Numero 111 - Collegio Plinio Fraccaro

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Numero 111 - Collegio Plinio Fraccaro
LI ABBIAMO ROVESCIATI
Sbaragliato il Cairoli 72 a 27, il Basket va in finale. Attesa per la Coppa Cairoli e preparativi per la Caccia al tesoro.
LA GRANDE
SUSPANCE
di Monto
La grande suspance si può
intendere in almeno due
modi. La prima è lo stato
emotivo che “tiene sospesi”,
come noi in questi giorni per
i prossimi avvenimenti: la
finale di basket il 22, la Caccia al tesoro il 23 e la Coppa
Cairoli il 25. (Fino a ieri c’era
suspance anche per la semifinale col Cairoli, che però si
è rivelata quasi rilassante.)
La seconda, invece, è la sospensione di massa, promessa dal Rettore a tutti i partecipanti al brindisi di martedì
scorso, disapplicata poco
dopo dal Rettore stesso in
base a logiche imperscrutate.
In seguito a questo episodio
di discreta tensione, giocato
sui due concetti di suspence,
abbiamo ricevuto uno scritto
anonimo dai toni un po’ accesi: trattandosi inequivocabilmente di satira (così dice
il titolo), lo rimettiamo senza
scrupoli al discernimento dei
lettori.
In queste due settimane si è
tenuta poi la terza edizione
del White Plinio, molto riuscita grazie a un gruppo ben
assortito, come testimoniano
pagelle e servizi di questo
numero. Ed è tempo anche
di cinema, non solo per la
notte degli Oscar, ma anche
per un ricco cineforum fraccarotto su Sergio Leone che
partirà ad aprile e a cui siete
tutti invitati a partecipare,
non appena vi renderemo
note le date.
Buona lettura!
LA FAVOLA DELLA BUONA NOTTE
SATIRA SOVVERSIVA
di Marcone
di Anonimo Padano
C’era una volta, molto ma molto tempo fa, una
squadra, il Fraccaro, che aveva una squadra rivale
con cui confrontarsi: un confronto sano, in cui a
volte si vinceva e a volte si perdeva. Da sei anni a
questa parte, questa squadra non esiste più: il Cairoli è morto. Anche ieri sera, l’ultima di una serie di
figure barbine: 72 a 27 per la compagine del Plinio,
frutto di un dominio durato l’intera partita. Una
partita importante, la semifinale dell’intercollegiale
di basket 2010; una partita normale ultimamente
per noi,
Mercoledì 10 marzo. Uzzino, Splendid e Longobeach convocati per il mega Burdel della sera prima.
In Rettorato non vola una mosca, ma volano parole a manetta, e anche questa volta ce n’è per tutti: quel coglione che si è laureato, quello che si
sposa, quello che suona, quelli del rugby, quei
coglioni che votano a sinistra etc. Panella sfiora i
451° Fahrenheit e surriscalda anche l’ambiente,
ma si suda freddo: a suon di coglioni, si teme che
possa succedere come in quel film di Sergio Leone:
Segue a pag. 11
Segue a pag. 12
http://www.collegiofraccaro.it/vdc
VOLTI NOTI
WHITE PLINIO
LE DOPPIE PAGELLE
Bormio e Monto alle pp.2,3,4
[email protected]
III
LA FACCIA DI BIDELLO
Bidello a pag. 6
CINEMA
LA NOTTE DEGLI OSCAR
Monto a pag.10
White Plinio
White Plinio III: le pagelle tecniche
MONTO 9-: da 20 anni in tutto il mondo non si
insegna più la tecnica degli sci uniti ma incredibilmente il soggetto sembra essere un abile
veterano della tecnica
che risulta essere molto elegante ma poco
efficiente dal punto di
vista della celerità.
”L’ultimo dei Mohicani” sembra però aver
trovato la giusta alchimia tra gli elementi, ciò che gli permette di
aumentare in un batter d’occhio la velocità
appena la visibilità lo consente. Stiloso ed
efficace. GUSTO RETRÒ
JUANITA 6+: presentatosi già
abbronzato come un bagnino
brasiliano si destreggia abilmente anche tra le dune innevate mostrando uno spirito
innato da provetto alpino. È il
più costante, è sempre sulla
pista e se potesse scierebbe
anche di notte (nudo per mostrare l’abbronzatura integrale). Tutto questo
nonostante l’influsso fuorviante di BAD BOY
SPANK che lo accompagna durante il viaggio.
SOPRAVVISSUTO
IDRO 9: un camaleonte travestito da folletto,
un genio che si adatta a tutte le condizioni. In
due giorni impara teoria e pratica dello
snowboard e si autonomina maestro impartendo lezioni a
Michele Paolo. Ancora
2 giorni e rischiava di
essere convocato nella
squadra italiana olimpionica. Diversi traumi
e contusioni ma tanta
classe, soprattutto per
il suo stile di discesa
“a foglia morta”. RIVELAZIONE
SPANK 8+: braccia avanti e busto leggermente piegato (si spera solo nello sci)…
sembra uscito dall’università di sci della
Milano da bere, ma con fare tutt’altro che
accademico si lancia nei fuoripista
“crestosi” (ipse dixit) sempre e comunque
alla costante ricerca di qualcosa oltre il limite… funghi alpini??? Se così, missione compiuta… BAD BOY
FRANZ 7-: non vale, è del posto. Nel suo
habitat naturale si permette di sfoggiare uno
stile a metà tra vecchio e nuovo adattandosi
ad ogni situazione climatico-socio-italtermotessilfarma-metalchimic-idro-cyborgbott. E per di più ha la fortuna di scambiare
due parole con un esponente della fauna locale in un linguaggio comprensibile solo a
loro: nonostante lo Scoiattolo della Vigorsol
tentasse di rispondergli per le rime, alla fine
Franz non può che avere la meglio. PROT
MICHELE PAOLO 6+: il coraggio non gli manca,
la voglia lo spinge e l’onore lo guida…
purtroppo gli dei dello snow non sono con lui
e neppure quelli del tempo, nonostante tutto
si gode una piacevole salita e discesa, tutt’e
due con la seggiovia… RIGENERATO
YOGHI 7: il gigante buono
si conferma tale anche sui
versanti della Magnifica
Terra. Potrebbe sembrare a
prima vista lento e macchinoso nei movimenti, ma
una volta avviato a spinta
(letteralmente) ogni essere
alpino si inchina davanti
all’immensità dello Re.
BARBALBERO
DENVER 5-: riconferma tra le nevi anche per lo
scemo del villaggio che
sfoggiando un look da
puffo alpino tenta evoluzioni improbabili col suo
snowboard. Si cimenta
anche nello snowpark
dove
il
culmine
dell’ignoranza
arriva
nell’half pipe in cui il
puffo rimane dondolante
nel centro senza riuscire ad uscirne!!!
SCEMO DELLE NEVI
EMIL 4,5: in coppia con BAD
BOY SPANK lo si scopre (?) pro-
di Bormio
fondo conoscitore della flora micotica locale
e delle profumate erbe alpine: con qualità
del genere lo stile sciistico passa in secondo piano. In mancanza del compianto Savini
si incarica di assumere un comportamento
flemmatico e tranquillo nonostante gli eventi lo strattonassero verso il distaccamento dalla quiete… e dalla macchina di Nadal.
