A.P.S.S., per la determinazione di amianto e 2 campioni di materiale da costruzione per la determinazione della presenza di solventi e formaldeide; • 26 campioni di emissioni prelevati dagli Ispettori Ambientali del Settore Tecnico e dal personale del Settore laboratorio e controlli in 3 uscite complessive; • 180 campioni di terreno e limo presentati dagli Ispettori Ambientali per il controllo dei siti inquinati; 99 Relazione APPA 2006 Settore Laboratorio e controlli • 45 campioni di rifiuto presentati da vari esibenti ufficiali (Carabinieri, Procura della Repubblica, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco, Ispettori Ambientali, Settore Tecnico, esibenti privati); • 17 campioni di vegetali prelevati in occasione dell’incendio presso la ditta Ricicla a Lavis; • 37 campioni analizzati per il controllo qualità. Sono risultati non regolamentari, a seguito degli accertamenti analitici, i seguenti campioni: • 38 campioni di terreno; • 3 campioni di filtri per il controllo delle polveri negli ambienti di lavoro; • 8 campioni di rifiuto e materiale da costruzione. Nell’ambito del controllo di qualità, il numero di analisi, è rimasto sostanzialmente invariato rispetto al 2005. Le analisi hanno riguardato soprattutto il controllo periodico del metodo per la determinazione di IPA su filtri e per la determinazione di metalli e microinquinanti nel terreno. E’ stata migliorata la procedura per la determinazione di PCB in terreni e rifiuti con l’utilizzo di una procedura per l’eliminazione dello zolfo elementare e con l’utilizzo del sistema ASE per l’estrazione dei campioni. Il Responsabile del Reparto Inquinamento ha coadiuvato il Responsabile assicurazione della qualità in occasione della visita ispettiva dell’ORL-ISS e della risoluzione delle non conformità rilevate. 3) Reparto Assorbimento Atomico Il Reparto esegue tutte le determinazioni dei metalli richieste al Settore laboratorio e controlli . La ricerca e la quantificazione dei metalli viene effettuata sia su matrici ambientali (acque, terreni, rifiuti), sia su alimenti. Particolare attenzione è stata rivolta all’ulteriore messa a punto della strumentazione, all’affinamento delle procedure di prova per la verifica del rispetto delle specifiche, sempre più restrittive, richieste dalle normative sulla qualità ambientale per arsenico, selenio ed antimonio. Lo strumento ICP-MS è diventato indispensabile, consentendo di effettuare analisi multielementi e di raggiungere limiti di rivelabilità molto bassi in particolare per antimonio, tallio, arsenico, piombo e selenio. Sono stati condotti, con le cadenze programmate, i controlli di un consistente numero di parametri per il controllo qualità dei metodi riconosciuti.dall’ISS-ORL. 100 Relazione APPA 2006 Settore Laboratorio e controlli Nel reparto sono inoltre state effettuate le determinazioni dei metalli richieste per il progetto Ge.co.Ra. 4) Reparto Gascromatografia Il reparto ha eseguito analisi cromatografiche su campioni preparati da altri reparti o curandone l’estrazione e/o purificazione: - per la caratterizzazione e quantificazione degli acidi grassi dopo esterificazione; - per la determinazione qualitativa e quantitativa degli steroli; - per la determinazione quali-quantitativa degli alcoli e esteri nelle bevande ed in alimenti, per la ricerca e la rilevazione quantitativa di additivi negli alimenti e bevande, dei glicoli nelle bevande; - per la determinazione di policlorobifenili in estratti da rifiuti; - per la ricerca dei solventi in acque di scarico, superficiali e potabili; - per la determinazione dei solventi clorurati, dei residui di idrocarburi policiclici aromatici e dei fenoli nelle acque minerali; - per la ricerca di residui di idrocarburi policiclici aromatici su campioni di acque superficiali e sotterrane; - per la ricerca dei solventi clorurati, del pentaclorofenolo e dei triclorobenzeni nei corsi d’acqua; - per la ricerca di solventi in residui da incendi. Al reparto sono stati conferiti campioni di acqua superficiale dell’Adigetto, per la ricerca di idrocarburi policiclici aromatici e del piombo organico (piombo tetraetile e dietile), acque sotterranee, pozzi-piezometri delle ex-aree industriali di Trento-Nord, per i parametri caratteristici (idrocarburi policiclici aromatici, solventi e piombo organico (piombo tetraetile e dietile), sostanze sospette stupefacenti (determinazione quali-quantitativa dell’eroina, cocaina, tetraidrocannabinolo). Attività specifiche sono state fatte per la ricerca di possibili inquinanti presenti nei campioni più disparati, riferiti a possibili inquinamenti o contaminazioni, per la determinazione quali-quantitativa di eventuali sostanze incognite presenti. Il reparto ha inoltre analizzato campioni di acqua potabile ed acqua di piscina per la determinazione del contenuto in trialometani: parametro previsto dal D. Lgs 31/ 2001. A seguito dell’incidente ferroviario del mese di dicembre 2006 il reparto ha analizzato campioni di terreni e di acque per la determinazione del composto MDI. Si è messo a punto il metodo di analisi di composti volatili organici in acque mediante purge & trap e gascromatografo con spettrometro di massa per utilizzare i metodi EPA alla matrice acqua destinata all’uso umano. 101 Relazione APPA 2006 Settore Laboratorio e controlli In collaborazione con il reparto inquinamento: è’ stato installato un sistema per l’analisi dell’aria mediante campionatori canister e spettrometria di massa ed iniziato l’iter di messa a punto delle metodiche; sono state eseguite analisi per la determinazione delle aldeidi in aria; infine è iniziato uno studio per la determinazione del levoglucosano presente nel particolato atmosferico quale indicatore della combustione della legna. E’ stato messo a punto, in collaborazione con il Reparto alimenti, un metodo di purificazione degli oli mediante gel permeation per la determinazione di IPA e del colorante Sudan. E’ stata verificata l’applicabilità dello stesso metodo di purificazione anche per estratti di materia grassa per la quantificazione del ITX. I campioni analizzati dal reparto sono stati complessivamente 386; le analisi effettuate per conto di altri reparti, sono state in totale 1240. 5) Reparto Radiochimica Al Reparto sono stati conferiti 728 campioni così suddivisi: 209 campioni di matrici alimentari (spettrometria gamma); 285 campioni di matrici ambientali (radon e spettrometria); 222 campioni di filtri per misure beta di particellato; 12 campioni di ricedute umide/secche (fallout). Nello specifico sono stati effettuati: 222 prelievi per la determinazione dell’attività β totale del particellato atmosferico 12 prelievi mensili di ricadute totali (fall out), con relative misure di 18 radionuclidi dalle postazioni presso il Settore; 272 misure radon (235 in edifici pubblici o privati, 35 misure radon nell’acqua e 2 controlli qualità); 209 spettrometrie γ su 209 campioni alimentari (51 di latte e 51 di yogurt della Centrale del latte di Trento., 8 di latte prelevati dall’A.p.s.s., 53 di alimenti quali funghi, frutta, ortaggi, carne, prelevati dall’A.p.s.s. e 45 privati); 3 misure spettrometriche γ per interconfronti su matrici non alimentari e 10 misure su filtri. A tale proposito si rileva come il valore più alto di concentrazione di Cs137 sia stato determinato su campione di semilavorato di mirtilli presentato da privati (788 Bq/kg) e su campione di funghi secchi di importazione (232 Bq/kg); si può affermare che i valori di 102 Relazione APPA 2006 Settore Laboratorio e controlli mantenimento di livelli paragonabili a quelli del periodo pre-Cernobyl. Durante l’anno sono state tenute sotto costante controllo, l’intensità di esposizione in aria all’esterno dell’edificio del laboratorio (piazzale interrato ovest della struttura in Via Lidorno n° 1) con camera ad ionizzazione con stampa automatica dei valori ogni 30 minuti. L’intensità di esposizione rilevata risulta ancora compresa nell’intervallo tra 80 e 240 nGy/h (valori del fondo naturale). 6) Reparto Antiparassitari Nel Reparto Antiparassitari vengono analizzati campioni di alimenti di origine vegetale e campioni ambientali, per la maggior parte acque. L’attività analitica è orientata alla quantificazione della contaminazione da residui di fitofarmaci nelle matrici ambientali e alimentari ed anche alla verifica di utilizzi non consentiti sulle colture. I campioni di alimenti sono prelevati dal NAS e dall’A.p.s.s. sulla base del piano della sicurezza alimentare definito annualmente sulla base dei risultati analitici ottenuti e dell’Indice di qualità per Residui (IqR). Nel corso del 2006 sono stati analizzati per la ricerca dei residui di fitofarmaci i seguenti campioni di alimenti. N.campioni tipologia dei campioni di alimenti 77 frutta e ortaggi 11 biologici 13 vino 5 olio di oliva 4 succhi 3 farina 2 alimenti vari 13 acque minerali Nel corso del 2006, un solo campione di susine è risultato non regolamentare per la presenza di residui di un fungicida in quantità superiore al limite massimo consentito. I campioni di acqua analizzati per la ricerca dei residui di fitofarmaci, sono prelevati sulla base del piano provinciale di tutela delle acque che prevede la verifica della contaminazione di fiumi, torrenti, laghi naturali e bacini artificiali. Anche le acque sotterranee sono controllate ed analizzate per verificare la presenza di fitofarmaci. 103 Relazione APPA 2006 Settore Laboratorio e controlli Complessivamente sono stati analizzati 91 campioni di acque superficiali e 40 campioni di acque sotterranee. Da sottolineare le analisi condotte su campioni di acqua prelevati in occasione di morie di pesci che hanno permesso di focalizzare l’attenzione su impianti di preparazione di miscele antiparassitari non rispondenti ai requisiti di legge. 7) – 8) Reparto Alimenti e Reparto Bevande Nell’anno 2006 al Reparto alimenti sono state conferiti 232 campioni; 30 campioni sono risultati non regolamentari, così suddivisi: - 16 per la composizione; per la presenza di contaminanti; 2 per la presenza di corpi estranei; 2 per il contenuto non idoneo; 2 per l’impiego non corretto di additivi; per l’etichettatura non corretta. Sono state implementate metodologie di estrazione innovative, in particolare utilizzando l’estrattore ASE, con l’importante risultato di aver diminuito la quantità di solventi utilizzati ed aumentato la sicurezza per gli operatori. Sempre sul fronte dell’innovazione tecnologica, per l’anno 2006 il personale del Reparto alimenti si è impegnato per l’implementazione di metodi per la purificazione di microinquinanti (IPA) dalle sostanze grasse. Il Reparto si è impegnato inoltre per la valutazione della presenza naturale nella frutta di acido sorbico ed acido benzoico. Si sta prestando collaborazione al “Servizio educazione alla salute dell’A.p.s.s., per la determinazione dei principi nutritivi fondamentali contenuti nei pasti normalmente consumati nelle mense scolastiche. Al reparto Bevande sono stati conferiti in totale 100 campioni così suddivisi: - 54 prelevati dai tecnici dell’A.p.s.s.; 12 dal Comando carabinieri del N.a.s; 7 da privati; 3 dagli Ispettori del Settore laboratorio e controlli; 24 per l’attività di test interlaboratorio. La tipologia di campione prevalente è stata il vino, seguito da alcuni distillati di vinaccia, liquori, succhi, birre, bevande analcoliche, aceto, melassa, alimenti precotti e bevande sospettate di essere state avvelenate. Nell’ambito delle attività per il mantenimento del Sistema qualità sono state eseguite le prove necessarie per il riconoscimento delle metodiche per la determinazione dei cloruri, del grado alcolico, delle ceneri, dell’estratto secco totale e degli zuccheri riduttori. 104 Relazione APPA 2006 Settore Laboratorio e controlli Notevole è stata l’attività di analisi di campioni provenienti da altri reparti. Particolare impegno è stato richiesto in ambedue i Reparti, relativamente ai numerosi campioni presentati agli Organi di vigilanza da privati cittadini per sospette manomissioni ed alterazioni o per presenza di sostanze o corpi estranei. 3. Collaborazione, Partecipazione, Sperimentazione a) Circuiti Interlaboratorio Reparto acque Nell’anno 2006 il reparto ha partecipato ai circuiti interlaboratorio organizzati da UNICHIM sulle acque potabili e quelle di scarico e ad un circuito internazionale promosso dalla Commissione Europea (SWIFT-WFD PROJECT) relativamente ai principali componenti delle acque superficiali. Reparto radioattività - Proficiency test organizzato dall’IAEA denominato IAEA-CU-2006-03 World-wide open proficiency test on determination of gamma emitting radionuclides. - Primo Interconfronto Nazionale sulle Misure di Concentrazione di Attività di Radon organizzato dall’APAT e dall’INMRI-ENEA. Reparto inquinamento - Studio Collaborativo per il dosaggio di “Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA) in matrici ambientali” (sedimento) organizzato da APAT; - 5° CIND sulla determinazione di IPA e PCB in due campioni di sedimento (2005) organizzato da Consorzio Interuniversitario Nazionale la Chimica per l' Ambiente; - 6° CIND sulla determinazione di IPA e PCB in tre campioni (2006) organizzato da Consorzio Interuniversitario Nazionale la Chimica per l' Ambiente; - “POP’S in matrici ambientali” (sedimento ed estratto) – 2005 organizzato da Unichim - Interlaboratory Study PBDEs, PCDD/PCDFs, PCBs and dioxin-like PCBs in sludge organizzato da Centre d' Expertise en Analyse Environnementale du Québec" (Canada); - IVa Campagna QC 2006 – Esercizio 06SS2 - “Determinazione di policlorobifenili e composti organoclorurati in fango industriale” organizzato da QualityConsult “Associazione per lo sviluppo della qualità ambientale”; 105 Relazione APPA 2006 Settore Laboratorio e controlli - IVa Campagna QC 2006 - Esercizio 06SS3 - “Determinazione di idrocarburi policiclici aromatici in fango industriale” organizzato da QualityConsult “Associazione per lo sviluppo della qualità ambientale”; - Circuito sulle prestazioni degli strumenti organizzato da Gruppo Nazionale Intercalibrazione Silice. Reparto assorbimento atomico - Esercizio Interlaboratorio UIV-Verona (campioni in carico al Reparto Acque; - Interconfronto UNICHIM Acque destinate al consumo umano-20°CICLO; Determinazione di cationi (Cd,Cr,Cu,Ni,Pb,V) in quattro soluzioni acquose a concentrazioni diverse, stabilizzate con HNO3; - Interconfronto UNICHIM Acque di scarico 14° CICLO (campioni in carico a Reparto acque); Soluzione acquosa (acqua reflua in uscita da depuratore, fortificata) stabilizzata con HNO3 per determinazione cationi (Cr e Zn); - Interconfronto UNICHIM Acque destinate al consumo umano-21°CICLO; Determinazione di cationi (Al,Ba,Be,Co,Fe,Mn,Zn) in due soluzioni acquose a concentrazioni diverse, stabilizzate con HNO3; - Interconfronto UNICHIM Acque di scarico 15° CICLO (campioni in carico a Reparto acque); Soluzione acquosa (acqua reflua in uscita da depuratore, fortificata) stabilizzata con HNO3 per determinazione cationi (Al,Ca,Mg,K,Fe,Mn,Na); - Interconfronto QUALITY CONSULT; Esercizio 06SS1 per determinazione di elementi in SUOLO industriale (As,Cd,Cr,Cu, Hg,Ni,Pb,V,Zn); - 3° SWIFT-WFD PROFICIENCY TESTING SCHEMES campione per la determinazione dei componenti maggiori (Ca,Mg,K,Na), e campione per la determinazione degli elementi in tracce (Al, As,Cr,Cd, Cu, Ni, Zn, Mn, Se,Pb) in acqua di fiume. Reparto bevande - Ring Test UIV-Verona su vini e mosti per i 28 parametri proposti. Nel 2006 è stata effettuata la determinazione dell’Ocratossina in immunoenzimatica per testare il metodo. Reparto antiparassitari - Proficiency test 3ndSWIFT-WFD PTs, organizzato da QualityConsult e Swift WFD – ricerca dei residui di fitofarmaci in acqua di fiume; - CRL European Proficiency Test EU-PT8, organizzato dall’Unione Europea, ricerca di residui di fitofarmaci di un campione di melanzane; - Interconfronto APAT-IC009 Fitofarmaci in acqua, organizzato da APAT. 106 Relazione APPA 2006 Settore Laboratorio e controlli b) Gruppi di lavoro Il personale del Settore laboratorio e controlli ha partecipato, in forma attiva, ai seguenti gruppi di lavoro, commissioni, progetti, collaborazioni: Collaborazione con INAIL per il miglioramento delle metodiche di analisi della Silice quarzosa in ambienti di lavoro; Gruppo di lavoro presso “Progetto speciale per il recupero ambientale ed urbanistico delle aree industriali; Gruppo di lavoro Suolo e siti contaminati; Gruppo di lavoro APAT-ARPA-APPA-FITOFARMACI – Coordinamento; Gruppo Piano di sicurezza alimentare dell’A.p.s.s.; Reti di sorveglianza nazionale controllo radon ambientale; Commissione tecnica gas tossici; Commissione idrotermalismo; Commissione Consultiva Prodotti Fitosanitari - Gruppo Residui - Ministero della Sanità; Partecipazione al Progetto GeCoRa Progetto Legge 93/01Linea progettuale 4b. Avvio della realizzazione dei primi nodi della rete nazionale dei laboratori di riferimento per i residui di fitofarmaci in tutte le matrici ambientali; Stage dello studente Dalbon Simone (conv. Appa - Itis-indirizzo chimico di Trento); Internato e tesi con uno studente dell’Università di Verona, laurea in laurea in Tecniche di laboratorio biomedico dell’Università di Verona – Polo di Rovereto. c) Pubblicazioni – Relazioni – Poster - Piani regionali – Provincia Autonoma di Trento. Definizione dei criteri per la scelta delle sostanze prioritarie in Trentino. Workshop APAT. Piano nazionale di controllo degli effetti ambientali dei prodotti fitosanitari. Roma, 16 - 17 febbraio 2006. - Progetto Legge 93/01 linea 4b: laboratori di riferimento per la ricerca dei residui di fitofarmaci in matrici ambientali. Sostanze prioritarie da utilizzare nella sperimentazione interlaboratorio di un metodo multiresiduo per l’analisi di fitofarmaci nelle acque. Workshop APAT. Piano nazionale di controllo degli effetti ambientali dei prodotti fitosanitari. Roma, 16 - 17 febbraio 2006. - Acque destinate al consumo umano e contaminazione chimica. Fitofarmaci nelle acque. 10a Conferenza Nazionale delle Agenzie Ambientali. Alimentazione e Ambiente. Abruzzo e Molise 6 - 9 marzo 2006. - Collaborative study for pesticides residues determination in water samples. (Method 5060 APAT–IRSA CNR). Project 4b L. 93/01. International Workshop APAT-IUPAC 107 Relazione APPA 2006 Settore Laboratorio e controlli Combiningand reporting analitycal results. The role of (metrological) traceability and (measurement) uncertainty for comparing analitycal results. Rome 6-8 March 2006. - Dati di vendita dei prodotti fitosanitari : rilevanza per le attività di controllo e per i piani d’indagine. Corso Sorveglianza sanitaria su effetti da fitosanitari istituto superiore di Sanità. Roma 4-5 aprile 2006. - Sicurezza alimentare: Progetto Residui nel Pranzo Pronto. 6° Convegno Nazionale. Fitofarmaci e Ambiente. Catania 20 – 21 aprile 2006. - Pesticide residues in meal. MGPR GRIFA Annual Meeting 2006. Pesticides in Food and the Environment. September 21-22, 2006 Cagliari. 4. Altre Attività Integrate al Settore Laboratorio e controlli 1. Servizio prevenzione e protezione Nel corso dell’anno il lavoro dell’incaricato del Servizio di prevenzione e protezione, istituito ai sensi del D.lgs. 626/94, che comprende tutte le attività dell’Appa, si è indirizzato principalmente sui compiti istituzionali, previsti dalla disciplina normativa in materia di sicurezza e igiene durante il lavoro. E’ stata effettuata l’attività di coordinamento con il referente per la formazione e l’Ufficio formazione del personale, per predisporre l’attività formativa “Rischi e misure protettive nelle attività territoriali dell’Appa”. Sono state effettuate le verifiche di competenza correlate con le ditte che operano presso il Slc con contratto di appalto: gestione centrale termica e trattamento aeraulico, pulizie dei reparti e gestione gas tecnici. Sono stati scelti e consegnati i DPI al personale incaricato ex novo, per svolgere mansioni specifiche. E’ stata curata la gestione degli accertamenti sanitari preventivi e periodici, per il personale interessato alla sorveglianza sanitaria con utilizzo di supporto informatico. 2. Sistema informatico L’attività del referente informatico si sta confermando essere un supporto fondamentale per la corretta gestione di dati e per il trasferimento dei dati stessi sia all’interno del Settore laboratorio e controlli che verso l’esterno. 108 Relazione APPA 2006 Settore Laboratorio e controlli Fondamentali sono le seguenti attività: l’implementazione di un sistema di flussi ordinati e coerenti di trasferimento di dati e informazioni all’interno del Settore; il rapporto con le ditte esterne di manutenzione strumentale e gestionale dell’impiantistica dell’intera struttura per la gestione informatica della loro attività; l’accelerazione delle metodologie della certificazione; la trasmissione informatizzata dei dati analitici all’A.p.s.s., all’Iss, all’Apat ed al Ministero della salute; interfaccia tra il responsabile del Settore ed i responsabili delle ditte che collaborano alla manutenzione della struttura laboratoristica. Considerato il superamento dell’attuale sistema informatico interno (LIMS) è stata predisposta la gara per l’acquisto di un nuovo software. Per questo il 2006 ha visto impegnato il referente informatico per la valutazione dei Laboratory information management system (LIMS) esistenti in commercio, al fine di scegliere il più adatto all’attività del Settore laboratorio e controlli. 3. Manutenzione, acquisti, rifiuti La gestione della nuova struttura laboratoristica, obiettivamente molto complessa, comporta un grande impegno per la manutenzione della parte strumentale, nonchè per tutte le attività di affiancamento alle ditte esterne incaricate della corretta gestione dell’impianto di circolazione dell’aria, delle varie tipologie di acque, dei gas tecnici, del sistema di controllo delle temperature ambientali, degli allacciamenti delle varie strumentazioni. Importanti sono inoltre le attività legate agli acquisti di vetreria e reattivi, la qualificazione dei fornitori e la valutazione delle migliori offerte in termini di rapporto qualità/prezzo. Da sottolineare infine le attività relative: alla gestione e classificazione dei rifiuti, all’inserimento nel sistema informatico dei campioni in arrivo, al controllo della temperatura frigo e congelatori, al trattamento della vetreria, all’archiviazione dei documenti, alla catalogazione di riviste e libri della biblioteca. 