faccia a faccia con la macchina della guerra

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faccia a faccia con la macchina della guerra
/ pellegrilli tie/la ~ 131
XII
FACCIA A FACCIA CON
LA MACCHINA DELLA GUERRA
E COSt eravamo, parte deUa sua vim, nella citta in balia della guerra. 1
Rivedendo tutto do dall'Inghilterra io, un atorno nella lotta,
Comprendo cbe avrei potuto intuire quale sarebbe stata la fine dal
principio:
La speranza dellJuomo divomta il giomo in cui gli Dei hanno sete Z•
Ma in quei giomi vivemmo, vi dico. una vita cbe non era la nostra;
E vedevamo solo la speranza del mondo. ed il serne piantato dal tempo
Levarsi ora beU'albero fiorito dalla terra distesa sui rnom:
La terra si anitnav~ la terra si destava a nuovi alborP col sangue che i suol
amanti hanno versato,
Con i giorni fetid ripudiati per amore del suo lieto giorno,
Con ('amore delle donne accantonato, e r aUegra giovenru sciupata,
Con la tenerezza strappata alle vite a fona spinte nel yortice deUa guerra.
Con la speranza dell'ardito cuore che si dilegua per sernpre lontano.
o Terra, Terra, guarda i tuoi amanti, che conobbero tutti i tuoi doni
ed i profitti
Ma Ii ricusarono per amor tuo, e co)sero sterile affanno!
Di alcuni ti rammenti invero. e nlm tu scorderai la loro storia,
Fino ache prosciugati samono i tuoi mad e pallido come cera sara
it tuo sole.
Piuttosto. ti chiedo, ricordati anche di quem degLi ultimi giorni,
Che non si nutrirono di belle promesse e non si inebriarono di lodi.
Per questi nessun delo si dischiuse a porgere la corona del martirio;
Non una folla liberata Ii pianse e non una messe di fama
Raccolsero con la fake della battaglia; ne attorno al loro letto di morte
L'affettuoso addio d'un arnico l'acqua benedetta sparse.
Nelle sordide strade della dUi tra gente che non li conosceva,
NeUa morte in vita della prigione dispensasti a ciascuno la sua sorte.
Eppur creasti per loro imprese da compiere. ed essi deboIi non furono
Da crucciarsi per la loro rovina e consumare la vita a lamentarsi;
Anzi erano spesso allegri e gai e pronti.a strappar via ana lotta
Un po' di gioia che altri non raccolsero nelloro pacifieD andare.
E cosl procedevano, sempre senza doni, e senza cerear I'aiuto della sorte.
Vissero per la tua liberazione, 0 Terra, e per te lottarono;
Tra 10 schemo di gente spensierata e ignava, tra amici cbe cedevano
essi andarono
Verso la feconda fine predestinata presi daH'amore per te.
I pel!egrini della spef'(J1l%t1 133
Proprio coSt, e noi eravamo parte del tutto, it principio della fine,
prima attacco dell'ultima battaglia verso cui vanno tutte le nazioni.
,. Eppure, se io la storia vi narrassi. potreste giudicarla banale e meschina;
Poiche paroi di voi ora penseranno al giorno che poteva essere,
E Oieoo aneom, io penso,al giomo chc pur sara,
Che rischiarera quei primi albori e i loro aggrovigliati affanni.
Giacche e proprio una macchina la guerra che ora gli uoroini cOlnbattono;
Ne siamo noi a manovrarla. noi truffati del nostro retaggio,
N 01 operai schiavi delle l11acchine. 51, ci ha hen stritolati
Questa macchina del Borghese sconfitto; e tuttavia spesso era rOZ7,.o
Q,-!el c~'es~~ ptoduceva a que! prezw. Come altri giovani soldati
n
In prInCIplO
Quasi non capivo perche la nostra parte avesse avuto )a peggio,
Poiche corpo a corpo e in gruppi ci destreggiammo bene;
Ed io pensavo~ domani 0 pai dOlnani vi sarn una nuova storia da narrare.