SVAMPITO
SPLENDID 7+: attrezzatura e abbigliamento
da ladro infingardo e malefico. Con gli scietti (snowblades) riesce
in manovre evasive
dopo i suoi attacchi
aerei con palle di
ghiaccio vivo, di cui
risente
soprattutto
Monto, che si difende come può menando
stoccate con il bastoncino appena l’infido è
sottotiro. Rifila anche a Bormio una palla
“proprio lì” e continua impenitente con la
sua corsa da short-tracker. DIABOLIK
LOFFA 6: a disagio dove usa poco i suoi
grossi badili palmati, ma anche con gli sci
sa dire la sua (purtroppo). Col nuovo taglio
di capelli alla “vada via al parroco” ha
l’unico grande pregio di schiacciare proprio
davanti a Splendid il suo ultimo proiettile di
ghiaccio… spietato e crudele ma con lo stile
di Giorgio Rocca…quando esce di pista. SPAESATO
BORMIO
10+
(come i polli Amadori): è vero, gioca in casa ma una
classe così sconfinata è comunque
fuori dal comune.
Esperto sulle vette
a lui familiari, guida la spedizione biancorossa in coraggiose discese sfidando ghiaccio, neve, nebbia e l’ignoranza del gruppo.
Da saggio conduttore si trasforma in spericolato supergigantista quando eventi esterni lo costringono ad abbandonare la truppa
e mette il piede sull’acceleratore lasciando
dietro sé solamente una scia di fuoco che
nessuno riesce a seguire. INAFFERRABILE
LUPIN
Serata meticcia con sfondo alpino: buon compleanno Toz
Loffa, ai tempi Demo, si annusa il braccio.
L’espressione è eloquente, “ma il mio braccio sa di…”.
Lo sfondo delle nordiche, nel senso di scandinave, montagne dell’Alta Valtellina, è un
intermittente bagliore lunare nelle frammen-
2
tate aperture delle gallerie che portano a
Bormio. La culla del Parco Nazionale dello
Stelvio, adagiata alle pendici della dolomitica
Reit, è ormai luogo di razzia da parte delle
biancorosse divisioni, che sono solite instaurare un regime di potente collegialità in quel
di Bormio. E questo regime di potente collegialità ha un nome: White Plinio. Un bianco
candore mi accoglie con tanto di -12 °C sulla
pelle ormai abituata alla slavata pianura.
Dall’uscio spio Montolivo che si dedica con
maestria alle pratiche culinarie, che in lui
trovano elevazione ad arte, mentre una banda di sciatori sfatti gioca a carte, in cui spicca
il sorrisone di Franz da una parte e
l’enigmaticità dello sguardo di Idro unita a
White Plinio
White Plinio III: le pagelle pirotecniche
JUANITA (6): È la certezza e
l’incognita di questo White
Plinio: sei certo che verrà,
ma hai paura di quello che
potrebbe
succedere.
Quest’anno si rivela l’ideale
compagno di stanza di Monto
(russando entrambi ad altissime
frequenze, non si sentono a
vicenda), pratica uno sci rodato e sicuro, ma rischia la
vita nascondendo le birre
proprio a Tonucci! Inoltre è malvagio, spietato,
di una crudeltà repressa e femminile, nei confronti di Spank, che sfiora il collasso d’identità
e, per non piangere, si ritira nel mondo parallelo che tiene sempre a portata di mano. MALEDETTO SEXY-FLANDERS
FRANZ (8): È l’organizzatore perfetto, il cicerone accogliente e – unico neo – un costante
esattore di tributi: “Mi devi i soldi per la benzina e l’autostrada”, “Mi devi una parte della
quota di Nadal”, “Mi devi quel che resta dalla
caparra degli appartamenti”, “Mi devi altri 5€
perché non possiamo chiedere a Nadal l’altra
parte, ora che gli hanno perso le chiavi”, “Mi
devi 34€ per la medicina che ti ha appena
salvato la vita dall’intossicazione dei wurstel
che mi devi ancora pagare” e così via. Per
fortuna ispirerebbe sincerità anche a Ghandi e
così glielo si perdona. Riesce anche a recapitare Spank, Emil e Denver a Milano prima
della chiusura della metro, arrivando tra le
braccia della sua mořosa in tempo esatto per
la congiunzione dei pianeti. P.s. Ha mangiato
l’equivalente di patatine delle mie scuole elementari. JUST CASH PLEASE
SPANK (7): “Ci siamo già
incontrati”… se vi guarda negli occhi, potrebbe
diventare il vostro incubo peggiore. È l’uomo
dalle plurime identità
e dalle plurime
voci: una flemmatica
e
grave,
l’altra acuta e stridente. Si muove lentamente, a scatti, come un camaleonte;
ma nei boschi innevati può raggiungervi
quella a metà strada tra la
tragedia e la risata impellente
di Juanita. Il gruppo “C’era
una volta il mio Ippocampo” è
buttato sui divani con la classica e lassa figura a L tra
l’asse del capo e l’asse della
restante parte del corpo: saluta, sorpreso e, come sempre,
da me amato. Turker dichiara
di volere rapporti non consen-
in fretta, perché si sposta a
una velocità di 100 km/h.
Una volta imbrocca da
solo il fuoripista sbagliato e sparisce per ore,
dovendo risalire un fianco
della montagna con gli scarponi da sci ai piedi. Poi sdrammatizza raccontando esperienze mistiche e visioni soprannaturali. STRADE
PERDUTE
IDRO (7½): È l’uomo che ci mancava: accetta
all’ultimo momento, con naturalezza da vero
Fraccarotto, ed è più sorridente che mai, a
costo di sembrare fuori luogo. Impara la tavola da zero e da autodidatta, pescando in casa
vestiti altrui e attrezzatura inutilizzata; inoltre
è l’unico abbastanza incline al suicidio da
seguire Tonucci nel bagno nel fiume ghiacciato. FROZEN IDRO
TOZ (8½): Impossibile
fermarlo. Per quel
weekend, ogni sua
idea malsana è trasferita in Valtellina,
per la momentanea
pace dei Gemelli (e
di Mason che ne
approfitta per rientrare a Pavia), e in particolare: allestimento
di gran cambusa in
stile veliero ottocentesco nello spazio di 10mq
di angolo-cottura, dieci ore di distensione
sabatale di pasta fresca e produzione di metri
20 di tagliatelle, gita di 50km in ciaspole insieme a Turker, jogging nel bosco con pendenza
60%, scavalcamento del muro dei bagni vecchi
(convinto di trovare un collegio femminile),
bagno nudo in torrente di montagna e, ovviamente, FONTANA di schiuma dal naso. ACQUETTA (solo Toz sa cos’è)
TURKER (8): È tornato… Mancava a
White Plinio da quella lontana prima
edizione degli anni Settanta. Ovviamente fa coppia fissa con Tonucci:
in macchina, alle terme, in camera,
in cucina, in bagno e a letto. Prende
zienti con le mie parti basse e dopo qualche simulazione vado da Tozz che,
tutto solo, con in testa la
classica nuvoletta da fumetto con rappresentato un
cardiofrequenzimetro in
carbonio, prepara tagliatelle
di pasta fresca, spiegandomi che non è grano saraceno. Umiliazione. Partecipo
di Monto
la febbre e se la fa passare in tempo per far
serata. Beve come al solito l’impossibile e
anche peggio come se niente fosse; infatti
si prende cura degli stolti ubriachi e strafatti che non reggerebbero nemmeno… uno
champignon. BURKER KING
MICHAEL-PAUL (7): Determinato a partecipare, il professore dagli accenti trocaici arriva
in treno venerdì sera. Si trova bene con
tutti e fa tutti gli “esperimenti” valtellinesi
che la vita salentina preclude: bagno alle
terme in mezzo alla neve (ma pare che per
il freddo sia rimasto quasi tutto il tempo
nella piscina calda), lezione di snowboard
(di Idro), pizzoccheri alla valtellinese immersi nel burro, infarto, chiacchierate a
rallentatore con Yoghi. L’ultima sera stava
anche facendo la pasta per tutti che uno
per uno si sono tirati indietro per la fretta
di partire. SPERIAMO CHE ME LA CAVO
MIMMO (7): Appare un po’ intimorito dal
suo primo White Plinio, forse per il viaggio
nel profondo Nord, tra leghisti valtellinesi
armati di asce, lontano dalla sua bella: in
preda a questi pensieri, lo scugnizzo di
Angri ha anche il sonno un po’ agitato. Poi
si ambienta, fa squadra coi veterani Toz,
Turker & Idro, e nelle uscite serali si finge
muto o simula accento veneto, per evitare il
linciaggio; spazza via gli inquinamenti psicologici, e rinasce purissimo Valterrone dai
fanghi dei Bagni Nuovi. POLLUTION
YOGHI (s.v.): Non poteva mancare. Anche lui
parte in differita, a
causa
del
lavoro (a Milano).
