in Mostra

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in Mostra
daily n. 10 - venerdì 09.09.2016 - sabato 10.09 2016
73. mostra internazionale d’arte cinematografica
in Mostra
le magnifiche
donne
mogli e sirene, figlie, amiche e
sorelle. la mostra? è femmina
di piera detassis
C
he finale di partita! Una moglie, Jackie,
tradita e ferita che tuttavia riconosce il
Presidente perfetto e ne costruisce lucidamente il monumento
funebre per la Storia, quello che
fisserà la Camelot dei Kennedy
nella memoria collettiva. E poi
La ragazza del mondo, che nel
film omonimo tradisce padre,
madre e sorellina testimoni di
Geova per l'improbabile amore per un ragazzo
del Mondo, con usi e costumi proibiti alla religione di lei. E, ancora, la ribellione alla malattia, la vacanza dall'età adulta dell'essere
madre, il viaggio on the road delle ragazze di
Questi giorni di Giuseppe Piccioni. E la regista
cannibale iraniana Ana Lily Amirpour di The
Bad Batch, la Sirena di Gabriele Mainetti nel
corto Ningyo, che ritrova il proprio elemento
vitale, l'acqua. E infine quell'ultima immagine
dal Concorso, la meravigliosa Julia Vysotskaya
del film di Andrei
Konchalovski,
Paradise , che
s'incammina nel
forno crematorio
graffiando parole
su una pietra,
qualcosa che non
sapremo mai, ed
ha appena scambiato la propria vita con quella di una madre
di due bambini, così come Amy Adams in Arrival accetta la nascita della figlia pur conoscendo già il breve destino. Il mondo è delle
ragazze, donne coraggiose e persino spiritiche
come (ancora lei!) Natalie Portman e LilyRose Depp in Planetarium della Zlotowski. Di
attrici mai viste prima come le magnifiche
gemelle di Indivisibili, come Sara Serraiocco
ne La ragazza del mondo, di Claudia Potenza
la madre rocciosa di Monte. Cos'è successo?
Che tra qualche passeggera infatuazione per
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check-in
oggi al lido: Sophie Marceau,
Denzel Washington, Chris Pratt,
Mathieu Amalric, Antoine Fuqua.
in prima fila alle giornate degli autori
Siete pronti? Ultimo
giorno per i lettori di Ciak
per essere spettatori alle
Giornate degli Autori. I
primi 10 che si
presenteranno alla Villa
degli Autori (Lungomare
Marconi 56/B) con una
copia di Ciak - con la
copertina di Doctor
Strange - potranno
assistere a incontri e
conferenze stampa.
Seguiteci anche su:
www.ciakmagazine.it
il grande sogno
a trentacinque anni di distanza dalla sua prima
volta al lido, emir kusturica ritorna oggi in
concorso. con monica bellucci e on the milky road
di andrea morandi
L
a leggenda, di cui da sempre si
nutrono i festival, quella che mescola mito e realtà, poesia e quotidiano, narra che in quel settembre ci
fosse in giuria Italo Calvino, I predatori
dell'arca perduta fosse fuori concorso e
Nanni Moretti fosse tornato a casa con il
Leone d'argento. Era il 1981, e a Venezia38
piombò uno sconosciuto ragazzo di ven-
@Morandi_Andrea
tisette anni di Sarajevo con un film sotto
braccio: Ti ricordi di Dolly Bell?, con cui
avrebbe vinto il Leone d'oro come miglior
opera prima. Trentacinque anni dopo, il
mondo di Emir Kusturica si è completamente ribaltato, autore irregolare, eroe
anarchico imprevisto e imprevedibile,
capace di capolavori (Il tempo dei gitani,
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NUOVOIMAIE
è una Collecting di diritti degli Artisti Interpreti Esecutori,
in Italia e nel mondo, fondata e gestita
da artisti del settore audiovisivo e musicale.
Incassa e distribuisce i compensi
per la riutilizzazione delle opere filmiche e musicali.
Sostiene e promuove la cultura.