109 Relazione APPA 2006 p r o g e t t i Settore Laboratorio e controlli Progetto di mappatura radon (continuazione) Nel 2006 si è ulteriormente proseguito nell’acquisizione di misure e si è iniziato a valutare il percorso da attuare per georeferenziare tutti i dati. La georeferenziazione proseguirà anche nel 2007. Programmazione della ricerca dei residui di fitofarmaci nei comparti ambientali e negli alimenti L’Agenzia Provinciale per la Protezione dell’Ambiente di Trento coordina, a livello nazionale, un gruppo di lavoro sulle problematiche ambientali e sanitarie dei prodotti fitosanitari. Per la parte ambientale nel corso del 2006 è continuata l’attività di proposta di criteri oggettivi per la programmazione dei controlli del comparto ambientale acqua. In relazione al controllo ufficiale degli alimenti per la ricerca dei residui di fitofarmaci, il gruppo di lavoro ha organizzato una giornata di studio a Firenze il 27 ottobre 2006, in collaborazione con ARPA Toscana, con la presentazione di due metodi di riferimento per l’analisi dei residui nei prodotti ortofrutticoli. Le relazioni sono disponibili sul sito dell’APPA nella pagina AAAF all’indirizzo http://www.appa.provincia.tn.it/slc/FrAttiviAAAF.htm Continuazione dell’attività per la realizzazione dei primi nodi della rete nazionale dei laboratori di riferimento per i residui di fitofarmaci in tutte le matrici ambientali Il Settore laboratorio e controlli ha partecipato al progetto 4b della Legge 93/01 quale laboratorio di riferimento per l’analisi dei residui di fitofarmaci nelle matrici ambientali. Nel corso dell’anno 2006 si è concluso lo studio collaborativo condotto per il metodo multiresiduo della ricerca dei residui di fitofarmaci nelle acque. Sedici sostanze attive e due metaboliti sono stati estratti con la tecnica SPE e determinati per via gascromatografica con detector specifici e con la spettrometria di massa. L’attività svolta servirà per la proposta di un metodo normato per la ricerca dei fitofarmaci nell’acqua. 110 Relazione APPA 2006 Settore Laboratorio e controlli Aldeidi e chetoni in aria urbana Nel 2006 si è conclusa la tesi, con laureando esterno, per la messa a punto del metodo per la determinazione di aldeidi e chetoni in aria urbana. E’ stata ottimizzata la metodica di prelievo ed analisi ed è in previsione il proseguimento delle misure. Metalli in aria urbana La messa a punto della metodica di analisi di metalli su filtri mediante XRF, inizialmente prevista con controlli incrociati con le determinazioni mediante ICP-OES, si è svolta invece con la produzione di circa un centinaio di filtri con deposito di analiti di tipologia e concentrazioni diverse. A fine 2006 sono cominciate le analisi su filtri prelevati presso la centralina di Largo Porta Nuova a Trento e si pensa di estendere le misure anche ad altri siti. Determinazione di elementi presenti in tracce in matrici ambientali ed alimentari mediante FIFU-AAS E’ stata ottimizzata la fase di preparazione dei campioni: fase di preriduzione e parametri operativi strumentali di generazione idruri, atomizzazione e determinazione per arsenico, antimonio e selenio. E’ stata verificata l’applicabilità a campioni ambientali acquosi con risultati soddisfacenti per ripetibilità, accuratezza e limiti di rilevabilità. Nel corso del 2007, sarà approfondita, l’applicabilità alle matrici ambientali in termini di rapidità di analisi nella routine in confronto con un’altra tecnica utilizzata. Progetto GE.co.RA Nel 2006 il Settore laboratorio e controlli ha partecipato al progetto GE.co.RA, coordinato dall’ Università degli Studi di L’Aquila in collaborazione con l’ Autorità di Bacino dell’Adige. 111 Relazione APPA 2006 Settore Laboratorio e controlli GE.co.RA ( Groundwater Ecological Risk Assessment ) è una procedura di valutazione del rischio ecologico di ambienti acquatici sotterranei, attraverso l’elaborazione dei risultati ottenuti dalle analisi biologiche e chimico-fisiche. L’attività analitica ha coinvolto il Reparto acque, il Reparto antiparassitari ed il Reparto assorbimento atomico. Nel Reparto acque sono state eseguite le analisi chimico-fisiche dei principali parametri inquinanti su tutti i 229 campioni pervenuti. Nel Reparto antiparassitari si è svolta l’attività analitica di ricerca dei Residui di fitofarmaci su 128 campioni. Presso il Reparto assorbimento atomico sono stati analizzati 228 campioni per la determinazione del rame e dello zinco. 112 Relazione APPA 2006 Settore Informazione e qualità dell’ambiente SETTORE INFORMAZIONE E QUALITA’ DELL’AMBIENTE Le attività che fanno a capo al Settore Informazione Qualità dell’Ambiente articolandole per settore di intervento sono : • • • • informazione e comunicazione; educazione ambientale; sistema informativo ambientale; sviluppo sostenibile; 1. Informazione e comunicazione Attività di informatico. tipo informativo comunicativo e Sito APPA L’attuale sito dell' Agenzia è in costante aggiornamento per quanto riguarda i contenuti. Parallelamente, con la collaborazione del gruppo portale della PAT, si è sviluppato il nuovo progetto del sito APPA descritto nella sezione “progetti”. Assistenza informatica E’ stato effettuato il censimento PC e la verifica del parco macchine. L’attività è descritta in un database realizzato in Access che consente la gestione del parco macchine.. L’aggiornamento è costante aggiornato e rappresenta la situazione hardware dell’Agenzia in tempo reale. Il database consente di programmare le esigenze di rinnovo degli hardware obsoleti. 113 a t t i v i t à c o r r e n t e Relazione APPA 2006 Settore Informazione e qualità dell’ambiente La rete Appa è stata potenziata la rete presso il laboratorio di educazione ambientale di Trento, con l’installazione di nuove stampanti e computer connessi con le altre sedi dell’ Appa di Trento. Si è fornita l’ assistenza e la consulenza agli utenti dell’Appa per risolvere i problemi di carattere gestionale, e per risolvere problemi riguardanti: guasti all’hardware, le scannerizzazioni, i salvataggi e il recupero dati. Si è gestito il database "Remedy" utilizzato quotidianamente per provvedere all' inserimento delle richieste di installazione, di movimentazione o di cambiamento e per l' invio informatizzato alla funzione di Change Managment di Informatica Trentina. Il database è stato costantemente implementato di nuove funzionalità a seguito della migrazione al nuovo asset. p r o g e t t i Attività di formazione e di comunicazione dell’Appa 1. SEMINARIO “IL RUOLO DELLA COMUNICAZIONE AMBIENTALE” L’attività di formazione e di comunicazione dell’Appa si è sviluppata nell’ambito del seminario “Il ruolo della comunicazione ambientale”. Conoscere i meccanismi della comunicazione, avere consapevolezza del proprio stile comunicativo, essere in grado di interpretare gli atteggiamenti del cliente/utente, sono elementi fondamentali per essere in grado di svolgere al meglio il proprio compito. Per attivare efficaci flussi di informazione tra cittadini e istituzioni pubbliche. IL PROGRAMMA DEL SECONDO SEMINARIO PRESSO LA SALA DELLE CONFERENZE DELL’UNIVERSITA’ DI ECONOMIA DI TRENTO SI E’ ARTICOLATO NEI SEGUENTI INCONTRI DATA Giovedi 11 maggio 2006 Ore 14.30 – 17.00 TITOLO “L’utilizzo dei sistemi audiovisivi nella comunicazione ambientale” Giovedì 18 maggio 2006 Ore 14.30-17.00 “L’ambiente tra comunicazione scientifica e comunicazione giornalistica” Prof. Carlo Da Pozzo Giovedì 29 maggio 2006 Ore 14.30-17.00 “Comunicazione ambientale: pratiche per un’opportunità” Dott. Andrea Seminara 114 RELATORE Dott. Giampaolo Pedrotti Ufficio Stampa della Provincia Autonoma di Trento Direttore del Master in Comunicazione ambientale dell’Università degli studi di Pisa Responsabile della Comunicazione per la direzione inquinamento e rischi industriali del Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio Relazione APPA 2006 Settore Informazione e qualità dell’ambiente Al Seminario di “Comunicazione ambientale” 2006 si sono iscritte 80 persone e la partecipazione si è mantenuta su una media superiore ai 50 iscritti. 2. PROGETTO: SITO APPA Nel 2006 si è conclusa la progettazione del nuovo sito Appa secondo le direttive generali della PAT e l’adozione di una linea di condotta unitaria che eliminerà le attuali frammentazioni e darà così un’immagine unitaria dell’Agenzia garantendo a sua volta uniformità con il portale provinciale. Sotto l’aspetto grafico, si è passati a una nuova identità visiva digitale secondo le linee guida contenute nel Manuale per l’identità visiva digitale della Provincia autonoma di Trento. Il progetto ha promosso il passaggio da una strutturazione per settore/unità organizzativa, ad una strutturazione per tematica ambientale. Sulla base di incontri con i singoli redattori si sono definite le tematiche “ambientali” e le tematiche “generali” che andranno a definire i due menu di navigazione del nuovo sito. Il menu delle “tematiche ambientali”è il seguente: Acqua, Alimenti e bevande, Aria, Campi elettromagnetici, Cosmetici; Educazione Ambientale; Fitofarmaci; Radioattività; Rumore; Sistema Informativo Ambientale; Sviluppo Sostenibile; Suolo; Valutazioni ambientali/IPPC Il menu “istituzionale”è il seguente: Appa, chi siamo e cosa facciamo;Normativa ambientale; Pubblicazioni disponibili;Gare e appalti; Atti amministrativi; Tariffario;Glossario; Link utili. Il sito si trova in una fase strutturale e grafica definita. Il progetto prevede per il 2007 la totale implementazione dei contenuti da parte di ogni referente individuato e responsabile per le pagine relative al proprio ambito d’ interesse. Attraverso l’adozione della piattaforma software CMS individuata dal “gruppo portale” come sistema di gestione standard e attraverso opportuni corsi formativi, ogni singolo referente ha acquisito autonomia di redazione nella parte di competenza. Alla fase d’ implementazione che riguarda solo in parte il recupero dei contenuti dal vecchio. sito seguirà la fase di rappresentazione continua delle tematiche ambientali affrontate dall’Appa. Una fase successiva alla prima messa in linea del nuovo sito, prevede l’adozione di una piattaforma software che messa in trasparente comunicazione con il sistema CMS, consentirà l’accesso alle informazioni più tecniche che alcune aree tematiche metteranno a disposizione di un’utenza più esperta. 115 Relazione APPA 2006 Settore Informazione e qualità dell’ambiente 3. CENTRO DI DOCUMENTAZIONE SULL’AMBIENTE Nel corso del 2005-2006 si è elaborato il progetto del centro di documentazione sull’ambiente dell’Agenzia. Il progetto prevede l’istituzione di un centro informativo per organizzare documentazione ambientale e catalogare il materiale ambientale al fine di renderlo disponibile alle amministrazioni, alle associazioni, ai tecnici, al mondo scolastico e a tutti i cittadini. Il centro raccoglie i documenti già custoditi o prodotti dall’ Agenzia , dalla Rete Trentina di educazione ambientale, dal sistema delle Agenzie, nonché i documenti di interesse ambientale-didattico prodotti dagli altri Servizi della Provincia, i documenti di programmazione prodotti dalla P.A.T. e le nuove pubblicazioni inerenti le tematiche di competenza dell’Agenzia. Il centro è già operativo e sono consultabili alcune sezioni. Educazione Ambientale 2. a t t i v i t à c o r r e n t e Tavolo tecnico INFEA (Informazione,formazione,educazione ambientale) della Conferenza Stato-Regioni Nel 2006 il Tavolo tecnico INFEA ha prodotto un documento di rilancio del sistema INFEA per essere approvato dalla Conferenza permanente Stato Regioni e dalle Province autonome all’inizio del 2007. Il tavolo ha aderito e realizzato attività nell’ambito della Settimana dell’Educazione allo sviluppo Sostenibile dal 06 – 12 novembre 2006 proposta dall’UNECO. Il gruppo di lavoro C.I.F.E. (Comunicazione, Informazione, Formazione ed Educazione ambientale) Il Gruppo di Lavoro dei referenti dell’APAT e delle Agenzie per la protezione dell' ambiente delle Regioni e delle Province autonome (ARPA/APPA) per la Comunicazione, Informazione, Formazione ed Educazione ambientale ha continuato la sua attività di confronto nell’ambito di un Corso – laboratorio nelle sedi di Firenze, Venezia e Torino.Di seguito si elencano le iniziative: 1. a Firenze il 16-17 febbraio 2006 “Una proposta di indicatori di qualità per i sistemi regionali di educazione ambientale: Imparare a vedersi” a cura dell’ARPA Toscana; 2. a Venezia il 30-31 maggio “Biodiversità: riflessioni e proposte per educare alla sostenibilità ” a cura dell’ Arpa Veneto; 3. a Torino il 20-21 settembre “Il cambiamento climatico” a cura dell’ARPA Piemonte. 116 Relazione APPA 2006 Settore Informazione e qualità dell’ambiente 2.1 Rete trentina di educazione ambientale Attività di educazione ambientale per le scuole Anno 2006 Il Settore Informazione e Qualità dell’Ambiente (SIQA) dell’Agenzia Provinciale per la Protezione dell’Ambiente (APPA) promuove e attua iniziative di educazione ambientale in ambito scolastico attraverso la Rete trentina di educazione ambientale (ReTEA). Tali iniziative sono descritte all’interno della “Guida alle attività di educazione ambientale per le scuole del Trentino per l’anno scolastico 2005-06” disponibile presso gli uffici dell’APPA, presso i Laboratori territoriali della Rete trentina di educazione ambientale, presso i Centri di esperienza, presso le biblioteche del territorio provinciale, presso i comuni e i comprensori. I percorsi didattici sono attivabili gratuitamente da tutte le scuole di ogni ordine e grado della provincia di Trento attraverso la semplice richiesta scritta. Il ruolo della Rete è quello di tradurre i dati di conoscenza tecnico – scientifica del territorio in efficace progettazione di interventi, anche fornendo materiali didattici agli operatori didattici. Tutte le proposte didattiche, in relazione ai tematismi trattati e al grado di scuola cui sono dirette, sono state improntate a un atteggiamento interlocutorio e hanno visto la partecipazione attiva degli studenti. I percorsi della Rete nati e sviluppati partendo dall’ottica della ricerca – azione, dall’interdisciplinarietà, dalla conoscenza del proprio territorio in rapporto all’ambiente planetario, hanno coinvolto il mondo scolastico in piena collaborazione con enti, istituzioni e associazioni. Sintesi dell’attività svolta nell’anno 2006 Numero di studenti, e relative percentuali suddivise per grado scolastico, che hanno beneficiato degli interventi degli operatori della Rete trentina di educazione ambientale nell’anno 2006: SCUOLE D' INFANZIA SCUOLE ELEMENTARI I E II CICLO n°alunni fruitori delle attività didattiche 1095 11070 SCUOLE MEDIE 3870 SCUOLE SUPERIORI 2622 TOTALE 18657 Percentuali 6% 59% 21% 14% 100% Le attività didattiche nel 2006 hanno interessato nr. 18.657 alunni. 117 Relazione APPA 2006 Settore Informazione e qualità dell’ambiente Nelle scuole elementari sono stati coinvolti 11.070 alunni, circa il 59% del totale; nelle scuole medie sono stati coinvolti 3870 alunni circa il 21%; nelle scuole superiori sono stati coinvolti 2622 alunni circa il 14%. Valori percentuali per ordine di scuola 6% 14% 21% 59% scuola infanzia scuola media 2006: scuola elementare scuola superiore Numero degli studenti fruitori dei progetti della Rete suddivisi per comprensorio anno Numero degli alunni che hanno partecipato alle attività di ea per comprensorio. 6000 5011 5000 4000 3000 2068 2000 1762 1873 2068 1567 1453 1102 886 1000 652 214 0 C1 C2 C3 C4 C5 C6 C7 C8 C9 C10 C11 Il comprensorio in cui si sono coinvolti più studenti è il comprensorio della Valle dell’Adige con un numero di 5011. I comprensori di Fiemme, Bassa e Alta Valsugana, la Val di Non, la Val di Sole e l’Alto Garda sono stati interessati da interventi simili attorno ad un valore medio di 2000 unità. Il Primiero ha raggiunto un valore di 1102 unità e il comprensorio ladino solo 214 unità. Appaiono bassi il valore di nr. 886 unità del Comprensorio delle Giudicarie e nr. 652 unità della Vallagarina ove dovranno essere intensificati gli interventi nel prossimo anno. 118 Relazione APPA 2006 Settore Informazione e qualità dell’ambiente I progetti didattici della Rete rivolti alle scuole I percorsi didattici che sono stati presi in considerazione fanno riferimento a quelli contenuti all’interno della Guida alle attività di educazione ambientale in Trentino per l’anno scolastico 2005-06. Nelle tabelle seguenti si nota il forte impegno della Rete trentina di educazione ambientale riguardo le tematiche mission della Provincia Autonoma di Trento: aria, acqua, suolo e rifiuti, energia, natura e biodiversità, educazione agroalimentare, rapporto uomoterritorio. Le attività rivolte alla scuola d’infanzia, concordate con gli insegnanti in base agli obiettivi, le finalità e alla progettazione annuale del gruppo, sono stati svolti prevalentemente con attività ludiche e con uscite sul territorio, mentre i progetti didattici per le scuole primarie, secondarie di I grado e le secondarie II grado sono state attuati con la progettazione collaborativa del Consiglio di Classe oppure con il docente referente della classe. La preferenza nella scelta dei percorsi Nell’anno 2006 sono stati realizzati 22 tipi di percorsi didattici per un totale di 358 progetti attivati sul territorio. L’elenco della tabella sottoriportata indica le tipologie dei percorsi richiesti ed attivati: Suolo e rifiuti coesistenza possibile Mappe bioregionali L’aria che ci circonda Risorsa acqua Giardino armonico Cartografia a scuola A piedi sicuri Fiumi da vivere Raccolta porta a porta Il rapporto uomo-alimentazione Risparmio energetico nell’edificio scolastico nell’edificio scolastico Turismo sostenibile Ecosistemi in Val di Fiemme Ambiente e cittadinanza A ciascuno la sua neve Ambiente e alimentazione nel mondo agricolo Acqua:osservare, analizzare Erbe officinali: Shishu Acqua:animatrice del paesaggio Isole ecologiche nella scuola e la bancarella dei giochi Nell’anno scolastico 2006 – 2007, nei mesi da novembre a dicembre 2006, sono stati attivati i progetti della “Guida alle attività di educazione ambientale per le scuole del Trentino anno scolastico 2006/2007”. Una delle finalità principali che l’APPA - Settore informazione e Qualità dell’Ambiente – persegue per il sistema scolastico e formativo consiste nel promuovere tra i giovani lo sviluppo di conoscenze e competenze atte a rendere il futuro più sostenibile in termini di salvaguardia ambientale, progresso economico ed equità sociale per le generazioni presenti e future. Di seguito si riportano le tabelle delle richieste pervenute dalle scuole divise per comprensorio. 119 Relazione APPA 2006 Settore Informazione e qualità dell’ambiente ISTITUTI COMPRENSIVI comprensorio nr prog classi alunni docenti C1 7 11 108 6 C2 14 18 267 12 C3 25 34 551 10 C4 25 25 572 14 C5 65 72 1933 46 C6 26 27 488 13 C7 27 35 517 13 C8 22 23 366 11 C9 22 26 445 15 C 10 40 40 742 21 C 11 6 6 99 5 Totale 279 317 6088 166 ISTITUTI COMPRENSIVI C9 8% C 11 2% C 1 C 2 3% 5% C 10 14% C8 8% C7 10% C1 C2 C3 C4 comprensorio C1 C2 C3 C4 C5 C6 C7 C8 C9 C 10 C 11 Totale 120 C4 9% C5 23% C6 9% C5 C3 9% C6 C7 C8 C9 C 10 INFANZIA nr prog classi alunni docenti 0 0 0 0 0 0 0 0 4 4 77 2 1 1 29 1 9 9 169 5 3 3 66 3 4 4 62 4 8 8 163 7 1 1 32 1 9 9 163 5 0 0 0 0 39 39 761 28 C 11 Relazione APPA 2006 Settore Informazione e qualità dell’ambiente INFANZIA C1 C2 C 11 0% 0% C3 C4 0% 10% 3% C 10 23% C9 3% C5 22% C8 21% C1 C2 C3 C4 comprensorio C1 C2 C3 C4 C5 C6 C7 C8 C9 C 10 C 11 Totale C6 8% C7 10% C5 C6 C7 C8 C9 C 10 C 11 SUPERIORI nr prog classi alunni docenti 0 0 0 0 1 1 20 1 0 0 0 0 4 4 70 1 32 32 566 16 4 4 70 1 0 0 0 0 0 0 0 0 5 5 99 4 4 4 69 3 0 0 0 0 50 50 894 26 SUPERIORI C 11 0% C 1 0% C 10 23% C 2 0% C 3 10%C 4 3% C 5 22% C 9 3% C 8 21% C1 C2 C3 C 7 10% C4 C5 C6 C7 C 6 8% C8 C9 C 10 C 11 121 Relazione APPA 2006 Settore Informazione e qualità dell’ambiente La rilevazione mette in luce come, pur essendo abbastanza omogeneo il numero delle richieste nei vari comprensori, nelle zone periferiche le attività siano meno sviluppate. Una chiave di lettura è sicuramente quella che nelle scuole di periferia rimangono ancora consistenti il precariato e il pendolarismo dei docenti, cause di un forte turnover che limita la continuità progettuale e un proficuo rapporto con il territorio. Diventa quindi strategico per l’EA investire sul coinvolgimento di tutta la comunità scolastica, affinché i progetti non vengano sviluppati da singoli docenti ma rientrino nel Progetto Educativo d’Istituto di ogni istituzione scolastica. La scelta dei percorsi nell’ anno scolastico 2006/07 L’analisi per comprensorio mette in evidenza le differenze nelle scelte progettuali che vengono condotte a livello locale. Questo sta a sottolineare l’importanza del rapporto con il territorio, che in Trentino è tradizionalmente molto forte, e come le richieste dei percorsi corrispondano ai bisogni, alle tradizioni di un determinato contesto territoriale. Percorsi A ciascuno la sua ... neve Acqua come energia nella storia Ambiente e cittadinanza: conoscere, valorizzare, proporre Cartografia a scuola: il territorio analizzato con i più moderni strumenti informatici Dal grano al pane Erbe officinali e aromatiche Fiori..color arcobaleno Fiumi da vivere Fonti energetiche alternative e risparmio energetico nell'edificio scolastico Giochiamo con la terra e con i suoi prodotti Gli ecosistemi: uno studio sperimentale Il bosco Il meraviglioso mondo api Il nostro piccolo orto In viaggio con l'acqua La natura fiorisce a teatro L'ambiente e l'alimentazione nel mondo agricolo L'arte della biodiversità in città Mostra atelier di disegno naturalistico Mappe bioregionali: ricerca di valori e dei saperi locali Natura e biodiversità Percorso acqua Percorso acqua: Acqua animatrice del paesaggio Percorso acqua: Acqua: osservare, analizzare, … per saper progettare Percorso acqua: Risorsa acqua Percorso aria 122 C1 C2 C3 C4 C5 C6 C7 C8 C9 C10 C11 0 4 4 2 3 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2 0 19 3 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 8 0 0 0 2 1 7 0 3 2 1 0 1 0 1 0 0 0 0 0 0 0 1 3 0 0 0 0 1 0 0 0 1 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 3 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 3 0 0 0 0 0 2 14 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 4 0 1 0 0 0 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 3 2 3 2 0 0 1 2 0 0 1 0 3 1 0 0 1 0 0 0 2 7 0 0 1 0 0 3 0 0 1 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 10 0 0 0 1 0 0 3 0 0 0 0 0 0 3 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 0 0 4 0 1 0 0 15 1 9 0 1 0 0 0 11 5 4 0 0 0 6 7 0 0 13 1 0 0 0 Relazione APPA 2006 Percorsi Percorso aria: L'aria che ci circonda Percorso aria: Qualità dell'aria e qualità dell'ambiente Percorso aria: Risorsa aria Percorso rifiuti Percorso rifiuti alla scoperta della carta Percorso rifiuti: Raccolta porta a porta? … Sì, grazie Percorso rifiuti: Suolo e rifiuti: coesistenza