Così, finito
l’ufficio, il novello
bauscia
prende la mitica
C2 e si
dirige
alla
volta
di
Bor… – pardon – alla
volta
di
Como. Sì, perché doveva
ancora passare a prendere tutta
la roba, lasciata a
casa per comodità;
solo che la
mamma
aveva fatto il
roastbeef (la madre
di Yoghi
appartiene a
una setta inte-
un po’ a tutti questi confratelli e torno immediatamente a sentirmi Fraccarotto al
100%. A metà cena arriva Fancoli, ex ex dei
tempi della cucina del piano, autentico pomodoro-patico, che riserva sempre un pensiero al Plinio vissuto anche se solo per un
anno: da vero Valtellinese osserva con attenzione tutta la scena, ma non tenta
un’integrazione ormai difficile dopo così
tanti anni. Michele Paolo si staglia in mezzo
3
White Plinio
gralista di mangiatori di roastbeef), che non
poteva rifiutare. Così, sabato mattina, riprende la mitica C2 e si dirige alla volta di
Bormio! Ma all’altezza di Lecco, sui riflessi
del lago, i ricordi di un vecchio viaggio e
l’ispirazione per un nuovo possibile romanzo investono il dott. D’Andrea, che
ferma un momento la macchina
per riflettere… Insomma, purtroppo non abbiamo visto Yoghi
in questa vacanza, ma è riuscito a perdere
il cellulare sulle piste: l’abbiamo soltanto
sentito per telefono domenica sera. Era a
Tirano, a pochi kilometri, ma stava facendo
dietro-front per arrivare a casa in tempo per
il roast-beef e prepararsi per una nuova
settimana di lavoro. “ORA…”
KUFÙ & D’ARTAGNAN (6½): La coppia delle
meraviglie (sì, insomma, due miracolati).
Dire ‘sfasati’ è dire
poco: vanno e vengono come le nuvole, in stati di coscienza del tutto
imprevedibili. Ovviamente
rallegrano
l’ambiente, ma sono
un po’ meno presenti dell’anno scorso (e
del previsto). SPAVENTAPASSERI & SPAVETNTAPASSERE
DENVER (7): Siamo finalmente riusciti ad
osservare da vicino i comportamenti, in
solitudine e nel branco, di questo particolarissimo esemplare. L’idioma molto limitato
si concentra su una gamma di fonemi molto
acuti, di solito modulati dal Denver maschio
in un unico suono strascicato, che raggiunge il massimo del suo stridore durante il
sonno e nelle fasi del risveglio, per tenere
lontani i possibili aggressori. Socializza volentieri con i suoi simili, lava i piatti solo su
diktat improrogabile e si gode la vacanza
con disinibita allegria. NATIONAL GEOGRAPHIC
EMIL (sotto zero): Smarrimento delle
chiavi: la critica è divisa. I detrat-
a tutti, come l’uomo che partecipa
alle cose del mondo senza vizi e
pregiudizi e così fa sua anche la
Valtellina, nell’ambito del mai
domo Nord Tour. La serata si
illumina con l’arrivo della divisione, ormai sfatta in squadracce sparpagliate (chi con
la BatMobile, chi “via via
che Monto non ci vede”, chi
“con rispetto sono molto in
dubbio sul fatto di uscire
4
tori criticano la sbadataggine; i sostenitori
lodano le altissime facoltà di placare gli animi
con una parlata pacifica, lo sguardo sornione
e
molti
altri metodi. Persino Nadal
è
“persuaso”
della sciallaggine della situazione e si occupa in prima persona di risolvere tutto. ZERO SISTEMA NERVOSO
SPLENDID (6½): Sarà che il collegio fa bene a
tutti, ma dopo questa vacanza bisogna dirlo:
Splendid è migliorato. Impiega solo tre quarti
d’ora per fare la doccia, e in un’altra ora e
mezza ha sistemato i capelli. Raggiunge Bormio più tardi degli altri (ma con un percorso
alternativo più bello), riesce a dormire nello
stesso caseggiato della megabusta di parmigiano (anche se in appartamenti separati) e
chiede soldi indietro soltanto per le birre che
non ha bevuto, senza pretendere altri risarcimenti morali per gli aspetti della vacanza che
avrebbe saputo organizzare meglio. Al
mattino mette la solita tuta color Crema, si
leva occhiali e naso
finto, inforca i suoi
scietti ed è sulle piste
con tutti gli altri, anche se irriconoscibile.
Da ricordare quando
finge di prendere la seggiovia con Juanita e
poi lo lascia solo, paonazzo di rabbia, di sole
e di olio solare di bellezza. OBSESSION
LOFFA (7): Placido e affidabile, con la sua buffa voce che pare sempre un po’ rammaricata.
La sua dieta ideale è a base di patatine rancide e wurstel, noncurante che i wurstel sappiano di farine animali e margarine vegetali.
Ha detto: “Basta metterci un po’ di maionese
e sono come tutti gli altri”, spruzzando nel
piatto un po’ di crema idratante di Monto e
spargendosi in faccia della maionese. Per il
resto, scia, va alle terme e perde a carte
stasera”), alle mitiche Cantine del Braulio, dove
partono
i
fuochi
d’artificio di stampo
nettamente
fanTozziano. Premettendo che ötziTozzy ha fatto il
bravo (donde evitare scazzi e mazzi
con amabili fanciulle),
nessuno
può negare che la
contento della fortuna in amore che ne deriva. PISTOLINO
RIZZI (magna cum laude): Finge di non farcela, poi arriva con ex Fraccarotto a sorpresa e
si fa serata tutti insieme. HERR DOKTOR
BORMIO (7): A volte si è
costretti a chiamarlo
‘Dario’, per evitare che i
Bormini si voltino chiedendosi che senso abbia
evocare il nome della
città. Sulle piste è il padrone di casa e gode
della reputazione di
persona quasi normale.