#professione collecting: non improvvisiamo nulla
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in Mostra
daily n. 10
Segue da pag. 1 - Le magnifiche donne
Segue da pag. 1 - Il grande sogno
mostri polifallici, viaggi turistici nella Shoah e
Safari crudeli nella savana, d'improvviso, come
in un soprassalto di inconscio impossibile da
frenare, le signore hanno ripreso voce. E sì,
sembrano averne più che mai in questo momento, anche qui alla Mostra numero 73, dove
si aggirano libere e minimal tra red carpet e
libri confessione (magnifico quello di Eleono-
Underground) e flop (Promettilo!), azzardi e sogni
scombinati, tra Johnny Depp (Arizona Dream) e
Maradona, la Serbia e il mondo. Kusturica torna
oggi in concorso al Lido a quasi vent'anni dall'ultima volta (Gatto nero, gatto bianco, 1998, Leone
d'argento) con On The Milky Road, pellicola che
segna anche il suo ritorno al cinema addirittura
nove anni dopo Promettilo!, che era a Cannes nel
2007 (Maradona di Kusturica, uscito un anno dopo,
era pur sempre un documentario). Questa volta
lo spunto è un suo racconto, tratto dalla raccolta
Lungo la Via Lattea, edito da Feltrinelli. «Mi piace
pensare a questo film come a una fiaba moderna»,
confessa Kusturica. «Sebbene abbia capito che il
cinema è una combinazione di più arti, questa volta
mi sono concentrato sulla semplicità del film, una
storia lineare che ho girato a lungo, principalmente
in esterni, lottando con l'ambiente, alla ricerca di
paesaggi che catturassero lo spazio interiore dei
personaggi». E come in ogni fiaba che si rispetti, in
On The Milky Road c'è anche una regina, Monica
Bellucci, misteriosa donna che sconvolge la vita
di Kosta, povero lattaio che ogni giorno attraversa
il fronte in sella a un asino, schivando rischi e
pallottole per portare rifornimenti ai soldati della
caserma di Uvijeće, in Erzegovina. La loro storia
d'amore li farà precipitare in una serie di avventure
fantastiche. In ogni caso, un grande ritorno.
ra Giorgi dedicato alla sua tumultuosa avventura di vita, tra finanza, tracolli, P2, droga,
successo, oblio e resurrezione), intensi film
monologo come Molly Bloom da Joyce di Chiara Caselli, convegni e apparizioni esemplari.
Mai abbassare la guardia, ma certo, tra le
tante altre cose, questa Mostra del Cinema ha
intercettato e regalato un nuovo, prepotente,
protagonismo femminile. Talmente bello che
per riequilibrare ci voleva quell'arrivederci con
I magnifici sette schierati in chiusura: su, tranquilli, basta con le divine creature che
pretendono perfino di rifare la Storia, s'è scherzato. Tirate fuori i soldatini, finalmente si
torna a giocare agli indiani e ai cowboy. Grazie
di averci seguito, twittato e amato!
On the milky road
LA coppia
Emir Kusturica (61 anni) e
Monica Bellucci (51) in On The
Milky Road, tratto da Lungo la Via
Lattea, libro dello stesso regista.
Serbia, G.B., 2016 Regia Emir Kusturica in concorso
il personaggio
oltre i confini del tempo
La durata? È solo un'opinione. Il filippino Lav Diaz
porta in concorso il torrenziale The Woman Who Left
IL REGISTA
Classe 1958, nato
nella provincia
di Maguindanao,
il regista filippino
Lavrente Indico Diaz
ha debuttato nel 1998
con The Criminal of
Barrio Concepcion.
Fluviale. The Woman Who Left di Lav Diaz sarà presentato oggi in concorso
- alle 15.30 in Sala Grande - e la durata si ferma a 226 minuti, poco meno di
quattro ore. Confrontato con le altre opere della sua filmografia sembra un
corto: il precedente, A Lullaby to the Sorrowful Mystery (visto a Berlino),
superava le otto ore; From What Is Before riuscì nell’impresa di vincere il Pardo
d’oro a Locarno malgrado le cinque ore e trenta; il film che lo rivelò al pubblico
proprio qui al Lido nel 2007 e che ottenne la menzione a Orizzonti, Death in the
Land of Encantos, ne durava nove. Il tempo non incide sulle scelte artistiche del
regista filippino, perché ciò che conta sono spazio e natura. Il cinema di Lav si
serve di sperimentali (e magistrali) piani sequenza per documentare le lotte
politico-sociali delle Filippine. The Woman Who Left, ispirato a uno dei Racconti
per contadini di Lev Tolstoj (Dio vede la verità ma non la rivela subito) registra il
sentimento di paura che ha caratterizzato nel 1997 Manila, diventata la capitale
asiatica dei rapimenti. Ma lo sguardo di Diaz è universale ed è contestualizzato
nella drammaticità globale di quell’anno, segnato dalle morti della principessa
Diana e di Madre Teresa di Calcutta. Secondo Diaz, «noi non conosciamo
l’esistenza. Le cose che facciamo possono essere collegate, ma più spesso
siamo succubi e travolti dalla casualità della vita». Per lo spettatore, assistere a
un film di Diaz diventa così prima di tutto un’esperienza: può essere ostico
entrarci, ma una volta abbandonati gli indugi si viene travolti dalla profondità e
dalla bellezza delle immagini di un cineasta unico.