possibile? Profumi e colori Sali sull'arca Capitan Eco Alla scoperta della carta Parco Paneveggio Giardino Armonico Fare rete per risparmiare energia A piedi sicuri Settore Informazione e qualità dell’ambiente C1 C2 C3 C4 C5 C6 C7 C8 C9 C10 C11 0 0 10 0 4 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 4 1 0 0 0 0 0 0 1 16 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2 0 1 0 0 3 3 11 0 0 0 0 4 0 0 5 0 0 0 1 0 0 0 1 8 0 2 2 0 0 0 0 0 11 8 0 0 0 0 0 0 0 11 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 3 1 0 0 0 72 0 0 0 0 2 0 0 1 0 6 0 2 19 1 2 2 Dai dati sopra elencati si può affermare che l’Educazione Ambientale ha fin qui ottenuto soddisfacenti risultati ma può e deve ancora crescere e svilupparsi in un contesto in continua evoluzione e con sempre nuove sfide da affrontare. Il Settore Informazione e Qualità dell’Ambiente ha avviato dei processi per ridefinire e ampliare la propria mission. Per il prossimo anno i progetti proposti alle scuole saranno strutturati in moduli e saranno programmati congiuntamente tra i consulenti e i docenti. L’APPA garantirà alle scuole il supporto per la didattica e la sperimentazione e le informazioni/formazione per proseguire nella gestione delle iniziative. Particolare attenzione verrà dedicata alla formazione iniziale dei all’integrazione e collaborazione con il territorio valorizzando le realtà specifiche. docenti e Attività di educazione ambientale per l’estate 2006 Durante l’estate 2006, la Rete trentina di educazione ambientale ha offerto 70 attività didattiche a valenza ambientale, tra accompagnamenti e laboratori didattici, mostre itineranti rassegna cinematografiche (c.f.r. Guida alle attività estive 2006), su tutto il territorio provinciale. A conclusione di queste attività gli operatori hanno somministrato ai partecipanti un questionario di gradimento capace di evidenziare i punti di forza e gli eventuali punti deboli dell’offerta estiva. L’affluenza complessiva e documentata alle attività estive è stata di nr. 4444 partecipanti suddivisi tra le diverse attività come segue in tabella (vedi allegati informatici): 123 Relazione APPA 2006 LT* Settore Informazione e qualità dell’ambiente Titolo percorso Laboratorio all' aperto dentro il paesaggio Cavalese LT1 LT1 Totale LT 2 Laboratorio ambientale per ragazzi a S.Martino di Castrozza Laboratorio ambientale per ragazzi ad Imer Visita guidata al biotopo prà delle Nasse LT 2 Totale LT 3 Dialogo al buio fra uomo e ambiente La forza dell' acqua: sulle tracce del torrente Maso Memorie di castelli Non chiamatelo passato: equilibrio e tradizione in malga LT 3 Totale LT 4 Il fungo oltre la tavola Riflessi di natura al "Laghestel" di Piné Se fossi un Insetto assomiglierei a… Serata informativa "Alberi ed animali dei dintorni di Caldonazzo" Visita guidata al Biotopo delle Grave LT 4 Totale Arte e Natura a S. Floriano escursione naturalistica al sentiero LT 5 Mancabrot Arte e Natura a S. Floriano laboratorio di disegno naturalistico I vecchi mestieri lungo l' Avisio selvaggio Laboratorio all' aperto "Dentro il paesaggio" Laboratorio all' aperto dentro il paesaggio Doss San Rocco Laboratorio all' aperto dentro il paesaggio Doss Trento Laboratorio all' aperto dentro il paesaggio Gocciadoro L' Argentario tra geologia e storia Mostra Speleologica "Paganella una Volta" Passeggiata Generale Ricci Piante Officinali: riconoscimento, conservazione utilizzo LT 5 Totale LT 6 Ciclo di Film dedicati ai buoni comportamenti Dal ciaretar al Malghetto Leggende e storia sulle antiche case di Coredo Risparmio energetico, Emas e Ecolabel Visita guidata alla segheria veneziana LT 6 Totale LT 7 Escusione naturalistica in Val Meledrio I larici monumentali della Val Comasine Percorso Geologico da Pellizzano al Lago dei Caprioli Percorso Piccolo Mondo Alpino e casa Grazioli Serata Osserviamo le stelle Tra sorgenti e abetaie LT 7 Totale CONTATTO-benessere ed armonia fisica attraverso movimenti dolci LT 8 del corpo a conrtatto con la natura Laboratori didattici “Naturalmente ricicloni” Mostra: "Io artista riciclone" Visita al biotopo di Fiavè LT 8 Totale 124 n. Part. 36 36 118 188 61 367 36 55 120 69 280 60 80 292 20 9 461 0 27 12 38 0 30 33 20 19 63 19 261 210 18 16 30 27 301 90 129 56 54 59 89 477 225 112 16 72 425 Relazione APPA 2006 LT* LT 9 Settore Informazione e qualità dell’ambiente Titolo percorso Al villino Campi… con mamma e papà Imparare giocando Orchidee ed altre magie Orchidee in riva al Lago Tesori di natura LT 9 Totale LT 10 Attività a malga Cimana Scoperta della terra al centro didattico Prà dell' Albi Visite al biotopo di Cei Visite al biotopo di Ecchen LT 10 Totale * LT = Laboratorio territoriale Totale complessivo Centro Esperienza Titolo percorso CE Centro di esperienza di Bresimo: Visita a segheria e mulino di Bresimo Bresimo CE Bresimo Totale CE Palazzo Gallo Costruire l' erbario sul Monte Lefre Mini corso di orientamento Momenti di relax sull' Altopiano di Celado Montagna di storiche vie di comunicazione Sulla via delle selci CE Palazzo Gallo Totale CE Parco Levico Le piante secolari del Parco degli Asburgo CE Parco Parco termale di Levico Totale CE Ronzo Chienis Io Bio? Miti e realtà delle produzioni biologiche Sali sull' arca CE Ronzo Chienis Totale CE Sauch Al roccolo Sauch un sentiero laboratorio Il labirinto incantato. Teatro per bambini e musica al roccolo Sauch CE Rotta del Sauch Totale CE Villa Welsperg Laboratorio ambientale-Crea con la natura Acqua, amica mia! CE Villa Welsperg Totale Totale complessivo n. Part. 26 90 19 60 16 211 69 51 60 111 291 3110 n. Part. 178 178 101 112 86 53 39 391 419 419 49 27 76 24 53 77 123 70 193 1334 L’andamento mensile dei partecipanti alle attività è riassunto nella tabella e nel grafico che seguono: 125 Relazione APPA 2006 Settore Informazione e qualità dell’ambiente Attività estive 2006 - Partecipanti per mese 2500 Somma di Num 2000 1500 1000 500 0 mag giu lug ago set 0 368 1822 1952 302 Totale Mese Le attività estive hanno impegnato 21 consulenti per un totale di 277 giornate lavorative. Attività estive 2006 – Numero suddiviso per i 22 operatori 600 Somma di Num 519 500 425 396 391 400 301 280 300 259 178 200 127 100 60 61 76 101 234 211 213 116 61 156 164 90 25 0 Nel complesso le attività si sono ripartite tra Laboratori territoriali e Centri di esperienza come si vede dal grafico1. 126 Relazione APPA 2006 Settore Informazione e qualità dell’ambiente Partecipanti alle attività estive 2006 promosse dai Laboratori territoriali e dai Centri di esperienza Somma di Num 1334; 30% 3110; 70% Lt/ Ce CE LT Nel dettaglio si riportano di seguito il numero dei partecipanti per ogni attività di ciascun ambito territoriale e Centro di esperienza: Partecipanti alle attività estive 2006 nel C2 188 200 150 100 50 0 118 61 Laboratorio ambientale per ragazzi a S.Martino di Castrozza Laboratorio ambientale per Visita guidata al biotopo prà ragazzi ad Imer delle Nasse Part ecipant i alle at t ivit à est ive 2006 nel C3 140 120 100 80 60 40 20 0 120 36 Dialogoal buiof rauomoe ambiente 69 55 Laf orzadell' acqua: sulle traccedel torrenteMaso Memoriedi castelli Nonchiamatelopassato: equilibrioetradizionein malga 127 Relazione APPA 2006 Settore Informazione e qualità dell’ambiente Partecipanti alle attività estive 2006 nel C4 292 350 300 250 200 150 100 50 0 80 60 Il fungo oltre la tavola 20 9 Riflessi di natura Se fossi un Serata Visita guidata al al "Laghestel" di Insetto informativa Biotopo delle Piné assomiglierei a… "Alberi ed animali Grave dei dintorni di Caldonazzo" Partecipanti alle attività estive 2006 nel C5 63 38 33 30 27 20 12 19 19 Piante Officinali: riconoscimento, conservazione Passeggiata Generale Ricci Mostra Speleologica "Paganella una 0 L' Argentario tra geologia e storia 0 Arte e Natura a S. Floriano escursione Arte e Natura a S. Floriano laboratorio di I vecchi mestieri lungo l' Avisio selvaggio Laboratorio all' aperto "Dentro il laboratorio all' aperto dentro il paesaggio Laboratorio all' aperto dentro il paesaggio Laboratorio all' aperto dentro il paesaggio 70 60 50 40 30 20 10 0 Partecipanti alle attività estive 2006 nel C6 250 210 200 150 100 30 27 Leggende e st oria sulle Risparmio energet ico, Visit a guidat a alla segher ia ant iche case di Coredo Emas e Ecolabel veneziana 18 50 16 0 Ciclo di Film dedicat i ai Dal ciaret ar al Malghet t o buoni compor t ament i Partecipanti alle attività estive 2006 nel C7 129 150 100 90 89 56 54 59 50 0 Escusione naturalisticainVal Meledrio 128 I larici monumentali PercorsoGeologico dellaVal Comasine PercorsoPiccolo SerataOsserviamo Trasorgenti e daPellizzanoal MondoAlpinoecasa lestelle abetaie Lagodei Caprioli Grazioli Relazione APPA 2006 Settore Informazione e qualità dell’ambiente Partecipanti alle attività estive 2006 nel C8 250 200 150 100 50 0 225 112 72 16 CONTATTO-benessereed Laboratori didattici armoniafisicaattraverso “Naturalmentericicloni” Mostra: "Ioartistariciclone" Visitaal biotopodi Fiavè movimenti dolci del corpoa conrtattoconlanatura Partecipanti alle attività estive 2006 nel C9 90 100 80 60 60 40 26 19 20 16 0 Al villinoCampi…con Impararegiocando Orchideeedaltremagie Orchideeinrivaal Lago Tesori di natura mammaepapà Partecipanti alle attività estive 2006 nel C10 120 100 80 60 40 20 0 111 69 51 AttivitàamalgaCimana Scopertadellaterraal centro 60 Visiteal biotopodi Cei Visiteal biotopodi Ecchen didatticoPràdell' Albi 129 Relazione APPA 2006 Settore Informazione e qualità dell’ambiente Partecipanti alle attività estive 2006 Ce di Bresim o e Parco di Levico 500 419 400 300 178 200 100 0 Vi si ta a segher i a e mul i no di Br esi mo Le pi ante secol ar i del Par co degl i Asbur go Partecipanti alle attività estive 2006 Ce di Palazzo Gallo 86 53 Mini corso di orientame nto Momenti di relax sull' Altopia no di Celado Montagna di storiche vie di comunica zione 39 Sulla via delle selci 112 101 Costruire l' erbario sul Monte Lefre 120 100 80 60 40 20 0 Partecipanti alle attività estive 2006 Ce di Ronzo Chienis 60 40 20 0 49 27 Io Bio? Miti e realtà delle produzioni biologiche Sali sull' arca Partecipanti alle attività estive 2006 Ce di Roccolo del Sauch 60 40 20 0 53 24 Al roccolo Sauch un sentiero laboratorio Il labirinto incantato. Teatro per bambini e musica al roccolo Sauch Partecipanti alle attività estive 2006 Ce di Villa Welsperg 150 100 50 0 123 70 Laboratorio ambientale-Crea con la natura 130 Acqua, amica mia! Relazione APPA 2006 Settore Informazione e qualità dell’ambiente Andamento dei partecipanti alle attività estive per comprensorio 2500 2000 1500 1000 500 0 C1 C2 C3* C4 C5 C6 C7 C8 C9 C10 2006 36 560 699 852 338 479 477 425 211 367 2005 276 535 671 562 247 348 421 325 505 149 2004 262 621 1633 614 517 299 1023 835 467 671 2003 265 575 780 678 397 176 131 825 823 2008 Visitatori dei biotopi I biotopi inclusi negli accompagnamenti estivi sono variati di anno in anno, secondo la disponibilità degli operatori sul territorio e degli accordi con l’Ufficio Biotopi della PAT. 2003 C1 2004 C1 Biotopo Calzenagol Biotopo Lago delle Buse Biotopo Lago Nero Biotopo Palù dei Mugheri C1 Totale Biotopo Torbiere di Lavazé Biotopo Zona umida di Valfloriana 0 LT1 LT1 17 Totale 2005 Passaggi nel paesaggio - Il percorso mesolitico nel biotopo dei laghi del Colbricon 2006 50 50 C1 0 0 63 15 95 131 Relazione APPA 2006 Settore Informazione e qualità dell’ambiente 2003 C2 Biotopo Prà delle Nasse C2 Totale C3 C3 Totale C4 C4 Totale 2004 85 C2 C2 85 Totale Biotopo Palude di Roncegno Biotopo Resenzuola Biotopo Canneto di San Cristoforo Biotopo Inghiaie Biotopo Laghestel Biotopo Le Grave 17 C3 9 C3 26 Totale Biotopo Lona Lases C5 Totale C6 Biotopo Lona Lases Biotopo Fontanazzo 0 Biotopo Palude di Roncegno 0 21 Biotopo Canneto di San Cristoforo LT4 1 Totale 11 0 C5 33 Biotopo Inghiaie Biotopo Laghestel Biotopo Le Grave Biotopo Piccoli laghi del Perginese Visita guidata al Biotopo del Laghestel di Piné: Riflessi di natura 59 Biotopo Castel Toblino Biotopo Lona Lases 36 C4 Totale 102 4 3 5 LT5 Visita guidata al Biotopo Lona Lases LT5 21 Totale 0 0 26 Biotopo Paludi di Tuenno C6 Totale 9 C6 37 Totale Biotopo La Rocchetta Biotopo Palù Longia 15 LT6 Nei dintorni di Coredo: Monumenti vegetali e biotopo di Senda Visita guidata al biotopo della Rocchetta Visita guidata al biotopo di S. Giustina 0 15 LT6 Totale 132 C4 C4 154 C5 0 Totale 28 C6 C2 Totale 61 61 59 33 Biotopo La Rocchetta C2 Visita guidata al biotopo prà delle Nasse 0 8 LT4 80 2006 59 59 LT2 78 Totale 30 C4 142 Biotopo Castel Toblino 78 LT2 Biotopo Canneto di Levico C4 Totale C5 Biotopo Prà delle Nasse 2005 Visita guidata al biotopo Prà delle Nasse 50 42 32 12 4 Visita guidata al Biotopo delle Grave Riflessi di natura al "Laghestel" di Piné 9 80 89 Relazione APPA 2006 Settore Informazione e qualità dell’ambiente 2003 C8 2004 Biotopo torbiera di Fiavé Biotopo torbiera di Fiavé 62 C8 C8 Totale 2005 C8 62 Totale 24 LT8 Passaggi nel Paesaggio Visita guidata al biotopo di Fiavé 24 Visita guidata al biotopo di Fiavè LT8 Totale C9 C9 Totale C10 Biotopo Marocche 18 C9 Biotopo Marocche Biotopo Monte Brione 16 Biotopo Monte Brione Biotopo Cei Biotopo Ecchen C9 34 Totale 4 LT9 4 C8 72 C8 21 Totale 72 25 Visita guidata al biotopo delle Marocche 14 Visita guidata al Biotopo di Ecchen 91 C10 16 157 LT 10 218 C10 Totale Visita al biotopo di Fiavè 20 Biotopo Ecchen 0 C10 2006 C10 218 Totale LT 10 157 Totale Visite al biotopo di Cei Visite al Biotopo di Ecchen 60 111 C10 91 Totale 171 Negli anni che vanno dal 2003 al 2006 quattro biotopi sono stati costantemente presenti nell’offerta delle attività estive e sono quelli di Prà delle Nasse(C2), del Laghestel di Pinè (C4), di Fiavè (C8) e di Ecchen (C10). Ecchen Fiavè Prà delle Nasse 218 62 157 24 91 25 111 72 2003 2004 2005 2006 85 78 59 62 Laghestel di Pinè 80 102 59 80 Il grafico l’andamento dell’affluenza dei visitatori in questi 4 biotopi negli anni in esame : Numero di visitatori dei percorsi nei biotipi dal 2003 al 2006 600 500 400 300 200 100 0 Serie2 2003 2004 2005 2006 442 569 422 393 133 Relazione APPA 2006 Settore Informazione e qualità dell’ambiente Sito e portale della Rete trentina di educazione ambientale Il bilancio degli accessi al sito www.educazioneambientale.tn.it per quanto riguarda il 2006 vede la conferma dei buoni risultati riscontrati nell’anno precedente. Continua a trovare consensi il servizio di newsletter della Rete trentina di educazione ambientale i cui iscritti sono arrivati a superare la soglia delle 1581 unità, dalle 1000 del 2003. - Le 10 pagine più viste a partire dall’1 gennaio fino al 31 dicembre 2006 PathName Totale educazioneambientale.tn.it/ripple2.swf 25332 educazioneambientale.tn.it/default.htm 13074 educazioneambientale.tn.it/AreaCentrale.htm 10401 educazioneambientale.tn.it/Trifiuti.htm 4234 educazioneambientale.tn.it/ scuole.htm 3237 educazioneambientale.tn.it/pdf/guida06.pdf 1538 educazioneambientale.tn.it/ LB_intr.htm 1409 educazioneambientale.tn.it/ pdf/isoleecologiche.pdf 1322 educazioneambientale.tn.it/ LB_centri.htm 1280 educazioneambientale.tn.it/ mappa.htm 1255 - Provenienza dei visitatori a partire dall’1 gennaio fino al 31 dicembre 2006 Top 10 Referers www.google.it/search www.appa.provincia.tn.it 6581 www. Google (Images) 1877 search.alice.it/search/cgi/search.cgi 1801 Yahoo 1230 www.abertech.it/ea/home.asp 589 www.provincia.tn.it/Newsletter/ 355 www.ripristino.provincia.tn.it/Levico/progetti.html 289 www.comano.to/ita/home/home.php 221 www.trentinocultura.net/frame_ext.asp 112 Altri 134 16567 16576 Relazione APPA 2006 Settore Informazione e qualità dell’ambiente La formazione degli operatori della Rete e dei docenti L’APPA attraverso un impegno che si articola in diversi campi d’azione riguardanti la protezione e la conservazione dell’ambiente, caratterizza in modo specifico il proprio intervento, connesso strettamente alla conoscenza del territorio, portando un forte contributo alla diffusione dei dati ambientali e di materiali informativi, dialogando con la cittadinanza. I corsi di formazione organizzati per gli operatori della Rete trentina di educazione ambientale nel corso del 2006 hanno coinvolto anche gli operatori didattici, le amministrazioni e i cittadini, in quanto l’APPA - Settore Informazione e Qualità dell’Ambiente propone iniziative inerenti la protezione dell’ambiente, con intenzione di diffondere dati sullo stato dei fattori ambientali – Aria, Acqua, Suolo, Energia, Agroalimentare, – e per affermare una cultura collettiva ecologica per la salvaguardia delle risorse naturali. Corso di formazione “AMBIENTE E TERRITORIO” L’Agenzia Provinciale per la Protezione dell’Ambiente - Settore Informazione e Qualità dell’Ambiente – nell’anno scolastico 2005/06 ha prodotto un importante investimento sulla progettazione didattica. Molte risorse sono state impegnate per produrre nuovi materiali sperimentali e innovativi sulle tematiche dell’ Aria, Acqua, Suolo e Rifiuti, Energia; Ecosistemi , Alimentazione, Rapporto uomo-territorio. A conclusione di tale sperimentazione è stato proposto un momento di presentazione delle proposte didattiche elaborate dagli esperti, coinvolgendo in un percorso formativo insegnanti, operatori della rete, aspiranti operatori, rappresentanti di amministrazioni, di associazioni e cittadini per operare in una logica di sistema integrato e di promozione della cittadinanza attiva. Il corso si è tenuto presso la sala riunioni del Settore Laboratorio e controlli – Via Lidorno, 1 Trento, nei giorno 04 e 05 ottobre, 15,16,17 novembre 2006. Di seguito si elencano i titoli delle relazioni e i relativi relatori : TITOLO RELAZIONE RELATORE ENTE DI APPARTENENZA 4 ottobre 2006 Presentazione della proposta formativa Dott. Paolo Fedel APPA – Settore Informazione Qualità Ambiente Arch. Erica Masina Rete Trentina di Educazione ambientale Dott. Annalisa Bonomi Rete Trentina di Educazione ambientale I Dott. Maddalena Wegher Rete Trentina di Educazione ambientale Rete Trentina di Educazione ambientale L’Aria che ci circonda L’Aria che ci circonda Qualità dell’aria e qualità dell’ambiente L’ambiente e l’alimentazione Dott. Monica Santini 135 Relazione APPA 2006 TITOLO RELAZIONE Settore Informazione e qualità dell’ambiente RELATORE ENTE DI APPARTENENZA 5 ottobre 2006 Dott. Gabriella Gretter Rete Trentina di Educazione ambientale Il compostaggio Dott. Nicola Curzel Rete Trentina di Educazione ambientale Suolo e Rifiuti: coesistenza possibile? Raccolta porta a porta Dott Thomas Deavi Rete Trentina di Educazione ambientale Isole ecologiche nelle scuole e bancarella dei giochei Cartografia a scuola: il territorio analizzato con i più moderni strumenti informatici. Dott. Nicola Dalla Torre Rete Trentina di Educazione ambientale Dott. Nicola Dalla Torre Rete Trentina di Educazione ambientale 15 novembre 2006 Risorsa acqua. Dott.Maddalena Wegher Rete Trentina di Educazione ambientale Risorsa acqua - metodologia Dott. Anna Brugnara Rete Trentina di Educazione ambientale L’evoluzione del rapporto uomoacqua nella storia:” Acqua e mitologia greca” Dott. Sara Martinelli Rete Trentina di Educazione ambientale Dott. Laura Ricci Rete Trentina di Educazione ambientale Dott. Valeria Mancinelli Rete Trentina di Educazione ambientale Dott.Raffaello Novelli Rete Trentina di Educazione ambientale Arch. Erica Masina Rete Trentina di Educazione ambientale dott. Walter Zotta Rete Trentina di Educazione ambientale dott.Nicola Dalla Torre Rete Trentina di Educazione ambientale Dott. Michela Luise Rete Trentina di Educazione ambientale Dott. Maddalena Wegher Rete Trentina di Educazione ambientale Dott. Laura Ricci Rete Trentina di Educazione ambientale Dott. Laura Ricci Rete Trentina di Educazione ambientale Il suolo Acqua animatrice del paesaggio Acqua animatrice del paesaggio. 16 novembre 2006 Acqua: osservare, analizzare per saper progettare Fiumi da vivere. A ciascuno la sua neve Fonti energetiche alternative e risparmio energetico nell’edificio scolastico Mappe bioregionali: ricerca di valori e dei saper locali 17 novembre 2006 Erbe officinali. Ambiente e cittadinanza. Conoscere, valorizzare, proporre. Turismo sostenibile. 136 Relazione APPA 2006 Settore Informazione e qualità dell’ambiente Il Giardino Armonico Le scuole che hanno aderito al progetto “Il Giardino Armonico” hanno seguito dei corsi di formazione attuati dalla responsabile del progetto in tutta Italia la sig. Angela Festa e con la partecipazione delle dott.sse Marina Tutino e Tiziana Vergine del Movimento Cooperazione Educativo di Roma. Nel 2006 le giornate di formazione si sono svolte presso il Laboratorio territoriale di educazione ambientale della Valle dell’Adige in Via Piave, 5 TN, con 4 uscite sul territorio nei mesi maggio e novembre. Le mostre itineranti e interattive e la loro gestione L’Agenzia mette a disposizione di scuole o altri Enti nr. 3 mostre interattive di proprietà dell’APPA: “Più o meno rifiuti”; “La montagna fonte di acqua dolce” ; “Una finestra sul clima”. Nella sezione “progetti” si descrive l’attuazione del nuovo progetto di gestione. Stand Nel corso dell’anno 2006 il Settore Informazione e Qualità per l’Ambiente ha organizzato e gestito 5 stand di livello nazionale e locale: • • • • • Conferenza Nazionale delle Agenzie dell’ Ambiente – dal 04 al 09 marzo 2006 in Abruzzo e Molise; Proteggiamo le Alpi 11 aprile 2006 a Trento (presso liceo Prati); European Mobility week dal 20 al 22 settembre 2006 a Trento (p.zza Duomo); Forum Pa dal 08 al 12 maggio 2006 a Roma; Fa la cosa giusta dal 03 al 05 novembre 2006 a Trento (presso CTE). 137 Relazione APPA 2006 Settore Informazione e qualità dell’ambiente Attività 2006 presso il Villino Campi di Riva del Garda L’attività di informazione, formazione, ed educazione ambientale presso il Villino Campi si è svolta con nuovi progetti finalizzati alla conoscenza e alla valorizzazione del lago di Garda e del suo territorio, in sinergia con le amministrazioni locali e numerose associazioni. Sono stati realizzati vari corsi di aggiornamento per le scuole (dalle materne alle superiori), visite guidate, attività didattiche, laboratori estivi, letture a tema ed eventi speciali. Si è registrato un positivo riscontro di pubblico e di critica, come documentato dai commenti scritti dai visitatori sul libro firme, spesso entusiasti. Nel complesso i visitatori del 2006 sono stati 6.970, con un incremento di 1.670 unità rispetto all’anno precedente, la significativa percentuale del 24%. MOSTRE TEMPORANEE Orchidee dell’Alto Garda, Orquideas brasileiras. Incontro tra Trentino e Brasile. Riva del Garda, Villino Campi, 31 maggio – 5 novembre 2006. Sviluppo sostenibile, educazione, biodiversità: la mostra temporanea “Orchidee dell’Alto Garda e Orquideas brasileiras” propone una riflessione su queste problematiche, un incontro tra Trentino e Brasile. L’allestimento consente una immersione multimediale nel delicato ambiente della foresta brasiliana, fragile e minacciato, e nel contempo presenta alcune azioni concrete intraprese per la sua tutela. Le orchidee spontanee del monte Brione, biotopo dell’Alto Garda, vengono affiancate alle esotiche “Orquideas brasileiras”, tesori di una foresta da salvare. La suggestione dell’arte è affidata agli affascinanti acquarelli dal vivo di Margherita Leoni, giovane pittrice bergamasca che per la maggior parte dell’anno risiede nella foresta pluviale, a stretto contatto con la natura e le popolazioni indigene. Le fotografie e i pannelli sull’ambiente del Brasile sono un’occasione unica per conoscere un paese dalla biodiversità straordinaria. Curiosa è la vetrina del Pau-brasil, l’albero che dà il nome al Brasile, con sezioni di rami e altri oggetti, mentre il modello plastico di orchidea con colibrì è utile per illustrare l’impollinazione. 