Compagno di sci espertissimo e disponibile… ma poco presente al di sotto dei
2000m! SHERPA
MONTO (7-) (a cura di Splendid): Appena
arrivato, risolve brillantemente le perplessità
circa la sistemazione delle camere, scontentando TUTTI. A cena, ricorre ad ogni artificio
segreto della sua arte culinaria nel tentativo
di rendere appetibili i presunti “wurstel”
dell’Altasfera
(promemoria:
MAI
PIÙ!!!),
ma
fallisce
miseramente
a causa delle
maschere di
bellezza che
indossa e che
gocciolano in
ciò che cucina. Sulle piste, fa il ganzo sciando in
tenuta alla tirolese, ma deve ripiegare su
tessuti più tecnici non appena si rende conto
che il mix di vento & sole ha l’effetto della
carta vetrata sulla sua pelle. Il buon Nonnolivo scia tutto il giorno tutti i giorni, nella puerile illusione che un weekend di moto possa
contrastare il recente accumulo di panna
cotta adiposa sui suoi fianchi: illuso! MRS.
DOUBTFIRE
scena a cui assistevano, tra il basito e la prontezza all’intervento, 3 giovani meridionali di probabile stanza alla Dogana del Foscagno, sia stata
a very high-frequency. Cavalli, urla, e nitriti. Pozze, proposte indecenti, e ancora cavalli. Tuttavia
gli zoccoli sono rimasti poco risuonanti. Fino a
quando il viso di Loffa ha espresso parole disgustose: “Ma ma…il mio braccio sa di…vomito!”,
dopo essere stato raggiunto dalla schiuma della
birra (un’onda del mare) espressa a gran pressione dalle narici di Tozz.
Monsieur le Docteur Rizzì
Retrospettive
Non dobbiamo essere come lo
SPALLA
Evviva dio…
L’altra sera mi sono trovato di ritorno
da una serata tranquilla, una bevuta
con una giovine, tante parole e molti
ricordi grazie alla visione
delle magiche torri nelle
notte pavese… ad un tratto
la voce del solito Uzzino
che urla un coro che come
le torri ricorda molte cose…
ANDIAMO
AL
CAIROLIIIIIIIIIIIIIIII
In quel momento mi avvicno velocemente velocemente velocemente al collegio e non trovo nessuno…
incomincio velocemente ad
avvicinarmi velocemente al
vicino collegio di merda IL
CAIROLI e mi trovo un gruppo di ignoranti ubriachi
bastardi figli di gran puttana… i soliti cari fraccarotti
che iniziano la solita grande corale insultante contro
le fetide mura… fin qua
nessuno sbaglio…
Ora entra in gioco lo SPALLA… in realtà
entrano in gioco UZZINO e i suoi viscidi
compagni che cominciano a lanciare
oggetti e insozzare le mura del merda-
io… PORCO IL CLERO NOI VERI FRACCAROTTI NON ABBIAMO MAI FATTO CERTE COSEEEEEEEEEE !!!!
DOVETE CAPIRE CHE NOI SIAMO STILOSI E
DI CLASSE E DETTIAMO
LEGGE PER ELEGANZA
NELLA GOLIARDIA
QUESTE COSE LE FANNO
GLI ANIMALI!!!
Non esiste la scusante
che loro lanciano bottiglie (poveri idioti figli di
uomini senza palle e
castigati dal signore)
PER PIACERE VE LO CHIEDO DA EX COLLEGIALE
NON FATE MAI PIÙ CAZZATE DEL GENERE NON INSOZZATE LE TORRI CON
COSE DI POCO GUSTO VOI
CHE LE DOVRESTE ABBELLIRE CON LE VOSTRE CAPACITÀ GOLIARDICHE
UZZINO COME SEMPRE IL
PEGGIORE DEGLI ANZIANI
CHE ANCHE STASERA A
DATO LA POSSIBILITÀ ALLA
TIFOSERIA GIALLO NERA MERDA VIOLA DI
CHIAMARCI SPALLANZANI.
Turker
Appuntamento
con il Teatro
a cura di Matteo Gatelli
Calendario dei varî eventi teatrali pavesi.
MAR
16 - MER 17 MARZO
Prosa (A)
“L’appartamento”
di Billy Wilder
Ore 21:00 – Teatro Fraschini
VEN
19 MARZO
Sinfonica (A)
“I pomeriggi musicali di Milano”
esegue:
- Boccherini/Berio, Ritirata notturna
- Rodrigo, Concerto di Aranjuez
- Mendelssohn, Sinfonia n. 5 op. 107
diretta da Corrado Rovaris
Ore 21:00 – Teatro Fraschini
SAB
20 - DOM 21 MARZO
Operetta (C)
“My fair lady”
di Frederick Loewe
Ore 21:00 – Teatro Fraschini
Replica domenicale: ore 15
LUN 22 MARZO
Grande
promozione!
DASH spedisce GRATIS fantastici dosatori per lavatrice!
Rispondiamo
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t
L’angolo poetico delle nove del mattino
Girolamo Bardi, medico ligure del secolo XVII, narra che Giulio Gustavino, avendo questi al suo arrivo a Ferrara trovato il Tasso sopra di
un’alta torre che stava speculando l’immensità del creato, dopo aver
scambiato “complimenti singolarissimi ed accoglienza assai lusinghiera”, avrebbe interrogato quel sommo sopra quale soggetto stesse allora meditando, e che quegli gli avrebbe reso per risposta: «Penso e
ripenso e nel pensar impazzo; Levati di costì, testa di cazzo!»
Comici (A)
“Trenta”
di Giobbe Covatta
Ore 21:00 – Teatro Fraschini
MER 24 MARZO
Altri percorsi (n/d)
“La caccia”
di Luigi lo Cascio
Ore 21:00 – Teatro Fraschini
Legenda:
(A) Abbonàti. Per questi spettacoli (in
genere di prosa), il collegio dispone di due
abbonamenti liberamente fruibili dai collegiali.
(C) Convenzionàti. Per questi spettacoli
(ad esempio la lirica), si possono ottenere
riduzioni per universitarî.
(n/d) Per questi spettacoli non vi sono/ non sono
ancora state segnalate riduzioni.
Gnè gnè gnè gnè gnè gnè gnè
gnè gnè gnè gnè gnè gnè gnè
gnè gnè gnè gnè gnè...
5
Contro gli Ex
Permettetemi una parola...
Permettetemi una parola…
“…. ma d’altronde chissà come siete cresciu-
te mie piccole creaturine fraccarotte ....” (tratto dall’articolo di Pampa per Ex
Vdc del 27/01/2010)
L’ennesima critica in un anno in cui
l’andazzo generale, da parte della maggior
parte degli ex, sembra
sempre basato sul
medesimo persistente
clima di disapprovazione.
Quest’anno ne ho sentite di ogni: chiunque
sia uscito dal collegio
negli ultimi tre anni si
sente nel diritto divino
di criticare, e si critica
su ogni fronte, dalla
matricola a VdC, sino
alla questione dei Sardi. Negli ultimi mesi
non ho battuto ciglio,
forse perché da un
lato – lo riconosco – la
situazione ci era sfuggita di mano; forse
perché
tutto quel
trambusto nel mese di
dicembre, e la paura di
perdere i tornei, ci
hanno scombussolato
non poco; o forse a
causa del timore reverenziale che hai verso
certe persone che ti hanno fatto matricola e
che non ti scrolli più di dosso anche se il tuo
anno di matricola è finito, anche se ormai
sei tu, dopo tanto tempo, a tirare avanti la
baracca… Se ne sono dette tante e ne abbiamo mandate giù tante; ma una cosa che non
mi sento di mandare giù è quando la squadra di calcio insieme a tutto quello che le
gira attorno (dalla Coppa Cairoli a come sono
state inserite le matricole) viene messa in
discussione.