Emiliano Dal Toso
the woman who left
Filippine, 2016 Regia Lav Diaz Interpreti Charo Santos-Concio, Michael de Mesa, Nonie
Buencomino, John Lloyd Cruz
in concorso
CIAK | 3
la location
La Scuola Grande
della Misericordia
Andrea Occhipinti e Pablo Larraín
Natalie Portman
La star di Jackie
è stata tra i primi
ospiti ad arrivare alla
nostra festa
Il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro e Nick Hamm
Matilde Gioli
Valentina Lodovini
Michele Riondino
La madrina Sonia Bergamasco
Piera Detassis con il direttore della Mostra, Alberto Barbera, e Angela Savoldi
lidoland
da natalie portman e pablo Larraín aD
alessandro borghi e michele riondino, dalla
madrina sonia bergamasco a chiara francini,
e poi valentina lodovini, gabriele mainetti e
alberto barbera: sono stati davvero tanti gli
ospiti speciali della nostra festa alla scuola
grande della misericordia di venezia. grazie
a tutti quelli che ci sono venuti a trovare
Si ringrazia: La Misericordia, Renault, Compagnia del Cuoio, Lauretana, Cotril, Bevande
Futuriste, Cantine Ferrari, Cioccolato Emilia Zaini, Red Bull, La Città di Venezia
Eleonora Giorgi
Ezio Greggio e il regista Nick Hamm
Alessandro Borghi, Gabriele Mainetti e Aurora Ruffino
daily n. 10 - venerdì 09.09.2016 - sabato 10.09 2016
Condividi le tue foto ai personaggi
più cool e fool: #CoolFool
di Andrea Algieri
@Andrea_Algieri
cOol or fool
Sara Serraiocco
Caterina Murino
Daniela Santanché e Dimitri D'Asburgo Lorena
AL LIDO con
stefano disegni
www.stefanodisegni.it
Chiara Francini
Mai come quest'anno la Mostra ha intessuto
rapporti tanto stretti con il mondo della moda.
Due tra i red carpet più glamour di questa
edizione? Quello per il documentario su Franca
Sozzani e quello per Nocturnal Animals di Tom
Ford. Tanto glam non si è sempre riversato su tutti
gli altri red carpet: molti gli scivoloni dei talent in
passerella. Tra gli italiani si è registrata una sorta
di paura nell'osare, e spesso gli outfit sono
risultati banali e poco originali. Sul versante
hollywoodiano uno dei più grandi flop è stato
quello di una delle star più attese: Natalie
Portman, che spesso è risultata ingolfata da
abiti non adatti a una donna della sua misura. Il
finale della Mostra si è ripreso però con l'arrivo di
una delle più giovani attrici glamour del
momento: Lily-Rose Depp, scelta non a caso da
Chanel. Da segnalare - ovvio - il ritorno del party
di Ciak, avvenuto in grande stile e a cui nessuno è
voluto mancare: attori e addetti ai lavori.
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in Mostra
Our war
un genio animato
U
I
GLI ALTRI FILM
Regia Bruno Chiaravalloti, Claudio Jampaglia,
Benedetta Argentieri Durata 1' e 9'
fuori concorso
n ex-marine statunitense, un
disoccupato italiano, una guardia
del corpo svedese: tre ventenni
accomunati dalla difficile scelta di
andare a combattere l’autoproclamato
Stato Islamico in Siria, arruolandosi
nelle Unità di Protezione Popolare
(YPG), le milizie curde operanti nel
Nord del Paese. Le loro immagini
nel teatro di guerra più difficile e
significativo degli ultimi decenni si
intrecciano con la loro quotidianità
una volta tornati nelle rispettive
case negli Stati Uniti, in Italia e in
Svezia. Il desiderio di tornare ancora
a combattere si scontra con la vita e il
benessere in questa parte del mondo
e apre un interrogativo per tutti noi:
per chi combattono? Settanta minuti
necessari in bilico tra guerra e reale.