138 Relazione APPA 2006 Settore Informazione e qualità dell’ambiente Tra i progetti di cooperazione allo sviluppo del Brasile viene illustrato quello condotto nel Paranà dall’associazione di volontariato internazionale Shishu: il problema della povertà degli indios viene affrontato partendo da un elemento tradizionale della loro cultura, l’uso delle piante medicinali, la cui coltivazione offre un’opportunità di sviluppo economico e sociale. Vari gli elaborati delle scuole trentine aderenti ai progetti di educazione ambientale finalizzati alla conoscenza della biodiversità locale e allo sviluppo sostenibile del pianeta: la criticità del rapporto Nord-Sud è una problematica che non può essere ignorata nel cammino educativo dei “nuovi cittadini del mondo”. CALENDARIO EVENTI Inaugurazione, Visite guidate alla mostra, Visita guidata al biotopo Monte Brione, Attività estive per bambini e ragazzi, Laboratori creativi per adulti e bambini accompagnati, Attività didattiche per le scuole fino al 27 febbraio 2007 (a.s. 2006-2007), Viaggio di turismo sostenibile nelle aldeias indigene del Paranà. COLLABORAZIONI Assessorato all’emigrazione, solidarietà internazionale, sport e pari opportunità della Provincia Autonoma di Trento; Servizio Parchi e Conservazione Natura della Provincia Autonoma di Trento; CRA - Istituto Sperimentale per l’Assestamento Forestale e per l’Alpicoltura, Villazzano di Trento; Rete trentina di educazione ambientale per lo sviluppo sostenibile; Orto Botanico “Lorenzo Rota”, Bergamo; Margherita Leoni; Associazione Shishu volontariato internazionale ONLUS; Centro de Formação Juan Diego, Guarapuava, Paranà, Brasile; Magia Verde ONLUS - Human Ecology Workshop; Ingarda Trentino s.p.a. PARTNER: Fedrigoni Cartiere. Nell’anno scolastico 2007/2008 questa mostra diventerà itinerante tramite un percorso didattico che offre un approfondimento tematico su biodiversità e sviluppo sostenibile. PARTECIPAZIONE RIVA E ARCO AL 2° FESTIVAL DELLA LETTURA DI Nel settembre 2006 il Villino Campi ha ospitato i seguenti appuntamenti di successo inseriti nel Festival della lettura di Riva ed Arco, dedicato al tema dell’acqua: Sabato 16 e 23 settembre 2006, ore 17.00 LETTURE PER BAMBINI “NARRAZIONE DI ACQUE” Bandus… i narratori di Riva del Garda Venerdì 22 settembre 2006, ore 21.00 - 21.45 – 22.30 (3 repliche) “FLUIDA-MENTE “ evento teatrale speciale, di e con Rosamaria Maino e Sara Maino. Uno studio affascinante in cui l' acqua viene narrata teatralmente in più strati rappresentativi, da quelli poetico-fantastici a quelli materici, ricorrendo anche a tecnologie ed installazioni multimediali. Un progetto speciale creato appositamente per il II° Festival della Lettura di Riva e Arco. Lo spettacolo viene ora proposto come itinerante, con minimi costi di gestione. 139 Relazione APPA 2006 Settore Informazione e qualità dell’ambiente Domenica 24 settembre 2006, ore 16.00 PRESENTAZIONE E LETTURA “I Guaraní che vivevano lungo il Rio Iguaçú...” proiezione video a cura di Fabio Vaia, letture di Rocco Scolozzi Associazione Shishu - volontariato internazionale ONLUS INIZIATIVE DI FORMAZIONE Giornata interculturale “Incontro tra Trentino e Brasile” Riva del Garda, Villino Campi, 31 maggio 2006. Incontro divulgativo e formativo per uno scambio di esperienze tra Enti, Associazioni di volontariato, Istituzioni Scolastiche e privati cittadini interessati all’educazione e alla tutela dell’ambiente. Voci ed attività diverse ma unite nel promuovere, soprattutto nei giovani, curiosità e sensibilità verso le culture vicine e lontane. L’evento precede l’apertura della mostra temporanea “Orchidee dell’Alto Garda, Orquideas Brasileiras”, promossa dall’Assessorato all’Urbanistica e Ambiente della Provincia Autonoma di Trento e dall’Agenzia Provinciale per la Protezione dell’Ambiente - Settore Informazione e Qualità dell’Ambiente. Si è registrata un’ampia partecipazione, un centinaio di persone circa tra insegnati e pubblico. ”Impronte dal vivo: una tecnica di microscopia vegetale che parte dall’osservazione in campo” Workshop di aggiornamento pratico rivolto agli operatori della Rete trentina di educazione ambientale, Villino Campi di Riva del Garda, 12 ottobre 2006. SALE ESPOSITIVE PERMANENTI Completato l’aggiornamento informatico del sistema informativo multimediale, non sono state apportate ulteriori modifiche. MANUTENZIONE CHIESETTA MIRALAGO E VILLINO CAMPI L’edificio “ex chiesetta Miralago” ubicata presso il complesso provinciale “Colonia Miralago” a Riva del Garda è stata concessa in uso all’Agenzia Provinciale per la Protezione dell’Ambiente con nota del 09 novembre 2001 del Dirigente del Servizio Attività Socio Assistenziali; successivamente le competenze dell’area Miralago sono passate a “Patrimonio del Trentino S.p.a.” . Nel 2006 si è proceduto al riordino del magazzino e alla inventariazione di tutti i materiali ivi conservati. Nelle due strutture sono stati eseguiti alcuni interventi di manutenzione (idraulico, caldaista, carpenteria metallica, carpenteria in legno…). 140 Relazione APPA 2006 Settore Informazione e qualità dell’ambiente BIBLIOTECA Nel 2006 la catalogazione di riviste e monografie è proseguita con lentezza, per carenza di personale. I titoli totali catalogati sono nr. 900. Si è provveduto nel corso dell' anno 2006 alla ricerca ed acquisto di monografie e riviste ritenute di interesse ambientale e per la didattica. L’attività di schedatura dovrà essere sostenuta con un investimento specifico. DOCUMENTAZIONE ATTIVITA’ SVOLTA Le attività svolte presso il Villino Campi nel 2006 sono state divulgate in vario modo, seppur non in modo sistematico e continuo. I risultati della diffusione sugli organi di stampa sono documentati nelle rassegne stampa debitamente depositate. Sono state pubblicate le seguenti pubblicazioni specifiche: Tisi F., 2006 - Orchidee dell’Alto Garda, Orquideas Brasileiras. Incontro tra Trentino e Brasile. Judicaria 62:37-38. Tisi F., 2006 - Incontro tra Trentino e Brasile. Giornata interculturale al Villino Campi di Riva del Garda. Judicaria 62:39. Tisi F., 2006 - Istituzione di un coordinamento natura-ambiente nell’Alto Garda trentino: mostre, eventi, educazione. I Quaderni del MuSeC, Project work 2004: 138-140. Tisi F. (a cura di), 2006 - Atti giornata interculturale “Incontro tra Trentino e Brasile”. Judicaria 62:37-74. Gli atti sono stati duplicati dal Centro Duplicazione PAT e scaricabili dal sito della Rete di educazione ambientale. MOSTRE INTERATTIVE SULLE TEMATICHE: acqua, aria ,rifiuti, energia, paesaggio Nell’ambito delle attività INFEA (Informazione, Formazione Educazione Ambientale) si è progettata una nuova gestione delle 3 mostre interattive e itineranti rivolte alle scuole e ai cittadini esponendole nei Comprensori e affiancandole ad attività didattico – scientifiche dagli operatori della Rete Trentina di educazione ambientale. Le mostre itineranti sono le seguenti: Mostra “Più o Meno Rifiuti” Mostra “Una finestra sul clima” Mostra “La montagna fonte d’Acqua dolce” 141 p r o g e t t i Relazione APPA 2006 Settore Informazione e qualità dell’ambiente 1. Mostra “Più o Meno Rifiuti” La mostra, di proprietà dell’ Appa, è stata proposta in 8 località affiancata da attività didattico-scientifiche promosse dagli operatori della Rete trentina di educazione ambientale. La mostra costituisce un momento di riflessione sull’impatto ambientale dovuto al nostro stile di vita consumistico. Durante le visite adulti e bambini hanno possono intraprendere un viaggio alla scoperta delle materie utilizzate quotidianamente e dei rifiuti prodotti nei vari ambienti della casa. Circa 2600 i visitatori che hanno visitato nel 2006 la mostra assistendo alle lezioni. Di seguito si riparte il calendario delle esposizioni con indicazioni del luogo, numero delle classi e dei visitatori. Di seguito viene anche riportato l’itinerario delle mostre nel corso dell’anno 2006: DATA dal 13 febbraio al 07 marzo 2006 dal 07 marzo al 22 marzo 2006 dal 22 marzo al 11 aprile 2006 dal 15 maggio al 08 giugno 2006 dal 25 settembre al 09 ottobre 2006 dal 24 ottobre al 11 novembre 2006 dal 11 al 12 novembre 2006 dal 13 al 29 novembre 2006 Totale LUOGO Mori Istituto Comprensivo Avio Istituto Comprensivo Fondo Scuola Media "Lampi" Trento Sala della Tromba Sala della cultura Albiano Sala Comunale Zambana Nave S. Rocco N. CLASSI 24 N. VISITATORI 483 14 220 19 310 35 572 15 293 13 161 4 60 Limone sul Garda / 500 124 2599 La previsione del coinvolgimento di 100 classi è stata superata di 24 classi. 2. Mostra “Una finestra sul clima” La mostra è stata realizzata dall’Appa nel corso del 2006. E’ stata allestita presso i comuni e le scuole del territorio per sensibilizzare i ragazzi in età scolastica, la cittadinanza, verso i problemi connessi all’inquinamento atmosferico a livello globale, oltre che per conoscere usi, costumi ed abitudini dei popoli indigeni della foresta amazzonica. A seguito viene riportato l’itinerario percorso nel 2006 il numero di classi coinvolte ed il numero dei visitatori. 142 Relazione APPA 2006 DATA dal 09 al 20 gennaio 2006 dal 17 luglio al 07 agosto 2006 dal 07 al 21 agosto 2006 dal 27 al 20 dicembre 2006 Totale Settore Informazione e qualità dell’ambiente LUOGO Civezzano Istituto Comprensivo Castello Tesino Teatro Rovereto Mori N. CLASSI 20 N. VISITATORI 362 19 280 4 18 61 50 369 1061 3. Mostra “La Montagna Fonte d’Acqua dolce” La Mostra, realizzata dall’APPA di Trento in collaborazione con l’Acquario di Trento, è stata allestita allo scopo di diffondere quelle conoscenze che possono aiutare a sviluppare una cultura di tutela della risorsa acqua e a promuoverne un uso sostenibile. Nei comprensori in cui è stata presentata è stata affiancata da attività didattico-scientifiche promosse dagli operatori della Rete trentina di educazione ambientale. A seguito viene riportato l’itinerario completo ricoperto nel corso dell’anno: DATA (segue 2005) 09 gennaio 2006 dal 11 gennaio al 02 febbraio 2006 dal 02 al 22 febbraio 2006 dal 22 febbraio al 20 marzo 2006 dal 20 marzo al 11 aprile 2006 dal 11 aprile al 09 maggio 2006 dal 09 al 29 maggio 2006 dal 17 luglio al 30 ottobre 2006 dal 07 dicembre TOTALE LUOGO Dro sc.elementare N. CLASSI 2 N. VISITATORI 25 Cembra Sala APT 21 356 Pergine sc.elem. "Rodari" Calavino sc.materna 13 192 8 85 Trento sc.materna S. Giuseppe Trento sc.elem. "Schmid" Gardolo scuole "Pigarelli" Centro Esperienza Bresimo Castello Tesino 11 202 12 245 18 349 26 490 4 115 83 2027 La previsione del coinvolgimento di 50 classi è stata superata con 65 classi in più rispetto alle previsioni. 143 Relazione APPA 2006 Settore Informazione e qualità dell’ambiente NUOVI PROGETTI ESPOSITIVI IDEATI NEL 2006 “Villino Campi, luogo dell’ambiente e del benessere” Riva del Garda aprile - novembre 2007 La mostra propone un breve percorso alla scoperta del Villino Campi e delle strutture adiacenti, tra cui il parco della ex colonia Miralago (ex Sanatorio e Stabilimento Idroterapico von Hartungen) e dell’hotel du Lac et du Parc, con la loro storia assolutamente affascinante, collegabile alla attuale destinazione e alle finalità istituzionali dell’APPA. Una sezione didattica è dedicata alla qualità dell’aria e dell’acqua. E’ prevista la pubblicazione di una breve guida storica, nella quale vengono descritti i seguenti argomenti: il territorio e la vegetazione del lungolago, il Villino Campi, l’Hotel du Lac et du Parc, il Sanatorio von Hartungen poi Colonia Miralago, gli ospiti illustri, le cure naturali, l’omeopatia. Nell’ambito della mostra, si prevedono le seguenti iniziative: - giornata di apertura con visite guidate dei parchi della ex Colonia e del parco dell’Hotel du Lac et du Parc nell’ambito di una iniziativa congiunta con il Garden Club Trento nell’ambito della primaverile “Giornata nazionale dei giardini storici”; - giornata di studio su “parchi storici e benessere, nella storia ed oggi”, quale iniziativa di formazione per i docenti di scuole di vario ordine e grado, aperta alla cittadinanza, con vari relatori; - nuovi percorsi didattici sul tema “territorio, verde, benessere” in relazione a tematiche di scottante attualità (protocollo di Kyoto, global warming, sviluppo sostenibile), ai recenti riferimenti normativi che disciplinano il “Sistema educativo di istruzione e formazione del Trentino” e agli obiettivi specifici di apprendimento per l’educazione alla convivenza civile; - attività estive nel verde a carattere creativo, ludico, eventi di teatro didattico. Mostra itinerante “Acqua e paesaggio del fiume Sarca” Nel corso del 2006 è stato elaborato un progetto di mostra itinerante sul paesaggio fluviale, per la realizzazione del quale viene proposta una convenzione tra APPA e Centro Studi Judicaria “per la collaborazione nell’ambito di attività di educazione, informazione e sensibilizzazione ambientale nel territorio delle Giudicarie e dei territori finitimi”. La mostra itinerante su “Acqua e paesaggio del fiume Sarca” intende offrire un’occasione di approfondimento e conoscenza sulla qualità dell’ambiente e delle acque, sull’evoluzione del paesaggio fluviale, sull’uso sostenibile delle risorse. Alla mostra sono collegati vari eventi, in relazione sia agli elementi espositivi dedicati al fiume (laboratori, attività didattiche) sia alla specificità ambientale e storica delle sedi ospitanti 144 Relazione APPA 2006 Settore Informazione e qualità dell’ambiente (letture, spettacoli, visite in campo, progetti didattici anche multidisciplinari). Sul piano dei contenuti la mostra è incentrata sul paesaggio fluviale, nella sua diversità in relazione alla quota, al substrato e all’impatto antropico. E’ così strutturata: una parte generale introduttiva dedicata alla qualità ambientale e alle forme del paesaggio fluviale; tre moduli relativi ai tre tratti del fiume dalle sorgenti a Vigo Rendena, da Tione alle Sarche, da Pietramurata alla foce; questi moduli possono anche essere allestiti indipendentemente tra loro, a seconda degli spazi disponibili e delle sedi. Per ogni tratto di fiume la chiave di lettura è l’analisi del paesaggio nei suoi elementi essenziali: geologia, suolo, geomorfologia; l’acqua e il suo ciclo dal punto di vista chimico-fisico e biologico; comunità naturali, elementi significativi di flora e fauna; uso umano, insediamenti abitativi, attività economiche; acqua ed energia, le centrali idroelettriche; inquadramento climatico. L’allestimento prevede una visualizzazione cartografica delle varie informazioni, fotografie, documenti storici. Vengono progettati alcuni exhibit per esperimenti e manipolazioni, con l’obiettivo di favorire l’uso dei sensi (suoni nei diversi ambienti, gusti e odori di acque diverse, percezione tattile di substrati, visioni del paesaggio). L’interattività consente di accedere a queste possibili chiavi di lettura: interdisciplinare; dinamica, evidenziando i flussi di materia e di energia; storica; olistica, mettendo in luce il comportamento che ognuno di noi ha nei confronti dell’acqua, con attenzione all’uso sostenibile delle risorse del pianeta. Gli elementi espositivi e divisori sono disposti in strutture modulari e facilmente trasportabili, atte ad ospitare pannelli, elementi informativi ed elementi interattivi; nella progettazione si ricerca l’uso di materiali naturali, locali, riciclabili o riciclati. Il target primario è la scuola media, che risulta poi generalmente apprezzato anche da parte degli adulti. Una sezione specifica con laboratorio didattico e creativo sarà dedicata alle scuole materne e alle elementari. COLLABORAZIONI PREVISTE: Centro Studi Judicaria (soggetto copromotore), Ecomuseo dalle Dolomiti al Garda, Laboratori della Rete trentina di educazione ambientale per lo sviluppo sostenibile del C8 e del C9, BIM del Sarca, BIM del Chiese, Biblioteca Comunale di Riva del Garda Centro Audiovisivi PAT, Servizio Urbanistica e Tutela del Paesaggio PAT, Assessorati Ambiente e Cultura PAT. “L’olivo nel mondo e nel Garda” Mostra temporanea in preparazione per il 2008 Questa mostra fa parte del filone “ambiente e biodiversità”, già avviato con precedenti iniziative di successo realizzate al Villino Campi. Anche l’olivo, elemento mediterraneo che caratterizza il paesaggio gardesano, si presta allo stimolante confronto tra realtà locale e situazioni lontane, e ad essere conosciuto attraverso l’approccio multidisciplinare: archelogia, storia, mitologia classica, scienza dell’alimentazione, gastronomia, cosmesi, botanica, agronomia, ecologia, commercio, merceologia dell’olio, clima, paesaggio. 145 Relazione APPA 2006 Settore Informazione e qualità dell’ambiente Le proposte didattiche per le scuole e gli eventi collegati alla mostra sono finalizzati alla conoscenza delle produzioni di nicchia e dell’ecologia di questa specie, oltre che allo studio del territorio. Per la realizzazione del progetto sono previste varie collaborazioni. 3. Sistema informativo ambiente e territorio a t t i v i t à c o r r e n t e Direttiva Quadro sulle risorse idriche 2000/60/CEE. Articolo 5: Caratteristiche del distretto idrografico, esame dell' impatto ambientale delle attività umane e analisi economica dell' utilizzo idrico Le attività con le quali la Direttiva Quadro dovrebbe essere applicata in Italia, risentono ancora troppo dell’incertezza generale che si palesa quando questa direttiva tocca il tema della qualità delle acque Il 2006 è stato caratterizzato dalla stesura dei rapporti previsti dall’art. 5 per la descrizione dei distretti idrografici. A questa azione l’unita SIAT ha contribuito in stretta collaborazione con l’U.O. tutela dell’acqua producendo mappe, tavole e altra cartografia da avviare, in abbinamento con i file GIS relativi, all’Autorità di bacino del fiume PO, a quella del fiume Adige e a quella dell’Alto Adriatico quale supporto grafico alle informazioni ambientali del territorio trentino utilizzate nei tre diversi rapporti prodotti. Nome del pacchetto GIS acquedotti AREE NATURALI AREE SENSIBILI BACIN TN CARICHI N&P CARICHI N&P2 CLASSIFICAZIONE PTA CONCESSIONI RESTITUZ DEPURAZIONE LAGHI BALNEA LAGHI TN N001 N003 146 Contenuto (shape) Grafo degli acquedotti suddivisi per tipo di captazione:sorgente, pozzo,acque superficiali Grafo poligonale delle arre a Parco, SIC, biotopi Poligono del territorio provinciale Poligoni dei bacini idrografici del piano di Tutela Grafo poligonale con l’indicazione dei carichi di N e P prodotti Grafo poligonale con l’indicazione dei carichi di N e P prodotti per tipo di coltura e di allevamento Tabella Excel della classificazione dei corpi idrici significativi Grafo dei punti di captazione e restituzione delle grandi concessioni e popolazione Grafo dei sistemi di depurazione attivi e degli scarichi produttivi autorizzati Grafo dei laghi monitorati per la balneazione Grafo dei laghi minitorati come corpo idrico significativo Grafo agglomerati del bacino dell’ADIGE Grafo agglomerati del bacino del BRENTA Relazione APPA 2006 Nome del pacchetto GIS N008 STATO ECOLOGICO FIUMI STATO ECOLOGICO LAGHI SG SITI INQUINATI SOTTERRANEE STAZ_MONIT_2005 TRATTI TN VITA DEI PESCI Settore Informazione e qualità dell’ambiente Contenuto (shape) Grafo agglomerati del bacino del PO Indicatori per i fiumi Indicatori per i laghi Anagrafica delle stazioni monitoraggio significative superficiali Grafo dei siti inquinati Anagrafica delle stazioni monitoraggio significative sotterranee Grafo puntuale delle stazioni monitoraggio significative superficiali e sotterranee Grafo lineare dei tratti oggetto del monitoraggio significativo Grafo puntuale delle stazioni del monitoraggio delle acque adatte alla vita dei pesci e grafo lineare delle aste monitorate La Direzione Generale Qualità Della Vita del Ministero che non ha concesso di illustrare compiutamente le condizioni normative derivanti dall’attuazione norme costituzionali attinenti lo Statuto di autonomia, per tanto l’azione della Provincia Autonoma di Trento in materia di gestione della risorsa idrica può risultare non compiutamente rappresentata nella sua unitarietà concettuale e territoriale, essendo frammentata nei tre diversi reports. Per seguire quest’attività c’è stata la partecipazione a due riunioni: a Parma, presso l’Autorità di bacino del Po, il 5 dicembre 2005 e a Roma il 20 febbraio 2006. Di pari passo si è contribuito al lavoro per la ricerca dei parametri da utilizzare per individuare i corpi idrici superficiali all' interno del distretto idrografico come rientranti in una delle seguenti categorie di acque superficiali: fiumi, laghi, oppure come corpi idrici superficiali artificiali o corpi idrici superficiali fortemente modificati. Pure per questa attività sono state prodotte cartografie e raccolta di dati personalizzate derivate da elaborazioni dei tematismi riportati nella tabella precedente, e c’è stata la partecipazione a due incontri presso l’Autorità di bacino dell’Adige. Direttiva 91/271/CEE del Consiglio, del 21 maggio 1991, concernente il trattamento delle acque reflue urbane. All’inizio dell’anno si è provveduto a completare l’invio delle informazioni richieste dalla scheda 6, D.M: 18 settembre 2002, completando così l’attività avviata nell’anno precedente. Nel mese di dicembre il Ministero ha convocato una riunione per illustrare le nuove interpretazioni che la Commissione Europea (CE) stava raccogliendo per redigere il testo dei termini e delle definizioni da usare nei nuovi report che gli Stati Membri saranno chiamati ad compilare per illustrare l’applicazione della Direttiva nei loro territori. Questo lavoro consegue alla valutazione fatta dalla CE sui reports fin ad allora pervenuti e anche ai diversi pronunciamenti della Corte di giustizia delle Comunità europee nei confronti degli SM che per qualche motivo sono stati considerati inadempienti. La definizione di “agglomerato”, quella di “big city”, come vengono calcolati gli abitanti equivalenti “a.e.”, sono alcuni degli argomenti che verranno ridefiniti e meglio specificati con l’adozione, prevista per il febbraio 2007, di questo documento. 