Punto uno: la Coppa Cairoli.
Tutti credo sappiano si giocherà il 25 marzo:
mi dispiace molto se per Pampa giocare ben
13 giorni dopo rispetto alla data dell’anno
scorso (12 marzo 2009) costituisca, cito testualmente da ex VdC del 27/01, ”lo spaven-
inizia prima perché l’impostazione a 3 gironi
proposta dallo spalla richiede molte più partite: non ci fosse stato l’impedimento del
torneo si sarebbe giocato prima, ma non
vedo come e perché un simile argomento
possa essere usato come pretesto per attaccare l’intera collegialità.
Punto due: matricole e squadra di
calcio.
I risultati delle
ultime tre settimane sono:
fraccaro-s.agostino
(amichevole): 5-2
fraccaro-borromeo
(amichevole): 10-0
fraccaro-volta
(amichevole): 5-3
fraccaro-don bosco
(torneo): 5-2
25 gol fatti e 7
subiti
da
una
squadra il cui ricambio generazionale è stato notevole. Quasi l’intera
linea difensiva è
stata affidata alle
(di nuovo, come
definite da ex vdc
del 27/01) “piccole
creaturine fraccarotte”;
mentre
altre “piccole creaturine” reggevano la metà del gioco del
centrocampo. Vorrei sottolineare che le
“piccole creaturine” non erano lì di passaggio, ma – e di questo sono sicuro – hanno
affrontato l’intera partita consapevoli della
responsabilità e del privilegio del loro ruolo.
to di una crisi fulminea in cui ti gettano certe notizie”. Purtroppo quest’anno il torneo
...E SPANK DISSE:
Facendo i 180 a Milano di notte:
“Niente paura, potrei fare
questa strada a occhi chiusi!”
...e distrugge lo specchietto retrovisore.
6
Ritengo quindi che si potrebbe anche evitare
di scomodare il nostro ex direttore nel fornire eventuali spiegazioni su come affrontare
eventuali partite, su come giocare
“mettendoci prima di tutto il cuore”; perché
non è il cuore che ci manca, e non ci manca
la forza di lottare su ogni pallone e strappare
ogni singolo metro di campo, che davanti a
noi si trovi il Cairoli o chiunque altro. Non
dovrei neanche dover fornire queste spiegazioni, credo che la partita di apertura del
torneo sia stata abbastanza esauriente da
questo punto di vista – per chi si è scomodato per venire a vederla… (n.d.a. questa critica gratuita è giusto per rendere partecipe
dell’effetto che fa riceverne).
punto 3: calcio e collegialità
E’ sicuramente l’argomento più difficile da
trattare ma è anche uno di quelli che mi è
più caro. Dico solo che la squadra di calcio,
senza nulla togliere agli altri sport, è uno dei
mezzi più efficaci per coinvolgere i nuovi
arrivati in una realtà completamente nuova
come quella collegiale. Credo di essermi
dilungato abbastanza. Personalmente ritengo
che la logica delle cose richieda ben altri
toni da quelli che sono stati usati, soprattutto se si è totalmente disinformati dei fatti;
tuttavia per il massimo rispetto che ho nei
confronti di Pampa, degli altri ex e degli altri
anziani, preferirei che non si continuasse
con questo polemica, ma non ho potuto fare
a meno di ribattere alla marea di
“inesattezze” (chiamiamole così) che sono
state dette.
P. s. : inoltre Pampa è vecchio e ciccione, e
farebbe bene a pensare al suo elettorato
della terza età a Viguzzolo, anziché impicciarsi dei casi nostri.
Idem velle,
Polo
Partita contro gli Ex!
Venerdì 19 marzo
si terrà la fatale amichevole
FRACCARO GIOVANI PROMESSE
Vs.
FRACCARO VECCHIE GLORIE
presso il campo Mascherpa.
L’orario della partita è ancora da concordare
e sarà reso noto tramite bacheca.
La collegialità è invitata a partecipare !!
Anno 1 - N. 6
16 marzo 2010 - Anno V dell’era VdC
Settimanale ex-fraccarotto
EX VOCI DI CORRIDOIO
Estratto di PURO VdC a cura di: Elia Ferrari, Giovanni Ferrari, Giovanni Mason e Simone Pellegrin
ASPETTA E SPERA, FACCETTA GIALLONERA
Il Cairoli perde immancabilmente e per l’ennesima volta non ci delude; riusciranno mai, i nostri tafani preferiti, a tornare ai fasti
del lontano 1994? Intanto Svelto non è più svelto come una volta, ma almeno avrà gradito il bel gioco fraccarotto.
non sono paragonabili
ad altri collegi minori.
La semifinale di basket è
stato il primo vero contatUna settimana fa scrito di quest’anno. Si sono
vevamo che Pavia non
presentati con un bel tifo
è mai stata giallonera.
compatto e griffato con
La schiacciante vittoria
tanto di nuove maglette
di ieri sera riconferma
per la tifoseria, nessuna
ancora una volta questa
manifestazione particotesi. Il collegio Cairoli
larmente accesa nei nostri
esce distrutto dalla semiconfronti, qualche coro di
finale di Basket. Distrutto
dubbio gusto e una squasul campo e sugli spalti.
dra che sapeva di scenDistrutto forse prima di
dere in campo solo per
iniziare a giocare. Questa
prenderle. Dei rivali siennesima disfatta segna il
curamente non all’altezza
quattordicesimo anno di
del Fraccaro, ma provate
digiuno per gli ex camvoi a sfidare un collegio
pioni di Pavia, che lasciacome il nostro. Non deve
no l’intercollegiale e che
essere per niente facile.
non vincono un torneo
Di sicuro ce l’hanno mesdal 1996, dopo un minici- Ecco la squadra che ha segnato una vera e propria rivoluzione nella palla al cesto cairolina. Con questo quin- sa tutta e si sono allenaclo iniziato nel 1994(foto tetto il pollaio si aggiudicò ben tre intercollegiali di fila. Un tale di nome Berlusconi, proprietario di varie reti ti molto quest’anno. La
TonyPiccinni). Proprio televisive private, vinceva le sue prime elezioni politiche, Internet quasi non esisteva, la compagnia telefonica nostra linea editoriale ci
italiana si chiamava Sip e nella nazionale di calcio ci giocava ancora Donadoni.
così, un clclo di vittorie,
Mignosi, Nucera, accovacciati : Misefari, Nellmann, Piccinno, impone una valutazione
un collegio di novanta ( Da sinistra in piedi: Destro, Zanetti, Varesi,
catastrofica, una diagnoPedrinazzi, Allenatore Doldi. )
persone, un nome gloriosi definitiva, un giudizio
so da onorare, una tifose- mo di tradizione sportiva. carotti ed exfraccarotti quella di ieri. E invece spregevole: Il cairoli fa
ria di collegiali, un mini- Tutte cose che noi frac- abbiamo ben scolpite no. Non è colpa loro, o cacare! Ma trovatelo voi
nella mente. Macigni almeno, non è che non se
ormai piantati nel cer- lo ricordino: nonostante un altro collegio che pervello. Forse al Cairoli gli enormi sforzi, proprio de così bene…
non se lo ricordano più, non ce la possono fare.