rem
Regia Tomas Koolhaas Durata 1' e 15'
fuori concorso
Da West and Soda ad Allegro non troppo:
l'arte di Bruno Bozzetto raccontata in un
documentario. Tra sogni e realtà
l protagonista di Bozzetto non troppo di Marco Bonfanti - che verrà
presentato oggi alle 17 in Sala Casinò - è un signore ammirato da
milioni di spettatori sul Pianeta che ha ricevuto un Orso d’oro, una
candidatura agli Oscar, premi e omaggi ovunque. Viene considerato
un genio dell’animazione mondiale e il suo nome non è meno
importante di quelli di Hayao Miyazaki, Nick Park, Matt Groening e
John Lasseter, quest'ultimo un suo dichiarato fan da sempre, tanto da
averlo voluto incontrare una volta in Italia. Lui però è piuttosto
riservato rispetto a premi e glorie, e
anche per questo ci si sorprende
ogni volta a scoprire quanto sia un
maestro. Chi è? È italiano, viene da
Milano, si chiama Bruno Bozzetto e
in Bozzetto non troppo racconta per
la prima volta cosa si nasconda nelle
tasche della sua arte. «Con Bruno ho
ritrovato la possibilità di mescolare il
mondo del reale con il mondo
fantastico che sino a oggi ha
caratterizzato la mia ricerca
stilistica», spiega Bonfanti. «Così,
partendo dalla sua vita, abbiamo reso il film una sorta di trasfigurazione animata della sua realtà, sottolineando così la felice mancanza
di confini tra creazione e quotidianità che regola il suo modo di vivere.
Vedrete Bozzetto come un personaggio di uno dei suoi celebri, ironici e
stilizzati eroi a cartoon, recitando se stesso immerso in uno sfondo
E.D.T.
simile a uno dei suoi leggendari film».
bozzetto non troppo
Italia, 2016 Regia Marco Bonfanti Interpreti Bruno Bozzetto
venezia classici
T
omas Koolhaas racconta la vita
e l’opera del padre Rem, famoso
architetto, urbanista e saggista
olandese, classe 1944. Ma più che
una semplice biografia, Rem minuto
dopo minuto diventa più che altro
un viaggio sull’essere umano e sul
mondo in cui viviamo. Girato in varie
città, da New York, Chicago e Dallas
fino a Doha, Venezia, Londra, Parigi,
Bordeaux, Berlino, Rem ripercorre
l'opera dell'architetto sulle note della
colonna sonora scritta da Murray
Hidary ponendosi domande molto alte
e quasi filosofiche.
★
appuntamenti ★
ore 11: Hotel Excelsior, Sala Fondazione
dello Spettacolo. Cerimonia di premiazione
del Green Drop Award, i giurati
assegneranno la “goccia d’acqua” soffiata
dai maestri vetrai di Murano con all’interno
la terra di un luogo del Pianeta.
ore 11: Hotel Excelsior, Sala Tropicana 1,
Spazio FEdS. Premio Robert Bresson,
quest'anno attribuito ad Andrei
Konchalovsky.
Ore 13: Hotel Excelsior, Spazio Regione
del Veneto. Presentazione edizione 2017
di Love Film Fest e del contest per la
realizzazione della siglia. A seguire,
presentazione del video ufficiale Donne Si
Fa Storia e anteprima Focus Professione
Regista.
ore 13: Hotel Excelsior, Sala Tropicana 1,
Spazio FEdS. Evento Siloe Film Festival e
presentazione del libro Storia d’Italia in 15
film di Alberto Crespi Edizioni Laterza.
Ore 17: Hotel Excelsior, Spazio Regione
del Veneto. Presentazione del Master of
Fine Arts in Filmmaking e del Ca’ Foscari
Short Film Festival. A seguire, presentazione
del volume e del documentario Il cinema
secondo Corman.