147 Relazione APPA 2006 Settore Informazione e qualità dell’ambiente SINAnet dal Progetto OGLIO al Progetto RiverNet Durante la Riunione del 10/06/2005 promossa da APAT presso ARPA Lombardia, a cui erano presenti rappresentanti del Punto Focale Regionale (PFR) Lombardia, della Regione Lombardia, di Intesa GIS e di APAT, si è stabilito di attivare un progetto pilota sul bacino dell’Oglio per studiare le possibili soluzioni alle criticità derivanti dal trasferimento delle informazioni territoriali da una scala regionale ad una scala nazionale ai sensi del D. Lgs. 152/99. Gli obiettivi del progetto sono i seguenti: 1. individuare i corpi idrici comuni fra la base dati idrografica della Regione Lombardia e il reticolo idrografico APAT ed associare agli elementi di quest’ultimo i codici della regione; 2. georeferenziare correttamente sul reticolo APAT le informazioni sul monitoraggio delle acque, in particolare il posizionamento delle stazioni di monitoraggio sui corsi d’acqua. Questi obiettivi sono di fondamentale importanza per lo scambio dati georeferenziati tra PFR e Apat. Infatti il loro raggiungimento permette di superare le differenze di scala fra cartografia nazionale e regionale. I PFR potranno inviare i dati sui monitoraggi dei corpi idrici e sulle stazioni di monitoraggio senza avere un’unica codifica nazionale dei corpi idrici, ma inserendo solo il codice regionale del corpo idrico monitorato. L’esperienza serve per individuare una metodologia da applicare alle cartografie informatizzate delle singole regioni in modo da proporre una codifica unica dei corpi idrici (corsi d’acqua e laghi), che sia di riferimento a livello nazionale. Con questa motivazione, l’unità SIAT dell’APPA dal luglio 2006 ha avviato una collaborazione con questo progetto, sperimentando le procedure messe a punto. I risultati della prima esperienza sono stati raccolti in una sintetica relazione che è stata presentata nel corso dell’incontro di verifica tenuto a Roma il 21 novembre 2006 presenti i rappresentanti di Apat e della Regione del Veneto. Le criticità evidenziate sono sostanzialmente due : • il reticolo a scala 250000 non comprende corpi idrici che sono riferimento per informazioni previste dalla normativa in materia di tutela dell’acqua, d’interesse anche nazionale; • il reticolo a scala 250000 in taluni punti si discosta graficamente troppo dal reticolo base in uso presso APPA Trento. Questi non allineamenti sono dovuti all’origine del reticolo a scala 1:250000, in quanto ricavato dal raster della carta IGMI a pari scala, dove, ovviamente, non possono essere rappresentati tutti i corsi d’acqua e anche quelli presenti, principalmente a causa delle necessità di “lettura della carta” (iscrizioni che “coprono” il segno di corso d’acqua, grafia essenzia-le,.......), possono subire deterioramenti. Essi sono evidenziati dal confronto con i reticoli de-rivati dalle carte tecniche regionali, i quali godono di una migliore interpretazione dovuta alla scala maggiore, alla loro realizzazioni in tempi più recenti e al loro legame più diretto con l’ambiente locale. Resta comunque importante proseguire nell’azione di trascodifica, e per questo vengono proposte le azioni per proseguire nel progetto: 1. definire regole semplici e semplificate la correzione e per l’integrazione del reticolo i148 Relazione APPA 2006 Settore Informazione e qualità dell’ambiente drografico; 2. completare la tabella di corrispondenza tra i codici dei due dataste; 3. usare i metadati; 4. verificare a livello nazionale le possibili connessioni e relazioni con altri progetti di cartografia tematica. Si decide di continuare nella collaborazione con Apat che a sua volta propone di allargare l’attività ad altre Regioni, dando nuova veste al progetto a cominciare dalla denominazione: River Net. SINAnet Punto Focale della Provincia Autonoma di Trento Nell’ambito del progetto SINAnet, da tempo si lavorava ad una convenzione tra l’Agenzia Provinciale per la Protezione dell’Ambiente e l’APAT – Agenzia per la Protezione dell’Ambiente e per i Servizi Tecnici al fine di provvedere alla realizzazione del Punto Focale della Provincia Autonoma di Trento. Il “Programma di sviluppo del sistema nazionale di osservazione ed informazione ambientale” ha previsto la realizzazione dei Punti Focali Regionali nell’ottica della massima collaborazione nello scambio delle informazioni ambientali, i quali, nell’ambito della rete SINANET, rappresentano la componente territoriale del Sistema Informativo Nazionale Ambientale (SINA); costituendo i poli regionali del Sistema nonché il riferimento per il livello territoriale regionale. Considerato che il predetto “Programma di sviluppo del sistema nazionale di osservazione ed informazione ambientale”: • definisce i Punti Focali Regionali quali “elementi fondamentali della rete e quindi dell’intero sistema conoscitivo nazionale“; • stabilisce che alla loro funzionalità sono subordinati l’alimentazione della base conoscitiva nazionale con i dati derivanti dalle attività di monitoraggio e controllo ed il coordinamento a livello regionale delle attività programmate a livello nazionale; • prevede che la definizione e l’attivazione dei Punti Focali Regionali avvengano mediante designazione dalle Regioni e Province autonome; • prevede che i Punti Focali Regionali, in attuazione dei programmi definiti e concordati a livello nazionale e con le modalità concordate nell’ambito della rete SINAnet, sono responsabili di : - assicurare la disponibilità (visibilità) dei dati e informazioni ambientali di interesse del Sistema nazionale, prodotti all’interno del territorio regionale; - assicurare le elaborazioni dei dati di interesse ambientale, al fine di realizzare prodotti e servizi informativi di interesse del Sistema nazionale. Con la fine di agosto 2006 la bozza di deliberazione da far approvare dalla Giunta provinciale è stata definita e, dopo le opportune previste verifiche tra i diversi settori dell’amministrazione interessati, le delibera è stata approvata con il n. 2665 di data 15 dicembre 2006. 149 Relazione APPA 2006 Settore Informazione e qualità dell’ambiente Subito a seguire si è provveduto a chiedere all’Apat la firma della convenzione. Centro Tematico Nazionale Acque Interne e Marino Costiere Come negli anni passati, l’attività di questo CTN ha coinvolto l’unità SIAT per la verifica delle coordinate geografiche delle stazioni nazionali di monitoraggio acque che vengono fornite dalle Regioni e la loro trasformazione in si-stemi di riferimento diversi. Nel corso del 2006 è continuata l’attività cartografica per il progetto ALPLAKES, che ha prodotto una serie di mappe e informazioni relative ai bacini dei laghi interessati al progetto, permettendo in qualche caso l’aggiornamento di informazioni precedentemente acquisite. Sistema della Sensibilità Ambientale (SISA) Anche quest’anno il progetto è stato seguito dall’Unità Organizzativa per la valutazione dell’impatto ambientale. L’unità Siat ha collaborato con la fornitura di dati prodotti e aggiornati e ha partecipato alla riunione di verifica promossa presso il Dipartimento urbanistica e ambiente nel mese di marzo. Piano di Tutela delle acqueOsservatorio reti idriche Il 26 gennaio 2006 con nota n. 521/RL-S109 il Servizio utilizzazione delle acque pubbliche ha comunicato l’attivazione dell’Osservatorio provinciale dei servizi idrici, come previsto dalle Norme di attuazione del Piano di Tutela delle Acque all’ articolo 5, per attuare la ricognizione delle infrastrutture dell’intero ciclo di utilizzazione dell’acqua a scopo civile, compresa la fognatura e la depurazione. Per assolvere l’incarico, si deve implementare uno specifico sistema informativo che, come si evince dalle Norme, dovrà essere costantemente aggiornato con le informazioni provenienti dai comuni e dagli altri soggetti titolari dei servizi idrici, dai gestori e dalle strutture provinciali del settore, assicurando il raccordo con il Sistema informativo ambiente e territorio (SIAT). In questo contesto va inserito il lavoro, avviato in più occasioni negli anni scorsi, di aggiornamento delle informazioni georeferenziate relative ai sistemi di smaltimento delle acque reflue urbane sul territorio trentino. Gli scarsi risultati ottenuti finora, sono dovuti alla difficoltà del Servizio opere igienico-sanitarie (SOIS )nel garantire la produzione dei dati GIS necessari a causa della perdita dell’unità SIAT che operava al suo interno. Per questo motivo con il responsabile dell’Osservatorio sono state avviate azioni ed incontri trilaterali per ripristinare presso il SOIS le funzionalità utili per la produzione di queste informazioni. Con il coinvolgimento del Servizio organizzazione ed Informatica, sono stati attivate applicazioni software per la conversione di rilievi GPS ed è stata riavviata una licenza ArcGis. Nel contempo sono state promosse azioni per la progettazione e l’attivazione di un’applicazione in rete che consenta alle tre strutture - Osservatorio, APPA e SOIS – una comunicazione e un’attività condivisa, e, in prospettiva futura, anche la condivisione delle 150 Relazione APPA 2006 Settore Informazione e qualità dell’ambiente informazioni con l’utente. Nel mese di dicembre è stato messo a punto e adottato il programma di rilevazione. Piano SIEP 2003-2008 Nel 2003 sono stati inseriti nel Piano per il Sistema Informativo Elettronico Provinciale (SIEP) i due progetti APPA ON LINE e APPA – GISWEB, ai quali nel 2004 sono stati aggiunti i due progetti APPA – Autorizzazioni ambientali e APPA – Controlli ambientali sul campo. Per ragioni diverse non dipendenti da APPA e nonostante i continui solleciti, le attività previste dalle progettazioni sopra descritte non hanno avuto sviluppo fino al mese di aprile 2006, quando il Servizio Organizzazione ed Informatica ha comunicato che si erano disponibili risorse finanziarie per avviare la fase esecutiva. È iniziata un’attività di verifica delle priorità che ha individuato, sulla base delle linee guida precedenti, due indirizzi operativi urgenti e praticabili: a) Il Sistema gestionale delle autorizzazioni – progetto AUT-, che basato sul prodotto della ditta Quix S.r.l., consente la gestione del flusso completo di tutte le pratiche autorizzative attualmente attive presso le Unità Operative, comprendendo anche le procedure di valutazione dell’impatto ambientale e quella delle autorizzazioni integrate, con opportune personalizzazioni e georeferenziazione delle pratiche. b) Il Sistema informativo ambientale dell’APPA – progetto SIA- pensato per rispondere alle forti esigenze dell’Agenzia per la diffusione e la consultazione dei dati e delle informazioni al suo interno e la fornitura verso l’esterno. Con questi due progetti si da risposta al 60 per cento delle esigenze rappresentate dai quattro progetti descritti nelle schede del SIEP. A seguire è stata attivata Informatica Trentina S.p.A. per la stesura del piano di fattibilità che è stato completato nel mese di ottobre ed illustrato nella prima metà del mese di novembre. E’ il risultato di un’ attività segnata da numerosi incontri di verifica che ha coinvolto il Settore Informazione e il Servizio Informatica. Il piano è stato condiviso da APPA a metà novembre che lo ha approvato, raccomandandone la realizzazione urgente. Il 19 dicembre è avvenuto il primo incontro tecnico operativo di aggiornamento tra Informatica Trentina S.p.A., i Settori e le U.O. interessate nel quale è stata analizzata la componente cartografica del sistema di gestione per fornire le informazioni necessarie alla sua realizzazione. Il Sistema Informativo della Sensibilità Ambientale (SISA) Nel 2004 si è conclusa la seconda convenzione con l’Università degli Studi di Trento (Dipartimento di ingegneria Civile e Ambientale) nella quale è stato implementato il Sistema Informativo della Sensibilità Ambientale da utilizzare nelle istruttorie di Screening della 151 p r o g e t t i Relazione APPA 2006 Settore Informazione e qualità dell’ambiente Valutazione di Impatto Ambientale. Nel corso del 2006 si è continuato l’aggiornamento del Sistema aggiungendo nuovi tematismi utili allo sviluppo del sistema stesso. Tra i nuovi tematismi acquisiti vi sono i dati sulle portate rilevate sui principali corsi d’acqua della Provincia. I dati sono stati confrontati con l’Indice di Funzionalità Fluviale (IFF) per verificare quanto questo sia influenzato delle variazioni di portata del corso d’acqua in esame producendo infine delle cartografie tematiche. Per quanto riguarda la componente “Suolo” il SISA si è arricchito della localizzazione delle aree interessate da abbandono di rifiuti e dalle autorizzazioni agli impianti. Nell’anno corrente l’Agenzia ha partecipato ai tavoli tecnici connessi al progetto ”Standard, Strumenti e Dati Sinanet” (SSDS) nei quali si è deciso di avviare una attività di sperimentazione di un Catalogo dei dati ambientali gestiti da un software open source denominato “Fonti” su base Linux che permette di scambiare dati e documenti tra le Agenzie regionali. D. M. 18 Marzo 2003 n. 101 - Criteri per la mappatura della presenza di amianto Nel mese di giugno l’Azienda provinciale per i servizi sanitari (APSS) ha chiesto la collaborazione dell’APPA per la realizzazione di una mappatura delle zone del ter-ritorio provinciale interessate dalla presenza di amianto, ai sensi dell' articolo 20 della legge 23 marzo 2001, n. 93. (G.U. n. 106 del 9 Maggio 2003). Dopo una serie di contati nei quali sono stati definiti le attività da svolgere e, conseguentemente il contenuto della deliberazione della Giunta provinciale di incarico, tramite l’unità SIAT della APPA è stato promosso un incontro presso il Servizio Urbanistica durante il quale sono state illustrate le tecniche di rilievo a mezzo di indagini fatte con l’utilizzo di immagini all’infrarosso. L’APSS sta procedendo per ottenere il finanziamento dell’attività. Certificazione Ambientale: dati per le analisi ambientali iniziali Nel corso del 2006 questa attività è stata seguita in modo discontinuo, causa sia degli impegni derivanti dagli altri lavori seguiti dall’unità SIAT, sia delle variazioni del personale che seguiva direttamente questo tema, avvenute sia nel Settore sia al Dipartimento. Agli inizi del mese di settembre il signor Gaetano Patti ha preso servizio presso l’unità SIAT proprio nel momento in cui le richieste di questo genere hanno raggiunto il punto massimo. È stato quindi automatico utilizzare la preparazione dei dati per le analisi ambientali iniziali quale attività di tirocinio. In questo modo è stato possibile riordinare le cose, attivare procedure per accedere ai database delle U.O. con modalità più semplici e dirette, aumentando di fatto la disponibilità d’informazione. Per altro ciò ha comportato anche un effettivo temporaneo ritardo nelle risposte ai richiedenti, perché i tempi di formazione, comunque 152 Relazione APPA 2006 Settore Informazione e qualità dell’ambiente ineludibili, non sono sempre utili per la produzione. Sono stati aggiornate le informazioni relative alle autorizzazioni alle emissioni in atmosfera e relative alle radiofrequenze, progettando anche una nuova serie di tematismi quali quello contenente la georeferenziazione delle aziende e degli enti certificati. Le richieste di dati per le analisi iniziali sono pervenute da sette enti. Aggiornamento del Sistema Informativo Ambiente e Territorio della Provincia Le attività connesse con la revisione del Piano urbanistico provinciale (PUP) hanno fatto acquisire al SIAT una nuova valenza sia come strumento a sostegno della programmazione del territorio, sia come controllo e documentazione delle attività previste dalla pianificazione e realizzate. Nel 2005 le stazioni SIAT provinciali sono state interessate dall’aggiornamento alla versione 9.1 di ArcGis, con la conferma di una nuova visione strutturale del GIS che pone la necessità di una verifica complessiva della procedura di formazione e di mantenimento delle informazioni, soprattutto ora che le dimensioni di memoria necessarie per contenere quanto di minima è indispensabile per la completa funzionalità della stazione, stanno raggiungendo valori impegnativi. La unità SIAT dell’APPA ha seguito la formazione che nel 2006 è stata proposta quale aggiornamento alla versione 9.1, e conseguentemente ha avviato un percorso che l’ha portata ha adottare il formato database quale formato base per lo stoccaggio operativo e gestionale delle informazioni georeferenziate prodotte da APPA. Al formato shape viene riservato il ruolo di veicolo di scambio delle informazioni dal database in risposta a qualsiasi richiesta, essendo tale formato è diventato uno standard internazionale in materia. Il formato primitivo cover viene di fatto abbandonato, sopratutto perché la sua struttura è di difficile gestione. L’indicazione è anche conseguenza della valutazione che è maturata seguendo le diverse sperimentazioni geostatistiche che sono state fatte in occasioni diverse che hanno comportato l’uso di applicazioni specialistiche, le quali hanno confermato come il formato database sia ormai lo standard Esri. Questa posizione è stata illustrata negli incontri autunnali del gruppo di lavoro SIAT nei quali si è deciso che a marzo del 2007 avverrà il cambio del sistema di riferimento della cartografia da GAUSS-BOAGA a IGM95, ossia a UTM WGS84. L’adozione di quest’ultimo sistema di riferimento consentirà di allineare direttamente la cartografia della provincia di trenta alla cartografia nazionale ed europea. Monitoraggio Principale A supporto dell' Unità Organizzativa Tutela dell' Acqua viene mantenuto aggiornato l' archivio sviluppato dal referente informatico e finalizzato al monitoraggio delle acque. In tale archivio si raccolgono i dati che pervengono mensilmente dal laboratorio chimico, dall' ufficio idrografico e dal laboratorio di igiene epidemiologica e sanità pubblica. E’ stata inoltre aggiunta 153 Relazione APPA 2006 Settore Informazione e qualità dell’ambiente la gestione delle sostanze pericolose e dei pesticidi. 4. a t t i v i t à c o r r e n t e Sviluppo sostenibile Rete nazionale di diffusione EMAS/SGA/Ecolabel APPA Trento è Nodo provinciale della rete territoriale per la diffusione di EMAS/SGA ed Ecolabel, articolata in Focal Point (APAT, Comitato EMAS, associazioni di categoria nazionali), Nodi (Agenzie o Amministrazioni Regionali), Punti (soggetti pubblici o privati, associazioni di categoria). Punto ufficiale della rete è Assindustria Trento. Aderiscono informalmente Ass.Artigiani e CCIAA. Le attività della rete hanno relazione con gran parte delle attività condotte. Nel corso del 2006 è stata assicurata la presenza a riunioni relative ad attività della Rete EMAS/SGA/Ecolabel. Le attività condotte in seno al gruppo di lavoro agenziale hanno portato all’elaborazione di linee guida interne per la valutazione della conformità legale nelle istruttorie EMAS, in ottemperanza al mandato di cui all’articolo 6 del regolamento. Le linee guida sono state poi approvate in sede di consiglio dei direttori delle Agenzie. Supporto istruttorio al Comitato EMAS Italia L' APPA è coinvolta direttamente nel diffondere e garantire la credibilità del regolamento EMAS, in quanto parte del sistema delle Agenzie ambientali che fornisce il supporto tecnico al Comitato EMAS. Tale supporto è richiesto in occasione sia della registrazione dei siti, sia dell' accreditamento degli organismi di verifica sul territorio provinciale. Il Comitato EMAS, attraverso APAT, richiede ad APPA informazioni sulla conformità legale delle organizzazioni che presentano domanda di registrazione. Nel 2006 APPA ha corrisposto informazioni richieste nell' ambito delle istruttorie per la registrazione EMAS di: - Parco Naturale Adamello –Brenta; Edison SPA; Comune di Fiavè; Comune di Telve. Comunicazione Aggiornamento pagina web. Elenco organizzazioni certificate ISO 14001 ed EMAS e 154 Relazione APPA 2006 Settore Informazione e qualità dell’ambiente dello stato di attuazione delle Agende 21 Locali; messa in linea di documentazione a supporto della mozione 1/2004 (bando certificazione comuni, guida per la certificazione del comune). Organizzazione del seminario di “Comunicazione Ambientale”. Studio di una mostra itinerante sulla certificazione, ad uso dei Comuni e delle scuole. Redazione di testi, pannelli, etc, relativi ad Agende 21 e SGA, per fiere e convegni. Assistenza ai Comuni ed Enti Incontri di informazione con Comune di Riva del Garda e Tenno nell’ambito di Agenda 21 Locale. Fornitura dati e informazioni per Rapporto sullo stato dell’ambiente Comune di Rovereto. Fornitura dati e informazioni per analisi ambientale iniziale EMAS per Comuni di Telve e Fiavè. Partecipazione ai Tavoli di concertazione dei 14 Patti Territoriali attivati nella provincia di Trento, fornendo osservazioni e suggerimenti per la protezione dell’ambiente e l’impiego di tecnologie eco-compatibili anche attraverso la promozione delle certificazioni di sistema e di prodotto. Ecolabel per i servizi di ricettività turistica Assistenza al Camping di Arco (gestito da A.M.S.A. S.p.A) per conseguimento marchio Ecolabel per il servizio di campeggio, con un incontro con i responsabili del campeggio e sopralluogo della struttura ricettiva; e assistenza per risolvere i dubbi sulla conformità legale/amministrativa del campeggio. Incontro con InGarda, società pubblica di sviluppo turistico con sede ad Arco. Partecipazione alla cerimonia pubblica per il conferimento ufficiale del marchio Ecolabel al Dolomiti Camping Village di Dimaro, presso l’Associazione Albergatori ed imprese turistiche del Trentino (ASAT) di Trento. Incontri con il Dipartimento Turismo e le associazioni di categoria. Invio di materiale informativo su Ecolabel a Campeggio Dolomiti di Dimaro e ad Istituto Comprensivo di Tione. Formazione Svolgimento di progetti didattici sul Turismo sostenibile che hanno coinvolto alcune classi del Centro di Formazione Professionale Alberghiero di Ossana, dell’Istituto Tambosi e della Scuola Elementare di Commezzadura. Si sono svolte lezioni frontali sul tema “Turismo sostenibile: valorizzazione locale e gestione ambientale” e visite al primo campeggio certificato Ecolabel, il Camping Dolomiti di Dimaro. 