Kapa
non ne hanno più voglia, Insomma, se noi siamo
non ci credono più. E’ più forti in ogni cosa che
del Ministero delle Scoperte Scientifiche
questa l’impressione che facciamo e pensiamo
Ecco a voi le prove dell’esistenza del cervello di un osservatore inesperto non è neanche tutta loro
potrebbe avere dopo una la colpa. Sono sempre
Tonucci, o di quel che ne rimane!
serata al palacus come brutti e noiosissimi, ma
Fair Play
STRAORDINARIA
SCOPERTA SCIENTIFICA
Anni di ricerche hanno permesso di scoprire le prove dell’esistenza di quello che
tutti davano per impossibile: Tonucci ha
un cervello.
E si sta restringendo!
AI MIEI TEMPI…
...nella squadra di basket
giocava gente del calibro di
Chiacchera e Brunco (detto
Blocco) e già mi sembra una
squadra seria.
BuonCionnoh!
Anno 1 - N. 6
16 marzo 2010 - Anno V
IL SARCIMETEO
Cielo a pecorelle pioggia a catinelle. Domani piove per tutto il giorno, questo è poco ma sicuro. Tirate fuori impermeabili e ombrelli. Una vera inculata
per tutti i poveri studentelli pavesi che non vedevono l’ora di andare festosi al parco
della Vernavola per tirare quattro calci al pallone. E pioverà sempre di più con l’aumentare del caldo e dell’umidità che porterà con sé le zanzare. Ci aspettano settimane di acqua dal cielo. La fittissima pioggia non risparmiera nemmeno la ridente
e quasi sempre mite isoletta d’Australia. Addio belle giornate! Sulla capitale della
Puglia, Barletta, bel tempo, cielo limpido e sole caldo per tutta la settimana.
La bacheca dei trofei del Fraccaro,
quanti ricordi…quante vittorie..
un’intera parete ricoperta di trofei.
E’ questo il genere di bacheca che
abbiamo sempre desiderato. Ci si
Il collegio ai tempi in cui non c’era il wireless potrebbe dedicare addirittura una
sala ai nostri trofei , magari elimi-
Si stava meglio quando
si stava peggio
Campagna di
Solidarietà Fraccarotta
Manda un SMS da 1€ al 48448 per aiutare
il nostro illustre ex, ora ministro, l’on. Tremonti che con i suoi 39.000 € annui dichiarati non riesce più ad arrivare a fine mese.
Sarcimeteo è una rubrica di previsioni curata da Filippo Sarcinelli esclusivamente
per exVdc. Laureato in Fisica a Milano con
una tesi sull'influenza de El Niño sul clima
italiano, il Sarcinelli svolge dal 1995 attività di metereologo presso il Centro Epson
Meteo di BarletTown in Puglia. Ha pubblicato nel 2001, assieme a M.Giuliacci e
P.Corazzon,"Prevedere il tempo anche bendati in canoa";nel 2002 come unico autore, "L'importanza dei venti nel cibo
precotto e nei surgelati";nel 2003,con
Lino Banfi"La Metereologia dell'Incoronata". Inoltre collabora, attraverso
articoli riguardanti metereologia e
clima, con la rivista scientifica
Newton e in passato con le riviste " La Macchina del tempo
" e "Previsioni catastrofiche"
.Dal Febbraio 2002 è metereologo di riferimento in
video per il TGmurge sul canale televisivo TexasPugliaTv .Dal 2002 al 2006 ha curato gli interventi
di informazione metereologica della bassa
padana in collaborazione con l'Università
degli studi di Pavia e il collegio Plinio Fraccaro. Dal Gennaio 2007 stà svolgendo una
ricerca di dottorato sulle ondate di caldo
estivo e di zanzare presso l'Università di Minervino Murge.
nando dalla faccia della terra la camera di Esselunga. Peccato che il rettore preferisca sparpagliare per tutte
le aree comuni e senza il minimo barlume di criterio, quasi accantonandoli, i cimeli degli innumerevoli trionfi
sportivi. Un vero peccato che gli ultimi trofei del volley esteticamente
guardabili prodotti dal cus siano relegati in palestra. Un vero peccato.
1967
2010 ?
Settimanale ex-fraccarotto
Art. 9 - Il responsabile vigila sul rispetto
Regolamento
REGOLAMENTO delle CUCINE a cura di Monto
Articolo IX
L'utilizzo degli spazi
comuni di un collegio,
quali sono le cucine,
richiede
l'osservanza di alcuni basilari principi di civiltà. In seguito a svariati richiami da
parte del Rettore, per via dello stato di
disordine e sporcizia in cui le cucine
sono state abbandonate da utenti forse
distratti (e di certo negligenti), vorrei
portare la vostra attenzione sui buoni
propositi più volte espressi in assemblea (e che, comunque, si presumono di
buona educazione), traducendoli in
regole alla portata di tutti. Oltre ai rapporti tra noi collegiali, non va dimenticato il rispetto per gli estranei, quali
sono gli ospiti che pernottano in collegio e legittimamente si aspettano la
disponibilità di cucine pulite ed attrezzate, dipendente non solo dal Rettore,
ma anche alla nostra comunità. Il seguente regolamento è frutto di riflessione su una lunga ed appassionante
esperienza di fruizione delle cucine,
quale la si augura a tutti.
sponsabile relazionarsi con l’amministratore
(ossia, in particolare, il Rettore e
l’Economa), rappresentando le esigenze di
tutti e, ove richiesto, rendicontando della
del regolamento e rappresenta l'utenza
nei rapporti con l'amministrazione. Non
risponde personalmente di danni o altri
atti non leciti di cui i locali
siano oggetto.
LE CUCINE SONO STATE
COMMENTO
Se la responsabilità di cui
all’articolo 9 s’interpretasse
in senso ampio, una sola
persona dovrebbe addossarsi
il rischio, profondamente
iniquo, di tutti gli atti compiuti dagli altri utenti nei
confronti della cucina. Nel
senso ribadito dall’articolo
stesso, invece, questa accezione di responsabilità rimarca le responsabilità individuali, conferendo al responsabile
la competenza specifica di
vigilare che tali responsabilità
non siano evase. Inoltre, è compito del re-
RIAPERTE
a condizione che non
siano più lasciate sporche.
D’ora innanzi ogni violazione sarà
repressa con metodi più severi,
onde evitare che altre chiusure
danneggino le persone civili.
Tutti i collegiali sono
chiamati a piena collaborazione!
I Perché del Soma
Perché il dentifricio è a strisce?
O meglio: come diavolo fa il dentifricio ad
uscire dal tubetto sempre a strisce colorate
bianco-rosso-blu perfette??
Tutto ciò è reso possibile dalla presenza
all’interno del tubetto degli elfi del dentifricio.
Dovete sapere che gli elfi del dentifricio si
sistemano tutti vicini vicini all’estremità del
tubetto e separano con le loro manine i vari
colori. Dovete però fare molta attenzione: se
cercate di guardare dentro al tubetto gli elfi
del dentifricio si spaventano e scappano e
non torneranno mai più; se invece tagliate il
Rosso: nonno Violenza. Lo sappiamo, non è più quello di una volta.