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storie di
fantasmi
Una coppia e i suoi misteri:
con À jamais Benoît Jacquot
adatta Don De Lillo
di massimo lastrucci
Don De Lillo non è autore che si presta
molto alle trasposizioni cinematografiche,
ricordiamo a tal proposito il Cosmopolis
manipolato da Cronenberg. Perché? Troppo
letteraria e complessa la sua scrittura,
peraltro Body Art - in Italia pubblicato da
Einaudi - è uno dei suoi romanzi più scabri e
sconcertanti. Il regista francese Benoît
Jacquot in compenso è uno di quei cineasti
dall’eclettismo volentieri coniugato a
raffinatezza e gusto per la sperimentazione,
come evidenziano anche gli altri quattro film
da lui presentati in concorso qui a Venezia: Le
septième ciel (1997), Pas de scandale (1999),
L’intouchable (2006), 3 coeurs (2014). Questa
premessa per dire che À jamais - oggi in
arrivo fuori concorso - è uno psicodramma
capace di partire per la tangente dal sentiero
dell’emotività, racconto (anche) di fantasmi
che rimanda come un gioco di specchi al
senso del cinema. Rey è un regista, Laura la
sua donna e interprete favorita. La casa ai
confini del mare è il loro nido, ma per la
donna, dopo la scomparsa (misteriosa) di lui
è anche il luogo che consente la permanenza
dell’amore, tra stati di allucinazione e
IL LIBRO
Body Art di Don
De Lillo è stato
pubblicato dallo
scrittore americano nel 2001.
In Italia è edito
da Einaudi.
apparizioni spettrali. Una relazione che non
vuole spegnersi, ma che troverà una forma
particolare di elaborazione del lutto. L’esperto
Mathieu Amalric e l’emergente Julia Roy (che
ha adattato il testo) sono i protagonisti, di
supporto tra i noti, Jeanne Balibar. Curioso.
À jamais
Francia, 2016 Regia Benoît Jacquot Interpreti
Mathieu Amalric
fuori concorso
daily n. 10 - venerdì 09.09.2016 - sabato 10.09 2016
una mostra da instagram
Da Naomi Watts e Liev Schreiber agli
squali di Jeremy Renner, tra Emmanuelle
Seigner e Teresa Palmer: #Venezia73 e
gli scatti postati dai divi su Instagram
il red carpet
Sabato sera dalle 20,
Chris Pratt e Denzel
Washington faranno
un red carpet molto
particolare: a cavallo...
l'uomo dei sogni
dalle notti in un furgone alla gloria
di hollywood: la strana storia di Chris
pratt, al lido con I magnifici sette
di maria laura ramello
S
ì sa, l’inizio e la fine sono le parti di un discorso più
facili da ricordare, e lo stesso potrebbe accadere con i
Festival di cinema. E qui a Venezia, dopo La La Land
che ha aperto la Mostra spostando l’asticella verso l'alto, adesso
sta a I magnifici sette chiudere sabato, in bellezza, quest'edizione.
La sfida non è facile, perché il regista, Antoine Fuqua, porterà
in scena il remake del classico di John Sturges (vedi box sotto)
riadattandolo senza timore nell'affrontare temi attuali, dall’idea
di frontiera alla lotta al terrorismo. Per farlo si affida alla squadra
composta da Nyung-Hun Lee, Manuel Garcia-Rulfo, Martin
Sensmeier, Ethan Hawke e Denzel Washington, capitanata dal
sempre più richiesto Chris Pratt, che sfilerà sul red carpet di
Venezia73 proprio con Fuqua e Washington. Cresciuto nello
stato di Washington, madre cassiera di un supermercato e papà
minatore, Chris era un predestinato. Partito per le Hawaii dopo
sei mesi di college, per un lungo periodo è stato uno dei tanti
homeless di Maui, dove dormiva in un furgone. A ricordare quei
remake all'americana
momenti è stato lo stesso Pratt, che l'anno scorso ha pubblicato
sulla sua pagina Facebook una foto (vedi qui sotto) che lo ritraeva
davanti al veicolo, commentandola così: «Questo è il van in cui
ho vissuto! Nella mia mano c’è la sceneggiatura del film che mi ha
permesso di andarmene da Maui. Pazzesco». Oggi Pratt è uno dei
divi più amati di Hollywood,
capace di infilare due successi
come Guardiani della Galassia e Jurassic World, quasi due
miliardi di dollari di incasso.
Non solo: l'attore ha convinto
critica e pubblico a tal punto
da spingere i fan a chiedere
che sia lui il prossimo giovane Jones a fianco di Harrison
Ford in Indiana Jones 5 di Steven Spielberg, in uscita nel 2019.
Nel frattempo Pratt ha concluso Passengers, sci-fi in cui sarà
al fianco di Jennifer Lawrence in una navicella spaziale. Per il
film l'attrice ha chiesto un cachet di venti milioni di dollari, il
doppio esatto di quelli di Pratt, che però non si è lamentato dei
suoi dieci milioni. Chissà quanti furgoni potrà comprarsi ora...