155 Relazione APPA 2006 Settore Informazione e qualità dell’ambiente Attività condotte attraverso la Rete trentina di educazione ambientale Parte delle attività della Rete trentina di educazione ambientale per lo sviluppo sostenibile sono direttamente funzionali ai progetti EMAS/SGA seguiti dall' Agenzia. E'il caso di alcuni laboratori territoriali: - p r o g e t t i Val di Sole, Giudicarie, Primiero. Partecipazione e organizzazione di incontri informativi e partecipazione ai forum. Turismo Sostenibile ed Ecolabel nelle Scuole Con il progetto “Turismo Sostenibile ed Ecolabel nelle scuole” promosso da APAT, si è voluto diffondere nella conoscenza degli allievi di scuole primarie e secondarie della Provincia di trento il concetto di turismo sostenibile sviluppandolo su tre direttrici: - il rispetto per le comunità ospitanti, la valorizzazione locale e il rispetto per le risorse naturali; la riduzione dei consumi e dell’impatto ambientale del settore turistico; i marchi di qualità applicati alle strutture ricettive e i sistemi volontari di gestione ambientale per le strutture ricettive o intere aree turistiche. Il progetto si è sviluppato in percorsi didattici diversi a seconda del grado scolastico e si è articolato in 4 incontri: il primo con i docenti per la programmazione, gli altri in classe, inclusa tra questi tre un uscita sul territorio. Si sono svolti percorsi didattici nell’anno scolastico 2005-2006 con alcune classi del Centro di Formazione Professionale Alberghiero di Ossana, dell’Istituto Tambosi di Trento e della Scuola Elementare di Commezzadura . 156 III PARTE ESERCIZIO FINANZIARIO 2006 157 Relazione APPA 2006 Esercizio finanziario L' Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente ha iniziato la propria attività nel 1996 quale agenzia della Provincia Autonoma di Trento, ed è stata dotata di autonomia contabile e di bilancio. L' autonomia di cui è dotata l' Agenzia non è però completa, in quanto una parte delle spese resta a carico del bilancio della Provincia Autonoma di Trento, tra le quali la principale è costituita dal costo del personale, come previsto nella legge istitutiva dell’Agenzia. Con deliberazione della Giunta provinciale n. 623 del 23 marzo 2001 – che modifica la precedente n. 2502 del 21 marzo 1997 - è stato, inoltre, stabilito che restano a carico del bilancio provinciale - e quindi non figurano tra i costi di seguito elencati - le spese relative all' acquisto di mobili e arredi d' ufficio, la manutenzione di programmi software non specialistici, le locazioni, i premi assicurativi, i servizi di vigilanza e le manutenzioni relative agli immobili, oltre che i servizi generali gestiti direttamente dalla Provincia, con esclusione della carta e cancelleria. 1. Ripartizione della spesa per Settori Per procedere all' analisi dei costi sostenuti nell' esercizio, sono stati individuati dei centri di costo ai quali imputare le spese. Tali centri di costo sono stati identificati nei Settori che compongono l' Agenzia e precisamente: • Direzione; • Settore Laboratorio e controlli; • Settore Tecnico; • Settore Informazione e qualità dell’ambiente. All’interno del Settore Tecnico le spese sono state distinte in relazione al fattore ambientale sul quale si è intervenuti (Agenti fisici, suolo, acqua) per meglio rispecchiare sia il nuovo assetto strutturale dell’Agenzia, sia la suddivisione delle spese adottata nel bilancio di previsione. Le spese per il funzionamento generale degli uffici centrali di Piazza Vittoria e Via Mantova – evidenziate nella tabella “Spese generali di funzionamento degli uffici centrali” sono state ripartite sui diversi Settori in proporzione al personale ad essi assegnato. Le spese sostenute sono state, inoltre, suddivise in spese correnti ed in spese in conto capitale per evidenziare la diversa destinazione dei fondi impiegati da ogni centro. Le spese correnti, a loro volta, sono state raggruppate in diverse categorie al fine di evidenziare le tipologie di costo principali. Per i prossimi esercizi, si valuterà la possibilità di ripartire le spese generali utilizzando altri indicatori più puntuali, per ora non individuabili. Le spese riportate sono quelle effettivamente sostenute, per la determinazione delle quali si è tenuto conto anche delle economie di spesa che si sono verificate nei primi mesi dell' esercizio 2007. Per questo motivo alcuni dati non trovano corrispondenza a quelli presenti nel conto consuntivo dell' esercizio 2006, in quanto le economie rilevate nel 2007 appariranno tra i residui del conto consuntivo dell' esercizio 2007. Per correttezza, però, si è ritenuto opportuno indicare l' importo effettivo. 158 Relazione APPA 2006 Esercizio finanziario Direzione Tipologia di spesa Importo Totale Spese correnti Spese generali Quota spese di funzionamento uffici Biblioteca Spese indennità revisori dei conti Spese di rappresentanza Totale spese generali 59.689,27 6.621,51 2.578,16 308,80 Altre spese correnti Spese per attività di VIA Altre spese Totale altre spese correnti 19.038,68 4.451,77 Totale spese correnti Spese in conto capitale Attrezzatura informatica Attrezzatura varia Altre spese in conto capitale Progetti in collaborazione APAT-ARPA 69.197,74 23.490,45 92.688,19 17.940,20 3.974,70 5.656,10 125.787,55 Totale spese in conto capitale 153.358,55 TOTALE SPESE DIREZIONE 246.046,74 Settore Laboratorio e controlli Tipologia di spesa Importo Totale Spese correnti Spese di laboratorio Acquisto reagenti Acquisto gas Materiale di consumo di laboratorio Manutenzioni e riparazioni attrezzature Sorveglianza medica e fisica personale Smaltimento rifiuti Piccole attrezzature Altre spese di laboratorio Totale spese di laboratorio 51.956,52 61.171,63 108.198,85 194.847,89 7.690,40 35.431,44 11.217,22 35.267,36 505.781,31 159 Relazione APPA 2006 Esercizio finanziario Tipologia di spesa Spese funzionamento struttura Spese telefoniche Spese per energia elettrica Spese per acqua e gas Spese di pulizia Manutenzioni e riparazioni struttura Spese automezzi Altre spese di funzionamento uffici Biblioteca laboratorio Totale spese di funzionamento struttura Importo 12.905,50 18.231,38 90.916,83 77.141,17 132.740,80 2.959,89 18.951,55 17.244,67 Totale spese correnti Spese in conto capitale Lavori straordinari Attrezzatura di laboratorio Aggiornamento software Totale 371.091,79 876.873,10 16.920,82 322.210,60 50.630,62 Totale spese in conto capitale 389.762,04 TOTALE SPESE SETTORE LABORATORIO E CONTROLLI 1.266.635,14 Settore Tecnico Tipologia di spesa Importo Totale Spese correnti Spese generali Quota spese di funzionamento uffici Totale spese generali Spese per la gestione della rete di monitoraggio aria-acqua-rumore Utenze Materiale di consumo Manutenzioni e riparazioni Noleggio centraline Analisi esterne acque Altre spese Totale spese correnti per la gestione della rete Spese per la gestione del labor. di idrobiologia Utenze Acquisto reagenti Materiale di consumo Manutenzioni e riparazioni Effettuazione prelievi sul lago di Garda 160 88.428,54 36.004,46 2.093,92 57.575,57 64.860,00 25.063,50 6.860,74 906,00 5.070,00 5.573,00 893,52 9.000,00 88.428,54 192.458,19 Relazione APPA 2006 Esercizio finanziario Tipologia di spesa Importo Altre spese Totale spese per la gestione del labor. di idrobiol. 3.274,92 Interventi per la tutela dell’ambiente Interventi per la tutela dell’aria e agenti fisici Totale interventi per la tutela dell’ambiente Altre spese Pubblicazioni 14.724,00 2.174,50 Totale altre spese Totale spese correnti Totale 24.717,44 14.724,00 2.174,50 322.502,67 Spese in conto capitale Acquisto attrezzature Attrezzature per rilevamento inquinamento idrico Attrezzature per rilevamento campi elettrom. Attrezzature per rilevamento inq. acustico Attrezzature per rilevamento inq. aria Attrezzatura per Laboratorio di idrobiologia Totale acquisto attrezzature 10.185,05 29.988,00 21.541,20 105.246,40 14.605,26 Studi e ricerche Studi e ricerche per la tutela dell’acqua Studi e ricerche per la tutela dell’aria e ag. fisici Studi e ricerche per la tutela del suolo Altri studi e ricerche Totale spese per studi e ricerche 105.469,12 239.984,25 52.503,36 28.379,17 Altre spese in conto capitale Aggiornamento software-hardware centraline Manutenzione straordinaria centraline Software elettrodotti Totale altre spese in conto capitale 35.400,00 22.378,62 13.320,00 Totale spese in conto capitale 181.565,91 426.335,90 71.098,62 679.000,43 TOTALE SPESE SETTORE TECNICO 1.101.503,10 Settore Informazione e qualità dell’ambiente Tipologia di spesa Importo Spese correnti Quota spese funzionamento uffici Spese per la gestione laboratori territoriali Utenze Materiale di consumo Totale 35.371,42 57.118,66 3.118,19 161 Relazione APPA 2006 Esercizio finanziario Tipologia di spesa Importo Manutenzioni e riparazioni Servizio di apertura Villino Campi Pulizie Altre spese Totale spese per la gestione laboratori territoriali Totale 4.968,82 9.792,00 4.189,54 3.135,65 Totale spese correnti Spese in conto capitale Laboratori territoriali Attività didattica nelle scuole Attività estiva Mostre e eventi Centri di esperienza Pubblicazioni Portale Rete di educazione ambientale Attrezzature laboratori territoriali Altri interventi 82.322,86 117.694,28 117.792,64 251.613,31 31.842,28 94.853,93 54.600,00 15.375,36 15.012,00 29.088,10 54.574,00 Totale spese in conto capitale 664.751,62 TOTALE SPESE SETT. INFORMAZ. E QUALITA’ DELL’AMB. 782.445,90 Spese generali di funzionamento degli uffici centrali Tipologia di spesa Spese telefoniche Spese per energia elettrica Spese per acqua e gas Cancelleria e materiale computer Materiale di consumo vario Manutenzioni riparazioni attrezzatura ufficio Noleggio apparecchiature tecniche Spese di pulizia Spese gestione automezzi Imposte e tasse Altre spese di funzionamento TOTALE SPESE UFFICI CENTRALI 162 Importo 30.283,93 17.196,80 7.113,63 26.892,24 891,44 4.423,32 13.269,80 43.288,45 18.406,40 10.591,17 11.132,05 183.489,23 Relazione APPA 2006 Esercizio finanziario 1.1 Riepilogo delle spese per Settori Tipo di spesa Importo Spese in conto corrente Direzione Settore Laboratorio e controlli Settore Tecnico Settore Informazione e qualità dell’ambiente Totale spese correnti Spese in conto capitale Direzione Settore Laboratorio e controlli Settore Tecnico Settore Informazione e qualità dell’ambiente Totale spese in conto capitale TOTALE SPESE 92.688,19 876.873,10 322.502,67 117.694,28 1.409.758,24 153.358,55 389.762,04 679.000,43 664.751,62 1.886.872,64 3.296.630,88 Per quanto riguarda le spese correnti il Settore che ha utilizzato complessivamente la parte maggiore di risorse economiche è il Settore Laboratorio e controlli seguito al Settore Tecnico. Per quanto concerne le spese in conto capitale, la maggior parte dei fondi è stata destinata al Settore Tecnico, soia per attrezzature che per studi e ricerche, seguita dall' educazione ambientale. L' incidenza delle spese per le singole strutture è rappresentata nel grafico seguente: 900.000,00 800.000,00 700.000,00 600.000,00 500.000,00 spesa corrente spesa in c/capitale 400.000,00 300.000,00 200.000,00 100.000,00 spesa in c/capitale Direzione Settore Laboratorio e controlli spesa corrente Settore Tecnico Settore Inform azione e q.a. 163 Relazione APPA 2006 Esercizio finanziario 1.2 Bilancio 2006 riepilogo delle spese per capitoli Tipo di spesa Spese in conto corrente 1000 - Indennità e rimb. spese revisori dei conti Importo speso 3.000,00 2.578,16 3.000,00 2.578,16 215.000,00 1.000,00 202.410,02 308,80 216.000,00 202.718,82 20.000,00 18.000,00 10.000,00 10.000,00 0,00 14.724,00 0,00 0,00 Totale spese correnti per attività tecnica 50.000,00 14.724,00 Spese per gestione del Laboratorio di Trento Spese per gestione del Lab. di Forte S.Nicolò Spese per gestione della rete di monitoraggio Spese per la biblioteca specialistica Altre spese per attività di controllo 860.000,00 35.000,00 190.000,0 25.000,00 35.000,00 859.628,43 24.717,44 167.394,69 17.244,67 25.063,50 Totale spese correnti per analisi e controllo 1.145.000,00 1.094.048,73 Attività di informazione e comunicazione Realizzazione convegni, manifest., eventi Attività relative alla certificazione amb. Realizzazione pubblicazioni Spese di funzionamento Laboratori territoriali 5.000,00 1.000,00 4.000,00 16.000,00 90.000,00 494,50 600,00 0,00 14.320,00 82.322,86 Totale spese correnti per att. informazione e com.ne 116.000,00 85.097,36 34.000,00 25.000,00 0,00 0,00 59.000,00 0,00 0,00 11.000,00 0,00 0,00 10.591,17 0,00 Totale spese diverse e oneri non ripartibili 11.000,00 10.591,17 Totale spese correnti 1.600.000,00 1.409.758,24 37.000,00 0,00 20.000,00 17.940,20 0,00 9.630,80 Totale spese c/cap. per amministrazione generale 57000,00 27.571,00 3500 - Spese in c/cap. per la tutela dell’acqua 3600 - Spese in c/cap. per la tutela dell’aria e ag. fis. 140.000,00 300.000,00 105.469,12 239.984,25 Totale spese per il funz. degli organi istituzionali 2000 - Spese per il funzionamento degli uff. amm.vi 2200 - Spese di rappresentanza Totale spese correnti per amministrazione generale 3000 3100 3200 3300 4000 4100 4200 4300 4400 5000 5050 5100 5200 5300 - Interventi per la tutela dell’acqua Interventi per la tutela dell’aria e ag. fisici Interventi per la tutela del suolo Altri interventi per la tutela dell’ambiente 6000 - Fondo di riserva per spese obbligatorie 6100 - Fondo di riserva per spese impreviste Totale fondi di riserva 7000 - Interessi passivi su anticipazioni di cassa 7100 - Imposte e tasse 7200 - Rimborso anticipazioni di cassa Spese in conto capitale 2500 - Spese per l’informatizzazione 2600 - Acquisto automezzi 2700 - Altre spese in c/capitale 164 Imp. stanziato Relazione APPA 2006 Esercizio finanziario Tipo di spesa 3700 - Spese in c/cap. per la tutela del suolo 3800 - Spese in c/cap. per la tutela dell’ambiente 3900 - Progetti in collaborazione APAT-ARPA Imp. stanziato Importo speso 100.000,00 70.000,00 190.000,00 52.503,36 28.379,17 125.787,55 800.000,00 552.123,45 430.000,00 380.000,00 30.000,00 404.367,30 238.059,27 0,00 Totale spese in c/capitale per analisi e controllo 840.000,00 642.426,57 Interventi per educazione ambientale Realizzazione mostre e manif. ed. ambientale Studi e ricerche Altre spese in c/capitale 820.000,00 70.000,00 0,00 20.000,00 604.647,62 60.104,00 0,00 0,00 Totale spese in c/capitale per inf. e educaz. amb. 910.000,00 664.751,62 2.607.000,00 1.886.872,64 4.207.000,00 3.296.630,88 Totale spese in c/capitale per attività tecnica 4600 - Acquisto attrezzatura per il Laboratorio 4700 - Acquisto attrezzatura per il monitoraggio 4800 - Acquisto automezzi per attività di controllo 5500 5050 5600 5700 - Totale spese in conto capitale TOTALE SPESE 2. Entrate nell’esercizio finanziario 2006 Le entrate che figurano nel bilancio dell' Agenzia per l' esercizio 2006 sono rappresentate nella tabella seguente: Entrate Importi Entrate derivanti da assegnazioni PAT e enti Assegnazioni PAT – spese correnti Assegnazioni PAT – spese in c/capitale Assegnazioni PAT per spese di ed- ambientale Assegnazioni da Stato e altri enti Totale entrate per assegnazioni PAT e enti 1.342.736,96 1.040.000,00 470.205,00 0,00 Proventi per servizi a pagamento Proventi per progetti in collaborazione APAT Proventi da analisi di laboratorio Proventi derivanti da ricerca e studio, ed.amb. Vendita pubblicazioni e materiale divulgativo Totale proventi per servizi a pagamento Totale 2.852.941,96 41.550,00 325.713,42 17.052,00 7.209,20 391.524,62 165 Relazione APPA 2006 Esercizio finanziario Entrate Importi Proventi diversi Entrate per diritti di iscrizione D.Lgs 22/97 Rimborsi e proventi vari Interessi attivi Contributi e sponsorizzazioni Totale proventi diversi Totale 35.594,07 8.898,34 29,85 2.500,00 47.022,26 TOTALE ENTRATE 3.291.488,84 Circa l’87% delle entrate deriva da assegnazioni fatte dalla Provincia. Le entrate per servizi a pagamento, pari al 12% delle entrate totali, derivano principalmente dai proventi per analisi di laboratorio, seguiti da progetti in collaborazione con APAT-ARPA e dai proventi per ricerca e studio e vendita di pubblicazioni. I proventi diversi, pari all’1% delle entrate totali, derivano principalmente dai diritti di iscrizione di cui al D.Lgs 22/97. La composizione delle entrate può essere meglio visualizzata nel grafico seguente: Contributi e sponsorizzazioni 3.000.000,00 Interessi attivi 2.500.000,00 Rimborsi e proventi vari 2.000.000,00 Entrate per diritti di iscrizione D.Lgs 22/97 Vendita pubblicazioni e materiale divulgativo Proventi derivanti da ricerca e studio 1.500.000,00 Proventi da analisi di laboratorio Proventi per progetti in collaborazione APAT Assegnazioni da Stato e altri enti 1.000.000,00 Assegnazioni PAT per spese di edambientale Assegnazioni PAT – spese in c/capitale 500.000,00 Assegnazioni PAT – spese correnti 0,00 Entrate per assegnazioni enti Proventi per servizi a pagamento Proventi diversi Con riferimento alle analisi di laboratorio, va precisato che la maggior parte di esse non sono soggette a pagamento in quanto si tratta di analisi effettuate per conto di altri enti pubblici in relazione all' esercizio di compiti istituzionali a questi attribuiti dalla legge provinciale n. 11/1995. Con il 2005, tuttavia, e analisi richieste dall’Azienda provinciale per i servizi sanitari vengono remunerate sulla base del tariffario in vigore. 166 Relazione APPA 2006 Esercizio finanziario Nel 2006 sono state emesse 238 fatture. Nella tabella seguente i proventi sono stati suddivisi in base al tipo di analisi effettuata, affiancando anche i dati dell’esercizio precedente. Confrontando le variazioni percentuali, si nota un incremento dei proventi relativi ai prodotti alimentari alle analisi di acque potabili e minerali. In particolare l’incremento elevato delle altre tipologie di analisi deriva dalla fatturazione all’Azienda provinciale per i servizi sanitari di tutte le analisi richieste nel periodo 2005-2006. Tipo di analisi 2005 2006 Variazione % Acque potabili Acque minerali Prodotti alimentari Materiali Radioattività Altro 49.371,84 15.764,40 681,60 5.143,20 3.146,88 865,20 52.189,66 19.000,80 5.464,32 1.278,00 2.311,44 245.469,20 6% 21% 702% -75% -27% 28271% TOTALE 74.973,12 327.719,42 337% 250000 200000 150000 2006 2005 100000 50000 0 Acque potabili 2005 Acque minerali Prodotti alimentari Materiali da costruzione Radioattività 2006 Altro Per quanto riguarda la vendita di libri nel 2006 sono stati venduti 290 volumi elencati nella tabella seguente: 167 Relazione APPA 2006 Esercizio finanziario Titolo 168 n. copie vendute 2005 n. copie vendute 2006 Atlante per il riconoscimento dei macroinvertebrati dei corsi d' acqua italiani Manuale per il riconoscimento dei macroinvertebrati delle acque dolci italiane - Vol. I Manuale per il riconoscimento dei macroinvertebrati delle acque dolci italiane - Vol. II Manuale di applicazione Indice Biotico Esteso Atti del Convegno Traffico e Ambiente 2000 Atti del Convegno Edilizia e Ambiente 1998 Atti XXIV Convegno Nazionale AIA Il compostaggio familiare Le avventure di Bilbo e composter Pratichiamo il compostaggio Raccolta normativa in materia di inquinamento acustico Controllo della rumorosità da traffico veicolare Rapporto sullo stato dell' ambiente 2003 Valutazione di impatto ambientale Dizionario illustrato di ecologia - vol. I Dizionario illustrato di ecologia - vol. II Monografie Acqua - Aria - Suolo La gestione dei rifiuti nella Provincia autonoma di Trento Alla scoperta del Garda 138 101 51 48 55 53 52 0 1 1 2 1 2 2 1 17 24 1 1 0 61 1 46 3 2 0 4 4 2 1 1 2 18 2 1 1 0 1 TOTALE 411 290 IV PARTE ALLEGATI 169 Relazione APPA 2006 1. Indice delle abbreviazioni ANDREA APAT APPA ARPA APSS APT B.U.R. CISBA C.N.R. CPA ENEA INFEA IPRASE ISMAA I.T.C. LabNet S.I.A. S.I.A.T. S.I.G. SINANET s.m. e int. S.O.I.S. T.U.L.P. T.U.L.S. U.O. V.I.A. 170 Archivio nazionale di documentazione e ricerca per l’educazione ambientale Agenzia per la protezione dell’ambiente e per i servizi tecnici Agenzia provinciale per la protezione dell' ambiente Agenzia regionale per la protezione dell' ambiente Azienda provinciale per i servizi sanitari Azienda di promozione turistica Bollettino Ufficiale della Regione Trentino Alto Adige Centro Italiano Studi di Biologia Ambientale Consiglio nazionale delle ricerche Comitato provinciale per l’ambiente Ente nazionale energia e ambiente Sistema nazionale per l’informazione e educazione ambientale Istituto provinciale di ricerca, aggiornamento, sperimentazione educativi Istituto agrario di San Michele all’Adige Istituto trentino di cultura Rete nazionale dei laboratori territoriali di educazione ambientale Studio di impatto ambientale Sistema informativo ambiente e territorio Sistema informativo di governo Sistema Informativo Nazionale ambientale Successive modifiche ed integrazioni Servizio opere igienico-sanitarie Testo unico delle leggi provinciali Testo unico delle leggi sanitarie Unità Organizzativa Valutazione di impatto ambientale Allegati Relazione APPA 2006 Allegati 2. Provvedimenti Sono stati predisposti 230 provvedimenti del Direttore. La seguente tabella, che li riporta puntualmente, contribuisce ad offrire un quadro schematico dell’attività dell’Agenzia. Elenco provvedimenti del Direttore: N. Data 1 20/02/2006 2 20/02/2006 3 20/02/2006 4 22/02/2006 5 22/02/2006 6 22/02/2006 7 24/02/2006 8 24/02/2006 9 24/02/2006 10 24/02/2006 11 24/02/2006 12 01/03/2006 13 01/03/2006 14 01/03/2006 15 01/03/2006 16 01/03/2006 17 02/03/2006 Oggetto Approvazione del programma periodico per le spese generali di funzionamento e di ordinaria manutenzione dell’Agenzia per l’esercizio finanziario 2006. Approvazione del rendiconto dell’Economo per le spese erogate nel periodo 29 settembre – 31 dicembre 2005 e assegnazione della dotazione iniziale per l’anno 2006. Autorizzazione alla sostituzione dell’impianto di condizionamento della stazione mobile di monitoraggio della qualità dell’aria. Autorizzazione all’acquisto e sostituzione dei filtri dell’impianto di trattamento aria del Laboratorio di Mattarello. Autorizzazione all’acquisto di strumentazione per il Settore laboratorio e controlli. Autorizzazione all’effettuazione di lavori di manutenzione straordinaria presso il Settore Laboratorio e controlli. Autorizzazione al sostenimento delle spese di trasporto e montaggio della mostra interattiva “Insieme per il clima” a Civezzano. Affidamento dell’incarico di trasporto, montaggio e smontaggio delle mostre itineranti della Rete trentina di educazione ambientale per l’anno 2006. Autorizzazione al sostenimento delle spese di trasporto della mostra “ Le mele d’oro” da Riva del Garda a Berlino. Autorizzazione all’effettuazione di uscite con motoscafo e personale del Corpo dei Vigili del Fuoco Volontari di Riva del Garda per campionamenti sul lago di Garda : anno 2006. Autorizzazione all’affidamento dei servizi di assistenza tecnica e manutenzione ordinaria della strumentazione in dotazione al Settore Laboratorio e controlli per l’anno 2006. Autorizzazione alla stipulazione della convenzione di tirocinio di formazione ed orientamento tra l’Agenzia e l’Università degli Studi di Verona. Autorizzazione alla stampa della Relazione di sintesi del “Piano di tutela delle acque”. Autorizzazione all’acquisto di un fonometro per l’U.O. Tutela dell’aria e agenti fisici. Autorizzazione all’affidamento in comodato gratuito dell’attrezzatura necessaria per il monitoraggio del lago della Serraia alla società Sos Servizi ambientali S.r.l.. Autorizzazione all’affidamento del servizio di assistenza tecnica e manutenzione degli impianti elettrici del Settore laboratorio e controlli per l’anno 2006. Affidamento di incarico di collaborazione per il supporto tecnico nella realizzazione dei progetti sviluppati in collaborazione con APAT-ARPA in materia di monitoraggio biologico delle acque. 