Lo sappiamo, ormai è vecchio e ha
tanti problemi per la testa: calvizie,
cateteri, deambulatore, Alzheimer,
sedia a rotelle, osteoporosi, clisteri,
pillole e supposte varie; il peso
della terza età, insomma. Lo sappiamo, eppure non riusciamo a rassegnarci; non riusciamo
a credere alla sua latitanza in una partita contro il cairoli – fosse pure una partita di scopone scientifico. Eppure è così, e a poco valgono
le lacrime dei nipotini e la disapprovazione di
altri illustri colleghi pensionati: di nonno Viole
– quello che ha fatto il balilla, quello che ha
fatto la Guerra – non ci resta ormai che il ricordo. BACUCCO
fondo del tubetto per capire cosa c’è dentro,
gli elfi moriranno tra atroci dolori e il dentifricio uscirà di un
bruttissimo
color marrone
tutte le mattine
della
vostra
vita. Per sempre.
Per fortuna gli
elfi non esistono. In realtà
all’interno del
tubetto ci sono
degli scompartimenti separati per i diversi colori, che vengoGiallo: Uzzino. Il Baronte ha le
sue ragioni: un attacco al cairoli
andava pur fatto, e di sicuro il
nostro Buncuga nazionale si meritava anche questa bella cartolina-ricordo, tipica del soggiorno
fraccarotto; eppure è ben noto
che chi guida l’attacco dovrebbe essere padrone di sé e della situazione, non schiavo
dell’etanolo. Il rischio è – come è puntualmente accaduto – di ridursi ad una masnada ignorante degna del peggior spallanzani. Considerando la pesantissima punizione che già attendeva i giallo neri sul campo (e sugli spalti)
del PalaCUS appena tre giorni dopo, il gesto
appare nel complesso superfluo.
PORCO (dello spalla)
no uniti solo pochi millimetri prima
dell’ugello di uscita. Il sistema è stato applicato per la prima volta
dai dentifrici Aquafresh nel
1973, e non è nient’altro che
una ben congegnata operazione di marketing.
Se avete un tubetto di dentifricio tricolore finito, provate a tagliarlo sul fondo e
sezionandolo scoprirete le
diverse membrane che dividono i tre colori.
Ma fatelo solo se non credete agli elfi del dentifricio.
Verde: Bidello. Perché a Bidello?
Volendo, potrei essere banale e
scontato, e dare il verde
all’ennesimo White Plinio riuscito,
all’ennesima vittoria schiacciante
nel basket, o alla premiata ditta
Giorgio&Giorgio, che ha riaperto
le cucine; ma tutte queste cose si beccano già
tanti di quei semafori verdi che persino un
ominide ottuso come Loffa si sarà stancato di
leggerli; invece il Bidello, che pure lo meriterebbe per il solo fatto di esistere, il verde non
lo prende mai: quindi oggi va a lui. E poi perché mai dovrei giustificarmi, in fin dei conti il
semaforista sono io, e il verde lo do a chi
cazzo mi pare, alla faccia vostra. BUDELLO
9
Rubriche
BITTER LA SCALA a cura di Montolivo
Anche quest’anno la notte degli Oscar si è fatta
un po’ attendere… e ha
fatto parlare. Qualcuno
sosteneva mestamente
che “Avatar” avrebbe
vinto “tutto”, perché col
suo budget si sarebbe
comprato
anche
l’Academy; qualcun altro
sperava con fervore in un ritorno del cinema
di qualità di Clint Eastwood (“Million dollar
baby”, 2005) o dei Coen (“Non è un paese per
vecchi”, 2008). Invece, “Avatar” prende solo
Scenografia, Fotografia (di Mauro Fiore, calabrese) ed Effetti speciali; mentre a sbancare è
“The hurt locker” di Kathryn Bigelow, l’ex
moglie di James Cameron. Ironia della sorte:
siamo sicuri? Il film della Bigelow è tre spanne
sopra “Avatar”, ma ha preso davvero una
cascata di premi (fin troppi), dalla regia al
montaggio del suono! … gli stessi che Cameron avrebbe voluto per sé. Che la verità stia
nel mezzo? Potrebbe essere che Cameron
abbia corrotto la giuria, ma che per effetto di
una sentenza di divorzio molto severa: “[…]
Tutti i premi futuri comprati all’Academy vanno alla ricorrente, Ms. Bigelow”. Segue
l’elenco completo dei vincitori.
Miglior film: "The Hurt Locker"
Miglior regia: Kathryn Bigelow per "The Hurt
Locker"
Miglior attore: Jeff Bridges per "Crazy Heart"
Miglior attrice: Sandra Bullock per "The
Blind Side"
Miglior attore non protagonista: Christoph
Waltz per "Bastardi senza gloria"
Miglior attrice non protagonista: Mo'Nique
per "Precious"
Miglior film d'animazione: "Up" di Pete
Docter
Miglior film straniero: "El secreto de sus
Ojos" di Juan Cosé Campanella, Argentina
Miglior sceneggiatura originale: Mark Boal
per "The Hurt Locker"
Miglior sceneggiatura non originale: Geoffrey Fletcher per "Precious"
Miglior scenografia: R.Carter, R.Stromberg,
K.Sinclair per "Avatar"
Miglior fotografia: Mauro Fiore per "Avatar"
Migliori costumi: Sandy Powell "The Young
Victoria"
Miglior montaggio: B.Murawski e C.Innis
per "The Hurt Locker"
Miglior trucco: B.Burman, M.Hall e J.Harlow
per "Star Trek"
Miglior colonna sonora: Michael Giacchino
per "Up"
Migliore canzone originale: "The Weary
Kind" di Ryan Bingham e T.Bone Burnett per
"Crazy Heart"
Miglior montaggio sonoro: Paul Ottosson
per "The Hurt Locker"
Miglior suono: P.Ottosson, R.Beckett per
"The Hurt Locker"
Migliori effetti speciali: J.Letteri,
S.Rosenbaum, R.Banehaum per "Avatar"
10
Miglior documentario: "The Cove" di
L.Psihoyos e F.Stevens
Miglior corto documentario: "Music by Prudence" di Roger Williams e Eleanor Burkett
Miglior corto animato: "Logorama" di Nicholas Schmerkin
Miglior corto: "The New Tenants" di Joachim
Back e Tivi Magnusson
La notte degli Oscar era per noi a Los Angeles
il nostro corrispondente Matteo Gatelli, che ha
espresso così le sue prime sensazioni.
ancora per la
categoria Miglior canzone e dico che Ryan
Bingham praticamente non ha avuto rivali
del suo calibro: anche in questo caso la
vittoria era scontata per il giovanotto con la
voce da 50enne. ».
Repubblica & Co. Invece non hanno perso
tempo a elargire significati apparentemente
progressisti, ma più che altro autoreferenziali nei confronti di un modo coglione di
fare critica, scrivendo cose del tipo: “Ha
vinto il cinema al femminile!” “Nuova stagione per le donne del cinema!” Vediamo
cosa ne pensa Lorenzo Maura,
giovane psicologo genovese
m o l t o
a t t i v o
nell’organizzazione di eventi
cinematografici.