Ero fiero e senza paura; e SI che eran belli i boschi,
E i campicelli e i giardini soleggiati, eppure essi ospitavano la morte!
E son poem e sciocchi quem prontia lasciare il mondo suI momento,
A farIa finita, e porre fine alIa vim e alIa luce.
Non in odio ana vita, tu 10 sai. 0 Terra, quei colpi io sopportavo,
Sebbene dolore e angoscia mi opprimessero cbe mai potrei patire ill piu.
l\Ila in quei giorni passati una sola eosa vita e morte sembravano;
Oh, se quella vita avessimo raggiunto cui mai si possaattentarel
Vorreste ch.e della battaglia vi narrassi? Bene, sapete ch'era cosa nuova
per me,
Ma subito parve come se da sempre fosse e sempre sarebbe stata.
Quel rnattino che faceOlmo la sortita~ alcuni pensarono (non io)
Che dopa qualche giomo tutto sarehbe finito: solo poehi dovevano morire.
E gli altri da aUora sarebbero stati felici. Ma i1 mio ostinato sangue
campagnolo
Mi ordinava di trattenere il grido ill vittoria finche non ne fossimo
stali fuari.
E fu per queUo forse che io era soJo Ull po' scoraggiato,
Mentre eravamo tutti insieule accalcati in una massa inerrne queUa notle.
Come accade agH sconfitti: e sapevo abbastanza deUa guerra
Da riconoscere nel suo TOZZO lavoro quanto gravi spesso sono gli errori.
Vera Arthur illesa accanto a me e mia moglie che era ritomata,
E di certo quella sera t1'a noi vi era amore anche se non mancava i1 dolore
I pelkgrini dtlla ~ 135
Mentre discutevamo gli event~ e piu cbe le labbra parlavano i cuori;
E dicevamo: «Impareremo, 81, impareremo :- anche da sciagure ed errori:..
Ebbene, maIte case apprendemmo) ma non imparammo a spuntarla
Sulla brutale macchina deUa guerra) la spietata macina di 8ciagure;
Dal mondo borghese fu creata, per it mondo barghese; e Dai,
NQi forse eravamo proprio tessitor di villaggio contra il telaio meccanico.
Sempre piu essa s)avvicinava, e cominciammo ad attendere la fineNoi tre, almeno ~ e la nastra vita comincio a fondersi con la marte.
Lunga fu l'agonia - e ancora io vivo) seppur come un'ombr~
NeUa terra dove un tempo fummo fetid) a ricordare le persone amate
e perdute.
Sez. XII
1 in the war-gird/cd aty: la dtta e Parigj. L'immagine clella citta aeeerchiata (girdkd) dells.
guerra ('lvili; e analoga a queUache compare in Short Acroutlt q,tthc C01!l1mme ifParn. dt, p. 68:
<1: ... the ring:
war which surrounded Paris... ».
Z L'immagine ricorda la concezione dd classici gred secondo i <luali la vita degli uomini era
spesso influcn?:ata cial f.::apriccio e clalJ'intervcn(o degU Dei.
3spn'ng-ti(1e: 11 tennine equi usato nel dupHcc significato di primaveta e ioiz10 cli una nuova vita. queUa promessa neU'annundo del \lento di matzo (sez. 1). ~
4 'l1lC !1tom u-hm.1L"C made that sally ... what slipsfitll o,/iCl1 art: E probabihnente una trasposizione poetica della .fortie deseritta in Short At'COUlll !tithe C()J1UmmC ifPo.ris. cit., pp. 66-67: «\I\,1'it(, all
these disadvantages a sortie was determined on; and on the 2nd April 40,000 men were directed
against V crsaiUes in two divisions. They were completely defeated, as might have been
expected... ». n riferimento agli slips, oltre ('he esscre un acecnno agli hmumerevoli errori di strategia e di organi:r.za.....ione da parte dei Comunardi, assume anehe jJ tono di condanna della guerm, definita nei versi che ~eguono
hm.tal war,machine, the ni/hless grinder '?I'balc».