171 Relazione APPA 2006 N. Data 18 09/03/2006 19 09/03/2006 20 09/03/2006 21 09/03/2006 22 09/03/2006 23 09/03/2006 24 09/03/2006 25 09/03/2006 26 09/03/2006 27 14/03/2006 28 14/03/2006 29 14/03/2006 30 15/03/2006 31 15/03/2006 32 15/03/2006 33 16/03/2006 34 2/03/2006 35 23/03/2006 36 23/03/2006 37 23/03/2006 38 24/03/2006 172 Allegati Oggetto Autorizzazione all’affidamento del servizio di assistenza tecnica e manutenzione del sistema Labcontrol installato presso il Settore Laboratorio e controlli per l’anno 2006. Autorizzazione all’affidamento del servizio di esercizio, conduzione e manutenzione degli impianti termoidraulici e di condizionamento del Settore Laboratorio e controlli per l’anno 2006. Affidamento della progettazione e realizzazione delle attivista relative al Centro di esperienza della Rete trentina di educazione ambientale “ Centro studi natura delle Maddalene”. Affidamento della progettazione e realizzazione delle attività relative al Centro di esperienza della Rete trentina di educazione ambientale “ Centro sugli ecosistemi Parco vivo”. Affidamento della progettazione e realizzazione delle attività relative al Centro di esperienza della Rete trentina di educazione ambientale “ Centro visitatori Villa Welsperg”. Affidamento della progettazione e realizzazione delle attività relative al Centro di esperienza della Rete trentina di educazione ambientale “ Palazzo Gallo”. Affidamento della progettazione e realizzazione delle attività relative al Centro di esperienza della Rete trentina di educazione ambientale “ Parco delle Terme di Levico”. Affidamento della progettazione e realizzazione delle attività relative al Centro di esperienza della Rete trentina di educazione ambientale “ La natura a portata di mano”. Affidamento della progettazione e realizzazione delle attività relative al Centro di esperienza della Rete trentina di educazione ambientale “ Rotta Sauch”. Affidamento di incarico di aggiornamento del sito internet, redazione della newsletter della Rete trentina di educazione ambientale per il primo semestre 2006 e rinnovo del servizio hosting. Autorizzazione alla partecipazione dell’ Agenzia all’organizzazione del “ Premio Ambiente del Trentino – Alto Adige 2006”. Affidamento dell’incarico di stampa in scrittura Braille dei depliant per la campagna di informazione relativa al Piano d’azione per il contenimento degli inquinanti atmosferici e all’Accordo di programma sulla qualità dell’aria. Autorizzazione al sostenimento delle spese di viaggio, vitto e alloggio dei collaboratori e consulenti dell’Agenzia per l’esecuzione dei progetti in collaborazione con APAT – ARPA relativi all’anno 2006. Autorizzazione all’acquisto di strumentazione per l’ U.O. tutela dell’acqua. Affidamento di incarico di collaborazione per il supporto tecnico in materia di tutela delle acque dagli inquinamenti. Affidamento di incarico di collaborazione per l’organizzazione dell’archivio delle autorizzazione integrata ambientale IPPC. Affidamento all’Università degli Studi di Trento dello “Studio per l’approfondimento delle tematiche relative alla combustione della legna”. Autorizzazione all’acquisto di attrezzatura informatica: stampanti. Autorizzazione alla stipulazione della convenzione per l’attivazione del Laboratorio di educazione ambientale della Rete trentina di educazione ambientale nel Comprensorio della Bassa Valsugana e Tesino. Affidamento dell’incarico per la sorveglianza medica del personale esposto al rischio da radiazioni ionizzanti presso il Settore laboratorio e controlli per l’anno 2006. Autorizzazione alla realizzazione del percorso didattico”Ecosistemi in Val di Fiemme “. Relazione APPA 2006 Allegati Oggetto N. Data 39 29/03/2006 40 29/03/2006 41 31/03/2006 42 31/03/2006 43 04/04/2006 44 10/04/2006 45 10/04/2006 46 11/04/2006 47 12/04/2006 48 14/04/2006 49 14/04/2006 50 14/04/2006 51 2604/2006 52 2604/2006 Autorizzazione all’effettuazione di lavori di manutenzione straordinaria presso il Settore Laboratorio e controlli. Affidamento di incarico di consulenza alla Dott.ssa Sabrina Baldo per l’attività di facilitatore del Laboratorio territoriale delle Giudicarie. Affidamento di incarico di consulenza per il supporto tecnico nelle istruttorie delle autorizzazioni alle emissioni in atmosfera ai sensi del DPR 203/88. Affidamento di incarico di consulenza in materia di comunicazione relativamente all’attività della Rete trentina di educazione ambientale. Autorizzazione all’acquisto di un distillatore per il Settore Laboratorio e controlli. Autorizzazione alla stipulazione con il Centro Italiano Studi di Biologia ambientale del Protocollo d’intesa per la promozione della “Certificazione volontaria per operatore IBE qualificato”. Affidamento dell’incarico di progettazione delle strutture espositive permanenti di Villino Campi. Autorizzazione all’allestimento della mostra temporanea “Orchidee dell’Alto Garda e orquideas brasileiras – Incontro tra Trentino e Brasile” Affidamento di incarico di collaborazione per la realizzazione delle attività di educazione ambientale ed espositive di Villino Campi previste per l’anno 2006. Autorizzazione all’acquisto di strumentazione per i Laboratori di idrobiologia di Trento e Riva del Garda. Provvedimento n° 136/2005 di data 27 ottobre 2005 recante: “ autorizzazione all’effettuazione delle visite guidate alle mostre itineranti della Rete trentina di educazione ambientale per l’anno scolastico 2005 – 2006 e per il periodo estivo 2006”: integrazione spesa. Autorizzazione all’acquisto e posa in opera degli allestimenti permanenti di Villino Campi Approvazione della rendicontazione dei programmi periodici di spesa relativi all’esercizio finanziario 2005. Ricognizione dei residui attivi al 31 dicembre 2005. 53 2604/2006 Determinazione e ricognizione dei residui passivi al 31 dicembre 2005. 54 2604/2006 55 2604/2006 56 08/05/2006 57 08/05/2006 58 08/05/2006 59 08/05/2006 60 09/05/2006 61 12/05/2006 62 12/05/2006 63 12/05/2006 Autorizzazione all’effettuazione di lavori di manutenzione straordinaria presso il Settore laboratorio e controlli. Approvazione del conto consuntivo dell’esercizio finanziario 2005 e della relazione sull’attività svolta nel 2005 . Affidamento dell’incarico per la sorveglianza fisica di radioprotezione presso il Settore Laboratorio e controlli e le stazioni di monitoraggio dell’aria per l’anno 2006. Provvedimento n° 50/2006 di data 14 aprile 2006 recante “Autorizzazione all’acquisto e posa in opera degli allestimenti permanenti di Villino Campi”: integrazione. Autorizzazione all’acquisto di un retino per plancton per l’U.O: Tutela dell’acqua Autorizzazione alla partecipazione al Forum P.A. 2006 Affidamento di incarico di consulenza alla dott.ssa Patrizia Zeni per l’attività di facilitatore del Laboratorio territoriale della Valle dell’Adige. Affidamento di incarico di consulenza per la raccolta e rielaborazione di informazioni e dati dell’attività svolta dalla Rete trentina di educazione ambientale, nonché per il supporto nell’elaborazione dei documenti di promozione delle attività educative. Prima variazione al Documento tecnico di specificazione e accompagnamento del Bilancio d’esercizio 2006 Autorizzazione al sostenimento delle maggiori spese per l’invio multiplo automatizzato di fax, sms ed e-mail effettuati nel periodo 2004 – 2006, nonché affidamento del nuovo servizio annuale. 173 Relazione APPA 2006 174 N. Data 64 15/05/2006 65 15/05/2006 66 17/05/2006 67 17/05/2006 68 18/05/2006 69 18/05/2006 70 22/05/2006 71 23/05/2006 72 24/05/2006 73 29/05/2006 74 29/05/2006 75 29/05/2006 76 29/05/2006 77 29/05/2006 78 29/05/2006 79 29/05/2006 80 29/05/2006 81 29/05/2006 82 30/05/2006 83 30/05/2006 84 30/05/2006 85 30/05/2006 Allegati Oggetto Autorizzazione all’acquisto di un’elettropompa per la centraline di controllo della qualità dell’acqua di Storo. Affidamento di incarico di collaborazione per la creazione di un database georeferenziato delle segnalazioni di sequestro e delle autorizzazioni agli impianti in materia di rifiuti. Affidamento dell’incarico di stampa dell’opuscolo promozionale dell’attività estiva realizzata dalla Rete trentina di educazione ambientale “Vivi l’ambiente 2006”. Autorizzazione all’organizzazione dei laboratori del “Seminario di comunicazione ambientale – Pratiche per una comunicazione dell’ambiente”. Nuovo affidamento della progettazione e realizzazione delle attività relative al Centro di esperienza della Rete trentina di educazione ambientale “Centro sugli ecosistemi Parco Vivo” e revoca provvedimento n° 21/06 di data 9 marzo 2006. Autorizzazione all’acquisto di materiale ed il progetto “A piedi sicuri da casa a scuola”. Affidamento di incarico di consulenza tecnico-scientifica in materia di idrobiologia al dott. Maurizio Siligardi – anno 2006. Affidamento del servizio di custodia e apertura al pubblico della struttura “Villino Campi” di Riva el Garda, in occasione della mostra temporanea “Orchidee del Garda e orquideas brasileiras- Incontro tra Trentino e Brasile” Affidamento della realizzazione delle attività educative in ambito extrascolastico per l’estate 2006 nel Comprensorio della Valle di Fiemme . Affidamento della realizzazione delle attività educative in ambito extrascolastico per l’estate 2006 nel Comprensorio del Primiero. Affidamento della realizzazione delle attività educative in ambito extrascolastico per l’estate 2006 nel Comprensorio della Bassa Valsugana e Tesino. Affidamento della realizzazione delle attività educative in ambito extrascolastico per l’estate 2006 nel Comprensorio dell’Alta Valsugana. Affidamento della realizzazione delle attività educative in ambito extrascolastico per l’estate 2006 nel Comprensorio della Valle dell’Adige. Affidamento della realizzazione delle attività educative in ambito extrascolastico per l’estate 2006 nel Comprensorio della Valle di Non. Affidamento della realizzazione delle attività educative in ambito extrascolastico per l’estate 2006 nel Comprensorio della Valle di Sole. Affidamento della realizzazione delle attività educative in ambito extrascolastico per l’estate 2006 nel Comprensorio delle Giudicarie. Affidamento della realizzazione delle attività educative in ambito extrascolastico per l’estate 2006 nel Comprensorio dell’Alto Garda e Ledro. Affidamento della realizzazione delle attività educative in ambito extrascolastico per l’estate 2006 nel Comprensorio de. Autorizzazione all’acquisto di un videoproiettore. Provvedimento n° 66/2006 di data 16 maggio 2006 "Affidamento dell' incarico di stampa dell' opuscolo promozionale dell' attività'estiva realizzata dalla Rete trentina di educazione ambientale "Vivi l' ambiente 2006": integrazione della spesa Autorizzazione alla sottoscrizione della convenzione per lo sviluppo di attività conoscitive sulla qualità dell’acqua con l’Autorità di bacino Nazionale del fiume Adige e il Museo tridentino di Scienze Naturali. Autorizzazione all' acquisto di un software per la gestione dei registri di carico e scarico dei rifiuti per il Settore laboratorio e controlli. Relazione APPA 2006 N. Data 86 30/05/2006 87 30/05/2006 88 30/05/2006 89 30/05/2006 90 30/05/2006 91 30/05/2006 92 30/05/2006 93 30/05/2006 94 30/05/2006 95 30/05/2006 96 30/05/2006 97 30/05/2006 98 30/05/2006 99 2/06/2006 100 22/06/2006 101 22/06/2006 102 22/06/2006 103 11/07/2006 104 11/07/2006 105 11/07/2006 Allegati Oggetto Affidamento all’Istituto Agrario di San Michele all’Adige di indagini analitiche sulle acque. Affidamento di incarico di consulenza per il monitoraggio ambientale di acquiferi del lago della Serraia e di corpi idrici sotterranei e superficiali nel bacino del Brenta Autorizzazione alla prosecuzione del noleggio di un sistema di analisi per la qualità dell’acqua. Seconda variazione al documento tecnico di specificazione e accompagnamento del Bilancio d' esercizio 2006 Affidamento del servizio di manutenzione della centrale telefonica del Settore laboratorio e controlli. Provvedimento n. 202/05 di data 14 dicembre 2005 recante: “Autorizzazione alla stipulazione del contratto di pulizia ordinaria degli uffici e laboratori dell’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente”: variazione. Affidamento dell’incarico di effettuazioni di misurazioni in banda larga per la verifica dell’efficacia del piano di risanamento degli impianti esistenti di radiodiffusione sonora e televisiva. Affidamento dell’incarico di realizzazione della mostra itinerante “Insieme per il clima”. Sottoscrizione dell’Accordo in materia di graduazione dell’articolazione interna dell’Agenzia con l’Azienda provinciale per il servizi sanitari. Affidamento dell’incarico di predisposizione del “Piano di tutela della qualità dell’aria”. Sottoscrizione delle convenzioni per la costituzione dei tavoli tecnici interagenziali. Provvedimento n° 207/05 di data 15 dicembre 2005 recante : "Autorizzazione alla realizzazione di attività didattiche diverse nonché di interventi di carattere generale non progettualizzati della Rete trentina di educazione ambientale": integrazione spesa Affidamento della realizzazione di ulteriori attività educative in ambito extrascolastico per l' estate 2006 nel Comprensorio della Valle di Fiemme Autorizzazione alla sostituzione dell’impianto di condizionamento delle stazioni di monitoraggio della qualità dell’aria di Riva del Garda e del Monte Gaza. Affidamento di incarico di collaborazione per il supporto tecnico in materia di Valutazione di impatto ambientale. Autorizzazione all’acquisto di un server NAS per il Settore laboratorio e controlli Autorizzazione al sostenimento delle spese di trasporto e montaggio della mostra interattiva “Insieme per il clima” a Castello Tesino e Rovereto. Direttiva I.P.P.C. decreto legislativo 18 febbraio 2005, n. 59 “Attuazione integrale della direttiva 96/61/CE relativa alla prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento”: Calendario dei termini per la presentazione delle domande di autorizzazione integrata ambientale Affidamento di incarico di collaborazione per l’effettuazione delle analisi chimico-fisiche relative al monitoraggio di acquiferi del lago della Serraia e corpi idrici superficiali e sotterranei del bacino del Brenta Provvedimento n. 117/05 di data 18 ottobre 2005 recante “Affidamento di incarico di consulenza per l’organizzazione e l’analisi dei dati per l’aggiornamento del Piano provinciale di smaltimento dei rifiuti – rifiuti speciali non pericolosi”: integrazione di spesa 175 Relazione APPA 2006 176 N. Data 106 11/07/2006 107 12/07/2006 108 19/07/2006 109 25/07/2006 110 25/07/2006 111 26/07/2006 112 26/07/2006 113 26/07/2006 114 26/07/2006 115 26/07/2006 116 26/07/2006 117 28/07/2006 118 28/07/2006 119 07/08/2006 120 09/08/2006 121 11/08/2006 122 11/08/2006 123 22/08/2006 124 22/08/2006 125 22/08/2006 Allegati Oggetto Provvedimento n. 50/06 di data 14 aprile 2006 recante “Autorizzazione all’acquisto e posa in opera degli allestimenti permanenti di Villino Campi”: ulteriore integrazione di spesa. Approvazione del programma di spesa per la realizzazione di interventi di carattere generale della Rete trentina di educazione ambientale per il secondo semestre 2006. Autorizzazione all’acquisto di attrezzatura per l’attività di prelievo del Settore laboratorio e controlli. Autorizzazione all’installazione del sistema di misurazione Battery sentinel sul gruppo di continuità collocato presso il Settore Laboratorio e controlli Autorizzazione all’acquisto di materiale informatico per le stazioni di monitoraggio della qualità dell’aria e dell’acqua. Autorizzazione all’effettuazione di lavori di manutenzione straordinaria della mostra itinerante “La montagna fonte di acqua dolce”. Affidamento dell’incarico di stampa della “Guida alle attività di educazione ambientale per le scuole del Trentino – anno scolastico 2006 – 2007. Autorizzazione all’acquisto di materiale proveniente dall’Amazzonia per l’allestimento della mostra “Insieme per il clima”. Prosecuzione dell’incarico di collaborazione per il supporto tecnico all’attività del Catasto sui rifiuti e dell’Osservatorio dei rifiuti. Autorizzazione al sostenimento delle spese per la partecipazione alla 10^ Conferenza Nazionale delle Agenzie Ambientali tenutasi in Abruzzo e Molise il 6 – 9 marzo 2006. Autorizzazione alla partecipazione all’attività di modellazione e gestione integrata del lago della Serraia dal Dipartimento Urbanistica e Ambiente all’Università degli Studi di Trento. Affidamento dell’incarico di consulenza per la realizzazione di una ricerca storica e iconografica sulla storia del Villino Campi e la fascia lago dell’Alto Garda. Autorizzazione alla proroga del servizio di manutenzione della rete di monitoraggio della qualità dell’aria e dell’acqua per il periodo 1° agosto – 31 dicembre 2006. Affidamento di incarico di collaborazione per il supporto nelle attività dell’Agenzia che implicano l’utilizzo del Sistema informativo di sensibilità ambientale. Affidamento di incarico di aggiornamento del sito internet, redazione della newsletter della Rete trentina di educazione ambientale per il secondo semestre 2006. Autorizzazione all’effettuazione di lavori di manutenzione straordinaria presso il Settore laboratorio e controlli. Autorizzazione all’acquisto di un sistema multimediale per Villino Campi. Provvedimento n° 200/04 di data 21 dicembre 2004 recante: “Approvazione del programma di spese in economia per la realizzazione dell’aggiornamento del manuale “IFF – Indice di Funzionalità Fluviale” in conformità dei requisiti della Direttiva 2000/60/CE e in coerenza con i contenuti del documento “Wetlands horizontal guidance”: modifica e integrazione spesa. Autorizzazione all’acquisto di attrezzatura informatica : schede di memoria Provvedimento n° 23/06 di data 9 marzo 2006 recante:”Affidamento della progettazione e realizzazione delle attività relative al Centro di esperienza della Rete trentina di educazione ambientale “Palazzo Gallo”: integrazione attività Relazione APPA 2006 N. Data 126 28/08/2006 127 31/08/2006 128 05/09/2006 129 07/09/2006 130 07/09/2006 131 07/09/2006 132 07/09/2006 133 15/09/2006 134 18/09/2006 135 18/09/2006 136 21/09/2006 137 21/09/2006 138 21/09/2006 139 21/09/2006 140 21/09/2006 141 21/09/2006 142 21/09/2006 143 21/09/2006 144 21/09/2006 145 21/09/2006 Allegati Oggetto Modifica del provvedimento n. 21/05 di data 24 febbraio 2005 recante: “Nuova individuazione dei locali situati presso la struttura e le articolazioni periferiche dell’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente dove trovano applicazione le disposizioni sul divieto di fumo e nomina dei funzionari incaricati della vigilanza, dell’accertamento, della contestazione e della verbalizzazione delle violazioni amministrative di cui all’art. 1 della legge 11 novembre 1975, n. 584, nonché della redazione e dell’inoltro del rapporto”. Sentenza del Tribunale di Trento n° 83/05 pronunciata nel giudizio promosso da Sativa S.r.l.