«La Bigelow vince i due Oscar
«La vittoria di Miglior regia e Miglior film, sicuramente non scontata, di Kathryn Bigelow,
premia un film che
comunque non lascia “a bocca aperta”: non si può, con
un film così, far
finta d’essere innopiù importanti (regia e film) ed
vativi. Ma senza
è consacrata come la prima
ombra di dubbio,
donna nella storia a farlo. Ma
meglio a lei che a
non è un Oscar al femminile,
Cameron. Per quandato che il film è ultrato riguarda la vittomaschile sia nei contenuti che
ria di Jeff Bridges
nella forma. Non ci sarà quindi
con il film “Crazy
un seguito di donne vincitrici,
Heart”
concordo
a meno che non venga ripropienamente con la
posto lo stesso meccanismo.
decisione
presa
HURT LOCKER è un bel film e la
dall’Academy. SemBIGELOW una bella figa. Ma il
plicemente “Drugo”;
suo film resta “Strange days”,
ben invecchiato e
del lontano 1995. E comunque
ben calato nei pannon parliamo di grande cineni della parte prema, please.».
miata. Per la categoria Miglior attore
Per oggi è tutto da Bitter La
non protagonista,
posso affermare che Il vincitore Jeff Bridges durante un rinfresco Scala. Grazie e buonanotte!
Christoph Waltz aveva la statuetta fra la mani
ancor prima di uscire dall’hotel: “Potete mandarmi la statuetta per posta?”. Mi pronuncio
Codice penale
del Collegio Fraccaro
Art. 2 Chiunque partecipa
a una festa è punito con la
multa fino a 309 euro. Se
nella festa taluno rimane
brillo, o ne riporta i segni,
la pena, per il solo fatto
della partecipazione alla
festa, è della sospensione
da tre mesi a cinque anni.
CORSA CAMPESTRE
POSTICIPATA!!!
Si terrà martedì 13 oppure
martedì 21 APRILE.
Le iscrizioni sono ancora aperte:
gli interessati non iscritti al CUS
devono procurarsi un certificato.
Tutti i corridori sono chiamati
a partecipare per il Collegio!
Anche i dilettanti!
Rimandi...
Segue Marcone dalla prima
...un po’ meno per loro e questo evidentemente li ha condizionati nel gioco, apparso davvero sterile e poco produttivo. La
partita, in cui tutti i giocatori del Plinio
hanno dato il loro contributo, è stata piacevole per il pubblico accorso al Palacus,
le cui pareti riecheggeranno per molto
tempo degli “oooh” estasiati del pubblico
alle penetrazioni con passaggio no-look da
parte dell’alieno Pradella, autentico Mvp
della partita, capace di creare situazioni di
gioco spettacolari e allo stesso tempo concrete. Alla fine rimarrà questo punteggio
record per l’intercollegiale, un 72-27 con 45
punti di scarto: perché le persone passano, ma i risultati restano e un dominio
cosi incontrastato contro gli odiati tafani
gialloneri è qualcosa che resterà per molto, molto tempo.
Voci di Corridoio
Mega Direttore Galattico
Simone Pellegrin
Direttore Responsabile
& Art Director
Giorgio Montolivo
Capo Redattore fino alla fine
Carlo De Grazia
Redazione
Elia Ferrari
Giovanni Ferrari
Giovanni Mason
Patrizio Di Carlo
Servo Muto
Marco Rossi
L’ultimo dei mustacchi
ATTENZIONE!
Sabato 20 marzo avrà termine il prestigioso concorso di VdC, l'Ultimo dei Mustacchi.
Poiché vi sono, ad oggi, due concorrenti rimasti in gara,
si procederà allo spareggio, nelle modalità previste dal regolamento.
Il duello avrà pertanto luogo nel giorno di sabato, alle ore 3 postmeridiane, nella sala comune del collego Plinio Fraccaro,
davanti ad una commissione di tre giudici presieduta dall'Onorevole Don Carlos Enrique Marçelo Esplendido de Graçia,
principe di Castilla e Léon, duca di Navarra e Aragona.
I contendenti, Sir Simon du Mont e Sir Luc du Lac, sono tenuti a presentarsi in veste da combattimento, accompagnati
dai propri secondi. La mancata presentazione verrà considerata alla stregua di una resa incondizionata, e garantirà automaticamente la vittoria all ’avversario. La data e l ’ora del duello potranno essere rimandate per cause improrogabili, a discrezione dell ’organo giudicante.
La collegialità tutta è invitata ad assistere!
11
& richiami
Segue Anonimo dalla prima
Giacenze del White Plinio
“Giù la testa, coglione!”, il Rettore aziona una leva e sotto il collegio
deflagrano brutalmente dieci litri di nitroglicerina. Poi sai che costi per
ridare il bianco? Ma niente esplosivi, continua invece l’arringa contro la
cupola dei pallonari e altre stronzate da telefilm americano. Fa un tentativo di moderazione Longobeach, ricordando l’anniversario della morte della cantante Miriam Makeba, della lotta per i diritti civili e della
normale natura un po’ rumorosa degli studenti. Panella lo interrompe e
dice: “Non me ne frega un cazzo di Miriam Makeba, coglionazzo!”. Al
trentottesimo coglionazzo, Uzzino incontra di nuovo lo sguardo
dell’economa, in lacrime, e sfida il Rettore a una partita a stecca. Sa
che se vuole salvarsi il culo deve perdere, per farlo sentire più bravo di
tutti; ma l’orgoglio siciliano è troppo forte, e Uzzino batte il Rettore
Duca Conte 51 a 49. Alla fine, il decreto: “Sospenderò tutti. Anche lei,
De Grazia. Anche lei, Donatella. Anche lei, Ettore. Anche lei, Angiolino”.
Nel pomeriggio invece si scopre che è uno scherzo: “Vi siete cagati
sotto, eh?” Qualcuno vuole rispondere direttamente murandolo vivo in
casa, ma la casa ha 38 uscite, come quella di un signorotto fiorentino
del Duecento che temeva il linciaggio. Allora rispondiamo: “Certo, signor professore, ci siamo cagati sotto. Noi siamo vili e mediocri: leggiamo libri mediocri, abbiamo ragazze mediocri, facciamo sport mediocri.
Tanta saggezza non la meritiamo neanche: anzi, forse è sprecata per
un collegio universitario”.
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Chiedete direttamente
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Il vecchio zio Walt ha quel che fa per te...
Disneyland Paris offre posti
di lavoro per personaggi da sfilata
(da http://disneylandparis-casting.com)
Siamo alla ricerca di ragazze e ragazzi che interpretino personaggi di altezza tra i 137 e i 194 centimetri.
Sono disponibili posti a tempo pieno (non part-time) per un tempo determinato.
Potrete vivere un'esperienza unica di cui conservare magnifici
ricordi, impersonando i famosi personaggi dei cartoni animati
della Disney ®, compresi principi e principesse.
Non è richiesta una formazione artistica, ma solo molta energia. Se avete una buona
conoscenza della danza, maggiori saranno le possibilità di ottenere un ruolo nei balletti che si terranno nei parchi adibiti agli spettacoli DISNEYLAND PARIS.
Se siete interessati/e alle audizioni, che teniamo a Parigi e nelle province
(francesi, ndr), oltre che in Inghilterra, vi preghiamo di confermare il vostro
interessamento online (allegando vostri curriculum e foto).
Questa non è la solita panzana alla Juanita: è tutto vero!
E con un po’ di fantasia… può diventare realtà.
Cosa aspetti ?!
12