NAOMI & LIEV
Molto attiva su Instagram, la coppia Naomi
Watts & Liev Schreiber ha seguito l'intera
presentazione di The Bleeder sui social.
JEREMY E GLI SQUALI
«Ma perché la spiaggia è vuota? Ci sono
gli squali?». Jeremy Renner si interroga sui
vuoti davanti alla spiaggia dell'Excelsior.
i magnifici sette
Usa, 2016 Regia Antoine Fuqua Interpreti Chris
Pratt, Denzel Washington fuori concorso
EMMANUELLE & ROCCO
la tendenza
Emmanuelle Seigner sul suo profilo Instagram non si è fatta pregare e ha esibito sul
social l'incontro con Rocco Siffredi...
da i magnifici sette a è nata una stella: così hollywood rilegge la sua storia
L'ultimo progetto in ordine di tempo a entrare in cantiere negli Studios
di Hollywood è stato il remake di Mary Poppins, con Emily Blunt a
rileggere la grazia di Julia Andrews in quello che sarà Mary Poppins
Returns, previsto per il giorno di Natale del 2018. Ma, mentre I magnifici
sette approda al Lido e Ben-Hur il 29 settembre arriverà nelle sale
italiane, l'elenco dei remake più o meno celebri continua ad allungarsi,
senza eccezione di genere o stile:
dopo aver visto Point Break, si va così
da È nata una stella con Bradley
Cooper e Lady Gaga nei ruoli che
furono di Kris Kristofferson e Barbra
Streisand, a Il corvo con Jason
Momoa al posto del compianto
Brandon Lee, senza dimenticare che
anche qui a Venezia abbiamo visto Inseparables, la versione argentina
del fenomeno francese Quasi amici diretto da Olivier Nakache e Éric
Toledano nel 2011. E nel 2017 sarà la volta di Jumanji, con Jack Black al
posto del grande Robin Williams e di Niente di nuovo sul fronte
occidentale, con Roger Donaldson a rimettere mano al classico diretto
da Lewis Milestone nel 1930. E la storia continua.
A.M.
TERESA, LUKE E I CANALI
A Venezia per presentare Hacksaw Ridge di
Mel Gibson, Teresa Palmer e Luke Bracey si
sono fatti una foto in giro tra i canali.
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in Mostra
daily n. 10 - venerdì 09.09.2016 - sabato 10.09 2016
settimana della critica
Pamilya ordinaryo
di beatrice fiorentino
Regia Eduardo Roy Jr. Interpreti Ronwaldo
Martin, Hasmine Killip Durata 1h e 47' Filippine
Selezionatrice della Settimana della Critica
Are we not cats
ombre dal fondo
Regia Xander Robin Durata 1h e 18' Usa
D
opo aver perso in un solo giorno lavoro, fidanzata e abitazione, un giovane cerca di
cominciare una nuova vita. Sarà decisivo l’incontro con una ragazza affascinante e
stralunata con cui condivide una fissazione: la tricotillomania, ovvero l’impulso incontrollabile che porta chi ne è afflitto a strapparsi i capelli e a mangiarli. Xander Robin,
scrittore, regista e montatore di stanza a New York, sviluppa alcune delle ossessioni
già presenti nei suoi precedenti corti, premiati a numerosi festival internazionali, in
una sorprendente favola dark che occhieggia alla No Wave dei primissimi anni Ottanta.
L’abbiamo scelto perché: Solitudini e ossessioni, una storia d’amore romantica e disperata imprezio-sita da un décor raffinatissimo e riscaldata dalle note di una colonna sonora
sublime: da Yvonne Fair ai Funkadelic, da Benny Latimore ad Albert Ayler. Un'autentica
folgorazione made in USA.