- Moser Luca c/ PAT : liquidazione alla controparte delle spese di causa. Affidamento di incarico di collaborazione per il supporto tecnico nell’esame dei progetti relativi a CRM, CRZ e piattaforme di gestione di rifiuti. Autorizzazione all’acquisto di attrezzatura per l’attività di analisi del Settore laboratorio e controlli. Autorizzazione all’effettuazione di lavori di manutenzione straordinaria presso il Settore laboratorio e controlli. Autorizzazione alla partecipazione al 2° Festival della lettura Riva-Arco da parte della Rete trentina di educazione ambientale. Autorizzazione alla partecipazione al convegno internazionale “L’eau en montagne” – Megere, Francia, 20-23 settembre 2006. Sentenza del Tribunale di Trento n° 358/06 pronunciata nel giudizio promosso da Valcober Snc – Oberosler Ivo c/PAT: liquidazione alla controparte delle spese di causa. Terza variazione al Documento tecnico di specificazione e accompagnamento del Bilancio d’esercizio 2006. Autorizzazione alla proroga del servizio di hosting e di assistenza per il sito www.appa-agf.it. Autorizzazione all’acquisto di attrezzatura per l’attività di modellazione e gestione integrata del lago della Serraia. Affidamento della realizzazione delle attività di educazione ambientale nelle scuole per l’anno scolastico 2006/07 nel Comprensorio del Primiero Affidamento della realizzazione delle attività di educazione ambientale nelle scuole per l’anno scolastico 2006/07 nel Comprensorio della Bassa Valsugana e Tesino Affidamento della realizzazione delle attività di educazione ambientale nelle scuole per l’anno scolastico 2006/07 nel Comprensorio dell’Alta Valsugana Affidamento della realizzazione delle attività di educazione ambientale nelle scuole per l’anno scolastico 2006/07 nel Comprensorio della Valle dell’Adige Affidamento della realizzazione delle attività di educazione ambientale nelle scuole per l’anno scolastico 2006/07 nel Comprensorio della Valle di Non Affidamento della realizzazione delle attività di educazione ambientale nelle scuole per l’anno scolastico 2006/07 nel Comprensorio della Valle di Sole Affidamento della realizzazione delle attività di educazione ambientale nelle scuole per l’anno scolastico 2006/07 nel Comprensorio delle Giudicarie Affidamento della realizzazione delle attività di educazione ambientale nelle scuole per l’anno scolastico 2006/07 nel Comprensorio dell’Alto Garda e Ledro Affidamento della realizzazione delle attività di educazione ambientale nelle scuole per l’anno scolastico 2006/07 nel Comprensorio della Vallagarina 177 Relazione APPA 2006 178 N. Data 146 21/09/2006 147 21/09/2006 148 21/09/2006 149 21/09/2006 150 26/09/2006 151 28/09/2006 152 28/09/2006 153 29/09/2006 154 04/10/2006 155 04/10/2006 156 04/10/2006 157 06/10/2006 158 09/10/2006 159 10/10/2006 160 11/10/2006 161 11/10/2006 162 19/10/2006 163 19/10/2006 164 20/10/2006 165 20/10/2006 166 20/10/2006 167 20/10/2006 Allegati Oggetto Affidamento della realizzazione delle attività di educazione ambientale nelle scuole per l’anno scolastico 2006/07 nel Comprensorio della Valle di Fassa Autorizzazione all’acquisto di un software LIMS per la gestione integrata delle attività di analisi per il Settore laboratorio e controlli Autorizzazione alla partecipazione alla “Settimana europea della Mobilità – Muoversi bene… per vivere meglio” 16-22 settembre 2006 da parte della Rete trentina di educazione ambientale Autorizzazione alla partecipazione alla realizzazione di un’indagine conoscitiva sulle case ecologiche nonché alla realizzazione di un convegno informativo. Autorizzazione all’organizzazione del “Corso di formazione per l’applicazione di metodi di valutazione basati su diatomee bentoniche”, 23 – 27 ottobre 2006. Autorizzazione all’acquisto di strumentazione per il Laboratorio di idrobiologia di Riva del Garda. Autorizzazione all’effettuazione di lavori di manutenzione straordinaria presso il Laboratorio di idrobiologia di Riva del Garda. Affidamento di incarico di collaborazione per l’effettuazione di analisi idrobiologiche relative al monitoraggio delle acque. Provvedimento n° 101/06 di data 22 giugno 2006 recante:”Autorizzazione all’acquisto di un server NAS per il Settore laboratorio e controlli”: integrazione spesa. Autorizzazione all’organizzazione del corso di formazione “Ambiente e territorio 2006”. Quarta variazione al Documento tecnico di specificazione e accompagnamento del Bilancio d’esercizio 2006. Autorizzazione all’affidamento dell’incarico per il monitoraggio del lago della Serraia. Affidamento di incarico di collaborazione per il supporto tecnico in materia di tutela delle acque dagli inquinamenti. Nuova modifica del provvedimento n° 21/05 di Data 24 febbraio 2005 recante: “Nuova individuazione dei locali situati presso la struttura e le articolazioni periferiche dell’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente dove trovano applicazione le disposizioni sul divieto di fumo e nomina dei funzionari incaricati della vigilanza, dell’accertamento, della contestazione e della verbalizzazione delle violazioni amministrative di cui all’art. 1 della legge 11 novembre 1975, n° 584, nonché della redazione e dell’inoltro del rapporto”. Sentenza del Tribunale regionale di giustizia amministrativa di Trento n° 241/06 pronunciata nel giudizio promosso sa Zampoli Srl c/ PAT e Azienda provinciale per i servizi sanitari: liquidazione alla controparte del risarcimento del danno. Autorizzazione all’acquisto del software per il calcolo degli indici e la catalogazione delle diatomee Omnidia. Autorizzazione all’acquisto di attrezzatura informatica. Autorizzazione all’implementazione del servizio di accesso ad Internet in banda larga con linee ADSL per la gestione delle reti di monitoraggio della qualità dell’aria e dell’acqua. Autorizzazione all’acquisto di un software per l’implementazione del catasto degli elettrodotti. Autorizzazione all’acquisto di due titolatori automatici per il Settore laboratorio e controlli. Autorizzazione alla realizzazione del progetto di educazione ambientale “A piedi sicuri da casa a scuola 2006/2007”. Affidamento del servizio di gestione dei gas tecnici presso il Settore Laboratorio e controlli. Relazione APPA 2006 N. Data 168 24/10/2006 169 24/10/2006 170 25/10/2006 171 25/10/2006 172 25/10/2006 173 27/10/2006 174 27/10/2006 175 09/11/2006 176 09/11/2006 177 09/11/2006 178 09/11/2006 179 09/11/2006 180 13/11/2006 181 16/11/2006 182 16/11/2006 183 16/11/2006 184 16/11/2006 185 16/11/2006 186 16/11/2006 187 16/11/2006 188 16/11/2006 189 16/11/2006 190 16/11/2006 Allegati Oggetto Approvazione del rendiconto del’Economo per le spese erogate nel periodo 1° gennaio – 24 ottobre 2006 e reintegro della cassa economale. Affidamento dell’incarico di consulenza per la predisposizione del catasto elettromagnetico per gli elettrodotti ad alta ed altissima tensione lungo l’asta dell’Adige. Autorizzazione all’acquisto di uno strumento per la rilevazione dei sistemi di radiopropagazione. Provvedimento n° 136/05 di data 27 ottobre 2005 recante: “Autorizzazione all’effettuazione delle visite guidate alle mostre itineranti della Rete trentina di educazione ambientale per l’anno scolastico 2005 – 2006 e per il periodo estivo 2006 “: ulteriore integrazione spesa. Autorizzazione all’effettuazione delle visite guidate alle mostre itineranti della Rete trentina di educazione ambientale per l’anno scolastico 2006 – 2007. Modifica del provvedimento n. 1/06 di data 20 febbraio 2006 recante “Approvazione del programma periodico per le spese generali di funzionamento e di ordinaria manutenzione dell’Agenzia per l’esercizio finanziario 2006”. Autorizzazione all’acquisto della strumentazione per la rilevazione dei dati geometrici degli elettrodotti. Autorizzazione alla realizzazione del progetto di educazione ambientale “Capitan Eco e il Gracopiri” in collaborazione con il Servizio per le politiche di gestione dei rifiuti Autorizzazione all’acquisto di un retino per plancton per il Laboratorio di idrobiologia di Riva del Garda Autorizzazione all’acquisto di attrezzatura per l’attività di analisi del Settore laboratorio e controlli Autorizzazione alla stipulazione della convenzione di tirocinio di formazione ed orientamento tra l’Agenzia e l’Istituto agrario di San Michele all’Adige Autorizzazione all’acquisto di materiale informatico per il Settore laboratorio e controlli Autorizzazione all’acquisto di attrezzatura per l’attività didattica della Rete trentina di educazione ambientale. Autorizzazione alla realizzazione del progetto di educazione ambientale “Clarity” presso l’Istituto di istruzione superiore di Tione. Affidamento di incarico di consulenza alla dottssa Eliana Loss per l’attività di facilitatore del Laboratorio territoriale del Primiero Affidamento di incarico di consulenza al dott. Nicola Curzel per l’attività di facilitatore del Laboratorio territoriale dell’Alta Valsugana Affidamento di incarico di consulenza alla dott.ssa Sara Martinelli per l’attività di facilitatore del laboratorio territoriale della Bassa Valsugana e Tesino. Affidamento di incarico di consulenza all’ing. Patrizia Zeni per l’attività di facilitatore del Laboratorio territoriale della Valle dell’Adige. Affidamento di incarico di consulenza alla dott.ssa Giada Pilati per l’attività di facilitatore del Laboratorio territoriale della Valle di Non. Affidamento di incarico di consulenza alla dott.ssa Laura Ricci per l’attività di facilitatore del laboratorio territoriale della Valle di Sole. Affidamento di incarico di consulenza al dott. Raffaello Novelli per l’attività di facilitatori del Laboratorio territoriale dell’Alto Garda e Ledro Affidamento di incarico di consulenza alla dott.ssa Monica Santini per l’attività di facilitatore del laboratorio territoriale della Vallagarina. Affidamento di incarico di collaborazione alla dott.ssa Federica De Luca per l’attività di facilitatore del Laboratorio territoriale della Valle di Fiemme 179 Relazione APPA 2006 180 N. Data 191 20/11/2006 192 21/11/2006 193 21/11/2006 194 21/11/2006 195 21/11/2006 196 22/11/2006 197 22/11/2006 198 28/11/2006 199 28/11/2006 200 28/11/2006 201 06/12/2006 202 06/12/2006 203 06/12/2006 204 06/12/2006 205 06/12/2006 206 06/12/2006 207 20/12/2006 208 21/12/2006 209 21/12/2006 210 21/12/2006 211 22/12/2006 212 22/12/2006 213 22/12/2006 Allegati Oggetto Affidamento di incarico di apertura e chiusura della sede del Settore e Laboratorio e controlli in loc. Lidorno a Mattarello, per il periodo 17/11/06 - 16/11/2007 Affidamento della gestione dei sistemi di monitoraggio dei campi elettromagnetici per la realizzazione di un progetto di controllo degli impianti di telefonia mobile e radio TV Proroga della convenzione per la prosecuzione dell’attività del Laboratorio territoriale della Valle di Sole della Rete trentina di educazione ambientale Autorizzazione alla stipulazione della convenzione per l’attivazione del Laboratorio di educazione ambientale della Rete trentina di educazione ambientale nel Comprensorio della Valle di Fassa Autorizzazione all’acquisto di attrezzatura informatica: hard drive Quinta variazione al Documento tecnico di specificazione e accompagnamento del Bilancio d’esercizio 2006. Affidamento all’Università degli Studi di Trento di un incarico integrativo relativo al “Piano di tutela della qualità dell’aria” Variazione e assestamento del bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2006. Provvedimento n° 112/06 di data 26 luglio 2006 recante” Affidamento dell’incarico di stampa della “Guida alle attività di educazione ambientale per le scuole del Trentino – anno scolastico 2006/2007”: integrazione della spesa. Autorizzazione all’acquisto di un gascromatografo per il Settore Laboratorio e controlli. Autorizzazione all’effettuazione di interventi di manutenzione straordinaria delle stazioni di monitoraggio della qualità dell’aria e dell’acqua Autorizzazione all’acquisto di ulteriore software per la gestione integrata delle attività di analisi per il Settore laboratorio e controlli Affidamento di incarico per l’analisi e la revisione del capitolato speciale per l’affidamento del servizio di manutenzione ordinaria della rete di monitoraggio della qualità dell’aria. Indennità di carica ai componenti del collegio dei revisori dei conti per l’anno 2006. Autorizzazione alla fornitura e posa in opera di un combinatore telefonico presso il Settore laboratorio e controlli Affidamento di incarico per l' analisi e la redazione del capitolato speciale per l' affidamento del servizio di gestione degli impianti del laboratorio chimico di Mattarello. Autorizzazione al primo prelievo dal Fondo di riserva per spese obbligatorie Autorizzazione alla collaborazione con il Centro di Ecologia Alpina per la realizzazione di una stazione sperimentale per il monitoraggio integrato di flussi e concentrazioni gas ad effetto serra ed inquinanti atmosferici. Autorizzazione all’acquisto di un fax per il Settore laboratorio e controlli. Autorizzazione all’acquisto di un cromatografo di purificazione per il Settore laboratorio e controlli. Affidamento di incarico di consulenza alla dott.ssa Annalisa Bonomi per l’attività di facilitatore del Laboratorio territoriale della Valle di Fassa Affidamento della realizzazione delle attività di educazione ambientale nelle scuole per l’anno scolastico 2006/07 nel Comprensorio della Valle di Fiemme Autorizzazione all’effettuazione di un intervento di manutenzione straordinaria dell’impianto di riscaldamento di Villino Campi Relazione APPA 2006 N. Data 214 22/12/2006 215 22/12/2006 216 22/12/2006 217 22/12/2006 218 22/12/2006 219 22/12/2006 220 22/12/2006 221 22/12/2006 222 22/12/2006 223 22/12/2006 224 22/12/2006 225 22/12/2006 226 22/12/2006 227 22/12/2006 228 22/12/2006 229 22/12/2006 230 28/12/2006 Allegati Oggetto Autorizzazione all’organizzazione del “Corso di formazione per l’applicazione di metodi di valutazione basati su diatomee bentoniche”, 22-26 gennaio 2007 Autorizzazione all’acquisto dell’upgrade per la misura del particolato PM2.5 e PM1 di un analizzatore PM10 della rete di monitoraggio per la qualità dell’aria Affidamento di incarico di collaborazione per il supporto tecnico nelle attività dell’Agenzia in materia di sviluppo sostenibile Affidamento di incarico di consulenza per il supporto tecnico all’attività del Catasto sui rifiuti e dell’Osservatorio dei rifiuti Autorizzazione all’acquisto di strumentazione per la misura dell’ozono e dei ossidi di azoto per la rete di monitoraggio per la qualità dell’aria. Autorizzazione all’acquisto di materiale per l’allestimento della mostra “Una finestra sul clima” Autorizzazione all’affidamento del servizio di esercizio, conduzione e manutenzione degli impianti termoidraulici e di condizionamento del Settore Laboratorio e controlli per il primo semestre 2007 Autorizzazione all’affidamento del servizio di assistenza tecnica e manutenzione degli impianti elettrici del Settore laboratorio e controlli per il primo semestre 2007. Adozione del bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2007 e bilancio pluriennale 2007-2009 Adozione del programma di attività dell’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente per il periodo 1° gennaio 2007 – 31 dicembre 2007 Sesta variazione al Documento tecnico di specificazione e accompagnamento del Bilancio d’esercizio 2006 Affidamento di incarico di collaborazione per il supporto tecnico nelle attività dell’Agenzia che implicano l’utilizzo del Sistema informativo di sensibilità ambientale Autorizzazione all’acquisto di attrezzatura per il Settore laboratorio e controlli Autorizzazione alla sottoscrizione della convenzione per lo sviluppo di attività conoscitive sulla qualità dell’acqua relative alla ricerca “Planadige” con l’Autorità di bacino Nazionale del fiume Adige Autorizzazione alla sottoscrizione della convenzione per lo sviluppo di attività conoscitive sulla qualità dell’acqua relative alla ricerca “Planadige” con l’Autorità di bacino Nazionale del fiume Adige Modifica del provvedimento n. 1/06 di data 20 febbraio 2006 recante “Approvazione del programma periodico per le spese generali di funzionamento e di ordinaria manutenzione dell’Agenzia per l’esercizio finanziario 2006”. Autorizzazione alla realizzazione di un software per l’ampliamento del sistema di telemetria dei parametri ambientali alle centraline delle unità produttive 181 Relazione APPA 2006 Allegati 3. Collana Documenti La collana “DOCUMENTI” del Settore informazione e qualità dell’ambiente (SIQA), ad oggi in fase di studio, è programmata per favorire la diffusione di informazioni in materia di informazione e comunicazione ambientale (INF), educazione ambientale (EA), sviluppo sostenibile (SVS), sistema informativo ambientale (SIAT). Obiettivo è integrare la conoscenza degli operatori pubblici e privati che si avvicinano al Settore. I fascicoli sono reperibili presso l’Agenzia Provinciale per la Protezione dell’Ambiente. * fascicoli della collana già pubblicati INF Indice documenti in materia di “informazione e comunicazione” Nr.documento 0 1 2 3 4 * 4.1 * 4.2 * 4.3 * 4.4 * 4.5 * 4.6 * 4.7 *… 4.8 5 Argomento Normativa internazionale Normativa comunitaria Normativa statale e documentazione attinente Normativa della Provincia Autonoma di Trento Pubblicazioni Relazione sull’attività svolta dall’Agenzia nel 2002. Relazione sull’attività svolta dall’Agenzia nel 2003. Relazione sull’attività svolta dall’Agenzia nel 2004. Rapporto sullo Stato dell’Ambiente della Provincia di Trento (2003). Bozza Rapporto sullo Stato dell’Ambiente Junior. Inquinamento atmosferico- per saperne di più sui principali inquinanti, sui loro effetti sulla salute, sui danni all’ambiente. Atti conclusivi del seminario di comunicazione ambientale. Atti giornata interculturale “Incontro tra Trentino e Bralise” (2006). Pubblicazioni ad uso didattico EA Indice documenti in materia di “educazione ambientale” Nr.documento 0 1 2 2.1 2.2 2.3 182 Argomento Normativa internazionale Normativa comunitaria Normativa statale e documentazione attinente Linee di indirizzo per una nuova programmazione concertata tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano in materia di INFEA (informazione-formazione-educazione ambientale) - Verso un sistema nazionale INFEA come integrazione dei sistemi a scala regionale (Conferenza Stato-Regioni, Tavolo Tecnico IN.F.E.A, 23/11/2000). Accordo tra il Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e i Presidenti delle regioni e delle province autonome di Trento e Bolzano per l’attuazione di una nuova programmazione concertata in materia di informazione, formazione ed educazione ambientale - Verso un sistema nazionale INFEA come integrazione dei sistemi a scala regionale (Conferenza Stato-Regioni, seduta del 17/01/2002). Accordo di programma fra il Ministero dell’Ambiente e il Dipartimento della Funzione Pubblica, 30/12/1998. Relazione APPA 2006 Nr.documento 3 * 3.1 * 4 4.1 * * 4.2 4.3 * 4.4 * * 4.5 4.6 *4.7 *4.8 *4.9 4.10 4.11 5 * 5.1 * 5.2 * 5.3 5.4 5.6 * 5.7 * 5.8 * 5.9 5.10 * 5.11 * 5.12 * 5.13 Allegati Argomento Normativa della Provincia Autonoma di Trento L.P n.3 27 agosto 1999 - Documento di programmazione in materia di Informazione, Formazione ed Educazione ambientale (INFEA) della Provincia Autonoma di Trento biennio 2002-2003. Pubblicazioni Guida alle attività di educazione ambientale per le scuole del Trentino a.s. 2002-3. Guida alle attività di educazione ambientale in Trentino-estate 2003 Guida alle attività di educazione ambientale per le scuole del Trentino a.s. 2003-4. Guida alle attività di educazione ambientale per le scuole del Trentino a.s. 2004/05 Vivi l’ambiente – Estate 2004. Vivi l’ambiente – Estate 2005. Guida alle attività di educazione ambientale per le scuole del Trentino a.s. 2005/06. Vivi l’ambiente – Estate 2006. Guida alle attività di educazione ambientale per le scuole del Trentino a.s. 2006/07. Vivi l’ambiente – Estate 2007. Guida alle attività di educazione ambientale per le scuole del Trentino a.s. 2007/08. Pubblicazioni ad uso didattico Silenzio! Siamo in onda (esaurito). Quelli che l’acqua la amano… Viaggio nel mondo dei rifiuti. Il meraviglioso mondo delle api. L’erbario e la sua storia. “ATRAC”- Storia di un disegno di carta. “Tra antichi mulini e natura…..oggi e un tempo…” “Flepy l’acqua e l’aria” (APAT e servizi tecnici). Il Giardino armonico nella provincia di Trento. Imparare a vedersi. Tutto è Connesso. Condividere mondi possibili. SVS Indice documenti in materia di “sviluppo sostenibile” Nr.documento 0 1 1.1 Argomento Normativa internazionale Normativa comunitaria Emas Regolamento (CE) n. 761/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 marzo 2001 sull’adesione volontaria delle organizzazioni a un sistema comunitario di ecogestione e audit (EMAS). Decisione della Commissione del 7 settembre 2001 relativa agli orientamenti per l’attuazione del regolamento (CE) n. 761/2001 EMAS. Raccomandazione della Commissione del 7 settembre 2001relativa agli orientamenti per l’attuazione del regolamento (CE) n. 761/2001 EMAS. 183 Relazione APPA 2006 Nr.documento 1.2 Allegati Argomento Ecolabel Regolamento (CE) n. 1980/2000 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 luglio 2000 relativo al sistema comunitario, riesaminato, di assegnazione di un marchio di qualità ecologica. * 1.3 Decisione della Commissione del 14 aprile 2003 che stabilisce i criteri per l' assegnazione di un marchio comunitario di qualità ecologica al servizio di ricettività turistica. Agenda 21 locale Carta delle città europee per un modello urbano sostenibile (Aalborg, 1994). 2 2.1 Normativa statale e documentazione attinente Strategia d' azione ambientale per lo Sviluppo Sostenibile in Italia. 3 * 3.1 * 3.2 Normativa della Provincia Autonoma di Trento Atto di indirizzo sullo sviluppo sostenibile. Accordo volontario ambientale per la promozione e diffusione di sistemi di gestione ambientale, l’utilizzo e la produzione di merci e servizi ecocompatibili, l’applicazione di una Agenda 21 locale per la Valle di Fiemme e la sperimentazione nell’ambito di valle delle buone pratiche di ecogestione. * 3.3 Accordo per la promozione dello sviluppo sostenibile del Trentino (Federazione Trentina delle Cooperative). * 3.4 Accordo per la promozione, sperimentazione e diffusione delle buone pratiche di gestione ed ecogestione delle strutture e dei servizi sportivi dell' Altopiano di Pine' . 4 4.1 Pubblicazioni I sistemi di gestione ambientale e la certificazione ambientale per le amministrazioni pubbliche. L’analisi ambientale iniziale: il primo passo verso la certificazione - linee guida per le PMI trentine del settore manifatturiero PMI. Introduzione alla certificazione ambientale per gli alberghi in Provincia di Trento. Contenuti e programmi di attuazione della mozione n.1 dd 05.02.2004 sulla diffusione dei sistemi di gestione ambientale e dei sistemi di certificazione di qualità. “The Aalborg Commitments” Documento finale della 4° Conferenza Europea sulle città sostenibili – Aalborg + 10 – 2004. "La certificazione ambientale dei comuni trentini : il caso di Villa Lagarina". Pubblicazioni ad uso didattico Ecoplay - Ecolabel europeo – APAT Progetto Life – Comitato per l’Ecolabel e per l’Ecoaudit . * 4.2 * 4.3 4.4 * 4.5 * 4.6 5 * 5.1 SIAT Indice documenti in materia di “sistema informativo ambientale” Nr.documento 0 1 2 184 Argomento Normativa internazionale Normativa comunitaria Normativa statale e documentazione attinente Relazione APPA 2006 Nr.documento * 2.1 Allegati Argomento Intesa Stato-Regioni-Enti Locali sui Sistemi Informativi Geografici (approvato dalla conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato,le Regioni e le Province Autonome nella seduta del 26 settembre 1996 atti n.169) (http://www.intesagis.it). * 2.1.1 Criteri generali per l’istituzione dei dati geografici di interesse generale Proposta del "Gruppo di lavoro GIS" istituito presso l' A.I.P.A.10 novembre 1995) (http://www.inteagis.it). * 2.1.2 Scenario di inquadramento della realizzazione dei sistemi informativi geografici per le informazioni di base di supporto alla Pubblica Amministrazione(http:// www.inteagis.it). * 2.1.3 Intesa Stato-Regioni ed Enti Locali per la Realizzazione dei Sistemi Informativi Geografici di interesse generale (Documento di Sintesi) contenente azioni prioritarie per la realizzazione di database a piccola, media e grande scala(http:// www.inteagis.it). * 2.2 Indicazioni di inquadramento e riferimento (linee guida) per la realizzazione delle basi dati geografiche di interesse generale corrispondenti alle scale 1:1.000, 1:5.000, 1:25.000 e 1:250.000 (26 ottobre 1999). * 2.3 Accordo Integrativo sul Sistema Cartografico di Riferimento ed accelerazione delle procedure attuative (approvato in sede di conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato e le Regioni e Province Autonome in data 12 ottobre 2000). 3 4 * 4.1 Normativa della Provincia Autonoma di Trento Pubblicazioni Riorganizzazione e miglioramento dell’assetto informativo ed informatico dell’APPA (progetto APPA-Ambiente on line). Progetto del Sistema Informativo della Sensibilità Ambientale. Relazioni tra portata di un corso d’acqua superficiale e indici ambientali IBE ed IFF. * 4.2 * 4.2.1 185 A cura di: APPA – segreteria della U.O. Bilancio e Ragioneria P.zza Vittoria, 5 38100 Trento tel. 0461 497763-81 fax. 0461 497759 e-mail: [email protected] Stampa: Centro Duplicazioni della Provincia Autonoma di Trento Fotografia copertina: Giuseppe Cadrobbi 186