english version
the magnificent women
By Piera Detassis
What a brilliant final! Jackie is a wife who’s been
cheated on and hurt. Nevertheless, she acknowledges him as the almost perfect president and
calmly stage-manages his funeral procession as a
testament to history, a funeral that will leave the
Kennedy’s Camelot as an indelible mark on the
collective memory. Then there’s La ragazza del
mondo who in the film of the same name betrays
her Jehova’s Witness father, mother and sister for
the love of a boy whose customs and habits are
forbidden in her religion. In Giuseppe Picconi’s film
Questi giorni we see four girls on the road one as
a rebellion against illness, another running away
from being an adult and a mum. Iranian director
Ana Lily Amirpour gave us the cannibalistic The
Bad Batch, while Gabriele Mainetti’s mermaid in
the short Ningyo rediscovers her vital element:
water. We see Amy Adams in Arrival accepting the birth of her daughter even though she
knows the child’s life will be short. And finally we
have that final image in Andrei Konchalovsky’s
Rai (Paradise), in which the wonderful actor
Julia Vysotskaya heads towards the crematorium scratching words with a stone on a wall,
though what they are we’ll never know, after
having traded places with a woman who can be a
mother to two children. It’s a woman’s world, filled
with courageous and even spiritual women such
as Natalie Portman (her again!) and Lily-Rose
Depp in Zlotowski’s Planetarium. There are actors
we’ve never seen before like the magnificent twins
in Indivisibili, like Sara Seraiocco in La ragazza del
mondo, or Claudia Potenza as the hardy mother
in Monte. What’s going on? Suddenly, somewhere
between the fleeting infatuation with poly-phallic
monsters, Shoa holiday tours and cruel safaris in
the savannah, as if in a celebration of subconscious
impossible to stop, women have rediscovered their
voice. They seem to have found it more than ever
right now, particularly here at Festival number 73.
They roam free and minimally between the red
carpet and confessional books (Eleonora Giorgi’s
book about her tumultuous life, including finance,
P2 inclinations, drugs, success, oblivion and resurrection is fantastic), intense monologue films
like Chiara Caselli’s Molly Bloom, conventions
and exemplary apparitions. Don’t let your guard
down, but there is little doubt that the film festival
(among other things) has intercepted and given us
a new, powerful female protagonist. It’s so great
that to create a bit of balance they have decided
to close the fest with The Magnificent Seven,
as if to say: Relax, enough already with the divine
creatures thinking they can remake history. We
were just kidding. Get your money out as finally
we are back to playing cowboys and Indians!
Thanks for having followed us, tweeted us and
loved us!
J
Regia Paola Piacenza Durata 1h e 11' Italia
U
n racconto a due voci tra Paola Piacenza, documentarista e giornalista di Io Donna del Corriere
della Sera, e Domenico Quirico, inviato de La Stampa,
che tra aprile e settembre 2013 ha vissuto 152 giorni
sotto sequestro in Siria. Una narrazione sulle esperienze di un reporter coraggioso e una lezione di etica del
giornalismo. Produce Luca Guadagnino.
S.L.
GUERRE STELLARI
ane e Aries sono due adolescenti che vivono da
soli nelle caotiche strade di Manila, cercando di
sopravvivere a modo loro, tra espedienti e furti ai pasanti. Si ritrovano improvvisamente genitori, ma soltanto un mese dopo la nascita il loro bambino viene
rapito. Per riaverlo, sono costretti ad adottare misure
estreme. Non solo Lav Diaz e Brillante Mendoza: dopo
i precedenti Baby Factory (2011) e Quick Change (2013),
Eduardo Roy Jr. ritorna sul grande schermo con un
dramma adolescenziale "sulla strada” d'indubbia potenza, a conferma dell’alto livello qualitativo del cinema
filippino.
E.D.T.
Giudizio più che positivo dei crici per Paradise di Andrei Konchalovsky (terzo posto ex aequo).
Questi giorni, ultimo film italiano in concorso, non convince invece né critica né pubblico.
II Critici
Critici
la la land
E. Morreale
REPUBBLICA
P. Mereghetti
IL CORRIERE
DELLA SERA
M. Mancuso
il foglio
HHHH
M. Gottardi
la nuova
venezia
F. Ferzetti
A. De Grandis
IL MESSAGGERO il gazzettino
F. Pontiggia
IL fatto
quotidiano
F. Caprara
la stampa
M. Anselmi
CINEMONITOR
P. Armocida
il giornale
4,1
2,1
2,0
3,2
2,4
3,0
1,9
3,1
2,8
3,5
1,7
2,8
3,4
2,2
2,1
3,8
3,5
2,0
HHHH
HHHHH HHHH
HHHH1/2 HHH
HHH1/2
HHHH1/2 HHHH
LES BEAUX JOURS D'ARANJUEZ HH
HH
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HH1/2
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THE LIGHT BETWEEN OCEANS HH1/2
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ARRIVAL
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